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2005
Editoriale
Quando la vecchia Europa
si d un quadro di riferimento.
Paolo E. Balboni
pag
pag
Scheda:
Il Consiglio dEuropa.
pag 15
pag 16
pag 22
Politica linguistica
www.initonline.it
n 15
Direttore Scientifico
Paolo E. Balboni
Direttore Responsabile
Domenico Corucci
Redazione
Mario Cardona
Marco Mezzadri
Anthony Mollica
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fax +39 075 5288244
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Tribunale di Perugia
n 12 del 04/03/2000
Tiratura
12.000 copie
Le illustrazioni di questo
numero riproducono particolari
di oggetti darte dellItalia.
pag 24
Formazione.
pag 29
In.IT
editoriale
LEUROPA
IL VECCHIO
CONTINENTE;
Renato Guttuso,
Il racconto del marinaio,
Bagheria, Museo dArte
Contemporanea Renato Guttuso,
1933
In.IT
n quadro di riferimento
di Paolo E. Balboni
Renato Guttuso,
Donna nuda,
Roma, Archivi Guttuso,
1935-1936
In.IT
politica linguistica
PRIMA DI
TUTTO VORREI
ESPRIMERE
Renato Guttuso,
Autoritratto,
Palermo, Civica Galleria dArte
Moderna Empedocle Restivo,
1936
In.IT
Livello intermedio B1
in grado di comprendere i punti essenziali di
messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al
lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc. Se la
cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi
semplici e coerenti su argomenti che
gli siano familiari o siano di suo interesse.
in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre
brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti. (Quadro, p. 32 1)
o di riferimento allinsegnante?
menti familiari, di interesse personale o riguardanti la vita quotidiana (per es. la famiglia, gli
hobby, il lavoro, i viaggi e i fatti dattualit).
So descrivere, collegando semplici espressioni, esperienze e avvenimenti, i miei sogni,
le mie speranze e le mie ambizioni. So motivare e spiegare brevemente opinioni e intenzioni. So narrare una storia e la trama di
un libro o di un film e descrivere le mie
impressioni.
di J.L.M. Trim
Aspettative
Alte
Basse
Norvegia Portogallo
I
F
F
I
Il paragrafo 3.6 fornisce, riassunte, informazioni sulle varie scale. Cos si presenta quella
relativa al livello B1 (Quadro pp. 42-43):
Renato Guttuso,
Ritratto di Mimise,
Roma, Archivi Guttuso,
1937
La seconda caratteristica consiste nella capacit di far fronte in modo flessibile ai problemi della vita di tutti i giorni, per esempio
se la cava in situazioni meno abituali sui trasporti pubblici; se la cava nella maggior parte delle situazioni che si possono presentare
in grado di collegare una serie di semplici in unagenzia quando si organizza un viaggio
elementi brevi e distinti in una sequenza
o durante il viaggio stesso; interviene senza
lineare di punti in rapporto tra loro.
preparazione in una conversazione su argomenti con cui ha dimestichezza; fa un reclaMa anche in questo caso dobbiamo interpre- mo; prende qualche iniziativa in un collotare termini quali abbastanza, sufficienquio/in una visita medica (ad es. introduce
te, ragionevole, largamente prevedibili un nuovo argomento), pur dipendendo in
secondo la nostra esperienza e le nostre
larga misura dallinterlocutore nellinterazioaspettative, che possono variare da luogo
ne; chiede a qualcuno di chiarire o precisare
a luogo e da lingua straniera a lingua straci che ha appena detto.
niera. Ad esempio, in Norvegia le aspettative
per linglese (I) sono alte e sono pi basse
Ulteriori dettagli particolarmente utili sono
per il francese (F). In Portogallo, accade
forniti nelle scale individuali sulle attivit e
il contrario. La parola semplice, quindi,
competenze linguistiche. Ad esempio a p. 92
va interpretata a seconda della situazione.
vengono fornite scale illustrative per
5
In.IT
politica linguistica
Renato Guttuso,
Studio per Fuga dallEtna,
Roma, Archivi Guttuso,
1938
In.IT
da serie di registrazioni audio e video di studenti di vari paesi a diversi livelli di performance che renderanno possibile agli esaminatori e
ai certificatori il coordinamento delle valutazioni. Dunque, non ho alcun dubbio che il Quadro
influenzer fortemente la struttura e la gestione
degli esami nazionali di qualifica nelle varie
parti del mondo. Ma a questo punto si potrebbe pensare: tutto molto bello. Ma riguarda
gli esperti internazionali e i funzionari ministeriali; non fa per noi. Noi dovremo subirne le
conseguenze e non potremo farci nulla.
Vi posso assicurare che questo non assolutamente la percezione del Quadro che vogliamo
che gli insegnanti abbiano. Non vogliamo che
gli insegnanti si sentano ridotti alla stregua di
rivenditori di decisioni prese a un livello pi
alto, che accettino i curricola, i materiali e i
metodi senza riflettere, per poi imporli agli
studenti in modo meccanico. Al centro del
lavoro del Consiglio dEuropa in materia
deducazione vi il concetto di educazione per
la cittadinanza democratica. Ci significa che
mentre le autorit nazionali e regionali devono
fornire un quadro che salvaguardi e promuova
il bene pubblico, per quanto realizzabile, le
decisioni dovrebbero essere prese a un livello
il pi possibile vicino al processo di apprendimento, da parte di coloro che sono direttamente coinvolti: insegnanti e studenti. Ci, a sua
volta, comporta che essi abbiano un forte senso di responsabilit sociale e le necessarie
competenze, conoscenze e abilit tecniche.
Per gli insegnanti queste caratteristiche derivano dal loro percorso formativo, dalle loro letture, dalle discussioni con i colleghi e dallesperienza didattica quotidiana.
Per gli studenti viene costruito lungo i 10-12
anni di istruzione scolastica attraverso lesperienza di apprendimento in classe, mediata dai
docenti e le esperienze formative extrascolastiche, mediate dai genitori, dai fratelli maggiori,
da altri bambini e adulti, cos come dai loro
sforzi personali lungo il processo di sviluppo
e maturazione delle loro potenzialit fisiche e
mentali. Risulta essere obiettivo pervasivo delleducazione finalizzata alla cittadinanza democratica far acquisire, entro la fine del percorso
scolastico a tempo pieno dei giovani allievi, le
conoscenze e le competenze, nonch permettere nei giovani lo sviluppo delle capacit di
giudizio e il senso di responsabilit sociale che
consentir loro di esercitare la libert e lindipendenza di pensiero e azione in maniera
responsabile per raggiungere il successo e la
realizzazione nellaffrontare le sfide che il vivere
di J.L.M. Trim
in una moderna societ democratica comporta.
Dal nostro punto di vista, tutti gli insegnanti
hanno un ruolo nel guidare e attrezzare le nuove generazioni in questo senso. Gli insegnanti
di lingue che si preoccupano di sviluppare le
capacit di comprensione, espressione e
comunicazione cos centrali in qualsiasi societ
umana, svolgono un ruolo particolarmente rilevante. Hanno bisogno di una profonda capacit di comprendere i meccanismi della comunicazione umana, non solo per quanto riguarda le azioni che possono essere osservate, ma
anche i diversi tipi di conoscenza e abilit che
una persona deve sollecitare per poter agire
in modo efficace. Per me lobiettivo del Quadro
quello di enunciare, in modo chiaro e comprensibile, ci che sa e fa un utente consapevole
della lingua.
Logicamente il Quadro non un manuale,
ma una cornice, un catalogo piuttosto di una
descrizione. E comunque presta attenzione
ai numerosi parametri delluso della lingua
e delle competenze linguistiche, invitando il lettore a riflettere sulla rilevanza di ogni componente per il proprio lavoro. Quindi guarda alle
questioni relative al metodo di insegnamento,
allo sviluppo del curriculum e da ultimo al
testing e alla valutazione. Vale per la pena
notare che non vi si dice mai Fa questo o
Non far questo. Il Quadro presenta una vasta
gamma di opzioni, invita i lettori a identificare il
proprio modo di operare, a considerare alternative, a formulare giudizi informati, a prendere
le proprie decisioni e a essere pronti a difenderli e a discuterne in modo aperto e sensato con
altri operatori del settore di opinioni diverse.
Questo approccio si basa sul rispetto per la
diversit che un valore fondamentale per
il Consiglio dEuropa. Il nostro continente
davvero molto ricco di diversit. Noi non cerchiamo soluzioni che vadano bene per tutti ma
puntiamo a sviluppare principi comuni che,
applicati alle diverse circostanze da persone
con caratteristiche, valori, credenze e tradizioni
diverse, portino a soluzioni diverse. Tuttavia
riteniamo che sia davvero importante che le
decisioni siano razionali e di larghe vedute,
non basate solamente sullinerzia o sulla timidezza o sulla resistenza dogmatica ai cambiamenti o sulla cieca adesione allautorit costituita o a una moda passeggera.
Naturalmente, dicendo questo, non escludo
affatto la possibilit che una persona possa
prendere una decisione consapevole per aderi-
Renato Guttuso,
Ritratto di Mimise,
Roma, Archivi Guttuso,
1937
In.IT
politica linguistica
In.IT
di J.L.M. Trim
esse, quali avvenimenti sono possibili ed effettivamente avvengono o si possono immaginare. Noi ci aspettiamo che qualsiasi cosa scritta
o detta in qualsiasi lingua abbia senso in questi
termini. Un aspetto molto importante, che va
considerato a parte, riguarda il modo in cui le
societ umane funzionano e i modelli di vita
quotidiana, le relazioni interpersonali, i valori,
le credenze e gli atteggiamenti, le diverse convenzioni e i rituali cui si fa ricorso in determinate situazioni. Possiamo poi sviluppare consapevolezza circa il rapporto che intercorre tra i
nostri valori culturali
e sociali e quelli di altri popoli. Poi, oltre a questo insieme di conoscenze del mondo
in cui viviamo, abbiamo a disposizione una
gamma di abilit per gestire questioni di tipo
pratico e le relazioni personali.
Quindi, al di l di questi elementi, vi
una dimensione pi difficile da collocare.
larea delle qualit personali, in parte innate, in parte risultato dellesperienza, come
il carattere, lintelligenza, la simpatia, la personalit, che dipendono da ci che siamo e
influenzano il modo in cui ci relazioniamo
con le persone e reagiamo a seconda delle
circostanze. Per descrivere questo ambito
usiamo lespressione, forse paradossale,
in francese savoir tre. Elementi intangibili,
ma non vi dubbio che essi hanno molto a
che fare con il successo di un insegnante e
determinano in modo importante le scelte
metodologiche che un insegnante trova
appropriate e con cui si sente a proprio
agio quando le applica.
Lultima delle competenze generali il savoir
apprendere, labilit ad imparare. Oltre alle
abilit di studio, come ad esempio la capacit
di usare i materiali didattici e di organizzare le
proprie strategie e processi dapprendimento
secondo le proprie caratteristiche e le proprie
risorse, aggiungiamo qui competenze linguistiche molto generali: la conoscenza e la comprensione delle caratteristiche e dellorganizzazione della lingua e labilit a percepire e produrre suoni del parlato in generale.
Attribuiamo molta importanza anche alle
abilit euristiche, ad esempio labilit di scoprire da soli le cose, di osservare attentamente e poi fare deduzioni intelligenti ricavandole da unesperienza limitata.
Questo ci porta alle competenze linguisticocomunicative.
Renato Guttuso,
Autoritratto,
Milano, Pinacoteca di Brera,
1940
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politica linguistica
Renato Guttuso,
Ragazze di Palermo,
Roma, Galleria Nazionale dArte
Moderna, 1940
10
In.IT
di J.L.M. Trim
degli insegnanti in Ungheria non ritenevano
utile la sezione sulle condizioni e i vincoli nel
contesto duso della lingua. In risposta ho
portato lesempio della formazione linguistica
rivolta ai piloti daerei i quali devono poter
contare al 100% sulla correttezza del riconoscimento dei numeri in condizioni rumorose e
con elementi di distrazione. I piloti si affidano
allabilit dei controllori di volo di produrre un
discorso chiaramente articolato, abilit richiesta a tutti coloro che devono fare annunci pubblici. A monte, coloro che scrivono gli annunci
devono imparare a formularli in modo tale da
renderli pi chiari (frasi semplici con parole
chiave in una posizione di prominenza!).
Questi sono punti importanti per listruzione
professionale. In ogni caso, la gestione della
classe impone restrizioni rilevanti in quanto
a tempo a disposizione che influiscono sulla
natura e il livello delle attivit comunicative, e
allo stesso tempo impongono riflessioni circa
il controllo del rumore; entrambe sono considerazioni importanti in caso di esame. Si tratta
di domande molto pratiche che investono tutti
gli insegnanti.
Il Quadro non pu risolvere questi problemi;
noi insistiamo che la miglior soluzione viene
da una corretta comprensione delle condizioni
locali specifiche, ma sinceramente credo che
tutti gli insegnanti trarranno vantaggio da
unattenta lettura di ognuna di queste categorie delluso e delle competenze, sia come individui, sia, dove possibile, dialogando e scambiando esperienze e idee con i colleghi.
Renato Guttuso,
Paesaggio (Villa Medici),
Roma, Collezione Banca di Roma,
1946
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politica linguistica
Renato Guttuso,
Il merlo,
Roma, Galleria Nazionale
dArte Moderna, 1947
12
In.IT
di J.L.M. Trim
Unaltra parte si riferisce allinsegnamento
della grammatica:
Gli utenti del Quadro di riferimento
- su quale base avvenuta la selezione e
la graduazione degli elementi grammaticali,
di categorie, di classi, di strutture, di operazioni e delle reciproche relazioni
- in che modo se ne trasmette il significato
agli apprendenti
- il ruolo che la grammatica contrastiva
riveste nellinsegnamento e nellapprendimento delle lingue
- limportanza che si attribuisce ad ampiezza,
fluenza e correttezza con riferimento alla
strutturazione grammaticale delle frasi
- in quale misura gli apprendenti debbano
diventare consapevoli della grammatica
(a) della madrelingua, (b) della lingua che
stanno apprendendo, (c) delle differenze
tra le due. (Quadro, p. 186)
Come si pu notare questi aspetti formali
non sono trascurati, ma nemmeno lo sono
le altre competenze, sia generali sia quelle
legate alla lingua.
6.4.6.3 E allora quale trattamento andrebbe
riservato, in un corso di lingua, alle competenze generali, non specificamente linguistiche?
a. Si ritiene che esistano gi o che vengano
sviluppate in altri contesti (ad es. in altre
discipline del curricolo insegnate in L1),
cos da essere date per scontate nellinsegnamento della L2?
b. Sono trattate in modo esplicito quando
si presenta il problema?
c. Si scelgono o costruiscono testi che illustrino nuovi ambiti e contenuti di conoscenza?
d. Si prevedono corsi e libri di testo specifici
che affrontino argomenti di quellambito
(Landeskunde, civilisation, cultura e
civilt, ecc.) in L1 o L2?
e. Si pone attenzione alla componente interculturale allo scopo di rendere consapevoli
apprendenti e parlanti nativi delle rispettive
basi esperienziali, cognitive e socioculturali?
f. Si realizzano giochi di ruolo e simulazioni?
g. Si promuove linsegnamento di materie
non linguistiche in L2 quale veicolo?5
h. Si favorisce il contatto diretto con parlanti
madrelingua e testi autentici?
(Quadro, pp. 181-182)
Renato Guttuso,
Stufa a legna,
Roma, Collezione Banca di Roma,
1948
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In.IT
politica linguistica
Renato Guttuso,
Occupazione delle terre
incolte in Sicilia,
Berlino, Stiftung Archiv der
Akademie der Knste,
1949-1950
Per divenire un parlante di una lingua straniera maturo e fluente bisogna affrontare un
processo arduo e lungo che va programmato
e sviluppato per molti anni. Il Quadro d una
panoramica del processo nel suo complesso.
Le autorit preposte ai sistemi educativi possono e dovrebbero usarlo per le programmazioni a lungo termine delle finalit e degli
obiettivi di apprendimento. Spetta allinsegnante responsabile di ogni tappa del processo saperlo utilizzare per riflettere sul contributo che deve dare per lo sviluppo degli studenti nei diversi aspetti e nelle diverse situazioni.
Per concludere, il Quadro un documento
neutrale sul piano ideologico. Non fa raccomandazioni, ma fornisce a tutti coloro che
sono coinvolti nei processi di apprendimento,
insegnamento e valutazione delle lingue a
qualsiasi livello uno strumento per facilitare
la riflessione e la comunicazione e, se lo desiderano, per coordinare gli sforzi e calibrare
gli obiettivi. Tuttavia ritengo di non essere
neutro, e come me credo tutti coloro che
sono impegnati nei programmi linguistici
del Consiglio dEuropa e dellUnione europea. Desideriamo vedere le nuove generazioni di europei fornite delle conoscenze e delle
abilit di cui hanno bisogno per la comunicazione a un livello non superficiale, ben informate e di mentalit aperta verso le persone
di altre culture, flessibili e in grado di trarre
profitto dalla libert di movimento su tutto il
continente; indipendenti ma responsabili nei
pensieri e nelle azioni, in grado e desiderosi
di partecipare alla vita pubblica e di godere
dei diritti e dei doveri della cittadinanza
democratica. Crediamo che la professione
dellinsegnante di lingue giochi un ruolo centrale e indispensabile nellaiutare le nuove
generazioni a sviluppare al meglio le proprie
potenzialit in un mondo pieno di promesse
e assediato da grandi pericoli.
Tutto ci che facciamo e produciamo serve
a far crescere la nostra professionalit per
essere allaltezza di questa sfida ed nella
misura in cui riusciamo a far questo che
vogliamo essere giudicati.
(traduzione italiana di Marco Mezzadri)
NOTE
Tutte le citazioni indicate come Quadro sono tratte dalla versione italiana
del documento Common European Framework of Reference for
Languages: Learning, Teaching, Assessment, dal titolo Quadro comune
europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento e
valutazione pubblicato dalla Oxford/Nuova Italia, Firenze 2002 (NdT).
2
Nella versione definitiva del 2001 i punti 4.5.4, 4.5.5 e 4.5.6
sono stati eliminati (NdT).
3
La versione definitiva del 2001 risulta leggermente modificata
ai punti 4.6, 4.6.1, 4.6.2, 4.6.2.1 e 4.6.2.2 (NdT).
4
Questo punto non presente nella versione definitiva del 2001 (NdT)
5
Questo punto stato omesso nella traduzione italiana,
si veda Quadro p. 182 (NdT).
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politica linguistica
Oltre agli ambiti che emergono chiaramente dagli obiettivi ricordati e fatta
eccezione per la difesa, il Consiglio dEuropa si occupa di tutte le questioni pi
importanti che riguardano la societ europea: dalla sanit, allinfanzia e giovent,
dalla scuola alle comunicazioni di massa, ecc.
In unottica di cooperazione lorgano decisionale il Comitato dei Ministri che
raggruppa i ministri degli esteri dei paesi membri del Consiglio o loro rappresentanti permanenti. Altro organo lAssemblea parlamentare, i cui componenti
sono indicati dai parlamenti nazionali.
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politica linguistica
DA ANNI
ORMAI,
IL QUADRO
A2
Celi 1 - Cils A2
B1
Celi 2 - Cils 1
B2
Celi 3 - Cils 2
C1
Celi 4 - Cils 3
C2
Celi 5 - Cils 4
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Cils A1
16
Italiano
Renato Guttuso,
Scuola in Calabria,
Praga, Nrodn Galerie v Praze,
1953
A1
In.IT
politica linguistica
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In.IT
di Marco Mezzadri
Cos come in numerosi altri punti del documento, emerge qui limportanza assegnata
allautonomia critica di giudizio da raggiungere
come obiettivo prioritario del percorso di educazione linguistica. Essa, forgia lidea stessa
di studente che gli autori del Quadro hanno
in mente.
Per concludere queste brevi riflessioni aggiungendo un ultimo spunto citiamo dal Quadro
(p. 4) in cui si legge che il secondo summit dei
capi di stato dellUnione europea ha identificato nella preparazione alla cittadinanza democratica un obiettivo educativo prioritario da
affiancare a un altro: promuovere metodi di
insegnamento delle lingue moderne che rafforzino lindipendenza di pensiero, giudizio e azione, integrata con abilit e responsabilit sociali. Chiunque avesse temuto in questi anni di
vedere relegata la propria figura di insegnante
di lingue al ruolo di un tecnico facilitatore dellapprendimento pu dormire sonni pi tranquilli, da un lato, cio se si considera la forte
carica morale, e limportanza attribuita allinsegnamento delle lingue come volano per la realizzazione dei nuovi cittadini dellUnione, che
laffermazione porta in s. Ma dallaltro lato
risulta evidente che il percorso formativo deve
assumere tratti ineludibili che devono far ripensare a tutto il sistema nelle diverse componenti
coinvolte. E questo non ci pare in molti casi
un percorso in discesa.
Queste premesse ci portano ora a osservare
brevemente alcuni ulteriori tratti del Quadro. In
particolare le scelte legate ai percorsi che definiremo della qualit di cui il documento si fa
portatore. Fin dalle prime pagine del testo, cio
dalle Note per il lettore, gli autori del Quadro
insistono sul fatto che questo documento non
intende essere una proposta coercitiva, unindicazione precisa e prescrittiva di ci che occorre
fare per apprendere e insegnare al meglio una
lingua. Il Quadro, essi affermano, pone domande e non d risposte. Porta cio a sviluppare la
consapevolezza attorno al processo di apprendimento/insegnamento di una lingua: una consapevolezza che definiremmo di sistema.
I diversi protagonisti che a vario titolo prendono parte e interagiscono nel processo di insegnamento/apprendimento devono poter comunicare tra loro in modo consapevole, chiaro ed
esplicito. infatti questo lo scopo dichiarato
per il quale stato scritto il Quadro. Il Quadro,
per gli autori, deve risultare esaustivo, trasparente e coerente (Quadro, pp. 8-9). Deve mettere a disposizione del lettore ci che occorre per
Renato Guttuso,
Stufa a legna,
Roma, Collezione Banca di Roma,
1948
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politica linguistica
Renato Guttuso,
Natura morta con spugna
(Natura morta sulla sedia di
vimini con drappo e spugna),
Collezione privata, 1970
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In.IT
Il Portfolio permette dunque di conferire trasparenza ai percorsi di studio e alle esperienze linguistico-culturali non formali dellallievo. In questo modo favorisce la cooperazione
e la mobilit dei cittadini in Europa. in grado di estendere lungo tutto larco della vita il
percorso di apprendimento delle lingue, registrando le diverse esperienze e motivando a
Documentare lesperienza
La prima delle funzioni del Portfolio documentare le esperienze di studio sia formale
che informale in maniera trasparente e comprensibile nei vari paesi.
Promuovere lautonomia dellapprendente
Svolge, dunque, anche unimportante funzione pedagogica di guida dello studente lungo
il percorso formativo, sviluppandone le capacit autovalutative e accresce la consapevolezza del valore della valutazione da parte
delle istituzioni scolastiche e accademiche
(certificazioni, diplomi) nel nome della trasparenza e della coerenza.
Il Portfolio diviso in tre parti
il passaporto
la biografia linguistica e culturale
il dossier
Il passaporto raccoglie e documenta le competenze linguistiche acquisite, i diplomi, i certificati e altri attestati ufficiali ottenuti. Inoltre
d visibilit e organizza in modo coerente le
esperienze linguistiche e culturali che hanno
contrassegnato il percorso dellallievo.
Le competenze linguistiche vengono definite
attraverso i livelli proposti dal Quadro comune
europeo di riferimento per le lingue di cui il
passaporto presenta una griglia autovalutativa.
La biografia permette di registrare le esperienze che caratterizzano nel tempo il percorso di apprendimento linguistico, indipendentemente dal modo in cui sono state acquisite,
cio valutando, sulla base di un approccio
fondato su ci che lo studente sa fare con gli
strumenti linguistici e culturali a disposizione,
tanto i percorsi formali di apprendimento
quanto quelli extra-scolastici. Si tratta di uno
di Marco Mezzadri
strumento in continuo divenire che consente
un aggiornamento costante. Oltre a monitorare lo sviluppo del percorso di apprendimento per ci che riguarda le esperienze fatte, permette di riflettere sui propri bisogni
formativi grazie alla sezione I miei obiettivi di
studio a cui si aggiunge un ulteriore spazio di
riflessione intitolato Le mie attuali priorit
nello studio delle lingue che partono dalla
presa di coscienza dei propri livelli linguistici
attraverso la griglia autovalutativa o altri strumenti reperibili. La seconda sezione La mia
storia nello studio delle lingue riporta le
esperienze avute ordinate cronologicamente
e viene rafforzata dallo spazio dedicato alla
descrizione consapevole delle esperienze linguistiche e interculturali pi significative.
Il dossier raccoglie elaborati e documenti che
provano la conoscenza delle lingue che si
stanno apprendendo. Oltre a una funzione
comunicativa e informativa nei confronti di
possibili lettori del dossier, siano essi responsabili didattici, datori di lavoro o altro, questo
documento svolge un importante compito
autovalutativo, in quanto permette allo studente di prendere atto dei progressi compiuti
nel corso del tempo. Unimpostazione di questo genere, fortemente orientata allazione, al
saper fare, risponde appieno alle indicazioni
metodologiche fornite dal Quadro.
Per concludere ci pare opportuno sottolineare ancora una volta come il Portfolio risulti
essere uno strumento studiato e tarato avendo in mente come destinatario uno studente
autonomo, critico, responsabile, consapevole
e che partecipa attivamente non solo alla realizzazione del percorso formativo, ma anche
alla fase di progettazione in unottica di
costante e stretto intreccio tra momenti di
formazione e autoformazione permanente e
continua. Si tratta di una tipologia di studente, cio, che ritroviamo nel Quadro e negli
obiettivi del Consiglio dEuropa, per citare
solo gli ambiti su cui si focalizza questo testo.
Un approfondimento del progetto pu iniziare dal sito web www.coe.int/portfolio.
Bibliografia
A differenza di quanto si soliti fare su
In.it forniamo qui unamplia bibliografia sul
Portfolio in quanto ci pare importante poter
approfondire il tema potendo contare sul
fatto che molti materiali sullargomento
sono disponibili in Internet. Ci potrebbe
portare a perdere di vista i documenti principali come quelli del Consiglio dEuropa
anchessi spesso scaricabili dalla rete.
Renato Guttuso,
Afelandra,
Roma, Archivi Guttuso,
1965
23
In.IT
strumenti
Renato Guttuso,
Autoritratto del 1940,
Bagheria, Museo dArte
Contemporanea
Renato Guttuso, 1966
24
In.IT
25
In.IT
strumenti
Libri
Renato Guttuso,
La farfalla,
Roma, Archivi Guttuso,
1984
Enrico Borello,
Benedetta Baldi,
Teorie della comunicazione e glottodidattica
Torino, Utet Libreria, 2003, pp. 230
26
In.IT
strumenti
Libri
Anna-Vera Sullam Calimani (a cura di),
Italiano e inglese a confronto
Firenze, Cesati, 2003, pp. 236
Matteo Santipolo
Paola Celentin
Renato Guttuso,
Tetti di Alcamo,
Roma, Archivi Guttuso,
1976
27
In.IT
strumenti
F. Caon e S. Rutka,
La lingua in gioco: attivit ludiche per linsegnamento dellitaliano L2
Si apre con una corposa introduzione sul
concetto di gioco e di didattica ludica (perch senza una base teorica, che dia i fondamenti scientifici, il resto si ridurrebbe ad una
serie di ricette pronte per luso, che non fanno crescere chi le usa), e poi offre decine di
schede operative, utilizzabili in Italia e allestero, con giochi, idee, materiali fotocopiabili, ciascuno definito in termini di obiettivi,
et, tempi, materiali necessari;
P. Celentin e E. Cognigni,
Insegnare litaliano a studenti di origine slava
Offre allinsegnante informazioni sul mondo
slavo, alcune indicazioni di analisi contrastava tra litaliano e le lingue slave, e poi d una
serie di schede con attivit da svolgere in
classe per venire incontro ai problemi specifici di studenti dellEuropa centro-orientale;
R.Triolo,
Vedere gli immigrati attraverso il cinema.
Guida alla formazione interculturale
Dopo una riflessione sul cinema come documento interculturale che pu aiutrare linsegnante italiano ed anche i suoi allievi a comprendere il mondo da cui vengono gli immigrati, a cogliere i loro valori, il loro concetto
di educazione, ecc., propone 22 schede operative su altrettanti film, utilizzabili in classe
o per cineforum a scuola.
La base di tutte queste attivit pensate per
insegnanti di italiano a immigrati si trova
nei primi tre volumi della collana:
M.C.Luise,
Italiano Lingua Seconda:
Vol. 1: Coordinate
Vol. 2: Lingue e culture dorigine
Vol. 3: Strumenti per la didattica
Sono tre snelli volumi che senza paura di
smentita possiamo definire fondamentali,
essenziali per chi insegna litaliano a
immigrati.
Sono previsti per i prossimi mesi:
Renato Guttuso,
Donne nello studio di Velate,
Roma, Archivi Guttuso,
1986
28
In.IT
F. Della Puppa,
Insegnare litaliano a studenti di origine araba
B. DAnnunzio,
Insegnare litaliano
a studenti di origine cinese
F. Caon e B. DAnnunzio,
Il laboratorio di Italiano L2
strumenti
LA FACOLT
La Facolt organizza per cittadini stranieri e italiani residenti allestero
Corsi di Lingua e Cultura Italiana, suddivisi in: Corsi specialistici di Alta Cultura.
Aperti a italiani e stranieri, si qualificano per lelevato livello di approfondimento degli
ambiti disciplinari e culturali oggetto di studio. Al termine di ciascun corso si ottiene, a
richiesta, un Attestato di Frequenza; mediante opportune prove scritte, si consegue un
Attestato di Profitto. Su presentazione di una dissertazione scritta, discussa e approvata,
per i Corsi di Lingua Italiana Contemporanea e di Etruscologia e Antichit Italiche
si consegue un Diploma.
Corso di Lingua Italiana Contemporanea
Aspetti socio-linguistici dellitaliano contemporaneo.
Corso di Storia dellArte
Corsi e visite sul patrimonio artistico italiano.
Corso di Etruscologia e Antichit Italiche
Religione, arte, societ in Etruria e nellItalia preromana.
Corsi di aggiornamento per Insegnanti di Italiano allestero
Riservati a docenti stranieri e italiani residenti allestero, offrono lopportunit
di approfondimento di tematiche dellarea linguistico-didattica e di aggiornamento
culturale dellItalia di oggi. Non prevedono esami finali.
A richiesta, viene rilasciato un Attestato di Frequenza.
Corsi
Corsi
Corsi
Corsi
Corsi
Per tutti e cinque i gradi, durata mensile. Si caratterizzano per un maggior carico orario
settimanale e per le classi con un numero programmato di studenti.
Al temine di un Corso intensivo rilasciato, a richiesta, un Attestato di Frequenza
LUniversit membro dellALTE (Association of Language Testers in Europe) e rilascia
in tale ambito la Certificazione di conoscenza della lingua italiana (CELI) articolata in cinque
livelli, e la Certificazione dellItaliano commerciale (CIC) i cui esami si svolgono sia in Italia
che allestero, di preferenza presso gli Istituti Italiani di Cultura.
In.IT
www.unistrapg.it
strumenti
www.unistrasi.it
In.IT
strumenti
Universit di Venezia
Progetto Itals
Centro di risorse per insegnanti di italiano
La formazione dei docenti di italiano nel mondo affidata soprattutto a visite episodiche
di formatori italiani. Si tratta di un modello non pienamente soddisfacente perch non
fa crescere persone in loco, si basa su una mobilit costosissima in termini economici
ed umani.
Questo progetto mira invece a creare dei Centri Risorse (CR) che, sebbene in continuo
contatto organizzativo e scientifico con lItalia, siano autonomi nel gestire una formazione
continua, stabile, calata sulle problematiche reali di ogni singola realt.
itals
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In.IT