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Il 2 Agosto del 1927 il giovane Harold Black, ingegnere dei Laboratori Bell, invent l'amplificatore
a retroazione negativa (o feedback negativo ). Negli anni '20 si iniziarono ad affrontare i problemi
di instabilit dei guadagni degli amplificatori, causati dall'invecchiamento dei componenti del
circuito, dalle variazioni della temperatura e da altri fattori. L'invenzione della retroazione
rivoluzion l'elettronica riducendo la sensibilit del guadagno alle variazioni in temperatura,
estendendo la larghezza della banda, incrementando il rapporto segnale-rumore e riducendo le
distorsioni dovute a comportamenti non lineari, tutto ci al prezzo di un inferiore guadagno
dell'amplificatore.
\section{Modello generale di un amplificatore a retroazione negativa}
In figura 2.1 mostrato il diagramma a blocchi di un amplificatore a retroazione negativa.
\begin{figure}
\centering
\includegraphics[width=10cm]{retroazione}
\caption{Retroazione}
\label{fig:retroazione}
\end{figure}
Il segnale di input $x_i$ legato al segnale di output $x_o$ tramite il guadagno ad anello aperto
$A$ dell'amplificatore, cio quello che avrebbe l'amplificatore se non ci fosse la retroazione, dalla
relazione
\begin{equation}
x_o= A~x_i
\end{equation}
All'uscita del circuito di amplificazione il segnale di output in parte dato in pasto al circuito di
carico e in parte ad una rete di retroazione, caratterizzata da un fattore di retroazione $\beta$, che
genera un segnale "campione" $x_f$ dell' output,
\begin{equation}
x_f= \beta~x_o
\end{equation}
La retroazione negativa perch questo segnale di feedback sottratto al segnale generato dal
circuito sorgente
\begin{equation}
x_i= x_s-x_f
\end{equation}
Il circuito che effettua la differenza tra i due segnali ( la somma nel caso di retroazione positiva)
chiamato circuito comparatore e $x_i$ utilizzato come segnale di errore, esso legato ai fattori
$A$ e $\beta$ dalla relazione
\begin{equation}
x_i= \frac{1}{1+A~\beta}~x_s
\end{equation}

Dalle equazioni (2.1), (2.2) e (2.3) possibile ottenere il guadagno dell' amplificatore a retroazione
negativa
\begin{equation}
A_f= \frac{x_o}{x_s}= \frac{A}{1+A~\beta}
\end{equation}
dove $1+A~\beta$ chiamato importo di retroazione e $A~\beta$ guadagno di anello.
Nella maggior parte dei circuiti il guadagno dell'amplificatore di retroazione dipende
esclusivamente dalla rete di retroazione, ovvero si ha che ${A~\beta}\gg1$ e dunque
$A_f\simeq{\frac{1}{\beta}}$. La rete di retroazione costituita principalmente da componenti
passivi come resistenze, capacit e induttanze, dunque possibile scegliere questi elementi in modo
da ottenere un guadagno stabile, accurato e monitorabile.\\
Dalle equazioni (2.1) e (2.3) possibile ottenere un'espressione per il segnale di feedback $x_f$
\begin{equation}
x_f= \frac{A~\beta}{1+A~\beta}~x_s
\end{equation}
dalla quale si pu notare che per ${A~\beta}\gg1$, $x_f\simeq~x_s$ e il segnale di errore
$x_i\rightarrow0$.
\section{Propriet della retroazione negativa}
Dalla relazione (2.5) evidente che il guadagno di un amplificatore a retroazione negativa ridotto
rispetto al guadagno ad anello aperto di un fattore $1+A~\beta$.
Nonostante ci al giorno d'oggi impossibile pensare ad un circuito che non presenti una
retroazione, dunque andiamo ad analizzare i vantaggi di un circuito di questo tipo.
\subsection{Desensibilizzazione del guadagno}
Assumendo che il guadagno $\beta$ della rete di retroazione sia costante, possibile ottenere un'
espressione analitica che ci faccia comprendere a pieno questa propriet.
Differenziando la relazione (2.5) otteniamo
\begin{equation}
dA_f=\frac{dA}{(1+A~\beta)^2}
\end{equation}
dividendo quest'ultima per la (2.5) otteniamo
\begin{equation}
\frac{dA_f}{A_f}={\frac{1}{(1+A~\beta)}}~{\frac{dA}{A}}
\end{equation}
Le variazioni dei paramentri del circuito inducono una variazione nel guadagno ad anello chiuso
( guadagno dell'amplificatore a retroazione negativa) ridotta rispetto alle variazioni del guadagno ad
anello aperto di un fattore $1+A~\beta$, che per questo motivo oltre ad essere chiamato importo di
retroazione anche chiamato fattore di desensibilizzazione.
\subsection{Estensione della banda}

Consideriamo la risposta in frequenza di un amplificatore a singolo polo, il guadagno espresso


dalla relazione
\begin{equation}
A(s)=\frac{A_M}{(1+\frac{s}{\omega_H})}
\end{equation}
dove $A_M$ rappresenta il guadagno a met banda e $\omega_H$ rappresenta la frequenza
angolare di taglio a 3-dB.\\
Se introduciamo una rete di retroazione, dalla equazione (2.5), l'espressione del guadagno diventa
\begin{equation}
A(s)=\frac{\frac{A_M}{(1+A_M~\beta)}}{(1+\frac{s}{\omega_H~(1+A_M~\beta)})}
\end{equation}
Dunque evidente che il guadagno a met banda ridotto di una quantit pari all'importo di
retroazione, mentre la frequenza di taglio a 3-dB maggiore dello stesso fattore
\begin{equation}
\omega_{Hf}=\omega_H~(1+A_M~\beta)
\end{equation}
Allo stesso modo la frequenza di taglio a 3-dB per frequenze basse inferiore dell'importo di
retroazione rispetto alla frequenza di taglio ad anello aperto
\begin{equation}
\omega_{Lf}=\frac{\omega_L}{(1+A_M~\beta)}
\end{equation}
%\begin{figure}[h!]
%\centering
% \includegraphics[width=14cm]{estensione_banda}
% \caption{Estensione della banda}
% \label{fig:estensione_banda}
%\end{figure}
\subsection{Riduzione del rumore}
La rete di retroazione negativa inserita nei circuiti anche allo scopo di incrementare il rapporto
segnale-rumore.\\ Consideriamo un circuito, come quello rappresentato in figura 2.3(a), in cui sia
presente un amplificatore con un guadagno $A_1$, una sorgente che produca un segnale di input
$V_s$ ed una sorgente di rumore che produca un segnale $V_n$. Il rapporto segnale-rumore per un
circuito di questo tipo
\begin{equation}
\frac{S}{N}=\frac{V_s}{V_n}
\end{equation}
Immaginiamo di poter inserire nel circuito descritto in precedenza un' altra fase di amplificazione
con guadagno $A_2$ che non sia soggetta ad alcuna sorgente di rumore. Applichiamo una rete di
retroazione negativa al circuito complessivo, costituito da entrambe le fasi di amplificazione, e
andiamo ad analizzare il rapporto segnale-rumore.

Lo schema di questo circuito mostrato in figura 2.3(b).


Dalla relazione (2.5), sfruttando il principio di sovrapposizione, possibile ottenere una relazione
tra il segnale di output ($V_o$) e i segnali di input ($V_s$) e di rumore ($V_n$)
\begin{equation}
V_o={V_s~\frac{A_1~A_2}{1+A_1A_2~\beta}}+{V_n~\frac{A_1}{1+A_1A_2~\beta}}
\end{equation}
Il rapporto segnale-rumore risulter maggiore di un fattore pari al guadagno dell'amplificatore non
soggetto a rumore
\begin{equation}
\frac{S}{N}={\frac{V_s}{V_n}}~{A_2}
\end{equation}
\begin{figure}[h!]
\centering
\includegraphics[width=14cm]{riduzione_rumore}
\caption{Riduzione del rumore}
\label{fig:riduzione_rumore}
\end{figure}
\subsection{Riduzione delle distorsioni dovuti a non linearit}
Consideriamo un amplificatore con una funzione di trasferimento lineare a tratti del tipo mostrato in
figura 2.4(a). La non linearit di questa funzione, nella quale il guadagno passa da $A_1=1000$ ad
$A_2=100$ e poi ad $A_3=0$, produce dei segnali di uscita distorti.\\
In figura 2.4(b) mostrato lo stesso amplificatore ma con inserito un circuito di retroazione
negativa caratterizzato da un fattore di retroazione $\beta=0.01$. Dal momento che essa comporta
una riduzione dei guadagni, si avr
\begin{equation}
A_{f1}=\frac{1000}{1+1000 \times 0.01}= 90.9
\end{equation}
\begin{equation}
A_{f2}=\frac{100}{1+100 \times 0.01}= 50
\end{equation}
\begin{equation}
A_{f3}=0
\end{equation}
La riduzione dei guadagni e dunque delle pendenze dei segmenti comporta una maggiore linearit e
una minore distorsione dei segnali di uscita.
%\begin{figure}[h!]
%\centering
% \includegraphics[width=14cm]{funzione_trasferimento}
% \caption{Funzione di trasferimento}
% \label{fig:funzione_trasferimento}
%\end{figure}

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