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Da: lucianox8@gmail.com
Inviato il: 18-gen-2010 10.32 AM
A: "LUCIANO X8 A1"<lucianox8@alice.it>
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Oggetto: VEDI ALLEGATO E COMMENTI VARI... SALUTI LX8
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di Matteo Bernardini
«Il problema esiste – conferma Fabio Di Stasio, direttore di Artigianfidi – noi, per esempio, stiamo utilizzando un fondo
anti usura di circa 900 mila euro per aiutare i piccoli imprenditori. Le banche infatti non si accontentano più delle sole
garanzie che possiamo offrire loro, ma ne vogliono di supplementari e spesso arrivano a chiederne in eccesso rispetto
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«Gli istituti di credito – continua il direttore di Artigianfidi – hanno chiuso i contatti con moltissime imprese. Il nostro
lavoro, nell’ultimo anno, è aumentato del 38 per cento, ma questo non è certo un bel segnale. Significa che le banche
non hanno più concesso credito nemmeno a chi già ne usufruiva». Ma l’allarme lanciato dalle parole del sostituto
procuratore è condiviso anche dal segretario provinciale di Adiconsum, Roberto Nardo: «Più che i tassi d’interesse
applicati, il problema sono i costi di commissione e le altre spese pretese dalle banche, che sono persino riuscite a
reintrodurre la commissione di massimo scoperto, seppur in altro modo rispetto a prima».
E l’affondo del segretario di Adiconsum nei confronti degli istituti bancari si trasforma in un vero e proprio attacco
all’arma bianca: «Negli ultimi due, tre, anni hanno fatto di tutto e di più per raccogliere denaro e tappare i buchi
provocati dalle speculazioni finanziarie non andate a buon fine. Noi continuiamo a denunciare questi comportamenti e
soprattutto la pericolosità del “sottobosco” rappresentato dalle finanziarie e dalle società di mediazione del credito
Con il segretario provinciale di Adiconsum e con il direttore di Artigianfidi, si schiera anche Nicola Ramundo,
presidente dell’Osservatorio del cittadino contribuente: «Ci sono imprenditori alla canna del gas, specialmente il
popolo delle partita iva all’interno del quale si è registrata una vera e propria impennata di fallimenti. Causati dalle
banche che ormai non permettono più di operare».
«Utilizzando una lunga serie di artifici – termina Nicola Ramundo – arrivano ad applicare quelli che vengono definiti
tassi “oltre usura”. Ma oltre agli istituti di credito i problemi arrivano anche da quelli finanziari che stanno mettendo
sul lastrico tanti piccoli imprenditori. E la cosa incredibile in questa vicenda è il mancato intervento di Bankitalia
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