Sei sulla pagina 1di 2

"Riferirsi a un nonnon-sapere sacro" (Eric Baret)

Abbiamo letto qualche brano di Eric Baret tratto da una sua intervista
pubblicata su 3me Millnarie n. 64:
Riferirsi a un non-sapere sacro. La spiritualit che viene dal sapere,
che si impara, che si studia, non ha alcun carattere sacro. una
miserevole messa in scena patologica per persone che hanno paura di
vivere. La spiritualit che viene dal sacro una spiritualit non pensata,
non organizzata, non elaborata, non utilizzata. Quella spiritualit l
sacra. Ma la spiritualit nel senso sacro non un rifugio, un mezzo, una
stampella per compensare la sconfitta della vita. un dinamismo,
unintuizione che gli avvenimenti della vita hanno un senso al di l del
pensiero. Unintuizione dellumilt, di un totale non-sapere, di una totale
non-comprensione della vita. Quando mi sveglio a queste noncomprensioni della vita, quando smetto di pretendere di comprendere ci
che accade, aver bisogno di quella o quellaltra situazione, che questo o
quello non avrebbe dovuto capitarmi, quando divento umile, senza pretesa
di sapere ci che giusto o no, per me o il mondo, un ascolto si attua.
Questo ascolto il sacro stesso, la spiritualit stessa. []
La spiritualit che sa cosa fare, o non fare, ci che giusto, non giusto,
morale, amorale, tutto questo fa parte degli ospedali psichiatrici della
societ. Ha valore forse a livello giuridico, ma non ha niente di sacro.
una ideologia. Le ideologie vengono dalla paura. Se non c paura, non
ho bisogno di essere questo o quello, non ho bisogno di pretendere
questo o quello. [] In un momento di non paura non rivendico niente. In
questa non rivendicazione si trova la disponibilit. Tutto ci che mi
appare, diventa vicino per me, profondamente me stesso, la facilit. Non
racconto che me stesso, niente estraneo. Se una qualunque cosa mi
estranea, sono in una storia, una pretesa di essere qualcosa, qualcuno.
Questa una visione spirituale. Ma non c spiritualit l dentro. []
Posso fare un gesto senza pretendere qualcosa, posso guardare un albero
senza sapere, senza cercare di trovarmi in ci che so dellalbero? Questo
spirituale. Posso per un istante non aspirare a niente? Essere
totalmente presente. []
La bellezza della vita nellistante. Non si pu mettere in una cornice.
Nellistante, sono libero da ogni cornice. Allesterno continuate ad essere
questo o quello, ma profondamente non potete pi esserlo. Allora questa
spiritualit non ha forma, n nome. [...]
La vera spiritualit un ringraziamento. [...] La vera spiritualit un non-

dinamismo che d disponibilit a ogni istante. Quando il cancro, la


malattia, la nascita, lemozione vengono: essere disponibile: l si trova la
profondit. Volersi liberare da tutti i propri problemi per diventare
spirituali, per diventare, perch no, un budda, ecc. lespressione della
paura. Ogni regola, ogni sapere non vengono che dalla paura. [...]
L non ci sono pi parole, n direzione, n sapere e soprattutto nessuna
persona spirituale. Resta solo una non separazione. Non ci sono pi
scuole, linee direttrici, insegnamento. Limportanza per noi ricordare
questa evidenza, che non c niente da comprendere, niente da imparare.
Non ho bisogno di creare degli utensili per affrontare la vita. Inutile
inventare mezzi di difesa o di adattamento per far fronte alle situazioni.
Guardate onestamente ci che c, ci che suscita in me la paura, lansia,
la pretesa, la difesa.[...]
Funzionare giornalmente: mangiare, dormire, amare, vedere, sentire,
guardare. Niente da dipendere, da affermare, da sapere, non ho bisogno
di niente per intuire ci che essenziale. Inutile cambiare qualcosa in me.
[...] Per lego, per la persona, una forma di terrore. Lego vuole
diventare spirituale, meditare, liberarsi".

Potrebbero piacerti anche