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FOTOGRAFIA NOTTURNA E LIGHT PAINTING

Intervista a Giovanna Griffo pubblicata su Progresso Fotografico Serie Oro n 24 - Luglio 2013

Prima di tutto, Giovanna, di che genere fotografico ti occupi principalmente? Passione o mestiere?
Fotograficamente parlando i miei "amori" principali sono la fotografia di Architettura, Paesaggio, Still Life e
Ritratto, anche se non ritengo di avere una specializzazione di genere in quanto mi occupo principalmente
di didattica, nello specifico Tecniche di sviluppo in Camera Chiara e tutto ci che ruota attorno alla
Postproduzione e al Digital Imaging.
Se una passione o un mesterie? Passione e mestiere!! Non potrei neppure immaginare di fare questo
lavoro se non fosse anche la mia pi grande passione. E aggiungerei non solo passione, ma dedizione, cuore
e anima. E' la mia vita.

Parliamo di fotografia notturna. Anche senza entrare nello specifico del genere fotografico di cui ti
occupi, quali sono a tuo parere le difficolt pi sentite da chi si avvicina per la prima volta alla fotografia
in condizioni di luce carente, o alla fotografia notturna?
Ci sono tante insidie nella fotografia notturna, soprattutto per chi magari abituato a sfruttare gli
automatismi di cui sono pieni oggi le moderne macchine fotografiche. Un approccio completamente
manuale assolutamente indispensabile per avere il pieno controllo di tutte le variabili in gioco.
Vediamo insieme quali sono le difficolt pi sentite del fotografo "notturno"
1. Il rumore digitale.
E' la bestia nera di tutti i fotografi digitali! Fotografia notturna significa spesso lavorare ad alti ISO o
per tempi prolungati, e questo porter inevitabilmente a dover gestire il rumore digitale che verr
prodotto. C' una buona notizia: una "bestia" che si pu addomesticare.
La "frusta" pi efficace per addomesticare il rumore senza dubbio un'attrezzatura adeguata,
utilizzare sensori full frame di ultima generazione consentir di avere un'ottima resa anche ad alti
iso.
E se non si possiede una macchina full frame?
E' sempre buona regola sfruttare al meglio la risposta dinamica dei sensori cercando sempre di
scattare in Raw ed "esponendo a destra" ovvero sovraesponendo quel tanto che basta per avere la
maggior parte dell'istogramma spostato verso le alte luci (parte destra dell'istogramma). Questo
perch i sensori digitali hanno la peculiarit di registrare un maggior numero di informazioni nelle
alte luci piuttosto che nelle ombre, sfruttare questa caratteristica ci permetter di non dover aprire
le ombre in postproduzione, ma, al contrario, abbassando l'esposizione in postproduzione,
potremmo avere una quantit di rumore addirittura inferiore a quello che si avrebbe da una
corretta esposizione in macchina.
Fra le impostazioni da fare "on camera" pu essere utile, laddove la tecnica di ripresa lo consenta,
attivare la Riduzione del Rumore per le lunghe esposizioni (valida sia per Raw che per jpg) che
permetter di avere immagini nitide e pulite grazie all'algoritmo di sottrazione del Dark Frame.
E' possibile inoltre fare molto anche in fase di postproduzione, un corretto sviluppo del file Raw, ed
alcune tecniche specifiche di postproduzione, possono davvero risolvere in modo soddisfacente un
rumore digitale eccessivo con poca o nessuna perdita di nitidezza del file.

2. Riuscire ad ampliare la gamma dinamica dello scatto per evitare che i neri ed i bianchi siano
bruciati.
Il fotografo notturno deve assolutamente dimenticarsi dell'esistenza del formato jpg e scattare
esclusivamente in Raw! Scattando in Raw si potr sfruttare al massimo tutta la potenza del sensore
e tutte le informazioni che esso in grado di registrare. Inoltre, in postproduzione, avremo la
possibilit di avere ben 2 stop di gamma dinamica in pi rispetto al jpg! E questo un gran
vantaggio per riuscire a gestire al meglio situazioni critiche di illuminazione come quelle notturne.
3. La messa a fuoco.
La messa a fuoco nella fotografia notturna pu essere molto difficoltosa in quanto non si potr pi
utilizzare l'autofocus per via della scarsa luminosit. E' quindi assolutamente necessario utilizzare il
fuoco manuale oppure utilizzare sorgenti di illuminazione addizionali per poter utilizzare
l'autofocus e successivamente bloccare la messa a fuoco.
4. Bilanciamento del bianco
Nella fotografia notturna bisogna spesso fare i conti con una moltitudine di sorgenti luminose
diverse che hanno temperature colore differenti! L'illuminazione artificiale, spesso mista con quella
ambientale crea situazioni molto suggestive ma anche difficili da gestire per quanto riguarda il
bilanciamento del bianco che non potr mai essere automatico. Il consiglio quello di scattare
sempre in Raw in modo tale da fare il bilanciamento del bianco (magari anche selettivamente) in

fase di sviluppo del Raw.


5. Flare (riflessi indesiderati)
Il suggerimento quello di privilegiare l'uso di lenti di qualit con adeguato trattamento
antiriflesso, di tenere sempre le lenti pulite, e di usare sempre il paraluce. Sono piccoli accorgimenti
che possono essere utili per non avere una bella composizione rovinata da antiestetici riflessi e
cadute di contrasto.
6. Calcolare l'esposizione senza l'ausilio dell'esposimetro
Spesso nella fotografia notturna si utilizzano tempi che vanno anche oltre i 30 sec (tempo massimo
con il quale possibile utilizzare la lettura esposimetrica), in questo caso si dovr far ricorso a
tecniche empiriche oppure a tabelle di riferimento, o semplicemente attingere alla propria
esperienza personale ed intuito.

L'attrezzatura basta a risolverle o necessaria l'esperienza del fotografo, sotto tutti i punti di vista, per
'metterci una pezza' quando la situazione si fa complicata?

Come ho avuto modo gi modo di spiegare, l'attrezzatura fondamentale per poter avere un risultato
finale di qualit (soprattutto per quanto riguarda la gestione del rumore), ma non tutto. Attrezzatura,
postproduzione e anche tecnica fotografica sono solo le basi. Bisogna assolutamente padroneggiare la
tecnica ed i propri mezzi per riuscire a portarsi a casa la foto che hai mente, ma potrebbero non bastare.
Sono solo l'esperienza, l'intuito e la creativit del fotografo che permettono di scegliere l'attrezzatura e le
tecniche pi adeguate per rispondere alla specifica esigenza, e magari risolvere una situazione critica
imprevista.
Se dovessi spiegare in poche parole di che cosa tratta il light painting? E se dovessi motivare un
principiante a percorrerne le strade?
Nella fotografia notturna ci si trova spesso in due condizioni di ripresa:
1. Il soggetto statico
2. Il soggetto in movimento (nuvole, stelle, acqua, ecc.)
Riesci ad immaginare il risultato finale in fotografia di queste due situazioni di ripresa, utilizzando
una lunga esposizione, e l'effetto spesso molto coinvolgente ed insolito.
Ora proviamo ad immaginare una terza possibilit: e se fosse la luce a muoversi?
Nelle situazioni pi classiche la luce non si muove, non cambia direzione, cosa accadrebbe in una
ripresa notturna, statica o dinamica, dove la macchina fermamente ancorata al cavalletto, se
anche la luce si muovesse?
Se riesci immaginare questa ipotesi, allora hai capito cosa il light painting.
C' da precisare che ci sono due tipologie di light painting:
1. Usare una sorgente luminosa visibile che lascia delle scie luminose le quali vengono
registrate dalla fotocamera
2. Usare una sorgente luminosa che non visibile dalla fotocamera ma che viene utilizzata per
illuminare la scena in modo selettivo, utilizzandola proprio come un pennello di luce!
Ovviamente c' anche una terza possibilit che prevede una tecnica mista delle due precedenti, dando
spazio alle combinazioni creative pi originali.
Perch provare a dipingere con la luce una scena notturna? Perch questa tecnica di ripresa e di
illuminazione offre un livello di creativit mai sperimentato prima nella fotografia notturna! Il fotografo che
scatta fuori da uno studio fotografico non pu "gestire" la luce a suo piacimento, pu scegliere un orario
particolare della giornata, oppure un certo angolo di ripresa, ma non pu fisicamente deviare o modulare la
luce, deve adattarsi a quella presente. Con la tecnica del light painting il fotografo pu invece avere un
livello di controllo e di espressione creativa pari quasi a quella in studio, e modulare l'intensit, la
direzionalit, la qualit e anche il colore della luce in modi originali ed inattesi, creando scene e paesaggi
che stupiscono l'osservatore proprio per l'eccezionalit della luce.
Il light painting un genere fotografico che, a prima vista, richiede una forte interazione tra ripresa,
illuminazione ed editing digitale: come si inizia ad appassionarsi a questo genere? Si pu iniziare con
qualunque tipo di fotocamera? E, per continuare, che tipo di strumenti occorre mettere in conto?
La fotografia luce. E se ami la luce, non puoi non amare il light painting, perch ne l'espressione pi
creativa. Se ti vuoi spingere oltre i limiti del visibile, e anche oltre i limiti della tua attrezzatura,

abbandonare qualsiasi forma di automatismo e ritornare ad avere il pieno controllo manuale di ogni gesto e
decisione che dovrai prendere prima e durante il click, allora il light painting ci che potr darti nuovi
stimoli e nuove entusiasmanti sfide da affrontare.

Per cominciare a sperimentare questa tecnica necessario avere un modello di fotocamera che permetta
di regolare in modo manuale l'esposizione e che quindi possa magari scattare in posa "B" per avere tempi di
posa pi lunghi. E' inoltre necessario dotarsi di uno scatto remoto affinch si possa utilizzare la posa "B" ,
altrimenti si sar limitati dai 30 sec impostabili sulla macchina (in questo caso possibile utilizzare
l'autoscatto per evitare le vibrazioni introdotte dalla pressione sul pulsante di scatto).
Altro elemento indispensabile l'utilizzo di un buon cavalletto, stabile e robusto. Spesso quando si scatta
all'aperto bisogna fare i conti con superfici di appoggio poco stabili oppure con il vento, quindi un cavalletto
di qualit far la differenza.
Per quanto riguarda gli obiettivi, non necessario che siano luminosi, spesso si utilizzano diaframmi
abbastanza chiusi per avere una buona profondit di campo ed avere un tempo di esposizione pi lungo,
consiglio di scegliere quello pi adatto come focale per la scena che si intende riprendere. Personalmente
amo usare ottiche grandangolari come il 14-24 nikkor.
Ed infine, la luce da utilizzare la scelta pi divertente e creativa! Si pu utilizzare qualsiasi sorgente
luminosa, dai flash a slitta, alle torce ad alta potenza, fino alle Mag Light o le torce led pi piccole!
L'importante comprendere che l'obiettivo non quello di inondare di luce la scena come fosse
mezzogiorno, piuttosto utilizzare una sorgente di luce, anche poco potente, ma che permetta di selezionare
in modo preciso solo le porzioni che intendiamo illuminare. Valutare se prendere una torcia potente o
meno dipende solo dalla distanza dell'oggetto che dobbiamo illuminare, pi sar lontano, pi la sorgente
luminosa dovr essere potente per raggiungerlo.
Quali sono le principali difficolt di questo genere fotografico? Quali vengono dall'ambiente in cui si
opera e quali dai limiti delle attrezzature che si utilizzano?
Lavorare al buio, o quasi, sempre un fattore di difficolt! Sia per la tecnica di ripresa (calcolare
l'esposizione corretta, messa a fuoco ardua), che per la difficolt di muoversi ed attrezzarsi in scarse
condizioni di illuminazione. Pu sembrare banale, ma portare una fonte di illuminazione anche solo per
montare l'attrezzatura e farlo con comodit permette di affrontare l'uscita fotografica con maggiore
sicurezza e tranquillit.
Da non sottovalutare inoltre il fatto di trovarsi in luoghi isolati e bui che potrebbero mettere a rischio la
vostra incolumit! Una persona sola in mezzo ad un campo, di notte, che armeggia con attrezzatura
fotografica, pu essere vista con sospetto, oppure diventare una facile preda di malintenzionati! Cercare
quindi di uscire magari in due persone e comunicare sempre ad altri dove si sta andando per essere
rintracciabili in caso di imprevisti o incidenti una buona abitudine. Nella mia esperienza non mi sono mai
capitate cose spiacevoli (tranne essere assalita dalle zanzare anche attraverso i vestiti abbondantemente
ricoperti di repellente!), ma sempre meglio non sottovalutare questo aspetto.
Riguardo i limiti dell'attrezzatura, sicuramente quelli pi importanti sono dati dal dover gestire il rumore
per le pose pi lunghe, ed in questo caso, come ho avuto gi modo di sottolineare, ricorrere a sensori full

frame il modo migliore per avere il miglior risultato possibile, mentre altro elemento da non sottovalutare
sono la durata delle batterie.
Si scaricheranno molto in fretta utilizzando lunghe esposizioni, e ancora di pi se operiamo al freddo,
magari durante una fredda sera invernale! Portatene sempre di scorta e ben cariche.
Una giornata 'tipo' nella vita di un 'fotopittore'?
Non credo che il "fotopittore" sia molto differente da un "fotografo classico", anche lui quando non scatta
deve dedicarsi a tutta una serie di attivit che non sono sempre strettamente fotografiche (marketing,
promozione, social media, training, editing, gestione clienti, contabilit, ecc) credo per che la parte pi
divertente e peculiare del "fotopittore" sia quella della ricerca e della scoperta di nuove location da
fotografare, da visitare ovviamente e rigorosamente di giorno, immaginando come potrebbero essere di
notte, e poi la parte pi prettamente creativa ed ingegnosa, come la ricerca di nuove sorgenti di
illuminazione, e di nuovi modi di utilizzarle! Spesso mi capito di utilizzare anche la luce di uno smartphone
o di un tablet per avere l'effetto che cercavo!

CI SPIEGHI TECNICAMENTE COME SI ESEGUE UNA FOTOGRAFIA IN LIGHT PAINTING?

Bene, ora viene la parte divertente: dipingiamo con la luce!


Prima cosa da fare: trovare una location adatta e scegliere un punto di ripresa che permetta di avere una
composizione interessante, che contenga magari degli elementi in primo piano da poter illuminare ed un
contesto pi ampio sullo sfondo (pu essere il cielo oppure il mare, oppure anche un contesto urbano). E'
molto importante riuscire a previsualizzare l'effetto finale prima ancora di cominciare. Dipingere con la luce
significa dare enfasi a piccoli dettagli, non illuminare a giorno la scena, e questo comporta delle scelte
stilistiche curate e mai casuali. Spesso, dei dettagli che di giorno potrebbero essere insignificanti,
potrebbero acquistare un'atmosfera ed un'emotivit particolari se ripresi di notte.
Un suggerimento importante quello di essere sul luogo prima che tramonti il sole, in modo da avere tutto
il tempo di preparare l'attrezzatura, comporre con cura senza dover quindi avere quelle difficolt (messa a
fuoco e composizione difficile) quando diventa troppo buio. In questo modo possibile cominciare a fare
degli scatti di prova per valutare l'efficacia della composizione o del punto di messa a fuoco, per arrivare
pronti nel momento di luce desiderata.
Qual il momento ideale per cominciare a scattare?
Il momento ideale per cominciare a scattare subito dopo il tramonto (oppure prima dell'alba), durante
quel lasso di tempo chiamato "ora blu", in cui c' ancora un minimo di luce ambiente per delineare i
contorni del paesaggio, ma gi sono visibili le luci artificiali (se ve ne sono) e la luce sufficientemente
bassa per permettersi tempi di esposizione lunghi. Eventualmente si pu usare anche un polarizzatore per
diminuire la luce in entrata e quindi permettersi tempi pi lunghi se la luce non fosse ancora
sufficientemente bassa.
Il momento perfetto quando la luce ambiente ha la stessa luminosit del cielo. Se la luce intorno al
paesaggio pi luminosa rispetto al cielo, il caso di attendere ancora un po', oppure magari cercare una
inquadratura verso est (il cielo e pi scuro), vi permetter di cominciare a scattare prima.
Come fare a sapere che tempo di esposizione utilizzare?
Impostate la fotocamera in modalit Bulb, scegliete un diaframma medio-stretto (F/11 o F/16) e scattate
con 30 sec di esposizione. Non fate l'errore di guardare l'immagine che vi comparir nel display,
assolutamente inaffidabile ( solo un'anteprima jpeg!), ma piuttosto date un'occhiata al vostro
istogramma: se l'istogramma molto spostato sulla destra significa che ancora troppo presto, vi converr
attendere ancora un po'.
Quando l'istrogramma apparir centrale e poco spostato sulla destra, allora sar il momento ideale per
cominciare a dipingere con la luce! Man mano che luce si far sempre pi debole, sicuramente 30 sec di
esposizione non saranno pi sufficienti e dovrete cominciare ad usare tempi pi lunghi. Controllate sempre
l'istogramma, e se comincia a spostarsi verso sinistra il caso di cominciare ad allungare l'esposizione di 1
stop e cos via (60 sec, 120 sec, ecc.) mantenendo sempre la stessa coppia ISO/diaframma (tenete
ovviamente gli iso nominali della macchina).
Se doveste raggiunger tempi di esposizione superiori ai 4 m allora il caso di aprire il diaframma di uno
stop in modo da non eccedere con il tempo di posa (ovviamente se la profondit di campo non un fattore
critico).
Fino a quando possibile scattare?

Il mio suggerimento di non scattare quando diventa notte inoltrata perch non ci sar pi abbastanza
luce per separare il soggetto dallo sfondo, ecco perch meglio sperimentare questo tipo di fotografia
poco prima dell'alba o subito dopo il tramonto.
Per quanto riguarda i movimenti della torcia (o della sorgente luminosa in generale che si scelto di
utilizzare), potete anche passare davanti alla fotocamera, avendo magari l'accortezza di non sostare
davanti, ma facendo passaggi rapidi che cos non verranno registrati. Divertitevi quindi a girare intorno al
vostro soggetto da illuminare e a muovere la torcia proprio come se doveste dipingerlo di luce,
l'imprevedibilit del risultato e la sua unicit (ogni scatto non sar mai uguale al successivo!) renderanno
ogni fotografia singolare ed irripetibile.
Quando che consideri 'riuscito' uno scatto fotografico dei tuoi? E' solo una questione di estetica o... c'
dell'altro?
Ho sempre pensato che una buona fotografia non sia necessariamente una fotografia estetizzante. Una
buona fotografia una foto che semplicemente racconta qualcosa. Si pu raccontare in modi molto diversi
e con accenti differenti. Il messaggio estetico solo uno dei tanti, ma i messaggi che si possono veicolare in
fotografia sono potenzialmente infiniti! Sta al vocabolario del fotografo e alla sua sintassi il saperli
coniugare nella pletora pi efficace ed originale.
L'editing digitale degli scatti rientra pesantemente nelle tue immagini oppure solo un 'plus'? Quali sono
i tipici interventi cui sottoponi i tuoi scatti?
Vorrei esplicitare una differenza sostanziale fra "sviluppo digitale" ed "editing digitale": lo sviluppo digitale
un passaggio obbligato, soprattutto per chi scatta in Raw. E' impensabile pensare di non sviluppare un file
Raw, sarebbe come prendere un diamante estratto da una miniera e buttarlo via perch sembra un pezzo
di vetro, quando invece va solo intagliato e lucidato!
Un file Raw, per sua natura, privo di bilanciamento del bianco, contrasto,nitidezza, saturazione,
luminosit e tonalit, va quindi correttamente sviluppato (cos come avveniva per la pellicola in camera
scura) affinch dalla sua forma grezza possa emergere nella sua forma definitiva, e soprattutto la forma che
nella mente del fotografo, che non detto sia solo una forma corretta, ma anche creativa ed interpretata;
l'editing digitale invece pu essere solo un plus, ovvero il fotoritocco vero e proprio, quello che viene dopo
lo sviluppo e che quindi necessit di interventi molto pi sofisticati. Per quello che riguarda le mie immagini
faccio sicuramente uso dello sviluppo digitale nel 90% dei casi, mentre solo nel rimanente 10% ho la
necessit di interventi pi mirati, ma questo dipende moltissimo dalla destinazione d'uso della fotografia e
dalla sua finalit.

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