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Bhagavad Gita
Conferenza tenuta da Swami Satyananda Saraswati in Danimarca,
Marzo 1971
Egli lanima interiore o il Guru che aiuta in questo conflitto. Anche se non direttamente coinvolto nella battaglia, dietro di essa,
creandola in modo che lanima o la coscienza individuale possa evolversi.
in questo contesto che bisogna capire la Gita. Di queste due forze in conflitto nella vita umana, una forza devessere sottomessa e
laltra espressa. Il conflitto va affrontato con unaspirazione e una
preparazione yogica.
Quando il conflitto emerge in voi, lunica cosa che dovete fare
capirlo e iniziare a praticare yoga. Lo yoga si occupa dellevoluzione
della coscienza individuale dai piani inferiori verso i regni pi elevati. Lo yoga ha un inizio ben preciso e progredisce secondo levoluzione della coscienza. Vi uno stadio dove lo yoga giunge ad un
culmine, non ad un termine.
Il titolo del primo capitolo della Gita Lo Yoga della Depressione, dellabbattimento. Vi sono molti yoga: hatha yoga, bhakti yoga, karma yoga, tantra yoga, nada yoga, gyana yoga, ecc. ma avete
mai sentito parlare di yoga della demoralizzazione, di yoga della disillusione, frustrazione o crollo?
Lo yoga inizia non quando girate il mala, ma quando gli eventi
sono come delle cariche contro di voi, quando state affrontando dei
problemi insormontabili nella vostra vita.
Se la vostra anima non affronta dei conflitti, se la vostra mente
non affronta delle difficolt e delle disillusioni, non diventer attiva,
essa vivr come un maiale, assolutamente soddisfatta di dormire continuamente.
Non considerate questi problemi come esterni. La Gita non parla
di problemi materiali o delle necessit basilari della vita come cibo e
vestiario. Parla di quei problemi delluomo che oggi vengono discussi dagli psicologi. I problemi profondamente ancorati che riguardano
la vostra personalit interiore, che sono profondi quanto i piani sotterranei delloceano, potete affermare che siete in grado di non avere
dei problemi, ma non ci credo, perch impossibile esistere senza di
essi.
Questa dualit di due anime che si contraddicono, lavorano fianco
a fianco in ogni uomo, ad eccezione del saggio pi illuminato. Que-
Come praticanti di yoga tenete presente che sia il dinamismo, il vostro lavoro, le vostre azioni ed ambizioni, e la vita yogica vanno
sempre fianco a fianco.
Infine, non condannate alcune fasi della vita, perch sono tutte fasi di coscienza e nessuna priva di coscienza.
Se condannate la vita di qualcuno, la vita di una casalinga o di un
sannyasin o anche di un ubriacone, state creando una malattia nella
vostra mente.
Krishna dice che sia che si tratti di un uomo malato, di un grande
uomo, o di un poveretto, tutti rappresentano i diversi punti della mia
evoluzione, le diverse angolazioni del mio grande ritratto.
Se praticate il vostro hatha yoga, karma yoga, bhakti yoga, ecc.
con questa attitudine aperta verso la vita e libera, non solo incontrerete il successo, ma otterrete anche lilluminazione.
La contentezza non giunge attraverso il compimento, ma viene da
un senso di illuminazione e per merito dello yoga.
Perci ognuno di voi deve provare, deve avere unesperienza con
lo yoga, e vi assicuro che se il mondo ha mancato nei vostri confronti, sia la vostra famiglia, o i vostri amici hanno sbagliato, oppure il
vostro corpo e le vostre stesse promesse sono venute meno, c una
cosa che non vi deluder mai: lo yoga. E potete considerare questa
unaffermazione molto ardita, da parte mia.
quello della societ e della comunit? Questa spinta, la consapevolezza di questa spinta un aspetto del karma yoga.
Ovviamente, anche le ambizioni devono essere incanalate in modo
da essere pi in armonia con la realt della vita e non con le fantasie
che dominano la nostra mente.
In questo modo, piano piano, cambiando lattitudine, si pu cambiare la natura dellego.
Cos la meditazione, combinata con la consapevolezza di questi
quattro aspetti della nostra natura, aiuter a conseguire unespressione armoniosa dellego.
Antar Mouna
Tratto da: Swami Satyananda Saraswati, Meditations from the Tantra, Yoga Publications Trust, Munger, India.
Vi dico molto francamente - per favore ascoltate con assoluta attenzione - quando vi vengono alla mente dei cattivi pensieri, non fermateli, divenite immediatamente attenti, divenite coscienti che state
pensando allomicidio, alla vendetta, al furto e cos via.
Se vi arrivano dei pensieri negativi e li mettete da parte, se non li volete osservare, se li sopprimete, vi arriveranno con maggior forza la
prossima volta.
Gli stadi 3, 4 e 5 di Antar Mouna saranno pubblicati sui prossimi numeri
Principi di adattamento
Nei primi tempi il mio adattamento delle pratiche yoga nelle lezioni
era rudimentale. Capii velocemente che molte delle tecniche che senza dubbio erano efficaci su di me, potevano apparire noiose o troppo
difficili per i bambini dei nostri giorni. Cos con le osservazioni e la
partecipazione alla sperimentazione di insegnanti con propensione
comune, mettemmo a punto alcuni principi di adattamento che erano:
1. Rispettare la necessit di movimento e novit che cos caratteristica dei bambini. Questo vero specialmente oggi che anche i bambini piccoli hanno a disposizione una variet di forme di intrattenimento. Dobbiamo comprendere la loro mente dallinizio e lentamente portarli ad apprezzare vie pi calme. Il silenzio e limmobilit
allinizio possono essere imparati attraverso i giochi. Perci un educatore dovrebbe essere allenato a conoscere una gran variet di giochi di questo tipo.
2. Mantenere un certo grado di attrattiva che non dovrebbe mai essere imposta dautorit. Il bambino dovrebbe essere condotto ad amare
i vari esercizi di rilassamento, respirazione e concentrazione.
Linsegnante dovrebbe essere capace di spiegare lo scopo e il valore
di tali giochi ed esercizi ai bambini in maniera conforme alla loro
comprensione. La capacit di un bambino di cogliere le verit pi
profonde non dovrebbe essere sottovalutata.
3. Soddisfare un bisogno e contrastare gli effetti deleteri del sistema
presente. Una piccola storia chiarir ci:
Nasruddin, un famoso personaggio del folklore sufi, stava prendendo dellacqua alla fontana in mezzo alla citt e la versava in una
brocca. I suoi vicini erano sorpresi perch la sua brocca non aveva il
fondo e gli dissero: Non vedi che la tua brocca non ha il fondo?.
Nasruddin rivolse loro uno sguardo interrogativo e replic: Fondo o
non fondo non fa differenza per me. Il mio lavoro versare lacqua.
Allo stesso modo il nostro lavoro versare conoscenza nei cervelli
che sono completamente attraversabili. Tutti conosciamo il detto di
Montaigne: meglio avere teste ben fatte che avere teste stracolme.
La saggezza orientale e occidentale si stanno ora incontrando e
questo forse il tempo in cui il loro messaggio unito pu essere ascoltato. Infine, questi metodi dovrebbero dimostrarsi efficaci sul
piano pedagogico.
Tranquillizzare la mente dei bambini
Lo yoga dovrebbe acquietare la mente cosicch gli strati pi profondi
dellenergia creativa possano emergere. Rendere quieti i bambini in
questo senso pu:
a) Stimolare automaticamente migliori motivazioni. Un giovane
per natura molto curioso e pronto ad imparare. Questo appetito per
lapprendimento necessita solo di essere risvegliato. Appena emerso liberamente, il bambino vorr spontaneamente imparare, senza
questo fluire naturale, nessun reale progresso pu essere visto nei
suoi studi. La scuola dovrebbe essere il luogo dove tenuto vivo il
gusto per lo studio e la personalit degli insegnanti gioca una parte
molto importante sotto questo aspetto, come sar messo in rilievo pi
tardi.
b) Favorire il passaggio tra la comprensione intellettuale e quella di
uso pratico. Ogni nozione che rimane sul piano astratto senza uno
sbocco nel mondo dellazione solo un appesantimento per il cervello e apre la strada allindolenza e alla pigrizia. La reale conoscenza
rende una persona vibrante e viva. Questo particolarmente vero nel
campo dellapprendimento del linguaggio, dove stato trovato che le
tensioni muscolari ed emozionali sono in competizione con il desiderio di comunicare. Sia da giovane che da vecchia una persona pu
conoscere molte regole grammaticali ed espressioni linguistiche, eppure rimanere del tutto incapace di parlare a causa di blocchi interni.
Viceversa, ho trovato rilevanti progressi fatti da allievi medi quando
tali tensioni erano state eliminate. Allora lespressione della conoscenza pu sbocciare fuori, cosa che pu facilmente capitare quando
viene creato un apprezzamento per il soggetto o, pi precisamente,
quando latmosfera dellaula resa accessibile ad un canale di comunicazione.
L'Illuminazione Cellulare
tratto da: Swami Niranjanananda Saraswati, Yoga Sadhana Panorama, ed: Bihar School of Yoga, Munger, Bihar, India.
Si parlava di raggiungimento dell'armonia e della necessit di rieducare la nostra mente e la nostra personalit. Questo stato fin dall'inizio lo scopo fondamentale dello yoga. Il saggio Patanjali, uno dei
primi esponenti dello yoga, ha codificato il sistema yogico; all'inizio
degli Yoga Sutra ha stabilito che lo yoga un metodo attraverso il
quale il praticante pu controllare, modificare e dirigere le vritti, le
modificazioni della mente, permettendogli di fare esperienza del proprio s interiore. Tuttavia, prima di questo, egli fece un'altra affermazione che rappresentata dal primo sutra, "Atha yoga anushasanam".
Generalmente questo sutra stato tradotto come "Ora si comincia
con gli insegnamenti sullo yoga", ma il vero significato di questo sutra "Lo yoga una forma di disciplina interiore". La parola anushasan significa "disciplina", non la disciplina imposta dall'esterno, ma
quella che segue la conoscenza delle aree sottili, non manifeste e
sconosciute della personalit umana.
Capire questo primo sutra molto importante per gli aspiranti yoga, perch fino a quando non comprenderemo questa affermazione,
non potremo progredire ulteriormente nel sistema yogico. Non facile controllare la mente perch non abbiamo tale allenamento. Nello
yoga l'allenamento che viene indicato per controllare la mente e le
vritti comprende il quinto ed il sesto stadio del Raja Yoga, pratyahara
e dharana. E riguardo agli stadi precedenti? Il saggio Patanjali ha
menzionato asana e pranayama. Bench non ci sia alcun riferimento
ai mudra, ai bandha, agli shatkriya e alle altre pratiche fisiologiche,
esse sono state tutte incluse nella descrizione di asana e pranayama,
perch gli yogi hanno sempre creduto che il corpo il veicolo attraverso cui si pu fare esperienza dell'ignoto. Pertanto il raggiungimento di una condizione fisica di equilibrio ed armonia sono necessari
del mondo interiore. Queste sono le aree che inizialmente vanno conosciute, controllate e armonizzate. Nello yoga queste tre suddivisioni sono note come granthi, blocchi o dimensioni definite di spazio.
Ciascuno di questi granthi in relazione a uno specifico karmendriya, o organo di azione. Il blocco del perineo, lo spazio perineale tra
la regione di manipura e di muladhara, concerne lapparato riproduttivo, che viene considerato un indriya, o organo di azione, che stimola ed influenza uno stato corrispondente nella mente.
Lo stimolo sessuale solo fisico o mentale ed anche emozionale? lappetito solo fisico o ha allo stesso tempo un collegamento
mentale ed emozionale? la paura solo mentale o ha anche un collegamento fisico? Queste sono condizioni interconnesse fra loro. Cos
gli indriya, gli organi dell'azione e della percezione del corpo e della
mente, sono relazionati tutti fra loro.
Lo scopo del pranayama, insieme con le pratiche di mudra e bandha, quello di attivare un movimento nel campo del prana all'interno della struttura cellulare, in modo che esso venga allora sperimentato come uno stato fisico e mentale.
Ci sono tre bandha: mula bandha, la contrazione del perineo, associato con la cavit pelvica, messo in relazione con brahma granthi,
il primo spazio neuro-cellulare; uddiyana bandha, la contrazione dei
muscoli addominali, associato con lo spazio tra l'addome ed il torace,
messo in relazione con il controllo di vishnu granthi, il secondo spazio neuro-cellulare, e jalandhara bandha, la chiusura del mento, che
controlla il terzo spazio neuro-cellulare situato nella testa, rudra
granthi.
Armonia fisica
Il cervello neuro-cellulare, gli organi dell'azione come le braccia e le
gambe, gli organi riproduttivi e quelli dell'eliminazione, gli organi
delle percezioni sensoriali come occhi, naso, bocca, orecchie, e pelle,
tutti mostrano unintima connessione gli uni con gli altri. Infatti, se
voi osservate una sezione trasversale del cervello, esiste una parte
che nota come "homunculus", che significa "piccolo uomo". Diversi indriya, o organi di azione e percezione, sono in relazione a centri
specifici nel cervello; ogni indriya stato assegnato ad una particola-
nanda, Swami Satchidananda e Swami Venkatesananda, parl di asana e pranayama in modo scientifico. Con la terza generazione, io
spero di ispirare le persone a parlare di yoga in modo classico, che
una comprensione e un approccio diverso dello yoga in relazione alla
totalit della natura umana. Cos quello di cui sto parlando adesso
lo yoga classico e non lapproccio tradizionale o scientifico. Lo yoga
classico integra sia l'approccio tradizionale che quello scientifico.
Stato di festivit
Dopo aver terminato con le pratiche di asana ed essere pervenuti ad
uno stato di calma e di armonia nella struttura neuro-muscolare, possiamo dire che esistono cinque gradi di pranayama. Il primo comincia con l'imparare a respirare correttamente. Il secondo quello per
controllare e dirigere il respiro, il terzo la comprensione degli stati
del corpo e della mente in relazione al respiro. Il quarto livello
quello di diventare consapevoli degli impulsi che vengono generati
nella struttura neuro-cellulare del corpo, divenendo pure consapevoli
della relazione fisica e pranica che esiste fra il corpo ed il cervello. Il
quinto infine permettere al prana di dominare le funzioni del corpo.
Esistono perci cinque gradi di pranayama: i primi tre sono noti come prana nigraha e gli ultimi due sono il vero e proprio pranayama.
Nel quarto e nel quinto grado del pranayama, la cavit perineale,
la cavit toracica e quella cranica sono riunite in una sola: ha luogo la
fusione dei vari prana, e qui ho usato la parola prana al plurale, perch il prana non uno solo. Esistono diversi tipi di prana; ad esempio
apana, forza che situata all'interno del perineo ed un prana che si
muove verso il basso. Essa responsabile dell'eliminazione dei prodotti di scarto dal corpo, della secrezione e dell'urinare, dello scarico
di qualunque cosa dal corpo, in modo che esso si mantenga in uno
stato di benessere e di equilibrio. Per cui, quando il flusso di questo
prana viene modificato dalle pratiche di pranayama, unitamente alle
pratiche di bandha e mudra, l'energia dissipata viene riconvogliata e
focalizzata internamente.
In questo modo si lavora su differenti tipi di prana, orientandoli e
facendo esperienza dell'attivit opposta di queste forze. Quando
laspirante fa esperienza dellattivit opposta del prana, allora l'ipe-
rattivit risultante o l'aumento nella generazione di impulsi e di prana, controlla in maniera totale la mente e le funzioni cerebrali. Il corpo entra allora in uno stato di estasi, di euforia, di festivit; in questo
stato ogni cellula danza e vibra con gioia. Ogni cellula pulsa di vita.
Questo fenomeno rappresenta la festa fisica raggiunta attraverso la
giusta pratica delle asana e del pranayama.
Prana mudra pranayama, anche conosciuto come shanti mudra (invocazione di pace), unattitudine interiore di pace e serenit, e
unattitudine esteriore di offerta e ricezione di prana o energia dalla
sorgente cosmica.
Questo mudra, o attitudine di tutto il corpo e di tutto lessere,
una delle invocazioni per ricevere le radiazioni del sole e del cielo,
sia sul piano fisico sia su quello dellimmaginario. Se si desidera pu
essere praticato allalba, guardando il sole, ma non necessario perch ci che realmente facciamo risvegliare lenergia vitale, o Prana
Shakti, che in noi.
Questo pranayama crea forza e sicurezza personali ed una condizione di brillante salute interiore.
Prana mudra uneccellente tecnica premeditativa, ma pu essere
praticato in ogni momento. Sviluppa una maggiore consapevolezza
del sistema pranico delle nadi e dei chakra e del flusso sottile dei
prana vayu.
Tecnica
Sedete in una posizione meditativa - assicuratevi che la colonna vertebrale e il capo siano allineati - chiudete gli occhi e mettete le mani
in grembo in bhairava mudra.
Stadio 1
Espirate il pi profondamente possibile, contraendo i muscoli addominali per espellere la massima quantit daria dai polmoni - praticate mula bandha mentre contemporaneamente trattenete fuori il respiro con la consapevolezza in muladhara chakra - trattenete il respiro
finch ci confortevole.
Stadio 2
Rilassate mula bandha e lentamente inspirate, espandendo laddome
finch del tutto pieno, per ricevere nei polmoni il massimo volume
daria - contemporaneamente sollevate le mani fino a portarle di
fronte allombelico - le mani dovrebbero essere aperte, con le dita in
direzione le une delle altre, ma non a contatto, i palmi sono rivolti al
tronco - il movimento delle mani dovrebbe essere coordinato con
linspirazione addominale - non dovrebbe esserci rigidit nelle braccia e le mani e le dita dovrebbero essere rilassate - durante questo
stadio, mentre inspirate dalladdome, cercate di sentire il prana o energia vitale che condotto da muladhara chakra a manipura chakra
nella colonna vertebrale.
Stadio 3
Continuate linspirazione espandendo il torace - contemporaneamente continuate il movimento di ascesa delle mani - e alla fine
dellespansione del torace le mani dovrebbero essere direttamente di
fronte al cuore - sentite lenergia pranica che condotta da manipura
chakra ad anahata chakra mentre inspirate - potete anche sentire una
pulsazione nellarea del cuore.
Stadio 4
Cercate di accogliere ancora pi aria nei polmoni alzando le spalle durante questa azione sentite il prana che condotto fino a vishuddhi
chakra e poi che si espande come unonda ad agya chakra - coordinate il movimento delle mani con il respiro sollevando le mani di fronte
alla gola.
Stadio 5
La vostra consapevolezza dovrebbe muoversi in un flusso calmo e
continuo, in armonia e coordinazione con il respiro e il movimento
delle mani che salgono e scendono da muladhara a sahasrara e di
nuovo a muladhara.
Quando la pratica perfezionata il respiro pu essere visualizzato in
una nuvola di luce che sale e scende lungo sushumna nadi nella co-
lonna
vertebrale.
Glossario
dharana: concentrazione; sesto stadio dellashtanga yoga.
dhyana: stato di meditazione; unidirezionalit della mente; settimo
gradino dellashtanga yoga.
mudra: letteralmente significa gesto; attitudine fisica, mentale e
psichica che esprime e canalizza lenergia cosmica.
bandha: blocco o chiusura energetica psicomuscolare.
shatkriya: le sei pratiche di purificazione dellHatha Yoga - neti,
dhauti, nauli, basti, kapalbhati, trataka.
karmendriya: i cinque organi dazione - piedi, mani, corde vocali,
ano, organi sessuali.
granthi: i tre nodi psichici situati lungo sushumna nadi che impediscono il movimento verso lalto della kundalini.
brahma granthi: nodo psichico della creazione situato in muladhara
chakra; simboleggia lattaccamento materiale e sensuale.
rudra granthi: nodo di Shiva; nodo psichico situato in agya chakra; simboleggia lattaccamento ai siddhi o attributi della mente superiore.
vishnu granthi: nodo psichico situato in anahata chakra; simboleggia
la schiavit dellattaccamento personale ed emozionale.
apana: sub-prana che si muove verso il basso dallombelico verso il
perineo nella regione inferiore delladdome, responsabile per
leliminazione e la riproduzione.