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PSICHE ED EMOZIONI
Per conoscerci a fondo, per imparare a gestire le nostre reazioni emotive e per
attingere al potenziale superiore della nostra
coscienza fondamentale conoscere quella che potremmo chiamare l' Anatomia della
Psiche. Col termine "psiche" si soliti
indicare quell'insieme strutturato di funzioni mentali, affettive, emozionali ed
istintive che vanno a contrapporsi alla dimensione
corporea e fisica del nostro organismo. Se il corpo si pu ben delimitare e studia
re analiticamente, definire la psiche risulta pi
complesso; ogni mappa sar solo un'approssimazione funzionale, pi o meno utile a se
conda di ci che vogliamo indagare, ma
non costituir, in nessun caso, uno schema rigido ed assoluto. Questo bene tenerlo
presente nella trattazione che segue.
Una mappa della psiche molto utile, ai nostri fini di crescita personale, quella
ideata dallo psicologo italiano Roberto
Assagioli (1888-1974), fondatore della Psicosintesi, conosciuta come "Ovoide Ass
agioliano" o "Uovo di Assagioli".
Questo schema, semplice e geniale allo stesso tempo, pu aiutarci a comprendere me
glio le dinamiche interiori e relazionali.
Bisogni fisiologici: aria, acqua, cibo, riparo, sonno, sesso. Sono esigenze d
i sopravvivenza.
Bisogni di sicurezza: senso di protezione e tranquillit. Sicurezza del corpo,
della salute, della famiglia, dell'occupazione,
dell'accesso alle risorse.
Bisogno di appartenenza e di amore: necessit di sentirsi parte di un gruppo, c
ooperare, essere amati ed amare.
Amicizia, famiglia, intimit sessuale.
Bisogno di stima: essere rispettato, apprezzato ed approvato, bisogno di sent
irsi competente e produttivo. Autostima.
Bisogno di autorealizzazione: realizzazione delle proprie aspirazioni e della
propria identit, nella societ e nel gruppo.
Bisogno di trascendenza: impulso andare oltre se stessi, per partecipare di u
na realt pi vasta, cosmica e divina.
Trovare il significato ultimo dell'esistenza. Questo livello stato aggiunto i
n seguito allo schema.
In alcune versioni della Piramide di Maslow tra i "bisogni di stima" e quelli "d
i autorealizzazione" vengono posti altri due livelli:
bisogni di conoscenza (sapere, apprendere cose nuove, sentirsi competente e prod
uttivo, ecc...) e bisogni estetici (ricerca
di armonia e bellezza, apparenza, forma estetica, ecc...). I primi livelli - fin
o al bisogno di stima - sono "bisogni di mancanza"
mentre le necessit pi elevate sono "bisogni di crescita". Va da s che fino a che si
amo in uno stato di necessit pi vitale
(sopravvivenza fisica, materiale, emozionale, ecc...) non si portati ad ascoltar
e i bisogni superiori (le "meta-necessit":
verit, bont, bellezza, giustizia, completezza, perfezione, benessere, ricchezza, s
emplicit, armonia, autonomia).
LE SUBPERSONALITA'
Quando si utilizza il pronome personale "io" ci si prefigura di avere una nostra
identit psichica, il cosiddetto ego ("io" in latino).
Nel dire: "Io sono cos...", "Io faccio questo..." oppure "A me piace...", "A me n
on piace...", ci illudiamo di avere una personalit
specifica e che sia questa personalit a contraddistinguerci. Ebbene, questo non s
olo un errore, ma un vero e proprio
inganno che porta a problemi enormi nella comunicazione interpersonale e intrape
rsonale (all'interno di noi), capaci di generare
stati di nevrosi e psicosi. Nessuno ha UNA sola personalit, ma tutti abbiamo MOLT
E personalit (o sfaccettature di
personalit, le cosiddette "subpersonalit") anche in netta opposizione tra loro. E'
uno stato del tutto naturale che va solo
conosciuto e gestito. Arrivare ad avere un Io Centrale in grado di coordinare e
gestire tutte le molteplici subpersonalit un
traguardo, non affatto un punto di partenza!
La disciplina che forse approfondisce meglio questo aspetto della psiche umana i
l "Dialogo delle Voci" ("Voice Dialogue").
Il Dialogo delle Voci stato ideato dagli psicologi americani Hal Stone e Sidra S
tone negli anni '70 e prevede un contatto
diretto - tramite una messa in scena - delle nostre molteplici voci interiori. L
e parti di noi con cui ci siamo identificati
costituiscono le cosiddette Voci Primarie mentre quelle in cui non ci riconoscia
mo formano le Voci Rinnegate, che lungi
dall'essere silenti cercheranno di farsi spazio in tutti i modi possibili, attra
verso la relazione con gli altri, i sogni, le malattie e le
situazioni di disagio.
Ad ogni s primario con cui abbiamo scelto di esprimerci (s responsabile, s introver
so, s indeciso, ecc...) corrisponde un
s rinnegato complementare (s irresponsabile, s estroverso, s audace , ecc...). La co
sa preoccupante che la maggior
parte delle persone ignora del tutto questa costellazione interiore di stati d'a
nimo e non quindi in grado di gestirli n di
riconciliarli. Ecco di seguito un elenco non esaustivo dei vari aspetti interior
i che TUTTI noi trasportiamo!
ELENCO DI VOCI INTERIORI
S attivista - combattivo S ozioso - rilassato svaccato
S critico - disprezzante S tollerante - non giu
dicante
S scorbutico - musone
S burlone - spiritos
o
S responsabile S irresponsabile
S adulto S bambino
S serio - severo S allegro - giocoso
S orgoglioso - presuntuoso - arrogante S umile dimesso
S leader S subalterno
S normativo - autoritario S affettivo - accog
liente
S malvagio - cattivo - meschino S amorevole - buono - com
passionevole
S aggressivo - rabbioso S pauroso - remissiv
o
S prevaricante S sottomesso
S potente - forte S impotente - debole
S aguzzino - dittatore S martire - votato al sa
crificio
S sadico S masochista
S coraggioso - intraprendente S codardo - pav
ido
S violento S mite
S razionale - intellettuale - ponderato S intuitivo - s
ensibile - istintivo
S arido - sterile
S creativo - artist
ico
S distruttivo - negativo S creatore - posi
tivo
S disarmonico - brutto - disgustoso
S armonico - bell
o - piacevole
S goffo - impacciato - incapace
S abile - aggrazia
to - capace
S sereno - equilibrato - centrato S ansioso - emotivo
- perturbabile
S radicato - fisso
S volubile - incosta
nte
S libero - padrone di s
S dipendente da - assuef
atto
S introverso - riservato - chiuso
S estroverso - comunica
tivo - espressivo
S onesto - retto S imbroglione - furbastr
o
S sincero S bugiardo
S apprezzabile S deplorevole
S gretto - egoista S generoso - altruis
ta
S menefreghista S salvatore ("crocerossina")
S conformista S ribelle
S conservatore S progressista
S distaccato - osservatore S coinvolto - parte
cipe
S saggio - consapevole S stolto - incoscien
te
S auto-responsabile S vittima
S riflessivo S impulsivo
S materialista - coi piedi per terra S spirituale
- mistico
S freddo - rude S romantico - sentimentale
S bramoso di potere S distaccato dal potere
S intelligente - acuto S stupido - ritard
ato
S signorile - fine - garbato S rozzo - "ignorante
" - bifolco
S rispettoso - educato S irrispettoso - imperti
nente
S ordinato - meticoloso S disordinato - sprec
iso
S moralista - virtuoso S depravato - peccamino
so
S pudico - frigido S sensuale - lussurios
o
S misurato - sobrio - moderato S ingordo - vorace - s
enza limiti
S colpevole - "senso di esclusione da" S meritevole - "sens
o di appartenenza a"
S sicuro - abile - capace S inadeguato - insicuro incapace
S vincente S fallito
S triste - infelice - cupo S felice - gioioso spensierato
S disfattista - disilluso - sfiduciato S entusiasta - o
ttimista - fiducioso
S eterosessuale S omosessuale
I s rinnegati abitano nel nostro inconscio (l'inconscio inferiore sede di quelli
"negativi" e il Superconscio sede dei s
considerati "positivi"), ciascuno di essi aspetta l'occasione di emergere per ve
dere finalmente ascoltati i propri bisogni.
L'opportunit di emergere gli viene offerta quando nell'ambiente esterno compare u
na persona che incarna una delle energie
che abbiamo cercato di rimuovere.
In negativo rifiutia
mo di identificarci con quelli aspetti che riteniamo
per noi troppo brutt
i ed indegni ed in positivo rifiutiamo di
identificarci con qu
egli aspetti che consideriamo, per noi, troppo belli
ed elevati. Tutto ci
che abbiamo rinnegato genera poi una risposta
emozionale nel momen
to in cui lo incontriamo negli altri: maggiore
la reattivit e pi abbi
amo respinto nell'inconscio, inferiore o
superiore, quella de
terminata specificit dell'essere.
Nell'Inconscio Inferiore risiedono le qualit rimosse che giudichiamo NEGATIVE, ve
rso cui percepiamo disprezzo e
repulsione quando le riconosciamo all'esterno. Ovviamente le giudichiamo perch pe
nsiamo di non possederle (potremmo dire,
ad es.: "Io non sono cos malvagio!" - "Io non sono affatto un bugiardo!" - ecc...
).
Nell'Inconscio Superiore (Superconscio) alloggiano le qualit rimosse giudicate PO
SITIVE, che incontrate negli altri
determineranno in noi attrazione ed ammirazione, ed anch'esse non sappiamo di po
ssederle (ad es. potremmo dire: "Io non
sono cos amorevole!" - "Io non sono "cos saggio!" - "Io non sono cos paziente!" - e
cc...).
Se la qualit rinnegata considerata negativa proietteremo sulla persona o sull'e
vento
che ce la rimanda: irritazione, fastidio, intolleranza, disgusto, rabbia o odi
o.
Se la qualit rinnegata considerata positiva proietteremo sulla persona o sull'e
vento che
ce la rimanda: simpatia, attrazione, stima, ammirazione, adorazione o amore .
Le componenti interiori rinnegate, positive o negative che siano, continuano com
unque a
lavorare dentro di noi e a produrre degli effetti per richiamare la nostra atten
zione. Poich
abbiamo deciso di non dargli ascolto direttamente, l'energia da loro messa in mo
to la
percepiremo come se ci arrivasse dall'esterno! Un po' come se tirassimo distratt
amente
delle palline contro un muro e nel momento in cui ci rimbalzano addosso dicessim
o: "La
smettete per favore di lanciarmi addosso delle palle!?". Il meccanismo detto di
"negazione-repressione-proiezione".
E' indispensabile comprendere il modo in cui strutturata la nostra psiche, ricon
oscere le
nostre proiezioni e finalmente iniziare ad reintegrare l'ombra! Preciso che una
volta che abbiamo riconosciuto di possedere un
certo attributo psichico non significa affatto che lo dobbiamo manifestare. In t
utti noi esiste un potenziale assassino, cos come
una persona violenta; il fatto di riconoscerlo non significa che andremo a togli
ere la vita a qualcuno o che sfogheremo della
violenza sugli altri, anzi... magari potremmo evitare di esplodere in modo incon
trollato un giorno ed evitare di fare del male a
noi stessi e a chi ci sta intorno.
della proiezione."
"L'alienazione di certi aspetti del s comporta due principali conseguenze. In
primo luogo non avvertiamo pi che tali aspetti
ci riguardano, e quindi non possiamo utilizzarli, trasformarli, soddisfarli:
il nostro campo d'azione risulta cos drasticamente
ridotto e frustrato. In secondo luogo, tali aspetti sembrano appartenere all'
ambiente avendo proiettato la nostra energia
all'esterno, essa sembra ritornare a noi come un boomerang. Avendola perduta
dentro di noi la `vediamo' nell'ambiente, da
dove essa minaccia la nostra esistenza."
"Le nostre critiche pi aspre nei confronti degli altri sono soltanto pagine ri
pudiate di autobiografia."
"Quando una persona proietta le proprie qualit positive e la sua autostima su
di un'altra persona come se abbandonasse
alcuni dei suoi beni e li vedesse in un altro."
Da: "Lo Spet
tro della Coscienza" di Ken Wilber (Ed. Crisalide)