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Liszt e Chopin

e l'estetica romantica

1798 fondazione della rivista Athenum

1820
Sehnsucht

Interesse storico

Fin dalle prime definizioni ideologiche del


romanticismo la musica viene considerata come
quella che tra le arti singole la pi vicina al
segreto ultimo delle cose

Schiller, Educazione estetica (1795):


L'arte plastica, nella sua suprema perfezione,
deve diventare musica e, con l'immediatezza
della presenza sensibile, commuoverci; la poesia,
nel suo pi compiuto sviluppo, deve potentemente
conquistarci
con
la
musica,
ma
contemporaneamente,
come
la
plastica,
circondarci di una calma chiarezza. Ed appunto in
questo si rivela lo stile perfetto in ogni arte, nel
fatto che si sa allontanare i limiti specifici di essa,
senza tuttavia eliminare i suoi specifici pregi, e nel
fatto che, con un sapiente uso delle sue propriet,
ad essa si conferisce un carattere pi universale

Delacroix, La barca di Dante - 1822

Delacroix, Natura morta con crostacei - 1827

Teorici neoclassici
Colore

Effimero e
Mutevole

vs

Tratto

Eterno e
Immutabile

Delacroix scrive a Chopin nel 1841:


La Natura parca di contorni decisi. La luce, che
la sua vita, il suo modo di essere, spezza in
continuazione le sagome, e anzich appiattirla,
sbalza ogni cosa a tutto tondo.

John Constable, Il cavallo che salta - 1824

John Constable, Stonehenge - 1835

Baudelaire nella sua descrizione dell'opera di


Delacroix:
<< Questi splendidi accordi di colore spesso
suscitano un'idea di melodia e di armonia, e
l'impressione che si ricava dai suoi quadri
spesso per cos dire, musicale>>.

Il pubblico
Corte

Salotto

Sala da
Concerto

Il virtuosismo

Fatto tecnico

Fatto espressivo

Liszt su Chopin
<<Chopin ha liberato l'ignoto di poesia che non
era se non indicato nei temi originali delle
Mazurke veramente nazionali. Conservando il loro
ritmo, egli ne ha nobilitato la melodia, ingrandito le
proporzioni; vi ha intercalato i chiaroscuri armonici
altrettanto nuovi dei soggetti cui li adattava per
dipingere in quelle produzioni che si compiaceva
di sentir chiamare << quadri sul cavalletto>>, le
innumerevoli emozioni di ordine cos diverso che
agitano i cuori [...]>>

Liszt, prefazione alla prima ed parigina(1841) delle Annes de


plerinage:
Avendo conosciuto in questi ultimi tempi molti paesi nuovi, molti siti
diversi, molti luoghi resi sacri dalla storia e dalla poesia; avendo
avvertito che i vari aspetti della natura e le scene che vi si
connettono non passavano dinanzi ai miei occhi come immagini
vane, ma rimovevano nella mia anima emozioni profonde; che si
stabiliva tra quelle immagini e me una relazione vaga ma
immediata, una corrispondenza indefinibile ma reale, una
comunicazione inesplicabile ma certa, ho tentato di rendere in
musica alcune tra le pi forti di queste sensazioni, tra le pi vive di
queste percezioni [...].Nella misura in cui la musica strumentale
progredisce, si sviluppa, si affranca, essa tende a impregnarsi di
quella idealit che ha segnato il momento pi perfetto delle arti
plastiche, a divenire, da semplice combinazione di suoni,
linguaggio poetico pi idoneo forse della poesia stessa ad
esprimere tutto ci che in noi varca i confini della consuetudine,
tutto ci che sfugge all'analisi, tutto ci che pu ricondursi a recessi
non scandagliabili, a desideri inestinguibili, a presentimenti infiniti.

Sonetto CIV di Francesco Petrarca


Pace non trovo e non ho da far guerra
e temo, e spero; e ardo e sono un ghiaccio;
e volo sopra 'l cielo, e giaccio in terra;
e nulla stringo, e tutto il mondo abbraccio.
Tal m'ha in pregion, che non m'apre n sera,
n per suo mi riten n scioglie il laccio;
e non m'ancide Amore, e non mi sferra,
n mi vuol vivo, n mi trae d'impaccio.
Veggio senz'occhi, e non ho lingua, e grido;
e bramo di perire, e chieggio aita;
e ho in odio me stesso, e amo altrui.
Pascomi di dolor, piangendo rido;
egualmente mi spiace morte e vita:
in questo stato son, donna, per voi.

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