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Afghanistan

Informazioni generali
L'Afghanistan una repubblica islamica, ed uno stato dell'Asia a sudovest, confinante con il
Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Tagikistan a nord, con la Cina per un breve tratto a nordest, con il
Pakistan a est e a sud e con l'Iran a ovest.
Geografia
Il territorio afgano, che costituisce la porzione nordorientale dell'altopiano iraniano, ha carattere
spiccatamente montuoso: oltre i 9/10 del la superficie superano i 600 m e la restante parte i 3.000 m.
Da nordovest si estende verso est la catena del Paropamiso (alt. massima 3.594 m), affiancata da
altre catene che si restringono presso il massiccio del Kuh-e Baba (5.143 m). A oriente il rilievo si
allarga di nuovo nell'Hindukush, un insieme di catene parallele attraversato da ripide gole. La
regione settentrionale, l'antica Battriana, una fascia pedemontana digradante verso la pianura del
fiume Amudar'ja, desertica ma con oasi agricole che la rendono una delle aree pi produttive. La
parte meridionale occupata da un insieme di catene che dall'Hindukush scende nella vasta piana
desertica attraversata dal fiume Helmand, che sfocia in vaste lagune interne.
Popolazione
Molto composita dal punto di vista etnico (pashtun, tagichi, hazari, usbechi, pi molti altri gruppi
meno numerosi), presenta un eccezionale incremento demografico (2,6% ,stima del 2007), natalit e
mortalit elevatissime, una forte componente giovanile e una speranza di vita molto bassa. Gran
parte della popolazione vive al di sotto della soglia di povert.

La storia dell'Afghanistan
La storia dell'Afghanistan, il suo sviluppo politico interno, le relazioni internazionali e persino la
sua esistenza come stato indipendente sono stati largamente determinati dalla sua collocazione
geografica al crocevia dell'Asia centrale, occidentale e meridionale. Durante i secoli, molti popoli
migratori hanno attraversato la regione lasciandosi dietro un mosaico di gruppi etnici e linguistici.
Nei tempi moderni, cos come nell'antichit, immensi eserciti hanno attraversato questa regione
dell'Asia, stabilendo temporaneamente il potere locale e spesso dominandola.
Gran parte della storia dell'Afghanistan trascorse come parte dei pi ampi avvenimenti che si
svolsero nell'intero altopiano iraniano. Le popolazioni iraniche che arrivarono in Afghanistan hanno
lasciato in eredit le loro lingue (Pashto, Dari, ecc.) e distinti tratti culturali che molti studiosi
descrivono come distintamente iranici. Forse non sorprendente che siano stati il passato iranico e
le invasioni islamiche degli Arabi a definire il moderno Afghanistan, mentre il suo passato greco,
quello legato ai nomadi dell'Asia centrale e quello buddhista e zoroastriano sono scomparsi da
lungo tempo.
L'Islam ha giocato forse il ruolo chiave nella formazione della societ afghana. Durante nemmeno
un guerriero formidabile come Gengis Khan (le invasioni mongole del XIII secolo ) riusc a
sradicare la civilt islamica. Un evento spesso non considerato, ma che ciononostante recit un
ruolo importante nella storia dell'Afghanistan (e nella politica dei suoi vicini e dell'intera regione

fino ai giorni nostri) fu, nel X secolo, l'ascesa di una forte dinastia sunnita - i Ghaznavidi. La loro
potenza imped l'espansione dall'Iran verso est dello Sciismo, assicurando cos che la maggioranza
dei musulmani in Afghanistan e nell'Asia meridionale sarebbero stati sunniti. Successivamente
potenti dinastie imperiali originarie dell'Afghanistan come i Ghoridi avrebbero continuato a fare
dell'Afghanistan una delle principali potenze del Medioevo, come pure un centro culturale che
mostr innumerevoli figure di accademici e letterati.
Anche se per due millenni la zona stata teatro di grandi imperi e di fiorenti commerci, i gruppi
eterogenei dell'area non furono legati in una singola entit politica fino al regno di Ahmed Shah
Durrani, che nel 1747 fond la monarchia che govern il paese fino al 1973. Nel XIX secolo
l'Afghanistan si trov in mezzo alla potenza espansiva degli imperi russo e britannico.
Osama Bin Laden
(Nel 1996, il saudita Osama bin Laden si spost in Afghanistan su invito del leader dell'Alleanza del
Nord, Abd al-Rabb al-Rasl Sayyf. Quando i talebani presero il potere, bin Laden riusc a forgiare
un'alleanza tra i talebani e la sua organizzazione al-Qida generale convinzione che i talebani e
bin Laden avessero legami molto stretti )
Loccupazione americana
Il 22 settembre 2001, alla luce della crescente pressione internazionale a seguito degli attacchi
terroristici dell'11 settembre 2001, gli Emirati Arabi Uniti e successivamente l'Arabia Saudita,
ritirarono il loro riconoscimento dei talebani come governo legittimo dell'Afghanistan, lasciando il
confinante Pakistan come unica nazione restante a riconoscerli, quando gli USA incolparono i
talebani di proteggere gli autori dell'attacco.
Gli Stati Uniti d'America, aiutati dal Regno Unito e appoggiati da una piccola coalizione di altre
nazioni, iniziarono un'azione militare contro i talebani nell'ottobre 2001. L'intento dichiarato era di
rimuovere i talebani dal potere a causa del loro rifiuto di consegnare Osama bin Laden, per via del
suo coinvolgimento negli attacchi dell'11 settembre 2001, e come rappresaglia per l'aiuto fornito a
bin Laden dai talebani. La guerra terrestre fu combattuta principalmente dall'Alleanza del Nord, gli
elementi restanti delle forze anti-talebane che erano state da questi sconfitte negli anni precedenti.
Mazar-i Sharif si arrese alle forze USA e dell'Alleanza il 9 novembre, portando alla caduta a
ripetizione di una serie di province che opposero una resistenza minima, e a molte forze locali che
passarono dai talebani all'Alleanza del Nord.
I talebani si ritirarono successivamente da Qandahar, e si raggrupparono nella regione di confine tra
Afghanistan e Pakistan. La maggior parte dei combattenti talebani del dopo-invasione erano nuove
reclute, ancora una volta provenienti dalle madrasa (scuola in arabo) del Pakistan. Le pi
tradizionali scuole coraniche sono ritenute essere la fonte primaria dei nuovi combattenti.
I combattenti talebani sono oggi fra i 6.000 e i 12.000, dislocati soprattutto nel sud dell'Afghanistan.
La prima stima fatta dai militari della coalizione NATO, mentre la seconda cifra stata resa nota
direttamente dall'organizzazione talebana.
Secondo fonti occidentali le forze d'occupazione della coalizione NATO e i militari
collaborazionisti afghani uccidono - con bombardamenti a tappeto o azioni da terra - una media di
700-800 talebani al mese. Tuttavia, molto spesso le vittime di tali azioni si sono rivelate civili
estranee ai combattimenti.

Politica e amministrazione
Suddivisione amministrativa
L'Afghanistan suddiviso in 34 province dette velayat. Le province sono a loro volta suddivise in
distretti. Esistono diversi distretti omonimi tra le varie province.
Forze armate e di polizia
Un aviere afgano armato di mitragliatrice.Attualmente la polizia afgana (Afghan National Police)
ha in organico pi di 70.000 uomini ma potrebbe raggiungere gli 80.000 secondo i nuovi piani di
reclutamento. L'addestramento gestito dall'Afghanistan Police Program ed impartito
principalmente dall'esercito statunitense e da quello tedesco (le unit anti-narcotici sono invece
addestrate dall'esercito inglese, la costruzione del sistema legale affidata a quello italiano e la
dispersione di gruppi armati illegali alle forze armate giapponesi). Nonostante sia la polizia a
mantenere ufficialmente l'ordine qualche volta sono i comandi militari regionali ad occuparsi di ci,
soprattutto nelle campagne. Nel 2003, su decisione della NATO, il mandato dell'ISAF fu esteso
oltre l'area di Kabul. Nonostante ci le aree in cui mancano truppe internazionali sono spesso sotto
il controllo delle milizie islamiche; per riprendere il controllo di queste zone, sprovviste della
copertura di forze di polizia, stato inviato l'esercito afgano (Afghan National Army). La polizia
stata accusata di trattamento improprio nei confronti dei prigionieri e, in molte aree, non ha
investigato riguardo a crimini comuni a causa della mancanza di personale e/o comunicazioni.
Attualmente l'esercito conta 90.000 uomini ma i piani sono di portarli a 250.000 nei prossimi anni.
A causa del maggior controllo internazionale, le forze armate non sono afflitte dalla corruzione
tanto quanto la polizia. inoltre presente un servizio aereo, l'Air Corps Afghan Melli-e Ourdou, in
gran parte ancora non operativo. Recentemente sono stati visti alcuni progressi: sono infatti stati
addestrati alcuni equipaggi per pilotare gli elicotteri Mil Mi-17 e Mil Mi-24 e gli aerei di trasporto
tattico Antonov An-32. Il personale, in gran parte ancora addestrato nell'era comunista, di 3600
uomini, comprendenti 450 piloti (tra i quali vi sono anche alcune donne). Sono previsti 65 nuovi
velivoli per il 2011.
Politica
Presidente
L'Afghanistan ufficialmente una repubblica islamica. L'attuale presidente, il primo dalla caduta
dei Talebani nel 2001, Hamid Karzai, gi Capo di Stato ad interim fra il 2001 e il 2004, poi eletto
nel 2004 e riconfermato, nonostante i brogli a lui contestati, nel 2009, in seguito al ritiro del suo
sfidante al ballottaggio, Abdullah Abdullah. Nato a Kandahar, Karzai proviene da una famiglia di
etnia Pashtun. Il governo nonostante ci subisce una forte influenza dai talebani.
Parlamento
Il Parlamento bicamerale: la camera bassa (Wolesi Jirga, Camera del Popolo) composta da 249
membri (dei quali almeno 64 devono essere donne e 10 sono eletti dai nomadi Kuchi) e i membri, in
carica per 5 anni sono eletti su base distrettuale, a suffragio universale; la camera alta (Mesherano
Jirga, Camera degli Anziani) invece composta da 102 membri, un terzo dei quali eletti da consigli
distrettuali per 3 anni, un terzo eletti da consigli provinciali per 4 anni e un terzo nominati dal
Presidente per un mandato di 5 anni. La camera bassa ha la responsabilit di scrivere e ratificare le

leggi e di approvare le azioni del Presidente, mentre la camera alta svolge una funzione
prevalentemente consultiva, oltre ad avere in alcuni casi potere di veto.
L'economia in Afghanistan
L'Afghanistan un paese estremamente povero, senza sbocco sul mare, altamente dipendente
dall'agricoltura (soprattutto cotone e frutta) e dall'allevamento del bestiame, essenzialmente di ovini,
bovini e caprini. Questi ultimi, nella tipica razza Karakul, forniscono un vello pregiato che da solo
rappresenta una notevole percentuale del valore complessivo delle esportazioni.
All'agricoltura sono legate le poche industrie, prevalentemente di carattere semiartigianale: piccoli
lanifici e cotonifici, impianti per la produzione dello zucchero e concerie.
Il sottosuolo non povero di risorse minerarie (cromo, ferro, carbone, rame, oro, argento, zolfo,
berillio), ma poco sfruttato.
Non esistono ferrovie.
La rete stradale di 17.000 km, di cui circa 2.500 asfaltati, ma ancora insufficienti a soddisfare le
esigenze delle comunicazioni.
La navigazione fluviale praticamente inesistente.
Le considerazioni riguardanti l'economia giocano un ruolo secondario rispetto ai problemi politici e
militari che hanno accompagnato due decenni di guerra, compresi i 10 anni di occupazione militare
sovietica (terminata il 15 febbraio del 1989). Durante tale conflitto, un terzo della popolazione ha
abbandonato il paese, tanto che i confinanti Pakistan ed Iran insieme, si sono trovati ad ospitare pi
di 6 milioni di rifugiati.
Il livello di produzione interna si fortemente ridotto durante gli ultimi 20 anni a causa della perdita
di lavoro e capitale, della distruzione dei commerci e dei trasporti; una terribile siccit ha aggravato
la situazione del paese nel 1998-2001.
La maggioranza della popolazione continua a soffrire per la carenza di cibo, vestiario, abitazioni,
cure mediche, problemi esacerbati dalle operazioni militari e dalle incertezze politiche.
Anche l'inflazione rimane un serio problema.
Dopo la guerra, guidata dagli USA contro il regime talebano, e la caduta dello stesso l' 11 novembre
del 2001, dal gennaio 2002 gli sforzi internazionali per la ricostruzione dell'Afghanistan sono stati
indirizzati dalla "Conferenza di Tokyo per la Ricostruzione dell'Afghanistan" ad una raccolta fondi
che, grazie ai paesi donatori, ha permesso di creare un conto amministrato dalla Banca Mondiale di
circa 4,5 miliardi.
Le aree in cui prioritaria la ricostruzione vanno dalle scuole agli ospedali, dalla ricostruzione di
strade e ponti al ripristino delle telecomunicazioni, dallo sviluppo del settore agricolo ed energetico
al ripristino di adeguati sistemi amministrativi.
Religione
La religione principale dell'Afghanistan quella musulmana a maggioranza sunnita, anche se
presente una minoranza sciita al centro del paese e al confine ovest con l'Iran. La libert religiosa
limitata: l'orientamento islamico tradizionale prevede infatti libert di culto per i non musulmani di
nascita, ma anche la pena di morte per il musulmano che si rende colpevole di apostasia.

Sunnismo: orientamento nettamente maggioritario dell'Islam che prende il nome dal termine arabo
sunna (consuetudine) riferita al profeta dell'islam Maometto e ai suoi Sahaba (compagni). Il
sunnismo si differenzia essenzialmente dallo sciismo per il suo netto rifiuto di riconoscere la pretesa
degli sciiti che la guida della Comunit islamica (Umma) dovesse essere riservata alla discendenza
del profeta maometto attraverso sua figlia Fatima ibn Muhammad e suo cugino Al ibn Ab Talib.
Secondo il sunnismo invece alla guida politica e spirituale della Comunit poteva accedere qualsiasi
musulmano pubere, di buona moralit, di sufficiente dottrina e sano di corpo e di mente. Sotto
questo profilo il sunnismo respingeva quindi decisamente la pretesa dei kharigiti che la guida della
societ islamica fosse riservata al migliore dei credenti.

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