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Rivista
dellAccademia del Diritto
di Coscienzeinrete
di COSCIENZEINRETE
Anno 1, nr 0
Supplemento di Coscienze in Rete Magazine edizioni Il Ternario s.r.l.,
reg. Trib Orvieto n1/12
Direttore Scientifico: avv. Paolo Franceschetti;
Direttore Responsabile: avv. Maurizio Montalto;
pag.
pag.
pag. 15
pag. 20
pag. 22
pag. 25
Vittime Imbavagliate
pag. 27
pag. 32
pag. 35
pag. 40
Sezione Giurisprudenza
Risarcimento del danno in caso di mutamento
della domanda in appello dellazione di
adempimento in risoluzione
pag. 44
Caso Gucci
pag. 47
pag. 49
pag. 51
INTRODUZIONE
ALLA RIVISTA
Solange Manfredi
pito di verificare questo e, ove occorra, porre i necessari correttivi. In altri termini devono limare e rendere
efficace la legge in ordine al diritto che questa vuole
tutelare.
Oltre a ci quando un diritto non tutelato il giurista, attraverso gli strumenti che ha, deve sollecitare
e finanche creare tale tutela (magari facendo ricorso
allanalogia ed alle norme di diritto internazionale).
Ma, da troppo tempo tutto questo pare essere stato dimenticato dai giuristi: Molti professori sono pi presi
dalla costruzione di cattedrali dottrinali che al massimo
consentono critiche formali alla societ, che dalla realt
che li circonda una realt di violenza, sangue, conflitti
quotidiani1.; molti avvocati si sono trasformati in azzeccagarbugli di manzoniana memoria ed anche molti
giudici pare abbiano dimenticano la loro importante funzionetanto che, recentemente la Cassazione
(sentenza n. 22327 dell8 giugno 2012) dovuta intervenire sancendo che non ammesso un copia ed
incolla esagerato nelle loro decisioni (per velocizzare
il lavoro, invece di descrivere liter logico-giuridico a
base della loro motivazione, copiano quanto scritto
negli atti depositati dalle parti).
Il risultato di tutto ci sotto gli occhi di tutti, oggi
nei Tribunali si applica la legge, ma pochi ricordano cosa sia il diritto ed i suoi principi fondamentali,
mentre la giustizia pare non avere pi casa.
4
Questo perch, da troppo tempo: Il diritto viene usato da molti giuristi per servire il principe2, e con escamotage tecnico-giuridici molto raffinati, trasformano il diritto in ingiustizia, la tutela in danno,
la certezza in confusione. Una pratica cos diffusa
da poter far dire allex presidente della Repubblica
Francesco Cossiga, docente di diritto costituzionale
allUniversit di Sassari:
Se domani mattina la maggioranza delle forze
politiche e di quelli che lei chiama poteri invisibili
del paese decidessero che, in base alla costituzione,
lItalia una monarchia anzich una repubblica,
buona parte dei pi raffinati giuristi su piazza
avvalorerebbe senza remore la tesi e quella
diverrebbe la corretta interpretazione della lettera
costituzionale3.
Ma i giuristi che, per ignoranza o interesse personale, si fanno strumenti del Palazzo, sono responsabili
di una conseguenza ancora pi grave per la societ:
formano una generazione con troppi idiot savants4,
preparatissimi sui vari istituti ma ignari dei principi
fondamentali del diritto. Una situazione cos grave e
diffusa da far dire al prof. Antonio Cassese a seguito della sua ultradecennale esperienza nella tutela dei
diritti fondamentali che perch le istituzioni pi importanti per la tutela dei diritti umani a livello internazionale possano funzionare efficacemente:occorrer
attendere una nuova generazione di procuratori e giudici5.
Proprio partendo da questa amara e realistica constatazione del prof. Cassese la rivista si propone di
condurre il lettore in un percorso attraverso cui, ricordati i principi fondamentali del diritto, analizza
la realt giuridica esistente (istituti, leggi, sentenze)
evidenziandone pregi, lacune e distorsioni e, ove necessario, cercando di formulare, con la collaborazione
di tutti, nuove proposte perch i principi tornino ad
essere perno di ogni legge, articolo e sentenza; perch
attraverso questo percorso il giurista possa riscoprire
5
NOTE
1.
2.
3.
4.
Antonio Cassese, Lesperienza del Male, Ed. il Mulino, 2011, pg. 226
Antonio Cassese, Il sogno dei diritti umani, ed. Feltrinelli, 2008, pg. 96
Francesco Cossiga, Fotti il potere, Aliberti Editori, 2010, pg. 80
Situazione analoga avvenuta nel campo delleconomia, le cui tragiche conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Giorgio Lun-
ghini, 2012, pp. 30-31: In visita alla London School ofEconomics, nel 2009, la Regina Elisabetta aveva chiesto - con regale candore - come mai soltanto pochi economisti avessero previsto la crisi. Dieci autorevoli economisti inglesi hanno poi scritto alla Regina
una lettera, in cui scrivono che una delle ragioni principali dellincapacit della professione di dare avvertimenti tempestivi della crisi
imminente una formazione inadeguata degli economisti, concentrata sulle tecniche matematiche: cos che leconomia - leconomics -
diventata una branca delle matematiche applicate
I firmatari della lettera ricordano anche che linsospettabileAmericanEconomic Associationaveva costituito, nel 1988, unacommissionesullinsegnamento post universitariodelleconomia negli Stati Uniti. Lacommissione, nelle sue conclusioni, manifest il timore che i
programmi di formazionepost-laurea possano produrre una generazione con troppi idiot savants, addestrati alle tecniche ma ignari delle
questionieconomiche importanti. Nelleducazione degli economisti, aggiungono i firmatari della lettera, vengono omesse la storiaeconomica,
la filosofia e la psicologia, e non vengono messe in discussione n lopinabile credenza in una razionalit universale n lipotesi di mercati
efficienti. Anche per questa ragione non si dato il peso dovuto agli avvertimenti non quantificati circa la potenziale instabilit del sistema
finanziario globale. C un tipo di giudizio, quello cui si pu attingere immergendosi nella letteratura e nella storia, che non pu essere espresso
adeguatamente in modelli matematici. In breve: la matematica decontestualizza i suoi oggetti, e in campoeconomico ci comporta il rischio
del riduzionismo e della falsa neutralit. Lunico antidoto la conoscenza della storia e la consapevolezza - lorgogliosa consapevolezza - della
dimensione politica dellanalisieconomica.
Litalia
e i Diritti
Umani
Solange Manfredi
tale che i vari governi, per continuare ad avere il consenso e mantenere il potere, hanno dovuto approvare
determinate leggi, anche se, poi, hanno cercando, comunque, di renderle inefficaci nella pratica: la loro
tattica consiste nel cercare di indebolire quelle normative, togliendo loro incisivit o procurando di incuneare in
esse utili scappatoie6.
Conseguentemente non deve neanche sorprendere
che nei paesi ove tali violazioni vengono compiute
i governi operino per impedire che queste vengano
scoperte e i responsabili condannati dal momento che, come nel caso della tortura questa oggi
praticata quasi esclusivamente su istigazione o con
lavvallo dei governi7.
Ci che deve far tremare le vene ai polsi , invece, quando coloro che sono chiamati a controllare
che queste norme imperative in ambito nazionale ed
internazionale vengano rispettate abdichino al loro
compito o si pronuncino seguendo un iter logico giuridico che difficile condividere.
2. Seconda premessa.
LItalia una Repubblica democratica.
Fondamento perch uno stato possa considerarsi democratico la tutela dei diritti umani del singolo individuo prevista a livello internazionale1, europeo2 e
nazionale3.
La storia insegna come la tutela dei diritti fondamentali dellindividuo non sia mai stata, n mai sar, una
priorit dei governi, e le conquiste nel campo dei diritti umani siano avvenute o perch strumentali ad altri interessi4 o perch sollecitate dal singolo5, da ONG
o dalla societ civile, che hanno operato una pressione
Nel giro di pochi giorni le false informative giungono numerose.La prima quella dei ROS, che
in una nota segnalano come Abu Omar si sia allontanato volontariamente portando con s documenti e passaporto. Ancora qualche giorno
ed ecco che la CIA invia una nota alla Direzione
Centrale Polizia di Prevenzione, in cui scritto
che Abu Omar si sarebbe trasferito volontariamente in una non precisata localit dei Balcani8
Quindi il momento del direttore del SISMI, Nicol
Pollari, che comunica al Parlamento Europeo di aver
saputo da un informatore privato che Abu Omar si
sarebbe allontanato volontariamente con agenti della
CIA9.
Fortunatamente la Procura non archivia e nel corso
di perquisizioni e sequestri una delle quali operata
il presso una sede dei servizi segreti- acquisisce alcuni
atti senza che venga opposto alcun segreto di stato. Le
indagini portano la Procura di Milano a scoprire che
lex Imam stato rapito il 17 febbraio 2003 nel centro
di Milano da uomini della CIA e del SISMI, quindi
trasferito nella base militare di Aviano, e qui imbarcato su un volo diretto in Egitto, dove per mesi stato
interrogato e torturato in una prigione del Cairo.
I
magistrati
convocano,
quindi,
il
direttore
del
SISMI
per
interrogarlo.
Alle domande dei magistrati il generale Pollari non
risponde, sostenendo di essere vincolato dal segreto
di Stato10.
La Procura di Milano chiede, quindi, di poter ottenere i documenti in possesso del Governo inerenti al
sequestro di Abu Omar, ma le viene opposto il segreto
di Stato e, qualche mese dopo il segreto viene opposto
anche su alcuni dei documenti precedentemente sequestrati dagli inquirenti.
La Procura non si perde danimo e, nonostante i depistaggi, le apposizioni del segreto di stato e
gli attacchi del mondo politico e della stampa11,
prosegue le indagini, riesce ad ottenere prove del
sequestro facendo a meno dei documenti secretati e rinvia a giudizio agenti del Sismi e della Cia.
A questo punto il Governo pone il segreto su altri documenti, precedentemente non secretati, e allegati alla
richiesta di rinvio a giudizio, cui fa seguire la ulteriore
richiesta di invalidare tutte le indagini a quegli atti
collegate. Nello specifico il segreto viene opposto non
sul fatto reato, ma sui rapporti tra Servizi italiani e
stranieri, ancorch esso fosse in qualche modo collegato o collegabile con il fatto storico costituito dal
sequestro di persona
La Procura della Repubblica di Milano solleva, quindi, conflitto di attribuzione sostenendo, tra le altre
cose ( questo il punto che analizzeremo):
la non opponibilit del segreto di Stato in
relazione ai fatti oggetto dellindagine, attesa la
natura eversiva dellordine costituzionale che li
connoterebbe.
A tale categoria, infatti, sarebbero da ricondurre non i soli fatti politicamente eversivi in
senso stretto, ma anche quei fatti illeciti che
contrastino con i principi supremi del nostro
ordinamento, tra cui le norme costituzionali
che garantiscano i diritti inviolabili delluomo:
nella specie, ci sarebbe avvenuto attraverso le
c.d. consegne straordinarie, vale a dire il sequestro, sul territorio nazionale, di persone da
tradurremanu militariin altri Paesi, per essere
ivi interrogate con luso di violenza fisica o
morale che il segreto di stato non pu essere posto
su tale vicenda perch trattasi di un atto eversivo
dellordine costituzionale12.
La Presidente del Consiglio dei Ministri si costituisce contestando:
che loggetto dellindagine milanese possa
considerarsi fatto eversivo dellordine costituzionale identificato in quello volto al mutamento dellordinamento per via rivoluzionaria
o comunque violenta attesa la contestazione,
nel caso di specie, del reato di cui allart. 605
cod. pen. (Sequestro di persona) e non gi quello
di cui allart. 289-bis(Sequestro di persona a
scopo di terrorismo o di eversione dellordine
democratico)13.
Le consegne straordinarie nelle risoluzioni e sentenze europee
Per meglio comprendere e valutare la decisione della Suprema Corte ricordiamo preliminarmente cosa
previsto in ambito internazionale ed europeo (purtroppo in ambito nazionale tale reato non neppure
previsto) riguardo la tortura.
In ambito internazionale oggi gli Stati riconoscono
un insieme di norme che incorporano valori supremi dellordinamento giuridico internazionale nel suo
complesso e che, quindi, sono inderogabili. Le norme poste a tutela di questi valori fondamentali costituiscono il c.d. jus cogens internazionale (art. 53
8
procura
solleva,
di
attribuzioni
quindi,
conflitsostenendo
che:
funzionari dello Stato, giornalisti e parlamentari, nonch sulle attivit di associazioni di magistrati, anche europei, e di movimenti sindacali,
ritenuti di parte politica avversa, al fine di
commettere o di far commettere a terzi diffamazioni, calunnie e abusi dufficio in loro danno,
con appropriazione di somme, di risorse umane e
di materiali del SISMI - costituissero fatti eversivi dellordine costituzionale, i quali in nessun caso possono essere oggetto di segreto di Stato
(art. 39 comma 11 l. n. 124 del 2007; art. 12 l.
n. 801 del 1977) La circostanza risulterebbe
tanto pi significativa alla luce della disposizione dellart. 26, comma 1, della stessa legge n.
124 del 2007, in forza della quale la raccolta e
il trattamento delle notizie, da parte del Sistema
di informazione per la sicurezza, debbono essere
finalizzati esclusivamente al perseguimento dei
suoi scopi istituzionali la formazione di dossier su magistrati, funzionari e giornalisti, ove
giustificata solo dalle loro (reali o presunte) idee
politiche e finalizzata a screditarli, non risponda
alle finalit istituzionali dei servizi, ma costituisca, al contrario, una attivit deviata, ai
confini con leversione costituzionale.
La Presidente del Consiglio dei ministri:
dichiarava di confermare il segreto di Stato
tanto in ordine a modi e forme dirette e indirette di finanziamento per la gestione da parte
di Pio Pompa della sede del SISMI di via Nazionale, allorch il Servizio era diretto da Nicol Pollari; quanto in relazione a modi e forme di retribuzione, diretta o indiretta, di Pio
Pompae Jennj Tontodimamma, collaboratori
prima e dipendenti poi del SISMI, diretto da
Nicol Pollari. Richiamando la sentenza n.
106 del 2009 di questa Corte, il Presidente
del Consiglio rilevava come la conferma del
segreto si imponesse per lesigenza di tutela
degli interna corporis dellallora SISMI con
riferimento al disvelamento di dinamiche
interne allattivit del Servizio25.
Sentenza n. 40 del 2012
Riprendendo il grave iter argomentativo del precedente arresto, la Corte ha confermato la validit del
Segreto apposto ed opposto.
Anche in questo caso la Corte, non tenendo in alcuna considerazione le chiare ed esplicite risoluzioni
11
5. Conclusioni
Dunque per la Corte Costituzionale perfettamente conforme allo spirito democratico della nazione che:
1) funzionari dello stato sequestrino un uomo
a scopo di tortura, e
2) venga creato un centro deputato allillecito
condizionamento utilizzando fondi dei
servizi segreti per far commettere dei reati
in loro danno al fine di screditarli - di politici, giornalisti e magistrati di opinione
politica avversa.
Tutto questo perch connotato imprescindibile del
fatto eversivo sarebbe la sua preordinazione a
sovvertire, disarticolandolo, lassetto complessivo delle Istituzioni democratiche28.
In realt, al di l dei giochi di parole e dellinterpretazione creativa che la corte pu dare del diritto, chiaro a qualsiasi persona che mantenga ancora un minimo senso del diritto e della giustizia che sequestrare,
torturare, spiare, intimidire e calunniare dei cittadini
non solo non ha nulla a che vedere con uno stato che
si vuole definire democratico, ma la sua esatta negazione dal momento che: Democrazia significa rispetto
della dignit della persona29, anche di una sola persona.
12
NOTE
1.
2.
3.
4.
Erich Neumann, Psicologia del profondo e nuova etica, Moretti e Vitali, 2005
Ibidem
Norme di jus cogens, vedi infra.
Artt. 3 e 5 della Convenzione Europea dei Diritti dellUomo e delle Libert Fondamentali; artt. 4 e 6 della Carta dei Diritti Fon
7. Antonio Cassese, Lesperienza del Male, Il Mulino, 2011: La convenzione sulla tortura un testo nato su iniziativa del governo
svizzero, spinti a sua volta, e in modo decisivo, da un privato, il banchiere Jacques Gauthier che aveva lavorato nella croce rossa internazionale. In quella occasione mi sono reso conto dellimportanza dellimpulso tenace ed accanito dato da un privato ad una importante
iniziativa internazionale
13. Lex presidente della Repubblica Francesco Cossiga presenta alla Procura una denuncia, contro tutti i magistrati e i responsabili delle forze dellordine coinvolti nellinchiesta sul Sismi, per aver violato, con uno o pi atti criminosi, volti allunico obiettivo di
procacciarsi, acquisire, utilizzare e divulgare fatti, notizie e informazioni coperte da segreto di Stato, per fini politici o di lucro, alcuni
articoli del codice penale, mentre come dincanto i giornali, quasi quotidianamente, pubblicano notizie allarmanti di probabili attacchi
terroristici nel nostro paese. Per non parlare poi degli attentati terroristici che proprio in quel periodo verranno sventati dallencomiabile
operato dei nostri servizi in mezza Italia: Milano, Roma, Torino, ecc..
Peccato che anche qui le false notizie siano numerose (es. linformativa del Sismi sul centro di addestramento per kamikaze o imminenti attacchi alla stazione di Milano mediante valigie bomba, ecc..
17. Antonio Cassese, I diritti umani oggi, ed. La Terza, pg. 174
13
18. Ibidem
19. Giovanni Salvi, Consiglio dEuropa e segreto di stato, in www.europeanrights.eu/public/commenti/Salvi_int._ITA.doc. Risoluzione n. 1507/2007
20. Corte Costituzionale, sentenza 106/2009
21. Giovanni Salvi (http://archivio.rivistaaic.it/dottrina/garanzie/Salvi01.pdf
22. Ibidem
23. il segreto di Stato non stato apposto sul reato di sequestro di persona, bens soltanto sulle fonti di prova attinenti a rapporti tra
Servizi italiani e stranieri
14
Preparare
un colpo
di stato
non pi
reato
Solange Manfredi
15
NUOVO TESTO
VECCHIO TESTO
Chiunque commette un fatto diretto a sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranit di uno
Salvo che il fatto costituisca pi grave reato,
chiunque compie atti violenti diretti e idonei Stato straniero, ovvero a menomare lindipendenza dello
a sottoporre il territorio dello Stato o una par- Stato, punito con la morte - ergastolo
te di esso alla sovranit di uno Stato straniero, Alla stessa pena soggiace chiunque commette un fatto diretto a disciogliere lunit dello Stato, o a distaccare dalla
ovvero a menomare lindipendenza o lunit
madre Patria una colonia o un altro territorio soggetto,
dello Stato, punito con la reclusione non
anche temporaneamente, alla sua sovranit.
inferiore a dodici anni.
La pena aggravata se il fatto commesso
con violazione dei doveri inerenti lesercizio di
funzioni pubbliche.
Chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato o la forma del Governo, con mezzi non
consentiti dallordinamento costituzionale dello Stato,
punito con la reclusione non inferiore a dodici anni
Art. 289. - (Attentato contro organi 289. Attentato contro organi costituzionali e
costituzionali e contro le assemblee contro le assemblee regionali.
regionali).
punito con la reclusione da uno a cinque
anni, qualora non si tratti di un pi grave
delitto, chiunque commette atti violenti
diretti ad impedire, in tutto o in parte, anche
temporaneamente:
1) al Presidente della Repubblica o al
Governo lesercizio delle attribuzioni o delle
prerogative conferite dalla legge;
2) alle assemblee legislative o ad una di queste, o alla Corte costituzionale o alle assemblee regionali lesercizio delle loro funzioni.
16
Certo sono stati anche modificati1 , e abrogati2 , alcuni articoli che incidono sulla libert di espressione
(es. vilipendio, propaganda e apologia). Tali modifiche, per, non hanno la rilevanza di quelle apportate agli articoli che concernono le figure di attentato.
Prima di analizzare cosa comportino tali modifiche
facciamo qualche premessa di carattere generale.
Il diritto penale prevede e punisce, con apposite sanzioni, i comportamenti contrari al buon vivere sociale, e che offendono terminati beni od interessi3 .
Il diritto penale, quindi, non ha solo una funzione punitiva ma, attraverso lindicazione di
comportamenti da tenere, e la minaccia di repressione di quelli contrari ai suoi precetti, assolve anche una importante funzione preventiva.
La funzione principale del diritto penale , dunque,
quella di difendere la societ contro il reato (Carnelutti). Tanto pi alto il valore giuridico da tutelare
tanto sar necessario predisporre, da parte del legislatore una tutela efficace. Vi sono beni che, per la
loro rilevanza, impongono al legislatore di anticipare la soglia di punibilit facendo rientrare nella fattispecie comportamenti che mettono anche solo a
rischio il bene da tutelare (i c.d. reati di pericolo).
Fatta questa premessa entriamo nel merito della questione.
Prima della modifica operata dalla legge n. 85/2006,
per integrare una delle fattispecie di attentato contro
la personalit dello Stato, trattandosi di delitti posti
a presidio di beni di rango particolarmente elevato
(Integrit, indipendenza ed unit dello Stato; Costituzione ed organi Costituzionali), era sufficiente un
qualsiasi atto intenzionalmente diretto a ledere il bene
protetto, indipendentemente dalla sua idoneit a raggiungere lo scopo.
Tale previsione, per, poneva un problema di ordi-
ne costituzionale laddove lart. 25 della Costituzione subordina la sanzione penale alla commissione
di un fatto, ovvero una condotta materiale ed offensiva (c.d. principio di offensivit). Era, quindi,
da pi parti auspicato un intervento legislativo sulla
previsione normativa degli articoli in esame al fine
di renderli conformi ai principi costituzionali. Per
ottemperare a questa esigenza il legislatore avrebbe
potuto modificare la fattispecie prevedendo la punibilit della condotta di fatti diretti ed idonei a4 .
Il legislatore, per, si spinto ben oltre lauspicata modifica prevedendo, perch sia integrata la fattispecie, che gli atti, oltre ad essere idonei e diretti, debbano essere anche violenti.
Tale ulteriore restrizione della fattispecie, non
giustificata da esigenze costituzionali espone le
istituzioni democratiche del paese ad un grave rischio, privandole, nei fatti, di qualsiasi tutela.
Come scrive efficacemente Domenico Pulitan5 : La
specificazione atti violenti, a prima vista cos plausibile, pone delicati problemi di interpretazione: quid juris
ove mai un attentato allintegrit dello Stato, o alla Costituzione, o al funzionamento di organi costituzionali,
venisse perpetrato con abuso di pubblici poteri, senza dispiegamento di forza bruta?.
Ma che i beni tutelati dallordinamento possano essere lesi anche da atti non violenti da sempre chiaro al nostro legislatore, come dimostra il fatto che la
maggior parte delle condotte punite dal nostro codice
penale non richiedono la connotazione violenta.
Perch, dunque, il legislatore ha operato una previsione tanto restrittiva per tale categoria di reati? Nellambito dei lavori preparatori vi scritto che: la legge
volta a sanare una palese discrepanza tra ci che la Costituzione sancisce ed il codice penale vieta in relazione
al diritto di manifestare il proprio pensiero. La riforma
stata proposta e sostenuta dalla Lega nord. Proba17
18
NOTE
1. Art. 290 Vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate; art. 291 Vilipendio alla nazione italiana;
art. 292 Vilipendio o danneggiamento alla bandiera o ad altro emblema dello Stato; art. 342 Oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario; art.299 Offesa alla bandiera o ad altro emblema di uno Stato estero; art. 403 Offese a una confessione religiosa
mediante vilipendio di persone,; art. 404 Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose; art. 405
Turbamento di funzioni religiose del culto di una confessione religiosa.
2. art. 406 Delitti contro i culti ammessi nello Stato; art. 269 Attivit antinazionale del cittadino allestero; art. 272 Propaganda ed
apologia sovversiva o antinazionale; art. 279 Lesa prerogativa della irresponsabilit del presidente della Repubblica; art. 292-bis Circostanza aggravante; art. 293 Circostanza aggravante
19
Dio, il giudice
e il cerotto
Gianfranco Carpeoro
La Follia
del Diritto
Paolo Franceschetti
1. Premessa.
Prendiamo lomicidio.
insegnare alluniversit.
http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2007/10/16/
news/la-uccide-e-chiede-il-sussidio-perchevedovo-1377245
Oppure possibile che un serial killer che ha ucciso
diverse prostitute venga rimesso in libert dopo poco
tempo perch la sua buona condotta gli permetteva
di usufruire di permessi di lavoro, ma in realt
costui non aveva perso affatto il vizietto e continua a
uccidere ( il caso del serial killer Minghella).
E possibile che, dopo aver partecipato ad
unoperazione in cui stato ucciso a sangue freddo
un poliziotto, si diventi addirittura parlamentare,
come DElia, e nientemeno che segretario alla
presidenza della Camera. Aveva pagato il suo
debito, spieg Bertinotti che lo aveva nominato a
quella carica.
E possibile essere condannati per associazione
mafiosa, come DellUtri, e sedere ancora in
parlamento a legiferare contro la mafia.
Ma tutto normale.
4. La follia dei giuristi.
Per poter sopravvivere in un sistema come questo,
legittimarlo, e viverci ogni giorno, occorrono persone
che approvino questo sistema, lo trovino normale, e
non facciano nulla per cambiarlo.
Per fare questo il sistema organizza i concorsi
pubblici in modo da selezionare i futuri giuristi senza
un metodo che garantisca certezza nelle qualit del
soggetto prescelto.
Leuropa:
la grande
mistificazione
Patrizia Gallino
26
VITTIME
IMBAVAGLIATE
Patrizia Gallino
31
Dinamiche di
corruzione
in ambito
giudiziario
Ettore Ilardi
34
Introduzione
alla mediazione
in ambito civile
con particolare accenno
alla mediazione obbligatoria.
Claudia Pace
Premessa.
Con questo articolo inizia la mia collaborazione con
la rivista dellAccademia del Diritto di Coscienze in
Rete. Mi vedo coinvolta in questo progetto, sostenuto
da tutti noi dellAccademia, del voler promuovere
e coltivare la conoscenza del Diritto in modo
approfondito e diverso rispetto agli studi universitari
come anche ai corsi di formazione ed aggiornamento
tradizionali, mettendo nuove - pi ampie, se vogliamo
- intenzioni nellambito giuridico e giudiziario,
aumentando il contatto con le persone e con la verit,
accogliendo quindi un approccio multidisciplinare,
dinamico ed attuale.
Per me sia come persona che come professionista,
fondamentale riportare innanzi tutto la dimensione
della Giustizia ai fatti. Molto spesso, la gestione
giudiziaria di un conflitto crea uno scollamento con
le situazioni oggetto di causa, tale per cui risulta
davvero difficile trovare una soluzione vera, nel
senso dellefficienza e delleffettivit, nelle soluzioni
giuridiche che, ad oggi, la nostra societ civile, per lo
pi tramite la gestione tribunalesca dei conflitti, ci
propone.
Un altro aspetto fondamentale quello di mantenere
nella soluzione proposta il pi possibile la pienezza
- intesa come integralit - delle situazioni oggetto
del conflitto, sviluppando la capacit di cogliere i
molteplici aspetti con i quali si presenta e si sviluppa
un episodio reale. Spesso infatti, anche per come
vengono gestiti i conflitti, ci si dimentica che un fatto
giuridico non un problema solo legale, ma un fatto
35
Le tappe.
39
Sicilia, come
trasformare
una regione
in discarica di
rifiuti tossici
europei.
Pietro Villari
43
Risarcimento del
danno in caso
di mutamento
della domanda in
appello dellazione
di adempimento in
risoluzione
La redazione di Coscienzeinrete
Il fatto
La ditta Alfa cita la ditta Beta dinanzi al Tribunale
di Pordenone, chiedendo la condanna di questa
allesecuzione di un contratto intercorso tra le parti;
in sede di precisazione della conclusioni per Alfa
muta la domanda in quella di risarcimento del danno
e risoluzione del contratto, ai sensi dellarticolo 1453
cc.
Il Tribunale respinge la domanda, sul presupposto
dellimmutabilit della domanda di adempimento
in quella di risarcimento cumulativa a quella di
risoluzione.
La Corte dAppello di Trieste riforma la sentenza,
dichiarando risolto il contratto e condannando beta al
risarcimento del danno, oltre interessi e rivalutazione.
Beta propone quindi ricorso per cassazione, deducendo
tra gli altri motivi la violazione e inesatta applicazione
dellart. 1453 c.c., sul rilievo che il giudice dappello
avrebbe erroneamente consentito il mutamento della
domanda, da condanna alladempimento a risoluzione
per inadempimento e risarcimento del danno.
La questione viene rimessa alle SS.UU.
Caso Gucci:
risarcibilit
della morte del
convivente nei casi
di convivenza di
breve durata
La redazione di Coscienzeinrete
(Cass. 13654/2014)
La normativa
Codice civile
Art. 2043. Risarcimento per fatto illecito
Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un
danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a
risarcire il danno.
Art. 2059. Danni non patrimoniali
Il danno non patrimoniale deve essere risarcito solo nei
casi determinati dalla legge.
Art. 2727.Nozione.
Le presunzioni sono le conseguenze che la legge o il giudice
trae da un fatto noto per risalire a un fatto ignorato.
Art. 2729. Presunzioni semplici
Le presunzioni non stabilite dalla legge sono lasciate alla
prudenza del giudice, il quale non deve ammettere che
presunzioni gravi, precise e concordanti.
Le presunzioni non si possono ammettere nei casi in cui
la legge esclude la prova per testimoni
Il fatto
Per la morte dello stilista Gucci, come noto fu
condannata la ex moglie come mandante. La convivente
di allora e suo figlio, chiesero entrambi il risarcimento
del danno in sede civile davanti al tribunale di Milano.
Il tribunale accolse la domanda per la convivente
(700.000 euro per danni patrimoniali, di cui 200.000
per danni non patrimoniali), respingendo invece la
richiesta del figlio.
La ex moglie ricorse in appello, sostanzialmente
addicendo la brevit della convivenza (4 mesi),
inidonea a divenire rapporto giuridico rilevante;
in secondo luogo adducendo la mancanza di prova
circa lesistenza del rapporto di convivenza futuro, nel
senso che 4 mesi di relazione non sono un argomento
ragionevole da cui dedurre una convivenza futura
(la somma risarcibile come danno patrimoniale era
stata calcolata assumendo come base il costo mensile
dellappartamento della coppia, proiettato nel futuro
in base allet della vittima).
La sentenza
La cassazione riconferma la sentenza della Corte
di Appello, sia dal punto di vista del quantum che
dellan.
Ci che occorre accertare, dal punto di vista probatorio
per stabilire se la relazione sia stabile o meno, la
seriet del rapporto; nel caso di specie la coppia aveva
coinvolto anche i rispettivi figli, il che era un indizio
molto forte della forza del vincolo esistenti tra i due.
Pi problematica invece la questione del calcolo della
somma, essendo impossibile definire un criterio a
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Nullit del
preliminare di
preliminare:
rimessione alle
Sezioni Unite
Solnge Manfredi
un contratto
Se colui che obbligato a concludere un contratto non
adempie lobbligazione, laltra parte, qualora sia possibile
e non sia escluso dal titolo, pu ottenere una sentenza che
produca gli effetti del contratto non concluso.
Se si tratta di contratti che hanno per oggetto il
trasferimento della propriet di una cosa determinata
o la costituzione o il trasferimento di un altro diritto,
la domanda non pu essere accolta, se la parte che lha
proposta non esegue la sua prestazione o non ne fa offerta
nei modi di legge, a meno che la prestazione non sia
ancora esigibile.
Inquadramento della problematica
Il preliminare di preliminare una figura discussa.
Alcuni orientamenti sostengono la nullit di un simile
accordo per mancanza di causa.
In realt, a ben vedere, tenendo presente che il contratto
preliminare un contratto tipico, pu affermarsi che
le parti nellambito della loro autonomia contrattuale
ben possono stipulare contratti atipici aventi ad
oggetto lobbligo di concludere un preliminare, con
il limite ovviamente della meritevolezza dellinteresse
perseguito.
Nella prassi immobiliare si soliti, di norma, far
firmare allacquirente una proposta irrevocabile
dacquisto, avente ad oggetto lobbligo di stipulare,
in un secondo momento, un contratto preliminare di
compravendita.
Nel momento in cui il venditore accetta, laccordo cos
concluso , in sostanza, un preliminare di preliminare.
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Rimessa alle
Sezioni Unite la
questione del
danno da perdita
della vita
La redazione di Coscienzeinrete
Il fatto
Gli eredi di un soggetto deceduto immediatamente
a seguito di un sinistro chiedono il risarcimento del
danno da perdita della vita, subito da de cuius.
Sia in primo che in secondo grado la domanda viene
rigettata.
La normativa
Codice civile
Art. 2043. Risarcimento per fatto illecito
Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un
danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a
risarcire il danno.
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