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Angelo Bernardis

Vivere In SALUTE

Per vivere In Salute, mantenendo benessere e bellezza, il nostro organismo si depura
continuamente 24 ore su 24, eliminando le tossine prodotte dal metabolismo. Purtroppo, non solo da
queste, ma da tutte quelle gi precedentemente accumulate e non eliminate, che rappresentano un
importante materiale di rifiuto, talvolta difficile da eliminare. Le tossine metaboliche, forse,
rappresentano la quota di pi facile eliminazione, in quanto il metabolismo (cambiamento)
linsieme delle reazioni chimiche che permettono di trasformare carboidrati, grassi e proteine in
anidride carbonica ed acqua, liberando energia in presenza di ossigeno, mediante reazioni, dette
ossidazioni. Per cui per produrre energia ed assolvere alle funzioni vitali, il corpo costretto a
liberarsi di anidride carbonica (CO2) ed acqua. Lacqua non preoccupa molto il corpo che,
addirittura, la trattiene e la riutilizza, anche per eliminare altre tossine, quelle idrosolubili; al
contrario, la CO2 deve essere rapidamente eliminata. Ci vale per tutti i gas tossici. Per cui da ci
comprendiamo che alcune tossine hanno una priorit assoluta nella via di eliminazione. Altre, al
contrario, vengono trattenute per anni, senza segnalare un vero e proprio pericolo, convivendo
con esse. Questo il caso, ad esempio, delle incrostazioni fecali, che possono rimanere per anni nel
nostro intestino, precisamente nel colon, senza che il corpo ce le segnali. Per ci alla base di una
intossicazione cronica, potrebbe esserci una dura e coriacea incrostazione fecale. Questa, se
presente, oltre a determinare la putrefazione delle feci, ed esporre la vagina a infezioni da funghi
(Candida) e batteri, potr portare infezioni fino alluretra ed alla vescica (cistiti di origine
intestinale). Per via ematica, dallintestino potranno arrivare al fegato molte tossine intossicandolo,
questo cercher di biotrasformarle ed inviarle ai reni per essere eliminate.
Dopo un pasto, i nutrimenti e le tossine (rifiuti organici) derivanti dalla digestione, fluiscono dal
tratto intestinale nel sangue e nel sistema linfatico. Attraverso l'osmosi i nutrimenti e le tossine si
apriranno anche un passaggio verso il citoplasma all'interno delle cellule organiche.
La via linfatica, partendo dallintestino va a scaricare nella vena cava intasandola e creando cos
ristagno, ben sapendo che la linfa un liquido costituito essenzialmente da acqua, proteine,
elettroliti, grassi, e da elementi figurati, soprattutto linfociti, ma la sua composizione pu variare a
seconda del distretto di provenienza (istolinfa): es. la linfa che circola nei vasi linfatici del tubo
intestinale si chiama chilo (chilolinfa), ed ricca in chilomicroni, goccioline di grasso finemente
sospese. Il movimento della linfa nel sistema linfatico dovuto in parte all'attivit della muscolatura
liscia presente nelle pareti dei vasi linfatici, e da altri fattori, per cui pu facilmente rallentare
evidenziando questo con alcuni evidenti segni clinici quali il gonfiore, ecc. La linfa la marmitta
delle cellule, guai ad intasarla. Ci si evidenzier nellapparato cutaneo, che cos aiuta il recupero
delle tossine, mantenendole lontane dal letto vascolare compartimentalizzandole evitando che
possano raggiungere e intossicare organi nobili come cervello, cuore e reni. Quindi, il corpo cerca
di allontanare le tossine, non solo eliminandole, ma anche semplicemente allontanandole dal circolo
sanguigno e dagli organi pi importanti immagazzinandole in tessuti pi vili , da cui verranno
eliminate in un momento di massima vitalit. Nel frattempo, acidificheranno i tessuti ove restano
accumulate, invecchiandoli. Sottolineamo, che tutte le cellule hanno il citoplasma alcalino
(negativo) e il nucleo acido (positivo), ci determina una differenza di potenziale elettrico. Questo
determina la vitalit delle cellule. Abbassandosi questo potenziale la cellula si ammala, e pu
anche morire. Quando il sangue porta con s molte sostanze acide, per esempio le tossine, le stesse
possono penetrare all'interno delle cellule e neutralizzare l'alcalinit del citoplasma. Quando, la
vitalit elevata, l'organismo cerca di correggere il disequilibrio con crisi acute di guarigione: le
"malattie". Nel tempo, per, se non migliorano le abitudini di vita, si pu innescare una malattia
cronica, dipendente proprio dal grande accumulo di tossine. "Non esiste la morte naturale. .La
morte soltanto il punto finale di una progressiva acidificazione dell'organismo". L'acidosi, infatti,
precede e causa le malattie. Quando si raggiunge il massimo livello di tossine nel corpo, inizia
un'azione di pulizia che pu assumere forme differenti: diarrea, mal di testa, infiammazione degli
occhi o altri organi, catarro, raffreddore, eruzioni cutanee, foruncoli, ascesso, reumatismo,
sensazione di freddo, febbre e altri sintomi, spesso definiti malattia. Tutte per hanno unorigine
comune: laccumulo di tossine (rifiuti) acide nel corpo. N.B. il Magnesio, cosi come altri minerali, essendo
basificanti, giocano un ruolo protettivo nei meccanismi di depauperamento osseo, come sovente accade nei soggetti in
et avanzata e specie nelle donne post-menopausale. Di solito, uno dei segni clinici significativi il dolore femorale,
che, in molti casi, ridotto, se non del tutto eliminato, dalla somministrazione di tale minerale.
Inoltre, il tentativo di eliminare le tossine, salvaguardando le cellule dei tessuti nobili, esprime una
classifica di nobilt dorgano che vede primo in classifica, il cervello, cuore, reni, fegato, polmoni,
buona parte del tubo digerente, alcune ghiandole endocrine (ipofisi, surrene, pancreas, poi, tiroide) e
via dicendo. Molti li definiscono, perci vitali. Al contrario, organi, meno nobili, vili, come il
grasso sottocutaneo e metabolico, il colon, la cistifellea, parti del sistema immunitario (adenoidi,
tonsille, appendice), le stesse arterie fra intima e media,ecc. In questi tessuti, avviene pi facilmente
laccumulo di tossine, solitamente facendole precipitare (vedi calcoli) senza che se ne avverta il
bench minimo segnale. Questo non negativo, ma, al contrario, rappresenta la capacit di
sopportazione del nostro corpo a sostenere i carichi di lavoro e tutti gli stress annessi. Solo con
lindagine attenta, eseguita da un medico o dallo specialista, potremo capire il grado di sofferenza
dei tessuti dovuta allaccumulo di tossine. Tutti ci siamo sottoposti ad analisi del sangue, delle urine
o delle feci; oppure, ad indagini, radiografiche a pi accurate T.A.C. o RMN. Abbiamo sopportato
visite mediche pi o meno invasive per prostata, utero ecc. Insomma tutti i parametri di attenzione
sono sotto controllo. Assente, a mio avviso, ma essenziale la ricerca dell intossicazione cronica
dellorganismo. Eppure unindagine facile una volta appurate le modalit e compresi i parametri
clinici dattenzione. Lintossicazione cronica, spesso, pu partire dallintestino ed, in particolare,
dal colon. Osservando alcuni semplici segni clinici noi comprendiamo il grado di intossicazione e la
necessit della disintossicazione. Possiamo seguire i cambiamenti in senso positivo e negativo,
capendo cos quando sar il momento di iniziare la disintossicazione e il momento di interromperla
per poi riprenderla quando necessario. Cos, ad esempio, quando le feci rimangono nel colon pi a
lungo del necessario l'assorbimento delle sostanze di rifiuto da parte dei capillari e del sistema
linfatico diventa maggiore, questo sovraccarica il fegato e i linfonodi e d luogo alla cosiddetta
"tossiemia intestinale". Le tossine assorbite, nel tempo si accumulano nell'organismo creando
sintomi diversi, tra cui: alitosi, cefalea, sonnolenza postprandiale, dispepsia, turbe dell'attenzione,
depressione, ecc. Molti sintomi e molte malattie dipendono in tutto o in parte da intossicazione del
colon, prenderlo in considerazione rappresenta uno dei passi fondamentali per la riconquista di un
ideale stato di benessere e bellezza, per essere in perfetta salute (InSalute).

Tutte le cellule sono, in teoria, immortali. E solo lambiente (i fluidi) in cui vivono, che degrada.
Migliorandolo, purificandolo, potremo garantire la vita alle nostre cellule. La morte legata
essenzialmente ad una progressiva acidit.

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