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--- ML CRESCERE ---


La Pace della Mente - 10
Spedita in febbraio.
Arretrati e materiale vario in: www.viveremeglio.org
Coordinatore: Dr. Mario Rizzi (mario.rizzi@tin.it).

SOMMARIO:
LA SOPRAVVIVENZA
GLI ISTINTI NELL'UOMO
Gli istinti secondo la psicoanalisi
Gli istinti secondo l'Esoterismo
Ognuno gestisce le energie come meglio pu
La sublimazione degli istinti
LA TEORIA DEI BISOGNI
1. I bisogni animali
2. I bisogni sociali
3. I bisogni intellettuali
IO NON SONO
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GLOSSARIO:
ISTINTO: un impulso naturale e spontaneo, ad agire in un determinato modo, che sebbene
indipendentemente dall'intelligenza, pu essere da questa modificato, regolato e represso.
SUBLIMARE: innalzare a grande altezza morale o spirituale.

LA SOPRAVVIVENZA
In ogni organismo vivente, dalla cellula vegetale agli organismi pi complessi (l'uomo, ad esempio), vi
una notevole spinta verso la sopravvivenza. Fondamentalmente, tutti i meccanismi che aiutano un
essere a sopravvivere si possono riassumere nella capacit di avvicinare ci che aiuta a vivere e fuggire
da ci che mette in pericolo la vita stessa. La scienza, non conoscendo le ragioni profonde di questi
comportamenti, ha deciso che essi sono dovuti agli "istinti", ovvero "impulsi naturali e spontanei, ad
agire in un determinato modo".
Gli istinti principali sono:
1. istinto di riproduzione,
2. istinto di affermazione,
3. istinto di gregge (o coesione di gruppo).
Alcuni considerano anche l'istinto di "sopravvivenza", ma ci non corretto perch l'impulso a fuggire
dai pericoli fornito dalla paura (vedi lettera n. 9), mentre quello di mangiare, bere o ripararsi,
motivato da un bisogno corporeo che richiede di essere soddisfatto.

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GLI ISTINTI NELL'UOMO (1)
Nell'uomo, gli istinti subiscono grandi modificazioni a causa della volont, dell'intelligenza e
dell'ambiente. Queste modificazioni sono in grado di inibirli, camuffarli o trasformarli, ma non
potranno mai distruggere queste forze primordiali.
"L'ambiente, l'intelligenza possono modificare, ma non distruggere gli istinti; possono inibire,
graduare, trasformare nel contrario, sublimare, ma non eliminare queste forze primigenie; possono far
cadere gli istinti in latenza, respingerli nel subcosciente, organizzare un sistema difensivo, un muro di
sbarramento cementato da resistenze fisiologiche, psichiche e ambientali, ma non riusciranno mai a
renderli inattivi, n a evitare definitivamente la possibilit di rinascita".
Anche in latenza gli istinti conservano la propria attivit, pronti a riaffacciarsi alla coscienza nella
loro integrit o trasformati nei processi subiti durante il periodo subcosciente, o mascherati da
rappresentazioni simboliche per esigenze attuali della coscienza. Anche in latenza essi hanno una
propria dinamicit e si fanno sentire nell'umore abituale e nel sentimento generale del corpo. Ad essi
dobbiamo il colorito affettivo e la viva motricit dei processi psichici" (R. Appicciafuoco: Sommario di
Psicologia).
Quindi, nell'uomo, gli istinti non si presentano generalmente sotto il loro aspetto genuino ma tramutati,
camuffati, mescolati ad altri elementi, tanto che per riconoscerli occorrerebbe risalire alla loro origine
che giace nel profondo della nostra mente.
GLI ISTINTI SECONDO LA PSICOANALISI (2)
E' interessante notare, dando uno sguardo generale alle varie correnti psicoanalitiche, che i tre istinti
fondamentali dell'uomo hanno dato origine a tre scuole ben distinte.
1. Scuola di Sigmund Freud (istinto di riproduzione)
La prima, quella di Sigmund Freud che basata (come ben si sa) sull'istinto di riproduzione, sulla
forza primordiale che egli chiama con il nome generico di "libido". Egli riconosce anche un "istinto di
morte", ma che non altro che l'aspetto opposto dell'istinto di vita o di riproduzione. Freud fa derivare
tutti gli impulsi, tutte le tendenze, tutte le aspirazioni umane dall'istinto di riproduzione, che per lui
l'origine inconscia di ogni azione.
2. Scuola di Alfred Adler (istinto di autoaffermazione)
La seconda, quella di Alfred Adler, che si fonda sull'istinto di autoaffermazione (la volont di
potenza), sulle tendenze aggressive e combattive dell'uomo che lo portano all'espansione dell'io ed
all'affermazione della propria individualit.
3. Scuola di Karen-Horney (istinto di gregge o di gruppo)
La terza, si formata recentemente negli Stati Uniti, dove numerosi studiosi hanno messo in risalto
l'esigenza dell'uomo all'adattamento sociale (social adjustment), cio al suo bisogno istintivo d'inserirsi
nell'ambiente e nel gruppo e di crearsi giusti e sani rapporti affettivi e sociali. E' non forse questa la
manifestazione dell'istinto gregario?
La fondatrice di questa scuola pu essere considerata Karen-Horney, eminente psichiatra e studiosa,
che ha scritto numerosi libri fra cui "Nevrosi e sviluppo della personalit" e "Autoanalisi". Essa stata
poi seguita da molti altri fra cui Eric Fromm, Alexander, Sullivan, ecc.
Non prendiamo in considerazione la scuola di Carl Gustav Jung, perch essa non insiste molto sugli
istinti (definiti con il termine generico di "stimolo naturale = Naturtrieb), mentre sottolinea la grande
importanza dell'aspetto spirituale dell'uomo. Jung, infatti, stato il primo a considerare la psicologia
come una "scienza con anima".

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GLI ISTINTI SECONDO L'ESOTERISMO
La scienza ci dice che esistono gli istinti, ci spiega cosa fanno, ma non ci informa sulla loro origine, che
possiamo per conoscere ricorrendo agli insegnamenti della filosofia Esoterica.
Da questi Insegnamenti, impariamo che la Terra ed i suoi abitanti sono continuamente soggetti ad una
moltitudine di energie, tra cui le principali provengono da 12 costellazioni, assai lontane. Da queste 12
forze cosmiche, indirettamente, derivata la definizione astrologica dei 12 segni zodiacali da noi
conosciuti.
Queste 12 energie, in arrivo sulla Terra, sono distribuite, "tinte" e modificate dai vari corpi celesti del
nostro sistema solare (Sole e Luna compresi). La spinta che porta ad unirsi gli uni agli altri (coesione di
gruppo o istinto di gregge) dovuta all'energia di Venere, mentre quella che spinge alla riproduzione
arriva dalla Luna (fecondazione).
Senza entrare in dettagli, che sarebbero fuori luogo in questa sede, possiamo affermare che,
contrariamente a quanto stabilito dalla scienza, "gli istinti non sono forze provenienti dal basso", bens
"energie primordiali presenti nel nostro universo".
Ognuno gestisce le energie come meglio pu
Mentre tutte le creature presenti sul nostro pianeta, ricevono lo stesso tipo e la stessa quantit di energie
stellari, ognuna di esse le pu utilizzare solo in rapporto all'evoluzione raggiunta dal suo organismo.
Pertanto un uomo primitivo reagir ad una certa energia in un modo assai diverso da quello di un
animale o di una persona "realmente" civile.
Pertanto la stessa energia, proveniente da Venere, che spinge gli animali ad unirsi tra loro e porta
l'uomo ad unirsi con gli amici ed alla creazione di una sua famiglia. Si tratta comunque di una energia
che propone delle motivazioni che restano nell'ambito del benessere personale.
Per trovare l'amore vero, quello Cristico, che porta ad amare tutti e indistintamente, bisogna essere
arrivati a superare l'amore personale di Venere e poter ricevere l'energia (distribuita da Urano) che
porta all'amore e la fratellanza universale.
La sublimazione degli istinti (3)
Essere ci che siamo e diventare ci che siamo capaci di essere, questo
l'unico scopo della vita.
Robert L. Stevenson
Gli Insegnamenti esoterici sono in grado di fornire una risposta a un interrogativo psicologico finora
insoluto: quello della "sublimazione degli istinti".
Secondo gli studiosi in campo psicologico, le manifestazioni pi alte dello spirito umano, tra cui per
brevit citiamo l'arte, la religiosit e l'amore altruistico, non sono altro che l'espressione di istinti su-
blimati. Tuttavia, molti di essi si chiedono: "Come pu un istinto trasformarsi in qualche cosa che non
un istinto?".
Questa perplessit, dovuta al fatto che essi considerano gli istinti come forze del regno animale,
mentre in loro presente una qualit spirituale che gli conferisce la possibilit di potersi elevare e
sublimare.
La sublimazione degli istinti, pu essere considerata la formula alchemica per trasformare il piombo in
oro: l'alchimia divina, che tramuta l'uomo terreno (piombo) in essere spirituale (oro).
Quindi lo studio degli istinti molto importante perch costituiscono l'ossatura, per cos dire, del no-
stro carattere. Essi sono il riflesso sul piano fisico di energie spirituali e sta a noi trasformarle,
incanalandole nella giusta direzione, affinch si possano manifestarsi nella loro espressione superiore.

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Infatti, nell'uomo spiritualmente evoluto, tali forze hanno perso la limitatezza della loro funzione, non
vengono pi utilizzate al solo scopo del bene personale e sono dirette al conseguimento del bene a
livello universale.
Una volta sublimati gli istinti diventeranno:
Istinto della riproduzione =>> Creativit (poesia, scrittura,
pittura, musica, ecc.)
Istinto di autoaffermazione =>> Conquista del S superiore
(autorealizzazione spirituale)
Istinto di gregge =>> Amore universale

LA TEORIA DEI BISOGNI (4)
Cerchiamo di dimenticare la nostra infelicit con l'unico mezzo che veramente
funziona: creare pi felicit per gli altri.
Ciascun essere organizzato ha dei bisogni: l'animale e il vegetale ne hanno; e chi oserebbe affermare
che ne sono privi i minerali?
I bisogni dell'uomo, ci appaiono infinitamente pi numerosi di quelli delle altre creature, per il fatto che
la sua organizzazione riunisce in s le meraviglie di tutti e tre i regni della natura.
I bisogni, in generale, sono buoni, ma rimangono tali finch ci limitiamo ad usarli bene e li sappiamo
governare; in caso contrario da buoni servitori possono trasformarsi in veri tiranni.
I bisogni umani si possono suddividere in:
1. Bisogni animali;
2. Bisogni sociali;
3. Bisogni intellettuali.
Nei paesi meno civili la maggioranza delle persone ubbidisce pi ai bisogni animali che non agli altri
due. Questo dipende dal fatto che, generalmente, l'educazione non si preoccupa di creare dei sentimenti
generosi e un controllo mentale che riesca ad armonizzare i bisogni che scaturiscono dalla triplice
natura umana: animale, socievole e intelligente.
1. I bisogni animali
Si riducono, in definitiva, all'amore verso la vita ed alla trasmissione di questa; ovvero l'istinto della
conservazione e quello della riproduzione. In essi sono compresi il bisogno di calore, moto, respiro,
alimenti ed evacuazione: tutti indispensabili se non si vuol perdere la vita.
Due voci interne, il piacere ed il dolore, ci avvertono se i bisogni animali sono stati soddisfatti in modo
giusto o eccessivo. In un caso la temperanza ci lascia un senso di benessere mentre, nell'altro, la
ghiottoneria e l'ubriachezza ci puniscono, l'una con problemi di stomaco e sovrappeso, l'altra con
l'abbrutimento.
I BISOGNI ANIMALI:
- non soddisfatti fanno nascere timori e paura.
- soddisfatti eccessivamente portano all'apatia.
2. I bisogni sociali
1. BISOGNO DI AFFETTO. E' alla base della societ e del matrimonio, si presenta con molte
gradazioni, dalla simpatia passa all'amicizia e quindi all'amore.

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- se carente, l'uomo diventa freddo, selvaggio, egoista;
- se in eccesso, l'uomo diventa suscettibile o geloso se in lui vi della diffidenza.
2. ASTUZIA E CIRCOSPEZIONE. Sono utili in quanto permettono di difenderci dai nemici, risolvere
i problemi e provvedere per l'avvenire.
- se sono carenti, non permettono alla persona di gestire la sua vita in modo adeguato.
- se in eccesso, producono furberia e parsimonia (attenzione a spendere) che, qualora esagerata, diventa
avarizia (un'abitudine alquanto detestabile).
3. AMOR PROPRIO O BISOGNO DI STIMA. E' utile perch spinge a distinguerci e fornisce gli
stimoli per la condotta sociale. Nei giusti limiti d luogo all'emulazione, sorgente di grandi azioni e
virt.
- se carente, genera trasandatezza e pigrizia.
- se in eccesso, sviluppa vanit ed ambizione in tutte le loro gradazioni, dalla passione dei vestiti e del
lusso, fino allo smodato desiderio di fama e celebrit.
4. STIMA DI SE'. Serve a mantenere una condotta dignitosa; il vero merito, infatti, sa rispettarsi senza
orgoglio.
- se carente, genera diffidenza in se stessi e scoraggiamento; toglie la capacit di rialzarsi dopo una
caduta.
- se in eccesso, rende presuntuosi, alteri, orgogliosi, pronti ad ammirare s stessi e credersi buoni a
tutto.
5. FERMEZZA. Definisce il carattere di una persona. Quando manca la persona diventa irresoluta e
non sa mai cosa vuole; oppure incostante, e non vuole oggi quello che desiderava ieri.
6. PERSEVERANZA. E'assai utile ma nei giusti limiti, se in eccesso diventa ostinazione.
7. GIUSTIZIA. E' una specie di voce interiore che ci fa conoscere se le nostre azioni sono buone o
cattive, nello stesso modo che il piacere e il dolore ci avvertono di ci che fa bene e ci che fa male.
- se in eccesso, rende scrupolosi o troppo severi.
- se carente, fa porre sullo stesso livello il bene ed il male e porta ad agire in modo scorretto.
8. BONTA'. E' un sentimento che fa recepire le sofferenze degli altri e spinge ad alleviarle. E' la bont
che crea le radici su cui si basano la carit cristiana e la filantropia.
- se in eccesso porta alla dabbenaggine ed alla debolezza di carattere di chi non capace di dire di no.
- se carente, genera la crudelt, l'egoismo e la malignit.
3. I bisogni intellettuali
1. BISOGNO DI CONOSCERE o AMOR DEL VERO, che porta all'investigazione ed alla ricerca.
2. AMOR DEL BUONO, che porta ad adempiere ai nostri doveri.
3. AMOR DEL BELLO, che reca piacere nell'udire fatti eroici o contemplare capolavori o bellezze
naturali.
4. SPERANZA, che ingrandisce la sfera dei desideri umani. In giusta dose conferisce la saggezza che
permette di non trascurare gli elementi che possono rendere pi sicuro il suo successo.
- se in eccesso, porta a folli speculazioni, ai giochi della sorte, alle scommesse ed ai sogni propri
dell'ambizione.
- se carente, non vi sono stimoli, non si fanno progetti, non si prende parte in alcuna impresa e non si
medita alcuna realizzazione.
La Fede (certezza di una cosa), la Speranza (attesa fiduciosa di un bene futuro) e la Carit (amore verso
Dio e il prossimo) sono le tre virt teologali del cristianesimo.

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San Giovanni della Croce afferma che la Fede purifica e trasforma l'Intelligenza, mentre la Speranza e
la Carit, agiscono, rispettivamente, sulla Memoria e la Volont.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
I numeri, che compaiono in questi riferimenti, servono per conoscere la fonte originale dei brani
riportati.
Ringraziamo tutti gli autori, antichi e moderni che, con il loro lavoro hanno permesso questa raccolta e
ci scusiamo qualora, per impossibilit, errore o distrazione, abbiamo commesso errori nel citare la fonte
originale del materiale presentato.
1) Angela Maria La Sala Bat, Guida alla conoscenza di s, pag. 14,
Edizioni Nuova Era, Roma, 1989.
2) Ibid., pag. 14,
3) Ibid., pag. 11,
4) G.B.F. Descuret, La medicina delle passioni, pag. 15,
Ernesto Oliva Editore-Libraio (MI), 1871.
IO NON SONO
Io, non sono n buono n cattivo; io sono entrambi.
Io, non sono n spirituale n sensuale; io sono entrambi.
Io, non sono n generoso n avaro; io sono entrambi.
Io, non sono n onesto n disonesto, io sono entrambi.
Io, non sono n un Santo n un peccatore, io sono entrambi.
Ma Dio mi accetta, mi perdona e mi ama cos come io sono.
Ed io posso accettare, perdonare ed amare me stesso e gli altri.
Osborne, L'arte di imparare ad amare se stessi
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