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Rev. n.

0 del 10/07/2008 MILANO 1




LI NEE DI I NDI RI ZZO PER LA GESTI ONE DEL CONSENSO I NFORMATO
DELLASL MI LANO 1
INDICE:
PREMESSA
Termini e definizioni
1. Oggetto e scopo
2. Campo di Applicazione
3. Diagramma di flusso
4. Responsabilit
5. Contenuti
a. Requisiti del consenso informato
b. Modalit di acquisizione del consenso informato
c. Responsabilit: chi deve acquisire il consenso informato
d. Forma del consenso: come deve essere acquisito il consenso informato
e. Contenuti del documento di consenso
f. Predisposizione e validazione delle schede informative
g. Distribuzione dei documenti correlati al processo
h. Archiviazione della documentazione correlata al consenso
i. Riesame del processo
j. Dissenso di persone maggiorenni e capaci
k. Casi particolari
- pazienti minorenni;
- paziente interdetto o sottoposto ad una amministrazione di sostegno riferita ad atti sanitari;
- paziente in condizione di incapacit naturale perch privo in tutto o in parte di autonomia
decisionale o temporaneamente incapace di esprimere la propria volont.
- Trattamenti sanitari obbligatori
l. Stato di necessit
RIFERIMENTI NORMATIVI: disposizioni legislative e giurisprudenza

Adottato con Decreto del DG n. 167 del 10/07/2008
Mod.n

Rev.

Data

Descrizione modifica

Preparato:
F.to Coordinatore del
Gruppo di coordinamento
per la gestione del rischio"

Verificato:
F.to Ufficio Internal
Auditing

Approvato:
F.to Direttore Generale
(Dr G. Compagnoni)

Entrata in vigore


Data: 10/07/2008
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PREMESSA

Lattuale panorama delle professioni intellettuali, che si venuto sempre pi a caratterizzare per lelevato
grado di tecnicismo e specializzazione settoriale, pone la necessit di recuperare una pi marcata attenzione
alla persona nella sua interezza.
In ambito sanitario il progresso delle conoscenze scientifiche e dei mezzi tecnologici ha aperto nuove
problematiche sul piano etico, ponendo il paziente di fronte a scelte spesso molto complesse, per assumere
le quali risulta fondamentale la corretta informazione da parte del professionista, anche per gli obblighi
deontologici connessi.
Da qui la necessit di valorizzare il momento comunicativo-informativo e gli aspetti relazionali dellincontro
clinico: lasimmetria di ruolo nella relazione medico-paziente, tipica del passato e improntata al modello
paternalistico, ha lasciato spazio ad una relazione in grado di riconoscere e favorire le possibilit espressive
e decisionali del malato.
In questo tentativo di favorire una piena umanizzazione del rapporto medico-paziente, il Consenso Informato
(CI) rappresenta un momento particolare e delicato dellevento comunicativo, ponendosi come strumento
che contribuisce allo stabilirsi dellalleanza terapeutica: in tal modo il paziente condivide attivamente con il
curante il suo percorso diagnostico e terapeutico.
Il riconoscimento delle determinazioni del paziente si avuto anche in campo giuridico, tanto che le decisioni
in materia sono molto chiare: lomessa informazione pu configurare una negligenza grave, della quale il
medico risponde in concorso con lazienda sul piano della responsabilit civile e la mancata acquisizione del
CI pu determinare una responsabilit penale del professionista stesso.
Come il Consiglio Nazionale di Bioetica ha evidenziato, il CI ha il fine di legittimare latto sanitario che
altrimenti sarebbe illecito in quanto lesivo del diritto soggettivo del paziente di autodeterminarsi e di
mantenere la propria integrit psicofisica.









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Termini e Definizioni
PROCESSO INFORMATIVO: modalit di comunicazione bidirezionale che accompagna e sostiene il
percorso di cura. il processo comunicativo attraverso il quale il medico (e loperatore sanitario / socio-
sanitario, limitatamente agli atti di sua specifica competenza) fornisce al paziente notizie sulla diagnosi, sulla
prognosi, sulle prospettive terapeutiche e sulle verosimili conseguenze della terapia e/o della mancata
terapia/atto sanitario, al fine di promuoverne una scelta pienamente autonoma e consapevole.
Tale processo riguarda anche il minorenne, in forma adeguata allet, linterdetto giudiziale e lincapace
naturale, in forma proporzionata al loro livello di capacit, in modo che essi possano formarsi unopinione
sullatto sanitario.
CONSENSO INFORMATO (CI): lesercizio del diritto del paziente allautodeterminazione rispetto alle scelte
diagnostico/terapeutiche proposte.
La scelta viene attuata al termine del processo informativo.
TITOLARIT: titolare del bene giuridico tutelato unicamente il paziente che riceve la proposta
diagnostica/terapeutica (salvo i casi di minori e persone interdette o con amministratore di sostegno).
MODULO: documento pre-stampato da utilizzare nei casi ove sia previsto un CI scritto. Una volta compilato
e firmato costituisce evidenza della volont espressa dal paziente per la raccolta del CI e deve essere
allegato alla documentazione sanitaria.
ATTO SANITARIO: intervento diagnostico-terapeutico effettuato da professionisti sanitari, volto a soddisfare
un bisogno espresso e/o individuato (implicito) di salute, svolto secondo procedure scientificamente validate
o che godano di una legittimazione clinico-scientifica.
ASCOLTO DELLOPINIONE DEL MINORENNE O DELLINCAPACE: atteggiamento di osservazione e di
ascolto che consenta di cogliere i messaggi dellaltro, sul piano verbale e non verbale. la realizzazione di
un contatto che richiede un tempo adeguato, disponibilit, rinuncia al sapere precostituito, attesa rispetto al
fare qualcosa subito. Il minorenne o lincapace non esprimono un consenso in senso tecnico, ma
riconosciuto loro il diritto di esprimere liberamente la loro opinione sul trattamento che li interessa. La loro
opinione deve essere ascoltata e debitamente presa in considerazione dal medico e dalloperatore sanitario.
CAPACIT DI AGIRE: condizione di idoneit ad esercitare da solo, con il proprio volere, i diritti soggettivi e
a prestare il consenso informato allatto sanitario.
INABILITAZIONE: condizione della persona maggiore di et che, per infermit di mente non grave, stati
patologici (prodigalit o abuso di sostanze) o imperfezioni fisiche (sordomutismo o cecit dalla nascita o
prima infanzia), dichiarata dal tribunale. Linabilitato non pu compiere senza lassistenza di un curatore gli
atti di disposizione patrimoniale eccedenti lordinaria amministrazione, ma pu essere autorizzato a compiere
alcuni atti senza tale assistenza (art. 427, co. 1 c.c.) .
INCAPACIT NATURALE: condizione della persona, non accertata giudizialmente che per qualsiasi causa,
anche transitoria, sia incapace di intendere e volere. Il paziente nel momento dellatto sanitario pu non
essere in condizione di prestare un CI consapevole in quanto:
privo in tutto o in parte di autonomia decisionale;
temporaneamente incapace ad esprimere la propria volont.
INTERDIZIONE GIUDIZIALE: condizione della persona maggiore di et che, per infermit di mente abituale
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che la renda incapace di provvedere ai propri interessi, stata dichiarata interdetta dal tribunale. Linterdetto
sostituito da un tutore nel compimento degli atti che lo concernono, con leventuale eccezione degli atti di
ordinaria amministrazione che sia stato autorizzato a compiere senza lintervento del tutore. Quanto agli atti
sanitari, il processo informativo per il consenso va diretto al tutore e il paziente interdetto, titolare del diritto
alla salute, deve essere ascoltato per quanto lo consente la sua capacit residua (cfr. Ascolto dellopinione
del minorenne o dellincapace).
AMMINISTRAZIONE di SOSTEGNO: nellamministrazione di sostegno la persona menomata o inferma che
si trova nellimpossibilit anche parziale o temporanea di provvedere ai propri interessi, viene sostituita
(oppure assistita) nel compimento di determinati atti da un amministratore nominato dal giudice tutelare,
mentre conserva la capacit di agire per tutti gli altri atti non indicati nel provvedimento di amministrazione;
questo provvedimento potrebbe disporre, in qualche caso, che lamministratore sostituisca o assista la
persona per latto sanitario.
CURATORE SPECIALE: persona nominata dal giudice affinch, in sostituzione dei genitori o del tutore
nellinteresse di minorenni o incapaci, li rappresenti in un procedimento giudiziario o svolga per loro delle
attivit relative a specifici affari.

1. Oggetto e scopo
Si pu considerare il CI, nellambito dellattivit medico chirurgica, come una dichiarazione di volont libera e
consapevole del paziente, in quanto preceduta dalla pi idonea informazione, espressione, secondo i
principi costituzionali, della libert di autodeterminazione della persona circa la propria integrit fisica;
presupposto indispensabile che rende lecito lesercizio dellattivit diagnostica e terapeutica
indipendentemente dalla finalit di tutela del bene salute e dellesito della stessa ad eccezione dei casi di
stato di necessit (art. 54 CP) e/o dei casi di trattamenti sanitari obbligatori previsti dalla legge.
Il presente documento intende fornire le linee metodologiche generali per la gestione del consenso informato
(CI) della persona assistita affinch, nellambito della relazione medico e/o operatore sanitario, socio-
sanitario verso il paziente, a seguito di una adeguata informazione, possa partecipare/condividere in modo
libero e consapevole le opzioni diagnostiche/terapeutiche proposte.
Il presente documento intende perseguire le seguenti finalit:
- tutelare i diritti del paziente;
- tutelare i medici/operatori sanitari e socio-sanitari da eventuale responsabilit professionale
derivante da un viziato consenso;
- favorire un buon rapporto medico/operatore sanitario e socio-sanitario verso il paziente che riduca la
conflittualit ed il contenzioso anche giudiziario

2. Campo di Applicazione
Il presente documento intende dare le linee dindirizzo per la gestione del consenso informato relativamente
alle attivit che comportano erogazione diretta di prestazioni diagnostico/terapeutiche.
Si segnalano alcune attivit, riportate a titolo esemplificativo e non vincolante, su cui si ritiene opportuna
lacquisizione del consenso informato (in forma scritta) mediante apposito modulo di CI.

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area di riferimento Processo
Prevenzione Medica

profilassi malattie infettive
vaccinazioni
prelievo hiv
prevenzione Malattie Sessualmente
Trasmissibili (MTS)
Dipendenze esecuzione test hiv
trattamenti di disintossicazione o di
disassuefazione con farmaci non sostitutivi
trattamenti con farmaci sostitutivi
(metadone, buprenorfina, ghb)
Cure Domiciliari adi
ricovero presso hospice
RSA/RSD posizionamento sondino nasogastrico
trasfusione di sangue
vaccinazione antinfluenzale e
antipneumococcica
pratiche di contenzione
somministrazione di terapie farmacologiche
esecuzione di terapie fisiche
utilizzo di farmaci antipsicotici tipici e e
atipici
accertamenti hiv
currettage di piaga da decubito
sutura chirurgica di ferite lacerocontuse
clisma con sonda rettale
posizionamento catetere vescicale
ossigenoterapia
broncoaspirazione
somministrazione di morfina e antidolorifici
della medesima classe
posizionamento sonda p.e.g.
invio presso altre strutture sanitarie per
essere sottoposti ad indagini diagnostico-
strumentali

Quanto sopra, fermo restando che si dovr comunque procedere allacquisizione del consenso in forma
scritta nelle ipotesi previste tassativamente dalla normativa italiana (vedasi al riguardo Tabella a pagina 22).

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3. Diagramma di Flusso



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4. Responsabilit
I Direttori di Dipartimento hanno la responsabilit di sovraintendere sulliter della procedura.
Gli operatori sanitari che effettuano le prestazioni di cui al campo di applicazione del presente documento,
sono responsabili dellapplicazione della stessa nei casi previsti.
Sar compito dei Direttori di Dipartimento/servizi procedere alla stesura dei protocolli specifici per le attivit
individuate tenute ad acquisire il Consenso Informato.
I protocolli specifici dovranno essere verificati dalla funzione di Risk Manager, in accordo con i Referenti
Qualit di area sanitaria e socio-sanitaria per quanto di competenza.
Sar cura dei Dipartimenti/Servizi/UU.OO. assicurarne la diffusione al personale interessato e verificarne la
relativa applicazione.

5. Contenuti
a. Requisiti del consenso informato
Il processo che porta la persona assistita ad accettare un atto sanitario si articola in tre momenti
fondamentali, in successione logica e cronologica:
- la comunicazione al paziente di informazioni di rilevanza clinica legate alla prestazione erogata;
- la verifica che egli abbia capito il significato della suddetta comunicazione;
- la sua decisione definitiva in merito.
Non si in grado di specificatamente acconsentire, se non si dispone della informazione adeguata,
senza la quale qualsiasi modulo di consenso sottoscritto non giuridicamente valido.
Pertanto il consenso per essere valido deve fondarsi su alcuni requisiti e caratteristiche indispensabili (la
carenza di uno di questi pu essere sufficiente a far perdere validit ed efficacia liberatoria per il
sanitario); il consenso deve essere:
- informato
- consapevole
- personale
- manifesto
- specifico
- preventivo e attuale
- revocabile
- libero
Processo informativo
E il momento fondamentale in cui il medico/operatore sanitario e socio-sanitario comunica al paziente:
la diagnosi, la prognosi, le prospettive terapeutiche, le possibili alternative terapeutiche, i benefici - rischi
e conseguenze, in termini di effetti e complicanze, e tempi di recupero prevedibili di ogni singolo
trattamento, le probabilit di successo, le possibili conseguenze del mancato trattamento.
Linformazione dovr essere:
adeguata allo stato di salute, alle caratteristiche psicologiche, culturali, linguistiche del paziente e
proporzionata alla tipologia della prestazione proposta; adeguata allet, in caso di persona
minorenne ed alle capacit di comprendere di soggetti incapaci o interdetti;
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comprensibile, fornita con parole semplici, chiare, evitando tecnicismi, termini scientifici complessi o
specialistici, sigle; raccomandabile a tal fine, lutilizzo di note informative con versioni in lingua
dorigine per i pazienti stranieri;
obiettiva, ovvero basata su fonti clinico-scientifiche legittimate e validate (evidence based medicine -
EBM), includendo informazioni sulle potenzialit tecnico-strutturali che la struttura in cui si opera e in
grado di offrire rispetto al trattamento proposto;
veritiera, comprendendo linformazione di prognosi gravi o infauste fornita con cautela e prudenza
valorizzando i possibili elementi di speranza.
La persona assistita libera di decidere di non essere informata e pu delegare a terzi la ricezione delle
informazioni; tale rifiuto di informazioni deve essere annotato per iscritto e la persona assistita dar
comunque il suo consenso anche se sulla base di informativa fornita a terza persona.
L'obiettivo quello di creare con il paziente le condizioni per una sua decisione condivisa e una sua
partecipazione consapevole agli atti sanitari compiuti sullutente.
E necessario fornire dimostrazione documentale dellavvenuta informazione, indipendentemente
dallacquisizione del consenso in forma scritta.
Linformazione scritta integrativa e mai sostitutiva del colloquio medico-paziente.
Consapevole
Il consenso acquisito dopo aver ricevuto adeguata e corretta informazione da persona capace di intendere
e di volere
Personale
Solo il paziente pu esprimere il consenso, salvo i casi di minori e persone interdette o con amministratore di
sostegno; linformazione a terzi (familiari, conoscenti, etc.) possibile solo con il consenso del paziente
Manifesto
Il paziente deve - in modo esplicito, chiaro ed inequivocabile - acconsentire o dissentire al trattamento; se
questo eccedente la routine risulta preferibile la forma scritta
Specifico
Il Consenso deve essere riferito ad ogni determinato trattamento; per ogni attivit diagnostico/terapeutica
diversa da quella per cui stato gi dato il consenso necessario un nuovo processo di CI salvo i casi di
stato di necessit ed urgenza per situazioni non prevedibili e che comportino pericolo concreto grave per la
salute o la vita del soggetto
Preventivo
Il Consenso deve sempre precedere latto proposto; preferibile lasciar trascorrere un sufficiente lasso di
tempo tra il CI e lesecuzione dellatto per escludere dubbi sulla effettiva volont del paziente. Qualora
emergano dei dubbi da parte del paziente opportuna una riconferma scritta del consenso informato da
parte del paziente stesso anche al momento delleffettuazione della prestazione sanitaria
Revocabile
Il consenso pu essere revocato in qualunque momento del percorso diagnostico e terapeutico
Libero
Il consenso non pu essere ottenuto con coercizioni, inganni, pressioni psicologiche e qualunque altra forma
di condizionamento della volont della persona
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b. Modalit di acquisizione del consenso informato
Per poter esprimere un consenso realmente valido deve essere garantito al paziente un periodo di
tempo sufficiente durante il quale riflettere sul contenuto informativo ricevuto ed eventualmente
sottoporlo allattenzione del medico di sua fiducia.
Il tempo necessario per maturare un C.I. varia in relazione alla prestazione prospettata (modalit di
svolgimento, preparazione, effetti collaterali, complicanze, possibilit di procedure alternative, ecc.) e
alle caratteristiche del paziente (cliniche, psicologiche, culturali, funzionali, ecc.).
Qualora si verifichi che linformazione, lacquisizione del consenso e lesecuzione dellatto sanitario siano
realizzati in tempi diversi e a carico di soggetti diversi, il paziente deve esserne sempre informato.
E raccomandabile, per quanto possibile, tenere distinti anche temporalmente il momento
dellinformazione da quello del consenso e quindi predisporre per ogni trattamento una scheda
informativa dettagliata da consegnare al paziente e che, se possibile, verr ritirata dopo un adeguato
lasso di tempo controfirmata per presa visione consentendo eventuali osservazioni o richieste di
chiarimenti; tale documento verr archiviato in cartella (clinica, vaccinale, etc.) e si proceder a
compilare e far sottoscrivere il modulo di consenso, nei casi previsti, che accompagner il colloquio
medico / operatore sanitario-paziente e che far riferimento alla scheda informativa consegnata
precedentemente; anche il modulo di consenso sar archiviato in cartella; luso della modulistica non
deve essere considerata sostitutiva, ma integrativa del colloquio con il paziente che deve avvenire in
luogo riservato nel rispetto della privacy, in condizioni di tranquillit psicologica ed emotiva per il
paziente; consigliabile dare copia del consenso al paziente.

c. Responsabilit: chi deve acquisire il consenso informato
Il dovere di raccogliere il consenso/dissenso con le modalit di seguito specificate del medico e/o di
altro operatore sanitario o socio-saniatario, relativamente agli atti e alle informazioni di specifica
competenza.
E fortemente raccomandabile che lacquisizione del CI venga assunta da chi effettua la prestazione.
Si raccomanda che lesecutore della prestazione, se persona diversa da chi ha fornito linformazione, si
assicuri che loggetto del consenso risponda allatto che si sta per eseguire e che linformazione sullatto
sia stata data e, qualora ci siano dubbi, ripeta linformazione o richieda un nuovo consenso scritto.
E necessario che di ci resti traccia nella documentazione clinica.

d. Forma del consenso: come deve essere acquisito il consenso informato
Il CI pu essere di due tipi:
- implicito ovvero tacito in quanto si deduce dalla richiesta stessa del paziente che si rivolge al
contesto socio-sanitario, dalla cooperazione/coinvolgimento al percorso di cura, basato sulla fiducia
e di norma riguarda prescrizioni o prestazioni mediche di routine, comuni e di consuetudine, di cui il
paziente ha conoscenza ed esperienza;
- esplicito (orale o scritto) nei casi di trattamenti sanitari invasivi e/o rischiosi in grado di avere
possibili ripercussioni sullintegrit psico-fisica e sulla vita.
Il consenso redatto e sottoscritto dal paziente e dal medico responsabile dellatto sanitario, deve essere
allegato e conservato allinterno della documentazione clinica di cui diviene parte integrante.
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Conseguentemente potr essere consegnato come tutta la documentazione in copia al paziente, qualora
ne faccia richiesta.
La prassi del consenso scritto risponde senza dubbio alle esigenze del diritto vigente e soprattutto della
giurisprudenza, ed di pi facile riscontro probatorio rispetto alla prova per testimoni; il CI deve essere
acquisito in forma scritta nei casi previsti dalla legge
E raccomandabile che ogni Dipartimento individui le attivit diagnostico/terapeutiche soggette a CI in
forma scritta predisponendo apposita modulistica.
e. Contenuti del documento di consenso
- Dati identificativi dellAzienda, del Dipartimento e dellUnit Operativa;
- Generalit del paziente;
- Dati identificativi dei genitori (in caso di paziente minorenne); (Nota: nel caso sia presente un solo
genitore occorre allegare il modello di autocertificazione)
- Dati identificativi del tutore (in caso di paziente interdetto giudiziale) o dell'amministratore di
sostegno o del curatore speciale, ove esistano (Occorre verificarne i dati anagrafici e la relativa
documentazione presentata, che ne attesti leffettiva titolarit)
- Sintesi della situazione clinica del paziente;
- Atto sanitario proposto per cui si richiede il consenso informato con specifica di sito anatomico e lato
di effettuazione (terapia medica, intervento chirurgico, procedura diagnostica terapeutica);
- Modalit di effettuazione (con presentazione delle diverse modalit / tecniche possibili e relativi
vantaggi e rischi)
- Indicazione di possibilit, probabilit, portata ed estensione dei risultati conseguibili
- Indicazione di condizioni concomitanti che costituiscono fattore di rischio
- Conseguenze sia temporanee sia permanenti prevedibili, eventuali ricadute nellambito della vita
familiare, sociale e sulle attivit occupazionali
- Eventuali rischi e complicanze (anche in sede post operatoria); grado di possibilit del verificarsi e di
essere risolti e modalit di risoluzione
- Indicazione delle possibilit di scelta fra cure diverse o diverse tecniche operatorie e relativi vantaggi
e rischi
- Indicazione delle eventuali possibili patologie che con maggior probabilit potranno essere scoperte
nel corso dellintervento (al fine dellacquisizione del CI anche per il loro trattamento)
- Possibili conseguenze derivanti dal rifiuto dellatto sanitario
- Indicazione se sia stata consegnato del materiale informativo specifico per latto sanitario proposto al
paziente; in caso di consegna firma per accettazione del materiale consegnato
- Dichiarazione di avvenuta informazione al paziente;
- Data in cui l'informativa stata fornita;
- Timbro e firma del medico/operatore sanitario;
- Dichiarazione del paziente di aver ricevuto un'informazione adeguata ed esauriente e di averla
compresa;
- Dichiarazione del paziente di essere a conoscenza della possibilit di revocare il consenso;
- Dichiarazione del paziente di accettare o non accettare liberamente, spontaneamente e in piena
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coscienza l'atto sanitario proposto;
- Eventuali osservazioni;
- Data di compilazione del modulo;
- Timbro (oppure presenza di nome e cognome in stampatello / numero di matricola) e firma del
medico/operatore sanitario che acquisisce il consenso;
- Dichiarazione del paziente di voler revocare il consenso;
- Firma del paziente (oppure di entrambi i genitori del minorenne; oppure del tutore / curatore);
- In caso di paziente minorenne e di assenza di firma di entrambi i genitori, occorre la presenza di un
modulo di autocertificazione (Allegato 2) e di firma da parte del solo genitore presente;
- In caso di revoca del consenso, registrazione di tale revoca;
- Attestazione di Verifica da parte del medico dellavvenuta comprensione da parte del paziente delle
informazioni ricevute
Vedi schema tipo di documento per il consenso informato (Allegato 1)
In caso di prestazioni effettuate nei confronti di cittadini stranieri:
- occorrer, ove possibile, fornire materiale informativo ritenuto necessario e la documentazione inerente
al consenso informato in una lingua compresa dallutente;
- per quanto riguarda situazioni che presentino rilevanti difficolt di comprensione, auspicabile
lintervento di persona che svolga attivit di interprete e mediatore culturale verso lutente coinvolto;
f. Predisposizione e validazione delle schede informative
I Dipartimenti/Servizi/UO coinvolti predispongono le schede informative sullattivit oggetto del consenso
seguendo le seguenti modalit:
- elaborazione e stesura delle schede informative corredandole dei necessari riferimenti bibliografici,
coordinandone la stesura, se del caso, con altri per competenza specialistica;
- autenticazione delle schede apportando la firma del responsabile, la data e il livello di revisione;
- sottoporre le schede informative al parere del Direttore del Dipartimento e della funzione di Risk
Manager, in accordo con i Referenti Qualit di area;
- curare periodicamente laggiornamento dei contenuti delle schede sulla base dellevoluzione delle
conoscenze tecnico-scientifiche, trasmettendo la revisione aggiornata alla funzione di Risk Manager
e ai Referenti Qualit di area.
g. Distribuzione dei documenti correlati al processo
I Direttori di Dipartimento, tramite i responsabili di Servizio/UO. garantiscono la presenza dei moduli
aggiornati presso i luoghi di impiego ed il ritiro dei moduli obsoleti; devono altres garantire la formazione
necessaria alla corretta interpretazione e impiego dei moduli.
necessario che ogni scheda informativa venga firmata in calce dal paziente, unitamente al modulo di
CI, per garantirne la successiva rintracciabilit in modo univoco.

h. Archiviazione della documentazione correlata al consenso
Il modulo di consenso e la relativa scheda informativa, redatti e sottoscritti secondo le modalit descritte
in precedenza, devono essere allegati e conservati allinterno della documentazione sanitaria dell utente
di cui divengono parte necessaria ed integrante.

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i. Riesame del processo
La Direzione del Dipartimento/Servizio/UO definisce il sistema di monitoraggio del processo volto a:
- promuoverne il miglioramento continuo in termini di efficacia ed efficienza;
- raccogliere critiche;
- stimolare proposte.
I risultati del monitoraggio devono essere comunicati alla Direzione Sanitaria aziendale ed alla funzione
di risk manager

j. Dissenso di persone maggiorenni e capaci
In presenza di dissenso allatto sanitario proposto, espresso da paziente maggiorenne e capace per la
cui valutazione valgono gli stessi criteri di giudizio usati per stabilire la validit del consenso, il
trattamento sanitario pu essere imposto soltanto nei casi previsti dalla legge.
Nei soli casi previsti dalla legge (TSO) lautorit sanitaria pu disporre misure di trattamenti sanitari
obbligatori a salvaguardia della persona interessata e dei terzi con cui questi pu venire a contatto.
In tali casi non richiesta lespressione del consenso, anche se gli accertamenti e i trattamenti sanitari
obbligatori devono essere accompagnati da iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la
partecipazione da parte di chi vi obbligato, e comunque il rispetto della dignit della persona.
Di fronte al rifiuto del paziente maggiorenne e capace di sottoporsi agli atti sanitari proposti, il medico e
gli operatori sanitari devono rispettare la sua volont, a meno che la situazione clinica non evolva fino a
determinare lo stato di necessit (art. 54 CP vedi riferimenti normativi).

k. Casi particolari
Il processo di acquisizione del CI deve essere adattato quando latto sanitario rivolto a:
paziente minorenne;
paziente interdetto o sottoposto ad una amministrazione di sostegno riferita ad atti sanitari;
paziente in condizione di incapacit naturale, perch privo in tutto o in parte di autonomia
decisionale o temporaneamente incapace di esprimere la propria volont.
A seguito dellevoluzione normativa nel campo della protezione delle persone appartenenti a fasce
deboli, meritano di essere sottolineate alcune linee ispiratrici comuni, che valgono anche per il CI allatto
sanitario:
lautonomia di una persona e il livello di protezione che, in qualche caso, le deve essere assicurato
si adeguano alle sue disabilit e capacit, che mutano - per il minorenne in relazione alle diverse
et;
il genitore o il tutore o lamministratore di sostegno non possono normare da soli e in modo illimitato
il regime degli atti, ivi compresi quelli sanitari, da compiere nellinteresse del loro rappresentato, sia
esso minorenne oppure maggiore di et e menomato.

- PAZIENTI MINORENNI
Secondo il codice civile la potest sui figli, sino allet maggiore od allemancipazione, esercitata di
comune accordo da entrambi i genitori (art. 316, co. 2 c.c.) o da un solo genitore se laltro genitore
morto, o decaduto, o sospeso dalla potest; ovvero in caso di incapacit od altro impedimento che
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rende impossibile ad uno dei genitori lesercizio della potest (art. 317 c.c.).
Nei casi di comuni trattamenti medici (visite, medicazioni, ecc.) sufficiente il consenso di uno solo dei
genitori in applicazione del principio generale che gli atti di ordinaria amministrazione possono essere
compiuti disgiuntamente da ciascun genitore. In questi casi il consenso comune considerato implicito.
Quando invece necessario il consenso esplicito di entrambi i genitori, si forniscono le seguenti
indicazioni:
a) Entrambi i genitori presenti e daccordo: si acquisisce il consenso e si procede. Il consenso comune
sempre necessario in caso di genitori separati o divorziati o non conviventi, in base al principio che
le decisioni di maggiore interesse per i figli relative all'istruzione, all'educazione e alla salute sono
assunte di comune accordo (artt. 155, co. 3, e 317 co. 2 c.c.).
b) Assenza di un genitore per lontananza o impedimento o sua incapacit - naturale o dichiarata con
pronuncia di interdizione giudiziale - che renda impossibile lesercizio della potest per latto
sanitario: sufficiente lacquisizione del consenso del solo genitore presente e capace (art. 317, co
1 c.c.) e che il genitore presente compili e sottoscriva sotto la sua responsabilit il modulo di
autocertificazione attestante la condizione di lontananza o impedimento dellaltro genitore; il modulo
deve essere conservato insieme al modulo di consenso.
c) Disaccordo tra i genitori.
Lart. 155 c.c. provvedimenti riguardo ai figli (come modificato dalla Legge 54/2006) prevede che,
anche in caso di separazione personale dei genitori, la potest genitoriale esercitata da entrambi e
in caso di disaccordo la decisione rimessa al giudice, quindi il medico non pu procedere
allerogazione dellatto sanitario, a meno che non ricorra lo stato di necessit (art. 54 CP).
d) Opposizione di entrambi i genitori: il medico, qualora valuti indispensabile l'atto sanitario per il
minorenne, deve procedere a segnalazione alla Procura della Repubblica per i minorenni perch
valuti la presentazione di ricorso al Tribunale per i minorenni per un provvedimento che precluda ai
genitori lesercizio della potest, limitatamente a quello specifico atto sanitario, e autorizzi tale atto
anche a prescindere dal loro consenso.
e) Nelle situazioni in cui il minorenne non convive con i genitori, per lacquisizione del CI valgono le
seguenti indicazioni:
minorenne in affidamento, in comunit o in istituto penale: laffidatario - cui sono assimilati i
responsabili della comunit o dellistituto - esercita i poteri connessi alla potest parentale in
relazione agli ordinari rapporti con le autorit sanitarie (art. 5, co. 1 e 3 Legge 184/1983); il
medico pu procedere allatto sanitario con il loro consenso: in tali situazioni necessario
acquisire la dichiarazione dellaffidatario per quanto riguarda la sua qualit. Nelle altre tipologie
di atti sanitari necessario richiedere il consenso dei genitori (secondo le indicazioni dei
precedenti punti) o del tutore (se c), oppure procedere a segnalare il caso alla Procura della
Repubblica per i minorenni, perch presenti ricorso al Tribunale per i minorenni per un
provvedimento.
minorenne che vive in strada senza reperibilit dei genitori o minore straniero non
accompagnato per cui non c una tutela: occorre procedere a segnalazione alla Procura della
Repubblica per i minorenni perch valuti la presentazione di ricorso al Tribunale per i minorenni
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per un provvedimento autorizzativo urgente. Si dovr inoltre segnalare il caso al giudice tutelare
per lapertura di tutela e la nomina di un tutore.
f) Minorenne che ha un tutore: per gli atti sanitari che escono dal comune trattamento medico
necessario un CI esplicito del tutore.
Ascolto e considerazione dellopinione del minorenne.
Quando il minorenne abbia una sufficiente capacit di discernimento il medico deve ricercare con le
dovute cautele del caso ladesione alle terapie anche da parte sua. Lascolto medico deve essere
preceduto da unattivit di informazione, che va data in forma adeguata allet.
Tali atti (informazione e raccolta dellopinione del minorenne) dovranno essere riportati in cartella clinica.
In presenza di un dissenso del minorenne rispetto alla proposta diagnostico/terapeutica, malgrado il
consenso degli esercenti la potest, dopo reiterati momenti di informazione e ricerca del dialogo, bisogna:
o valutare la necessit/differibilit del trattamento proposto;
o prendere in considerazione lopinione del minorenne, in funzione della sua et e del suo grado di
maturit (art. 6 Convenzione sui diritti delluomo e la biomedicina di Oviedo del 1997);
o considerare il dissenso del minore come ostativo al trattamento sanitario quando esso sia
ragionevole sotto il profilo delle beneficit o della possibilit di altri interventi alternativi e quando il
minorenne ha una certa et per cui non si pu provvedere con la forza;
o nellipotesi che per la gravit della situazione sanitaria il trattamento proposto sia necessario e
indifferibile, occorrer procedere alla segnalazione alla Procura della Repubblica per i minorenni per
leventuale iniziativa di provvedimenti del Tribunale per i minorenni.
N.B.: la legge n. 184/1983 per ladozione e laffidamento familiare afferma che deve essere sentito il
minore che ha compiuto gli anni dodici e anche il minore di et inferiore, in considerazione della sua
capacit di discernimento; secondo il Comitato Nazionale per la Bioetica va sentito il minore al di sopra
degli otto-nove anni (Informazione e consenso allatto medico parere del 20.6.1992).

Atti sanitari per cui escluso lobbligo di acquisire il consenso genitoriale o del tutore
Per alcuni atti sanitari escluso lobbligo di acquisire il consenso dei genitori o del tutore e il medico su
richiesta del minorenne pu procedere all'atto sanitario a prescindere dal consenso, dal dissenso o
allinsaputa dei genitori o del tutore:
- per le prescrizioni mediche e le somministrazioni nelle strutture sanitarie e nei consultori dei mezzi
necessari per conseguire le finalit liberamente scelte in ordine alla procreazione responsabile (art. 2
co.3 legge 27 maggio 1978, n. 194 sulla interruzione della gravidanza); e in particolare, a partire dai 14
anni di et, per visite, anche ginecologiche, trattandosi di intervento non terapeutico ma riferito alla sfera
sessuale;
- per l'interruzione di gravidanza quando il giudice tutelare abbia autorizzato la minorenne a
decidere a prescindere dal consenso dei genitori o del tutore, in presenza di seri motivi che
impediscano o sconsiglino la loro consultazione o che inducano a procedere contro il loro parere (art.
12 Legge 27 maggio 1978, n. 194);
- per gli accertamenti diagnostici e gli interventi terapeutici e riabilitativi al minorenne che faccia uso
personale non terapeutico di sostanze stupefacenti; il minorenne pu mantenendo lanonimato
accedere personalmente ai servizi per le tossicodipendenze, ottenere dei trattamenti terapeutici e
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consentire al controllo delle urine o del capello (art. 120 D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309).

- PAZIENTE INTERDETTO O SOTTOPOSTO AD UNA AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO RIFERITA AD ATTI SANITARI.
La protezione verso soggetti maggiorenni privi in tutto o in parte di autonomia pu portare alla nomina di
una della seguenti figure giuridiche:
tutore, nel caso di persona interdicenda o interdetta per infermit mentale (art. 414 c.c.)
amministratore di sostegno, nel caso di persona che, per effetto di una infermit ovvero di una
menomazione fisica o psichica, si trova nella impossibilit, anche parziale o temporanea, di provvedere ai
propri interessi. Il tutore ha la funzione di rappresentante legale ed ha titolo ad esprimere il consenso alle
prestazioni sanitarie nellinteresse della persona assistita, se ci non esplicitamente escluso dal
provvedimento. Per quanto riguarda la figura dellamministratore di sostegno occorre riferirsi al
provvedimento del giudice tutelare di nomina che ne indica i poteri, che possono riguardare anche la
sfera sanitaria. I provvedimenti di nomina dovranno essere trattenuti in copia agli atti unitamente al
documento di riconoscimento del soggetto nominato.
Il medico ha lobbligo di dare informazioni al soggetto tutelato e di tenere conto della sua volont,
compatibilmente con la sua capacit di comprensione. In particolare nellamministrazione di sostegno, la
persona priva di autonomia, per gli atti in cui viene sostituita da un amministratore, deve essere informata
in precedenza, pu esprimere il suo dissenso e, in questo caso, lamministratore deve darne notizia al
giudice tutelare. In caso di opposizione da parte del tutore o dellamministratore di sostegno, al di fuori
dello Stato di necessit, il medico tenuto ad informare il giudice tutelare.

- PAZIENTE IN CONDIZIONE DI INCAPACIT NATURALE PERCH PRIVO IN TUTTO O IN PARTE DI AUTONOMIA
DECISIONALE O TEMPORANEAMENTE INCAPACE DI ESPRIMERE LA PROPRIA VOLONT
Un paziente pu non essere interdetto o sottoposto ad amministrazione di sostegno per i trattamenti
sanitari e trovarsi in una condizione di incapacit naturale perch privo in tutto o in parte di autonomia
decisionale o temporaneamente incapace di esprimere la propria volont.
Deve essere sempre tenuto presente che la capacit decisionale necessita di essere contestualizzata e
quindi rapportata alle diverse fattispecie, semplici o complesse, nei cui confronti il paziente esercita la
scelta.
Nelle situazioni cliniche in cui il paziente sia temporaneamente incapace ad esprimere la propria volont,
il medico deve prestare le cure indispensabili e indifferibili.
Il medico deve attuare gradatamente e sequenzialmente il trattamento terapeutico in modo da portare il
paziente verso un miglioramento della propria capacit decisionale e quindi di porlo in grado di affrontare
gli atti pi complessi sotto il profilo terapeutico e/o assistenziale. Tale processo deve essere
accuratamente documentato.
Il consenso in questi casi diventa uno degli obiettivi della relazione terapeutica, attraverso piccoli
consensi, il cosiddetto consent in progress.
Inoltre, attraverso consulenze specialistiche, pu essere valutata la specifica capacit decisionale del
paziente e supportata la decisione rispetto al trattamento: il caso di una consulenza geriatria in soggetti
anziani con rilevanti problemi di natura cognitiva, oppure una consulenza psichiatrica in pazienti che
presentino disturbi di tale natura.
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Qualora dalla risultanza delle consulenze esperite e dallo scarso successo degli interventi terapeutici
attuati si confermi lo stato di incapacit temporanea, si dovr adire o al giudice tutelare per una
amministrazione di sostegno o al Procuratore della Repubblica per liniziativa di una interdizione, nel cui
contesto potr essere autorizzato lintervento pi opportuno.

- TRATTAMENTI SANITARI OBBLIGATORI
Nei soli casi previsti dalla legge e secondo le disposizioni ivi contenute, lautorit sanitaria pu disporre
misure di trattamenti sanitari obbligatori a salvaguardia della persona interessata e dei terzi con cui questi
pu venire a contatto.
In tali casi non richiesta lespressione del consenso, anche se gli accertamenti e i trattamenti sanitari
obbligatori devono essere accompagnati da iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la partecipazione
da parte di chi vi obbligato.

l. Stato di necessit
Quando sussistano le condizioni di cui allart. 54 CP e la persona non sia in grado di esprimere il proprio
consenso a prestazioni sanitarie ritenute indifferibili, il medico tenuto ad intervenire anche senza
lacquisizione del consenso.
A tal fine occorre che il pericolo sia attuale e inevitabile: attuale, in quanto imminente e sovrastante, in
atto al momento dellazione; inevitabile, perch non eliminabile con diversa condotta.
Il medico compie tutti gli atti possibili, riportando in cartella clinica la situazione che viene ad affrontare e i
provvedimenti relativi non procrastinabili e necessari per superare quel pericolo o rischio.
Ai familiari non riconosciuto alcun vero e proprio potere di decidere; opportuno che siano informati,
ma le decisioni cliniche spettano autonomamente al medico.
Superato lo stato di necessit per le successive prestazioni sanitarie, occorre acquisire il consenso del
paziente.
In sala operatoria il medico che si trovi di fronte ad una situazione imprevista, che comporti un intervento
differente da quello per il quale era stato acquisito il consenso del paziente, interviene secondo linteresse
dello stesso, escludendo la possibilit di rimandare lintervento ad un successivo momento solo se il
rinvio stesso costituisce un danno grave alla salute o alla vita del paziente.
In caso di minorenni o incapaci e in assenza dei genitori/tutori lo Stato di necessit pu essere valutato
con maggiore ampiezza, qualora il ritardo allesecuzione dellatto sanitario comporti un aggravamento
della situazione clinica.









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RIFERIMENTI NORMATIVI: disposizioni legislative e giurisprudenza
Costituzione Italiana:
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili delluomo, sia come singolo sia nelle formazioni
sociali ove si svolge la sua personalit, e richiede ladempimento dei doveri inderogabili di solidariet
politica, economica e sociale
Art. 13
La libert personale inviolabile.
Non ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, n qualsiasi altra
restrizione della libert personale se non per atto motivato dallautorit giudiziaria e nei soli casi e modi
previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessit ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, lautorit di pubblica
sicurezza pu adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore
allautorit giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati
e restano privi di ogni effetto.
punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libert.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.
Art. 30
dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
Nei casi di incapacit dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei
membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternit.
Art. 32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dellindividuo e interesse della collettivit e
garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno pu essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La
legge non pu in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Codice Civile:
Art. 5 (Atti di disposizione del proprio corpo)
Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente
dellintegrit fisica, o quando siano altrimenti contrari alla legge, allordine pubblico o al buon costume.
Art. 147 (Doveri verso i figli)
Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo
conto delle capacit, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.
Art. 155 (Provvedimenti riguardo ai figli)
Anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto
equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di
conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale. Per
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realizzare la finalit indicata dal primo comma, il giudice che pronuncia la separazione personale dei
coniugi adotta i provvedimenti relativi alla prole con esclusivo riferimento all'interesse morale e materiale
di essa. Valuta prioritariamente la possibilit che i figli minori restino affidati a entrambi i genitori oppure
stabilisce a quale di essi i figli sono affidati, determina i tempi e le modalit della loro presenza presso
ciascun genitore, fissando altres la misura e il modo con cui ciascuno di essi deve contribuire al
mantenimento, alla cura, all'istruzione e all'educazione dei figli. Prende atto, se non contrari all'interesse
dei figli, degli accordi intervenuti tra i genitori. Adotta ogni altro provvedimento relativo alla prole. La
potest genitoriale esercitata da entrambi i genitori. Le decisioni di maggiore interesse per i figli relative
all'istruzione, all'educazione e alla salute sono assunte di comune accordo tenendo conto delle capacit,
dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli. In caso di disaccordo la decisione e' rimessa al
giudice. Limitatamente alle decisioni su questioni di ordinaria amministrazione, il giudice pu stabilire che i
genitori esercitino la potest separatamente.
Art. 155-bis (Affidamento a un solo genitore e opposizione all'affidamento condiviso).
Il giudice pu disporre l'affidamento dei figli ad uno solo dei genitori qualora ritenga con provvedimento
motivato che l'affidamento all'altro sia contrario all'interesse del minore. Ciascuno dei genitori pu, in
qualsiasi momento, chiedere l'affidamento esclusivo quando sussistono le condizioni indicate al primo
comma. Il giudice, se accoglie la domanda, dispone l'affidamento esclusivo al genitore istante, facendo
salvi, per quanto possibile, i diritti del minore previsti dal primo comma dell'articolo 155. Se la domanda
risulta manifestamente infondata, il giudice pu considerare il comportamento del genitore istante ai fini
della determinazione dei provvedimenti da adottare nell'interesse dei figli, rimanendo ferma l'applicazione
dell'articolo 96 del codice di procedura civile.
Art. 155-quinquies (Disposizioni in favore dei figli maggiorenni).
Il giudice, valutate le circostanze, pu disporre in favore dei figli maggiorenni non indipendenti
economicamente il pagamento di un assegno periodico. Tale assegno, salvo diversa determinazione del
giudice, e' versato direttamente all'avente diritto. Ai figli maggiorenni portatori di handicap grave ai sensi
dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, si applicano integralmente le disposizioni
previste in favore dei figli minori.
Art. 316 (Esercizio della potest dei genitori)
Il figlio soggetto alla potest dei genitori sino all'et maggiore o alla emancipazione. La potest
esercitata di comune accordo da entrambi i genitori. In caso di contrasto su questioni di particolare
importanza ciascuno dei genitori pu ricorrere senza formalit al giudice indicando i provvedimenti che
ritiene pi idonei.
Se sussiste un incombente pericolo di grave pregiudizio per il figlio, il padre pu adottare i provvedimenti
urgenti ed indifferibili.
Il giudice, sentiti i genitori ed il figlio, se maggiore degli anni quattordici, suggerisce le determinazioni che
ritiene pi utili nell'interesse del figlio e dell'unit familiare. Se il contrasto permane il giudice attribuisce il
potere di decisione a quello dei genitori che, nel singolo caso, ritiene il pi idoneo a curare l'interesse del
figlio.


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Art. 317 (Impedimento di uno dei genitori)
Nel caso di lontananza, di incapacit o di altro impedimento che renda impossibile ad uno dei genitori
l'esercizio della potest, questa esercitata in modo esclusivo dall'altro.
La potest comune dei genitori non cessa quando, a seguito di separazione, di scioglimento, di
annullamento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, i figli vengono affidati ad uno di essi.
L'esercizio della potest regolato, in tali casi, secondo quanto disposto nell'art. 155.
Art. 317-bis (Esercizio della potest)
Al genitore che ha riconosciuto il figlio naturale spetta la potest su di lui.
Se il riconoscimento fatto da entrambi i genitori, lesercizio della potest spetta congiuntamente ad
entrambi qualora siano conviventi. Si applicano le disposizioni dell'art. 316. Se i genitori non convivono
l'esercizio della potest spetta al genitore col quale il figlio convive ovvero, se non convive con alcuno di
essi, al primo che ha fatto il riconoscimento.
Il giudice, nell'esclusivo interesse del figlio, pu disporre diversamente; pu anche escludere dall'esercizio
della potest entrambi i genitori, provvedendo alla nomina di un tutore.
Il genitore che non esercita la potest ha il potere di vigilare sull'istruzione, sull'educazione e sulle
condizioni di vita del figlio minore.
Art. 330 (Decadenza dalla potest sui figli)
Il giudice pu pronunziare la decadenza della potest quando il genitore viola o trascura i doveri ad essa
inerenti o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio.
In tale caso, per gravi motivi, il giudice pu ordinare l'allontanamento del figlio dalla residenza familiare
Art. 333 (Condotta del genitore pregiudizievole ai figli)
Quando la condotta di uno o di entrambi i genitori non tale da dare luogo alla pronuncia di decadenza
prevista dall'art. 330, ma appare comunque pregiudizievole al figlio, il giudice,
secondo le circostanze pu adottare i provvedimenti convenienti e pu anche disporre l'allontanamento di
lui dalla residenza familiare.
Art 343 (Apertura della tutela)
Se entrambi i genitori sono morti o per altre cause non possono esercitare la potest, si apre la tutela
presso il tribunale del circondario dove la sede principale degli affari e interessi del minore.
Se il tutore domiciliato o trasferisce il domicilio in altro circondario, la tutela pu essere ivi trasferita con
decreto del tribunale [disp. att. 38].
Art. 357 (Funzioni del tutore)
Il tutore ha la cura della persona del minore, lo rappresenta in tutti gli atti civili e ne amministra i beni.
Art. 409 (Effetti dellamministrazione di sostegno) Il beneficiario conserva la capacit di agire per tutti
gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o lassistenza necessaria dellamministratore di
sostegno.
Il beneficiario dellamministrazione di sostegno pu in ogni caso compiere gli atti necessari a soddisfare le
esigenze della propria vita quotidiana.



19
Codice Penale:
Art. 50 (Consenso dellavente diritto)
Non punibile chi lede o pone in pericolo un diritto, col consenso della persona che pu validamente
disporne.
Art. 54 (Stato di necessit)
Non punibile chi ha commesso il fatto per esservi costretto dalla necessit di salvare s od altri dal
pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, n altrimenti
evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.
Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo.
La disposizione della prima parte di questo articolo si applica anche se lo stato di necessit determinato
dallaltrui minaccia; ma, in tal caso, del fatto commesso dalla persona minacciata risponde chi lha
costretto a commetterlo.

Altre disposizioni normative di riferimento:
L. 13.5.1978, n. 180: accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori.
L. 23.12.1978, n. 833: istituzione del SSN - Art. 33 (Norme per gli accertamenti ed i trattamenti sanitari
volontari ed obbligatori):
Gli accertamenti ed i trattamenti sanitari sono di norma volontari.
Nei casi di cui alla presente legge e in quelli espressamente previsti da leggi dello Stato possono essere
disposti dall'autorit sanitaria accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori, secondo l'articolo 32 della
Costituzione, nel rispetto della dignit della persona e dei diritti civili e politici, compreso per quanto
possibile il diritto alla libera scelta del medico e del luogo di cura.
Gli accertamenti ed i trattamenti sanitari obbligatori sono disposti con provvedimento del sindaco nella
sua qualit di autorit sanitaria, su proposta motivata di un medico.
Gli accertamenti e i trattamenti sanitari obbligatori sono attuati dai presidi e servizi sanitari pubblici
territoriali e, ove, necessiti la degenza, nelle strutture ospedaliere pubbliche o convenzionate.
Gli accertamenti e i trattamenti sanitari obbligatori di cui ai precedenti commi devono essere
accompagnati da iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la partecipazione da parte di chi vi
obbligato. L'unit sanitaria locale opera per ridurre il ricorso ai suddetti trattamenti sanitari obbligatori,
sviluppando le iniziative di prevenzione e di educazione sanitaria ed i rapporti organici tra servizi e
comunit.
Nel corso del trattamento sanitario obbligatorio, l'infermo ha diritto di comunicare con chi ritenga
opportuno.
Chiunque pu rivolgere al sindaco richiesta di revoca o di modifica del provvedimento con il quale
stato disposto o prolungato il trattamento sanitario obbligatorio.
Sulle richieste di revoca o di modifica il sindaco decide entro dieci giorni. I provvedimenti di revoca o di
modifica sono adottati con lo stesso procedimento del provvedimento revocato o modificato.
L. 2.5.1992, n. 210 e s.m. ed i.: indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da vaccinazioni
obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati.
D.lgs. 30.12.1992, n. 502 e D.lgs. 7.12.1993, n. 517: riordino della disciplina in materia sanitaria.
20
D.lgs. 19.6.1999, n. 229: norme per la razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale.
D.lgs. 30.6.2003, n. 196: codice in materia di protezione dei dati personali.
L. 19 febbraio 2004, n. 40: norme in materia di procreazione medicalmente assistita - Art. 6 co. 1
(Consenso informato):
Per le finalit indicate dal comma 3, prima del ricorso ed in ogni fase di applicazione delle tecniche di
procreazione medicalmente assistita il medico informa in maniera dettagliata i soggetti di cui all'articolo 5
sui metodi, sui problemi bioetici e sui possibili effetti collaterali sanitari e psicologici conseguenti
all'applicazione delle tecniche stesse, sulle probabilit di successo e sui rischi dalle stesse derivanti,
nonch sulle relative conseguenze giuridiche per la donna, per l'uomo e per il nascituro. Alla coppia
deve essere prospettata la possibilit di ricorrere a procedure di adozione o di affidamento ai sensi della
legge 4 maggio 1983, n. 184, e successive modificazioni, come alternativa alla procreazione
medicalmente assistita. Le informazioni di cui al presente comma e quelle concernenti il grado di
invasivit delle tecniche nei confronti della donna e dell'uomo devono essere fornite per ciascuna delle
tecniche applicate e in modo tale da garantire il formarsi di una volont consapevole e consapevolmente
espressa.
Convezione di Oviedo 1997 sui diritti delluomo e sulla biomedicina ed il Protocollo addizionale sul
divieto di clonazione di esseri umani (1998)

21
Principali prestazioni sanitarie che prevedono espressamente il consenso:
PRESTAZIONI NORMA RIFERIMENTO AL CONSENSO
Attivit trasfusionali e produzione
di emoderivati
- Legge 21.10.2005 n 219
(nuova disciplina delle attivit
trasfusionali e della produzione
nazionale degli emoderivati)

- DM Min. Salute 3 marzo 2005
(protocolli per laccertamento
dellidoneit del donatore di sangue e
di emocomponenti)

- DM Ministero della Salute 3
marzo 2005 (caratteristiche e
modalit per la donazione del
donatore sangue ed emocomponenti)
- art. 3




art. 9 (donatore)





- art. 11 (ricevente)



Accertamento diagnostico HIV - legge 5.6.1990, n. 135 - art. 5
Donazioni di tessuti e di organi tra
persone viventi
- legge 26.6.1967, n. 458
trapianto di rene

- legge 16.12.1999, n. 483
trapianto parziale di fegato
- art. 2 (donatore) art. 4
(ricevente)

- art. 1 (richiama le norme del
trapianto di rene, l. 458/67).
Prelievi e trapianti di organi e
tessuti
- Legge 1.04.1999 n 91


- art. 4
Procreazione medicalmente
assistita
- legge 19.2.2004, n. 40
- D.M. Salute 21.7.2004 (in GU
16.8.04, n. 191)
- art. 6
- allegato: linee guida (nella
parte Consenso Informato)
Interruzione volontaria della
gravidanza
- legge 22.5.1978, n. 194 - art. 5
- art. 12 (minore di 18 anni)
Sperimentazione clinica dei
medicinali
- D.M. Sanit 15.7.1997
recepimento linee guida UE di
buona pratica clinica
sperimentazioni cliniche dei
medicinali
- D.L. 17.2.98, n. 23 convertito
in legge 8.4.98, n. 94
sperimentazioni in oncologia;
- D.Lgs. 26.5.2000, n. 187
impiego di radiazioni
ionizzanti.
- all. 1, paragrafo 4.8




- art. 5


- art. 5, comma 6

22
Convenzione europea sullesercizio dei diritti dei minori, adottata dal Consiglio d'Europa a
Strasburgo il 25 gennaio 1996, ratificata e resa esecutiva in Italia con legge 20 marzo 2003, n.77.
Articolo 6: (Processo decisionale)
Nei procedimenti che riguardano un minore, l'autorit giudiziaria, prima di giungere a qualunque
decisione, deve:
a) esaminare se dispone di informazioni sufficienti ad fine di prendere una decisione nell'interesse
superiore del minore e, se necessario, ottenere informazioni supplementari, in particolare da parte dei
detentori delle responsabilit genitoriali;
b) quando il diritto interno ritiene che il minore abbia una capacit di discernimento sufficiente: assicurarsi
che il minore abbia ricevuto tutte le informazioni pertinenti,
- nei casi che lo richiedono, consultare il minore personalmente, se necessario in privato, direttamente o
tramite altre persone od organi, con una forma adeguata alla sua maturit, a meno che ci non sia
manifestamente contrario agli interessi superiori del minore, permettere al minore di esprimere la propria
opinione;
c) tenere in debito conto l'opinione da lui espressa .

Consiglio dEuropa: Convenzione sui diritti delluomo e sulla biomedicina (Oviedo 1997), ratificata
dallItalia con legge 28.3.2001, n. 145.
Capitolo II Consenso:
Art. 5 (Regola generale)
Un intervento nel campo della salute non pu essere effettuato se non dopo che la persona interessata
abbia dato consenso libero e informato.
Questa persona riceve innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dellintervento e
sulle sue conseguenze e i suoi rischi.
La persona interessata pu, in qualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio consenso.
Art. 6 (Protezione delle persone che non hanno la capacit di dare consenso)
Sotto riserva degli articoli 17 e 20, un intervento non pu essere effettuato su una persona che non ha
capacit di dare consenso, se non per un diretto beneficio della stessa.
Quando, secondo la legge, un minore non ha la capacit di dare consenso a un intervento, questo non
pu essere effettuato senza lautorizzazione del suo rappresentante, di unautorit o di una persona o di
un organo designato dalla legge. Il parere di un minore preso in considerazione come un fattore sempre
pi determinante, in funzione della sua et e del suo grado di maturit.
Allorquando, secondo la legge, un maggiorenne, a causa di un handicap mentale, di una malattia o per un
motivo similare, non ha la capacit di dare consenso ad un intervento, questo non pu essere effettuato
senza lautorizzazione del suo rappresentante, di unautorit o di una persona o di un organo designato
dalla legge. La persona interessata deve nei limiti del possibile essere associata alla procedura di
autorizzazione.
Il rappresentante, lautorit, la persona o lorgano menzionati ai paragrafi 2 e 3 ricevono, alle stesse
condizioni, linformazione menzionata allarticolo 5.
23
Lautorizzazione menzionata ai paragrafi 2 e 3 pu, in qualsiasi momento, essere ritirata nellinteresse
della persona interessata.
Art. 7 (Tutela delle persone che soffrono di un disturbo mentale)
La persona che soffre di un disturbo mentale grave non pu essere sottoposta, senza il proprio consenso,
a un intervento avente per oggetto il trattamento di questo disturbo se non quando lassenza di un tale
trattamento rischia di essere gravemente pregiudizievole alla sua salute e sotto riserva delle condizioni di
protezione previste dalla legge comprendenti le procedure di sorveglianza e di controllo e le vie di ricorso.
Art. 8 (Situazioni durgenza)
Allorquando in ragione di una situazione durgenza, il consenso appropriato non pu essere ottenuto, si
potr procedere immediatamente a qualsiasi intervento medico indispensabile per il beneficio della salute
della persona interessata.
Art. 9 (Desideri precedentemente espressi)
I desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al
momento dellintervento, non in grado di esprimere la sua volont saranno tenuti in considerazione.

DOCUMENTI
Codice di Deontologia Medica 16 dicembre 2006
Titolo III Rapporti con il cittadino Capo IV Informazione e consenso
Art. 33 (Informazione al cittadino)
Il medico deve fornire al paziente la pi idonea informazione sulla diagnosi, sulla prognosi, sulle
prospettive e le eventuali alternative diagnostico-terapeutiche e sulle prevedibili conseguenze delle scelte
operate. Il medico dovr comunicare con il soggetto tenendo conto delle sue capacit di comprensione, al
fine di promuoverne la massima partecipazione alle scelte decisionali e ladesione alle proposte
diagnostico-terapeutiche. Ogni ulteriore richiesta di informazione da parte del paziente deve essere
soddisfatta. Il medico deve, altres, soddisfare le richieste di informazione del cittadino in tema di
prevenzione. Le informazioni riguardanti prognosi gravi o infauste o tali da poter procurare
preoccupazione e sofferenza alla persona, devono essere fornite con prudenza, usando terminologie non
traumatizzanti e senza escludere elementi di speranza. La documentata volont della persona assistita di
non essere informata o di delegare ad altro soggetto linformazione deve essere rispettata
Art. 34 (Informazione a terzi)
L'informazione a terzi presuppone il consenso esplicitamente espresso dal paziente, fatto salvo quanto
previsto allart. 10 e allart. 12, allorch sia in grave pericolo la salute o la vita del soggetto stesso o di altri.
In caso di paziente ricoverato, il medico deve raccogliere gli eventuali nominativi delle persone
preliminarmente indicate dallo stesso a ricevere la comunicazione dei dati sensibili.
Art. 35 (Acquisizione del consenso)
Il medico non deve intraprendere attivit diagnostica e/o terapeutica senza lacquisizione del consenso
esplicito e informato del paziente. Il consenso, espresso in forma scritta nei casi previsti dalla legge e nei
casi in cui per la particolarit delle prestazioni diagnostiche e/o terapeutiche o per le possibili
conseguenze delle stesse sulla integrit fisica si renda opportuna una manifestazione documentata della
volont della persona, integrativo e non sostitutivo del processo informativo di cui all'art.33. Il
24
procedimento diagnostico e/o il trattamento terapeutico che possano comportare grave rischio per
l'incolumit della persona, devono essere intrapresi solo in caso di estrema necessit e previa
informazione sulle possibili conseguenze, cui deve far seguito una opportuna documentazione del
consenso. In ogni caso, in presenza di documentato rifiuto di persona capace, il medico deve desistere
dai conseguenti atti diagnostici e/o curativi, non essendo consentito alcun trattamento medico contro la
volont della persona. Il medico deve intervenire, in scienza e coscienza, nei confronti del paziente
incapace, nel rispetto della dignit della persona e della qualit della vita, evitando ogni accanimento
terapeutico, tenendo conto delle precedenti volont del paziente.
Art. 36 (Assistenza durgenza)
Allorch sussistano condizioni di urgenza, tenendo conto delle volont della persona se espresse, il
medico deve attivarsi per assicurare lassistenza indispensabile.
Art. 37 (Consenso del legale rappresentante)
Allorch si tratti di minore o di interdetto il consenso agli interventi diagnostici e terapeutici, nonch al
trattamento dei dati sensibili, deve essere espresso dal rappresentante legale. Il medico, nel caso in cui
sia stato nominato dal giudice tutelare un amministratore di sostegno deve debitamente informarlo e
tenere nel massimo conto le sue istanze. In caso di opposizione da parte del rappresentante legale al
trattamento necessario e indifferibile a favore di minori o di incapaci, il medico tenuto a informare
l'autorit giudiziaria; se vi pericolo per la vita o grave rischio per la salute del minore e dellincapace, il
medico deve comunque procedere senza ritardo e secondo necessit alle cure indispensabili.
Art. 38 (Autonomia del cittadino e direttive anticipate)
Il medico deve attenersi, nellambito della autonomia e indipendenza che caratterizza la professione, alla
volont liberamente espressa della persona di curarsi e deve agire nel rispetto della dignit, della libert e
autonomia della stessa. Il medico, compatibilmente con let, con la capacit di comprensione e con la
maturit del soggetto, ha lobbligo di dare adeguate informazioni al minore e di tenere conto della sua
volont. In caso di divergenze insanabili rispetto alle richieste del legale rappresentante deve segnalare il
caso allautorit giudiziaria; analogamente deve comportarsi di fronte a un maggiorenne infermo di mente.
Il medico, se il paziente non in grado di esprimere la propria volont, deve tenere conto nelle proprie
scelte di quanto precedentemente manifestato dallo stesso in modo certo e documentato.













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ALLEGATO 1

FAC SIMILE DOCUMENTO DI CONSENSO INFORMATO
1) LOGO AZIENDA 1) INTESTAZIONE AZIENDA
2) STRUTTURA ORGANIZZATIVA

DICHIARAZIONE DI CONSENSO INFORMATO

PARTE I - DATI IDENTIFICATIVI

4) GENERALITA e Dati identificativi del paziente: (Cognome Nome Data e luogo di nascita ecc)
.........................................................................................................
...............................................................................................................................................................
4a) Dati dei genitori (in caso di minori di et): ....................................................................................
...............................................................................................................................................................
NB: in caso sia presente solo un genitore occorre allegare il previsto modello di autocertificazione.

4b) Dati del tutore o dellamministratore di sostegno o del curatore speciale (in caso di soggetto privo in tutto
o in parte di autonomia decisionale):
...............................................................................................................................................................
NB: va allegata la documentazione che indica i poteri del legale rappresentante

PARTE II - DATI SANITARI (a cura del medico/operatore sanitario)
5) sintesi situazione clinica: ..................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
6) atto sanitario proposto (con specifica di sito anatomico e lato di effettuazione terapia medica, intervento,
procedura diagnostica terapeutica) : .................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
7) Modalit di effettuazione dellatto sanitario:
..................................................................................................................

8) possibilit, probabilit ed estensione dei risultati conseguibili:
..................................................................................................................

9) Condizioni concomitanti che costituiscono fattori di rischio:
..................................................................................................................

10) Conseguenze prevedibili (sia temporanee, sia permanenti eventuali ricadute nellambito della vita
familiare, sociale e sulle attivit occupazionali)
..................................................................................................................

11) Eventuali rischi e complicanze: (grado di possibilit del loro verificarsi e della loro risoluzione; modalit di
risoluzione)
..................................................................................................................

12) Possibilit di scelta tra cure diverse o diverse tecniche operatorie (con relativi vantaggi e rischi)
..................................................................................................................

13) Eventuali patologie che, con maggior probabilit, potranno essere scoperte nel corso dellintervento
..................................................................................................................

14) Conseguenze derivanti dal rifiuto dellatto sanitario
..................................................................................................................



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15) informativa: dichiaro di aver fornito l'informazione sull'atto sanitario proposto, secondo quanto previsto
dalla procedura aziendale del consenso informato.
Ho consegnato materiale informativo SI NO

Nel caso di cittadino straniero,
15a) Il materiale informativo in lingua SI NO
compresa dallutente

Lacquisizione del consenso avvenuto mediante lintervento di un mediatore / interprete
SI NO


16) data:............................... 17)Timbro e firma del medico/operatore sanitario: ..............................


PARTE III - ESPRESSIONE E ACQUISIZIONE DEL CONSENSO INFORMATO
Io sottoscritto/a ....................................................................................................................... dichiaro:
17) di aver ricevuto un'informazione comprensibile ed esauriente sull'atto sanitario proposto ed in particolare
sulle possibilit di successo, potenziali benefici e rischi, possibili complicanze e possibili conseguenze del
non trattamento, possibili alternative e relativi benefici, rischi e complicanze, e di averle effettivamente
comprese, attraverso:
l'informativa fornita anche mediante nota informativa scritta;
il colloquio con un medico/operatore sanitario;
(barrare la/le modalit di informativa)


18) di essere a conoscenza della possibilit di REVOCARE il presente consenso in qualsiasi momento prima
dell'intervento;

19) (barrare la scelta)
di ACCETTARE
di NON ACCETTARE
liberamente, spontaneamente e in piena coscienza l'atto sanitario proposto.

20) osservazioni: ..................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................

21) Data ............................... 22) Firma/e (cfr. punto 4, 4a, 4b) .......................................................................

23) Attestazione del medico/operatore sanitario che acquisisce il consenso di aver verificato lavvenuta
comprensione da parte del paziente delle informazioni ricevute
...............................................................................................................................................................

24) Timbro e Firma del medico/operatore sanitario che acquisisce il consenso
.......................................................................................

PARTE IV (eventuale)- REVOCA DEL CONSENSO INFORMATO


25) Io sottoscritto/a ...............................................................................................................................
in data ...................................................................... dichiaro di voler R EVO C A R E il consenso.
26) Firma/e (cfr. punto 4, 4a, 4b)
......................................................................................................................


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ALLEGATO 2
FAC SIMILE AUTOCERTIFICAZIONE PER I GENITORI
Dichiarazione sostitutiva dell'atto di notoriet (art. 47 DPR 18.12.2000, n. 445)

1) Io sottoscritto/a ...................................................................................................................................
nato/a a ................................................................... il ............................... con residenza nel Comune
di ....................................... via ................................................................................................ n ..........

consapevole delle responsabilit e delle sanzioni penali previste dall'art. 76 del DPR 445/2000 per
attestazioni e dichiarazioni false e sotto la mia personale responsabilit,

D I C H I AR O

2) di essere genitore del minorenne ......................................................................................................
nato a .................................................................................................................. il ...............................

3) di essere stato/a informato/a delle disposizioni che regolano l'espressione del consenso per i figli
minorenni di et, unite in allegato.

4) che il mio stato civile il seguente:
coniugato/a; . vedovo/a . separato/a,
divorziato/a, in situazione di:
affidamento congiunto
genitore affidatario
genitore non affidatario

5) che, ai fini dell'applicazione dell'art. 317 del Codice Civile, l'altro genitore non pu firmare il consenso
perch assente per:
lontananza
impedimento
altro (specificare)

6) che, ai fini dell'applicazione della Legge del 08.02.2006 n. 54 - Disposizioni in materia di separazione dei
genitori e affidamento condiviso dei figli, art. 1 (Modifiche al codice civile), limitatamente alle decisioni su
questioni di ordinaria amministrazione, il giudice ha stabilito:
. che il sottoscritto esercita la potest separatamente

7) altro: .................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................

Letto, confermato e sottoscritto
Luogo e data: Il/la dichiarante (firma per esteso eleggibile)
........................................ . .......................................................................................................

(art. 38 T.U. sulla documentazione amministrativa - DPR 445/2000)

La presente istanza stata sottoscritta dall'interessato: in presenza del dipendente addetto

(Timbro ASL) (firma del dipendente addetto) .....................................................

presentata unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identit

INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (ART. 13 D.lgs. 30/06/2003, n. 196). I dati personali
raccolti ai fini del presente procedimento amministrativo saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente
a tale scopo dall' AS titolare del trattamento.
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INFORMATIVA AI GENITORI PER LESPRESSIONE DEL CONSENSO ALLE PRESTAZIONI SANITARIE
PER I FIGLI MINORI DI ETA
Secondo il codice civile la potest sui figli esercitata di comune accordo da entrambi i genitori (art. 316, co.
2 c.c.) o da un solo genitore se laltro genitore morto o decaduto o sospeso dalla potest.
Nei casi di comuni trattamenti medici (visite, medicazioni, ecc.) sufficiente il consenso di uno solo dei
genitori in applicazione del principio generale che gli atti di ordinaria amministrazione possono essere
compiuti disgiuntamente da ciascun genitore (art. 320 c.c.). In questi casi il consenso comune considerato
implicito.

CODICE CIVILE
Art. 155 (Provvedimenti riguardo ai figli)
Anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto
equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di
conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale. Per realizzare
la finalit indicata dal primo comma, il giudice che pronuncia la separazione personale dei coniugi adotta i
provvedimenti relativi alla prole con esclusivo riferimento all'interesse morale e materiale di essa. Valuta
prioritariamente la possibilit che i figli minori restino affidati a entrambi i genitori oppure stabilisce a quale di
essi i figli sono affidati, determina i tempi e le modalit della loro presenza presso ciascun genitore, fissando
altres la misura e il modo con cui ciascuno di essi deve contribuire al mantenimento, alla cura, all'istruzione
e all'educazione dei figli. Prende atto, se non contrari all'interesse dei figli, degli accordi intervenuti tra i
genitori. Adotta ogni altro provvedimento relativo alla prole. La potest genitoriale esercitata da entrambi i
genitori. Le decisioni di maggiore interesse per i figli relative all'istruzione, all'educazione e alla salute sono
assunte di comune accordo tenendo conto delle capacit, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei
figli. In caso di disaccordo la decisione rimessa al giudice. Limitatamente alle decisioni su questioni di
ordinaria amministrazione, il giudice pu stabilire che i genitori esercitino la potest separatamente. Salvo
accordi diversi liberamente sottoscritti dalle parti, ciascuno dei genitori provvede al mantenimento dei figli in
misura proporzionale al proprio reddito; omissis.

Art. 316 (Esercizio della potest dei genitori)
Il figlio soggetto alla potest dei genitori sino all'et maggiore o alla emancipazione. La potest esercitata
di comune accordo da entrambi i genitori. In caso di contrasto su questioni di particolare importanza
ciascuno dei genitori pu ricorrere senza formalit al giudice indicando i provvedimenti che ritiene pi idonei.
Se sussiste un incombente pericolo di grave pregiudizio per il figlio, il padre pu adottare i provvedimenti
urgenti ed indifferibili.
Il giudice, sentiti i genitori ed il figlio, se maggiore degli anni quattordici, suggerisce le determinazioni che
ritiene pi utili nell'interesse del figlio e dell'unit familiare. Se il contrasto permane il giudice attribuisce il
potere di decisione a quello dei genitori che, nel singolo caso, ritiene il pi idoneo a curare l'interesse del
figlio.

Art. 317 (Impedimento di uno dei genitori)
Nel caso di lontananza, di incapacit o di altro impedimento che renda impossibile ad uno dei genitori
l'esercizio della potest, questa esercitata in modo esclusivo dall'altro.
La potest comune dei genitori non cessa quando, a seguito di separazione, di scioglimento, di
annullamento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, i figli vengono affidati ad uno di essi.
L'esercizio della potest regolato, in tali casi, secondo quanto disposto nell'art. 155.


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