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IL TIRO NELLO SPAZIO

HOUSTON : ABBIAMO UN PROBLEMA !


Molti scienziati e fisici balistici, hanno tentato nel passato non troppo
lontano di immaginare gli effetti dell'imponderabilit sulla traiettoria dei
proiettili fuori dall'atmosfera, ci in special modo, dopo la conquista
dello spazio, cio dopo gli anni '60, ma il problema del tiro nello
spazio non si limita a ci.
In effetti, per aicinarsi della realt, siamo stati obbligati a prendere
in considerazione numerosi parametri dalle interazioni talolta
sorprendenti !

L'assenza di aria
"ello spazio, l'assenza di aria e dunque di umidit rende inutili le giunture di impermeabilit richieste al
liello terrestre per l'innesco e per il colletto.
#nche, una cartuccia ricaricata in atmosfera $a liello del mare% alla pressione di & bar dee essere ben
crimpata se non si uol edere il proiettile partire come un tappo appena giunti nel ioto assoluto. 'er altro,
se l'assenza di aria non pone nessuna difficolt per la combustione della polere delle cartucce, la polere
contiene da sola l'ossigeno di cui ha bisogno, l'assenza di resistenza dell'aria che ne risulta si riela in
compenso pi( problematique. )ifatti, i proiettili che non perdono pi( la loro elocit per ritardazione douta
all'azione contraria della stessa rende la loro traiettoria non pi( eramente parabolica.
"on tuttaia lineare, ma piuttosto sinuso*dale, poich+ la loro durata di olo ,infinito, obbliga a tenere
conto dell'attrazione graitaire esercitata sui proiettili dal sole, i pianeti, i loro satelliti naturali...
senza parlare dei rischi di collisione. -i noter peraltro che l'assenza di aria e dunque di ento, permette di
semplificare l'equazione della traiettoria, ad esempio la deria che assente nelle tre dimensioni.
#nche la forma degli ogie si riela senza incidenza sulla loro traiettoria. .e forme aerodinamiche
sfuggenti di tipo boat/tail, prodotte per ridurre l'attrito nell'atmosfera, si ritroano inutili su questo piano.
I contenitori utilizzati per sparare proiettili sotto/calibrati restano solidali ad essi fino all'impatto,
indipendentemente della loro densit... ad un'eccezione0 certi contenitori o sabot, come quelli delle palla/
freccette, tipo -auestre, all'uscita della canna, non a causa della frenata che si esercita nel senso
oppositore allo spostamento, ma sotto l'azione dei gas di propulsione posteriori, si distaccano come soffiti
ia erso la direzione di tiro.
La forma dei proiei!i
In compenso, la forma della punta consera una funzione essenziale in balistica terminale.
.e ogie al tempo stesso molto appuntite e molto dure hanno sempre tendenza a perforare il loro
bersaglio, mentre i proiettili 1ad/cutter si fermano al contrario pi( facilmente, trasferendo una maggiore
energia in un bree tempo. .e ogie a punta caa offrono in quanto prodotte per l'espansione una
2 petalizzazione 3 massima, nella misura in cui conserano fino all'impatto la loro elocit iniziale. 4uesta
ultima anche pi( eleata che su 5erra perch, come detto, l'aria non incide pi( su di esso rallentandolo e
non solo, nella canna non i aria all'atto dello sparo, ci manifesta in un'accelerazione del proiettile
maggiore all'uscita della canna. Inoltre, la concentricit dei proiettili non pi( un fattore essenziale di
precisione poich+ la scomparsa dello sfioramento dell'aria sul proiettile impedisce ogni
destabilizzazione. 6n proiettile che esce dalla canna consera reciprocamente, dritto o
di traerso la sua posizione fino all'impatto, senza potere raddrizzarsi. Idem se comincia
a ribaltarsi su s+, il moimento risulta continuo. 6n'ogia perforante, o a punta caa
rischia di ritroarsi inefficace arriando di traerso.
L'effeo "iros#opi#o
.a traiettoria del centro di grait mantenuta in ogni caso, dunque, qualunque sia il moimento di
rotazione del proiettile su se stesso, la traiettoria non aria. -e ne pu concludere anche che l'effetto
giroscopico non presenta nello spazio nessuno interesse sul piano balistico, in compenso, all'impatto,
un'ogia aendo acquistato una elocit di rotazione eleata rimane sempre pi( distruttrice che una che
non gira su se stessa, a elocit di traslazione identica. #nche, per una stessa elocit angolare, si noter
che la elocit sulla superficie del proiettile molto pi( eleata tanto pi( il suo diametro importante, ecco
quindi l'interesse nei grossi calibri che suscitarono le ricerche tedesche degli anni del secondo conflitto
mondiale. .a rigatura elicoidale consera dunque un certo interesse, ma non tutto quello al quale pensate
a prima ista.
Le #anne ri"ae
#bbiamo isto che per particolari motii all'uscita della canna il proiettile pi( eloce che se fosse sparato
in atmosfera di aria, a liello del mare, questo permette di usare canne pi( coste. -i possono quindi ridurre
le altezze delle righe, riducendo ulteriormente l'attrico e dunque aere un miglioramento del
raggruppamento di colpi. Infine, si noter che con l'assenza di aria, la deria dei proiettili legati al senso di
rotazione sparisce. -ulla 5erra, ricordiamo difatti che un proiettile deiato erso destra, e leggermente
erso l'alto, o erso sinistra, e leggermente erso l'alto, a seconda che le righe elicoidali siano orientate
rispettiamente erso la destra o erso la sinistra $rigatura destrorsa o sinistrorsa%.
$%ffie
"ello spazio, non i bisogno di cuffie poich+ l'assenza di aria impedisce il propagarsi delle onde sonore.
In compenso, se si incolla l'orecchio all'arma, le ibrazioni meccaniche dell'arma stessa possono essere
percepite secondo il principio dello stetoscopio0 allentamento delle molle di piatto, schiocco del
percussore, compressione della molla ricuperatrice, ecc. "ello spazio, doe regna il silenzio $liello
ambientale di 0 d7%, anche possibile oscultare certe onde che passerebbero inosserate su 5erra, a
causa del brusio ambientale. 8i significa anche che lo sparo dentro ad una stazione orbitale
pressurizzata potrebbe assordare gli occupanti abituati al silenzio, anche se il liello sonoro misurato in d7
identico a quello sulla 5erra. 5uttaia, il 5-# $5rauma -onoro #cuto%, lo shoc9 acustico rigorosamente
identico nei due casi.

I si!enziaori
5ra i fenomeni abitualmente osserabili in atmosfera, ma che scompaiono nello spazio, i l'onda
preliminare che interiene quando il proiettile in fase di accelerazione nella canna spinge l'aria che si troa
daanti a lui. Idem per l'onda di bocca che si produce in uscita dalla canna quando i gas si espandono
elocemente mescolandosi all'aria. -ulla 5erra, questa esplosione che si accompagna al flash di bocca
generatore di un fronte di onda supersonica che non ha pi( luogo nello spazio. -parisce anche il
fenomeno di implosione, allorch i gas di combustione hanno lasciato la canna, o quando si sono
raffreddati. -oppressa anche l'onda di irruzione, douta all'uscita del proiettile, cos: come il suo fischio,
legato alla sua areodinamicit, ed il suo ronzio $difetto di stabilizzazione%.
Inece, un osseratore che si mettesse icino alla bocca della canna, nel cono di dispersione dei gas,
arebbe molte probabilit di essere raggiunto dal soffio e dunque di percepire una parte dell'onda di
bocca. ; solamente in questa situazione che un silenziatore potrebbe troare utilit nello spazio, in quanto
al muro del suono, nell'assenza di aria, non esiste !

La empera%ra
8iascuno sa che la temperatura gioca un ruolo considereole in balistica, poich+ influisce direttamente
sulla elocit di infiammazione delle poleri. -ulla 5erra, gli specialisti del biathlon sanno anche che le
canne deono essere forate ad un calibro leggermente superiore a .<<, per il .<<.=, per tenere conto della
dilatazione, o piuttosto della costrizione, legata alle temperature rigida di gara.
"ello spazio, la temperatura di circa0 / <>0 ?8!
Il calcolo della dilatazione differenziale tra i materiali della canna e del proiettile dunque pi( che mai
difficile da calcolare, imperatio che la canna sia fabbricata in acciaio speciale per basse temperature,
per non esplodere come un bicchiere! -ul piano pirotecnico, ci implica anche di optare per gli materiali
insensibili al gelo, gli inneschi elettrici possono rappresentare un'alternatia interessante, e di conserare
le cartucce in un luogo meno ostile fino al loro uso. In compenso, i gas chec9s che proteggono
abitualmente il posteriore dei proiettili in piombo non sembrano pi( utili, il rischio di impiombatura della
canna a causa di temperature eccessiamente alte si riduce al minimo. Ma tutti questi problemi
saniscono esponendo le armi e le munizioni al sole. 'er curiosit, la temperatura lunare passa da @ &<0
?8 al sole a / &A0 ?8 all'ombra....
"el caso di un'arma stiata ad un satellite, si possono distinguere due situazioni0 canna o arma mantenuta
all'ombra, canna esposta alla luce solare, l'arma pu essere esposta solo da un lato alla olta erso il sole
cosi da riceere da un lato l'energia e dissiparla dell'altro. "el primo caso, la temperatura considerata
come omogeneaB nel secondo caso, la sua ariazione pu creare delle distorsioni nocie alla precisione.
#nche, indipendentemente dal suo insolamento, si noter che la canna posta nel uoto si raffredder
meno rapidamente che nell'atmosfera, la dissipazione termica per conduttiit zero. -e prendiamo
l'esempio di una lampada ad incandescenza, ci si accorge difatti che il caldo liberato all'esterno della
lampadina poca parte di quello irraggiato dal filamento di tungsteno scaldato a C.D00 ?8.
#nche, questo non perch+ la conduttiit termica del uoto zero ma che lo scambio termico non si ha.
.o scambio infatti richiede pi( tempo perch+ non si effettua pi( attraerso l'aria, nelle proporzioni che si
hanno in atmosfera d'aria.

Ba!isi#a
-i potrebbe pensare che la mira una dei soli parametri inariabili, ma non affatto cosi.
-i possono distinguere due situazioni0 nello spazio libero e sulla .una.
"el primo caso, la traiettoria pressappoco rettilinea non richiede nessuna correzione, se si accetta di
conserare tra i punti mirato e l'impatto lo stesso scarto che quello formato dagli organi di mira e la
canna. -ulla .una una correzione si impone per compenso, in funzione della distanza di tiro, ma nelle
deboli proporzioni doute alla sua graita.
Era, nello spazio, non c' aria. #ltro aspetto da mettere in conto0 le cartucce traccianti sono inutili, perch+
l'assenza di ossigeno impedisce la combustione del fosforo e del magnesio, infatti la loro reazione chimica
non comparabile con quella della polere propellente che contiene al tempo stesso il combustibile ed il
comburente.
4uelli che utilizzano dei designatori laser saranno delusi l'assenza di puliscolo fa perdere la sua isibilit.
8i pu sembrare paradossale, ma sul piano pratico, dienta quasi impossibile seguire il moimento del
punto rosso, la luce che si perde nel uoto senza incontrare mai un ostacolo .... Il punto rosso dunque
solamente isibile se sul bersaglio, ci che fa perdere al laser una parte del suo interesse. )ifatti, non
sere che a conalidare una mira presa, o eentualmente a puntare una zona particolare del bersaglio se
la sua dimensione lo permette. Ma la cosa pi( buffa resta probabilmente il fatto che si possa mirare un
bersaglio che non esiste pi( !
"ello spazio, come abbiamo detto, sono permessi dei tiri molto lunghi, possibile prendere come
bersaglio un oggetto la cui distanza cos: grande che si misura in anni/luce. Ma a questo punto anche il
tempo che l'immagine dell'oggetto mirato ha impiegato a giungere fino all'osseratore, non pi( irrisorio, il
bersaglio pu essersi spostato. In questo caso, si tira un proiettile su un bersaglio che non esiste pi(.
4uesto fenomeno conosciuto perfettamente dagli astrofisici.

I! rin#%!o
7asi sul principio ,azione/reazione,, l'indietreggiamento inizia gi prima dello sparo ero e proprio!
)ifatti, il semplice moimento del cane genera una reazione contraria da parte dell'arma. -e si immagina
un reoler galleggiante nello spazio, cane armato e che riesce a distanza a sganciare il suo cane, si
accorger che la canna a a cominciare ad alzarsi fin dal moimento di rotazione del cane, moimento
relatio in proporzione alle masse messe in moimento. #nche, il lancio del solo percussore, prooca
l'indietreggiamento dell'arma... eliminati altri attriti, ogni minima forza iene esaltata nel uoto. 4uesto
principio ancora pi( facilmente osserabili con un M' che funziona a culatta aperta, poich+ la massa in
moimento rappresenta un larga parte della massa totale dell'arma. 8on molta probabilit, per tiri
estremamente lunghi, cogliere il bersaglio sar eramente una questione di firtuna ! Fiene poi
l'indietreggiamento douto all'accellerazione del proiettile e in fine alla fuoriuscita dei gas e quindi all'effetto
razzo.
8i ale anche per la reazione dell'arma alla presa delle righe del proiettile0 se la canna ha rigatura a
destra, l'arma a a girare in senso antiorario.


Mii e rea!&
4uesta fisica diertente ci porta cos: a rompere certi miti. Innanzitutto, contrariamente a ci che molte
persone potrebbero pensare, un satellite in orbita che sparasse un proiettile nell'asse della sua orbita non
ha quasi nessuna probabilit di essere raggiunto da questo durante le orbite successie. )ifatti, il proiettile
che si sposta, finisce per prendere la tangente e cambiare orbita, rendendo improbabile il suo incontro con
il suo proprio lanciatore. 5uttaia, se si considera che il proiettile lanciato a &.000 mGs, da un satellite che
iaggia gi a A 000 mGs, la sua elocit di impatto con un bersaglio immobile sar di H.000 mGs. Ma se il
bersaglio un altro satellite che arria in senso contrario alla stessa elocit, l'impatto sar a &>.000 mGs !
In compenso, se il primo satellite tenta di tirare su quello che ha appena l'incrociato, $sparandogli alle
spalle%, il proiettile lanciato a &.000 mGs non giunger mai a colpire il suo bersaglio poich+ lo scarto di
elocit di >.000 mGs render impossibile raggiungerlo.
#ltra teoria erronea concernente il principio di azione/reazione0 l'uso di un reoler sulla .una
permetterebbe all'astronauta di spostarsi senza sforzo fino a uscire da un cratere dalle pareti ripide in cui
sarebbe caduto. 4uesto concetto non richiede molto tempo per una dimostrazione di inattendibilit.
-e si considera cos: la relazione ,m I M F,, ci si accorge che un astronauta di &00 9g tutto attrezzato
che trarrebbe un proiettile da &0 g a J00 mGs errebbe spinto all'indietro alla elocit di 0,0J mGs, o J cmGs.
#nche, tenuto conto dell'attrazione lunare, il tiro erticale di una tale cartuccia erso il basso, comparabile
ad un .CJ>, Magnum a piena carica, non permetterebbe di lottare contro la grait che circa 0,0C
mtGsecondo!
)iersamente, per chi si troa allo stato di imponderabilit, sospeso nel uoto, bisognerebbe tirare in
continuo alla cadenza di circa < 000 cp G min! ; solamente a partire da questa soglia che la risultante delle
forze zero, e l'astronauta potrebbe sperare di uscire da un baratro.
-ulla 5erra, doe la grait pressappoco 6 olte pi( eleata, lo stato di imponderabilit non sarebbe
raggiunto dunque che tirando alla cadenza di &< 000 cps G min!
Inece, sempre nello spazio ma lontano di ogni campo graitazionale, il tiro di una sola cartuccia
permetterebbe allo stesso astronauta di spostarsi alla elocit di 0,0J mGs... finch+ ne tira rigorosamente
un secondo nella direzione opposta per fermarsi. -olamente in questo caso, un astronauta che non
potrebbe raggiungere la sua stazione orbitale potrebbe utilizzare un reoler per spostarsi. In compenso,
proare a ,nuotare, nel uoto non gli serirebbe a niente poich+ il suo centro di grait resterebbe
immobile! ; per ci del resto che gli astronauti effettualo delle uscite eKtraeicolari portano generalmente
sulla loro schiena un 9it di manora che funziona per proiezione di azoto...
#ltra riflessione concernente il tiro sulla .una0 esiste un alore di elocit iniziale per la quale un proiettile
tirato in erticale dalla .una finisce per staccarsi all'attrazione e non ricadere sulla .una.
Lsso <.D00 mGs ma sulla 5erra, questo alore sale a &&.<00 mGs ! .e proe balistiche hanno dimostrato
che le elocit ottenute grazie alle poleri moderne seguiano una cura logaritmica che si arrestaa a
C.000 mGs. Ma allora, come fa un razzo a lasciare la 5erraM
In effetti, riesce in questo solo perch la sua spintaGaccellerazione continua...

Infine, stato dimostrato gi matematicamente da Isaac "e1ton, che un proiettile sparato orizzontalmente
che iaggia alla elocit costante di A.000 mGs, non ricadr mai sulla terra.
Naston )epelchin

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