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pent@gramma gIUgnO 2011


Pent@gramma
Compendio Elettronico del Lectorium Rosicrucianum
la nostra vita un dialogo:
tutto parla in noi
dialogo con se stessi
g I U g n O 2 0 1 1
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E
siste un flo doro che ci conduce al di fuori del labirinto della nostra realt deca-
duta e verso la Verit. Il compito della Scuola Spirituale Gnostica della Rosacroce
dOro quello di aiutare i cercatori a trovare e a formare ununit vivente con
questo luminoso flo doro, che tessuto con lamore, la saggezza, la conoscenza
gnostica e lazione. Questo flo doro un Cammino che pu essere percorso an-
che oggi, un Cammino mostrato da tutte le religioni nella loro forma originaria e
autentica. Nessun Maestro o Iniziato pu trasferire la Verit: essa pu essere semplicemente vissuta in
se stessi, mediante un processo interiore di trasformazione chiamato rinascita dellanima o trasfgu-
razione. Una Scuola di buona fede ha il compito di indicare il Cammino della trasfgurazione ai suoi
allievi. Non lio, o la personalit, a essere coinvolto nel processo di trasfgurazione ma laspetto pi
interiore delluomo, il S divino. La personalit diventa dunque uno strumento, la servitrice di un altro
ordine, quello Divino, il Regno che non di questo mondo. Nonostante ci, si trover nel bel mezzo di
questo mondo e si porr al servizio di ciascun essere umano. La Scuola Gnostica della Rosacroce dOro,
nota anche sotto il nome di Lectorium Rosicrucianum, unorganizzazione moderna. Il suo messaggio
di ordine universale si adattato perfno alla coscienza fortemente individualizzata delluomo del XXI
secolo. Ciononostante, le sue radici sono profondamente piantate nellantica tradizione delle Scuole
dei Misteri e, allo stesso tempo, rappresenta unevoluzione non solo dei precedenti impulsi di risveglio
spirituale, come quelli degli gnostici, dei Catari, della Rosacroce classica del XVII secolo, ma anche
di tutte le correnti autenticamente spirituali che vedono nel cuore umano lultimo retaggio dellUomo
Originale: che attende di essere ridestato, in questa vita.
QUALCHE NOTIZIA IN PI
Fondata nel 1924 nei Paesi Bassi da Jan van Rijckenborgh e Catharose de Petri, sotto il nome di Lecto-
rium Rosicrucianum, la Scuola Spirituale della Rosacroce dOro si inserisce nelleredit spirituale delle
Scuole dei Misteri. Attiva nel mondo intero, la sua vocazione quella di diffondere allumanit il ricco
patrimonio gnostico del passato e, al contempo, evocare e trasmettere il cammino attuale della trasf-
gurazione, la flosofa gnostica della trasformazione dellanima. Le Scuole dei Misteri Gnostici sono
sempre esistite attraverso il tempo, le generazioni, le civilt e sono la testimonianza vivente del mistero
insito nelluomo, il suo ruolo e il suo posto nel mondo intero. LInsegnamento Universale si rivolge
agli uomini che si sono messi alla ricerca della Verit fondamentale. Il fne perseguito immutabile, ha
attraversato il tempo e lo spazio nella stessa identica maniera. Passando da nord a sud, da est a ovest, ha
parlato al cuore delluomo cercatore che anela a riscovare lAutentico Fine dellEsistenza affnch, oggi
come ieri, egli possa realizzarlo in se stesso.
* gli articoli di questa pubblicazione sono tratti dal periodico
del Lectorium rosicrucianum Pentagramma n 1 2011
Lectorium rosicrucianum
Contatti
attivit pubbliche
La nostRa vita un diaLogo:
tutto paRLa in noi
diaLogo
Con sE stEssi
Volume 3- 2011
maggio-giugno 2011
pag 6-15
pag 16-24
Sommario
LeCtOrIUm rOSICrUCIanUm
In copertina affresco del palazzo di minosse a Cnosso
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giugno 2011
06.06.2011 18.00 h - 20.00 h
pOrte aperte
Lectorium Sicilia, Catania
08.06.2011 20.45 h
apOCrIfO dI marIa
Lectorium emilia romagna, Ozzano
09.06.2011 20.30 h
InCOntrI COn La rOSaCrOCe dOrO
Lectorium Venento, dolo
15.06.2011 21.00 h
SerVIzIO dI tempIO pUbbLICO
Lectorium emilia romagna, Ozzano
23.06.2011 20.30 h
SerVIzIO dI tempIO
Lectorium Venento, dolo
25.06.2011 18.00 h
InCOntrO dI dIaLOgO
Lectorium Liguria, Imperia
28.06.2011 21.00 h
IL SIgnIfICatO deLLa maLattIa
Lectorium toscana Lucca
LugLio 2011
07.07.2011 20.30 h
InCOntrI COn La rOSaCrOCe dOrO
Lectorium Venento, dolo
21.07.2011 20.30 h
InCOntrI COn La rOSaCrOCe dOrO
Lectorium Venento, dolo
agosto 2011
25.08.2011 20.30 h
InCOntrI COn La rOSaCrOCe dOrO
Lectorium Venento, dolo
sEttEMBRE 2011
08.09.2011 20.30 h
InCOntrI COn La rOSaCrOCe dOrO
Lectorium Venento, dolo
22.09.2011 20.30 h
InCOntrI COn La rOSaCrOCe dOrO
Lectorium Venento, dolo
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Chieti Via alcide de gasperi, 6
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tel. 331.4321778
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Cerchiamo di immaginare
quelle cose che occhio non vide,
n orecchio ud Cerchiamo
di immaginarle, perch siamo
esseri umani desiderosi della
conoscenza. Il desiderio
di conoscenza uno degli
aspetti caratteristici della
manifestazione umana. Inoltre,
se un individuo in grado
di accordare la conoscenza
alla propria immaginazione,
alla ricchezza del mondo
delle idee, supera qualsiasi
altra creatura sulla terra. Per
iniziare, pensiamo al ben
noto passo del Vangelo di
Giovanni: In principio era il
Verbo, cio linfnita dimensione
del principio non inteso
come momento iniziale di un
universo, ma come sorgente
originale di ogni universo.
Si riferisce alla profondit in
cui loceano primordiale delle
forme era come un singolo
punto o granello. Gli gnostici
davano a questo granello il nome
di Abisso o Profondit. In tale
Profondit, nel silenzio divino e
nella pace delleternit, lenergia
dellorigine, del principio, divenne
soffo e forza dello Spirito. Nel
riposo delluniverso si gener
il movimento, come afferma il
Vangelo di Tomaso, o il Verbo,
come leggiamo nel Vangelo di
Giovanni.
Si dice: Lessere umano stato
generato da un pensiero di Dio.
Attraverso la parola, come
essenziale espressione del
pensiero, divenuto persona.
Se si volesse descrivere ci, si
potrebbe parlare di una voce che
risuona da questa profondit, nel
silenzio: Ritorna da me! Lessere
umano stato chiamato; un
Socrate
e Seneca,
bicephalus.
Pergamon-
museum,
Berlino
Sta scritto, infatti: Quelle cose che occhio non vide, n orecchio
ud, n mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato
dio per coloro che lo amano. [] Lo Spirito infatti scruta ogni
cosa, anche le profondit di dio. (1 Cor. 2, 9-10)
la nostra vita
un dialogo:
tutto parla in noi
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dialogo iniziato Quando viene
generato un movimento, questo
sempre seguito da un nuovo
movimento. La vita movimento;
il movimento suono; ogni cosa
parla. Fino a quando la creazione
in movimento, il Creatore parla
con la sua creatura.
Tutti noi siamo nati da una
coppia di genitori. Essi possono
far nascere un bambino, ma
sono loro a donargli la vita o la
forma? Possono determinare
la durata della sua vita, la sua
salute, o fornire al bambino
caratteristiche come la bont, il
sorriso, la sensibilit, lesperienza
della sofferenza o del desiderio,
o il miracolo degli occhi con
cui pu vedere? Quando un
bambino nasce, ci aspettiamo
che questo patrimonio sia gi a
sua disposizione, perch grazie
a ci in grado di vivere la vita
come la conosciamo. In realt,
possiamo solo dire che la vita ha
luogo in quanto manifestazione,
cos da poter essere vista,
sperimentata o vissuta. Signifca
trovarsi in una forma, attraverso
cui e in cui qualcosa si pu
manifestare. Questo qualcosa che
si vuole manifestare potrebbe
esser chiamato il pensiero primo,
limmortale e originale primogenito
del primo Padre. Qual lo scopo
dellessere umano? imparare
a parlare ed essere come il Padre e
divenire perfetti! Perci divenite
perfetti come il Padre.
Ermete Trismegisto afferma:
Come gli dei sono possesso di Dio,
cos anche luomo. E il possesso
delluomo il mondo. Se non vi fosse
nessuno che vede questo mondo,
nemmeno ci che vi potrebbe essere
visto esisterebbe. Soltanto lessere
umano comprende le cose dello
spirito e vede quelle visibili perch
non gli sono estranee. Egli dispone
di entrambe le nature: la mortale e
limmortale. Lessere umano ha tre
forme essenziali: la forma spirituale,
la forma animica e la forma materiale.
tRE punti di paRtEnZa
Quando nasciamo come esseri
umani in questo mondo apriamo
gli occhi e ci prepariamo alla
nuova avventura. Siamo, cos,
immediatamente confrontati con
tre aspetti della realt: abbiamo
esperienza di noi stessi in quanto
coscienza e, inoltre, vediamo
le persone e gli altri esseri ed
elementi della natura attorno a
noi. In questo modo, ci vengono
offerte tre chiavi per stimolarci
a formulare in tempi brevi la
domanda che tutti ci poniamo e
per trovare le risposte adeguate.
La domanda : Cosa sono venuto a
fare qui, per lamor del cielo?
Le chiavi per scoprire la risposta
sono:
1. La natura maestra.
2. La conoscenza di s ottenuta
attraverso i rapporti con i nostri
simili.
3. Il divenire coscienti dellaltro in
noi, ossia lanima.
Il mondo si presenta come
uninfnita sorgente di
impressioni, di cose da
sperimentare e un continuo
susseguirsi di nuove percezioni.
possibile che la vita nasca dal
bisogno di qualcosa di divino
in cerca di realt oggettive da
sperimentare. Il Creatore genera
la vita affnch la vita possa
percepire se stessa. Per, questo
solleva un problema. La scienza
gnostica parla del silenzio e lo
chiama Ungrund, il Senza Fondo,
o la profondit del non-essere.
Da tale profondit risuona il
richiamo da e per lo Spirito che
nascosto ovunque in questo nulla:
Vieni da me, e la creazione ha
inizio! Il Senza Fondo contiene
una profondit, un silenzio, un
riposo, e un movimento (nascosto).
Questo identico processo si ripete
per la nascita nella materia di
ogni essere umano. Egli conosce
soltanto il desiderio per il mondo
dal quale proviene (la madre).
Questo il solo elemento di cui
consapevole: qualcosa in lui fa
vibrare un richiamo: Ritorna!
iL FuoCo
ChE nutRE sE stEsso
Tutta la nostra vita un cammino
di crescita; quando lo scambio,
il dialogo tra noi e il mondo non
pu pi avvenire, la vita ossia
la nostra crescita si arresta e
lanima si ritira. Per proteggerci
da questa eventualit, le tre chiavi
possono costituire una sorgente di
ispirazione sempre pi profonda e
vivifcante.
La natura maestra dellessere
umano e dellarte di vivere;
da essa apprendiamo le
caratteristiche fondamentali
sulla vita che generano in noi
Affresco
del Palazzo
di Minosse
a Cnosso
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le domande essenziali sullo
stesso tema. Se osserviamo
pi profondamente queste
caratteristiche, scopriremo
come tutto sia interconnesso e
interagisca con tutto. La natura
trasformazione continua e
quindi impermanente. Conscio
di ci, il cercatore autentico
percepisce la transitoriet
di quanto accade intorno a
lui simbolicamente, come
metafora. Attraverso i rapporti
con i nostri simili e con la
natura, diveniamo coscienti
di noi stessi, dei nostri limiti
nei rapporti con gli altri, del
modo in cui proviamo la
compassione, della nostra
impotenza o insospettata
capacit e forza rispetto a
quanto possiamo fare o non fare.
Attraverso queste interazioni
scopriamo la nostra unicit e
impariamo a vedere che questo
processo vale per ogni altro essere
umano. In linea di principio,
il processo uguale per tutti:
procediamo dallindividuale
alluniversale. Sulla base della
solitudine dellautocoscienza
e vivendone le limitazioni,
raggiungiamo lAltro. Chi conosce
se stesso pu divenire cosciente
dellAltro in lui, dellanima.
Questi sono gli insegnamenti delle
Scuole dei Misteri. Liniziazione
consiste nel divenire silenziosi
e accedere al dialogo con lAltro
in noi. Questo il fuoco che nutre
se stesso. Dunque, il pensiero il
dialogo interiore.
soCRatE
Esistono numerosi e magnifci
dialoghi, riportati come
testimonianze di grandi flosof,
di umili mistici, di Ges, o
di persone normali come
noi. In tutti i tempi e in ogni
regione della terra, troviamo
dialoghi, conversazioni che
ci accompagnano nel nostro
cammino di ricerca. Sono
conversazioni che ci possono
coinvolgere, al punto di
consentirci di partecipare a esse.
Forse, possiamo considerare
Socrate come il maestro dei
dialoghi. In ogni conversazione,
egli poneva la domanda
essenziale: Come dovrei vivere?
Socrate (469-399 a.C.) era un
personaggio molto conosciuto
nellAtene dellet classica.
Considerava come una missione
passeggiare ogni giorno per
le strade di Atene, circondato
da numerosi discepoli tra i
quali moltissimi giovani e si
intratteneva con ogni genere di
persone conversando su il Bene, il
Bello e il Vero. Di se stesso, amava
dire: Io sono come la levatrice dei
miei amici (la madre di Socrate
era una levatrice). Il mio interesse
non per il corpo, ma per lanima
che in travaglio. Io domando e
domando e domando, fno a quando,
allimprovviso, il frutto nascosto
della loro intelligenza intuitiva viene
alla luce.
Il suo fne era fare emergere
le qualit nascoste degli esseri
umani, quelle che portano dentro
inconsapevolmente. Lignoranza
la fonte di tutti i mali. Socrate
voleva liberare gli esseri umani
dagli impedimenti e dai limiti che
bloccano lo sviluppo dellanima
e la tormentano. In un dialogo
con Tat, Ermete chiama tortura
lazione di quegli impedimenti
che si impongono e ci manipolano
inconsciamente. Tat chiede a
Ermete: Esistono dei torturatori
dentro di me, Padre? Ermete:
Non pochi, fglio mio, ed essi sono
terrifcanti e numerosi. Tat: Io
non li conosco, Padre. Ermete:
Questa profonda ignoranza la
prima tortura, fglio mio; la seconda
il dolore e la tristezza; la terza
lintemperanza. Ne seguono altre
nove, dice Ermete: Queste torture
sono dodici, ma ne esistono molte
altre che, a causa della prigione del
corpo, costringono lessere umano a
soffrire attraverso lattivit dei sensi.
Per, quando Dio prova piet per
lessere umano, essi desistono, bench
non immediatamente.
Lignoranza la piaga peggiore
tra gli esseri umani, e il lamento
biblico: il mio popolo perisce per
La morte
di Socrate
Jacques
Louis David
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mancanza di conoscenza esprime
la stessa idea. In questo contesto,
la mancanza di conoscenza si
potrebbe interpretare come
non conoscendo il divino
la mancanza di un dialogo col
divino. Ci a causa del nostro
mancato interessamento, o perch
ci si esclude da tale possibilit
nella falsa convinzione che il
corpo e le sue percezioni sensoriali
siano quanto di pi elevato esista
nella vita umana. Lessere umano
duplice: il suo corpo mortale,
ma la sua anima immortale. In
quanto esseri umani, dovremmo
occuparci seriamente di cosa stiamo
facendo qui. Dovremmo sforzarci
di prendere coscienza della nostra
situazione e domandarci: cos
lanima, limmortalit, lAltro in
noi? Qual il nostro fne, avendo
una forma a nostra disposizione
attraverso cui possiamo esprimerci?
Come possiamo approfttare di
questa condizione, invece di lasciarci
sfuggire le situazioni e le opportunit
a causa dei problemi apparentemente
insolubili che questa situazione
genera?
In uno dei dialoghi di Socrate,
si cerca di trovare lessenza
dellanima immortale e del
corpo mortale. Alla base di
questa conversazione troviamo
la domanda: che importanza ha
la vita di un essere umano per
lanima, visto che esso muore,
invece lanima continua a esistere?
Dovremmo preoccuparci della
nostra anima? Nellultima
conversazione di Socrate, prima
della sua morte, leggiamo:
Allora, vuoi che ammettiamo
due realt, una visibile e laltra
invisibile? S, ammettiamolo.
E che quella invisibile resta sempre
immutabile, mentre la visibile mai?
Ammettiamo anche questo. Bene
continu Socrate noi non siamo
fatti, per una parte, di corpo e per
laltra di anima? Certo. E a
quale delle due realt credi che, per
natura, il corpo sia pi affne? Egli
rispose: chiaro a tutti che pi
affne a quella visibile. E lanima?
Alla visibile o allinvisibile? A
questultima, Socrate, almeno per
luomo. Ma quando noi parliamo
di realt visibile o meno, la diciamo
tale rispetto alla natura umana o,
pensi, rispetto a qualche altra? A
quella umana, certo. E che diciamo
dellanima, che visibile o che non
visibile? Che non visibile.
Che dunque invisibile? S.
Quindi lanima somiglia, pi del
corpo, alla realt invisibile e il corpo
a quella visibile. Necessariamente,
Socrate. E non dicevamo poco fa
anche che lanima, quando si serve
del corpo per esaminare qualcosa,
mediante la vista o ludito o un altro
organo di senso (infatti, servirsi
dellaiuto del corpo vuol dire,
appunto, esaminare mediante i sensi)
non dicevamo che lanima spinta
dal corpo verso ci che mutabile e,
allora, essa stessa ondeggia incerta e
perturbata, presa da vertigini, come
fosse ebbra, perch venuta a contatto
con cose che cos si comportano?
Certamente. Invece, quando
essa si volge in una sua ricerca,
tutta raccolta in s, allora, si eleva
a ci che puro, immortale, eterno e
Con unintuizio-
ne gnostiCa e Con
la Corrispondente
energia liberatriCe
in un lampo
interiore di remini-
sCenza la Cono-
sCenza dellanima
pu manifestarsi
nella CosCienza
immutabile, si sente di natura affne
e gli dimora accanto, ogni qual volta
che le sia possibile. Cos cessa dal
suo lungo errare e resta immutabile
e identica a se stessa, congiunta con
quelle realt che sono tali. E questa
condizione dellanima non si chiama
intelligenza? (Platone, Fedone 26-
27 ed Garzanti, 1981)
In questo modo, il problema
stato defnito con esattezza:
nessuna delle due condizioni sono
costanti o durature. compito
dellumanit risolvere tale
problema. In tutta la nostra vita,
lappello che risuona alla nascita
continua a ripetersi: Ritorna!
Ritorna!
Una leggenda chassidica riportata
da Martin Buber (1878-1965)
descrive come Dio chiami senza
V
olete leggere la storia
del re nato da se stesso?
allora, prima leggete
il luminoso linguaggio del sole
e quello delle stelle; ascoltate,
poi, il timido sussurro della
luna, la musica dei pianeti
e quella della nostra madre
terra. essa canta una
ninna-nanna per i suoi
innumerevoli fgli che,
quando la loro anima sar
pronta, apparterranno
al paradiso.
James Morgan Pryse
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sosta lessere umano. Dove sei? Un
uomo chiese a un rabbi (maestro
in ebraico): Come dobbiamo
interpretare la domanda che Dio
pone ad Adamo: Dove sei? Il rabbi
rispose: Credi che le Scritture
siano eterne? Che ogni epoca, che
ogni generazione e che ogni persona
siano contenuti in esse? Laltro
rispose: Lo credo. Bene. Allora,
in ogni epoca, Dio rivolge questo
appello a ogni essere umano: Dove
sei nel tuo mondo? Sono trascorsi
molti giorni e molti anni di quelli
a te assegnati; tu dove sei giunto,
nel tuo mondo? La risposta del
rabbi, in realt, signifca: Tu stesso
sei Adamo, tu sei luomo a cui Dio
domanda Dove sei? Dio intende
produrre un effetto nelluomo,
purch egli permetta a tale quesito
di raggiungere il proprio cuore.
Adamo si nasconde per evitare
di rendere conto, per sfuggire
alla responsabilit del proprio
comportamento. Ogni essere
umano si nasconde con questa
intenzione, poich ognuno
come Adamo, si trova nella stessa
situazione di Adamo. Certo, esiste
in lui anche qualcosa che cerca
Dio, ma Adamo rende sempre
pi diffcile poter trovare questo
qualcosa. Tale la situazione in cui
si presenta la domanda di Dio.
Essa ha il compito di svegliare
lessere umano, di tirarlo fuori dal
nascondiglio e di distruggere il
nascondiglio stesso; ha il compito
di mostrare in quale strettoia
fnito e di risvegliare in lui la
ferma volont di uscirne. Per,
il sistema di nascondigli spinger
continuamente Adamo a negare
un simile turbamento del cuore.
Infatti, la Voce non giunge come
una tempesta che potrebbe
minacciare la sua esistenza pi
autentica, bens come un lieve
sussurro, facile da smorzare.
(Martin Buber, Il cammino
delluomo).
Jan v. Rijckenborg riassume
concisamente la situazione nel
suo libro La Gnosi Originale Egizia
(volume IV capitolo 7): Perch avete
un corpo? Per poterlo trascinare
in questo mondo per alcuni anni,
attraverso diffcolt e confitti di ogni
genere, per ottenere qualche successo
professionale nella societ, per poter
mantenere la testa fuori dallacqua,
soltanto per concludere tutto ci
con la morte? Per trascorrere tutti
questi anni affogando nel vostro etere
nervoso, nella malignit (termine
con cui Ermete si riferisce alla nostra
natura fnita e mortale)? In una
continua lotta e contrasti?
questo il proposito della vostra
vita? Dunque, perch abbiamo
un corpo? Come insegna Ermete,
il corpo uno strumento, un
attributo dellanima atto ad
agire al suo servizio, come suo
servitore.
Il desiderio dellanima originale
puro, desidera solo contemplare
la propria creazione originale e
sviluppare le ulteriori possibilit
ricevute dallAltissimo. Poich
invisibile, la sua felicit si trova in
ci che non appartiene ai sensi;
infatti, lanima stata creata
per congiungersi allo Spirito
invisibile e per trovare in esso la
pace. Desidera solo attrarre a s
il proprio nutrimento o lenergia
pi elevata, proveniente dalle
sfere superiori. Per, nella realt
delle condizioni spazio-temporali,
lanima viene trascinata in
unavventura sempre pi caotica
attraverso la vita, dove arriva a
O
ascolta la mia
preghiera, che io mai
possa perdere il contatto
con lUno nel libero gioco
dei molti.
Rabindranath Tagore
conoscere i piaceri della natura.
Questa condizione si perpetua
fnch, indebolita, lanima pensa
di dover vivere in questo modo
Nonostante tutto, la particolare
condizione di noi esseri umani
rende possibile grazie alla Gnosi
il risveglio da questo stato
di debolezza, simile al sonno.
Con unintuizione gnostica e
con la corrispondente energia
liberatrice in un lampo interiore
di reminiscenza la conoscenza
dellanima pu manifestarsi nella
coscienza. Allora, si genera un
cambiamento radicale: da questo
momento, lanima assume il
controllo. Essa si domanda: Cosa
devo fare per ritrovare il mio primo
amore?
V
edi leccelso omai
e la larghezza
de letterno valor, poscia
che tanti speculi fatti sha
in che si spezza
uno manendo in s
come davanti.
Dante, Paradiso,
Canto XXIX, v.142-145
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Cerchi lavoro? Veramente no,
ma voglio avere un incontro. Di
cosa si tratta? Riguarda argomenti
seri? Sar su Dio o su argomenti pi
leggeri? Tutti e due: riguarder
la vita umana, pesante per alcuni
e leggera per altri. Perch vuoi
parlare di ci? Se possibile, vorrei
cercare di rendere la vita pi leggera
a molte persone, rendere loro possibile
la liberazione dalla pesantezza
della vita. Dunque, cerchi la
liberazione? S Per te stesso?
Mi pare piuttosto egocentrico. S
e no. Immagina di poter liberare gli
altri solo se prima hai liberato te
stesso. come dire che per formare
un buon ambiente occorre iniziare
da se stessi. questo lunico
modo, no? Penso che questa sia
arroganza: chi sei tu per decidere
di poter liberare te stesso e gli altri,
di poter annullare la pesantezza
della vita ed esserne liberati? In
un certo senso, hai ragione: adesso
non posso liberare me stesso, ma
esiste una forza potente, estranea,
interiore, capace di realizzare questo
obiettivo. Non so ancora esattamente
come, ma questo il reale motivo
per cui desidero lincontro. Va
bene, pu essere, ma su cosa basata
la tua supposizione? Quale
supposizione? Che un maestro
interiore, invisibile, dovrebbe
portare a termine il lavoro. Mi
baso sulla saggezza delloriente e
delloccidente. Sul sapere universale,
come per esempio la tradizione del
Cristianesimo occidentale secondo
cui: il mio giogo dolce e il mio
carico leggero. Secondo me, ci
signifca che il maestro interiore
rende leggero quanto pesante,
diaLogo Con sE stEssi
COnOSCI La LUCe e dIVenta SUO amICO per Sempre
Ermete, Pimandro
Libero per
sempre.
G.Tijskens,
Belgio
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questo caratteristico nelle
moderne comunicazioni verbali.
Perci, quando delle persone
riescono ad avere uno scambio
di idee alla pari un evento
eccezionale. La natura speciale del
dialogo sta nellumanit e nella
razionalit, altrimenti perch una
persona dovrebbe iniziare una
conversazione aperta se ricerca il
proftto e linteresse personale?
Per avere un vantaggio spirituale?
Perch desidera progredire
spiritualmente? Sappiamo che
lo stato umano autentico
considerato un miracolo nelle
considerazioni ermetiche, e riveste
un ruolo importante in questo
numero del Pentagramma. Nella
Gnosi Originale Egizia si legge
che lessere umano una grande
meraviglia.
LEtERnit un MistERo
Nel contesto gnostico ermetico,
lessere umano considerato una
meraviglia in relazione allantico
concetto di uomo (in inglese:
uomo=man) manas in sanscrito
signifca pensatore caratterizzato
anche come fglio del sole. Nella
civilt greca, vediamo lo stretto
legame tra lessere umano e il
suo pensiero autonomo: tutto ci
si collega a Socrate e a Platone.
Un dialogo aperto, uno scambio
di idee tra persone razionali,
particolarmente importante.
In questo contesto, il termine
ermetico non signifca sistema
chiuso, ma la presenza in noi
di un elemento immortale,
eterno, in stato di latenza. Tale
elemento infammato o no,
vivifcato da lungo o da breve
tempo nutre i pensieri razionali.
Io sono un dio nel pi profondo
dei miei pensieri. Questa
unaffermazione sovente citata di
Willem Kloos, autore olandese del
XIX secolo. I flosof illuministi
Cartesio e Spinoza considerano
unesistenza autenticamente
umana solo se basata sul potere
della comprensione, da cui la
celebre frase: Penso, dunque sono.
Possiamo trasmettere questa idea
dellelemento interiore eterno,
immortale? Possiamo esprimere
i pensieri associati a tale idea
in una conversazione con altri?
Questo il problema, perch
essere coscienti di ci una
questione individuale, perch
esprimere certi pensieri esige
doti da artista; il linguaggio e le
immagini trasmessi dalle parole
sono fattori soggettivi e il loro
signifcato, soprattutto oggi, cade
rapidamente in disuso, si spegne
e sparisce. Molti pionieri come
Lao Tze e Buddha parlavano
questo viene anche chiamato
cammino della croce. Allora,
il tuo pensiero basato sulla
fede nellautorit perch non hai
ancora avuto esperienze dirette e,
soprattutto, non hai risposto alla
domanda: perch tutti devono
essere liberati? e grazie a chi deve
avvenire ci? grazie a te? Dici
che vale la pena di approfondire in
maggior dettaglio quanto dici, e lo
farei volentieri, preferibilmente dopo
il colloquio. Sei daccordo? S, pare
proprio che ne valga la pena. Per dire
la verit, questo argomento interessa
anche a me. Non solo lo trovo
interessante, ma ritengo necessario
per gli esseri umani imparare a
separarsi da quanto pesa nelle loro
vite. Ti auguro un buon colloquio.
Grazie.
paRLaRE sEnZa CoMuniCaRE
Un dialogo pu avvenire tra due
interlocutori se il loro concetto
di conversazione basato sugli
stessi valori e sul comune buon
senso; sono persone le cui anime
possono incontrarsi sul piano
mentale per scambiarsi delle
idee. Obiettivo di tale scambio
la reciproca comprensione;
soprattutto, lobiettivo una
nuova e migliore comprensione
delle situazioni signifcative in cui
ci si trova in quanto esseri umani.
Tale comprensione pu avvenire
attraverso una successione di
intuizioni sempre pi sublimi,
in una comunicazione viva e
reciproca di ciascuno con la
propria coscienza. Possiamo
domandarci se sia possibile
sviluppare un dialogo sulla base
degli stessi valori e del comune
buon senso? La nostra risposta
affermativa, perch questa
uguaglianza e questa razionalit
non hanno alcun ruolo sulla scena
mondiale. Il potere, le istituzioni,
gli interessi, il proftto, la gloria
e i confitti conseguenti tutte
condizioni esistenti a livello
mondiale fanno s che un dialogo
aperto sia raro. Sovente, limpulso
ad avere un dialogo aperto viene
sviato e rapidamente si trasforma
in una lotta di potere o in una
discussione da cui deve uscire un
vincitore. Un comico olandese
cos defn tale fenomeno: parlare
senza comunicare. Secondo lui,
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responsabilit riguardo al suo bene.
Possiamo distinguere due stati
dessere. Uno in cui sperimento me
stesso come essere umano, in cui
vivo la mia vita quotidiana e vedo
che spesso formidabile. Poi, c un
altro modo di sperimentare questa
vita. Come dovrei interpretare
ci? Dovresti immaginare di
sperimentarlo come manifestazione.
Questo stato migliore
dellaltro? Sei abbastanza bravo
a far cadere qualcuno in trappola?
Come ho detto, per me una
questione di responsabilit. Allora,
una buona coscienza, la soddisfazione
di essere una brava persona Si,
beh ma almeno sapere di essere
una persona. Pensi che lanima
sia la tua coscienza? No, non la
coscienza, ma pu essere considerata
come una voce. La coscienza un
aiuto per te stesso, per assumerti le
tue responsabilit, per preservarti
dalloblio e per non farti cadere nella
collera cieca. Scusa, visto che
stiamo parlando, dimmi per cortesia
perch hai una tale tenerezza per
questo misterioso essere interiore
immateriale che tu assumi esista?
Io non assumo nulla, lo conosco.
C qualcosa di diverso, qualcosa
di superiore al pensiero mentale:
lintuizione. Lintuizione oltrepassa
lintelletto, diretta, universale
ed eterna. Questa conoscenza
non si ottiene ragionando, ma
del cuore. Cos, diviene possibile
conoscere la ragion dessere divina,
o lanima. Forse inizio a capire
cosa intendi. Lo splendore che hai
trovato trasforma la conversazione.
Lo splendore dellanima ti circonda
perch con essa hai iniziato il
cammino. Se capisco bene, ci che
essa dice ti arriva attraverso una
diversa capacit di comprensione.
Lo splendore dellanima consiste in
una luce che consente di condividere
una realt completa, vibrante e
luminosa. S, intendo proprio
questo per responsabilit. Attraverso
il ragionamento, riusciamo a trovare
la via che lanima deve percorrere, e
comprendiamo pi chiaramente di
poterci liberare dai nostri legami.
Adesso che sappiamo, possiamo
distinguere fra cosa lega le anime
incarnate cio noi e cosa le libera.
Comprendiamo cosa meglio fare e
cosa meglio evitare. Se non stiamo
la luCe, nel senso
dellilluminazione,
attira lanima verso
lalto dove questa
riCeve la ConosCen-
za di s e della sua
origine
poco ed erano molto silenziosi.
Infatti, i saggi non parlano mai
inutilmente. Allo stesso modo,
anche i seguaci delle flosofe
gnostiche e della Gnosi cristiano-
ermetica sono persone di poche
parole. Secondo la tradizione,
quanto nellessere umano
eterno e divino segreto. Questa
affermazione vera ancora
oggi. Parlare di questo mistero
estremamente delicato, poich
ogni parola in proposito ne
spunti per gli scambi di idee.
Sovente sono dialoghi verticali,
cio dialoghi sulla base di una
coscienza illuminata, in una
relazione tra maestro e allievo.
Ci signifca anche fa parte
del mistero una relazione tra
maestro e allievo anche allinterno
di se stessi. Un simile dialogo
puramente spirituale, onesto
e trasparente come un cristallo.
Quando si impegnati in un
simile dialogo, desiderosi di
arrivare a conclusioni signifcative,
importante formulare e
concludere le affermazioni
correttamente. Riportiamo come
esempio un tale scambio interiore
di idee.
Qual lo stato della mia anima?
Una domanda seria. Adesso so
che lanima esiste e mi preoccupo
che stia bene. Come fai a capire
in che stato si trova la tua anima?
Forse, domandandomi se mi sento
pesante o leggero? Cosa signifca
precisamente? Pesante, nel senso
di sentirsi attirati verso il basso,
seguendo sempre i bisogni e i desideri
umani. Leggero, nel senso di un
alleggerimento quando lanima
attirata verso lalto, dove impara
su se stessa e sulla sua origine.
Come fai a stabilirlo? una
domanda diffcile. Ci dipende da
quanto io sono cosciente della mia
diminuisce la forza. Ci avviene
certamente, per esempio, in
presenza di chi cerca di acquisire
potere, successo, ricchezza e
prestigio. Gli antichi Rosacroce
conoscevano anche il concetto
sub rosa, cio tenere sotto la rosa
quanto doveva restare segreto.
Essi conoscevano anche la frase:
non dare le rose agli asini.
iL diaLogo vERtiCaLE
Persino nel XX secolo, la flosofa
riconosce lindicazione: Se non si
pu parlare di qualcosa, si dovrebbe
tacere (Wittgenstein). Saper tacere
una grande virt, da est a ovest
e dallantichit a oggi. Il silenzio
non profana un ambiente sereno.
Alla luce di ci e attraverso i
manoscritti ermetici grecoegiziani,
troviamo dialoghi spirituali da cui
noi occidentali abbiamo trovato
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essere in questo dialogo verticale.
Inoltre, essi dovranno sparire
dal microcosmo; al contrario,
continueranno a collaborare allo
sviluppo del nuovo campo di
attenti, prendiamo il bene per il male
e viceversa, e insorgono confusione e
oblio.
Sulla natura divina dellanima,
Krishna dice ad Arjuna: Come la
luce delle luci, essa permane oltre le
tenebre della nostra ignoranza. La
luce conoscenza, la sola cosa reale
che possiamo studiare o conoscere,
labitante del cuore.
iL tuttaltro spiRituaLE
intERioRE
Dopo aver ottenuto la conoscenza
autentica di noi stessi, del nostro
essere interiore, della nostra anima
e del fondamento divino della
nostra esistenza comprendiamo
sicuramente lorigine del pensiero
ermetico. Sono le due forme
umane. Ermete lo chiama meditare
sulle cose essenziali, cos il circuito
si chiude. In questo modo, si rivela
nel microcosmo la forma originale
dellessere umano la cui anima
ha ricevuto questa possibilit
e va a elevarsi perfettamente
nel tuttAltro spirituale. Cos,
vivendo e lavorando nella societ
contemporanea, possiamo
liberare la forza e la Luce per
tutte le persone che ne hanno
urgente bisogno. La forza e la
Luce che emanano dalla vita
originale universale possono
essere sperimentate direttamente
nelle nostre vite e possono agire
attivamente, perch il microcosmo
stato strutturato cos dallalba
dei tempi, dalla vita originale.
Come sappiamo, la Luce
vibrazione. Si parla di velocit
della luce; andare pi veloce
della luce impossibile. In
un altro contesto, la Luce
accompagnata da gioia e da
felicit. La luce rende visibile
la Terra e le conferisce bellezza.
Attraverso la luce, questa bellezza
diviene visibile. Se accendiamo
la luce in una stanza vediamo
larmonia del suo arredamento.
A volte, quando camminiamo
in un bosco, vediamo la luce
che attraversando i rami con
innumerevoli raggi scende sulle
foglie, brilla sulla rugiada, scintilla
e danza in migliaia di modi. A
ogni passo, scopriamo una nuova
gamma di colori, gli infniti e
ricchi colori dei raggi di luce. La
Luce originale, la conoscenza dei
due mondi, molto pi vibrante.
Siamo certi nel pi profondo del
nostro essere: questa Luce non mi
abbandoner mai. unita a me sin
nel mio sangue. Poich conosciamo
i due mondi, le due nature, e
poich abbiamo tenuto viva tale
conoscenza grazie al dialogo
con essa, possiamo dire che i
due amici sono diventati un solo
vita. Chiunque abbia un simile
dialogo unito a un sapere
completamente diverso, grazie
a un nuovo tipo di conoscenza
vivente, la Gnosi.
No number.
Opera
espressionista di
Jakson Pollock,
1995 circa
24
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Frammento di
un manoscritto
della Dottrina
Segreta,
H.P.Blavatsky
(1880 circa)
EdiZioni LECtoRiuM RosiCRuCianuM
Via monte paolo, 29
47013 dovadola (fC)
tel. 0543.934721

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