0 valutazioniIl 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
65 visualizzazioni8 pagine
Soltanto una revisione del significato politico e delle funzioni di una seconda Camera può ricondurre il Parlamento a quel prestigio e a quell'autorità indiscussa che fortunate circostanze storiche gli conferirono per un lungo periodo.
Pagine da "L'ordine politico delle Comunità" di Adriano Olivetti, nuova edizione 2014 a cura di Davide Cadeddu, Edizioni di Comunità.
Il volume completo è acquistabile anche online, con sconto 15%, su: http://bit.ly/ordine-comunita
Titolo originale
Considerazioni su natura e valore di un sistema bicamerale
Soltanto una revisione del significato politico e delle funzioni di una seconda Camera può ricondurre il Parlamento a quel prestigio e a quell'autorità indiscussa che fortunate circostanze storiche gli conferirono per un lungo periodo.
Pagine da "L'ordine politico delle Comunità" di Adriano Olivetti, nuova edizione 2014 a cura di Davide Cadeddu, Edizioni di Comunità.
Il volume completo è acquistabile anche online, con sconto 15%, su: http://bit.ly/ordine-comunita
Soltanto una revisione del significato politico e delle funzioni di una seconda Camera può ricondurre il Parlamento a quel prestigio e a quell'autorità indiscussa che fortunate circostanze storiche gli conferirono per un lungo periodo.
Pagine da "L'ordine politico delle Comunità" di Adriano Olivetti, nuova edizione 2014 a cura di Davide Cadeddu, Edizioni di Comunità.
Il volume completo è acquistabile anche online, con sconto 15%, su: http://bit.ly/ordine-comunita
E SUL VALORE DI UN SISTEMA BICAMERLE 1. Dualit delle forze, dei principi e delle forme politiche La ragione delle istituzioni risiede nella loro pi o meno grande aderenza alla vita in continua evoluzione di una col- letivit, nella loro capacit a soddisfarne i bisogni in misura adeguata. Soltanto una revisione del signifcato politico e delle fun- zioni di una seconda Camera pu ricondurre il Parlamento a quel prestigio e a quellautorit indiscussa che fortunate cir- costanze storiche, verifcatesi in Inghilterra, gli conferirono per un lungo periodo. La vera, sostanziale ragion dessere di due assemblee le- gislative va ricercata in una legge cosmica: la presenza, nel divenire, di forze trasformatrici e di forze stabilizzatrici, di principi dinnovazione e di principi di conservazione, di for- me pratiche e di forme teoriche. Lo sviluppo ordinato della societ solo possibile, cio, quando la politica determinata da speciali rapporti tra queste forze, questi principi, queste forme, che diano luogo a degli antagonismi creativi. Lorganismo sociale ha gli stessi misteri della vita. Sareb- be quindi grave errore ritenere un assoluto la verit pura- mente empirica ora accennata, poich in essa deve trovare libert una forma del divenire pi segreta e pi complessa: la variazione. Di conseguenza, ununica istituzione politica rappresen- tativa con ununica base, qualunque essa sia, tende ad essere dominata da principi, da forze, da forme unilaterali che si ri- solvono in una perdita di valori e in una direzione delle cose politiche molto lontana da quella sintesi spirituale che abbia- mo indicato come necessaria al divenire di una civilt. Lo spirito di conservazione positivo, creativo, solo quello fon- dato sullautentico realismo proprio deglintelleti superiori, di 245 246 LORDINE POLITICO DELLE COMUNIT coloro che conoscono a fondo le origini, il signifcato, la strutura delle umane istituzioni e gli elementi di progresso che esse traggo- no dalla ricerca scientifca. Solo il dominio della realt permete di scorgere come ta- luni innovamenti possano distruggere valori positivi e costi- tuire di fato un regresso, e ci quando glidealisti propugna- tori del nuovo non riconoscano, soto la vecchia corteccia, le linfe ancora vitali, o si rifutino di ammetere la validit di talune leggi che non si possono impunemente infrangere. Ma negli istituti cui stata afdata la soddisfazione di una tale esigenza come gi abbiamo avuto occasione di rilevare lidea della conservazione indiscriminata, negativa, ha ge- neralmente prevalso. Se, cos come funzionano ora, i Senati sono paragonati da taluni tratati di dirito costituzionale a un primitivo freno meccanico, sar bene ricordare tanto per rimanere nel cam- po di unanalogia piutosto grossolana che la tecnica moder- na ha saputo trovare metodi rafnati per rallentare le azioni motrici (si pensi, ad esempio, al dispositivo del recupero sta- bilito negli eletromotori in discesa, che, anzich una perdita di energia, ne costituisce una fonte). Nemmeno le complesse e non negabili necessit di equili- brio, che secondo la teoria dei freni e contrappesi carateriz- zano il delicato funzionamento del regime parlamentare classi- co, potrebbero giustifcare istituti fondati su criteri sorpassati. 2. I mezzi tradizionali di differenziamento I mezzi storicamente usati, e che riteniamo del tuto empi- rici o politicamente illegitimi, per otenere una diversit di mentalit nelle due Camere sono: 247 XI. CONSIDERZIONI SULLA NATUR E SUL VALORE DI UN SISTEMA BICAMERLE a) un limite di et pi elevato per i Senatori che per i mem- bri delle Camere dei rappresentanti; b) il mandato a vita; c) il sufragio indireto con atribuzione di mandati non proporzionati allentit della circoscrizione; d) la designazione totalmente o parzialmente afdata al potere esecutivo. Se le nuove istituzioni devono rifetere quella seriet di intenti che la situazione ormai urgentemente reclama, tali mezzi primitivi e arbitrari debbono essere assolutamente ab- bandonati. Maggiore giustifcazione teorica dei procedimenti mecca- nicistici sopra considerati, e maggiore atitudine a suggerire soluzioni correte, presentano: a) la scelta limitata a defnite categorie; b) la designazione ad opera di corpi universitari; c) il procedimento di cooptazione. Taluni di questi mezzi, integrati da garanzie democratiche intese a conferire legitimit politica al procedimento, deb- bono essere considerati adati a conferire ai Parlamenti espe- rienza e valore. Devessere, infne, esaminata lidea di afdare il princi- pio di continuit a mandati lunghi accompagnati da rinno- vi parziali. Questo dispositivo, che riscuote ingiustifcate simpatie, del tuto contrario allidea di democrazia che subordina lesigenza della continuit a quella di un fre- quente rinnovo del rapporto che unisce governanti e po- polo. Si ricordi quel che diceva Aristotele (Politica, Libro VII, I, 6): 248 LORDINE POLITICO DELLE COMUNIT La libert il principio dello Stato democratico, il primo caratere della libert, in senso democratico, lalternativa del comando e dellobbedienza. In pratica, lesperienza politica dimostra che i corpi da cui dipende la designazione di unassemblea hanno una inerzia propria pi che sufciente a garantire che il rinnovo non sia eccessivo, senza che occorrano freni costituzionali. Ritorneremo pi tardi su questo argomento. 3. La ricerca delle antitesi e dei metodi ati a determinarle Un sistema artifciale inteso a riprodurre unintegrazio- ne umana di valori quellintegrazione che in Inghilterra si realizzata, per circostanze storiche particolari, in seno a unaristocrazia ereditaria che voglia, cio, contribuire alla creazione di una civilt materialmente e spiritualmente su- periore, deve necessariamente fondarsi su una molteplicit di criteri. Il compito del legislatore nel creare una coerente assem- blea consiste: a) nella ricerca delle antitesi politiche elementari, desunte dalle esperienze pi signifcative del regime parlamentare; b) nella scelta dei metodi ati a determinare, per la forza delle cose, lo stabilirsi automatico delle antitesi stesse. Si deve abbandonare la tendenza demagogica a sminuire il valore obbietivo delle forze stabilizzatrici in confronto di quelle trasformatrici. Un fsiologo non avr n simpatia n antipatia verso luno 249 XI. CONSIDERZIONI SULLA NATUR E SUL VALORE DI UN SISTEMA BICAMERLE o laltro dei sistemi autonomi vago e simpatico che acce- lerano o ritardano determinate funzioni, ma si limiter a stu- diarne le relazioni e gli efeti. Tali forze sono entrambe necessarie, purch siano corret- tamente individuate e si esprimano in una forma politica- mente legitima. 4. Schema del significato politico del sistema bicamerale La tratazione che seguir, sulla formazione della Camera degli Ordini o Senato, far comprendere come si possa ote- nere, con mezzi semplici, un Parlamento che racchiuda in s tuti quei valori antitetici e creativi che soltanto a un sistema bicamerale (e con questo termine sintende pi che altro la diversa procedura di reclutamento delle due Camere) si in dirito di richiedere. Il quadro che segue indica sommaria- mente le antitesi che devono caraterizzare le due assemblee perch esse assolvano pienamente ai loro compiti. Per una chiara comprensione dello schema, riassumiamo il processo di formazione delle due Camere, anticipando quel- lo riguardante la Camera degli Ordini, di cui si parler in se- guito pi difusamente. Camera delle Comunit (Deputati): eleta nel seno dei singoli Consigli regionali per scrutinio individuale, in ra- gione di un egual gruppo di Deputati per ciascuna funzione politica. Camera degli Ordini (Senatori): eleta nel seno degli Or- dini politici nazionali, in grande prevalenza col sistema della RP. Negli altri casi per cooptazione o per scelta da parte di corpi universitari designati dallIP. 250 LORDINE POLITICO DELLE COMUNIT Schema del significato politico del sistema bicamerale CAMER CAMER DELLE COMUNIT DEGLI ORDINI necessit maggioranza libert unanimit votazioni per scrutinio votazioni a mezzo rappresentanza proporzionale particolare decentramento universale accentramento votazioni entro comunit locali votazioni entro gruppi nazionali conoscenza intuitiva sintesi conoscenza logica analisi votazioni da parte di corpi designazioni da parte che esprimono la totalit di corpi superiori delle funzioni politiche specializzati esperienza valore votazioni da parte designazioni da parte di corpi inferiori di corpi superiori FORZE FORZE TRSFORMATRICI INIBITRICI F O R M E
P O L I T I C H E
P R A T I C H E
E
P R I N C I P I
D E M O C R A T I C I
F O R M E
P O L I T I C H E
T E O R I C H E
E
P R I N C I P I
A R I S T O C R A T I C I 251 XI. CONSIDERZIONI SULLA NATUR E SUL VALORE DI UN SISTEMA BICAMERLE 5. Le antitesi creative Lo schema riportato alla pagina precedente, inteso a far risaltare il signifcato politico del sistema bicamerale, deves- sere accompagnato da un breve commento sul valore delle antitesi considerate e dei metodi politici ati a determinarle. Libert necessit (unanimit maggioranza) Si arriverebbe alla stasi politica, e quindi alla fne della de- mocrazia, qualora ogni decisione fosse presa allunanimit, se cio le tendenze politiche fossero tra di loro in quel giusto e assoluto rapporto che la rappresentanza proporzionale as- segnerebbe loro. principio vitale per la colletivit che la maggioranza, per necessit di cose, debba prevalere. La rappresentanza propor- zionale meglio si addice a deliberazioni di caratere generale o teorico, a una difesa del tuto aristocratica della libert, e corrisponde a quello che il principio stesso della unanimit. Questo va dunque considerato come un principio inibitore di valore positivo, capace di garantire lespressione delle mi- noranze, ma anche, ove fosse esteso a tuto il sistema politico, di impedire ogni progresso. Particolare universale (decentramento accentramento) I Parlamenti costituiti da rappresentanti di organismi re- gionali sono trati a difendere la sovranit degli enti auto- nomi locali, sovratuto quando, come nelle proposte qui contenute, i loro membri fanno parte contemporaneamente