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Manager

Aiuta a trovare nuove opportunit o solo una


vetrina delle vanit? Rispondono cacciatori
di teste e direttori del personale.
Che spiegano i trucchi per evitare che diventi
Un boomerang | Elena Porcelli
Ma Linkedin
serve o no alla carriera?
Tre cose da fare
Tenere un profilo
completo e aggiornato
Condividere
informazioni interessanti
Conoscere bene
le opzioni avanzate
Tre cose da non fare
Non mettere la foto
o mettere un'immagine
poco professionale
Millantare competenze
e risultati inesistenti
Accettare qualsiasi
contatto
L
A PAKOLA CHIAVE, SUI SOCIAL NET-
WORK, self branding. il marke-
ting applicato alle persone, sinte-
tizza Dominila Ferrari nel suo libro Due
gradi e mezzo di separazione (Sperhng &
Kupfer). Significa farsi conoscere e costru-
irsi una buona reputazione, per emergere
nella massa degli oltre 6 milioni di italiani
(300 milioni nel mondo) che hanno un
profilo su Linkedin, il social network de-
dicato alle relazioni professionali. Ma
poi davvero importante? Oggi ogni
addetto alla selezione, risponde Massi-
mo Lolli, dirigente delle risorse umane
di Marzotto spa, quando entra in con-
tatto con un candidato lo cerca subito su
Linkedin, su Facebook e su Google, per
farsi un'idea delle sue competenze e della
sua personalit.Auche gli specialisti nel-
la ricerca di personale confermano che
Linkedin una risorsa. Un database ag-
giornato, spiega Maximillian Redol-
fi, direttore esecutivo di PageExecutve
Italia, in cui cerchiamo i manager. Ci
colpiscono i profili dove sono descritti
progetti e risultati.
Linkedin rende noto ogni anno l'e-
lenco dei termini pi usati e che, quindi,
suscitano meno interesse. La parola italiana
pi comune responsabile. Bisogna, in-
vece, raccontare in dettaglio 1 propri scudi,
attivit e competenze. Ma senza esagerare.
I millantatori si scoprono subito, conti-
nua Redolf, per esempio quelli che scri-
vono in inglese maccheronico.
Un profilo con la fotografia ha sette
volte pi probabilit di essere visualizzato.
Meglio che sia recente e in look profes-
sionale. Per le foto delle vacanze c' Fa-
cebook, dove bisogna comunque risultare
coerenti con il proprio ruolo, anche negli
hobby e nelle amicizie.
Su Linkedin sono importanti i gruppi
legati alla propria attivit, dove postare link
interessanti e condividere idee. Qual-
cuno forse ruber qualche informazione,
per tutti si accorgeranno di avere a che
fare con una persona aggiornata e moti-
vata. Inoltre, chi abitualmente presente
in rete evita che i suoi capi nonno un'im-
provvisa attivit su Linkedin quando deci-
de di cercare un posto di lavoro migliore.
I contatti vanno cercati non solo fra i
colleglli, ma anche tra i clienti, i fornito-
ri e gli opinion leader del proprio setto-
re. Meglio rifiutare, invece, le richieste di
contatto da parte di sconosciuti, perch
la loro reputazione in rete si riflette sulla
propria. Linkedin ha molte opzioni poco
note; per esempio, possibile personaliz-
zare l'uri del profilo e visitare i profili
degli altri senza che lo sappiano. I contat-
ti possono essere nascosti o visibili a tut-
ti. A chi cerca lavoro, suggerisce Silvio
Fontaneto, specialista in outplacement
di Lhh, conviene renderli visibili. Ed
meglio seguire le aziende che interessano
anche sugli altri social network. Infatti,
alcuni annunci compaiono solo suTwitter
o Facebook. La nostra area risone uma-
ne, dichiara Doriana De Benedicts,
hr professional di Ibm Italia, presidia sia
Facebook, pi vicino ai giovani, sia Linke-
din per le posizioni senior. Per quest'ulti-
mo l'obiettivo creare la pagina dedicata
che in Italia manca. S

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