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1. Non dimenticare che il karate-d comincia e finisce con il saluto (rei).

karate-d wa rei ni hajimari, rei ni owaru koto wo wasuruna


2. Nel karate non esiste primo attacco.
karate ni sente nashi
3. Il karate dalla parte della !iusti"ia.
karate wa !i no tasuke
#. $onosci prima te stesso, poi !li altri
ma"u jiko wo shire, shikoshite tao wo shire
%. &a 'ente (il $uore) (iene prima della tecnica.
!ijutsu )ori shinjutsu
*. +ccorre li,erare la mente.
kokoro wa hanatan koto wo )osu.
-. &a dis!ra"ia causata dalla disatten"ione.
wa"awai wa !etai ni sho"u
.. Il karate non si (i(e solo nel dj
dj nomino karate omou na
/. Il karate si pratica tutta la (ita
karate no shur)o wa issho de aru
10. 1pplica il karate alle cose di tutti i !iorni e scoprirai la sua ,elle""a
arai-)uru mono wo karate-ka se)o, soko ni m)o-mi ari
11. Il karate come l2ac3ua calda, occorre scaldarla costantemente o si raffredda.
karate wa )u no !oto shi tae"u natsudo wu atae"are,a moto no mi"u ki kaeru
12. Non pensare a (incere, pensa piuttosto a non perdere.
katsu kan!ae wa motsu na makenu kan!ae wa hitsu)o.
13. 1de!uati al tuo a((ersario.
tekki ni )otte tenka se)o.
1#. Nel com,attimento de(i saper distin!uere il (uoto dal pieno.
tattakai wa k)o-jutsu no soju ikan ni ari.
1%. $onsidera mani e piedi dell2a((ersario come spade
hito no te ashi wo ken to omoe.
1*. +ltre la porta di casa, puoi tro(arti di fronte anche un milione di nemici
danshi mon wo i"ure,a h)akuman no tekki ari.
1-. &a !uardia per i principianti, pi4 a(anti si torna alla posi"ione naturale
kamae wa shoshinsha ni ato wa shi"entai.
1.. I kata (anno ese!uiti perfettamente, la loro applica"ione nel com,attimento altra cosa
kata wa tadashiku jissen wa ,etsu mono.
1/. Non dimenticare do(e occorre usare o non usare la for"a, rilassare o contrarre, applicare la
lente""a o la (elocit5, in o!ni tecnica.
chikara no k)ojaku, karada no shinshuku, wa"a no kank)u wo wasuruna.
20. 6ii sempre creati(o.
tsune ni shinen kufu se)o.
7+6891:I+N;
N+81 <;& 8=1<>88+=;
6ono innumere(oli le (ersioni che circolano di 3uesti famosissimi ?enti 7rinc@pi di Aichin
9unakoshi, molte di esse decisamente fantasiose ed impro,a,ili. ;ppure, nonostante !li errori di
tradu"ione, conser(ano sempre intatta la straordinaria for"a e la densit5 del pensiero del
fondatore. &a difficolt5 principale per chi traduce (in in!lese o in italiano, dal !iapponese), data
dai concetti di riferimento che stanno dietro alle paroleB uni(ersi concettuali e paradi!mi
filosofici completamente di(ersi, 3uindi intraduci,ili. 7er fare un esempio, il carattere 6hin, in
!iapponese come in cinese, si!nifica C6piritoD ma anche, contemporaneamente, C$uoreD e
C'enteD (uso il maiuscolo per sottolineare la natura astratta di 3uesti termini). $iE si!nifica che
nella cultura !iapponese la mente risiede nel cuore. F un concetto filosofico a noi estraneo e
difficile da capire. &o si capisce, e(entualmente, solo dopo molti anni di pratica dell2arte mar"iale
o di studio della cultura !iapponese. 'a 3ui, tradurre il termine con C'enteD rischia di e(ocare,
nell2interpreta"ione di un principio come il 3uinto (C&a 'ente (iene prima della tecnicaD),
un2idea cartesiana di suprema"ia dell2intelletto sul corpo, completamente s,a!liata. ?ice(ersa, se
il termine (enisse tradotto con C6piritoD, il precetto sem,rere,,e riferirsi ad un preteso
CmisticismoD che do(re,,e impre!nare l2arte mar"iale. ;rrato anche 3uesto. 6e infine (enisse
tradotto solamente con C$uoreD sem,rere,,e 3uasi che prima di tirare un colpo occorra
Cascoltare i sentimentiD per esercitare ma!ari la compassione o ascoltare il proprio innato senso
di !iusti"ia. 1ncora pi4 fuor(iante. ; 3uindi, si scelto di tradurre con C'enteD accompa!nando
la parola con C$uoreD fra parentesi. In 3uesto modo si lascia intatta l2am,i!uit5 del concetto che,
letto complessi(amente, conser(a una sfumatura di fisicit5. Inoltre, (iene mantenuta la fun"ione
di koan della massima. &2esempio fatto non stato scelto a caso. Nella nostra cultura, il
ra"ionalismo cartesiano tra i principali responsa,ili della dicotomia fra mente e corpo, mentre
in +riente corpo e mente sono una cosa sola. 7erfino princ@pi come Cmens sana in corpore sanoD
non fanno che confermare e raffor"are 3uesta insana,ile dicotomia. &a filosofia delle arti
mar"iali, in(ece, come tutta la cultura dell2+riente, fa riferimento ad un principio di unit5 e se
non si adottano strumenti ade!uati per Cle!!ereD e comprendere 3uesta (isione i concetti non
a(ranno alcun effetto sulla pratica. $onse!uentemente, il nostro karate sar5 pi4 (icino alla nostra
idea di sport e piuttosto lontano dall2arte mar"iale.
>n altro esempio nella (entesima massima di 9unakoshi, la pi4 importante e conclusi(a, che
(iene spesso tradotta con C9ai tendere lo spirito al li(ello pi4 altoD oppure con C7ensa ed ela,ora
sempreD, o addirittura C6ii costantemente consape(ole, dili!ente e pieno di risorseD. 6i tratta in
o!ni caso di un Ceccesso di tradu"ioneD, perchG in !iapponese la frase assai pi4 semplice e diceB
C6ii sempre creati(oD. >n riferimento chiaro e ine3ui(oca,ile ri!uardo alla necessit5 di a(ere un
atte!!iamento aperto, fluido e mai ri!ido, nel confronto con un a((ersario o con se stessi, come
pure applicando il karate alla (ita di tutti i !iorni. In(ece, una tradu"ione errata come C7ensa ed
ela,ora sempreD, fare,,e paradossalmente pi4 danni che praticare con un catti(o inse!nante
perchG portere,,e a credere che prima di a!ire occorra pensare ed ela,orare con la mente. $iE
produrre,,e non solo uno scollamento dall2istinto e dal corpo, ma anche un2eccessi(a presen"a
dell2intelletto discorsi(o che il (ero dia,olus da com,attere secondo lo :en. C6ii sempre
creati(oD, in(ece, ci d5 un2idea chiara del li(ello di maestria che l2a(er ottenuto il 'ushin no 6hin
(), la C'ente sen"a 'enteD o C'ente ?uotaD, comportaB esattamente la stessa
condi"ione in cui un musicista ese!ue un2impro((isa"ione ai pi4 alti li(elli tecnici, 3uando le
(aria"ioni s!or!ano da sole e le solu"ioni armoniche che, di attimo in attimo e istinti(amente,
(en!ono adottate, sono sempre le pi4 impre(edi,ili, le pi4 efficaci, le pi4 !iuste. In 3uella stessa
condi"ione, esattamente 3uella, anche l2arte mar"iale di(enta CarteD. Il (entesimo precetto del
'aestro esorta 3uindi a cercare di ra!!iun!ere 3uel li(ello, che il punto pi4 alto nella pratica. ;
nello stesso tempo indica il modo per ra!!iun!erlo.
Hruno Hallardini
Introdu"ione
Iuesti C?enti 7rinc@pi del JarateD furono trasmessi dal 'aestro Aichin 9unakoshi ai suoi allie(i
per orientare la loro crescita mentale e spirituale. In essi, traspare il desiderio di far s@ che
l2impe!no speso su!li aspetti tecnici del karate - pu!ni, calci e parate - non (ada a discapito
dell2aspetto spirituale dell2arte mar"iale. $ome 9unakoshi sottolinea(a, proprio l2atten"ione
ri(olta (erso !li aspetti spirituali della pratica che trasforma il karate da mera arte mar"iale in
karate-d, cio ?ia.
I 7rinc@pi offrono soste!no ai praticanti di tutti i li(elli. 1l principiante, offrono innan"itutto
solide fondamenta con cui a((icinarsi all2arte. 7er il praticante a(an"ato del karate-d,
costituiscono una pre"iosa !uida e uno strumento per approfondire ulteriormente ciE che ha
appreso.
>n2attenta ed approfondita lettura delle massime del 'aestro 9unakoshi fa entrare in una
dimensione pi4 profonda di 3uanto si possa imma!inare. F 3uesta caratteristica che rende i
7rinc@pi comprensi,ili anche a chi non pratica. ?en!ono tralasciati !li aspetti tecnici e ci si
concentra su una (isione pi4 profonda della ?ia. 6i pone l2accento sull2acume, sulle doti
spirituali, e sulle infinite poten"ialit5 della pratica. ?iene data pi4 importan"a all2attitudine
mentale che alla posi"ione, allo spirito pi4 che alla forma.
<un3ue, i sottili fondamenti contenuti in 3uesti ?enti 7rinc@pi si possono applicare alla nostra
(ita in !enerale, anche se si riferiscono alla pratica del karate. ;ssi costrin!ono a riflettere sul
modo mi!liore per tro(are un e3uili,rio nella nostra esisten"a e su come comportarci con le
persone che ci circondano.
In sintesi, ci spronano a Cperfe"ionareD non tanto la nostra arte 3uanto noi stessi.
I 7rinc@pi si presentano come frasi concise e cristalline di profonda natura filosofica. 8utta(ia, la
loro ,re(it5 ha lasciato aperto il campo a numerose interpreta"ioni anche in !iapponese, molte
delle 3uali differiscono sensi,ilmente dall2inten"ione ori!inale contenuta.
7er nostra fortuna, 3uesto la(oro consente di fare chiare""a. I ?enti 7rinc@pi di 9unakoshi sono
accompa!nati dai commenti di Aenwa Nakasone, un appassionato praticante contemporaneo a
9unakoshi. Il testo di Nakasone approfondisce l2interpreta"ione di 3uesti ,re(i precetti che,
almeno ini"ialmente, erano destinati ad essere discussi nel dj con il 'aestro o con uno dei suoi
discepoli.
F un onore poter presentare 3uesto li,ro in in!lese, soprattutto dopo a(er a(uto l2autori""a"ione
del 'aestro 9unakoshi che l2ha letto e appro(ato. I pensieri raccolti in 3uesto li,ro offrono al
lettore una (isione pi4 chiara de!li intendimenti di 9unakoshi e aprono una finestra sulla sua
epoca e sulla cultura di allora.
7er 9unakoshi, la pratica del karate si ,asa(a essen"ialmente sull2arri(are a padrone!!iare se
stessi allo stesso modo in cui si padrone!!ia l2arte mar"iale. In Jarate-d J)ohan, scrisseB CIl
(alore dell2arte dipende dal (alore che (i si applica. 6e (iene utili""ata per uno scopo ,uono, essa
ha !rande (aloreK ma se (iene impie!ata male, non esiste arte pi4 dannosa e mal(a!ia del karateD.
In altri termini, il karate ser(e a costruire innan"itutto il carattere. $on 3uesti 7rinc@pi 9unakoshi
(olle spronare !li allie(i a ricercare !li aspetti pi4 profondi e si!nificati(i dell2arte, l2onest5, la
perse(eran"a, il cora!!io e, soprattutto, l2umilt5 da esprimere attra(erso il rispetto e la cortesia.
9unakoshi ammoni(a dal2ini"io sia i parolai che coloro che cerca(ano di mettersi in mostra con
ridicole dimostra"ioni di superiorit5 fisica. CF come se perdessero tempo ad esaminare le fo!lie e
i rami di un !rande al,ero, sen"a (a(ere) la minima idea di come sia il troncoD, dice(a. &2a,ilit5
tecnica e la destre""a non hanno alcun (alore di fronte all2importan"a di purificare lo spirito, la
mente e il carattere, ciE che (eramente determina la 3ualit5 del proprio essere.
I 7rinc@pi indicano il modo in cui si puE mi!liorare la 3ualit5 della propria (ita. ;ssi !uidano,
incora!!iano e ammoniscono il praticante di karate, ma si estendono a tutti !li aspetti della (ita.
&e (erit5 pi4 profonde delle arti mar"iali non si riferiscono alle tecniche, ai trucchi e alle strate!ie
per (incere, ma alle strate!ie per (i(ere.
Lohn 8eramoto
7refa"ione
I ?enti 7rinc@pi furono redatti da Aichin 9unakoshi come una sorta di !uida per i suoi discepoli
con lo scopo di esplorare pi4 a fondo !li aspetti spirituali della ?ia del Jarate, o karate-d. 9in
dai tempi pi4 antichi, il karate era stato inse!nato se!retamente ad +kinawa, patria del 'aestro.
;!li (olle introdurlo e incora!!iarne la pratica a 8ok)o do(e continuE a fiorire.
$oloro che aspirano a colti(are la ?ia del Jarate non de(ono concentrarsi solo sui suoi aspetti
tecnici, ma de(ono cercare di colti(arne anche !li aspetti spirituali, poichG nel (ero karate-d si
esercita sia il corpo sia lo spirito. I ?enti 7rinc@pi di Aichin 9unakoshi offrono a chi si accosta a
3uest2arte una chia(e per co!lierne l2aspetto pi4 profondo. 7er coloro che !i5 studiano,
rappresentano una pre"iosa risorsa per la crescita spirituale. Il testo che se!ue accompa!nato da
mie ,re(i note. Il 'aestro 9unakoshi le ha lette ed appro(ate.
Aenwa Nakasone
1/3.
>no
1
Non dimenticare che il karate-d comincia e finisce con il saluto (rei).
Insieme al judo e al kendo, il karate-d considerato una delle arti mar"iali !iapponesi
tradi"ionali. ; come tutte le arti mar"iali de(e ini"iare e de(e finire con il saluto (rei). =ei
spesso inteso come CrispettoD, ma in effetti si!nifica molto di pi4. =ei racchiude in sG sia
l2attitudine di rispetto (erso !li altri sia un senso di rispetto (erso se stessi. Iuando si in !rado
di rispettare se stessi e si trasferisce 3uesto sentimento di stima, cio rispetto, (erso !li altri,
3uesta a"ione non altro che espressione di rei.
6i usa dire che Csen"a rei c2 disordineD e anche che Cla differen"a tra !li uomini e !li animali
nel reiD. I metodi di com,attimento do(e non c2 il rei non sono arti mar"iali ma soltanto
disdice(ole (iolen"a. &a poten"a fisica sen"a rei non altro che for"a ,ruta, e per !li esseri
umani non ha alcun (alore.
6i de(e inoltre sottolineare che, anche comportandosi correttamente, se una persona non ha uno
spirito sincero e rispettoso non possiede (ero rei. Il (ero rei l2espressione esterna di uno spirito
rispettoso.
8utte le arti mar"iali cominciano e con il rei. 6e non (en!ono praticate con un senso di rispetto e
di re(eren"a, esse si riducono a mere forme di (iolen"a. 7er 3uesto moti(o, nella pratica delle arti
mar"iali si de(e mantenere l2atte!!iamento di rei dall2ini"io alla fine.
<ue
2
Nel karate non esiste primo attacco.
CNon si do(re,,e mi s!uainare una spada inutilmenteD era la pi4 importante re!ola di condotta
nella (ita 3uotidiana di un samurai. 7er l2uomo onore(ole era essen"iale riuscire a sopportare
o!ni !iorno il peso delle cose oltre o!ni limite prima di dar luo!o a 3ualsiasi rea"ione. 6oltanto
3uando la situa"ione non pote(a essere risolta in altro modo si era autori""ati ad estrarre la spada
dal fodero. Iuesto era un inse!namento fondamentale del ,ushid (la (ia del !uerriero).
Nel karate le mani e piedi possono essere mortali come la lama di una spada. <un3ue, il principio
per cui Cnel karate non esiste primo attaccoD un2estensione di 3uella re!ola fondamentale cui i
samurai erano tenuti ad attenersi, secondo la 3uale si do(re,,e e(itare l2uso indiscriminato delle
armi. $iE sottintende l2assoluta necessit5 di esercitare la pa"ien"a e la tolleran"a.
Iuesto principio si ritro(a anche nelle massime del 'aestro di karate Masutsune Itosu che scri(eB
... 3uando di(iene necessario, non si de(e esitare ad offrire la propria (ita per il proprio
si!nore o per i propri parenti, cora!!iosamente, sacrificando se stessi per il ,ene comune.
'a il karate (inse!na che) il (ero si!nificato di 3uesto non si ritro(a nel com,attimento
uno contro uno. 7erciE, nell2e(entualit5 che ci si tro(i ad essere a!!rediti da un
malinten"ionato o sfidati da una persona a!!ressi(a, si do(re,,e e(itare di sferrare un
colpo mortale. Il (ostro primo intendimento e il principio fondamentale a cui ci si
do(re,,e attenere sempre 3uello di e(itare di danne!!iare !li altri con i pu!ni o con i
calci.
1nche in una situa"ione di emer!en"a, necessario cercare di e(itare di colpire con tecniche
mortali. $iE puE essere para!onato alla pratica di colpire l2a((ersario col dorso della spada
piuttosto che col filo della lama. F molto importante offrire all2a((ersario il tempo di cam,iare
idea o di pentirsi di a(er intrapreso la sua a"ione.
<2altra parte, 3uando le circostan"e sfu!!ono di mano e il praticante non possa e(itare lo scontro,
occorre rispondere con tutto il proprio spirito e sen"a temere per la propria (ita, utili""ando al
massimo tutta la propria a,ilit5 mar"iale. Iuesto sen"2altro il (ero spirito del ,udo (la (ia delle
arti mar"iali), ed il corretto spirito espresso dal secondo principio.
'olti non riescono ad afferrare il (ero si!nificato racchiuso nel secondo principio ed affermano
che tutto il ,udo si ,asi sull2idea di colpire per primi. F pro,a,ile che costoro non sappiano che il
carattere ,u ( ), o((ero Cmar"ialeD, si compone a sua (olta di due caratteri che si!nificano
CfermareD ( ) e Cala,ardaD o ClanciaD ( ). <un3ue, un2arte mar"iale do(re,,e di principio fermare
lo scontro. ?ice(ersa, il carattere che sta per Cdure(ole""aD o Ctolleran"aD ( ) un ideo!ramma
composto che deri(a da CspadaD( ) ed sostenuto e controllato dal carattere che si!nifica CmenteD
o CspiritoD ( ).
6olo 3uando ci si tro(a di fronte ad una situa"ione che non possi,ile sopportare ulteriormente
(o che non si puE risol(ere sen"a un scontro) e la propria tolleran"a esaurita, la spada do(re,,e
essere estratta dal fodero o la lancia diretta contro l2a((ersario. F 3uesto il (ero spirito del ,udo.
Nondimeno, nel pe!!ior scenario possi,ile, in cui non si possa e(itare di com,attere, !iusto
prendere l2ini"iati(a e attaccare ripetutamente fino ad ottenere la (ittoria.
8re
3
Il karate dalla parte della !iusti"ia.
&a !iusti"ia tutto ciE che retto. 7ortare a compimento la rettitudine richiede (era for"a ed
a,ilit5.
Ali uomini riescono ad essere pi4 forti 3uando sanno di essere nel !iusto. &a for"a che pro(iene
in ciascuno di noi dalla fiducia che riponiamo nel nostro senso di !iusti"ia espressa nel dettoB
C6apendo di essere nel !iusto, sono pronto ad affrontare anche mille o diecimila a((ersariD. 'a
e(itare l2a"ione 3uando in !ioco la !iusti"ia dimostra soltanto mancan"a di cora!!io.
Il karate un2arte mar"iale in cui mani e piedi sono come spade e non de(e mai essere usata
in!iustamente o impropriamente. I praticanti di karate de(ono essere sempre dalla parte della
!iusti"ia ed in o!ni situa"ione in cui non ci sia altra scelta de(ono fare in modo che la loro for"a
tro(i espressione attra(erso l2uso delle loro mani e dei loro piedi come armi.
Iuattro
#
$onosci prima te stesso, poi !li altri.
$onosci il nemico e conosci te stessoB in cento ,atta!lie non sarai mai in pericolo. 6e
conosci te stesso ma non il nemico, le tue pro,a,ilit5 di (ittoria o sconfitta sono pari. 6e
non conosci nG il nemico, nG te stesso, in o!ni ,atta!lia sarai in !ra(e pericolo.
-6un 8"u, C&a strate!ia dell2attaccoD, l21rte della Auerra
9in dai tempi pi4 antichi, 3uesto famoso passo ha a(uto !rande diffusione in tutti !li am,ienti
delle arti mar"iali. Normalmente sappiamo ,ene 3uali siano le nostre tecniche preferite e i nostri
punti de,oli. 'a nel com,attimento non do,,iamo essere consape(oli soltanto della nostra for"a
e della nostra de,ole""a, do,,iamo essere in !rado di comprendere anche 3uali siano 3uelle del
nostro a((ersario. 6olo in 3ueste condi"ioni il rischio sar5 ridotto al minimo, anche do(endo
affrontare centinaia di scontri. 6e conosciamo noi stessi ma non conosciamo il nostro a((ersario,
la (ittoria o la sconfitta dipende dal caso. 'a andando in ,atta!lia sen"a conoscere nG il nostro
a((ersario nG noi stessi come com,attere alla cieca e ad o!ni in!a!!io saremo in !rande
pericolo.
$hi pratica karate de(e essere del tutto consape(ole della propria for"a e della propria de,ole""a
e non de(e sopra((alutare se stesso o lasciarsi accecare dalla propria presun"ione. 6olo allora
riuscir5 a mantenere il !iusto atte!!iamento di e3uili,rio e (alutare con cura i punti forti e punti
de,oli de!li a((ersari creando la strate!ia ideale.
$in3ue
%
&a 'ente (il $uore) (iene prima della tecnica.
>n !iorno 8sukahara Hokuden, famoso spadaccino del sedicesimo secolo, decise di mettere alla
pro(a l2a,ilit5 dei suoi fi!li. 7er primo chiamE nella sua stan"a il fi!lio pi4 !rande, Nikoshiro.
1prendo la porta con una !omitata, Nikoshiro la sent@ pi4 resistente del solito, fece scorrere la
mano lun!o il ,ordo superiore della porta, scopr@ e rimosse un pesante po!!iatesta di le!no che
era stato appo!!iato l@ e lo rimise poi al suo posto con cura dopo essere entrato nella stan"a.
Hokuden allora chiamE il suo secondo fi!lio, Niko!oro. Iuando, i!naro di tutto, e!li fece per
aprire la porta, il po!!iatesta cadde ma lui lo afferrE (elocemente e lo rimise ancora una (olta nel
suo posto ori!inale.
7oi Hokuden chiamE il suo ter"o fi!lio, Nikoroku. Iuando Nikoroku, la cui a,ilit5 tecnica
supera(a di !ran lun!a 3uella dei suoi fratelli pi4 !randi, spinse con for"a la porta per aprirla, il
po!!iatesta !li cadde in testa sul nodo dei capelli. $on una rea"ione istantanea, Nikoroku s!uainE
la spada corta che tene(a alla cintura e in un sol colpo ta!liE in due l2o!!etto prima che toccasse
terra sul tatami.
Hokuden disse ai suoi fi!li, CNikoshiro, sarai tu colui a cui tramanderE il nostro metodo di spada.
Niko!oro, se ti eserciterai sen"a sosta un !iorno potrai ra!!iun!ere il li(ello di tuo fratello.
Nikoroku, in futuro tu sarai sicuramente la causa della ro(ina di 3uesta fami!lia e porterai
(er!o!na sul nome di tuo padre. Non (o!lio a(ere imprudenti come te in 3uesta casaD. ; con
3uesto, lo rinne!E.
&2aneddoto aiuta a comprendere me!lio il principio per cui nelle arti mar"iali le facolt5 mentali
sono pi4 importanti della tecnica. &e prime de(ono !o(ernare a seconda.
$O un2altra storia ,en nota che puE essere usata per illustrare il principio secondo cui C&a mente
(iene prima della tecnicaD. 8ra !li allie(i di Hokuden ce n2era uno dotato di straordinaria a,ilit5
tecnica. >na (olta, mentre cammina(a per strada, lOallie(o passE (icino ad un ca(allo om,roso
che impro((isamente !li sferrE un calcio, ma lui fece unOa,ile schi(ata per e(itarlo e sfu!!@
all2incidente. I testimoni presenti dissero C&a sua fama di essere uno dei mi!liori allie(i di
Hokuden pienamente meritata. Hokuden non tramander5 sicuramente a nessun altro i suoi
se!retiD.
'a 3uando Hokuden seppe di 3uesto incidente si in3uietE molto e disse C'i sono s,a!liato sul
suo contoD, poi lo espulse dalla sua scuola. Nessuno de!li altri allie(i comprese il pensiero di
Hokuden, e decisero che non si pote(a far altro che imitare il modo in cui il 'aestro stesso si
sare,,e comportato in simili circostan"e. 7er fare ciE, attaccarono un ca(allo particolarmente
,i""oso ad un carro sulla strada lun!o la 3uale sape(ano che Hokuden sare,,e passato. 6piarono
di nascosto la scena da una certa distan"a e con !rande sorpresa (idero Hokuden attra(ersare la
strada per andare dalla parte opposta standosene ,ene alla lar!a dal ca(allo.
Iuesto finale colse tutti alla spro((ista e in se!uito, dopo a(er confessato a Hokuden il loro
esperimento, !li chiesero per 3uale moti(o a(esse cacciato cos@ all2impro((iso il suo discepolo.
Hokuden risposeB C6e una persona ha un2attitudine mentale che !li consente di camminare
distratta (icino a un ca(allo sen"a considerare le sue possi,ili rea"ioni, essa una causa persa per
un2inse!nante, non importa 3uanto si applichi allo studio delle tecniche. $rede(o che lui fosse
una persona dotata di ma!!ior ,uon senso ma mi s,a!lia(oD.
6ei
*
+ccorre li,erare la mente.
F essen"iale perdere la mente (per li,erarla)
- 6hao Mun!, filosofo cinese dell2undicesimo secolo
Il 'aestro di "en 8akuan fornisce la sua interpreta"ione di 3uesto principio nel li,ro &a sa!!e""a
immuta,ile, nel 3uale utili""a concetti dello :en per spie!are i principi dell21rte della spada al
'aestro di spada Ma!)u 'unenoriB
si usa dire Ccercare la mente che si persaD, ma c2 anche un detto secondo il 3uale C
essen"iale dimenticare (li,erare) la menteD. Il filosofo confuciano 'en! 8"u ('encio)
parla della ricerca della mente CpersaD, della ricerca della mente smarrita per riportarla al
sG. 'en! 8"u osser(a che nel caso perdessimo un cane, un !atto o un pollo, ci daremmo
molto da fare per cercarli e riportarli a casa. =itiene pertanto scandaloso non prodi!arsi in
alcuno sfor"o per riportare al sG la mente, che la !uida del corpo, 3uando 3uesta si
CperdeD.
?ice(ersa, 6hao Mun! sostiene che la mente de,,a perdersi. 6hao Mun! affermaB Cse si
le!a la mente come un !atto col !uin"a!lio, essa perder5 la sua li,ert5 di mo(imento.
>sate ,ene la mente, sen"a lasciarla andare li,era o(un3ue essa (o!lia, ma sen"a
nemmeno lasciare che si le!hi troppo alle coseD. I principianti spesso manten!ono un
controllo troppo stretto su se stessi. ;ssi fraintendono l2idea di aprire la mente e lasciarla
correre li,era. 8utta(ia, occorre lasciare che la mente si muo(a li,era, anche se attra(ersa
terreni fan!osi. Il fiore di loto non (iene sporcato dalla melma in cui cresce. 6imilmente,
una sfera di cristallo lasciata nel fan!o impermea,ile ad esso.
'antenere la mente entro stretti limiti puE essere una necessit5 per il principiante ma
adottare 3uesta modalit5 per tutta la (ita non ci consente di ra!!iun!ere alti li(elli e di
sfruttare il nostro (ero poten"iale.
7erciE, nelle prime fasi della pratica, me!lio se!uire !li inse!namenti di 'en! 8"u, e solo in
se!uito si potr5 permettere alla mente la li,ert5 di mo(imento indicata da 6hao Mun!.
6ette
-
&a dis!ra"ia causata dalla disatten"ione.
&a disatten"ione il !rande nemicoK
le sue fiamme lam,iscono sempre pi4 in alto.
-commento sulle istru"ioni di un !ioco di tradi"ionale !iapponese
Iuesto ammonimento si puE applicare a molti aspetti della (ita. Il no(antano(e per cento de!li
incidenti per strada do(uto alla disatten"ione. 6ul la(oro, un po2 di ne!li!en"a sufficiente a
mandare all2aria una lun!a ricerca e la sua prepara"ione portando ad incon!ruen"e e perfino
all2incapacit5 di ottenere i risultati pre(isti. &o stesso (ale in !uerra, sia in uno scontro tra di(erse
armate sia nel caso di un com,attimento indi(iduale. >na prepara"ione sciatta o una totale
ne!li!en"a sono la !aran"ia di un disastro sicuro.
7er e(itare che i nostri sfor"i siano (anificati, do(remmo costantemente anali""are le nostre
a"ioni e fare atten"ione ai nostri metodi, ricordando sempre che Cil disastro nasce dalla
ne!li!en"aD.
+tto
.
Il karate non si (i(e solo nel dj.
&o scopo del karate-d mi!liorare e nutrire la mente e il corpo. &2educa"ione del proprio spirito
e della propria attitudine mentale ini"ia con la pratica nel dj (luo!o in cui si pratica la ?ia) ma
non de(e terminare 3uando terminano !li eserci"i. In realt5, de(e prose!uire anche fuori dal dj,
nel corso delle nostre atti(it5 3uotidiane.
1l contrario, !li effetti del man!iare e ,ere in eccesso e delle altre a,itudini noci(e alla salute che
si se!uono fuori dal dj, si ripercuotono ine(ita,ilmente sulla nostra pratica affaticando corpo e
mente e rendendo impossi,ile il ra!!iun!imento dell2o,ietti(o prefissato.
6ia dentro che fuori dal dj, i praticanti di karate-d de(ono sempre am,ire allo s(iluppo e
all2allenamento del corpo e della mente.
No(e
/
Il karate si pratica tutta la (ita.
Non esiste un punto che sta,ilisca il completamento della pratica, c2 sempre un li(ello superiore.
7er 3uesto moti(o i praticanti do(re,,ero continuare ad allenarsi tutta la (ita.
Il (ero sentiero dell2allenamento una strada sen"a limiti e sen"a fine. Il semplice apprendimento
di tutti i kata e di tutte le tutte le tecniche di parata non costituisce (ero allenamento se non si
continua a perfe"ionarle. In un passa!!io del primo li,ro dell2Na!akure si le!!eB
>n an"iano 'aestro di spada disseB P&2apprendimento ha di(ersi li(elli. 1ll2ini"io si
studia sen"a ottenere nulla e ci si sente inesperti. 1l li(ello intermedio si ancora
inesperti, ma nello stesso tempo si consape(oli delle proprie caren"e e si riesce a (edere
anche 3uelle de!li altri. 1 li(ello superiore si di(enta or!o!liosi della propria a,ilit5, ci si
ralle!ra nel rice(ere lodi e si criticano le caren"e dei compa!ni. $hi arri(a a 3uesto li(ello
3uindi si comporta come se non sapesse nulla. 6ono 3uesti i li(elli comunemente
conosciuti. 'a ce n2 uno che li trascende, ed il pi4 eccellente di tutti. $hi comprende
profondamente la ?ia sa che non si finisce mai di percorrerla. ;!li ,en consape(ole
delle proprie lacune e per tutta la (ita non penser5 mai di a(er ra!!iunto la perfe"ione.
7roprio per a(er a,,andonato l2or!o!lio ed essersi comportato con modestia arri(er5 a
conoscere la ?iaQ. >na (olta il 'aestro Ma!)R osser(EB PIo non conosco il modo di
sconfi!!ere !li altri, ma conosco la ?ia per sconfi!!ere me stessoQ. Il samurai a(an"a
!iorno dopo !iorno e di(enta o!!i pi4 a,ile di ieri come domani lo sar5 pi4 di o!!i. &a
pratica non finisce mai. 6e!uendo la ?ia !iorno dopo !iorno e per tutta la (ita, il mondo
non a(r5 confini.6e!uire 3uesta strada sen"a fine, di(entando o!!i mi!liori di ieri e domani mi!liori
di o!!i, per tutta la (ita, la (era imma!ine della ?ia del Jarate.
<ieci
10
1pplica il karate alle cose di tutti i !iorni e scoprirai la sua ,elle""a.
<a un calcio o da un pu!no puE dipendere la (ita o la morte. In 3uesto concetto c2 il (ero spirito
del karate-d.
6e tutti !li aspetti della (ita (enissero affrontati con 3uesto spirito, si potre,,ero superare tutte le
sfide e tutte le difficolt5. 6e i praticanti affronteranno le difficolt5 come se la posta in !ioco fosse
la loro stessa (ita, 3uesto ri(eler5 loro cosa possono ottenere con il loro talento. 1rri(eranno a
scoprire il mera(i!lioso potere che scaturisce perfe"ionando la mente e il corpo attra(erso la ?ia
del Jarate ed appre""eranno l2infinita ,elle""a di 3uesto cammino.
>ndici
11
Il karate come l2ac3ua calda, occorre scaldarla costantemente o si raffredda.
1pprendere attra(erso la pratica come spin!ere un carro in collinaB
se ci si rilassa, torner5 indietro.
-pro(er,io !iapponese
In tutti !li studi, la concentra"ione continua e la dili!en"a sono la !aran"ia del successo. Non ha
alcun senso intraprendere lo studio del karate-d con lo spirito di chi si ferma spesso sul ci!lio di
una strada per riposarsi mentre percorre la (ia del ritorno. >na pratica saltuaria non sar5
sufficiente. 6olo con un continuo allenamento si potranno ottenere, sia nel corpo che nella mente,
i frutti della ?ia.
<odici
12
Non pensare a (incere, pensa piuttosto a non perdere.
Iuesto principio ri!uarda l2atte!!iamento che si do(re,,e tenere o!ni !iornoK il tredicesimo e il
3uattordicesimo principio si riferiscono all2attitudine di pronte""a che si do(re,,e a(ere in una
situa"ione critica di com,attimento.
>no de!li ultimi inse!namenti dello 6h!un Ie)asu 8oku!awa recitaB P6apere soltanto come si
(ince sen"a sapere come si perde porta all2autodistru"ioneQ.
&2attitudine mentale che contempla come unica possi,ilit5 3uella della (ittoria pro(oca un
eccessi(o ottimismo e causa impa"ien"a e insofferen"a. I praticanti che pensano di poter solo
(incere perdono il loro senso di umilt5 ed ini"iano a i!norare o sotto(alutare !li altriK un
comportamento che puE creare molte inimici"ie.
&a mi!lior attitudine consiste nel ,asarsi sulla consape(ole""a delle proprie capacit5 e sulla
ferma risolu"ione di non perdere, indipendentemente dall2a((ersario che si fronte!!ia, sempre
mantenendo un atte!!iamento rispettoso e cercando di e(itare inutili contrasti con !li altri.
6e!uite il dettoB PIuando un praticante di un2arte mar"iale arra,,iato anche le ,estie feroci si
allontanano impaurite, ma 3uando sorride anche i ,im,i pi4 piccoli corrono da luiQ. >n samurai
codardo appare duro fuori ma de,ole dentroK il samurai cora!!ioso !entile fuori e forte
dentro.
Il karate-d l2arte mar"iale dei !entiluomini. Il praticante de(e tendere ad apparire !entile
all2esterno ma de(e essere forte e solido interiormente.
Il principio di focali""are la propria atten"ione sul concetto di Cnon perdereD ha dei punti in
comune con il se!uente passo di 6un 8"uB
&a strate!ia di comando non de(e dipendere dall2attacco dei nemici ma piuttosto dalla
capacit5 di saperlo attendere e fronte!!iarlo 3uando si (erificher5. Non de(e dipendere
3uindi dal fatto che il nemico non attacchi ma dal non essere (ulnera,ili al suo e(entuale
attacco.
6un 8"u, C&e no(e (aria,iliD, &21rte della Auerra
In ,re(e il passa!!io citato ci ammonisce di essere sempre pronti, un su!!erimento che si puE
applicare a tutti !li aspetti della nostra (ita 3uotidiana.
8redici
Iuattordici
13
1de!uati al tuo a((ersario.
1#
Nel com,attimento de(i saper distin!uere il (uoto dal pieno.
&2esercito do(re,,e imitare la forma dell2ac3ua. &2ac3ua lascia l2alto e scorre (erso il
,assoK cos@ i soldati de(ono e(itare di fronte!!iare la for"a de!li a((ersari attaccando i
punti de,oli dell2esercito nemico.
&2ac3ua re!ola il proprio flusso adattandosi alla forma del terrenoK un esercito
ra!!iun!e la (ittoria 3uando in !rado di rispondere ade!uatamente alle a"ioni del
nemico.
$os@ possiamo affermare che non c2 un comportamento presta,ilito nelle opera"ioni
militari, cos@ come non esiste una forma predefinita per l2ac3ua.
$hi riesce a (incere adattandosi con a,ilit5 alla for"a e alla de,ole""a del nemico uno
strate!a di alto li(ello.
6un 8"u, Cil 7ieno e il ?uotoD, &21rte della Auerra
I 7rinc@pi 13 e 1# ri!uardano l2attitudine mentale da tenere nel com,attimento.
6un 8"u para!ona la !estione delle proprie for"e all2ac3ua. $olui che comanda, imitando il modo
in cui l2ac3ua fluisce naturalmente dall2alto (erso il ,asso, cerca di e(itare la for"a del nemico e
di colpire i suoi punti de,oli. ; proprio come l2ac3ua cam,ia la forma del suo flusso a seconda
dei contorni del terreno - di(entando 3uieta e lenta sulla terra piana o scorrendo rapidamente
lun!o i pendii scoscesi e di(entando cascata sui ,ordi dei precipi"i - cos@ un esercito do(re,,e
adattarsi ai mo(imenti del nemico e al terreno in modo da assicurarsi la (ittoria.
7erciE, nel diri!ere l2esercito, il comandante do(re,,e e(itare di se!uire delle re!ole. &a sua
strate!ia, cio, do(re,,e essere fluida come l2ac3uaB do(re,,e essere flessi,ile an"ichG ri!ida e
sempre u!uale. Il suo esercito do(re,,e muo(ersi li,eramente e con peri"ia adattandosi ai
cam,iamenti del nemico. $olui che in !rado di ottenere la (ittoria in 3uesto modo realmente
dotato di !rande senso della strate!ia e di un super,o tempismo.
$ome stato spie!ato prima, si do(re,,e comprendere l2importan"a della scelta della strate!ia in
fun"ione del nemico, co!liendone Cil (uoto e il pienoD. Iuesto concetto non si riferisce solo
all2arte di comandare !randi eserciti ma puE essere applicato in senso pi4 stretto a!li aspetti
tecnici del com,attimento nel karate-d. 1nche il dicianno(esimo principio sottolinea
l2importan"a di a(ere un metodo di com,attimento flessi,ileB CNell2esecu"ione di una tecnica,
non dimenticare do(e occorre usare o non usare la for"a, rilassare o contrarre, applicare la
lente""a o la (elocit5D. &2attua"ione di 3uesto principio puE (ariare in rela"ione al modo in cui
l2a((ersario applica a sua (olta le tecniche.
;sistono molti detti che sottolineano l2importan"a di sapersi adattareB Cadatta il discorso alla
capacit5 di comprensione di chi ti ascoltaD e ancora C3uando (ia!!i, ade!uati a!li usi del luo!o
che (isitiD.
Il tredicesimo e 3uattordicesimo principio hanno un profondo si!nificato (alido non soltanto nel
com,attimento e nel karate-d ma anche rispetto a tutte le sfide della (ita 3uotidiana.
Iuindici
1%
$onsidera mani e piedi dell2a((ersario come spade.
7oichG le mani e i piedi di un esperto praticante di karate-d possono essere pericolosi 3uanto
una spada, 3uesto principio (a interpretato in senso letterale.
6e approfondiamo 3uesta idea, ci rendiamo conto perE che perfino le mani e i piedi di un
nonpraticante possono essere altrettanto pericolosi. Iuando la posta in !ioco la sopra((i(en"a,
anche una persona non allenata nelle arti mar"iali di(enta capace di una for"a sen"a pari.
Iuando una persona che non conosce le arti mar"iali com,atte con tutto il suo cuore e la sua
anima per sal(are la propria (ita, un praticante alle prime armi non ha possi,ilit5 di resister!li.
>n antico detto recitaB P>n topo costretto in un an!olo capace di mordere anche un !attoQ.
7er prima cosa 3uindi importante non sopra((alutare le proprie capacit5 e non arri(are mai
all2arro!an"a per le a,ilit5 e la for"a che si possiedono. 8ro(andosi di fronte ad un a((ersario,
che sia praticante di arti mar"iali o meno, importante non sotto(alutarne le poten"ialit5 ma
mantenere la calma e a!ire con rispetto e con la massima determina"ione e decisione nel
proposito di difendere se stessi.
6edici
1*
+ltre la porta di casa, puoi tro(arti di fronte anche un milione di nemici.
Iuesto principio riportato anche in un antico pro(er,ioB CIuando un uomo oltrepassa la so!lia
della propria a,ita"ione ha di fronte sette nemiciD.
Naturalmente i numeri CsetteD e Cun milioneD non de(ono essere intesi in senso letterale ma come
indica"ione !enerica del concetto di CnumerosiD.
&a ne!li!en"a un !rande nemico 3uando lasciamo la sicure""a della nostra casa. 6e non siamo
al massimo della forma sia fisica che mentale, saremo (ulnera,ili ad attacchi ed attireremo i
pro,lemi.
Il racconto che se!ue, narrato dal 'aestro di Jarate Jenwa 'a,uni (fondatore dello stile 6hito
=)u - ndt), illustra il sedicesimo principioB
PIl 'aestro Masutsune Itosu, un esperto di Jarate che (isse pienamente fino all2et5 di .%
anni, a(e(a l2a,itudine di fermarsi ed inchinarsi di fronte all2altare shintoista o!ni (olta
che sta(a per uscire di casa.
>n !iorno superando la mia reticen"a !li chiesi C6ensei, cosa state chiedendo a!li dei con
la (ostra pre!hieraSD
'i rispose che 3uando un uomo an"iano come lui usci(a di casa era solo !ra"ie
all2intercessione de!li dei se non (eni(a colpito dal calcio di un ca(allo o in(estito da un
carro e pote(a tornare a casa sano e sal(o. 7roprio la richiesta di essere protetto, di poter
portare a termine i propri compiti e di poter tornare a casa sano e sal(o erano 3uindi l2o!!etto della
sua pre!hiera 3uotidiana.
1 3uell2epoca, ero ancora nel pieno del (i!ore !io(anile e pensai che fosse una cosa
stupida (ista la !rande a,ilit5 del 'aestro Itosu. 6olo ora, ripensando a 3uelle parole, mi
rendo conto di 3uanto fossero profonde e sa!!eQ.
Il racconto del 'aestro 'a,uni ci offre un raro esempio dello spirito che de(e a(ere un esperto
di arti mar"iali e ci fa comprendere l2importan"a di 3uel principio.
<iciassette
1-
&a !uardia per i principianti, pi4 a(anti si torna alla posi"ione naturale.
8utte le arti mar"iali hanno un loro tipo di kamae (posi"ione di !uardia).
Il karate comprende un note(ole numero di kamae che sono caratteristici dell21rte e non si
,asano necessariamente sull2efficacia o sull2efficien"a. Iuesti kamae sono il condensato della
ricerca e dell2esperien"a dei maestri di karate del passato e sono stati tramandati di 'aestro in
allie(o. Nello studio del karate necessario apprendere tutti i kamae.
Iuando si ancora all2ini"io, importante esercitarsi per padrone!!iare i di(ersi tipi di !uardia.
8utta(ia, concentrarsi esclusi(amente sul kamae potr5 di(entare un ostacolo all2esecu"ione li,era
delle tecniche ed per 3uesto che il diciassettesimo principio stato introdotto. $ol pro!redire
della pratica, essen"iale e(itare di restare troppo le!ati al concetto di kamae. Hiso!na essere
capaci in(ece di muo(ersi e cam,iare la propria posi"ione li,eramente. Iuesto principio (a
considerato insieme al sesto principio, o((ero C+ccorre li,erare la menteD.
C7i4 a(anti si usa lo shi"entaiD a un altro modo per esprimere il (ecchio principio Cnel karate non
c2 kamaeD. 7oichG sappiamo che nel karate non esiste kamae, 3uesto potre,,e apparire in
contraddi"ione con la prima parte del diciassettesimo principio, ma di fatto non lo . 1lcuni
spie!ano 3uesto paradosso in 3uesto modoB Cnel karate non c2 kamaeK il kamae nella propria
menteD. $iE stato ripetuto in (ario modo in tutta la storia del karateB
CNon lasciarti distrarre da un2eccessi(a atten"ione alla forma del tuo kamae, ,uona o
catti(a che siaD.
CNon importa 3uanto impenetra,ile possa sem,rare la tua posi"ioneB essa non ha alcuna utilit5 se la
tua mente dormeD.
CNon importa 3uanto possa apparire pieno di aperture il kamae del tuo a((ersarioB se la
sua mente pronta, de(i essere estremamente cautoD.
1llo stesso modo, altrettanto !ra(e l2errore di concentrarsi troppo sul concetto di Ckamae
mentaleD. $ome ammonisce un2antica poesia,
F proprio la mente stessa
a portar fuori strada la menteK
nella mente,
non essere sen"a mente (distratto)
8akuan 6oho, &a mente sen"a catene
In altri termini, do,,iamo stare sempre in !uardia da noi stessi. 6e ad esempio ci si concentra
esclusi(amente sul kamae mentale e se ne trascura l2aspetto fisico si di(iene facilmente
influen"a,ili. $iE porta alla distra"ione e al danno. Il passo Cfuori dalla mente.TNon essere
distrattoD sottolinea la necessit5 di s(iluppare le parti pi4 profonde della mente U o((ero del sG U
che la(orano per annullare le illusioni della mente e per mantenerla in una condi"ione di 3uiete.
Iuesto C'aestro interioreD (iene spesso definito Csa!!e""a immuta,ileD.
8utto 3uesto su!!erisce che l2idea secondo cui Cnel karate non c2 kamaeK il kamae nella
menteD solo un momento di passa!!io sulla (ia di una comprensione pi4 profondaB non si ha
una (era comprensione finchG non si approfondisce ulteriormente il concetto e si scopre che Cnel
karate non c2 kamaeK nella mente non c2 kamaeD.
Iuando si ra!!iun!e 3uesto li(ello di consape(ole""a non c2 pi4 alcun ,iso!no di prepararsi
mentalmente o di pianificare una risposta a!li attacchi dell2a((ersario. 8utta(ia, 3uesta
condi"ione non ha nulla a che fare con l2atte!!iamento di 3ue!li s,ruffoni che dicono Cattaccami
pure come (uoi, in 3ualun3ue modoVD Non nemmeno un2attitudine rilassata o indifferente.
7iuttosto, un atte!!iamento sincero e aperto !ra"ie a cui il praticante (ede e risponde alle
manifesta"ioni della mente dell2a((ersario e ai suoi mo(imenti man mano che si manifestano. &a
sua risposta come la scintilla prodotta dall2acciaio 3uando colpisce la pietra focaiaB ,re(e e
istantanea come un ,atter di ci!lia.
Iuesto super,o CpotereD non nient2altro che una !rande e mera(i!liosa capacit5 interiore.
+sser(ando l2incredi,ile capacit5 di un esperto di karate nel rispondere istantaneamente ad un
attacco si puE a(ere un2idea chiara di cosa si!nifichi Cnon c2 kamaeD. Auardando ,ene la sua
a"ione si scoprir5 come 3uesta sottile a,ilit5 si manifesti spontaneamente a seconda delle
necessit5 e della situa"ione. &a for"a di un esperto Csen"a kamaeD rieche!!ia in 3uesta (ecchia
poesia che descri(e come, nel momento in cui la luna appare dietro le nu(ole, il suo riflesso !i5
sull2ac3uaB
&e sue ac3ue non a(e(ano inten"ione di riflettereK
&a luna stessa non a(e(a inten"ione di essere riflessa.
&o sta!no di Nirosawa.
$ome si ottiene l2assen"a di kamaeS la risposta nel colti(are una mente impertur,a,ile, li,era
da tutto ciE che puE a!itarla. 8ei Lunsoku, un sa!!io di +kinawa, descrisse 3uella condi"ione con
3uesta imma!ineB C&a mia mente, calma e limpida, come l2ac3ua sen"a increspature, rifletteD.
;!li riconosce(a l2importan"a di ra!!iun!ere una condi"ione di 3uiete Ccome l2ac3ua sen"a
increspatureD, poichG soltanto allora possi,ile riflettere le cose per come sono.
>n2increspatura sulla superficie della sta!no di Nirosawa a(re,,ero potuto frammentare il
riflesso della luna in una miriade di imma!ini. In com,attimento, di fronte alla molteplicit5 (dei
se!nali), ci si puE confondere e alla fine ci si arresta, incapaci di muo(ere mani e piedi in modo
coordinato. >na mente confusa causa di incidenti e di danni, ed l2ori!ine di o!ni errore.
6oltanto colti(ando la 3uiete della mente essa potr5 catturare la luna 3uando appare, come uno
specchio di cristallo pulito, o riflettere un uccello che (ola 3uando passa. 6olo una mente
tran3uilla ci permette di discernere e !iudicare li,eri da o!ni errore.
CNel karate non c2 kamaeDB pi4 si cerca di comprendere il si!nificato di 3uesto inse!namento,
pi4 se ne appre""a la profondit5. Insistere sul fatto che non c2 kamae 3uando di fatto esistono
kamae di tutti i tipi, ci riporta al principio filosofico per cui tutte le forme dell2uni(erso sono
(uote di una reale esisten"a. &o shi"entai sen"a kamae, 3uindi, comprende in realt5 un numero
illimitato di forme.
Nella profondit5 del suo si!nificato e nella ,re(it5 della sua forma, il diciassettesimo principio
offre un chiaro esempio di 3uanto sia profondo il karate e 3uanto illimitato il cammino che il
praticante ha da(anti a s.
<iciotto
1.
I kata (anno ese!uiti perfettamente, la loro applica"ione nel com,attimento altra cosa.
I kata sono sempre stati al centro della pratica del karate-d fin dai tempi pi4 antichi. 7oichG essi
sono il distillato di tecniche e metodi di o!ni !enere, e sono stati conser(ati e tramandati con cura
da esperti e maestri di o!ni epoca passata, essi do(re,,e essere praticati ed ese!uiti nello stesso
modo in cui sono stati inse!nati. 6econdo le parole del 'aestro di karate Masutsune Itosu,
occorre Cmantenere i kata come sono, sen"a a,,ellirliD.
'a nel com,attimento reale l2a,itudine al rituale dei kata non de(e costituire un limite. I
praticanti do(re,,ero trascendere le forme muo(endosi li,eramente in fun"ione dell2a((ersario.
<icianno(e
1/
Non dimenticare do(e occorre usare o non usare la for"a, rilassare o contrarre, applicare la
lente""a o la (elocit5, in o!ni tecnica.
+ccorre a(ere ,en chiaro che o!nuno di 3uesti concetti si applica allo stesso modo sia ai kata sia
al com,attimento reale. ;se!uire i kata sen"a tener conto della possi,ilit5 di (ariare la for"a e di
estendere e di contrarre il corpo o di utili""are ritmi di(ersi nell2applica"ione di una tecnica non
ha alcun si!nificato. 6olo attra(erso la pratica con!iunta dei kata e del kumite (com,attimento), il
praticante puE arri(are a comprendere completamente il si!nificato di 3uesto principio.
>sare o non usare la for"a, estendere o contrarre il corpo, ese!uire le tecniche (elocemente o
lentamente inspirando ed espirando, ecc. - tutte 3uesti elementi sono determinanti nel
com,attimento reale e (anno assimilati a fondo per e(itare la sconfitta.
?enti
20
6ii sempre creati(o.
Iuesto principio comprende tutti 3uelli precedenti. 6ia dal punto di (ista spirituale che tecnico il
praticante de(e essere Ccostantemente consape(ole, dili!ente e pieno di risorseD.
Il le!!endario 'aestro di spada 'i)amoto 'usashi illustra il principio in 3uesto modoB
;,,i il mio primo duello molto tempo fa alla !io(ane et5 di tredici anni... a (enti, arri(ai
nella $apitale do(e ho incontrato i pi4 !randi spadaccini della re!ione com,attendo
numerosi duelli e non mancando mai di (incere. In se!uito, (ia!!iai da un posto all2altro,
di pro(incia in pro(incia, confrontandomi con spadaccini di (arie scuole, e se,,ene io
a,,ia in!a!!iato almeno sessanta duelli, non ho mai perso una sola (olta, arri(ando in
3uesto modo ai miei (entino(e anni.
<opo a(er compiuto trent2anni mi !uardai indietro e (idi che non a(e(o (into perchG ero
superiore tecnicamente. 9orse era !ra"ie ad un talento naturale o perchG mi attene(o alle
le!!i della natura. +ppure ancora perchG le altre scuole erano tecnicamente inferiori.
<a 3uel momento, praticai fer(idamente dalla mattina alla sera, cercando di afferrare pi4
profondamente i princ@pi della ?ia, e intorno all2et5 di cin3uant2anni arri(ai a
comprendere naturalmente ?ia delle arti mar"iali.
- Il &i,ro dei $in3ue 1nelli
7erfino per un !enio della mar"iali come 'usashi, che praticE con passione !iorno e notte sen"a
mai riposare, l2illumina"ione nella ?ia dell2arte mar"iale !iunse tardi(amente all2et5 di
cin3uant2anni.
Mamaoka 8esshu, fondatore dello stile di spada 'uto =)u, a(e(a #% anni 3uando disse, CIn
3uesto momento ho appena ottenuto una mera(i!liosa comprensioneD, esprimendo cos@ il suo
passa!!io all2illumina"ione. ;ra il trentasettesimo anno della sua pratica con la spada, e il suo
(entitreesimo anno come discepolo del famoso spadaccino 1sari 'atashichiro. 6oltanto dopo
decenni di pratica instanca,ile, con spirito intrepido, e!li si !uada!nE l2appellati(o di Cdemone di
ferroD, e solo dopo essersi spinto ancora pi4 a(anti, con !rande seriet5 nelle inten"ioni e
impe!nando profondamente la sua anima, fu in !rado di comprendere per la prima (olta i (eri
princ@pi della ?ia.
Iuesti esempi mettono in e(iden"a 3uanta presun"ione ci sia nel pensare di poter di(entare
CmaestriD di un2arte mar"iale dopo cin3ue o dieci anni di comoda pratica. >n2idea del !enere
fuor(iante e in3uina la ?ia. 7er 3uesto, il principio finale ci ammonisce di essere Ccostantemente
attenti, dili!enti, pieni di risorseD.
&a presun"ione e la pi!ri"ia sono catene che impediscono il nostro a(an"amento. I praticanti di
karate de(ono costantemente osser(are e redar!uire se stessi, sen"a mai smettere di essere
dili!enti fino a 3uando potranno penetrare i li(elli pi4 profondi del karate-d. Iuesto do(re,,e
essere l2atte!!iamento di tutti coloro che aspirano alla ?ia.
In 3ueste poche pa!ine ho ,re(emente commentato i ?enti 7rinc@pi. ;ssi non si do(re,,ero
applicare soltanto al karate-d, ma se ne applicheremo i (alori anche nelle nostre atti(it5 e nelle
rela"ioni sociali nel loro complesso, la nostra comprensione della (ita mi!liorer5.
7+6891:I+N;
I ?enti 7rinc@pi di 3uesto li,ro non si applicano solo al karate ma a tutte le arti mar"iali in !enere
come pure a !ran a parte della (ita. 'olti allie(i hanno l2impressione che il karate sia
principalmente uno strumento per (incere sfide o aumentare la propria for"a. 'a, come stato
spie!ato in 3uesto li,ro, 3ueste idee rispecchiano un totale fraintendimento dell2arte mar"iale. Il
karate molto di pi4 di una mera tecnica per ottenere la (ittoria nel com,attimento. F una ?ia per
colti(are lo spirito. I princ@pi 3ui descritti possono essere applicate nella (ita 3uotidiana anche da
coloro che non praticano.
Il 'aestro Aichin 9unakoshi (1.*.-1/%-) stato il il padre del moderno karate-d. Iuand2era a
capo dello 6ho,ukai di +kinawa, un2associa"ione di karate, (enne in(itato a 8ok)o nel ma!!io
del 1/22 dal 'inistero dell2;duca"ione per partecipare ad un2esi,i"ione di arti mar"iali
patrocinata dal !o(erno. ;!li dun3ue fu la prima persona che dimostrE la disciplina okinawense
ori!inale del karate jutsu nella madrepatria !iapponese. Incora!!iato da uomini come Li!oro
Jano (1.*0-1/3.) Cil padre del judoD, e dal 'aestro di spada Nakudo Naka)ama (1.-3-1/%.),
e!li si trasfer@ a 8ok)o e la(orE per la diffusione dell2arte mar"iale.
'entre inse!na(a nelle uni(ersit5, presso il comando centrale della 7oli"ia di 8ok)o e in altri
posti, facendo sempre del suo me!lio per far conoscere 3uest2arte mar"iale del tutto sconosciuta
fino a poco tempo prima, 9unakoshi studiE :en al monastero di ;n!aku-ji a Jamakura sotto la
!uida dell2a,ate ;kun. Intorno al 1/2/, alla fine del suo addestramento, il 'aestro 9unakoshi
diede un nuo(o nome alla disciplina che fino a 3uel momento era nota ad +kinawa
semplicemente come te (mano) o tode (mano cinese). 9unakoshi sostitu@ il carattere che si!nifica
CcineseD, e che in !iapponese (iene pronunciato CkaraD, con un altro omofono che si!nifica
in(ece C(uotoD. $os@, an"ichG karate-jutsu, o((ero Carte della mano cineseD, la disciplina di(enne
nota da 3uel momento col nome di karate-d, o((ero Cla ?ia della 'ano ?uotaD.
&a scelta del termine C(uotoD esprime un aspetto fondamentale del karate-d, e cio la capacit5
di difendersi e di fermare l2a((ersario sen"a usare nient2altro che le mani nude. 1llo stesso
tempo, il concetto di C(acuit5D ricorda il principio ,uddhista shiki soku "e ku ku soku "e shiki, che
si!nifica Cla forma dell2uni(erso (uoto, il (uoto formaD ((edi l2auto,io!rafia di 9unakoshi
CJarate-d, il mio stile di (itaD). &2essen"a del ,uddhismo contenuta nel 6utra del $uore, che
(enne tradotto dal monaco cinese Nsuan-tsan! (*02-*#), il cui pelle!rina!!io in India ispirE il
cele,re roman"o cinese noto in in!lese col titolo C&a 6cimmiaD. &2e3ua"ione fra C(uotoD e
CformaD il cardine di tutto l2inse!namento del 6utra del $uore, e 9unakoshi (ide dei punti di
contatto profondi tra il ,uddismo e la sua pre"iosa disciplina.
7oichG a +kinawa fu (ietato possedere armi, la disciplina tradi"ionale del karate-jutsu si s(iluppE
se!retamente fra i !uerrieri sia come sistema di autodifesa sia come arma letale (era e propria.
Iuando l2arte mar"iale cam,iE nome in karate-d, le forme tradi"ionali e,,ero una finalit5 in
pi4. ;sse di(ennero infatti una ?ia per colti(are lo spirito. I ?enti 7rinc@pi del Jarate (ennero
scritti molti anni dopo che l2arte mar"iale a(e(a cam,iato nome, e furono concepiti come
,re(iario spirituale per !li allie(i. In ,re(e, i principi furono intesi come (ere e proprie le"ioni di
(ita per chi (olesse intraprendere la pratica spirituale del karate-d.
Nel 1/3/ (enne aperto il primo dj !iapponese per la pratica del karate-d, a :oshi!a)a, nei
pressi di 'ejiro, a 8ok)o. ?enne chiamato Lapan Jarate-d 6hotokan. &a parola C6hotoD, che
si!nifica letteralmente Cstormire dei pini sotto il (entoD, era il nome con cui il 'aestro 9unakoshi
firma(a i suoi componimenti poetici, perchG non c2era nulla che e!li amasse di pi4 3uanto
camminare in me""o ai pini della sua +kinawa ascoltandone il mormorio sotto la ,re""a.
--Il primo dei ?enti 7rinc@pi CNon dimenticare che il karate ini"ia e finisce con il reiD. 1d un
primo li(ello, 3uesto si!nifica che o!ni allenamento de(e ini"iare e terminare con un inchino, che
appunto chiamato rei. 8utta(ia, ad un li(ello pi4 profondo, 3uesto principio su!!erisce il fatto
che il praticante che si applica con spirito sincero allo studio del karate de(e mostrare rispetto e
comportarsi in modo appropriato, cose che sono u!ualmente comprese nel termine rei. 1nche
lontano dal dj, il praticante do(re,,e salutare le persone che conosce con sincera cortesia e
fondare o!ni !esto e o!ni comportamento sul rispetto. 7i4 a lun!o si prose!ue nella pratica del
karate e pi4 si comprende che il karate si!nifica rispetto.
Iuando ero all2uni(ersit5, fre3uentai una classe di karate 6hotokan sotto la !uida del 'aestro
9unakoshi, do(e mi (enne inse!nato che o!ni forma di com,attimento era proi,ita.
Indipendentemente dalle circostan"e, se si (eni(a scoperti a com,attere si (eni(a espulsi
immediatamente. Il 'aestro 9unakoshi era cate!orico sul fatto che chiun3ue usasse
impropriamente le tecniche del karate per com,attere era una persona mal(a!ia. ;!li defini(a
3uesti com,attimenti jaken, o((ero Cpu!ni del dia(oloD. 7er lui, il desiderio di com,attere
trasforma(a i pu!ni della pratica comune in strumenti del male.
Il pi4 noto dei ?enti 7rinc@pi il secondoB CNel karate non esiste primo attaccoD. Iuesto
principio puE essere interpretato nel senso che il karate ini"ia con la difesa, non certo nel senso
che si de,,a rimanere passi(i. Il 'aestro 9unakoshi scri(e(a a 3uesto propositoB CIn nessuna
circostan"a do(reste attaccare per primi, ma nello stesso tempo la (ostra attitudine mentale
do(re,,e essere 3uella di prendere l2ini"iati(a (se mai (i tro(aste in condi"ione di do(er(i
difendere)D.
1d un li(ello pi4 profondo, il principio si!nifica che nel karate-d non esiste pi4 il sG e non esiste
l2altro. Il praticante espande la sua (isione fino al punto di includere in essa un poten"iale
a((ersario e si li,era e!li stesso dall2idea di separa"ione. Iuesto un altro modo in cui il precetto
,uddhista shiki soku "e ku ku soku "e shiki contenuto nel 6utra del $uore si traduce nel karate.
Il dodicesimo principio affermaB CNon pensare a (incere, pensa piuttosto a non perdereD. $iE
si!nifica che il praticante non do(re,,e essere ossessionato dal desiderio di (ittoria a!onistica, e
tutta(ia essen"iale che e!li si con(inca che non perder5. Non si pre(ale sull2a((ersario con la
frenesia di (incere, ma nello stesso tempo occorre essere cos@ ,en allenati nell2arte da e(itare la
sconfitta.
--7er feste!!iare il decimo anno di atti(it5 del clu, di karate in cui pratica(o, non molto tempo
dopo che mi ero laureato, si fece una dimostra"ione nell2auditorium dell2istituto. Il 'aestro
9unakoshi a(e(a !i5 passato !li ottant2anni e si presentE sul luo!o indossando i suoi soliti ho,a,
"occoli rinfor"ati con le!no di ma!nolia per irro,ustire le !am,e e i lom,i. ;!li fece una
dimostra"ione di karate 3uieta e rilassata. Iuando tutto fu finito, e!li mi richiamE. 7arlandomi,
disseB CIuando arri(i alla cur(a della strada, fai un !iro pi4 lar!o. <e(i fare cos@ perchG non si sa
mai cosa ci puE essere dietro l2an!oloD.
Iuesto consi!lio, per il fatto di pro(enire da 3ualcuno che era !iunto al culmine dell21rte e che
possede(a una for"a e un2a,ilit5 infalli,ili perfino alla sua et5, era piuttosto sorprendente. 'a fra
tutte le cose che mi disse in 3uell2occasione, 3uesta mi fece l2impressione pi4 profonda. 6en"a
du,,io, 3uesto consi!lio (eni(a in parte dalla sua lun!a esperien"a di +kinawa, do(e le strade
non erano illuminate e do(e non si sape(a mai 3uali pericoli si celassero nell2oscurit5. 7er me
3uelle parole diedero il senso pi4 profondo dell2inse!namento di un 'aestro che era a,ituato a
pre(enire il pericolo in modo da non do(er mai usare il pu!no. Il consi!lio che mi diede
rispecchia(a lo spirito del sedicesimo principioB CIuando esci dalla porta di casa, puoi incontrare
anche un milione di nemiciD.
Il diciottesimo principio affermaB C;se!ui i kata esattamenteK la loro applica"ione nel
com,attimento di(ersaD. I kata hanno molteplici aspetti, (isi,ili e in(isi,ili. <urante !li esami
per il passa!!io da un li(ello all2altro, il 'aestro 9unakoshi ,occia(a chiun3ue facesse il pur
minimo errore. CAli errori sono inaccetta,iliD ripete(a, ed era completamente sordo al discorso
per cui l2a,ilit5 complessi(a di un praticante pote(a essere u!ualmente !iudicata alta nonostante
!li errori. Non senti(a ra!ioni.
&a mia carriera di praticante o!!i ormai arri(a a sei decenni. In tutto 3uesto tempo ho continuato
ad allenarmi nello stesso modo !iorno dopo !iorno, e recentemente ho cominciato a fare o!ni
!enere di scoperta. <ietro alle forme del karate si celano innumere(oli cose. ;sse conten!ono
le"ioni di (ita che nessuno in !rado di inse!nare. 'a attra(erso la costante ripeti"ione dei kata,
possi,ile ra!!iun!ere un li(ello di scoperta tale per cui si arri(a a direB C1h ecco che cos2V
;cco di cosa si tratta(aVD <ietro alle forme del karate-d c2 un li(ello di comprensione pi4
profonda accessi,ile solo a coloro che hanno padrone!!iato tutte le a,ilit5 necessarie.
1nalo!amente, i se!reti pi4 profondi delle arti mar"iali !iapponesi sono re!istrati nei rotoli
se!reti che sono stati tramandati per secoli fino ai !iorni nostri. &e parole e i dise!ni di 3uesti
rotoli non hanno alcun si!nificato per le persone comuni. 6olo dopo essersi dedicati per tutta la
(ita alla pratica dell2arte, i misteri arri(ano ad essere s(elati.
Nella sua opera Jarate-d J)ohanB il &i,ro del 'aestro, 9unakoshi scrisse che CIl karate alla
,ase di tutte le arti mar"ialiD. $ertamente 3uesta afferma"ione ha una sua ra!ioneB se si mette una
spada in mano ad un praticante di karate, si ha il ken-jutsuK se !li si mette in mano un ,astone si
ottiene il ,o-jutsuK se !li si mette in mano una lancia, si ha il so-jutsu. &o stretto rapporto tra il
karate e le altre arti mar"iali particolarmente e(idente dall2inse!namento di persone come
Masutsune 1"ato (1.2.-1/0*), che fu a sua (olta 'aestro di 9unakoshi, ed era 'aestro di spada
dello Li!en-=)u oltre che esperto di molte altre arti mar"ialiK cos@ pure il fondatore della scuola di
karate Aoju =)u, $hojun 'i)a!i (1...-1/%3), che era anch2e!li un esperto di spada. Il
3uindicesimo principio ricorda inoltre che il praticante de(e C7ensare che le mani e i piedi
dell2a((ersario siano spadeD. Iuesto principio (eni(a citato spesso da 1"ato, un uomo talmente
a,ile nel karate che si dice(a fosse in !rado di Cta!liareD un a((ersario solo toccandolo.
F importante ricordare che nel com,attimento le mani e i piedi possono essere realmente
pericolosi come una spada. Nella scuola di ken-jutsu Ma!)u 6hinka!e-=)u c2 una famosa
tecnica chiamata Ccatturare la spadaD in cui il praticante afferra la lama dell2a((ersario e lo
sottomette usando soltanto le mani nude. Iuesta scuola fu fiondata durante il periodo ;do
(1*001.*.) e (enne tramandata dai (ari 6ho!un. Ma!)u 'unenori (1%-1-1*#*), fondatore de!li
Ma!)u
di ;do, scrisse un famoso trattato intitolato Neiho Jadensho, o((ero C&a 6pada che d5 la ?itaD.
--6econdo 6hi!eru ;!ami (1/12-.1), uno de!li allie(i pi4 a,ili di 9unakoshi, il 'aestro ama(a
direB CNon andate mai contro naturaD. Iuesto concetto compreso nel diciassettesimo principio
che diceB CIl kamae (la !uardia) per i principiantiK pi4 a(anti si ritorna allo shi"en tai (posi"ione
naturale)D. Il si!nificato di Cposi"ione naturaleD 3ui non facile da afferrare, ma si!nifica che il
praticante che non pi4 a!li ini"i de(e mantenere un atte!!iamento normale. F lo spirito che
de(e essere in !uardia, non il corpo. 7oichG non si sa mai cosa puE accadere dopo, lo spirito de(e
essere completamente all2erta, mentre la sua forma esteriore de(e essere rilassata.
&a stessa idea (iene inse!nata nella scuola Ma!)u 6hinka!e-=)u. 6en"a tenere alcun
atte!!iamento esteriore di !uardia, il praticante aspetta che l2a((ersario faccia la sua prima
mossa, e nel momento in cui e!li attacca, fa rapidamente un passo indietro per e(itare l2attacco,
poi colpisce in a(anti da sinistra, a,,attendo l2a((ersario con un colpo solo. Iuesta la
3uintessen"a dell2inse!namento dello Ma!)u 6hinka!e-=)u.
Il tredicesimo principio affermaB C1de!uati al tuo a((ersarioD, e il (entesimo C6ii creati(oD. +ltre
ad accompa!narsi al diciassettesimo principio, entram,i riportano alla mente l2operato del ter"o
fi!lio del 'aestro 9unakoshi, Ai!o 9unakoshi (1/0*-#%), che era un appassionato inse!nanteB per
tutti noi era Cil !io(ane 'aestroD. ;ra !rande studioso e fu lui ad in(entare tecniche o!!i molto
diffuse come il mawashi-!eri (calcio circolare) e lo )oko-!eri (calcio laterale). ;!li creE anche il
taik)oku no kata o((ero il Ckata dell2ini"io dell2uni(ersoD e il ten no kata, o((ero il Ckata del
cieloD, come pure il matsuka"e kata, o((ero il Ckata del (ento fra i piniD nel ,o-jutsu. Ai!o
9unakoshi dedicE tutta la (ita alla ricerca di nuo(e forme da utili""are per poter adattare me!lio il
suo karate a 3uello del proprio a((ersario.
--&2undicesimo principio diceB CIl karate come l2ac3ua calda, occorre scaldarla costantemente o
si raffreddaD. In altre parole occorre praticare costantemente. 'olti praticano con entusiasmo
3uando sono all2uni(ersit5, ma cominciano a distrarsi 3uando ini"iano a la(orare e alla fine si
allontanano dal karate. Nella mia (ita c2 stato un periodo in cui per di(ersi anni l2impe!no del
la(oro mi ha impedito di praticare. +ra rimpian!o la mia incostan"a. Auardandomi indietro,
penso che a(rei do(uto essere pi4 ri!oroso nella disciplina e a(rei do(uto rita!liare un po2 di
tempo per la pratica indipendentemente dai miei impe!ni. &a ricompensa arri(a solo nel tempo e
con una pratica costante. 7er 3uesto dico a tutti coloro che ini"iano che per 3uanto sia duro
praticare occorre tro(are il tempo farlo sempre. Hastano anche pochi minuti al !iorno. 6e siete
determinati e perse(eranti, tro(erete sen"2altro il modo di praticare o(un3ue (i tro(iate.
--Il 'aestro 9unakoshi usa(a direB CIl karate una (ia per colti(are lo spirito, un eserci"io fisico
che non richiede particolare resisten"a, un pro!ramma per tenersi in forma fisica, e un2arte per la
difesa personaleD. Il karate non pri(ile!io di 3uei pochi dotati di particolari caratteristiche
atletiche di for"a o di resisten"a. Il karate alla portata di 3ualsiasi persona, ed adatto a
3ualun3ue et5. ; proprio perchG una (ia per colti(are lo spirito, ciE non si!nifica che i suoi
praticanti de,,ano di(entare dei reli!iosi o dei mistici. Il 'aestro 9unakoshi stesso era una
persona semplice e di li,ero pensiero. 6e (i(esse o!!i, sicuramente raccomandere,,e che
C3ualun3ue praticante di karate, per 3uanto impe!nato con la scuola o con il la(oro do(re,,e
mantenere il pi4 possi,ile lo spirito del karate in tutto 3uello che fa, in modo rilassato e naturale
per 3uanto possi,ile, e per pi4 tempo possi,ileD. $ome afferma il nono principio, CIl karate si
pratica per tutta la (itaD.
Lotaro 8aka!i
7residente del Lapan Jarate-<o 6hotokai
e diri!ente dello 6hotokan

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