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#civediamolundici: appello per una mobilitazione europea (ITA/ENG)

http://www.infoaut.org/index.php/blog/target/item/11925-#civediamolundici-appello-per-una-mobilitazione-europea[05/06/2014 15:31:26]
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Sabato 31 Maggio 2014 21:52
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L'undici luglio i capi dell'Europa vogliono
incontrarsi per decidere del nostro futuro.
Saremo presenti anche noi, perch quel giorno
sotto i riflettori dell'Europa si imponga la voce di
quanti non trovano rappresentanza dentro
queste istituzioni; di quanti, anzi, abitualmente
ne pagano i costi, col proprio impoverimento,
con la propria precarizzazione, con la perdita di
autonomia e di controllo sulle proprie vite.
Di fronte a processi di impoverimento drastici di
fasce crescenti della popolazione, la
governance europea risponde con vertici come
questo, col ricatto che lega il reddito e l'inclusione sociale alla disciplina del lavoro e di una
produttivit sempre maggiore. Noi riteniamo, invece, che la ricchezza non sia sottoprodotta, ma
mal distribuita; che il problema non sia lavorare di pi, ma sganciare le nostre vite e il nostro
diritto a vivere degnamente dalle strategie con cui governanti ed imprenditori ristrutturano il
mercato del lavoro. A chi ci vuole imporre dall'alto un discorso sulla nostra occupazione,
contrapponiamo un discorso allargato, che ponga la questione del reddito, della precariet, dei
beni comuni, di una battaglia radicale contro lo status cui sono costretti i migranti e i profughi.
Questo vertice coincider anche con l'apertura di un semestre europeo governato da quel Renzi
che ha messo d'accordo in Italia tutte le frazioni del padronato, il media mainstream nella sua
totalit, presentandosi come il miglior allievo e collaboratore della dottrina di austerity imposta
dalla Trojka. Diventa ancora pi urgente, dunque, allargare ad un orizzonte europeo il fronte
dell'opposizione alle politiche del nostro impoverimento. Costruendo una mobilitazione vasta e
che vorremmo transnazionale. Immaginando un'opposizione alla Trojka che si sottragga
all'alternativa impotente Europa s/Europa no. Che guardi ad un continente della conflittualit in
divenire da produrre con le pratiche dei movimenti sociali perch l'unica progettualit davvero
comunitaria quella che passa per l'abbattimento delle gerarchie che ci opprimono e la
redistribuzione delle ricchezze che ci sono sottratte.
Costruire un percorso comune vuol dire gettare le basi che lo rendono possibile. Per questo
l'assemblea ha chiesto, fin dai primi interventi, trovando conferma, la convocazione di uno
sciopero generale per la giornata dell'11 luglio, per permettere la partecipazione di tutti i
lavoratori. Vuole anche dire sedimentare una forza che venga dai percorsi che possiamo
costruire sui territori e che apra alla possibilit di una stagione da rilanciare. Non ci interessa
costruire eventi quanto attivare processi, con un passato ed un futuro di possibilit. Per questo ci
impegneremo a costruire assemblee nei nostri territori, che allarghino la partecipazione e il fronte
di un'inimicizia sempre pi necessaria. Per questo abbiamo individuato nell'ultima settimana di
Giugno lo spazio di una mobilitazione che confluisca in una giornata comune (26 giugno) su
obiettivi di lotta condivisibili e concreti: banche, agenzie di riscossione dei crediti, centri impiego e
media, intesi come un apparato ormai direttamente politico. Molte altre iniziative che si
svilupperanno sul territorio nazionale costituiranno altrettanti momenti di rilancio di questo
percorso comune.
Nella prospettiva di una processualit politica e sociale in continuit con un anno di movimenti,
antifa austerity
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#civediamolundici: appello per una mobilitazione
europea (ITA/ENG)
Torino, #11 luglio: blocchiamo Renzi, combattiamo
l'Europa dell'austerity
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CHE AVETE NEI NOSTRI CONFRONTI! DOVETE
RENDERCI QUANTO CI AVETE SOTTRATTO!
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#civediamolundici: appello per una mobilitazione europea (ITA/ENG)
http://www.infoaut.org/index.php/blog/target/item/11925-#civediamolundici-appello-per-una-mobilitazione-europea[05/06/2014 15:31:26]
Social sharing
#civediamolundici Luglio perch sia punto di partenza di processi larghi di conflittualit a venire.
Movimenti sociali e sindacati conflittuali contro la precariet e l'austerity
Torino, 31 maggio 2014

***
#civediamolundici: call for an European mobilization
On J uly 11 the leaders of Europe want to meet up to decide on our future. We will be attending,
too, to make standing out on that day - in the spotlight of Europe - the voice of those who do not
find representation within these institutions; of how many, on the opposite, usually pay for the
latter's bills, with their own impoverishment, their own precarization and with the loss of autonomy
and control on their own lives.
In front of drastic impoverishment processes of growing brackets of the population, the European
governance answers with such summits, with the blackmail that binds income and social inclusion
to labour discipline and an ever greater productivity. We believe, on the opposite, that wealth is
not under-produced, but poorly distributed; that the problem is not to work more, but to disconnect
our lives and our right to a dignified life from the strategies through which rulers and
entrepreneurs restructure the labour market. Against those who want to dictate a discourse on
our "occupation" from above, we oppose a broadened discourse, stressing the issues of income,
of precarity, of the commons and of a radical battle against the status which migrants and
refugees are forcibly bound to.
This summit will also coincide with the opening of an European term ruled by Matteo Renzi; he
who, in Italy, fulfilled the expectations of all kinds of bosses and of the whole mainstream media
establishment, by presenting himself as the best pupil and partner of the austerity doctrine
dictated by the Trojka. Thus, it becomes even more compelling to broaden to an European
perspective the front of opposition against the policies of our impoverishment. By building a broad
mobilization, that we would like to be a trans-national one. By imagining an opposition against the
Trojka, able to get away from the impotent dichotomy Yes to Europe/No to Europe. Which may
look forward to a continent of coming antagonism, to be produced with the practices of social
movements, because the only - real - Community-level planning is that one envisaging the
destruction of hierarchies that oppress us and the redistribution of wealth that is stolen from us.
To build a common process means to lay the foundations that make it possible. For that reason
the assembly, right from the early contribution asked for and was supported by the convocation of
a general strike for the date of J uly 11, to allow the participation of all the workers. It also means
to accumulate a strength coming from the processes we can build in the territories, that may give
the chance of reopening a season of struggles. We are not as interested in building events, as in
the activation of processes with a past and a future of possibilities. For this reason we will commit
ourselves to build assemblies in our territories, able to broaden participation and the front of an
increasingly necessary enmity. For this reason, we envisaged in the last week of J une the space
of a mobilization converging into a common day (J une 26) on sharable and concrete targets of
struggle: banks, debt collection agencies, job centers and media, to be intended as an outright
political apparatus by now. Many other initiatives that will develop on the national territory will be
constituting as many moments of revival of this common path.
Looking forward to a political and social processuality in continuation of a year of movements,
#civediamolundici* of J uly in order to make it a starting point of broad, coming processes of
antagonism.
Social movements and antagonist unions against precarity and austerity
Turin, May 31, 2014

*As in the title of the call, that means "Let's meet on the eleventh [of J uly, in Turin]
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