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REVISIONISMO E NEGAZIONISMO

Quello che colpisce nel genocidio degli ebrei la lunghezza dei procedimenti: prima vengono
tenuti nei campi a far la fame, poi li si spoglia nudi, poi le docce, poi la conservazione meticolosa di
montagne di cadaveri, e l'archiviazione dei vestiti, il censimento dei beni personali...
Non era un procedimento razionale, se si trattava solo di uccidere.
Diventava razionale se si fosse trattato di cercare, cercare un messaggio che uno di quei
milioni di persone, il rappresentante gerosolimitano dei Trentasei nvisibili, conservava, nelle pieghe
dell'abito, in bocca, tatuato
sulla pelle... !olo il "iano spiega la inspiegabile burocrazia del genocidio# $itler cerca
addosso agli ebrei il suggerimento, l'idea che gli permetteva di determinare, grazie al "endolo, il
punto esatto in cui, sotto la volta concava che la terra cava provvede a se stessa, si intersecano le
correnti sotterranee % che a questo punto, badate alla perfezione della concezione, si identificano
nelle correnti celesti, per cui la teoria della terra cava materializza, per cos& dire, l'intuizione
ermetica millenaria:
ci' che sta sotto uguale a ci' che sta sopra# l "olo (istico coincide col )uore della Terra,
il disegno segreto degli astri altro non che il disegno segreto dei sotterranei di *garttha, non c'
pi+ differenza tra cielo e inferno, e il ,raal, il lapis e-illis, il lapis e- coelis nel senso che
la "ietra .ilosofale che nasce come avvolgimento, termine, limite, utero ctonio dei cieli# /
quando $itler avr0 identificato quel punto, al centro cavo della terra che il centro perfetto del
cielo, sar0 il padrone del mondo di cui 1e per diritto di razza. /d ecco che sino all'ultimo,
nell'abisso del suo bun2er, egli pensa di poter determinare ancora il "olo (istico.
U.Eco, Il Pendolo di Focault

Revisionismi e studi sui fascismi
Nellambito degli studi sui fascismi, sono detti revisionisti quanti, sulla scorta di una corrente
storiografica strutturatasi in Europa intorno ad alcune figure chiave di intellettuali e pensatori, si
richiamano ad una strategia interpretativa volta alla ricostruzione dei nessi che intercorrerebbero tra
esperienze ideologiche e politiche distinte, fondata sui seguenti passaggi:

1. la propensione, metodologica, ad operare sintesi di ampio respiro, ragionando secondo criteri
che tendono ad incorporare periodi e fenomeni, anche compositi, cercando di trovare in essi una radice
comune (ad esempio, laffermazione di Ernst Nolte che le politiche repressive bolsceviche furono il
prius logico e fattuale dei lager nazisti!"

#. il riconoscimento dei fatti in quanto tali ma la loro lettura in chiave causale, dove i nessi
prevalgono sulle specificit$. %ale modo di operare, ancorch& legittimo sul piano storiografico, se
portato alle sue estreme conseguenze, come per lappunto i revisionisti fanno, induce distorsioni di
valutazione e sovrapposizioni di giudizio fino al rischio di una forzatura dei fatti stessi"

'. la valutazione dellimpianto culturale e lidentificazione di correlazioni teoretiche tra
nazionalsocialismo e comunismo sovietico"

(. ladozione di una visuale politica informata a posizioni corrispondenti a quelle della destra
liberale o, alternativamente, di certa sinistra radicale, entrambe motivate da un accentuato
anticomunismo. Non ) da sottovalutare il fatto che lipotesi, formulata e ripetuta da Nolte, in virt* della
quale il nazismo sarebbe essenzialmente una reazione anticomunista (espressa con particolare enfasi
gi$ quarantanni fa nel suo + tre volti del fascismo! raccolse a suo tempo i favori della sinistra,
immemore della vocazione razzista o, per meglio dire, radicalmente razzialista presente in tale dottrina.
,ggi Nolte - e con lui gli storici della sua vulgata - disgiungendo anticomunismo da antisemitismo,
possono attenuare limpatto del secondo nella valutazione delle politiche del %erzo .eich, beneficiando
degli effetti derivanti dalla caduta dei regimi del socialismo reale e della condivisione di un giudizio
comune fattosi severamente anticomunista.
/nche qui il passo successivo, non obbligato e neanche necessitato ma a tratti manifesto, )
quello di recuperare qualcosa del passato, se non altro per riaffermarne una presunta preveggenza
riguardo ai successivi sviluppi. +nsomma, a farla breve, il nazismo e il fascismo furono buoni rispetto
ad almeno una cosa: la contrapposizione al bolscevismo.
Nea!ionismo e nea!ionisti
0i* comunemente le affermazioni di quanti sostengono che /usch1itz - cos2 come il resto dei
campi, di sterminio o di concentramento che fossero - non ) mai esistito o ha svolto funzioni diverse da
quelle consegnateci dallevidenza dei fatti, sono a stretto rigore di logica negazioniste. ,vverosia, sono
dichiarazioni di principio che, entrando in rotta di collisione con levidenza empirica, ne distorcono
deliberatamente e volontariamente il lascito testimoniale e documentario. 3e ragioni per le quali si nega
il passato, tanto pi* se cos2 prossimo alla nostra esperienza, possono essere le pi* svariate e mutare di
soggetto in soggetto. 4eneralmente la radice comune ) da identificarsi nel tentativo di recuperare in
toto quel che la storia ha definitivamente condannato. 0er fare questo, per ridare una chance al
nazismo, necessita depurarne la memoria negandone gli aspetti pi* squalificati e ripugnanti. 5a a
fianco di questa corrente, nostalgica e al contempo visionariamente proiettata versa una impossibile
restaurazione, si contano anche altre posizioni. E il caso dei trotz6isti della 7ieille %aupe di 0ierre
4uillaume, presenti anche in +talia (attraverso le edizioni 4raphos!, che da tempo, recuperando
elementi di alcune analisi dimpianto mar8istico, identificano negli ebrei una sorta di classe sociale a
s&. 3a correlazione tra le false rappresentazioni delluniverso concentrazionario che sarebbero state
poste in essere, in misura deliberatamente mistificatoria, e gli interessi di questa presunta aggregazione
socioeconomica rappresentata dallebraismo, inducono i componenti di tale gruppo a parlare di una
sorta di passaggio storico da lo sfruttamento nei campi allo sfruttamento dei campi, intendendo con
ci9 lopera di alterazione della verit$. +n altre parole: i campi cerano, avevano funzioni diverse da
quelle dichiarate e sono a tuttoggi, nelluso agitatorio che gli ebrei ne farebbero, uno strumento che
una lobb: estesa e potente utilizza per inibire i suoi avversari e confermare la sua egemonia politica,
culturale ed economica. +n questo modo si rinnoverebbe un vecchio equivoco, adottando un alibi di
comodo, per confondere il proletariato internazionale sulle cause della guerra e sulle responsabilit$
dei vincitori.
"E ORIGINI
Nel circuito negazionista si assommano ed incontrano quindi elementi e motivazioni tra le pi*
disparate. ;i badi bene che le sue scaturigini datano allimmediato dopoguerra quando un intellettuale
collaborazionista come 5aurice <ard)che si adoper9 fin da subito nel porre in discussione quanto
andava delineandosi nella sua orrifica tangibilit$. Negli anni cinquanta segu2 la figura di 0aul .assinier,
e8-deportato politico a =ora e a <uchen1ald, sostenitore della teoria per la quale i campi furono luogo
s2 di detenzione ma non di sterminio. 3a ;hoah, insomma, non avvenne mai e la sua narrazione ) una
menzogna storica. >uesta affermazione costituisce il nucleo della costruzione negazionista.
.afforzata nel corso del tempo da una serie di pseudo-argomentazioni occasionalmente offerte come
rafforzativo del concetto iniziale, ) incentrata sulla presunta funzionalit$ politica di ci9 che viene
presentato come una deliberata mistificazione e contraffazione, compiuta dai vincitori (gli alleati! ai
danni dei vinti (i tedeschi!. ;econdo tale esegesi si afferma lesistenza di qualcosa che non fu per
conquistare limmaginario collettivo a danno dell autentico corso degli eventi, continuando cos2 una
guerra, in questo caso figurata, contro la potenza (e lideologia! uscita immeritatamente sconfitta dal
secondo conflitto mondiale. 5usica per le orecchie di chi, come 3eon =egrelle, prima comandante
delle ?affen-;; belghe e poi animatore del milieu neonazista europeo, poteva cos2 sostenere di avere
un chiaro e legittimo riscontro della sua personale teoria che ad /usch1itz esisteva un centro per il
concentramento e lo spidocchiamento degli ebrei dei quali, al massimo, si pu9 riconoscerne la morte
per un numero non maggiore ai trecentomila soggetti e non per volont$ dei nazisti bens2 per le
circostanze dordine bellico (morivano in tanti, non si vede perch& non avrebbero dovuto morire
anche degli ebrei@!. 0arole che fanno il paio con quelle che negli anni successivi utilizz9 le8
collaborazionista di 7ich: 3ouis =arquier de 0ellepoi8, sostenitore della tesi che nei campi si
uccidevano solo pulci e cimici.

3a vera svolta, nel senso della manifestazione massmediatica del fenomeno negazionista e della
sua definitiva emersione da quella condizione di nicchia alla quale sembrava consegnato, si ha per9
nella seconda met$ degli anni settanta, quando un docente dellAniversit$ di 3ione, .obert Baurisson,
con una intervista che allepoca fece non poco scandalo, dichiar9 che le camere a gas non sono mai
esistite. 3eclatanza del gesto stava non solo nella sua natura C deliberatamente provocatoria C ma
nellospitalit$ che esso ottenne per parte della stampa europea, divenendo cos2 una sorta di evento
sulla scorta del quale un po tutti furono costretti a misurarsi e a prendere posizione. +nsomma, ben
consapevole che il medium ) il messaggio, lautore confid9 ben pi* sugli effetti di ritorno dei mezzi ai
quali affidava le sue affermazioni che non sul contenuto delle stesse. 0er i negazionisti, infatti, capitale
) trovare strumenti ed occasioni di pubblica manifestazione: ci9 non solo per uscire dai circuiti
autoreferenziali ai quali, fino ad allora, sembravano consegnati, ma per cercare legittimazione non per
quello che viene detto ma per via dei luoghi in cui lo si dice. Baurisson, peraltro, adottando una tecnica
che ) propria dei negazionisti pi* accorti, non si impegnava in una inutile apologia del regime
hitleriano, negando levidenza dellaltrui operato, ma cercava i punti deboli C o comunque quanto
poteva essere considerato tale C del resoconto della vicenda delle deportazioni e del sistema di
sterminio per attaccarne quegli aspetti che meglio si prestavano allaccusa di inverosimiglianza. 3a
comprensione del funzionamento delle camere a gas, cos2 come dei forni crematori, richiede
competenze non solo storiche e storiografiche ma anche e soprattutto tecniche. /ncor di pi* risulta
problematica la definizione della funzionalit$ di tale apparato allinterno di un progetto, quello del
Nuovo ,rdine hitleriano, che prevedeva la trasformazione sociodemografica dellEuropa. %ale
complessit$ e stratificazione, qualora non sia intesa nella sua integralit$, pu9 rendere dissonanti o
discrasici certi aspetti delle passate vicende. + negazionisti pi* accorti sono ben consapevoli di questo
aspetto e usano tutte le occasioni che si prestano ad una qualche strumentalizzazione per cercare di
mettere in discussione limpianto interpretativo corrente e, di conseguenza, la dimensione fattuale.
/lle boutade di Baurisson seguirono altre e ripetute prese di posizione per parte sia di
questultimo che di nuovi diffusori del verbo. 3a nascita negli ;tati Aniti dell+nstitute for Distorical
.evie1, palestra pseudoaccademica alla quale oramai non pochi esponenti, non solo americani, fanno
riferimento, ingener9 una nuova spinta nelle ricerche e nelle riflessioni per parte di questi signori,
concorrendo inoltre alla loro strutturazione in una rete di stabili relazioni, autonome anche se a tratti
coincidenti con quelle dei net1or6 neonazisti. E la rete 1eb ha ulteriormente consolidato il grado di
scambio e comunicazione, creando una comunit$ virtuale molto attiva nello scambio di informazioni.
/ttualmente i personaggi pi* significativi sono ?illis Earto, <radle: ;mith, Ernst Fuendel e Games
Heegstra.
ASPIRAZIONI #EI NEGAZIONIS$I
Ei9 a cui aspirano tali indefessi redattori di interminabili pamphlet differisce seconda degli
autori presi in considerazione. ;ommariamente si pu9 dire che:
1. 7i ) tra essi chi ambisce ad una qualche forma di legittimazione ufficiale o, perlomeno,
ufficiosa, per parte degli organismi intellettuali accreditati nel mondo delle scienze, ed in particolare le
universit$. +mpresa disperata se posta in essere con i soli strumenti dei propri costrutti ideologici, ma un
po pi* fattibile se legata ad opzioni culturali oggi di nuovo in voga. Negli ;tati Aniti, ad esempio, un
terreno dincontro ) offerto dal creazionismo, la posizione dottrinaria per la quale levoluzionismo
dar1iniano ) una teoria fasulla e lunica narrazione accettabile riguardo allorigine delluomo deve
essere identificata nel dettato biblico. 3ambiente intellettuale che in /merica rivendica tale matrice )
non infrequentemente anche antisemita. + contatti tra esponenti delluno e dellaltra sponda hanno
offerto occasioni di sodalizi. ;i pensi inoltre al fatto che il creazionismo ha un discreto seguito in alcuni
stati della Bederazione e il potersi appoggiare ad esso permette di trovare canali di comunicazione con
il mondo della scuola. ;oprattutto, ed ) quello che pi* interessa ai negazionisti di questo tipo, accredita
in qualit$ di interlocutori nei confronti delle autorit$ locali. 3e universit$ si sono rivelate fino ad oggi
impermeabili ma non altrettanto pu9 essere detto dei politici, soggetti a valutazioni di opportunit$ che
aprono a volte varchi nella cultura prevalente. 0articolare attenzione, a suo tempo, fu espressa nei
confronti di =avid =u6e, candidato razzista del Hu Hlu8 Hlan al seggio di senatore. .imane il fatto che
nella galassia della destra americana le difficolt$ incontrate dai negazionisti hanno un solido
fondamento nellesperienza della seconda guerra mondiale, quando gli ;tates si trovarono a combattere
contro il nazismo. Eomunque, al di l$ delle singole esperienze nazionali, questo gruppo si
contraddistingue per la vocazione a cercare una qualche entratura nei salotti buoni dellintelligenza.
0er ottenere ci9 cerca di smarcarsi da una pi* stretta identificazione con il neonazismo, adottando,
laddove ci9 ) possibile, la strumentazione e le vesti proprie alla ricerca tradizionale.

#. 7i sono poi coloro C non pochi per la verit$ C che nulla rinnegando del passato, ne
enfatizzano anzi la storia di cui per9 fanno un uso selettivo. E forse il gruppo pi* corposo. +n questo
caso il negazionismo ) una condotta mentale, prima ancora che culturale, finalizzata a rilegittimare le
vestigia di ci9 che fu, riportandole a nuovo fulgore. Ed in questa costruzione, nella quale il passato
viene assunto acriticamente e apologeticamente, negare funge alloccorrenza di fortificare e reiterare le
ragioni pregresse. =a un lato si disconosce la paternit$ e lesistenza stessa dei campi e dello
sterminio, dallaltro se ne attribuisce la responsabilit$ alle vittime (riconoscendo cos2 esplicitamente
lesistenza degli uni e la concretezza dellaltro!. ;i pu9 affermare, e a ragione, che lincoerenza ) il
carattere costitutivo di questo gruppo. %utta una genia di libellisti, perlopi* provenienti dalle fila delle
?affen-;; (ad esempio %hies Ehristophersen!, lala combattente dellorganizzazione criminale
himmleriana o, addirittura dai campi stessi, ha portato avanti una letteratura semiclandestina che
durante gli anni della guerra fredda ha alimentato questa corrente di sodali tra medesimi e solidali alla
causa. 3imperativo del ritorneremoI si coniuga allora allintendimento di ritornare a fare le cose
compiute nel passato, senza ovviamente esplicitarne il contenuto ma mascherandolo sotto le mentite
spoglie di una negazione di comodo. ;i d$, in questi casi, come una sorta di nazi pride, di orgoglio
per il coraggio tenuto nei terribili anni della guerra. E il punto di riferimento ideologico ) e rimane il
discorso che Dimmler tenne a 0oznan alle alte gerarchie dell,rdine nero nellautunno del 1J('
quando, con malcelata soddisfazione, rivelava forme e contenuti della soluzione finale della questione
ebraica, rivendicando la caratterialit$ e la virilit$ di quanti uccidevano in massa senza battere ciglio. +l
grado di legittimazione ricercato in questi casi non ) quello proprio agli autori di cui si parlava
precedentemente: qui nessuno aspira ad un qualche riconoscimento accademico o ad una accettazione
per parte della ufficialit$ intellettuale e politica. ;i tratta, invece, di mantenere vivo e fervido il ricordo
tra i militanti di allora come tra quelli di oggi, espungendo, ma solo in prima battuta, quanto di pi*
sgradevole pu9 risultare alla comunicazione per poi, eventualmente, recuperarlo nel momento in cui si
dovessero creare le condizioni per la manifestazione di tutti i propri propositi.
7a rilevato che non tutti gli apologeti del regime hitleriano sono negazionisti: non pochi dessi,
anzi, riconoscono la grandezza del suo operato proprio per latteggiamento assunto nei confronti
dellebraismo europeo, rivendicando integralmente leredit$ dello sterminio e rammaricandosi della sua
incompiutezza. Nel caso del conflitto israelo-palestinese queste posizioni sono vigorosamente
riemerse, mascherate sotto lantisionismo di circostanza.

=avid +rving e Breud 3euchter
=iscorso a s& va poi fatto per la figura di =avid +rving, elemento di sintesi tra pi* posizioni,
animato da un profondo individualismo e da una vocazione istrionesca che lo rendono irriducibile a
letture univoche. Negli ultimi anni ha tradotto la sua antica vocazione filogermanica in atteggiamenti di
collusione e contiguit$ nei confronti del cot& politico neofascista, lasciandosi utilizzare dagli ambienti
del nostalgismo europeo di cui ) divenuto una star. %uttavia la sua grande aspirazione rimane quella di
essere risconosciuto da quell/ccademia della quale non ha mai fatto parte e che mai lo ospiter$, fosse
non altro per il semplice fatto che il suo narcismo sfugge a qualsivoglia forma di cooptazione in
organismi collettivi ed ufficiali. =alle originarie opere, tra cui la ricerca sull /pocalisse a =resda, il
bombardamento alleato nel febbraio del 1J(K della citt$ tedesca, per successivi slittamenti, attraverso la
ripetuta affermazione che Ditler era alloscuro della soluzione finale, ) approdato alla negazione di
questultima. +l processo intentato contro =eborah 3ipstadt, autrice di =en:ing the Dolocaust, e la
rovinosa sentenza, che lo condannava, hanno probabilmente concorso a ridefinire se non
latteggiamento e il pensiero, costanti nel loro eclettismo, almeno la collocazione nei confronti di un
microcosmo C quello neonazista C dal quale poco o nulla potr$ ancora ricevere, a meno che non si
autonomini duce delle frange marginali che lo compongono, venendo cos2 meno alla sua funzione di
storico e sostituendo ad essa quella di politico.
/ncora a latere di questo milieu si colloca anche lingegnere della morte Breud 3euchter,
autore di un oramai proverbiale rapporto nel quale affermava, dopo una serie di ricerche compiute ad
/usch1itz e dintorni, che le camere a gas non erano esistite poich& le tracce di acido cianidrico, il gas
utilizzato per assassinare le vittime, non sono pi* identificabili tra le rovine di quel che ) rimasto. 3a
ragione di questa assenza sono poi state fornite da Gean-Elaude 0ressac e 5arcello 0ezzetti che, dopo
uno scrupoloso lavoro, hanno ricostruito metodi e criteri nelluso dello F:6lon <. E evidente, a tal
riguardo, che alloffensiva negazionista non si pu9 e non si deve rispondere solo con la storia e la
memoria ma anche con gli strumenti delle scienze cosiddette esatte. 0oich& se ) intollerabile il fatto che
certuni rifiutino levidenza, non altrettanto disdicevole ) la richiesta, sincera, di capire e comprendere
dei meccanismi che di primo acchito possono apparire tanto ripugnanti quanto inaccettabili. Non tutte
le perplessit$ e i quesiti vanno quindi letti immediatamente come il segno del diniego. %anto pi* i
giovani hanno bisogno di farsene una ragione. 3a ;hoah richiede di essere compresa, non di un atto di
fede.
ED+ NE4/ N,N +4N,./

Ehi nega non ignora" semmai proprio perch& sa o presume di sapere cerca in buona - ma
soprattutto cattiva - fede, una giustificazione alla dissonanza che si genera tra quel che conosce e quel
che intende dichiarare di riconoscere. +l discorso negazionista si compone di una serie di prassi
retoriche reiterate nel corso del tempo e riprodotte secondo dei clich& facilmente identificabili.
/ titolo di mero richiamo si possono identificare una serie di modularit$ (ma altre ancora se ne
danno! cos2 riassumibili:
1. dal particolare al generale: poich& ) impossibile rifiutare certe evidenze fattuali, almeno di
primo acchito, ci si concentra su alcuni aspetti particolari, sviando al contempo lattenzione altrui dal
quadro di riferimento. 3obiettivo ) di decontestualizzare il fenomeno storico dello sterminio, prassi
che risponde a pi* esigenze tra le quali:
a! separare il regime che ha generato i campi dai frutti del suo operato (lo sterminio!,
deresponsabilizzandolo e minimizzando gli effetti perversi delle sue scelte"
b! identificare gli eventuali punti deboli della narrazione altrui cercando di usarli come
grimaldelli contro la storia. /d esempio, se un e8-internato commette un errore nella narrazione della
sua esperienza (magari affermando, come ) capitato, di aver sentito lodore del gas, cosa pressoch&
impossibile poich& le camere della morte erano a tenuta stagna e comunque la quantit$ di veleno
immesso era tale che poteva s2 uccidere chi vi era trattenuto ma non poteva assolutamente espandersi
ed essere odorato nel campo! si cerca, mistificando ed enfatizzando tale dato, di capovolgere lintero
impianto interpretativo e, soprattutto, i fatti nel loro manifestarsi. 3obiettivo ) di delegittimare il
testimone e invalidarne lo statuto del resoconto"
c! scomporre lunitariet$ e il senso della drammaticit$ dellesperienza della deportazione,
concentrandosi su minuzie a scapito del quadro generale. +n questo modo, spezzettando il corso degli
eventi, se ne perde il senso della continuit$. E ci9 rende pi* agevole lattenuazione dellimpatto
emotivo che ancora oggi i lager ingenerano, cos2 come una maggiore condiscendenza verso i carnefici"
#. la guerra semantica: nella componente pi* abile ed intelligente della vulgata negazionista )
risaputo che il destino della memoria si gioca sulluso delle parole. 7alentina 0isant: ha scritto al
riguardo pagine importanti, decrittando i codici comunicativi e gli artifizi logico-semantici che
ricorrono nelle costruzioni verbali della pubblicistica di tali autori. 5olto spesso la battaglia ) condotta
sul filo della sfumatura, sulle zone dombra che ogni termine C come peraltro gli stessi fatti - si porta
con s&. 3a ricerca spasmodica di una diversa accezione si traduce nella costruzione di significati
completamente diversi da quelli originari. /ttraverso progressivi slittamenti, il negazionista riesce a
svuotare una parola del suo senso iniziale e a riempirla di contenuti distinti. =altro canto, in questo
operare ) del tutto congruente a quello che era luso, iniziatico ed esoterico, che i nazisti facevano di
certe espressioni comunemente utilizzate per designare gli eventi pi* tristi e tragici: trasferimento al
posto di deportazione, soluzione finale invece di sterminio e cos2 via. 3atteggiamento di colui che
altera il lessico o ne estende i significati parossisticamente, con un uso volutamente alterato dei
procedimenti analogici, riprende integralmente quella vocazione al ricorso alla lingua come ad uno
strumento di copertura, confusione e scompaginamento (per lappunto di negazione! tra fatti e loro
interpretazione che era proprio al sistema di potere hitleriano. ;iamo nei paraggi della neolingua
dell,r1ell di 1JL(, laddove essa si configurava come un veicolo non di comunicazione e condivisione
bens2 di mistificazione e alterazione, prona ai desideri di una prassi totalitaria. =altro canto, buona
parte dei negazionisti sono depositari di un progetto politico che si riconosce appieno nelle categorie
del totalitarismo reale costituito dallesperienza storica del nazionalsocialismo in 4ermania tra il 1J''
e il 1J(K"
'. il feticismo delle carte: molti negazionisti, soprattutto quelli appartenenti alla corrente che pi*
desidera darsi una parvenza di autorevolezza, sono non solo usi a redigere numerose opere ma anche a
navigare tra le carte con una certa abilit$. 3obiettivo, se nel primo caso ) quello di portare credibilit$
alle proprie tesi intasando il mercato delle idee con uninflazione di prodotti e la ossessiva reiterazione
di alcune proposizioni (laddove la quantit$ vorrebbe divenire qualit$!, nel secondo ) di cercare di
inchiodare i propri contraddittori alla responsabilit$ del documento. +n presenza desso, a giudizio dei
signori in questione, si comproverebbe levento. +n sua assenza, il fatto non sussiste. 3acribia che
viene spesa per sorreggere le proprie affermazioni con pezze dappoggio inverosimili, o per mezzo di
documenti riletti secondo la logica del ribaltamento del loro significato, ) pari solo allacrimonia che vi
) impressa. 0oich& chi nega levidenza rivela di gradire molto le proprie parole ma poco o nulla le
persone che con esse, ancora una volta, vengono cancellate dalla storia. E risaputo che della soluzione
finale ci sono pervenute solo alcune parti della documentazione a suo tempo prodotta dai carnefici,
cos2 come non necessariamente furono documentati cartaceamente tutti gli aspetti del loro operato. +n
questo margine dindeterminatezza i negazionisti sinseriscono per insinuare dubbi ed ingenerare
equivoci dogni sorta, rivendicando lequazione che laddove non ) rimasto il timbro non ci furono
neanche i fatti"
(. celare i due intendimenti ideologici che stanno alla base dei propri costrutti: lopera
negazionista, fatte salve alcune dichiarazioni programmatiche per parte degli autori minori di area
nazista, che nulla concedono alla necessit$ di cogliere limplicito del loro discorso, si fonda su due
premesse ideologiche: la rilegittimazione del nazismo e dei fascismi e lantisemitismo. E poich& di
entrambi, dopo i fatti dellultima guerra europea, non ) possibile fare apologia diretta, si adoperano
strumenti distorsivi, volti a delegittimare gli interlocutori e a costruire unaura vittimistica intorno alla
figura dei vinti. 3ossessione ricorrente in tutti questi passaggi ) e rimane quella di un qualche
complotto giudaico contro la storia. 0er il negazionista si tratta di sottrarne la scrittura ad un gruppo
di potere dominante che, non pago daver vinto la guerra, cerca di conquistare la memoria collettiva.
/nche in questultimo caso, come si avr$ modo di osservare, nulla di nuovo rispetto ai vecchi clich&
della destra pi* oltranzista e reazionaria. Eorrelativamente, si d$ un anticomunismo viscerale, acceso e
corposissimo, ragione sociale e politica degli ambienti che esprimono le posizioni pi* radicali in campo
pseudo-storiografico. .imane da indagare, tra gli anfratti e i recessi delle mutevoli produzioni cartacee,
lo strutturarsi di una corrente di sinistra, che non ) pi* quella rappresentata dai bordighiani e dai
trotz6isti della 7ieille %aupe, ma che partendo dalloriginario antisionismo sta progressivamente
traducendo le sue posizioni in aperto antisemitismo. +nteressante, a tal guisa, verificare linvoluzione di
una figura come quella di .oger 4araud:, illuminato sulla via di =amasco da un islamismo tanto
radicale quanto bislacco e antigiudaizzato. Eos2 come - anche se ora il silenzio ) prevalso - dei riflessi
condizionati di una figura nobile del cattolicesimo sociale francese, l/bb& 0ierre. +l totem linguistico
al quale entrambi sembrano fare riferimento, oltre ad una non troppo velata sdrammatizzazione e
relativizzazione della ;hoah, ) che i veri antisemiti sarebbero gli ebrei stessi, persecutori dei
palestinesi. 4i$ da tempo, tuttavia, sia per parte cattolica che musulmana, va diffondendosi, sulla scorta
dellirrisolto confronto in corso tra israeliani e palestinesi, un nuovo genere di negazionismo,
originariamente fiancheggiatore di quello praticato a partire dagli anni sessanta e settanta dagli
estremisti islamici afro-americani di 3ouis Barra6han in Asa ed oggi capace di muoversi con ampia
autonomia. ;i tratta dellopera svolta dal <lac6 /frican Dolocaust Eouncil di Eric 5uhammad, che
intrattiene rapporti con <utz e l+nstitute for Distorical .evie1, ma soprattutto della fatica internettista
di /hmed .ami, gestore 1eb di .adio +slam, autentico ricettacolo di tutte le posizioni che intendono
combattere il razzismo ebraico e lideologia sionista. /d essi si unisce il ricchissimo sito ///.4D
(/ssociation des /nciens /mateurs de .&cite de 4uerre et dDolocauste!, miniera di materiali
negazionisti"
K. enfatizzare le proprie affermazioni come espressione di un concezione anticonformista:
tutta la vulgata si basa sul principio che la storia ) luogo di mistificazione e i racconti che essa
incorpora sono obbligatoriamente il frutto di una deliberata vocazione distorsiva per parte di certuni (i
vincitori! a scapito degli altri (i vinti!. + secondi sarebbero pi* morali dei primi (vittimismo!, impegnati
a perseverare nella reiterazione della menzogna mentre il dispositivo di resocontazione degli eventi
sarebbe inesorabilmente fondato su premesse alteranti. E una concezione dei processi logici e
cronologici fondata sul sospetto, propria, ancora una volta, di un approccio funzionale ad una revanche
fascistica. >uesta impostazione si ripresenta periodicamente, travestendosi con gli abiti del nuovo e
dellanticonformismo. 3addove, per lappunto, la conformit$ sarebbe quella propria alle posizioni
correnti C definite detrattivamente sterminazioniste C caratterizzate dalla convenzionalit$ e
dallufficialit$ ascrivibili alla necessit$ di mantenere in vita la menzogna dellesistenza di uno
sterminio mai avvenuto"
M. comparare impropriamente: lo stabilire nessi inesistenti, o il negarne altri nella loro evidenza,
si rafforza attraverso luso improprio dei meccanismi comparativi che appartengono alle scienze sociali
e storiche. ;ovrapporre e miscelare ) un buon modo per confondere linterlocutore. ;i mischiano cose
diverse, si separano eventi similari, si alterano scale di valore e di giudizio. =i scientifico, in tutto ci9,
va da s& che c) poco o nulla. 5olto di politico, invece. 0oich& i negazionisti sono la falange
intellettuale di un passato che si riaffaccia sul proscenio della storia europea. +l segno, quindi, di
fantasmi mai scacciati e pronti a rimaterializzarsi quando i tempi dovessero presentarsi maturi. =a
questo punto di vista necessita dotarsi della consapevolezza che il fascismo non ) il residuo di un
trascorso ma una subcultura i cui sedimenti sono ben presenti nella societ$ contemporanea.


I nea!ionisti italiani
4li inizi: negazionisti nazisti e neonazisti

0er lunghi anni di negazionismo in salsa italiana non si sent2 parlare. 3esistenza di una destra
neofascista che si presentava come diretto prolungamento dellesperienza del regime, con particolare
riferimento al periodo della .;+, aveva creato una situazione del tutto inedita nel panorama della destra
radicale europea. 3a categoria storiografica di nazifascismo veniva radicalmente rifiutata dagli
intellettuali darea, mentre l5;+ si presentava come lerede delle teoriche sociali dellideologia
fascista: la legislazione antisemita mussoliniana era presentata come moderata e latteggiamento del
regime nei confronti dellalleato tedesco C su questo punto specifico C era considerato da una parte
politicamente opportunistico e dallaltra critico. ,pportunistico, in quanto lalleanza fra 4ermania e
+talia aveva suggerito di importare in minima parte lantisemitismo doltralpe per cementare ancor
pi* C dal punto di vista formale C la comunione di scopi e dintenti fra i due regimi" critico, giacch& la
persecuzione degli ebrei non veniva messa in dubbio, ma era considerata prettamente cosa tedesca
.Nel paese europeo che presentava il maggior partito neofascista, il negazionismo non godeva di
particolare fortuna
E quindi necessario attendere la nascita della galassia di gruppi e gruppuscoli della destra
estrema e radicale per trovare i primi documenti negazionisti, necessariamente tributari degli scritti
prodotti in altri paesi e quindi ancora allo stadio di mera ripetizione di concetti e parole dordine altrui:
in particolare, pensiamo al gruppo di ,rdine Nuovo e al gruppo di /. C ruotante attorno alla figura di
Branco Breda C che allinizio degli anni MN pubblic9 un documento politico ricalcante alcune delle
tematiche tipiche del negazionismo, con particolare riferimento alle teorie di 0aul .assinier. 5a siamo
ancora in una fase iniziale: in mancanza di studi storiografici o pseudostoriografici, ci si rifugia nelle
domande retoriche, chiedendosi come mai i tedeschi impegnati in una guerra che assumeva sempre
pi* un ritmo esasperato O@P avrebbero dovuto impiegare C distraendoli dagli scopi immediati della
guerra C una enorme quantit$ di mezzi per trasportare milioni di esseri umani da un capo allaltro
dellEuropa O@P. ;i condisce questa espressione con una serie di frasi antisemite, che costituiscono il
vero centro focale della riflessione politica sugli ebrei. +l negazionismo in quanto tale non ha ancora
sufficientemente attecchito.N& daltro canto ha maggior successo la diffusione delle traduzioni delle
opere di 0aul .assinier 3a verit$ sul processo di /usch1itz, 3a menzogna di Alisse e +l dramma
degli Ebrei. 0er anni non si sent2 parlare ancora di negazionismo allitaliana. Nel 1JQL la casa
editrice neonazista 3e .une pubblica il saggio di .ichard Dar1ood, /usch1itz o la soluzione finale.
;toria di una leggenda, cos2 come per le Edizioni ;entinella d+talia esce nel 1JQJ 3ettera al 0apa
sulla truffa di /usch1itz di 3&on =egrelle. +l primo ) una sorta di vademecum tascabile del
negazionista in erba, essendo una specie di breviario di tutte le principali teorie dei negazionisti, mentre
il secondo ) uno smilzo pamphlet negazionista, provocatoriamente in forma di lettera aperta al 0apa
4iovanni 0aolo ++. 0raticamente, nessuna novit$ rispetto alle tesi di .assinier: di differente ci sono le
esplicite dichiarazioni antisemite, che inseriscono questi due libri allinterno del classico filone
direttamente riconducibile alle teoriche naziste.
+l caso Baurisson
3e vere novit$ per9 provengono da oltralpe: ) nel 1JQL che esplode in Brancia il caso
Baurisson.+n realt$, gli esiti del caso saranno pi* o meno gli stessi in Brancia come in +talia: da una
parte il risveglio o la nascita delle tematiche negazioniste tout court, dallaltra la nascita del
negazionismo mar8ista. 0er quanto riguarda il secondo aspetto, bisogna ricordare ladesione alle teorie
di Baurisson da parte di alcuni militanti dellestrema sinistra francese: 0ierre 4uillaume e ;erge %hion
in primo luogo . +l gruppo di negazionisti mar8isti francesi ruota quasi tutto attorno alla casa editrice 3a
7ieille %aupe, che in pochi anni si trova a presentare in catalogo testi apertamente antisemiti e C
recentemente C anche un benevolo volume di interviste e testimonianze di e su ,sama <in 3aden .

0er uninquadratura ancor pi* a tutto tondo, bisogna anche ricordare la recente corrispondenza
intercorsa fra 4uillaume (a nome de 3a 7ieille %aupe!, il gruppo negazionista italiano Nuovo ,rdine
Nazionale e i neofascisti del 5ovimento Bascismo e 3ibert$, con successivo invito a 4uillaume a
partecipare ad una Eonferenza internazionale di revisionismo storico organizzata dal 5ovimento
Bascismo e 3ibert$, tenutasi a %rieste il #KR#M maggio #NN#. 3invito C a dispetto delle presumibili
abissali differenze ideologiche - fu volentieri accettato . ;ulla scia de 3a 7ieille %aupe, anche in +talia
nacque una corrente negazionista mar8ista, che vede come principali C ma sarebbe meglio dire
quasi unici C rappresentanti /ndrea Ehersi e, soprattutto, Eesare ;aletta. /ndrea Ehersi ) noto per il
suo proporre testi di rottura e provocatori, ed in effetti niente pi* che una provocazione appare la sua
traduzione di alcuni saggi negazionisti di Baurisson e %hion . An caso isolato, cui nulla fece pi*
seguito. <en altra profondit$ di intenti presenta invece lopera di Eesare ;aletta (comunista di stretta
osservanza bordighista!, a far data da quel Note rassinieriane (con appendice sulla persecuzione
giudiziaria di ..Baurisson!, che si pu9 a ben diritto considerare il primo vagito del negazionismo
mar8ista italiano. 0er ;aletta c) una diretta connessione fra una questione storica e una questione
politica relativa alla ;hoah . >uestultima ruota attorno al ruolo che gli ebrei giocano nella civilt$
capitalista: ;arebbe somma ipocrisia fingere di non vedere che, nella forma storica assunta dal
capitalismo nel mondo euroamericano, questa porzione della &lite ON=.: gli ebreiP, integrata come
forse nessunaltra nelleconomia e al tempo stesso autosegregata socialmente in base ad un criterio di
specificit$ culturale, ha acquisito un peso che non ammette sottovalutazioni: uno dei frutti avvelenati di
cui ci gratifica il capitalismo sinistramente sopravvissuto alla fase storica nella quale il proletariato
sembr9 avviato a distruggerlo a breve o a medio termine ) il riproporsi di una questione ebraica . ;e a
questo aggiungiamo che il sionismo per ;aletta ) la trionfante soluzione reazionaria della questione
ebraica , alla quale bisogna mar8isticamente rispondere con una scelta di verit$ , dato per assunto che
ci sia un importante ruolo della menzogna nellordine sociale borghese, ecco gi$ definiti i cardini
fondamentali del perch& ;aletta sia un negazionista, pur non avendo svolto alcuna ricerca autonoma
sulla ;hoah .0er descrivere ancor meglio quali siano le premesse ideologiche del negazionismo di
;aletta C che in definitiva ne costituiscono lessenza C bisogna anche ricordare la ripresa dellassunto di
/medeo <ordiga per la quale il peggior prodotto del fascismo sarebbe stato lantifascismo. +n ultima
analisi, ;aletta ritiene che chi afferma la veridicit$ della ;hoah abbia servito il doppio imperialismo
sovieticoRamericano, entrambi di fatto succubi degli ebrei: un popolo che aveva cessato di essere tale
da circa duemila anni per trasformarsi in un gruppo sociale a caratterizzazione religiosa . 0i*
specificamente, gli strali di ;aletta si rivolgono verso l&lite economica ebraica, OlaP porzione ebraica
della &lite economica mondiale.
Ehe cos) quindi il 3ager per i negazionisti mar8istiS E il luogo in cui avviene la caricatura
del lavoro salariato, un fenomeno generale dellepoca moderna O@P, una risposta al problema delle
migrazioni forzate economiche o politiche .Eoncretamente, i campi sono un prodotto del capitalismo
non solo nella loro origine ma anche nel loro funzionamento .+n conclusione, linserimento del
concetto di sterminio - e del concetto di sterminio a sfondo razziale - ) quindi per i negazionisti un
ballon dessai, lanciato dal totalitarismo capitalista e dal totalitarismo stalinista per controllare il
passato e controllare il futuro . / nulla vale la scomparsa dellA.;;, giacch& gli enormi interessi in
gioco possono essere addirittura fatti pi* aggressivi dal venir meno della bipolarit$ A;/-A.;;.
=alla fine degli anni QN la casa editrice di sinistra estrema 4raphos ospiter$ sempre pi* di
frequente nei suoi cataloghi una nutrita serie di autori negazionisti, facendola diventare di fatto la prima
casa editrice italiana negazionista di matrice non neonazista.
+ negazionisti tecnici in +talia:
Earlo 5attogno rimane lunico studioso che l+talia abbia dato al revisionismo.+l libro che
segna lesordio di 5attogno nel mondo negazionista, dopo un paio di pubblicazioni minori, ) +l mito
dello sterminio ebraico, apparso nel 1JLK per le edizioni ;entinella d+talia C una delle case editrici
neonaziste italiane. 3o stile ) pesantemente influenzato dagli studi di Baurisson, del quale ricalca la
pretesa di svolgere Tricerche animati da un atteggiamento sine ira ac studio nei confronti
dellargomento.3a tecnica utilizzata ) quella della pesante iperdestrutturazione dei testi, connessa ad
un continuo intersecarsi di diversi livelli di interpretazione C dal pseudostoriografico allinvestigativo C
in modo tale che le parole possono assumere contestualmente diversi significati, tutti eterodiretti da
5attogno. Espungere frasi dal contesto, connettere fonti disparate e non omogenee, forzare i contenuti
del testo: tutto il classico armamentario del negazionista tecnico ) presente al massimo grado negli
studi di 5attogno, al punto da essere accusato da Baurisson stesso di eccesso di erudizione. Ecco
quindi che le testimonianze di coloro i quali hanno assistito alle gasazioni sono radicalmente false o
falsificate, cos2 come ricorre continuamente un tono assieme di sfida e di scherno nei confronti degli
storici di regime, di volta in volta dilettanti, falsari, plagiatori, proni ad un dogmatismo
ideologico ecc.ecc. =altro canto, anche i documenti troppo probanti in senso contrario alle sue
convinzioni, spessissimo sono per 5attogno semplicemente dei falsi. +n questa foga cadono alle volte
anche alcuni negazionisti: 5attogno ha avuto modo di scontrarsi sia con Baurisson che con <utz , ma
ci9 non gli ha impedito di crearsi nel mondo negazionista la fama di massimo conoscitore di
/usch1itz. 5a alla prolificit$ di 5attogno ) sostanzialmente venuto a mancare un seguito: la
pubblicistica negazionista italiana si limita ancor oggi a ripetere i concetti elaborati decenni fa dai primi
negazionisti. +l contenuto stesso degli studi di 5attogno, con le sue continue citazioni in tedesco,
inglese e francese e un massiccio apparato bibliografico, lo rende di fatto difficilmente proponibile,
soprattutto per la maggioranza dei lettori che fanno del negazionismo un mero strumento di propaganda
politica. +l negazionismo italiano C con lesclusione delle pubblicazioni della 4raphos - ) stato quindi
relegato alle riviste della destra radicale: ;entinella d+talia, /vanguardia, ma soprattutto 3Aomo
libero e ,rion . >uestultima rivista ha dedicato due rubriche direttamente o indirettamente al
negazionismo: ;terminazionismo e Eontrostoria, curate da Earlo 5attogno e dal fratello 4ian 0io
5attogno, un cattolico fondamentalista.
+ negazionisti geopolitici
+ negazionisti geopolitici fanno derivare la propria adesione alle tematiche negazioniste da una
presa di posizione genericamente politica e specificamente antiisraeliana. >uesto approccio ) tipico dei
paesi e degli intellettuali islamici. +l negazionismo in realt$ ) un atteggiamento relativamente recente
fra i musulmani ed ha preso sempre pi* piede, in connessione collinasprirsi del conflitto
araboRisraeliano. =al punto di vista dei contenuti, i negazionisti geopolitici sono tributari delle
tematiche del negazionismo classico. Eitiamo a titolo desempio i contenuti degli scritti
dellassociazione .adio +slam, fondata da /hmed .ami. >uesti ) uno dei cospiratori che nel 1JQ1 tent9
di rovesciare la monarchia marocchina al fine della creazione di una repubblica islamica. .ami ) amico
personale di Baurisson, nonch& di Gohannes von 3eers, gi$ braccio destro di 4oebbels per le questioni
che riguardavano lantisemitismo. 7on 3eers si convert2 allislamismo col nome di ,mar /min von
3eers, negli anni del dopoguerra in cui visse in Egitto e divenne consulente del governo di Nasser.
Eome si capir$, la vicenda di .ami ) notevole anche per interpretare i legami fra i vari gruppi
negazionisti, spesso molto pi* contigui di quanto si possa pensare. ;i segnala la sua partecipazione al
convegno .evisionismo e dignit$ dei popoli vinti tenutosi a %rieste il MRQ ottobre #NN1 , organizzato
dalla gi$ citata associazione Nuovo ,rdine Nazionale e dal 5ovimento Bascismo e 3ibert$ . 4li altri
conferenzieri furono i negazionisti francesi Gean-3ouis <erger - e8 aderente al Bronte Nazionale di 3e
0en - e 7incent .e:nouard, i negazionisti americani .uss 4ranata e .obert Eountess , lo svizzero
Guergen 4raf ( e il negazionista australiano Brederic6 %oben . An messaggio di saluto ai conferenzieri
fu inviato da 5arcantonio <ezicheri, membro del Eomitato Eentrale del 5ovimento ;ociale C Biamma
%ricolore .0are possa essere inserito allinterno della categoria dei negazionisti geopolitici anche il
francese .oger 4araud:, il quale nel suo pamphlet 3es m:thes fondateurs de la politique isra&li)nne (
riprende alcune delle tematiche tipiche dei negazionisti, inserite per9 in un contesto generale antisemita
ed antiisraeliano. 4araud: ) da anni convertito all+slam: processato per contestazione dei crimini
contro lumanit$ e condannato a 1#N.NNN franchi dammenda, durante il processo ricevette la continua
assistenza di Baurisson, nonch& lappoggio di una serie di intellettuali dei paesi arabi e musulmani.
+n anni recenti il negazionismo ha fatto capolino anche negli organi di stampa: il #K settembre
1JJL il quotidiano egiziano /l /6hbar pubblicava un articolo a firma di ?ah:a /bu %ha16ra
intitolato: 3,locausto Netan:ahu e me, allinterno del quale si leggevano le seguenti frasi: 4li
ebrei hanno inventato il mito dello sterminio di massa e il fatto che M milioni di ebrei siano stati uccisi
nei forni nazisti. Ei9 fu fatto con lUintento di motivare gli ebrei ad emigrare in +sraele e ricattare i
tedeschi per denaro e anche per ricevere lUaiuto degli ebrei del mondo. ;imilmente il sionismo si )
basato su questo mito per stabilire lo stato dU+sraele. +o continuo a credere che lU,locausto sia un mito
israeliano inventato per ricattare il mondo.
/ coronamento, dal '1 marzo al ' aprile #NN1 fu indetta a <eirut una conferenza intitolata
.evisionismo e sionismo, organizzata dallassociazione negazionista svizzera %ruth and GusticeV e
dallamericano V+nstitute for Distorical .evie1V e sponsorizzata dall/ssociazione degli ;crittori
4iordani. 3a conferenza suscit9 moltissime polemiche e fu anche contestata pubblicamente da
quattordici intellettuali di vari paesi arabi , tanto da venir impedita dal governo libanese .

+n +talia non sembra si possa parlare di negazionismo geopolitico, parendo preminente nei
negazionisti di casa nostra la scelta ideologica: il che non toglie che il mondo dei negazionisti in
generale e della destra radicale in modo specifico sia violentemente antiisraeliano. >uesto per9 provoca
un atteggiamento necessariamente ambivalente fra i negazionisti della destra radicale, cos2 come ha
riconosciuto 4uillaume Babien, collaboratore di Baurisson: 3a progressiva penetrazione del
revisionismo nel mondo arabo musulmano promette bene O@P" dUaltra parte gli arabi sono fra coloro
che avviliscono le nostre citt$ europee. =Uaccordo che dobbiamo appoggiare le giuste istanze dei
palestinesi, ma in Europa dobbiamo difenderci contro il degrado delle nostre citt$. 3a razza bianca oggi
in Europa deve lottare per la propria sopravvivenza. 0er quanto riguarda il mondo dei musulmani
italiani, ad oggi non ) noto alcun documento di unorganizzazione riconosciuta che ufficialmente abbia
assunto posizioni negazioniste .

I nea!ionisti %eliiosi
3approccio dominante del radicalismo di destra nei confronti della religione ) di massima
paganeggiante: =io, pi* che estraniarsi da una ;toria che, fino a una certa data (1QLJ!, laveva sempre
visto presente, non v) mai stato. %utti i movimenti tradizionalisti cattolici italiani per9 sono
collocabili nella stessa area politica: ) il concetto di Ttradizione da sempre il terreno unificante e di
incontro fra le diverse anime della destra radicale. +n quanto richiamo ad un passato di Tvalori assoluti e
soprastorici, capace di Tconsacrare tutte le diverse Taristocrazie del passato (non importa dove esse
affondino le proprie radici, se nel T;acro .omano +mpero o nella mitica T.oma arcaica!, in esso
tendono a riconoscersi tanto le correnti pagane quanto quelle tradizionaliste cattoliche. +n nome del
rifiuto del Tmondo moderno, della Tdemocrazia e dellegualitarismo, le componenti ultracattoliche si
sono in questo modo spesso intrecciate con larticolato arcipelago neofascista. /l di l$ di ci9 che si
dir$ nel prossimo capitolo sullantiebraismo, costantemente presente in buona parte delle pubblicazioni
dei tradizionalisti e risalente allantico filone cattolico antisemita, pochi sono i gruppi cattolici
tradizionalisti espressamente negazionisti. Bra questi citiamo l+stituto 5ater <oni Eonsilii , che ospita
nel suo organo ufficiale ;odalitium una serie di articoli, contenenti le classiche tematiche
antisemite: dallomicidio rituale alla congiura internazionale giudaicoRmassonica. / ci9 si aggiunge la
positiva considerazione delle teoriche dei principali negazionisti. + loro testi sono regolarmente
recensiti fra le novit$ librarie e citati negli articoli che trattano dellebraismo. ;i distingue per la sua
prolificit$ di scritti pronegazionisti ed antisemiti il direttore di ;odalitium don Eurzio Nitoglia.
/nchegli partecip9 C questa volta nel #NNN C ad un convegno organizzato a %rieste dal 5ovimento
Bascismo e 3ibert$, sul tema 3W+talia dei grandi processi ingiusti: severa e crudele con 0rieb6e,
assolutoria con gli assassini delle Boibe .
7iolentemente antiebraico ) il 5ovimento di .esistenza 0opolare T3/lternativa Eristiana ,
del quale poco si conosce, al di l$ del sito 111.hol:1ar.org . E un concentrato di deliri antisemiti
rintracciabili nella storia, unitamente ad accuse di satanismo alla chiesa cattolica, di cui il Eoncilio
7aticano ++ ) considerato letame modernista. +l sito - ospitato fino al 1JJL allinterno del sito .adio
+slam di /hmed .ami - ) una creazione dellantisemita negazionista norvegese /lfred ,lsen, che lo
stesso negazionista britannico =avid +rving descrive come persona di dubbia stabilit$ mentale. ,ltre
a ci9, sempre per +rving il 5ovimento di .esistenza 0opolare T3+niziativa Eristiana in realt$
sembra essere un gruppo costituito da una persona sola. +n conclusione, sembra comunque di poter
concordare con lo ;tephen .oth +nstitute dellAniversit$ di %el /viv, che in un suo rapporto annuale
afferma: lantisemitismo cattolico Oin +taliaP ) estremamente raro, riflettendo apparentemente lattuale
politica pontificia ed ecclesiastica di ripudio dei passati insegnamenti antigiudaici.
>uali costantiS

Esiste un tratto distintivo comune ai negazionisti, a qualsiasi corrente essi appartenganoSEhi si
pone lobiettivo del recupero dellideologia nazionalsocialista deve liberarsi dal peso della ;hoah:
dopo il 1J(K, gran parte dei partiti e dei movimenti di estrema destra sono stati essenzialmente
revisionisti: hanno negato o deformato la realt$ relativa alla collaborazione con il nazismo, o hanno ben
presto negato il genocidio degli ebrei, tragedia inammissibile e maggiore ostacolo, almeno fino agli
anni LN, alla loro credibilit$. E quella di essere revisionisti, e persino negazionisti, ) la caratteristica
dei Tvinti della ;toria che, per sopravvivere politicamente, sono costretti a riscrivere una storia che non
sia loro sfavorevole e nalla quale possano continuare ad esistere. 3a negazione ) unattitudine mutuata
direttamente dai nazisti. 3e persecuzioni dei malati, degli handicappati, degli omosessuali, degli
asociali, dei testimoni di 4eova, degli zingari e degli ebrei sono stati eventi tanto espliciti quanto
occultati. Espliciti nellaccurata preparazione propagandistica, caratterizzata da continui richiami
alligiene del popolo e alla purezza del sangue" espliciti nellindicazione delle categorie impure o
pericolose " espliciti fino a giungere alla produzione di film di grosso successo popolare che
suggerivano la possibile soluzione di quello che veniva individuato come un problema: leliminazione
fisica. ,ccultati nella traduzione pratica: al di l$ dellobbligo di segretezza cui erano tenuti i tedeschi
coinvolti nei vari stermini , al di l$ della modificazione deformante ed occultatrice del linguaggio
testimoniata dallo stesso Eichmann durante il processo di 4erusalemme , ) lo stesso Deinrich Dimmler
a definire chiaramente il tema in un discorso ai suoi comandanti tenuto a 0osen il ( ottobre 1J(': 5i
riferisco allevacuazione degli ebrei, allannientamento del popolo ebraico. >uesta ) une di quelle cose
che sono facili a dirsi. T+l popolo ebreo sar$ annientato, dice ogni membro del partito. TEerto, sta nel
nostro programma, leliminazione degli ebrei, lannientamento, lo facciamo, pufI. E arrivano tutti
arrancando, LN milioni di bravi tedeschi, e ciascuno ha il suo ebreo perbene. =accordo, gli altri sono
porci, ma questo ) un ebreo di primordine. =i tutti quelli che parlano cos2, nemmeno uno lha visto
succedere, nemmeno uno ci ) passato. 3a maggior parte di voi sa che vuol dire vedere cento cadaveri
distesi luno accanto allaltro, o cinquecento, o mille. Essere andati fino in fondo e C a parte casi di
debolezza umana C avere mantenuto la propria integrit$, ) questo che ci ha resi duri. Nella nostra storia,
questa ) una pagina gloriosa che non ) stata scritta n& mai lo sar$. Ana storia da non scrivere e da
negare nel momento stesso in cui essa accade, da parte di coloro i quali ne erano gli attoriRautori. 3a
costante si ) mantenuta nel tempo: gli attuali negazionisti neonazisti sono coscienti della necessit$
politica e ideologica della negazione, nella misura in cui riconoscono che la ;hoah ) uno spettro che
fiacca tutti i nostri slanci ideali verso non tutte, ma almeno una buona parte delle invidiabili
realizzazioni o tensioni ideali messe in atto dal +++ .eich. 3a necessit$ di negare la ;hoah in funzione
della rivalutazione del nazionalsocialismo non ) per9 collegabile a tutti i negazionisti. +nfatti i
negazionisti mar8isti C come gi$ visto - negano in nome dellortodossia" i negazionisti tecnici C qualora
non si tratti di negazionisti neonazisti o neofascisti cammuffati, quale sembra essere il caso di
5attogno C appaiono in realt$ in un sol momento utilizzatori e succubi di una metodica storiografica
pesantemente fallace. E quindi necessario ricercare un altro minimo comun denominatore, costante ai
negazionisti di ogni filone.
E noto che uno dei fulcri del pensiero hitleriano fu il razzismo ed in particolare
lantisemitismo. Ditler esplicit9 sempre queste teoriche, fino ad elencare negli ultimi giorni della sua
vita con chiarezza i suoi desideri post mortem: >uale consiglio possiamo dare, allora, quali norme di
comportamento possiamo raccomandare a coloro che sopravviveranno con lo spirito senza macchia e il
cuore indomitoS <attuto, lasciato solo a cercare la salvezza, isolato come una sentinella nelle cupe
tenebre della notte, il popolo tedesco dovr$ fare spontaneamente tutto il possibile per rispettare le leggi
razziali che noi gli abbiamo dato. +n un mondo che va diventando sempre pi* perverso a causa del virus
ebraico, un popolo rimasto immune a tale virus deve, alla lunga, riemergere alla supremazia. =a questo
punto di vista, il Nazionalsocialismo pu9 a buon diritto pretendere lUeterna gratitudine del popolo per
avere eliminato gli ebrei dalla 4ermania e dallUEuropa Eentrale. Ehe cos) quindi lantisemitismo dei
neonazisti, se non il mantenimento in vita del filo rosso dellantisemitismo razziale, la riproposizione
della vulgata nazista o addirittura lesecuzione dellultimo ordine hitlerianoS 0er quanto riguarda i
negazionisti mar8isti, abbiamo gi$ notate le espressioni che connettono gli ebrei C genericamente intesi
C al capitalismo, del quale costituiscono una sorta di punta di lancia. Espressioni oggettivamente
antisemite, che costruiscono attorno alla figura dellebreo una sorta di mitologia classista
complementare alla mitologia razzista della cultura di destra. Eome elemento comune, il grande
complotto contro la verit$ storica. >uesto complotto per i negazionisti mar8isti ) funzionale ed
intrinsecamente connesso al menzognero mondo capitalistico" mentre per i negazionisti neonazisti )
intrinseco alla pretesa di essere gli unici in grado di spiegare il mondo e di risolverne i problemi in via
definitiva, con annessa visione dicotomica che divide i personaggi sulla scena in amiciRnemici e
conseguente descrizione di complotti e capri espiatori categoriali (lebraismo mondiale, il sionismo
mondiale, le logge massoniche ecc.ecc.! 3a visione del grande complotto ) un tratto comune anche ai
negazionisti tecnici: un complotto messo in opera dagli ebrei per realizzare diversi risultati: dalla
colpevolizzazione storica dei nazionalismi europei, per meglio organizzare il dominio sionista-
colonialista su un ,ccidente ormai politicamente e culturalmente disarmato, per finire alla formazione
di uno ;tato, quello di +sraele, la quale, non potendo essere ottenuta attraverso una strategia sionista di
lunga durata, era stata realizzata attraverso la creazione di una menzogna diabolica, lo sterminio degli
ebrei, politicamente utile a essere tradotta in una soluzione statuale al problema dellebraismo, nonch&
a potere essere sfruttata, negli anni a venire, per legittimare anche le scelte pi* discutibili dello ;tato
d+sraele. 5a non sono solamente i negazionisti neonazisti, mar8isti e tecnici ad utilizzare espressioni
oggettivamente antisemite, fra le quali quella tanto antica quanto moderna allo stesso tempo del
grande complotto ebraico: anche i negazionisti geopolitici collegano direttamente la storia di +sraele
alla ;hoah e giungono a convincersi del fatto che questultima fu una voluta invenzione sionista,
finalizzata a giustificare la nascita dello ;tato di +sraele. +l dominio mondiale degli ebrei ) per i
negazionisti geopolitici un dato di fatto acquisito, a tal punto che .adio +slam non si chiede pi* se, ma
come sia accaduto e in che modo questo potere sia esercitato. =altro canto, anche i tradizionalisti
cattolici di ;odalitium riconoscono nellebreo il grande cospiratore mondiale, presente in tutti i
grandi movimenti rivoluzionari e in tutte le sette e gruppi massonicoRiniziatici . +n questottica appare
quindi quasi logica la pretesa di Dol:1ar di considerare Ditler stesso uno dei migliori amici di +sraele,
essendo stato uno strumento nelle mani dellebraismo mondiale, manovrato a tal punto da fungere da
parafulmine della storia al posto dei colpevoli ebrei. /ntisemitismo e cospirazione mondiale
sembrano quindi essere le costanti allinterno di tutti i filoni negazionisti, cos2 come ritroviamo in tutti i
filoni la frequentazione di alcuni luoghi comuni dello scambio di idee, quali congressi o case editrici
3a ricerca del nemico, tipica dellestrema destra, si concentra di volta in volta su quello
considerato pi* pericoloso, al quale viene conferito lo status di Tcapro espiatorio . +n questa fase
storica C soprattutto nella destra radicale europea - sembra che lo straniero immigrato in generale, e
quello immigrato dai paesi di fede islamica in particolare, stia prendendo nettamente il sopravvento
rispetto agli ebrei in questa sciagurata identificazione. +n conclusione, ) ipotizzabile che la particolare
forma di patologia storiografica conosciuta sotto il nome di negazionismo ci accompagner$ ancora a
lungo, come spia evidente delle contraddizioni e delle molteplici spinte che interagiscono nel farsi
della nostra storia.
APPEN#I&E

3a legislazione tedesca contro gli ebrei
0rima del 1J'K:
3egge per il rinnovamento della pubblica amministrazione (NQRN(R''!
=al 1J'K:
3e Vleggi di NorimbergaV
3egge sulla cittadinanza tedesca (1KRNJR'K!
3egge per la protezione del sangue e dellUonore tedeschi (1KRNJR'K!

.egolamenti e modifiche successive:
0rimo regolamento alla legge sulla cittadinanza tedesca (1(R11R'K!
,rdinanza per lUeliminazione degli ebrei dalla vita economica tedesca (1#R11R'L!
3e leggi razziali in +talia
3Uannuncio
5anifesto degli scienziati razzisti (1(RQR'L!
=ichiarazioni sulla razza del 4ran Eonsiglio del Bascismo (MR1NR'L!

3eggi di inquadramento generale
0rovvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri (QRJR'L!
0rovvedimenti per la difesa della razza italiana (1QR11R'L!
3imitazioni di capacit$ degli appartenenti alla razza ebraica residenti in 3ibia (JR1NR(#!
3a burocrazia razziale
%rasformazione dellUAfficio centrale demografico in =irezione generale per la demografia e la
razza (KRJR'L!
+stituzione del Eonsiglio superiore per la demografia e la razza (KRJR'L!
Norme integrative O...P sulla difesa della razza italiana (1'RQR'J!
7ariazioni al ruolo organico del personale del 5inistero dellUinterno (1'RQR'J!

3a scuola razzista
0rovvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista (KRJR'L!
+stituzione di scuole elementari per fanciulli di razza ebraica (#'RJR'L!
+ntegrazione e coordinamento in unico testo delle norme gi$ emanate per la difesa della razza
nella ;cuola +taliana (1KR11R'L!
/brogazione del contributo statale a favore degli asili infantili israelitici (#LRJR(N!
3a disciplina razziale del lavoro e delle professioni
=isposizioni relative al collocamento in congedo assoluto ed al trattamento di quiescenza del
personale militare delle Borze armate dello ;tato di razza ebraica (##R1#R'L!
=isciplina dellUesercizio delle professioni da parte dei cittadini di razza ebraica (#RLR'J!
=eterminazione dei contributi a carico dei professionisti di razza ebraica ('NRQR(N!
Esclusione degli elementi ebrei dal campo dello spettacolo (1JR(R(#!
3Uespropriazione dei beni
Norme relative ai limiti di propriet$ immobiliare e di attivit$ industriale e commerciale per i
cittadini italiani di razza ebraica (JR#R'J!
/pprovazione dello statuto dellUEnte di 4estione e 3iquidazione +mmobiliare (#QR'R'J!
/utorizzazione allUEnte di 4estione e 3iquidazione +mmobiliare a delegare agli +stituti di
credito fondiario la gestione e la vendita degli immobili ad esso attribuiti (#(R#R(1!
;ui cognomi ebraici
=isposizioni in materia testamentaria nonch& sulla disciplina dei cognomi, nei confronti degli
appartenenti alla razza ebraica (1'RQR'J!
+ntegrazioni alla legge contenente disposizioni in materia testamentaria, nonch& sulla disciplina
dei cognomi, nei confronti degli appartenenti alla razza ebraica (#'RJR(N!
3Uordine di internamento degli ebrei
,rdinanza di 0olizia del 1 dicembre 1J('
+l rinnovamento delle leggi razziali nella .epubblica ;ociale
=isposizioni concernenti i beni posseduti dai cittadini di razza ebraica (1R1R((!
;tatuto e regolamento dellUEnte di 4estione e 3iquidazione +mmobiliare ('1R'R((!
%rasformazione della =irezione generale per la demografia e la razza in =irezione generale per
la demografia (1MR(R((!
+stituzione dellU+spettorato 4enerale per la razza (1LR(R((!
/deguamento del trattamento tributario a favore di tutti i beni gestiti dallUEnte di 4estione e
3iquidazione +mmobiliare (1KRJR((!
5odifica dello ;tatuto dellUE.4.E.3.+. ed istituzione del =irettore 4enerale ('NR1#R((!
.egolamento /mministrativo dellU+spettorato 4enerale per la .azza (#LR#R(K!

+struzioni per il concentramento e lo sterminio
+ piani di deportazione
+l progetto 5adagascar
4hettizzazione
+struzioni di De:drich sulle operazioni di polizia riguardanti gli ebrei nei territori occupati della
0olonia. (#1RNJRR'J!
=ecreto sul razionamento alimentare degli ebrei (1LRNJR(#!

3a conferenza del ?annsee: Vsoluzione finaleV
/utorizzazione di Dermann 4Xring per .einhard De:drich a preparare una Ysoluzione globale
della questione ebraicaZ ('1RNQR(1!
+l verbale della conferenza di ?annsee (gennaio U(#!
3ettera segreta del segretario di ;tato agli +nterni ?ilhelm ;tuc6art ai partecipanti alla
conferenza del ?annsee (1MRN'R(#!






;itografia e bibliografia:
http:RR111.olo6austos.orgRsaggiRsaggiRnegaz-itaRnegazQ.htm
http:RR111.niz6or.orgRh1ebRpeopleReReichmann-adolfRtranscriptsR
0rocesso all,locausto, 5ilano, Eorbaccio, #NN1.
http:RR111.ushmm.orgR1lcRitRarticle.phpS5odule+d[1NNNQ#Q#
111.treccani.it \ Enciclopedia
http:RR111.laterza.itRinde8.phpS
option[com]laterza^+temid[JQ^tas6[schedalibro^isbn[JQLLLKL1NK1J1
http:RR111.ilpost.itR#N1'R1NR1QRbreve-storia-del-negazionismoR

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