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POLITICAL SELECTION IN THE SKILLED CITY (CAPITALE UMANO ED ELEZIONE DEI SINDACI)

Antonio Accetturo (Banca dItalia) Tema di discussione n. 956, marzo 2014 Classificazione JEL: D7, I20, H8 Parole chiave: esternalit di capitale umano, selezione dei politici, economia urbana. Sommario non tecnico
I lavori pubblicati nella collana Temi di discussione intendono contribuire al dibattito scientifico nei diversi campi di interesse dei ricercatori della Banca d'Italia. Le opinioni espresse nei lavori sono attribuibili esclusivamente agli autori e non impegnano in alcun modo la responsabilit dellIstituto. Nel citare i temi, non , pertanto, corretto attribuire le argomentazioni ivi espresse alla Banca dItalia o ai suoi vertici.

Una vasta letteratura ha da tempo ipotizzato che il livello di istruzione possa avere uninfluenza rilevante nelle preferenze elettorali dei cittadini. Alla base di tale teoria vi lidea che listruzione incrementi le capacit cognitive degli individui, riducendo i costi da sostenere per acquisire le informazioni sulle politiche proposte e sui singoli candidati. Lobiettivo di questo lavoro verificare questa ipotesi, analizzando gli effetti dellistruzione dei cittadini (o il livello di capitale umano) sulle caratteristiche dei politici eletti nelle elezioni comunali in Italia dal 1987 al 1997. Lidentificazione degli effetti del capitale umano sulla selezione dei politici un esercizio complesso. I lavoratori pi istruiti, infatti, tendono a concentrarsi nelle aree meglio amministrate e a pi elevata produttivit. Inoltre, nelle elezioni amministrative, i candidati vengono generalmente scelti tra i cittadini residenti, rendendo difficile lisolamento degli effetti di domanda (preferenze dei cittadini) da quelli di offerta (disponibilit di candidati). Per questo motivo, il lavoro sfrutta le modifiche elettorali derivanti dalla L. 81/1993, che ha introdotto dal 1993 la possibilit per i cittadini di scegliere direttamente il candidato pi gradito, mentre precedentemente la scelta del sindaco era mediata dai membri del consiglio comunale.

I risultati mostrano come, con lintroduzione dellelezione diretta dei sindaci, il livello di istruzione degli eletti sia aumentato in media del 6,4 per cento. Anche la quota di eletti che svolgevano in precedenza professioni a elevata intensit di conoscenza cresciuta di quasi tre punti percentuali. Tale incremento risulta pi forte nelle citt i cui cittadini sono caratterizzati da un livello di istruzione pi elevato. Questo implica che cittadini pi istruiti hanno effettivamente preferenze diverse rispetto a quelli dotati di un minor livello di scolarizzazione. In termini quantitativi leffetto sembra piuttosto contenuto: a un aumento della dotazione del capitale umano, a livello di citt, del 10 per cento corrisponderebbe un incremento del livello medio di scolarizzazione dei sindaci dello 0,8 per cento; la crescita della quota di sindaci precedentemente impiegati in professioni a elevata intensit di conoscenza risulterebbe pari a circa 1,6 punti percentuali. Secondo queste stime, circa il 6 per cento dellincremento complessivo del livello di scolarizzazione dei sindaci eletti tra il 1987 e il 1997 sarebbe attribuibile alle diverse preferenze elettorali della popolazione pi istruita.

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