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Provvedimenti di carattere generale delle autorit creditizie Sezione II - Banca d'Italia

Comunicazione del 10 dicembre 2012 Intermediari finanziari iscritti nell'Elenco speciale. Concentrazione dei rischi 1. In materia di concentrazione dei rischi le vigenti Istruzioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari iscritti nellElenco speciale (1) prevedono che: i) gli intermediari non appartenenti a gruppi sottoposti a vigilanza consolidata della Banca d'Italia contengono le posizioni di rischio verso singoli clienti o gruppi di clienti connessi entro il limite del 25% del patrimonio di vigilanza (2); tra i grandi rischi rientrano le posizioni di rischio di importo pari o superiore al 10% del patrimonio di vigilanza;

ii)

iii) lammontare complessivo dei grandi rischi contenuto entro otto volte il patrimonio di vigilanza (cd. limite globale). Per favorire il graduale allineamento degli intermediari finanziari alla descritta disciplina era stata prevista, sino al 31.12.2011, lapplicazione di un regime transitorio (3) in base al quale: (a) gli intermediari finanziari non appartenenti a gruppi sottoposti a vigilanza consolidata potevano assumere posizioni di rischio verso singoli clienti o gruppi di clienti connessi fino al 40% del patrimonio di vigilanza; (b) erano considerati grandi rischi le posizioni di rischio superiori al 15% del patrimonio di vigilanza; (c) non si applicava il limite globale (4). 2. La disciplina di vigilanza degli intermediari finanziari destinata ad essere rivista nellambito dei lavori di attuazione del d.lgs. 13 agosto 2010, n. 141, e successive modificazioni, che ha, tra laltro, riformato il Titolo V del d.lgs. 1 settembre 1993, n. 385, e successive modificazioni (TUB), relativo ai soggetti operanti nel settore finanziario. Nel gennaio 2012 la Banca d'Italia ha sottoposto a consultazione pubblica uno schema di disposizioni di vigilanza per i nuovi intermediari finanziari dellAlbo unico di cui allart. 106 TUB, che rivede anche le regole prudenziali ad essi applicabili (5). Per quanto riguarda la concentrazione dei rischi, tale schema dispone che gli intermediari finanziari siano soggetti al medesimo regime applicabile alle banche. Tenuto conto che dai risultati dellanalisi di impatto della regolamentazione (6) emerge che per alcune tipologie di intermediari (societ di leasing e factoring) la concentrazione del credito resta elevata, il citato documento di consultazione prevede una disciplina transitoria fino al 31.12.2015 che incentiva gli intermediari a riportare in tempi rapidi le proprie esposizioni entro i limiti ordinari. In particolare, questa caratterizzata dai seguenti elementi: i) sono ammesse posizioni di rischio verso un cliente o un gruppo di clienti connessi che superano il limite del 25% del patrimonio di vigilanza ma comunque non il 40%;

(1) Cfr. Circolare n. 216 del 5 agosto 1996, Parte Prima, Cap. V, Sez. X. (2) Gli intermediari finanziari appartenenti a gruppi sottoposti a vigilanza consolidata possono assumere posizioni di rischio verso un singolo cliente o un gruppo di clienti connessi fino al 40% del patrimonio di vigilanza (cfr. la Circolare n. 216 citata, Parte Prima, Cap. V, Sez. X, par. 3.2). (3) Cfr. la citata Circolare n. 216, Parte Prima, Cap. V, Sez. X, par. 3.3. (4) Cfr. la comunicazione del 12.12.2007 Intermediari finanziari iscritti nell'Elenco Speciale: quesiti sulla concentrazione dei rischi (Bollettino di Vigilanza n. 12/2007, pag. 71). (5) Cfr. Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari Attuazione del D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 141 Documento di consultazione (http://www.bancaditalia.it/vigilanza/cons-pubblica/proc_concluse/cons-concluse-no-norm/disp_vig_int_fin). (6) Cfr. la relazione sullanalisi di impatto della regolamentazione allegata al documento di consultazione menzionato nella nota 5, par. 5.1.

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II.1

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ii)

alla parte eccedente il limite del 25% si applica uno specifico requisito patrimoniale, crescente allaumentare delleccedenza.

Il regime transitorio, se mantenuto nella versione definitiva delle disposizioni attuative del d.lgs. 141/10, si applicher anche agli attuali intermediari finanziari dellElenco speciale che si iscriveranno al nuovo Albo unico. Dai commenti ricevuti nella consultazione pubblica non sono emersi profili di criticit rispetto alla proposta di regime transitorio. 3. Tenuto conto dellevoluzione normativa sopra descritta, viene introdotto sin d'ora il seguente regime che, ai fini delle segnalazioni di vigilanza, si applica a partire da quelle riferite al 31.12.2012: transitoriamente consentita l'assunzione di posizioni di rischio oltre il limite del 25% del patrimonio di vigilanza, ma comunque entro il 40% di esso, nel rispetto della disciplina illustrata nellallegato alla presente comunicazione; il limite globale (7) disapplicato, cos come previsto anche dal citato schema di disposizioni di vigilanza attuative del d.lgs. n. 141/2010. Si rammenta inoltre che dall'1.1.2012 - sono cessati gli effetti: i) ii) delle disposizioni transitorie di cui alla citata Circolare n. 216, Parte Prima, Cap. V, Sez. X, par 3.3; della comunicazione del 12.12.2007 (Intermediari finanziari iscritti nellElenco speciale: quesiti sulla concentrazione dei rischi) (8).

Restano, infine, fermi gli altri profili della disciplina della concentrazione dei rischi previsti dalle Istruzioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari iscritti nellElenco speciale (9). Sul presente intervento normativo non si procede a una specifica consultazione in quanto nella sua definizione si tenuto conto dei commenti pervenuti sul citato schema di disposizioni attuative del d.lgs. 141/2010 e dei risultati della relativa analisi di impatto della regolamentazione.

(7) Cfr. la Circolare n. 216 citata, Parte Prima, Cap. V, Sez. X, par. 3.2, primo capoverso. (8) Cfr. nota n. 4. (9) Cfr. la citata Circolare n. 216, Parte Prima, Cap. V, Sez. X.

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II.2

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ALLEGATO Disciplina transitoria in materia di limiti alla concentrazione dei rischi Gli intermediari finanziari iscritti nellElenco speciale, non appartenenti a gruppi sottoposti a vigilanza consolidata, che assumono posizioni di rischio oltre il limite del 25% del patrimonio di vigilanza, ma comunque entro il 40% di esso, rispettano un requisito patrimoniale a fronte della quota della posizione di rischio eccedente il suddetto limite del 25% (di seguito: eccedenza) calcolato in base a quanto illustrato nella tabella seguente.

Posizione di rischio (% sul patrimonio di vigilanza)

Coefficiente di ponderazione delleccedenza allinterno di ciascuna fascia (col. 2)

(col. 1) da da da 25% 30% 35% a a a 30% 35% 40%

200% 400% 800%

In particolare: i) leccedenza allinterno di ciascuna fascia (col. 1) ponderata in base al relativo coefficiente (col. 2); ii) leccedenza ponderata allinterno di ciascuna fascia moltiplicata per il coefficiente patrimoniale previsto per lintermediario (10); iii) sono sommati i requisiti patrimoniali cos calcolati ottenendo il requisito patrimoniale complessivo sull"eccedenza". Ad esempio, si consideri un intermediario che non raccolga risparmio presso il pubblico e che abbia un patrimonio di vigilanza pari a 100 (quindi, limite individuale pari a 25) e una posizione di rischio pari a 40 (con fattore di ponderazione pari al 100% ai fini sia del rischio di credito sia della concentrazione dei rischi). Il requisito patrimoniale sull"eccedenza" calcolato come segue:

Fascia

"Eccedenza" nella fascia (col. 1)

Coefficiente di ponderazione delleccedenza allinterno di ciascuna fascia (col. 2) 200% 400% 800%

Requisito pat. sull'eccedenza allinterno di ciascuna fascia (col. 1*col. 2*6%)

25% - 30% 30% - 35% 35% - 40%

5 5 5

0,6 1,2 2,4

(10) Il coefficiente patrimoniale pari al 6% delle esposizioni ponderate per il rischio (8% per gli intermediari che raccolgono risparmio presso il pubblico) (cfr. la citata Circolare n. 216, Parte Prima, Cap. V, Sez. III, par. 3).

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II.3

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Il requisito patrimoniale sull"eccedenza" dunque pari a 4,2 (risultante da 0,6+1,2+2,4) (11). In via convenzionale, il requisito patrimoniale sull"eccedenza" va segnalato nella voce Requisiti patrimoniali specifici (59622 00) (12).

(11) Resta, ovviamente, confermata l'applicazione anche del requisito patrimoniale ai fini del rischio di credito (nell'esempio: 40*100%*6%=2,4). (12) Cfr. Manuale per la compilazione delle Segnalazioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari iscritti nellElenco Speciale (Circolare n. 217 del 5 agosto 1996, Sez. IV, Sottosez. 7).

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II.4

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