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III
III - 2013
trimestre
Bollettino Statistico
Eventuali chiarimenti sui dati contenuti in questa pubblicazione possono essere richiesti via e-mail allindirizzo statistiche@bancaditalia.it. Lutilizzo e la diffusione delle informazioni contenute nelle pubblicazioni sono consentiti previa citazione della fonte. La Banca dItalia non responsabile per gli eventuali errori di interpretazione o per le conclusioni erronee formulate in seguito alluso delle informazioni pubblicate.
Direttore Responsabile: ENRICO DONOFRIO Per la pubblicazione telematica: autorizzazione del Tribunale di Roma n. 23 del 25 gennaio 2008
I.
II.
III.
In appendice sono pubblicate le note metodologiche contenenti informazioni di carattere generale sui dati statistici e sulle fonti da cui gli stessi sono desunti. Note pi specifiche attinenti alle singole tavole sono riportate in calce alle tavole medesime. Completa la pubblicazione un glossario con la definizione dei concetti statistici che compaionio nelle tavole. Segni convenzionali: - quando il fenomeno non esiste; oppure esiste e viene rilevato ma i casi non si sono verificati; .... quando il fenomeno esiste ma i dati non si conoscono; .. quando i dati non raggiungono la cifra significativa dellordine minimo considerato; == quando i dati sono coperti da vincoli di riservatezza; :: quando i dati sono statisticamente non significativi. Le righe non in grassetto che a intervalli regolari separano i dati hanno il solo scopo di agevolare la lettura. Gli intervalli delle classi di grandezza includono lestremo inferiore ed escludono quello superiore.
Al fine di armonizzare il concetto di credito al consumo tra le varie pubblicazioni della Banca dItalia, le tavole TDB10254, TDB10288 e TDB10289 sono state ricalcolate escludendo dal dicembre 2008 i finanziamenti per emissione/gestione di carte di credito.
***
Eventuali necessit conoscitive sul contenuto della pubblicazione possono essere indirizzate alla casella funzionale statistiche@bancaditalia.it.
***
Si rammenta che i totali di riga e di colonna di talune tavole possono non quadrare con la somma dei dettagli in quanto comprendono anche i dati non ripartibili.
III
BIP on-line:
Tavola distribuita con le stesse caratteristiche su BIP on-line Tavola con una maggiore disaggregazione dei dati in BIP on-line Tavola distribuita esclusivamente su BIP on-line Mensile Trimestrale Semestrale Annuale Segnalazioni di vigilanza Centrale dei rischi Rilevazione sui tassi attivi Rilevazione sui tassi passivi Archivi anagrafici degli intermediari Banca dItalia Banche Bancoposta Campione di banche Cassa Depositi e Prestiti Intermediari finanziari di cui allart. 107 T.U.B. Istituti di pagamento Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) Societ di intermediazione mobiliare (SIM) Banca dItalia Tavola pubblicata nel presente fascicolo
Periodicit:
Fonte:
Universo:
5 6 7 8 9
Codice identificativo della tavola Descrizione della tavola Codice identificativo della tavola su BIP on-line Pagina in cui la tavola riprodotta nel presente fascicolo
IV
INDICE
INFORMAZIONI STRUTTURALI
A1
T 5 [ba]
p.
distribuzione per localizzazione (province) e gruppi istituzionali di banche ATM e POS [TDB10214] distribuzione per localizzazione (province) Servizi telematici alla clientela [TDB10218] distribuzione per localizzazione della clientela (province) Numero totale dei dipendenti [TDB10219] distribuzione per localizzazione dello sportello (province) e per gruppo dimensionale di banche Banche e sportelli [TDB10212] distribuzione per localizzazione (province) e per gruppi dimensionali di banche Numero di sportelli bancari per 100.000 abitanti [TDB10220] distribuzione per localizzazione dello sportello (province) Sportelli [TDB10194] distribuzione per localizzazione (comuni)
A2
[TDB40210] [TDB40225]
p. p.
8 9
[TDB40230]
p.
10
B
B1
T 1 [ba-cdp]
p.
13
T 1 [ba-cdp]
B1 5.2 Impieghi
[TDB10232]
p. p. p. p.
14 16 17 18
T 1 [ba-cdp]
T 1 [ba]
distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) e comparto di attivit economica della clientela B1 5.3 Impieghi [TDB10255] distribuzione per localizzazione della clientela (area geografica) e per attivit economica della clientela B1 5.4 Impieghi [TDB10281] distribuzione per forma tecnica, localizzazione (area geografica) e settore di attivit economica della clientela
T 1 [if]
[TDB10289]
distribuzione per forma tecnica, localizzazione (area geografica) e settore di attivit economica della clientela
T 1 [if]
[TDB10288]
p.
19
T 1 ba - if]
T 1 [ba]
distribuzione per forma tecnica e comparti di attivit economica della clientela B1 5.7 Credito al consumo [TDB10254] distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) B1 5.8 Esposizione verso lestero [TDB30274] distribuzione per paesi, tipologia della clientela e vita residua dei crediti Impieghi: numero di rapporti [TDB10286] distribuzione per localizzazione dello sportello (regioni) Impieghi [TDB10194] distribuzione per localizzazione dello sportello (comuni) Impieghi [TDB10241] distribuzione per localizzazione dello sportello (province) e comparto di attivit economica della clientela Impieghi [TDB10236] distribuzione per localizzazione della clientela (province) e gruppi dimensionali di banche Impieghi [TDB10295] distribuzione per localizzazione della clientela (province) e settori e sottosettori di attivit economica della clientela Impieghi vivi al settore produttivo [TDB10224] distribuzione per localizzazione (province) e comparti di attivit economica della clientela I mpieghi vivi [TDB10226] distribuzione per localizzazione (province) e settori di attivit economica della clientela
p. p.
20 21
B2
T 2 [ba]
p. p. p. p.
23 26 28 30
T 2 [ba]
distribuzione per localizzazione della clientela (area geografica) e comparto di attivit economica della clientela B2 5.2 Finanziamenti per cassa [TDB30126] distribuzione per classi di grandezza del fido globale utilizzato B2 5.3 Finanziamenti per cassa [TDB30136] distribuzione per tipologia delloperazione e classi di grandezza del fido globale accordato B2 5.4 Finanziamenti per cassa [TDB30136] distribuzione per classi di grandezza del fido globale accordato
T 2 [ba]
[TDB30146]
p. p. p. p.
32 34 36 38
O T 2 [ba]
distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) e classi di grandezza del fido globale accordato B2 5.6 Finanziamenti per cassa [TDB30171] distribuzione per settori e sottosettori di attivit economica della clientela B2 5.7 Finanziamenti per cassa [TDB30181] distribuzione per branche di attivit economica della clientela B2 5.8 Finanziamenti per cassa [TDB30156] distribuzione per comparto di attivit economica della clientela e classi di grandezza del fido globale accordato Finanziamenti per cassa [TDB30166] distribuzione per comparto di attivit economica della clientela e grandezza del fido globale accordato
VI
B3
T 1 [ba]
B3 5.1 Finanziamenti oltre il breve termine B3 5.2 B3 5.3 B3 5.4 B3 5.5 B3 5.6
p. p. p. p. p. p.
40 42 44 46 48 50
T 1 [ba]
T 1 [ba]
T 1 [ba]
T 1 [ba]
T 1 [ba]
distribuzione per destinazione economica e geografica (regioni) dellinvestimento e per condizione - consistenze Finanziamenti oltre il breve termine [TDB10430] distribuzione per destinazione economica e geografica (regioni) dellinvestimento e per condizione - erogazioni Finanziamenti oltre il breve termine allagricoltura [TDB10460] distribuzione per destinazione economica e geografica (regioni) dellinvestimento e per condizione - consistenze Finanziamenti oltre il breve termine allagricoltura [TDB10470] distribuzione per destinazione economica e geografica (regioni) dellinvestimento e per condizione - erogazioni Finanziamenti agevolati [TDB10440] distribuzione per durata, destinazione geografica (regioni) e tipo di legge incentivante - consistenze Finanziamenti agevolati [TDB10450] distribuzione per durata, destinazione geografica (regioni) e tipo di legge incentivante - erogazioni
B4
T 2 [ba - if] T 2 [ba - if]
B4 5.1 Leasing
distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) B4 5.2 Factoring distribuzione per localizzazione della clientela (regioni)
p. p.
52 53
B5
T 1 [ba]
CREDITI DI FIRMA
[TDB40100]
p.
54
B6
T 1 [ba-cdp]
B6 5.1 Depositi
p. p.
55 56
T 1 [ba-bp]
distribuzione per forma tecnica, settore e localizzazione della clientela (aree geografiche) B6 5.2 Depositi e risparmio postale [TDB10163] distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) e settori Depositi: numero dei rapporti [TDB10283] distribuzione per localizzazione dello sportello (regioni)
Depositi
[TDB10194]
distribuzione per localizzazione dello sportello (comuni) PCT passivi [TDB10221] distribuzione per localizzazione (province) e settori di attivit economica della clientela Depositi [TDB10287] distribuzione per localizzazione dello sportello (province) e settore e sottosettore di attivit economica della clientela Depositi [TDB10267] distribuzione per localizzazione della clientela (province), gruppi dimensionali e ubicazione della sede legale delle banche Depositi [TDB10290] distribuzione per localizzazione (province) e settore e sottosettore di attivit economica della clientela
B7
T 1 [ba]
p.
57
VII
T 2 [ba]
[TDB30586]
p. p.
58 59
T 2 [ba]
distribuzione per localizzazione della clientela (area geografica) e classi di grandezza del fido globale accordato B7 5.3 Derivati finanziari [TDB30591] distribuzione per comparto di attivit economica della clientela e classi di grandezza del fido globale accordato
B8
RACCOLTA INDIRETTA
[TDB40082]
T 1 [ba]
p. p.
60 62
T 1 [ba]
distribuzione per tipologia di titoli e depositi B8 5.2 Raccolta indiretta (fair value) [TDB40087] distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) and tipologia di depositi
C1
p. p.
67 68
O T 1 [ba-sm]
D1
QUADRO RIASSUNTIVO
[TDB30101]
T 2 [ba - if]
p.
73
D2
O T 2 [ba - if]
O T 2 [ba - if]
D3
T 2 [ba] T 2 [ba]
p. p.
74 75
distribuzione per classi di grandezze Sofferenze [TDC30031] distribuzione per localizzazione della clientela (area geografica) e comparti di attivit economica della clientela Sofferenze [TDB30221] distribuzione per comparti di attivit economica della clientela Sofferenze [TDB30231] distribuzione per settore e sottosettore di attivit economica della clientela Sofferenze - Flussi [TDB30241] distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) Sofferenze - Flussi [TDB30251] distribuzione per comparti di attivit economica della clientela Sofferenze lorde [TDB30226] distribuzione per comparti di attivit economica della clientela
p. p. p. p. p.
76 77 78 79 80
VIII
T 2 [ba]
[TDC30033]
p.
81
p. p. p. p.
82 84 86 88
O T 2 [ba]
[TDB30211]
distribuzione per localizzazione della clientela (province) e comparti di attivit economica della clientela
D4
PLURIAFFIDAMENTO
[TDB30446]
T 2 [ba]
p. p. p.
90 92 94
T 2 [ba]
T 2 [ba]
O T 2 [ba]
Distribuzione per comparti di attivit economica della clientela, numero di affidamenti e classi di grandezza del fido globale accordato D4 5.2 Numero di affidati [TDB30431] distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) and numero di affidamenti D4 5.3 Numero medio di banche per affidato [TDB30466] Distribuzione per comparti di attivit economica della clientela e classi di grandezza del fido globale accordato Numero medio di banche per affidato [TDB30476] distribuzione per attivit economica della clientela e classi di grandezza del fido globale accordato
D5
T 2 [ba - if]
p.
96
O T 2 [ba - if] O T 2 [ba - if] O T 2 [ba - if] O A 2 [ba - if] O A 2 [ba - if]
distribuzione per settore di attivit economica della clientela e classi di grandezza del fido globale utilizzato Tasso di decadimento dei finanziamenti per cassa [TDB30496] distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) e settori di attivit economica della clientela Tasso di decadimento dei finanziamenti per cassa [TDB30507] distribuzione per localizzazione (province) e settori di attivit economica della clientela Tasso di decadimento dei finanziamenti per cassa [TDB30516] distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) e classi di grandezza del fido globale utilizzato Tasso di decadimento dei finanziamenti per cassa [TDB30524] distribuzione per localizzazione (area geografica), settori e attivit economica della clientela Tasso di decadimento dei finanziamenti per cassa [TDB30529] distribuzione per generazione, localizzazione (area geografica), classi di grandezza e attivit economica
E1
T 3 [cb]
TASSI ATTIVI
[TDB30821]
p.
101
T 3 [cb]
distribuzione per durata originaria del tasso, localizzazione (area geografica) e comparti di attivit economica della clientela - operazioni in essere E1 5.2 Tassi dinteresse sulle operazioni a revoca [TDB30830] Distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) e classi di grandezza del fido globale accordato
p.
102
IX
T 3 [cb]
[TDB30840]
p.
103
T 3 [cb]
T 3 [cb]
T 3 [cb]
T 3 [cb]
3 [cb]
T 3 [cb]
T 3 [cb]
O T 3 [cb] O T 3 [cb]
distribuzione per durata originaria del tasso, localizzazione (area geografica) e classi di grandezza del fido globale accordato - operazioni in essere E1 5.4 Tassi dinteresse sui finanziamenti per cassa al settore produttivo [TDB30850] distribuzione per durata originaria del tasso, tipologia delloperazione e localizzazione (area geografica) - operazioni in essere E1 5.5 Tassi dinteresse sui finanziamenti per cassa [TDB30861] distribuzione per tipologia delloperazione, durata originaria del tasso e branche di attivit economica della clientela E1 5.6 TAEG sulle operazioni a scadenza del settore produttivo [TDB30870] distribuzione per durata originaria del tasso e localizzazione della clientela (area geografica) - operazioni accese nel trimestre E1 5.7 Tassi attivi sui finanziamenti per cassa alle fam. consumatrici [TDB30880] distribuzione per tipologia delloperazione, durata originaria del tasso e localizzazione della clientela (regioni) - operazioni accese nel trimestre E1 5.8 Tassi attivi sui finanziamenti per acquisto abitazione [TDB30890] distribuzione per durata originaria del tasso, localizzazione della clientela (regioni) e classi di grandezza del fido globale accordato - operazioni in essere E1 5.9 TAEG sui finanziamenti per acquisto abitazioni [TDB30900] distribuzione per durata originaria del tasso, localizzazione della clientela (aree geografiche) e classi di grandezza del fido globale accordato operazioni accese nel trimestre E1 5.10Tassi attivi sulle operazioni autoliquidanti e a revoca [TDB30921] distribuzione per localizzazione (regioni) e comparto di attivit economica della clientela - operazioni in essere Tassi attivi sulle operazioni autoliquidanti e a revoca [TDB30931] distribuzione per localizzazione (regioni) e branche di attivit economica della clientela - operazioni in essere Tassi attivi sui finanziamenti per cassa [TDB30910] distribuzione per tipologia delloperazione, localizzazione (province) e settori di attivit economica della clientela
p. p. p. p. p.
p.
109
p.
110
E2
TASSI PASSIVI
[TDB30951]
T 4 [cb]
p. p.
111 112
T 4 [cb]
distribuzione per localizzazione (regioni) e comparto di attivit economica della clientela E1 5.2 Tassi passivi sui conti correnti a vista [TDB30960] distribuzione per localizzazione (regioni), comparto di attivit economica della clientela classi di grandezza dei depositi
F1
T 6 [bi] T 6 [bi]
F1 5.1 F1 5.2
p. p.
114 116
p. p.
121 137
INFORMAZIONI STRUTTURALI
Informazioni strutturali
Informazioni strutturali
A.1.5.1
BANCHE E SPORTELLI
a. b.
TOTALE PIEMONTE Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano-Cusio-Ossola Vercelli
32.106 2.611 290 164 132 515 210 1.081 87 132 99 99 924 500 115 131 178 6.254 748 923 352 277 230 154 320 1.894 463 323 124 446 948 411 537 3.433 180 621 170 621 510 695 636
189 18 1 4 5 8 5 3 1 1 52 2 5 1 1 41 1 1 8 5 3 7 2 2 2 1 -
21.718 2.065 256 136 114 359 126 944 33 97 70 70 762 412 88 115 147 3.891 498 517 236 122 124 56 230 1.255 270 222 25 336 293 146 147 1.852 109 393 101 308 309 335 297
c.
d.
e.
LOMBARDIA Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Monza-Brianza Pavia Sondrio Varese
f.
g.
Informazioni strutturali
1/3
Banche
37 5 1 1 1 2 1 1 5 1 1 1 2
5.658 338 28 15 17 35 83 74 52 34 8 8 131 81 16 13 21 1.402 102 165 66 80 73 54 48 431 116 75 97 95 130 68 62 893 46 95 12 179 113 239 209
388 8 8 1 1 43 9 9 3 4 1 3 3 6 4 1 90 47 43 36 1 8 3 6 4 5 9
4.445 185 5 11 120 47 2 21 21 24 2 10 2 10 812 143 228 49 74 32 43 42 92 71 25 2 11 521 194 327 674 25 130 57 132 85 117 128
79 1 1 1 1 64 64 2 2 -
5.852 646 90 60 39 148 60 177 27 45 34 34 136 52 23 25 36 1.184 206 179 97 91 66 53 69 129 55 99 44 96 298 111 187 543 51 101 46 95 44 95 111
Informazioni strutturali
A.1.5.1
BANCHE E SPORTELLI
h.
24 4 3 3 14 51 12 3 9 5 2 2 5 6 7 27 10 4 2 4 7 47 4 13 3 2 3 2 5 8 1 6 6 4 2 58 5 5 2 40 6 12 4 1 2 5
905 95 213 132 465 3.362 766 222 335 469 340 216 331 392 291 1.153 359 156 106 232 300 2.414 227 658 148 202 260 109 283 183 129 215 538 410 128 2.669 210 189 80 1.988 202 658 171 145 168 174
7 1 1 5 24 6 2 3 2 2 1 3 3 2 7 3 1 1 1 1 15 6 2 1 2 2 2 3 1 2 20 1 18 1 4 2 1 1
562 51 134 99 278 2.253 501 191 203 271 264 143 270 250 160 868 260 122 91 185 210 1.618 139 488 98 127 165 93 182 116 71 139 442 331 111 1.868 117 118 58 1.437 138 462 118 74 134 136
i.
EMILIA ROMAGNA Bologna Ferrara Forl Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini
l.
m.
TOSCANA Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena
n.
o.
p.
Informazioni strutturali
2/3
Banche
Banche popolari Banche Sportelli Banche di credito cooperativo Banche Sportelli Banche Filiali di banche estere Sportelli Comuni serviti da banche
1 1 4 2 1 1 3 2 1 5 2 1 2 -
15 4 2 1 8 22 6 1 6 2 3 4 20 7 3 1 3 6 29 2 7 3 2 1 1 2 6 1 4 3 3 24 3 4 1 11 5 8 2 1 1 4
1 1 1 1 9 9 -
3 2 1 13 7 2 1 1 1 1 4 1 1 1 1 56 1 55 -
Informazioni strutturali
A.1.5.1
BANCHE E SPORTELLI
q.
3 3 32 4 2 4 9 13 29 15 3 2 1 3 5 3 3 17 5 6 3 1 2 32 4 6 5 1 3 7 2 2 2 5 2 1 2
143 111 32 1.575 136 93 205 780 361 1.348 484 117 113 214 253 167 238 75 163 486 100 194 35 121 36 1.679 152 95 341 61 223 411 113 122 161 669 209 34 38 68 26 76 81 137
8 1 1 2 4 2 2 2 1 1 4 2 1 1 3 1 2
96 79 17 1.229 95 57 170 665 242 928 323 84 76 142 184 119 148 55 93 390 79 145 26 112 28 1.263 104 58 242 44 180 340 69 90 136 658 205 34 38 68 26 75 75 137
r.
s.
t.
u.
v.
SICILIA Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani
z.
SARDEGNA Cagliari Carbonia Iglesias Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia Tempio Oristano Sassari
Informazioni strutturali
3/3
Banche
Banche popolari Banche Sportelli Banche di credito cooperativo Banche Sportelli Banche Filiali di banche estere Sportelli Comuni serviti da banche
1 1 5 4 1 3 2 1 1 1 3 1 1 1 -
2 2 19 3 1 2 1 12 24 11 3 2 1 2 5 3 3 14 4 5 2 1 2 25 4 6 2 1 2 5 1 2 2 2 1 1 -
8 1 5 2 1 1 1 1 2 2 -
Informazioni strutturali
A.2.5.1
Societ autorizzate
Societ operative
15 23 5 48 42 48 91 3 102
14 20 5 44 43 45 88 3 98
Note: Sono incluse tra le Societ di intermediazione mobiliare (Sim) anche le Societ fiduciarie operanti nel comparto della gestione di patrimoni. Il totale delle societ autorizzate maggiore del numero delle Sim poich ogni societ di norma autorizzata allesercizio di pi di unattivit.
Informazioni strutturali
A.2.5.2
2013 mar.
2013 giu.
a.
b.
c. d.
Note: I dati si riferiscono agli OICR aperti armonizzati di diritto italiano che siano operativi alla data. Sono indicate solo le societ di gestione del risparmio che abbiano istituito fondi comuni mobiliari aperti. Il numero dei fondi comprensivo degli eventuali comparti degli stessi.
Informazioni strutturali
A.2.5.3
TDB40230
Fonte: archivi anagrafici degli intermediari Numeri in unit
2013 mar.
2013 giu.
a.
NUMERO DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Leasing Factoring Credito al consumo Altre forme tecniche di finanziamento Assunzione di partecipazioni Emissione e/o gestione di carte di credito Cartolarizzazione dei crediti Intermediazione in cambi e altre attivit
191 40 26 34 15 3 3 9 61
194 40 26 34 15 3 3 9 64
b.
53
54
Note:Nel gruppo delle societ che svolgono Intermediazione in cambi e altre attivit" sono incluse convenzionalmente anche quelle non operative alla data di riferimento.
10
Informazioni strutturali
11
12
B.1.5.1
TDC40010
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro Adsddxdduntivi sul credito B1 5.1 Dati riassuntivi sul credito a. CONSISTENZE TOTALI Impieghi di cui: sofferenze Depositi 1.973.913 114.124 1.184.969 1.960.755 118.567 1.228.432 1.959.304 125.987 1.236.162 2012 giu. 2012 set. 2012 dic.
Banche e CDP
2013 mar.
2013 giu.
b.
OPERAZIONI CON RESIDENTI Impieghi di cui: in valute non dellarea euro con durata superiore a 12 mesi sofferenze Depositi di cui: in valute non dellarea euro 1.935.165 20.249 1.315.466 113.148 1.170.533 11.973 1.924.238 19.378 1.302.915 117.654 1.214.364 12.076 1.917.357 17.455 1.292.843 124.999 1.222.752 11.817 1.899.408 17.465 1.289.301 130.997 1.250.770 11.351 1.875.023 17.381 1.285.743 138.209 1.254.399 12.043
c.
OPERAZIONI CON NON RESIDENTI Impieghi di cui: sofferenze Depositi 38.707 975 14.348 36.476 912 14.027 41.907 988 13.368 40.219 1.025 15.257 38.807 1.019 14.523
Note: Gli impieghi con durata superiore a 12 mesi a clientela residente sono comprensivi delle operazioni agevolate per la costituzione di societ allestero.
13
B.1.5.2
IMPIEGHI
Distribuzione per localizzazione (regioni) e comparti di attivit economica della clientela TDB10232
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro
Giugno 2013
B1 5.2 Impieghi
Totale
Amministrazioni pubbliche
Societ finanziarie
a. b.
1.875.023 626.467 117.087 2.754 36.968 469.658 411.237 40.939 162.893 32.413 174.991 556.541 43.750 118.430 21.394 372.966 188.911 25.374 3.862 76.444 55.548 7.045 20.637 91.867 66.505 25.362
262.890 24.318 12.277 168 1.975 9.898 11.544 1.109 4.154 2.006 4.275 201.774 1.933 5.087 941 193.812 17.010 1.292 269 8.225 3.117 737 3.369 8.244 6.957 1.287
170.191 102.165 6.976 139 905 94.144 40.598 1.338 12.360 1.939 24.961 24.419 1.899 9.535 57 12.927 1.295 97 19 921 236 7 15 1.713 223 1.490
c.
d.
e.
f.
Note:.
14
Banche e CDP
industria
edilizia
servizi
Famiglie produttrici
835.820 304.594 52.257 1.447 18.289 232.602 222.461 24.117 90.261 15.199 92.884 192.574 22.859 59.900 11.742 98.074 81.253 13.087 1.701 33.430 22.878 3.190 6.968 34.937 24.767 10.171
253.442 99.160 18.353 552 5.218 75.037 74.346 6.209 32.780 6.446 28.911 48.832 8.428 17.297 4.266 18.841 22.997 4.824 545 8.048 6.820 866 1.894 8.107 5.911 2.196
153.699 49.707 8.786 340 3.301 37.280 39.632 4.549 14.587 2.422 18.075 40.544 5.214 9.865 2.261 23.204 16.935 3.249 432 5.735 5.186 796 1.537 6.881 4.292 2.590
411.025 151.940 24.334 548 9.661 117.397 102.774 12.590 40.984 5.835 43.365 98.874 8.698 30.432 4.711 55.034 38.952 4.674 661 19.140 9.893 1.375 3.210 18.484 13.527 4.957
96.378 28.230 7.505 228 2.307 18.189 26.352 3.975 10.529 2.345 9.504 19.077 3.546 8.006 1.788 5.737 14.679 2.229 406 3.967 5.300 772 2.005 8.039 5.825 2.214
509.743 167.160 38.072 771 13.492 114.824 110.281 10.400 45.589 10.925 43.367 118.696 13.512 35.902 6.866 62.416 74.673 8.668 1.466 29.902 24.018 2.340 8.280 38.933 28.733 10.200
15
B.1.5.3
IMPIEGHI
Distribuzione per localizzazione (aree geografiche) e attivit economica della clientela TDB10255
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro
Banche e CDP
Totale
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud
Isole
932.198 43.799 3.677 215.819 32.023 10.622 164.728 139.041 42.141 38.055 16.094 17.364 120.717 43.902 20.568 23.649
332.824 12.336 2.095 83.209 13.133 3.189 53.117 44.252 13.393 8.275 7.281 7.762 48.665 21.514 6.964 7.638
248.814 14.588 668 68.373 5.014 2.505 42.556 34.665 6.710 12.626 2.405 4.224 32.995 11.750 4.562 5.172
211.652 8.545 607 37.853 9.208 3.037 42.677 29.397 12.562 8.691 5.271 4.134 30.510 7.611 5.768 5.779
95.932 5.205 198 20.116 2.873 1.266 18.565 20.609 6.154 5.325 803 788 6.086 2.097 2.509 3.337
42.977 3.126 109 6.268 1.795 625 7.813 10.117 3.323 3.137 334 455 2.461 929 763 1.722
16
B.1.5.4
IMPIEGHI
Distribuzione per forma tecnica, localizzazione (aree geografiche) e settore di attivit economica della clientela TDB10281
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro
Banche e CDP
Totale 353.389 134.888 19.930 159.701 15.019 23.852 941.415 119.001 31.602 341.234 58.367 20.261 391.211 329.229 8.380 6 8.374 33.216 .. 960 32.256 5.422 913 56 4.384 27 42 22.374 66 112 20.025 1.524 647
Nord-Ovest 88.844 1.821 14.049 60.640 4.154 8.180 310.318 21.429 20.453 118.237 17.792 5.897 132.406 114.015 1.673 1 1.672 8.417 .. 254 8.163 1.818 145 52 1.609 9 3 8.371 16 40 7.547 570 198
Nord-Est 63.972 837 2.141 49.918 4.369 6.706 211.407 10.101 6.017 91.384 16.639 5.038 87.265 72.976 911 1 910 5.644 .. 218 5.426 731 125 601 6 6.056 20 44 5.467 396 128
Centro 172.639 130.867 2.411 30.902 2.929 5.530 255.060 66.450 4.768 80.602 11.591 4.504 91.649 76.152 1.627 2 1.625 7.292 .. 224 7.068 1.695 225 4 1.425 4 38 5.028 9 19 4.515 283 202
Sud 18.286 696 412 12.641 2.288 2.248 111.871 15.074 134 35.522 7.960 2.976 53.181 43.431 2.792 1 2.791 7.399 163 7.236 903 320 .. 576 6 1 2.047 12 7 1.762 182 83
Isole 9.650 667 917 5.600 1.279 1.187 52.760 5.948 230 15.489 4.384 1.845 26.710 22.654 1.377 .. 1.376 4.464 .. 101 4.363 274 99 173 3 .. 872 8 2 734 92 35
Note: Nei dati non sono comprese le sofferenze, gli anticipi su effetti s.b.f. e gli anticipi su carte di credito.
17
B.1.5.5
Distribuzione per forma tecnica e localizzazione (aree geografiche) della clientela TDB10289
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro
Totale
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud
Isole
19.903 13.167
5.856 5.555
3.402 2.056
7.327 3.425
2.538 1.710
780 422
Note: Si considerano operazioni pro-soluto e pro-solvendo se, indipendentemente dalla forma contrattuale, rispettivamente si realizza o meno in capo al factor il pieno trasferimento dei rischi e dei benefici connessi con le attivit oggetto della transazione ai sensi dello IAS 39 (cd derecognition).La distribuzione per localizzazione della controparte del valore nominale dei crediti acquisiti per operazioni di factoring effettuata con riferimento ai soggetti cedenti nel caso di operazioni con clausola pro-solvendo e ai debitori ceduti nel caso di operazioni con clausola pro-soluto. A partire da dicembre 2008 nellaggregato del credito al consumo sono stati esclusi i finanziamenti per emissione/gestione di carte du credito. A partire da marzo 2011, le serie dei finanziamenti non bancari risentono di una discontinuit dovuta alla re-iscrizione in bilancio di tutti i prestiti cartolarizzati, o altrimenti ceduti, che non soddisfano i criteri di cancellazione previsti dai principi contabili internazionali
18
B.1.5.6
Distribuzione per forma tecnica e comparti di attivit economica della clientela TDB10288
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro
Totale
Ammin. Pubbliche
6.714 34 53 726 34
Note: Si considerano operazioni pro-soluto e pro-solvendo se, indipendentemente dalla forma contrattuale, rispettivamente si realizza o meno in capo al factor il pieno trasferimento dei rischi e dei benefici connessi con le attivit oggetto della transazione ai sensi dello IAS 39 (cd derecognition). La distribuzione per comparti di attivit economica della controparte del valore nominale dei crediti acquisiti per operazioni di factoring effettuata con riferimento ai soggetti cedenti nel caso di operazioni con clausola pro-solvendo e ai debitori ceduti nel caso di operazioni con clausola pro-soluto. A partire da dicembre 2008 nellaggregato del credito al consumo, che riguarda sostanzialmente il comparto delle famiglie consumatrici, sono stati esclusi i finanziamenti per emissione/gestione di carte di credito. A partire da marzo 2011, le serie dei finanziamenti non bancari risentono di una discontinuit dovuta alla re-iscrizione in bilancio di tutti i prestiti cartolarizzati, o altrimenti ceduti, che non soddisfano i criteri di cancellazione previsti dai principi contabili internazionali (IAS).
19
B.1.5.7
CREDITO AL CONSUMO
Totale
Banche
Finanziarie
108.421 27.506 7.886 222 2.677 16.721 16.630 878 7.001 1.880 6.870 23.587 2.268 7.165 1.687 12.467 25.421 2.447 546 10.417 7.124 907 3.980 15.276 11.253 4.023
54.351 13.900 4.130 115 1.211 8.444 8.554 578 3.408 960 3.610 11.874 1.189 3.185 795 6.704 12.742 1.214 262 5.353 3.455 425 2.033 7.282 5.350 1.931
54.070 13.606 3.756 108 1.466 8.277 8.076 300 3.594 921 3.261 11.713 1.079 3.980 892 5.763 12.680 1.234 284 5.065 3.669 482 1.946 7.995 5.903 2.091
Note: I prestiti, non comprensivi delle posizioni in sofferenza, sono quelli erogati alle famiglie consumatrici. A partire da dicembre 2008 sono stati esclusi i finanziamenti per emissione/gestione di carte di credito.
20
B.1.5.8
1/2
Distribuzione per paesi, tipologia della clientela e vita residua dei crediti TDB30274
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro
Banche
Giugno 2013
Esposizione internazionale
di cui: settore bancario vita residua fino a 1 anno oltre 1 anno settore non bancario vita residua fino a 1 anno oltre 1 anno
c.
ASIA di cui:
21
B.1.5.8
2/2
Distribuzione per paesi, tipologia della clientela e vita residua dei crediti TDB30274
di cui: Esposizione internazionale fino a 1 anno settore bancario vita residua oltre 1 anno settore non bancario vita residua fino a 1 anno
Banche
Esposizione locale in valuta oltre 1 anno locale
ASIA (segue) Iran Israele Kazakistan Malaysia Pakistan Qatar Taiwan Thailandia d. AFRICA di cui: Algeria Egitto Marocco Sudafricana Repubblica Tunisia Argentina Brasile Canada Cile Colombia Cuba Messico Per Stati Uniti dAmerica Uruguay Venezuela Australia Nuova Zelanda Bahama Cayman Islands Gibilterra Hong Kong Jersey Singapore 331 71 630 96 18 451 33 10 2.355 135 779 120 202 125 19.310 158 620 2.762 233 25 62 506 107 14.460 11 125 2.560 1.478 37 9.414 503 2.861 15 892 1.059 968 7.177 52 13 5 9 1 29 20 6 355 9 271 22 11 40 4.191 1 102 713 26 1 2 4 18 3.322 .. 1 173 167 6 931 118 303 276 4 32 180 .. 490 2 2 10 203 .. 29 50 3 71 893 4 7 62 .. .. 58 1 23 727 .. 165 164 1 477 25 365 9 35 1 36 6 13 61 2 24 1 1 442 72 231 9 21 9 6.199 92 277 1.351 135 20 .. 178 59 3.951 5 17 289 236 8 1.831 140 233 3 424 108 358 1.197 64 52 122 27 13 397 2 3 1.355 54 249 40 167 4 8.026 62 234 637 72 4 2 323 6 6.460 7 108 1.932 912 22 6.175 219 1.959 12 184 912 577 5.980 .. 8 3.526 3.526 6.878 .. .. 2 6.875 1 1 205 123 83 -
e.
AMERICA di cui:
f.
OCEANIA di cui:
g.
h.
ORGANISMI INTERNAZIONALI
Note:
22
B.2.5.1
1/2
Distribuzione per localizzazione (aree geografiche) e comparti di attivit economica della clientela TDC30021
Fonte: Centrale dei rischi Consistenze in milioni di euro
Banche
Giugno 2013
Accordato operativo
di cui: a breve in valute non termine dellarea euro con garanzia reale
B2 5.1 Finanziamenti per cassa a. TOTALE ITALIA Amministrazioni pubbliche Societ finanziarie Societ non finanziarie di cui: industria edilizia servizi Famiglie produttrici Famiglie consumatrici e altri 1.665.054 62.625 356.238 973.016 346.702 142.286 466.760 64.343 203.768 697.053 19.106 112.386 510.837 219.093 56.704 228.203 21.523 31.603 1.257.920 39.910 285.875 678.422 209.782 124.793 329.409 57.190 192.315 372.944 6.955 61.283 269.419 99.699 41.013 124.588 13.915 20.441 17.472 65 3.627 11.325 3.802 508 6.992 227 2.210 469.000 409 15.445 253.373 40.568 73.606 131.947 35.211 162.070
b.
ITALIA NORD-OCCIDENTALE Amministrazioni pubbliche Societ finanziarie Societ non finanziarie di cui: industria edilizia servizi Famiglie produttrici Famiglie consumatrici e altri
c.
ITALIA NORD-ORIENTALE Amministrazioni pubbliche Societ finanziarie Societ non finanziarie di cui: industria edilizia servizi Famiglie produttrici Famiglie consumatrici e altri
d.
ITALIA CENTRALE Amministrazioni pubbliche Societ finanziarie Societ non finanziarie di cui: industria edilizia servizi Famiglie produttrici Famiglie consumatrici e altri
23
B.2.5.1
2/2
Distribuzione per localizzazione (aree geografiche) e comparti di attivit economica della clientela TDC30021
Accordato operativo di cui: a breve termine Utilizzato di cui: a breve in valute non termine dellarea euro con garanzia reale
Banche
e.
ITALIA MERIDIONALE Amministrazioni pubbliche Societ finanziarie Societ non finanziarie di cui: industria edilizia servizi Famiglie produttrici Famiglie consumatrici e altri
f.
ITALIA INSULARE Amministrazioni pubbliche Societ finanziarie Societ non finanziarie di cui: industria edilizia servizi Famiglie produttrici Famiglie consumatrici e altri
Note:
24
25
B.2.5.2
Giugno 2013
TOTALE
da 30.000 a 75.000
da 75.000 a 125.000
da 125.000 a 250.000
da 250.000 a 500.000
Note:
26
B.2.5.2
Numero affidati Accordato operativo Utilizzato di cui: assistito da garanzie reali Margine disponibile Sconfinamenti
Note:
27
B.2.5.3
Distribuzione per tipologia delloperazione e classi di grandezza del fido globale accordato
TDB30136
Fonte: Centrale dei rischi Consistenze in milioni di euro Classi di grandezza in unit di euro
Banche
Giugno 2013
Totale
da 30.000 a 75.000
da 75.000 a 125.000
da 125.000 a 250.000
da 250.000 a 500.000
da 500.000 a 1.000.000
22 20 3 1 3
41 34 5 1 7
88 81 15 7 14
157 144 24 10 23
241 231 39 22 33
209 211 51 7 5
Note:
28
B.2.5.3
Distribuzione per tipologia delloperazione e classi di grandezza del fido globale accordato TDB30136
Fonte: Centrale dei rischi Consistenze in milioni di euro Classi di grandezza in unit di euro da 1.000.000 a 2.500.000 da 2.500.000 a 5.000.000 da 5.000.000 a 25.000.000 oltre 25.000.000
Banche
a.
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: - in euro Accordato operativo Utilizzato di cui: assistito da garanzia reale Sconfinamento Margine
b.
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: - in valute non dellarea euro Accordato operativo Utilizzato di cui: assistito da garanzia reale Sconfinamento Margine
533 450 79 10 93
538 469 57 26 95
c.
FINANZIAMENTI A MEDIO E A LUNGO TERMINE: - in euro Accordato operativo Utilizzato di cui: assistito da garanzia reale Sconfinamento Margine
d.
FINANZIAMENTI A MEDIO E A LUNGO TERMINE: - in valute non dellarea euro Accordato operativo Utilizzato di cui: assistito da garanzia reale Sconfinamento Margine
294 296 64 10 9
247 247 66 9 9
Note:
29
B.2.5.4
Giugno 2013
TOTALE
Note:
30
B.2.5.3
Note:
31
1/2
Distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) e classi di grandezza del fido globale accordato TDB30146
Fonte: Centrale dei rischi Numeri in unit Consistenze in milioni di euro Classi di grandezza in unit di euro
Banche
Giugno 2013
da 30.000 a 75.000
da 75.000 a 125.000
da 125.000 a 250.000
da 250.000 a 500.000
da 2.500.000 a 5.000.000
da 5.000.000 a 25.000.000
oltre 25.000.000
32
B.2.5.5
2/2
Distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) e classi di grandezza del fido globale accordato TDB30146
da 30.000 a 75.000 m. TOSCANA Numero affidati Accordato operativo Utilizzato n. UMBRIA Numero affidati Accordato operativo Utilizzato o. LAZIO Numero affidati Accordato operativo Utilizzato p. ABRUZZO Numero affidati Accordato operativo Utilizzato q. MOLISE Numero affidati Accordato operativo Utilizzato r. CAMPANIA Numero affidati Accordato operativo Utilizzato s. PUGLIA Numero affidati Accordato operativo Utilizzato t. BASILICATA Numero affidati Accordato operativo Utilizzato u. CALABRIA Numero affidati Accordato operativo Utilizzato v. SICILIA Numero affidati Accordato operativo Utilizzato z. SARDEGNA Numero affidati Accordato operativo Utilizzato Note: 39.209 1.879 1.789 25.721 2.379 2.312 13.924 2.125 2.028 3.837 1.096 985 1.872 1.051 899 1.115 1.353 1.155 428 1.164 982 343 2.698 2.419 57 4.540 3.401 87.037 4.078 3.823 40.620 3.668 3.491 29.599 4.386 4.094 9.891 2.767 2.357 4.573 2.613 2.103 3.140 3.894 3.127 1.105 3.098 2.459 732 5.798 4.424 131 9.838 7.546 26.069 1.197 1.111 12.683 1.148 1.086 9.690 1.462 1.349 3.379 974 808 1.635 928 730 1.018 1.241 969 349 940 764 206 1.482 1.203 33 2.131 1.730 8.810 406 374 4.136 371 348 3.176 479 434 1.224 356 299 625 360 277 406 506 384 154 444 307 115 943 769 12 641 531 59.499 2.766 2.556 34.665 3.168 2.993 27.576 4.073 3.772 8.891 2.537 2.163 4.610 2.650 2.122 3.130 3.937 3.121 1.163 3.278 2.599 780 6.138 4.750 112 6.066 4.385 64.040 2.937 2.687 35.330 3.242 3.029 31.439 4.766 4.424 11.299 3.186 2.724 5.817 3.216 2.583 3.990 4.709 3.770 1.476 3.889 3.148 1.107 8.661 6.512 183 14.946 11.074 4.626 213 194 2.420 220 205 2.018 303 275 753 219 183 334 185 149 226 285 226 89 231 188 43 314 256 9 312 177 29.743 1.407 1.297 16.437 1.517 1.426 12.798 1.954 1.801 4.706 1.393 1.165 2.467 1.455 1.171 1.765 2.258 1.801 636 1.837 1.553 503 3.912 2.964 73 3.438 2.101 106.496 4.990 4.534 62.916 5.853 5.482 66.567 10.416 9.817 22.165 6.235 5.436 9.673 5.340 4.362 7.087 8.603 6.981 2.633 7.255 5.979 2.516 20.255 16.690 690 123.768 68.996 20.521 962 863 12.065 1.096 1.025 9.764 1.444 1.308 4.078 1.162 969 2.131 1.222 970 1.537 1.934 1.537 528 1.495 1.153 428 3.384 2.406 78 3.552 2.573 80.240 3.762 3.310 51.093 4.694 4.305 53.122 8.014 7.322 20.389 5.742 4.756 10.736 6.119 4.809 7.537 9.504 7.441 2.745 7.721 5.972 2.181 17.592 12.906 365 35.032 25.177 da 75.000 a 125.000 da 125.000 a 250.000 da 250.000 a 500.000 da 500.000 a 1.000.000 da 1.000.000 a 2.500.000
Banche
da da 2.500.000 5.000.000 oltre a a 25.000.000 5.000.000 25.000.000
33
B.2.5.6
Giugno 2013
Accordato operativo
Note:I dati sono comprensivi delle operazioni con clientela non residente. Sono inclusi i rapporti intercreditizi.
34
1.883.303 62.625 15.083 47.413 129 464.014 107.775 347.597 3.866 4.775 973.016 49.519 842.056 1.310 27.070 53.061 256.788 64.343 192.445 11.169 110.430 1.516 42.778 42.399 22.169 1.361 15 193 153
1.418.624 39.910 13.715 26.118 77 378.101 92.226 280.763 2.573 2.539 678.422 15.897 597.848 865 19.825 43.987 240.549 57.190 183.359 8.852 68.436 1.300 24.666 24.883 16.272 1.264 10 41 103
50.747 638 301 337 .. 4.756 428 4.183 78 67 32.926 245 29.747 24 847 2.063 5.389 2.304 3.085 160 6.758 .. 5.631 789 319 18 .. 4
432.618 10.733 3.834 6.886 12 6.192 355 3.731 2.080 25 168.877 2.388 147.519 78 6.059 12.833 239.846 25.443 214.403 683 4.440 163 17 245 3.775 239 1 .. 21
423.862 11.322 3.917 7.385 21 6.243 360 3.786 2.072 25 159.990 1.915 139.246 68 6.087 12.674 239.975 25.194 214.781 616 3.898 163 4 238 3.249 243 1 .. 21
6.026 851 84 758 9 88 9 66 13 .. 4.144 45 3.673 1 129 296 867 284 582 12 42 .. .. 4 29 9 .. ..
35
B.2.5.7
Giugno 2013
Accordato operativo
36
1.042.467 36.787 3.335 297.542 38.651 12.781 149.283 167.438 48.904 29.225 27.508 20.371 95.142 63.219 23.073 22.924
739.863 32.844 2.589 175.235 27.663 8.940 130.920 106.809 35.260 26.931 13.158 14.116 91.637 33.934 16.758 17.832
35.346 1.132 129 6.433 406 310 10.025 4.576 1.232 1.265 809 508 5.367 1.518 908 567
196.148 6.051 416 44.147 9.336 2.436 20.985 31.017 9.632 7.615 3.982 1.557 37.197 6.601 5.264 7.733
186.981 5.949 431 40.462 8.588 2.064 20.548 28.577 9.325 7.679 3.511 1.520 38.204 6.293 4.913 6.781
4.451 43 23 738 20 44 763 491 254 134 70 18 1.375 125 215 105
37
B.2.5.8
Distribuzione per comparti di attivit economica della clientela e classi di grandezza del fido globale accordato TDB30156
Fonte: Centrale dei rischi Numeri in unit Consistenze in milioni di euro Classi di grandezza in unit di euro
Banche
Giugno 2013
Totale
da 30.000 a 75.000
da 75.000 a 125.000
da 125.000 a 250.000
Note:
38
B.2.5.8
Distribuzione per comparti di attivit economica della clientela e classi di grandezza del fido globale accordato TDB30156
Fonte: Centrale dei rischi Numeri in unit Consistenze in milioni di euro Classi di grandezza in unit di euro da 1.000.000 a 2.500.000 da 2.500.000 a 5.000.000 da 5.000.000 a 25.000.000 oltre 25.000.000
Banche
a.
TOTALE Numero affidati Accordato operativo Utilizzato 95.475 119.670 90.862 36.867 103.928 78.225 30.210 247.538 178.608 6.301 830.022 590.180
b.
AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Numero affidati Accordato operativo Utilizzato 1.227 1.792 826 550 1.687 803 587 5.487 2.434 356 52.108 35.028
c.
SOCIET FINANZIARIE Numero affidati Accordato operativo Utilizzato 461 638 393 287 928 534 526 5.842 3.275 544 348.015 280.748
d.
SOCIET NON FINANZIARIE Numero affidati Accordato operativo Utilizzato di cui: industria Numero affidati Accordato operativo Utilizzato di cui: edilizia Numero affidati Accordato operativo Utilizzato di cui: servizi Numero affidati Accordato operativo Utilizzato 79.554 100.379 75.160 22.132 28.947 17.817 16.844 21.382 18.627 38.650 47.469 36.464 33.137 93.052 69.774 10.302 30.126 18.455 7.012 19.342 17.542 14.773 40.504 31.071 27.822 226.556 164.776 9.892 86.371 52.949 5.137 38.535 35.089 12.037 95.707 71.827 5.305 423.943 269.642 2.265 170.443 100.523 652 39.472 33.250 2.317 211.214 133.816
e.
FAMIGLIE PRODUTTRICI Numero affidati Accordato operativo Utilizzato 6.707 7.742 6.791 1.252 3.458 3.185 403 2.638 2.401 12 546 483
f.
FAMIGLIE CONSUMATRICI E ALTRI Numero affidati Accordato operativo Utilizzato 6.920 8.397 7.068 1.469 4.353 3.545 792 6.498 5.269 75 4.822 3.847
Note:
39
B.3.5.1
Distribuzione per destinazione economica e geografica (regioni) dellinvestimento e per condizione consistenze TDB10420
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro
Giugno 2013
Totale Abitazioni Agevolati
Non agevolati
Note:
40
Banche
Investimenti in macchine, attrezzature, mezzi trasporto e prodotti vari Agevolati Non agevolati
Acquisto di immobili Abitazioni di famiglie consumatrici Agevolati Non agevolati Altri immobili Agevolati Non agevolati Altre destinazioni Agevolati Non agevolati
1.554 620 204 3 44 369 412 55 145 78 133 211 90 59 24 39 210 68 14 42 48 3 35 102 80 22
93.295 35.884 7.075 302 2.081 26.426 23.363 1.355 11.116 2.316 8.576 17.799 1.535 5.420 1.026 9.818 12.564 1.512 225 5.710 3.657 472 987 3.685 2.683 1.002
297.404 105.884 23.438 496 9.155 72.796 64.846 3.899 27.367 6.446 27.133 69.868 6.882 21.516 3.320 38.150 38.226 4.419 709 15.657 13.041 935 3.465 18.580 13.676 4.903
2.050 202 71 .. 25 106 233 110 48 33 43 165 53 63 13 36 1.257 1.144 14 17 72 4 6 192 108 84
63.435 23.171 3.748 124 3.949 15.351 14.465 1.657 5.651 1.050 6.107 15.525 1.626 5.451 784 7.664 6.630 901 137 2.874 2.020 218 482 3.644 2.562 1.081
5.123 1.299 400 56 146 697 1.597 333 274 223 767 1.047 440 111 42 455 646 108 18 107 204 37 171 534 449 85
487.339 178.885 32.501 492 10.550 135.341 125.099 14.122 46.673 8.767 55.537 111.440 14.444 34.740 5.777 56.478 49.178 6.805 858 20.320 13.679 1.849 5.667 22.738 16.918 5.820
41
B.3.5.2
Distribuzione per destinazione economica e geografica (regioni) dellinvestimento e per condizione erogazioni TDB10430
Fonte: segnalazioni di vigilanza Flussi in milioni di euro
II trimestre 2013
Totale Abitazioni Agevolati
Non agevolati
Note:
42
Banche
Investimenti in macchine, attrezzature, mezzi trasporto e prodotti vari Agevolati Non agevolati
Acquisto di immobili Abitazioni di famiglie consumatrici Agevolati Non agevolati Altri immobili Agevolati Non agevolati Altre destinazioni Agevolati Non agevolati
80 32 12 2 1 16 21 .. 10 2 9 9 6 1 1 1 16 5 .. 6 4 1 .. 3 2 1
6.204 2.477 532 11 108 1.824 1.723 82 957 96 587 1.307 135 326 70 775 528 87 15 203 163 14 46 170 132 37
48 .. .. .... .... .... 13 7 1 .. 5 4 .. 2 .... 2 .... .... .... .... .... .... .... 30 .... 30
5.762 2.029 460 13 176 1.380 1.386 169 508 119 591 1.342 104 405 58 775 708 73 13 275 274 17 57 298 231 66
63.561 24.269 5.950 48 1.165 17.107 17.936 1.058 10.972 817 5.090 14.659 2.025 2.729 393 9.512 4.258 679 65 1.709 1.259 118 427 2.440 1.919 521
43
B.3.5.3
Distribuzione per destinazione economica e geografica (regioni) dellinvestimento e per condizione consistenze TDB10460
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro
Giugno 2013
Totale
Note:
44
Banche
Macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e prodotti vari rurali Totale Agevolati Non agevolati Totale
5.258 1.624 448 7 29 1.140 1.690 96 771 185 639 872 128 456 83 205 797 77 25 132 330 67 167 275 159 115
238 79 25 .. .. 53 67 3 21 19 23 31 13 5 4 9 48 3 1 7 11 2 24 13 10 3
5.020 1.545 423 7 28 1.087 1.624 92 750 166 616 840 114 451 79 197 749 74 23 125 319 66 143 262 149 112
2.766 701 209 3 11 478 914 188 305 75 346 660 115 271 60 215 285 33 10 79 115 25 22 206 171 35
184 5 1 .. 4 84 67 1 14 2 23 14 6 2 1 22 .. 4 6 8 2 2 49 48 1
2.583 696 208 3 11 474 830 121 304 61 344 637 101 265 58 214 263 33 6 73 107 24 20 157 124 34
45
B.3.5.4
Distribuzione per destinazione economica e geografica (regioni) dellinvestimento e per condizione erogazioni TDB10470
Fonte: segnalazioni di vigilanza Flussi in milioni di euro
II trimestre 2013
Totale B3 5.4 Finanziamenti oltre il breve terimine allagricoltura a. b. TOTALE ITALIA NORD-OCCIDENTALE Piemonte Valle dAosta Liguria Lombardia c. ITALIA NORD-ORIENTALE Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna d. ITALIA CENTRALE Marche Toscana Umbria Lazio e. ITALIA MERIDIONALE Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria f. ITALIA INSULARE Sicilia Sardegna 531 158 49 1 1 107 162 15 74 19 54 112 12 33 29 37 71 7 3 9 42 5 5 27 17 10
33 13 4 .. 9 11 .. 4 1 6 4 1 2 1 1 4 .. .. 1 2 1 .. 1 1 ..
186 53 9 1 .. 43 38 4 16 3 15 68 3 16 23 26 16 1 1 2 11 1 1 11 9 2
1 .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. -
185 52 8 1 .. 43 38 4 16 3 15 68 3 16 23 26 16 1 1 2 11 1 1 11 9 2
Note:
46
Banche
Macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e prodotti vari rurali Totale Agevolati Non agevolati Totale
267 82 31 .. 1 50 88 4 41 11 32 35 8 12 5 10 50 4 3 6 28 4 4 11 7 5
31 12 3 .. 9 11 .. 4 1 6 3 1 1 1 1 4 .. .. 1 2 1 .. 1 1 ..
236 70 27 .. 1 42 78 3 38 10 26 32 7 11 5 9 46 4 2 6 26 3 4 10 6 4
78 24 10 .. 14 36 7 17 4 8 8 2 5 .. 1 6 1 .. 1 3 .. .. 5 2 3
1 1 .. 1 -
77 24 10 .. 14 36 7 17 4 8 7 2 3 .. 1 6 1 .. 1 3 .. .. 5 2 3
47
B.3.5.5
FINANZIAMENTI AGEVOLATI
Distribuzione per durata, destinazione geografica (regioni) dellinvestimento e categoria di leggi di incentivazione - consistenze TDB10440
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro
Giugno 2013
Totale Mezzogiorno e aree depresse Industria Medie e piccole imprese Altro
Note:
48
Banche
Oltre il breve termine Commercio, attivit finanziarie Agricoltura e assicurative, foreste trasporti e pesca e comunicazioni
di cui: Edilizia e abitazioni Calamit naturali Breve termine agricoltura foreste e pesca
Artigianato
Altro
367 85 22 .. .. 62 155 30 23 75 27 57 26 13 6 13
1.453 543 309 1 74 159 220 23 124 27 46 326 288 12 7 19 257 69 16 19 90 10 53 108 67 41
5.301 1.209 360 7 57 785 1.225 467 233 147 378 821 78 196 51 496
200 37 34 .. 2 73 5 17 6 45 15 .. 7 8 63 59 .. 4 .. .. 12 12 -
81 20 20 13 .. .. 3 10 2 .. .. 2 41 39 2 .. .. 5 5 -
47 4 2 16 17 2 6 22 14 8
1.133 1.131 .. .. 1 .. 5 5 ..
49
B.3.5.6
FINANZIAMENTI AGEVOLATI
Distribuzione per durata, destinazione geografica (regioni) dellinvestimento e categoria di leggi di incentivazione - erogazioni TDB10450
Fonte: segnalazioni di vigilanza Flussi in milioni di euro
II trimestre 2013
Totale Mezzogiorno e aree depresse Industria Medie e piccole imprese Altro
1 .. .. 1 .. .. -
3 1 .. .. 1 .. .. 1 .. ..
Note:
50
Banche
Oltre il breve termine Commercio, attivit finanziarie Agricoltura e assicurative, foreste trasporti e pesca e comunicazioni
di cui: Edilizia e abitazioni Calamit naturali Breve termine agricoltura foreste e pesca
Artigianato
Altro
12 .. .. .. 8 4 2 2 1 1 1 .. .. 2 1 .. .. .. ..
32 9 3 .. 6 13 .. 4 3 6 4 1 1 1 1 5 .. .. .. 2 1 .. 1 1 ..
83 2 .. 1 1 17 7 .. 10 1 .. 1 .. .. .. .. .. .. .. 64 21 43
33 17 13 3 .. 4 .. 1 1 1 9 9 .. 3 3 .. .. .. 1 .. ..
95 5 5 90 .. 90 .. .. .. .. -
145 25 4 1 .. 19 62 4 9 8 42 15 4 3 .. 8 23 3 .. 15 4 .. 20 20 ..
95 6 6 .. 32 3 3 3 24 7 1 1 5 46 45 .. 1 .. 5 5 -
45 2 2 6 .. 1 5 .. .. .. 36 35 .. 1 1 -
51
B.4.5.1
LEASING
Accordato operativo
Utilizzato
Sconfinamento
101.957 84.209 7.140 279 1.723 30.248 2.724 12.262 2.135 9.884 4.193 6.115 1.341 10.772 1.553 166 3.823 2.218 284 908 2.270 1.918
101.960 85.162 6.817 254 1.717 30.153 2.670 12.165 2.128 9.810 4.202 6.083 1.317 11.260 1.571 170 3.928 2.191 281 975 2.341 1.927
3.877 3.082 181 4 52 941 28 316 55 260 185 239 33 766 90 10 262 126 15 99 155 61
Note:I dati si riferiscono ai crediti residui in linea capitale impliciti nei contratti di leasing finanziario.
52
B.4.5.2
FACTORING
Giugno 2013
Valore nominale dei crediti ceduti di cui: Totale pro solvendo pro soluto
B4 5.2 Factoring
a. TOTALE di cui: operazioni effettuate da intermediari finanziari 38.605 32.196 3.322 38 682 11.994 219 1.936 300 2.522 304 1.273 665 10.231 598 40 2.302 580 130 333 556 580 20.883 17.079 2.053 34 459 5.282 106 1.316 203 1.491 216 817 292 4.540 557 39 1.896 495 100 289 516 182 17.722 15.117 1.269 3 223 6.712 114 620 97 1.031 88 456 373 5.691 41 1 405 85 31 44 41 397 43.166 36.359 3.674 55 957 13.892 217 2.272 407 3.806 283 1.565 777 10.434 525 50 2.130 598 140 241 519 625 30.946 25.834 2.526 28 591 10.278 173 1.516 258 1.929 212 992 602 8.412 481 32 1.413 343 93 155 386 524
Piemonte Valle dAosta Liguria Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Marche Toscana Umbria Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna
Note:La distribuzione per localizzazione della clientela del valore nominale dei crediti ceduti effettuata con riferimento ai soggetti cedenti sia per le operazioni con clausola pro-solvendo sia per quelle con clausola pro-soluto.
53
B.5.5.1
CREDITI DI FIRMA
Distribuzione per localizzazione (regioni) e comparti di attivit economica della clientela TDB40100
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro
Banche
Totale
Amministrazioni pubbliche
Societ finanziarie
Famiglie produttrici
139.580 55.242 5.985 181 5.006 44.069 33.107 3.652 8.282 6.498 14.676 43.982 1.135 5.627 477 36.742 4.842 736 147 2.647 921 115 277 2.407 1.106 1.301
7.206 226 35 1 18 172 850 188 74 21 567 5.575 11 18 4 5.542 536 14 30 441 13 .. 39 19 1 18
10.737 4.496 270 1 17 4.208 4.444 25 1.298 908 2.213 1.542 17 90 6 1.430 52 20 2 16 8 .. 4 203 15 188
115.895 48.126 5.319 167 4.880 37.759 25.908 2.863 6.395 5.380 11.269 35.933 944 5.239 418 29.332 3.899 639 107 2.090 766 100 196 2.031 998 1.033
2.051 567 177 3 34 353 859 233 229 124 273 293 66 119 23 84 220 39 4 58 77 12 30 112 69 42
3.691 1.827 184 9 57 1.577 1.047 344 285 65 353 639 97 161 27 354 135 23 3 43 56 3 7 42 23 20
Note:
54
B.6.5.1
DEPOSITI
Distribuzione per forma tecnica, settore di attivit economica e localizzazione della clientela (aree geografiche) TDB10269
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro
Banche e CDP
Totale 12.595 196 658 4.251 86 7.404 163.555 15.420 35.609 19.313 4.056 89.157 302.426 9.323 713 3.309 2.448 286.633 731.957 23.124 67.494 165.173 37.615 438.551 43.866 242 415 2.122 1.367 39.720
Nord-Ovest 7.349 9 425 3.593 14 3.308 53.367 102 14.620 7.233 1.090 30.322 71.000 1.269 572 707 334 68.117 271.578 1.991 35.833 63.485 11.722 158.547 10.753 84 227 883 203 9.356
Nord-Est 1.728 43 131 237 25 1.291 42.749 113 14.468 4.613 1.263 22.293 50.215 993 77 849 638 47.659 166.148 3.589 14.518 41.736 9.869 96.435 12.929 8 67 486 521 11.847
Centro 1.822 125 61 320 14 1.302 49.548 15.141 6.391 6.406 799 20.811 60.487 4.045 30 882 474 55.057 176.570 14.525 14.712 39.396 7.041 100.895 9.119 48 95 428 263 8.284
Sud 1.276 7 18 80 22 1.150 13.382 18 48 788 699 11.829 89.623 2.399 17 619 655 85.934 80.622 1.434 1.233 14.462 6.251 57.242 7.666 2 18 257 283 7.107
Isole 420 13 23 20 11 353 4.509 47 82 274 205 3.902 31.101 618 16 253 347 29.867 37.039 1.583 1.197 6.094 2.733 25.431 3.399 100 7 68 98 3.127
Note:
55
B.6.5.2
Banche e Bancoposta
Totale
1.293.189 423.411 103.785 3.437 33.882 282.307 283.848 25.314 120.011 30.440 108.083 300.232 32.204 74.314 15.475 178.238 204.716 24.740 5.773 84.476 54.659 9.884 25.185 80.983 58.482 22.501
210.695 79.264 15.540 507 5.010 58.207 53.410 5.041 20.833 4.349 23.187 51.431 4.268 13.451 2.372 31.340 18.802 2.665 333 8.535 5.088 698 1.482 7.788 5.134 2.654
45.761 13.406 3.709 136 1.183 8.378 12.339 1.418 4.886 925 5.111 8.634 1.213 3.191 540 3.691 7.962 1.115 148 3.034 2.462 326 875 3.420 2.280 1.140
895.139 276.180 72.459 2.369 26.453 174.899 184.482 16.950 74.482 18.544 74.507 194.449 25.745 54.961 12.116 101.627 173.837 20.294 5.125 71.324 46.070 8.697 22.326 66.190 48.912 17.278
56
B.7.5.1
DERIVATI CREDITIZI
Distribuzione per tipo di derivato e settore di attivit economica della clientela TDB30595
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro
Banche
Giugno 2013
B7 5.1 Derivati creditizi
Acquisto di protezione Amministr. pubbliche Societ creditizie e finanziarie Resto del mondo
Vendita di protezione Amministr. pubbliche Societ creditizie e finanziarie Resto del mondo
Credit default swap index Credit default swap Credit default option Total rate of return swap Altri derivati creditizi
908 -
176 3.101 69 7
40 1.556 216 52 -
Note:
57
B.7.5.2
Distribuzione per localizzazione della clientela (aree geografiche) e classi di grandezza del fido globale accordato TDB30586
Fonte: Centrale dei rischi Numeri in unit Consistenze in milioni di euro Classi di grandezza in unit di euro
Banche
Totale
da 30.000 a 75.000
da 75.000 a 250.000
da 250.000 a 1.000.000
da 1.000.000 a 5.000.000
oltre 5.000.000
25.410 6.086
373 12
1.648 12
4.773 83
9.293 483
9.072 5.424
9.098 2.293
106 2
545 3
1.613 30
3.272 154
3.482 2.093
6.703 1.095
128 7
470 3
1.281 20
2.307 110
2.460 944
5.847 2.069
77 1
405 3
1.175 20
2.205 143
1.920 1.858
2.500 424
38 1
129 1
438 7
1.006 53
852 354
1.262 205
24 ..
99 1
266 5
503 23
358 174
Note: Il totale comprende il valore intrinseco positivo di tutti i contratti finanziari in essere indipendentemente dalla presenza di un fido accordato
58
B.7.5.3
DERIVATI FINANZIARI
Distribuzione per comparti di attivit economica della clientela e classi di grandezza del fido globale accordato TDB30591
Fonte: Centrale dei rischi Numeri in unit Consistenze in milioni di euro Classi di grandezza in unit di euro
Banche
Totale
da 30.000 a 75.000
da 75.000 a 250.000
da 250.000 a 1.000.000
da 1.000.000 a 5.000.000
oltre 5.000.000
28.781 45.469
640 17
2.760 149
5.287 250
9.644 830
9.868 37.489
183 5.964
1 ..
20 6
44 46
108 5.893
328 5.812
7 47
21 2
58 12
187 2.889
236 12 31 .. 34 1 166 11
2.167 52
137 ..
541 1
820 9
555 25
85 15
1.957 67
259 1
1.056 3
402 5
121 14
42 28
422 16.841
1 4
10 63
17 152
44 151
173 12.799
Note: Il totale comprende il valore intrinseco positivo di tutti i contratti finanziari in essere indipendentemente dalla presenza di un fido accordato. I dati sono comprensivi delle operazioni con clientela non residente. Sono inclusi i rapporti intercreditizi.
59
B.8.5.1
Giugno 2013
Totale
Note:
60
Banche
di cui: Titoli in gestione Famiglie consumatrici e altri Societ non finanziarie e famiglie produttrici
73.598 24.113 1.432 3.212 16.074 13.446 1.664 3.448 1.061 32.124 1
48.361 13.030 1.146 1.899 7.641 7.283 1.201 2.122 601 25.533 ..
1.394.339 522.041 24.489 43.762 437.027 415.545 27.013 162.967 13.134 279.164 3.722
625.552 188.683 15.196 18.031 152.061 184.044 13.326 56.007 5.806 193.773 946
166.600 50.118 1.027 5.250 43.398 32.942 2.666 62.995 947 13.705 1.502
61
B.8.5.2
Giugno 2013
Totale
Note:
62
Banche
di cui: Titoli in gestione Famiglie consumatrici e altri Societ non finanziarie e famiglie produttrici
73.598 39.946 13.323 75 1.501 25.046 19.439 1.124 8.769 1.024 8.522 10.408 740 3.299 468 5.901 2.872 233 18 1.355 1.038 49 178 934 503 431
48.361 24.105 5.323 75 1.382 17.325 13.094 750 3.580 890 7.875 7.805 638 2.679 430 4.057 2.551 209 17 1.198 928 45 155 807 453 354
4.147 1.830 371 .. 78 1.381 1.081 25 390 113 553 824 72 221 33 499 289 25 1 126 110 4 23 123 50 73
1.394.339 636.212 170.183 2.223 35.522 428.285 332.888 11.603 81.396 120.522 119.368 339.160 17.071 55.532 8.818 257.738 61.781 6.338 971 28.093 18.410 2.052 5.916 24.298 17.785 6.513
625.552 296.138 80.337 1.500 27.513 186.788 144.796 7.850 52.471 12.575 71.900 109.016 13.141 39.425 6.652 49.799 55.654 5.440 861 25.361 16.796 1.913 5.283 19.948 15.117 4.831
166.600 48.822 12.279 187 2.264 34.092 22.106 1.350 7.016 1.050 12.689 88.814 3.351 7.638 1.339 76.486 4.940 619 104 2.145 1.408 136 529 1.918 1.240 678
63
64
65
66
C.1.5.1
ATTIVIT DI NEGOZIAZIONE
II trimestre 2013
a.
TOTALE TITOLI Titoli di Stato di cui: BOT CCT BTP Altri titoli di debito Titoli di capitale Altri valori mobiliari
1.076.962 558.415 90.159 71.956 356.905 338.453 159.811 8.209 1.750.533 775.052 16.321 301.438 163.649 779.611 459.480 5.524 308.200 35.558 139 994 34.050 91.676 1.395 71.728 22.914 43.851 1.873
1.031.422 550.715 89.761 71.199 350.637 324.396 137.128 7.110 1.712.659 752.967 16.321 301.438 142.266 779.611 459.480 5.524 308.200 22.150 139 994 20.643 89.545 1.395 69.613 22.828 43.851 1.708
45.540 7.700 399 757 6.268 14.057 22.684 1.099 37.875 22.085 21.383 13.408 13.408 2.131 2.115 86 165
b.
TOTALE STRUMENTI DERIVATI Futures di cui: su titoli di stato italiano su tassi dinteresse su indici di borsa Swaps e Forward rate agreements di cui: interest rate swaps currency swaps Forward rate agreements Opzioni su titoli di cui: su titoli di stato italiano su titoli di debito su titoli di capitale Opzioni su futures o indici di borsa di cui: su futures su titoli di stato italiano su indici di borsa o futures su indici di borsa Opzioni su valute Opzioni su tassi dinteresse Altri strumenti derivati
Note: I dati sono comprensivi delle operazioni con clientela non residente. Sono inclusi i rapporti intercreditizi. I titoli sono valorizzati al prezzo del contratto (i titoli di debito al corso secco"). Per le modalit di valorizzazione degli strumenti derivati cfr. la relativa voce di glossario. Sono considerate le operazioni concluse anche se non ancora regolate finanziariamente. Gli importi sono al netto delle commissioni applicate.
67
C.1.5.2
GESTIONI PATRIMONIALI
II trimestre 2013
Acquisti nel trimestre
Note: I dati sono comprensivi delle operazioni con clientela non residente.
68
Banche Acquisti nel trimestre Vendite nel trimestre Consistenze a fine trimestre Acquisti nel trimestre
SIM Vendite nel trimestre Consistenze a fine trimestre Acquisti nel trimestre
22.272 7.132 881 650 4.728 4.676 746 1.564 344 8.764 136
21.574 7.218 837 668 4.384 4.686 531 1.417 332 8.132 122
87.447 30.778 1.551 3.428 22.187 17.544 2.563 4.095 1.342 35.049 -20
10.198 1.695 119 350 1.083 3.137 662 969 435 4.397 ..
66.087 20.398 2.526 5.014 11.763 17.790 1.091 3.699 1.131 21.095 3.105
58.311 18.290 2.583 3.902 10.332 15.485 794 2.703 847 18.555 3.278
69
70
71
72
D.1.5.1
TDB30101
Fonte: Centrale dei rischi Numeri in unit Consistenze in milioni di euro Totale 2013 mar.
FINANZIAMENTI PER CASSA accordato operativo utilizzato sconfinamento di cui: margine disponibile operazioni autoliquidanti accordato operativo utilizzato operazioni a scadenza accordato operativo utilizzato operazioni a revoca accordato operativo utilizzato 2.330.257 1.862.360 63.498 531.395 303.045 162.252 1.748.490 1.550.663 278.664 149.387 2.315.922 1.842.486 56.773 530.209 295.850 157.971 1.746.127 1.540.732 273.824 143.719 1.903.165 1.445.077 58.193 516.281 261.233 132.259 1.365.663 1.165.845 276.210 146.915 1.883.303 1.418.624 50.747 515.426 254.995 128.846 1.356.137 1.148.588 272.051 141.127 427.092 417.283 5.304 15.114 41.812 29.993 382.827 384.818 2.453 2.472 432.618 423.862 6.026 14.782 40.855 29.125 389.990 392.144 1.773 2.592
c.
GARANZIE RILASCIATE ALLA CLIENTELA accordato operativo utilizzato 366.572 194.971 183.046 4.114.774 1.426.088 836.735 355.796 187.835 190.292 4.100.718 1.424.315 830.656 349.470 178.337 126.956 2.778.037 971.902 619.262 338.873 171.358 133.891 2.710.234 951.426 607.842 17.102 16.634 56.090 1.336.737 454.186 217.472 16.924 16.477 56.402 1.390.484 472.889 222.814
d. e.
f.
GARANZIE RICEVUTE
Note:I dati sono comprensivi delle operazioni con clientela non residente. Sono inclusi i rapporti intercreditizi.
73
D.3.5.1
SOFFERENZE
Banche
Giugno 2013
D3 5.1 Sofferenze
Numero affidati
Sofferenze
a.
TOTALE da 250 a 30.000 da 30.000 a 75.000 da 75.000 a 125.000 da 125.000 a 250.000 da 250.000 a 500.000 da 500.000 a 1.000.000 da 1.000.000 a 2.500.000 da 2.500.000 a 5.000.000 da 5.000.000 a 25.000.000 oltre 25.000.000
1.166.783 743.127 155.445 83.894 101.320 39.320 20.182 14.235 5.229 3.634 397
132.830 6.362 6.857 7.411 15.497 11.369 11.392 17.559 14.263 26.667 15.452
Note:Le classi di grandezza delle sofferenze sono calcolate sullimporto globale delle sofferenze segnalate dallinsieme degli intermediari alla Centrale dei rischi per ciascun affidato.
74
D.3.5.2
SOFFERENZE
Distribuzione per localizzazione (aree geografiche) e comparti di attivit economica della clientela TDC30031
Fonte: Centrale dei rischi Numeri in unit Consistenze in milioni di euro
Banche
Giugno 2013
Famiglie produttrici
D3 5.2 Sofferenze a. TOTALE ITALIA Numero affidati Sofferenze b. ITALIA NORD-OCCIDENTALE Numero affidati Sofferenze c. ITALIA NORD-ORIENTALE Numero affidati Sofferenze d. ITALIA CENTRALE Numero affidati Sofferenze e. ITALIA MERIDIONALE Numero affidati Sofferenze f. ITALIA INSULARE Numero affidati Sofferenze 1 .. 134 11 19.062 5.353 3.161 1.177 3.708 1.224 11.499 2.624 28.060 1.812 109.807 2.775 15 37 222 55 38.031 13.055 8.403 4.344 7.397 2.870 21.103 5.413 43.015 2.774 200.029 5.139 5 15 374 310 53.047 26.192 10.907 6.858 9.664 6.932 31.742 11.867 36.336 2.771 160.680 5.997 1 2 289 90 39.583 21.328 9.951 6.834 7.894 6.067 21.299 8.132 26.954 2.266 120.348 5.189 2 .. 441 351 55.311 25.333 12.310 7.759 10.518 6.485 32.092 10.754 37.286 2.772 189.182 8.715 24 54 1.460 817 205.034 91.260 44.732 26.973 39.181 23.578 117.735 38.789 171.651 12.396 780.046 27.815
Note:
75
D.3.5.3
SOFFERENZE
Giugno 2013
Numero affidati
Sofferenze
a.
TOTALE Agricoltura, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Industria manifatturiera Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Fornitura di acqua; reti fognarie, gestione rifiuti e risanamento Costruzioni Commercio: ingrosso e dettaglio; riparazione autoveicoli Trasporto e magazzinaggio Attivit dei servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attivit finanziarie e assicurative Attivit immobiliari Attivit professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese Attivit residuali (sezioni O, P,Q,R,S,T)
385.264 17.210 500 63.837 158 918 76.572 107.253 15.433 31.664 6.907 1.734 14.156 11.278 13.043 14.781
104.144 4.325 233 27.298 231 613 26.138 18.648 3.274 3.734 1.490 929 10.255 2.172 2.453 1.801
Note:
76
D.3.5.4
SOFFERENZE
Totale
Banche
Finanziarie
190.292 124 14 109 1.552 1.293 255 5 130.245 414 112.141 155 4.437 13.098 55.313 18.653 36.660 855 1.202 1 82 493 535 91 .. .. 9
133.891 54 12 43 817 628 187 2 91.260 241 79.236 89 3.206 8.489 39.700 12.396 27.304 504 1.060 1 81 466 443 69 .. 7
56.402 69 3 67 735 665 68 3 38.984 173 32.905 66 1.231 4.609 15.613 6.257 9.356 350 142 1 26 93 22 .. 2
Note: I dati sono comprensivi delle operazioni con clientela non residente. Sono inclusi i rapporti intercreditizi.
77
D.3.5.5
SOFFERENZE - FLUSSI
Banche
60.751 14.234 3.722 96 1.383 9.033 9.322 675 3.631 830 4.186 13.378 1.618 4.067 1.295 6.398 15.741 1.462 287 7.217 3.975 433 2.367 8.076 6.398 1.678
4.795 1.532 391 2 106 1.033 1.118 132 399 94 493 1.171 159 392 86 534 674 99 11 249 240 12 63 301 197 104
38.882 7.726 2.168 60 694 4.804 5.201 309 2.024 459 2.409 6.213 590 1.782 248 3.593 13.874 536 123 9.693 1.942 202 1.378 5.868 5.049 819
Note:
Il flusso delle sofferenze cessate nel trimestre comprende le posizioni passate a perdita dalle banche. I flussi sono calcolati con riguardo alle segnalazioni del sistema bancario.
78
D.3.5.6
SOFFERENZE - FLUSSI
Banche
Note: Il flusso delle sofferenze cessate nel trimestre comprende le posizioni passate a perdita dalle banche. I flussi sono calcolati con riguardo alle segnalazioni del sistema bancario.
79
D.3.5.7
SOFFERENZE LORDE
Banche
Sofferenze lorde
di cui: assistite da garanzia reale 39.505 2.404 96 7.393 71 175 12.498 4.516 919 2.061 243 365 6.579 628 667 681
124.489 4.585 267 35.086 300 713 30.265 22.856 3.873 3.993 1.867 1.092 11.374 2.662 2.877 2.042
Note:
80
D.3.5.8
SOFFERENZE LORDE
Distribuzione per localizzazione (aree geografiche) e comparti di attivit economica della clientela TDC30033
Fonte: Centrale dei rischi Consistenze in milioni di euro
Banche
Famiglie produttrici
55 ..
1.132 363
110.716 40.858
34.844 9.183
27.490 13.501
46.268 16.966
13.205 5.728
28.864 16.120
.. ..
456 173
31.468 11.499
10.291 2.623
7.643 3.918
13.169 4.706
2.890 1.391
8.930 5.840
2 ..
126 57
25.719 10.134
8.864 2.204
7.034 3.742
9.488 3.996
2.358 1.208
5.305 3.286
15 -
435 119
31.531 11.234
8.804 2.189
7.946 3.785
14.213 4.898
2.965 1.321
6.245 3.240
38 ..
99 9
15.646 5.572
5.435 1.707
3.339 1.337
6.380 2.305
3.012 1.122
5.398 2.497
.. -
15 5
6.352 2.419
1.450 459
1.528 719
3.018 1.060
1.980 687
2.985 1.256
Note:
81
D.3.5.9
SOFFERENZE RETTIFICATE
Banche
Giugno 2013
Note:
82
D.3.5.9
SOFFERENZE RETTIFICATE
Banche
Giugno 2013
a. b.
4.326 1.038 263 5 97 673 724 55 282 72 315 919 127 268 63 461 1.046 160 23 407 285 37 134 599 494 105
c.
d.
e.
f.
Note:
83
D.3.5.10
SOFFERENZE RETTIFICATE
Banche
Giugno 2013
Note:
84
D.3.5.10
SOFFERENZE RETTIFICATE
Distribuzione per comparti di attivit economica della clientela D.3.5.10 SOFFERENZE RETTIFICATE TDB30271
Fonte: Centrale dei rischi Numeri in unit Consistenze e flussi in milioni di euro Valori percentuali
Banche
Giugno 2013
a.
TOTALE Amministrazioni pubbliche Societ finanziarie Societ non finanziarie di cui: industria edilizia servizi Famiglie produttrici Famiglie consumatrici e altri
Note:
85
D.3.5.11
FINANZIAMENTI DETERIORATI
Banche
Note:I dati sono espressi al valore contabile e sono al lordo delle rettifiche di valore. Comprendono le attivit cedute e non cancellate e sono comprensivi delle operazioni con clientela non residente
86
87
D.3.5.12
FINANZIAMENTI DETERIORATI
Distribuzione per tipologia di default, localizzazione (regioni) e settori di attivit economica della clientela TDB30262
Fonte: segnalazioni di vigilanza Consistenze in milioni di euro
Giugno 2013
Totale
Partite incagliate Societ non finanziarie Famiglie produttrici Famiglie consumatrici e altri
Note:I dati sono espressi al valore contabile al lordo delle rettifiche di valore e comprendono le attivit cedute non cancellate.
88
Banche
Esposizioni ristrutturate Totale clientela ordinaria residente Totale clientela ordinaria residente
Esposizioni scadute Societ non finanziarie Famiglie produttrici Famiglie consumatrici e altri
12.533 5.944 620 51 5.273 3.908 152 1.775 197 1.785 2.015 450 725 62 778 464 38 260 123 26 201 173 28
21.516 5.899 1.026 476 4.397 4.956 421 2.085 389 2.062 5.514 807 1.805 389 2.513 3.464 568 1.638 885 319 1.683 1.264 418
13.453 3.775 558 262 2.954 3.319 272 1.390 258 1.399 3.611 507 1.136 238 1.729 1.859 301 991 430 120 889 634 255
1.924 476 129 60 286 455 56 191 44 164 467 92 203 49 123 328 76 84 116 41 198 148 51
5.842 1.496 333 149 1.013 1.133 93 461 86 493 1.410 206 464 99 640 1.223 189 524 338 145 580 472 108
Note:
89
D.4.5.1
NUMERO DI AFFIDATI
Distribuzione per comparti di attivit economica della clientela, numero di affidamenti e classi di grandezza del fido globale accordato
TDB30446
Fonte: Centrale dei rischi Numeri in unit Classi di grandezza in unit di euro
Banche
Giugno 2013
Totale
da 30.000 a 75.000
da 75.000 a 125.000
da 125.000 a 250.000
3.348.879 2.853.378 298.152 144.367 52.982 7.433 4.456 2.030 770 177 7.766 5.504 1.334 636 292 807.957 470.596 173.239 114.460 49.662 466.453 386.470 58.778 19.072 2.133 2.030.421 1.959.594 60.977 9.152 698
1.114.565 1.091.851 21.834 871 9 622 613 9 1.883 1.794 82 7 184.077 176.385 7.427 260 5 169.565 163.641 5.681 241 2 745.668 736.877 8.427 362 2
705.626 652.971 49.409 3.225 21 443 382 59 1 1 995 778 196 21 100.598 74.968 24.073 1.547 10 87.877 74.268 12.680 925 4 510.848 498.144 11.983 715 6
660.222 558.415 82.798 18.744 265 972 792 176 4 1.134 770 266 94 4 131.921 75.693 44.024 12.036 168 92.784 69.329 19.024 4.376 55 429.177 408.145 18.819 2.175 38
248.257 145.253 66.708 34.290 2.006 1.260 897 322 41 746 400 222 114 10 118.844 50.651 41.450 25.242 1.501 42.045 22.596 12.885 6.190 374 83.283 69.056 11.478 2.631 118
130.972 50.452 37.726 36.588 6.206 1.309 751 472 85 1 451 224 116 93 18 93.279 29.769 27.796 30.341 5.373 16.170 6.084 5.120 4.331 635 18.764 12.855 4.057 1.678 174
c.
d.
e.
f.
90
D.4.5.1
NUMERO DI AFFIDATI
Distribuzione per comparti di attivit economica della clientela, numero di affidamenti e classi di grandezza del fido globale accordato
TDB30446
Fonte: Centrale dei rischi Numeri in unit Classi di grandezza in unit di euro
Banche
Giugno 2013
da 1.000.000 a 2.500.000
da 2.500.000 a 5.000.000
a.
95.475 27.589 22.149 31.592 14.145 1.227 538 506 180 3 461 255 104 76 26 79.554 20.333 17.873 28.065 13.283 6.707 1.876 1.867 2.308 656 6.920 4.130 1.701 917 172
36.867 8.049 6.398 10.950 11.470 550 195 200 141 14 287 149 64 47 27 33.137 6.562 5.466 10.014 11.095 1.252 271 254 472 255 1.469 747 385 262 75
30.210 4.844 3.870 6.693 14.803 587 158 203 172 54 526 269 99 84 74 27.822 3.985 3.290 6.104 14.443 403 47 56 154 146 792 329 209 171 83
6.301 680 638 941 4.042 356 25 81 146 104 544 180 147 86 131 5.305 449 396 682 3.778 12 2 2 3 5 75 16 12 23 24
b.
c.
d.
e.
f.
Note:
91
D.4.5.2
NUMERO DI AFFIDATI
Giugno 2013
accordato operativo
92
Banche
223.173 86.589 11.702 315 3.562 71.010 70.483 6.919 20.091 3.060 40.412 40.583 4.332 11.693 2.071 22.488 17.355 2.601 354 6.290 5.514 706 1.889 8.162 5.799 2.364
169.824 62.425 8.366 240 2.416 51.403 57.336 5.678 15.960 2.432 33.265 29.309 3.434 9.224 1.691 14.960 14.137 2.170 295 5.070 4.504 555 1.543 6.617 4.592 2.024
298.152 89.633 21.885 705 6.490 60.553 81.228 9.216 31.620 7.113 33.279 64.898 11.601 25.254 5.862 22.181 41.580 6.927 1.099 13.779 12.881 1.829 5.065 20.813 15.447 5.366
258.822 115.380 15.076 713 4.644 94.947 57.795 7.000 23.327 3.835 23.633 49.081 5.653 16.652 2.803 23.972 24.719 3.417 432 10.514 6.668 895 2.793 11.847 7.625 4.222
197.161 90.182 10.143 411 3.198 76.429 41.001 5.417 15.908 2.759 16.918 37.651 4.049 12.644 2.052 18.906 18.924 2.433 332 8.207 5.049 675 2.228 9.402 5.742 3.660
144.367 46.112 10.510 247 2.779 32.576 41.255 3.208 16.639 3.386 18.022 31.435 6.204 13.414 2.991 8.826 18.030 3.083 479 5.818 5.766 863 2.021 7.535 5.799 1.736
700.873 330.573 48.338 596 11.010 270.630 159.735 10.747 60.348 13.727 74.913 163.707 13.838 40.588 6.796 102.485 33.218 6.198 590 14.630 8.772 1.180 1.848 13.639 10.311 3.328
459.452 222.530 30.879 447 7.530 183.674 104.324 7.708 40.152 8.271 48.194 96.894 9.030 26.822 4.914 56.127 25.084 4.339 408 11.409 6.495 920 1.513 10.621 8.241 2.379
52.982 18.679 3.636 64 1.013 13.966 16.126 787 6.633 1.363 7.343 11.271 2.319 5.175 1.111 2.666 5.225 1.040 106 1.888 1.568 190 433 1.681 1.344 337
93
D.4.5.3
1/2
Distribuzione per comparti di attivit economica della clientela e classi di grandezza del fido globale accordato TDB30466
Fonte: Centrale dei rischi Valori percentuali Numeri in unit Classi di grandezza in unit di euro
Banche
Giugno 2013
Totale
da 30.000 a 75.000
da 75.000 a 125.000
da 125.000 a 250.000
da 250.000 a 500.000
da 500.000 a 1.000.000
2,14 75
1,50 90
1,93 84
2,31 71
2,68 62
2,03 78
2,23 73
2,10 79
1,04 96
1,01 100
1,03 99
1,05 99
1,21 95
1,46 92
Note: Il numero medio di banche per affidato calcolato con la media aritmetica semplice.
94
D.4.5.3
Distribuzione per comparti di attivit economica della clientela e classi di grandezza del fido globale accordato TDB30466
Fonte: Centrale dei rischi Valori percentuali Numeri in unit Classi di grandezza in unit di euro
Banche
Giugno 2013
a. TOTALE Numero medio di banche per affidato % del fido globale accordato dalla prima banca b. AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Numero medio di banche per affidato % del fido globale accordato dalla prima banca c. SOCIETA FINANZIARIE Numero medio di banche per affidato % del fido globale accordato dalla prima banca d. SOCIET NON FINANZIARIE Numero medio di banche per affidato % del fido globale accordato dalla prima banca di cui: industria 3,50 55 4,54 49 6,24 41 9,37 31 Numero medio di banche per affidato % del fido globale accordato dalla prima banca di cui: edilizia Numero medio di banche per affidato % del fido globale accordato dalla prima banca di cui: servizi Numero medio di banche per affidato % del fido globale accordato dalla prima banca e. FAMIGLIE PRODUTTRICI Numero medio di banche per affidato % del fido globale accordato dalla prima banca f. FAMIGLIE CONSUMATRICI E ALTRI Numero medio di banche per affidato % del fido globale accordato dalla prima banca Note: 2,55 77 3,15 75 4,15 67 4,42 50 2,88 67 3,70 61 5,07 52 8,06 38 1,91 85 2,16 83 2,68 80 4,22 82 1,74 86 2,04 85 2,45 84 3,92 65 2,74 69 3,57 64 4,89 55 7,48 58
2,36 76
2,85 74
3,76 68
6,44 49
2,75 69
3,56 64
4,70 56
7,20 42
1,67 90
1,93 87
2,36 82
8,97 62
95
D.5.5.1
Distribuzione per settori di attivit economica della clientela e classi di grandezza del fido globale utilizzato TDB30486
Fonte: Centrale dei rischi Valori percentuali Classi di grandezza in unit di euro 2010 III trim 2010 IV trim 2011 I trim 2011 II trim 2011 III trim
Note: Si rammenta che la soglia di censimento della Centrale dei rischi variata nel tempo (cfr. lappendice metodologica).
96
2011 IV trim
2012 I trim
2012 II trim
2012 IV trim
2013 I trim
2013 II trim
0,57 0,34 0,56 0,63 .. 0,05 .. 0,01 0,72 0,49 0,01 0,80 0,82 0,83 0,80 0,73 0,55 0,73 0,88 0,35 0,26 0,43 0,57 4,10 0,28 0,18 5,02
0,47 0,29 0,48 0,50 0,01 0,01 0,01 0,22 0,94 .. 0,68 0,70 0,72 0,68 0,65 0,52 0,66 0,75 0,30 0,22 0,35 0,53 0,04 0,14 0,14 0,02
0,53 0,29 0,49 0,59 .. 0,01 0,03 0,01 0,44 0,67 0,01 0,79 0,75 0,76 0,80 0,66 0,55 0,70 0,72 0,31 0,22 0,35 0,71 0,22 0,21 0,14 0,23
0,53 0,32 0,51 0,58 0,01 0,09 0,01 0,05 0,62 0,80 0,05 0,78 0,71 0,71 0,79 0,70 0,55 0,68 0,86 0,35 0,25 0,41 0,60 0,24 0,14 0,10 0,27
0,72 0,33 0,61 0,83 0,03 0,11 0,03 0,03 0,66 0,48 0,03 1,15 0,92 0,95 1,18 0,88 0,63 0,89 1,12 0,35 0,24 0,43 0,71 0,06 0,28 0,19 0,02
0,68 0,31 0,53 0,79 0,08 0,04 0,12 0,08 0,13 0,53 0,85 0,13 1,06 0,78 0,85 1,08 0,77 0,57 0,78 0,93 0,34 0,23 0,37 0,92 0,08 0,15 0,08 0,07
0,78 0,29 0,53 0,94 0,01 0,09 0,01 0,12 0,57 0,67 0,12 1,23 0,83 0,93 1,26 0,88 0,57 0,77 1,35 0,33 0,21 0,35 1,09 3,16 0,30 0,17 3,88
97
98
99
100
E.1.5.1
Distribuzione per durata originaria del tasso, localizzazione (aree geografiche) e comparti di attivit economica della clientela - operazioni in essere TDB30821
Fonte: rilevazione sui tassi attivi Valori percentuali
Campione di banche
Totale
edilizia
servizi
Famiglie produttrici
101
E.1.5.2
Distribuzione per localizzazione della clientela (regioni) e classi di grandezza del fido globale accordato TDB30830
Fonte: rilevazione sui tassi attivi Valori percentuali Classi di grandezza in unit di euro
Campione di banche
Giugno 2013
Totale
fino a 125.000
da 125.000 a 250.000
da 250.000 a 1.000.000
da 1.000.000 a 5.000.000
da 5.000.000 a 25.000.000
oltre 25.000.000
e.
9,21 8,66 9,65 9,44 8,94 8,81 10,29 7,48 8,90 5,33
11,32 10,92 12,10 11,24 11,26 11,42 12,00 10,93 10,84 11,22
11,72 10,51 10,73 11,91 11,75 11,50 12,75 10,93 11,00 10,73
10,69 9,79 10,37 10,81 10,75 10,36 11,47 10,28 10,53 9,62
9,71 9,13 8,92 10,33 9,38 9,57 9,82 9,23 9,27 9,11
8,14 7,64 10,70 8,58 7,88 7,15 8,27 7,54 7,60 7,41
5,96 6,65 4,32 5,81 5,50 8,52 6,94 2,81 5,52 1,94
f.
102
E.1.5.3
Distribuzione per tipologia di operazione, durata originaria del tasso, localizzazione della clientela (aree geografiche) e classi di grandezza del fido globale accordato - operazioni in essere TDB30840
Fonte: rilevazione sui tassi attivi Valori percentuali Classi di grandezza in unit di euro
Campione di banche
Giugno 2013
Operazioni autoliquidanti
Operazioni a scadenza Durata originaria del tasso fino a 1 anno tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Operazioni a revoca
103
E.1.5.4
Distribuzione per durata originaria del tasso, tipologia delloperazione e localizzazione della clientela (aree geografiche) - operazioni in essere TDB30850
Fonte: rilevazione sui tassi attivi Valori percentuali
Campione di banche
Giugno 2013
ITALIA
E1 5.4 Tassi attivi sui finanziamenti per cassa al settore produta. OPERAZIONI AUTOLIQUIDANTI di cui: operazioni di sconto anticipi sui crediti ceduti per factoring b. OPERAZIONI A SCADENZA Durata originaria del tasso: fino a 1 anno oltre 1 anno di cui: leasing Durata originaria del tasso: fino a 1 anno oltre 1 anno c. OPERAZIONI A REVOCA 5,21 6,38 4,23 5,00 5,20 4,43 4,77 5,86 3,87 5,76 6,22 4,31 6,31 7,27 3,92 6,39 7,61 4,33
104
E.1.5.5
Distribuzione per tipologia delloperazione, durata originaria del tasso e attivit economica della clientela TDB30861
Fonte: rilevazione sui tassi attivi Valori percentuali
Campione di banche
Giugno 2013
autoliquidanti
Operazioni in essere a scadenza Durata originaria del tasso fino a 5 anni oltre 5 anni a revoca
Operaz. accese nel trimestre a scadenza (TAEG) Durata originaria del tasso fino a 5 anni oltre 5 anni
Note: Sono considerate le sole operazioni in euro. Per le operazioni a scadenza accese nel trimestre il tasso rappresentato il TAEG (cfr. Appendice Metodologica).
105
E.1.5.6
Distribuzione per durata originaria del tasso e localizzazione della clientela (aree geografiche) operazioni accese nel trimestre TDB30870
Fonte: rilevazione sui tassi attivi Valori percentuali
Campione di banche
Giugno 2013
Societ non finanziarie Durata originaria del tasso fino a 1 anno tra 1 e 5 anni oltre 5 anni
Famiglie produttrici Durata originaria del tasso fino a 1 anno tra 1 e 5 anni oltre 5 anni
ITALIA
3,40
3,32
2,39
5,28
6,27
5,57
Italia nord-occidentale
3,38
3,31
1,95
5,16
5,92
5,21
Italia nord-orientale
3,57
2,99
4,24
4,98
5,35
5,00
Italia centrale
2,97
3,09
3,38
5,59
6,89
6,00
Italia meridionale
4,53
5,08
5,32
5,74
7,29
6,52
Italia insulare
4,68
5,64
3,98
6,09
6,26
5,66
106
E.1.5.7
Distribuzione per tipologia delloperazione, durata originaria del tasso e localizzazione della clientela (regioni) - operazioni in essere TDB30880
Fonte: rilevazione sui tassi attivi Valori percentuali
Campione di banche
Giugno 2013
Totale
operazioni a revoca
E1 5.7 Tassi attivi sui finanz. per cassa alle fam. consumatrici
a. b. ITALIA ITALIA NORD-OCCIDENTALE Piemonte Valle dAosta Liguria Lombardia c. ITALIA NORD-ORIENTALE Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna d. ITALIA CENTRALE Marche Toscana Umbria Lazio 3,22 3,07 3,25 3,52 3,28 3,00 3,02 3,20 2,98 3,12 2,99 3,35 3,24 3,11 3,52 3,49 2,43 2,40 2,49 2,80 2,43 2,37 2,40 2,70 2,38 2,26 2,35 2,41 2,54 2,33 2,50 2,43 3,81 3,32 4,15 4,29 3,97 2,98 4,26 5,99 3,89 4,86 4,18 4,11 4,38 4,56 4,64 3,80 4,81 4,50 4,60 4,21 4,73 4,43 4,77 4,73 4,63 5,06 4,81 4,94 4,47 4,94 4,95 5,01 5,34 5,29 5,09 7,73 6,19 5,28 4,99 5,50 4,31 5,37 5,63 5,21 5,89 5,68 6,78 4,73
e.
3,58 3,49 3,69 3,59 3,53 3,58 3,82 3,58 3,52 3,69
2,62 2,50 2,67 2,63 2,63 2,58 2,68 2,51 2,52 2,49
4,37 4,21 5,13 4,74 4,04 4,40 4,36 5,05 5,44 4,53
4,93 4,78 4,91 4,99 4,90 4,80 5,09 5,24 5,27 5,20
6,62 6,77 8,18 5,83 6,68 8,65 9,26 7,06 6,99 7,40
f.
107
E.1.5.8
Distribuzione per durata originaria del tasso, localizzazione della clientela (regioni) e classi di grandezza del fido globale accordato - operazioni in essere TDB30890
Fonte: rilevazione sui tassi attivi Valori percentuali Classi di grandezza in unit di euro
Campione di banche
Giugno 2013
Durata originaria del tasso fino a 1 anno fino a 125.000 oltre 125.000
Durata originaria del tasso oltre 1 anno fino a 125.000 oltre 125.000
E1 5.8 Tassi attivi sui finanziamenti per acquisto abita. b. ITALIA ITALIA NORD-OCCIDENTALE Piemonte e Valle dAosta Liguria Lombardia c. ITALIA NORD-ORIENTALE Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia Romagna d. ITALIA CENTRALE Marche Toscana Umbria Lazio 2,34 2,30 2,41 2,31 2,26 2,22 2,53 2,18 2,18 2,21 2,34 2,35 2,21 2,46 2,45 2,28 2,24 2,36 2,23 2,22 2,21 2,48 2,17 2,13 2,18 2,31 2,30 2,22 2,43 2,36 4,94 4,65 4,78 4,93 4,53 4,90 4,89 4,78 5,20 4,92 5,04 4,47 5,03 5,02 5,13 4,61 4,26 4,33 4,45 4,21 4,60 4,62 4,51 4,84 4,65 4,81 4,41 4,75 4,63 4,89
e.
f.
108
E.1.5.9
Distribuzione per durata originaria del tasso, localizzazione della clientela (aree geografiche) e classi di grandezza del fido globale accordato - operazioni accese nel trimestre TDB30900
Fonte: rilevazione sui tassi attivi Valori percentuali Classi di grandezza in unit di euro
Campione di banche
Giugno 2013
Durata originaria del tasso fino a 1 anno fino a 125.000 oltre 125.000
Durata originaria del tasso oltre 1 anno fino a 125.000 oltre 125.000
ITALIA NORD-OCCIDENTALE
4,09
3,54
4,30
3,67
ITALIA NORD-ORIENTALE
3,84
3,49
4,66
3,66
ITALIA CENTRALE
4,12
3,68
4,83
4,05
ITALIA MERIDIONALE
4,20
3,77
4,91
4,11
ITALIA INSULARE
4,17
3,63
4,67
4,07
109
E.1.5.10
Distribuzione per localizzazione (regioni) e comparti di attivit economica della clientela -operazioni in essere TDB30921
Fonte: rilevazione sui tassi attivi Valori percentuali
Campione di banche
Giugno 2013
Totale
Famiglie produttrici
e.
f.
110
E.2.5.1
Distribuzione per localizzazione (regioni) e comparti di attivit economica della clientela TDB30951
Fonte: rilevazione sui tassi passivi Valori percentuali
Campione di banche
Totale
Amministrazioni pubbliche
Societ finanziarie
Famiglie produttrici
0,62 0,58 0,65 0,65 0,52 0,56 0,60 0,71 0,54 0,49 0,67 0,85 0,65 0,59 0,85 0,96 0,42 0,66 0,52 0,36 0,44 0,42 0,28 0,43 0,48 0,33
1,47 0,96 0,86 0,88 0,86 1,01 0,99 0,93 1,23 1,02 0,81 1,77 0,75 1,24 1,36 1,83 0,77 1,31 0,33 1,08 0,55 1,59 0,27 0,90 0,96 0,83
1,11 0,98 1,49 2,32 2,30 0,64 0,90 1,87 0,70 0,99 1,32 1,52 2,09 1,42 1,85 1,52 1,73 2,04 2,03 1,84 1,08 1,05 1,11 1,64 1,71 1,59
1,01 0,92 0,98 1,07 1,01 0,90 1,10 1,19 0,93 1,14 1,22 1,15 1,26 0,95 1,54 1,20 0,84 1,17 0,94 0,68 1,01 0,60 0,66 0,80 0,98 0,49
0,29 0,27 0,22 0,13 0,23 0,30 0,32 0,31 0,30 0,23 0,35 0,40 0,37 0,39 0,55 0,39 0,24 0,38 0,26 0,17 0,30 0,24 0,15 0,21 0,28 0,11
0,37 0,35 0,29 0,21 0,30 0,39 0,35 0,38 0,34 0,22 0,39 0,49 0,46 0,39 0,50 0,54 0,29 0,45 0,37 0,25 0,31 0,36 0,22 0,27 0,33 0,16
Note: Sono considerate le sole operazioni in euro. A partire da giugno 2010 non pi disponibile l'informazione sulla classificazione dell'attivit economica della clientela.
111
E.2.5.2
Distribuzione per localizzazione (regioni) e comparti di attivit economica della clientela e classi di grandezza dei depositi TDB30960
Fonte: rilevazione sui tassi passivi Valori percentuali Classi di grandezza in unit di euro
Campione di banche
Giugno 2013
Societ non finanziarie e famiglie produttrici fino a 10.000 da10.000 a 50.000 da 50.000 a 250.000 oltre 250.000
Famiglie consumatrici e altri fino a 10.000 da 10.000 a 50.000 da 50.000 a 250.000 oltre a 250.000
e.
0,16 0,19 0,17 0,14 0,17 0,16 0,16 0,15 0,18 0,10
0,17 0,26 0,18 0,14 0,18 0,16 0,15 0,16 0,20 0,11
0,29 0,50 0,31 0,22 0,33 0,31 0,23 0,26 0,33 0,16
1,15 1,55 1,41 0,91 1,40 0,83 0,89 1,09 1,33 0,66
0,08 0,13 0,09 0,06 0,08 0,10 0,07 0,11 0,12 0,09
0,13 0,22 0,18 0,10 0,14 0,18 0,12 0,16 0,19 0,11
0,28 0,47 0,41 0,21 0,33 0,42 0,24 0,29 0,36 0,17
0,99 1,39 1,05 0,88 1,07 0,97 0,79 0,84 0,97 0,48
f.
112
113
F.1.5.1
1/2
TDB40605
Fonte: Banca dItalia Consistenze in milioni di euro 2013 apr. 2013 mag.
Banca dItalia
2013 giu.
b.
98.651
98.651
72.516
c.
ATTIVIT IN VALUTA ESTERA VERSO NON RESIDENTI NELLAREA EURO crediti verso lFMI titoli conti correnti e depositi operazioni temporanee altre attivit
d.
ATTIVIT IN VALUTA ESTERA VERSO RESIDENTI NELLAREA EURO controparti finanziarie di cui: titoli operazioni temporanee altre attivit pubbliche amministrazioni altre controparti
e.
CREDITI VERSO NON RESIDENTI NELLAREA EURO crediti verso banche centrali dellUE non rientranti nellarea euro titoli altri crediti
1.130 1.130 -
1.130 1.130 -
1.126 1.126 -
f.
RIFINANZIAMENTO A ISTITUZIONI CREDITIZIE DELLAREA EURO RELATIVO A OPERAZIONI DI POLITICA MONETARIA operazioni di rifinanziamento principali operazioni di rifinanziamento a pi lungo termine operazioni temporanee di fine-tuning operazioni temporanee di tipo strutturale operazioni di rifinanziamento marginale crediti connessi a richieste di margini
g.
2.245
2.238
3.005
h.
TITOLI EMESSI DA RESIDENTI NELLAREA EURO titoli detenuti per finalit di politica monetaria altri titoli
114
F.1.5.1
2/2
TDB40605
Banca dItalia
2013 apr.
2013 mag.
2013 giu.
(segue)
i.
14.549
14.549
14.527
l.
RAPPORTI CON LA BCE E CON LE ALTRE BANCHE CENTRALI DELLAREA EURO partecipazione al capitale della BCE crediti equivalenti al trasferimento delle riserve alla BCE crediti netti derivanti dallallocazione delle banconote in euro allinterno dellEurosistema altri crediti nellambito dellEurosistema (netti)
m.
PARTITE DA REGOLARE
n.
ALTRE ATTIVIT cassa attivit finanziarie a fronte di riserve, accantonamenti e fondi immobilizzazioni immateriali immobilizzazioni materiali ratei e risconti imposte differite attive diverse
o.
SPESE DELLESERCIZIO
1.224
1.483
1.767
Note:
115
F.1.5.2
1/2
TDB40615
Fonte: Banca dItalia Consistenze in milioni di euro 2013 apr. 2013 mag.
Banca dItalia
2013 giu.
e.
29.793 29.400 804 3.490 25.107 393 1.153 1.153 352 352 4 2 2 7.693 242.311 242.311
50.199 49.904 809 3.490 45.604 295 1.217 1.217 396 396 4 2 2 7.693 228.910 228.910
56.657 56.399 901 3.857 51.641 258 1.543 1.543 388 388 2 2 7.566 222.986 222.986
116
F.1.5.2
2/2
TDB40615
Banca dItalia
2013 apr. (segue) m. n. PARTITE DA REGOLARE ALTRE PASSIVIT vaglia cambiari ratei e Risconti diverse o. ACCANTONAMENTI fondi rischi specifici accantonamenti diversi per il personale p. q. r. CONTI DI RIVALUTAZIONE FONDO RISCHI GENERALI CAPITALE E RISERVE capitale sociale riserve ordinaria e straordinaria altre riserve s. UTILE NETTO DA RIPARTIRE 25 1.628 125 25 1.478 8.126 1.517 6.609 85.753 13.191 22.607 .. 14.868 7.740 2.501
2013 mag.
2013 giu.
24 1.312 102 24 1.187 8.126 1.517 6.609 85.753 13.191 22.607 .. 14.868 7.740 2.501
27 1.223 95 7 1.121 8.126 1.517 6.609 58.431 13.191 23.538 .. 15.798 7.740 -
t.
RENDITE DELLESERCIZIO
3.624
4.369
5.582
u.
CONTI DORDINE
629.974
623.766
629.601
Note:
117
118
Appendice Metodologica
Appendice metodologica
119
120
Appendice metodologica
APPENDICE METODOLOGICA
Appendice metodologica
1.
Il Bollettino statistico contiene informazioni relative alla struttura, alla situazione contabile e all' operativita' degli intermediari bancari e non bancari. I fenomeni considerati si riferiscono, ove non altrimenti indicato, alle operazioni, in qualunque divisa regolate, effettuate dagli intermediari creditizi e finanziari con soggetti residenti. Sono, di norma, esclusi i rapporti interbancari. I rapporti denominati in valute diverse dall'euro sono contabilizzati in euro al tasso di cambio di fine periodo. Con riguardo ai dati di flusso, le operazioni per le quali e' avvenuta la liquidazione degli interessi sono contabilizzate al tasso di cambio utilizzato per la conversione in euro degli interessi medesimi; le altre al tasso di cambio di fine periodo. Eccezioni rispetto ai principi di carattere generale sono evidenziate nelle note in calce alle singole tavole. Al fine di agevolare la leggibilita' e la chiarezza delle informazioni pubblicate su carta, le relative tavole statistiche contengono di norma dati riferiti all'ultimo periodo disponibile; le serie storiche, nonche' le distribuzioni caratterizzate da una piu' elevata disaggregazione dei dati sono diffuse su "BIP on-line". Il Bollettino contiene le informazioni disponibili al momento della pubblicazione; le edizioni successive possono subire aggiornamenti o modifiche in relazione alle eventuali rettifiche successivamente inviate dagli intermediari segnalanti. I dati relativi ai medesimi fenomeni, desunti da fonti di diversa natura, possono risultare non coincidenti in relazione alle caratteristiche delle specifiche rilevazioni. Ulteriori mancate quadrature tra tavole diverse e all'interno di ciascuna di esse sono da imputare agli arrotondamenti oppure a dati che non vengono evidenziati perche' coperti da vincoli di riservatezza. Per quanto riguarda gli aggregati territoriali si precisa che: per le Regioni si tiene conto dell'elenco di cui all'art. 131 della Costituzione italiana; per le Province si fa riferimento (per continuita' statistica) alla situazione esistente all'1.1.1996 fino a settembre 2008 e, da dicembre 2008, sono stati ampliati per tener conto delle province istituite che, alla medesima data, erano gia' operative (cfr. elenco presente nella Circ. 154 del 22 luglio 1991).
2.
Le informazioni contenute nella pubblicazione sono desunte dalle segnalazioni che gli intermediari creditizi e finanziari inviano alla Banca d'Italia. In particolare, vengono di seguito illustrate le principali caratteristiche dei flussi informativi in relazione alle specifiche fonti: segnalazioni di vigilanza; segnalazioni della Centrale dei rischi; rilevazioni sui tassi d'interesse attivi e passivi; archivi anagrafici degli intermediari.
Appendice metodologica
121
2.1
Le segnalazioni di vigilanza
Le segnalazioni sono richieste dalla Banca d'Italia:
alle istituzioni creditizie in forza dell'art. 51 del Testo unico bancario (D. Lgs. n.385 del 1993); alle societa' di intermediazione mobiliare sulla base dell'art. 12 del Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (D. Lgs. n. 58 del 24.2.1998); agli intermediari finanziari in forza dell'art. 107 del Testo unico bancario; alle societa' di gestione del risparmio e alle societa' di investimento a capitale variabile (Sicav) in forza dell'art. 12 del D. Lgs. n. 58 del 24.2.1998. Detti intermediari (sulla base degli schemi segnaletici e con la periodicita' specificamente previsti) sono tenuti a inviare flussi informativi (di norma, consistenze di fine periodo e dati di flusso) sulle poste patrimoniali ed economiche, sulle operazioni (ad es. forma tecnica, tipologia dei titoli negoziati o gestiti, durata originaria e residua, divisa) e sulle controparti (localizzazione e attivita' economica) nonche' ulteriori elementi utili per l'analisi dei diversi profili tecnici (concentrazione degli impieghi, struttura della raccolta, esposizione verso l'estero, rapporti creditizi ad andamento anomalo, ecc.).
2.2
La Centrale dei rischi e' disciplinata dalla delibera del Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio del 29.3.1994, assunta ai sensi degli artt. 53, 67 e 107 del Testo unico bancario. Partecipano al servizio centralizzato dei rischi: le banche iscritte nell'albo di cui all'art. 13 del testo unico; gli intermediari finanziari iscritti nell'albo dei gruppi bancari e/o nell'elenco speciale di cui agli articoli, rispettivamente, 64 e 107 del Testo unico bancario, i quali esercitano in via esclusiva o prevalente l'attivita' di finanziamento. Sono esonerati gli intermediari finanziari per i quali i crediti al consumo rappresentino oltre il 50 per cento dell'attivita' di finanziamento. Di conseguenza gli intermediari finanziari che segnalano alla Centrale dei rischi non coincidono con quelli che inviano segnalazioni di vigilanza. Gli intermediari partecipanti segnalano anche le posizioni di rischio di pertinenza delle proprie eventuali filiali estere, limitatamente a quelle assunte nei confronti dei soggetti residenti in Italia. Tutte le distribuzioni statistiche considerano tali finanziamenti. Gli intermediari sono tenuti a segnalare mensilmente alla Banca d' Italia la posizione debitoria di cui risulta titolare ciascun cliente singolarmente e in coobbligazione con altri soggetti (cointestazioni e societa' di persone). La segnalazione dell'intera posizione di rischio relativa a un determinato cliente e' dovuta se ricorre almeno una delle seguenti condizioni: la somma dell'accordato o quella dell'utilizzato del totale dei finanziamenti per cassa e delle garanzie rilasciate alla clientela e' d'importo pari o superiore a 30.000 euro; il valore delle garanzie personali complessivamente rilasciate dal cliente e' d'importo pari o superiore a 30.000; la posizione del cliente e' in sofferenza, o viene passata a perdita nel corso del mese di riferimento, a prescindere dall'importo; il valore nominale dei crediti che l'intermediario ha acquisito dal cliente per operazioni di factoring e' d'importo pari o superiore a 30.000 euro; il valore delle operazioni effettuate dall'intermediario per conto di terzi e' d'importo pari o superiore a 30.000 euro. Quando la segnalazione e' dovuta in relazione al superamento di anche uno solo dei limiti sopra indicati, nella stessa devono figurare tutti i rapporti in essere al nome del cliente a cui essa si riferisce. Il modello di rappresentazione dei rischi, in vigore dall'1.1.2005 e regolato dal IX aggiornamento della Circolare n. 139 dell'11.2.1991, comprende una ripartizione per categorie di censimento (rischi autoliquidanti, rischi a scadenza, rischi a revoca, finanziamenti a procedura
122
Appendice metodologica
concorsuale e altri finanziamenti particolari, sofferenze, garanzie connesse con operazioni di natura commerciale, garanzie connesse con operazioni di natura finanziaria, garanzie ricevute, derivati finanziari), una sezione informativa (operazioni effettuate per conto di terzi, operazioni in "pool", crediti acquisiti da clientela diversa da intermediari - debitori ceduti, rischi autoliquidanti - crediti scaduti, crediti passati a perdita, crediti ceduti a terzi) e una serie di qualificatori atti a fornire una descrizione piu' completa delle caratteristiche e della rischiosita' delle operazioni in essere (ad es. durata originaria, durata residua, divisa, ecc.).
2.3
La rilevazione campionaria trimestrale sui tassi di interesse attivi e passivi, istituita ai sensi dell'art. 51 del Testo unico bancario, e' attualmente regolata dalla Circolare n. 251 del 17 luglio 2003 della Banca d'Italia ("Rilevazione analitica dei tassi d'interesse. Istruzioni per le banche segnalanti"), in vigore a partire dalla data contabile di marzo 2004. La circolare e' reperibile sul sito Internet della Banca seguendo il percorso "Statistiche/Raccolta delle informazioni presso gli intermediari/ Segnalazioni creditizie e finanziarie/Normativa di riferimento". Le informazioni sui tassi attivi sono rilevate distintamente per ciascun cliente; quelle sui tassi passivi sono, invece, raccolte su base statistica. Per quanto riguarda i tassi attivi, sono oggetto di rilevazione i finanziamenti per cassa concessi alla clientela ordinaria - escludendo quindi autorita' bancarie e banche - dalle filiali italiane degli intermediari partecipanti, rientranti nelle seguenti categorie di censimento: rischi autoliquidanti, rischi a scadenza, rischi a revoca. Gli intermediari sono tenuti a inviare le informazioni richieste per ciascun nominativo per il quale, alla fine del trimestre di riferimento, la somma dell'accordato o dell' utilizzato dei suddetti finanziamenti segnalata alla Centrale dei rischi sia pari o superiore a 75.000 euro. 2). Per tutti i finanziamenti oggetto della rilevazione in essere alla fine del trimestre, gli intermediari segnalano numeri e competenze; le competenze vanno distinte in interessi e in commissioni e spese. Sulla base dei dati rilevati, i tassi di interesse pubblicati nelle tavole statistiche vengono calcolati come media ponderata dei tassi effettivi applicati alla clientela - escludendo le operazioni a tasso agevolato - secondo la formula: t(%) = (competenze*365)/Numeri computistici Per le nuove operazioni a scadenza, le banche segnalano il tasso di interesse annuo effettivo globale TAEG (definito nella Direttiva 87/102/CEE) e l'ammontare del finanziamento concesso. Nelle tavole statistiche aventi come oggetto il TAEG, viene pubblicato il tasso medio ponderato sulla base dell'ammontare dei finanziamenti. Per quanto attiene ai tassi passivi, sono oggetto di rilevazione le informazioni sulle condizioni applicate ai depositi in conto corrente a vista di clientela ordinaria in essere alla fine del trimestre presso le filiali italiane delle banche partecipanti. Per le operazioni oggetto di rilevazione gli intermediari segnalano, in forma aggregata, le seguenti informazioni: la somma degli interessi maturati nel trimestre di riferimento ( indipendentemente dal momento della liquidazione); la somma dei numeri computistici relativi al trimestre di riferimento. Nelle tavola statistiche viene pubblicato il tasso medio ponderato, secondo la formula: t(%) = (competenze*365)/Numeri computistici Fino a marzo 2010 la rilevazione sui tassi passivi comprendeva anche l'attivita' economica della clientela secondo la classificazione di cui alla circ. n. 140/91. Da giugno 2010 l'attivita' economica della clientela non e' piu' oggetto di rilevazione.
2.4
Le informazioni di tipo anagrafico, relative agli intermediari creditizi e finanziari soggetti alla vigilanza della Banca d'Italia e alle attivita' che gli stessi sono stati autorizzati a esercitare, sono desunte da appositi albi o elenchi tenuti dalla Banca medesima o dalla Consob in osservanza delle leggi vigenti. In particolare: a norma dell'art. 13 del D.Lgs. n. 385 dell'1.9.1993 la Banca d' Italia iscrive in un apposito albo le banche autorizzate in Italia e le succursali delle banche comunitarie stabilite nel territorio della Repubblica;
Appendice metodologica
123
a norma dell'art. 19 del D.Lgs. n. 58 del 24.2.1998 la Consob, sentita la Banca d'Italia, autorizza l'esercizio dei servizi di investimento da parte delle societa' di intermediazione mobiliare (Sim). Ai sensi dell'art. 20 della medesima legge la Consob iscrive le Sim in un apposito albo, dandone comunicazione alla Banca d'Italia; a norma dell'art. 107 del D.Lgs. n. 385 dell'1.9.1993 il Ministro del Tesoro, sentite la Banca d'Italia e la Consob, determina i criteri oggettivi, riferibili all'attivita' svolta, alla dimensione e al rapporto tra indebitamento e patrimonio, in base ai quali sono individuati gli intermediari finanziari che si devono iscrivere in un elenco speciale tenuto dalla Banca d'Italia; a norma dell'art. 35 del D.Lgs. n. 58 del 24.2.1998 la Banca d' Italia, sentita la Consob, autorizza l'esercizio del servizio di gestione collettiva del risparmio e del servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento da parte delle societa' di gestione del risparmio; le stesse sono iscritte, ai sensi dell'art. 36, in un apposito albo tenuto dalla Banca d'Italia. a norma dell'art. 44 del D.Lgs. n. 58 del 24.2.1998 la Banca d' Italia, sentita la Consob, autorizza la costituzione delle societa' di investimento a capitale variabile (Sicav); le Sicav autorizzate in Italia sono iscritte, ai sensi dell'articolo 45, in un apposito albo tenuto dalla Banca d'Italia. Il recepimento della Direttiva 2004/39/CE relativa agli strumenti finanziari (MIFID), e il relativo decreto di attuazione (D.Lgs. del 17 settembre 2007, n.164) entrato in vigore il 1 novembre 2007, hanno ampliato il novero dei servizi di investimento che possono essere svolti dai soggetti abilitati. Pertanto, nell'ambito delle attivita'di intermediazione mobiliare sono stati inseriti due nuovi servizi di investimento: consulenza in materia di investimenti e gestione di sistemi multilaterali di negoziazione.
3.
Le rilevazioni sono state interessate nel corso del tempo da modifiche volte a razionalizzare ovvero ad arricchire i flussi informativi richiesti agli intermediari. Al fine di consentire una corretta interpretazione degli eventuali elementi di discontinuita' delle serie storiche dei dati, si riportano di seguito le modifiche di maggiore rilievo apportate alle specifiche rilevazioni.
3.1
Le segnalazioni di vigilanza
Dal gennaio 1994: puo' verificarsi una discontinuita' dovuta alle nuove modalita' di rilevazione contabile e segnaletica delle operazioni "pronti contro termine" con obbligo di rivendita a termine, da parte del cessionario, delle attivita' (ad es. i titoli) oggetto della transazione. Dette operazioni, infatti, coerentemente con la normativa sui bilanci, vengono annoverate tra le forme di finanziamento/raccolta con le rispettive controparti (Banca d'Italia, istituzioni creditizie, clientela ordinaria) e ricevono, pertanto, una specifica evidenza segnaletica. Conformemente alla nuova impostazione di bilancio, dall'1.1.1994 sono inclusi nel portafoglio "titoli" i buoni fruttiferi (ad eccezione di quelli postali) e i certificati di deposito diversi da quelli interbancari. Dal gennaio 1995: la despecializzazione degli enti creditizi, sancita dal Testo unico bancario, si e' riflessa, sotto il profilo segnaletico : nell'adozione di uno schema unico per l'inoltro delle segnalazioni di vigilanza di tutte le banche; nell'unificazione, presso l'azienda bancaria, delle segnalazioni inviate in precedenza dalle ex sezioni di credito speciale. A partire da tale data, per le informazioni pubblicate l'universo degli intermediari creditizi preso in considerazione e' costituito dal sistema bancario nel suo complesso; viene meno, pertanto, ogni riferimento al "campione di aziende" utilizzato fino al 31.12.1994. Il processo di adeguamento ai nuovi schemi segnaletici da parte degli ex istituti e sezioni di credito speciale cessa di avere i suoi effetti solo a partire da dicembre 1996 (settembre 1996 per i dati pubblicati su "BIP on-line"). Fino a questa data gli importi degli impieghi e dei depositi derivati dalle vecchie segnalazioni di alcuni ex istituti sono inclusi nel totale (in quanto attribuiti ai "dati non ripartibili") ma non sono distribuiti secondo i criteri di classificazione previsti da alcune tavole analitiche. Inoltre, a seguito della confluenza delle informazioni relative a ex sezioni nelle statistiche delle rispettive case madri, possono verificarsi casi di discontinuita' nelle serie storiche relative alla distribuzione degli impieghi e dei depositi per localizzazione dello sportello.
124
Appendice metodologica
Dal marzo 1998: le tavole pregresse concernenti i finanziamenti oltre il breve termine sono state in taluni casi consolidate al fine di agevolare la lettura comparata delle informazioni. I dati di dettaglio continuano a essere forniti su "BIP on-line". Dal gennaio 1999: in relazione all'avvio della III fase dell'Unione Monetaria Europea e alle connesse modifiche nelle segnalazioni di vigilanza, all'interno di alcune tavole del "Bollettino Statistico", si e' provveduto a ridefinire il concetto di autorita' bancarie centrali; di conseguenza, i "rapporti con Banca d'Italia e Ufficio Italiano dei Cambi" sono stati ridenominati come "rapporti con Banca d'Italia e Banca Centrale Europea". Dal gennaio 2005: nell'ambito della classificazione "istituzionale" e' stata eliminata la categoria degli "Istituti centrali di categoria e di rifinanziamento" che e' confluita nel raggruppamento "Banche s.p. a.". Dal dicembre 2006: le segnalazioni di vigilanza sono state adeguate ai nuovi principi contabili IAS/IFRS (aggiornamento n. 18 della circ. n. 49); in tale occasione, inoltre, sono stati apportati taluni adeguamenti alle altre sezioni. Le modifiche hanno comportato gli impatti seguenti sui fenomeni oggetto di pubblicazione: a. nella situazione contabile delle banche (unita' operanti in Italia e unita' operanti all estero) sono state inserite nuove voci relative, per quanto riguarda l'attivo, alle riserve di valutazione di valore negativo e, per il passivo, alle riserve di valutazione di valore positivo. Per le unita' operanti in Italia, tali voci confluiscono rispettivamente negli aggregati "poste patrimoniali negative""(tavole tdb10017, tdb10018 "e tdb10019) e "capitale, riserve" e fondi patrimoniali" (tavole tdb10027, tdb10028 e tdb10029); per le unita' operanti all'estero rispettivamente nelle "voci residuali dell'attivo" e nel "fondo " di dotazione e riserve "patrimoniali (tavola tdb10033). b. sono state eliminate dalle segnalazioni le voci relative ai "fondi rischi su crediti", di conseguenza nelle tavole relative al passivo (tavole tdb10027, tdb10028 e tdb10029) e' stato eliminato il relativo dettaglio informativo, mentre nella tavola relativa alle unita' operanti all' estero (tdb10033) l'aggregato "voci residuali del passivo" non contiene piu' tale voce. Dal dicembre 2008: con la Circ. n. 272 del 30 luglio 2008 ("Matrice dei conti") stato ridisegnato lo schema di rilevazione delle segnalazioni statistiche di vigilanza che le banche sono tenute ad inviare alla Banca d'Italia. Nonostante le modifiche segnaletiche introdotte, i pi significativi fenomeni diffusi con il Bollettino Statistico possono comunque ritenersi in continuita' sostanziale con il passato. Per quanto riguarda gli aspetti specifici su tale tematica collegati ai singoli fenomeni rilevati, si rimanda al glossario contenuto nella presente pubblicazione. Per quanto riguarda l'esposizione delle banche italiane verso l'estero, lo schema segnaletico, gia' comprendente le attivita' per cassa delle filiali e controllate estere, e' stato integrato con l'informazione relativa alle finanziarie residenti controllate. Con il 7 aggiornamento della Circ. 217 del 5 agosto 1996 ("Manuale per la compilazione delle segnalazioni di vigilanza per gli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale ex art. 107") sono state adeguate le segnalazioni di vigilanza relative alle societa' finanziarie ex art. 107 sia ai nuovi principi contabili internazionali sia alle nuove norme prudenziali. In ragione delle citate modifiche segnaletiche si sono determinate talune discontinuita' statistiche con riguardo ai finanziamenti non bancari. Il concetto di "durata" stato reso uniforme in tutti i fenomeni desunti dalle segnalazioni di vigilanza allineandolo a quanto previsto per le segnalazioni armonizzate per la Banca Centrale Europea; per maggiori dettagli informativi si rimanda al glossario contenuto nella presente pubblicazione. Da giugno 2010, per effetto del Regolamento BCE/2008/32 e di alcune modifiche apportate alle Segnalazioni di vigilanza, le serie storiche dei depositi e dei prestiti registrano una discontinuita' statistica. In particolare, la serie storica dei prestiti include tutti i prestiti cartolarizzati, o altrimenti ceduti, che non soddisfano i criteri di cancellazione previsti dai principi contabili internazionali (IAS), in analogia alla redazione dei bilanci. L'applicazione ha comportato la re-iscrizione in bilancio di attivita' precedentemente cancellate e passivita' ad esse associate, con un conseguente incremento delle serie storiche dei prestiti e dei depositi. Con le segnalazioni di giugno 2010, in sostituzione della precedente classificazione proprietaria di cui alla Circ. 140/91, viene adottata la classificazione ATECO 2007 predisposta dall'ISTAT. Pertanto, dalla stessa data, la ripartizione per "macro-attivita'" dei "Prestiti al settore
Appendice metodologica
125
produttivo" e' composta come segue: "Attivita' industriali" = sezioni da B a E, "Costruzioni" = sezione F, "Servizi" = sezioni da G a T.
3.2
Dal marzo 1991: e' stato eliminato il limite minimo di censimento per le segnalazioni a sofferenza, precedentemente pari a 10 milioni di lire. Dal gennaio 1993: l'obbligo di segnalazione e' stato esteso alle filiali all'estero di banche italiane limitatamente ai finanziamenti concessi a soggetti residenti in Italia. Dal gennaio 1996: la soglia di rilevazione dei finanziamenti per cassa e delle garanzie rilasciate alla clientela e' stata elevata a 150 milioni di lire; prima di tale data il limite minimo di censimento era di 80 milioni di lire. Nessuna modifica e' intervenuta per i crediti in sofferenza e per le garanzie personali rilasciate dalla clientela. Dal gennaio 1997: A seguito dell'introduzione del nuovo modello di rappresentazione dei rischi e' stato possibile arricchire le distribuzioni statistiche con nuove e piu' articolate tipologie di informazioni sui rapporti tra la clientela e le istituzioni creditizie segnalanti (cfr. par. 2.2). Inoltre, i dati aggregati relativi ai finanziamenti per cassa, alle sofferenze e alle garanzie rilasciate alla clientela non sono piu' depurati delle singole posizioni di rischio di importo inferiore a 150 milioni di lire. Precedentemente a tale data il modello di rappresentazione dei rischi comprendeva nove categorie di censimento: operazioni di smobilizzo crediti, prestiti diretti, conti correnti, operazioni con l'estero, sofferenze, operazioni con garanzia reale, operazioni a media e a lunga scadenza e varie, garanzie prestate alla clientela, garanzie personali ricevute dalla clientela. I finanziamenti per cassa e le garanzie prestate erano rilevati sotto il duplice profilo dell' importo accordato e utilizzato; per le garanzie ricevute era rilevato l'impegno di garanzia commisurandolo, ove non altrimenti indicato, al maggiore valore tra il totale dell'accordato e dell'utilizzato. Dal gennaio 2002: la soglia di rilevazione, prima pari a 150 mln. di lire (equivalente a 77.469 euro), e' stata fissata a 75.000 euro. Dal gennaio 2005: a seguito dell'introduzione, con il IX aggiornamento della Circolare n. 139 dell'11.2.1991, del nuovo modello di rappresentazione dei rischi, gli intermediari devono segnalare distintamente: - i crediti in sofferenza per un ammontare pari agli importi erogati inizialmente, al netto di eventuali rimborsi e al lordo delle svalutazioni e dei passaggi a perdita eventualmente effettuati; - lo stock dei passaggi a perdita eventualmente effettuati e via via accumulati durante l'intera durata del rapporto creditizio. Precedentemente a tale data, le sofferenze venivano segnalate al lordo delle svalutazioni e al netto dei passaggi a perdita. Le serie pubblicate continuano comunque, ove non diversamente indicato, a riferirsi alle sofferenze al netto dei passaggi a perdita. Tuttavia, si osserva, specie per le informazioni relative agli intermediari finanziari, una certa discontinuita' nei dati tra dicembre 2004 e marzo 2005. Si avverte inoltre che, sempre a seguito dell'aggiornamento normativo citato, non e' piu' possibile scorporare la quota parte delle sofferenze nette assistita da garanzie reali; di conseguenza, a partire dal gennaio 2005 tale dettaglio e' oggetto di pubblicazione con esclusivo riferimento alle sofferenze "lorde". Infine, in relazione a quanto stabilito dal Nuovo Accordo sul Capitale (Basilea II) che considera la soglia di 1.000. 000 di euro come uno dei criteri di separazione tra clientela "retail" e clientela "corporate", si e' provveduto - ove possibile - ad evidenziare detta soglia nelle tavole disaggregate per classi di grandezza. Dal gennaio 2009: con il IX aggiornamento della circ. N. 139 dell'11.2.1991, la soglia di censimento della Centrale dei rischi viene abbassata da 75.000 a 30.000 euro. Le sofferenze continuano ad essere rilevate senza limiti d'importo. I tassi di decadimento e le sofferenze rettificate costruiti da marzo 2009 sono stati calcolati mantenendo invariato il limite di 75.000 euro. Dal giugno 2009: a seguito della modifica, con il XII aggiornamento della Circolare 139 dell'11.2.1991, dell'articolazione dei valori delle variabili "durata originaria" e "durata residua" in uso nelle segnalazioni di Centrale dei Rischi, il concetto di breve termine e' ora riferito ad una durata inferiore ai 12 mesi. Precedentemente a tale data il concetto si riferiva invece ad una durata inferiore ai 18 mesi. Con le segnalazioni di giugno 2010, in sostituzione della precedente classificazione proprietaria di cui alla Circ. 140/91, viene adottata la classificazione ATECO 2007 predisposta dall'ISTAT. Pertanto, dalla stessa data, la ripartizione per "macro-attivita'" dei "Prestiti al settore produttivo" e' composta come segue: "Attivita' industriali" = sezioni da B a E, "Costruzioni" = sezione F, "Servizi" = sezioni da G a T.
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Appendice metodologica
3.3
Dal marzo 1993: nella formula per il calcolo dei tassi attivi, la durata dell'anno commerciale (360 giorni) e' stata sostituita con quella dell'anno civile (365 giorni). Dal gennaio 1996: l'innalzamento del limite di censimento della Centrale dei rischi da 80 a 150 milioni di lire ha effetti indiretti sulla rilevazione dei tassi di interesse attivi. Al fine di consentire la confrontabilita' dei dati contenuti nelle serie storiche, limitatamente ai periodi del 1995 e del 1996, sono stati eliminati dalle tavole dei tassi attivi i rapporti riferiti agli affidamenti che non oltrepassano i nuovi limiti di censimento. Dal gennaio 1997: le distribuzioni relative ai tassi di interesse attivi riflettono il diverso dettaglio informativo del nuovo modello di rilevazione della Centrale dei rischi (cfr. par. 2.2). Dal marzo 1998: vengono pubblicati i tassi applicati sulle operazioni a medio e a lungo termine in essere alla fine del periodo di riferimento. Dal marzo 2001: vengono pubblicati con periodicita' trimestrale i tassi passivi effettivi, in precedenza aventi cadenza annuale (cfr. pure le "Precisazioni" concernenti il fascicolo del Bollettino III/2001). Dal gennaio 2002: la variazione del limite di censimento della Centrale dei rischi da 77.469 a 75.000 euro ha effetti indiretti sulla rilevazione dei tassi di interesse attivi. Dal marzo 2004: con la Circolare n. 251 del 17 luglio 2003 la rilevazione campionaria trimestrale sui tassi di interesse attivi e passivi e' stata profondamente rinnovata; e' stato ampliato il numero di banche segnalanti e lo schema segnaletico e' stato integrato e modificato. Conseguentemente, le tavole statistiche del Bollettino e del Quadro di sintesi sono state completamente rinnovate. Per i tassi attivi con le segnalazioni di giugno 2010, in sostituzione della precedente classificazione proprietaria di cui alla Circ.140/91, viene adottata la classificazione ATECO 2007 predisposta dall'ISTAT. Pertanto, dalla stessa data, la ripartizione per "macro-attivita'" dei "Prestiti al settore produttivo" e' composta come segue: "Attivita' industriali" = sezioni da B a E, "Costruzioni" = sezione F, "Servizi" = sezioni da G a T.
3.4
A) Classificazione giuridica delle ex aziende di credito: ripartizione degli enti sulla base del criterio istituzionale gia' previsto dall'abrogato art. 5 della "Legge Bancaria". Peraltro, e' stata data autonoma evidenza agli istituti centrali di categoria, in considerazione delle loro peculiarita' operative. Le filiali di banche estere presenti sul territorio nazionale sono state ricomprese nel gruppo delle "banche di credito ordinario". B) Classificazione dimensionale delle banche con raccolta a breve termine: la classificazione e' stata introdotta nelle statistiche della Banca d'Italia nel 1967. All'epoca si stabili' di: considerare solo un campione di aziende (348 su 1.236 aziende di credito), presso le quali si accentrava il 98 per cento circa dei depositi; classificare separatamente le banche dalle casse, in considerazione delle differenze istituzionali e di comportamento tra le due categorie di aziende; prendere, quale parametro ordinatore, un indice della capacita' operativa, rappresentato dalla somma dei depositi di clienti, dei depositi di istituti di credito speciale, dei fondi di terzi in amministrazione e del patrimonio (media dei dati trimestrali per il 1967); distribuire banche e casse in cinque gruppi (maggiori, grandi, medie, piccole e minori); determinare valori limite inferiori delle classi uguali per banche e casse (rispettivamente 1.000, 500, 200 e 50 miliardi) e tali da assicurare distanze sufficientemente ampie tra l'azienda marginale di ciascun gruppo e la prima del successivo; mantenere immutata la definizione delle classi e la distribuzione delle aziende di credito da un anno all'altro e rivedere la graduatoria ogni cinque anni, al fine di disporre di serie continue
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per un periodo sufficiente a consentire analisi temporali, ma non tanto esteso da privare di significato la caratteristica dimensionale di ciascun gruppo. La revisione della graduatoria alla scadenza dei primi due quinquenni fu eseguita mantenendo i criteri generali di classificazione sopra indicati e applicando ai valori-limite di separazione tra le classi il saggio quinquennale di crescita del parametro ordinatore registrato dall'insieme delle banche e casse di risparmio. Nel 1983 il parametro di riferimento fu esteso alla raccolta netta all'estero delle aziende di credito, al fine di mantenerlo coerente con il concetto di credito potenziale sull'interno sul quale la classificazione stessa e' basata; nella circostanza furono anche rivisti i valori-limite di separazione tra le classi in modo da massimizzare la distanza, in termini del parametro scelto, tra l' ultima azienda di ciascun gruppo e la prima del gruppo successivo. Nel 1988, in occasione della revisione del campione di aziende considerato, furono apportati aggiustamenti marginali che riguardarono esclusivamente il gruppo delle "minori". La classificazione dimensionale, utilizzata nei Bollettini fino al 31 dicembre 1994, si riferiva a tutte le aziende "a breve" in esercizio. I criteri di definizione dei gruppi di aziende erano coerenti con quelli, sopra descritti, applicati al "campione", con eccezione dell'ultima classe (banche "minori"), nella quale venivano ricomprese anche banche non incluse nel "campione" stesso. A partire dai dati riferiti al 1994, e' stata abbandonata la ripartizione, nell'ambito delle banche con raccolta a breve termine, tra ex banche ed ex casse per gruppi dimensionali. C) Classificazione istituzionale degli istituti di credito speciale. Ripartizione degli istituti di credito speciale, sulla base della specializzazione istituzionale, nei seguenti raggruppamenti: istituti di credito mobiliare, sezioni per il finanziamento delle opere pubbliche, istituti di credito fondiario e edilizio, istituti di credito agrario. A partire dal Bollettino riferito ai dati di marzo 1992, le classificazioni per categorie "istituzionali" delle aziende di credito e degli istituti di credito speciale - descritte nei punti sub A) e C) - non sono state piu' utilizzate, in quanto sono da ritenersi non piu' significative, in conseguenza delle modifiche strutturali del sistema creditizio derivanti dalla attuazione della cosiddetta "legge Amato".
3.5
Eventi particolari
L'analisi temporale delle distribuzioni statistiche deve tenere conto di eventi particolari (ad es. instaurazione di procedure concorsuali, cessione di crediti in sofferenza, ecc.), relativi a singoli intermediari segnalanti, che possono introdurre elementi di discontinuita' nelle serie storiche ovvero disallineamenti tra i flussi informativi desunti dalle diverse fonti segnaletiche. Si evidenziano, di seguito, i principali e piu' recenti eventi della specie. Dal giugno 1996: in relazione all'avvio della procedura di liquidazione volontaria da parte dell'Isveimer si verificano casi di discontinuita' nelle serie storiche derivate dalle segnalazioni di vigilanza; le stesse inoltre presentano disallineamenti rispetto a quelle tratte dalle segnalazioni alla Centrale dei rischi. Dal dicembre 1996: le serie relative alle sofferenze desunte dalle segnalazioni di vigilanza presentano una discontinuita' imputabile per circa 200 miliardi di lire e, a partire dal marzo 1997, per ulteriori 280 miliardi di lire a un'operazione di cessione e successiva cartolarizzazione di un portafoglio di mutui ipotecari in sofferenza. Dal gennaio 1997: a seguito di un'operazione di cessione di crediti da parte del Banco di Napoli a una societa' non bancaria dallo stesso controllata, si verificano discontinuita' nelle serie degli impieghi e delle sofferenze e nella loro disaggregazione per localizzazione e settorizzazione economica dell'affidato; in particolare, i crediti in sofferenza presentano una riduzione di importo pari a circa 8.800 miliardi di lire. Dal settembre 1997: le serie relative alle sofferenze desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi presentano una significativa discontinuita' imputabile, per circa 2.800 miliardi di lire, alla sottoposizione a procedura concorsuale della Sicilcassa S.p.A. Dal marzo 1998: le serie relative alle sofferenze desunte dalle segnalazioni di vigilanza presentano una discontinuita' imputabile per circa 420 miliardi di lire a un'operazione di cessione e successiva cartolarizzazione di crediti fondiari in sofferenza.
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Appendice metodologica
Dal giugno 1998: le serie interessate dalla classificazione per settori e comparti di attivita' economica presentano una discontinuita' attribuibile all'adeguamento ai nuovi criteri di settorizzazione coerenti con le previsioni del sistema europeo dei conti nazionali e regionali (SEC95); in particolare si evidenziano le discontinuita' nelle serie relative al settore "imprese non finanziarie" e al sottosettore "famiglie produttrici". Dal giugno 1999: le serie relative alle sofferenze desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi presentano una significativa discontinuita' imputabile, per circa 3. 000 miliardi di lire, a un'operazione di cessione e successiva cartolarizzazione di crediti in sofferenza. Dal settembre 1999: a seguito di un'operazione di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale di circa 3.600 miliardi di lire (rappresentati da sofferenze per 2.000 mld., da incagli per 1.000 mld. e da impieghi vivi per il rimanente importo), alcune serie storiche desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare una discontinuita'. Dal dicembre 1999: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 11.000 miliardi di lire (rappresentati da sofferenze per 8.000 mld., da incagli per 1.300 mld. e da impieghi vivi per il rimanente importo), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Si avverte, inoltre, che alcuni casi rilevanti di riorganizzazione dell'attivita' di gestione patrimoniale hanno determinato il travaso da SIM verso le S.G.R. dei relativi gruppi della totalita' dei patrimoni gestiti, per un importo totale pari a circa 80.000 miliardi di lire. Dal giugno 2000: a seguito di operazioni di cessione e successiva cartolarizzazione di crediti in sofferenza del controvalore nominale complessivo di circa 3.000 miliardi di lire, alcune serie storiche desunte dalle segnalazioni di vigilanza possono presentare discontinuita'. Si avverte inoltre che, a seguito di precisazioni della Banca dei Regolamenti Internazionali sulla classificazione dei Paesi nelle statistiche internazionali, sono state apportate le seguenti modifiche alla tavola concernente l'"Esposizione verso l' estero": i crediti erogati alla Banca Centrale Europea sono stati attribuiti alla Germania invece che agli Organismi Internazionali; i crediti verso soggetti residenti a Guernsey, Jersey e isola di Man sono stati attribuiti al Regno Unito invece che ai Centri finanziari offshore. Tali modifiche potrebbero dare luogo a discontinuita' nelle serie storiche dei paesi interessati. Dal settembre 2000: a seguito dell'introduzione nelle segnalazioni di vigilanza delle SIM di un'apposita evidenza per le gestioni patrimoniali delegate da terzi, e' stato possibile scorporare dal totale delle gestioni tale operativita'. Cio' puo' avere determinato talune discontinuita' nelle serie storiche interessate. Dal dicembre 2000: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 20.000 miliardi di lire (dei quali 10.000 rappresentati da sofferenze), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Si avverte, inoltre, che a seguito dell'introduzione nelle segnalazioni di vigilanza delle banche di un'apposita evidenza per le gestioni patrimoniali delegate da terzi, e' stato possibile scorporare dal totale delle gestioni tale operativita'. Cio' puo' avere determinato talune discontinuita' nelle serie storiche interessate. Dal marzo 2001: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti non in sofferenza del controvalore nominale complessivo di circa 5.600 miliardi di lire, alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal giugno 2001: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 19.000 miliardi di lire (dei quali 15.000 rappresentati da sofferenze), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal settembre 2001: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 1,9 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal dicembre 2001: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 5 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono
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presentare delle discontinuita'. Si avverte inoltre che nella tavola concernente l'"Esposizione verso l' estero": a seguito di precisazioni da parte della BRI sulla classificazione dei Paesi nelle statistiche internazionali, i crediti verso soggetti residenti a Guernsey, Jersey e isola di Man sono stati attribuiti ai Centri finanziari offshore invece che al Regno Unito; l'esposizione in valuta locale dei Paesi dell'UME comprende le attivita' denominate in euro e nelle altre valute dell'Unione. Dal marzo 2002: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 4 miliardi di euro (dei quali 1,2 mld. relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Si avverte inoltre che nella tavola concernente l'"Esposizione verso l' estero", a causa decisioni della Banca Centrale Argentina in merito alla sospensione dall'obbligo di pubblicazione delle situazioni contabili, alcune banche italiane non hanno prodotto tempestivamente segnalazioni complete sulla esposizione verso controparti residenti in quel Paese. Pertanto, in tali casi, nel calcolo degli aggregati relativi all'Argentina riferiti al primo trimestre 2002 sono state utilizzate le segnalazioni al 31 dicembre 2001. Dal giugno 2002: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 2,2 miliardi di euro (dei quali 826 mln. relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal settembre 2002: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 2,3 miliardi di euro (dei quali 250 mln. relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal dicembre 2002: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 5,5 miliardi di euro (dei quali 69 mln. relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal marzo 2003: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 1,2 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal giugno 2003: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 4 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal settembre 2003: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 1 miliardo di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal dicembre 2003: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 4,2 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal gennaio 2004: la trasformazione dell'assetto istituzionale di un operatore di dimensioni rilevanti ha comportato discontinuita' nelle serie statistiche, particolarmente evidenti nelle tavole relative all' intermediazione mobiliare. Dal marzo 2004: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 2,3 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal giugno 2004: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 4,6 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'.
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Appendice metodologica
Dal settembre 2004: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 0,9 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal dicembre 2004: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 5,6 miliardi di euro (dei quali 334 mln relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal marzo 2005: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 5,6 miliardi di euro (dei quali 173 mln relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal giugno 2005: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 3,4 miliardi di euro (dei quali 251 mln relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal settembre 2005: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 3,8 miliardi di euro (dei quali 287 mln relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal dicembre 2005: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 14,9 miliardi di euro (dei quali 10,2 mld relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal marzo 2006: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 3,1 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal giugno 2006: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 6,3 miliardi di euro (dei quali 57 mln. relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal settembre 2006: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 4,3 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. A partire dalla data contabile relativa al 30.9.2006, le classificazioni inerenti alla "settorizzazione della clientela" sono state adeguate al nuovo assetto disciplinato dalla Circolare n. 140 dell'11 febbraio 1991. Si segnala, inoltre, che taluni aggregati sono stati modificati per enucleare le informazioni della Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. (CDP), in precedenza incluse nel settore delle "Amministrazioni Pubbliche", dal concetto di "clientela ordinaria": gli importi alla data contabile del 30.9.2006 potrebbero risentire di tale nuova classificazione. Dal dicembre 2006: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 10,5 miliardi di euro (dei quali 190 mln. relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal marzo 2007: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 6,5 miliardi di di euro (dei quali 9 mln. relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal giugno 2007: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 9,3 miliardi di euro (dei quali 1,1 mld. relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'.
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Dal settembre 2007: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 2,3 miliardi di euro (dei quali 17 mln relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal dicembre 2007: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 12 miliardi di euro (dei quali 2 mld relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal marzo 2008: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 13 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Si informa inoltre che, per tenere conto della evoluzione nella operativita' verso l estero del sistema bancario italiano, e' stata aggiornata la lista dei paesi di controparte, pubblicata sulla tavola TDB30274, togliendo quelli caratterizzati da esposizioni non piu' significative (Ecuador, Paraguay, Nigeria, Iraq) e aggiungendo quelli con esposizioni piu' elevate (Bosnia Erzegovina, Rep. Slovacca, Kazakistan, Gibilterra, Jersey) Dal giugno 2008: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 15 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita' . Dal settembre 2008: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 2,2 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. L'incremento rilevato sulle sofferenze di settembre e' da ricondurre, per circa 2 mld di euro, alle prime segnalazioni effettuate da intermediari finanziari che in precedenza si erano resi cessionari di portafogli crediti. Dal dicembre 2008: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 6,4 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuit. Dal marzo 2009: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 11,3 miliardi di euro (dei quali circa 4,8 milioni relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal giugno 2009: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 25,1 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal settembre 2009: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 13,3 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal dicembre 2009: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 24 miliardi di euro (dei quali 278 mln. relativi a posizioni in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal marzo 2010: a seguito di operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore nominale complessivo di circa 2,5 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza), alcune serie desunte sia dalle segnalazioni di vigilanza sia da quelle alla Centrale dei rischi possono presentare delle discontinuita'. Dal giugno 2010: alcune serie di fonte Segnalazioni di vigilanza e Centrale dei rischi risentono di una discontinuita' dovuta ad operazioni di cartolarizzazione di crediti in bonis del controvalore complessivo di circa 460 milioni di euro che hanno determinato la corrispondente cancellazione dei crediti in base ai principi contabili internazionali (IAS). A partire da giugno 2010 le informazioni di Vigilanza sugli impieghi includono tutti i prestiti cartolarizzati, o altrimenti ceduti, che non soddisfano i criteri di cancellazione previsti dai principi
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Appendice metodologica
contabili internazionali (IAS). L'applicazione dei principi IAS ha quindi comportato la re-iscrizione in bilancio di attivita' precedentemente cancellate e delle passivita' ad esse associate, con un conseguente incremento delle serie storiche dei prestiti e, anche se in misura inferiore, dei depositi. L'impatto e'stato ripartito anche per dettaglio geografico e settoriale ed e' consultabile nell'edizione III - 2010 in versione PDF. Dal settembre 2010 alcune serie di fonte Segnalazioni di vigilanza e Centrale dei rischi risentono di una discontinuit dovuta ad operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore complessivo di circa 153 milioni di euro (dei quali 53 mln. relativi a posizioni in sofferenza) che hanno determinato la corrispondente cancellazione dei crediti in base ai principi contabili internazionali (IAS). Dal dicembre 2010, alcune serie di fonte Segnalazioni di vigilanza e Centrale dei rischi risentono di una discontinuita' dovuta ad operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore complessivo di circa 1,73 miliardi di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza) che hanno determinato la corrispondente cancellazione dei crediti in base ai principi contabili internazionali (IAS). Da marzo 2011 alcune serie di fonte Segnalazioni di Vigilanza e Centrale dei Rischi risentono di una discontinuita'dovuta ad operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore complessivo di circa 75 milioni di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza) che hanno determinato la corrispondente cancellazione dei crediti in base ai principi contabili internazionali (IAS). A seguito di operazioni di concentrazione bancaria che hanno interessato delle societa' finanziarie, si sono verificate discontinuita' nelle serie delle sofferenze di fonte Matrice dei conti. Nelle serie delle sofferenze di fonte Centrale dei Rischi tali operazioni hanno impatto nel trimestre successivo in virtu' del fatto che gli intermediari coinvolti hanno temporamente continuato a produrre segnalazioni separate. Da giugno 2011 le serie delle sofferenze di fonte Centrale dei Rischi risentono di una discontinuita'dovuta a operazioni di concentrazione bancaria che hanno interessato delle societa' finanziarie (cfr. trimestre precedente). Alcune serie di fonte Segnalazioni di vigilanza e Centrale dei Rischi risentono di una discontinuita' dovuta ad operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore complessivo di circa 109 milioni di euro (tutti relativi a posizioni non in sofferenza) che hanno determinato la corrispondente cancellazione dei crediti in base ai principi contabili internazionali (IAS). Dal settembre 2011, alcune serie di fonte Segnalazioni di vigilanza e Centrale dei rischi risentono di una discontinuita'dovuta ad operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore complessivo di circa 9 milioni (dei quali 6,9 mln. relativi a posizioni in sofferenza) di euro che hanno determinato la corrispondente cancellazione dei crediti in base ai principi contabili internazionali (IAS) Dal dicembre 2011, alcune serie di fonte Segnalazioni di vigilanza e Centrale dei rischi risentono di una discontinuita' dovuta ad operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore complessivo di circa 216 milioni di euro (dei quali 30 mln relativi a posizioni in sofferenza) che hanno determinato la corrispondente cancellazione dei crediti in base ai principi contabili internazionali (IAS) Dal marzo 2012, alcune serie di fonte Segnalazioni di vigilanza e Centrale dei rischi risentono di una discontinuita' dovuta ad operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore complessivo di circa 1,6 miliardi (tutti relativi a posizioni in sofferenza) di euro che hanno determinato la corrispondente cancellazione dei crediti in base ai principi contabili internazionali (IAS). Dal giugno 2012, alcune serie di fonte Segnalazioni di vigilanza e Centrale dei rischi risentono di una discontinuita' dovuta ad operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore complessivo di circa 600 milioni (tutti relativi a posizioni in sofferenza) di euro che hanno determinato la corrispondente cancellazione dei crediti in base ai principi contabili internazionali (IAS). Dal settembre 2012, alcune serie di fonte Segnalazioni di vigilanza e Centrale dei rischi risentono di una discontinuita' dovuta ad operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore complessivo di circa 930 milioni (dei quali 68 mln. relativi a posizioni in sofferenza) di euro che hanno determinato la corrispondente cancellazione dei crediti in base ai principi contabili internazionali (IAS).
Appendice metodologica
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Dal dicembre 2012, alcune serie di fonte Segnalazioni di vigilanza e Centrale dei rischi risentono di una discontinuita' dovuta ad operazioni di cartolarizzazione di crediti del controvalore complessivo di circa 257 milioni (tutti relativi a posizioni non in sofferenza) di euro che hanno determinato la corrispondente cancellazione dei crediti in base ai principi contabili internazionali (IAS).
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Appendice metodologica
Glossario
Glossario
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Glossario
GLOSSARIO
ATM ATTIVI
ATTIVITA' ECONOMICA
BREVE TERMINE
Glossario
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operazioni (avalli, fidejussioni, aperture di credito documentario, ecc.) attraverso cui un intermediario si impegna ad assumere o a garantire l'obbligazione di un terzo. Si indica - ai sensi dell'art. 121 del Testo Unico Bancario - la concessione nell'esercizio di un'attivita' commerciale o professionale, di credito sotto forma di dilazione di pagamento, di finanziamento o di altra analoga facilitazione finanziaria a favore di una persona fisica che agisce per gli scopi estranei all'attivita' imprenditoriale o professionale eventualmente svolta (consumatore). Raccolta da soggetti non bancari effettuata dalle banche sotto forma di: depositi (con durata prestabilita, a vista, overnight e rimborsabili con preavviso), buoni fruttiferi, certificati di deposito, e conti correnti. A partire da dicembre 2008 l'aggregato e' calcolato al valore nominale anziche' al valore contabile e include i conti correnti di corrispondenza, i depositi cauzionali costituiti da terzi e gli assegni bancari interni. Per il contenuto della voce "Depositi" si fa rimando alla analoga voce del glossario. Rientrano in tale forma tecnica anche i conti correnti segnalati da Bancoposta ove pubblicati congiuntamente a quelli delle banche. Il "Risparmio postale" rappresentato dai libretti di risparmio postale e buoni postali fruttiferi (inclusi quelli con rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze e della Cassa Depositi e Prestiti). Si riferiscono al valore nozionale dei derivati creditizi di negoziazione ai fini di vigilanza, di copertura, di negoziazione IAS non di vigilanza, derivati/impegni su azioni proprie, stock option. Nel caso di acquisto di protezione (vendita del rischio) i dati si riferiscono al "protection seller". Si riferiscono al valore nozionale dei derivati crediti di negoziazione ai fini di vigilanza, di copertura, di negoziazione IAS non di vigilanza, derivati/impegni su azioni proprie, stock option. Nel caso di vendita di protezione (acquisto del rischio) i dati si riferiscono al "protection buyer". rappresenta il valore intrinseco positivo dell'operazione, ovvero il credito vantato dall'intermediario nei confronti della controparte alla data di riferimento della segnalazione, al netto degli eventuali accordi di compensazione contrattuali stipulati tra le parti. mira a individuare la natura e la localizzazione dei beni di investimento o durevoli oggetto del finanziamento indipendentemente dalla classificazione economica e dalla localizzazione del cliente. Si distingue in particolare tra "Investimenti non finanziari" e "Altri investimenti". Gli "Investimenti non finanziari" si ripartiscono in "Costruzioni" (Abitazioni, Fabbricati non residenziali: rurali, Altri fabbricati non residenziali:rurali), "Opere del Genio Civile" e "Macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e prodotti vari" (a loro volta distinti tra rurali e altri). Gli "Altri investimenti" si distinguono in "Acquisto immobili" (Abitazioni: famiglie consumatrici, Abitazioni: altri soggetti, Altri immobili: rurali e Altri immobili: altri), "Acquisto di beni durevoli da parte di famiglie consumatrici", "Investimenti finanziari" e "Altre destinazioni". Per maggiori dettagli si rimanda al nostro sito, circ. n. 272/2008, sezione C.16 - Finalit del credito. identifica il periodo contrattualmente stabilito entro il quale il tasso di interesse non puo' cambiare. Tale variabile di classificazione e' valorizzata solo per i rischi autoliquidanti e per le operazioni a scadenza; tuttavia, per convenzione, alle operazioni a revoca e' attribuita la classe di durata "tasso di interesse variabile o determinato per un periodo fino a 1 anno".
DEPOSITI
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Glossario
ENTI SEGNALANTI
soggetti che producono le segnalazioni da cui sono tratte le informazioni pubblicate. Si tratta delle banche, delle societa' finanziarie ex art. 107 del TUB e della Cassa Depositi e Prestiti (CDP). Le diverse tavole presentano dati riferiti a una o piu' tipologie di segnalanti. Con riguardo alle banche sono previste le seguenti classificazioni: GRANDI RAGGRUPPAMENTI DI BANCHE classificazione in tre grandi raggruppamenti basati sulla tipologia della raccolta (a breve, a medio e a lungo termine), sulla dimensione (maggiori-grandi, medie, piccole-minori) e sulla localizzazione della sede (centro-nord, mezzogiorno). La prima classificazione non viene piu' utilizzata a partire da gennaio 2005 e la seconda da dicembre 2008. GRUPPI DIMENSIONALI DI BANCHE classificazione in cinque gruppi: maggiori, grandi, medie, piccole e minori. L' attuale classificazione in gruppi dimensionali stata effettuata sulla base della media centrata a 5 termini dei valori trimestrali del totale dei fondi intermediati, attribuendo peso 1 all'ultimo trimestre del 2005 e del 2006 e peso 2 ai trimestri intermedi. Di seguito si riportano i criteri di attribuzione ai gruppi: - banche maggiori: fondi intermediati medi superiori a 60 miliardi di euro; - banche grandi: fondi intermediati medi compresi tra 26 e 60 miliardi di euro; - banche medie: fondi intermediati medi compresi tra 9 e 26 miliardi di euro; - banche piccole: fondi intermediati medi compresi tra 1,3 e 9 miliardi di euro; - banche minori: fondi intermediati medi inferiori a 1,3 miliardo di euro. Come meglio descritto nelle "Precisazioni" al fascicolo del Bollettino statistico n. II/2007, le serie storiche contenute nelle tavole dove presente la ripartizione delle banche per gruppi dimensionali sono state di norma ricostruite all'indietro per un triennio, al fine di garantire una maggiore continuit di osservazione dei fenomeni. Per le banche incorporate che hanno cessato l'attivit prima del 31 dicembre 2006 la metodologia utilizzata per la ricostruzione ha previsto la loro attribuzione alla classe dimensionale dell'incorporante; quelle che hanno cessato l' attivit per altri motivi sono state invece classificate sulla base delle ultime segnalazioni inviate alla Banca d'Italia. GRUPPI ISTITUZIONALI DI BANCHE classificazione che include sostanzialmente le fattispecie previste dal D. Lgs. 1.9.1993, n. 385 (Testo unico bancario): banche S.p.A., banche popolari, banche di credito cooperativo, filiali di banche estere, istituti centrali di categoria e istituti di rifinanziamento. Da gennaio 2005 le categorie degli "Istituti centrali di categoria e di rifinanziamento" sono confluite nel raggruppamento "Banche s.p.a.". GRUPPI TERRITORIALI DI BANCHE classificazione, in uso fino al 2006, riferita alle "banche a breve termine"e fondata sulla estensione della rete distributiva; comprendeva banche a diffusione territoriale nazionale, interregionale, regionale, interprovinciale e provinciale (quest'ultima classe era ulteriormente ripartita in aziende locali e non). Per quanto riguarda la composizione analitica dei gruppi della classificazione dimensionale si rimanda al glossario contenuto nell' Appendice della Relazione Annuale della Banca d'Italia sul 2006. Si rammenta inoltre che i gruppi di banche individuati nell'ambito della classificazione "dimensionale" possono subire variazioni nella composizione solo per effetto della creazione di nuovi enti e dei fenomeni di fusione e incorporazione tra enti. Fatta salva una successiva rivisitazione delle classificazioni, il superamento,da parte di una banca, dei valori soglia non comporta quindi il passaggio di gruppo. Per la definizione si fa riferimento a quanto previsto nello IAS17. Sono inclusi i contratti attivi e il leasing su beni in costruzione e i crediti che non hanno natura finanziaria (es. indennizzi assicurativi). Ammontare dei rapporti per cassa per i quali una banca, a causa del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del debitore, acconsente a modifiche delle originarie condizioni contrattuali che diano luogo ad una perdita. Ammontare dei rapporti per cassa, diversi da quelle classificate a sofferenza, incaglio o fra le esposizioni ristrutturate che, alla data di riferimento della segnalazione, sono scadute o sconfinanti da oltre 90 giorni. il fido globale accordato l'importo totale dei "finanziamenti per cassa" concessi a ciascun affidato dall'insieme degli intermediari segnalanti alla Centrale dei rischi. il fido globale utilizzato e' l'importo totale dei "finanziamenti per cassa" effettivamente erogati a ciascun affidato dall'insieme degli intermediari segnalanti alla Centrale dei rischi. Operazioni eseguite a tasso inferiore a quello di mercato in virtu' di provvedimenti legislativi che dispongono la concessione del concorso agli interessi e/o l'impiego di fondi statali o di altri enti della Pubblica Amministrazione. L'aggregato comprende i crediti agevolati relativi alle voci: conti correnti, mutui, rischio di portafoglio di proprieta' di clientela ordinaria, sovvenzioni non regolate in conto corrente, impiego di fondi di terzi in amministrazione non in sofferenza, leasing finanziario, factoring e gli anticipi all'import/export.
ESPOSIZIONI SCADUTE/SCONFINANTI FIDO GLOBALE ACCORDATO (CLASSI DI GRANDEZZA) FIDO GLOBALE UTILIZZATO (CLASSI DI GRANDEZZA) FINANZIAMENTI AGEVOLATI CONSISTENZE
Glossario
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ammontare dei rapporti per cassa nei confronti di soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficolt, che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo. Si prescinde da eventuali garanzie. FINANZIAMENTI PER CASSA: ammontare dei crediti per cassa, al netto delle sofferenze, censiti dalla Centrale dei rischi, accordati o erogati dagli intermediari segnalanti. I crediti non comprendono le attivita' cedute e non cancellate. L'aggregato comprende le seguenti categorie di censimento: operazioni autoliquidanti, operazioni a revoca, operazioni a scadenza e finanziamenti a procedura concorsuale. L'utilizzato dei "finanziamenti per cassa" si differenzia dagli "impieghi" per l'assenza delle sofferenze e per la presenza dei "pronti contro termine". Nell'ammontare relativo alla quota assistita da garanzia reale, se il fido e' coperto da privilegio, l'importo garantito non comprende l'effettivo controvalore della garanzia, stante la difficolta' di determinare, nella maggior parte dei casi, l'importo relativo. ACCORDATO OPERATIVO: Ammontare del credito direttamente utilizzabile dal cliente in quanto riveniente da un contratto perfezionato e pienamente efficace. IMPORTO GARANTITO: Rientrano in questa categoria tutte le garanzie di natura reale quali il pegno, l'ipoteca e il privilegio che insistono su beni del soggetto affidato (garanzie interne) o su beni di soggetti diversi dall'affidato (garanzie esterne). MARGINE DISPONIBILE: differenza positiva tra il fido accordato operativo e il fido a. utilizzato. Viene calcolato per ogni operazione segnalata da ciascun intermediario alla Centrale dei rischi senza alcuna compensazione n fra le operazioni che presentino sconfinamenti n fra gli intermediari che segnalino lo stesso affidato. SCONFINAMENTO: Differenza positiva tra fido utilizzato, escluse le sofferenze, e fido accordato operativo. Viene calcolato per ogni operazione segnalata da ciascun intermediario alla Centrale dei rischi, senza alcuna compensazione n fra le operazioni che presentino margini di utilizzo n fra gli intermediari che segnalino lo stesso affidato. UTILIZZATO: Ammontare del credito effettivamente erogato al cliente. NUMERO AFFIDATI: soggetti (persone fisiche, persone giuridiche, cointestazioni) al nome dei quali siano pervenute, alla data di riferimento, una o piu' segnalazioni alla Centrale dei rischi a fronte della concessione di crediti per cassa o di firma. Numero di affidati che erano qualificati in "sofferenza rettificata" ad inizio periodo e che, alla fine del trimestre di riferimento, sono stati nuovamente segnalati in bonis dal sistema. Il valore considerato e' quello di fine periodo. Esposizione complessiva per cassa dei soggetti qualificati in "sofferenza rettificata" ad inizio periodo che, alla fine del trimestre di riferimento, sono stati nuovamente segnalati in bonis dal sistema. Il valore considerato e' quello di fine periodo. Importo del credito per il quale sono state rilasciate da terzi garanzie personali o reali. Numero di soggetti che ha rilasciato agli intermediari creditizi garanzie reali e personali allo scopo di rafforzare l'aspettativa di adempimento delle obbligazioni assunte dalla clientela nei loro confronti. Fino a marzo 2010 l'informazione si riferiva alle sole garanzie personali. GARANZIE RILASCIATE ALLA CLIENTELA: operazioni (avalli, fidejussioni, aperture di credito documentario, ecc.) attraverso cui un intermediario si impegna ad assumere o a garantire l'obbligazione di un terzo. ACCORDATO OPERATIVO: ammontare del credito direttamente utilizzabile dal cliente in quanto riveniente da un contratto perfezionato e pienamente efficace. UTILIZZATO: corrisponde all'importo delle garanzie effettivamente concesse.
FINANZIAMENTI PER CASSA IMPORTO GARANTITO FINANZIAMENTI PER CASSA MARGINI DISPONIBILI
FINANZIAMENTI PER CASSA UTILIZZATO FINANZIAMENTI PER CASSA: NUMERO DI AFFIDATI FLUSSI :SOGGETTI IN SOFF.RETT ALL'INIZIO E IN BONIS A FINE PERIODO-NUMERO AFFID FLUSSI TRIM:SOGGETTI IN SOFF.RETT ALL'INIZIO E IN BONIS A FINE PERIODOIMPORTI GARANZIE RICEVUTE: IMPORTO GARANTITO GARANZIE RICEVUTE: NUMERO DI AFFIDATI GARANZIE RILASCIATE ALLA CLIENTELA - ACCORDATO OPERATIVO
GARANZIE RILASCIATE ALLA CLIENTELA - UTILIZZATO GESTIONI MOBILIARI HOME E CORPORATE BANKING: PER SERVIZI ALLE FAMIGLIE
per "home e corporate banking" si intendono i servizi (dispositivi e/o informativi) prestati alla clientela per via telematica. Sono inclusi i servizi interbancari di corporate banking e cash management. Sono esclusi i servizi di phone banking.
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Glossario
IMPIEGHI
finanziamenti erogati dalle banche a soggetti non bancari calcolati al valore nominale (fino a settembre 2008 al valore contabile) al lordo delle poste rettificative e al netto dei rimborsi. L'aggregato comprende: mutui, scoperti di conto corrente, prestiti contro cessione di stipendio, anticipi su carte di credito, sconti di annualita', prestiti personali, leasing (da dicembre 2008 secondo la definizione IAS17), factoring, altri investimenti finanziari (per es. commercial paper, rischio di portafoglio, prestiti su pegno, impieghi con fondi di terzi in amministrazione), sofferenze ed effetti insoluti e al protesto di proprieta'. L'aggregato e' al netto delle operazioni pronti contro termine e da dicembre 2008 esso e' al netto dei riporti e al lordo dei conti correnti di corrispondenza. Per IMPIEGHI VIVI si intendono gli impieghi al netto delle sofferenze. l'area comprende le seguenti regioni: Toscana, Marche, Umbria e Lazio. l'area comprende le seguenti regioni: Sicilia e Sardegna. l'area comprende le seguenti regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. l'area comprende le seguenti regioni: Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria e Lombardia . l'area comprende le seguenti regioni: Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Emilia Romagna. Eventuali marginali differenze tra le distribuzioni dei dati di fonte "Segnalazioni di vigilanza" e quelle di fonte "Centrale dei rischi" possono essere ricondotte alle differenti modalita' di rilevazione utilizzate dai due sistemi informativi. Eventuali marginali differenze tra le distribuzioni dei dati di fonte "Segnalazioni di vigilanza" e quelle di fonte "Centrale dei rischi" possono essere ricondotte alle differenti modalita' di rilevazione utilizzate dai due sistemi informativi. operazioni di compravendita di valori mobiliari e di strumenti derivati appartenenti al portafoglio non immobilizzato dell'intermediario. operazioni di compravendita di valori mobiliari e di strumenti derivati effettuate per conto di terzi. Numero delle banche con sede amministrativa nella provincia. per POS (Points Of Sale) si intendono le apparecchiature automatiche di pertinenza dell'intermediario segnalante collocate presso esercizi commerciali, mediante le quali i soggetti abilitati possono utilizzare carte di credito e/o di debito tramite una procedura automatizzata gestita, direttamente o per il tramite di altro ente, dallo stesso intermediario segnalante o dal gruppo di societ offerente il servizio. Numero dei dipendenti con i quali in essere formalmente un rapporto di lavoro. Le informazioni sono fornite con riguardo alle dipendenze operanti in Italia. ammontare dei rapporti per cassa relativi ai soggetti segnalati per la prima volta in sofferenza alla Centrale dei rischi nel corso del trimestre di riferimento. Numero di soggetti che, alla fine del trimestre di riferimento, presentano per la prima volta una delle condizioni previste per essere qualificati in "sofferenza rettificata" a livello di sistema. Le posizioni interessate da operazioni di fusione e di cessione tra intermediari, gia' classificate a sofferenza rettificata per il sistema ad inizio trimestre, non concorrono alla determinazione del fenomeno a fine trimestre. Esposizione complessiva per cassa dei soggetti che, alla fine del trimestre di riferimento, presentano per la prima volta una delle condizioni previste per essere qualificati in "sofferenza rettificata" a livello di sistema. Le posizioni interessate da operazioni di fusione e di cessione tra intermediari, gia' classificate a sofferenza rettificata per il sistema ad inizio trimestre, non concorrono alla determinazione del fenomeno a fine trimestre. comprendono gli Organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (O.I.C.V.M.) e i Fondi comuni di investimento immobiliare. Gli O.I.C.V.M. nelle distribuzioni statistiche del Bollettino includono le seguenti tipologie di investitori istituzionali: Fondi comuni di investimento mobiliare aperto e Societ di investimento a capitale variabile (Sicav). servizi attivabili via telefono mediante la mera digitazione di appositi codici per l'identificazione del cliente e quelli che, pur permettendo di interagire con un operatore, presuppongono comunque la suddetta digitazione.
ITALIA CENTRALE ITALIA INSULARE ITALIA MERIDIONALE ITALIA NORD-OCCIDENTALE ITALIA NORD-ORIENTALE LOCALIZZAZIONE DEGLI SPORTELLI LOCALIZZAZIONE DELLA CLIENTELA NEGOZIAZIONE IN CONTO PROPRIO NEGOZIAZIONE IN CONTO TERZI NUMERO DI AZIENDE PER SEDE AMMINISTRATIVA NUMERO DI POS
NUMERO DIPENDENTI (PER PROVINCIA DI SPORTELLO) NUOVE SOFFERENZE NEL TRIMESTRE NUOVE SOFFERENZE RETTIFICATE: NUMERO AFFIDATI
Glossario
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Ammontare totale in essere a fine periodo degli strumenti finanziari in gestione propria, indipendentemente dall'esistenza di una delega rilasciata a terzi. Si configurano come proprie le gestioni di patrimoni su base individuale o i fondi gestione il cui mandato gestorio stato conferito da un soggetto non abilitato all'attivitovvero da un soggetto abilitato in qualit di "cliente finale" (es. banca che delega la gestione del portafoglio di propriet) attivit di ricezione e trasmissione o esecuzione, per conto della clientela, di ordini di acquisto e vendita di valori mobiliari e strumenti derivati. Comprende i titoli di terzi in deposito a custodia o in amministrazione (al netto delle passivita' di propria emissione) connessi con lo svolgimento di banca depositaria o con l'attivita'di gestioni di portafogli. A partire da giugno 2010 tra i titoli sono convenzionalmente inclusi anche i warrants cos come previsto dalla normativa di vigilanza. La valorizzazione e' al fair value (valore di mercato calcolato secondo le regole previste dai principi contabili non internazionali). Con riferimento ai soli titoli non quotati in custodia o in amministrazione, ove il fair value non sia agevolmente determinabile, la valutazione e' al valore contabile. clientela classificata come residente sulla base dei criteri previsti dalla disciplina valutaria (D.lgs.148/1988). RISCHI A REVOCA: categoria di censimento della Centrale dei rischi nella quale confluiscono le aperture di credito in conto corrente. ACCORDATO OPERATIVO: ammontare del credito direttamente utilizzabile dal cliente in quanto riveniente da un contratto perfezionato e pienamente efficace. UTILIZZATO: ammontare del credito effettivamente erogato al cliente RISCHI A SCADENZA: categoria di censimento della Centrale dei rischi relativa a operazioni di finanziamento con scadenza fissata contrattualmente e prive di una fonte di rimborso predeterminata. ACCORDATO OPERATIVO: ammontare del credito direttamente utilizzabile dal cliente in quanto riveniente da un contratto perfezionato e pienamente efficace. SCONFINAMENTO: differenza positiva tra fido utilizzato, escluse le sofferenze, e fido accordato operativo. Viene calcolato per ogni operazione segnalata da ciascun intermediario alla Centrale dei rischi, senza alcuna compensazione n fra le operazioni che presentino margini di utilizzo n fra gli intermediari che segnalino lo stesso affidato. UTILIZZATO: ammontare del credito effettivamente erogato al cliente. RISCHI AUTOLIQUIDANTI: categoria di censimento della Centrale dei rischi nella quale confluiscono operazioni caratterizzate da una forma di rimborso predeterminata, quali i finanziamenti concessi per consentire l'immediata disponibilit dei crediti che il cliente vanta verso terzi. ACCORDATO OPERATIVO: ammontare del credito direttamente utilizzabile dal cliente in quanto riveniente da un contratto perfezionato e pienamente efficace. UTILIZZATO: Ammontare del credito effettivamente erogato al cliente. l'esposizione verso l'estero viene calcolata, sulla base delle segnalazioni di vigilanza trasmesse alla Banca d'Italia (Matrice dei conti sezioni 5.1 e 5.2), con criteri analoghi a quelli adottati dalla Banca dei Regolamenti Internazionali per la pubblicazione delle statistiche bancarie internazionali consolidate sull'esposizione paese. L'aggregato comprende tutte le attivita' di cassa (quali crediti, titoli, ecc) detenute dalle banche italiane, incluse le loro filiali e controllate estere, nei confronti di soggetti non residenti in Italia ad esclusione dei rapporti intragruppo e delle attivita' in valuta locale verso clientela residente nello stesso paese di insediamento delle filiali e filiazioni estere; non sono ricomprese le attivita' delle filiali italiane di banche estere. Per la classificazione delle controparti (paese e settore di attivita' ) si fa riferimento al criterio del debitore principale senza tener conto delle garanzie ricevute che possono traslare il rischio verso altri soggetti. Per la identificazione dei paesi, ivi inclusi i centri offshore, si fa riferimento alle classificazioni della Banca dei Regolamenti Internazionali.
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Glossario
RISCHIO PAESE: ESPOSIZIONE LOCALE IN VALUTA LOCALE PER CASSA SETTORI E COMPARTI DI ATTIVITA' ECONOMICA DELLA CLIENTELA
l'aggregato comprende le attivita' di cassa verso clientela locale detenute dalle unita' estere (filiali e filiazioni) delle banche italiane espresse nella valuta del paese di insediamento delle unita' stesse. I criteri di calcolo sono analoghi a quelli dell'esposizione internazionale (cfr. voce di glossario "Rischio paese: esposizione internazionale per cassa"). raggruppamenti delle unit istituzionali sulla base della loro funzione economica principale. La classificazione articolata su tre livelli: settori, sottosettori e sottogruppi. Si definiscono "comparti" i raggruppamenti di settori, sottosettori e sezioni/divisioni ATECO (vedi ATTIVITA' ECONOMICA). L'illustrazione analitica dello schema di classificazione della clientela e dei relativi criteri contenuta nella circ.N. 140/1991 "Istruzioni relative alla classificazione della clientela per settori e gruppi di attivit economica", curata dalla Banca d'Italia e disponibile sul sito. La classificazione, in vigore dal giugno 1998, segue criteri coerenti con quelli adottati dall'ISTAT, che riflettono, a loro volta, i concetti utilizzati nel sistema europeo dei conti nazionali e regionali (SEC 95). La "clientela residente" e' l'insieme dei soggetti appartenenti ai settori Amministrazioni pubbliche, Societa' finanziarie, Societa' non finanziarie, Famiglie, Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e Unita' non classificabili e non classificate. La clientela ordinaria residente definita escludendo dalle Societa' finanziarie le Autorita' bancarie centrali, le Altre Istituzioni finanziarie monetarie: banche,le Altre Istituzioni finanziarie e monetarie: fondi comuni d'investimento monetario, le Altre Istituzioni finanziarie e monetarie: altri intermediari. comprendono la totalita' dei rapporti per cassa in essere con soggetti in stato d'insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, a prescindere dalle garanzie che li assistono, al lordo delle svalutazioni e al netto dei passaggi a perdita eventualmente effettuati. Eventuali differenze tra i dati di fonte "Segnalazioni di Vigilanza" e quelli di fonte "Centrale dei rischi" possono essere ricondotte a marginali differenze di carattere normativo esistenti nei criteri di rilevazione dei due sistemi informativi. ammontare dei rapporti per cassa relativi ai soggetti per i quali nel trimestre di riferimento cessa la segnalazione in sofferenza alla Centrale dei rischi. In particolare, ai sensi della Circolare 139/91, la segnalazione di una posizione di rischio tra le sofferenze non pi dovuta quando: - viene a cessare lo stato di insolvenza o la situazione ad esso equiparabile; - il credito viene rimborsato dal debitore o da terzi, anche a seguito di accordo transattivo liberatorio, di concordato preventivo o di concordato fallimentare remissorio; rimborsi parziali del credito comportano una corrispondente riduzione dell'importo segnalato; - il credito viene ceduto a terzi; - i competenti organi aziendali, con specifica delibera hanno preso definitivamente atto della irrecuperabilit dell'intero credito oppure rinunciato ad avviare o proseguire gli atti di recupero. comprendono la totalita' dei rapporti per cassa in essere con soggetti in stato d'insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, a prescindere dalle garanzie che li assistono, al lordo delle svalutazioni e dei passaggi a perdita eventualmente effettuati. Nell'ammontare relativo alla quota assistita da garanzia reale, se il fido coperto da privilegio l'importo garantito non comprende l'effettivo controvalore della garanzia, stante la difficolta' di determinare, nella maggior parte dei casi, l'importo relativo. Esposizione complessiva per cassa di un affidato quando questi viene segnalato alla Centrale dei rischi: a) in sofferenza dall'unico intermediario che ha erogato il credito; b) in sofferenza da un intermediario e tra gli sconfinamenti dell'unico altro intermediario esposto; c) in sofferenza da un intermediario e l'importo della sofferenza sia almeno il 70% dell'esposizione dell'affidato nei confronti del sistema, ovvero vi siano sconfinamenti pari o superiori al 10% dei finanziamenti per cassa; d) in sofferenza da almeno due intermediari per importi pari o superiori al 10% del complessivo fido per cassa utilizzato nei confronti del sistema. SOFFERENZE NETTE: comprendono la totalita' dei rapporti per cassa in essere con soggetti in stato d'insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, a prescindere dalle garanzie che li assistono, al lordo delle svalutazioni e al netto dei passaggi a perdita eventualmente effettuati. Eventuali differenze tra i dati di fonte "Segnalazioni di Vigilanza" e quelli di fonte "Centrale dei rischi" possono essere ricondotte a marginali differenze di carattere normativo esistenti nei criteri di rilevazione dei due sistemi informativi. NUMERO AFFIDATI: soggetti (persone fisiche, persone giuridiche, cointestazioni) a nome dei quali siano pervenute, alla data di riferimento, una o piu' segnalazioni alla Centrale dei rischi a fronte della concessione di crediti per cassa o di firma. UTILIZZATO: ammontare del credito effettivamente erogato al cliente.
SOFFERENZE
Glossario
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SPORTELLI (NUMERO)
punti operativi che svolgono direttamente con il pubblico, in tutto o in parte, l'attivit della banca; rientrano nella definizione gli sportelli a operativit particolare; sono esclusi gli uffici di rappresentanza. indicatore sintetico e convenzionale del costo del credito. Esso e' il tasso che rende uguale, su base annua, la somma del valore attuale di tutti gli importi che compongono il finanziamento erogato dal creditore alla somma del valore attuale di tutte le rate di rimborso (cfr. il decreto del Ministro del Tesoro dell'8.7.1992 in materia di credito al consumo). Il tasso di decadimento in un determinato trimestre e' dato dal rapporto fra due quantita'. Il denominatore e' costituito dall'ammontare di credito utilizzato da tutti i soggetti censiti in Centrale dei rischi e non considerati in "sofferenza rettificata" (vedi) alla fine del trimestre precedente. Il numeratore e' pari all'ammontare di credito utilizzato dai soggetti che sono entrati in sofferenza rettificata nel corso del trimestre di rilevazione. Gli importi del denominatore sono quelli d'inizio periodo e, dal 2005, sono depurati dagli eventuali crediti ceduti, nel trimestre di riferimento, a intermediari non partecipanti alla Centrale dei rischi. Gli importi del numeratore sono quelli di fine periodo in modo da rappresentare l'esposizione che ha determinato l'ingresso in sofferenza rettificata dei soggetti coinvolti. Inoltre, se per un certo trimestre il numeratore e' pari a zero, e di conseguenza e' nullo anche il tasso di decadimento, entrambi i valori non vengono rappresentati nelle tavole; viceversa e' sempre disponibile il valore del denominatore. valori mobiliari in genere e documenti rappresentativi di titoli. Comprendono titoli di debito e titoli di capitale, inclusi i certificati di deposito e i buoni fruttiferi ed esclusi i certificati di deposito interbancari. lasso di tempo intercorrente tra la data di rilevazione e il termine contrattuale di scadenza delle singole operazioni, tenendo conto di eventuali accordi modificativi dei patti iniziali (consolidamenti, ristrutturazioni, rinnovi, ecc.).
TITOLI
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Glossario