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Tony Buzan, psicologo inglese creatore delle Mappe Mentali, presidente della Brain Foundation e fondatore del Brain

Trust Charity, unautorit mondiale nel campo delle attivit cerebrali e delle capacit di apprendimento e di sviluppo dellintelligenza. Consulente di governi e multinazionali, , autore di libri tradotti in oltre 30 lingue.

Usiamo la testa
Tony Buzan Frassinelli, 2005 ISBN 88-7684-848-7 pagine 180 Use Your Head, 1974 - 2000

Questo libro pensato per aiutarci nella crescita individuale, insegnandoci a pensare e a imparare. Conoscendo meglio il cervello e il suo funzionamento, siamo in grado di potenziare le nostre facolt. Con l'aiuto di esempi pratici, di test ed esercizi, Buzan Buzan illustra una serie di tecniche utili per sviluppare la memoria, raddoppiare la velocit di lettura migliorando la comprensione, risolvere i problemi in modo creativo, improvvisare un discorso in pubblico, studiare pi velocemente, prendere appunti utilizzando uti le mappe mentali. Usiamo la testa una lettura indispensabile per tutte le persone interessate a sfruttare meglio il loro cervello, imparando a imparare.

Una maggiore consapevolezza delle nostre capacit ci permetter di sviluppare un modo di pensare autonomo. L'uomo conosce lesatta tta posizione del proprio cervello da soli 500 anni e i maggiori progressi delle conoscenze in questo campo di studi,

grazie a chimici, biologi, fisici, psicologi, matematici, si sono avuti negli ultimi decenni. Attualmente si ha la consapevolezza che il cervello sia infinitamente pi complesso di quanto si pensasse, , e che chiunque possieda un cervello cosiddetto normale sia dotato di capacit e potenziale enormemente superiori rispetto a quanto si credesse.

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Usiamo la testa
Tony Buzan

Il cervello diviso viso in due emisferi, il destro e il sinistro, collegati da una straordinariamente complessa rete di fibre nervose, il corpus callosum. I due emisferi presiedono ad attivit mentali fondamentalmente diverse. Nella maggior parte delle persone, l'emisfero sinistro ha a che fare con la logica, l'analisi, i numeri e non solo, e mentre l'emisfero sinistro impegnato in questattivit, quello destro si trova nell'onda alfa, in stato di riposo, pronto a intervenire. Lemisfero destro del cervello, infatti, si occupa, tra laltro, dell'immaginazione, dell'immaginazione del ritmo, della dimensione, della consapevolezza spaziale, della Gestalt, la forma dinsieme. Le ricerche hanno anche dimostrato che, quando un soggetto incoraggiato a sviluppare un'area della mente in precedenza preceden ritenuta debole, tale attivit e tale sviluppo non sottraggono energia alle altre aree ma migliorano il rendimento totale del cervello. Ogni emisfero dispone quindi di un numero di capacit, solitamente attribuite all'altro emisfero, molto pi alto di quanto si credesse in passato ed in grado di compiere una gamma di attivit molto pi vasta e complessa. Le scoperte riguardanti l'emisfero destro e sinistro del cervello, e il coinvolgimento di entrambi nellapplicazione dei metodi di memorizzazione, di comunicazione e di mappatura mentale avanzata, sono alla base di questo lavoro. Luniverso mentale Il numero di atomi presenti nell'universo conosciuto , ovviamente, enorme: 10 seguito da 100 zeri. Il numero di possibili scambi tra neuroni del nostro cervello , calcolato in difetto, enormemente pi grande: 1 seguito da 800 zeri. Nel nostro cervello, ogni minuto, avviene un numero di reazioni chimiche, base delle attivit fondamentali, compreso tra 100.000 e 1 milione. Modelli di percezione Linsieme occhio umano - cervello umano a volte paragonato a una macchina fotografica,

ma un paragone del tutto inadeguato. Un'analogia pi corretta sicuramente quella dellologramma perch noi possiamo prendere unimmagine registrata dal nostro cervello e ricrearla: modificarla, ingrandirla, guardarla da diversi punti di vista, allontanarla, ruotarla, eliminarla, eccetera. Ma per er sfruttare al massimo le nostre straordinarie capacit dobbiamo imparare come opera il nostro cervello. Nei sistemi educativi di tutto il mondo ci si occupa, per, troppo poco del come simpara e del come funziona il nostro straordinario bio-computer. computer. Non si studia come funziona la memoria, come funziona l'occhio, come sia possibile applicare tecniche di studio, di concentrazione, , di memorizzazione, non si studia come funzionano i meccanismi del pensiero e della creativit. Non conosciamo gli strumenti in grado di migliorare lefficienza della nostra mente. Leggere con pi efficienza e velocit Leggere la totale interrelazione di un individuo con le informazioni simboliche. Dell'apprendimento rappresenta, rappresenta di solito, l'aspetto visivo, e comprende sette tappe: 1. riconoscimento: la conoscenza dei simboli, momento che precorre la lettura; 2. assimilazione: la luce riflessa dalla parola, recepita dall'occhio e trasmessa al cervello dal nervo ottico; 3. integrazione interna: la comprensione essenziale, il collegamento di tutti gli elementi dell'informazione; 4. integrazione esterna: l'analisi critica, itica, la valutazione, la selezione e il rifiuto; si collegano le informazioni lette con quelle possedute; 5. ritenzione: l'immagazzinamento delle informazioni; 6. ricordo: la capacit di richiamare ci che occorre quando occorre; 7. comunicazione: l'uso delle dell informazioni e comprende il pensiero. Problemi di lettura I problemi di lettura nascono dal metodo normalmente usato per insegnarci a leggere.

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Si i tratta del metodo fonetico o alfabetico che insegna al bambino prima l'alfabeto, poi i diversi suoni che corrispondono alle lettere dell'alfabeto, poi l'unione dei suoni in sillabe e infine l'unione delle sillabe in parole. Un altro metodo comune dinsegnamento alla lettura quello chiamato guarda e ripeti, basato sull'uso di cartoncini che raffigurano immagini. Il difetto di questi metodi, tuttavia, che sono inadeguati all'insegnamento della lettura nel senso pi completo del termine. Ricordandoci la definizione di lettura, chiaro che questi metodi rispondono solo alla necessit del riconoscimento, con qualche tentativo di assimilazione e dintegrazione interna. Non considerano affatto i problemi, problemi per esempio, della velocit di lettura, della ritenzione, del ricordo, della concentrazione, della valutazione, dell'interesse o della noia. E questo spiega i problemi che si presentano anche in et adulta. La lettura veloce La maggioranza delle persone legge scorrendo il testo per righe uniformi da sinistra a destra e spostandosi rapidamente dalla fine di una linea all'inizio della successiva. Cos facendo si pu solo leggere lentamente. La velocit media di lettura di 240 WPM, words per minute, parole il minuto. Per avere un termine di confronto diciamo che se l'occhio si muovesse alla velocit di una riga al secondo le parole lette sarebbero 600/700 il minuto. L'occhio vede distintamente un oggetto solo quando riesce a tenerlo fermo: se gli oggetti si muovono, l'occhio li segue per poterli vedere. Quando gli occhi devono assorbire le parole, ferme, si i soffermeranno su ogni parola prima di proseguire. Il movimento non avverr quindi seguendo righe regolari, ma con una serie di pause e di salti. La velocit di lettura sar cos molto bassa: circa 100 parole il minuto. Il problema pu essere risolto in vari modi, ma il principale velocizzare: si pu evitare e di tornare sulle parole, si pu limitare l'intervallo di tempo necessario a fissare ogni parola

perch l'occhio in grado di registrare fino a cinque parole in 1/100 di secondo e il processo per fissare le parole pu essere esteso in modo da comprendere ndere da tre a cinque parole alla volta. Il lettore lento deve compiere un lavoro mentale maggiore rispetto al lettore pi veloce e regolare, perch deve aggiungere il significato di ogni parola a quello delle parole precedenti e seguenti. Il lettore pi efficiente, che assimila gruppi di parole densi di significato, procede invece per addizioni. Un primo vantaggio per il lettore veloce quello di far svolgere ai suoi occhi un lavoro fisico minore su ogni pagina: la lettura diventa cos meno faticosa dal punto di vista muscolare. Un secondo vantaggio che il ritmo e la scorrevolezza consentono di assimilare pi comodamente il significato del testo. Altre tecniche avanzate per leggere sempre pi velocemente, mantenendo ovviamente la comprensione del testo, to, sono le tecniche di ausilio visivo, la messa a fuoco allargata e la percezione ad alta velocit. Accompagnare la lettura con una matita, una penna, un righello o il semplice dito, significa utilizzare un ausilio visivo. Inizialmente potr rallentare la lettura, anche se tutti immaginiamo di leggere pi velocemente di quanto in realt non facciamo, ma poi la velocit di lettura aumenter. La messa a fuoco allargata consiste, invece, nel mettere a fuoco pi di una riga per p volta e conviene utilizzarla assieme a un ausilio visivo. La percezione ad alta velocit consiste, infine, nello sfogliare un libro scorrendone scorrendo le pagine e cercando di cogliere in ogni pagina pi parole possibili: utile nelle tecniche di ricapitolazione one in sintesi e abitua la mente a una lettura pi rapida ed efficiente. Un buon metodo di allenamento alla lettura veloce , infine, l'utilizzo di un metronomo per scandire il miglioramento dei nostri tempi. La memoria Si d per scontato che gran parte dell'apprendimento tradizionale non produca mai il 100% della comprensione o del ricordo.

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Memoria e comprensione, con il trascorrere del tempo, non operano nello stesso modo: tutte le parole sono state comprese, ma solo alcune ricordate. Le differenze tra il funzionamento della memoria e quello della comprensione servono a spiegare perch cos tante persone non ricordino molto di quanto ascoltato trascorse solo alcune ore dallapprendimento e dalla comprensione. La ragione che il ricordo o tende a deteriorarsi con il passare del tempo, e ancora di pi se alla mente, durante lapprendimento, lapprendimento non sono concessi brevi intervalli di riposo. In circostanze normali e con una comprensione relativamente costante, tendiamo a ricordare: di pi all'inizio nizio e alla fine del periodo di apprendimento; pi voci associate per ripetizione, senso, rima, eccetera; pi nozioni straordinarie o uniche; un numero minore ore di nozioni relative alla fase centrale dell'apprendimento. Se si vuole mantenere la memorizzazione azione a un buon livello, bisogna individuare il punto in cui la memoria e la comprensione operano con maggiore armonia. In situazioni normali, tale momento si verifica nel corso di un periodo compreso tra i 20 e i 50 minuti. Un periodo pi breve non concede cede alla mente il tempo di comprendere il ritmo e l'organizzazione della materia, mentre un periodo pi lungo provoca una diminuzione continua della quantit di nozioni ricordate. Brevi intervalli opportunamente scaglionati durante l'apprendimento, scaricano scar la tensione muscolare e mentale e mantengono alta la curva del ricordo. Dopo l'apprendimento, immediatamente dopo, le ultime informazioni ricevute sono assimilate dal l ricordo, ma gi dopo solo ventiquattro ore circa l'80% delle informazioni pi dettagliate si perde. Questa drastica caduta pu essere prevenuta con adeguate tecniche di mappatura mentale e di ripasso.

Tecniche e teoria del d ripasso Chi non ripassa spreca ca lo sforzo speso nell'apprendimento. Se il ripasso organizzato correttamente, si mantiene alto il livello del ricordo raggiunto subito dopo l'apprendimento. Bisogna perci mettere in atto un preciso programma di ripassi, ciascuno dei quali deve essere praticato prima che ricordo cominci a scomparire. Il primo ripasso dovrebbe avvenire 10 minuti dopo il termine di un periodo di apprendimento (e se questo stato sta di unora durare cinque minuti): il ricordo rester vivo per circa un giorno. Il secondo ripasso dopo un giorno e durare dai due ai quattro minuti: il ricordo si manterr per circa una settimana. Il terzo ripasso dopo opo una settimana per raggiungere un mese: dopo questo periodo il ricordo sar immagazzinato nella memoria a lungo termine. Quando si affronta una nuova situazione di apprendimento, la memorizzazione delle conoscenze acquisite in precedenza sar molto bassa, e i collegamenti, che dovrebbero essere automatici, sono cancellati. La comprensione della nuova materia non per questo completa quanto potrebbe, e l'efficienza e la velocit di apprendimento sono a loro volta inferiori. Ma non bisogna mai pensare di non riuscire ad apprendere. La mancanza canza di ripasso dannosa anche per la memoria in generale. Ogni nuova informazione trascurata che non sia trattenuta a livello conscio, non disponibile per formare collegamenti con i nuovi ricordi. E dato che la memoria un processo basato sui collegamenti egamenti e le associazioni, meno nozioni esistono nel magazzino dei ricordi, meno possibilit ci sono di registrare e collegare nuove nozioni. Quando si studia, la crescente massa di conoscenze a disposizione consente di elaborare pi facilmente quelle nuove, nu perch ogni informazione assorbita nel contesto dinsieme. Questo processo accresce la fiducia in se stessi, il proprio successo nel lavoro e la qualit della vita.

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Sistemi di memorizzazione mnemonica I metodi che consentono alla mente di ricordare pi facilmente e rapidamente, permettendole poi di conservare il ricordo pi lungo, sfruttano una naturale capacit del cervello. Tali metodi sono strettamente connessi ai meccanismi essenziali del cervello e si basano sulla capacit associativa e di collegamento della memoria. Se si collega, per esempio, una parola a un'immagine o parola-chiave, chiave, le immagini collegate dovranno avere caratteristiche come: sinestesia/sensualit (la sinestesia la fusione dei sensi, i cinque tradizionali pi la kinestesia, la consapevolezza della posizione corporea e del movimento nello spazio); movimento (in ogni immagine mnemonica il movimento accresce accres i possibili collegamenti che il cervello pu stabilire per richiamare i ricordi); associazioni; sessualit; umorismo; immaginazione; numero; simbolismo; colore; ordine e sequenza; immagini positive; esagerazioni. importante, quando si formano le immagini, avere una raffigurazione mentale molto chiara davanti all'occhio interiore. Il sistema dei numeri-rima, rima, per esempio, facilita il ricordo. La memoria quindi soprattutto un processo associativo e di collegamento, e molto dipende di dallelaborazione corretta di parole e concetti chiave. Le parole chiave Una parola o espressione chiave per ricordare, ricordare raccoglie una vasta gamma dimmagini speciali e, quando innescata/richiamata, ne emette/rilascia alcune. Una parola-creativa particolarmente evocativa e produttiva dimmagini, ma molto pi generica della diretta parola-chiave per ricordare. Oltre a comprendere la differenza

tra parole per creare e parole per ricordare bisogna anche capire la natura delle parole stesse e il modo odo con cui il cervello le usa. Ogni parola pluriordinata, il che significa semplicemente che a ogni parola si agganciano moltissime altre parole. Oltre alla natura pluriordinata delle parole, ogni cervello diverso dagli altri. Ogni individuo vive un'esistenza n'esistenza diversa da ogni altro individuo. Inoltre, le associazioni che ciascuno stabilir con ogni parola saranno diverse da quelle stabilite dagli altri. Oltre a vedere in modo unico le immagini personali, ogni cervello anche creativo e organizzativo del senso di quellimmagine e della parola collegata. Linsieme dei ricordi di una persona, possiede la stessa natura dei concetti chiave: non un processo letterale, parola per parola, ma sintetizza l'argomento in parole-chiave parole che delineano i personaggi principali, i contesti, gli eventi, aggiungendovi poi dei dettagli descrittivi. Nel modo tradizionale di prendere appunti il 90% delle parole non cos necessario e si perde tempo a registrare e rileggere parole che non servono per la memorizzazione. memorizz La memoria lavora per associazioni e ogni elemento in pi, inutile, rappresenta solo un disturbo. Le mappe mentali Si a lungo pensato che la mente dell'uomo operi secondo un criterio lineare. Nella lingua parlata siamo costretti, dalla natura del tempo e dello spazio, a pronunciare e ad ascoltare solo una parola alla volta. La comunicazione orale giudicata un processo lineare tra due persone. La lingua scritta ancora pi lineare: la stampa pa organizzata secondo una serie di linee o righe. Questa linearit influenza le normali procedure di scrittura e di appunti, tuttavia il cervello pluridimensionale e capace di creare modelli. Le parole possono anche passare da una persona all'altra in modo lineare, ma il cervello che le riceve non le gestisce attraverso

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semplici elenchi e linee. Durante lascolto, il cervello mette in relazione tra loro intere reti di parole e idee, riflettendo e preparando la possibile risposta. La mente perfettamente amente in grado di assumere informazioni non lineari: : nella vita di tutti i giorni lo fa continuamente guardando semplici forme non lineari di stampa come fotografie, illustrazioni, diagrammi, eccetera. Ma se vogliamo che il cervello si relazioni con l'informazione formazione con maggiore efficienza, l'informazione deve essere strutturata in modo da inserirsi nel cervello il pi facilmente possibile. Quindi: se il cervello opera primariamente con concetti chiave, interconnessi e integrati, gli appunti e i rapporti verbali erbali devono essere strutturati in questo modo. Invece di partire dall'inizio e organizzare il materiale per frasi o elementi (come negli elenchi), bisogna partire dal centro, e collocarvi l'idea principale, procedendo poi per ramificazioni, in base alle idee individuali e alla forma generale del tema centrale. Una mappa mentale presenta molti vantaggi rispetto alla forma lineare: il centro e l'idea principale sono meglio definiti, l'importanza di ogni idea chiara perch le pi importanti sono vicine al centro e le meno importanti in periferia; i collegamenti fra concetti chiave sono immediatamente riconoscibili; il ricordo e il ripasso sono pi efficaci e rapidi; la natura della struttura permette di aggiungere sempre nuove informazioni; ogni mappa diversa da qualunque altra; la forma aperta della mappa permette al cervello di stabilire pi prontamente nuovi collegamenti. Nel fare una mappa mentale, conviene onviene quindi iniziare sempre dal centro con un'immagine, usare pi immagini possibili, scrivere in stampatello i concetti e collegarli uno all'altro con delle linee, usare colori, lasciare la mente pi libera possibile.

Rispetto agli elenchi, che funzionano funzion in modo contrario al funzionamento del cervello, in una mappa mentale ogni idea una possibilit aperta e la mappa cresce organicamente senza mai irrigidirsi. Mappe mentali: usi e applicazioni Il cervello gestisce quindi meglio le informazioni se queste sono progettate per essere memorizzate: una tecnica di appunti e di organizzazione del pensiero pensata per soddisfare i bisogni di tutto il cervello non deve includere solo parole, numeri, sequenze, seque linearit, ma anche colori, dimensioni, ritmi visivi, consapevolezza dello spazio, immagini creative, eccetera. Le mappe mentali sono intimamente connesse alla funzione della mente e possono essere usate in quasi tutte le attivit che coinvolgono il pensiero, il ricordo, la pianificazione, la creativit. possibile prepararle e utilizzarle per delle conferenze o per delle riunioni, per dei discorsi o per degli articoli: articoli per qualsiasi cosa. MMOST MMOST la a Tecnica Organica di Studio dalla Mappa Mentale. Nell'istruzione tradizionale, l'informazione fornita o insegnata in base alle diverse aree di conoscenza che circondano l'individuo. La direzione dello scambio va dallargomento d all'individuo, al quale linformazione semplicemente proposta, con la pretesa che la assorba, la impari e la ricordi il pi possibile. Questo un approccio del tutto sbilanciato sia allo studio sia al modo con co cui la persona si relaziona con le informazioni e la conoscenza che la circonda. Nelle nuove forme distruzione, la tendenza precedente da invertire. Invece di insegnare subito all'individuo fatti che riguardano altre cose, bisogna insegnargli prima quelli che riguardano lui stesso: come pu imparare, pensare, ricordare, intuire, creare, risolvere problemi, eccetera. Le cose non devono essere insegnate o introdotte a forza.

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Ognuno in grado di affrontare gli argomenti in proprio, cercando aiuto o assistenza solo quando ne avverte la necessit. Solo concentrandosi oncentrandosi sull'individuo e sulle sue capacit, diventer r possibile considerare l'apprendimento nella giusta prospettiva. La tecnica organica di studio divisa in due sezioni principali: la preparazione e le applicazioni. La preparazione comprende la scorsa, il tempo e la quantit, la mappa mentale della conoscenza, le domande e gli obiettivi. L'applicazione comprende la rassegna generale, lanteprima, lapprofondimento, la revisione. La scorsa un'occhiata in generale a tutto il libro per coglierne il senso generale. Occorre poi decidere la quantit di tempo necessaria allo studio in modo da avere un riferimento cronologico (oltre a un punto di arrivo e un obiettivo), evitando il timore latente dell'ignoto. Una volta decisa la quantit di materiale da studiare, segnare e rapidamente tutto ci che si sa sull'argomento migliora la concentrazione: una prima mappa mentale. Una continua pratica di schematizzazione delle informazioni ni permette di essere sempre coscienti di quanto si sa.

Fare domande e definire obiettivi permette poi di chiarire quanto si sta facendo e di focalizzare il suo scopo. Pi precise sono le domande pi precisi precis saranno gli scopi. La rassegna generale scorrere scor il libro per trovare tutto ci che non compreso nel normale materiale stampato, cio gli ausili visivi: tavole, indici, illustrazioni, grafici, date, eccetera. Lanteprima copre invece tutto ci che la rassegna generale non ha coperto: il contenuto linguistico del testo, diviso in paragrafi. Sia nella rassegna generale, sia nellanteprima, occorre selezionare ed eliminare. Lapprofondimento pprofondimento permette di riempire le zone poco conosciute. La revisione il controllo finale. Grazie alla bellezza e alla complessit del cervello, ai suoi enormi poteri intellettuali ed emotivi, alla capacit di assorbire informazioni e di gestirne la memorizzazione, alle nuove tecniche per permettere al cervello di esprimersi e organizzarsi in questioni qu molto pi adatte al modo in cui siamo fatti, la lettura, lo studio, l'apprendimento e la vita in generale dovrebbero diventare ci che possono essere: processi piacevoli e scorrevoli, che non provocano sofferenza o frustrazione ma piacere e soddisfazione. soddisf Tony Buzan

Effective Book Briefs un periodico online che permette, in modo rapido e quando si vuole, di aggiornare le proprie conoscenze, ottimizzare il proprio tempo e aumentare la propria produttivit. Efficacia e concisione che derivano dallo stesso significato del verbo to brief, riassumere, dare brevi istruzioni, e, per estensione, del suo sostantivo briefing che, nellorganizzazione aziendale, descrive sia il complesso di informazioni mazioni e istruzioni con cui si affida un compito a un collaboratore, in modo da facilitargli e permettergli il raggiungimento dellobiettivo, sia la riunione in cui vengono impartite tali istruzioni. Effective Book Briefs seleziona accuratamente, tra le migliaia di libri pubblicati ogni anno, 72 testi italiani e internazionali, preparando per ognuno un Book Brief: una presentazione dei contenuti del libro, un sunto dei suoi concetti e delle sue idee, idee uno strumento efficace e rapido di conoscenza e crescita professionale e personale. Ottimizzate il tempo. Risparmiate centinaia di ore di lettura. Aumentate la produttivit. Memorizzate nuove idee chiave. Applicate subito. Investite oculatamente. I benefici di Effective Book Briefs, con efficacia e concisione, concisione, sono questi.

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