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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
luned-marted 10-11 marzo 2014

Unicuique suum
Anno CLIV n. 57 (46.599)
.

Citt del Vaticano

AllAngelus il Papa ricorda che la strada della fede passa anche attraverso il buio e il dubbio

Dopo oltre tre mesi

Fame di Dio
E nel pomeriggio linizio degli esercizi spirituali quaresimali ad Ariccia
La Parola di Ges nel Vangelo ci d forza, ci sostiene nella lotta contro la mentalit mondana che abbassa luomo al livello dei bisogni primari, facendogli perdere la fame di ci che vero, buono e bello, la fame di Dio e del suo amore. Papa Francesco ha commentato cos allAngelus di ieri, domenica 9 marzo, lepisodio delle tentazioni di Ges durante i quaranta giorni trascorsi nel deserto prima di iniziare la sua missione pubblica. Il tentatore ha ricordato cerca di distogliere Ges dal progetto del Padre, ossia dalla via del sacrificio, dellamore che offre se stesso in espiazione, per fargli prendere una strada facile, di successo e potenza. Ma Ges sa bene che con Satana non si pu dialogare, ricordiamolo anche noi nel momento delle tentazioni. Nel pomeriggio Papa Francesco ha poi raggiunto la casa Divin Maestro ad Ariccia, dove si fermer sino a venerd mattina, 14 marzo, per gli esercizi spirituali con la Curia romana.
Tra i prelati della Curia romana per la recita dei Vespri nella cappella della casa Divin Maestro ad Ariccia PAGINA 8

Liberate le suore rapite in Siria


DAMASCO, 10. Le tredici suore ortodosse del convento siriano di Maalula, tenute in ostaggio da oltre tre mesi dai ribelli antiregime e liberate domenica alla frontiera siro-libanese, sono tornate a Damasco. Dopo il rapimento avvenuto il 2 dicembre scorso dal convento greco-ortodosso di Santa Tecla, durante gli scontri tra insorti islamici e forze lealiste nel villaggio a maggioranza cristiana situato a nord della capitale le religiose erano state condotte in una localit non precisata tra le montagne che separano la Siria dal Libano, dove da alcune settimane le forze lealiste sostenute dagli Hezbollah libanesi tentano di espugnare lultima roccaforte ribelle. Il loro rilascio negoziato secondo quanto riporta lAnsa dai servizi di sicurezza libanesi e da quelli del Qatar stato ottenuto Fronte al-Nusra, gruppo radicale islamico che combatte contro le forze del presidente siriano Assad. In questi tre mesi le religiose sono per due volte comparse in video trasmessi dai media panarabi e libanesi, rispettivamente il 6 dicembre e il 10 febbraio scorsi. In entrambi i filmati, le suore avevano smentito la versione del rapimento e confermato il racconto dei miliziani qaedisti. Ci hanno portato in salvo durante i bombardamenti hanno pi volte dichiarato. Intanto, piena emergenza sanitaria nel Paese con i medici costretti ad operare in condizioni spesso proibitive. E la grave situazione sta mettendo seriamente a rischio soprattutto la vita di milioni di bambini. Secondo le organizzazioni umanitarie, sono infatti oltre 4,3 milioni i piccoli sfollati interni, intrappolati nel conflitto in Siria, che

Mentre Putin detta le condizioni del negoziato

Anche la Cina chiede garanzie sulla crisi ucraina


KIEV, 10. Si intensificano i contatti diplomatici per cercare di stemperare la crisi ucraina. Il presidente cinese, Xi Jinping, ha sollecitato una soluzione politica e ha chiesto a tutti i protagonisti di esercitare calma e moderazione: lo ha fatto nel corso di due telefonate distinte, una al presidente statunitense, Barack Obama, laltra al cancelliere tedesco, Angela Merkel. La situazione in Ucraina estremamente complessa: quel che pi urgente che tutte le parti in causa mantengano la calma e mostrino moderazione per evitare unescalation della tensione, ha fatto sapere da Pechino il ministero degli Esteri, citando le parole di Xi a Obama. Per risolvere la crisi ha aggiunto devono essere percorse tutte le strade diplomatiche e politiche. Anche al cancelliere Merkel, Xi ha detto che la situazione in Ucraina estremamente delicata e deve essere affrontata con grande attenzione. E mentre il deposto presidente ucraino, Viktor Ianukovich, terr domani una conferenza a Rostov sul Don, nel sud della Russia, ieri in Crimea si sono registrati i primi scontri tra filo-russi e sostenitori del nuovo Governo di Kiev. Dal canto suo, il presidente russo, Vladimir Putin, continua a difendere la legittimit delle autorit locali della Crimea e della consultazione referendaria da esse convocata ma non considerata valida dallEsecutivo centrale. Putin ha ribadito la sua linea nelle telefonate al cancelliere tedesco, Angela Merkel, e al premier britannico, David Cameron, entrambi fermi su posizioni diametralmente opposte. Ma, secondo Londra, il leader del Cremlino ha assicurato allo stesso Cameron di voler trovare una soluzione diplomatica alla crisi, promettendo di parlare al suo ministro degli Esteri, Serghiei Lavrov, del gruppo di contatto sollecitato dalle cancellerie occidentali. Putin ha riconosciuto che nellinteresse di tutti noi avere unUcraina stabile. Pi o meno allo stesso momento, la Casa Bianca annunciava che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ricever mercoled a Washington il premier ucraino, Arseniy Yatseniuk, per tentare di trovare una soluzione pacifica alla crisi, nel rispetto dellintegrit dellUcraina e con il sostegno economico della comunit internazionale. Secondo molti analisti la linea rossa del Cremlino al di sotto della quale non possibile il successo di alcun negoziato costituita dalla permanenza della flotta del Mar Nero a Sebastopoli, dalla sicurezza e la tutela (compresa quella linguistica) della minoranza russa, anche tramite una maggiore autonomia locale, e dal mantenimento della neutralit di Kiev, ossia dalla sua non adesione alla Nato. Garanzie difficili da ottenere in questa situazione di inasprita conflittualit internazionale e divisioni interne, con in pi lincognita delle presidenziali ucraine del 25 maggio dove tutti i candidati favoriti sono determinati avversari di Mosca. Lo si visto anche ieri, a Kiev, in unaffollata piazza Maidan cuore della rivolta contro Ianukovich dove il premier Yatseniuk ha ammonito Putin che Kiev non ceder un centimetro della sua terra alla Russia. E ha promesso, in base al memorandum di Budapest del 1994, la protezione della Gran Bretagna e degli Stati Uniti, dove mercoled sar appunto ricevuto da Obama, come ha reso noto il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney.

Una religiosa dopo la liberazione (Afp)

in cambio della liberazione di 153 donne siriane detenute nelle carceri di Damasco. Il convoglio con le suore, riferiscono i media di Beirut, ha attraversato la frontiera con il Libano nei pressi di Aarsal, zona sunnita della valle della Bekaa circondata dagli sciiti solidali con Hezbollah. Parallelamente, i mezzi con a bordo le detenute siriane si avvicinato da Damasco al valico frontaliero ufficiale siro-libanese di Jdeidet Yabus-Masnaa. Il generale libanese Abbas Ibrahim, sciita e responsabile della sicurezza generale, ha assicurato che dopo la liberazione le suore sono state fatte rientrare in Siria con un viaggio durato pi di nove ore. La madre superiora, Pelagia Sayaf, ha assicurato che le suore sequestrate sono state trattate bene dai loro rapitori, gli uomini del

subiscono tutti i giorni le gravi conseguenze di un sistema sanitario al collasso e che hanno disperato bisogno di cibo, medicine, supporto psicologico e un riparo sicuro. Due ospedali su tre sono distrutti o inservibili, come il 38 per cento delle strutture mediche di base. Ferme quasi tutte le ambulanze. Non solo: la met dei medici ha abbandonato il Paese, altri sono stati uccisi o imprigionati, e tra il personale sanitario rimasto, in media, solo uno su trecento ha le competenze per affrontare le emergenze. Nel caso della citt di Aleppo i medici rimasti ad assistere una popolazione di pi di due milioni di persone sono solamente 36: le linee guida dellO rganizzazione mondiale della sanit ne prevederebbero invece 2.500 per centri urbani di analoghe dimensioni.

Trentasette morti in un attentato suicida a Hilla

LIraq e le violenze senza fine


BAGHDAD, 10. Unaltra domenica di sangue in Iraq. Trentasette persone sono morte, tra cui due donne e cinque bambini, e altre 166 sono rimaste ferite nellattentato suicida che ha avuto luogo di fronte a un posto di blocco a Hilla, localit situata a sud di Baghdad. Secondo quanto hanno riferito fonti della sicurezza, un attentatore suicida, a bordo di un minibus carico di esplosivo, si fatto saltare in aria in mezzo a una fila di auto in un momento di grande affluenza a un posto di blocco, allingresso della citt. Ho visto le fiamme avvolgere il posto di blocco e le auto in fila e molte persone non sono riuscite a uscire dalle loro auto perch la pressione causata dallesplosione ha bloccato le portiere ha raccontato uno dei feriti. Alcune persone sono morte carbonizzate ha affermato un poliziotto. Nellattentato, ha riferito lemittente Al Iraqiya, sono morti anche due dipendenti della stessa tv. Sangue non solo a Hilla. Due soldati sono stati uccisi a un posto di blocco ad Abu Ghraib, a ovest di Baghdad. E a nord della capitale cinque poliziotti e due militari sono morti in due diversi attacchi. Anche marzo dunque si conferma un mese sanguinoso per lIraq, dopo che dallinizio dellanno le persistenti vi0lenze, in particolare tra sciiti e sunniti, hanno provocato un pesante bilancio di vittime, anzitutto fra i civili.

Il nuovo direttore dellistituzione torinese anticipa i suoi programmi

Ecco come sar il futuro Museo Egizio


CHRISTIAN GRECO
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Provvista di Chiesa
Il Santo Padre ha nominato Vescovo della Diocesi di Rockhampton (Australia) il Reverendo Michael Fabian McCarthy, del clero di Brisbane, finora Vicario Episcopale e Parroco a Hendra.

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Il coro e balletto della flotta russa del Mar Nero durante unesibizione a Simferopoli (Reuters)

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LOSSERVATORE ROMANO

luned-marted 10-11 marzo 2014

Allarme del segretario generale delle Nazioni Unite

Blindati bloccano a Caracas una marcia delle donne contro la crisi alimentare

A rischio lincolumit dei civili nel Darfur


KHARTOUM, 10. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Kimoon, ha affermato ieri che le pesanti restrizioni imposte dal Governo e la mancanza di un adeguato equipaggiamento di alcuni caschi blu stanno ponendo seri ostacoli allazione diretta a proteggere i civili nel Darfur, in Sudan. Citato dalla France Presse, Ban Ki-moon ha detto che si tratta di una situazione molto preoccupante, alla luce del fatto che nella regione le violenze non accennano a placarsi e, di conseguenza, si rendono sempre pi necessarie misure e provvedimenti in grado di garantire la tutela della popolazione. In un rapporto sulle attivit della Minuad, la missione congiunta delle Nazioni Unite e dellUnione africana nel Darfur, contenuto un appello di Ban Ki-moon al Consiglio di Sicurezza affinch ratifichi adeguate e numerose raccomandazioni che permettano alla Minuad di garantire unefficace opera di assistenza ai civili. Nel rapporto si sottolinea che nella regione, da lungo tempo segnata da sanguinose violenze, linsicurezza dominante, come pure rimangono forti ed evidenti le privazioni cui sottoposta la popolazione. La Minuad, istituita sei anni fa, conta su 19.000 fra soldati e poliziotti. Si tratta, ricorda la France Presse, di una delle missioni di pace pi importanti nel mondo: ma tale missione proprio di recente stata messa sotto pressione da una recrudescenza delle violenze. Del resto il quadro che si venuto a creare assai eloquente. Si stima che pi di quarantamila civili siano stati costretti alla fuga, dopo che alcuni villaggi sono stati saccheggiati, dati alle fiamme e rasi al suolo da diversi gruppi di miliziani armati. Al momento vi sono pi di due milioni di sfollati. Undici anni di conflitto fra i ribelli e le truppe di Khartoum hanno finito per segnare drammaticamente la regione del Darfur: ma non c solo questo conflitto. Ricorda la France Presse, infatti, che ad aggravare la situazione concorrono gli scontri fra le diverse trib che si contendono le terre. Secondo gli analisti, il Governo di Khartoum non sembra in grado di gestire efficacemente la presenza di queste trib armate dallEsecutivo stesso per combattere contro i ribelli. E dunque ora il Governo si trova ad agire fondamentalmente su due fronti: quello dei ribelli e quello delle trib in lotta fra loro. E le prospettive, in merito, non sono confortanti, considerando che le trib, che prima avevano dato, almeno sulla carta, il proprio appoggio al Governo, sembrano ora allontanarsi da questo impegno, lasciando cos Khartoum in parte sguarnita nellannoso conflitto con i ribelli.

Biden invita Maduro a dialogare con lopposizione


CARACAS, 10. La situazione creatasi in Venezuela con il susseguirsi delle proteste antichaviste allarmante e il Governo del presidente Nicols Maduro deve rispettare i diritti universali, compresa la libert di espressione e di riunione ma anche impegnarsi in un dialogo sincero in un Paese che profondamente diviso. La ha dichiarato ieri il vicepresidente statunitense, Joe Biden. In una lunga intervista al giornale El Mercurio, Biden, che giunto a Santiago del Cile dove marted sar presente alla cerimonia di insediamento di Michelle Bachelet, ha sottolineato che rispondere a manifestazioni pacifiche con le forze di sicurezza e milizie armate, demonizzare e arrestare gli oppositori e rafforzare drasticamente le restrizioni sulla stampa non latteggiamento che ci si aspetta da una democrazia che rispetta i diritti umani. Nel frattempo, la protesta nazionale convocata dallopposizione contro la politica economica del Governo Maduro ha mobilitato migliaia di persone sabato in una decina di citt del Venezuela, ma a Caracas la marcia delle pentole vuote delle donne antichaviste, che doveva concludersi davanti alla sede del ministero dellAlimentazione, stata impedita da un impressionante dispositivo di blocco di mezzi blindati delle forze di sicurezza. Il leader oppositore Henrique Capriles ha accusato Maduro di avere paura delle pentole vuote, perch sa che sono vuote per colpa sua. In Venezuela c penuria dei beni di consumo: secondo statistiche dello stesso Governo, oltre il 20 per cento dei prodotti di prima necessit inclusi la farina di mais, lolio e la carne di pollo risulta difficile, quando non impossibile, da acquistare durante la spesa quotidiana.

Testa a testa tra i candidati alle presidenziali in El Salvador


SAN SALVAD OR, 10. Clima di tensione e grande incertezza in El Salvador dopo le elezioni presidenziali di ieri. Secondo i risultati preliminari, Salvador Snchez Cern, candidato degli ex guerriglieri del Fronte Farabundo Mart per la liberazione nazionale (Fmln, al potere), si imposto per un soffio su Norman Quijano, ex sindaco della capitale e rappresentante dellAlleanza repubblicana nazionalista (Arena). Scrutinato il 99,95 per cento dei voti, Snchez Cern ha il 50,11 per cento delle preferenze a fronte del 49,89 per cento di Quijano, scarto equivalente a meno di ottomila voti. Gli elettori chiamati alle urne sono stati poco meno di cinque milioni. In un duro discorso nella notte ai suoi simpatizzanti, Quijano ha sottolineato che lArena deciso a difendere la vittoria anche con la vita. Non permetteremo i brogli di tipo chavista e madurista del Venezuela. Prima dellintervento, il sindaco di San Salvador aveva festeggiato la vittoria insieme ai suoi simpatizzanti. E lo stesso aveva daltra parte fatto anche Snchez Cern: abbiamo trionfato per la seconda volta. Poco prima, il presidente del Tribunale supremo elettorale, Eugenio Chicas, aveva chiaramente invitato i due a non proclamarsi vincitori. Abbiamo quasi concluso lo scrutinio preliminare per i margini sono molto stretti, aveva spiegato Chicas in una dichiarazione letta alla catena nazionale della radio e della televisione, chiedendo pazienza e rinviando lannuncio del nome del prossimo presidente alle prossime ore, dopo un conteggio definitivo e la verifica delle schede scrutinate. Gli ultimi sondaggi diffusi nei giorni scorsi davano Snchez Cern in chiaro vantaggio (fra dieci e 18 punti), anche sulla scia dei risultati del primo turno delle presidenziali lo scorso 2 febbraio (48,93 per cento contro 38,96 per cento).

Attacco allOnu nel Nord Kivu


KINSHASA, 10. Elicotteri delle Nazioni Unite hanno risposto al fuoco dei ribelli, ieri, nellest della Repubblica Democratica del Congo. Lattacco contro obiettivi della missione dellOnu (Monusco) avvenuto, senza provocare vittime, nel Nord Kivu, a circa ottanta chilometri da Goma. Negli ultimi giorni si erano registrati scontri fra unit della Monusco e gruppi di ribelli.

Un manifestante nella capitale venezuelana (Reuters)

Primi risultati delle elezioni legislative per il rinnovo di Camera e Senato

In Colombia il Governo conserva la maggioranza


BO GOT, 10. Nelle elezioni legislative di ieri in Colombia, lalleanza centrista che sostiene il Governo del presidente, Juan Manuel Santos, riuscita a mantenere la maggioranza relativa in entrambe le Camere del Parlamento. Per il momento sono disponibili i dati, peraltro non ancora definitivi, sul Senato, dove la coalizione di centrodestra ha conquistato 45 dei 102 seggi. Diversi osservatori internazionali hanno sottolineato come lesito della consultazione elettorale premi gli sforzi perseguiti da Santos nellambito del processo di pace con i guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), in corso da oltre un anno allAvana. Buon risultato anche per il nuovo partito di destra Centro democratico di lvaro Uribe, ex presidente e oggi allopposizione, che ha ottenuto 20 seggi, diventando cos il primo partito dopposizione al Senato. Alle urne sono stati chiamati poco pi di 32 milioni di elettori, per rinnovare i 166 seggi della Camera bassa e i 102 del Senato. I risultati delle legislative sono considerati fondamentali in vista delle elezioni presidenziali del 25 maggio prossimo, nelle quali Santos cercher di ottenere la fiducia per un secondo mandato. Soprattutto per continuare i colloqui di pace con le Farc e per porre fine al sanguinoso conflitto interno. Santos chiede infatti un ulteriore mandato popolare per continuare la trattativa, mentre il suo predecessore Uribe sta guidando una campagna a favore della linea dura contro le Farc. In cinquantanni di conflitto fra guerriglia e Governo di Bogot vi sono stati duecentomila morti e tre milioni di profughi interni. E secondo il ministro della Difesa, Juan Carlos Pinzn, le autorit sono riuscite a prevenire una serie di attentati dinamitardi che proprio i guerriglieri delle Farc intendevano perpetrare nella citt nord orientale di Cucuta, in concomitanza con le elezioni parlamentari. Pinzn ha aggiunto che un leader regionale del gruppo guerrigliero stato arrestato.

Le truppe somale riconquistano alcune localit nel sud-ovest

Altra vittoria sui guerriglieri di al Shabaab


MO GADISCIO, 10. Le forze dellUnione africana in Somalia (Amisom), coadiuvate dalle milizie somale progovernative, hanno riconquistato in questi ultimi giorni alcune localit della regione di Bakol, nel sud-ovest, al confine con lEtiopia, che erano finite, dopo aspri combattimenti, nelle mani dei guerriglieri di al Shabaab. Lo hanno annunciato, citate dalla France Presse, fonti dellAmisom. Tale riconquista sinserisce nellambito di unoffensiva, su vasta scala, lanciata dalle autorit di Mogadiscio che ha per obiettivo arginare, per quanto possibile, lavanzata di al Shabaab in varie parti del territorio. Circa una settimana fa, al termine di pesanti scontri contro i miliziani islamisti, era tornata sotto il controllo delle forze governative la citt di Rabdhure, anchessa situata nella regione di Bakol. stata una riconquista importante: Rabdhure, infatti, stata a lungo utilizzata da al Shabaab come base per lanciare attacchi in tutta la regione. Lo scorso settembre, poi, lesercito somalo aveva ripreso il controllo di Mahaday, unaltra localit situata nella regione di Bakol. Secondo quanto hanno riferito le fonti dellAmisom, le ultime localit, in ordine di tempo, riconquistate sono Hudur e Wajid, rispettivamente a 350 e a 300 chilometri a nord-ovest di Mogadiscio. In queste due localit gli abitanti, per sottrarsi alle violenze, si sono visti costretti a lasciare le proprie case. Una fuga che in taluni casi finita per sovrapporsi a quella dei miliziani islamisti costretti alla ritirata. Da rilevare che la localit di Hudur era stata gi sottratta ad al Shabaab, nel 2012, grazie allintervento delle forze etiopi, le quali, successivamente, si erano ritirate: e Hudur, poco dopo, era finita nuovamente nelle mani dei miliziani islamisti. Ricorda la France Presse che le forze etiopi, intervenute in Somalia tra la fine del 2006 e linizio del 2009, hanno inviato un nuovo contingente, nel novembre del 2011, dispiegato nelle aree confinanti. E al riguardo la France Presse sottolinea limportante contributo dato dalle unit etiopi alle operazioni militari dellAmisom contro le roccaforti di al Shabaab. Lo scorso gennaio le autorit di Addis Abeba hanno inviato in Somalia un contingente formato da 4.400 uomini per dare cos rinforzi allAmisom: in questo modo salito a ventiduemila il numero degli effettivi della missione dellUnione africana in Somalia.

Ucciso un boss del narcotraffico messicano


CITT DEL MESSICO, 10. Il messicano Nazario Moreno Gonzlez, detto El Chayo, pericoloso capo di un gruppo dii narcotrafficanti dello Stato del Michoacn, nellovest del Messico stato ucciso ieri in uno scontro armato con i militari. Luomo era gi stato dato per morto nel 2010. La notizia stata diffusa da una fonte governativa ampiamente ripresa dalle agenzie latinoamericane. El Chayo stato il leader del cartello denominato la famiglia Michoacana. Il segretario esecutivo del sistema nazionale di Sicurezza pubblica del Governo messicano, Monte Alejandro Rubido, ha reso noto che lo scontro armato nel quale rimasto ucciso il narcotrafficante avvenuto a 13 chilometri dalla citt di Tumbiscato. Nellincontro con la stampa Rubido era accompagnato dal capo dellagenzia di investigazione criminale, Toms Zern, il quale ha affermato che la conferma dellidentit di El Chayo si avuta dalle impronte digitali, ma che ulteriori indagini verranno eseguite. El Chayo stato localizzato nelle prime ore di ieri dai militari che hanno tentato invano di catturarlo vivo.

Forte terremoto al largo della California


WASHINGTON, 10. Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6,9 sulla scala Richter stata registrata stamane nelloceano Pacifico, al largo della California. Secondo i rilevamenti dello United States Geological Survey (Usgs), il sisma ha avuto lipocentro a soli sette chilometri di profondit ed epicentro 81 chilometri ad ovest della cittadina di Eureka, capoluogo della contea di Humboldt. In base a dati statistici, lUsgs ha parlato di una scossa dal potenziale distruttivo medio, percepita molto intensamente dalla popolazione. Dopo la scossa principale e alcune successive di assestamento di minore intensit non stato diffuso lallarme tsunami nel Pacifico. Lo ha confermato alla stampa il Pacific Tsunami Warning Center. Il terremoto stato avvertito anche nel sud dellOregon. Al momento non si registrano danni a persone o cose. Eureka non nuova ai terremoti. Un anno fa, infatti, si verificato un sisma di intensit 5,6, mentre lultima grande scossa (di magnitudo 6,5 sulla scala Richter) risale al 2010. La California attraversata dalla faglia geologica di SantAndrea, che si estende per oltre 1.300 chilometri attraverso lo Stato americano. Questa faglia, tra la placca nordamericana e la placca pacifica, causa spesso terremoti, anche di forte intensit. La faglia di SantAndrea passa vicina a molte grandi citt degli Stati Uniti, tra cui San Francisco e Los Angeles.

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Ashton in missione a Teheran

Quarantadue migranti muoiono nonostante i soccorsi in un naufragio al largo delle coste meridionali

Nessuna garanzia di un accordo sul nucleare iraniano


TEHERAN, 10. Nella prima visita di un alto responsabile per la Politica estera e di sicurezza comune dellUe a Teheran dopo quella compiuta da Javier Solana nel giugno di sei anni fa, Catherine Ashton ha colto loccasione per lanciare un avvertimento. Nella sua veste di coordinatrice del gruppo cinque pi uno che negozia sul programma nucleare iraniano la diplomatica ha tenuto a precisare che non c garanzia che le trattative portino allaccordo finale per disinnescare una delle pi preoccupanti crisi mondiali. Ashton ha per sottolineato che lo scopo di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia e Cina pi la Germania quello di raggiungere un intesa per garantire che il programma nucleare iraniano non conduca alla bomba atomica. Stemperando pessimismo e cautele, in una conferenza stampa congiunta con Ashton, il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha addirittura aumentato lottimismo dellEsecutivo del presidente iraniano, Hassan Rohani, circa i tempi del negoziato: possibile raggiungere un accordo in quattro o cinque mesi o anche in un periodo di tempo pi breve. Intanto, da Tel Aviv il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha criticato la visita della Ashton nella capitale iraniana.

Tragedia nello Yemen


Migliaia di persone raggiungono ogni anno il Paese fuggendo dal Corno dAfrica
SANA, 10. Nuova tragedia dellimmigrazione al largo alle coste meridionali dello Yemen. Il ministero della Difesa ha annunciato la morte di 42 africani nel naufragio della loro imbarcazione. Ununit della marina yemenita riuscita a salvare altri trenta migranti che sono stati trasportati in un campo di rifugiati nella citt di Mayfaa, ha precisato il ministero attraverso il proprio sito internet. Il naufragio avvenuto al largo delle coste di Beer Ali, nella provincia meridionale di Shabwa. Secondo lOrganizzazione internazionale delle migrazioni circa 84.000 persone provenienti dal Corno dAfrica sono arrivate nello Yemen nel 2012 un dato in aumento rispetto agli anni precedenti nella speranza di sfuggire alla povert e ai conflitti o per trovare un occupazione nei Paesi del Golfo persico. Il tratto di mare stato spesso teatro di tragici naufragi di fatiscenti imbarcazioni. Il pi grave risale al 2007 quando, nonostante i soccorsi, i morti accertati furono oltre duecento. Malgrado linstabilit e linsicurezza nello Yemen Paese in cui secondo le stime riportate nel 2012 dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite oltre quattro milioni di persone sono gravemente minacciate da una crisi umanitaria dovuta principalmente alla cronica mancanza di cibo i migranti cercano di attraversare il Golfo di Aden e il Mar Rosso affrontando un pericoloso viaggio. Secondo lAlto commissariato per i rifugiati molti di loro raggiungono lo Yemen in condizioni disperate, disidratati, affamati e spesso in stato di shock. Ma grandi rischi di subire violenze e abusi sono presenti in ogni tappa di questi drammatici viaggi. La maggioranza delle persone che approdano nello Yemen sono etiopi seguiti da somali. A questultimi, le autorit di Sana concedono automaticamente asilo politico. Molti etiopi, invece, sono migranti economici per i quali lo Yemen una fermata verso la destinazione conclusiva rappresentata dagli Stati del Golfo persico, e soprattutto dallArabia Saudita. Questa condizione li espone alle violenze di gruppi di trafficanti di esseri umani che li sottopongono a rapimenti, estorsioni e furti. Lanno scorso le autorit di Sana sono riuscite a liberare oltre milleseicento migranti, detenuti in zone remote del Paese e spesso ridotti in stato di schiavit in attesa che qualcuno paghi il riscatto richiesto per la loro liberazione.

Attentati a firma di un gruppo estremista finora sconosciuto

Nuove minacce sul negoziato in Pakistan


ISLAMABAD, 10. Proprio mentre Islamabad sta compiendo progressi, seppure lenti, con i miliziani appartenenti al movimento dei talebani in Pakistan (Ttp), unaltra formazione, denominata Ahrar Ul Hindu, si sta drammaticamente imponendo come cellula estremista particolarmente pericolosa. Nel darne notizia, la France-Presse sottolinea che il gruppo, finora sconosciuto, ha rivendicato proprio in questi giorni alcuni attentati compiuti anche a Islamabad provocando un pesante bilancio di vittime. Secondo le fonti di sicurezza, il gruppo si sarebbe formato a febbraio, ovvero subito dopo che il primo ministro pakistano, Nawaz Sharif, aveva avviato con il Ttp le trattative per cercare di giungere a un negoziato. La nuova formazione, dunque, sarebbe costituita da elementi estremisti che non sono disposti a stabilire nessuna forma di dialogo con le autorit di Islamabad. Per un Paese che da tempo alle prese con violenze quotidiane, la presenza di una nuova entit estremista non rappresenta certo una buona notizia. Anche perch gli stessi colloqui di pace fra Islamabad e il Ttp stanno confermando, proprio in questi giorni, quanto sia difficile avviare e promuovere un dialogo costruttivo. Lo conferma quanto accaduto pochi giorni dopo linizio dei negoziati, in una localit segreta di Islamabad: ventitr soldati pakistani sono stati uccisi in un attacco dei talebani. La strage ha subito provocato il blocco dei negoziati, che sono poi stati ravviati due giorni fa. Certamente per Islamabad rappresenta una conquista importante il fatto che, dopo tati sforzi diplomatici, i talebani si siano finalmente seduti al tavolo delle trattative: una prospettiva, questa, a dir poco remota solo qualche mese fa. Ma resta lobiettiva constatazione che assai difficilmente questi colloqui saranno in grado di produrre risultati concreti in funzione della fine delle violenze. Il primo ministro pakistano, in questi giorni, ha ribadito che sar compiuto ogni sforzo per cercare di stabilire con i talebani un rapporto di fiducia e di collaborazione: e ci nella consapevolezza che il processo di riconciliazione avrebbe fiato corto senza il coinvolgimento attivo dei miliziani.

Migranti somali sulla costa yemenita del Mar Rosso (Unhcr)

Dopo dieci giorni di blocco seguiti alla messa fuorilegge di Hamas

Riapre il valico egiziano di Rafah


IL CAIRO, 10. Le autorit egiziane hanno riaperto ieri, dopo dieci giorni di blocco, il valico di Rafah che collega lEgitto con la Striscia di Gaza. Lo scrive il quotidiano Al Ahram citando fonti della sicurezza. La riapertura del valico di Rafah lunico terminal di confine con il territorio palestinese non controllato da Israele stata predisposta solo per due giorni a partire da ieri. Marted scorso la giustizia egiziana aveva messo fuorilegge Hamas che controlla la Striscia di Gaza imponendo un divieto temporaneo delle sue attivit allinterno del Paese. I rapporti tra Il Cairo e Hamas si sono inaspriti dopo la destituzione dellex presidente egiziano, Mohammed Mursi. Il nuovo Governo accusa il movimento radicale palestinese di complottare per compiere atti violenti in territorio egiziano e in particolare di fornire sostegno ai militanti islamici nella penisola del Sinai. La situazione nel Paese resta ancora tesa e un altro poliziotto stato ucciso sabato in un agguato teso da uomini armati a un posto di blocco stradale nel governatorato di Sharkia. Lo ha reso noto una fonte della sicurezza aggiungendo che gli agenti hanno risposto al fuoco uccidendo un aggressore. Intanto, il presidente ad interim, Adly Mansour, ha promulgato sabato la nuova legge sulle presidenziali, in programma indicativamente per la met di aprile. Il provvedimento fissa i requisiti di base per candidarsi alla massima carica istituzionale e rende definitive e non impugnabili tutte le decisioni adottate dalla commissione elettorale centrale, sia prima che dopo la consultazione. Con lentrata in vigore della legge, la Commissione stessa potr finalmente fissare la data precisa della consultazione. Dopo la promulgazione della legge dovrebbe essere ufficializzata la candidatura del maresciallo Abdel Fattah El Sissi, ministro della Difesa e capo dellesercito. Tra le caratteristiche prescritte agli aspiranti alla massima carica dello Stato: avere almeno quarantanni di et, aver conseguito una laurea, aver espletato il servizio militare e essere nati da genitori egiziani. Non sar candidabile chiunque abbia acquisito una nazionalit straniera e chiunque abbia un coniuge o i genitori cittadini di un altro Stato.

Tensione tra Tripoli e Pyongyang


TRIPOLI, 10. Il ministero libico della Difesa ha schierato navi e aerei militari al largo del porto di Sidra, venti chilometri circa da Ras Lanuf, per bloccare una petroliera della Corea del Nord che ieri stata rifornita di petrolio dai separatisti della Cirenaica, che controllano il terminal. Lo riferisce lagenzia ufficiale Lana, secondo la quale il ministero della Difesa ha dato disposizione ai militari di occuparsi della nave Morning Glory, dopo che ieri i ribelli avevano ignorato lordine di Tripoli di non imbarcare petrolio a bordo della nave. Anche il premier, Ali Zeidan, due giorni fa, aveva minacciato di ordinare il bombardmento della nave che pu trasportare fino a 350.000 barili di greggio, mentre il ministro del Petrolio, Omar Shakmak, ha lanciato accuse di pirateria. Sulla questione hanno preso posizione anche gli Stati Uniti. Jen Psaki, portavoce del dipartimento di Stato, ha espresso profonda preoccupazione per il carico ottenuto illecitamente dalla nave nordcoreana.

I talebani puntano a far fallire il voto del 5 aprile

A rischio le presidenziali afghane


KABUL, 10. Le elezioni presidenziali in Afghanistan, fissate per il 5 aprile, sono sotto la minaccia dei talebani. Ieri, in un comunicato, i miliziani hanno dichiarato che faranno di tutto per far fallire il voto. Per il Paese quello del 5 aprile un appuntamento molto importante, perch dalle urne uscir il nome di colui che succeder allattuale presidente, Hamid Karzai, e, di conseguenza, si scriver una nuova pagina della storia afghana. La minaccia talebana rappresenta lulteriore conferma che Kabul, nonostante i tanti e reiterati sforzi, non ancora riuscita a stabilire con i miliziani contatti che garantiscano un sufficiente livello di sicurezza. E la presenza talebana, tra laltro sinserisce in un contesto particolarmente delicato, considerando i sempre pi tesi rapporti fra lAfghanistan e la comunit internazionale. Una realt tanto pi gravosa per Kabul in vista del completo ritiro, entro la fine del 2014, del contingente internazionale. Il mancato accordo sulla sicurezza tra Afghanistan e Stati Uniti ha finito per scavare un solco profondo fra i due Paesi. Nello stesso tempo anche la Nato sta prendendo le distanze da Kabul, affermando che senza laccordo sulla sicurezza, le forze dellAlleanza atlantica lasceranno il territorio afghano entro il 2014 senza pensare al dopo. In questo contesto spicca lintransigenza di Karzai, che continua a non volere firmare laccordo e che, in una recente intervista, ha rivolto severe critiche a Washington. Ecco allora insinuarsi ancora una volta la minaccia talebana: i miliziani si dicono pronti a scatenare attentati per far fallire il voto delle presidenziali. In questo modo sul Paese grava una duplice minaccia: nuove violenze e un crescente isolamento dalla comunit internazionale.

Candidato unico nelle elezioni nordcoreane


PYONGYANG, 10. I nordcoreani hanno quasi tutti votato ieri per lAssemblea suprema del popolo. Gli elettori non hanno per potuto scegliere fra pi candidati. In ognuna delle 687 circoscrizioni, si presentava infatti un unico nome. Sulla scheda, cera solo la possibilit di votare s o no al candidato unico. Nel 2009, laffluenza alle urne era stata del 99,98 per cento, con il 100 per cento di s a tutti i candidati scelti dalla leadership del regime comunista. Ieri sera le autorit di Pyongyang hanno annunciato, tramite lagenzia ufficiale Kcna, che tutti gli elettori aveano votato a eccezione dei cittadini che si trovano allestero. A quelli che sono malati o infermi, lurna viene portata a domicilio. LAssemblea di riunisce raramente ed priva di poteri, ma sono queste le prime elezioni dalla salita al potere di Kim Jong Un, candidato nella circoscrizione del Monte Paekdu, dopo la morte del padre nel dicembre del 2011. Il Monte Paekdu situato a settentrione della Corea del Nord, al confine cinese. Il reale interesse degli osservatori stranieri di scoprire la lista finale dei candidati, suscettibile di fornire indicazioni sui vertici del regime.

Si fa largo la pista dellattentato terroristico

Il mistero del Boeing malese


KUALA LUMPUR, 10. al momento avvolta dal mistero la scomparsa dai radar, avvenuta nella notte tra venerd e sabato, del Boeing 777200 della Malaysia Airlines, due ore dopo la partenza da Kuala Lumpur alla volta di Pechino. Tra le ipotesi pi accreditate, vi quella secondo cui il Boeing si sia disintegrato in volo. A bordo del velivolo vi erano 239 persone: con il passare delle ore la speranza di trovare superstiti si riduce sempre di pi. E oltre al mistero, gli elementi attualmente a disposizione fanno addirittura propendere per unazione di terrorismo, tanto che, per fare luce sulla vicenda, le autorit della Malaysia hanno aperto uninchiesta condotta in collaborazione con lFbi, che ha gi inviato tre agenti nel Paese. Gli elementi sui quali stanno lavorando gli inquirenti fanno riferimento a quattro identit di passeggeri sospette (una stamane stata accertata) e a una probabile inversione di rotta poco prima che laereo perdesse i contatti con la torre di controllo. In queste ore intanto lInterpol ha confermato che i passaporti di almeno due passeggeri erano stati rubati in Thailandia nel 2012 e nel 2013: uno dei due passaporti intestato allitaliano Luigi Maraldi, che ne aveva denunciato il furto il primo agosto dello scorso anno, mentre laltro intestato allaustriaco Christian Kozel. LInterpol ha poi precisato, in una nota, che sono in corso le verifiche di tutti gli altri passaporti usati per limbarco del volo.

Le operazioni di ricerca dellaereo(LaPresse/Ap)

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LOSSERVATORE ROMANO

luned-marted 10-11 marzo 2014

In calendario due date fondamentali Il 2015 e lanno del bicentenario


Il nuovo direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, 39 anni, gi curatore della collezione egizia del Museo di Leiden, succede a Eleni Vassilika, che lascia dopo due mandati. un periodo di grandi cambiamenti al museo. Nellagosto scorso sono stati inaugurati il nuovo piano ipogeo e la mostra Immortali, primo tassello del nuovo percorso museale, che condurr idealmente il pubblico allinaugurazione del 2015. Attualmente in corso una vasta opera di riallestimento che permetter alla conclusione dei lavori di raddoppiare gli spazi passando dagli attuali 6.500 a 12.000 metri quadrati. Sede del Museo Egizio che nel 2024 festegger il bicentenario sempre stato, ed tuttora, il Palazzo dellAccademia delle Scienze: edificio concepito nel 1678 per ospitare un collegio gesuita per i giovani rampolli delle famiglie aristocratiche, da qui lantico nome di Collegio dei Nobili. La paternit delledificio stata generalmente attribuita a Guarino Guarini, tuttavia fin dalla posa della prima pietra la direzione dei lavori fu affidata probabilmente a Michelangelo Garove, che apport anche alcune modifiche al progetto originario. Nellottobre 2011 stato ufficialmente digitalizzato il vastissimo repertorio museale, includendo gli oltre undicimila reperti esposti nelle sale e nei magazzini in una piattaforma, accessibile dal sito (www.museoegizio.it).

Il nuovo direttore dellistituzione torinese anticipa i suoi programmi

Ecco come sar il futuro Museo Egizio


Dialogo col pubblico, ricerca e partnership internazionali: entreremo nel Coffin Project dei Musei Vaticani
di CHRISTIAN GRECO l Museo Egizio di Torino sta affrontando una trasformazione molto profonda. Limpegno assunto dalla Fondazione Museo delle Antichit Egizie di consentire la migliore fruizione al pubblico delle attivit museali e dei beni culturali acquisiti sta per raggiungere il suo apice con i lavori di rifunzionalizzazione, restauro, ampliamento e messa in sicurezza, attualmente in corso. Significativa la decisione di far convivere il grande cantiere con il museo sempre aperto, offrendo un percorso espositivo alternativo che consente al pubblico di continuare a fruire delle sue magnifiche collezioni. Questa scelta stata ampiamente sostenuta dai soci fondatori e premiata dal pubblico che nel 2013 stato di 540 mila visitatori, segnando un incremento del dieci per cento rispetto allanno precedente e superando anche laffluenza record del 2006, anno degli Olimpic Winter Games che rivel il potenziale e la capacit di attrazione turistica della citt. La grande trasformazione del museo agevoler il raggiungimento di quello che, prendendo a prestito le parole di Aristotele (Politeia, 1337 a 1-2), si potrebbe definire come lenthousiasms e lkstasis di fronte alle opere darte. Un obbiettivo che richiede limpegno di tutti, e in primis di chi scrive, come nuovo direttore: aprire le porte a un pubblico il pi variegato possibile (locale, nazionale e internazionale) offrendo unottima fruizione delle collezioni. Laccrescimento del numero dei visitatori costituisce una priorit per ogni istituzione museale; dopo aver ormai consolidato la quota di mezzo milione di visitatori annui, il materiali e alla loro contestualizzazione. Exploration Society ed il Museo di Leiden, LEgizio deve proseguire lo studio dei disiec- che ha portato alla luce importantissime ta membra puntando alla ricostruzione dei tombe di alti funzionari fra cui quella del gecorpora sparsi nelle varie collezioni. nerale Horemheb. Con questo scavo Torino Un vasto progetto di restauro si concretiz- torna in Egitto, entra in un contesto di collazer nel 2015 con lapertura del nuovo Mu- borazione internazionale ricominciando a daseo Egizio: il restauro della grande collezione re grande importanza e priorit alla ricerca. di sarcofagi del Terzo Periodo Intermedio Dopo il 2015 il grande evento che la Fonconservati nel museo torinese. Sar questa dazione in collaborazione con le autorit loloccasione per inserirci allinterno del Vatican Coffin Project: si tratta di un prestigioso Torneremo anche in Egitto progetto di collaborazione internazionale coordinato dalla partecipando insieme ai colleghi di Leiden sezione di Antichit egizie e e con lEgypt Exploration Society orientali diretta da Alessia Amenta e del Laboratorio allo scavo a Saqqara di diagnostica diretto da della necropoli del Nuovo Regno Ulderico Santamaria dei Musei Vaticani, finalizzato allo studio dei pigmenti, delle vernici e, pi in generale, dellaspetto tecno- cali e con i partner internazionali deve preparare sono i festeggiamenti per il bicentenalogico e di costruzione dei sarcofagi. Attraverso indagini non distruttive e mi- rio del Museo Egizio (2024). Questa unoccasione imperdibile, da precroinvasive, si cerca di determinare la tecnica parare con cura, per rimettere listituzione al di costruzione e di applicazione pittorica. Siamo molto fieri di partecipare a questo centro del mondo egittologico internazionaprogetto perch la vasta esperienza del Labo- le. Si pu pensare a vari eventi: ricomposiratorio di diagnostica dei Musei Vaticani ha zione della collezione Drovettiana, grande portato a sviluppare un protocollo di indagine molto sofisticato, gi adottato per il restauro di opere pittoriche del calibro di Caravaggio e Raffaello e ora applicato, in modo sistematico e puntuale, per la prima volta su sarcofagi dellantico Egitto. Questa procedura non solo pone il manufatto egizio al pari dei grandi capolavori pittorici dellarte mondiale ma, in termini di conoscenza scientifica prettamente egittologica, porta allindividuazione di botteghe artigiane in cui venivano prodotti questi artefatti, aiutandoci nella ricostruzione prosopografica e a formulare considerazioni di tipo storico-sociale. La comunicazione con la comunit scientifica internazionale deve avere un ruolo centrale. Per questo si potrebbe considerare la possibilit, di intesa con il comitato scientifico della Fondazione Museo delle Antichit Egizie di avviare una rivista digitale che costituisca la piattaforma internazionale per la pubblicazione Lattuale allestimento provvisorio degli spazi espositivi di oggetti della collezione, oltre alla ripresa della pubblicazione del Catalogo generale. Vanno intensificati i rapporti con i colleghi egiziani e progetto espositivo in collaborazione con il con le istituzioni del Paese da cui proviene la Museo delle Antichit di Torino, con il Lounostra splendida collezione. A questo propo- vre e con Berlino. LEgizio potrebbe poi sito, sono particolarmente orgoglioso di an- ospitare a rotazione alcuni capolavori assolununciare che si avvier a breve unintensa ti provenienti dalle collezioni egizie sparse collaborazione con il Museo Nazionale delle per il mondo, per rendere visibile la centraliAntichit di Leiden ed assieme le nostre isti- t di Torino; nel 2024 auspico di poter orgatuzioni porteranno avanti come partner las- nizzare una conferenza internazionale sulla sai rilevante scavo della necropoli del Nuovo formazione delle collezioni egizie e dei musei Regno a Saqqara, iniziato nel 1975 dallEgypt nazionali nel XIX secolo.

Legittologo

Statue nel nuovo ambiente ipogeo

Museo Egizio di Torino si avvia a raggiungere risultati anche pi significativi. I progetti ed i rapporti con le istituzioni locali ed il coinvolgimento nellagenda culturale di Expo 2015 sono di fondamentale importanza, cos come altri eventi di grande richiamo quali lOstensione della Sindone e il bicentenario della nascita di don Bosco che verranno ospitati a Torino nello stesso anno. Importante non solo attirare sempre pi visitatori ma legare questi alla propria istituzione, dare loro il motivo di tornare con una certa regolarit. Per questo lEgizio deve essere unistituzione culturale viva. Un ambizioso progetto di attivit culturale nel senso lato del termine contribuisce a raggiungere unesperienza olistica che porti al raggiungimento dellenthousiasms. Fondamentale che il museo dialoghi con il suo pubblico. Legare il pubblico al museo possibile avviando progetti di ricerca mirati finalizzati alla definizione di un programma espositivo annuale, teso a valorizzare nuovi e interessanti aspetti della magnifica collezione torinese. Il numero e leccezionale qualit dei reperti conservati consentono anche lo sviluppo di mostre itineranti che facciano conoscere nel mondo lEgizio di Torino e che forniscano fondi utilizzabili per lo studio e la conservazione dei reperti. Il museo deve tornare a essere un centro di studi centrale nel panorama egittologico mondiale. Questo obbiettivo si pu raggiungere stipulando memoranda of understanding con istituzioni nazionali ed internazionali, centri di ricerca, che con le loro specifiche competenze contribuiscano allo studio e alla valorizzazione della collezione. Entrare a far parte di una rete internazionale fondamentale per permettere al museo di beneficiare dei programmi di finanziamento europei. Vanno assolutamente rafforzati i progetti di collaborazione gi in atto con lAteneo di Torino e con tutte le cattedre di egittologia in Italia. Vanno intensificati i programmi di tirocinio coinvolgendo studenti interessati a svolgere una tesi che verta su museum studies o sia finalizzata allo studio delle tipologie di

Francisco de Vitoria e il diritto internazionale


di MARIO HERNNDEZ SNCHEZ-BARBA Francisco de Vitoria nacque a Burgos nel 1493, anno in cui le tre navi e i novanta marinai tornarono in Spagna, dopo lavventurosa scoperta delle sei isole del Nuovo Mondo, che conferiva vigore al privilegio che i re cattolici avevano concesso a Granada il 30 aprile 1492. Burgos fin dallXI secolo fu un centro strategico di singolare importanza, importanza che conserva ancora oggi. Nel XV e XVI secolo costitu un anello decisivo nel commercio, interno ed esterno,

Fondamenti nuovi
carattere internazionale e di natura imprenditoriale. Per tutti questi motivi Pedro de Arcaya e Catalina Compludo, originari di lava, si stabilirono a Burgos, dove nacque il loro primogenito, Francisco de Arcaya y Compludo, anche se suo padre adott lusanza castigliana di utilizzare come cognome quello del luogo dorigine della casata. Francisco prese labito domenicano a San Pedro de Burgos, allora Studio Generale. Nel 1509, essendosi fatto notare per doti intellettuali non comuni, fu mandato a studiare nel collegio SaintJacques di Parigi, dove rimase fino al 1512, specializzandosi in teologia con maestri come Pedro de Crockaert e Juan Fenario, entrambi promotori della rinascita teologica tomista. Dal 1516 Francisco de Vitoria insegn teologia; una volta conseguiti la laurea e il dottorato, torn in Spagna, dove occup la cattedra di Teologia del collegio San Gregorio di Valladolid e ottenne il titolo supremo di maestro domenicano. Nel 1526 vinse per concorso la cattedra di Teologia principale delluniversit di Salamanca. Esercit qui la sua attivit docente fino alla morte, avvenuta nel 1546. Per ventanni, dedicati unicamente allinsegnamento universitario, svolse una feconda attivit di docenza e di ricerca per ampliare la cattedra, creando una grande scuola, che fu il nucleo intellettuale della Spagna del XVI secolo. Alla sua morte, di lui restarono i fogli e gli schemi per le lezioni e le conferenze, raccolti in Lecturas, con gli appunti dei corsi ordinari, e le Relecciones Teolgicas conservate nelle note prese dai suoi alunni. Le Relecciones erano conferenze pubbliche che ogni cattedratico aveva il dovere di pronunciare per far conoscere alla societ quegli eventi che allepoca dellumanesimo rinascentista spagnolo avevano unimportanza decisiva nella politica e nella cultura occidentale. Allepoca Francisco de Vitoria rappresent il culmine del pensiero in diritto internazionale, come una generazione dopo il gesuita Francisco Surez, che introdurr le Disputaciones Metafsicas nelle impostazioni della Riforma cattolica. La posizione di Vitoria dinanzi al complesso problema degli indios e alle controversie religiose, politiche, teologiche, filosofiche e morali che la scoperta del Nuovo Mondo suscit, di unimportanza radicale, perch limpresa compiuta dalla monarchia spagnola fu di una grandezza straordinaria. Vitoria fu un critico obiettivo, demolitore, ma sereno ed equanime, rispetto ai titoli di dominio e di condanna morale branditi dalle diverse correnti che, su questi temi, divisero lopinione giuridica e politica. Nella sua Releccin sobre los indios Vitoria si mostra molto critico verso quanti difendevano la legittimit del dominio, ma alla fine lascia aperta la via per trovare altri titoli legittimi. In ogni caso, non denunci mai abusi da parte degli spagnoli, anche se denunci quelli dello Stato nelloccupazione dellAmerica. Indic al contrario otto nuovi titoli giuridici che ritenne legittimi. Si trattava di fondamenti nuovi per adattare il dominio ai principi del diritto naturale il diritto delle genti o il Diritto di circolazione, che incentr sul commercio e sullevangelizzazione, e che la Corona aveva gi raccolto nel Real Patronato Indiano. Apport cos un contributo immenso nel campo del diritto internazionale, in cui inser gli indios americani, ai quali concesse un compendio di diritti umani che nessuna delle Dichiarazioni attuali ha ancora superato.

Nella Releccin sesta stabil che i dementi che non hanno luso della ragione, possono avere dominio e diritto allo sviluppo dellintelligenza. Vitoria un genio del diritto internazionale. Il suo nome si conserva nelluniversit Francisco de Vitoria, il cui campus rivela un ordine mentale interno e un mondo coerente tra lo studio, lo sport e il pensiero creatore della libert e dei valori cristiani di pienezza.

Nella Releccin sobre los indios si mostra molto critico verso quanti difendevano la legittimit del dominio sui nativi americani
quale asse consolare dei porti castigliani del Cantabrico: Llanes, San Vicente de la Barquera, Laredo, Castro Urdiales, Santander, Santoa, Bilbao, e anche di quelli dellattuale Guipzcoa, fino a Fuenterraba, al confine con la Francia. Il commercio castigliano fece s che la citt di Burgos diventasse la sede del potente Consolato. La citt attirava mercanti, agenti finanziari e commercianti imprenditori affascinati dalla possibilit di nuove idee, soprattutto per quanto riguardava la commercializzazione dei due prodotti pi importanti, la lana e il ferro, i soli in grado di generare unimportante attivit economica di

Barrio Francisco de Vitoria (2014)

La Razn
Traduciamo un articolo pubblicato su La Razn del 24 febbraio. Lautore un esperto di storia ispanoamericana, professore emerito dellUniversit Complutense di Madrid.

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LOSSERVATORE ROMANO

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Papa Francesco con monsignor Xuereb durante unudienza in piazza San Pietro (19 giugno 2013)

Mi ha fatto entrare nel suo studio mi ha accolto con la sua ormai nota cordialit E devo dire che mi ha fatto anche uno scherzo Uno scherzo da Papa! Poi mi ha chiesto di aiutarlo nel suo compito

Un anno raccontato dal segretario particolare di Papa Francesco

Il parroco del mondo


Lavora incessantemente e dice tre rosari al giorno
ze Come vive la sua quotidianit anche di lavoro, a Casa Santa Marta? Mi creda, non perde un solo minuto! Lavora instancabilmente. E quando sente il bisogno di prendere un momento di pausa, non che chiude gli occhi e non fa niente: si mette seduto e prega il rosario. Penso che almeno tre rosari al giorno, li prega. E mi ha detto: Questo mi aiuta a rilassarmi. Poi riprende, riprende il lavoro. Riceve una persona dopo laltra: il personale della portineria di Santa Marta ne testimone. Ascolta con attenzione e ricorda con straordinaria capacit quanto sente e quanto vede. Si dedica alla meditazione presto, la mattina, preparando anche lomelia della messa a Santa Marta. Poi, scrive lettere, fa telefonate, saluta il personale che incontra e si informa sulle loro famiglie. Uno dei doni pi belli di questo primo anno di pontificato sono senzaltro gli incontri tra Papa Francesco e Papa Benedetto. Lei, che come un anello di congiunzione tra loro, cosa pu dirci di questo rapporto fraterno? In una recente intervista, Papa Francesco ha rivelato questo: che lui lo consulta, chiede di sapere il suo punto di vista. Sarebbe una grande perdita non attingere a questa grande fonte di saggezza e di esperienza! Infatti, da subito lha chiamato: come avere il nonno in casa , come dire, avere il saggio dentro casa. Ecco, da subito Papa Francesco ha visto questa presenza come un dono inestimabile, simile a quel vescovo saggio appena eletto che trova un sapiente sostegno nel suo vescovo emerito. significativo per esempio il fatto che abbia voluto inginocchiarsi nella cappella a Castel Gandolfo non sul suo inginocchiatoio, ma accanto a Papa Benedetto. E poi, ha voluto la sua presenza nellinaugurazione della statua di San Michele Arcangelo qui, nei giardini vaticani e lha convinto a partecipare al concistoro che c stato per i nuovi cardinali. una presenza che arricchisce il pontificato di Papa Francesco. Da ultimo, cosa le sta dando personalmente questo servizio al Papa Francesco, dopo aver servito da vicino Benedetto XVI e, ricordiamolo, anche Giovanni Paolo II? Mi rendo conto che il Signore mi sta conducendo per vie veramente misteriose. Non avrei mai immaginato di poter compiere questo tipo di servizio. Ma Dio cos. Altrimenti siamo noi i programmatori della nostra via di santit. Io trovo un grande aiuto nella luminosa testimonianza di affidamento a Dio che ho avuto la grazia di cogliere di persona da Papa Giovanni Paolo II, dal Papa emerito, Benedetto, il quale diventato un modo per sorridere ogni volta che si trovava davanti a una situazione difficile amava incoraggiarci dicendo: Il Signore ci aiuter. Ecco, ovviamente il sostegno sia umano che spirituale nella preghiera, che so che fa anche per me Papa Francesco, mi di grande conforto. di ALESSANDRO GISOTTI Lei mi fa rivivere tante emozioni e anche tantissimi ricordi molto profondi: erano momenti particolari, che sicuramente rimarranno nella Storia. Un Papa che lascia il suo pontificato... Dal 28 febbraio, il giorno ultimo del pontificato di Papa Benedetto, quando abbiamo lasciato per sempre il Palazzo apostolico, fino al 15 marzo, quindi fino a due giorni dopo lelezione del nuovo Papa, io sono rimasto con il Papa emerito a Castel Gandolfo per tenergli compagnia e anche per aiutarlo nel suo lavoro di segreteria. Il momento del distacco da Papa Benedetto per me stato un momento molto struggente, perch ho avuto la fortuna di vivere per cinque anni e mezzo con lui e lasciarlo, distaccarmi da lui stato un momento molto difficile. Le cose erano precipitate, io non sapevo che proprio in quel giorno avrei dovuto fare le valigie e la-

con i superiori e con altre persone di certa responsabilit. Gli ho risposto che ho un buon rapporto con tutti, almeno per quanto mi riguarda. Cosa la colpisce della personalit di Papa Francesco, avendo il privilegio di vivere ogni giorno accanto a lui?

La sua determinazione. Una convinzione che sono sicuro che gli viene dallAlto, perch uomo profondamente spirituale che cerca nella preghiera lispirazione da Dio. Per esempio, la visita a Lampedusa lui lha A tre giorni dal primo anniversario decisa perch dopo dellelezione di Papa Francesco Radio alcune volte che enVaticana ha pubblicato, il 10 marzo, trato in cappella, gli unintervista del suo vice-caporedattore venuta in continuaa monsignor Alfred Xuereb, segretario zione questa idea: anparticolare del Pontefice e prelato segretario dare di persona a ingenerale della Segreteria per leconomia. contrare queste persone, questi naufraghi, e Lautore dellintervista che riportiamo piangere sui morti. E integralmente ha recentemente pubblicato quando lui ha capito sul sito del centro studi e ricerche che gli venivano in Tocqueville-Acton anche due saggi intitolati mente pi volte, alloComunicare la gioia. Papa Francesco ra stato sicuro che e la forza della Parola e Senza parole. Dio la voleva. Lha Papa Francesco e la forza dei gesti. fatta, anche se non cera molto tempo per prepararla. Lo stesso metodo lui lo usa per sciare Castel Gandolfo e anche la- la scelta delle persone che chiama a sciare Papa Benedetto. Ma dal Vati- collaborare con lui da vicino. cano mi chiedevano di fare in fretta, fare le valigie e andare a Casa Santa Cosa invece la colpisce guardando al Marta perch Papa Francesco stava pastore Francesco, alla sua dimensione persino aprendo lui la posta, da so- pubblica, a come in fondo esercita il lo: non aveva un segretario che lo ministero petrino? aiutasse. In quella mattinata sono Qualcun altro mi ha fatto una dopassato pi volte in cappella per manda simile, e rispondo dicendo avere lume, perch mi sentivo anche che mi viene in mente spontaneaun po confuso. Per ero certo, avemente la figura del missionario. vo la netta sensazione che io fossi Quel classico missionario che parte, guidato dallAlto e mi rendevo conto va tra gli indigeni per far conoscere che stava succedendo qualcosa di loro il Vangelo, Ges Cristo... Ecco, straordinario, anche per la mia vita. io vedo in Francesco il missionario Sono poi entrato nello studio di Pache sta chiamando a s la folla, pa Benedetto piangendo e, con un quella folla che magari si sente nodo alla gola, ho cercato di dirgli smarrita, con lintento di riportarla quanto ero triste e quanto fosse difal cuore del Vangelo. diventato ficile il mio distacco da lui. Lho rinper cos dire il parroco del mondo graziato per la sua benevola paternie sta incoraggiando quanti si sentot. Gli ho rassicurato che tutte le no lontani dalla Chiesa a ritornare esperienze vissute nel Palazzo apocon la certezza che troveranno il lostolico con lui mi hanno tanto aiutaro posto nella Chiesa. Lui vede nel to a guardare meglio alle cose di clericalismo e nella casistica dei forti lass. Poi mi sono inginocchiato per baciargli lanello, che non era pi quello del Pescatore, e lui, con sguardo di paternit, di tenerezza, come sa fare lui, si alzato in piedi e mi ha benedetto.

Radio vaticana

ostacoli affinch tutti si possano sentire amati dalla Chiesa, accompagnati da essa. Invece, parroci e sacerdoti ci dicono quasi quotidianamente quante persone sono tornate alla confessione e alla pratica della fede per lincoraggiamento di Papa Francesco, specialmente quando ci ricorda che Dio non si stanca mai di perdonarci. Lui, come avete visto, ha unattenzione speciale per i malati, e questo perch lui vede in loro il corpo di Cristo sofferente. E dimentica completamente i suoi malanni. Per esempio, nei primi mesi del suo Pontificato aveva un forte dolore a causa della sciatica che si era ripresentata. I medici gli avevano consigliato di evitare di abbassarsi ma lui, trovandosi davanti a malati in carrozzella o a bambini infermi nei loro passeggini si china su di loro comunque e fa sentire la sua vicinanza. Cos pure, per esempio, successo durante la celebrazione eucaristica a Casal del Marmo la sera del gioved santo durante la lavanda dei piedi. Nonostante senzaltro il dolore che avr sentito, si inginocchiato davanti a ciascuno dei dodici giovani detenuti per baciar loro i piedi. Papa Francesco sembra instancabile, a guardarlo negli incontri, nelle udien-

La lavanda dei piedi ai detenuti di Casal del Marmo (28 marzo 2013)

Seminario di studi in Tanzania sulla trilogia di Benedetto

XVI

Un tesoro teologico
Where are you from?, Di dove sei? il titolo che prende spunto da un passo del Vangelo di Giovanni (19, 9) del seminario di studi sulla figura e il messaggio di Ges nella trilogia Ges di Nazaret di Joseph Ratzinger Benedetto XVI che si svolge dal 10 al 12 marzo presso il Jordan University College di Morogoro, in Tanzania. il secondo appuntamento di questo genere in Africa, dopo il simposio in lingua francese sul Ges di Nazaret che ha avuto luogo in Benin lo scorso settembre. Ges Cristo scrive Benedetto XVI nel suo indirizzo di saluto ai partecipanti il centro della nostra fede, la quale per sua natura incontro con Lui e quindi con il Dio vivente. Il fatto che nel nostro tempo la sua figura venga sempre pi respinta e diventi inaccessibile a causa di molteplici discussioni e opinioni, per la Chiesa una preoccupazione che non ci deve dare pace. Spinto da questa preoccupazione ho scritto i miei libri nel tentativo di rendere la sua figura di nuovo visibile. Le giornate di studio spiega Achim Buckenmaier (Pontificia Universit Lateranense) che ha curato lorganizzazione del simposio vogliono togliere queste barriere e aiutare a trovare un accesso al ricchissimo tesoro teologico di Benedetto XVI. Gi negli anni Sessanta continua Buckenmaier Ratzinger vide la necessit di spiegare il cristianesimo in un modo conciso, comprensibile anche da persone che non lo conoscono e che cercano. Penso che nella Chiesa e nel mondo odierno laltissimo rilievo e il profondo significato della sua teologia siano riconosciuti. Tuttavia non facile per tutti conoscerla. Forse ci sono ostacoli culturali. Riguardando alle difficolt e alle grandi sfide in Africa, che ogni giorno stanno davanti alla gente, si pu comprendere come un cristiano tema di non trovare laccesso a un pensiero che a prima vista si sviluppato in un contesto culturale diverso, quello dellOccidente e della sua storia. Alcune volte ci si trova di fronte alle difficolt economiche di finanziare uno studio come noi lo intendiamo o, semplicemente, di comprare dei libri. Liniziativa per lAfrica anglofona nata nel seno della fondazione degli ex-alunni di Joseph Ratzinger, che, sotto la guida del vescovo Barthlemy Adoukonou, segretario del Pontificio Consigio della Cultura, hanno gi realizzato un convegno simile a Cotonou in Benin. Come membro della Comunit Cattolica dIntegrazione spiega ancora Buckenmaier ho vissuto per sei anni in Tanzania, perci la Cattedra per la Teologia del Popolo di Dio, di cui sono il direttore, ha potuto seguire lorganizzazione intera. I docenti sono due ex-alunni di Ratzinger, padre Stephan Horn e padre Vincent Twomey; poi, oltre a me, terranno delle relazioni il reverendo Michael Maier, che insegna Antico Testamento alla Gregoriana, e padre Idahosa Amadasu, docente presso la School of Faith dellarcidiocesi di Benin City in Nigeria. Offriremo temi ermeneutici come lunit tra Antico e Nuovo Testamento, oppure singoli aspetti della teologia del Papa emerito, come la teologia dellEucaristia e delle Beatitudini nei libri su Ges. Il nostro collega africano parler della Chiesa come famiglia di Dio nellopera di Benedetto XVI.

Il Vaticano

II

in America latina
Il 27 marzo, nella sede della Civilt Cattolica si svolger un incontro sul tema Le radici di Papa Francesco. Un anno di Pontificato. Il Concilio Vaticano II in America Latina. Interverr come relatore Guzmn Carriquiry, segretario della Pontificia commissione per lAmerica latina. Il giorno seguente lincontro proseguir presso la Pontificia Universit Gregoriana. Dopo il saluto del rettore Franois-Xavier Dumortier, interverr Juan Carlos Scannone con una relazione sul tema La Teologa del pueblo: una perspectiva argentina. Carlos Maria Galli parler invece della Teologa Pastoral Latinoamericana a 50 aos del Vaticano II, mentre Miguel Yaez presenter una riflessione sulla esortazione apostolica Evangelii gaudium. Seguir una tavola rotonda alla quale prenderanno parte gli arcivescovi Jorge Carlos Patrn Wong, segretario della Congregazione per il Clero, e Bruno Forte, presule di Chieti-Vasto. Insieme a loro anche don Antonio Mario Grande, rettore del Collegio sacerdotale argentino, e Stella Morra, che insegna Teologia fondamentale alla Gregoriana. Le conclusioni saranno affidate al decano della Facolt di Teologia delluniversit, Dariusz Kowalczyk.

Che ricordo ha del suo primo incontro con Papa Francesco? Mi ha fatto entrare nel suo studio, mi ha accolto con la sua ormai nota cordialit, e devo dire che mi ha fatto anche uno scherzo, uno scherzo se cos posso dire da Papa! Aveva una lettera in mano e con tono serio mi disse: Ah, ma qui abbiamo dei problemi, qualcuno non ha parlato molto bene di te!. Io ammutolii, ma poi capii che si riferiva alla lettera che Papa Benedetto gli aveva inviato per informarlo che lui mi aveva lasciato libero e che poteva chiamarmi al suo servizio. In questa lettera Papa Benedetto aveva avuto la bont di elencare alcuni miei pregi. Poi Papa Francesco mi ha invitato a sedermi sul divano e lui accanto a me, su una sedia. Mi ha chiesto con molta fraternit di aiutarlo nel suo gravoso compito. Infine ha voluto sapere qual il mio rapporto

Ivo Duli, Piazza con persone. Concilio (1962-1965)

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luned-marted 10-11 marzo 2014

Milioni di persone hanno preso parte alla giornata ecumenica di preghiera per le donne

La decisione presa dalla sinassi riunita al Fanar

Come fiumi nel deserto


di RICCARD O BURIGANA Fiumi nel deserto: questo il tema della giornata ecumenica di preghiera per le donne del 2014 che ha coinvolto milioni di persone in oltre centosettanta Paesi del mondo; i tanti momenti di preghiera, che si sono svolti in forme molto diverse, ma sempre con uno spirito e una partecipazione interconfessionale, hanno cos rinnovato la tradizione ecumenica di celebrare una giornata di preghiera per le donne nel primo venerd di marzo. Si tratta di una tradizione che risale alla fine del XIX secolo, quando alcune donne cristiane del Canada e degli Stati Uniti dettero vita a una serie di iniziative ecumeniche a sostegno dellattivit missionaria nei loro Paesi e nel mondo, uscendo cos da una prospettiva puramente confessionale che le aveva condizionate per alcuni secoli. La celebrazione di una giornata ecumenica si venuta sviluppando negli ultimi decenni, coinvolgendo un sempre maggior numero di Chiese e di comunit ecclesiali, che hanno scelto di vivere insieme questo momento di preghiera nel quale, sempre a partire dallascolto della Sacra Scrittura, riflettere sul ruolo della donna nelle comunit locali con il chiaro intento di promuovere una valorizzazione del carisma femminile e un miglioramento della condizione delle donne in tanti Paesi. Liniziativa viene organizzata da World Day of Prayer (Wdp) che un gruppo ecumenico di donne cristiane che provengono da tradizioni diverse, nato proprio per promuovere la giornata a livello mondiale allinterno di un cammino ecumenico che ponga maggiore attenzione al ruolo delle donne nelle comunit cristiane grazie alla preghiera e alla testimonianza. Ogni anno viene chiesto a uno dei numerosi gruppi locali, nei quali articolato il Wdp, di preparare il testo della preghiera annuale in modo da condividere il passato e il presente della condizione femminile di un Paese in uno spirito ecumenico che sottolinei cosa i cristiani possano e debbano fare insieme per lunit visibile della Chiesa. Questanno la preghiera stata preparata da un gruppo ecumenico di donne dellEgitto, dove fin dal 1928 viene celebrata questa giornata come segno tangibile di un impegno comune dei cristiani a testimoniare la centralit del ruolo della donna nella Chiesa e nella societ, nonostante le difficolt dei rapporti ecumenici del Paese. Negli ultimi anni, soprattutto dopo la primavera araba con maggiore forza i cristiani si sono impegnati nel riaffermare questa centralit di fronte ai tanti cambiamenti in atto in Egitto, rilanciando cos la dimensione ecumenica della testimonianza cristiana nel Paese. Per il gruppo World Day of Prayer dellEgitto il soffermarsi sullacqua, come elemento fondamentale nella vita spirituale e materiale delle comunit, risponde al desiderio di rileggere il testo biblico alla luce della realt presente nella quale le donne sono chiamate a testimoniare Cristo per vincere la siccit e dare la vita. In questa testimonianza ecumenica mai va dimenticato che la vera acqua viene da Cristo tanto pi in un Paese, come lEgitto che deve la sua storia allacqua, e in un tempo nel quale la riflessione su questo importante elemento strettamente legata allimpegno ecumenico per la salvaguardia del creato. La preghiera delle donne egiziane stata cos letta e commentata nelle tante iniziative che hanno coinvolto migliaia di comunit locali, dallIsole Tonga agli Stati Uniti, dal Per alla Francia, dal Sud Africa alle Filippine, in tutti e cinque i continenti. Anche in Italia ci sono state numerose iniziative ecumeniche, alcune delle quali, come a Bologna, celebrate la domenica del 9 marzo in modo da dare maggiore risalto a questo momento di preghiera ecumenica, mentre altrove, come ad Abano Terme, si deciso di celebrare la giornata proprio il 7 marzo. Nel quadro delle iniziative mondiali, che offrono limmagine di quanto sia radicato e diffuso il pregare ecumenicamente insieme, va ricordato, solo per fare un esempio, lincontro al Walvis Bay (Namibia) di gioved 6 marzo. A questo incontro, promosso da Transformation Namibia e The Bible Society of Namibia, ha preso parte anche il presidente della Namibia, Hifikepunye Pohamba, oltre a migliaia di uomini e di donne cristiane e non solo, per riaffermare quanto sia importante, per uno Stato come la Namibia, il contributo dei cristiani per vincere la violenza nei confronti delle donne, soprattutto le pi giovani, che rappresenta una piaga sociale in tanti Paesi del mondo e un peccato contro la creazione. Le molteplice iniziative ecumeniche per la giornata di preghiera per le donne hanno cos testimoniato quanto il dialogo ecumenico sia presente nella vita quotidiana di tante comunit cristiane gi unite nel proclamare la loro fede in Ges Cristo, condividendo cos speranze e timori, gioie e preoccupazioni, risorse e progetti per un annuncio sempre pi efficace della Buona Novella, che metta fine alle divisioni che non possono essere pi tollerate come ha ricordato in numerose occasioni Papa Francesco. Anche questanno, per il tema scelto e per lattenzione rivolta alla situazione dellEgitto, la giornata di preghiera per le donne stata una tappa significativa del cammino ecumenico nel quale le donne sono chiamate ad aprire la mente e il cuore al mondo intero per uscire dallisolamento, ad arricchirsi dellesperienza di fede di cristiane e cristiani di diversi Paesi e di altre culture, a condividere i fardelli di altri popoli, pregando con loro e agendo per loro e a individuare i propri talenti e a metterli al servizio della societ.

Si terr nel 2016 a Istanbul il sinodo panortodosso


ISTANBUL, 10. Il sacro e grande sinodo panortodosso si svolger nel 2016 a Istanbul presso la cattedrale di SantIrene. Nel tempo che separa le Chiese ortodosse dal raduno una Commissione preparatoria composta da un vescovo per ogni Chiesa inizier i lavori di studio necessari per portare avanti in maniera fruttuosa lincontro. Lo stesso gruppo avr poi la funzione di segretariato durante i lavori. quanto stato deciso dalla Sinaxis, composta dai capi delle Chiese ortodosse, riunitosi a Istanbul su iniziativa del patriarca ecumenico Bartolomeo arcivescovo di Costantinopoli. Prima di questo incontro panortodosso convocato per discutere della situazione del Medio oriente e dellUcraina, lo stesso patriarca di Costantinopoli e il patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Cirillo, avevano avuto un lungo colloquio privato. Nel futuro grande concilio i patriarchi ortodossi dovranno stabilire alcune questioni chiave, prima fra tutte quella riguardante lordine di primato tra le varie Chiese ortodosse. Secondo quanto trapelato, al grande sinodo delle Chiese ortodosse dovrebbero partecipare fino a venti vescovi per ogni Chiesa. Inoltre nel corso delle votazioni finali ogni Chiesa avr un singolo voto a disposizione e le decisioni dovrebbero essere prese attraverso il consenso unanime dei presenti. I lavori della sinassi si sono svolti al Fanar sotto la presidenza del metropolita di Pergamo Ioannis Zizioulas e con la partecipazione di rappresentanti di quindici Chiese ortodosse di tutto il mondo. Molto importante stata chiaramente la partecipazione ai lavori del patriarca di Mosca Durante lincontro a Istanbul, oltre a stabilire la data del sinodo panortodosso, sono stati trattati altri temi, fra i quali lo stato del dialogo ecumenico con la Chiesa cattolica, la situazione dei cristiani nel Medio oriente, la povert nel mondo e altre questioni di natura metodologica. Il sinodo panortodosso, aveva detto nel suo intervento il metropolita Hilarion, capo del Dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, si sta preparando ormai da cinquantanni e molti di noi si chiedono quanto potrebbe durare ancora questo processo. Dobbiamo abbreviare i tempi per la preparazione e creare un meccanismo che stabilisce il giorno e le regole per il concilio e definisce chi parteciper e come saranno presentate le diverse Chiese. Unaltra questione importante chi prender le decisioni e in che modo. Lesortazione del Patriarcato di Mosca stata dunque accolta pienamente. Secondo Hilarion, il tema che sta pi a cuore al mondo ortodosso riguarda per attualmente la condizione dei cristiani in Medio oriente, alle prese con difficolt che stanno seriamente minacciando la loro sopravvivenza e la loro presenza nella regione. Dopo la primavera araba e lo sconvolgimento dei regimi esistenti, secondo Hilarion, cominciata una fase di grande confusione. E con il disordine hanno preso il sopravvento le forze estremiste e gli attacchi contro i cristiani, con rapimenti di sacerdoti, vescovi, suore e la distruzione di chiese. Tutta questa tragedia si sta svolgendo sotto i nostri occhi. spesso passata sotto silenzio dai media. E noi ha proseguito in quanto rappresentanti delle Chiese ortodosse locali, dobbiamo fare tutto il possibile per attirare lattenzione della comunit mondiale su questa situazione, affermare la nostra solidariet con i nostri fratelli e sorelle perseguitati affinch il genocidio dei cristiani in Medio oriente si fermi e coloro che sono stati rapiti tornino in libert e coloro che invece hanno dovuto abbandonare le proprie case possano ritornarci. Particolare solidariet stata espressa dal Patriarcato di Mosca alla Chiesa di Antiochia: stata chiesta in particolare la liberazione dei due vescovi rapiti lo scorso anno che tutti noi conosciamo molto bene e per i quali preghiamo.

Iniziativa congiunta in vista del voto di maggio

I cristiani si occupano dEuropa

A Faisalabad manifestazione a tutela delluniverso femminile

Le vittime preferite della violenza in Pakistan


FAISALABAD, 10. Il Governo deve approvare nuove leggi a tutela delle donne, in particolare nei casi di violenza domestica o per gli abusi commessi dalla macchina dello Stato, come avviene in carcere quando sono i rappresentanti delle istituzioni a macchiarsi dei peggiori crimini. quanto hanno chiesto i manifestanti che hanno aderito alla Campagna del nastro bianco, che si tenuta lo scorso 6 marzo a Faisalabad, nel Punjab. Uniniziativa intitolata Tempo di agire per mettere fine alla violenza contro le donne, indetta a due giorni di distanza dalla festa internazionale della donna dell8 marzo. Centinaia di persone, provenienti da comunit diverse del Pakistan, cos come da differenti estrazioni sociali e confessionali, hanno voluto rispondere allappello lanciato dagli attivisti di Peace and Human Development (Phd Foundation), Association of Women for Awareness & Motivation (Awam) e Adara Samaji Behbood (Asb), realt da sempre in prima fila nella tutela dei diritti umani. I dimostranti indossavano nastri bianchi, come simbolo della ribellione alla violenza contro le donne. Molti i canti e gli slogan contro gli abusi verso luniverso rosa, che si ripetono con troppa frequenza in tutto il Paese. Le persone in piazza hanno chiesto allesecutivo e al Parlamento di prendere misure concrete. Nel mirino anche le discriminazioni basate sul genere e tutte le diverse forme di violenza fisica, sessuale, emozionale, economica che si verificano in famiglia, il pi delle volte in un clima di totale omert. La campagna ha spiegato Suneel Malik, direttore di Phd Foundation intende sensibilizzare soprattutto gli uomini, chiamati a sradicare ogni forma di violenza sulle donne. una violazione gravissima ai diritti umani, ma che troppo spesso e con grande dispiacere viene accettata senza battere ciglio ed anche per questo che molte vicende non emergono e passano sotto silenzio. Vengono considerate parte integrante della cultura e del destino delle donne anche a causa dellinerzia dello Stato. Gli fa eco Nazia Sardar, direttore di Awam, secondo cui in Pakistan i casi di prevenzione e repressione degli abusi sono pi problematici, perch non vi un monitoraggio costante ed efficiente. Per questo il Governo chiamato ad attuare un sistema migliore di controllo, vegliando sullapplicazione delle normative in materia. In particolare, in Pakistan, un fenomeno abbastanza diffuso lo stupro di ragazze e bambine delle minoranze religiose. Le donne cristiane sono un obiettivo privilegiato, perch le pi vulnerabili e indifese. La maggior parte dei casi non viene nemmeno denunciato alla polizia e, quando accade, spesso gli autori delle violenze restano impuniti. Ed tuttora vivo nella comunit cristiana il recente caso di Sumbal, la bimba cristiana di 5 anni, vittima di violenza perpetrata da un gruppo musulmani in una strada di Lahore. STRASBURGO, 10. Per le Chiese, le organizzazioni cristiane e per i cristiani che vivono nellUnione europea le elezioni saranno unoccasione per entrare in dialogo e discutere con i candidati la nostra visione dellUnione: una comunit che promuove un mondo giusto, partecipato e sostenibile; in cui ogni persona pu vivere con dignit, realizzare le proprie potenzialit e vivere liberi dalla povert. quanto si legge sul sito internet www.ecumenicalvoices2014.eu, una guida in rete dedicata alle elezioni europee del prossimo maggio rivolto alle Chiese e alle organizzazioni cristiane in Europa. Liniziativa, promossa da quattro organismi ecumenici Conference of European Churches, Chuchs Commission for Migrants in Europe, Aprodev e Eurodiaconia stata presentata nella sede del Parlamento europeo. Dal 22 al 25 maggio 2014 si legge nella presentazione del sito i cittadini dellUnione eleggeranno i 751 membri del Parlamento europeo. Pi che in passato, queste elezioni avranno un impatto significativo sulla direzione futura dellUe. Il sito fornisce pertanto informazioni su alcune questioni chiave identificate dalle Chiese e dalle comunit ecclesiali nella prospettiva delle elezioni. Innanzitutto, rispondendo allinterrogativo sul perch votare. Poi soffermandosi sullimportanza dei valori europei, della difesa dei diritti umani, dellaccoglienza ai migranti, della lotta alla povert. Sul sito si possono trovare anche informazioni pi dettagliate sulle procedure elettorali, sul ruolo e la missione del Parlamento. Il Parlamento europeo sottolineano le organizzazioni ecumeniche la sola istituzione dellUe eletta direttamente. Con la crescita dei poteri del Parlamento europeo sono aumentati anche i poteri dei votanti. Vogliamo incoraggiarvi a usare il vostro voto del maggio 2014 per influenzare il Parlamento europeo a prendere decisioni che condurranno a unEuropa pi equa che promuova la pace e la giustizia per tutti. La prossima scadenza elettorale continentale seguita con attenzione anche dagli episcopati cattolici. Infatti, uno specifico documento stato elaborato dai vescovi dellUe e sar presentato a Bruxelles il 20 marzo prossimo, in una conferenza stampa con il cardinale arcivescovo di Mnchen und Freising, Reinhard Marx, presidente della Commissione degli episcopati della Comunit europea (Comece). quanto annuncia un comunicato diffuso dal segretariato generale in cui si spiega che la dichiarazione intende ricordare il forte impegno della Chiesa cattolica al processo dintegrazione europea oltre che offrire una guida per lelettore Ue nel formare la propria coscienza. Il documento, che sar disponibile disponibile in diverse lingue e che verr presentato nel corso dellassemblea plenaria di primavera della Comece (19-21 marzo), metter in luce spiega ancora il comunicato le questioni centrali che devono essere prese in considerazione da parte dei cittadini che hanno a cuore il bene comune e la dignit delluomo. I responsabili della Comece definiscono il voto del prossimo maggio come momento vitale per la nostra democrazia, il cui risultato determiner in modo molto consistente la direzione che lUe prender per i prossimi cinque anni e avr significative implicazioni per i popoli europei. Non manca anche il riferimento alla severa crisi economica e sociale che alimenta i nazionalismi e populismi in tutti gli Stati membri, ai rapporti di forza che stanno cambiando sulla scena globale e ai diversi conflitti armati che sono una sfida al ruolo che lUe vuole avere nel mondo.

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Messaggio al termine dellassemblea dei vescovi del Togo

Iniziativa di Caritas, Croce rossa e Fondazione segretariato gitano contro la disoccupazione

Con coraggio verso la ricostruzione


LOM, 10. Siamo convinti che lattuazione delle raccomandazioni della Commissione verit, giustizia e pace, lo svolgimento delle elezioni locali e leffettiva realizzazione delle riforme istituzionali potranno contribuire efficacemente a rafforzare il clima di pace, lo stato di diritto e lo sviluppo del Paese. quanto hanno dichiarato i vescovi del Togo a margine della prima sessione ordinaria di questanno, svoltasi nei giorni scorsi nella capitale Lom. Durante i lavori, i presuli hanno focalizzato la loro attenzione sui problemi e le molteplici sfide che dovr affrontare il Paese nel prossimo futuro. Al riguardo, la Conferenza episcopale ha esortato il Governo, le istituzioni, i partiti politici e la societ civile a perseguire insieme con coraggio il percorso di riconciliazione e di pace appena avviato nel Paese. Nel discorso di apertura, come informa un comunicato pubblicato sul portale in rete della Conferenza episcopale togolese, monsignor Benot Comlan Messan Alowonou, vescovo di Kpalim e presidente della Conferenza episcopale, ha sottolineato limportanza di una buona formazione dei futuri sacerdoti e degli agenti pastorali in seno alla Chiesa cattolica ma anche di quella dei politici e dei dirigenti che hanno la responsabilit di costruire il futuro della societ. Lincontro stato anche loccasione per approfondire i temi che riguardano da vicino la vita della comunit cattolica locale, che rappresenta oltre il venti per cento della popolazione. I vescovi, inoltre, insieme al nunzio apostolico, arcivescovo Brian Udaigwe, hanno affrontato il tema delle iniziative liturgiche in occasione della canonizzazione di Papa Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, la pastorale sociale e caritativa, la formazione e lorganizzazione nei seminari, linsegnamento cattolico in Togo, lorganizzazione dei pellegrinaggi internazionali nei luoghi santi, la riforma dei tribunali ecclesiastici, con una particolare attenzione alla situazione sociopolitica del Paese. Inoltre, i presuli si sono detti convinti del fatto che la societ civile stia lavorando con efficacia per il consolidamento dello stato di diritto e per la costruzione di una nazione forte, unificata, riconciliata e prosperosa. Durante i lavori, i vescovi togolesi hanno approntato anche un piano pastorale strategico per i prossimi tre anni, volto in particolare a migliorare e rendere pi efficaci gli interventi della Chiesa cattolica a favore dei poveri, dei malati e delle persone disagiati. Nel 1990 il Paese africano stato travolto da una grave crisi politica ed economica che lo ha trascinato nella miseria. Attualmente, oltre un terzo della popolazione vive al di sotto della soglia di povert.

In Spagna si riparte dai giovani


MADRID, 10. Caritas, Croce rossa spagnola e Fondazione segretariato gitano hanno avviato una collaborazione per cercare di rispondere alla difficile situazione nella quale si trovano oggi i giovani spagnoli. Nel Paese iberico, infatti, la disoccupazione continua a crescere: la percentuale dei ragazzi senza impiego ha superato il 57 per cento, il pi alto di tutti i Paesi dellUnione europea, secondo i dati diffusi a fine gennaio da Eurostat. Solo fra ottobre e novembre 2013 aumentato di diecimila unit il numero complessivo dei giovani disoccupati, passando da 973.000 a 983.000. Nasce cos lidea di avviare insieme una campagna di comunicazione e sensibilizzazione centrata sulle iniziative di inserimento lavorativo rivolte ai giovani. A tal fine riferisce Sir stato lanciato dai tre enti un bando di concorso pubblico per selezionare una proposta su questo tema. Una volta stabilita lidea vincente, la campagna si svilupper nel corso dellanno e sar a disposizione di tutti gli uffici territoriali e le delegazioni degli enti promotori. Con questa campagna di comunicazione e sensibilizzazione si vuole raggiungere un doppio fine, spiegano gli enti coinvolti. Valorizzare le capacit proprie dei giovani per far fronte alle situazioni ostili, in un contesto generalizzato di difficolt di tutta la societ; richiamare lattenzione e mobilitare le aziende affinch si impegnino nellinserimento lavorativo dei giovani in situazione di difficolt sociale. Per questo ai partecipanti sottolineano i promotori stato chiesto di trasmettere attraverso la campagna alcune idee fondamentali. I giovani come protagonisti della propria storia e del proprio futuro; la necessit della formazione e dellacquisizione di competenze professionali, anche senza un riscontro lavorativo immediato; limpegno delle imprese per dare ai giovani la possibilit di fare esperienza e di poter sviluppare le loro capacit. Questi messaggi sono, innanzitutto, in sintonia con i

Messaggio della Conferenza episcopale interterritoriale

Per unAfrica che conosca la vera pace


ROMA, 10. Unesortazione a tutti i fedeli cattolici a essere agenti di pace stata rivolta dalla Conferenza episcopale interterritoriale di Capo Verde, Guina Bissau, Mauritania e Senegal. In particolare, i vescovi hanno invitato i cattolici e gli uomini di buona volont a riflettere sullimportanza della pace e sul ruolo che ciascun fedele pu svolgere per un futuro migliore dellAfrica. In un messaggio intitolato Interpellare sulla responsabilit dei fedeli sullavvento di unAfrica in pace i presuli hanno puntato lattenzione su tre importanti aspetti: il magistero di Papa Francesco, lesortazione dei vescovi sul tema: Insieme, costruiamo la pace nella verit, nella giustizia e nella riconciliazione e le Mandement, cio lesortazione per la Quaresima e la Pasqua 2014. Secondo la Conferenza episcopale interterritoriale, per raggiungere una pace stabile in tutto il continente africano occorre il coinvolgimento e la responsabilit di tutti: dagli agenti pastorali ai politici, dalle forze dellordine ai magistrati, dagli uomini alle donne. Evitate la violenza per ottenere i vostri obiettivi, esortano i presuli, invitando i fedeli a praticare con assiduit le celebrazioni liturgiche del periodo pasquale, a pregare in famiglia, ad ascoltare la parola di Dio, e a pregare per Papa Francesco. Infine, nel documento, la conferenza episcopale interterritoriale di Capo Verde, Guiinea Bissau, Mauritania e Senegal ha sottolineato limportanza della carit durante la Quaresima: Apri il tuo cuore e la tua mano scrivono per dare ai poveri e agli indigenti e partecipa attivamente alle campagne di solidariet in favore delle vittime di calamit naturali.

principali ambiti nei quali Caritas, Croce rossa spagnola e Fondazione segretariato gitano lavorano con lobiettivo dellinserimento lavorativo degli under 30 (formazione, competenze, accesso allimpiego e promozione dellimprenditorialit e dellautoimpiego). Si mira anche a risvegliare nei giovani la voglia di fare. Infatti, gli alti tassi di disoccupazione giovanile, denunciano i tre enti, sono anche legati ad alcuni fattori: la poca conoscenza tra i giovani del mercato del lavoro e dei meccanismi per la ricerca di un impiego, competenze non adatte alla domanda del mercato del lavoro, scarsa qualificazione professionale. Nellambito degli interventi sociali, Caritas, Croce rossa spagnola e Fondazione segretariato gitano sviluppano unampia serie di iniziative con lobiettivo di migliorare le possibilit dei giovani, specialmente quelli socialmente pi vulnerabili, di accedere al mercato del lavoro. Per questo, hanno avviato diversi programmi di miglioramento dellinserimento lavorativo dei giovani, al-

linterno del Programma operativo pluriregionale di lotta contro la discriminazione 2007-2013, co-finanziato dal Fondo sociale europeo. Il tono della campagna concludono i promotori deve essere positivo, in modo da trasmettere lidea dellopportunit, dellattivit, della possibilit, della capacit senza cadere in un ottimismo ingiustificato n in una mancanza di realismo di fronte alla situazione che vivono molti giovani. Sar scelta la campagna che meglio dimostrer il protagonismo dei giovani nella costruzione del loro futuro, bench dovr emergere che la soluzione dei problemi non dipenda esclusivamente da loro.

La morte del nunzio apostolico Francesco De Nittis


Larcivescovo Francesco De Nittis, nunzio apostolico, morto alle 6 del mattino di luned 10 marzo, a Vieste, in provincia di Foggia. Il compianto presule vi era nato il 3 luglio 1933. Ordinato sacerdote il 15 luglio 1956, si era laureato in diritto canonico. Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede nel 1961, aveva prestato successivamente la propria opera presso le rappresentanze pontificie in Vietnam, Colombia, Nigeria, Siria, Stati Uniti dAmerica, India ed Egitto. Eletto alla sede titolare di Tunes con dignit di arcivescovo e nel contempo nominato pro nunzio apostolico in Papua Nuova Guinea e delegato apostolico nelle Isole Salomone il 7 marzo 1981, aveva ricevuto lordinazione episcopale il successivo 2 maggio. Il 24 gennaio 1985 era stato trasferito alla nunziatura apostolica in El Salvador e il 10 aprile 1986 gli era stata assegnata anche quella in Honduras. Il 25 giugno 1990 era stato chiamato infine nella rappresentanza pontificia in Uruguay e nellagosto del 1999 si era ritirato dal servizio. Le esequie saranno celebrate nella concattedrale di Vieste marted pomeriggio, 11 marzo, alle ore 16.

Pubblicazione dei presuli francesi

Perch la dottrina sociale non resti lettera morta


PARIGI, 10. Linstabilit del sistema finanziario, la crisi economica e quella della famiglia, il crescente tasso di disoccupazione, laumento della povert, il rischio ecologico e il dramma degli immigrati che in massa bussano alle porte del continente europeo. Problemi che interpellano direttamente la coscienza dei cristiani, i quali, per, finiscono spesso per trovarsi come impotenti di fronte a situazioni cos complesse e ritenute, anzi, quasi insormontabili. Ma come lavorare per rompere quella spirale di globalizzazione dellindifferenza, con tanta insistenza denunciata da Papa Francesco? nel tentativo di rispondere compiutamente a questa domanda che il Servizio nazionale famiglia e societ dellepiscopato francese ha dato recentemente alle stampe unagile volume di cento pagine dedicato interamente allinsegnamento sociale della Chiesa (Notre bien commun. Connatre la pense sociale de lEglise pour la mettre en pratique). In sostanza, un testo pensato per fare meglio conoscere a un pubblico sempre pi ampio il pensiero sociale della Chiesa. Ma anche una pubblicazione che nasce sulla scia del buon successo ottenuto dalla campagna Diaconia promossa tempo fa dallepiscopato transalpino. Iniziativa che, nel maggio 2013, in occasione del suo appuntamento conclusivo, radun a Lourdes circa 12.000 persone desiderose di ripensare la presenza dei cristiani nella societ. In questo senso, la pubblicazione promossa dalla Conferenza episcopale si propone come un percorso pedagogico che permetta, anche attraverso dei consigli pratici, non solo di comprendere ma anche di realizzare nel vissuto quotidiano i principi della dottrina sociale. Non si tratta di un libro in pi sulla dottrina sociale della Chiesa, ma di uno strumento di lavoro per metterla in pratica, ha spiegato Monique Baujard, direttore del Servizio nazionale famiglia e societ dellepiscopato. Il libro che accompagnato da un dvd, nel quale vengono presentate testimonianze concrete affronta sette specifici temi: i principi generali, la politica, la propriet, il lavoro, la famiglia, le migrazioni e gli stili di vita.

Impegno del cardinale Langlois per il dialogo tra il presidente e il Parlamento

Per superare la crisi politica ad Haiti


PORT-AU-PRINCE, 10. Il dialogo inter-haitiano tra il presidente e il Parlamento, riprender fra poco, con il ritorno in Paese del cardinale Chibly Langlois, vescovo di Les Cayes. quanto affermato allagenzia Fides, monsignor Patrick Aris, portavoce della Conferenza episcopale di Haiti. Il dialogo tra le forze politiche haitiane era stato avviato il 24 gennaio scorso e si concluso il 12 febbraio, ma la firma dellaccordo saltata perch lEsecutivo aveva pubblicato sul giornale ufficiale Le Moniteur lelenco incompleto dei giudici per integrare la Corte dei Conti. Il Governo haitiano aveva pubblicato solo sette dei dieci nomi, ponendo il veto sugli altri tre candidati perch avrebbero presentato documenti falsi. Due di questi hanno negato laccusa. Gi due anni fa, si sarebbero dovute tenere le elezioni ad Haiti, ma le dispute sulla formazione del tribunale elettorale e sulla legge che regola lo svolgimento delle elezioni, hanno rimandato la consultazione. Per risolvere questa crisi prolungata, nel Paese che ancora soffre le conseguenze del devastante terremoto di quattro anni fa la Chiesa cattolica stata invitata a svolgere unopera di mediazione. Nei giorni scorsi, il cardinale Langlois aveva dichiarato che c una cosa molto importante da rilevare nel campo sociale: la Chiesa accompagna i protagonisti politici per riuscire a costruire un dialogo fra tutte le parti e risolvere i problemi della nostra societ. Ad Haiti ha detto c una Chiesa che vive costantemente levangelizzazione nella linea dei vescovi dellAmerica Latina, vale a dire, con la priorit della pastorale, vivere accanto alle preoccupazioni dei pi poveri, come tante volte ha detto Papa Francesco. Abbiamo questa preoccupazione: coinvolgere tutti nellimpegno dellevangelizzazione, giovani, sacerdoti, vescovi, religiosi, famiglie, la comunit dei fedeli, tutti dobbiamo condividere questa visione pastorale. Dobbiamo condividere ha proseguito il porporato la responsabilit di risolvere la situazione politica che vive il nostro Paese, la crisi che vive il Paese, e questo sar possibile solo con il dialogo. La Conferenza episcopale haitiana si offerta come mediatrice in questa crisi e abbiamo la speranza che, attraverso il dialogo, si vada avanti. Adesso manca solo la firma dellaccordo per uscire dalla crisi. In questo la Chiesa cattolica ha quindi un ruolo sociale molto ben definito. Intanto, a quattro anni dal disastro che ha messo in ginocchio Haiti, e che ha causato circa trecentomila morti, attualmente, sono centosettantamila gli sfollati, seicentomila gli haitiani che vivono in condizioni di insicurezza alimentare e si registrano pi di cinquantamila nuove infezioni di colera ogni anno. Il tutto in un contesto di forte decrescita economica: gli indicatori di sviluppo del Paese rimangono bassi, alcuni addirittura in negativo, la popolazione vive per la maggior parte in situazioni di povert inaccettabile e i diritti, anche i pi elementari, non sono garantiti. In occasione del quarto anniversario dal sisma, un gruppo di bambini haitiani ha realizzato lo scorso gennaio un documentario per trasmettere una visione ottimistica su Haiti e sul proprio futuro. Lo spot promozionale del documentario Me llamo Haiti, prodotto da una Ong spagnola Educar desde la Infancia, si pu trovare su internet: sono ventotto minuti di video realizzati interamente dai bambini. importante ha spiegato la presidente della Ong, Mar Dominguez che la gente continui a pensare ad Haiti, perch servono ancora aiuti e ai bambini mancano tante cose. Siamo andati sul posto e abbiamo preparato dei laboratori audiovisivi con i bambini. I 25 bambini scelti hanno imparato a scrivere la sceneggiatura, a produrre e a lavorare con piccole telecamere, cos sono diventati creatori del proprio progetto di documentario. Alcuni ragazzi raccontano come crescono mentre si ricostruisce il Paese e parlano delle difficolt ad avere lacqua potabile, dei centri sanitari e dei loro progressi a scuola.

La Segreteria di Stato comunica con grande dolore la morte di

S. E. Monsignor

FRANCESCO DE NITTIS
Nunzio Apostolico
Voglia Cristo, Buon Pastore, in cui il compianto Presule ha creduto fermamente nel corso del suo generoso servizio alla Santa Sede e alla Chiesa, concedergli il meritato premio e accoglierlo accanto a s nella gioia e nella pace. Le esequie saranno celebrate nella Concattedrale di Vieste, marted 11 marzo alle ore 16.

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AllAngelus il vescovo di Roma invita i fedeli a costruire la vita sullessenziale

Fame di Dio
E ricorda che la strada della fede passa anche attraverso il buio e il dubbio
La Parola di Ges nel Vangelo ci d forza, ci sostiene nella lotta contro la mentalit mondana che abbassa luomo al livello dei bisogni primari, facendogli perdere la fame di ci che vero, buono e bello, la fame di Dio e del suo amore. Papa Francesco ha commentato cos allAngelus di ieri, domenica 9 marzo, lepisodio delle tentazioni di Ges, nel deserto. Cari fratelli e sorelle, buongiorno! il Vangelo della prima domenica di Quaresima presenta ogni anno lepisodio delle tentazioni di Ges, quando lo Spirito Santo, sceso su di Lui dopo il battesimo nel Giordano, lo spinse ad affrontare apertamente Satana nel deserto, per quaranta giorni, prima di iniziare la sua missione pubblica. Il tentatore cerca di distogliere Ges dal progetto del Padre, ossia dalla via del sacrificio, dellamore che offre se stesso in espiazione, per fargli prendere una strada facile, di successo e di potenza. Il duello tra Ges e Satana avviene a colpi di citazioni della Sacra Scrittura. Il diavolo, infatti, per distogliere Ges dalla via della croce, gli fa presenti le false speranze messianiche: il benessere economico, indicato dalla possibilit di trasformare le pietre in pane; lo stile spettacolare e miracolistico, con lidea di buttarsi gi dal punto pi alto del tempio di Gerusalemme e farsi salvare dagli angeli; e infine la scorciatoia del potere e del dominio, in cambio di un atto di adorazione a Satana. Sono i tre gruppi di tentazioni: anche noi li conosciamo bene! Ges respinge decisamente tutte queste tentazioni e ribadisce la ferma volont di seguire la via stabilita dal Padre, senza alcun compromesso col peccato e con la logica del mondo. Notate bene come risponde Ges. Lui non dialoga con Satana, come aveva fatto Eva nel paradiso terrestre. Ges sa bene che con Satana non si pu dialogare, perch tanto astuto. Per questo Ges, invece di dialogare come aveva fatto Eva, sceglie di rifugiarsi nella Parola di Dio e risponde con la forza di questa Parola. Ricordiamoci di questo: nel momento della tentazione, delle nostre tentazioni, niente argomenti con Satana, ma sempre difesi dalla Parola di Dio! E questo ci salver. Nelle sue risposte a Satana, il Signore, usando la Parola di Dio, ci ricorda anzitutto che non di solo pane vivr luomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio (Mt 4, 4; cfr. Dt 8, 3); e questo ci d forza, ci sostiene nella lotta contro la mentalit mondana che abbassa luomo al livello dei bisogni primari, facendogli perdere la fame di ci che vero, buono e bello, la fame di Dio e del suo amore. Ricorda inoltre che sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo (v. 7), perch la strada della fede passa anche attraverso il buio, il dubbio, e si nutre di pazienza e di attesa perseverante. Ges ricorda infine che sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto (v. 10); ossia, dobbiamo disfarci degli idoli, delle cose vane, e costruire la nostra vita sullessenziale. Queste parole di Ges troveranno poi riscontro concreto nelle sue azioni. La sua assoluta fedelt al disegno damore del Padre lo condurr dopo circa tre anni alla resa dei conti finale con il principe di questo mondo (Gv 16, 11), nellora della passione e della croce, e l Ges riporter la sua vittoria definitiva, la vittoria dellamore! Cari fratelli, il tempo della Quaresima occasione propizia per tutti noi per compiere un cammino di conversione, confrontandoci sinceramente con questa pagina del Vangelo. Rinnoviamo le promesse del nostro Battesimo: rinunciamo a Satana e a tutte le sue opere e seduzioni perch un seduttore lui , per camminare sui sentieri di Dio e giungere alla Pasqua nella gioia dello Spirito (Orazione colletta della I Dom. di Quaresima Anno A). Al termine della preghiera, salutando i gruppi presenti, il Pontefice ha invitato in particolare ad aderire alla campagna della Caritas internationalis contro la fame nel mondo. Rivolgo un cordiale saluto ai fedeli di Roma e a tutti i pellegrini! Saluto i gruppi parrocchiali provenienti da Biella e Vercelli, da Laura di Paestum, San Marzano, Aosta, Latina, Avellino e Pachino. Saludo al Colegio Santa Mara de Elche, Espaa. Un pensiero speciale va ai ragazzi di Rosolina che domenica prossima riceveranno la Cresima, a quelli della Toscana che fanno a Roma la promessa di seguire Ges, e a quelli di Paderno Dugnano, Seregno, Bellaria e Curno. Saluto anche i genitori e i bambini di Cabiate. Durante questa Quaresima, teniamo presente linvito della Caritas Internazionale nella sua campagna contro la fame nel mondo. Auguro a tutti che il cammino quaresimale da poco iniziato sia ricco di frutti; e domando a voi un ricordo nella preghiera per me e per i collaboratori della Curia Romana, che questa sera inizieremo la settimana di Esercizi spirituali. Grazie. Buona domenica e buon pranzo. Arrivederci!

Iniziati ad Ariccia gli esercizi spirituali della Curia romana

Per aprirsi allascolto dello Spirito


Papa Francesco dal pomeriggio di domenica 9 marzo ad Ariccia, nella casa Divin Maestro dei religiosi paolini, dove partecipa agli esercizi spirituali quaresimali predicati da monsignor Angelo De Donatis, parroco di San Marco Evangelista al Campidoglio, sul tema La purificazione del cuore. A bordo di uno dei due pullman partiti dal Vaticano, il Pontefice ha raggiunto la residenza poco prima vi, vescovi e prelati della Curia romana, il Santo Padre si recato nella cappella dedicata al Divin Maestro, che sorge al centro della residenza. L ha preso posto in uno dei banchi e ha partecipato alla recita dei vespri, seguita dalla meditazione introduttiva di monsignor De Donatis e dalladorazione eucaristica. Nella sua riflessione il predicatore si concentrato sugli atteggiamenti interiori con cui si entra negli esercizi spirituali. E ha ricordato soprattutto la necessit di aprirsi allascolto dello Spirito Santo, per prepararsi a vivere un rapporto spirituale profondo e personale con Dio, in modo da vedere veramente tutta la realt e il posto che in essa noi assumiamo nellottica della giusta luce, che quella che viene dal Padre. Al termine, raccogliendo linvito di monsignor De Donatis a vivere lesperienza degli esercizi quasi in spirito monastico, i presenti hanno lasciato in silenzio la cappella. Nella meditazione tenuta nella mattina di luned 10, dopo la concelebrazione eucaristica, il predicatore ha fatto riferimento al brano evangelico della tempesta sedata per sottolineare in particolare come il mondo, anzich riconoscere la presenza e lopera di Dio, se ne spaventa, perch ha di lui unimmagine che fa paura: la stessa che avevano anche i discepoli, i quali di fronte alla bufera non ebbero fede e furono presi da gran timore. Questo avviene, ha spiegato monsignor De Donatis, quando nei nostri cuori non abita Cristo ma una religione sterile: quella di un Dio tremendo, orribile, che non usa misericordia. Dalla fede ha ammonito siamo passati a una religione dove convivono laffermazione del fariseismo, secondo cui dal peccato ci alziamo da soli, e la prassi dellascesi tratta dallo stoicismo: bisogna fare questo, io far questo. Ma il Signore, ha sottolineato, arriva attraverso altre vie. E cos ci fa capire che entrambi questi atteggiamenti non rappresentano la strada giusta. necessario dunque purificare il nostro animo dalle false immagini di Dio per poter iniziare un vero cammino di vita autentica.

Dal 14 al 18 agosto

Il Papa in Corea
Papa Francesco compir un viaggio apostolico nella Repubblica di Corea dal 14 al 18 agosto prossimi. Lo rende noto un comunicato della Sala stampa della Santa Sede, precisando che il Pontefice ha accolto linvito rivoltogli dal presidente della Repubblica e dai vescovi coreani, e che la visita si svolger in occasione della sesta giornata della giovent asiatica, organizzata nella diocesi di Daejeon.

delle 17. Dopo aver percorso a piedi il vialetto che dal cancello conduce alla casa, ha sostato dinanzi allingresso per salutare, fra gli altri, larcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, il predicatore degli esercizi e don Silvio Sassi, superiore generale della Societ di San Paolo, con il quale erano alcuni religiosi responsabili della struttura. Poco prima delle 18, insieme con unottantina fra cardinali, arcivesco-

Nomina episcopale in Australia


La nomina di oggi riguarda la Chiesa in Australia.

Michael Fabian McCarthy vescovo di Rockhampton


Nato a Toowoomba, nello stato di Queensland, il 13 settembre 1950, ha compiuto gli studi primari nella Greenmount State School di Toowoomba e quelli secondari presso il Downlands College, della stessa citt. Avendo ottenuto il baccellierato in scienze applicate e, in seguito, un titolo in business studies, ha lavorato per alcuni anni come chimico industriale e farmacista prima di entrare nel seminario nazionale Saint Paul di Kensington, Sydney, dove ha completato gli studi ecclesiastici. stato ordinato sacerdote il 19 agosto 1978 per larcidiocesi di Brisbane. Ha poi ricoperto i seguenti incarichi: vice parroco di Gympie (1978-1983); vice parroco di Paradise (1983-1985); presidente delle Pontificie opere missionarie e direttore dellufficio per i migranti e i rifugiati (1985-1990); parroco di Laidley (1990-1993); parroco di Paradise (1993-1996); decano foraneo di South Coast (1995-2006); direttore della formazione permanente del clero (1996-2000); rettore del seminario provinciale di Brisbane (20012009); amministratore della parrocchia di Wavell Heights (20032004); parroco di Redcliffe City (2009-2013); decano foraneo di Brisbane Northern Rivers (20092013). Dal 2013 parroco di Hendra e vicario episcopale per il Clero. stato, inoltre, giudice del tribunale provinciale, direttore del programma per il diaconato, membro del consiglio presbiterale e del comitato per le nomine dei sacerdoti.

Il cardinale segretario di Stato al convegno sulla gestione dei beni ecclesiastici degli istituti religiosi concluso domenica

Non di solo pane


Senza anima non c spending review che tenga. E non un caso se in una gestione economica, nonostante risparmi e restrizioni, i pochi pani e pesci che si cerca affannosamente di salvare finiscono inspiegabilmente per diminuire. il fuoco della fede e della carit quellanima alla quale il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, ha fatto riferimento parlando sabato sera, 8 marzo, durante i primi vespri della prima domenica di Quaresima, nella basilica di SantAntonio al Laterano, al termine della prima giornata del seminario internazionale su Gestione dei beni ecclesiastici degli istituti di vita consacrata e delle societ di vita apostolica. A servizio dellhumanum e della missione nella Chiesa che, organizzato dal dicastero vaticano dei religiosi, si concluso domenica 10 allAntonianum. Richiamandosi al passo del vangelo di Matteo non di solo pane vive luomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio (4, 4), il cardinale ha proposto una riflessione sul tema dei lavori, offrendo alcuni criteri per una corretta gestione dei beni degli istituti religiosi. Affermato che le risorse disponibili sono una provvidenza da accogliere e gestire con saggezza, il segretario di Stato ha ribadito la necessit di agire responsabilmente, adottando criteri di economicit e trasparenza, in modo che il consiglio evangelico della povert sia coerentemente rispecchiato dalla gestione dei beni, sia nel suo insieme, sia nelle scelte particolari. Innanzitutto, ha precisato il porporato, necessario stabilire un giusto ordine di priorit, nel senso che i beni materiali e la loro gestione non possono essere la prima delle preoccupazioni, anche se ci non significa disinteressarsene o trattarli con trascuratezza. In questo senso acquista valore la riflessione da fare quando si attraversa un periodo di crisi di natura economico-gestionale, spesso ha rilevato sintomo di qualche difficolt pi profonda e dunque da affrontare come se fosse la spia di una certa stanchezza e perdita di vitalit e di forza del carisma. In tal caso, tuttavia, la sola riforma della gestione economica non basta ha detto ancora il cardinale; anzi bene interrogarsi su quale sia la vera debolezza, che finisce per provocare anche la diminuzione delle risorse. Altrimenti, possibile che, a fronte di una gestione sempre pi perfezionata, si registri una crescente difficolt nel disporre di risorse adeguate alla propria missione, e cos si entri in un circolo non virtuoso. Come evitare il rischio? Lo indica Ges stesso, stata la risposta del porporato, quando invita a tenere sempre al primo posto la parola di Dio, a testimoniare con freschezza il carisma che ciascuno ha ricevuto, a sperimentare il Vangelo in autenticit e pienezza. Mai dunque lasciarsi sopraffare dalla preoccupazione per i pochi pani disponibili, perch proprio allora che essi inspiegabilmente potrebbero ridursi ancora di pi. Anzi da questo insegnamento evangelico si deduce che seppure importante ha notato il segretario di Stato risparmiare, essere oculati, trovare il miglior sistema di gestione, individuare gli economi ed amministratori pi adatti e preparati, questo non rappresenta lanima e il centro di una gestione ottimale, quando il Vangelo a ispirarla. E qui entra in gioco quel fuoco della fede e della carit, che ci rallegra e ci responsabilizza e d impulso alla creativit ed inventiva al servizio del carisma di fondazione e della missione della Chiesa, e quindi anche dellhumanum. Se i consacrati riusciranno a far scaldare le loro menti e i loro cuori da questa luce, ha detto il porporato, pi facilmente avanzeranno le dodici ceste piene e limpegno nel settore economico porter con s meno ansia. E poi la provvidenza, ci dar il resto. Certo non come una benedizione miracolistica, ma piuttosto come dono a chi, pur impegnandosi al massimo, si abbandona fiducioso alla provvidenza di Dio e pone lui al primo posto nei suoi pensieri e nella sua azione. Cerchiamo prima il regno di Dio e la sua giustizia la raccomandazione che il cardinale ha lasciato ai partecipanti al simposio cos che la gestione dei beni ecclesiastici, come tante altre cose, ci dar meno preoccupazione e pi soddisfazione. La seconda giornata dei lavori iniziata domenica mattina con lEucaristia presieduta dal cardinale Joo Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le societ di vita apostolica. Tra gli interventi della giornata, quello di padre Sebastiano Paciolla, sottosegretario del dicastero, che ha spiegato cosa si intenda per patrimonio stabile: I beni facenti parte della dote fondazionale dellente; quelli pervenuti allente stesso, se lautore della liberalit ha cos stabilito; quelli destinati a patrimonio stabile dallorgano di amministrazione dellente; i beni mobili donati ex voto alla persona giuridica. Monsignor Alberto Perlasca, officiale della Segreteria di Stato, ha parlato invece del concetto di bene ecclesiastico, che intimamente legato allistituto della personalit giuridica canonica pubblica. Si tratta, ha spiegato, di soggetti giuridici che agiscono nomine Ecclesiae. Infatti, la specificit dei fini che essi perseguono si tratta di finalit trascendenti giustifica il fatto che i rispettivi beni siano tutelati da unapposita legislazione canonica che eviti distrazioni rispetto a tali scopi e abusi di ogni genere. quindi comprensibile come i beni della Chiesa debbano, nei limiti del possibile, essere posseduti da un ente canonico, eventualmente civilmente riconosciuto. Qui per si pone la questione, non ancora del tutto definita, circa lautorit competente a erigere le persone giuridiche nella Chiesa. A questo proposito il prelato ha spiegato che qualora lerezione di una persona giuridica canonica non sia possibile vuoi perch manchi lautorit a ci facoltizzata, vuoi per il sistema giuridico statale nel quale ci si viene a trovare, o per altre ragioni si deve ricorrere alla creazione di enti civili (per esempio, fondazioni), con tutti i problemi che per ci comporta. Il primo problema consiste nel fatto che i beni ad essi trasferiti, cessano di essere beni ecclesiastici e, in linea di principio, sono retti dalle norme del diritto statale. Altri problemi sono legati alla possibilit di svolgere uneffettiva vigilanza da parte della competente autorit ecclesiastica sullamministrazione e sulla gestione economica di detti enti, e, quindi, in ultima analisi, sulla loro attivit. Ci richiede particolari attenzioni, soprattutto a livello della redazione degli statuti.

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