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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
luned-marted 10-11 marzo 2014
Unicuique suum
Anno CLIV n. 57 (46.599)
.
AllAngelus il Papa ricorda che la strada della fede passa anche attraverso il buio e il dubbio
Fame di Dio
E nel pomeriggio linizio degli esercizi spirituali quaresimali ad Ariccia
La Parola di Ges nel Vangelo ci d forza, ci sostiene nella lotta contro la mentalit mondana che abbassa luomo al livello dei bisogni primari, facendogli perdere la fame di ci che vero, buono e bello, la fame di Dio e del suo amore. Papa Francesco ha commentato cos allAngelus di ieri, domenica 9 marzo, lepisodio delle tentazioni di Ges durante i quaranta giorni trascorsi nel deserto prima di iniziare la sua missione pubblica. Il tentatore ha ricordato cerca di distogliere Ges dal progetto del Padre, ossia dalla via del sacrificio, dellamore che offre se stesso in espiazione, per fargli prendere una strada facile, di successo e potenza. Ma Ges sa bene che con Satana non si pu dialogare, ricordiamolo anche noi nel momento delle tentazioni. Nel pomeriggio Papa Francesco ha poi raggiunto la casa Divin Maestro ad Ariccia, dove si fermer sino a venerd mattina, 14 marzo, per gli esercizi spirituali con la Curia romana.
Tra i prelati della Curia romana per la recita dei Vespri nella cappella della casa Divin Maestro ad Ariccia PAGINA 8
in cambio della liberazione di 153 donne siriane detenute nelle carceri di Damasco. Il convoglio con le suore, riferiscono i media di Beirut, ha attraversato la frontiera con il Libano nei pressi di Aarsal, zona sunnita della valle della Bekaa circondata dagli sciiti solidali con Hezbollah. Parallelamente, i mezzi con a bordo le detenute siriane si avvicinato da Damasco al valico frontaliero ufficiale siro-libanese di Jdeidet Yabus-Masnaa. Il generale libanese Abbas Ibrahim, sciita e responsabile della sicurezza generale, ha assicurato che dopo la liberazione le suore sono state fatte rientrare in Siria con un viaggio durato pi di nove ore. La madre superiora, Pelagia Sayaf, ha assicurato che le suore sequestrate sono state trattate bene dai loro rapitori, gli uomini del
subiscono tutti i giorni le gravi conseguenze di un sistema sanitario al collasso e che hanno disperato bisogno di cibo, medicine, supporto psicologico e un riparo sicuro. Due ospedali su tre sono distrutti o inservibili, come il 38 per cento delle strutture mediche di base. Ferme quasi tutte le ambulanze. Non solo: la met dei medici ha abbandonato il Paese, altri sono stati uccisi o imprigionati, e tra il personale sanitario rimasto, in media, solo uno su trecento ha le competenze per affrontare le emergenze. Nel caso della citt di Aleppo i medici rimasti ad assistere una popolazione di pi di due milioni di persone sono solamente 36: le linee guida dellO rganizzazione mondiale della sanit ne prevederebbero invece 2.500 per centri urbani di analoghe dimensioni.
NOSTRE INFORMAZIONI
Provvista di Chiesa
Il Santo Padre ha nominato Vescovo della Diocesi di Rockhampton (Australia) il Reverendo Michael Fabian McCarthy, del clero di Brisbane, finora Vicario Episcopale e Parroco a Hendra.
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Il coro e balletto della flotta russa del Mar Nero durante unesibizione a Simferopoli (Reuters)
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Blindati bloccano a Caracas una marcia delle donne contro la crisi alimentare
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GIORNALE QUOTIDIANO Unicuique suum POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
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Quarantadue migranti muoiono nonostante i soccorsi in un naufragio al largo delle coste meridionali
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Legittologo
Museo Egizio di Torino si avvia a raggiungere risultati anche pi significativi. I progetti ed i rapporti con le istituzioni locali ed il coinvolgimento nellagenda culturale di Expo 2015 sono di fondamentale importanza, cos come altri eventi di grande richiamo quali lOstensione della Sindone e il bicentenario della nascita di don Bosco che verranno ospitati a Torino nello stesso anno. Importante non solo attirare sempre pi visitatori ma legare questi alla propria istituzione, dare loro il motivo di tornare con una certa regolarit. Per questo lEgizio deve essere unistituzione culturale viva. Un ambizioso progetto di attivit culturale nel senso lato del termine contribuisce a raggiungere unesperienza olistica che porti al raggiungimento dellenthousiasms. Fondamentale che il museo dialoghi con il suo pubblico. Legare il pubblico al museo possibile avviando progetti di ricerca mirati finalizzati alla definizione di un programma espositivo annuale, teso a valorizzare nuovi e interessanti aspetti della magnifica collezione torinese. Il numero e leccezionale qualit dei reperti conservati consentono anche lo sviluppo di mostre itineranti che facciano conoscere nel mondo lEgizio di Torino e che forniscano fondi utilizzabili per lo studio e la conservazione dei reperti. Il museo deve tornare a essere un centro di studi centrale nel panorama egittologico mondiale. Questo obbiettivo si pu raggiungere stipulando memoranda of understanding con istituzioni nazionali ed internazionali, centri di ricerca, che con le loro specifiche competenze contribuiscano allo studio e alla valorizzazione della collezione. Entrare a far parte di una rete internazionale fondamentale per permettere al museo di beneficiare dei programmi di finanziamento europei. Vanno assolutamente rafforzati i progetti di collaborazione gi in atto con lAteneo di Torino e con tutte le cattedre di egittologia in Italia. Vanno intensificati i programmi di tirocinio coinvolgendo studenti interessati a svolgere una tesi che verta su museum studies o sia finalizzata allo studio delle tipologie di
Fondamenti nuovi
carattere internazionale e di natura imprenditoriale. Per tutti questi motivi Pedro de Arcaya e Catalina Compludo, originari di lava, si stabilirono a Burgos, dove nacque il loro primogenito, Francisco de Arcaya y Compludo, anche se suo padre adott lusanza castigliana di utilizzare come cognome quello del luogo dorigine della casata. Francisco prese labito domenicano a San Pedro de Burgos, allora Studio Generale. Nel 1509, essendosi fatto notare per doti intellettuali non comuni, fu mandato a studiare nel collegio SaintJacques di Parigi, dove rimase fino al 1512, specializzandosi in teologia con maestri come Pedro de Crockaert e Juan Fenario, entrambi promotori della rinascita teologica tomista. Dal 1516 Francisco de Vitoria insegn teologia; una volta conseguiti la laurea e il dottorato, torn in Spagna, dove occup la cattedra di Teologia del collegio San Gregorio di Valladolid e ottenne il titolo supremo di maestro domenicano. Nel 1526 vinse per concorso la cattedra di Teologia principale delluniversit di Salamanca. Esercit qui la sua attivit docente fino alla morte, avvenuta nel 1546. Per ventanni, dedicati unicamente allinsegnamento universitario, svolse una feconda attivit di docenza e di ricerca per ampliare la cattedra, creando una grande scuola, che fu il nucleo intellettuale della Spagna del XVI secolo. Alla sua morte, di lui restarono i fogli e gli schemi per le lezioni e le conferenze, raccolti in Lecturas, con gli appunti dei corsi ordinari, e le Relecciones Teolgicas conservate nelle note prese dai suoi alunni. Le Relecciones erano conferenze pubbliche che ogni cattedratico aveva il dovere di pronunciare per far conoscere alla societ quegli eventi che allepoca dellumanesimo rinascentista spagnolo avevano unimportanza decisiva nella politica e nella cultura occidentale. Allepoca Francisco de Vitoria rappresent il culmine del pensiero in diritto internazionale, come una generazione dopo il gesuita Francisco Surez, che introdurr le Disputaciones Metafsicas nelle impostazioni della Riforma cattolica. La posizione di Vitoria dinanzi al complesso problema degli indios e alle controversie religiose, politiche, teologiche, filosofiche e morali che la scoperta del Nuovo Mondo suscit, di unimportanza radicale, perch limpresa compiuta dalla monarchia spagnola fu di una grandezza straordinaria. Vitoria fu un critico obiettivo, demolitore, ma sereno ed equanime, rispetto ai titoli di dominio e di condanna morale branditi dalle diverse correnti che, su questi temi, divisero lopinione giuridica e politica. Nella sua Releccin sobre los indios Vitoria si mostra molto critico verso quanti difendevano la legittimit del dominio, ma alla fine lascia aperta la via per trovare altri titoli legittimi. In ogni caso, non denunci mai abusi da parte degli spagnoli, anche se denunci quelli dello Stato nelloccupazione dellAmerica. Indic al contrario otto nuovi titoli giuridici che ritenne legittimi. Si trattava di fondamenti nuovi per adattare il dominio ai principi del diritto naturale il diritto delle genti o il Diritto di circolazione, che incentr sul commercio e sullevangelizzazione, e che la Corona aveva gi raccolto nel Real Patronato Indiano. Apport cos un contributo immenso nel campo del diritto internazionale, in cui inser gli indios americani, ai quali concesse un compendio di diritti umani che nessuna delle Dichiarazioni attuali ha ancora superato.
Nella Releccin sesta stabil che i dementi che non hanno luso della ragione, possono avere dominio e diritto allo sviluppo dellintelligenza. Vitoria un genio del diritto internazionale. Il suo nome si conserva nelluniversit Francisco de Vitoria, il cui campus rivela un ordine mentale interno e un mondo coerente tra lo studio, lo sport e il pensiero creatore della libert e dei valori cristiani di pienezza.
Nella Releccin sobre los indios si mostra molto critico verso quanti difendevano la legittimit del dominio sui nativi americani
quale asse consolare dei porti castigliani del Cantabrico: Llanes, San Vicente de la Barquera, Laredo, Castro Urdiales, Santander, Santoa, Bilbao, e anche di quelli dellattuale Guipzcoa, fino a Fuenterraba, al confine con la Francia. Il commercio castigliano fece s che la citt di Burgos diventasse la sede del potente Consolato. La citt attirava mercanti, agenti finanziari e commercianti imprenditori affascinati dalla possibilit di nuove idee, soprattutto per quanto riguardava la commercializzazione dei due prodotti pi importanti, la lana e il ferro, i soli in grado di generare unimportante attivit economica di
La Razn
Traduciamo un articolo pubblicato su La Razn del 24 febbraio. Lautore un esperto di storia ispanoamericana, professore emerito dellUniversit Complutense di Madrid.
LOSSERVATORE ROMANO
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Papa Francesco con monsignor Xuereb durante unudienza in piazza San Pietro (19 giugno 2013)
Mi ha fatto entrare nel suo studio mi ha accolto con la sua ormai nota cordialit E devo dire che mi ha fatto anche uno scherzo Uno scherzo da Papa! Poi mi ha chiesto di aiutarlo nel suo compito
con i superiori e con altre persone di certa responsabilit. Gli ho risposto che ho un buon rapporto con tutti, almeno per quanto mi riguarda. Cosa la colpisce della personalit di Papa Francesco, avendo il privilegio di vivere ogni giorno accanto a lui?
La sua determinazione. Una convinzione che sono sicuro che gli viene dallAlto, perch uomo profondamente spirituale che cerca nella preghiera lispirazione da Dio. Per esempio, la visita a Lampedusa lui lha A tre giorni dal primo anniversario decisa perch dopo dellelezione di Papa Francesco Radio alcune volte che enVaticana ha pubblicato, il 10 marzo, trato in cappella, gli unintervista del suo vice-caporedattore venuta in continuaa monsignor Alfred Xuereb, segretario zione questa idea: anparticolare del Pontefice e prelato segretario dare di persona a ingenerale della Segreteria per leconomia. contrare queste persone, questi naufraghi, e Lautore dellintervista che riportiamo piangere sui morti. E integralmente ha recentemente pubblicato quando lui ha capito sul sito del centro studi e ricerche che gli venivano in Tocqueville-Acton anche due saggi intitolati mente pi volte, alloComunicare la gioia. Papa Francesco ra stato sicuro che e la forza della Parola e Senza parole. Dio la voleva. Lha Papa Francesco e la forza dei gesti. fatta, anche se non cera molto tempo per prepararla. Lo stesso metodo lui lo usa per sciare Castel Gandolfo e anche la- la scelta delle persone che chiama a sciare Papa Benedetto. Ma dal Vati- collaborare con lui da vicino. cano mi chiedevano di fare in fretta, fare le valigie e andare a Casa Santa Cosa invece la colpisce guardando al Marta perch Papa Francesco stava pastore Francesco, alla sua dimensione persino aprendo lui la posta, da so- pubblica, a come in fondo esercita il lo: non aveva un segretario che lo ministero petrino? aiutasse. In quella mattinata sono Qualcun altro mi ha fatto una dopassato pi volte in cappella per manda simile, e rispondo dicendo avere lume, perch mi sentivo anche che mi viene in mente spontaneaun po confuso. Per ero certo, avemente la figura del missionario. vo la netta sensazione che io fossi Quel classico missionario che parte, guidato dallAlto e mi rendevo conto va tra gli indigeni per far conoscere che stava succedendo qualcosa di loro il Vangelo, Ges Cristo... Ecco, straordinario, anche per la mia vita. io vedo in Francesco il missionario Sono poi entrato nello studio di Pache sta chiamando a s la folla, pa Benedetto piangendo e, con un quella folla che magari si sente nodo alla gola, ho cercato di dirgli smarrita, con lintento di riportarla quanto ero triste e quanto fosse difal cuore del Vangelo. diventato ficile il mio distacco da lui. Lho rinper cos dire il parroco del mondo graziato per la sua benevola paternie sta incoraggiando quanti si sentot. Gli ho rassicurato che tutte le no lontani dalla Chiesa a ritornare esperienze vissute nel Palazzo apocon la certezza che troveranno il lostolico con lui mi hanno tanto aiutaro posto nella Chiesa. Lui vede nel to a guardare meglio alle cose di clericalismo e nella casistica dei forti lass. Poi mi sono inginocchiato per baciargli lanello, che non era pi quello del Pescatore, e lui, con sguardo di paternit, di tenerezza, come sa fare lui, si alzato in piedi e mi ha benedetto.
Radio vaticana
ostacoli affinch tutti si possano sentire amati dalla Chiesa, accompagnati da essa. Invece, parroci e sacerdoti ci dicono quasi quotidianamente quante persone sono tornate alla confessione e alla pratica della fede per lincoraggiamento di Papa Francesco, specialmente quando ci ricorda che Dio non si stanca mai di perdonarci. Lui, come avete visto, ha unattenzione speciale per i malati, e questo perch lui vede in loro il corpo di Cristo sofferente. E dimentica completamente i suoi malanni. Per esempio, nei primi mesi del suo Pontificato aveva un forte dolore a causa della sciatica che si era ripresentata. I medici gli avevano consigliato di evitare di abbassarsi ma lui, trovandosi davanti a malati in carrozzella o a bambini infermi nei loro passeggini si china su di loro comunque e fa sentire la sua vicinanza. Cos pure, per esempio, successo durante la celebrazione eucaristica a Casal del Marmo la sera del gioved santo durante la lavanda dei piedi. Nonostante senzaltro il dolore che avr sentito, si inginocchiato davanti a ciascuno dei dodici giovani detenuti per baciar loro i piedi. Papa Francesco sembra instancabile, a guardarlo negli incontri, nelle udien-
La lavanda dei piedi ai detenuti di Casal del Marmo (28 marzo 2013)
XVI
Un tesoro teologico
Where are you from?, Di dove sei? il titolo che prende spunto da un passo del Vangelo di Giovanni (19, 9) del seminario di studi sulla figura e il messaggio di Ges nella trilogia Ges di Nazaret di Joseph Ratzinger Benedetto XVI che si svolge dal 10 al 12 marzo presso il Jordan University College di Morogoro, in Tanzania. il secondo appuntamento di questo genere in Africa, dopo il simposio in lingua francese sul Ges di Nazaret che ha avuto luogo in Benin lo scorso settembre. Ges Cristo scrive Benedetto XVI nel suo indirizzo di saluto ai partecipanti il centro della nostra fede, la quale per sua natura incontro con Lui e quindi con il Dio vivente. Il fatto che nel nostro tempo la sua figura venga sempre pi respinta e diventi inaccessibile a causa di molteplici discussioni e opinioni, per la Chiesa una preoccupazione che non ci deve dare pace. Spinto da questa preoccupazione ho scritto i miei libri nel tentativo di rendere la sua figura di nuovo visibile. Le giornate di studio spiega Achim Buckenmaier (Pontificia Universit Lateranense) che ha curato lorganizzazione del simposio vogliono togliere queste barriere e aiutare a trovare un accesso al ricchissimo tesoro teologico di Benedetto XVI. Gi negli anni Sessanta continua Buckenmaier Ratzinger vide la necessit di spiegare il cristianesimo in un modo conciso, comprensibile anche da persone che non lo conoscono e che cercano. Penso che nella Chiesa e nel mondo odierno laltissimo rilievo e il profondo significato della sua teologia siano riconosciuti. Tuttavia non facile per tutti conoscerla. Forse ci sono ostacoli culturali. Riguardando alle difficolt e alle grandi sfide in Africa, che ogni giorno stanno davanti alla gente, si pu comprendere come un cristiano tema di non trovare laccesso a un pensiero che a prima vista si sviluppato in un contesto culturale diverso, quello dellOccidente e della sua storia. Alcune volte ci si trova di fronte alle difficolt economiche di finanziare uno studio come noi lo intendiamo o, semplicemente, di comprare dei libri. Liniziativa per lAfrica anglofona nata nel seno della fondazione degli ex-alunni di Joseph Ratzinger, che, sotto la guida del vescovo Barthlemy Adoukonou, segretario del Pontificio Consigio della Cultura, hanno gi realizzato un convegno simile a Cotonou in Benin. Come membro della Comunit Cattolica dIntegrazione spiega ancora Buckenmaier ho vissuto per sei anni in Tanzania, perci la Cattedra per la Teologia del Popolo di Dio, di cui sono il direttore, ha potuto seguire lorganizzazione intera. I docenti sono due ex-alunni di Ratzinger, padre Stephan Horn e padre Vincent Twomey; poi, oltre a me, terranno delle relazioni il reverendo Michael Maier, che insegna Antico Testamento alla Gregoriana, e padre Idahosa Amadasu, docente presso la School of Faith dellarcidiocesi di Benin City in Nigeria. Offriremo temi ermeneutici come lunit tra Antico e Nuovo Testamento, oppure singoli aspetti della teologia del Papa emerito, come la teologia dellEucaristia e delle Beatitudini nei libri su Ges. Il nostro collega africano parler della Chiesa come famiglia di Dio nellopera di Benedetto XVI.
Il Vaticano
II
in America latina
Il 27 marzo, nella sede della Civilt Cattolica si svolger un incontro sul tema Le radici di Papa Francesco. Un anno di Pontificato. Il Concilio Vaticano II in America Latina. Interverr come relatore Guzmn Carriquiry, segretario della Pontificia commissione per lAmerica latina. Il giorno seguente lincontro proseguir presso la Pontificia Universit Gregoriana. Dopo il saluto del rettore Franois-Xavier Dumortier, interverr Juan Carlos Scannone con una relazione sul tema La Teologa del pueblo: una perspectiva argentina. Carlos Maria Galli parler invece della Teologa Pastoral Latinoamericana a 50 aos del Vaticano II, mentre Miguel Yaez presenter una riflessione sulla esortazione apostolica Evangelii gaudium. Seguir una tavola rotonda alla quale prenderanno parte gli arcivescovi Jorge Carlos Patrn Wong, segretario della Congregazione per il Clero, e Bruno Forte, presule di Chieti-Vasto. Insieme a loro anche don Antonio Mario Grande, rettore del Collegio sacerdotale argentino, e Stella Morra, che insegna Teologia fondamentale alla Gregoriana. Le conclusioni saranno affidate al decano della Facolt di Teologia delluniversit, Dariusz Kowalczyk.
Che ricordo ha del suo primo incontro con Papa Francesco? Mi ha fatto entrare nel suo studio, mi ha accolto con la sua ormai nota cordialit, e devo dire che mi ha fatto anche uno scherzo, uno scherzo se cos posso dire da Papa! Aveva una lettera in mano e con tono serio mi disse: Ah, ma qui abbiamo dei problemi, qualcuno non ha parlato molto bene di te!. Io ammutolii, ma poi capii che si riferiva alla lettera che Papa Benedetto gli aveva inviato per informarlo che lui mi aveva lasciato libero e che poteva chiamarmi al suo servizio. In questa lettera Papa Benedetto aveva avuto la bont di elencare alcuni miei pregi. Poi Papa Francesco mi ha invitato a sedermi sul divano e lui accanto a me, su una sedia. Mi ha chiesto con molta fraternit di aiutarlo nel suo gravoso compito. Infine ha voluto sapere qual il mio rapporto
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LOSSERVATORE ROMANO
Milioni di persone hanno preso parte alla giornata ecumenica di preghiera per le donne
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principali ambiti nei quali Caritas, Croce rossa spagnola e Fondazione segretariato gitano lavorano con lobiettivo dellinserimento lavorativo degli under 30 (formazione, competenze, accesso allimpiego e promozione dellimprenditorialit e dellautoimpiego). Si mira anche a risvegliare nei giovani la voglia di fare. Infatti, gli alti tassi di disoccupazione giovanile, denunciano i tre enti, sono anche legati ad alcuni fattori: la poca conoscenza tra i giovani del mercato del lavoro e dei meccanismi per la ricerca di un impiego, competenze non adatte alla domanda del mercato del lavoro, scarsa qualificazione professionale. Nellambito degli interventi sociali, Caritas, Croce rossa spagnola e Fondazione segretariato gitano sviluppano unampia serie di iniziative con lobiettivo di migliorare le possibilit dei giovani, specialmente quelli socialmente pi vulnerabili, di accedere al mercato del lavoro. Per questo, hanno avviato diversi programmi di miglioramento dellinserimento lavorativo dei giovani, al-
linterno del Programma operativo pluriregionale di lotta contro la discriminazione 2007-2013, co-finanziato dal Fondo sociale europeo. Il tono della campagna concludono i promotori deve essere positivo, in modo da trasmettere lidea dellopportunit, dellattivit, della possibilit, della capacit senza cadere in un ottimismo ingiustificato n in una mancanza di realismo di fronte alla situazione che vivono molti giovani. Sar scelta la campagna che meglio dimostrer il protagonismo dei giovani nella costruzione del loro futuro, bench dovr emergere che la soluzione dei problemi non dipenda esclusivamente da loro.
S. E. Monsignor
FRANCESCO DE NITTIS
Nunzio Apostolico
Voglia Cristo, Buon Pastore, in cui il compianto Presule ha creduto fermamente nel corso del suo generoso servizio alla Santa Sede e alla Chiesa, concedergli il meritato premio e accoglierlo accanto a s nella gioia e nella pace. Le esequie saranno celebrate nella Concattedrale di Vieste, marted 11 marzo alle ore 16.
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Fame di Dio
E ricorda che la strada della fede passa anche attraverso il buio e il dubbio
La Parola di Ges nel Vangelo ci d forza, ci sostiene nella lotta contro la mentalit mondana che abbassa luomo al livello dei bisogni primari, facendogli perdere la fame di ci che vero, buono e bello, la fame di Dio e del suo amore. Papa Francesco ha commentato cos allAngelus di ieri, domenica 9 marzo, lepisodio delle tentazioni di Ges, nel deserto. Cari fratelli e sorelle, buongiorno! il Vangelo della prima domenica di Quaresima presenta ogni anno lepisodio delle tentazioni di Ges, quando lo Spirito Santo, sceso su di Lui dopo il battesimo nel Giordano, lo spinse ad affrontare apertamente Satana nel deserto, per quaranta giorni, prima di iniziare la sua missione pubblica. Il tentatore cerca di distogliere Ges dal progetto del Padre, ossia dalla via del sacrificio, dellamore che offre se stesso in espiazione, per fargli prendere una strada facile, di successo e di potenza. Il duello tra Ges e Satana avviene a colpi di citazioni della Sacra Scrittura. Il diavolo, infatti, per distogliere Ges dalla via della croce, gli fa presenti le false speranze messianiche: il benessere economico, indicato dalla possibilit di trasformare le pietre in pane; lo stile spettacolare e miracolistico, con lidea di buttarsi gi dal punto pi alto del tempio di Gerusalemme e farsi salvare dagli angeli; e infine la scorciatoia del potere e del dominio, in cambio di un atto di adorazione a Satana. Sono i tre gruppi di tentazioni: anche noi li conosciamo bene! Ges respinge decisamente tutte queste tentazioni e ribadisce la ferma volont di seguire la via stabilita dal Padre, senza alcun compromesso col peccato e con la logica del mondo. Notate bene come risponde Ges. Lui non dialoga con Satana, come aveva fatto Eva nel paradiso terrestre. Ges sa bene che con Satana non si pu dialogare, perch tanto astuto. Per questo Ges, invece di dialogare come aveva fatto Eva, sceglie di rifugiarsi nella Parola di Dio e risponde con la forza di questa Parola. Ricordiamoci di questo: nel momento della tentazione, delle nostre tentazioni, niente argomenti con Satana, ma sempre difesi dalla Parola di Dio! E questo ci salver. Nelle sue risposte a Satana, il Signore, usando la Parola di Dio, ci ricorda anzitutto che non di solo pane vivr luomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio (Mt 4, 4; cfr. Dt 8, 3); e questo ci d forza, ci sostiene nella lotta contro la mentalit mondana che abbassa luomo al livello dei bisogni primari, facendogli perdere la fame di ci che vero, buono e bello, la fame di Dio e del suo amore. Ricorda inoltre che sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo (v. 7), perch la strada della fede passa anche attraverso il buio, il dubbio, e si nutre di pazienza e di attesa perseverante. Ges ricorda infine che sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto (v. 10); ossia, dobbiamo disfarci degli idoli, delle cose vane, e costruire la nostra vita sullessenziale. Queste parole di Ges troveranno poi riscontro concreto nelle sue azioni. La sua assoluta fedelt al disegno damore del Padre lo condurr dopo circa tre anni alla resa dei conti finale con il principe di questo mondo (Gv 16, 11), nellora della passione e della croce, e l Ges riporter la sua vittoria definitiva, la vittoria dellamore! Cari fratelli, il tempo della Quaresima occasione propizia per tutti noi per compiere un cammino di conversione, confrontandoci sinceramente con questa pagina del Vangelo. Rinnoviamo le promesse del nostro Battesimo: rinunciamo a Satana e a tutte le sue opere e seduzioni perch un seduttore lui , per camminare sui sentieri di Dio e giungere alla Pasqua nella gioia dello Spirito (Orazione colletta della I Dom. di Quaresima Anno A). Al termine della preghiera, salutando i gruppi presenti, il Pontefice ha invitato in particolare ad aderire alla campagna della Caritas internationalis contro la fame nel mondo. Rivolgo un cordiale saluto ai fedeli di Roma e a tutti i pellegrini! Saluto i gruppi parrocchiali provenienti da Biella e Vercelli, da Laura di Paestum, San Marzano, Aosta, Latina, Avellino e Pachino. Saludo al Colegio Santa Mara de Elche, Espaa. Un pensiero speciale va ai ragazzi di Rosolina che domenica prossima riceveranno la Cresima, a quelli della Toscana che fanno a Roma la promessa di seguire Ges, e a quelli di Paderno Dugnano, Seregno, Bellaria e Curno. Saluto anche i genitori e i bambini di Cabiate. Durante questa Quaresima, teniamo presente linvito della Caritas Internazionale nella sua campagna contro la fame nel mondo. Auguro a tutti che il cammino quaresimale da poco iniziato sia ricco di frutti; e domando a voi un ricordo nella preghiera per me e per i collaboratori della Curia Romana, che questa sera inizieremo la settimana di Esercizi spirituali. Grazie. Buona domenica e buon pranzo. Arrivederci!
Dal 14 al 18 agosto
Il Papa in Corea
Papa Francesco compir un viaggio apostolico nella Repubblica di Corea dal 14 al 18 agosto prossimi. Lo rende noto un comunicato della Sala stampa della Santa Sede, precisando che il Pontefice ha accolto linvito rivoltogli dal presidente della Repubblica e dai vescovi coreani, e che la visita si svolger in occasione della sesta giornata della giovent asiatica, organizzata nella diocesi di Daejeon.
delle 17. Dopo aver percorso a piedi il vialetto che dal cancello conduce alla casa, ha sostato dinanzi allingresso per salutare, fra gli altri, larcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, il predicatore degli esercizi e don Silvio Sassi, superiore generale della Societ di San Paolo, con il quale erano alcuni religiosi responsabili della struttura. Poco prima delle 18, insieme con unottantina fra cardinali, arcivesco-
Il cardinale segretario di Stato al convegno sulla gestione dei beni ecclesiastici degli istituti religiosi concluso domenica