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Iniziative di competenza volte a garantire il rispetto di un contratto di compravendita tra l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e la societ Sviluppo Pisa

2-00450 E) I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'universit e della ricerca, per sapere premesso che: l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) un ente che, ai sensi del decreto legislativo n.381 del 1999 e dello statuto approvato dal Ministero dell'istruzione, dell'universit e della ricerca e pubblicato su Gazzetta Ufficiale serie generale 19 aprile 2011, n.90, sottoposto a vigilanza del Ministero dell'istruzione, dell'universit e della ricerca; il 14 maggio 2009, nel rispetto della normativa in materia di compravendita immobiliare da parte di e tra soggetti pubblici, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha stipulato con Sviluppo Pisa srl (societ partecipata al 100 per cento da Pisamo spa, a sua volta societ in house del comune di Pisa, e appositamente istituita per la realizzazione completa dell'intervento relativo al piano attuativo per la riorganizzazione funzionale dell'area compresa tra via Quarantola, via Cesare Battisti, via Pietro Mascagni e la sede ferroviaria a Pisa cosiddetto progetto Sesta Porta) un contratto preliminare per la vendita, dalla seconda al primo, di un realizzando edificio polifunzionale sito all'interno dell'area rientrante nel pi ampio progetto della Sesta Porta; il contratto preliminare del 14 maggio 2009 reca clausole estremamente chiare, il cui significato non risulta essere messo in discussione da alcuna delle parti; in particolare, Sviluppo Pisa srl si impegnata alla realizzazione dell'immobile, previo espletamento di gara pubblica europea per l'esecuzione dei lavori, e l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ad acquistarlo allo scopo di destinarlo a propria sede nella citt di Pisa, per un corrispettivo di 9.000.000 euro oltre l'iva; inoltre, le parti hanno convenuto modalit di pagamento del corrispettivo al raggiungimento dei vari stati di avanzamento dei lavori di esecuzione dell'immobile (articolo 11); l'edificio, pertanto, stato realizzato seguendo pedissequamente i criteri tecnici, progettuali e costruttivi, estremamente onerosi, richiesti dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, al punto che quest'ultimo ha manifestato il suo gradimento per le soluzioni progettuali predisposte e portate ad esecuzione; i criteri seguiti, tuttavia, hanno fatto inevitabilmente lievitare i costi per la realizzazione dell'edificio, rendendolo, inoltre, infungibile, in quanto utilizzabile solo per le attivit svolte dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, in speciale modo quelle peculiari di ricerca; sino ad oggi, Sviluppo Pisa srl, a fronte dell'ultimazione, da parte dell'impresa appaltatrice che si aggiudicata la gara, dei solai del piano terra, del piano secondo, del piano quarto, delle facciate esterne e degli impianti, cos come certificati dagli organi di collaudo, ha maturato il diritto ad ottenere (e l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia l'obbligo a versare) le somme complessive di 7.650.000,00 euro, oltre all'iva, richieste formalmente in pagamento all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia; i lavori, ad oggi, sono terminati ed il contratto preliminare firmato prevede, secondo quanto previsto dall'articolo 11, che l'ultima tranche del pagamento, pari a 990.000,00 euro oltre all'iva, sia saldata al momento della firma del contratto di vendita; l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia si rifiutato di corrispondere le somme dovute, sostenendo, con alcune missive inviate alla Sviluppo Pisa srl, che l'opera non [sarebbe] pi collimante con i programmi strutturali ed organizzativi dell'Ente e con le risorse attualmente disponibili, ovvero che la crisi immobiliare enfatizzerebbe anche il peso di un costo che gi in partenza appariva di elevato livello, giungendo a richiamare anche le norme sulla spending review che, a suo parere, le impedirebbero di ottemperare alle obbligazioni contrattualmente assunte; il rifiuto opposto dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sembra porsi in aperta violazione della regolamentazione contrattuale e non appare, altres, giustificato da alcuna norma dei decreti in materia di spending review, i quali disciplinano fattispecie differenti da quelle oggetto del contratto preliminare del 14 maggio 2009 e sono, comunque, successivi alla stipula di tale

contratto; al contrario, il rifiuto di pagamento opposto dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia costituisce per la Sviluppo Pisa srl, e quindi per il comune di Pisa, un insanabile elemento di disequilibrio finanziario del piano economico sotteso all'operazione ad iniziativa pubblica della Sesta Porta, dato che un'eventuale rinuncia, da parte di tali enti, alla vendita dell'immobile e alla riscossione puntuale delle fatture emesse per gli stati di avanzamento dei lavori pregiudicherebbe gravemente (per quanto non abbia gi pregiudicato, visto l'inadempimento dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) l'interesse pubblico da essi rappresentato alla realizzazione del piano della Sesta Porta; aggiungasi che, essendo stato l'edificio realizzato esclusivamente per soddisfare le specifiche e peculiari esigenze dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, estremamente difficoltoso, se non impossibile, reperire in tempi rapidi sul mercato un soggetto alternativo all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia medesimo che sia interessato ad acquistare l'edificio al prezzo previsto nel preliminare, dovuto alle caratteristiche tecniche e funzionali che presenta l'immobile e che sono studiate ad hoc per l'Istituto; sono, ad oggi, pendenti innanzi al foro di Roma due azioni giudiziali promosse da Sviluppo Pisa srl contro l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per vedere riconosciute le sue pretese; ferme restando le valutazioni che verranno compiute dai competenti organi giurisdizionali investiti del relativo contenzioso, tali pretese appaiono non prive di fondamento, anche in considerazione del fatto lo stesso Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia non mette in discussione il significato o l'interpretazione delle clausole del preliminare che lo lega a Sviluppo Pisa srl, n il modo in cui i lavori sono stati realizzati, ma adduce motivazioni che appaiono, almeno prima facie, irrilevanti e che senz'altro inducono a serie riflessioni sulle conseguenze che potrebbero prodursi, anzitutto sull'interesse pubblico, dalla decisione unilaterale di un istituto vigilato dal Ministero dell'istruzione, dell'universit e della ricerca di non rispettare vincoli contrattuali liberamente e formalmente assunti; l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, quale esito della vicenda accesa in sede giurisdizionale, che si avrebbe presumibilmente in tempi non brevi, rischia di dover sostenere notevolissimi costi, con connesse responsabilit in capo ai vertici dell'ente. Tali costi per l'inadempimento contrattuale, che verrebbero scaricati sulle future gestioni, riguarderebbero: l'assolvimento del contratto, i costi di costruzione dell'intero immobile accresciuti per le richieste documentabili provenienti dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, oltre a quelli del contenzioso, i risarcimenti dei danni provocati al comune e i fitti passivi mantenuti per l'inadempimento immotivato di un contratto; tutto quanto sopra espone ad avviso degli interpellanti anche il Ministero vigilante, il quale nel caso di specie non pu esimersi dall'impartire indirizzi generali improntati alla collaborazione fra istituzioni pubbliche e al rispetto degli obblighi assunti nei confronti di un comune, secondo i disposti dell'articolo 1 dello statuto dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, a condividere evidenti profili di responsabilit in caso di mancato intervento : quali azioni abbia intrapreso, ovvero intenda intraprendere, nell'ambito dei suoi poteri di vigilanza sull'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, per cercare di ricomporre l'incresciosa vicenda che coinvolge due soggetti entrambi totalmente pubblici e rappresentativi di interessi altrettanto pubblici, nonch per richiamare l'Istituto vigilato dal Ministero dell'istruzione, dell'universit e della ricerca all'osservanza delle norme sui contratti e all'adempimento di obbligazioni assunte con un contratto formalmente e liberamente sottoscritto. (2-00450) Fontanelli, Gelli, De Maria.

(Iniziative di competenza volte a garantire il rispetto di un contratto di compravendita tra l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e la societ Sviluppo Pisa n. 2-00450)

PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Fontanelli n. 2-00450, concernente iniziative di competenza volte a garantire il rispetto di un contratto di compravendita tra l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e la societ Sviluppo Pisa (Vedi l'allegato A Interpellanze urgenti). Chiedo al deputato Fontanelli se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica. PAOLO FONTANELLI. Signor Presidente, buongiorno e buon lavoro al sottosegretario Toccafondi. La questione che si pone con questa interpellanza molto delimitata, precisa, ma anche di notevole rilievo. Infatti si tratta di chiedere al Ministero, in quanto anche ente vigilante sull'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), il rispetto di un impegno contrattuale che l'INGV a suo tempo ha stabilito con un contratto preliminare firmato nel maggio 2009 relativo alla acquisizione di spazi, di un nuovo edificio, che viene realizzato dalla societ Sviluppo Pisa, che praticamente una societ del comune di Pisa, a totale partecipazione pubblica del comune di Pisa. Si tratta di un progetto importante per la citt, che non solo il problema degli spazi, ma qualcosa di pi, perch si tratta di un piano di recupero e di trasformazione di un'area Pag. 33adiacente, vicina alla stazione ferroviaria, che ha la finalit di realizzare un nuovo terminal che integra il trasporto ferroviario con quello urbano, tra l'altro liberando, consentendo il recupero di spazi importanti legati alla fruizione e alla visibilit di un pezzo delle antiche mura medievali della citt. In questo piano di recupero appunto vi la costruzione di un edificio, con la demolizione dei vecchi edifici e la costruzione con i medesimi volumi di uno nuovo, nel quale sono stati individuati spazi per funzioni prevalentemente pubbliche. Ci sar la sede dei vigili urbani cos come quella dell'azienda del trasporto e della mobilit e, in quel contesto, stato stipulato questo contratto con l'INGV che cercava una sede, perch aveva sedi disperse in citt e aveva il problema di unificare le sue attivit. Nacque da l questa opportunit, quindi questo contratto che impegna l'INGV ad avere questi spazi per un costo complessivo di 9 milioni e, alla firma di questo accordo, l'INGV propose, non dico pretese, ma sostanzialmente impose dei criteri anche tecnici, progettuali e costruttivi, trattandosi appunto di un ente che si occupa anche della prevenzione del rischio sismico, imponendo una serie di criteri che hanno sicuramente creato un'aggiunta di costi nella costruzione dell'edificio. Dopodich l'edificio in costruzione quasi ormai completato, quindi sarebbe gi maturato un livello molto alto di impegno finanziario anche per l'INGV, sennonch poi, ad un certo punto, l'INGV si sottratto all'impegno del contratto preliminare dicendo che l'opera non era pi collimante con le proprie esigenze e sostenendo che, attraverso la spending review, promossa dallo Stato, non avevano pi nemmeno le risorse per poter far fronte ad un impegno di questo genere. Ci, com evidente, ha gi prodotto, ha gi messo in atto un contenzioso, quindi ricorsi, un contenzioso assai serio. Il punto che questa decisione grave da parte dell'INGV perch mette in crisi un progetto che pu ricadere pesantemente sul comune e sulla comunit pisana. Infatti, venendo meno questo impegno, non tiene pi di fatto il progetto finanziario con cui stata finanziata l'opera. Quindi ci andrebbe a scaricarsi con un buco, un disequilibrio economico pesante sulla Sviluppo Pisa e, quindi, in definitiva sul comune che quello che poi dovr garantire l'equilibrio e la definizione dell'equilibrio di tutta l'operazione.Pag. 34 Quindi c un danno in questo senso, ma ci pu essere e ci sar probabilmente un danno anche dal punto di vista economico che riguarder lo stesso ente e, quindi, anche la finanza pubblica se il contenzioso, come probabile non certo ma come probabile per tutta la documentazione che nessuno, nemmeno l'INGV riesce a smentire, perch sottoscritta, firmata e ben argomentata alla fine porter al riconoscimento di un danno che dovr essere purtroppo non sappiamo quando avverr con i tempi del pronunciamento della giustizia ma ci sar un danno che dovr essere pagato. Pag. 35 Quindi, si scarica sul futuro un costo economico di oggi in maniera del tutto immotivata, creando un danno doppio: immediato alla realt del comune e in prospettiva anche alla finanza

pubblica, alla finanza dello Stato, perch poi l'INGV vive sui finanziamenti che vengono da parte dello Stato. In questo senso, siccome la questione diventata ormai di dominio e oggetto anche di discussione pubblica, ne ha discusso il Consiglio comunale recentemente, il sindaco si pronunciato pi volte e, quindi, diventato un tema abbastanza rilevante e caldo nella vita della citt, mi sembrato opportuno, attraverso questa interpellanza, chiedere al Governo, al Ministro e, quindi, al Ministero il quale, in qualche modo, ha una funzione di vigilanza rispetto all'INGV, che ha una sua autonomia per risponde, in qualche modo, al Ministero quali valutazioni e quali iniziative abbia intrapreso o intenda intraprendere noi ci auguriamo che intraprenda e porti avanti per cercare di risolvere questa questione, non attraverso il contenzioso, che sarebbe dannoso, ma attraverso un recupero di impegno che possa, come dire, rimettere a posto una situazione che davvero si va complicando, generando elementi negativi sia per il comune e la comunit locale, sia credo anche per la finanza dello Stato, attraverso gli impegni cui in futuro l'INGV pu essere richiamato dal contenzioso a rispondere e, quindi, insomma soldi, anche questi, pubblici. Quindi, quello che chiedo in questo senso capire in che modo il Ministero intenda muoversi per vedere di aprire la strada a un confronto che possa portare a una soluzione di questa situazione che adesso finita in un contenzioso molto negativo e preoccupante. PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'universit e la ricerca, Gabriele Toccafondi, ha facolt di rispondere. GABRIELE TOCCAFONDI, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'universit e la ricerca. Signor Presidente, devo prima di tutto sottolineare che la forma di vigilanza che il Ministero dell'istruzione, dell'universit e della ricerca esercita sull'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) non Pag. 36 prevede meccanismi di intervento su scelte, come quelle oggetto dell'interpellanza, che sono espressione dell'autonomia organizzativa, finanziaria e contabile che la legge riconosce all'ente in questione. Sulla vicenda illustrata sono stati effettuati necessari approfondimenti, dai quali emerso che il rapporto negoziale tra l'Istituto e la societ Sviluppo Pisa Srl effettivamente iniziato il 14 maggio 2009, con la conclusione di un contratto preliminare per l'acquisto di una porzione di un edificio ancora da realizzare da destinare a sede dell'Istituto. L'accordo prevedeva un corrispettivo complessivo di 9 milioni di euro, da pagare secondo le scadenze legate allo stato di avanzamento dei lavori di realizzazione. Nel corso di tali lavori sono, poi, intervenute una serie di novit di carattere sia legislativo, che pi strettamente economico, che hanno inciso sulle risorse a disposizione dell'Istituto, obbligando i nuovi organi decisionali a intervenire sull'operazione che era stata decisa nel corso della gestione precedente. In particolare, il decreto-legge 6 luglio 2012, n.95, ha imposto agli enti pubblici l'accorpamento del personale e la riduzione degli uffici; le risorse destinate al Fondo ordinario per il finanziamento degli enti e delle istituzioni di ricerca hanno subito, dal 2010 in poi, una forte riduzione e, rispetto al 2009, sono anche sensibilmente mutate verso il basso le condizioni di acquisto del mercato immobiliare. A seguito di tali circostanze l'Istituto ha, quindi, chiesto alla societ Sviluppo Pisa Srl di rivedere le condizioni contrattuali dal punto di vista del costo complessivo e del volume dei locali da acquisire e, a fronte del rifiuto da parte della suddetta societ, ha deciso di porre la questione davanti all'autorit giudiziaria, sul presupposto che il contratto preliminare del 2009 possa essere stato concluso in violazione della normativa sui contratti pubblici. L'esito della vicenda giudiziaria potrebbe effettivamente incidere negativamente sui bilanci e sull'attivit dell'ente vigilato dal Ministero. Sulla vicenda si attendono, dunque, le decisioni dell'autorit giudiziaria al fine di ogni eventuale determinazione.

Pag. 37 PRESIDENTE. Il deputato Fontanelli ha facolt di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza. PAOLO FONTANELLI. Signora Presidente, devo dichiarare che la risposta non soddisfacente. Mi auguro e chiedo al Ministero, per quello che pu fare, di agire per cercare di recuperare, anche perch a me non risulta una indisponibilit da parte di Sviluppo Pisa a discutere, anche, sulle ipotesi di una diminuzione di spazi e, quindi, anche, relativamente, dell'impegno economico. Mi risulta che ci sia questa disponibilit, ovviamente con certe proporzioni, relativamente al fatto che l'investimento , di fatto, quasi completato e, quindi, c un'esposizione finanziaria di Sviluppo Pisa gi concretizzata e, quindi, questa ha un problema di ritrovare un equilibrio per, insomma, credo che vi sia questa disponibilit. Mi sembra che anche nelle posizioni assunte dal sindaco di Pisa sia chiaramente manifestata questa disponibilit, perch ovviamente si pu trovare un punto di mediazione che possa ricomporre questo rischio di contenzioso. Credo che in questo senso sia necessario adoperarsi perch vero che l'INGV ha una sua autonomia, per l'INGV vive di risorse pubbliche che vengono inserite nel bilancio dello Stato. Noi abbiamo, ormai, migliaia di contenziosi della Corte dei conti verso un uso sbagliato della spesa pubblica che riguarda enti locali, regioni, ma io credo che questo possa riguardare anche enti di questo genere e anche i soggetti che hanno, come dire, un qualche ruolo di vigilanza su questi. Perch poi qualcuno dovr giustificare; se si fa un danno cos rilevante e in sede di contenzioso viene riconosciuto che debba essere ripagato, non perch si rimanda a quelli che vengono dopo di noi, fra due, tre o quattro anni, che il problema non esiste. Il problema c, un problema di buona amministrazione, di correttezza dell'amministrazione. Quindi, io credo che con questo spirito vada posta la questione e credo che ovviamente debba esserci la necessaria disponibilit a mediare per trovare la soluzione. Capisco che ci siano stati anche dei cambiamenti, per sarebbe paradossale che mentre si va avanti in un contenzioso, si dice che si aspetta il pronunciamento dell'autorit giudiziaria e allo stesso tempo lo stesso ente continui a pagare i Pag. 38soldi dell'affitto da altre parti con un contenzioso in corso. Contenzioso che, poi, pu portare a pagarli dopo interamente quei soldi e, quindi, si speso alla fine ancora di pi. Credo che su questo un supplemento di riflessione ci debba essere e, insomma, l'invito che faccio e che rivolgo al sottosegretario quello di provare a vedere di mettere in piedi rapidamente un confronto fra il comune, la societ Sviluppo Pisa e INGV per vedere se possibile trovare un punto di accordo e di intesa.

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