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Valvole rotanti
Un disco metallico, nel quale sono state ricavate apposite sedi, ruotato manualmente per connettere
tra loro le vie nel corpo della valvola come indicato in Fig. 7.12. La differenza di pressione impiegata per
spingere il disco contro la superficie di scorrimento per minimizzare le perdite. L'alimentazione della
pressione avviene al di sopra del disco.
7.8
A
Afli!!IXI
p R
Simbolo ISO
.. - ..... __ . ~ ~ , ' ~
.'
0
,._ ... . _ ..... ' ~ A 8
.
.
.
" ..... . IJ]
00
:'" : p R
.
P R
CJ
p R
Fig. 7. "12 Sezione di una valvola a disco rotante e disco per una funzione 4/3 con centri chiusi
..,
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Valvole
COMANDO DELLA VALVOLA
COMANDO MECCANICO
Su di una macchina automatica, le valvole a comando meccanico possono sentire parti della macchina
in movimento per ottenere segnali per il controllo automatico del ciclo di lavoro.
l principali comandi meccanici diretti sono mostrati in Fig. 7.13.
Asta Asta con rullo Asta con rullo Leva a rullo
a 90
Fig. 7.13 l principali comandi meccanici
Precauzione nell'uso delle leve con rullo
Leva a rullo
unidirezionale
Speciale attenzione deve essere adottata quando si usano le camme per comandare le valvole con leve
a rullo. La Fig. 7.14 illustra che la porzione utilizzata del la corsa totale del rullo non deve superare il fine
corsa. L'i nclinazione della camma deve avere un angolo di circa 30. Inclinazioni pi elevate producono
sforzi meccanici sulla leva.
o o o o
Fig. 7.14 Precauzioni per leve con rullo e camme
Il rullo monodirezionale {o rullo con ritorno folle) nella Fig. 7.131avora solamente quando la camma di
controllo colpisce l'attuatore quando si muove in una direzione. Nella direzione opposta, il rullo si abbatte
senza comandare la valvola.
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~ S M Italia 7.9
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COMANDO MANUALE
Il comando manuale generalmente ottenuto montando sulla valvola a comando meccanico una testa
azionatrice adatta per il controllo manuale. In Fig. 7.15 sono rappresentati i principali comandi manuali
monostabili.
lill.
r
Incassato Semplice A fungo
Fig. 7.15 l principali comandi manuali monostabili
Le valvole a comando manuale monostabili (ritorno a molla) sono generalmente impiegate per l'awio,
la fermata e quant'altro serve per comandare una unit di controllo.
In molti casi, pi conveniente se la valvola mantiene l'ultima posizione assunta. La Fig. 7.16 mostra
i tipi pi importanti di comandi manuali bistabili.
Selettore Leva Chi ave
Fig. 7.16 l principali comandi manuali bistabili
COMANDO AD ARIA
Le valvole principali (valvole di controllo direzionali) possono essere posizionate vicino ad un cilindro
o ad un altro attuatore ed essere commutate da un controllo remoto mediante un segnale pneumatico.
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7.10
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Valvole
Una valvola monstabile con pilotaggio pneumatico, commutata dalla pressione dell'aria, agente
direttamente ad una estremit della spola o su di un pistone, e ritorna nella sua posizione iniziale per
l'azione di una molla quando il segnale in pressione annullato. Questa molla normalmente di tipo
meccanico ma potrebbe anche essere una molla pneumatica creata applicando la pressione di alimen-
tazione all'estremit della spola, sul lato opposto della porta pilota od una combinazione di entrambe. In
quest'ultimo caso, il lato pilota richiede una maggiore area effettiva che ottenuta tramite un pistone.
A
Ingresso
pllotagglo
Connessione
dell'aria di aiuto
per la molla
r ~
l
A
~
. l
--- - --- - -
Pistone con area doppia
rispetto a quella della
spola lato molla
Fig. 7.17 Valvola 3/2 con comando ad aria e ritorno a molla con assistenza dell'aria
La molla di ritorno con assistenza dell'aria d una maggiore efficienza di commutazione ed elevata
affidabilit.
Nella Fig. 7.18, la molla ad aria realizzata dall'aria contenuta nel passaggio interno dal foro di
alimentazione alla camera del pistone di diametro pi piccolo. La pressione, applicata sul pistone con il
diametro pi grande attraverso il foro del pilota, aziona la valvola.
Questo metodo di ritorno della spola spesso utilizzato nella costruzione di valvole miniaturizzate
poich richiede poco spazio.
Simbolo ISO
r----+--r-- ...... -_, - . - . -1
.. -
11
;,_...,_
l
l
l ' l
- R\7- P . - . - . - . - . -
Fig. 7.18 Valvola 3/2 con comando ad aria e ritorno a molla d'aria
Le valvole con comando pneumatico, discusse fino a questo momento, hanno un singolo pilota e sono
di tipo monostabile.
Il tipo pi comune di valvola con comando ad aria per il controllo del cilindro, ha un doppio pilota ed
costruita per poter rimanere stabi le in entrambe le posizioni (biS(abile) .
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~ S M C Italia
7.11
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y
A x
R2 P Rl
Simbolo ISO
R1 P
Fig. 7.19 Valvola bistabile 5/2 (comando a doppio pilota)
Nella Fig. 7.19, un breve impulso di pressione stato applicato alla via pilota Y spostando la spola a
destra e connettendo la via di alimentazione "P" con la via al cilindro "8". La via "A" scaricata attraverso
R 1. La valvola rimarr in questa posizione fino a quando non viene ricevuto un segnale opposto. Questo
comportamento conosciuto come "funzione di memoria".
Le valvole bistabili mantengono la loro ultima posizione a causa dell 'attrito. Esse devono essere
installate con la spola orizzontale specialmente se la valvola soggetta a vibrazioni. Nel caso di
costruzione con tenuta metallica, le posizioni sono mantenute con un fermo.
Comando diretto e indiretto
Un comando diretto awiene quando una forza, applicata ad un pulsante, un rullo o un puntale muove
la spola o l'otturatore. Con un comando indiretto, l'operatore agisce su di una piccola valvola pilota che
a sua volta commuta la valvola principale pneumaticamente.
Simbolo ISO
BA ::ffl::;
vv ....
R2 P R1
.o
B
Fig. 7.20 Comando meccanico indiretto
La Fig. 7.20 mostra una valvola 5/2 con comando meccanico indiretto o pilotato nella sua posizione
normale. l particolari ingranditi in be c illustrano il pilota nelle due
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7. 12
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Valvole
COMANDO CON SOLE NOI DE
1 sistemi elettropneumatici e a controllo elettronico saranno discussi in un libro successivo i n questa
stessa serie. E' sufficiente in questo momento considerare solamente il comando elettrico delle valvole
di controllo direzionali.
Nelle valvole a solenoide di piccole dimensioni un'armatura in ferro si muove all'interno di una stretta
colonna d'aria. L'armatura unita ad un otturatore in elastomero e si alza dal condotto di alimentazione
sul corpo a causa della forza magnetica generata da una bobina energizzata (Fig 7.21 a).
A
p
Simbolo ISO Simbolo ISO
1-
D
Fig. 7.21 Valvola ad attuatore con ritorno a molla e solenoide diretto; a) 212; b) 3/2
La valvola 3/2 ha anche un'uscita sulla parte superiore dell'armatura (Fig. 7.21 b).
Le valvole 5/2 a solenoide ad azionamento diretto si basano sulla forza elettromagnetica del sole noi de
per muovere una spola (Fig. 7.22). Possono solo essere a tenuta metallo su metallo e muoversi in un
manicotto senza attrito.
8 A
cz[lJTI}vv
R2 P R1
Simbolo ISO
0
--- o- o- ..
. . .
l ' i ; i
. .
~ ~ .. -- . --- ~
Fig. 7.22 Valvola 5/2 a comando diret1o con solenoide e ritorno a molla
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~ S M C Italia
7.i3
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Per limitare le dimensioni del solenoide, le valvole pi grandi hanno un comando indiretto con pilota
e solenoide.
B A
Simbolo ISO
Fig. 7.23 Valvola 5/2 monostabile con solenoide e spola con tenute ad 0-ring
La valvola 5/3 della Fig. 7.24 ha una terza posizione (centrale) nella quale essa ritorna medi ante molle
quando entrambi i solenoidi non sono eccitati.
B A
Simbolo ISO
Fig. 7.24 Valvola 5/3 con solenoide e comando pilota con centri chiusi e centraggi o a molla
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7.14
...
..
lf"
r
,.
..
-

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Val vole
MONTAGGIO DELLE VALVOLE
CONNESSIONE DIRETIA Al TUBI
Il metodo pi comune di connessione di una valvola consiste nell'awitare i raccordi direttamente nei
fori filettati delle vie di una valvola con fori sul corpo. Questo metodo richiede un raccordo per ogni utilizzo.
pilota e via di alimentazione ed un silenziatore per ogni via di scarico. Tutte le valvole mostrate
precedentemente sono del tipo con fori sul corpo, eccetto la Fig. 7.22 dove la valvol a mont ata su
sottobase.
MANIFOLDS
l manifolds hanno canali comuni per l'alimentazione e lo scarico per un dato numero di valvole con fori
sul corpo. Le uscite sono connesse separatamente ad ogni valvola.
La Fig. 7.25 mostra un manifold con quattro valvole con differenti funzioni: una 5/3, una bistabile e due
monostabi li del la stessa serie.
Un manifold deve essere ordinato per accettare il richiesto numero di valvole. Una estensione non
possibile. Le posizioni vuote possono essere sigi llate con opportuni kit.
Con 5o pi valvole, raccomandabile alimentare l'aria da entrambe le estremit e montarvi i rispettivi
silenziatori .
GSMC Italia
Vie del cilindro
AeB
\
Alimentazione
comune
Scarichi comuni
per le vie A e B
Fig. 7.25 Tipico manifold
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7.15
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SOTIOBASI
Le valvole con tutte le vie poste su unica faccia sono costruite per essere montate con guarnizioni su
di u ~ sottobase in cui sono ricavate tutte le connessioni per l'esterno. Ci consente una veloce rimozione
e rimpiazzo di una valvola senza dover lavorare sulle tubazioni. Generalmente, una valvola montata su
base ha una capacit di flusso leggermente superiore di quella di una valvola con fori sul corpo dello stesso
tipo. La Fig. 7.22 mostra una tipica valvola montata su base.
SOTTOBASI MULTIPLE
Similmente al manifold, le sottobasi multiple alimentano e scaricano un certo numero di valvole
attraverso canali comuni e anche le vie ai cilindri sono ricavate nella sottobase stessa.
Anche le sottobasi devono essere ordinate per il numero richiesto di valvole e possono essere chiuse
nello stesso modo dei manifold.
La Fig. 7.26, mostra una sottobase multipla con quattro valvole 3/2 a solenoide per montaggio su
sottobase. Le vie di scarico comuni devono essere munite di silenziatori, preferibilmente da entrambi i lati
per evitare ritorni di pressione. questo non solo raccomandato per eliminare il rumore ma anche per
protezione contro la polvere.
Alimentazione
comune
Fig. 7.26 Sottobase multipla con quattro valvoler3/2
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7.16
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Valvole
SOTTOBASI MODULAR!
Le sottobasi modulari sono assiemi di singole basi che permettono ad un qualsiasi numero di elementi
di essere connessi in una singola unit. Questo sistema ha il vantaggio di consentire l'estensione o la
riduzione dell 'unit se il sistema deve essere modificato senza influire sui componenti esistenti. Esiste
ancora l'opzione di chiudere delle posizioni se richiesto.
La Fig. 7.27 mostra un tipico assieme, equipaggiato con una valvola a solenoide monostabile, due
bistabili ed un tappo di chiusura. Le sottobasi singole sono tenute assieme da morsetti. Al tre costruzioni
possono avere dadi e tiranti per il medesimo scopo. Guarnizioni 0-ring inseriti in cave attorno ai canali
prowedono a prevenire perdite.
~ S M Italia
"
./ //'
/
/
/ /
l /'
Morsetti
Testata
Piastra di
otturazione
./
Alimentazione
Fig. 7.27 Sottobase modulare con tre valvole ec, una posizione chiusa
7.17
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DIMENSIONAMENTO DELLA VALVOLA
CAPACIT DI FLUSSO
Unit in uso
Per l'aria compressa, il flusso dipende non solo dal diametro interno di un orifizio ma anche dalla torma
del completo cammino del flusso stesso. Ne deriva che qualsiasi "diametro nominale" o termine
equivalente hanno poco significato. Per specificare la capacit di flusso, non possibile indicare
solamente una dimensione geometrica ma deve essere descritto il flusso stesso. Esso dipende da tre
parametri:
pressione in ingresso p1;
pressione in uscita p2 o 11p = (p1-p2);
sezione di flusso equivalente della valvola.
L'unit per la capacit di flusso la sezione equivalente di flusso in mm
2
indicata con "S". Essa cor-
risponde alla sezione di un foro praticato in una lamina di spessore sottile che crea esattamente lo stesso
flusso e la stessa caduta di pressione dell'oggetto in prova (Fig. 7.28). A causa della contrazione della
corrente d'aria, la sezione effettiva leggermente pi piccola della sezione del foro.
Fig. 7.28 Sezione di flusso effettiva di una restrizione
Nella pneumatica pratica, vengono impiegate ulteriori unit di capacit di flusso.
Il fattore kv, impiegato in Europa, una unit basata sulla misura di un flusso di acqua. Ad esempio,
una valvola ha un kv= 1 se 1 litro di acqua a 4C pu fluire attraverso di essa in 1 minuto con una differenza
di pressione fra l'ingresso e l'uscita pari a 1 bar (0.1 MPa).
Il fattore Cv, impiegato negli USA analogo al fattore kv solo che il flusso misurato in Galloni Usa ad
una temperatura di 60F (15.6C} e con una caduta di pressione di 1 psi (0.069 bar).
Il fattore kvdi una valvola (misurato con acqua) pu essere usato come indicazione approssimata per
il flusso d'aria. Nei cataloghi dei vari costruttori di equipaggiamenti pneumatici che usano il fattore kv, si
trovano differenti formule per calcolare il flusso (portata).
7.18
i

J
"'l
]
'
' '
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La formula per calcolare la portata Q per i liquidi :
dove:
0= kv - 31.6
P
,jp = differenza di pressione fra ingresso e uscita;
p= densit del liquido in kg/m
3
Il fattore 31.6 una costante la cui unit di misura kg
rril bar
Valvole
l l fattore kv un coefficiente adimensionale poich deriva dal rapporto fra la portata effettiva e la portata
ideale della valvola.
Per i gas, si deve distinguere fra velocit di flusso soniche e subsoniche.
A differenza dei liquidi dove solo la differenza fra la pressione in ingresso e la pressione in uscita dalla
valvola deve essere considerata, nei gas l'intensit della pressione ha un ruolo importante nel calcolo della
portata. La formula per la determinazione della portata dell'aria mediante il fattore kv :
r
-
AfJPz
Q = 519 kv \ T
1
.
29
dove:
!1p = differenza di pressione fra ingresso e uscita
p2 = pressione assoluta all'uscita
T= temperatura assoluta in Kelvin
1 .29 = massa di 1 Nm
3
di aria a ooc
Un costruttore europeo di valvole solenoidi utilizza la seguente formula:
Q= 26.7 kv . ' !3.p p
2
Essa derivata dalla formula precedente utilizzando una temperatura assoluta T di 293 K (20C) per
l'aria. Un metodo semplice per confrontare la capacit di flusso di due o pi valvole di utilizzare il flusso
{portata) standard Qn. Esso definito come la portata misurata in litri normali al minuto attraverso una
valvola con una pressione in ingresso di 6 bar (0.6 MPa) e una pressione di uscita di 5 bar (0.5 MPa} .
Poich una misura di Qn molto difficile e i metodi di misura impiegabili possono essere
diversi, esistono numerose differenze fra i dati riportati nei cataloghi dei diversi costruttori.
La Tabella 7.29 permette di confrontare le varie unit. Notare che kv pu essere usato come kv in N l/
mi n e come kv in Nm
3
/s.
- ----------- - -
Italia 7. 19
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-------------
S (mm
2
)
kv (1/min) Kv (m
3
/s) Cv (US gal) f (tmp.gal) Qn (1/min)
1 0.7944 .. . 0.048 0.0555 . .. 0.04625 54.439
1.2587 1 0.06 0.0699 0.05822 68.522
20.98 16.66 ... 1 1.166 ... 0.97136 1142.13
18 14.3 0.858 1 0.8326 979.896
21.618 17.176 0.967 1.201 1 1176.86
Tabella 7.29 Confronto fra le unit di capacit di flusso in uso
Le norme ISO definiscono un fattore di efflusso "C" e un rapporto di pressione critico "b" come dati per
il calcolo della portata di una valvola. "C" misurato in condizioni di flusso sonico; "b" il rapporto di
pressione esistente quando il flusso diventa sonico. Le formule per la portata e la differenza di pressione
sono:
dove:
-
3
k
1
= T il coefficiente di temperatura assoluta poich le norme ISO fanno riferimento ad una
emperatura standard di 20C. T la temperatura assoluta in K dell'aria attraverso la valvola.
La relativa Qn calcolata indicata con Qn ed pi grande del 3.6%.
Per semplificare agli utilizzatori il lavoro di selezione della valvola adatta. riportato nei cataloghi il
liagramma completo pressione/portata per ogni valvola.
=LUSSO SONICO E SUBSONICO
La velocit sonica del flusso raggiunta quando la pressione assoluta in uscita diventa 1.89 volte pi
iccola della pressione assoluta in ingresso.
Flusso subsonico:
Flusso sonico:
Flusso supersonico:
1.89
P 2abs
&m= 1.89
Pz&>s

P,.hF.
E' possibile calcolare la portata in l/mi n con determinate condizioni di pressione e di S per una valvola
a per flusso subsonico che sonico.
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--- - ---
20
!

t


E
iii

e
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(;

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(:!




il
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-- - -------
Flusso subsonco:
li 273
Q= 22.2 . S . ' 6p . P 2abs . V T
Flusso sonico:
dove:
Q = 11 .1 . s . p . \ '
273
labs T
P,at>s =pressione assoluta in ingresso in bar;
P
2
abs = pressione assoluta in uscita in bar;
~ = caduta di pressione attraverso la valvola (P, - p) in bar;
T = temperatura assoluta dell'aria in K.
Valvole
Esistono differenze relativamente poco importanti nelle varie formule pubblicate dai diversi produttori.
Lo standard "Cetop", per esempio, prevede di usare nei calcoli una temperatura di riferimento pari a 20"C.
Differenze pi grandi si verificano, invece, a seconda del metodo impiegato per misurare le portate di
una valvola.
LA CAPACIT DI FLUSSO DI TUBI E RACCORDI
Uno dei pi importanti obbiettivi nella progettazione delle valvole di ottenere il massimo flusso
possibile per volume occupato. E' necessario considerare allora l'effetto che tubi e raccordi provocano
sulla capacit di flusso della valvola.
Esempio: Una valvola ha una sezione di flusso equivalente di 30 mm
2
ed una Qn = 1764 l/min.
Dopo essere stata montata su di una sotto base con connessioni da 1 /4" e collegata
con un tubo da 8 x 6 m m lungo un metro con due raccordi, la portata rimasta di 205
1/min pari a 11.6% della capacit di flusso disponibile della valvola.
La Tabella 7.30 fornisce la sezione equivalente di vari tubi con i corrispondenti raccordi e la risultante
sezione di flusso equivalente. Da notare la considerevole differenza nella capacit di flusso fra il ti po usuale
ad inserzione e il tipo a singolo azionamento (One Touch).
GSMC Italia 7. 21
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Dia. Ma t. Lunghezza Raccordi Totale
tubo 1m 0.5m Tipo a inserimento Tipo "One Touch" O 5 m tubo+
_(mm}_ diritto _gomito diritto oomito 2 raccordi dir.
4 x 2.5 NU 1.86 3.87 1.6 1.6 1.48
5.6 4.2 3.18
6 x 4 NU 6.12 7.78 6 6 3.72
13.1 11.4 5.96
8x5 u 10.65 13.41 11 (9.5) 11 6.73
18 14.9 9.23
8x6 N 16.64 20.28 17 (12) 16 10.00
26.1 21 .6 13.65
1 o x 6.5 u 20.19 24.50 35 (24) 30 12.70
29.5 25 15.88
10 x 7.5 N 28.64 33.38 30 (23) 26 19.97
41.5 35.2 22.17
12 x 8 u 33.18 39.16 35 (24) 30 20.92
46.1 39.7 25.05
12 x 9 N 43.79 51.00 45 (27) 35 29.45
58.3 50.2 32.06
Tabella 7.30 Sezioni di flusso equivalente di tubo pi connessione
E' necessario conoscere la capacit di flusso dei tubi e dei raccordi e come sommare le sezioni
equivalenti della valvola, dei tubi e dei raccordi. La sezione equivalente S dei raccordi disponibile nei
cataloghi. Il diagramma della Fig. 7.31 riporta le sezioni equivalenti dei tubi usati correntemente.
Fig. 7.31 Sezione di flusso equivalente Sin mm
2
di tubi di diametri 'funghezze di uso corrente
, ..
S> 1tnrnL -<' J /rn1n 5Lt L. !...
- - ---------- - ---- - -- -------L-- - - - ----- -
7.22
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Valvole
SOMMA DEl VALORI DI S
La S totale di pi sezioni differenti naturalmente sempre pi piccola del valore della S minore. Due
sezioni di flusso di pari grandezza poste in serie riducono la sezione equivalente totale a 0.7 (--/0.5), tre a
- --
0.577 ("1/1/3) e quattro a 0.5 ("'1'1/4) volte la sezione di ciascuna.
50 (20)

"""\
..>.
45 (18) __::,_,90
...:.-\
....l.,
7

\ .
35
/
--\ /

./ 40
/25 ( 10) ---:,50
20\
3
15 -:l.

5
( 12)
1 (20)
/ J-

./ .
/ l
,.,.... ,-
/ /-
aof-40(16)

70t35 (14)
l

f
50j'-25{10)
15 ::
f- 20
,{
f 15
.e.,o
'."7 5
5
,--
s = \ l 1 _1_ +
res \ - +
2 2
a b .. _
2
n
Fig. 7.32 Nomogramma e formula per il calcolo della sezione risultante S di due o pi orifizi connessi in serie
Nel nomogramma, ad ogni punto sono stati assegnati tre differenti numeri (normale, fra parentesi e
grassetto). Essi consentono di usare il nomogramma per un ampio campo di valori di S senza dover
moltiplicarli per lo stesso fattore per ottenere il numero desiderato. Le scale esterne sono usate per
posizionare i valori di S. La linea retta che collega due di questi valori indica, in corrispondenza del punto
di intersezione con la scala centrale, il valore di S risultante. E' necessario fare attenzione ad usare sempre
lo stesso tipo di numeri per tutte e tre le letture. La formula per il calcolo della S risultante da una serie di
differenti sezioni a,b ..... n in mm
2
riportata nella Fig. 7.32 a destra. Il nomogramma permette di ricavare
la S risultante di due valori come segue.
Esempio 1:
Italia
determinare la sezione risultante S di una valvola VF3120 con un tubo da 8x6 mm e
due raccordi diritti tipo "One touch" .
Dal calcolo si ri cava:
valvola : S = 18 mm
2
raccordo: S = 26.1 mm
2
Tubo : S = 18 mm
2
---- - - - - - - ------
7.23
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----- ---- -------- --- ---------- --- -
Esempio2:
Passo 1 : per due raccordi da 18 mm
2
, si colleghino i due valori sulle due scale laterali
mediante una retta. Sullascala centrale si ottiene il valore combinato di 12.7 mm
2
Passo 2: per la valvola e i raccordi, si colleghino il valore di 18 mm
2
con il valore di
12.7 mm
2
sulle due scale laterali. Sulla scala centrale si ottiene il valore di 10.4 mm
2
.
Passo 3: per la valvola con raccordi e il tubo, si colleghino i valori di 10.4 mm
2
con
18 mm
2
. Sulla scala centrale si ottiene i l valore 9 mm
2
.
dati s a ::: 30 mm
2
e sb: 45 mm
2
, determinare la sezione risultante.
Unendo i due valori sulle scale esterne, mediante una retta, l'intersezione con la scala
centrale cade al valore di 25 mm
2
.
Moltiplicando o dividendo i valori delle scale per uno stesso numero, pu essere ottenuto qualsiasi
campo di valori. Nel nomogramma sono gi riportati i campi da 50 a 100 mm
2
in grassetto, da 1 O a 50 mm
2
in caratteri normali e da 1 O a 20 mm
2
in parentesi. Naturalmente devono essere utilizzati gli stessi campi
per tutte le scale.
Valvole e cilindri
Adesso torniamo al cilindro: la via pi semplice per definire il dimensionamento della valvola di avere
una tabella con il consumo d'aria sulla quale le dimensioni della valvola sono direttamente dedotte. Questo
flusso chiaramente il flusso di picco e dipende dalla velocit. Esso anche molto pi grande del valore
teorico che include le perdite di carico addizionali nelle connessioni e nei raccordi.
Velu_ cjt_media del cilindro in mm/s
Dia. cii. mm 50 100 150 200 250 300 400 500 750 1000
810 0.1 0.1 0.15 0.2 0.25 0.3 0.4 0.5 0.75 1
12_,16 0.12 0.23 0.36 0.46 0.6 0.72 1 1.2 1.8 2.4
20 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.6 2 3 4
25 0.35 0.67 1 1.3 1.7 2 2.7 3.4 5 6.7
32 0.55 1. 1 1.7 2.2 2.8 3.7 4.4 5.5 8.5 11
40 0.85 1.7 2.6 3.4 4.3 5 6.8 8.5 12.8 17
50 1.4 2.7 4 5.4 6.8 8.1 10.8 13.5 20.3 27
63 2.1 4.2 6.3 8.4 10.5 12.6 16.8 21 31.5 42
80 3.4 6.8 10.2 13.6 17 20.4 27.2 34 51 68
100 5.4 10.8 16.2 21.6 27 32.4 43.2 54 81 108
125 8.4 6 ~ 8 25.2 33.6 42 50.4 67.2 84 126 168
140 10.6 21 .1 31 .7 42.2 52.8 62 84.4 106 158 211
160 13.8 27.6 41.4 55.2 69 82.8 110 138 207 276
Tabella 7.33 Sezione equivalente S in mm
2
per valvole e tubi a 6 bar di esercizio e un Ap di 1 bar
'<(
------- - -
'. 24
-

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Valvole
Per rendere le cose facili, ed evitare tutti i calcoli descritti prima nel paragrafo, la tabella 7.33 d la
richiesta sezione equivalente S per la valvola e per la selezione dell'assieme dei tubi e dei raccordi adatti
come da tabella 7.30. _
La tabella basata su una pressione di alimentazione di 6 bar e una perdita di carico di 1 bar prima
del cilindro. Essa include anche le perdite dovute al cambio adiabatico della pressione e il coefficiente di
temperatura di 20C.
Sebbene la pressione di esercizio di 6 bar con un t.p = 1 e rientra nella norma (il Q" basato su queste
condizioni) ci potrebbero essere altre condizioni di pressione e quindi il risultato della tabella 7.33 richiede
una correzione.
Il diagramma 7.34 da i fattori di trasformazione dei dati della tabella 7.33 per ogni pressione di
alimentazione e perdita di carico.
. l
p1
(bar) :
3
4
5
0.4 _L_
. - --- - __ ,_ ___ ,
. ---
0.25 0.5
0.75 1 1.25 1.5 2 2.5 3 3.5 4 5
------
Fig. 7.34 Fattore di conversione c f ~ per la sezione di Tab. 7.33 per alte press1oni
Esempio 1:
~ S M C Italia
Un cilindro con alesaggio 80 m m e corsa 400 m m ha una pressione media di esercizio
di 6 bar. La perdita di carico ammissibile di 1 bar. Se richiesta una velocit del
cilindro di 500 mm/sec quale dovr essere il minimo Cv della valvola?
Troviamo dal diagramma della Fig. 7.33 una sezione equivalente di 34 mm
2
. Per
ottenere il fattore Cv noi dobbiamo dividere questo numero per 18: 34 /18 = 1.89. Un
tubo di 12 x 9 m m con raccordi "One Touch" quello che permette di raggiungere la
velocit richiesta.
7.25
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Esempio2:
----- ---------- --
Un cilindro con alesaggio 50 m m deve lavorare ad una velocit di 400 mm/sec, con una
pressione media di alimentazione di 7 bar e una perdita di carico ammissibile di 2.5 bar.
Questo significa che il dimensionamento del cilindro deve essere effettuato conside-
rando una pressione effettiva di lavoro di 4.5 bar.
La tabella 7.33 d una S di 1 0.8 mm
2
A questo dato occorre una correzione per una
pressione di alimentazione di 7 bar e un /).p di 2.5 bar. Seguiamo la linea "7 bar "da
destra a sinistra fino ad intersecare la verticale della linea di 2.5 bar !lp. Troviamo un
"cf" di 0.66.
Il richiesto S della valvola e dei tubi di connessione perci di 10.8 0.66 = 7.128 mm
2

Selezioniamo una valvola con queste caratteristiche o pi grandi. Sar adatto un tubo
di 8x5.
------ - - - ----
7.26

..
,.

,.
Il
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Valvole
-------- - --------
VALVOLE AUSILIARI
VALVOLE DI NON RITORNO
Una valvola di non ritorno consente il passaggio dell'aria in una direzione mentre lo impedisce nella
direzione opposta. Le valvole di non ritorno sono incorporate nei regolatori di velocit e nei raccordi
autobloccanti.
Simbolo ISO
1
!J
Fig. 7.35 Valvola di non ritorno
REGOLATORI DI VELOCIT
...
Un rilgolatore di velocit costituito da una valvola di non ritorno e da una strozzatura variabile il tutto
all' interno di un involucro.
La Fig. 7.36 mostra un tipico esempio con l'indicazione della portata. In tiD, l'aria fluisce liberamente al
cilindro. In [Q) , l'aria ritorna alla via di scarico della valvola con una restrizione del flusso.
a
Simbolo ISO
Fig. 7.36 Tipico regolatore di velocit
~ S M Italia 7.27
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-------- - -- -----
/AL VOLA SELETTRICE .
E' una valvola a 3 vie con due ingressi e una uscita. L'uscita connessa ad entrambi i segnali di
ngresso. Se presente solo un segnale, la valvola impedisce al segnale di uscire attraverso la via di
;carico sul lato opposto (Fig. 7.37).
Simbolo ISO
Fig. 7.37 Valvola selettrice
VALVOLA DI SCARICO RAPIDO
Questo componente consente di ottenere la massima velocit in estensione del pistone scaricando il
cilindro direttamente al foro corrispondente invece che attraverso il tubo e la valvola incrementando la
capacit di flusso.
l l disco di gomma chiude la via di scarico sul fondo non appena l'aria fluisce al cilindro. Quando la valvola
di controllo direzionale, connessa alla porta d ingresso superiore commutata, il tubo d alimentazione
viene scaricato e il disco sollevato dalla pressione del cilindro. Esso chiude automaticamente la via di
ingresso e apre l'ampia via di scarico.
7.28
CIL
~ ~
I N ~ EX
Simbolo ISO
Fig. 7.38 Valvola di scarico rapido; a) connessione; b) senza pressiQne o cilindro in pressione;
c) fl usso al cilindro; d) scarico :
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Valvole
Con ctlmdr minlah.Jr;zzati puo accadere 'Tlolto 'acilmente che 11 volume del tuoo ci al irre'taL one ta
valvo! a e s1a grande o piu grande 01 quello del cilinoo stesso. In questo caso. l"ana ne. tubo e
compressa e decompressa senza c.,e s.a mai completamente evacuata e :e vane impurit .n essa
contenute possono condensare nel tubo crea'1do seri problerl. Se '10n e poss1bile avere il tuoo plL corto.
pe risolvere' problema. b1sogra prevedere l"util1zzo di .. ma valva.a di scarico apido.
Italia
.29
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8. CIRCUITI DI BASE
INTRODUZIONE
FUNZIONI ELEMENTARI
Amplificazione di flusso
Inversione di segnale
Selezione
Funzione di memoria
FUNZIONE DI TEMPO
Commutazione ad ON ritardata
Commutazione ad OFF ritardata
Impulso per commutare ad ON
Impulso per rilasciare una valvola
Controllo di cilindri
Cilindro a semplice effetto
Cilindro a doppio effetto
lndividuazione delle posizioni del cilindro
CORSE RIPETUTE
CONTROLLO DI SEQUENZA
Come descrivere una sequenza
Sequenza di due cilindri
Comandi in opposizione
~ S M Italia
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Circuiti di base
--- --------- - - - -
CIRCUITI DI BASE
INTRODUZIONE
l circuiti pneumatici di base sono degli assiemi di valvole opportunamente collegate atte ad eseguire
determinate funzioni.
Esiste, in pratica, un limitato numero di funzioni elementari che servono per costruire i circuiti
pneumatici pi complessi.
Queste funzioni possono essere capaci di:
o controllare un attuatore
- cilindro fuori
- cilindro dentro
-senso di rotazione del motore
azionare un'altra valvola
- per controllo remoto da un pannello
-per cambiare la funzione di una valvola in un'altra
- per bloccaggi di sicurezza
- ecc.
Alcuni tipi di funzioni sono definite anche come ''funzioni logiche".
Esistono quattro funzioni logiche di base:
o identit (YES)>
negazione o inversione (NOT)
AND
o OR
In questo contesto non vengono trattati i metodi logici di commutazione, ma vengono usati i termini
corrispondenti poich essi descrivono chiaramente le funzioni in una singola parola.
----- -- ---
~ S M Italia
8.1
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FUNZIONI ELEMENTARI
AMPLIFICAZIONE DI FLUSSO
Un grosso cilindro richiede una portata d'aria elevata. E' possibile evitare di dover azionare manual-
mente una grossa valvola con sufficiente capacit di flusso, azionandola pneumaticamente per mezzo di
una valvola pi piccola a comando manuale. Questa funzione chiamata "amplificazione di flusso". Essa
spesso combinata ad un controllo remoto. La valvola grossa posta vicino al cilindro mentre la valvola
piccola pu essere montata in un pannello per facilit di accesso .
.. --------
1
l
l
Fig. 8.1 Amplificazione di flusso o controllo indiretto di una valvola
INVERSIONE DI SEGNALE
Il metodo mostrato in Fig. 8.1 pu essere usato per cambiare la funzione di una valvola da normalmente
aperta a normalmente chiusa e viceversa.
Se la valvola <D nella Fig. 8.2 azionata, la pressione all'uscita della valvola @ si annulla e si ristabilisce
quando <D rilasciata.
8.2
Fig. 8.2 Inversione di segnale: se la valvola <D azionata, la pressione alla valvola@
si annulla e si ristabilisce quando <D rilasciata
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Circuiti di base
SELEZIONE
La selezione ottenuta convertendo una funzione 3/2 in una 5/2.
La valvola di avvio <D una piccola valvola 3/2 a comando manuale. La valvola @ a comando indiretto
una valvola 5/2 con capacit di flusso sufficiente ad attivare un cilindro a doppio effetto.ln questa funzione
svolta anche una amplificazione di flusso.
Una posizione dell'indicatore si commuta sul verde mentre l'altra si commuta sul rosso.
La stessa funzione impiegata anche per la selezione fra due circuiti: una delle vie della valvola 5/2
pu alimentare, per esempio, un circuito automatico mentre l'altra le valvole per il controllo manuale. Ci
assicura che nessuna operazione automatica pu aver luogo durante l'attivit in manuale.
~
1
l
l
Fig. 8.3 Selezione fra due circuiti con una valvola 3/2 monostabile a comando manuale
FUNZIONE DI MEMORIA
Una funzione molto comune quella di mantenere una operazione momentanea di una valvola
conservando il segnale alto fino a quando un segnale temporaneo non lo commuta definitivamente a
segnale basso.
Cos la luce verde "memorizza" il fatto che la valvola et stata l'ultima ad essere azionata, mentre quella
rossa lo indicher per la valvola (2).
~
1
l
l
verde
Fig. 8.4 Commutazione da rosso a verde mediante..azionamento della valvola (i)
e da verde a rosso mediante la valvola
. - .. - -- ---------
~ S M C Italia 8.3
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- --- - -
FUNZIONE DI TEMPO
Un ritardo pneumatico basato sul tempo richiesto dalla pressione all'interno di un volume fisso per
cambjare a causa di un flusso d'aria attraverso un orifizio.
Se, con un dato volume ed orifizio, si ottiene la caratteristica pressione/tempo a della Fig. 8.5, un
volume pi grande o un orifizio pi piccolo la modificano nella caratteristica b.
Il ritardo per commutare una valvola con la pressione di commutazione ps sar t,, mentre nel caso di
b sar incrementato a t
2
.
In pratica, la pressione del volume connessa alla via del pilota di una valvola con ritorno a molla. Un
regolatore di flusso impiegato per variare l'orifizio. La valvola di non ritorno all'interno del regolatore
consente un flusso non strozzato nella direzione opposta con conseguente tempo di reset breve.
o l l
l l
}---ott t2
!..... ---
Fig. 8.5 La relazione pressione/tempo dell'aria compressa che fluisce in un volume attraverso un orifizio
Esistono quattro differenti tempi riferiti alle funzioni:
1. il ritardo di commutare ad ON un segnale di pressione;
2. il ritardo di commutare ad OFF un segnale di pressione;
3. un impulso per commutare ad ON un segnale di pressione;
4. un impulso di pressione per commutare ad OFF.
Inizio segnale ON ! t--... -----
OFF
a) ritardato a "ON" :=--1--1 -- i
b) ritardato a ''OFF":=tt=t=t:=-=--=
c) pulsante a "ON" :-:-- L. .. l ---
d) pulsante a "OFF"... l . 1 ..... 1 ........
! :
Fig. 8.6 Le quattro funzioni temporali
"'
--------
8.4
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iii
>=
<ii
g
Circuiti di base
COMMUTAZIONE AD ON RITARDATA
La Fig. 8.7 mostra come un segnale di pressione pu essere ritardato. Il segnale di comando della
valvola dipendente dal tempo dopo l'azionamento della valvola G). Ci dovuto alla valvola che strozza
il flusso.
Per un ritardo molto breve, il polmone pu essere evitato.
_r----,
} . . .,
\ l
______ ., _ _.
Fig. 8.7 Commutazione ad ON ritardata
.!
.s
(.)
;?i COMMUTAZIONE AD OFF RITARDATA
Il reset ritardato di una valvola ottenuto nello stesso modo di prima, ma, invece di li mitare il flusso d'aria
verso la via del pilota della valvola @, lo scarico che viene strozzato.
La Fig. 8.8 mostra un ritardo nel commutare un segnale ad OFF. Dopo l'attuazione della valvola CD
l'alimentazione connessa immediatamente all'utilizzo. Dopo aver rilasciato la valvola, il segnale
all'utilizzo permane per un periodo d tempo in funzione della regolazione della strozzatura.
Italia

'-._ _ _ __/i
Fig. 8.8 Commutazione ad OFF ritardata
'
- ----- - - -- ------
8.5
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------ -- - - ------- ---
IMPULSO PER COMMUTARE AD ON
Se il segnale da una valvola passa ad una seconda valvola normalmente aperta che azionata dallo
stesso segnale, non vi sar alcuna pressione all'uscita della seconda valvola. Tuttavia se l 'attuazione
ritardata, la pressione pu passare fino a quando l'attuazione non ha effetto dopo il ritardo. Il risultato
un impulso di pressione di durata regolabile allo scarico della valvola normalmente aperta.
Nella Fig. 8.9, un impulso appare all'entrata della valvola normalmente aperta . quando la valvola G)
commutata.
Fig. 8.9 Impulso di un segnale ON
IMPULSO PER RILASCIARE UNA VALVOLA
Quando l'impulso di pressione deve apparire dopo che il segnale iniziale stato commutato ad off, la
pressione per produrlo deve venire da un'altra sorgente. Il metodo consiste nell'azionare simultaneamente
una valvola 3/2 normalmente aperta @ e di pressurizzare un volume con il segnale iniziale. Quando la
valvola CD rilasciata, la valvola @ commuta nella sua posizione normale connettendo il volume, con
l'uscita. La pressione si scarica dal volume dopo un breve periodo di tempo regolabile per mezzo del
regolatore di velocit.
Fig. 8.1 O Impulso su di un segnale che ~ arlV!ulla
- - - - -- --------- ---
8.6
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Circuiti di base
CONTROLLO "DI CILINDRI
CILINDRO A SEMPLICE EFFETTO
Comando diretto e controllo della velocit
Quando un cilindro a semplice effetto connesso ad una valvola 3/2 a comando manuale, esso si
estende quando la valvola azionata e rientra al rilascio. Questo il cosiddetto "controllo di retto". Nel caso
di un grosso cilindro, applicata l'amplificazione di flusso come mostrata in Fig. 8.1.
Il solo modo per regolare la velocit di uscita del pistone di un cilindro a semplice effetto di strozzare
il flusso in ingresso. La velocit della corsa di ritorno, per mezzo della molla, raramente limitata.
Fig. 8.11 Controllo diretto di un cilindro a semplice effetto
Controllo da due punti: funzione OR
Un cilindro o una valvola possono essere azionati in due differenti modi, per esempio, manualmente
o per mezzo di un segnale da un circuito automatico. Se le uscite di due valvole 3/2 sono connesse con
un T, l'aria proveniente da una delle valvole uscirebbe attraverso lo scarico dell'altra. L'i mpiego di una
valvola selettrice evita questo problema.
Valvola selet1rice
Fig. 8.12 Comando di un cilindro a effetto da due punti
Italia
8.7
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