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Soluzioni deboli
Teorema 1.1
Siano
u C (R [0, +])
u0 , u 0 .
u0 C2 (R)
u 0 C1 (R);
t2 u c2 x2 u = 0,
on dato iniziale
Teorema 1.2
u0
u 0 (L). Se, inoltre, u0 (0)
Siano
al bordo.
La soluzione si ottiene prolungando per disparit il dato iniziale in
per periodi
it le funzioni ottenute su tutto
[L, 0],
e poi prolungando
R.
Ri ordo he in questo aso l'uni it si prova ome onseguenza della onservazione dell'energia me ani a. Nel aso dell'equazione in
R l'uni it onseguenza
riamente la soluzione somma di due onde viaggianti in verso opposto,
he sono determinate
imponendo il dato iniziale.
Tra gli esempi abbiamo per
onsiderato il
aso del dato iniziale
u0 = 1 cos x, u 0 = 0
per il problema di Cau
hy in
[0, 2]
x = t + 2k
x = t + 2k ,
on
lungo le rette
intero.
Questo esempio indu
e a due riessioni: abbiamo trovato una soluzione
he per non
ver
a l'equazione in tutti i punti, e inoltre non garantita l'uni
it,
he vera solo nella
2
lasse C . D'altra parte, il dato iniziale
he abbiamo
onsiderato sembra un dato del tutto
leggittimo, ed evidentemente la soluzione trovata quella giusta e sar ragionevolmente
uni
a.
iniziali an
he non regolari. Possiamo
onsiderare questi moti
ome soluzioni dell'equazione
delle onde?
Per ottenere una teoria
onsistente
he tenga in
onto tutti questi aspetti, si pro
ede
indebolendo la nozione di soluzione.
sempli
i di quello
he s
rivo qui, ma quello
he sto per presentate quello
he viene usato
nella maggior parte dei
asi.
Sia data una funzione
in
f,
C (Rn )
e a sup-
funzione test
K = K(Rn ) =
posso al olare
Al variare di
mazioni su
Rn .
Teorema 1.3 Lemma Fondamentale del Cal
olo delle Variazioni (LFCV)
Sia
f C(Rn ),
se
f = 0 K
allora
f = 0.
La dimostrazione una fa ile onseguenza del teorema della permanenza del segno: se, per
assurdo, fosse
un intorno di
positiva si
f =
g ,
allora
he l'aermazione
(f g) = 0
per ogni
f.
Infatti
f = g.
per ogni
K
sia una versione debole dell'aermazione
e dunque
f = 0
in grado di mostrare
he, almeno nel
aso di funzioni
ontinue, vero an
he in vi
eversa.
Considerate ora una funzione
f (x)
(F ) x R, f (x) = 0
Z
(W ) K (x)f (x) dx = 0
(W )
K ;
L'aermazione
ottiene
he
0=
(x)f (x) dx =
(F ),
infatti da
(F )
si
(x)f (x) dx
mentre l'aermazione
Teorema 1.4
Se
e vale
(W ),
allora
una funzione
ostante.
(F ). La
dimostrazione ri
hiede una
erta fati
a, proprio per
h non possiamo usare il fatto
he f sia
una funzione regolare (altrimenti, integrando per parti, potremmo dimostrare (F ) usando
Notate
he dunque l'aermazione
(W )
il lemma fondamentale del
al
olo delle variazioni, e quindi usare il
al
olo integrale per
s
oprire
he
ostante).
K0 = {| K, = }
Da questa denizione fa
ile notare
he K0 K , infatti le derivate di funzioni
Proposizione 1.1
K0
Infatti, se
K0
allora
= R
ompatto). Al ontrario, se
se e solo se
=0
R
R
R
K0 e dunque = = 0
= 0, allora sia
Z x
(x) =
(z) dz
on
Questa funzione a supporto ompatto, infatti nulla non appena x supera l'estremo supe
K0 .
e quindi
K0
di un altro suo sottospazio (in modo non uni
o, non sto usando propriet di ortogonalit).
Sia
hK
di integrale
K si pu s
rivere
Z
Z
= h +h
h = 1,
allora,
K0 ,
infatti
Z
h=0
(W )
orrisponde a
K0
e dunque, per ogni
(x)f (x) dx = 0
K:
Z
da ui
(x) h(x)
(x) f (x) dx = 0
(x)f (x) =
(x) dx
Sia
c=
h(x)f (x) dx
h(x)f (x) dx
Z
e quindi, per ogni
K:
Ne segue
(x)f (x) = c
(x) dx
Z
f (x) = c
(x)(f (x) c) dx = 0
per ogni
x.
3
Infatti,
S rivo ora una versione debole dell'equazione delle onde, ipotizzando he u sia una soC2 , di dato iniziale u0 (x), u 0 (x). Sia (x, t) una funzione in K(R2 ). Dall'equazione
luzione
segue he
dt
dx(x, t)(t2 u c2 x2 u) = 0
dt
dx(t t u c2 x t u) = 0
Integrando di nuovo per parti, si ottiene la formulazione debole del problema di Cau
hy per
l'equazione delle onde:
dt
0
u0, u 0
u(x, t).
Proposizione 1.2
Sia
u0 (x)
una funzione
C1 ,
e sia
u 0(x)
La
funzione
1
1
u(x, t) = (u0 (x + ct) + u0 (x ct)) +
2
2c
una funzione
x+ct
u 0 (z) dz
xct
C1 (R[0, +), ed una soluzione debole dell'equazione delle onde, nel senso
spiegato sopra.
C 1 (R [0, +)
on lo
1)
Sia
w(x,
t) =
La funzione
C1 (R2 )
2)
K(R2 )
w(x, t)
0
se
se
t0
t0
e veri a
Z
per ogni
dt
(1)
= x + ct, = x ct
l'equazione 1 diventa
2
d d
(, )w(,
) = 0
(2)
R
4
per ogni
K(R2 )
3)
tali he
u(, ) = () + + ()
Las
io la dimostrazione per eser
izio,
on la seguente tra
ia:
s
egliere
sia
(, ) = A()B(),
h K(R)
on
A, B K(R)
lungo
h,
e sostituire
nell'integrale;
R
Rnotare
he dh()w(,
) una funzione
dh()w(,
) una funzione data di
data di
(non dipende da
B)
e he
4)
Poi h
w(x,
t)
nulla per
t 0,
si ha he
w(,
)
. Inserendo questa
ottiene
he 0, e dunque
nulla per
w 0.