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Capitolo 7

Il Calcolo delle Aree e lIntegrale


Il problema della retta tangente ed il problema dellarea sono i due problemi geometrici principali dellAnalisi. Come abbiamo visto, il concetto di derivata, insieme alle regole per il suo calcolo, risolve il problema della retta tangente e le sue conseguenze. Siamo ormai in grado, anche per funzioni molto complicate, di risolvere questo tipo di problema.

7.1

Il Problema del Calcolo dellArea e lIntegrale

Il problema generale del calcolo dellarea quello di conoscere la misura dellarea per una regione piana. Per regioni molto speciali - rettangoli, triangoli, circonferenze, trapezi e cos via - conosciamo le formule per il suo calcolo. Il problema del calcolo dellarea E pi complicato, ma anche pi interessante, il problema del calcolo dellarea per regioni limitate da curve meno semplici, come, per esempio, i graci delle funzioni. Un tipico problema di questo tipo quello di misurare il valore di unarea come quella della gura.

Quanto vale larea ? 331

332

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE Presentato correttamente, il problema si enuncia nel seguente modo: Trovare larea della regione limitata superiormente dal graco della funzione f , inferiormente dallasse x, a sinistra dalla retta verticale x = a, a destra dalla retta y = b.

Usualmente diremo Larea sotto il graco di f tra a e b.

7.1.1

LIntegrale come Area

Iniziamo considerando il caso di una funzione f continua nellintervallo [a, b]. Per il momento assumiamo anche che f (x) 0 per tutti gli x [a, b] . Facendo appello allintuizione geometrica, deniamo la funzione F (x) come il valore dellarea sotto il graco di f, tra a e x. Il seguente disegno, mostra cosa intendiamo.

Abbiamo perci, F (a) = 0. Larea tra a ed a vale zero. Mostriamo adesso una importante propriet di regolarit di F Teorema 241 La funzione F (x) dierenziabile e la sua derivata f (x) . Dimostrazione. poich abbiamo denito F in modo geometrico, cercheremo di ragionare geometricamente. Per dimostrare che F dierenziabile, bisogna mostrare che per ogni xesiste il limite del rapporto incrementale: lim F (x + h) F (x) . h

h0

Cominciamo col supporre che x < b, e per semplicit di ragionamento,

7.1. IL PROBLEMA DEL CALCOLO DELLAREA E LINTEGRALE

333

supponiamo h > 0. Allora F (x + h) F (x) larea racchiusa tra x ed x + h.

F (x + h) F (x) Poich f continua in [x, x + h] per il TVE ammette minimo e massimo. Indichiamo con c il punto di massimo e con d quello di minimo. Allora, si ha che f (d) f (t) f (c) per tutti i t tali che xtt+h (siamo stati forzati ad usare unaltra lettera per indicare lingresso, perch x gi in uso). Larea sotto la curva, tra x ed x + h maggiore dellarea del rettangolo di base h ed altezza f (d) e minore del rettangolo di base h ed altezza f (c) , cio h f (d) F (x + h) F (x) h f (c) . Ne segue che f (d) F (x + h) F (x) f (c) .. h

Poich c e d appartengono allintervallo [x, x + h], ne segue che entrambi tendono ad x quando h 0. Daltra parte, la continuit di f fa si che f (d) f (x) ef (c) f (x) quando h 0. Ne segue perci f (x) = lim f (d) lim
h0 h0

F (x + h) F (x) lim f (c) = f (x) . h0 h

Il teorema dei carabinieri implica inne che F (x + h) F (x) = f (x) . h0 h lim Il ragionamento, nel caso di h < 0 sostanzialmente identico.

334

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

Inne, il caso x = b lo si tratta considerando solo il caso h < 0. Lasciamo queste ultime parti per esercizio. Il teorema ci dice una cosa importantissima. Per calcolare larea, basta conoscere una primitiva della funzione f. Infatti, sia G una primitiva di f , cio una funzione tale che G0 (x) = f (x) . Poich sappiamo che due primitive della stessa funzione dieriscono tra loro per una costante, si ha che F (x) = G (x) + C . Poniamo x = a, si ha: 0 = F (a) = G (a) + C dalla quale si ottiene C = G (a) . Ponendo, inne x = b si ottiene F (b) = G (b) G (a) . Quindi, larea, sotto il graco di f tra a e b, vale G (b) G (a) . Enunciamo questo risultato sotto forma di teorema. Esempio 242 Trovare larea sotto la curva y = x2 , tra x = 1 e x = 2. Soluzione. Larea che vogliamo trovare quella indicata in gura.
4

1.2

1.4

1.6

1.8

Graco di y = x2 , x [1, 2] Noi sappiamo che una primitiva di f (x) = x2 la funzione G (x) = x3 /3. Larea sotto il graco di f , per x [1, 2] quindi data da: G (2) G (1) = 23 13 8 1 7 = = 3 3 3 3 3. Esempio 243 Trovare larea sotto il graco di f (x) = sin x, con x tra 0 e . Soluzione. Il graco di sin x, per x [0, ] rappresentato nel graco.

7.1. IL PROBLEMA DEL CALCOLO DELLAREA E LINTEGRALE

335

Graco di sin x, x [0, ] Una primitiva della funzione data la funzione G (x) = cos x, infatti si ha che G0 (x) = sin x. La funzione positiva e continua nellintervallo assegnato, quindi larea racchiusa data da G ( ) G (0) = cos ( cos (0)) = (1) (1) = 2 . Larea racchiusa dal graco di sin x, per x [0, ] vale 2. Possiamo, adesso dare la seguente denizione: Denizione 244 Sia f una funzione denita nellintervallo a x b. Le due espressioni equivalenti Z
b

f=

f (x) dx

indicano il valore dellarea (con segno) limitato da x = a, x = b, y = f (x) e lasse delle x.

Osservazioni. Rb Rb Entrambe le espressioni a f , a f (x) dx si leggono integrale di f tra a e b. La funzione f si chiama integrando.

Rb Rb Le due forme a f , a f (x) dx indicano la stessa area. La prima sembra essere pi semplice e sar quella che useremo per ora. Laltra forma ha vantaggi che vedremo pi avanti.

Propriet dellIntegrale Lapproccio geometrico ci permette di individuare con semplicit alcune delle propriet fondamentali dellintegrale. Per esempio, la gura

336

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

Rb
a

f=

Rc
a

f+

Rb
c

Il prossimo teorema raccoglie alcune delle propriet principali dellintegrale Teorema 245 Siano f e g funzioni continue nellintervallo [a, b] , e k una costante Rb R b . Allora: Rb 1) a f g = a f a g ; Rb Rb 2) a k f = k a f ; Rb Rb 3) Se f (x) g (x) per tutti gli x [a, b] , allora a f a g ; Rc Rb Rb 4) Se a < c < b, allora a f = a f + c f .

convincente nellillustrare la seguente semplice propriet dellintegrale: Rc Rb Rb Se a < c < b, allora a f = a f + c f .

Osserviamo meglio le propriet esposte: Stesso Comportamento delle Derivate. Le prime due propriet sono identiche a quelle trovate per le derivate. Come le derivate, lintegrale si comporta bene rispetto alla somma di funzioni ed al prodotto per una costante.

Un Caso Particolare Molto Utile. la terza propriet spesso usata nel caso in cui una delle due funzioni, f o g sono delle costanti. Eccone una versione che utilizzeremo ancora in seguito Aermazione 246 Supponiamo che valga la disuguaglianza m f (x) M per qualche valore delle costanti m ed M . Allora si ha Z b m (b a) f M (b a) .
a

7.1. IL PROBLEMA DEL CALCOLO DELLAREA E LINTEGRALE

337

A tale proposito, basta ricordare il TVE per funzioni continue nelintervallo limitato e chiuso [a, b] .

m (b a)

Rb
a

f M (b a)

Come illustra il disegno, il valore dellintegrale, (cio dellarea della regione in grigio) giace tra il rettangolo inferiore e quello superiore. Ancora un esempio per illustrare un possibile uso del teorema. Esempio 247 Sia f (x) = 1/x. Stimiamo il valore dellintegrale di f nellintervallo [1, 3] , considerando le funzioni:g1 (x) = 1/3, g2 (x) = 1 e g3 (x) = 1 1/3 (x 1) .
1.6 1.4 1.2 1 0.8 0.6 0.4 0.2 0 1 1.5 x 2 2.5 3

Una stima per

Soluzione. Noi sappiamo che una primitiva della funzione f (x) = 1/x la funzione G (x) = ln x e quindi che il valore dellarea dato da G (3) G (1) = ln 3 ln 1 = ln 3; tuttavia siamo interessati ad averne unapprossimazione semplice. Il teorema precedente ci dice che Z
3

R3
1

g1

g2

2 3

f 2.

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CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

la limitazione superiore scelta g2 non molto buona. Una limitazione superiore migliore la si ottiene scegliendo la funzione g3 = 1 3 x + 4/3. Anche in questo caso si ha Z 3 Z 3 f g3
1 1

Daltra parte, usando le propriet 1) e 1) del teorema precedente, abbiamo 1 2 4 che una primitiva di 1 3 x 6 x , una primitiva di 4/3 3 x. Ne consegue quindi 2 4 x ed il valore dellarea che, una primitiva di g3 (x) la funzione G (x) = 1 6 x + 3 1 4 sottesa dal graco di g3 quindi data da G (3) G (1) = 9 6 + 4 6 + 3 = 4 2 4 3 . Combinando i risultati ottenuti, abbiamo che 3 ln 3 3 . Esempio 248 Usando il fatto che R (3 sin x + 2 cos x) dx . 0 R
0

sin x dx = 2, trovare

R /2
0

sin x dx e

Soluzione. Le simmetrie dei graci delle funzioni seno e coseno rispetto alla retta x = /2 ci dicono che Z /2 Z Z 1 sin x dx = sin x dx = 1 ; cos x dx = 0 . 2 0 0 0 Quindi, usando la regola della somma e della moltiplicazione per uno scalare, si ha Z Z Z (3 sin x + 2 cos x) dx = 3 sin x dx + 2 cos x dx = 6 + 0 = 6 .
0 0 0

7.1.2

Caso di Funzioni Non Necessariamente Positive

Se abbiamo a che fare con una funzione f che pu cambiare segno nellintervallo di integrazione, possiamo ancora usare la nozione darea per trovare la funzione F (x) . Tuttavia, in quei pezzi, dove la funzione negativa, bisogna considerare F abbia come valore di F quello dellarea cambiata di segno. Illustriamo questo fatto con il seguente disegno.

Integrale di una funzione

7.1. IL PROBLEMA DEL CALCOLO DELLAREA E LINTEGRALE

339

In questo caso, il valore di F (x) rappresentato dal valore dellarea tra a e b, meno larea tra b ed x (per il punto x indicato in gura). Largomento che F 0 (x) = f (x) si dimostra come nel caso precedente. Come detto, gli integrali misurano il valore delle aree con segno. Nel calcolare gli integrali, le aree sopra il graco di f e sotto lasse delle x vano contate con segno negativo. Quindi, se un integrando f assume valori negativi in un Rb intervallo [a, b], cos potrebbe essere per a f .

2 Esempio R 2 249 Sia R 2 f (x) = 1 x . Trovare (o stimare) i valori degli integrali I1 = 0 f , I2 = 2 f .

Soluzione. Iniziamo, considerando lintegrale I1 .

Graco di 1 x2 I1 la somma, dellarea A (positiva) con larea B (negativa). si ha che Z 2 1 x2 = Area (A) + Area (B ) I1 = 0 Z 1 Z 2 2 = 1x + 1 x2
0 1

Daltra parte noi sappiamo che una primitiva di f (x) = 1 x2 data da F (x) = x x3 /3, quindi Area (B ) = F (2) F (1) = (2 8/3) 1/3 = 2/3 1/3 = 1 Ne segue che I1 = Z
2

Area (A) = F (1) F (0) = 1 1/3 = 2/3

Consideriamo adesso lintegrale I2 . Sappiamo che 1 x2 rappresenta lequazione di una parabola che ha lasse x = 0 come asse di simmetria. Quindi il graco di

1 x2 = 2/3 1 = 1/3 .

340

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

quindi I2 = 2 I1 = 2 (1/3) = 2/3.

1 x2 , nellintervallo [2, 0] simmetrico rispetto a quello nellintervallo [0, 2] . Ne segue che Z 0 Z 2 2 1x = 1 x2 ,


2 0

Esempio 250 Sia g (x) = x3 . Calcolare

Soluzione. Cominciamo osservando il graco della funzione nellintervallo [1, 1] .

R1

1 g (x)

dx e

R1
0

g (x) dx

Graco di y = x3 Vista la simmetria del graco, R 1 chiaro che le aree positiva P e negativa N hanno segno opposto, quindi 1 g (x) = 0. Lo stesso risultato lo si ottiene dal calcolo. Infatti, una primitiva di g (x) = x3 G (x) = x4 /4 e si ha Z 1 x=1 g (x) = x4 /4x=1 = 1/4 1/4 = 0 .
1

Per quanto riguarda

R1
0

g (x) si ha Z 1 x=1 g (x) = x4 /4x=0 = 1/4 .


0 =b (x)|x x=a

NOTA: La simbologia f

signica f (b) f (a) .

7.1.3

Valor Medio ed Integrale

Abbiamo indicato, in precedenza, tra le propriet importanti dellintegrale quella dellesistenza di due costanti m ed M per le quali si ha Z b f M (b a) . m (b a)
a

Ne discende, che il numero (ba a) compreso nellintervallo [m, M ] . Ne discende, in modo ovvio, la seguente denizione.

Rb

7.1. IL PROBLEMA DEL CALCOLO DELLAREA E LINTEGRALE

341

Denizione 251 Sia f una funzione continua denita nellintervallo [a, b] . La quantit Z b f (x) dx
a

(b a)

rappresenta il valor medio di f in [a, b] .

Valor medio di una funzione: uguale area La precedente gura, rende lidea di cosa intendiamo,geometricamente, per valor medio. E laltezza di un rettangolo che ha la stessa area dellintegrale dato. Il seguente graco mostra le funzioni velocit s[A] ed s[B ] di due auto, A e B. espresse in km/h.

Qual il valor medio di velocit nellintervallo [0, 2] ? Soluzione. Unocchiata alle aree mostra immediatamente che Z 2 Z 2 s[A] (t) dt = 60 = s[B ] (t) dt .
0 0

342

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

Quindi, usando la denizione precedente, si ottiene che in entrambi i casi la velocit media di 30 km/h . La risposta ha un signicato sico chiaro: larea sotto le due curve rappresenta la distanza totale percorsa dalla due auto nel tempo di 2 h . La divisione della distanza percorsa, per il tempo impiegato a percorrerla, corrisponde alla velocit media di percorrenza. Rb Fino ad ora abbiamo interpretato lintegrale a f essenzialmente in termini geometrici. Lintegrale ha molte altre interpretazioni alcune delle quali incontreremo pi avanti. Il moto sico uno degli esempi pi signicativi.

Interpretare lIntegrale

Velocit e Distanza
Se f (t) rappresenta la velocit di un oggetto che si muove nel tempo, il suo Rb integrale a f, rappresenta la distanza totale percorsa dalloggetto nellintervallo di tempo [a, b] . Se, indichiamo adesso con v (t) la velocit col suo segno, cio con lindiRb cazione della direzione di moto, a v ci da uninformazione diversa. Ci dice qual la distanza netta percorsa, a partire dal punto iniziale di moto, nellintervallo di tempo [a, b] . In particolare, la distanza netta percorsa, pu essere positiva o negativa. La descrizione in lingua italiana del simbolo a f integrale da x = a a x = b di f , implica una direzione : x parte da a ed arriva no a b. E naturale, per noi pensare di muoversi da sinistra verso destra, ed quello che abbiamo fatto no ad ora, supponendo sempre b a. Per esempio, abbiamo discusso Z Z 0 Z 0 sin x dx , ma non sin x dx o (3 sin x + 2 cos x) dx
0

Estremi di Integrazione: un Fatto Tecnico R


b

Vi sono situazioni in cui questultimo fatto pu accadere. La seguente convenzione, basata sul segno, risolve il problema Z a Z b f (x) dx = f (x) dx . (7.1)
a b

R1 La convenzione aerma, per esempio, che se 0 x3 dx = 1/4, allora Z 1 Z 0 3 x dx = x3 dx = 1/4 .


1 0

In che modo possiamo dare una spiegazione intuitiva alla convenzione 7.1 ? Se pensiamo ad un contesto di moto, la regola appare chiara. Essa infatti aerma che: Se f (t) rappresenta la velocit di un mezzo al tempo t e a < b , Rb allora a f rappresenta la distanza (positiva) percorsa nellintervallo di tempo a partire dallistante a no allistante b. E ragionevole quindi, pensare come negativa quella che viene percorsa a ritroso nel tempo.

7.2. IL TFCI. SVILUPPO

343

7.2

Il Teorema Fondamentale del Calcolo Integrale. Sviluppo

AllInizio del capitolo, abbiamo dimostrato in forma intuitiva il seguente teorema, che adesso ri-enunciamo, tenendo anche conto delle successive osservazioni sul segno di una funzione f Teorema 252 (Teorema Fondamentale del Calcolo Integrale) (TFCI) Sia f una funzione continua, denita nellintervallo [a, b] . Allora, per ogni a x b, la funzione Z x def f (t) dt F (x) =
a

continua in [a, b, ] , dierenziabile in (a, b) , e d F (x) = f (x) . dx Facciamo alcune osservazioni: Perch continua ? La richiesta che la funzione f sia continua, assicura ( condizione suciente) che lintegrale esista. Eventuali discontinuit di f inoltre (ad esempio un salto), creerebbero dicolt alla regolarit di F. Perch dierenziabile in (a, b) ? Lavorare in un intervallo aperto evita di dover considerare situazioni in cui si hanno solo limiti destri o sinistri, ma essenzialmente un fatto tecnico, pi che strutturale. Altra formulazione. Lultima relazione nel TFCI pu essere anche scritta nella forma Z x d f (t) dt = f (x) . dx a Rx Esempio 253 Sia f (x) = 2x sin x2 e sia F (x) = 0 f (t) dt. Trovare un espressione esplicita per F (x) . Interpretare il risultato geometricamente. Soluzione. Il TFCI risolve il problema posto. Ci dice che F una primitiva di f, ci che dobbiamo fare trovare quella giusta. Cominciamo col notare che per ogni valore della costante C , la funzione f (x) = cos x2 +C una primitiva di f ., quindi si ha che F (x) = cos x2 + C per qualche valore della costante C .

Per scegliere il valore giusto di C , basta ricordare che deve essere F (0) = 0 e quindi 0 = F (0) = cos 0 + C = 1 + C = C = 1 . ne segue che F (x) = cos x2 + 1. Per avere un controllo geometrico sul risultato descriviamo sullo stesso disegni0, il graco di f e di F

344

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

Come ci aspettiamo, il graco di F sembra descrivere la crescita dellarea (con segno) centrata in x = 0. Nota 254 Il TFCI garantisce, tra le altre cose, che ogni funzione continua f su di un intervallo [a, b] ammette una primitiva, descritta geometricamente dal valore dellarea (con segno) del graco di f . Per le pi semplici funzioni che abbiamo incontrato, la cosa pu sembrare naturale. Lo meno per funzioni meno facili da descrivere geometricamente, come ad esempio la funzione ( 1 , se x 6= 0 x sin x . f (x) = 0, se x = 0

Graci di 2x sin x2 e di cos x2 + 1

Vericare questa Questa funzione continua, per esempio, nellintervallo [1/2, 1/2] I ed il suo aermazione graco dato da
0.3 0.2 0.1 0 -0.1 -0.2 -0.3 -0.3 -0.2 -0.1 0 x 0.1 0.2 0.3 0.4

Graco di f (x) Per quanto brutto e di dicile interpretazione, il TFCI ci dice che f ammette primitiva. Quello che il teorema non dice se e come possibile trovarne una in forma simbolica. Il TFCI merita il nome che gli stato dato. Esso infatti fondamentale da un punto di vista teorico, perch connette tra loro due concetti fondamentali dellAnalisi, la derivata e lintegrale. In qualche modo, il teorema ci dice, esse sono operazioni inverse luna dellaltra. Dal punto di vista pratico altrettanto importante. Esso infatti ci da un metodo pratico per il calcolo dellintegrale. Vogliamo ricordarlo qui di nuovo, sotto forma di teorema.

7.2. IL TFCI. SVILUPPO

345

Teorema 255 Sia f una funzione continua nellintervallo [a, b] , e sia G una sua qualsiasi primitiva; una funzione cio, tale che G0 (x) = f (x) . Allora si ha Z Esempio 256 Calcolare area.
b

a 0

f (x) dx = G (b) G () x2 dx e R1
0

R1

x10 dx. Interpretare ogni integrale come

Soluzione. Il teorema (255) ci dice che suciente trovare una qualsiasi primitiva delle funzioni x2 e x10 , valutarla negli estremi e sottrarre, per avere il risultato voluto. Sapendo allora che, x3 /3 e x11 /11 sono rispettivamente, due primitive delle funzioni date, si ha Z
1

x3 x dx = 3
2

1
0

1 = ; 3

x11 x dx = 11
10

1
0

1 . 11

Ogni integrale misura larea della supercie piana racchiusa dal graco della funzione nellintervallo [0, 1] .

Graco di f (x) = x2 , x [0, 1]

Graco di f (x) = x10

Esempio 257 Calcolare larea delle regione piana limitata dal graco di f (x) = 1/x con x [1, b] , e lasse delle x. Per quale valore di b, larea vale 1 ? Soluzione. Come sappiamo il valore dellarea richiesta dato dallintegrale Z b 1 dx . 1 x Sappiamo che ln x una primitiva di 1/x, quindi il TFCI ci dice che Z
b

1 dx = ln b ln 1 = ln b . x

Se b = e, allora larea vale ln e = 1.

Esempio 258 La domanda di energia elettrica , pi o meno, predicibile nellarco della giornata. basandosi sullesperienza, gli ingegneri hanno valutato che

346

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

in un piccolo quartiere residenziale, il consumo di energia elettrica esprimibile con una formula del tipo C (t) = 4 + sin (0.263 t + 4.7) + cos (0.526 t + 9.4) dove il consumo espresso in megawatt ed il tempo t espresso in ore, a partire dalla mezzanotte. Quanto il fabbisogno totale di energia nel quartiere preso in considerazione?

6 5 4 3 2 1 0 2 4 6 8 10 12 t 14 16 18 20 22 24

Graco dei Megawatt consumati Soluzione. Sia E (t) rappresenta la quantit totale di energia consumata no allistante t a partire da mezzanotte. Allora si ha che E 0 (t) = C (t) . Ne segue che il consumo totale nelle ventiquattro ore dato da: Z
24

C (t) dt = E (24) E (0) = E (24) = Consumo totale giornaliero.

Il TFCI, insieme alle conoscenze che abbiamo sul calcolo delle primitive, ci dicono che la funzione 4t cos (0.263 t + 4.7) sin (0.526 t + 9.4) + 0.263 0.526

una primitiva di C. Si ha perci che cos (0.263 t + 4.7) sin (0.526 t + 9.4) + C (t) dt = 4t E (24) = 0.263 0.526 0 95.781 Megawatt ore Z
24

24
0

Quando Non Si Pu Usare il TFCI Il TFCI certamente utile e, per chi apprezza la concisione e la forza della sua formulazione, anche bello, ma non risolve tutti i nostri problemi. Per risolvere lintegrale con il metodo delle primitive, bisogna conoscere prima una primitiva della funzione data.. Purtroppo, in moltissimi casi, anche per funzioni continue, la cui formulazione particolarmente semplice, trovare

7.2. IL TFCI. SVILUPPO

347

una primitiva pu essere molto complicato, se non impossibile. Nessuna delle seguenti funzioni, per esempio, ha una primitiva elementare: sin x2 ; x ; ln x 3 + sin x + 0.3 arcsin(sin 7x)

Tuttavia, ognuna di loro integrabile su ogni intevallo limitato. Il seguente, il graco della funzione 3 + sin x + 0.3 arcsin(sin 7x) nellintervallo [0, 10]

Graco di sin x + 0.3 arcsin(sin 7x) e, la parte colorata rappresenta larea racchiusa tra il graco e lasse x nellintervallo [0, 10], quindi Z 10 (sin x + 0.3 arcsin(sin 7x)) dx .
0

Con o senza una formula per la primitiva, lintegrale esiste. Si pone quindi il problema di studiare tecniche (che non coinvolgono le primitive) per la stima dellintegrale di una funzione come quella precedente.

Una Notazione Utile per le Primitive ed un Attenzione


E utile indicare una primitiva di una funzione come integrale indenito, cio Z f (x) dx = F (x) + C , dove F 0 (x) = f (x) . Per esempio, Z Z x2 dx = x3 +C. 3

sin x dx = cos x + C ;

La notazione riette la connessione fondamentale tra funzioni e primitive. Bisogna fare, tuttavia attenzione ai seguenti fatti: R Il simbolo f (x) dx indica una famiglia di funzioni, una per ogni valore della costante C . R Rb Lintegrale denito a f (x) dx e lintegrale indenito f (x) dx hanno signicati profondamente diversi. Il primo un numero, mentre il secondo rappresenta una famiglia di funzioni.

348

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

7.2.1

Esercizi

1. Trovare larea sotto i graci delle curve date, negli intervalli assegnati. (a) y = x3 , 1 x 5 ; (c) y = cos x , 0 x /2 ; (e) y = ex , 0 x 1 ;

(b) y = x , 0 x 2 ;

(d) y = 1/x , 1 x 2 ;

(f) y = x4 , 1 x 1 .

2. R Per ognuna delle calcolare: R 4 funzioniRsotto, R3 2 1 f ( x ) dx , f ( x ) dx , f ( x ) dx , 2 f (x) dx . 0 1 5 (a) f (x) = 3x ; (b) f (x) = 2x + 5 ; (c) f (x) = 5 2x . 3. Il graco della funzione f,descritto sotto,consiste di due segmenti e due archi di circonferenza.

Calcolare ognuno dei seguenti integrali. (a) (b) (c) (d) (e) (f) (g) R2
0 2 5 9 0 0

f (x) dx ; f (x) dx ; f (x) dx ; f (x) dx ; f (x) dx ; |f (x)| dx ; (x) dx ;

R5 R9

R 15 R 15 R9

R 15

15 f

7.2. IL TFCI. SVILUPPO (h) (i) (j) R 15


12 0 2

349

f (x) dx ;

R9 R9 R5

f (x) dx ; f (x) dx .

R5 R5 R5 4. Supponiamo che 2 f (x) dx = 18, 2 g (x) dx = 5, e 2 f (x) dx = 11. Calcolare i seguenti integrali (a) (b) (c) (d) (e) (f) (g) R5 R5 R5
5 0 2 (f 2 (f 2 (f

(x) + g (x)) dx ; (x) + h (x)) dx ; (x) + g (x) h (x)) dx ; (x) + 3g (x)) dx ; dx ;

R5

2 (2f

R /2 5. Quattro studenti discutono sul valore dellintegrale 0 cos8 x dx. Giovanni aerma che vale , per Maria vale 35 /256, Paolo insiste per 2 /9 1, ed inne Valeria dice /4. Usare il graco sotto per determinare chi ha ragionecos8 x
1

R7

R 2

2 (1 + g (x))

f (x) dx ;

g (x 2) dx .

0.2

0.4

0.6

0.8 x

1.2

1.4

Graco di cos8 x 6. Sia f la funzione descritta nellEsercizio 3. (a) Mostrare che (b) Mostrare che (c) E vero che (d) Lintegrale 7. Calcolare: R4
2 6

f (x) dx > 5 ; f (x) dx < 9 ;

R7
2

R6
0

R9

f (x) dx < 11?

f (x) dx positivo o negativo?

350 (a) (b) (c) (d)

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE R3 R3 R3 R3


3 (x + 2) 3 |x + 2|

dx ; dx ; dx ; dx .

3 (|x| + 2) 3 (2 |x|)

R2 8. Calcolare( 0 f (x) dx dove f la funzione denita da 1 + x , se 0 x 1 f (x) = . . 2 x , se 1 x 2 R1q 9. Calcolare 0 1 (x 1)2 dx [Sugg.: disegnare il graco dellintegrando]. 10. Calcolare R3
1

R3 x) dx dove f data da 11. Calcolare 0 f( se 0 x 1 1 1 x2 , q f (x) = 1 + 4 (x 3)2 , se 1 x 2 12. Spiegare perch 13. Supponiamo che (i) 7. (a) Calcolare (b) Calcolare (c) Calcolare (d) Calcolare (e) Calcolare (f) Calcolare (g) Calcolare R4
1 0 0 0 0 2 2

q 2 6 4 (x 3) dx .

R2
1

x3 dx = R2
0

f (x) dx = 2, (ii)

R4
3

(x 2)3 dx = R2
1

f (x) dx = 1 e (iii)

R 2
3

(x + 4)3 dx . R4
2

f (x) dx =

f (x) dx ; 3f (x) dx ; f (x) dx ; f (x + 1) dx ; (f (x) + 1) dx ; f (x 2) dx ; (f (x) 2) dx .

R1 R1 R1

R4

R4 R4

(h) Spiegare perch f deve anche assumere valori negativi nellintervallo [1, 2] . (j) Tracciare il graco di una funzione con le propriet (i)(iii). (i) Spiegare perch f (x) 3 per qualche x nellintervallo [2, 4] .

7.2. IL TFCI. SVILUPPO 14. Supponiamo che R3


0

351

f (x) dx = 1.

(a) Supponiamo che f sia pari. Spiegare perch (b) Supponiamo che f sia dispari. Quanto vale

R 15. Ricordando che 0 sin x dx = 2, calcolare i seguenti integrali ricorrendo a argomenti geometrici. (a) (b) (c) (d) (e) (f) (g) (h) (i) (j) R /2
0 /2

R3

R3

3 f

(x) dx = 2 .

3 f

(x) dx ?

sin x dx ; sin x dx ;

R 2
0

R 2
0

R 3/2

sin x dx ; |sin x| dx ;

R /2 R /2
0 0 0 0

R
0

/2 cos x dx ;

(1 + sin x) dx ; (x + cos x) dx . |sin x| dx ; sin x dx ; cos x dx . R2 1x R3 1x dx < 1 dx . 1 2 x x2

R 100 R 100 R 100

16. Spiegare perch

17. Sia f (x)) 1 2 x + cos x . Spiegare come mai 1.3 R3 18. Mostrare che 4.5 1 ex dx 15 . R 19. Mostrare che 0 0 x sin x dx 2 /2 . R1 21. Mostrare che 0.4 0 sin (ex ) dx 1. R 22. Mostrare che 2 0 cos (sin x) dx 20. Mostrare che /6 R /2
/6

R3
0

f (x) dx 3.5 .

sin x dx /3 ;

23. Sia f denita, continua e dispari su R. Spiegare perch il valor medio di f su ogni intervallo del tipo [a, a] zero. 24. Sia f denita, continua e pari su R. Spiegare perch il valor medio di f su ogni intervallo del tipo [a, a] uguale al valor medio sullintervallo [0, a] .

352

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

25. Sia f continua. Se il suo valor medio nellintervallo [0, 1] 2 ed il valor medio nellintervallo [1, 3] vale 4, quanto vale il valor medio di f nellintervallo [0, 3] ? 26. Sia f continua. Se il suo valor medio nellintervallo [3, 1] 2 ed il valor medio nellintervallo [3, 7] vale 5, quanto vale il valor medio di f nellintervallo [1, 7] ? Rb 27. Mostrare che lespressione a (f (x) c)2 dx assume il suo valore minimo quando c il valor medio di f nellintervallo [a, b] . R1 R1 28. Sia f continua su [0, 1] . Spiegare perch 0 f (x) dx = 0 f (1 x) dx R R b b 29. Supponiamo f continua su [a, b] . Mostrare che a f (x) dx a |f (x)| dx. 30. Supponiamo f e g continue su [a, b] , tali che (a) Deve necessariamente essere f (x) g (x) per ogni x [a, b] ? Se si, spiegare il perch, se no dare un controesempio. (b) Deve esistere un numero c [a, b] per il quale f (c) g (c) . Se si, spiegare il perch, se no dare un controesempio. Rx 31. Sia f (x) = x. Mostrare che F (x) = 0 f (t) dt = x2 , anche se x < 0. Rx Rx Rx 32. Siano F (x) = 0 f (t) dt, G (x) = 1 f (t) dt, H (x) = 2 f (t) dt. Rb
a

f (x) dx

Rb
a

g (x) dx.

(a) Supponiamo che f (x) = 1. Trovare le espressioni simboliche per F, G e H . Dire se esse sono primitive di f.

(b) Supponiamo che f (x) = 2x. Trovare le espressioni simboliche per F, G e H . Dire se esse sono primitive di f. (c) Supponiamo che f (x) = 2x +1. Trovare le espressioni simboliche per F, G e H . Dire se esse sono primitive di f. Rx Rx 33. Sia F (x) = a f (t) dt e G (x) = b f (t) dt. Mostrare che F e G differiscono per una costante. 34. Supponiamo che F sia una primitiva di una funzione dierenziabile f. (a) Se F crescente in [a, b], cosa si pu dire su f ? (b) Se f negativa su [a, b] , cosa si pu dire su F ? (c) Se f 0 > 0 su [a, b] , cosa si pu dire su F ? (d) Se F concava su [a, b] , cosa si pu dire su f ? 35. Sia f (x) = sin x e F (x) = Rx
0

sin t dt.

(a) Sapendo che F ( /2) = 1, calcolare F ( ) , F (0) , F (3 /2) , F (2 ) , F ( /2) , F (3 /2) , F ( ) , F (2 ) .

7.2. IL TFCI. SVILUPPO (b) Spiegare perch F (x) una funzione periodica. Rx 36. Sia f continua, tale che 0 f (t) dt = sin x2 . Rx (a) Mostrare che /2 f (t) dt = sin x2 1. Rx (b) Trovare unespressione per 3/2 f (t) dt. 37. Sia f (x) = 2 |x| e F (x) = (a) Trovare un espressione simbolica per F (x) . (b) Disegnare f ed F sullo stesso sistema dassi. Rx
0

353

f (t) dt.

(c) Dire dove crescente F . Cosa si pu dire di f nello stesso intervallo? (d) Dire dove decrescente F . Cosa si pu dire di f nello stesso intervallo? (e) Dire dove F ha estremi locali. Cosa si pu dire di f negli stessi punti? (f) Dire dove convessa F. Cosa si pu dire di f negli stessi intervalli? (g) Dire dove concava F. Cosa si pu dire di f negli stessi intervalli? (h) Dire se F ha punti di esso. Se si quali sono. Cosa si pu dire di f negli stessi punti? (i) Come R cambierebbero le risposte alle parti (c)-(h) se F fosse denita x come 3 f (t) dt? Rx 38. Sia f continua su [a, b] , 1c una costante, e F (x) = c f (t) dt. (a) Dimostrare che se f positiva su [a, b] , allora F crescente su [a, b] . (b) Usare (a) per mostrare che se f negativa su [a, b] , allora F decrescente su [a, b] . (c) Usare (a) e (b) per dimostrare che F (x) ha un estremo locale nei punti in cui f cambia segno. Rx 39. Supponiamo che G (x) = 1 g (t) dt. Valutare ognuna delle seguenti espressioni in termini di G. R3 (a) 1 g (t) dt; R2 (b) 2 g (t) dt; R1 (c) 0 g (t) dt. Rx Sia F (x) = c f (t) dt, essendo c una costante ed f una funzione continua. (a) Provare che se f crescente in [a, b] , allora F convessa in [a, b] . [Sugg.: una funzione g convessa in un intervallo, se e solo se g (x)g (a) )g (a) < g(bb per ogni a, b ed x nellintervallo, tali che a < x < xa a b.]

354

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE (b) Usare (a) per mostrare che se decrescente su [a, b] , allora F concava in [a, b] .

(c) Supponiamo che f abbia un massimo locale nel punto a. Spiegare perch F ha un esso in a. 40. Sia f (x) = 1 x2 . Rx 2 (a) Usare la geometria per mostrare che 0 1 t2 dt = 1 2x 1 x + 1 2 arcsin x se 0 x 1. [Sugg.: Larea del settore circolare si raggio r e angolo data da r2 /2] Rx 1 2 (b) Mostrare che 0 1 t2 dt = 1 2 x 1 x + 2 arcsin x se 1 x 0. 41. Sia F (x) = Rx
0

f (t) dt, dove f (t) la funzione disegnata sotto:


4

0 -2

5 x

10

-4

Graco di f (a) Dire se F ammette estremi locali nellintervallo [0, 10.] . Se si, dire dove sono e cosa sono. (b) Per quale valore di x,F ammette minimo assoluto nellintervallo [0, 10] ? (c) Su quali sottointervalli di [0, 10] la funzione F convessa? Giusticare la risposta. Rx Rxd d 42. Mostrare che se f (a) 6= 0 allora dx a f (t) dt 6= a dt f (t) dt. Ru 43. Sia g (u) = 1 f (x) dx, dove f al funzione disegnata sotto
3 2 1 0 -1

-2

Graco di f

7.2. IL TFCI. SVILUPPO (a) Valutare g 0 (4) . (b) Dove, nellintervallo [0, 5] , la funzione convessa ? (c) Quante radici ha g nellintervallo [0, 5] ? (d) Ordinare, in ordine crescente i numeri g (0) , g (1) , g (2) e g (4) .

355

(e) Dire se il valor medio di g maggiore o minore di 1. Giusticare la risposta. 44. Trovare lequazione della retta tangente alla funzione F (x) = nel punto x = 1. 45. Supponiamo che f 0 (x) = 3 1 + x2 , ed inoltre che f )1 = 0. Rx (a) Spiegare perch f (x) = 1 3 1 + t2 dt . R3 (b) Esprimere 0 3 1 + x2 dx in termini di f (x) . Rx 3 1 + t2 . Calcolare 1
d dx f

Rx 3 2 t + 7dt, 1

46. Sia f (x) =

47. Sia f una funzione con le seguenti propriet: (a) i. ii. iii. iv. f 0 (x) = ax2 + b ; f 00 (1) = 18 ; f 0 (1) = 6 ; R2 1 f (x) dx = 18 . Trovare unespressione algebrica per f . Rx 2 , se x < 0 e sia F (x) = 2 f (t) dt . 1, se x 0 R1
1 f

2 x .

48. Sia f (x) =

(a) Calcolare

(t) dt .

(b) Disegnare sullo stesso sistema dassi i graci di f ed F per x [2, 2] . (c) Dire se esiste F 0 (1) . In tal caso, calcolarlo usando la denizione di derivata.. Se no, spiegare perch.

(d) Dire se esiste F 0 (1) . In tal caso, calcolarlo usando la denizione di derivata.. Se no, spiegare perch. (e) Spiegare perch non esiste F 0 (0) . Perch questo fatto non contraddice il TFCI ? 49. La funzione ln x a volte denita come: Z x 1 ln x = dt , x > 0 . 1 t Assumiamo a > 0. Determinare lidentit ln ax = ln a + ln x sviluppando e giusticando i seguenti passaggi:

356 (a)

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE 1 [Sugg.: usare la regola di derivaziox ne delle funzioni composte] ; ii. Spiegare perch il risultato di (i) implica che ln ax = ln x + C ; iii. Scegliendo un valore appropriato di mostrare che la costante C di (ii) ln a. i. Mostrare che
d dx 1 1 t dt

R ax

7.3. SOMME APPROSSIMANTI: LINTEGRALE COME LIMITE

357

7.3

Somme Approssimanti: LIntegrale come Limite

Rb Lintegrale a f , cos come labbiamo denito no ad ora, rappresenta larea (con segno) della regione limitata dal graco della funzione f nellintervallo [a, b] . Abbiamo inoltre visto, come il TFCI si possa rapidamente calcolare un integrale, una volta che sia nota una primitiva della funzione integranda. nonostante la stretta relazione, dierenziazione ed integrazione R non sono la 1 stessa cosa. per molti integrali, anche con struttura semplice, come 0 sin x2 dx, la ricerca di una primitiva inutile, perch non possibile trovare nessuna formula per una primitiva, che sia utilizzabile. In questo paragrafo, arontiamo un diverso approccio alla denizione di integrale, denendolo, questa volta, come il limite di somme approssimanti. tale denizione ci ore una nuova ed utile prospettiva sullintegrale ed il suo signicato.. Ugualmente importante il fatto che esso ci ore un metodo per la stima numerica degli integrali deniti. la denizione formale di integrale come limite, richiede luso di una terminologia e di una notazione complessa. Lidea che sta alla base del processo invece naturale e semplice da comprendere. Arriveremo, quindi alla denizione attraverso esempi esplicativi, introducendo, lungo il percorso, idee e terminologia

7.3.1

Stima degli Integrali con le Somme Approssimanti

Iniziamo con un esempio. Esempio 259 Consideriamo la funzione f (x) = x3 3x2 + 8. Larea ombreggiata rappresenta lintegrale della funzione nellintervallo [0.5, 3.5] . Usare il TFCI per calcolarlo esattamente. Usare poi delle somme approssimanti per stimarlo.

Quanto vale larea ? Soluzione. Usando il TFCI, trovare la risposta semplice, usando le primitive Z
3.5

0.5

x3 3x2 + 8 dx =

3.5 x4 75 = 18.75 . = x3 + 8x 4 4 0.5

358

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

Come possiamo stimare larea ? Le seguenti gure ci suggeriscono quattro possibili strategie. Le prime tre sono ottenute suddividendo lintervallo in 10 parti uguali.

Somma Sinistra

Somma destra

Somma del punto centrale Somma dei Trapezi In ognuno di questi quattro casi, abbiamo approssimato il valore dellarea con la somma si aree pi semplici, rettangoli o trapezi. (nel caso dei trapezi, abbiamo scelto 6 divisioni, invece di 10 per rendere pi chiara la dierenza tra lintegrale e la stima). Nei primi tre casi abbiamo scelto come altezza dei rettangoli approssimanti, rispettivamente: il valore di f nellestremo sinistro di ogni sottointervallo della suddivisione, il valore di f nellestremo destro, ed il valore di f nel punto di centro. Nel caso dei trapezi, i trapezi costruiti sono quelli che hanno come altezze i valori di f negli estremi dei sottointervalli.

Come si Calcola lApprossimazione ?


Vediamo pi in dettaglio le singole approssimazioni. Consideriamo dapprima S10 , la somma approssimante sinistra con 10 suddivisioni. Larea colorata consiste di 10 rettangoli ognuno dei quali ha base 0.3, cio (3.5 0.5) /10. Laltezza dei rettangoli varia: laltezza di ognuno il valore della funzione f nellestremo sinistro della base (da questo, somma sinistra) Il secondo rettangolo, per esempio, ha lintervallo [0.8, 1.1] come base; la sua altezza f (0.8) , cio il valore della funzione nel suo estremo sinistro. Poich

7.3. SOMME APPROSSIMANTI: LINTEGRALE COME LIMITE

359

f (x) = x3 3x2 + 8, si ha che f (1.1) = 6.592. Quindi, il secondo rettangolo ha area Area = 0.3 6.592 = 1.9776 Larea totale dei rettangoli allora S10 = f (0.5) 0.3 + f (0.8) 0.3 + f (1.1) 0.3 + + f (2.9) 0.3 + f (3.2) 0.3 = 7.375 0.3 + 6592 0.3 + 5.701 0.3 + + 7.159 0.3 + 10.048 0.3 = 17.8725 .

La somma approssimante destra con 10 suddivisioni, D10 , dierisce dalla precedente, perch laltezza di ogni rettangolo il valore di f nellestremo destro dellintervallo di base. Quindi larea totale dei 10 rettangoli cos costruiti data da: R10 = f (0.8) 0.3 + f (1.1) 0.3 + f (1.4) 0.3 + + f (3.2) 0.3 + f (3.5) 0.3 = 6592 0.3 + 5.701 0.3 + 10.048 0.3 + 10.048 0.3 + 14.125 0.3 = 19.8975 .

Nel caso di M10 , la somma approssimante dei punti intermedi con 10 suddivisioni, laltezza dei rettangoli valutata nel punto di mezzo di ogni singolo sottointervallo. Quindi: M10 = f (0.65) 0.3 + f (0.95) 0.3 + f (1.25) 0.3 + + f (3.35) 0.3 = 18.6825 .

= 7.007 0.3 + 6.150 0.3 + 5.226 0.3 + 8.465 0.3 + 11.928 0.3

Luso dei trapezi, dal punto di vista geometrico sembra una buona idea. Inoltre il loro calcolo semplice quanto quello del calcolo delle somme dei rettangoli. Una idea semplice, semplica il lavoro: larea del trapezio la media delle aree dei due rettangoli determinati dal lato pi corto e da quello pi lungo. Questa semplice osservazione ci basta per aermare che: La divisione trapezoidale con n suddivisioni, Tn la media delle corrispondenti approssimazioni destre e sinistre. Nel caso del trapezoide a sei suddivisioni si ha: T6 = = 1 (S6 + D6 ) 2 1 (17.4375 + 20.8125) = 19.125 . 2

360

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

La Notazione di Sommatoria; Partizioni Le somme in cui compaiono molti termini, sono lunghe e noiose P da scrivere. Per questo motivo introduciamo il simbolo di sommatoria come elemento di eciente semplicazione che ci permette, inoltre, di vedere in modo pi chiaro similarit e dierenze nei sommandi. Iniziamo, come al solito, con alcuni esempi. Esempio 260 Discutere e valutare le seguenti espressioni
5 X k=1

k;

P Soluzione. Per denizione 5 k=1 k = 1 + 2 + 3 + 4 + 5, o semplicemente 15. Sebbene la seconda somma sembri tipogracamente diversa, in realt signica P5 la stessa cosa, j =1 j = 1 + 2 + 3 + 4 + 5 = 15. La conseguenza che se ne trae che:il nome della variabile dindice non conta. la terza espressione apparentemente pi complicata, ma lidea la stessa
10 X i=1

5 X j =1

j;

10 X i=1

3i .

3i = 3 1 + 3 2 + 3 3 + + 3 9 + 3 10 = 165 .

Da notare in una situazione come questa che, P il fattore comune P10 3 pu essere 10 portato fuori dal segno di sommatoria e si ha i=1 3i = 3 i=1 i , (propriet distributiva della somma rispetto al prodotto). Esempio 261 Usare la notazione di sommatoria per riscrivere le somme sinistra, destra e del punto centrale (S10 , D10 , M10 ) gi calcolate. Soluzione. Tutte e tre le approssimazioni si basano sulla suddivisione dellintervallo [0.5, 3.5] in dieci sottointervalli uguali, ognuno di ampiezza x = 0.3 . Questi sono i punti nali di ogni sottointervallo, espressi in ordine crescente 0.5 < 0.8 < 1.1 < 1.4 < 1.72.0 < 2.3 < 2.6 < 2.9 < 3.2 < 3.5 . Questo insieme ordinato di 11 punti chiamato una partizione dellintervallo [0.5, 3.5] . Per convenienza, indichiamo questi punti, nello stesso ordine come: x0 = 0.5, x1 = 0.8, . . . , x10 = 3.5 . Possiamo adesso riscrivere le tre somme precedenti nel seguente modo: S10 =
9 X i=0

f (xi ) x = f (x0 ) x + f (x1 ) x + f (x2 ) x + + f (x9 ) x

D10

M10

= f (0.8) 0.3 + f (1.1) 0.3 + f (1.4) 0.3 + + f (3.5) 0.3 9 X xi+1 + xi x = f 2


i=0

= f (0.5) 0.3 + f (0.8) 0.3 + f (1.1) 0.3 + + f (3.2) 0.3 10 X = f (xi ) x = f (x1 ) x + f (x2 ) x + f (x3 ) x + + f (x10 ) x
i=1

= f (0.65) 0.3 + f (0.95) 0.3 + + f (3.05) 0.3 + f (3.35) 0.3

7.3. SOMME APPROSSIMANTI: LINTEGRALE COME LIMITE

361

P Luso del simbolo di sommatoria rende la formulazione delle varie somme semplice e compatta. Se preferiamo usare i numeri, piuttosto dei simboli, basta notare che xi = 0.5 + 0.3 i e riscrivere le somme. Ecco come appaiono due di esse:
9 X i=0 9 X i=0 9 X i=0

S10 = M10 =

f (xi ) x = 0.3 f xi+1 + xi 2

f (0.5 + 0.3 i) ;
9 X i=0

x = 0.3

f (0.65 + 0.3 i)

7.3.2

Somme di Riemann e Denizione dellIntegrale come Limite

Appare ragionevole che, qualunque sia il tipo di somma approssimante scelta, la sua approssimazione del valore dellintegrale migliora al crescere delle sudR 3.5 divisioni. Il seguente disegno, che riporta ancora 0.5 f (x) dx ci mostra (non dimostra) la ragionevolezza dellaermazione

Somma sinistra, 4 suddivisioni

Somma sinistra, 20 suddivisioni

Nessuna delle due approssimazioni sinistre perfetta, ma indubbiamente, quella con 20 suddivisioni sembra commettere un errore minore. I valori delle somme nei due casi (ovviamente calcolati al computer sono rispettivamente: 17, 4365 e 18.29846. Se provassimo a calcolare S250 otterremo come risultato il numero 18.70987565; come si vede allaumentare della partizione il valore approssimato si avvicina sempre pi al valore vero di 18.75. Le approssimazioni sinistre, destre e centrali, sono delle forme speciali delle somme di Riemann. Lidea di Riemann di approssimazione quella di approssimare lintegrale con rettangoli che non hanno necessariamente la stessa base, cos come la loro altezza pu essere scelta casualmente come uno qualsiasi dei valori assunti dalla funzione in ognuno dei sottointervalli della partizione.

362

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

Somma di Riemann con 6 suddivisioni In questo corso non richiederemo la conoscenza generale della teoria di integrazione di Riemann. Riportiamo comunque la denizione generale di somma di Riemann, a futura memoria. Denizione 262 Sia f una funzione denita nellintervallo [a, b]. Sia a = x0 < x1 < x2 < < xm1 < xn = b una partizione qualsiasi dellintervallo [a, b]. Indichiamo con xi la lunghezza dell i-esimo sottointervallo, xi = xi xi1 . In ogni sottointervallo [xi1 , xi ] scegliamo un punto ci , ( ci [xi1 , xi ] ). La somma
n X i=1

f (ci ) xi = f (x1 ) x1 + f (x2 ) x2 + + f (xn ) xn

una somma di Riemann con n suddivisioni dellintervallo [a, b] . Le partizioni sinistre destre e centrali sono casi particolari della denizione data. Ognuna di esse costruita usando una partizione regolare dellintervallo [a, b] , (cio con sottointervalli di uguale lunghezza) ed uno schema semplice e consistente per la scelta dei punti ci . Una somma trapezoidale, daltra parte non una somma di Riemann perch le gure approssimanti non sono rettangoli. Tuttavia, la approssimazioni trapeziodali, come abbiamo visto si ottengono come media tra le approssimazioni sinistre e quelle destre. LIntegrale come Limite Lintuizione graca suggerisce R 3.5 che le varie somme Sn , Dn , Mn e Tn dovrebbero convergere al valore dell 0.5 f (x) dx al crescere di n. La denizione di integrale come limite rende precise queste idee.

7.3. SOMME APPROSSIMANTI: LINTEGRALE COME LIMITE

363

Denizione 263 Sia f una funzione denita nellintervallo I = [a, b] . Lintegrale Rb di f su I , indicato con a f (x) dx , il numero a cui tendono le somme di Riemann Sn quando n tende allinnito e le lunghezze di tutte le suddivisioni tende a zero. In simboli: Z b n X f (x) dx = lim f (ci ) xi
a n i=1

se il limite esiste. Ecco, di seguito, alcuni commenti sulla denizione. Quando una funzione integrabile? Una funzione per la quale il limite della denizione esiste chiamata integrabile su [a, b]. In pratica, la propriet di integrabilit abbastanza comune: la maggior parte delle funzioni che riusciamo a pensare in un corso di questo tipo e che sono limitate, sono integrabili su [a, b]. La vera sorpresa la dicolt immaginarne una non integrabile. Per vostra conoscenza e riessione, eccone una: ( 1 , se x razionale . f (x) = 0 , se x irrazionale Funzioni Regolari il limite della denizione, non assolutamente facile da trattare, n tantomeno da calcolare. Capire bene cosa signica permettere partizioni arbitrarie e scelte arbitrarie dei punti su cui calcolare la funzione complicato. Fortunatamente, la questione si semplica enormemente quando abbiamo a che fare con funzioni continue, quelle con cui tipicamente operiamo. Per tali funzioni, qualunque partizione, anche molto regolare, tende al valore dellintegrale quando n tende allinnito.

Nota sulla notazione dx


La denizione R bdi limite aiuta a capire laltrimenti misteriosa notazione dx nella notazione a f (x) dx. Consideriamo, per esempio, il caso dellapprossimazione destra con suddivisioni uguali, ognuna delle quali di lunghezza (b a) /n = x . Allora, per denizione Z
b

f (x) dx = lim

n X i=1

f (xi ) x .

Adesso, il lato sinistro dell0uguaglianza, assomiglia molto a quello destro, il dx sulla sinistra corrisponde, in modo naturale, al x sulla destra.

Somme Approssimanti e Computer


Le somme approssimanti orono una semplice, ecace ed accurata approssimazione per quasi tutti gli integrali (semplice per un computer, sia chiaro). Il

364

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

calcolo di somme approssimanti fatte a mano possibile solo per integrandi molto semplici e poche suddivisioni. La maggior parte dei programmi di matematica hanno routines che prevedono esplicitamente questo calcolo. MAPLE, per esempio ha, nel package student i comandi leftbox, rightbox e middlebox per disegnare le approssimazioni e, leftsum, rightsum e middlesum per calcolare i valori delle approssimazioni.

7.3. SOMME APPROSSIMANTI: LINTEGRALE COME LIMITE

365

7.3.3

Esercizi

1. Sia R 4 g la funzione il cui graco disegnato sotto. Stimare il valore di 4 g (x) dx , valutando le somme sinistra, destra e centrale con 4 suddivisioni.
2 1 -4 -3 -2 -1 0 -1 1 x 2 3 4

-3 -4

Graco di g 2. Sia f la funzione disegnata sotto

5 4 3 2 1 0

-4

-3

-2

-1

2 x

Graco di f (x) dx < 45 R4 (b) E vero che 16 < 4 f (x) dx ? Giusticare la risposta usando un disegno R4 (c) Stimare 4 f (x) dx usando una somma destra con 4 sottointervalli uguali. R4 (d) Stimare 4 f (x) dx usando una somma sinistra con 4 sottointervalli uguali. R 20 3. Sia I = 0 x2 dx . Usare la notazione di sommatoria per scrivere lespressione di R10 , la somma di Riemann destra con sottointervalli uguali. (a) Mostrare che 4. Al tempo t, misurata in ore, 0 t 24, una fabbrica usa elettricit per E (t) kilowatts. Lelettricit costa c (t) Euro per kilowatt. Assumiamo che entrambe, E e c siano funzioni continue. R4
4 f

366

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE (a) Scrivere una somma sinistra di n termini che approssimi il costo totale di elettricit nelle 24 ore. (b) Quale integrale denito approssimato dalla somma trovata in (a) ?

R5 5. Sia I = 0 3 2x dx. Usare la notazione di sommatoria per scrivere le somme sinistra, destra e centrale di I per scrivere lapprossimazione con 10 sottointervalli uguali. R5 6. Sia I = 0 3x dx. Usare la notazione di sommatoria per scrivere le somme sinistra, destra e centrale di I per scrivere lapprossimazione con N sottointervalli uguali. 7. Trovare un integrale denito che approssimato dalla somma destra 2k 2 P100 . Qual il valore dellintegrale ? sin k=1 100 100 2 X cos 10
k=1 40

8. Trovare un integrale denito che approssimato dalla somma centrale 2k 1 10

Qual il valore dellintegrale ? 9. La rapidit di consumo del petrolio nel mondo crescente. Supponiamo che questa rapidit (misurata in milioni di barili allanno) sia misurata dalla funzione r (t), dove t misurato in anni, e t = 0 il 1 Gennaio, 1990. (a) Scrivere un integrale che rappresenta il totale di petrolio consumato nel mondo tra linizio del 1990 e la ne del 1995. (b) Supponiamo che r (t) = 32e0.05t . Trovare un valore approssimato dellintegrale di (a) usando una somma destra con 6 sottointervalli. (c) Interpretare ognuno dei 6 sottointervalli in termini di consumo di petrolio. (d) Trovare il valore dellintegrale in (a) usando il TFCI. 3 j 2 Pn 10. Valutare il limn n esprimendolo come integrale denito e, j =1 n valutando quindi questo integrale usando il TFCI. 11. Per ognuno dei seguenti integrali deniti, tracciare un graco che illustri le approssimazioni S4 , D4 , M4 e T4 . Calcolare quindi le precedenti approssimazioni e confrontatele con il valore esatto degli integrali, calcolati con il TFCI. (a) (b) R2 R2
2 2 x dx . 3 2 x dx .

7.3. SOMME APPROSSIMANTI: LINTEGRALE COME LIMITE (c) (d) R2


2 (x + 1) dx . /2 sin x dx

367

12. Trovare un integrale denito per il quale 5

R /2

(a) Una somma sinistra con 3 sottointervalli uguali; (b) Una somma destra con 3 sottointervalli uguali; (c) Una somma centrale con 3 sottointervalli uguali. 13. Trovare un integrale denito per il quale S = 2 (f (2) + f (4) + f (6) + f (8)) (a) Una somma sinistra con 4 sottointervalli uguali; (b) Una somma destra con 4 sottointervalli uguali; (c) Una somma centrale con 4 sottointervalli uguali.

P3

k=1 f

(5k )

368

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

7.4

Aree nel Piano

Abbiamo denito lintegrale in termini di area limitata dal graco di una funzione. Gli integrali possono anche essere usati per misurare le aree di gura piane pi generali., cio aree limitate da due o pi graci. Le somme approssimanti mostrano come e perch. Esempio 264 Usando un integrale, misurare larea della gura piana compresa tra il graco della funzione sin x e quello della funzione cos x

Area tra y = sin x e y = cos x

Soluzione. La gura seguente suggerisce come trovare una soluzione approssimata. Tagliamo larea in strisce verticali, approssimando ogni striscia con un rettangolo, quindi sommiamo tra loro le aree dei rettangoli. Ecco qui il l primo rettan- disegno con dieci rettangoli. I

golo ha altezza

0.

Area approssimata con 10 rettangoli sinistri Notate con attenzione: Le due curve si intersecano nei punti x = 3 /4 e x = /4. In questo intervallo cos x sin x quindi lintegrale da il valore vero dellarea anche se parte di essa giace sotto lasse x. Laltezza di ogni rettangolo determinata nel suo spigolo sinistro, x = xi ; laltezza cos xi sin xi . Larea totale dei dieci rettangoli S10 , la somma sinistra con dieci suddivisioni uguali per la funzione cos x sin x nellintervallo [3 /4, /4] . Usando un computer si ha che S10 = 2.80513.

7.4. AREE NEL PIANO

369

Lintuizione geometrica ci dice che quando n , larea Ln tende al valore esatto dellintegrale. Quindi, usando la denizione di limite dellintegrale, si ha che Sn tende allintegrale in questione. Per concludere Larea tra le curve lintegrale Z
/4

3 /4

(cos x sin x) dx .

Trovare una risposta esatta ora facile, grazie al TFCI: Z /4 Area = (cos x sin x) dx
3 /4

sin x + cos x]3/4 = 2 2 2.82843

/4

Vediamo adesso, sempre come esempio, altre regioni del piano, limitate da vari tipi di curve, che non sono sempre, necessariamente, graci di funzione. Due forme comuni sono:

Regione 1: curve sopra e sotto

Regione 2: curve a destra e sinistra Le seguenti regole possono essere applicate a regioni della forma precedente.

370

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

Integrando in y . Sia R la regione del piano limitata a destra dalla curva x = g (y), a sinistra da x = f (y ), sotto da y = c e sopra da y = d. Allora il valore dellarea di R dato da Z d (g (y) f (y)) dy .
c

Aermazione 265 Siano f e g funzioni continue. Integrando in x. Sia R la regione del piano limitata superiormente dalla curva y = g (x) , inferiormente dalla curva y = f (x), a sinistra da x = a ed a destra da x = b. Allora il valore dellarea di R dato da Z b (g (x) f (x)) dx .
a

Per la regione del tipo 2 , integrare in y pu essere molto pi semplice che non dividerla per integrare in x.

Attenzione all Uso delle Regole


Un uso corretto ed eciente delle regole di integrazione richiede, in genere, una combinazione di operazioni grache, algebriche e simboliche. Illustriamo laermazione con alcuni esempi. Esempio 266 Trovare larea della Regione 1 del graco precedente. Soluzione. Troviamo lintersezione dei graci (anche se il disegno sembra suggerire x = 3). Si ha quindi 2 1 x = x2 2x 1 x = 3 o x = . 3 3 Il punto a cui siamo interessati solo il punto x = 3, visto che la regione che consideriamo quella compresa nellintervallo [0, 3] . Applicando il primo caso dellaermazione precedente, si ha Z 3 2 2 x x 2x 1 Area = dx . 3 0

Una semplice applicazione della ricerca di primitive (provare!) mostra che il risultato 6.

Esempio 267 Trovare larea della Regione 2 del graco precedente. Soluzione. Lintegrazione rispetto ad x sembra impraticabile, poich riuscire a trovare le curve inferiori e superiori non semplice. Tuttavia, una osservazione pi attenta alla gura, mostra che si pu applicare il secondo caso dellaermazione precedente. Ne segue Z 1 y + 2 1 y2 dy . Area =
1

Anche in questo caso, basta applicare la regola della ricerca delle primitive (fare !). Il valore dellarea 8/3. In alcuni casi calcolare lintegrale rispetto ad xo rispetto ad y del tutto equivalente.

7.4. AREE NEL PIANO

371

Esempio 268 Trovare larea della regione R limitata dalle curve x = 0, y = 2 e y = ex . Soluzione. Il graco il seguente:

Graci di y = ex e y = 2 Le due curve si intersecano per ex = 2, cio x = ln 2. Quindi Area di R = Z


ln 2

(2 ex ) dx .

Per trovare la stessa area in termini di y riscriviamo lequazione y = ex nella forma equivalente x = ln y ; ne segue che: Z 2 ln y dy . Area di R =
1

Entrambi gli integrali sono facili da calcolare. Per il secondo, ricordando che y ln y y una primitiva di ln y, si ha Area di R = y ln y y ]2 1 = 2 ln 2 1 0.3863 .

372

CAPITOLO 7. IL CALCOLO DELLE AREE E LINTEGRALE

7.4.1

Esercizi

1. Sia A la regione compresa tra le curve y = x e y = x2 (a) Disegnare la regione; (b) Usa lapprossimazione sinistra, con 5 rettangoli, per approssimare il valore dellarea di A (dai una risposta numerica); (c) Tracciare un disegno che illustri la somma che hai calcolato in (b). Usa questo disegno per decidere se la tua stima era per eccesso o per difetto; (d) Trova larea di A. 2. Trova larea della regione limitata tra le curve y = sin x e y = cos x, e le rette x = 1 e x = 3. 3. Trova larea della Regione 2, descritta sopra, integrando rispetto ad x. 4. Disegna le regioni limitate dalle seguenti curve e calcola lintegrale: (a) y = x4 e y = 1 ; (b) y = x e y = x3 ; (c) y = x2 e y = x3 ; (d) x = y 2 4 e y = 2 x ; (e) y = x , y = 0 e x = 4 ; (f) y = x e y = x2 ; (g) y = 9 (4x + 5)1 e y = 2 x ; (h) y = 9 (4x + 5)1 e y = 2 x2 ; (i) y = 2 + cos x , y = sec2 x , x = /4 e x = /6 ; (j) y = ex , y = 0 , x = 0 e x = 1 ; (k) y = 2x , y = 5x , x = 1 e x = 1 .

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