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I ritratti
da
in
pubblico
ma
come
l'originale, effettuata
da
quanto ormai capita quasi sempre) effettuata fra il luglio 1992 e quello 1994. L'immagine che ne esce equivale a una di quelle istantanee che colgono i tratti caratteristici di una persona sorpresa in un gesto tutto suo, in piena naturalezza, e li bloccano vivi in una eternit d'istante. Del resto non poteva
essere altrimenti nel caso di Maria Corti, costituzionalmente estranea alle
rigidit
di
comunicazione.
subito,
ad apertura
di libro, la
domande
due
fatti
anche a se stesso
la Corti,
di
come
hanno
verso l'intervista, che in realt sono poi essi a condurre con accorta civetteria
e discrezione:
Ripa
di
Meana
Gombrich
in colloquio
con
Didier Eribon
nell'intervista televisiva
di
Renzo
e Claudia Villa.
la trover
Chi ha
ritrover
la ventura di
qui
appassionata e vulcanica
il
come sempre;
che l'hanno
culturale
mondo
di concretezza,
uno slancio
si
vitale
che
si
il
definisca tale:
mondo
1
.
in tutte le
sue mani-
Pnmavera 1996
130
festazioni:
"Non
si
sia,
mura
di
cantina del convento, dove c'erano vecchi tavoli odorosi di legno, castagno o
umana che
si
era
creata da
s in tutti noi.
Come
dirlo...
Basta aver salvato qualcosa dalle 'forbici del tempo' di montaliana memoria"
(191). Cos
come
altamente morale
il
studio che emerge dalla riflessione sulla cosiddetta morte della semiotica, alla
cui diffusione la Corti
"Il
Settanta
[...]
corre
il
rischio di essersi gi
memoria
consumato e non esserci pi nella sono studiosi che, senza alcun rumore
gli effetti se applicate ai testi
pubblicitario, continuano
Sembra una
lotta utopica,
ma non
lo affatto.
Questo lavoro
non pu dare nell'occhio nella nostra civilt dello spettacolo, perch spettacolare non , ma proprio per questo costuisce" (1 19). Accanto alla operosit alacre di Maria Corti risalta la cordiale umanit, la
silenzioso, corroborante
giovani dai quali circondata affettuosamente anche dopo la fine dei loro
studi e che
salda.
rendono per
lei
prezioso
il
ma
Un
da alcuni episodi,
i
narrati
con un
mo, singolare
ilare,
al pari dell'intellettuale,
[...]
scontroso e generosissimo
ma memora-
che
la
avviene senza
lato invisibile
complicazioni. Mettiamo
delle cose
ha
fatto s
che
le
siano manifestate a
Milano con un'ammirevole coincidenza. Io vedendoli pensavo a questo, ma non credo che loro ci pensassero [...] I fatti parevano essere emanazioni del
destino: loro
amavano intensamente, sfuggivano a tutte le le resistenze aveva moglie e una bambina bionda, lei aveva sedici anni), vi sfuggivano in un albergo di via San Gottardo. Oggi a guardarlo quel luogo
due
si
familiari (lui
una stanza,
lo splendore
di
due
artisti
[...]
solo
Dio
lei
poteva sapere che fine avrebbe fatto quel loro amore. Adesso, anno 1994,
cresciuta molto
come
poetessa
[...].
131
solitaria. In
Intelvi nella
seguito ad alcune vicende del tutto personali, ebbi la sensazione che niente
sarebbe stato
come prima
nella
mia esistenza
[...]
feci fu
quella di telefonare a
Roma
andava pi
di stare al
mondo.
mondo dove?'
'A
Pelilo'. 'Scendi
in
uno scontro.
Me ne stupii perch
al
mondo.
con musica
gina speciale della zona dei Castelli. In quella settimana sperimentai cos'
abbondano
Il
Maria Corti e
si
configura
esperta
come un
ma sempre disposta a vedere cose nuove nel paesaggio che non trova mai monotono: il discorso si illumina di subite accensioni e si aprono piste inattese, improvvise prospettive. dunque difficile dame un resoconto senza
riproporlo integralmente; ho deciso cos di selezionare qualche pagina dove
voglia di una lettura integrale, prima del Dialogo in pubblico, e poi di almeno
uno
il
menta insieme
volumi, studi in
riservato al
il
qualifica, Ulisse,
un personalla
aggio spesso ricorrente nell'opera della Corti certo per affinit dovuta
comune
sempre
titolo di
si
invece
il
per
lei in
la storica della
hngua
Storia della lingua italiana la disciplina di cui Maria Corti stata titolare
all'Universit dal 1962, prima a Lecce poi a Pavia: approdatavi
dopo
ventitr
al
classico Beccaria di
132
Ai due estremi
si
si
collocano
le
un interesse puntuale
allargano a macchia
comprendendo
come
un inesauribile accumulatore
di significati.
Lo
ho trovato due
preti bizzarri,
il
che
aveva paura a
lasciar vedere le
aveva creato una teoria dell'inesistenza dei poeti provenzali [...]. Gianfranco Contini mi aveva dato una lettera di presentazione per quel mirabile intellettuale che era il leopardista Gino Scarpa e una per Ciro Cristofoletti, direttore allora della libreria pii importante di Treviso, la libreria Canova. Con il
salvacondotto continiano passai straordinarie serate trevisane sulle panchette
trattorie
o ad ascoltare
storie
tomai
in settembre.
certo allora
tanta e poi negli anni Ottanta sarei stata invitata a entrare nelle giurie del
primo e del secondo premio Treviso Comisso [...]. Ricordo che la prima giuria del premio lo aveva assegnato a Giorgio Manganelli. Egli fece un discorso strepitoso che lasci incantata e un po' spaventata la gioiosa borghesia della citt. Ma ricordo anche la visita notturna che volle fare con me alla vecchia
Treviso, alle strade pochissimo illuminate e interamente a porticato, al vicolo
dei Buranelli, al corso dei due fiumi.
[...].
nella pe-
nombra
proteste, nasceva
il
nuovo
proletariato, simpatizzanti di
Autonomia
avevano
Come
anche nel
romanzo
//
si
interessa al "vitalismo
logna sempre nel 1976, e ricercava una nuova via di espressione linguistica riagganciandosi in via analogica all'avanguardia futurista, "che pure usava
sofisticato
come
il
nostro Collettivo",
ma
re-
piano della lingua la proposta avanguardistica e neoavanguardistica di far saltare la 'dittatura del significato', di operare una scritttira trasversale 'maodadaista', di porre piccole
bombe a
una razionalit
dopo
di che si conoibuirebbe
133
postillerei
d' ontani
con
Non
della Corti
dove
sul palcoscenico
[le
di sbieco
l'iniziativa,
in cui
Fu quella l'occasione
allievo.
pavesi, che la sapevano lunga, trattarsi dei primi gruppi bolognesi del rock
italiano. In seguito
un mio
Massimo Depaoli,
italiani.
que un bel volume edito dall'editore Longo stanza di anni assume un valore storico per
[...].
Ravenna
[...]
che ormai a
di-
lo studio della
canzone
italiana
Anche qui
uno dei pi
esempio
quando non
fornito di vera
la filologa tra
Medioevo e contemporaneit
dalla sua
il
maggiormente
rivolto
il
suo interesse:
postillare
il
Duecento,
[...]
le
grandi
si
voci filosofiche oltre a quelle letterarie. Credo che proprio in questi anni
verificata in
sia
me
filosofo
con
il
quale
la Corti
prese la
tesi
su Africano Spir].
La mia
tematica di questo saggio sia poi andata a finire nel 1983 nel mio volume pi
La
felicit
mentale"
Ricordo
1981;
la trilogia
La felicit mentale,
pacificamente accettate.
11
De
134
insegnata a Bologna, con una rilettura della presenza dell'aristotelismo radicale o averroismo nella
Commedia: "dal
canto dell'eretico
Brabante] in
Paradiso
X"
{Dante a un nuovo, 97). Nel secondo libro compaiono novit sulle fonti
filosofiche e sui
commenti ad
lettura della
Donna me
prega,
quarto dei
trattati in
cui
si
composto dopo un
impostazione
la propria
ideologica e stese
il
De
osa dell'opera
uno
stralcio dalla
mondo
assomiglia la musica?'
si
'A cosa del mondo assomigUa il linguaggio poetico?'. L'interrogativo in fondo ce lo poniamo oggi come se lo posero Dante e gli stilnovisti, sicch lecito ripetere con Croce che ogni storia storia contemporanea o con Lotman che il passato non
domandava
Leibniz.
La domanda
finisce
VII).
Scavalco
del giovanis-
simo Leopardi (125-26), per arrivare al caso Fenoglio (206-208): "Certe volte la vita imbastisce con niente una lunga storia. Voglio dire che forse non mi
sarei
mai occupata
in vita
mia di Fenoglio
Courmayin
mano
Johnny
il
[nata dalla
combinazione delle
straordi-
ma mi
stupiva profondamente
fatto
di gite
gli dissi:
postuma?'. Lui mi rispose con la consueta calma: 'L'essere edita postuma non
vuol dire che sia l'ultima opera'. Tutto
lavor con
il
futuro lavoro
mio
e dell'equipe che
me
suoi collaboratori
di
il
Partigli
Fenoglio e
come 'magazzino'
noti studiosi, che
andavano per
mondo,
attratti si
intrufolarono
135
nacque
la
questione Fenoglio.
Dopo
di
che
al
la critica
scrittore
comunicazione con
il lettore privilegiato da Fenoglio" (207-208). Maria Corti piace (usa proprio questo verbo) l'indagine poliziesca sul testo, ha il gusto per le ricerche indiziarie: perfetto risulta dunque l'epiteto di
letteratura'
Jacopo De Jennaro,
Ennio
Flaiano, Gesualdo Bufalino), non pochi recuperi di quei fantasmi che abitano
la letteratura dietro
culturali.
classici, gli
anonimi e
gli
animatori
studiosa
si
quali
senza la quale
e della nostra storia" (99). In particolare la Corti elogia la Biblioteca dell'Universit Cattolica di
ed efficiente orgaintel-
pi la realt
Di Billanovich ammira soprattutto "la tenace fiducia storica: [...] puntiforme, pi lui arriva a descrivertela, magari a dirti con chi
si
quel
tal
giorno
incontrato
i
il
Petrarca,
con chi ha
fatto
il
viaggio da Padova
Va
Maria Corti
il
pienamente
brillio
dell'intelligenza che le
George Eliot celava una personalit femminile. Qui non v' alcuno sforzo di dissimulazione. Da ci anche la sua simpatica mancanza di cautela" (Contini,
"Novit" 209).
di cultura:
Il
Fondo Manoscritti
"Strumenti
critici",
"Autografo") e
la direzione di collane
il
il
editoriali
di
proprio
nome a una
da
lei
"Fondo
136
Manoscritti di autori moderni e contemporanei", che dal 1968 a oggi continua a raccogliere materiali preziosissimi, soprattutto grazie alla tenacia
della sua ideatrice,
il
dono che
dagli autori e di
Gadda dati da Roscioni. "A pensare quante fatiche "Fondo Manoscritti di autori moderni
dire a proposito dell'intestazione
il
mi viene da
con Salvador
da
testi
poeta
"che tolgono
il
fiato
al
materiale riguardante
Emilio
di
De
di Bilenchi, di
diretti
a Longhi, Terracini,
Fondo
una
la
Montale
problema se
dopo
la celebre
Mosca, o
se tornare a Firenze.
Descrivendo
Ombre
com-
Fondo (1997), la Corti ha modo di parlare della puter: "Non credo che l'uso del computer sia molto
della
prima stesura di un'opera. Credo piuttosto che lo scrittore prevalentemente usi il computer al posto della macchina da scrivere, cio nella fase in cui prima usava la macchina da scrivere. Per quel che ne so, i pi fra gli scrittori amano ancora affidare al foglio bianco e silenzioso le prime idee, i
primi passi verso l'invenzione. Certo scomparir la ricchezza delle varianti,
in
quanto in genere
il
cancellarle.
Se quanto diciamo
il
bilgietto d'ingresso
come
XfV
secolo.
Una
sua oralit e la sua scrittura e quest'ultima proteggeva sul bianco della carta
l'individualit di chi
penna
in
mano
che usavano
la
penna.
La
grafia della scrittura faceva parte della comunicazione, tanto che c'erano dei
mano il carattere di una persona. E uomo cambiasse un po' grafia a seconda dei momenti
Odore
di passato,
commenter
la guida,
odore di
137
fa venire
A me
forse
mano
un groppo
in
ma
siamo
Maria Corti
scrittrice:
"L'ora di
tutti"
di
scrittrice
studi" (194).
dove insegnava "lontanissima dai vecchi amici e dal mio mondo di I due aspetti convivono alternativamente e traggono reciproco
si
alla narrativa
critico,
pu diventare persino
teorico.
un
Pu
essergli
la
materia incoerente e
ma
pu favorire
stilistica;
un vero
critico
uno
scrittore; lo
narrativi di
stati
tutti
//
ballo
1986,
canto delle
di
ma
so-
concerto
stilistico.
Offrono
perfettamente speculare
a quella
ma
parlare..."
84)
che anche
il
"una
poli-
avvenuta durante
la
Il
titolo
prima parte
la
di
"Con
fatto,
la
struttura scelta
pu zinche coincidere con la morte" (88-89), non solo diversi racconti sulla stessa realt
filtro straniante
venivano a
ma
il
passava attraverso
il
della memoria.
La
la
curioso
come
138
che e scientifiche"
libro:
il
fili
che
la
memoria
intreccia nel
fascino del Salente, frequentato assai spesso dalla Corti fin dalla fine
degli anni '40 (c' un bel ricordo delle riunioni dell'Accademia Salentina
Comi
il
grico, l'antica
hngua
cronache
Galateo,
cristiani
Antonio
i
De Ferrariis,
detto
Kemal ("dove
figli di
Dio
//
turchi:
librarie statunitensi di
due microcosmi simmetrici e speculari" 87), le novit quegli anni come V Antologia di Spoon River di Edgar
la
Lee Master,
le
citt di
Thornton
stata
Otranto con
sogni di vita e
la irripetibile
meravigUa del
Minerva,
le
morire,
nomi dei
decapitati scritti su
una lapide
al colle della
ossa dei poveri pescatori racchiusi nelle bacheche della cattedrale" (87).
Al tennine
riportare
un
monito sul nostro tempo: "Nella nostra epoca due sono i grandi pericoU: la fretta e la nozione di novit. Diceva Roger Caillois: la novit in s passeggera, la perfezione resta.
arti
[...]
La fretta e
la novit
cose viste
aperto alla vita caratteristico di Maria Corti, che non appare molto disturbata
rumore
di
attuale, divisa
com'
lei
fra
un
modo
di vivere
le
raccolto, quasi
come pure
chiama
il
come
avverte
Madame
cervello
non ha sesso"
ma
compresenza
1971 e
New
York tenute
1972 da Maria
metodo e
di vita coincida
Corti.
nostri sforzi
non siano
sprecati,
che non
modo
che
il
il
vostro coraggio ne
139
il
vostro coraggio.
vita;
Non
pensiate che
il
lavoro di una
non
finisce qui.
Come
siamo
servitori di
NOTA
1
sull'attivit di
OPERE CITATE
Callas,
Mani. Lezioni di canto alla Julliard School ofMusic. Traduzione italiana d Luigi Spagnol.
Meana
intervista
Mondadori, 1989.
Corti, Maria. L'ora di
.11
.
tutti.
Milano:
Feltrinelli,
1962.
Firenze: Le Lettere, 1981. La felicit mentale. Torino: Einaudi, 1983. Voci dal Nord Est: taccuino americano. Milano: Bompiani,
1986.
//
Renzo e Qaudia
Villa.
Qaudia.