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La formazione dei ponti disolfuro (S-S) tra due residui di CISTEINA, importante per il ripiegamento di molte proteine, avviene nel RER
Cys -SH
Cys -SH
Cisteina
Glu-Cys-Gly GSH
UNA DELLE MODIFICAZIONI PI IMPORTANTI LA AGGIUNTA DI OLIGOSACCARIDI SU PARTICOLARI AMINOACIDI (GLICOSILAZIONE), PER PRODURRE DELLE GLICOPROTEINE
Molte proteine di membrana e molte proteine secretorie presentano catene oligosaccaridiche legate tramite legami covalenti: sono quindi GLICOPROTEINE:
UNO DEI SISTEMI DI GLICOSILAZIONE: UN OLIGOSACCARIDE, PREFORMATO SU UN LIPIDE DI MEMBRANA (DOLICOLO), VIENE TRASFERITO ALLA PROTEINA DURANTE IL SUO UNSERIMENTO NEL RER. IL LEGAME AVVIENE SU UN AZOTO DI AMINOACIDI ASPARAGINA (GLICOSILAZIONE IN N). LOLIGOSACCARIDE VERRA IN SEGUITO MODIFICATO.
Glicosilazione in N Citosol
Lume RER
Viene prodotto un oligosaccaride di 14 zuccheri, legato al dolicolo, un lipide di membrana del RER. Loligosaccaride viene poi trasferito alla proteina
N-acetil glucosammina
Mannosio
Glucosio
Nel RER
Loligosaccaride viene semplificato nel RER Altre modifiche si verificheranno nel Golgi
UN SECONDO SISTEMA DI GLICOSILAZIONE (NEL GOLGI): GLICOSILAZIONE IN O LEGAME DI ZUCCHERI AD UN OSSIDRILE DI SERINA, TREONINA, IDROSSILISINA NELLA GLICOSILAZIONE IN O GLI OLIGOSACCARIDI VENGONO FORMATI DIRETTAMENTE SULLA PROTEINA E NON SU UN ACCETTORE INTERMEDIO COME NELLA GLICOSILAZIONE IN N
IN AMBEDUE I SISTEMI DI GLICOSILAZIONE UNA SERIE DI ENZIMI AGISCE IN CASCATA UN ENZIMA (1) AGGIUNGE UNO ZUCCHERO AD UN SUBSTRATO, LA MOLECOLA CHE SI OTTIENE SUBSTRATO PER UN ALTRO ENZIMA (2), CHE AGGIUNGE UNO ZUCCHERO, LA MOLECOLA CHE SI OTTIENE SUBSTRATO PER UN ALTRO ENZIMA (3)
SE LENZIMA (2) NON PRESENTE, ALLORA NON POTR AGIRE LENZIMA (3), ANCHE SE PRESENTE.
I GRUPPI SANGUIGNI A B 0 LENZIMA FUCOSIL-TRANSFERASI AGGIUNGE UN FUCOSIO AD UN PERCURSORE PRODOTTO AD OPERA DI ALTRI ENZIMI + FUCOSIO
SU QUESTO POSSONO AGIRE LENZIMA GalNAcTRANSFERASI (CODIFICATO DAL GENE A) CHE PRODUCE LANTIGENE A OPPURE LENZIMA GalTRANSFERASI (CODIFICATO DAL GENE B) CHE PRODUCE LANTIGENE B.
SE SONO ATTIVI SIA IL GENE A CHE IL GENE B ESISTONO AMBEDUE GLI ENZIMI E AVREMO IL GRUPPO AB SE MANCANO AMBEDUE RIMARR IL PRECURSORE NON MODIFICATO : ANTIGENE 0
GENOTIPI AA A0 BB B0 AB 00
A B A-B -
CLIP
Alcuni peptidi sono troppo brevi per poter contenere le sequenze di indirizzamento Molti piccoli peptidi destinati alla secrezione sono prodotti sotto forma di precursori pi grandi che vengono tagliati al termine dello smistamento In cellule diverse il precursore verr maturato generando prodotti diversi
Prolina
Lisina
Prolina e Lisina vengono idrossilate nel RER Gli enzimi idrossilanti richiedono la presenza di acido ascorbico (VITAMINA C)
Idrossiprolina e Idrossilisina
Lidrossilazione della lisina indispensabile per poter eseguire la glicosilazione in O nel COLLAGENE, la principale proteina del tessuto connettivo.
In carenza di vitamina C la idrossilazione della lisina non si verifica e il collagene non viene glicosilato. La mancata glicosilazione del collagene causa dello SCORBUTO, una grave patologia del tessuto connettivo
Traffico vescicolare
Le vie seguite dalle vescicole di trasporto si estendono verso lesterno dal RE alla membrana passando per il Golgi, e verso linterno dalla membrana ai lisosomi
Proteina di membrana
RER
Proteina secretoria
Apparato di Golgi: centro di maturazione e smistamento delle proteine della via secretoria
Flusso anterogrado delle cisterne
DUE IPOTESI SULLA PROGRESSIONE DELLE PROTEINE E DELLE MEMBRANE NELLAPPARATO DI GOLGI
Modello del trasporto Modello pi accreditato della vescicolare maturazione delle cisterne
IL RITORNO AL RER
ALCUNE PROTEINE DAL GOLGI VENGONO RIPORTATE AL RER CON UN TRASPORTO RETROGRADO
RER
NEL GOLGI: eliminazione di altri residui di mannosio ed eventuale aggiunta di altri zuccheri
Esempio di maturazione di un oligosaccaride di una glicoproteina nelle cisterne del Golgi Acido sialico e morte celulare: i recettori per asialoglicoproteine
Le catene oligosaccaridiche delle glicoproteine possono agire anche come segnali di smistamento
Nellendocitosi mediata da recettore (il meccanismo meglio conosciuto) il legame della molecola da endocitare con un recettore di membrana scatena lendocitosi
ENDOCITOSI MEDIATA DA RECETTORE. LE VESCICOLE RIVESTITE: la attivazione del recettore scatena la formazione della vescicola
FOSSETTA RIVESTITA DI CLATRINA ALTRE PROTEINE, COME COP-1 E COP-2 SVOLGONO FUNZIONI SIMILI
Clatrina
Il riconoscimento tra recettori di carico e proteine AP (adaptine) determina la specificit delle vescicole
LA DESTINAZIONE DELLE VESCICOLE DI TRASPORTO OGNI VESCICOLA DI TRASPORTO CARATTERIZZATA DA UN RECETTORE DI CARICO CHE DETERMINA IL TIPO DI PROTEINE CONTENUTE.
A OGNI RECETTORE DI CARICO CORRISPONDE, SULLA SUPERFICIE CITOSOLICA, UN SEGNALE DI DESTINAZIONE, CIO UNA SPECIFICA v-SNARE
LA DESTINAZIONE DELLE VESCICOLE CONTROLLATA DAL RICONOSCIMENTO TRA COPPIE SPECIFICHE DI PROTEINE DI MEMBRANA: v-SNARE (v=vescicola) e t-SNARE (t=target=bersaglio)
IL LEGAME DI UNA v-SNARE CON LA CORRISPONDENTE t-SNARE PROVOCA LASSEMBLAGGIO DEL COMPLESSO DI FUSIONE
La specificit del riconoscimento tra vescicola e bersaglio garantita da una famiglia di proteine: le GTPasi Rab
Dalle cisterne trans del Golgi gemmano vescicole per le diverse destinazioni, tra cui secrezione e lisosomi La secrezione pu essere costitutiva, oppure regolata. La secrezione costitutiva, continua e senza necessit di stimoli, riguarda ad esempio la produzione della matrice extracellulare o di nuova membrana La secrezione regolata, tipica ad esempio delle vescicole sinaptiche o delle ghiandole, prevede laccumulo delle vescicole in attesa di esocitosi che si verifica in risposta a stimoli specifici
La secrezione costitutiva automatica? Proteine originariamente contenenti il segnale di ritorno al RE (KDEL), se private del segnale vengono secrete.
SECREZIONE REGOLATA Le vescicole secretorie contenenti il materiale prodotto si accumulano nel citoplasma. il loro contenuto verr esocitato in seguito a uno stimolo, in genere rappresentato da un aumento della concentrazione di CALCIO (Es. ghiandole, sinapsi)
SECREZIONE REGOLATA Cromatogranina e secretogranina Allinterno del Golgi e delle vescicole secretorie sono presenti proteine come la cromatogranina e secretogranina che provocano la aggregazione delle proteine secretorie. Questo meccanismo potrebbe funzionare come segnale di smistamento
FAGOCITOSI
Anche la fagocitosi pu essere attivata dal riconoscimento da parte di recettori: I macrofagi fagocitano i batteri riconoscendo grazie a specifici recettori gli anticorpi che si sono legati alla loro membrana.
FAGOCITOSI
AUTOFAGIA Organuli destinati ad essere eliminati vengono avvolti da membrana (forse del reticolo) e inviati al lisosoma
LISOSOMI: SACCHETTI DI ENZIMI DIGESTIVI FOSFATASI NUCLEASI PROTEASI POLISACCARIDASI OLIGOSACCARIDASI LIPASI Le proteine destinate a far parte dei lisosomi vengono marcate con la fosforilazione di uno zucchero, il mannosio, che diviene mannosio-6-fosfato (M6P)
Qualche esempio
Enzima carente Malattia di Pompe M. Tay-Sachs M. Gaucher M. Niemann-Pick glucosidasi Esoaminidasi A Glucocerebrosidasi Sfingomielinasi Molecole accumulate glicogeno Ganglioside GM2 Glucocerebrosidi Sfingomielina
Individui carenti dellenzima che fosforila il mannosio presentano malattie da deposito lisosomiale (Malattia delle cellule I) pur non essendo carenti dei geni per la sintesi degli enzimi lisosomiali
Secrezione lisosomiale
La fusione della membrana plasmatica con la membrana dellacrosoma provoca la esocitosi degli enzimi
La via citoplasmatica
Le proteine destinate al nucleo, ai perossisomi, ai mitocondri, ai cloroplasti e quelle destinate a rimanere nel citoplasma vengono sintetizzate da ribosomi liberi. Lo smistamento di queste proteine avviene quando la sintesi completata
PEROSSISOMI ALCUNE OSSIDAZIONI CELLULARI CHE SI SVOLGONO NEI PEROSSISOMI TRASFERISCONO ELETTRONI DIRETTAMENTE ALLOSSIGENO, FORMANDO H2O2, TOSSICA. LA CATALASI CONTENUTA NEI PEROSSISOMI DETOSSIFICA H2O2 TRASFORMANDOLA IN H2O E OSSIGENO
Nota: le proteine dei perossisomi provengono in parte dalla via citoplasmatica e in parte da quella secretoria
I perossisomi
I PEROSSISOMI
Ossidazioni che producono H2O2 Detossificazione di H2O2 ossidasi Ossidazioni: RH2 + O2 R + H2O2 Detossificazione: 2 H2O2 O2 + 2 H2O catalasi Trasferimento di elettroni da un donatore organico allacqua ossigenata RH2 + H2O2 R + 2 H2O Perossidasi
I PEROSSISOMI
Ossidazione di composti nocivi (es. metanolo, etanolo, formaldeide, fenoli) Ossidazione acidi grassi (soprattutto a lunga catena) con produzione di AcetilCoA che viene poi trasferito al citosol. Tra i substrati anche prostaglandine. Catabolismo delle purine Es. ossidazione acido urico (non nelluomo) Catabolismo sostanze insolite (D-amminoacidi, idrocarburi) Amminotransferasi (da aminoacidi a chetoacidi)
5-OH-Urato
Ac. Urico
Lurato ossidasi manca nelluomo e negli altri primati, che eliminano acido urico con le urine
I PEROSSISOMI
La sintesi dei plasmalogeni, i principali fosfolipidi della mielina, viene iniziata nei perossisomi. Le anomalie dei perossisomi portano spesso a gravi danni neurologici
ALCUNE PROTEINE CONTENGONO INVECE COME SEGNALE UNA SEQUENZA N-TERMINALE DI OLTRE 20 AMINOACIDI. IN QUESTO CASO IL SEGNALE AL TERMINE DEL TRASFERIMENTO VIENE RIMOSSO
La catalasi assume la propria conformazione definitiva e si assembla in tetramero gi nel citoplasma. Lintero tetramero viene legato da un fattore proteico PTS1R (PEX 5P) che riconosce SKL e veicola il complesso al recettore -trasportatore PEX14P. Non certo se PTS1R entri nellorganulo insieme alla proteina e successivamente esca dopo averla liberata oppure se trasferisca la proteina al recettore PEX14P
LE PROTEINE DESTINATE AI PEROSSISOMI CHE INVECE DI SKL CONTENGONO COME SEGNALE UNA SEQUENZA N-TERMINALE VENGONO LEGATE DA UNA PROTEINA PTS2R CHE, ANALOGAMENTE A PTS1R LE TRASPORTA A PEX14P. AL TERMINE DEL TRASFERIMENTO IL SEGNALE VIENE RIMOSSO
La sindrome di ZELLWEGER comporta una carenza funzionale dei perossisomi, pur essendo normalmente sintetizzati gli enzimi perossisomiali. Esistono numerose varianti genetiche, ciascuna delle quali sembra interessare una delle proteine implicate nel trasporto allorganello. La forma meglio conosciuta interessa PTS1R (PEX 5P), il recettore di SKL. Nella adrenoleucodistrofia (ADL), legata al cromosoma X, i perossisomi sono privi di Acil CoA sintetasi, che viene per normalmente sintetizzata. In questo caso la carenza sembra riguardare uno specifico trasportatore specializzato
Limportazione nei mitocondri deve distinguere tra le proteine destinate alla membrana esterna, allo spazio tra le due membrane, alla membrana interna o alla camera interna. Ognuna di queste destinazioni indicata da specifici segnali. Nellimportazione nei mitocondri sono implicate due principali famiglie di traslocatori di membrana: TOM: Traslocatori della membrana esterna (Outer) TIM: Traslocatori della membrana interna (Inner) Nella sindrome di Mohr-Tranebjaerg alterata una delle proteine TIM. La malattia caratterizzata da sordit, cecit, distonia, disfagia e paranoia progressive.
Faccia citoplasmatica
Faccia nucleoplasmatica
In ciascun poro circa 40 proteine (nucleoporine) diverse, spesso in copie multiple. Massa molecolare complessiva circa 125 milioni di dalton
Il poro liberamente e passivamente permeabile a molecole con massa fino a 5000 dalton, il che fa stimare la presenza di canali acquosi di circa 9 nm di diametro. Attivamente possono passare molecole di dimensioni molto maggiori (polimerasi circa 100.000 200.000 dalton) o intere subunit ribosomali (ma non ribosomi completi)
Un caso importante di importazione di proteine nel nucleo quello delle proteine regolatrici dei geni. Il controllo di queste importazioni influenzer il controllo dellespressione dei geni. Le regolazione dellimportazione pu basarsi ad esempio sul mascheramento-smascheramento dei segnali di importazione, oppure sullancoraggio reversibile al citoscheletro. Stimoli opportuni potranno regolare questi fenomeni.