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Lolograa

Principi e tecniche
Leonardo Balocchi AA. 2011/2012

Sommario
1 Introduzione 2 Cenni teorici 3 Tecniche

Olograa in asse Olograa fuori asse Olograa in lastra spessa


4 Applicazioni
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Introduzione

Il termine olograa composto dal susso olo-, che deriva dal greco olos e signica tutto, intero, e da -graa, che deriva dal greco -graf e signica scrittura, disegno. Il termine olograa indica, quindi, un metodo di descrizione graca completa di un oggetto. Questa tecnica fu teorizzata da Dnes Gabor nel 1947: lo scienziato ungherese ottenne nel 1971 il premio Nobel per linvenzione.

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Introduzione

Inizialmente sviluppata per aumentare la risoluzione dei microscopi elettronici, fu battezzata con il termine olograa: precedentemente si usava la locuzione ricostruzione di fronti donda per riferirsi a tecniche simili. Lolograa una tecnologia ottica che si basa sul fenomeno dellinterferenza e permette la registrazione e la riproduzione di immagini tridimensionali.

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Procedimento

Per ottenere un ologramma occorre far interferire due raggi di luce coerente: il primo, detto onda di riferimento, viene proiettato direttamente sulla lastra; il secondo viene proiettato sulloggetto e viene riesso sulla lastra tramite il fenomeno dela diusone ottica o scattering (onda oggetto).

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Procedimento
Le due onde si incontrano sulla lastra creando zone di interferenza costruttiva o distruttiva (frangia dinterferenza).

Un ologramma
la registrazione su un materiale fotosensibile della gura di interferenza fra due onde. Tramite un ologramma possibile ricostruire tutte le informazioni visive relative ad un oggetto: c la percezione della profondit e della parallasse, ovvero il fronte donda originario emesso dalloggetto.
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Fase di costruzione

La registrazione si basa sullinterferenza.


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Fase di ricostruzione

La riproduzione si basa sulla dirazione.


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Precisazioni
Coerenza
E la propriet di unonda elettromagnetica di mantenere una certa relazione di fase con se stessa durante la sua propagazione. Pu essere temporale o spaziale. Per esempio,unonda monocromatica coerente temporalmente se mantiene landamento sinusoidale nel tempo. Due onde che provengano da due regioni diverse dello spazio, perpendicolari alla direzione di propagazione, si dicono coerenti spazialmente se la dierenza di fase tra di loro rimane costante nel tempo.
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Cenni teorici
Sulla lastra fotograca si ha linterferenza fra londa di riferimento e londa oggetto. Riducendo il campo ad onde piane chiamiamo: a(x , y ) = a0 (x , y )e i (x ,y ) londa oggetto e A(x , y ) = A0 (x , y )e i (x ,y ) londa di riferimento.
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Cenni teorici
La lastra sar impressionata in relazione allintensit che si registra sulla stessa. I = Ia + IA + 2 Ia IA cos , =

I = |a|2 + |A|2 + 2Aa cos( ) = |a|2 + |A|2 + 2Aae i () e i () 2

= |a|2 + |A|2 + Ae i ae i + Ae i ae i = |a|2 + |A|2 + A a + Aa

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Cenni teorici
In fase di riproduzione la lastra avr un coeciente di trasmissione dellampiezza. t = tb + (|a|2 + A a + a A) con: tb : costante che dipende da |A|2 ; se il fronte donda di riferimento piano non dipende dalla posizione; : parametro che dipende dalle caratteristiche dellemulsione fotograca e dal tempo di esposizione( = T ).
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Cenni teorici
Illuminata da unonda coerente la lastra genera un campo trasmesso: B (x , y ) t = tb B + |a|2 B + BA a + BAa indicando con B londa di ricostruzione. Se B=A, cio londa di ricostruzione coincide con londa di riferimento, si ha: A(x , y ) t = tb A + |a|2 A + |A|2 a + A2 a
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Cenni teorici
Analizziamo i vari termini: tb A e |a|2 A rappresentano londa trasmessa di B(onda diretta); |A|2 a uguale allonda oggetto a parte per un fattore di scala(lintensit di A costante); A2 a onda coniugata dellonda oggetto sfasata di 2 ; londa coniugata disturba la visione delloggetto perch crea un oggetto virtuale negativo in asse con loggetto virtuale.
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Cenni teorici

Nel caso B = A si ottiene nellultimo termine |A|2 a : dalla piastra esce un fascio coniugato dellimmagine. Se B = A la luce trasmessa genera unimmagine virtuale. Se B = A si ottiene unimmagine reale. A seconda della posizione dellosservatore rispetto alla lastra si avr un ologramma a trasmissione o a riessione.

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Tecniche

Analizzeremo nel seguito le seguenti tecniche: ologramma in linea (Gabor); olograa fuori asse (Leit-Upatnieks); olograa in lastra spessa.

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Olograa in asse(Gabor)

In questo tipo di olograa loggetto trasparente: una parte dellonda incidente passa loggetto senza essere diusa (onda di riferimento); una parte dellonda viene diusa generando onde sferiche (onda oggetto).
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Olograa in asse (Gabor)


Nel piano z = 0 della lastra si hanno quindi londa di riferimento con ampiezza A(x , y ) = A0 (x , y , z )e i (x ,y ,z ) = A0 e ikz = A0 e unonda oggetto diusa a(x , y ) = a0 (x , y )e i (x ,y ) .

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Olograa in asse (Gabor)

Lintensit registrata sar


2 I = |A + a(x , y )|2 = a0 + A2 + Aa + Aa

La trasmittanza della lastra sar


2 t = t 0 + ( A2 + a 0 + Aa + Aa ) = tb + (Aa + Aa )

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Olograa in asse (Gabor)


Se illuminiamo la lastra con unonda di ricostruzione B uguale a quella di riferimento (B = A) avremo un campo in uscita dallologramma dato da B t = tb B + (BAa) + (BAa ).
2 ) londa trasmessa; tb = t0 + (A2 + a0

(BAa) una replica dellonda diusa dalloggetto, crea unimmagine viruale; (BAa ) londa coniugata che genera unimmagine reale delloggetto in negativo.
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Olograa in asse (Gabor)

Nellolograa in asse non si possono separare le tre componenti e ci crea un disturbo dellimmagine; inoltre si possono ologrammare solo oggetti trasparenti con questa tecnica.

Per ovviare a ci stata sviluppata la tecnica dellolograa fuori asse.

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Olograa fuori asse (Leit-Upatnieks)

Questa tecnica prevede di utilizzare come fascio di riferimento unonda piana incidente il cui vettore donda sia inclinato di un angolo rispetto allasse z.
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Londa oggetto di riferimento, inclinaa come sopra, data da: A(x , y ) = A0 e 2i y dove = sin la frequenza spaziale dellonda. a(x , y ) = a0 (x , y )e i (x ,y ) al solito londa oggetto.

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Olograa fuori asse (Leit-Upatnieks)


Lintensit registrata sulla lastra sar
2 I (x , y ) = |A+a|2 = A2 0 +a0 (x , y ) +2A0 a0 (x , y ) cos[2y + (x , y )].

Mentre la trasmittanza
2 t = t0 + {A2 0 + a0 + 2A0 a0 (x , y ) cos[2y + (x , y )]}.

Lologramma contiene frange dinterferenza con frequanza spaziale modulate in ampiezza dfa a0 e in fase da (x , y ).
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Olograa fuori asse (Leit-Upatnieks)


Per la ricostruzione dellimmagine si invia sulla lastra un fascio di ricostruzione uguale a quello di riferimento B = A(x , y ) = A0 e 2i y . Londa in uscita avr quindi la forma:
2 2i y 2 2 i 4y B t = [t0 + A2 + A2 . 0 +a0 ]A0 e 0 a(x , y )+ A0 a(x , y )+ A0 a e

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Olograa fuori asse (Leit-Upatnieks)


il primo termine rappresenta londa trasmessa; il secondo termine londa diratta dallologramma che, a meno di coecienti moltiplicativi, riproduce londa oggetto originale; il terzo termine rappresenta unonda coniugata che si propaga con un angolo 2 rispetto allasse z e crea unimmagine virtuale a destra dellologramma. In questo caso le direzioni di propagazione delle onde sono distinte: le componenti spurie(la prima e la terza) non si propagano verso losservatore che pu vedere la ricostruzione dellimmagine al di l dellologramma. 26 / 32

Olograa in lastra spessa


Un ologramma viene detto sottile se lo spessore dello strato sensibile piccolo rispetto alla distanza media tra le frange dinterferenza e spesso nel caso opposto. Nel caso di una lastra spessa due raggi che incidono sulla lastra con un angolo + e rispetto alla perpendicolare genera un reticolo di Bragg internamente alla lamina fotosensibile.

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Olograa in lastra spessa


Il reticolo seleziona un angolo di osservazione ed una lunghezza donda al momento dellosservazione dellimmagine olograca. La dierenza di cammino fra le due onde pari a 2d sin , dove d rappresent ala spaziatura fra i piani reticolari. Si avr interferenza costruttiva se 2d sin = n, dove n = 1, 2 ecc... Quindi se sin = n , 2d ( condizione di Bragg)

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Olograa in lastra spessa

Ogni punto di diusione, ad esempio ogni atomo del cristallo, agisce come una sorgente puntiforme di onde sferiche, le quali daranno luogo a fenomeni di interferenza costruttiva per formare un certo numero di onde diratte(se soddisfatta la condizione di Bragg). Se soddisfatta la condizione di Bragg, man mano che il raggio avanza nel reticolo, la componente trasmessa diminuisce e quella diratta aumenta. Questo ltraggio dipende dallo spessore dello strato.

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Olograa in lastra spessa


Il reticolo generato dallinterferenza di due onde piane con la stessa lunghezza donda di quella di ricostruzione e che formano un angolo relativo di 2:la distanza tra le frange soddisfa la condizione di Bragg con n = 1. Quindi londa di ricostruzione viene diratta dellangolo dellonda oggetto solo se la sua lunghezza donda uguale a quella di registrazione e il suo angolo di incidenza . Risulta quindi possibile ricostruire un ologramma di buona qualit utilizzando luce bianca, perch il reticolo si comporta come un ltro.
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Olograa in lastra spessa

Ora, limmagine costruita utilizzando langolo dincidenza 1 pu essere ricostruito solo utilizzando un fascio di ricostruzione incidente con lo stesso angolo. E quindi possibile registrare pi immagini perch ognuna d origine a un insieme di frange indipendente, anche se necesaria una certa dierenza fra gli angoli di incidenza nella realt.

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Applicazioni

Una importante applicazione degli ologrammi quella nei sigilli di garanzia, nelle banconote, marche da bollo, etichette: viene sfruttato la dicolt di duplicazione dellologramma. Gli ologrammi di dimensioni maggiori, anche per la riproduzione di immagini in movimento, non sono molto diusi. La televisione olograca, altamente spettacolare, ancora in fase di studio e si pensa possa essere sviluppata a pieno nellarco di 10-15 anni.

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