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Gruppo di lavoro
G1
Marzo 2013
il sindaco assessorato alla tutela e governo del territorio, demanio marittimo, lavori pubblici, mobilit Assessorato alle Politiche del Turismo, Piano Strategico, Universit assessorato alla cultura, identit dei luoghi e degli spazi, istituto superiore di studi musicali g.lettimi assessorato allambiente, energie, politiche per lo sviluppo sostenibile, innovazione tecnologica, politiche giovanili, pace e cooperazione internazionale assessorato alle Politiche dellEducazione e della Famiglia, Welfare e Protezione sociale, Politiche di Integrazione, Politiche Sociosanitarie, Politiche Abitative, Citt dei Bambini
assessorato alle Attivit economiche, Politiche della Sicurezza e della Legalit, Polizia Municipale, Protezione Civile, Igiene e Sanit, Diritti degli Animali assessorato alle Risorse umane, Risorse finanziarie, Patrimonio e Demanio Comunale, Partecipate, Politiche dello sport e del Benessere assessorato alle Politiche del lavoro, Formazione, Tempi della citt, Politiche di Genere, Rapporti con il territorio, Rapporti con il Consiglio Comunale assessorato AI Servizi al Cittadino, Trasparenza e Semplificazione Amministrativa, Servizi Generali, Diritti dei Consumatori, Politiche comunitarie direzione pianificazione e gestione territoriale direzione per il Piano Strategico
INDICE
1.LA RIMINI DI DOMANI: Finalit e oggetto del masterplan strategico..........4 2.VISION E OBIETTIVI GENERALI............................................................8 3.I GRANDI TEMI DI INTERVENTO........................................................12
3.1 La citt turistica................................................................................................13 3.2 La messa in valore del patrimonio storico.................................................................14 3.3 Reti verdi e raggi dacqua.....................................................................................16 3.4 Nuove polarit urbane e aree strategiche..................................................................18
5. LAPPROCCIO INTEGRATO: linee metodologiche per la elaborazione degli stralci e la valutazione delle proposte tecnico-amministrative.....................54
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LA RIMINI DI DOMANI:
1.
Le LINEE DI MANDATO del Sindaco evidenziano le carenze strutturali della citt e delineano le strategie da mettere in atto al fine di superare e risolvere le attuali criticit e, nello stesso tempo, delineare un disegno organico ed altamente riqualificante della citt, fondato sullarresto del consumo di territorio e capace di limitare la dispersione insediativa. Si persegue la formazione di una citt compatta e circolare, formata da anelli concentrici, dove le frazioni si sviluppano seguendo funzioni specifiche. Il PIANO STRATEGICO costituisce, assieme alle linee di mandato, il quadro di riferimento del Masterplan strategico che strutturato sulla base di obiettivi e azioni del Piano stesso. Il Masterplan, in particolare, integra e mette a sistema obiettivi e azioni inerenti la riqualificazione dellimmagine turistica, la ricucitura della citt attraverso il potenziamento del sistema del
verde, la riqualificazione della citt storica e la riqualificazione di aree identitarie e strategiche, cos come riportato nel seguente capitolo: C_ I Grandi temi di intervento.
Il PIANO STRUTTURALE,
nel suo percorso verso lapprovazione, dovr sostenere in maniera ancora pi incisiva ed integrata gli obiettivi del Masterplan strategico, fra cui il rilancio dellimmagine di Rimini attraverso la riqualificazione della citt turistica, del suo apparato ricettivo e mediante lattuazione del Parco del Mare. La valorizzazione della citt storica, normata dal dovr ancor pi ricercare la rivitalizzazione del suo centro e il recupero della sua capacit attrattiva in termini di residenza e di offerta commerciale, ponendo inoltre attenzione al recupero delle emergenze storico archeologiche. Il PSC persegue gi il potenziamento e la riqualificazione
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del sistema di riconnessioni verdi di penetrazione che dovr essere definito come intervento unitario organico: anello verde. Il potenziamento del verde rappresenta un impegno che dovr essere garantito attraverso la tutela dei parchi esistenti e interventi di recupero, ricucitura e riconnessione anche con la rinaturalizzazione dei corridoi verdi. Il PSC costituisce anche il quadro urbanistico entro cui porre la massima attenzione alle funzioni di eccellenza che costituiscono i punti di forza dello sviluppo economico, tra queste: laeroporto, il porto e larea della stazione che risultano temi fondamentali non solo per la mobilit ma per le funzioni e il ruolo che rivestono nel contesto urbano.
LIZZAZIONE di parti rilevanti della citt connettendone i luoghi pi significativi, innalzando la qualit della vita e puntando sulla mobilit
SOSTENERE LATTUAZIONE, per stralci, DEI DIVERSI PROGETTI SCATURITI DALLE LINEE DI MANDATO DEL SINDACO E DAL PIANO STRATEGICO IN UN PROGETTO UNITARIO DI RIQUALIFICAZIONE E RICONNESSIONE DI PARTI SIGNIFICATIVE DELLA CITT.
Sulla base del sistema degli spazi pubblici e delle reti verdi il Masterplan strategico il SISTEMA
della citt di Rimini con i suoi quartieri periferici e con il resto delle citt grazie ad un sistema continuo, aperto e ricongiunto alla citt da sistemi a rete.
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2.
-- IL QUINTO ANELLO
(linternazionalizzazione) individua la vocazione internazionale della citt, i poli logistici per linternazionalizzazione e le matrici di collegamento.
Obiettivi generali
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PROPRIO FUTURO;
-vogliamo, prima di tutto, che passi dallessere una citt frazionata e fratturata ad essere una citt
nale allinterno di uno sviluppo unitario. Passare da una citt frazionata e fratturata ad una citt coesa, circolare ed armonica, significa pensare ad un CENTRO STORICO inteso come luogo identitario, dal quale rilanciare unidea moderna di citt, che a partire dal suo elemento costitutivo, si apre allesterno e si riorganizza per cerchi concentrici, innervati da sistemi verdi,
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GLI ANELLI DELLA CITTA. -- IL CENTRO diventa lANIMA di una CITT SENZA FRAZIONI, e costituisce il primo anello.
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-- IL SECONDO ANELLO
(i Borghi) riconnette i borghi con il centro storico, valorizza il percorso delle mura e si attrezza con una cerniera di parcheggi; grande circolare verde che connette il centro e i borghi con il resto del tessuto urbano e gli assi radiali di collegamento (lungomare nord e sud, vie di collegamento centro-entroterra); la circolare verde centrale delle citt a cui si connette il tessuto della rete delle piste ciclabili;
sono: passare da una citt fratturata ad una citt coesa e circolare, riconnettendo le varie parti urbane, la marina e il forese alla citt; riconnettere le frazioni al centro, attraverso collegamenti protetti e attraverso lattribuzione di funzioni forti in grado di attribuire identit autonoma alle frazioni; innovare limmagine turistica di Rimini con la riqualificazione dei suoi lungomare; recuperare un rapporto forte con il mare, attraverso la valorizzazione di luoghi identitari (porto, mercato del pesce,); valorizzare porzioni della citt storica e consolidata (il ponte di Tiberio come porta di accesso alla citt storica, Piazza Malatesta, il sistema delle mura storiche,); riqualificare e rigenerare ledificato esistente; creare e innovare aree strategiche fortemente qualificanti e capaci di creare poli deccellenza per la citt; sviluppare un modello di mobilit sostenibile. realizzare percorsi pedonali e ciclabili in sede propria, connessi a quelli esistenti verso la citt o verso le frazioni e il territorio non urbanizzato.
-- IL QUARTO ANELLO
(il tessuto urbano diffuso e le frazioni) assegna funzioni alle frazioni e ne garantisce la continuit spaziale e relazionale;
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DEL LITORALE e di allentare la pressione automobilistica sulle periferie, il tracciato della ferrovia assume ancor pi il valore di asse centrale distributivo per il sistema di trasporto pubblico di
UNA TRAMA VERDE DI PERCORSI E SPAZI DI RICUCITURA DELLA CITT CON IL SUO MARE.
che si appoggino ad A fianco della linea ferroviaria sar realizzato il primo tratto di TRC (stazione Rimini - stazione
Questa visione dirompente deve essere supportata da un sistema di mobilit estremamente innovativo ed originale. Innanzitutto alla scala territoriale vanno potenziati i
Riccione), che verr successivamente sviluppato con una tratta che permetter di raggiungere il polo fieristico. A integrazione della rete di trasporto pubblico, si vuole sviluppare la PLURI-
COLLEGAMENTI DEL TPL LUNGO GLI ASSI RADIALI CON LENTROTERRA (San Marino, Valmarecchia,
via Emilia, caselli autostradali, direttrice verso Ravenna). Nella prospettiva di LIBERARE DAL
CICLABILI, dotare la citt di un parco mezzi di BIKE SHARING e di CAR SHARING ELETTRICI, disporre di servizi di NAVETTE elettri-
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che lungo itinerari semplici e intuitivi. Tutti questi mezzi costituiranno la rete fine di connessione fra i principali attrattori e servizi urbani e i vari punti di interscambio della mobilit, a partire
PARCHEGGI e dalle fermate principali del TPL, da dove si potr facilmente accedere a tutti
dai questi servizi di trasporto. Per poter realizzare iL nuovo sistema di relazioni, non si pu prescindere dal riflettere su uno scenario alternativo per la mobilit, per il recupero degli spazi identitari, delle continuit storiche e delle reti degli spazi aperti, in unottica complessiva di
tangenziale marina e il nuovo attraversamento a monte, sarebbe caratterizzato da un notevole alleggerimento del traffico di attraversamento, puntando piuttosto su un traffico di destinazione, mettendo a disposizione parcheggi di attestamento al centro storico.
QUALIT E
La radiografia della mobilit lenta: evidenzia il reticolo delle piste ciclabili e il reticolo da completare. Come un sistema di vasi sanguigni lintero reticolo/sistema si connette allanello verde e connette questo con il resto dellintero sistema ciclabile.
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3.
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Un nuovo valore di riferimento viene conferito al mare: da sfondo torna ad essere presenza centrale. Attraverso questa inversione di polarit e rinnovata importanza, il mare diviene elemento fondante di un nuovo concetto di benessere e per lo sviluppo e linnovazione di settore dellimpresa, generando cos un nuovo concept di turismo, il Sea Wellness. Questo nuovo concept innescher anche una radicale riqualificazione del comparto ricettivo. Prerequisito fondamentale del nuovo protagonismo che deriva e che parte dal mare, la tutela e la valorizzazione della qualit delle sue acque.
Il mare trova ancora pi forza attraverso un ulteriore cambiamento radicale del ruolo dellinfrastruttura di costa, con lattenzione allambiente e al paesaggio che si concretizza attraverso la realizzazione del Parco del Mare per cittadini e turi-
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3.2
Per la riqualificazione del centro storico di Rimini si propone la riprogettazione unitaria di Piazza Malatesta (dal Teatro Galli alla piazza del Castello, dal recupero del fossato al sistema dei parcheggi), il restauro e lampliamento della Biblioteca storica Gambalunga, la riprogettazione degli arredi urbani, la promozione del reinsediamento delle botteghe storiche e di un reinsediamento degli stessi abitanti. Si vuole inoltre realizzare un programma di tutela e valorizzazione dei Beni Culturali, la creazione di un Parco archeologico aperto che metta in rete tutte le presenze esistenti (anfiteatro, mura, Domus del Chirurgo, arco di Augusto, ponte di Tiberio, ecc.) rendendole fruibili anche attraverso lutilizzo di sistemi tecnologici di ultima generazione e fortemente integrato nella rete degli spazi pubblici della citt.
vuoto. Si vuole quindi riportare tali funzioni allinterno del centro, per richiamarvi anche i residenti. La visione moderna del centro storico deve inoltre, riuscire a sfondare le mura malatestiane e allargarsi ai borghi storici. E in questo senso che si delinea il nuovo ruolo del centro storico allinterno della citt circolare, coesa e armonica, di cui diviene il fulcro. Si tratter quindi di: -dotare il centro di una serie di partire dai PARCHEGGI;
SERVIZI, a
CENTRO
COMMERCIALE NATURALE.
Per rendere la citt pi vivibile e fruibile e ricomporre le fratture, lanello pi largo del tessuto urbano deve trovare una continuit di percorsi protetti per il centro storico e per i borghi storici.
In questi ultimi dieci anni molte delle funzioni che risiedevano in centro storico sono state rilocalizzate, creando in questo modo, un inevitabile
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Comune di Rimini
REGOLAMENTO URBANISTICO
MU
MU
tavola RUE.3
Adozione: Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000 Approvazione: Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000
scala 1:2.000
P
MU
tavola RUE.3
Adozione: Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000 Approvazione: Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000
LEGENDA
Perimetro del Centro Storico
scala 1:2.000
Sindaco: Alberto Ravaioli Assessore al Territorio: Roberto Biagini Presidente del Consiglio Comunale: Antonella Ceccarelli Segretario Comunale: Laura Chiodarelli Direzione Pianificazione e Gestione Territoriale, Coordinatore e Capo Progetto Ufficio di Piano: Alberto Fattori Consulenza Generale: A.T.I. composta da: -Tecnicoop soc. coop (Rudi Fallaci, Luca Biancucci) -Giuseppe Campos Venuti -Carla Ferrari
MU
Universit
M
-
MC CH
M
RIQUALIFICAZIONE M LARGO GRAMSCI
LEGENDA
B
Perimetro del Centro Storico UMI - Unit minime d'intervento speciali attuabili tramite POC
MU
MU
Universit
B M
R EDF
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B MU
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3.3
Si prevede la creazione di un sistema di trame verdi a livello territoriale capaci di ricucire le eccellenze ambientali e di valorizzarle, mettendole in continuit e tutelandole. Tra i progetti prioritari si inserisce la prosecuzione del Parco Marecchia e la tutela dellintera asta fluviale a partire dal
primo passo della costituzione di unarea protetta, per poi sviluppare un vero e proprio progetto di parco, con interventi a tutela della biodiversit e di rinaturalizzazione delle aree antropizzate e degradate. Il parco sar, inoltre, occasione di riconnessione con i corsi dacqua minori per incrementare ulteriormente il corridoio ecologico. Per quanto riguarda, inoltre, la parte urbana del
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Parco del Marecchia, si evidenzia come la prevista riqualificazione dellarea del porto canale possa costituirne una terminazione di eccellenza nonch di grande suggestione. IL sistema di connessioni che dal Parco del Mare si dispiega nella citt e fino allentroterra sotto forma di corridoi verdi rappresenter un elemento portante del
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3.4
Le centralit urbane
Una delle aree di maggiore portata strategica anche per operare una ricucitura urbana tra la citt lineare della costa e quella consolidata, certamente lambito della
STAZIONE FERROVIA-
storiche, a risignificare e riqualificare oggetti della modernit, come il grattacielo, ad ampliare le dotazioni di verde, a riconfigurare le strutture urbane quali i viali della stazione anche come elemento di connessione fra il Parco dellAusa e il porto canale.
IL PORTO, collocato a margine della citt storica, risulta inserito in un ambiente urbano ad alta densit residenziale. Un ambiente dal profilo ambientale delicato ma urbanisticamente disordinato e scarsamente organizzato. Prioritaria diviene quindi la redazione di un progetto che a partire dalla valorizzazione degli elementi identitari esistenti sia capace di dare ordine e di potenziare e connettere le funzioni necessarie. Il progetto do-
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vr essere in grado di mettere in relazione lambiente urbano e quello marino e garantire la riqualificazione e il consolidamento delle funzioni portuali connesse sia alla pesca che alle attivit diportistiche e al contempo migliorare la circolazione e la sosta sia dei natanti che delle vetture private oggi disordinatamente collocate lungo le banchine. La realizzazione del PALACONGRESSI ha offerto lopportunit di riqualificare una vasta area strategica per la citt occupata precedentemente dalle strutture della fiera coinvolgendo parte dellattiguo parco urbano. Il Nuovo Palacongressi , infatti, circondato da unarea verde di trentamila metri quadrati e si affaccia su un nuovo specchio in memoria dello storico tracciato del torrente 2.e1 Ausa. Lobiettivo stato, dunque, quello di riqualificare larea, in cui sorto il centro congressi, e di trasformarla in un polmone verde, in un vero e proprio parco paesaggistico. Il parco, che circonda il Palacongressi, il primo grande
tassello di un raggio verde, che lo collega con il mare, passando per il centro storico. Il progetto ha il fine di esportare cultura dal centro verso il mare e importare natura nel cuore della citt, infatti la zona diventata unarea naturale ed ha migliorato lintero sistema ecologico-paesaggistico del territorio. Simbolo della struttura la grande conchiglia di vetro che ospita una delle sale per i congressi. La riqualificazione dellintera area sar completata con lintervento sulla zona sud ancora occupata dalle vecchie strutture fieristiche. La riqualificazione dellarea dellAEROPORTO mira a creare un polo fortemente attrattivo non solo per i turisti di passaggio ma anche per i residenti, dotando il terminal aeroportuale delle attrezzature e dei servizi a terra adeguati agli standard degli aeroporti moderni. Laeroporto deve essere poi riconnesso al suo territorio tramite il 1.abc miglioramento dei collegamenti viari e di trasporto pubblico. 1.d
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2.e2
1.d
PIANO STRUTTURALE COMUNALE Strategie di qualificazione del territorio
2.d 2.e1
2.a
PIANO STRUTTURALE
tavola PSC.2
Adozione: Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000 Approvazione: Delibera di C.C. n.00 del 00/00/0000
scala 1:20.000
1.ab 2.e2
H
Sindaco: Alberto Ravaioli Assessore al Territorio: Roberto Biagini Presidente del Consiglio Comunale: Antonella Ceccarelli Segretario Comunale: Laura Chiodarelli Direzione Pianificazione e Gestione Territoriale, Coordinatore e Capo Progetto Ufficio di Piano: Alberto Fattori Consulenza Generale: A.T.I. composta da: -Tecnicoop soc. coop (Rudi Fallaci, Luca Biancucci) -Giuseppe Campos Venuti -Carla Ferrari
1.d
2
2.g2
LEGENDA
Confine comunale
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4.
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Il Masterplan strategico si compone di 12 ambiti, porzioni di territorio aventi caratteristiche omogenee in riferimento agli obiettivi delineati dal masterplan:
1. LUNGOMARE; 2. PORTO CANALE; 3. PARCO MARECCHIA; 4. DEVIATORE MARECCHIA; 5. DEVIATORE AUSA; 6. GROTTA ROSSA; 7. PARCO AUSA; 8. CENTRO STORICO;
9. STAZIONE; 10. AEROPORTO; 11. AREE PRODUTTIVE E DELLA LOGISTICA; 12. RAGGI DACQUA;
Attraverso la riqualificazione e trasformazione dei 12 ambiti di progetto si intende garantire una nuova immagina della citt contemporanea valorizzandone le risorse e gli aspetti identitari.
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4.1
LUNGOMARE
Descrizione
Oggi il lungomare di Rimini pu essere sinteticamente descritto come una grande area a servizio della spiaggia e degli hotel. Aree in fregio utilizzate a parcheggio dagli alberghi, strada lungomare ovvero unampia striscia di asfalto, stabilimenti balneari affastellati, costituiscono il paesaggio quotidiano di quella che dovrebbe essere larea di maggior pregio della rimini turistica. Una cartolina dove in estate scompare la percezione del mare e che in inverno si desertifica.
servizio della fascia turistica ma di tutta la citt di Rimini, nuovo luogo dellidentit degli abitanti cos come dei residenti temporanei, ovvero i turisti. Inoltre caratterizzato da ampie superfici a verde, il parco del mare comporter un innalzamento non solo della qualit urbana ma anche di quella ambientale.
Obiettivi
Lintervento sui lungomari finalizzato principalmente alla realizzazione del Parco del mare, il nuovo waterfront, con funzione di agor, capace di garantire una vitalit che non sia legata esclusivamente ai fenomeni stagionali, contribuendo cos alla trasformazione di Rimini da citt sul mare a citt di mare. Il grande parco urbano, con una estensione di circa 10 km, dovrebbe anche costituire lelemento innovatore capace di indurre e sostenere la riqualificazione della spiaggia, degli alberghi e di tutta la fascia turistica. Nel suo complesso per il parco urbano del mare intende ricostruire un luogo della citt non solo a
vedere la riorganizzazione delle attivit commerciali e ricreative, garantendo permeabilit e accessibilit verso il mare e assicurano la riqualificazione dei principali attestamenti e varchi del sistema urbano (come piazzale Fellini). d. La mobilit dovr svilupparsi secondo uno schema a stanze, utilizzando lattuale viale parallelo al lungomare come strada di distribuzione ed evitando che sia utilizzato come strada di scorrimento. La funzione di asse di gronda viene svolta dalla viabilit a monte che sar completata dalla prevista tangenziale marina. e. Vengono previsti parcheggi interrati in prossimit delle vie di penetrazione al mare, in numero non superiore allofferta attuale. La realizzazione dei parcheggi sar accompagnata dalla revisione della sosta in superficie.
Il parco del mare con una estensione che supera 10 km, potr trovare attuazione attraverso differenti modalit (project financing, concessione, project bond,....) e vedr coinvolti necessariamente molteplici e diversi attori e proponenti. allora fondamentale fissare alcuni criteri e linee guida, che siano in grado di orientare le diverse progettualit e proporre un disegno che seppure variabile presenti alcuni elementi di continuit. Sebbene i suddetti criteri siano ancora in corso di definizione appare utile anticiparne i principali contenuti: a. predisporre un disegno unitario fra lungomare e arenile che preveda la loro piena integrazione, nel caso non sia possibile intervenire contestualmente su tutte e due le aree; b. costruire la continuit fra lo spazio del lungomare e quello dellarenile, evitando che si vadano a realizzare elementi di cesura o se-
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parazione; c. prevedere una continuit dei percorsi pedonali e ciclabili, sotto forma di passeggiata contemporanea, nuovo lungomare; d. prevedere funzioni per il tempo libero, per il sea-wellness e lattrattivit turistica, compresa la possibilit di recuperare spazi e attivit per le funzioni accessorie alberghiere e degli stabilimenti balneari; e. prevedere laccorpamento dei bagni, la riorganizzazione dei volumi edilizi e la loro riduzione in modo da creare ampie fasce di interruzione e di visibilit del mare; f. sul sedime dellattuale lungomare o nelle aree restrostanti potranno essere collocati volumi edilizi in misura contenuta per attivit commerciali, ristorative-bar e accessorie ed
integrative dei servizi di spiaggia. Il loro disegno dovr essere integrato con le sistemazioni del suolo. Tali volumi hanno lo scopo di rendere fruibile il parco del mare tutto lanno e in pi ore del giorno e della sera. Questi volumi dovrebbero, in linea preferenziale, ospitare il trasferimento dei volumi dalla spiaggia, in modo da ottenere complessivamente una riduzione dei volumi edificati ed un loro spostamento a monte. g. interessare preferibilmente tutte le aree fino alla prima linea urbana, evitando che vi siano interruzioni e separazioni percettive e paesaggistiche sensibili con il lungomare, privilegiando la lettura unitaria dello spazio; h. l dove possibile, le aree in fregio possono essere date in concessione ai privati antistanti a
Piano Strategico -linee guida: rendering illustrativo dinsieme del Parco del mare
Piano Strategico - linee guida: rendering illustrativi della site specific gym
Piano Strategico - linee guida: planimetria dinsieme del Parco del mare
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condizione che, oltre a corrispondere un equo compenso annuale, sia previsto un trattamento del suolo ed una sistemazione complessiva che riprenda i caratteri prevalenti del parco del mare, senza marcare discontinuit sensibili ed evitando recinzioni occlusive. possibile utilizzare sempre in concessione il sottosuolo delle aree in fregio per realizzare parcheggi a servizio degli alberghi o altri vani e servizi accessori, comprese le SPA.
Stralci operativi
Nellambito del lungomare sono gi presenti quattro proposte, corrispondenti a tre stralci operativi con diverso stato di progettazione: A. Marina centro da Piazzale Fellini a Piazzale Kennedy; B. Marina centro dal Porto a Piazzale Fellini; C. Riqualificazione del comparto industriale turistico degradato: recupero e valorizzazione di Bellariva - Delibera di G.C. n266 del 2/10/2012; D. Miramare - Lungomare Spadazzi; E. Rimini Nord - Indirizzi di progetto
Stralcio operativo C: rendering di progetto
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4.2
PORTO CANALE
Descrizione
Il Porto canale, nonostante mantenga ancora una genuina componente identitaria, oggi si presenta come isolato e avulso dalla citt, frutto della giustapposizione di due retri: la banchina e la strada. quindi venuto meno il ruolo, del porto canale, di sistema urbano portante e di elemento fondamentale di ricucitura del territorio, della citt e della zona turistica. In generale si registra la mancanza di uno spazio aperto di qualit, sia per quel che riguarda le banchine, sia per la loro relazione con gli accessi e il lungo canale. Il sistema lungofiume, potrebbe invece offrire numerose opportunit di ricucitura con la citt storica, per la molteplicit e qualit di spazi ed
architetture che vi si affacciano, andando anche a ridare uno spazio idoneo agli imponenti accessi alla banchina che presupporrebbero unarea pedonale non solo di arrivo (banchina), ma anche di partenza (strada);
Obiettivi
Obiettivo generale quello di ricucire e riqualificare i luoghi identitari della citt, basandosi su un nuovo sistema di relazioni: asse portante di questo nuovo sistema il porto canale, che da elemento isolato e dequalificato diventa luogo di connessione e ricucitura, da retro diventa spazio urbano di relazione, innescando processi di integrazione degli interventi in unottica complessiva di qualit e identit urbana. Fra gli obiettivi specifici si individuano: a. la progettazione urbana dovr concentrarsi nel rapporto tra il porto canale e la citt, recuperando ove possibile la relazione con la citt storica, riqualificando le piazze e gli spazi prospicienti ma anche creando nuovi affacci; b. Si dovr prevedere inoltre, nella zona di propriet demaniale, la riorganizzazione delle attivit commerciali e di servizio alla navigazione, con possibilit dinstallazione di strutture temporanee da destinare ad attivit commerciali presenti nella zona, valorizzando anche gli elementi storici legati alla marineria (il faro, i magazzini e la cantieristica navale, il mercato ittico), rafforzando cos la componente identitaria di Rimini citt di mare; c. occorrer inoltre realizzare la messa in sicurezza delle banchine; d. il progetto dovr anche affrontare alcune questioni inerenti la mobilit, dal collega-
STRADA BANCHINA
BANCHINA STRADA
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mento tra le due banchine del porto canale e dei percorsi via mare di collegamento con il Borgo San Giuliano, alla regolamentazione della viabilit veicolare di scorrimento esistente con eventuale restrizioni degli accessi per i residenti (Z.T.L).
Stralci operativi
Lambito del porto canale oggetto di alcuni studi e progetti di trasformazione urbana ed intervento edilizio, che possono rappresentare importanti occasioni di sviluppo nel segno dellintegrazione tra i processi attuativi e nellindividuazione delle priorit. Tra i diversi progetti in corso, quello riguardante la ricollocazione del mercato ittico e la riqualificazione delle aree della cantieristica navale, costituisce sicuramente unimportante opportunit per rilanciare e valorizzare lambito del porto canale anche nella sua relazione con il fronte mare e il parco del mare, in unottica di rifunzionalizzazione e rilancio delle potenzialit attrattive.
nuova configurazione morfologica e architettonica al comparto produttivo del sistema portuale. Sar rivalutata la cantieristica navale dato che di importanza strategica grazie ad un porto considerato come unarea di intervento omogenea ed unitaria ed inoltre sar potenziata lattivit di lavorazione e commercializzazione del pescato oltre allattivit di pesca professionale. Sar realizzata una nuova zona per scarico e movimentazione del mercato con messa in sicurezza delle banchine e dellintera area. Dovranno essere realizzati inoltre spazi idonei, attrezzature e servizi per il nuovo mercato ittico e di servizio alla pesca. Gli interventi prevedono la costruzione di nuovi fabbricati e la razionalizzazione delle aree asservite e aree per la sosta e di servizio alle varie attivit con relativa rete viaria.
IL PORTO CANALE E LE BANCHINE - UN NUOVO SPAZIO URiL NUOVO MERCATO DEL PESCE BANO DI RELAZIONE (Concorso Rotary - Arch. Luca Vernocchi)
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4.3
Descrizione
PARCO MARECCHIA
Lambito caratterizzato dalla presenza del Ponte di Tiberio, dallinvaso dacqua e dal Parco creato dalla devizione del corso del fiume Marecchia. Si tratta di tre elementi che devono da un lato essere riqualificati come elementi singoli e dallaltra devono ritrovare una propria relazione fra loro e con la citt. Il traffico veicolare pregiudica oggi in maniera non pi sostenibile il ruolo e la fruizione del ponte di Tiberio e lo trasforma in una barriera per lattraveramento pedonale e ciclabile, affievolendo la relazione tra il Borgo S. Giuliano e il centro storico. Gli accessi al Parco XXV Aprile, sia su via Circonvallazione Occidentale che dal parcheggio prospiciente il Borgo S. Giuliano, sono anonimi e poco valorizzati; questo, in aggiunta alla scarsa permeabilit dei percorsi e allindefinitezza dei bordi del parco, lo rende avulso dalla citt, con la quale sembra non avere relazione. Allinterno del parco sono pochi i percorsi ciclopedonali trasversali e di attraversamento: questo comporta una scarsa fruibilit degli spazi e la mancanza di collegamento e relazione tra le due parti di citt, al di qua e al di l del parco. Il parco XXV Aprile tronca lasta del canale, di fatto scollegando il sistema lineare, una volta
continuo, costituito dal Parco con le testate del Ponte e con il Porto Canale.
Obiettivi
Obiettivi generali sono: a. creare una nuova continuit pedonale tra il Borgo San Giuliano e il centro sotrico, con il recupero di una continuit del percorso delle mura; b. il parco Marecchia deve recuperare la sua relazione con la citt, da una parte, e con lacqua e il porto canale, dallaltra, attraverso la ridefinizione dei bordi, delle permeabilit e delle connessioni verdi e degli accessi, e con il recupero del legame, ad oggi affievolito, con il sistema delle acque; c. completamento della connessione territoriale tra il porto e il centro storico, tramite il proseguimento del percorso ciclopedonale (cfr. 2. Porto Canale) da realizzarsi preferibilmente lungo il portocanale restituito alla fruizione della citt.
LA RETE CICLABILE
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Alcuni obiettivi specifici sono: a. creare una nuova testata urbana, una sorta di porta di ingresso alla citt storica e al parco urbano del Marecchia, dove potranno trovare luogo nella zona dellinvaso del ponte di Tiberio, chioschi e strutture stagionali ed andr verificata la possibilit di inserire parcheggi interrati e strutture fuori terra; b. valorizzare alcuni monumenti ed edifici di valore storico come ad esempio la medioevale porta Galliana; c. mettere in sicurezza le banchine del porto ca-
d.
e.
f.
g.
nale oltre che prevederne un loro uso come spazio pubblico; la mobilit dovr prevedere la pedonalizzazione del ponte di Tiberio realizzando cos la ricucitura della frattura tra borgo san Giuliano e centro storico e - trasformare la viabilit veicolare di scorrimento esistente con regolamentazione degli accessi per i residenti (ad esempio in forma di Z.T.L); la progettazione urbana dovr concentrarsi nel rapporto tra il porto canale e la citt, recuperando ove possibile la relazione con la citt storica, riqualificando le piazze e gli spazi che vi si prospettano, creando nuovi affacci; per la riqualificazione del parco XXV aprile, la progettazione urbana dovr porre particolare attenzione alla riqualificazione dei bordi del parco, al miglioramento dei percorsi ciclopedonali esistenti, a valorizzare la natura identitaria del parco per riportare alla memoria una parte del tracciato originario del fiume mediante richiami al tema dellacqua, a studiare gli accessi al parco per garantire fruibilit a tutti gli utilizzatori e che valorizzi con maggior enfasi le porte del parco; provvedere allampliamento del parco fino a comprendere le aree inedificate adiacenti e garantire un miglioramento ambientale del sistema degli scarichi fognari incongrui.
Strategia e priorit
Aspetto fondamentale per la riqualificazione del sistema del Ponte di Tiberio pervenire ad una diversa organizzazione della mobilit veicolare, che basandosi sullo schema illustrato nel focus sulla Mobilit sostenibile deve veder risolta anche la situazione contingente dellattraversamento veicolare del ponte e della pressione carrabile sulla circonvallazione delle mura. E in questottica, che prende in esame un ampio contesto, che si deve porre il ragionamento sullalternativa carrabile al ponte di
(LA NUOVA PORTA AL CENTRO STORICO E AL PARCO (Concorso Rotary - Arch. Claudio Masini, Ing. Alessandro Franca)
Tiberio: pedonalizzarlo non significa solo porsi il problema della salvaguardia del monumento, ma anche e soprattutto della valorizzazione del Ponte e del suo intorno, cos come di buona parte del sistema delle mura. Lo schema di assetto della viabilit generale cos come le diverse ipotesi alternative devono quindi essere valutate proprio nella loro capacit di rispondere a questi obiettivi oltrech di assicurare una mobilit efficiente a servizio di Rimini.
Stralci operativi
In questo ambito sono gi presenti proposte, corrispondenti a stralci operativi con diverso stato di progettazione:
A. Progetto aree ex HERA; B. Progetto tecnopolo;
Progetto Tecnopolo
Gruppo di lavoro
G1
4.4
DEVIATORE MARECCHIA
Piste esistenti
Descrizione
La rete ciclabile
Dalla nuova darsena al parco Marecchia, ai margini di San Giuliano, racchiuso tra ledificato denso della borgata e il mare e lungo gli argini inerbiti del Deviatore Marecchia, il nuovo percorso consentir di creare un collegamento mare monte superando le fratture generate dai tratti ferroviari e contribuir allallargamento del parco fluviale gi auspicato dalla pianificazione urbanistica. Proprio in questarea nel settembre del 2011 il Comune di Rimini ha bandito un concorso di progettazione per la riqualificazione urbanistica e ambientale della foce del deviatore, attraverso la sostituzione del ponte carrabile su via Coletti, la realizzazione di un collegamento ciclo-pedonale in corrispondenza di via Ortigara e la sistemazione degli argini fluviali.
ora della giornata; b. lo studio della mobilit dovr riorganizzare la viabilit privata veicolare di tutta larea di San Giuliano mare per consentire la pedonalizzazione di alcuni tratti di lungomare e procedere alla realizzazione di un nuovo ponte sul deviatore Marecchia in sostituzione dellattuale su via Coletti destinato sia al traffico veicolare che a quello pedonale e ciclabile. Mediante la realizzazione di corsie dedicate si consentirebbe il collegamento tra San Giuliano e Rivabella anche per la mobilit dolce.
Obiettivi
Completamento del parco fluviale fino alla foce del deviatore Marecchia. Obiettivi specifici sono: a. la progettazione urbana dovr creare percorsi tematici che valorizzino gli aspetti identitari (capanni da pesca) e naturalistici (bird watching) e riqualificare i percorsi ciclopedonali esistenti per realizzare piste ciclopedonali utilizzabili tutto lanno e in qualsiasi
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La nuova darsena
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Gruppo di lavoro
G1
4.5
DEVIATORE AUSA
Descrizione
Il deviatore Ausa, realizzato a partire dal 1946, determina il limite occidentale della citt consolidata prevaltemente residenziale; il canale, a sezione trapezia, interamente rivestito in lastre di conglomerato cementizio, determinando per questo un cattivo inserimento paesaggistico nella realt urbana. Larea compresa tra largine occidentale e la strada statale 16, che in questo tratto funziona come circonvallazione cittadina, in stato di semi abbandono e sporadicamente occupata da edifici a destinazione commerciale. In questo quadro risultano quanto mai necessari interventi volti alla
Obiettivi
Realizzazione di un parco fluviale lungo le sponde del deviatore Ausa fruibile con percorsi tematici e didattici. Obiettivi specifici sono: a. la progettazione urbana dovr prevedere: la realizzazione di un parco fino a comprendere le aree indeficate adiacenti alla SS16, linvaso del deviatore e il corridoio verde a ridosso delledificato consolidato; studiare la rinaturalizzazione dellalveo del deviatore oggi completamente cementificato; riqualificare il percorso ciclopedonale esistente sulla riva destra al fine di realizzare una pista ciclopedonale; b. la progettazione urbana dovr inoltre: studiare gli accessi al parco per garantire fruibilit a tutti gli utilizzatori valorizzando con maggior enfasi le porte del parco; consentire il recupero e la messa in sicurezza dei due ponti esistenti, di connessione tra le due sponde del deviatore; migliorare gli attraversamenti della via Marecchiese e via Covignano - SS16.
Lo stato di fatto
Stralci operativi
In questo ambito gi presente una proposta, corrispondente allo stralcio operativo: A. Progetto parco energetico;
La rete ciclabile
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Gruppo di lavoro
G1
4.6
GROTTA ROSSA
Descrizione
Alle pendici del colle di Covignano a sud est della SS 16 collocato il quartiere della Grottarossa, una propaggine della citt oltre il limite determinato dallasse autostradale, che per Rimini indica il confine tra la citt e la campagna. I collegamenti con il centro cittadino sono garantiti dagli assi stradali di Via della Grottarossa e dalla SS 72 Rimini San Marino, non attrezzati a garantire percorsi protetti per la mobilit lenta.
I percorsi ciclo pedonali previsti che in parte sfrutteranno gli argini del deviatore Ausa, hanno negli attraversamenti della Autostrada e della SS 16 gli ostacoli pi duri da superare. A tal proposito le opere correlate alla terza corsia autostradale dovrebbero garantire risorse in tal senso.
Obiettivi
Continuazione del parco fluviale lungo le sponde del deviatore Ausa fruibile con percorsi tematici e didattici e completamento della connessione territoriale con la citt consolidata. Obiettivi specifici sono: a. la progettazione urbana dovr studiare la rinaturalizzazione dellalveo del deviatore oggi completamente cementificato, riqualificare il percorso ciclopedonale esistente sulla riva destra al fine di realizzare una pista ciclopedonale utilizzabile tutto lanno e in qualsiasi ora della giornata, completare il percorso ciclabile lungo il tratto naturale dellAusa in raccordo alla pista esistente lungo la via Montescudo, creare il percorso ciclabile lungo il vecchio tratto dellAusa in prossimit del complesso denominato Porta sud ponendo particolare attenzione agli aspetti naturalistici; b. lo studio della mobilit dovr studiare di un percorso ciclabile su via Pomposa, creare lattraversamento tramite sottopasso sulla SS16, a cura della Societ Autostrade nel progetto di completamento della III corsia dell A14, migliorare lattraversamento di via Euterpe; c. si auspica inoltre alla messa in sicurezza dellattuale ponte sul deviatore Ausa posto al termine di via Barattona e alla creazione
Lo stato di fatto
dellattraversamento tramite sottopasso sulla SS16-SS72, a cura della Societ Autostrade nel progetto di completamento della III corsia dell A14.
Stralci operativi
In questo ambito gi presente una proposta, corrispondente allo stralcio operativo: A. Progetto Grotta Rossa;
LA RETE CICLABILE
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Gruppo di lavoro
G1
4.7
PARCO AUSA
Descrizione
La deviazione del torrente Ausa avvenuta nellimmediato dopoguerra ha offerto loccasione di realizzare il parco cittadino lungo 3,5 km che collega la prima periferia al mare e che, passando dal palacongressi e dallArco di Augusto e costeggiando le mura della citt storica, giunge a Marina Centro. Proprio grazie ai recenti lavori del Palacongressi stato possibile riqualificare la zona verde; la realizzazione del ponte carrabile su via della Fiera ha permesso di superare la frattura generata dal traffico urbano. Inoltre per poter portare alla memoria lantico torrente, stato realizzato un bacino artificiale proprio al di sotto del nuovo ponte.
Obiettivi
Riqualificazione del parco Ausa. Obiettivi specifici sono: a. la progettazione urbana dovr riqualificare i percorsi ciclopedonali esistenti allinterno del parco tramite interventi di arredo urbano e individuazione di percorsi tematici, valorizzare la natura identitaria del parco per riportare alla memoria una parte del tracciato originario del fiume mediante richiami al tema dellacqua, studiare gli accessi al parco per garantire fruibilit a tutti gli utilizzatori e che valorizzi con maggior enfasi le porte del parco e provvedere allampliamento del parco fino a comprendere le aree inedificate adiacenti.
Lo stato di fatto
LA RETE CICLABILE
Il nuovo Palacongressi
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Gruppo di lavoro
G1
4.8
CENTRO STORICO
Descrizione
La nuova idea di citt non pu prescindere dal recupero del suo centro storico, non solo come luogo simbolico, ma quale centro commerciale e sociale di una nuova citt compatta e coesa. La riconquista di un centro connesso finalmente con i suoi borghi dovr necessariamente passare da una politica di gestione urbanistica, diretta dal RUE, che favorisca il ritorno della residenza e valorizzi le emergenze culturali e turistiche. Progetti specifici hanno lo scopo di riqualificare porzioni della citt pubblica, non solo attraverso la riorganizzazione dei luoghi simbolici, ma anche potenziando i poli strategici come lUniversit e i contenitori culturali.
edifici storici di Rimini, oggi piazza Malatesta caratterizzata da una promiscuit di usi e funzioni che tendono a sminuire i valori identitari in essa racchiusi: le difficolt relazionali tra gli oggetti della piazza rivelano il carattere dello spazio aperto non in grado di creare connessione tra i singoli elementi e valorizzare le relazioni visuali al suo interno e con la citt, ma piuttosto si configura come vuoto funzionale privo di qualit. Oggi la piazza ospita un parcheggio di 400 posti auto e il mercato bisettimanale, che insieme a piazza Cavour, le aree dietro la Rocca e le aree ex-Fiat, occupa una superficie di 26.600 mq, per un totale di 429 bancarelle.
Obiettivi
Nellottica del progetto, come messa in rete degli spazi residuali e delle aree verdi presenti nella citt, Piazza Malatesta costituisce unopportunit di continuit tra il sistema porto canale parco Marecchia, percorso delle mura e parco dellAusa, e un importante punto dintersezione tra le connessioni verdi e il centro storico. I progetti di restauro del Teatro Galli e di recupero del Fossato di Castel Sigismondo, sono unimportante occasione da indirizzare verso una pi complessiva riqualificazione di tutta piazza Malatesta, anche attraverso azioni immediatamente attuabili che possano offrire una rinnovata flessibilit di uso e funzioni dello spazio aperto pubblico, verso una vocazione di carattere pi culturale e ricreativo. Obiettivi specifici sono: a. la pedonalizzazione della piazza con leliminazione del parcheggio, resa possibile dalla realizzazione dallampliamento dei parcheggi Italo Flori e Scarpetti e la sua sistemazione in forma di spazio pubblico urbano;
b. la riorganizzazione del mercato; c. leventuale inserimento di usi attrattivi temporanei d. la valorizzazione delle connessioni pedonali dai nuovi parcheggi con il sistema piazza Malatesta percorso delle mura attraverso la creazione di un percorso pedonale (anche su pi livelli) di collegamento tra il parcheggio Italo Flori e piazza Malatesta riqualificando via Fracassi e valorizzandone la connessione anche attraverso un elemento di risalita verso la piazza che inneschi nuove relazioni fisiche e visuali e la creazione di un attraversamento pedonale privilegiato di collegamento tra il parcheggio Scarpetti e il percorso delle mura; e. nellottica di creare nuove relazioni tra il centro storico e i suoi borghi e valorizzare le piazze minori per riscoprirne il valore identitario, unaltra azione attuabile a breve termine la pedonalizzazione di piazza Mazzini, e il rafforzamento del suo legame con Porta Montanara e quindi via Garibaldi, inserendola nel sistema del percorso delle mura.
Il secondo motivo che una volta realizzati ed entrati in funzione i due vicini parcheggi (Scarpetti ed Italo Flori), lo spazio di Piazza Malatesta e larea del Castello assumeranno una dimensione ancora pi spaesante. Infatti questi spazi, privati della funzione di parcheggio, appariranno come enormi superfici asfaltate, vuote di significato e di usi. Sar allora difficile contrapporre alla mancata riqualificazione di questa area il suo uso a mercato, che la impegna solo poche ore la settimana. Lintento quello di trovare le giuste ed equilibrate misure (architettoniche, urbanistiche, paesaggistiche) con cui un mercato ambulante di tali dimensioni si possa integrare attivamente nella citt senza vincolarne i processi di riqualificazione ma allopposto costituendosi come occasione di valorizzazione reciproca.
Strategia e priorit
La sistemazione finale (come pure quella temporanea), di Piazza Malatesta e dellintorno del Castello, deve comunque affrontare e risolvere alcuni nodi: la viabilit lungo le mura e di accesso al centro storico; il rapporto fra Teatro Galli - Piazza Malatesta e Castello; la riorganizzazione del Mercato degli Ambulanti. Questultima questione appare quella in grado di determinare anche gi nel breve periodo limmagine di questo spazio. Innanzitutto lattuale sistemazione del mercato impedisce di riprogettare questi spazi, di valorizzarli quali beni di tutta la citt. Ad esempio infatti, non possibile portare avanti il progetto del fossato se non viene risolta la questione del mercato che l insiste.
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Gruppo di lavoro
G1
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Universit
Il polo universitario riminese utilizza in gran parte edifici di propriet del Comune di Rimini dati in uso lUniversit che nel tempo sono stati oggetto di ristrutturazione ed adeguamento alle esigenze della nuova funzione. Lazione di sistemazione degli immobili non ancora completata; infatti necessario ultimare gli interventi sul complesso del Leon Battista Alberti e realizzare interamente lintervento sullex Convento San Francesco e il Tecnopolo sullarea ex Macello. In particolare
gli interventi sul Leon Battista Alberti e sullex Convento San Francesco ben si inseriscono nell Anello delle Nuove Piazze che colloca tali edifici nellottica della riqualificazione e connessione pedonale e ciclabile tra le diverse sedi Universitarie e i luoghi strategici della citt (Museo, Biblioteca, Domus, Piazze ecc.).
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Gruppo di lavoro
Nuove Piazze - Planimetria
G1
SAndrea con questo suggerimento vuole contribuire alla riqualificazione del borgo dialogando con lamministrazione affinch le scelte operate risultino adeguate e condivise.. Gli interventi proposti possono essere realizzati in breve tempo e con una spesa veramente modesta in quanto progettati con una filosofia che mira allessenziale-estetico.
Nuove Piazze - Piazza Agabiti. Suggestione progettuale
Percorso Romano
Il percorso romano pensato come itinerario storico, culturale e didattico per scoprire e conoscere la Storia della Citt di Rimini e dItalia attraverso i monumenti del Centro Storico (Arco dAugusto, Anfiteatro, Porta Montanara, Domus del Chirurgo, Ponte di Tiberio). Il progetto prevede dei punti informativi e divulgativi (attraverso totem informatizzati e strumenti interattivi) collocati nei nodi significativi del percorso. Tali totem saranno utilizzabili anche a livello didattico-educativo e turistico e potranno essere configurati in base alla tipologia di utenza utilizzando tutte le moderne tecnologie quali visualizzazione in tre dimensioni, wi-fi e collegamenti con siti web.
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Gruppo di lavoro
G1
4.9
STAZIONE
Descrizione
Larea della stazione di Rimini si configura come un vuoto fisico e parzialmente funzionale di circa 12 ettari, intercluso nel tessuto urbano di una parte di citt caratterizzata dalla presenza dellinfrastruttura ferroviaria. Attraversa longitudinalmente lintero ambito, dal Porto Canale fino allinsediamento costiero lineare pi a sud. Leffetto barriera generato dalla presenza della ferrovia si manifesta in una condizione fisico urbana frammentata e caoti ca dei margini dellarea della stazione costituendo di fatto una netta interruzione del tessuto storico e della rete degli spazi pubblici ad esso connessi. Lassenza di relazioni tra le due parti di citt adiacenti allarea della
stazione ulteriormente accentuata dalla scarsit di collegamenti diretti pedonali o carrabili, limitati ai margini dellimbuto ferroviario. Come ipotizzato dagli strumenti urbanistici, la realizzazione della tangenziale marina libererebbe dal traffico di attraversamento veloce il lungomare. Il collegamento della tangenziale marina con via Roma, realizzabile sottopassando la ferrovia, consentirebbe, inoltre, di ricucire i rapporti tra il centro storico e larea della stazione ferroviaria.
Obiettivi
Area 350.000 mq
Gli obiettivi, che complessivamente intendono creare un sistema di relazioni sia di natura fisica che funzionale tra le parti della citt e tra lambito ferroviario e le aree circostanti, per la creazione di una nuova identit attraverso il recupero dellarea ferroviaria sono i seguenti: -- migliorare i collegamenti tra Centro storico e Marina eliminando lattuale cesura urbana; -- riqualificare gli spazi pubblici collegnadosi alla rete urbana esistente e facendo particolare riferimento allasta verde del parco dellAusa e al porto canale, quali spine urbane; -- ampliare il parco dellAusa; -- creare una nuova polarit urbana e territoriale; -- valorizzare importanti patrimoni archeologici e storici, quali lanfiteatro romano e le mura medioevali; -- ricucire il tessuto urbano tra il centro storico e il mare creando percorsi e spazi urbani di qualit; -- considerando le strade attuali non solo come canali di traffico ma anche e soprattutto quali elementi portanti della struttura urbana, da ridisegnare quali importanti spazi pubblici; -- razionalizzare lassetto infrastrutturale della mobilit; -- realizzare un nodo di interscambio infrastrut-
turale efficiente, a servizio della citt e di tutto il territorio; Obiettivi specifici sono: a. Nellottica di rendere lambito ferroviario cerniera tra le due citt, e migliorandone quindi i collegamenti e gli attraversamenti urbani ciclo-pedonali, si prevede, da una parte il prolungamento del sottopasso della stazione ferroviaria, quale attraversamento urbano di citt, con lapertura di un nuovo fronte della stazione, e dallaltra, la riqualificazione dei sottopassi pedonali e ciclabili esistenti, come ampi elementi di connessione e continuit spaziale. b. La rete degli spazi pubblici, da ampliare, riconnetere e riqualificare, si pone elemento centrale di relazione e riconfigurazione morfologica dellambito. Lampliamento del verde permetterebbe di ridefinire gli spazi di relazione tra ledificato esistente, le nuove funzioni urbane previste, la preesistenze storiche da valorizzare e i nuovi fronti urbani da ridefinire. In tal senso si prevede un elemento di riorganizzazione morfologica a connessione funzionale, attraverso la riqualificazione dello spazio pubblico su viale Roma e piazzale Cesare Battisti, che costituirebbe una nuova testata di interscambio tra gli assi strutturanti la citt storica e il nuovo polo funzionale. c. Analogamente una valorizzazione degli assi strutturanti il tessuto urbano sia a mare che a monte (quindi viale Principe Amedeo, via Dante Alighieri e via Cesare Clementini) rimetterebbe in connessione morfologica, funzionale e visiva, parti della citt oggi non pi dialoganti. d. La stazione ferroviaria, quella degli autobus e il parcheggio di attestamento sono concepiti come un unico sistema funzionale e morfo-
logico: un sistema integrato di interscambio anche con i previsti trasporti alternativi cittadini People Mover e TRC. e. La localizzazione di attrezzature culturali di rilevanza urbana e territoriale per le quali possono essere prefigurate diverse ipotesi funzionali. f. La ricomposizione allinterno della nuova maglia urbana, delledificato su via Roma, costituendo eventualmente, il completamento del fronte strada. g. Il parco Ausa costituisce uno degli elementi attraverso il quale possibile istituire relazioni con altre funzioni rilevanti presenti nella citt. La proposta intende rafforzare tale importanza sia aumentandone la superficie, sia incrementando le connessioni tra le zone dellarea ferroviaria, sia quelle da adibire a residenza sia quelle in cui localizzare altre funzioni, e il parco stesso. La progettazione
Gruppo di lavoro
G1
urbana dovr prevedere inoltre lo studio degli accessi al parco per garantire fruibilit a tutti gli utilizzatori e che valorizzi con maggior enfasi le porte del parco, prevedere lallargamento del parco con parti delle aree
Piste esistenti Completamento della rete
della ferrovia. h. parte integrante nella proposta dintervento la valorizzazione delle preesistenze storiche prospicenti lambito della stazione: le mura storiche e lanfiteatro romano, prevedendo inoltre la rilocalizzazione del CEIS, nel caso in cui si trovino adeguate condizioni alternative, indonee allattivit scolastica anche dal punto di vista delle particolari condizioni ambientali e morfologico-spaziali richieste da tale istituzione.
Strategia e priorit
LA RETE CICLABILE
La trasformazione dellambito della stazione l un vero e proprio progetto urbano complesso, dove deve essere considerato contestualmente: lassetto spaziale-morfologico, il programma funzionale, la valutazione economica e le procedure e modalit attuative, che devono includere forme concorsuali. Tutte queste componenti del progetto urbano devono mettere in luce gli aspetti dellinteresse pubblico e rendere esplicito il valore strategico delloperazione; infatti questultimo, ovvero la capacit di incidere in profondit negli assetti urbani, di innovare larmatura urbana ben oltre i confini dellambito di progetto, il metro di valutazione sintetico di tutta loperazione di riqualificazione urbana. quindi importante arrivare alla definizione di un piano economico preliminare di riferimento quale base per la valutazione degli obiettivi di interesse pubblico (infrastrutture; attraversamenti urbani; parco e continuit verdi; museo e strutture pubbliche; anfiteatro; asilo svizzero;) e delle nuove funzioni insediabili capaci di attivare le risorse necessarie (residenze; uffici; commercio; parcheggi;) Si sottolinea poi limportanza di tenere insieme questi aspetti (Valutazioni econiche, assetto spaziale, procedure,..) perch si corre il rischio di anticipare con un disegno urbano anche ul-
timativo delle previsioni che poi non trovano le adeguate condizioni di condivisione pubblica per la propria realizzazione o allopposto di costruire aspettative pubbliche senza considerare le condizioni di mercato. Per la trasformazione complessivsa dellambito sembrerebbe opprotuno ripartire dal protocollo dintesa siglato nel 2002 dal Comune di Rimini e RFI che definisce chiaramente le parti di possibile cessione e quelle ancora necessarie al traffico ferroviario e quindi indisponibili alle operazioni di riqualificazione urbana. A seguito di quel protocollo stato avviato un tavolo di lavoro, oggi interrotto, che ha coinvolto oltre al Comune e a RFI anche la Regione EmiliaRomagna. Sebbene i lavori di quel tavolo non si siano concretizzati con la stipula dellaccordo, si riscontr la possibilit di introdurre variazioni allo schema palnimetrico del protocollo, al fine di meglio rispondere alle mutate esigenze del Comune di Rimini.
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Gruppo di lavoro
G1
4.10
AEROPORTO
Laeroporto Internazionale Federico Fellini situato a circa 8 km a sud-est dal centro di Rimini in localit Miramare a 11 km dal nuovo quartiere fieristico: direttamente collegato alla SS16 Adriatica e dista circa 5 Km dallautostrada A14. Qui fanno scalo sia i vettori di linea, che le pi importanti compagnie charter europee ed extraeuropee. Come ipotizzato dagli strumenti urbanistici si intende valorizzare laeroporto come porta strategica dellarea romagnola e regionale rispetto ai traffici turistici nazionali e internazionali, ma anche come componente organica del sistema aeroportuale regionale, e da interconnettere efficacemente con la rete stradale primaria e con la rete ferroviaria.
Descrizione
Obiettivi
Rivitalizzazione dellarea aeroportuale attraverso la creazione di un polo fortemente attrattivo, dotato di funzioni specialistiche in grado di costituire punto di riferimento per turisti e residenti. a. a. La progettazione dovr creare un collegamento ciclo pedonale attrezzato con la citt e il mare, destinare aree prospicienti a scambio intermodale di trasporto e con ruolo di porta della citt, destinare aree lungo lasse attrezzato con funzioni a servizio dellaeroporto e della citt, collegare il nuovo asse attrezzato con aree limitrofe gi fatte oggetto di progetti di riqualificazione (lungomare Spadazzi, Polo del Wellness) b. b. Lo studio della mobilit dovr migliorare i collegamenti con la rete stradale, ferroviaria e TPL esistente e di progetto al fine di garantire unefficace connessione del polo aeroportuale con il territorio
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Zona di tutela D:
in tale zona, caratterizzata da un livello minimo
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Gruppo di lavoro
G1
di tutela e finalizzata a garantire uno sviluppo del territorio in maniera opportuna e coordinata con loperativit aeroportuale, va evitata la realizzazione di interventi puntuali ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte concentrazione, edilizia intensiva, ecc...
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Gruppo di lavoro
G1
LAPPROCCIO INTEGRATO
LINEE METODOLOGICHE per la elaborazione degli stralci e la valutazione delle proposte
5.
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LAPPROCCIO INTEGRATO - I bisogni territoriali, economici e sociali interpretati nellambtio di una pianificazione strategica
Gruppo di lavoro
G1
LAPPROCCIO INTEGRATO - Da unurbanistica contrattata uno a uno ad unurbanistica inquadrata dentro la pianificazione strategica dei progetti individuali dove gli interessi di comunit prevalgono su quelli particolari
Approccio integrato
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CI
todologia, illustrata diffusamente allinterno del documento allegato alla Relazione Tecnica e di seguito sintetizzato nei principali passaggi: - individuazione delle finalit progettuali generali; - individuazione delle finalit progettuali specifiche; - matrice degli Steps progettuali; - individuazione delle propriet; - analisi delle piste ciclabili di progetto; - letture urbanistiche e territoriali e matrice riassuntiva.
che dovranno co-finanziare gli interventi e condividere le scelte progettuali. Le ultime saranno relazionate agli obiettivi e alle linee guida fissate dal masterplan strategico per lambito contente lo stralcio operativo in esame e determineranno la definitiva portata dellintervento. Per ciascun stralcio, infatti, saranno sviluppate delle matrici degli steps progettuali per graduare lintervento in funzione delle risorse economiche e della disponibilit delle aree.
La fase progettuale dovr necessariamente avviarsi con la selezione degli stakeholders privati
Gruppo di lavoro
G1
VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE Nel caso in cui lattuazione degli INTERVENTI avvenga su proposta esterna, la valutazione
dellintervento proposto sar eseguita sulla base della seguente matrice di controllo:
ITER ATTUAZIONE
Produttiva PRESENTAZIONE PUBBLICAZIONE/ADOZIONE COMPLETEZZA DOCUMENTAZIONE CONFORMITA' PREVISIONI PRG E PIANO STRUTTURALE SI/NO SI/NO
mq
Coerenza CON IDEA CITTA' E LINEE DI MANDATO CON APPROCCIO INTEGRATO (MOBILITA', ACCESSIBILITA', LOGISTICA)
CON QUALITA' DEL DISEGNO URBANISTICO E INSERIMENTO NEL CONTESTO CON RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA E/O RENDITA IMMOBILIARE
CON OPERE PUBBLICHE PROPOSTE OLTRE GLI STANDARD MINIMI DI LEGGE CON IL GENDER MAINSTREAMING
TRA L'USO DEI MATERIALI E TIPOLOGIE CON IL RECUPERO DEGLI ELEMENTI IDENTITARI DEL LUOGO NOTE PARTICOLARI:
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NO perch S perch
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Gruppo di lavoro
G1
I progetti relativi agli stralci operativi e quelli inerenti agli interventi proposti dovranno risultare coerenti con la pianificazione urbanistica e territoriale, oppure dovranno essere individuate le procedure amministrative in grado di consentire varianti agli strumenti. Potremmo cos riassumere con una sintesi lo schema procedurale che dovrebbe condurci allattuazione dei singoli progetti:
s.m.i.) contenente accordi con i privati (Art. 18 lr 20/2000 e s.m.i.) Stipula contratti per disciplinare i rapporti tra Comune e terzi, i rispettivi obblighi e impegni, le modalit e i tempi di attuazione degli interventi ed eventuale durata della gestione Avvio degli accordi di programma per procedere alla eventuale variazione della strumentazione urbanistica
2. STUDI PROGETTUALI
Individuazione delle successive procedure amministrative attuative (accordi con i privati, project financing, concessione, ecc.)
3. ACCORDO TERRITORIALE (ART. 15 LR 20/00 E S.M.I) NEI POLI FUNZIONALI DEFINITI DA PTCP 4. INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI ATTUATORI
Avvio procedura amministrativa finalizzata allindividuazione di soggetti (Bando, ecc.) 5. Accordi di Programma (Art. 40 lr 20/2000 e
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