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Visita alluniversit di biologia A.

Vallisneri e allorto botanico e istituto botanico di Padova


Di Peruzzo Matteo IH

Il viaggio per arrivare da Mirano a Padova. Per andare a Padova, si deciso di prendere il treno, anche se ci sono stati lAlice B. e Stefano A. che hanno preso la corriera. Bisognava trovarsi nella stazione di Mira-Mirano alle 7.55, per Samuele G., Sofia Z., Ilaria A., Lodovico S. ed io ci siamo andati a prendere il treno nella stazione di PianigaVigonza. Alle 8.15 si arrivati nella stazione di Padova. Si arrivati al dipartimento di biologia A. Vallisneri in via U. Bassi 58/B a piedi. Qui stata fatta una lezione sulle tappe evolutive dei vertebrati dalla docente di anatomia comparata Lucia Manni. Dopo questa lezione la classe stata divisa in due gruppi per entrare nei due laboratori dove ci sono i microscopi elettronici a trasmissione e a scansione. Nei laboratori i due tecnici hanno spiegato la funzionalit dei microscopi e hanno fatto una dimostrazione: nel microscopio elettronico a scansione hanno fatto vedere una cellula ed una proteina. Nel microscopio a scansione si visto uno stoma, un capello e gli occhi di un moscerino della frutta, e gli embrioni di una sogliola. Alle 1.00 circa si andati a pranzare al sacco al Prato della Valle, e verso le 15.00 si andati, sempre a piedi, prima allistituto botanico vicino allorto botanico, per vedere gli erbari, e levoluzione della concezione della botanica dal XV dal XVI secolo. Si tornati quasi tutti in treno e lo si preso alle 19. 15 circa. Tutta la giornata stata interessata da sole e alta temperatura aggirante sui 20 C circa.

Visita alluniversit di biologia di Padova A Vallisneri


Peruzzo Matteo IH 17 aprile 07

l dipartimento di biologia si basa sulle scienze della vita: biologia, biotecnologie, scienze naturali con corsi di medicina, scienze farmaceutiche, agraria e veterinaria anche se queste attivit hanno altre sedi. lo scheletro pu dire molto sulla specializzazione degli animali. Allinterno dei vertebrati ci sono gli agnati, che sono privi di mascelle; di questa classe abbiamo le lamprede e la missina. Prive di mascelle hanno una bocca circolare (ciclostomi), le lamprede sono dei parassiti, mentre le missine si cibano di carogne. Questi esseri sono i primissimi animali assomiglianti ai primi vertebrati. I condroitti o pesci cartilaginei sono pesci cartilaginei, di cu fanno parte gli squali. Essi hanno leterocerca, la pinna caudale, chiamata con questo nome perch asimmetrica. Gli gnatostomi sono provvisti di mandibole e mascelle, hanno appendici pari (pinne pettorali, pelviche e pettorali). Ci sono squali che hanno due file di denti, questo consente a loro di avere per tutta la loro Figura 1 mandibola di uno squalo, anche se non si notano vita dei denti: infatti, quando in questa foto, gli squali hanno due file di denti cadono ne rinascono di nuovi. Questo un vantaggio per gli squali; ma comporta anche uno svantaggio, essi non hanno unocclusione perfetta e non riescono a masticare. Di pesci ossei o osteitti si contano 25.000 specie, rappresentano quindi il 50% dei vertebrati. I pesci primitivi, hanno delle corazze fatte di scaglie ossee. Il luccio americano ha un muso molto allungato. Lo storione e coperto da scudi
LEZIONE SULLE TAPPE EVOLUTIVE DEI VERTEBRATI:

ossei. La maggior parte dei pesci, per, sono teleostei. La passera di mare appiattita in senso laterale, quindi si appoggia sul fianco, perci locchio sinistro vedrebbe soltanto il fondo, per essa pu far migrare locchio sinistro per avere gli occhi rivolti Figura 2 Lo scheletro di un pesce teleosteo, formato da tessuto osseo da un lato. Degli anfibi abbiamo i pi conosciuti sono la rana e il rospo. I rospi si distinguono dalle rane perch hanno una pelle rugosa e hanno grosse ghiandole (ghiandole parotidi) che servono come difesa. La rana toro ha la pelle pi liscia e non hanno le ghiandole parotidi. Le orecchie sono molto sviluppate, e si possono vedere i timpani. I girini metamorfosano la coda e gli crescono le zampe; essi cambiano gli organi di senso. La rana una animale adattato al salto, quindi hanno le ossa dl piede pi grandi e sviluppate di quelle delle zampe anteriori. Le salamandre sono degli anfibi, ci sono salamandre albine e pigmentate; essa ha delle protuberanze che sono le branchie. Le salamandre sono animali molto acquatici, hanno le zampe simili a quelle delle lucertole. Il proteo cieco, ha la forma neotenica, albino perch vive nel buio delle grotte. Negli adoni ci sono gli apodi, che vivono nel terreno; senza zampe (come la Cecilia gracilis una anfibio tropicale). Nei rettili ci sono le tartarughe composte di un piastrone ventrale e da un carapace Figura 3 scheletro di una tartaruga visto dorsale. La colonna vertebrale fusa con il dall'interno: si pu notare l'attaccatura carapace e solo le zampe, la coda e il collo degli arti alla colonna vertebrale fusa con il sono mobili. Il piastrone ventrale e il carapace dorsale carapace dorsale sono formate da squame cornee. Il cranio di una tartaruga ha due narici anche se si vedono soltanto una apertura, sprovvista di denti ha un becco corneo. Il cervello sproporzionato al cranio: presenta un cervello piccolo, mentre tutto il resto del cranio occupato da muscoli masticatori.

Il coccodrillo ha un corpo ricoperto di squame, mentre nel dorso ci sono placche ossee. Esso ha denti tutti uguali; infatti solo i mammiferi hanno denti specializzati. I serpenti, sono ricoperti da squame, non hanno arti e hanno un cranio con una mandibola disarticolata; infatti pu ingoiare animali pi grandi di esso. I serpenti non hanno Figura 5 un coccodrillo imbalsamato; in a sinistra, le mandibole di un esemplare denti per masticare, alto adulto sempre di coccodrillo ma ingoiano lanimale interamente. I serpenti a sonagli, ha due squame specializzate che muovendole, producono il suono. Le vipere sono gli unici serpenti velenosi in Italia. I serpenti hanno una colonna vertebrale con molte costole, e quando finiscono, inizia la coda. Di lucertole ci sono il geco, lorbettino che una lucertola priva di arti; luromastice ha la squame

Figura 4 Un esemplare di varano sotto formalina

Figura 6 Uno scheletro di lucertola

coda composta di tramutate in spine. Di uccelli ci sono 9.000 specie, stato accertato che derivano dai rettili, soprattutto dai coccodrilli. Essi hanno penne, hanno squame sulle zampe e nei mammiferi, lunico che ricoperto di squame larmadillo. Gli strigidi sono uccelli come il gufo reale, comune e allocco. Sono animali cacciatori notturni; sono provvisti di artigli e grandi occhi. Di uccelli dacqua abbiamo il gabbiano e la gallinella dacqua, hanno zampe palmate e becchi per nutrirsi di pesci o per filtrare come lanatra. Gli uccelli hanno zampe diverse tra di loro. Lornitorinco un animale speciale assieme 3

Figura 7 Un gufo reale della famiglia degli strigidi

allechidna: essi sono gli unici mammiferi che depongono le uova.


Figura 8 Un esemplare di ornitorinco; asseme allechidna sono gli unici mammiferi che depongono le uova (monotremi)

Lornitorinco ha il becco. I mammiferi si distinguono dagli altri animali perch sono provvisti di ghiandole mammarie. Larmadillo ha scudi cornei e tra luno e laltro ci sono dei peli, esso ha degli arti robustissimi adatti a scavare. Il capibara il roditore pi grande, hanno incisivi a crescita continua. Nel ratto la coda ha le squame assieme allo scoiattolo e il ghiro. Di mammiferi c il riccio che ha i peli modificati che formano gli aculei. Il toporagno forse assomiglierebbe ai primi mammiferi. Nella talpa le zampe anteriori sono simili a due pale, il tasso invece un carnivoro. Dal cranio di una tigre si possono notare i canini molto sviluppati, la tigre assieme al gatto ecc. sono dei felini. I gatti, i cani e cavalli sono animali
Figura 9 Un tasso, un mammifero carnivoro

adatti alla Figura 10 Il cranio di una tigre: si pu notare lo corsa. I sviluppo dei canini bovini poggiano sullo zoccolo, gli mancano i canini hanno gli incisivi e molari molto sviluppati. Nel delfino abbiamo gli occhi allaltezza della bocca. Il pipistrello ha mani molto grandi per sostenere il patagio che serve per volare. Figura 11 Un cucciolo di cervo i microscopi elettronici si trovano nel piano interrato perch devono poggiare sul cemento perch non devono sentire le vibrazioni. In un microscopio a trasmissione, gli elettroni attraversano il preparato. Con la tecnica a Kryo si pu vedere preparati non trattati. Il preparato deve essere
MICROSCOPIA ELETTRONICA:

molto sottile, si passa ad un prelievo, viene fissata inclusa in una resina che diventa plastica dura. Il preparato viene messo su griglie di rame. Vengono inviati elettroni di materiali pesanti come il piombo o uranio, con un preparato di composizione di azoto o carbonio si ha unalta definizione. Gli elettroni sono soggetti allinfluenza dellaria che li fa deviare, quindi c bisogno di avere un sottovuoto. Fino a 50 anni fa si poteva arrivare a 1.000.000 di ingrandimento; solo che non si poteva distinguere due elementi vicini. Grazie al computer si potuto elaborare le informazioni del microscopio. Di un preparato si pu vedere soltanto una sezione. In una cellula si potuto vedere lapparato del Golgi dove vengono sintetizzate le proteine, si visto anche la radice di un ciglio. Per una cellula un elemento abbastanza grande, il microscopio si pu utilizzarlo nelle nanotecnologie, Figura 12 un microscopio a trasmissione (T.E.M) come un aghetto di 20 nanometri o di possono vedere le particelle di Boro che sono molto pi piccole delle ciglia di una cellula. Con la tecnica del kryo si pu vedere le proteine dellemocianina. Il contrasto negativo serve per comparare quello che si vede in kryo. Grazie al computer con uninformazione monodimensionale si pu avere una figura in 3D. Il preparato deve essere fissato perch non si deve deteriorare, deve essere poi disidratato, il preparato poi lo si mette in solventi e in resina depolsidica che lo fa diventare un blocco che si pu tagliarlo. Il vuoto cos assoluto che farebbe evaporare il preparato non trattato. Gli elettroni che vanno a colpire il metallo della griglia possono creare dei raggi X, quindi con il microscopio a trasmissione si soggetti a radiazioni, e perci viene monitorata la radioattivit dopo aver lavorato con il microscopio elettronico a trasmissione. Nellosservazione al microscopio elettronico a scansione, il preparato deve riflettere la luce. Il preparato che viene fissato, gli viene tolta lH2O e aggiunto lalcol, poi viene tolto lalcol e messa la CO2 . Infine il preparato viene messo su una lamina doro; infatti si usa la lamina in oro, perch gli atomi dellAu vengono strappati dalla lamina e si posano sul preparato, questo non interferisce sulla struttura 5 Figura 13 un microscopio a scansione (S.E.M.)

tridimensionale. Viene poi messo in una camera sottovuoto, perch anche nel microscopio a scansione, gli elettroni vengono deviati e riflettuti dallaria. Lo scintilattore poi legge limmagine, in base allinclinazione, allintensit e al tempo con cui vengono riflettuti gli elettroni. Lo scintillatore invia i dati al computer che li elabora. Il microscopio a scansione pu essere utilizzato sia su materiali organici che su materiali inorganici. Il S.E.M. (Microscopio elettronico a scansione), viene utilizzato anche nella scienza balistica.

Visita allistituto botanico e allorto botanico.


A Padova ci sono 500.000 campioni di piante (felci, conifere, monocotiledoni e dicotiledoni). Negli ultimi quarantanni, il prefetto dellorto botanico, ha deciso di catalogare il materiale riguardante gli erbari. Lerbario delle tre venezie, parte dal 1700 fino ai nostri giorni, poi abbiamo quello riguardante lItalia (compresa anche lIstria, quando era italiana), e quello riguardante tutto il resto del mondo. Una pianta secca molto fragile, e bisogna salvarla soprattutto dalla polvere. Nel cartellino di un erbario, importante il luogo dove si preso il campione; avere la data e la localit, permette di vedere se
ISTITUTO BOTANICO: Figura 14 Archivio degli erbari.

in un dato posto la flora cambiata. I frutti se piccoli vengono messi nellerbario, se invece sono di dimensioni maggiori vengono messi in apposti scatoloni e se sono carnosi sotto formalina. I colori nelle foglie si perdono con il tempo, mentre nelle alghe il colore rimane immutato. Non serve fermare le alghe al foglio, perch rimangono incollate a esso, perch sono provviste di una gelatina che forma un collante naturale. Per fare unalghario bisogna mettere lalga in una Figura 15 Scorcio allinterno, dellorto botanico, dellistituto botanico bacinella, immergere il foglio e tirarlo fuori con lalga sopra di esso. Per seccarla si mette sopra un collant che sintetico, cos lalga non si attacca e la lascia traspirare. Dopo aver seccato le foglie ci possono essere dei parassiti, per disinfestarlo bisogna metterlo nel freezer in un sacchetto di plastica. BIBLIOTECA: Alcuni volumi della biblioteca dellistituto botanico risalgono alla sua apertura. Lorto nasce nel 1545, per offrire agli studenti di medicina in particolare, unaula viva; infatti le piante servivano per la medicina e oltre. Ci sono dei libri stampati e lo capiamo dalla regolarit delle parole. Gli erbari del 1400 sono molto ambigui: le immagini non assomigliano a quelle che si riferiscono e anche le citazioni di stregoneria Ad esempio nel millequattrocento si pensava che la mandragola uccidesse con il suo urlo quando veniva strappata dalla terra. Nel 1500 le cose cominciarono a cambiare, ad esempio cambia lo stile dellerbario: si hanno disegni pi attinenti alla pianta citata. A. Mittioli, critica in un suo trattato critica il testo antico anche nelle rappresentazioni delle immagini. Rimane per ancora in sospeso la questione del nome: solo nel 1700 con C. Linneo che pone attenzione alle piante, concepir un nuovo metodo di classificazione e la nomenclatura binomia.

IMMAGINI DELLORTO BOTANICO

Figura 16 Porta ovest, costruita 1704, racchiude le Quattro aiuole

Figura 17 Platanus orientalis, piantato nel 1680 il fusto cavo a cusa di un fulmine

Figura 18 Banano ornamentale (Musa basjoo)

Palma di Goethe piantata nel 1585

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Figura 19 Cicas, Cycas revoluta

Figura 20 Treachycarpus fortune

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