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Posizioni contrapposte in Regione. Documento di due consiglieri: "Mai accordi col Pdl"
LARESA dei conti trai democratici emiliani dilaga, con la direzione provinciale convocata per stasera alle 20.30 e preceduta dalla riunione dei "resettatori" della Bolognina. Le larghe intese rimangono lo scoglio principale. Il segretario Raffaele Donini, che le aveva osteggiate con la candidatura di Franco Marini a presidente della Repubblica, ieri si limitato a dire: Come era prevedibile, nell'interesse del Paese, il Pd si affidato a larga maggioranza al lavoro e alle scelte che maturer il Capo dello Stato per la formazione del governo. Una riflessione sicuramente approfondita la faremo nel corso della direzione. Che per gi si annuncia turbolenta: la pro diana Sandra Zamp a, attende ancora che siafatta chiarezza sui 101 parlamentari che hanno tramato nell'ombra e che vivono la politica come calcolo e furbizia, e ieriin direzione nazionale si astenuta. Sarebbe pi opportuno un governo di scopo con un tempo definito, spiega Zampa. Anche Andrea De Maria dissente: Abbiamo firmato una delega in bianco e su questa linea si schiera il resettatore Luca Rizzo Nervo: Questa delega a
mio avviso troppo in bianco stata messa in mani sapienti. Itrentenniche vogliono "rifondare" ilp artito, intanto, si trovano di fronte a una grande freddezza. Se il partito fatto da tanti che vogliono ripartire, e ognuno lo fa in una sede frammentata, non pi un partito, dice il senatore Claudio Broglia a Radio Tau. Mentre Marco Monari, capogruppo in Regione, commenta: La battaglia anagrafica senza idee un film dell'orrore. Cos, mentre a Roma B ersaniinvo ca un principio d'ordine, anche nella
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compatta terra d'Emilia i democraticivanno in ordine sparso. Un governo insieme al Pdl? Non sarebbe una catastrofe - dichiara Broglia - la catastrofe sarebbe consegnare il Paese in mano a Berlusconi o ai 5 Stelle. In serata i consiglieri regionali Antonio Mumolo e Thomas Casadei firmano invece un comunicato con
un no netto al governissimo PdPdl e chiedono un congresso straordinario. Il governo secondo loro potr avere esclusivamente una missione breve e di scopo, con ministri che non siano eletti o dirigenti dei partiti. Una posizione che sembra"affossare" l'ipotesi Renzi premier, che per qualche ora si affaccia. Proposta caldeggiata dal sindaco Merola, se sar avanzata in maniera unitaria e innovativa dal Pd. Gli imbarazzi di un accordo col Pdl, per il sindaco, vanno superati perch c' la crisi e un'emergenzanazionale.AlbertoAitini, dei giovani democratici, aggiunge: Se ci fossero ministri come Alfano o la Carfagna saremmo pronti a scendere in piazza. Unvero equilibrismo la p osizione dellettiano Marco Barbieri: In prospettiva lunga il Pd e il centrodestra sono inconciliabili, ma se oggi nessuno ha i numeri, c' bisogno comunque di dare risposte. Intanto il bersaniano di ferro Miro Fiammenghi tenta di mettere al riparo il governatore Vasco Errani dalla "frana" del Pd: Una riflessione va fatta, ma in questo quadro cos difficile dicrisi, pensiamo davvero che Errani si possa dimettere? C' qualcosa di malato in chi lo pensa..
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Regione, il Pd va in ordine spaiso "Noi mai col Pdl" "Epereh no,"
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