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Di ulteriori considerazioni geopolitiche

Scritto da Mario MARLETTA e Adriana NEGRONI

Il 6 novembre scorso, il presidente cinese Hu Jintao ha ordinato alla commissione militare centrale di prepararsi a un pi che probabile conflitto navale contro gli Stati uniti dAmerica. Intanto, le ingerenze statunitensi nel Mare Cinese vanno intensificandosi incessantemente, grazie anche allappoggio di Stati-fantoccio come il Vietnam e le Filippine. Nellaprile del 2010, Obama ha ratificato il nuclear posture review, proseguendo la strategia neocon definita dallacronimo D.J.N.O. (doctrine for joint nuclear operations), che autorizza gli Stati uniti a utilizzare armi nucleari a scopo preventivo. Una parte di questo testo recita: essenziale che le forze armate statunitensi si preparino alluso di armi atomiche, e che siano determinate ad impiegarle, se ci fosse necessario, per prevenire o per reagire alluso di armi di distruzione di massa. Dunque, la centrale della grande usura, uscita vincitrice dalla seconda guerra mondiale ed essendosi dotata di un arsenale nucleare capace di annientare svariate volte ogni forma di vita sulla Terra, attua una forma di terrorismo preventivo contro chiunque non voglia sottostare al suo ciclo di rapine. Prevedendo che, prima o dopo, qualche paese non allineato giunga a padroneggiare questa stessa tecnologia nucleare (leggasi: Repubblica Iraniana), si riserva luso di tali armi allo scopo di continuare a detenere il primato del terrorismo di massa. Con la liberalizzazione della guerra atomica preventiva, inoltre (per democratizzazione a cascata), la decisione finale di scatenare un attacco passa dallinquilino della Casa Bianca a un qualunque psicopatico operante sul campo di battaglia. Questa discrezionalit generata anche dallincremento di nuove tecnologie distruttive, dalla proliferazione di piccole testate nucleari (definite mini nukes) con caratteristiche di estrema flessibilit, a detta dei guerrafondai del pentagono: sicure per lincolumit della popolazione civile!

Per ci che concerne il progetto di aggressione allIran, necessario effettuare alcune premesse di ordine geopolitico.

La sconfitta patita in Libano dallentit sionista ha di fatto non solo interrotto, ma invertito una marcia espansionistica fino allora sembrata inarrestabile. di questi giorni il proclama di Seyyed Hassan Nasrallah: se lentit sionista dovesse ancora tentare di invadere il Libano meridionale, Hezbollah strapperebbe immediatamente la Galilea allusurpatore. Ora, finch Hezbollah impedir linvasione del Libano, la Repubblica Siriana avr le spalle coperte, almeno da quella parte di confine. Da mesi, su mandato israeliano, la Siria sta subendo un attacco mediatico-terroristico a cui partecipa la stessa eteroclita feccia che ha annientato la Libia: CIA, mossad, Mi6, consiglio di cooperazione del golfo (CCG), etc.. Se la Siria uscir vittoriosa da questa aggressione, la Repubblica Islamica Iraniana potr contare su una buona copertura a nordovest, oltre a Hamas e a Hezbollah. In questo scenario importantissimo il ruolo svolto dalla Turchia, una compagine pi che ambigua tormentata da insanabili conflitti interni, composta da uno stato maggiore militare che ancora oggi flirta col sionismo e da una base popolare che, pur non volendone pi sapere di alleanze atlantiche, va comunque soggetta a certe seduzioni europeiste. Sembra accertato che fin dallesordio delle destabilizzazioni operate contro la Siria, bande armate dai servizi segreti occidentali abbiano assassinato oltre

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quattromila persone tra soldati regolari, poliziotti di confine e semplici civili; una tattica, questa, pi volte sperimentata dai sicari della grande usura anche nel secolo scorso (si pensi solo alla sequela di provocazioni messe in atto nel 1939, al confine tedesco-polacco, allo scopo di trascinare in un conflitto mondiale il Terzo Reich). La citt di Aleppo, situata nel nordovest della Siria, obiettivo fondamentale per i banditi della NATO e del CCG. Questa operazione viene effettuata sotto copertura propagandistica definita di mantenimento dei corridoi umanitari per i perseguitati del regime di Assad. Sempre dalla Turchia, attraverso i corridoi di Idlib, Rastan e Homs, sarebbe avviato il progettato piano di invasione della Repubblica Siriana. Con la caduta della Siria, col possibile schieramento turco in favore della NATO, col corollario dellazione corrosiva del CCG, lIran sarebbe geopoliticamente accerchiato e materialmente separato da Hezbollah. Come dichiarato nel 2006 da Ahmad Khatam, consigliere della Guida Suprema imam Al Khamenei: oggi lIran difende Hezbollah, poich Hezbollah sta difendendo la nostra stessa sicurezza. Per annientare lincubo di israele, dunque, sarebbe necessario eliminare dalla scena lattuale esecutivo siriano, neutralizzare Hezbollah, annientare Hamas a Gaza e soffocare nel sangue le pi che probabili rivolte shiite nella penisola arabica dominata dallaffarismo saudita. Solo a quel punto, una coalizione planetaria di entit ebraizzate (di cui farebbe certamente parte anche litalietta ipersionista), comincerebbe a valutare seriamente unaggressione contro lIran. La storia insegna come questi parassiti internazionali, disconoscendo gli elementari princpi del codice donore, sappiano attaccare il Nemico solo se dispongono sul campo di una schiacciante superiorit.

Sappiamo bene che quando si straparla di repubblica italiana, ci si riferisce comunque a unentit marchiata da un vizio di origine: essa esiste solo in quanto compagine subordinata politicamente, economicamente e militarmente, aggregata in modo coatto al blocco nord-atlantico guidato dagli Stati uniti dAmerica. Com noto, la storia di questa (sedicente) repubblica storia di inganni, di stragi, di umiliazioni internazionali; storia di individui corrotti e corruttori; storia di depistaggi di massa; insomma un ineguagliabile esempio di vizi umani da tramandare alla posterit sotto il segno della fenomenologia del crimine di Stato. Oltrepassata la grigia stagione degli obsoleti prestanome atlantici alla De Gasperi, alla Fanfani, alla Cossiga superata la squallida parentesi secondo-repubblicana del prestanome da bordello di Arcore, litalietta tutta squadra e compasso viene direttamente assimilata (come le proteine dagli alimenti, durante la digestione) dalla goldman sachs. Questorrendo aborto impolitico, che ancora oggi si fa vanto delle sue radici antifasciste (e quale altra peculiarit potrebbe ostentare alla piazza?), presieduto da entit scampate allaborto delle loro madri, viene metodicamente dissanguato fino allultimo millilitro di sangue: una specie di stato-milza la cui funzione inizia e si esaurisce nel tenere in vita un corpus criminis planetario mai cos vicino alla vittoria finale, quanto allauto-annientamento. Insomma, muore israele, muore America, ergo muore Italia! Per comprendere questo stato pi che sessantennale di indecorosa sudditanza, sufficiente citare due esempi: Berlusconi, capofila del PDL, che nel 2009 os definire giusto il massacro di oltre 1400 Palestinesi (operazione piombo fuso); Terzi, attuale ministro degli Esteri di un governo definito tecnico, il quale descrive larsenale nucleare sionista come arsenale di pace. Sembra fin troppo facile osservare come questi teatranti fingano di polemizzare su tutto, fin quando c da recitare la commedia parlamentare; quando, invece, si profila una minaccia (sempre immaginaria) gravante sul sacro israele (il burattinaio senza il quale tutte queste squallide

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marionette rimarrebbero esanimi al suolo), fratture e contenziosi si sanano istantaneamente come per magia (nera).

Il Golfo Persico, lo Stretto di Hormuz, il Mare di Oman sono autostrade liquide attraverso le quali transita una cospicua parte degli approvvigionamenti energetici planetari (di cui usufruisce anche la repubblica popolare cinese, cio il pi grande creditore degli USA): in questa porzione di mondo (se si esclude lAfrica) che si giocher la partita per la supremazia del XXI secolo. Un giuoco dalle regole sleali, che permette al s detto israele di detenere arsenali saturi di bombe nucleari mai visionati dai galoppini dellAIEA, mentre obbliga la Repubblica Iraniana a continue ispezioni, premesse a sempre nuove sanzioni; invero, queste restrizioni colpiscono il popolo iraniano in misura assai esigua, poich le esportazioni di combustibili che le colonie ebraico-statunitensi dEuropa sono costrette a rifiutare vengono dirottate verso altri Stati (per esempio: lIndia). Ecco che i provvedimenti adottati dalle varie controfigure mondialiste (ONU, USA, UE, 5+1 4+4 di Nora Orlandi) finiscono per abbattersi come mannaie solo sulla testa della povera gente del Vecchio Continente. Lembargo imposto alle esportazioni petrolifere iraniane, infatti, otterr solo effetti collaterali. Per esempio: come confermato da Pietro De Simone, direttore dellunione petrolifera italiana, lembargo petrolifero messo in atto contro lIran produrr il solo risultato di smantellare molte raffinerie locali i cui impianti erano tarati a processare il greggio proveniente dalla Repubblica Islamica. Sembra confermato, dunque, che in Italia (il paese in cui il costo della benzina il pi alto dEuropa) si stia scientemente correndo incontro allauto-annientamento, per il bene esclusivo di israele!

Gli psicotici di Tel Aviv, i varii lieberman convinti dappartenere alla sola specie umana permessa, ancora oggi credono di poter liquidare rapidamente la pratica iraniana (come se la Repubblica Islamica, dal punto di vista militare, fosse paragonabile alla Libia). E impossibile far comprendere a simili soggetti criminali, che un attacco portato contro Teheran spalancherebbe scenari da guerra mondiale; che unaggressione allIran scatenerebbe una reazione assai pi simile a quelle che linternazionale giudaica ha dovuto sostenere contro glImperi Centrali o contro la Germania Nazionalsocialista; uno scontro cruentissimo che coinvolgerebbe le marine militari, le aeronautiche, le fanterie di entrambi gli schieramenti; una carneficina in cui gli USA (i loro ascari atlantici, i loro tagliagole del CCG) dovrebbero contare i caduti a decine, forse a centinaia di migliaia di unit, sopra tutto se si considera che la spina dorsale delle Forze Armate iraniane costituita da gente come i PASDARAN e i BASIJ! Oltre a ci, il baraccone atlantico, attualmente in avanzato stato di disfacimento, dovrebbe affrontare il dissenso interno derivante da una ulteriore catastrofe bellica. Invero, la Casa Bianca procede solo per spasmi, senza alcuna strategia univoca, barcamenandosi tra mille conflitti interni ed esteri: prova di ci sia quanto recentemente dichiarato dallex consigliere Gary Sick: il fallimento delle sanzioni USA ai danni dellIran hanno creato, a Washington, una situazione di smarrimento nei confronti della Repubblica Islamica, di cui sono esempi le contraddittorie dichiarazioni di Leon Panetta e di Hillary Clinton (prima contrari e poi favorevoli a un attacco allIran) e la politica di Obama, le cui oscillazioni hanno indotto taluni sionisti statunitensi a propagandare il suo assassinio. Secondo lebreo Andrew Adler, sottoscrittore di un articolo apparso sul The Atlanta Jewish Time:

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Israele ha tre opzioni per tutelare la propria sicurezza: attaccare Hezbollah e Hamas, colpire lIran e le sue postazioni nucleari o uccidere il presidente degli Stati Uniti.

Nel corso degli ultimi dieci anni, i guerrafondai del pentagono hanno pi volte simulato attacchi portati contro la Repubblica Iraniana. I gruppi dassalto formati dal carrier strike group 12, dal destroier squadron 2, dal carrier air wing 1, dallo eisenhower strike group e dallo expeditionary strike group 5 sono sempre usciti con le ossa rotte! Insomma, se le grosse navi da battaglia statunitensi dovessero attaccare il suolo iraniano bombardando dallinterno dello Stretto di Hormuz, le potenti batterie missilistiche di terra della Repubblica Islamica effettuerebbero contro di loro una specie di tiro al piccione. Qualora gli USA attaccassero dallaltra sponda del Golfo Persico (cio dai presidii sauditi e qatarioti) lesito dello scontro non cambierebbe di molto, poich sarebbero comunque sommersi da decine di migliaia di missili a corto e medio raggio di altissima precisione. Dopo i resoconti di queste simulazioni lo stato maggiore statunitense ha cominciato a essere meno spavaldo; e se oggi Obama tenta di frenare glimpazienti guerrafondai sionisti (i quali, come sempre, tentano di scatenare una guerra per interposta persona), non lo fa per filantropia, ma perch sa che attaccare lIran significherebbe la fine dellimperialismo ebraico-statunitense!

La Marina Militare iraniana dispone di una flotta di sottomarini dattacco e di minisommergibili; una flotta di superficie composta da incrociatori, da dragamine, da cacciatorpediniere, ma sopra tutto di hovercraft e di motosiluranti patrol torpedo tra i pi veloci al mondo. Queste navi da battaglia sono idonee ad essere utilizzate contro vascelli assai pi grandi; persino le portaerei pi munite (come la USS Eisenhower o la USS Enterprise) temono la potenza di fuoco di queste motosiluranti, capaci di lanciare missili e razzi con gittata superiore ai 100 chilometri muovendosi rapidamente sul campo di battaglia. Nel corso delle ultime esercitazioni, lIran ha anche sperimentato nuove generazioni di missili anti-nave (lanciati da sottomarini e da navi di superficie) che hanno molto preoccupato gli stati maggiori americani. Larsenale missilistico iraniano di terra si compone di svariati modelli: il Silkworm, il Sunburn, il C-802, il Kowsar e i recenti Nour e Qadar, missili anti-nave capaci di gittate superiori ai 200 chilometri; ma il fiore allocchiello di questo arsenale lo Shahab III, missile tattico-strategico in servizio dal 2003 e oramai avviato alla produzione di massa, capace di una gittata di oltre 2000 chilometri e di una velocit di mach 21 (nella fase finale, allo stadio solido). Non certo che le Forze Armate iraniane abbiano completamente sviluppato i progetti IV, V e VI del modello Shahab, prototipi capaci di gittate di oltre 10.000 chilometri (dunque in grado di raggiungere il territorio metropolitano statunitense), anche a causa di reiterati attentati subiti ad opera di infiltrati del mossad, come quello dellottobre 2010 avvenuto presso la base sotterranea Imam Al sui Monti Zagros; ma certo che la Repubblica Islamica, forte di un Popolo degno di questo nome, per la grande disparit di forze interiori posseduta nei confronti della feccia-NATO (di mercenari demotivati quanto inguaribilmente affetti da egocentrismo), sar difficilmente superabile.

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Oggi, il sistema giudeo-massonico, demo-plutocratico mondialista ha varcato lultimo portale di sua esistenza: ci sufficiente illustrare lagonia in cui versa la federal reserve (un ente che continua a emettere banconote-fantasma senza alcuna copertura). Linternazionale Capitalistica un sistema parassitario, economicamente accerchiato, ancora potente dal punto di vista tecnologico-militare, ma intrappolato nelle spire di questo suo strapotere; questo sistema agonizzante, capace solo di auto-celebrarsi, di auto-incensarsi senza posa, di scaricare le proprie frustrazioni sulle poche colonie rimastegli, sotto forma di attacchi tellurici, climatici, finanziari (leggasi: unione europea, ex commonwealt, stati-fantoccio estremo-orientali, etc); quasi del tutto impotente nei confronti di chi si parzialmente liberato dai suoi lacci (leggasi: Repubblica Islamica Iraniana, Repubblica Venezuelana, etc), si trova a un bivio: trasfigurarsi tra i singulti di mille piccoli e medi conflitti o degradare ulteriormente, trasformando la Terra in un immane sudario radioattivo: terzius non datur!..

Mai, dalla dichiarazione dindipendenza americana del 4 luglio 1776, dalla presa della Bastiglia del 14 luglio 1789 (per attenerci ad entrambe le sponde dellAtlantico), il contro-potere satanico della sovversione materializzatosi sotto forma liberale e borghese sera trovato maggiormente a mal partito. Sar, dunque, la culla della Civilt ariana - lIran- a riuscire l dove - purtroppo - fall la Germania nazionalsocialista? Sar la Repubblica Islamica a infliggere il colpo ferale al pi perverso sistema criminale mai apparso nella storia?.. Nel frattempo, la Merkel nellesclusivo interesse della Repubblica Federale! corre a supplicare i cinesi a che riducano le loro importazioni petrolifere dallIran. A questo punto ci si chiede: quanti sono, ancora oggi, glimbecilli che credono che agenti sotto copertura come la Merkel, Sarkozy, Monti operino nellinteresse della Germania, della Francia e dellItalia?..

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