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Dispense di Filosoa della Mente

Vittorio Morato IV Settimana

Critiche alla teoria dellIdentit` a

Tutte le critiche alla teoria dellidentit` si basano sulla stessa strategia. Poich` a e lassunto della teoria ` che, dato un tipo di stato mentale M , esiste uno stato e cerebrale C che gli ` identico (ossia ` vero M = C), chiunque provi a falsicare e e la teoria dovr` far vedere che lidentit` ` falsa (o almeno che esiste almeno un a ae caso in cui lidentit` ` falsa). ae Da un punto di vista logico, per mostrare che unidentit` ` falsa, ad esempio ae che ` falso X = Y , quel che bisogna fare ` trovare una propriet`, un aspetto, una e e a caratteristica di X che non sia goduta anche da Y . Se infatti X ha la propriet` a e Y no, allora si pu` concludere che X = Y , poich` se fossero veramente o e identici, tutte le propriet` delluno, sarebbero anche propriet` dellaltro. a a Come vedremo, la linea di difesa contro questi argomenti, di solito, consiste nel negare che le propriet`, le caratteristiche o gli aspetti usate per fare la a dierenza (ossia per concludere la distinzione tra X e Y ) non sono, in verit`, a propriet`, caratteristiche o aspetti genuini o rilevanti. a

1.1

Gli argomenti epistemologici

Il primo modo di provare che stati mentali e cerebrali sono distinti consiste nel tentare di dimostrare che stati mentali e cerebrali hanno dierenti propriet` a epistemologiche: il ragionamento, grosso modo, ` il seguente: poich` uno stato e e mentale ` conosciuto da noi in maniera diversa da come ` conosciuto uno stato e e cerebrale, allora stati mentali e cerebrali sono distinti. 1.1.1 Primo argomento epistemologico

Largomentazione esplicita potrebbe, ad esempio, essere la seguente: I medioevali sapevano molte cose sul dolore I medioevali non sapevano nulla sulla stimolazione delle C-bre dolore = stimolazione delle C-bre Quindi: Il dolore = stimolazione delle C-bre Chi sostiene questa argomentazione, sostiene la validit` della seguente argoa mentazione che riguarda la conoscenza in generale: A sa qualcosa su X 1

X=Y Quindi: A sa qualcosa su Y Largomento sopra si basa sulla validit` di questa argomentazione, perch` a e il ragionamento ` il seguente: se la stimolazione delle C-bre fosse veramente e identica al dolore, allora un individuo (anche i medioevali) che sapesse qualcosa sul dolore, non potrebbe non sapere la stessa cosa sulla stimolazione delle Cbre; poich` sappiamo che i medioevali non sapevano nulla della stimolazione e delle c-bre, allora non possiamo che concludere che lidentit` che fa da premessa a allargomentazione ` falsa. e Il punto debole dellargomentazione si basa sul fatto che se fosse stato invece vero che la stimolazione delle C-bre fosse identica al dolore, avremmo dovuto concludere che i medioevali sapevano qualcosa riguardo alle c-bre. Ci` ` molto oe strano poich` i medioevali non avevano nemmeno il concetto di stimolazione e delle c-bre e quindi non sarebbero stati nemmeno in grado di esprimere la conoscenza che gli attribuiamo; ` come se i medioevali sapessero qualcosa sulle e c-bre a loro insaputa. Il problema ` che ` molto strana una forma di conoscenza e e che non preveda consapevolezza della cosa conosciuta. Il punto debole dellargomentazione, quindi, ` proprio lassunto su come e funzionano i nostri ragionamenti con il verbo conoscere. Largomentazione generale sopra quindi non va ritenuta valida. Il difensore della teoria dellidentit`, quindi, risponderebbe che il fatto che a i medioevali conoscessero molte cose sul dolore ma nessuna sulla stimolazione delle bre-C, non ` suciente per concludere che la stimolazione delle bre-C e ` diversa dal dolore. Ci` equivale a dire che ` sbagliato utilizzare propriet` e o e a come essere conosciuto dai medioevali come propriet` rilevante per provare la a distinzione tra stati mentali e cerebrali. 1.1.2 Secondo argomento epistemologico

Per la teoria dellidentit`, le speciche identit` neuro-psicologiche sono il risula a tato di scoperte empiriche; se sono vere, cio`, sono verit` a posteriori. Questo e a genere di identit` scoperte a posteriori (altri casi: lacqua = H2 O, geni = a molecole di DN A, etc.) sono dette identicazioni teoriche. La seconda obiezione epistemologica ` la seguente: se dolore = stimolazione e delle C-bre ` unidentit` la cui verit` ` scoperta a posteriori, allora ci` vuold e a ae o dire che i termini dolore e stimolazione dell C-bre hanno criteri di applicazione indipendenti. Se non fosse cos` la verit` dellidentit` sarebbe conosciuta , a a indipendentemente dallesperienza, ossia a priori : si pensi ad esempio ad una identit` conosciuta a priori come il marito di Sonia = lo sposo di Sonia; a questa identit` ` conosciuta a priori perch` chiunque usi il primo termine (il ae e marito di Sonia) capisce senza ulteriori indagini se non quelle sulla propria competenza linguistica che pu` utilizzare anche il secondo termine. o Nel caso del dolore e C-bre, il fatto che i due termini abbiano criteri di applicazione indipendenti signica che un soggetto ` autorizzato a classicae re come dolore una certa sua esperienza sulla base del riconoscimento di un particolare caratteristica esperienzale. Se il dolore fosse riconosciuto sulla base di criteri neuro-siologici, allora sarebbe subito chiaro che lapplicazione di dolore non sarebbe indipendente da quella di stimolazione delle C-bre e lidentit` dovrebbe essere considerata a priori. a 2

Lobiezione quindi aerma che, al ne di spiegare il fatto che le identit` a neuro-psicologiche sono vere a posteriori ` necessario riconoscere lesistenza di e particolare propriet` fenomeniche del dolore che non sono godute dalla stia molazione delle C-bre. La conclusione ` che quindi il dolore non ` identico alla e e stimolazione delle C-bre. La risposta dei teorici dellidentit`, di solito, consiste nel tentare di eliminare a queste propriet` fenomeniche del dolore (si veda larticolo di Smart). a Una strategia pi` recente ` di concedere che vi siano dierenze concettuali tra u e le propriet` mentali e neurali ma negare che queste dierenze concettuali siano a sucienti a stabilire delle dierenze ontologiche, ossia dierenze reali. Quando diciamo quindi che il dolore ` riconosciuto fenomenicamente (ossia tramite e la sua dolorosit`) questo non vuol dire che vi sia una propriet` fenomenica a a che il dolore ha; signica solamente che il modo in cui concettualizziamo il dolore ha questa caratteristica che non ` una caratteristica del modo in cui e concettualizziamo la stimolazione delle C-bre. Limpressione che dolore e stimolazione delle C-bre siano diversi dipende solamente dal modo diverso che abbiamo di parlarne e di concettualizzarli.

1.2

Largomento modale

I teorici dellidentit` sostengono che unidentit` come dolore = stimolazione a a dell C-bre ` unidentit` contingente; in generale, si dice che qualcosa ` cone a e tingente se non ` necessario che sia vero. La tesi ` quindi che, di fatto, il dolore e e ` identico alla stimolazione delle bre-C ma avrebbe potuto anche essere idene ` tico a qualche altro stato cerebrale. E cio` del tutto plausibile concepire delle e situazioni in cui il dolore ` associato non alla stimolazione dell bre-C ma a e qualche altro fenomeno neuronale. Se lidentit` dolore = stimolazione dell C-bre ` unidentit` contingente, a e a allora ` un enunciato simile a: e G. Napolitano ` il presidente della Repubblica Italiana e tale identit` ` contingente perch` il termine il presidente della Repubblica ae e Italian, anche se nel 2008 designa Giorgio Napolitano, avrebbe potuto designare anche unaltra persona; se le elezioni fossero andate diversamente, tale termine avrebbe potuto designare unaltra persona. Lidentit`, in questo caso, a ` contingente a causa del signicato di un termine come il presidente della e Repubblica che, per usare un termine tecnico della losoa del linguaggio, si chiama designatore non rigido. Gli enunciati di identit` contingenti sono cona tingenti solo se almeno uno dei due termini ` un designatore rigido. Si consideri e invece unidentit` come: a Mark Twain ` Samuel Clemens e (come ` noto S. Clemens ` il vero nome di M. Twain). Tale identit` non ci e e a sembra contingente: pensare che tale identit` possa essere contingente sarebbe a come pensare che Mark Twain avrebbe potuto essere diverso da s` stesso! Tale e identit` ` quindi necessariamente vera: non sarebbe potuto succedere che M. a e Twain non fosse G.S. Clemens allo stesso modo in cui ciascuno di noi non avrebbe potuto essere diverso da s` stesso (da notare che la tesi non ` che il e e nome Mark Twain non avrebbe potuto essere assegnato se non a Mark Twain, 3

ciascuno di noi, infatti, avrebbe potuto essere chiamato in modo diverso; la tesi ` che se A ` il nome di un oggetto O e B ` un nome delloggetto O, allora A e e e = B ` necessariamente vera, pur essendo contingentemente vera la tesi che e A ` il nome di O e B ` il nome di O). In questo caso, lidentit` ` necessaria e e ae perch` entrambi i termini che compaiono nellidentit` sono designatori rigidi. e a Dolore e stimolazione delle C-bre sono designatori rigidi o non-rigidi? Rispondere a questa domanda ` fondamentale per capire se lidentit` tra dolore e a e stimolazione delle C-bre ` contingente o necessaria. e Il termine stimolazione delle C-bre sembra essere un designatore rigido: come avrebbe potuto un evento che di fatto ` la stimolazione delle bre-C e non essere la stimolazione delle bre-C? Non sembra infatti verosimile immaginare una situazione in cui la stimolazione delle C-bre sia un altro evento come, ad esempio, leruzione di un Vulcano (fate la prova con il presidente della Repubblica: in questo caso ` del tutto verosimile immaginare un caso e in cui il Presidente della Repubblica sia un altro individuo, diverso da Giorgio Napolitano). Anche il termine dolore sembra essere un designatore rigido. Se il dolore ` proprio levento mentale con certe propriet`, ` dicile immaginare un caso in e a e cui questo evento mentale avrebbe potuto essere diverso, un caso in cui il dolore ` un altro stato mentale come il desiderio. e Dalla tesi che dolore e stimolazione delle bre-C sono designatori rigidi, segue che lidentit` dolore = stimolazione delle C-bre ` necessariamente vera a e e non contingentemente vera, come sostengono i teorici dellidentit`. Se il dolore a ` la stimolazione delle bre-C, allora ` necessario che il dolore sia la stimolazione e e delle bre-C. Largomento quindi sostiene che le propriet` semantiche dei termini dolore a e stimolazione delle bre-C costringono a sostenere che unidentit` formata a ` per mezzo di tali termini ` unidentit` necessaria. E cio` una caratteristica e a e logica delle identit` tra designatori rigidi quella di essere necessariamente vere. a Tale tesi ` chiamata Necessit` dellIdentit`. e a a Rimane, tuttavia, plausibile pensare che la stimolazione delle C-bre non sia accompagnata da dolore e che quindi il dolore sia associato ad un altro stato neuronale. Il problema ` quindi questo: se assumiamo che sia vera lidentit` tra stimoe a lazione delle c-bre e dolore ma riteniamo plausibile la possibilit` che il dolore a non sia la stimolazione delle C-bre, allora dovremmo concludere che lidentit` a ` falsa. e Largomentazione ` una riduzione allassurdo; lo schema generale di questa e argomentazione ` che se unargomentazione, ad esempio, con due assunzioni A e e B porta a concludere una contraddizione (ad esempio C e non C, allora siamo autorizzati a concludere o che A ` falso o che B ` falso. e e

(1) (2) (3) (4) (5) (6)

Dolore = stimolazione delle C-bre ` E necessario che dolore sia la stimolazione delle C-bre ` E possibile che la stimolazione delle C-bre non sia dolore Non ` necessario che la stimolazione delle Ce bre sia dolore (2) + (4) ` E falso che il dolore non sia identico alla stimolazione delle bre-C

Assunzione T.I. Necessit` dellIdentit` a a Assunzione da (3) contraddizione! regola della Riduzione allAssurdo

Il teorico dellidentit` come risponderebbe a questa critica? a La risposta consiste nel negare che la possibilit` per le C-bre di essere a accompagnate dal dolore ` una possibilit` genuina (ricordiamoci che anche il e a teorico dellidentit` ritiene che se ` vero che il dolore ` identico alla stimolazione a e e delle bre-C, allora ` necessariamente vero che sia cos` il motivo per cui lo ritiene e ; vero ` che ` un fatto logico). e e Il teorico dellidentit` aermerebbe che sebbene quelle possibilit` siano cona a cepibili, da ci` non segue che quelle possibilit` siano reali; non tutto ci` che ` o a o e concepibile ` infatti possibile. e Ad esempio, potremmo concepire, ossia immaginare una situazione possibile, in cui lacqua non sia H2 O o che il calore non sia il moto cinetico delle molecole; la concepibilit` deriva dal fatto che i concetti H2 O e acqua sono logicamente a indipendenti. Prima della scoperta della struttura molecolare dellacqua, non si credeva che lacqua fosse H2 O; da ci`, per`, non segue che non sia necessario che o o lacqua sia H2 O; il fatto di concepire una situazione in cui lacqua non sia H2 O o il fatto che, un tempo, non sapevamo che lacqua fosse H2 O non falsica la tesi che, se lacqua ` H2 O, allora ` necessario che lacqua sia H2 O; in fondo, lacqua e e era H2 O anche in quegli anni in cui non si conosceva la struttura molecolare dellacqua.

1.3

Largomento della realizzabilit` multipla a

La teoria dellidentit` aerma che il dolore ` la stimolazione delle C-bre; quea e sto implica, per`, che una creatura priva di C-bre non pu` provare dolore. o o Sembra per` che ci siano delle creature, come molluschi, rettili etc. le quali, pur o non avendo C-bre, sono in grado di provare dolore. Probabilmente, in queste creature i neuroni che codicano il dolore non sono fatti come le C-bre umane. Il dolore, allora, sembra essere uno stato mentale che ha un molteplicit` di a realizzazioni a seconda del contesto neuronale in cui esso si realizzi. Non ` quindi necessario che gli stati mentali si realizzino da un punto di e vista neuronale allo stesso modo in tutte le specie. A dire il vero si potrebbe sostenere che la base neuronale di un certo stato mentale possa cambiare anche allinterno della stessa specie, magari in persone che hanno subito un danno cerebrale e che hanno dovuto, per cos` dire, riorganizzare la base neuronale dei loro stati mentali. Queste considerazioni, quindi, portano a sostenre che un qualsiasi stato mentale ` realizzabile in maniera multipla in una grande variet` di strutture neuroe a biologiche; la conseguenza di questa tesi ` che non ` pi` possibile identicare e e u stati mentali e stati cerebrali. Se, infatti, fosse vero che il dolore ` identico a e 5

qualche stato neuronale, esso dovrebbe essere identico a un particolare stato neuronale; gli argomenti della realizzabilit` multipla mostrano che non c` un a e singolo stato mentale con cui il dolore (inteso come tipo di stato mentale) ` e identico. Largomento della realizzabilit` multipla fu considerato uno degli argomenti a decisivi contro la teoria dellidentit`-type. Inoltre, segn`, almeno per un certo a o periodo, la ne dellera dei sicalismi riduzionisti, ossia di tutti quegli approcci che speravano di poter ridurre i fenomeni mentali a fenomeni non mentali di natura siologica e segn` linizio dellera dei sicalismi non riduzionisti, ossia o quegli approcci che, pur riconoscendo una base sica degli stati mentali, riconoscevano anche unautonomia alla dimensione mentale. Fu per mezzo di questo approccio che si diede inizio allaltro grande paradigma in losoa della mente, quello del funzionalismo.

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