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LA TEORIA DELLA REGOLAZIONE

qual loggetto della ricerca?

Rottura delle principali regolarit di


un sistema economico nelle sue
tendenze di lungo periodo
insieme delle regole e delle procedure
(norme, consuetudini, leggi) che
assicurano la capacit di durare del
processo di accumulazione

LA TEORIA DELLA REGOLAZIONE


quale il contesto in cui la ricerca sorge?

La nascita della Scuola della Regolazione


deve essere riferita alla congiuntura socioeconomica che, dopo 1973, caratterizza la
maggior parte dei paesi dellOCSE:
la rottura irreversibile del modello di crescita
proprio dei 30 anni gloriosi successivi alla fine
della seconda guerra mondiale

LA TEORIA DELLA REGOLAZIONE


quale il contesto in cui la ricerca sorge?
1971 il presidente americano Nixon annuncia la
sospensione della convertibilit del dollaro in oro;
conflitti per la riforma del sistema dei pagamenti del mondo
occidentale => cambi fluttuanti;
La rinascita post bellica di Germania e Giappone rafforza il marco e lo
yen, che, pur non entrando nelle riserve ufficiali delle banche centrali,
erano di fatto utilizzate per la fissazione dei prezzi e per il regolamento
dei pagamenti misero in crisi la posizione del dollaro come unica valuta
internazionale (diventava sempre pi difficile impedire che il prezzo
delloro superasse il limite di 35 dollari loncia.)
=> 3 grandi aree commerciali e valutarie

1973 crisi petrolifera;

COME SPIEGRAE LA NASCITA E LA CRISI DI


DEL REGIME DI ACCUMULAZIONE?
Nel libro di Aglietta del 1976 gli andamenti dei prezzi e
delle variabili distributive sono rapportati allo studio del
particolare processo di valorizzazione che si ha in un regime
di accumulazione.
Secondo questanalisi la crisi della produttivit a mettere
in discussione linsieme dei meccanismi di regolazione,
dalluso della forza-lavoro alla gestione statuale della
politica economica, dalla forma di moneta a quella della
concorrenza interna ed internazionale, alla divisione
internazionale del lavoro. Un discorso che pu essere
rivolto anche ai principali paesi europei.

Rgulation et crises du capitalisme


Aglietta 1976
descrive la trasformazione delle convenzioni
collettive su cui si basa il comportamento
economico dei principali gruppi di interesse
presenti nelleconomia americana a partire dagli
anni 30.
Il fordismo descritto come un regime di crescita
dentro il quale il consumo dei lavoratori salariati
il motore della crescita.
Questo genera principalmente una regolazione
sociale ed economica capace di durare nel tempo.

IL FORDISMO INTESO COME MODO DI


REGOLAZIONE (vedi FIG 1)
crescita parallela di produttivit e domanda grazie ad una politica di alti
salari (contrattazione collettiva);
struttura della produzione incentrata su beni di consumo di massa
durevoli;
volume alto e stabile di investimenti in capitale fisso;
le banche centrali cooperano con i governi e controllano il sistema delle
banche commerciali;
le banche commerciali prevalgono come fonte di finanziamento rispetto
al ricorso alla Borsa (ci limita i movimenti di capitale);
interventismo efficace degli stati nazionali, orientato al raggiungimento
e al mantenimento del pieno impiego di lavoratori a tempo
indeterminato

5 ISTITUZIONI FONDAMENTALI
Boyer 2004

1. il regime monetario;
2. il mercato inteso come costruzione sociale
(quindi la forma concorrenziale vigente);
3. il lavoro (compromesso capitale/lavoro);
4. lo Stato;
5. il sistema economico internazionale.
Loggetto di studio della Scuola della Regolazione
non rappresentato dal fordismo, ma dalle
trasformazioni che investono il sistema
capitalistico di produzione!

ALCUNE QUESTIONI DI TEORIA ECONOMICA

Insoddisfazione rispetto alle teorie della


crescita allepoca dominanti (Solow in
particolare) che sostenevano lesogenit dei
fattori di crescita;
Critiche alle tendenze che il marxismo
andava assumendo negli anni 60.

ALCUNE QUESTIONI DI TEORIA ECONOMICA


LA CRITICA A SOLOW
la via per analizzare lendogenizzazione stata trovata
dentro il rapporto salariale concepito contemporaneamente
nei suoi aspetti di offerta e di domanda, come le due facce
di una stessa logica dinterazione dinamica tra la
formazione dei redditi e i progressi della produttivit.
E in questi termini dinamici che era espresso il plusvalore
relativo e, cosa ancor pi importante, si poteva ugualmente
donare una certa prospettiva di lungo periodo alla teoria
keynesiana.
Mostrammo, uninterazione tra la formazione della
domanda, le aspettative sugli sbocchi futuri da parte degli
imprenditori e i progressi della produttivit liberati
attraverso la trasformazione intensiva della produzione che
le faceva giocare un ruolo di lungo periodo!
Aglietta 1994

ALCUNE QUESTIONI DI TEORIA ECONOMICA


AFFINITA E DIVERGENZE COL MARXISMO
(vedi FIG 2)

I rapporti sociali non sono legami virtuosi e mutuamente


vantaggiosi tra individui razionali, ma separazioni
com possibile che esista una coesione sociale in un
mondo lacerato da conflitti?
Al centro dellanalisi c la categoria di accumulazione e il
problema della valorizzazione
(differenza fondamentale con lo sraffo-marxismo)
le trasformazioni dei processi di valorizzazione sono
ricondotte ai mutamenti intervenuti nella sfera istituzionale.
(influenza dello strutturalismo althusseriano)

ALCUNE QUESTIONI DI TEORIA ECONOMICA


Lo Strutturalismo

Contro ogni forma di atomismo logico e di


sostanzialismo, lo strutturalismo afferma che la
realt un sistema di relazioni.
Al posto della dicotomia marxiana fra struttura e
sovrastruttura, Althusser pone il concetto di una
struttura globale (il modo di produzione) articolata
in tre istanze, leconomia, la politica e lideologia;
la contraddizione economica determinante ma
anche allo stesso tempo determinata dai diversi
livelli e dalle diverse istanze della formazione
sociale che anima.
Lazione delle sovrastrutture nella storia rilevante

ALCUNE QUESTIONI DI TEORIA ECONOMICA


AFFINITA E DIVERGENZE COL MARXISMO

Marx insiste sullaspetto conflittuale del rapporto


salariale, dandogli il carattere di una lotta di classe
irriducibile il cui punto di arrivo la scomparsa del
capitalismo stesso,
Lapproccio regolazionista considera questa
contraddizione superabile attraverso una
trasformazione in cui il dinamismo del capitale
migliora anche le condizioni di vita del salariato e
sviluppa una societ salariale

Dallaccumulazione ai vincoli istituzionali


Allinterno della dinamica di lungo periodo del capitalismo,
abbiamo voluto assegnare un contenuto alle fasi storiche,
alle epoche, per spiegare come la societ giunge ad imporre
dei vincoli allaccumulazione del capitale che sono
progressivi, nel senso che obbligano le imprese ad innovare
per preservare la profittabilit dei loro investimenti.
Questo orientamento dellaccumulazione da parte dei
vincoli istituzionali, che sono essi stessi il risultato dei
conflitti sociali, definisce un regime di crescita.
Il concetto di societ salariale consiste nel caratterizzare
finalmente, come punto cruciale della dinamica del
capitalismo occidentale, la trasformazione del lavoratore
salariato in forze di progresso attraverso la loro
assimilazione ed integrazione allinterno dei meccanismi
dellaccumulazione. (Affinit con loperaismo italiano?)
Aglietta 1994

IL LUNGO PERIODO
COME ANALISI DELLE FORME STRUTTURALI
A differenza della scuola eterodossa sraffo-keynesiana, la
teoria della regolazione rimanda il problema del lungo
periodo allanalisi del modello di accumulazione, quindi
allassetto istituzionale del capitalismo nella sua evoluzione.
Come per Braudel, il concetto di lungo periodo rinvia a
unanalisi delle forme strutturali nel tempo.
Il termine forma strutturale, di chiara derivazione marxista,
ampiamente usato da Aglietta nel suo libro del 1976, ma
nelle opere regolazioniste stato via via sostituito dal
termine forma istituzionale, ed interpretato nel senso di
mediazione sociale

IL MODO DI REGOLAZIONE:
LE ISTITUZIONI COME MEDIAZIONI SOCIALI

Si definisce istituzione linsieme di mediazioni che


mantengono le distorsioni prodotte
dallaccumulazione del capitale entro limiti
compatibili con la coesione sociale nellambito
delle nazioni.

Si giunge alla definizione di un modo di


regolazione e di un regime di crescita a partire
dalla stabilit riscontrabile nelle cinque forme
istituzionali (il regime monetario; il mercato inteso
come costruzione sociale; il lavoro; lo Stato; il
sistema economico internazionale.)

IL MODO DI REGOLAZIONE:
LE ISTITUZIONI COME MEDIAZIONI SOCIALI

Questa compatibilit sempre un fenomeno


osservabile in contesti situati in certi momenti della
storia. La prova di verit per lanalisi delle
trasformazioni del capitalismo consiste nel
descrivere queste coerenze locali. Consiste anche
nel comprendere perch queste coerenze sono
effimere sulla scala della vita delle nazioni, perch
lefficacia di un modo di regolazione si degrada.
Consiste inoltre nel cogliere i processi delle epoche
di crisi, di smarrimento e di mutazione dei
comportamenti. Consiste infine nel tentare di
scorgere i germi di un nuovo modo di regolazione
proprio nel mezzo della crisi del vecchio.
Aglietta 1997

IL PROGRAMMA DI RICERCA REGOLAZIONISTA


OGGI
1) Quali sono le istituzioni di base, necessarie e sufficienti per la
costituzione di uneconomia capitalistica?
2) Sotto quali condizioni una configurazione di queste istituzioni genera
un processo di aggiustamento economico dotato di una certa stabilit
dinamica?
3) Come spiegare il rinnovamento periodico delle crisi nel bel mezzo
dei regimi di crescita che, prima di esse, avevano riscontrato successo?
4) Sotto limpatto di quali forze le istituzioni del capitalismo si
trasformano: attraverso la selezione, attraverso lefficacia, come
suppongono la maggior parte delle teorie economiche, o bisogna rifarsi
al ruolo determinante della politica?
5) Perch le crisi del capitalismo si succedono lun laltra senza che si
possano ricondurre ad unidentica ripetizione delle stesse relazioni
causali?
6) Disponiamo di strumenti che consentono di esaminare la capacit di
durare e la verosimiglianza delle diverse forme di capitalismo?
7) E possibile analizzare simultaneamente un modo di regolazione e le
sue forme di crisi?

Problemi aperti e sviluppi futuri:


le dinamiche istituzionali

Dialogo tra regolazionisti, convenzionalisti,


sociologi dellazione individuale ed evolutivi:

Che tipo di istituzionalismo?


Che tipo di strutturalismo?
In che modo tener conto del contesto storico?
Le cinque forme istituzionali sono le sole
pertinenti?
In che modo pensare ad una loro complementariet
e ad una loro gerarchia?
Di quali strumenti di analisi economica dotarsi?

Problemi aperti e sviluppi futuri:


la trasformazione dei sistemi economici contemporanei

Dibattito sul capitalismo contemporaneo fra


regolazionisti, teorici della postmodernit,
neomarxisti :
si pu parlare di un nuovo regime di
accumulazione?
Occorre parlare di una crisi duratura che
investe il regime fordista, ma che non ha
ancora condotto ad un paradigma produttivo
stabile e definibile?

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