Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
4 Le mummie
Uninvenzione egiziana: limbalsamazione
Per conservare il corpo dei faraoni intatto per leternit i medici egiziani inventarono la tecnica dellimbalsamazione. Appena il faraone moriva essi lo svuotavano dello stomaco, del fegato, dellintestino e dei polmoni, che riponevano in vasi di alabastro chiamati canpi. Estraevano anche il cervello, che per veniva gettato via, in quanto gli Egiziani non vi attribuivano alcuna importanza. Di tutti gli organi interni, restava nel corpo solo il cuore, perch i miti raccontavano che, quando il defunto avrebbe compiuto il suo viaggio nellaldil, esso sarebbe stato pesato dalle divinit infernali per sapere quante buone azioni aveva compiuto. Il corpo umano per composto per il 75 per cento di acqua. Poich tutto ci che umido marcisce molto rapidamente era ne-
cessario trovare qualcosa che assorbisse tutto quel fluido corporeo. A questo scopo gli imbalsamatori usavano il natron, un composto chimico salino che si trova sulle rive dei piccoli laghi intorno al Cairo. Di conseguenza, dopo lasportazione dei visceri, il corpo veniva deposto nel natron per settanta giorni; quindi veniva lavato e avvolto dalla testa ai piedi con bende di lino candido intrise di colla. Infine le bende venivano cosparse di bitume. In arabo la parola che significa bitume ha un suono simile a mummia e fu per questo che le mummie furono poi chiamate cos. Intanto gli artigiani avevano preparato la maschera funebre, fatta di legno, oro, lapislazzuli e altri materiali preziosi, che i sacerdoti deponevano sul viso. Quindi il corpo veniva deposto in diversi sarcofagi luno contenuto nellaltro, con un sistema simile a quello delle matrioske, le bambole di legno russe. Infine i sacerdoti compivano una cerimonia fondamentale chiamata apertura della bocca: se infatti la bocca del morto non fosse stata aperta (simbolicamente), la mummia non avrebbe potuto mangiare, bere, parlare o respirare nelloltretomba. Finalmente poteva compiersi il funerale, dopo il quale il sarcofago che conteneva gli altri sarcofagi e la mummia veniva portato di notte e in segreto nella camera apposita ricavata nella piramide.
4 - La civilt egiziana
65
5 Le tasse
A mano a mano che il regno diventava pi ricco e la sua amministrazione pi complessa, gli Egiziani perfezionarono il sistema del tributo, escogitato nei primi secoli della divisione del lavoro, e imposero ai propri sudditi e ai popoli conquistati una lunga serie di tasse diverse. Poich non esisteva il denaro (la moneta fu inventata solo nellVIII secolo a.C.), le tasse venivano pagate in natura, cio sotto forma di prodotti o di prestazioni lavorative. Tutto il sistema fiscale veniva controllato dal visr, attraverso i suoi scribi e i suoi funzionari. Questi ultimi avevano il dovere di mandargli rapporti quotidiani sulle disponibilit dei magazzini e sulle entrate previste per i mesi successivi.
I TRIBUTI EGIZIANI
Una parte importante delle entrate egiziane, specialmente durante il Nuovo Regno, era rappresentata dai tributi pagati dai popoli conquistati. Nelle figure puoi vedere portatori di tributi provenienti dalla Siria, dalla Nubia e dal Monte Sinai.
La tassa originaria era quella sulla terra, pagata in grano e altri prodotti agricoli. I funzionari la calcolavano in base allestensione dei campi di ciascun proprietario.
Gli artigiani dovevano pagare una tassa sugli oggetti che producevano.
Cacciatori e pescatori pagavano tasse su ogni animale ucciso nel fiume, nel mare o nel deserto.
Almeno un membro di ogni famiglia, per la durata di diverse settimane, doveva pagare una tassa sotto forma di prestazione dopera per i lavori di manutenzione di dighe e canali. NellAntico Regno, oltre che alle opere di irrigazione, ciascuno doveva partecipare anche ai lavori delle piramidi. Un uomo ricco poteva affittare un povero perch pagasse questultima tassa lavorando al suo posto. Poich gli Egiziani credevano che nellaldil la vita fosse identica a quella sulla terra, i ricchi ponevano nelle loro tombe le statuine dei loro sostituti.
66
6 La societ
LA SOCIET EGIZIANA.
sostituire il faraone in molte delle sue incombenze religiose. 3. Gli onorevoli: amici e familiari del faraone. Avevano gli incarichi pi prestigiosi ed erano quindi ambasciatori, generali o cerimonieri di palazzo come il custode dei gioielli della corona, il custode degli olii e dei profumi, il custode dei sandali o il custode delle parole; questultimo onorevole decideva di volta in volta chi aveva i requisiti per parlare direttamente al faraone. 4. I nomarchi: i nobili che governavano i nomi, cio i distretti in cui era diviso il paese. Mantenevano lordine pubblico e reclutavano lesercito quando il faraone dichiarava una guerra. 5. Gli scribi: funzionari istruiti e ben pagati che tenevano la contabilit del regno e dei distretti, registravano le sentenze o stendevano i messaggi per gli ambasciatori. 6. I sacerdoti: migliaia, che si occupavano dei culti e delle cerimonie e amministravano le immense ricchezze ammassate nei templi degli di. 7. Gli artigiani: lavoratori specializzati che soddisfacevano le richieste dei ricchi. Erano tessitori, architetti, pittori, scultori, mercanti, gioiellieri, falegnami ed ebanisti, fabbri, imbalsamatori. 8. I contadini: costituivano il restante novanta per cento della popolazione. Coltivavano i campi e lavoravano nei grandi cantieri per costruire piramidi o templi e per scavare e mantenere efficienti i canali. Gli schiavi erano troppo pochi per comparire nella piramide sociale.
Limmagine della piramide stata spesso usata dagli storici per rappresentare le gerarchie della societ egiziana. Ecco come essa pu essere visualizzata, partendo dal suo vertice, il faraone, fino ad arrivare alla base, costituita dai contadini. 1. Il faraone: dio, sommo sacerdote e comandante dellesercito. 2. Il visr: il secondo uomo pi potente del Paese. Doveva controllare che nel regno tutto funzionasse perfettamente, dalla raccolta dei tributi alla costruzione dei templi e alla manutenzione del sistema di canali. Inoltre era il sommo giudice. Il Primo sacerdote si collocava alla pari con il visr, e aveva il compito di
Faraone
Onorevoli
Nomarchi
Scribi
Sacerdoti
Artigiani
Contadini
67
Anche in Egitto, come in Mesopotamia, la cellula base della societ era la famiglia, che era basata sulla poligamia, cio sulla possibilit per luomo di sposare molte donne. Ci era dettato dalla necessit di avere numerosi figli, a causa dellesigenza di braccia per lagricoltura e dellaltissima mortalit infantile. Il matrimonio era considerato un atto solenne e vincolante. Esisteva per anche il divorzio che poteva avvenire sia per volont del marito, sia dietro richiesta della moglie. I genitori educavano i figli con estrema tenerezza e amavano gli animali domestici, tra i quali prediligevano il gatto.
Gli Egiziani avevano un concetto molto alto della donna: essa veniva chiamata regina della casa e questa espressione dice chiaramente quale doveva essere il prestigio delle mogli e delle madri allinterno della famiglia. Del resto, anche se i matrimoni erano per consuetudine combinati dai genitori, molto spesso gli innamorati riuscivano a vincere la loro opposizione e facevano matrimoni damore. Riguardo alla posizione sociale, diverse donne amministravano grandi propriet e alcune diventarono anche scribi.
LEREDIT
Nelle famiglie egiziane leredit non era regolata da leggi precise. In genere i padri tendevano a lasciare ai figli maschi la terra e alle figlie femmine la casa, i mobili e i gioielli. Nulla per impediva che una figlia ereditasse la terra, specialmente se non aveva fratelli, e diversi documenti attestano che alcune ereditarono anche propriet immense.