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Di Vittorio Vanni Vieni a me ogni giorno, tu che sei lacqua della giovinezza. Possa tu ringiovanire il mio cuore con la fresca acqua di corrente! Possa tu acconsentire che io abbia il potere sullacqua cos come la Potenza! Goyon, Pap.Louvre n.3 279,53-54 LEGITTO SACRO, LEGITTO ETERNO. Nei grandi cicli cosmici, negli eoni infiniti del tempo illusorio, gli universi che sembravano eterni alla vita effimera delluomo, gli imperi la cui potenza si estendeva su tutta la terra, le civilt dimenticate, la cui profondit scientifiche e spirituali elevavano la terra materica ai cieli eterei, tutto scomparso, scompare, scomparir. Nel teatrino dei superni, che tirano i fili pesanti come catene della povera marionetta che luomo, innumeri quinte contingenti sono crollate. Dai canovacci superbi dalle grandi trame le parole sono scolorite, cadute come foglie dautunno, disperse dal vento della storia. Ma come un filtro dalle fittissime maglie metafisiche, che raccoglie i resti del biblico agnello sbranato dal leone, la Massoneria permane, conserva, trasmette. Una Massoneria dimentica, degenerata, di rango decaduto, povera negli uomini e nelle idee. Nobilt manto che saccorce, che il tempo va dattorno con le force cos come diceva il grande iniziato sdegnoso, il fiorentino spirito bizzarro. Purtuttavia, la Massoneria contiene in se, come in uno scrigno dai sette sigilli, il lume perenne dei Rosacroce, la fiaccola che non sar mai posta sotto il moggio. Noi conosciamo il suo nome dellaltro ieri, non conosciamo quello di domani. Ma che cos un nome? Una rosa, anche se non si chiamasse rosa, emanerebbe sempre il suo dolce profumo. Cos diceva un altro grande iniziato, il Frater Lucis et Tenebris. Coloro che ci hanno preceduto, i nostri Maestri Passati, affabulavano che la prima Loggia fu eretta nel Paradiso Terrestre, e che il 1 Sorvegliante era Adamo, ad assistere quellineffabile Maestro Venerabile che era Adonai, Ebbene, questi narravano, nel contempo, una novellina ingenua e una verit fiammeggiante. Ci che dalleterico empireo proviene, e da cui gli uomini traggono forza e vigore, mito e metastoria assieme, pi reale del cosiddetto reale, pi materico della materia bruta, pi spirituale e vicino a Dio del divino Metatron. A chi domandava a Giordano Bruno il perch della sua religiosit prisca ed aliena dai paradigmi religiosi della tempo suo, del riferimento costante allEgitto, Giordano rispondeva che nellEgitto sono in esilio i miei dei Tutti coloro che percorrono la strada della conoscenza hanno in se unEgitto interiore, in cui abita tutto ci che nobile, bello, giusto e vero, gli dei siderei del proprio Intelletto, quel cielo infero e ctonico che ognuno, nella sua solitudine, deve attraversare. Non sono soltanto le pietre vive dei grandi monumenti che ci rimangono dellEgitto, non la sua arte naif e raffinatissima assieme, non le mummie dal corpo di pietra, integro da umidori e putrefazioni. DallEgitto, di fronte al quale i Greci si sentivano adolescenti, ci rimane soprattutto il senso dellHeka, la magia, quella forza spirituale che investe di se ogni attimo, anche il pi ordinario e materiale della nostra vita. I doni della magia sono quelli stessi che i Re portarono al fanciullo ermetico che la stella conduceva. Dovitia, Sapientia, Potentia. Ma ben pochi, oltre ad Alessandro, seppero vedere tali doni in Diogene, che nella sua botte viveva nudo come il pi povero dei poveri, che si nutriva di sole e fame. Chi non necessita di niente pi ricco di Mida; si possiede solo ci che si superato e poi donato. Per gli Egizi, prima di Socrate e Platone, tutto vita. Ogni pietra ha una sua gelata ed immota intellettualit, ogni pianta la sua fremente sensibilit e coscienza. Ogni ente parziale ha la sua anima, cos come ogni ente universale, e tende dalla sua molteplicit allUno che tutto in se possiede, intelligenza, moto, amore e morte, come categorie assolute, come potenzialit impotenziate, potenzianti e potenziate. Luomo, per gli Egizi come per noi, il risultato di un equilibrio momentaneo di forze sempre cangianti di tono e polarit. Queste forze siamo costretti a subirle passivamente. Non vi sforzo o devozione o volont quietistica nellaccettare
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CAGLIOSTRO ED IL RITO EGIZIANO Il Rito Egiziano di Cagliostro in realt unanomalia nei confronti della Massoneria tradizionale. Cagliostro fu ammirato, ma anche avversato dai pi notevoli massoni del suo tempo. La sua particolare personalit lo portava a sopravanzare i paradigmi massonici del suo tempo, a considerare la Massoneria con la sufficienza del grande iniziato che si riteneva. Giuseppe Balsamo (1743-1759) alias Conte di Cagliostro, Comte de Phoenix, Marchese Pellegrini ecc. A Malta nel 1766, in compagnia del suo maestro, che indica con il nome dAlthotas, operava alchemicamente con Manuel Pinto de Fonseca, Gran Maestro dellOrdine di Malta. Dopo numerosi viaggi, in Europa e nel Nord Africa, torna a Malta dove il nuovo Gran Maestro dellOrdine, Emmanuel de Rohan, gli concede una dignit cavalleresca. Ebbe la sua iniziazione massonica, probabilmente, nella Loggia Segreto ed Armonia, allOriente di Malta. Non essendo questa Loggia riconosciuta dalla Gran Loggia dInghilterra, e necessitando Cagliostro di un passaporto massonico valido in tutta Europa, si fece iniziare nuovamente, il 12 aprile 1777, nella Loggia La Speranza n. 289, dove ricevette i tre gradi nello stesso giorno. La Segreto ed Armonia indicata come la prima ad apparire nel possesso dei famosi Arcana Arcanorum ha, solo per questo, diritto ad una chiosa: Michel Monerau16 riporta che: La Loggia Segreto ed Armonia ricevette una patente dalla Gran Loggia dInghilterra il 30 marzo 1789, ma in una lettera indirizzata a questa potenza massonica il 24 febbraio 1789, i principali ufficiali affermarono che la loro associazione massonica esisteva gi allinizio del secolo e che pi tardi, nel 1764, si era affiliata alla Loggia di Marsiglia (forse la Loggia Madre del Tito Filosofico Scozzese). La maggior parte dei membri di questa Loggia maltese erano Cavalieri dellOrdine di Malta e, secondo i piedilista, di numerose nazionalit (Francesi, Veneziani, Napoletani) e vi si riporta inoltre liniziazione di Giuseppe Balsamo. La Loggia cessa la sua attivit quando Napoleone bandisce lOrdine dallisola. Secondo il consiglio del suo Maestro Altothas, Cagliostro avrebbe poi inserito nei suoi rituali massonici egizi la cosiddetta Scala di Napoli o Arcana Arcanorum, trasmessigli dalla Loggia Maltese. Il collegamento simbolico era corretto, in quanto secondo la scuola ermetica alessandrina, che trasmetteva la cosiddetta via interna , che avrebbe permesso lacquisizione
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APPUNTI DANALOGIE SIMBOLICHE DELLA MASSONERIA EGIZIA Geroglifico AKH, (a Comatibus Comata, divino nellumano, corpo di gloria, di fiamma, da raggiungere da vivi. Questo lo scopo dei Misteri. La resurrezione del Dio virtualmente conseguita: la sua essenza, lo scarabeo rinnovato, analogo in senso lato alla forma sottile taoista, pu prescindere ormai dallinvolucro mortale, che viene abbandonato. Il Dio pervenuto ormai al compimento del Mistero della 2a nascita, mentre viene ancora una volta sottolineata lidentificazione con RA, con OSIRIDE (cio delliniziato del Dio Sole) nel rapporto: Kepri con te; ti vivi egli vive Ed Osiride stesso che uscito dalle spesse tenebre mentre gli dei sono in lui Ed egli stesso che ha la possibilit di vivificare gli dei che sono in lui. AKH = introversione. KHA = estroversione, Y, doppio La scrittura degli ideogrammi ermetici dei simboli massonici deve molto ai geroglifici egiziani (segni e lettere che celavano segreti, formule ecc. ai profani). Da qui la definizione data da Eraclito ai geroglifici egiziani in: Parlante Significante Nascondente
Questo metodo fu ripreso dagli ermetisti e da altre scuole. I primi furono gli elementi = figure geometriche:
H Dorico Yod Corinzio
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ALLEGATI Allegato n. 1 Lettere di Salzmann a Willermoz Tratte da documenti inediti trovati da Robert Amadou. LInitiation n. 1 Gennaio-Febbraio 1980 Strasburgo, questo 22 novembre 1780 () Vi qui un fenomeno che merita attenzione. Il famoso Calliostro, (sic) dopo aver abitato molto tempo a S.Pietroburgo ed a Varsavia, qui da qualche settimana. Dichiara di esser stato ricevuto sotto le piramidi dEgitto e di possedere la medicina universale. Ha effettuato delle cure efficaci e non prende niente, dicendosi molto ricco; a Flumine1 andato a trovarlo. Ha avuto una lunga conversazione con lui, nella quale gli ha rimproverato di non ricercare che dei gran signori per discepoli; cos stato a S. Pietroburgo con il generale Potemkin ed a Varsavia per il principe Poninnski, la cui reputazione fortemente equivoca. Si in procinto di andare a Parigi, dove conta di iniziare il SerFDuca di Chartres2. A Flumine non pi andato a trovarlo. La curiosit mi spinge a vederlo. Forse il Fa Mystagogo3 mi accompagner; vi andr allora con maggior piacere () Strasburgo, questo 31 dicembre 1780 Ho avuto una conversazione con Cagliostro, di cui vi rendo conto. Mi ha assicurato di dovere le sue conoscenze alla massoneria, nella quale stato iniziato in Egitto dai sacerdoti delle piramidi, di cui ve n sette. I primi tre gradi sono i soli veritieri e contengono tutta la scienza. Nei nostri simboli, non vi di buono che il Sole, la Luna, la Stella fiammeggiante e la Pietra cubica. questultima, ha quanto ho intuito, che chiama Pietra Filosofale. Mi ha parlato di una specie di pietra simile, per la preparazione della quale sono necessari solo cinque giorni e che ha la qualit di splendere, strofinandola nelloscurit con un po di saliva, in modo che si pu accendervi una candela. Si spegne pulendola con un fazzoletto. La Stella fiammeggiante ha sette (sei) punte (ed un centro) che rappresentano i sette angeli che sono in presenza di Dio; o i sette pianeti, che non sono che degli spiriti; ha iniziato a nominarne due.Gabr- e Raf- dicendomi che per pronunciare questi nomi bisogna essere puri. Vi sono in Egitto delle Logge in cui si lavora con degli spiriti, ed altre in cui vi sono solo uomini. Vi sono tre classi di spiriti. La prima comprende quelli che sono attaccati alla parte fisica, alla terra, alla materia. pericoloso lavorare con loro, Nelle operazioni, bisogna andar dritti a Dio, tendere a ci che immortale; il solo mezzo di non ingannarsi e di non rischiare. Schoepfer si perduto, poich ha seguito la prima strada e si abbandonato a degli eccessi, fino ad operare davanti a degli impuri, e a battersi a pugni contro gli spiriti. Calliostro ha conosciuto questo disgraziato, e gli ha predetto la sua fine ed afferma che i suoi discepoli faranno la sua fine. Dice molto bene di Swedemborg e si rammarica che sia stato perseguitato. Invano gli Svedesi oggi quasi vogliano risuscitarlo dalle sue ceneri; non ne scopriranno niente. Il pi granduomo in Europa il famoso Falke4, che abita a Londra. In questa capitale vi sono cinque o sei massoni che hanno delle conoscenze, ma gli manca la chiave. Mi ha detto ancora che, operando, fa dei cerchi, delle parole. quattro cerchi e dei geroglifici. Mi parso propendere per il giudaismo, ma non che unipotesi che non certifico. I T. [Templari] mi disse, infine, avevano delle conoscenze. Il re di Francia gli ha perseguitati perch temeva che divenissero troppo forti. Ma Molay [Gran Maestro del Tempio] ha dato prova di ci che sapeva sia al re sia al papa in un certo tempo e che in seguito stato
Nome iniziatico [ Eques a Flumine]di Jean de Turkheim, nel Rito dei Cavalieri beneficenti della Citt Santa. Allora Gran Maestro del Grande Oriente di Francia) 3 Eques a Mystagogo, ieronimo di Daniel Ulmann 4 Rabbino magico, teurgo e mistico.
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Frdrique-Rodolphe-Saltzmann, Eques ab Hedera. Frdrique-Rodolphe-Saltzmann, Eques ab Hedera. 7 Ordine degli Eletti Cohens 14
VERBALE DI TORNATA DELLA RL Sapienza Trionfante allO di Napoli AllObbedienza della Massoneria Egiziana (Rito di Cagliostro)
SAPIENZA
PROSPERIT
Noi Grande Cofto Fondatore11 e Gran Maestro dellAlta Massoneria Egiziana in tutte le parti Orientali ed Occidentali del Globo a tutti quelli che vedranno queste presenti facciamo sapere che nel soggiorno che abbiamo fatto a Napoli, molti membri di una Loggia di questOriente, secondo il Rito ordinario12, e che ha il titolo distintivo della Sapienza avendoci manifestato lardente desiderio, che avrebbero di sottomettersi al Nostro Governo e di ricevere da Noi i lumi, ed il potere necessario per conoscere e propagare la Massoneria nella sua vera forma e primitiva purit. Noi ci siamo arresi al loro voti, persuasi che dando ad essi questo contrassegno della nostra benevolenza e della nostra confidenza noi avremo la doppia soddisfazione di aver travagliato per la GDADU13e per il bene dellumanit. Per questi motivi, dopo aver bastevolmente stabilita e verificata presso il Venerabile e presso molti Membri della detta Loggia la potest e lautorit, che noi abbiamo a questeffetto, Noi, con laiuto di questi medesimi Fri Flli 14li fondiamo, e creiamo in perpetuo allOriente di Napoli la presente Loggia Egiziaca e la costituiamo Loggia Madre per tutto loriente, ed occidente, attribuendole da ora in poi il Titolo distintivo della Sapienza Trionfante15, e nominando poi suoi ufficiali perpetui, ed inamovibili. Cio: Giulio De AngelisVenerabile
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Martins de Pasqualys De Las Casas, Gran Maestro dellOrdine degli Eletti Cohens. Bernard de Turkeim il giovane, Eques a Navibus 10 Frdrique-Rodolphe-Saltzmann, Eques ab Hedera. 11 Allepoca il Gran Cofto era il Generale Montamayor (1764-1841) 12 Si tratta del Rito Francese 13 Gloria del Grande Architetto dellUniverso 14 Fondatori Fratelli 15 Era il nome distintivo della prima Loggia di Cagliostro, La Sagsse Triomphante 15
Noi GCM della R 16 Egiziana allOdi Napoli vicino il giardino di Eden, preso in considerazione li costumi, zelo, e virt del nostro carissimo Fratello e Maestro Pietro Colletta 17gli
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Il simbolo significa Loggia Nel 1813 Pietro Colletta fu Maestro Venerabile della Loggia lUmanit allOriente di Napoli 16
Rispettabile Oriente Maestro delle Cerimonie 20 Gran Maestro a vita 21 Grande Fondatore 22 Grande Oratore 23 Rispettabile Loggia Madre 17
SAPIENZA
PROSPERIT
Noi GM della Ra E33 allOriente di Ancona nella Cittadella avendo preso in considerazione li costumi, zelo virt e cognizioni M del nostro Carissimo F e M Raffaele
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In questo caso si inserita linvocazione in francese: la Gloire du Grand Architecte de lUniverse. Luce 26 Onorevoli Fratelli Maestri Massoni 27 Rispettabile Grado 28 Mastro di Casa 29 Grande Rispettabilissimo Cofto Venerabile 30 Fratelli e Sorelle. Le Logge dadozione di Cagliostro iniziavano anche le donne 31 Maestro dellAntica Massoneria Egizia. 32 Gran Cofto Fondatore (Cagliostro) 33 Ercole, (della Cittadella) nome distintivo della Loggia. 18
I verbali si trovano presso lArchivio di Stato Nazionale (Archivio Borbone) Napoli Travagli di Massoneria del generale Montemayor fs 1883 libercolo n. 1
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Quanto a noi [gli Egizi] non usiamo termini semplici, bens suoni assolutamente pieni defficacia Trattato, XVI, 2. Nome, ma anche facolt o potere del divino 3 Giamblico I Misteri egiziani Rusconi, Milano 1984. 4 Plutarco De Iside e Osiride, Adelphi, Milano, 1987. 5 Cfr. in Platone il Timeo ed il Crizia 6 Proclo, I Manuali, Rusconi, Milano, 1985 7 (Thot, Ptha, Taut (pensiero) Adris, Enoch) 8 Denis Laboure Breve storia dei Riti Massonici egiziani, tratto dalla Rivista LEsprit des choses, Editions C.I.R.E.M, 1998, Trad.ne dAlexander. 9 Il Crata Repoa riportato integralmente negli allegati. 10 Court de Gbelin Le monde primitif, 1733. 11 Alexandre Lenoir, La verit originale o lAntichit della Massoneria., Parigi, 1818. In questo testo Lenoir nel capitolo dedicato al neofito trova (nel Crata Repoa), precisi riferimenti ed addirittura scene e parole del Flauto Magico di Mozart. Nessuna meraviglia: ambedue i testi derivavano direttamente dal Sethos di Terrasson. 12 George Smith The Use and Abuse of Free Masonery, London, 1783, pagg.42-42 13 Thomas Paine, Lorigine della Massoneria 14 A proposito dei gradi di questo Rito, Geille scrive: Il vero Apprendista colui che conosce e la materia e la sua preparazione volgare. Il Compagno colui che pervenuto a vedere la luna risplendente [ il separando lunare] o la perfetta fissazione al bianco. Il Maestro colui che felicemente in possesso della polvere di proiezione e che, meglio ancora, la medicina universale. 15 Gerard Galtier Maonnerie Egytienne, Rose+Croix et neuve chevalerie Ed.ons du Rocher, Paris, 1986,pg.36 16 Michel Monerau Le segrets hermtiques de La Franc-Maonnerie e les Rites de Misraim e Memphis, Ed.ons Axis Mundi, Paris, 1989. 17 Cfr. Manoscritto 345 della Biblioteca Nazionale di Roma. Esiste unaltra copia conservata ad Avignone. 18 Cfr. Adriano Cosi Storia della Fr+Erm+Mag+ di Myriam (opera inedita) 19 Cfr., negli allegati il verbale di fondazione di una Loggia di Rito Egizio a Napoli, di cui il primo Venerabile fu Pietro Colletta. 20 Ren Le Forestier La Franc Maonnerie templire et occultiste au XVII et XIX sicles. Ed.ns La Table dEmeraude, Paris. 21 Cri il Grimoire detto del Duca di Rohan, conosciuto anche da Cagliostro e che conservato alla Biblioteca dellArsenale a Parigi. 22 Cfr. negli allegati il testo del Ragon sui Nicotiniani. (Un particolare ringraziamento a Knoubis membro del Cap+Op+ Rosa Alchemica dellOr+Os+Eg+ che mi ha fraternamente aperto la sua biblioteca ed i suoi archivi.)
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INIZIAZIONE agli antichi misteri dei preti d'Egitto Tradotto dal tedesco e pubblicato dal FAnt.Bailleul A PARIS presso Ant. BAILLEUL, Editore, rue Thibautod, n.8 RENARD Libreria, via S.Anna, n.715 DELAUNAY, via Palais-Royal, galerie de bois ___________
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CRATA REPOA
o INIZIAZIONE agli antichi misteri dei sacerdoti d'Egitto ________________
Preparazione Allorch un aspirante ai misteri aveva il desiderio di entrare nell'antica societ di Crata Repoa, doveva farsi raccomandare da uno degli Iniziati. La proposizione era in genere fatta dallo stesso Re che indirizzava a questo proposito una lettera ai sacerdoti. Questi indirizzavano questaspirante dEliopoli ai dotti dell'Istituzione, a Memphis; da Memphis, lo si rinviava a Tebe 1 ove era circonciso2 (n.d.t.1). All'aspirante era imposto un regime particolare; gli sinterdiva l'uso di certi alimenti3, anche del vino, fino a che avesse ottenuto, in un grado superiore, il permesso di berne di tanto in tanto. Lo si obbligava a passare molti mesi, come un prigioniero, in un sotterraneo, dove era abbandonato alle sue riflessioni; aveva comunque il permesso di scrivere, per descrivere le sue idee e le sue sensazioni. Queste erano poi esaminate attentamente e servivano a conoscere il grado della sua intelligenza. Arrivato il momento di lasciare il sotterraneo, dove lo si conduceva in una galleria sostenuta da colonne d'Ermete, sulle quali erano incise delle sentenze che gli si faceva apprendere a memoria.4 Quando il candidato le avesse imparate, un membro della societ avente il nome di Thesmosfores5 gli si avvicinava, tendendo in mano un grande staffile, per contenere il popolo davanti alla porta detta dei profani, per la quale sintroduceva il Recipiendario in una grotta. L gli si bendava gli occhi, legandogli le mani con dei lacci elastici. PRIMO GRADO Pastophoris O Apprendista, incaricato della guardia dell'ingresso che conduceva alla Porta degli uomini. Il Recipiendario essendo pronto nella Grotta, il Thesmophores lo, prendeva per la mano6 e lo presentava alla Porta degli uomini 7 Al suo arrivo, il Tesmoforo toccava sulla spalla del Pastoforo (uno degli Apprendisti precedentemente ricevuti) che era di guardia all'esterno e l'invitava ad
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SECONDO GRADO Necocoris Se il Pastophoris, durante l'anno del suo apprendistato aveva dato prove della sua intelligenza, gli si imponeva un digiuno severo, per prepararlo a diventare Necocoris.19 Passato quindi questo anno, era messo in una camera oscura, chiamata Endimion20 Delle belle donne gli servivano dei piatti deliziosi, per rianimare le sue forze esauste. Erano le spose dei sacerdoti, ed andavano a visitarlo anche le vergini (n.d.t.3) consacrate a Diana. Queste lo eccitavano all'amore con ogni sorta di moine, ma il neofito doveva trionfare su questa difficile prova, per provare l'impero che deteneva su se stesso. Dopo averla subita, il Thesmophores lo veniva a trovare e gli poneva diverse domande . Se il Neocoris rispondeva correttamente, lo si introduceva nell'assemblea. Lo Stolista (o Aspergitore) gli gettava dell'acqua addosso per purificarlo; e gli simponeva di affermare che si era
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TERZO GRADO La porta della Morte Il nuovo Iniziato riceveva il nome di Melanophoris (N.d.T.6) L'intelligenza e la buona condotta del Neofito l'aveva reso degno di questo grado, come gli si dichiarava al momento della Ricezione. Era condotto dal Thesophores in un vestibolo al disopra dell'entrata del quale era scritto: porta della Morte, Questo vestibolo era pieno di specie differenti di mummie e di feretri decorati; dei disegni analoghi affrescavano le pareti. Siccome era il luogo dove si deponevano i morti il nuovo Melanophoris vi trovava i Paraskistes26 e gli Heroi27 che accompivano il loro lavoro. Nel mezzo era sistemato il feretro di Osiride che, a causa del suo assassinio supposto recente, portava ancora delle tracce di sangue. Si domandava al nuovo Melanophoris se aveva preso parte all'assassinio del suo maestro . Dopo una risposta negativa, due Tapixeytes28 si impadronivano di lui. Lo si conduceva in una sala ove erano gli altri Melanophoris vestiti di nero. Il re stesso, che assisteva sempre a questa cerimonia, riceveva il Recipiendario graziosamente, presentandogli una corona d'oro che gli proponeva di accettare, se si credeva abbastanza coraggioso da sostenere le prove che si andava a fargli subire. Ma il nuovo Melanophoris, conoscendo che doveva rifiutare questa corona, la gettava ai suoi piedi.29 Subito il Re gridava :"Oltraggio, vendetta" e impadronendosi dell'ascia dei sacrifici, colpiva (dolcemente) il Melanophoris alla testa30 I due Tapixeytes rovesciavano il Recipendario; i Paraskistes lo avvolgevano nelle bende da mummia. Dopo questa azione tutti gli assistenti piangevano attorno a lui. Lo si trasportava verso una porta ove era scritto: Santuario degli Spiriti. Al momento in cui si apriva, dei colpi di tuono si facevano sentire, dei lampi brillavano ed il preteso morto si trovava attorniato dal fuoco.31 Caronte s'impadroniva di lui come se fosse lo spirito di un defunto, e lo sprofondava dai giudici delle rive oscure. Plutone, assiso sul suo trono, avente ai suoi lati Radamante e Minosse, cos come Alectone Nitteo, Alaster e Orfeo.32 Questo temibile tribunale gli indirizzava delle domande severe su tutto il corso della sua vita: infine, lo condannava ad errare in queste gallerie sotterranee. Lo si sbarazzava infine di tutto ci che lo avviluppava e di tutto l'apparato mortuario. Riceveva poi delle nuove istruzioni, cos concepite: 1 Non aver mai sete di sangue, ed assistere i membri della societ, quando la loro vita fosse in pericolo.
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QUARTO GRADO Battaglia delle Ombre33 Chistophoris Il tempo della collera durava ordinariamente diciotto mesi: quando era passato il Thesmophores veniva a vedere l'Iniziato, lo salutava graziosamente e l'invitava a seguirlo, dopo averlo armato di una spada e di uno scudo. Percorrevano delle gallerie oscure. Improvvisamente, degli uomini orribilmente mascherati, circondati di serpenti e con torce in mano, attaccavano l'Iniziato, gridandogli "Panis". Il Thesmophores lo incitava ad affrontare il pericolo ed a superare l'ostacolo. Si difendeva allora con coraggio, ma soccombeva poi per il numero. Gli si bendava allora gli occhi e gli si passava una corda al collo, con la quale era trainato per terra sino alla sala dove doveva ricevere un nuovo grado. Le ombre si dileguavano improvvisamente, emettendo altre grida. Lo si alzava e lo si introduceva, estenuato fino al punto di poter appena sostenersi, nell'assemblea. La luce gli era resa ed i suoi occhi erano colpiti dalle pi brillanti decorazioni: la sala offriva una collezione dei pi bei quadri. Il re stesso sedeva accanto al Demiurgos.34 Al di sotto di questi alti personaggi, erano assisi gli Stolista (purificatore attraverso l'acqua); lo Ierostolista (Segretario), portante una piuma nei capelli. (n.d.t.7) Lo Zacoris (tesoriere) ed il Komastis (incaricato dei banchetti). Tutti portavano l'alideo.35 L'Odos (l'oratore, l'edo) pronunciava un discorso, nel quale felicitava il nuovo Chistophoris del suo coraggio e sulla sua risoluzione; l'invitava a perseverare: perch questa non era ancora la met dei travagli che doveva subire per fornire completamente le sue prove. Gli si presentava una coppa riempita di una bevanda molto amara, e che si appellava Ciceone e ci si assicurava che la bevesse interamente.36 Lo si rivestiva di diversi ornamenti. Riceveva lo scudo di Iside, o quello di Minerva; lo si calzava con i coturni di Anubis (gli stessi di Mercurio) e lo si copriva del mantello d'Orci, ornato del suo cappuccio. Gli si ordinava di brandire una scimitarra che gli era presentata e di tagliare la testa di un individuo che avrebbe trovato nel fondo di una caverna pi lontana, dove avrebbe dovuto penetrare e di riportarla al Re. Nello stesso momento, ciascun membro gridava: "Niobe, ecco la caverna del nemico" Entrandovi, percepiva la figura di una bellissima donna: questa era composta da pelli finissime o di vesciche, cos artisticamente fatta da sembrare viva. Il nuovo Chistophoris si avvicinava, la prendeva per i capelli e le tagliava la testa, presentandola poi al Re ed al Demiurgo. Dopo aver applaudito alla sua eroica azione, gli si annunciava che era la testa della Gorgona37 ,sposa di Tifone, che aveva decapitato. Questa aveva reso possibile l'assassinio di Osiride. Si
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QUINTO GRADO Balahates Il Chistophoris aveva il diritto di domandare questo grado, che il Demiurgo non poteva rifiutargli. Condotto nel luogo ove si riuniva immediatamente l'assemblea, era ricevuto da tutti i suoi membri. In seguito, lo si introduceva in un'altra sala disposta per una rappresentazione teatrale. La era, in qualche modo, solo spettatore, in quanto ognuno dei membri prendeva parte all'azione. Un personaggio, chiamato Orus, accompagnato da molti Balahates portanti delle torce, camminava per la sala, come se cercasse qualche cosa. Orus sguainava la spada al momento d'arrivare alla porta di una caverna da cui uscivano delle fiamme; l'assassino Tifone era nel fondo, seduto e con l'aria abbattuta. Orus si avvicinava: Tifone si alzava e si mostrava come stupefatto: cento teste si levavano dalle sue spalle; tutto il suo corpo era coperto di scaglie e le sue braccia avevano una lunghezza smisurata. Senza lasciarsi scoraggiare da questo aspetto spaventevole, Orus si avanzava verso il mostro, lo atterrava e lo sottometteva. Dopo essere stato decapitato, il suo cadavere era gettato nella caverna, da dove non cessavano di uscire torrenti di fuoco; senza proferire una parola, si mostrava questa orribile testa a tutti gli assistenti. Questa cerimonia terminava per l'istruzione che Tifone significava il fuoco, uno degli agenti pi terribili, ma senza il quale niente si poteva fare a questo mondo: che Orus era l'emblema del lavoro e dell'industria, con l'aiuto del quale l'uomo esegue delle grandi e utili imprese, pervenendo a domate la violenza del fuoco, a dirigere la sua potenza, e ad appropriarsi dei suoi effetti. Il Balahates apprendeva, in questo grado, la chimica, l'arte di scomporre le sostanze e di combinare i metalli. Era padrone di assistere, quando lo voleva, alle ricerche ed alle esperienze che si faceva in questa scienza. Per questa ragione la parola d'ordine era: Chymis.
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DEGLI OFFICI E DELL'ABBIGLIAMENTO 1. Il Demiurgo - Capo ispettore della societ, portava un vestito azzurro-cielo, ricamato di stelle e di una cintura gialla.57 Aveva al collo uno zaffiro contornato di brillanti, sospeso ad una catena d'oro. Era, nel contempo, giudice supremo di tutti i paesi. 1. Lo Jerofante era vestito quasi nello stesso modo, con la sola differenza che portava una croce sul petto. 2. Lo Stolista, incaricato della purificazione del Recipiendario per mezzo dellacqua, portava un vestito bianco plissettato, e delle scarpe di forma particolare. Era anche responsabile del guardaroba. 3. Lo Jerostolista (segretario) aveva una piuma nella parrucca, e teneva in mano un vaso di forma cilindrica, chiamato Canonicon che conteneva l'inchiostro per scrivere. .4. Il Thesmophores era incaricato di dirigere ed introdurre gli Iniziati. .5. Lo Zacoris copriva le funzioni di tesoriere. 6. Il Komastis aveva cura della tavola e dei banchetti. Aveva sotto di lui i Pastophores. 7. L'Odos era oratore e carmista BANCHETTI Avanti di mettersi a tavola, tutti i membri erano obbligati a lavarsi. Il vino era interdetto e non potevano far uso che di una bevanda simile alla nostra birra moderna. Si faceva girare attorno alla tavola uno scheletro umano, o un Butoi (Sarcofago), figura di cordoglio. L'Odos intonava il Maneros, inno che cominciava cos: " O morte ! vieni all'ora convenuta". Tutti i commensali facevano coro. Finito il pasto, ciascun si ritirava: gli uni alle loro occupazioni, gli altri a dedicarsi alla meditazione; la maggior parte, secondo l'ora, gustavano le dolcezze del sonno, all'eccezione di quelli che erano al turno di veglia per introdurre per la Porta degli Dei (Birantha) gli Iniziati del sesto grado, che dovevano fare le osservazioni celesti; questi erano obbligati ad osservare l'intera notte ed a collaborare o di dirigere i lavori astronomici
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NOTE Porfirio, Vita di Pitagora Erotodo, libro 2 - Clemente d'Alessandria, Stromata. I (n.d.t.1) Non stato ancora chiarito se la circoncisione nell'antico Egitto aveva carattere di massa, come fra gli Ebrei, o se era invece caratteristica dalcune classi sociali, rituali o sacerdotali. 3 Legumi e pesci 4 Giamblico, de Mysteriis. Pausania libro I, racconta espressamente che queste colonne si trovavano in certi sotterranei presso Tebe. 5 L'Introduttore La terminazione dei nomi in us sono qui, per la maggior parte variati in es e in os, seguendo il dialetto egizio. 6 Apuleio, de Metam. , libro II 7 Cicerone, de Legibus, libro II, Mysteris ex agresti inanique vita exculti ad humanitatem et mitigati sumus. 8 Vedere le raffigurazioni delle piramidi, dove questa scena si svolge naturalmente. 9 Plutarco, in Lacon. Apoph., verb. Lysander. 10 Histoire du Ciel. tomo I, pg.44 11 Eusebio Cesar. Preparat. Evangel. - Clemente d'Alessandria. Admonit. ad Gent. 12 Alexander ab Alexandro, libro 5, cap.10 13 Eusebio, Demonst. Evang. libro I (n.d.t2) Beth-el (pietra divina) 14 Origene, Cont.Cels. pg.34 traduzione di Bouchereau 15 Eusebio, Preparat.Evangel., 1-13 - Clemente d'Alessandria, Admonit. ad Gent 16 . Giamblico, Vita di Pitagora 17 Plutarco, di Iside ed Osiride 18 Giamblico, Vita di Pitagora 19 Annobius, libro V 20 Endimion significa Grotta iniziatica n.d.t.3) In questo ambito verginit significa vir-agens, ovverosia la forza virile che suscitata dalla femmina, ma che deve essere conservata ed indirizzata per altri scopi. Per una donna, essere "vergine" da un punto di vista rituale significava soltanto non aver procreato. 21 Giulio Firmico Materno, capitolo 2, dice che era un serpente artificiale e dorato. 22 Gli Egiziani possedevano ancora l'arte di privare i serpenti del loro veleno. 23 Si trovano delle rappresentazioni simili nella "Grande aula romana" pg.94 24 Clemente d'Alessandria, in Protept. dice qualcosa di consimile. 25 Lo si trova ancora in qualche disegno nell'opera di M.Norden. (n.d.t) Questo segno, (braccio destro sopra il sinistro) detto "dell'Adepto" era talmente diffuso nell'area mediterranea e mediorentale da esser stato tramesso dal cristianesimo ai nostri giorni attraverso l'iconografia sia religiosa che iniziatica. (n.t.d.4) Il lavaggio o manutenzione delle colonne (su cui era iscritta la conoscenza) era inteso sia in senso letterale che simbolico. Il primo grado infatti apprende, il secondo conserva, il terzo trasmette. (n.t.d.5) Il "Nero" o lOscuro". 26 Quelli che lavoravano sui cadaveri. 27 Gli uomini consacrati che gli imbalsamavano. 28 I becchini 29 Tertulliano, de Baptysmo, capitolo 5 30 L'imperatore Commodo, immedesimandosi un giorno in questa parte, la svolse in un modo cos serio da farlo diventare tragico.
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INIZIAZIONE agli antichi misteri dei preti d'Egitto Tradotto dal tedesco e pubblicato dal FAnt.Bailleul A PARIS
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CRATA REPOA
o INIZIAZIONE agli antichi misteri dei sacerdoti d'Egitto ________________
Preparazione Allorch un aspirante ai misteri aveva il desiderio di entrare nell'antica societ di Crata Repoa, doveva farsi raccomandare da uno degli Iniziati. La proposizione era in genere fatta dallo stesso Re che indirizzava a questo proposito una lettera ai sacerdoti. Questi indirizzavano questaspirante dEliopoli ai dotti dell'Istituzione, a Memphis; da Memphis, lo si rinviava a Tebe 1 ove era circonciso2 (n.d.t.1). All'aspirante era imposto un regime particolare; gli sinterdiva l'uso di certi alimenti3, anche del vino, fino a che avesse ottenuto, in un grado superiore, il permesso di berne di tanto in tanto. Lo si obbligava a passare molti mesi, come un prigioniero, in un sotterraneo, dove era abbandonato alle sue riflessioni; aveva comunque il permesso di scrivere, per descrivere le sue idee e le sue sensazioni. Queste erano poi esaminate attentamente e servivano a conoscere il grado della sua intelligenza. Arrivato il momento di lasciare il sotterraneo, dove lo si conduceva in una galleria sostenuta da colonne d'Ermete, sulle quali erano incise delle sentenze che gli si faceva apprendere a memoria.4 Quando il candidato le avesse imparate, un membro della societ avente il nome di Thesmosfores5 gli si avvicinava, tendendo in mano un grande staffile, per contenere il popolo davanti alla porta detta dei profani, per la quale sintroduceva il Recipiendario in una grotta. L gli si bendava gli occhi, legandogli le mani con dei lacci elastici. PRIMO GRADO Pastophoris O Apprendista, incaricato della guardia dell'ingresso che conduceva alla Porta degli uomini. Il Recipiendario essendo pronto nella Grotta, il Thesmophores lo, prendeva per la mano6 e lo presentava alla Porta degli uomini 7 Al suo arrivo, il Tesmoforo toccava sulla spalla del Pastoforo (uno degli Apprendisti precedentemente ricevuti) che era di guardia all'esterno e l'invitava ad annunciare il Recipiendario; il Pastoforo bussava allora alla porta del Tempio8 Il Neofita rispondeva alle domande che gli erano poste all'ingresso ed era introdotto. Lo Jerofante gli poneva altre domande su differenti soggetti ed il Recipiendario doveva rispondere in maniera categorica.9 Lo si faceva in seguito viaggiare nel recinto della Birantha10, e nel frattempo, si cercava di spaventarlo con dei lampi, dei tuoni, producendo artificialmente attorno a lui gli effetti della grandine, della tempesta e del fulmine11.Se non si lasciava troppo spaventare e se non si era troppo sconcertato, il Menies, o lettore delle leggi, gli leggeva le costituzioni della societ del Crata Repoa, che era obbligato a promettere di conformarsi. Dopo questadesione il Thesmophores lo conduceva, a testa nuda, davanti lo Jerofante; qui singinocchiava; gli si metteva la punta di una spada sulla gola e gli
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SECONDO GRADO Necocoris Se il Pastophoris, durante l'anno del suo apprendistato aveva dato prove della sua intelligenza, gli si imponeva un digiuno severo, per prepararlo a diventare Necocoris.19 Passato quindi questo anno, era messo in una camera oscura, chiamata Endimion20 Delle belle donne gli servivano dei piatti deliziosi, per rianimare le sue forze esauste. Erano le spose dei sacerdoti, ed andavano a visitarlo anche le vergini (n.d.t.3) consacrate a Diana. Queste lo eccitavano all'amore con ogni sorta di moine, ma il neofito doveva trionfare su questa difficile prova, per provare l'impero che deteneva su se stesso. Dopo averla subita, il Thesmophores lo veniva a trovare e gli poneva diverse domande . Se il Neocoris rispondeva correttamente, lo si introduceva nell'assemblea. Lo Stolista (o Aspergitore) gli gettava dell'acqua addosso per purificarlo; e gli simponeva di affermare che si era sempre condotto con saggezza e castit. Dopo questa dichiarazione, il Thesmophores correva verso di lui, tendendo nelle mani un serpente vivo che gli gettava sul corpo, ritirandolo poi con il fondo
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TERZO GRADO La porta della Morte Il nuovo Iniziato riceveva il nome di Melanophoris (N.d.T.6) L'intelligenza e la buona condotta del Neofito l'aveva reso degno di questo grado, come gli si dichiarava al momento della Ricezione. Era condotto dal Thesophores in un vestibolo al disopra dell'entrata del quale era scritto: porta della Morte, Questo vestibolo era pieno di specie differenti di mummie e di feretri decorati; dei disegni analoghi affrescavano le pareti. Siccome era il luogo dove si deponevano i morti il nuovo Melanophoris vi trovava i Paraskistes26 e gli Heroi27 che accompivano il loro lavoro. Nel mezzo era sistemato il feretro di Osiride che, a causa del suo assassinio supposto recente, portava ancora delle tracce di sangue. Si domandava al nuovo Melanophoris se aveva preso parte all'assassinio del suo maestro . Dopo una risposta negativa, due Tapixeytes28 si impadronivano di lui. Lo si conduceva in una sala ove erano gli altri Melanophoris vestiti di nero. Il re stesso, che assisteva sempre a questa cerimonia, riceveva il Recipiendario graziosamente, presentandogli una corona d'oro che gli proponeva di accettare, se si credeva abbastanza coraggioso da sostenere le prove che si andava a fargli subire. Ma il nuovo Melanophoris, conoscendo che doveva rifiutare questa corona, la gettava ai suoi piedi.29 Subito il Re gridava :"Oltraggio, vendetta" e impadronendosi dell'ascia dei sacrifici, colpiva (dolcemente) il Melanophoris alla testa30 I due Tapixeytes rovesciavano il Recipendario; i Paraskistes lo avvolgevano nelle bende da mummia. Dopo questa azione tutti gli assistenti piangevano attorno a lui. Lo si trasportava verso una porta ove era scritto: Santuario degli Spiriti. Al momento in cui si apriva, dei colpi di tuono si facevano sentire, dei lampi brillavano ed il preteso morto si trovava attorniato dal fuoco.31 Caronte s'impadroniva di lui come se fosse lo spirito di un defunto, e lo sprofondava dai giudici delle rive oscure. Plutone, assiso sul suo trono, avente ai suoi lati Radamante e Minosse, cos come Alectone Nitteo, Alaster e Orfeo.32 Questo temibile tribunale gli indirizzava delle domande severe su tutto il corso della sua vita: infine, lo condannava ad errare in queste gallerie sotterranee. Lo si sbarazzava infine di tutto ci che lo avviluppava e di tutto l'apparato mortuario. Riceveva poi delle nuove istruzioni, cos concepite: 1 Non aver mai sete di sangue, ed assistere i membri della societ, quando la loro vita fosse in pericolo. 2 Non lasciar mai un morto senza sepoltura. 3 Attendere una resurrezione dei morti ed un giudizio futuro.(a) (n.d.t.6)
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QUARTO GRADO Battaglia delle Ombre33 Chistophoris Il tempo della collera durava ordinariamente diciotto mesi: quando era passato il Thesmophores veniva a vedere l'Iniziato, lo salutava graziosamente e l'invitava a seguirlo, dopo averlo armato di una spada e di uno scudo. Percorrevano delle gallerie oscure. Improvvisamente, degli uomini orribilmente mascherati, circondati di serpenti e con torce in mano, attaccavano l'Iniziato, gridandogli "Panis". Il Thesmophores lo incitava ad affrontare il pericolo ed a superare l'ostacolo. Si difendeva allora con coraggio, ma soccombeva poi per il numero. Gli si bendava allora gli occhi e gli si passava una corda al collo, con la quale era trainato per terra sino alla sala dove doveva ricevere un nuovo grado. Le ombre si dileguavano improvvisamente, emettendo altre grida. Lo si alzava e lo si introduceva, estenuato fino al punto di poter appena sostenersi, nell'assemblea. La luce gli era resa ed i suoi occhi erano colpiti dalle pi brillanti decorazioni: la sala offriva una collezione dei pi bei quadri. Il re stesso sedeva accanto al Demiurgos.34 Al di sotto di questi alti personaggi, erano assisi gli Stolista (purificatore attraverso l'acqua); lo Ierostolista (Segretario), portante una piuma nei capelli. (n.d.t.7) Lo Zacoris (tesoriere) ed il Komastis (incaricato dei banchetti). Tutti portavano l'alideo.35 L'Odos (l'oratore, l'edo) pronunciava un discorso, nel quale felicitava il nuovo Chistophoris del suo coraggio e sulla sua risoluzione; l'invitava a perseverare: perch questa non era ancora la met dei travagli che doveva subire per fornire completamente le sue prove. Gli si presentava una coppa riempita di una bevanda molto amara, e che si appellava Ciceone e ci si assicurava che la bevesse interamente.36 Lo si rivestiva di diversi ornamenti. Riceveva lo scudo di Iside, o quello di Minerva; lo si calzava con i coturni di Anubis (gli stessi di Mercurio) e lo si copriva del mantello d'Orci, ornato del suo cappuccio. Gli si ordinava di brandire una scimitarra che gli era presentata e di tagliare la testa di un individuo che avrebbe trovato nel fondo di una caverna pi lontana, dove avrebbe dovuto penetrare e di riportarla al Re. Nello stesso momento, ciascun membro gridava: "Niobe, ecco la caverna del nemico" Entrandovi, percepiva la figura di una bellissima donna: questa era composta da pelli finissime o di vesciche, cos artisticamente fatta da sembrare viva. Il nuovo Chistophoris si avvicinava, la prendeva per i capelli e le tagliava la testa, presentandola poi al Re ed al Demiurgo. Dopo aver applaudito alla sua eroica azione, gli si annunciava che era la testa della Gorgona37 ,sposa di Tifone, che aveva decapitato. Questa aveva reso possibile l'assassinio di Osiride. Si sceglieva questa circostanza per esortarlo ad essere sempre il vendicatore di ogni maleficio.
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QUINTO GRADO Balahates Il Chistophoris aveva il diritto di domandare questo grado, che il Demiurgo non poteva rifiutargli. Condotto nel luogo ove si riuniva immediatamente l'assemblea, era ricevuto da tutti i suoi membri. In seguito, lo si introduceva in un'altra sala disposta per una rappresentazione teatrale. La era, in qualche modo, solo spettatore, in quanto ognuno dei membri prendeva parte all'azione. Un personaggio, chiamato Orus, accompagnato da molti Balahates portanti delle torce, camminava per la sala, come se cercasse qualche cosa. Orus sguainava la spada al momento d'arrivare alla porta di una caverna da cui uscivano delle fiamme; l'assassino Tifone era nel fondo, seduto e con l'aria abbattuta. Orus si avvicinava: Tifone si alzava e si mostrava come stupefatto: cento teste si levavano dalle sue spalle; tutto il suo corpo era coperto di scaglie e le sue braccia avevano una lunghezza smisurata. Senza lasciarsi scoraggiare da questo aspetto spaventevole, Orus si avanzava verso il mostro, lo atterrava e lo sottometteva. Dopo essere stato decapitato, il suo cadavere era gettato nella caverna, da dove non cessavano di uscire torrenti di fuoco; senza proferire una parola, si mostrava questa orribile testa a tutti gli assistenti. Questa cerimonia terminava per l'istruzione che Tifone significava il fuoco, uno degli agenti pi terribili, ma senza il quale niente si poteva fare a questo mondo: che Orus era l'emblema del lavoro e dell'industria, con l'aiuto del quale l'uomo esegue delle grandi e utili imprese, pervenendo a domate la violenza del fuoco, a dirigere la sua potenza, e ad appropriarsi dei suoi effetti. Il Balahates apprendeva, in questo grado, la chimica, l'arte di scomporre le sostanze e di combinare i metalli. Era padrone di assistere, quando lo voleva, alle ricerche ed alle esperienze che si faceva in questa scienza. Per questa ragione la parola d'ordine era: Chymis.
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DEGLI OFFICI E DELL'ABBIGLIAMENTO 1. Il Demiurgo - Capo ispettore della societ, portava un vestito azzurro-cielo, ricamato di stelle e di una cintura gialla.57 Aveva al collo uno zaffiro contornato di brillanti, sospeso ad una catena d'oro. Era, nel contempo, giudice supremo di tutti i paesi. 1. Lo Jerofante era vestito quasi nello stesso modo, con la sola differenza che portava una croce sul petto. 2. Lo Stolista, incaricato della purificazione del Recipiendario per mezzo dellacqua, portava un vestito bianco plissettato, e delle scarpe di forma particolare. Era anche responsabile del guardaroba. 3. Lo Jerostolista (segretario) aveva una piuma nella parrucca, e teneva in mano un vaso di forma cilindrica, chiamato Canonicon che conteneva l'inchiostro per scrivere. .4. Il Thesmophores era incaricato di dirigere ed introdurre gli Iniziati. .5. Lo Zacoris copriva le funzioni di tesoriere. 6. Il Komastis aveva cura della tavola e dei banchetti. Aveva sotto di lui i Pastophores. 7. L'Odos era oratore e carmista BANCHETTI Avanti di mettersi a tavola, tutti i membri erano obbligati a lavarsi. Il vino era interdetto e non potevano far uso che di una bevanda simile alla nostra birra moderna. Si faceva girare attorno alla tavola uno scheletro umano, o un Butoi (Sarcofago), figura di cordoglio. L'Odos intonava il Maneros, inno che cominciava cos: " O morte ! vieni all'ora convenuta". Tutti i commensali facevano coro. Finito il pasto, ciascun si ritirava: gli uni alle loro occupazioni, gli altri a dedicarsi alla meditazione; la maggior parte, secondo l'ora, gustavano le dolcezze del sonno, all'eccezione di quelli che erano al turno di veglia per introdurre per la Porta degli Dei (Birantha) gli Iniziati del sesto grado, che dovevano fare le osservazioni celesti; questi erano obbligati ad osservare l'intera notte ed a collaborare o di dirigere i lavori astronomici
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Porfirio, Vita di Pitagora Erotodo, libro 2 - Clemente d'Alessandria, Stromata. I (n.d.t.1) Non stato ancora chiarito se la circoncisione nell'antico Egitto aveva carattere di massa, come fra gli Ebrei, o se era invece caratteristica dalcune classi sociali, rituali o sacerdotali. 3 Legumi e pesci
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