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La storia magari non sar originalissima, ma narrata davvero con freschezza e piena di quelle piccole cose che pi o meno

o penso che ricordiamo tutti relative ad un amore non corrisposto: tanto peggio se rivolto verso il migliore amico che, con gli occhi foderati di prosciutto, ti st spesso tra i piedi e non ti da spazio per poterlo dimenticare, mentre magari ti chiede consigli per far centro (altrove) e ti racconta le sue pene d'amore. Un amore non corrisposto che resiste nel tempo anche se ti fa a brandelli giorno dopo giorno in quell'altalena perversa di gioia e tormento e al quale Anna, la protagonista, si sforza di dare una giustificazione: l'imprinting. La figura di Marco invece, nella sua ottusa presunzione non far fare inizialmente salti di gioia, ma cos deve essere per caratterizzare la storia nella giusta dimensione, descritta al tempo stesso con simpatica ironia e consapevole sconforto.

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Grazie a tutti coloro che mi hanno incoraggiato a riprendere in mano questo vecchio manoscritto e a fargli finalmente vedere la luce. Un ringraziamento particolare a tutti i lettori del mio blog, senza di voi non ce lavrei mai fatta.

E stata la musica a guidarmi nella stesura di questo romanzo, e andrebbe letto ascoltando queste canzoni: You belong with me, di Taylor Swift Only when I sleep, dei The Coors What can I do to make you love me?, dei The Coors Number one, delle Atomic kitten My immortal, degli Evanescence Id do anything, dei Simple plan Dream of you, di Anastacia Secretly, degli Skunk Anansie All I ever wanted, di Mariah Carey I would do anything for love, dei Meat Loaf Everything, dei Lifehouse Untitled, dei Simple Plan Ive been thinking about you, di Mariah Carey Now that you love me, delle Alices Band

IMPRINTING LOVE

Can't you see that I'm the one who understands you? Been here all along, so why can't you see? You belong with me Standing by and waiting at your back door All this time, how could you not know? Baby, you belong with me, you belong with me You belong with me Have you ever thought just maybe You belong with me? You belong with me Taylor Swift

Capitolo 1 L'imprinting un tipo di apprendimento che si verifica solo nei primi istanti di vita dei cuccioli di vertebrato e per il quale i piccoli imparano a seguire il primo oggetto che essi vedono (normalmente, un genitore). I giovani di certe specie, come le anatre, anche se sono "programmati" per riconoscere la propria specie, devono rapidamente imparare a distinguere i propri genitori da tutti gli altri adulti. Nelle anatre, gli anatroccoli appena usciti dall'uovo, seguono il primo oggetto in movimento che produca un richiamo tipico di quella specie, che comunica l'ordine a mettersi in movimento. Enciclopedia medica una verit universalmente riconosciuta che lavorare anche il fine settimana sia un vero e proprio sacrilegio, ma purtroppo alcuni di noi devono farlo se vogliono mettere da parte qualche risparmio. Io faccio parte di questa categoria. Insieme a due mie amiche, Livia e Samantha, possiedo una piccola libreria. Per risparmiare, non abbiamo assunto nessun impiegato e nessun commesso, perci ci occupiamo noi di tutto: pulire, sistemare, ordinare, vendere... E questo implica avere a che fare con i clienti pi problematici. Tra i nostri affezionati possiamo contare madri troppo apprensive e permissive con al seguito figli super viziati e maleducati, pensionati in cerca di libri introvabili e fuori commercio da secoli, persone pronte alla rissa alla minima provocazione, ubriaconi, e chi pi ne ha pi ne metta. Una cosa certa, sono poche le giornate di lavoro noiose. Oggi sabato, perci la libreria apre pi tardi del solito e, insieme a Livia, sto sistemando una fila di libri sullo scaffale vicino alla finestra. Samantha invece, non volendo rovinarsi le unghie che si appena fatta ricostruire, occupata a leggere una rivista su un tavolino vicino alla cassa. Allimprovviso qualcosa di nero sfreccia davanti alla vetrina, guardo fuori, e vedo una scintillante macchina sportiva nera parcheggiare proprio davanti al negozio. Non so chi sia il proprietario di questauto, n sono in grado di riconoscerne marca e modello, ma persino una che non si intende affatto di automobili, come la sottoscritta, deve ammettere che una bellezza: decappottabile, sportiva, elegante e sicuramente molto costosa. Senza dubbio si tratta di qualche turista, che non sa che la libreria chiusa il sabato mattina. Disinteressata, sto per distogliere lo sguardo dalla vetrina per

riprendere il mio lavoro, quando la portiera si apre e una testa di capelli castani molto familiare (la riconoscerei in capo al mondo) sbuca fuori dalla vettura. E Marco. Il mio cuore sobbalza e poi prende a battere come un tamburo contro il mio sterno. Marco il mio migliore amico, ma soprattutto luomo di cui sono, da sempre, innamorata senza speranza e... Si ricordato del mio compleanno! addirittura venuto a trovarmi di persona! Non ci posso credere. Di solito mi manda biglietti di scuse, in ritardo, affermando che il lavoro lo tiene troppo occupato, ma, che appena sar libero, verr a trovarmi per farsi perdonare. Non mai libero dal lavoro, almeno non per me. Ma oggi venuto fin qui! Dio, come sono felice! Nonostante si scordi sistematicamente del mio compleanno, lui davvero un buon amico, e lo dico sinceramente, infatti, nonostante la mia infatuazione, non sono cieca ai suoi difetti. Marco un po egocentrico e vanesio, molto distratto e fissato col lavoro, ma sotto sotto sa essere generoso e gentile, se vuole; peccato che non lo voglia spesso. Il suo problema che la vita gli ha servito tutto su un piatto dargento: bellezza, intelligenza, fascino, carisma e una madre che lo ama, pur lasciandolo libero di fare la sua vita; e cos lui crede che tutto gli sia dovuto. Nonostante tutti i suoi difetti, per, io lo amo senza speranza. Lo amavo gi, quando, a cinque anni, dopo una brutta caduta, mi aveva consolato e riportato a casa sulle sue spalle. Il problema che lui non mi ama, mi considera solo una cara amica, quasi una sorellina minore. Inutile dire che non gli ho mai rivelato quali sono i miei veri sentimenti nei suoi confronti, e continuo a soffrire in silenzio. Lo so che avrei dovuto superare questa mia infatuazione, ma non ci riesco, lo amo oggi come venti anni fa. Non riesco a smettere. Sono giunta allamara conclusione per, che non sia mia la colpa di questo assurdo e permanente sentimento, ma dellimprinting. S, insomma, si dice che gli anatroccoli quando escono dalluovo riconoscono come madre e seguono assiduamente la prima cosa che vedono, b forse quello che successo a me. Mia madre mi ha raccontato, infatti, che la seconda persona che mi ha tenuta in braccio e coccolata appena nata, dopo lei stessa, stato il piccolo Marco di cinque anni, il figlio della sua migliore amica e vicina di casa, che sembrava affascinato da quellesserino tutto rosso e raggrinzito che ero allora. Quindi, la colpa solo dellimprinting se non riesco a innamorarmi di altri uomini e se mi struggo per lui, non mia. Ma tutto questo ora non importa, lui qui per il mio compleanno. E io sono addirittura raggiante, mentre lo vedo avvicinarsi alla porta della mia libreria e bussare. Non vedono che siamo chiusi? si lamenta Livia, dietro di me. Grazie al cielo, dalla sua postazione Samantha non pu vedere attraverso la

vetrina, altrimenti si sarebbe gi precipitata fuori ad accogliere Marco. Anche se felicemente sposata con Alessandro, infatti, non disdegna mangiare con gli occhi tutti i clienti carini. E Marco pi che carino. A trentanni nel fiore degli anni, con un fisico asciutto ed elegante che si accorda perfettamente con il suo viso angelico. alto 1 metro e 80 e il suo gusto nel vestire lo fa sembrare ancora pi alto, ha una vera mania per le giacche e le indossa tutto lanno. Per esempio, in inverno possono andare da un soffice tweed a modelli pi sportivi, mentre in estate sceglie giacche di lino o di lana leggera in colori neutri e abbinate a magliette durante il giorno e camice di seta la sera. Non ho mai visto Marco con una cravatta, e non so se le indossa qualche volta, purtroppo non lho mai potuto vedere tutto vestito elegante per un appuntamento. Ho deciso di andare avanti per la mia strada, di scordarlo, di cercare di superare la mia stupida infatuazione per lui, ma, ora che lho davanti ai miei occhi, mi manca la forza danimo per mettere in pratica questa decisione. In fondo ho tempo, sono giovane, se tra cinque anni non sar ancora riuscita a fargli ricambiare i miei sentimenti, smetter di sperare. Oggi ha abbandonato il suo amato lavoro in un giorno lavorativo, e ha guidato dalla citt fino a qui, solo per vedermi per il mio compleanno, questo deve pur significare qualcosa. Che strazio! Ma non riescono a leggere il cartello degli orari appeso fuori dalla porta? si lamenta Samantha, mentre Marco bussa ancora una volta. qualcuno che conosco. dico, e mi affretto a raggiungere la porta. Ma non sono abbastanza rapida. Samantha si avvicina alla vetrina, guarda fuori, e il suo atteggiamento cambia immediatamente, quando vede Marco: Fallo entrare, non vorrai mica lasciarlo l fuori mi dice, aggiustandosi i capelli. Non cambier mai! Civetta da nubile, civetta da sposata, per fortuna Marco non si interessa alle donne sposate, anche se sono carine, preferisce mantenere la sua vita privata senza complicazioni. Una ragazza alla volta e mai quella di qualcun altro mi ha confidato una volta. Un'idea sorprendentemente conservativa al giorno doggi, specialmente venendo da un uomo con l'aspetto di Marco, che pieno di donne che gli si buttano addosso costantemente. E anche la sua idea del matrimonio molto tradizionale: solo una volta nella vita. Perci ha sempre detto che non si sarebbe sposato almeno fino ai trent'anni, una volta raggiunta una certa sicurezza economica, anche perch non vuole fare l'errore di scegliere la compagna sbagliata. "Nel frattempo" mi aveva confidato scherzando, "mi sto divertendo molto a testare le candidate per posizione di mia

futura moglie." Mi ha sempre terrorizzato l'idea, che un giorno, una di queste future candidate avrebbe potuto catturare non solo le voglie, ma anche il cuore di Marco. Fortunatamente, non ancora successo e io ho sempre preso coraggio dal fatto che nessuna delle sue storie mai durata pi di alcuni mesi. Ma la sua ultima ragazza comincia a preoccuparmi. Una bionda mozzafiato, alta e tutta curve, di nome Cordelia, che gi durata ben sei mesi. Sei mesi! Un record per Marco. Lha perfino portata a casa di sua madre per Ferragosto, un'occasione durante la quale ho avuto lopportunit di vedere il suo fisico. ingiusto che certe donne possano indossare un bikini come se ci fossero nate dentro. Ma non penser a Cordelia in questo momento. Assolutamente no. Non voglio rovinarmi la giornata. A testa alta esco dalla porta del negozio, decisa a godermi il giorno del mio compleanno e il fatto che il mio migliore amico sia venuto fin qui per festeggiarlo con me. Marco! lo saluto sorridendo nei suoi bellissimi occhi scuri. Ciao Anna, mi dispiace disturbarti, so che stai lavorando, ma dovevo assolutamente mostrarti la mia nuova macchina. Lho ritirata stamattina dal concessionario e non ho potuto resistere, ho dovuto portarla subito fare un giro di prova, e prima che me ne rendessi conto stavo guidando diretto qui. Mi sono detto: Marco non ti prendi mai in un giorno di riposo dal lavoro, guida pure fino al paese e mostra la macchina a tua madre. e mi sorride mostrandomi i suoi denti perfetti Solo quando sono giunto davanti a casa, mi sono ricordato che oggi il giorno che va a trovare le sue amiche per giocare a carte. Questo mi ha veramente buttato gi, poi ho pensato che non potevo assolutamente tornare in citt senza mostrare la mia auto a qualcuno e naturalmente ho pensato a te. Allora cosa ne dici? e si gira verso la macchina indicandola. la nuova Porsche Coup, nera metallizzata. bellissima vero? Ogni singola goccia di gioia esce dal mio cuore. Non venuto per il mio compleanno, ma solo per mostrarmi una stupida macchina. E non sono nemmeno la sua prima scelta come spettatore! qui da me solo perch non cera nessun altro disponibile. Il mio giorno rovinato. Vorrei bruciargli lauto, dargli un pugno e fargli cadere qualche dente, in modo da rovinargli quel meraviglioso sorriso. Stupido! Il mio cuore si indurisce, non importa se lo amo, lui non lo merita e soffocher questo sentimento, dovessi morire. Guardo freddamente la sua macchina e alzo le spalle: Una volta che hai visto una macchina nera le hai viste tutte. Lui sembra sorpreso da mio tono e dalla mie parole. Ben gli sta.

Ma il suo sguardo confuso, apre gi una piccola breccia nel mio cuore. Mi faccio proprio pena, non riesco a odiarlo per pi di un minuto. Ma non ceder. Non mi lascer calpestare in questo modo. Ho anchio il mio orgoglio. Sai che le macchine non mi interessano. aggiungo seccata. Questo perch non hai mai preso la patente. Le apprezzeresti di pi se le guidassi. Dai, vieni a fare un giro con me sullauto nuova. mi dice, prendendomi il braccio e cominciando a tirarmi verso quel maledetto veicolo. Subito libero il braccio dalla sua presa. Non sono un burattino che lui pu trascinare dove vuole! Marco, non posso, sto lavorando. Ma la libreria chiusa, cosa ti costa assentarti cinque minuti? Tu, puoi andare e venire come vuoi, ma io che non sono un programmatore famoso, non posso lasciare il lavoro quando voglio. quasi lora di pranzo e devo rimanere qui Le mie colleghe mi hanno comprato una torta. una tradizione del negozio ogni volta che una di noi compie gli anni. Non pianter in asso le mie amiche per quellegoista di Marco. Non capisco perch. insiste lui. Per un attimo sono tentata di sbattergli in faccia che oggi il mio compleanno, cos da farlo sentire in colpa per almeno dieci secondi, ma Samantha mi precede, uscendo dal negozio e chiamandomi: Dai vieni, festeggiata. La torta ti sta aspettando con le sue venticinque candeline gi accese. Porta dentro anche il tuo amico, c torta abbastanza per una bocca in pi. dice guardando Marco con uno sguardo ammirato, e poi torna dentro. Devo dire in sua difesa che, adesso, Marco sembra veramente sentirsi terribilmente in colpa. Ben gli sta. Io non mi dimentico mai del suo compleanno. Accidenti Anna, non avevo idea che oggi fosse il tuo compleanno. si scusa contrito. Io stavo qui a parlarti della mia auto e intanto tu probabilmente pensavi che sono un maledetto egocentrico. Mai furono dette parole pi vere. Mi sto veramente godendo il suo senso di colpa, come un balsamo per il mio orgoglio ferito. Non preoccuparti, sono abituata al fatto che tu non ricordi mai il mio compleanno. Marco china ancora di pi il capo Non farmi sentire ancora di pi in colpa, ti prego. Una parte di me vuole gi perdonarlo, non riesco proprio a rimanere arrabbiata con lui, credo proprio che non faccia parte del mio software. pi che patetico: deprimente. Ma in fondo non colpa di Marco se tende ad essere egoista. Almeno non del tutto. Lui semplicemente il risultato di uneducazione permissiva e di

troppi doni dategli da Madre Natura. Bellezza e intelligenza, non rendono certo modesti. Marco pu essere generoso e gentile se vuole, ma per la maggior parte del tempo un individuo egocentrico che non vede al di l del suo aristocratico e bellissimo naso. Dio solo sa perch lo amo. Forse dipende dal fatto che quando guardo la sua faccia perfetta e il suo corpo perfetto, ogni cellula del mio corpo femminile (per niente perfetto) chiede di essere ammirata da lui. unattrazione irresistibile. Purtroppo, ora come ora, lunica cosa che si legge nei suoi occhi mentre mi guarda il rimorso, non attrazione. Allimprovviso mi prende sottobraccio e mi guida verso la porta della libreria. Non essere arrabbiata con me. Sai che non sopporto quando mi tieni il broncio. mi dice dolcemente. Non sono arrabbiata con te. e io non faccio mai il broncio. S, lo sei, e hai ogni ragione di esserlo. Ma stasera mi far perdonare. Stasera? gli chiedo debolmente. Dove va la mia forza ogni volta che mi vicino? S, stasera mi ripete deciso Ma per adesso credo che le tue colleghe stiano aspettando che tu soffi sulle tue venticinque candeline. E con la sua tipica confidenza, Marco mi accompagna dentro la libreria, procedendo ad incantare tutti col suo fascino. Ora le mie amiche crederanno che lui sia il mio ragazzo e a me toccher spiegare limbarazzante verit, cio che lui non sa nemmeno che esisto come donna e che sono solo la sua migliore amica. Nonostante io fossi irritata, Marco riuscito a convincermi ad uscire con lui stasera. Ho rifiutato di andare a cena con lui, ma ho accettato di andare a prendere un caff. Sono sicura che se fossimo stati soli sarei riuscita a dirgli di no e a mantenere intatta la mia dignit (mi scorda per mesi e poi mosso dalla piet e dal rimorso mi invita fuori? Che faccia tosta!), ma davanti a tutti mi mancato il coraggio. Mi faccio pena da sola. Non appena Marco mette in moto e sfreccia via a bordo della sua nuova auto, Samantha mi si avvicina, guardandomi come se mi vedesse per la prima volta. B, devo ammettere che mi hai proprio sorpreso. Ho sempre pensato che tu fossi una ragazza timida e seria, che non si diverte mai, e poi mi tiri fuori dal cilindro una sorpresa del genere. Maledetto Marco, non mi causa altro che guai. Ora mi toccher dire a Samantha e Livia il mio ignominioso segreto: sono uninnamorata non corrisposta, unillusa, e una perdente.

La madre di Marco la nostra vicina di casa, lo conosco da sempre. Siamo solo amici. spiego loro, cercando di non lasciare trapelare i miei veri sentimenti. Certo, come no. Ha guidato dalla citt fino a qui per farti gli auguri di buon compleanno perch siete solo amici. Non mi inganni. Scommetto che sei una di quelle ragazze che sul lavoro tristemente sobria e quando poi torna casa butta via gli occhiali, si scioglie i capelli, indossa un miniabito e diventa una bomba sexy. mi dice Samantha. Ok, questo talmente, lontano dalla verit che scoppio a ridere, non riesco a trattenermi. Come se mi bastasse cambiarmi dabito per diventare sexy! Ridi pure. sbuffa Samantha Ma io so benissimo che puoi essere molto pi carina di come ti presenti al lavoro. Mi sono sempre chiesta perch non ti valorizzavi di pi, e perch non cercavi mai di attaccare bottone con i clienti carini. Stavo seriamente considerando la possibilit che fossi lesbica, ed ecco che oggi salta fuori il favoloso Marco. Con uno cos a tua disposizione, capisco che tu non abbia bisogno di altro, veramente uno strafigo. Ho visto come lo fissavi quando credevi che nessuno ti guardasse. Sei proprio presa. Come mai non ci hai mai parlato di lui? Perch tenerlo segreto? forse sposato? Un cattivo soggetto? Lo sai che puoi parlare di tutto con noi. Sappiamo mantenere benissimo i segreti, possiamo rimanere mute come tombe anche se sottoposte a tortura. Mi sento sotto interrogatorio. Samantha avrebbe dovuto fare la poliziotta. Non c nessun segreto. Te lo ripeto siamo solo buoni amici. Lui viveva nella casa accanto alla mia, e siamo andati anche a scuola insieme, anche se in classi diverse, visto che ha cinque anni pi di me. Non c mai stato niente di romantico tra di noi e mai ci sar. Lui ha una ragazza, si chiama Cordelia. Cordelia. ripete Samantha arricciando il naso Scommetto che una stangona bionda con una quinta di reggiseno e gambe talmente lunghe che le arrivano fino alle ascelle. Sono stupita, ci ha azzeccato in pieno: La conosci? No, ho tirato ad indovinare. Gli uomini come il tuo Marco girano sempre con ragazze di quel tipo al braccio. Fanno bene alla loro immagine e al loro ego, credo. Lui non mio. le ripeto. Ma vorresti che lo fosse, vero? Cerco di aprire la mia bocca per risponderle di no, ma questa si rifiuta di collaborare. Non riesco proprio a mentire spudoratamente su Marco e i miei sentimenti per lui. Sono un libro aperto. Solo pensare le parole mio e Marco assieme, nella stessa frase, mi fa venire un groppo alla gola e devo sforzarmi di non piangere. un

concetto improbabile, impossibile, inconcepibile, ma quanto vorrei che lui fosse veramente mio. So che continuare ad aggrapparmi alla speranza che un giorno qualcosa possa cambiare mi fa solo del male. Devo smetterla. Lo so. Me lo ripeto ogni giorno. Ma tra il dire e il fare... Lo volevo, ma ora non pi. Ho cose pi importanti da fare nella mia vita che non perdere il mio tempo dietro a sogni impossibili. Perch impossibili? Accidenti Samantha, lo hai visto? Anche tu hai ammesso che gli uomini come lui escono con le ragazze da copertina come Cordelia, non con quelle insignificanti come me. Tu non saresti affatto insignificante se solo volessi. Siamo sinceri Anna, un po di trucco non ti ucciderebbe di certo. E nemmeno andare pi spesso dal parrucchiere. Non giusto, io curo me stessa. Un po. E le critiche sul mio aspetto fisico non accrescono certo la mia gi scarsa autostima. Io voglio un uomo che mi apprezzi per quella che sono. dico sulla difensiva. Non dire stupidaggini. Sono sposata da cinque anni e devo ancora darmi da fare per tenermi stretto il mio uomo. Cosa credi? Che gli uomini cadano da cielo?! Bisogna lottare per conquistarli e poi continuare a lottare per tenerli. Lamore una guerra. Lunica cosa che ti devi chiedere se vale la pena di lottare per Marco. Dammi retta, stasera quando esci con lui, sorprendilo. Sorprendilo? S, lascia sciolti i capelli, truccati, mettiti un profumo sensuale e indossa qualcosa che mostri il tuo corpo, non che lo nasconda. Per un attimo cerco di immaginare di seguire il consiglio di Samantha, in fondo il mio corpo ora che ho perso qualche chilo, non male. Ma poi rivedo davanti agli occhi il fisico mozzafiato di Cordelia, lei s che sexy. Al suo confronto, io ho il sex appeal di uno stoccafisso. Non ho nessun profumo sensuale. E non ho nemmeno molti trucchi, ma questo meglio che non lo dica, altrimenti Samantha mi sgrida di nuovo. Samantha sbuffa esasperata: E allora esci a comprarlo. Qual il problema? Il mio problema che n truccarmi come una modella, n fare il bagno nel profumo pi costoso ed esotico del mondo faranno innamorare di me Marco. Sperare altrimenti sarebbe solo stupido. Grazie per i tuoi consigli Samantha, ma me la caver da sola. Ora meglio che torni al lavoro e alla squallida realt. Dio, come sono depressa. Devo pensare positivo. Almeno stasera non dovr morire di fame come al solito. Mia madre mi tiene a stecchetto e mi impedisce di sgarrare dalla mia dieta, ma mi far offrire un

bel dolce da Marco. Magari una mousse al cioccolato. Il cioccolato perfetto per il mal damore. Capitolo 2 Youre only just a dreamboat Sailing in my head You swim my secret oceans Of coral blue and red. Your smell is incense burning. Its reaching through my skin moving from within clutches at my breast, But its only when I sleep I see you in my dreams You got me spinning around and around Turning upside down Only when I sleep The Coors Quando, nel pomeriggio finito il lavoro, torno finalmente a casa, sono ormai quasi riuscita a cancellare dalla mente quello che mi ha detto Samantha stamattina; ma, inaspettatamente, trovo un pacchetto infilato nella cassetta della posta. Attaccato a questo, c un biglietto scritto indubbiamente da Samantha nella sua calligrafia esuberante: Buon compleanno! Questo ha sempre funzionato con me, o almeno volte. Coshai da perdere? Coraggio! Il pacchetto contiene una piccola e sicuramente costosa bottiglietta di profumo. Si chiama Seduzione. Nome appropriato alloccasione. Me ne verso una goccia sul polso e la annuso. un profumo meravigliosamente seducente, molto muschiato, che evoca immagini di lenzuola di seta e corpi nudi avvinghiati. Sono tentata ma, in fondo, solo un profumo non un filtro damore. Indossare questa essenza, anche se molto sensuale, non far s che Marco improvvisamente diventi pazzo di desiderio per me. Lui ha gi Cordelia per esaurire tutte le sue energie sessuali. Ha gi tutto il sesso che vuole, non gli servo certo io. Anche se a me, lui servirebbe proprio. Comunque stato un pensiero davvero carino da parte di Samantha, anche se non seguir il suo consiglio. Non ho intenzione di osare, perch ho qualcosa da perdere: il rispetto di me stessa e l'amicizia di Marco. Non metter a rischio il mio rapporto con lui, comportandomi diversamente dal solito e tentando di sedurlo. No, non lo far, cos come non lascer sciolti i capelli, non mi truccher e non cercher dentro il mio limitatissimo guardaroba qualcosa di sexy. Anch'io ho il mio orgoglio. Con un sospiro apro la porta di casa, e la voce di mia madre mi raggiunge subito.

Sei tu Anna? S, sono io. Sono ancora nellingresso e riesco gi a sentire il profumo di quello che sta preparando per la cena. Pollo anche stasera. Mai una volta che faccia qualcosa d'altro, tipo carne di maiale o vitello, no, solo pollo, perch quello che contiene meno grassi e meno calorie. Che tristezza! Soprattutto per il mio stomaco. Com' andata oggi al lavoro? Bene, Livia e Samantha mi hanno comprato una torta di compleanno. Spero che tu ne abbia mangiato solo una fettina piccola, sai che sei a dieta. Dio! Se mi nomina ancora la dieta mi metto a urlare. Praticamente non parla mai daltro. Anna non puoi mangiare quello, Anna non puoi mangiare questo. unagonia. Non indovinerai mai chi venuto a farmi visita stamattina. dico cambiando discorso. Chi? Marco. Passava di qui, non c bisogno di dirle proprio tutta la verit. e mi ha invitato fuori stasera, dopo cena. Un cipiglio severo appare sul volto di mia madre: Lo sai che ha una ragazza. E anche molto bella. Giriamo pure il coltello nella piaga. Lo fa apposta? O stasera a chi mi fa soffrire di pi danno un ricco premio in denaro? Lo so benissimo mamma. E tu sai che io e Marco siamo amici da molto prima che incontrasse Cordelia. Buoni amici. Mia madre mi guarda preoccupata: Non farai nulla di avventato stasera, vero? Non capisco dove voglia andare a parare: Cosa intendi? Cosa potrei mai fare? A parte buttarmi addosso a Marco e sedurlo nel mio letto. Due cose che farei volentieri se avessi una remota possibilit di riuscirci. Fare lamore con Marco in cima alla lista delle mie fantasie segrete, ma sono certa che io non compaio nemmeno nella sua lista. Lo sai anche tu, che io e Marco siamo solo amici. e questa la centesima volta che lo ripeto oggi. Mia madre mi scocca la stessa occhiata che mi ha rivolto Samantha stamattina, quando le ho detto la stessa frase: Anna, non devi mentirmi, so benissimo cosa provi per lui. Bene, lo sanno tutti tranne lui. Grande! E lumiliazione aumenta. B... Qualsiasi cosa io provi, lui non ricambia i miei sentimenti. No, e mai lo far. Grazie mamma, avevo proprio bisogno che tu me lo dicessi. Calpesta pure le mie speranze, tanto ormai... Un conto se sono io a dire che non ho speranze, ma che me lo dica anche mia madre, il colmo. Le madri dovrebbero incoraggiare i figli,

non scoraggiarli. Ora posso pure andare a spararmi. Sarebbe il degno epilogo per questa stupenda serata Lo so benissimo. Non c bisogno che me lo dica tu. Mi passato lappetito. Ora se non ti dispiace vado in camera mia. a piangere come una disperata. Come osa trattarmi in questo modo? E pensare che colpa sua se Marco entrato nella mia vita. stata lei che, incinta di otto mesi di me, dopo la morte di pap, ha deciso di lasciare la grande metropoli per trasferirsi a 40 Km di distanza in un paesino di provincia in riva al mare, e ha acquistato proprio la casa accanto a quella di Giada Facchinetti, anche lei vedova e madre di un bimbo di nome Marco. tutta colpa sua e poi se la prende con me! Mi chiudo nella mia stanza e aspetto che Marco venga a prendermi. Ogni due minuti guardo fuori dalla finestra della mia camera sperando di vedere la sua auto. Il tempo sembra non passare mai. Se guardo lorologio ancora una volta finir col consumarlo. Ormai Marco dovrebbe arrivare da un momento allaltro. Infatti di solito, ora, molto puntuale. Un completo voltafaccia rispetto a quando era adolescente ed era perennemente in ritardo, sempre preso dai suoi progetti per il computer, in modo quasi ossessivo. Il tempo per lui non aveva alcun significato Quando avevo dodici anni, si era offerto di accompagnarmi a scuola, perch un gruppetto di bulli aveva iniziato a molestarmi, e io ogni mattina dovevo aspettarlo davanti a casa sua per almeno mezzora. Lui usciva di casa solo pochi minuti prima che la campanella di scuola suonasse e mi incitava a correre. Correvamo come pazzi fino a scuola e arrivavamo appena in tempo. Lui era molto alto, ma io lo adoravo talmente che riuscivo a stargli dietro anche se, essendo una bambina, avevo le gambe molto corte. E poi finita la scuola correvano di nuovo fino a casa, perch Marco doveva lavorare su un nuovo progetto. Non so come ho fatto a sopravvivere a quegli anni. Probabilmente ero talmente piena damore che fungeva da carburante per il mio corpo. Questa lunica spiegazione. Ancora adesso Marco ama correre, e ogni giorno fa jogging da casa sua fino al suo ufficio, mi ha detto che la maggior parte delle sue idee gli vengono in mente mentre corre. Guardo ancora fuori dalla finestra ed ecco lauto nuova di Marco che parcheggia davanti a casa mia. arrivato finalmente. In perfetto orario. proprio cambiato. Non pi il ragazzo distratto di una volta, ma un uomo adulto e un integerrimo lavoratore. Ambizioso, brillante, di successo. Fuori dalla mia portata. Molto al di fuori della mia portata. Sono una semplice co-proprietaria di una piccola libreria di provincia. Non ho una carriera brillante, non ho mai viaggiato, non ho esperienza con gli uomini. Ho ben poco da offrirgli a parte il mio amore. Lo osservo mentre, prima di scendere dallauto, si sistema i capelli senza

specchiarsi. Non vanitoso, ma ama essere sempre in ordine. Come gli ha insegnato sua madre. Vorrei anche io una madre come la sua che mi incoraggi, sempre positiva e ottimista. La madre di Marco una scrittrice e bench sia rimasta vedova quando il figlio era ancora in fasce, non ha avuto problemi a crescerlo da sola. Sia io che Marco, siamo cresciuti senza un padre. Ma mentre la madre di Marco dopo la morte del marito si risollevata quasi subito, avendo un carattere espansivo e molti amici, mia madre non mai riuscita a reagire veramente e vive ancora nei ricordi del passato. Un brivido mi percorre mentre guardo loggetto della mia ossessione uscire dalla portiera dellauto. Indossa dei jeans, una maglietta blu e sopra questa, una giacca nera. Casual ed elegante allo stesso tempo. Vederlo camminare verso la porta fa aumentare i battiti del mio cuore. Sono costretta ad ammettere con me stessa, che il mio desiderio per Marco ormai diventato anche un desiderio sessuale. Ora non sogno semplicemente di amarlo, ma di fare lamore con lui. A letto, al buio, invece di dormire, mi chiedo come sarebbe baciarlo, e toccarlo. Sentire il suo corpo nudo contro il mio. E per quanto, a volte, mi vergogni di questi miei pensieri, mi vengono naturali, come respirare o mangiare. Lo amo, ed naturale che lo desideri terribilmente. Come vorrei essere il tipo di donna a cui nessuno pu resistere! Ma lui purtroppo ha gi Cordelia. Quanto spesso dormir con lei? So che non convivono, ma questo non vuol dire che non passino la maggior parte delle notti assieme. Sar brava a letto? Questi pensieri mi tormentano. La invidio moltissimo. Conosce tutti i trucchi per far felice un uomo a letto? Cosa ha di diverso rispetto alle altre per essere riuscita ad interessare Marco per ben sei mesi? Lui non pu amarla. Il mio cuore e il mio stomaco collassano al solo pensiero. Lui non pu avere intenzione di sposarla. Per fortuna il suono del campanello mi distoglie da questi pensieri morbosi. Ma perch ho accettato di uscire a prendere un caff con lui stasera? Cos non faccio altro che torturare me stessa. Sar come un goloso con davanti una fantastica fetta di torta coperta di panna montata, che per pu solo guardare e non mangiare, perch chiusa a chiave sotto una teca di vetro. Scendo le scale e trovo mia madre che sta accogliendo, freddamente, Marco. Salve Marco. Salve Signora Ferrari, la trovo bene. Poi entrambi si accorgono che sono dietro di loro e si voltano. Mia madre mi esamina da capo a piedi, cercando nel mio aspetto dei segnali che la

avvertano della mia intenzione di irretire Marco, ma non pu trovare niente di seduttivo nel mio abbigliamento: una blusa bianca a maniche lunghe, una gonna nera che mi arriva alle caviglie e delle comode scarpe basse. Non mi sono truccata, tranne che per un po di rossetto, e ho raccolto i capelli in uno chignon alto. Pi normale di cos si muore. Eppure anche Marco mi sta squadrando. Oddio! Ho forse qualcosa appiccicato ai vestiti? Un pezzo di scotch o un filo? Certo non sta ammirando la mia incredibile bellezza, ma allora perch ha quello sguardo quasi sorpreso? Il mistero risolto mentre usciamo e ci avviamo verso la sua auto. Hai perso qualche chilo ultimamente, vero? mi chiede Marco. Devo fare uno sforzo per non digrignare i denti dalla rabbia. Sono tre anni che sono tornata ad essere magra, dopo un periodo con qualche chilo di troppo, e ho raggiunto il mio peso forma, da almeno sei mesi! Come pu non averlo notato prima? Eppure ci vediamo a tutte le festivit quando viene a trovare sua madre. Cos? cieco forse? Per quanto riguarda la mia persona, s, evidentemente. Scommetto che invece si accorgerebbe subito se Cordelia prendesse un chilo, o se la sua preziosa macchina venisse leggermente graffiata !! No, ultimamente non ho perso peso. gli rispondo fredda. Sono mesi ormai che porto questa taglia. Non lavevo notato. Mentre io noto ogni suo piccolo cambiamento: quando si fa tagliare i capelli, quando indossa una nuova giacca, quando cambia ragazza... Sono patetica. Cosa far stasera Cordelia senza di te? gli chiedo, tanto per farmi ancora del male. Io e Cordelia non ci vediamo da un po. Oddio, ho capito bene? Le mie preghiere stanno per essere esaudite e la biondona sta per uscire di scena? Improvvisamente il mio spirito si solleva e mi ritrovo a sorridere. Grazie Signore! Avete litigato? chiedo. E magari lhai mollata quando non eravate soli, umiliandola in pubblico? No, ma preferirei non parlarne, se non ti dispiace. Non voglio rovinarmi lumore pensando alle donne. Marco, io sono una donna. gli ricordo, piccata. Mi apre la portiera e mi fa salire; poi sale anche lui in auto al posto di guida: S, ma tu sei diversa. Non penso a te come a una donna. Tu sei il mio migliore amico. e mette in moto la macchina. Eccomi servita, questa la punizione per aver gioito della caduta di Cordelia. Per

Marco non sono una donna. Ben tornata depressione, mi eri mancata. Meglio cambiare discorso. B, credo che insieme al caff mi dovrai offrire anche un bel dolce per farti perdonare per stamattina. Mia madre controlla che segua sempre la mia dieta e mi fa morire di fame. Non pu essere peggio di una madre che invece vuole farti ingrassare e ti imbottisce di cibo. ribatte. Ogni volta che torno a casa mia madre dice che sono troppo magro ed ecco che appaiono, lasagne, pasticcini e Dio solo sa cosaltro. Tu non sei troppo magro, sei in perfetta forma. Lui mi sorride e il mio cuore sobbalza. Dio, ancora pi carino quando sorride. Chi Brad Pitt al suo confronto? Nessuno. Mi fai proprio bene allanima, Anna. Tu dici sempre la cosa giusta e fai sempre la cosa giusta. il suo viso serio ora. Mi hai fatto vergognare di me stesso stamattina. Io non ricordo mai il tuo compleanno, ma tu ricordi sempre il mio. Perci se apri il cassetto portaoggetti davanti a te troverai qualcosa che ti ho preso nella speranza di farmi perdonare. E non dirmi che non avrei dovuto. aggiunge anche se non ho ancora aperto bocca O che troppo costoso, perch posso permettermelo. Mi posso permettere tutto quello che voglio ormai. Il gioco per computer su cui ti ho detto che stavo lavorando, ormai un successo internazionale, e sta per rendermi multimilionario. Oh Marco, fantastico! Forse dice criptico Sto cominciando a capire che essere persone ricche e di successo non poi cos fantastico come tutti credono. Tranne quando significa poter comprare alla mia migliore amica qualcosa di veramente bello. aggiunge con un caldo sorriso Avanti, apri il pacchetto e dimmi cosa ne pensi. Sto morendo dalla voglia di sapere se ti piace o no. Emozionata apro il pacchettino che porta il nome di una rinomata gioielleria, e scopro una catenina doro bianco con un pendente a croce in argento. bellissima. Oh, non avresti dovuto. Ti ho detto di non dire cos. Piuttosto, ti piace? Cerano tante forme diverse tra cui scegliere. Sono rimasto in quella gioielleria delle ore oggi pomeriggio cercando di decidere. Alla fine ho scelto qualcosa di semplice, ma solido. Proprio come te. Sto cercando di prendere le sue parole come un complimento, me un po difficile. Avrebbe potuto dire ho scelto qualcosa di bello come te, o qualcosa di elegante come te, e invece no. Semplice e solida, cos mi vede lui. Non riesco a sentirmi lusingata per essere stata associata a questi sue aggettivi. Accidenti, una colonna

semplice e solida, non una donna. Ho sempre saputo che per Marco sono solo unamica, ma questa sua indifferenza al fatto che sono anche un essere di sesso femminile fa male. Mi ferisce. E ora, a causa delle parole che lhanno accompagnato, provo meno piacere per il suo regalo. Sollevo la catenina, e lentamente traccio il contorno del pendente con lindice della mia mano destra. Semplice, ma solida. Come me. Che tristezza. Non ti piace, vero? Mi dice in tono deluso. Sono proprio una stupida. Marco mi ha appena fatto un bellissimo regalo, unoccasione che ho sognato tante volte, e me ne sto qua a rimuginare, invece di esserne felice. Mi volto verso di lui con un bel sorriso e spero non si accorga che mi sto sforzando di apparire pi felice di quanto non sia in realt. Non fare lo stupido, lo adoro. Lui mi guarda poco convinto e poi riporta la sua attenzione al traffico. Io approfitto del fatto che non mi sta guardando, per osservarlo da vicino ed accarezzare il suo profilo con i miei occhi. cos bello, che fa quasi male. Potrei stare a guardarlo per sempre. Sar sempre, anche tra dieci anni, attratta da lui, come un girasole dalla luce? Credo di s. Come pu pensare che non ami il suo regalo? stato lui, il mio unico amore, a regalarmelo, lo custodir come un tesoro prezioso per tutta la vita. Spero che tu non lo dica soltanto per farmi piacere. la sua voce mi riporta alla realt. Mi ero imbambolata a guardarlo, per fortuna sembra non essersene accorto. Mi si spezza il cuore da quanto lo amo, e lui crede non mi piaccia il suo regalo: quasi ironico. Cosa accadrebbe se gli dicessi quello che provo per lui? Conoscendolo, si sentirebbe terribilmente in imbarazzo. Lui non vuole complicazioni nella sua vita. Pensi stia mentendo? gli chiedo, diretta. Lui mi guarda sorpreso dal mio tono ironico. No, spero di no. Tu sei sempre stata brutalmente sincera fin da bambina. Sincera ma giusta. per questo che quando ho dei dubbi su qualcosa mi rivolgo sempre a te. Mia madre sa solo dire che tutto quello che faccio va bene. Ho sempre avuto bisogno di qualcuno con i piedi per terra che fosse obbiettivo. Tu sei quel qualcuno. Quando penso a tutto il tempo che avrei potuto sprecare dietro a progetti campati in aria... Ma tu mi hai sempre fatto capire cosa valeva la pena che io realizzassi. Cosa sarebbe stato in grado di durare nel tempo. Prima mi dice che sono solida, ora che ho i piedi ben piantati per terra; certo che stasera sto proprio attirando i pi bei complimenti.

Peccato che Marco non abbia mai chiesto la mia opinione riguardo le sue compagnie femminili. Avrei potuto dirgli che tutte le ragazze che lo attraggono, amano troppo loro stesse per poter amare qualcun altro. Ma, in fondo, non amore quello che lui vuole da loro. Solo sesso. Ma cosa accadr quando si render conto che ha bisogno anche di affetto e amore nella sua vita? Che ha bisogno di qualcuno da amare che contraccambi il suo amore? Non trover mai la moglie giusta per lui, continuando a frequentare ragazze come Cordelia. Mentre io saprei amarlo come nessun altro, se solo mi guardasse veramente. Se solo si accorgesse di me... Come fa a non vedere quanto lo amo? Come fa a non sentire quello che provo per lui? Sia come sia. prosegue lui, ignaro di quello che provo. Spero che il pendente ti ripagher di tutte le mie dimenticanze. So che a volte sono un terribile egoista, ma la tua amicizia importante per me, voglio che tu non abbia dubbi a questo proposito. E anche se pu non sembrare cos, io ti penso spesso. Il problema che di solito penso a te solo quando mi serve un tuo consiglio. O la tua opinione sulla mia nuova macchina. Non so se ridere o piangere a questo punto. Una cosa certa per, sono di nuovo arrabbiata con lui. Chi si crede di essere? Mi ha praticamente detto: Scusa, ma penso a te solo quando mi servi . per questo che stasera mi hai invitata fuori? Solo per avere la mia opinione sulla tua stupida auto? No, certo che no. scandalizzato Che persona credi che sia? Il fatto che oggi mi sono reso conto che mentre tu sai tutto della mia vita, io non ti chiedo mai niente riguardo la tua. E questo mi ha fatto sentire ancora pi in colpa. Siamo amici da tanti anni, e abbiamo parlato sempre di me tra di noi. Perci stasera ti ho invitato a uscire, perch voglio che mi racconti tutto di te. Me? mi ha colta di sorpresa. S. Voglio sapere come la tua vita presente, perch io sono ancora rimasto alla vita che conducevi quando avevi quattordici anni, prima io che andassi via alluniversit e poi mi trasferissi in citt. Sono rimasto scioccato quando mi sono reso conto che oggi compivi venticinque anni. Una ragazza speciale come te dovrebbe essersi gi sposata. Come mai non lo sei? Oddio e ora cosa gli dico. Per dieci anni non mi chiede niente della mia vita, poi allimprovviso si interessa di nuovo a me, e ci che lo incuriosisce di pi sapere

perch sono ancora zitella. Certo che sono proprio sfigata. Vediamo, cosa potrei dirgli? Non ho ancora incontrato luomo giusto, una frase un po troppo comune. Non voglio lasciare sola mia madre, un po debole come scusa. Vorrei sposarmi, ma luomo di cui sono innamorata non sa nemmeno che esisto in quel senso, questa la verit e quindi va esclusa a priori. Ma devo dirgli qualcosa, un minuto ormai che aspetta una risposta Il silenzio rotto dalla voce preoccupata di Marco: Dio non sarai mica..? Non sar cosa? Gay. Cerco di trattenermi, ma non ci riesco e scoppio a ridere. Di tutte le cose che poteva pensare, ha pescato la pi assurda. No, non sono gay. Marco tira un sospiro di sollievo: Allora, perch non hai un ragazzo? Il problema che sono innamorata di un uomo. Ma lui non mi ama. Non si accorge nemmeno che esisto. Qualcuno una volta mi ha detto che le bugie pi credibili sono quelle che contengono un fondo di verit. Ho deciso di attenermi ai suoi consigli. Come mai? mi chiede Marco, sembra offeso che qualcuno non apprezzi la sua migliore amica. Come dolce. Credo di non essere il suo tipo, fisicamente. Non sono abbastanza carina. Marco si gira di scatto verso di me: Assurdo, tu sei molto carina. Non, non lo sono, ma carino che tu lo dica. Marco si concentra di nuovo sulla guida e gliene sono grata, non mi va proprio di discutere con lui la mia avvenenza. Purtroppo il suo silenzio non dura a lungo. Allora, Chi sarebbe questo idiota? Abita qui? S. Lo conosco? Non saprei, credo di s. Sai, il paese cos piccolo. Veniva a scuola con noi. Dato che lunica scuola nel raggio di chilometri, certo. Ma non intendo aggiungere altro. Lui aggrotta le sopracciglia, cercando, credo, di sforzare la sua memoria. Non saprei proprio chi possa essere, cerano cos tanti ragazzi a scuola con noi. Dai, dimmi chi . Non tenermi sulle spine. Scusa ma non ho intenzione di dirtelo, n a te n a nessun altro. Sarebbe imbarazzante. E poi non ha importanza, ormai sto cominciando ad accettare il fatto che non gli interesso. Lo dimenticher e andr avanti con la mia vita, perci non devi preoccuparti per me.

Marco sembra molto arrabbiato con questo uomo misterioso. spassoso se si pensa che, in realt, si sta arrabbiando con se stesso, e non lo sa. Magari questo tizio ha anche una ragazza, vero? S, credo di s. Marco non mi ha detto di avere rotto con Cordelia, solo di non vederla da un po. Credi? Perch? Ha sempre molte donne intorno? Moltissime. Purtroppo. E tu ami questa specie di don Giovanni? sembra non capire come mi possa piacere un uomo del genere. Possibile che non colga nemmeno la pi piccola somiglianza tra lui e luomo misterioso che amo? proprio vero che siamo ciechi ai nostri difetti, ma vediamo benissimo quelli degli altri. Io per amo persino i difetti di Marco. Mi toglie il fiato ogni volta che lo vedo. Marco mi guarda allibito: Vorrei sapere perch le donne si innamorano sempre degli uomini peggiori. nel vostro dna? Non affatto come credi tu. Nonostante abbia i suoi difetti un bravuomo. E per di pi ama il suo lavoro e ha molto successo negli affari. Per farti sorvolare sui suoi difetti deve essere bello. Direi proprio di s. Marco si adombra ancora di pi La bellezza negli occhi di chi guarda. Io mi sto godendo ogni minuto di questa conversazione, era da tanto che non mi divertivo cos. Forse quello che gli ho detto si riveler una spada a doppio taglio ma credo che ne sia valsa la pena. Non credo che capir che si tratta di lui, e in fondo gli ho solo detto la verit. Marco rallenta, perch ormai siamo arrivati sul lungomare. Immagino ci fermeremo in uno dei numerosi locali che si trovano qui. Troviamo parcheggio e Marco spegne il motore. Ma prima di scendere dall'auto si gira di nuovo verso di me: Non si tratta di Tommaso Giovannini, vero? Io mi limito ad alzare gli occhi al cielo. Tommaso ha cinque anni pi di me e a scuola frequentava la stessa classe di Marco. Anche lui era molto carino e molto ambito delle ragazze, ma mentre Marco castano con gli occhi marroni, lui biondo con gli occhi azzurri. Non ha l'intelligenza o la creativit di Marco, ma molto estroverso e loquace, cose che gli hanno fatto avere successo nel suo lavoro, infatti fa il rappresentante. Al contrario di Marco, non si trasferito in citt, ma ha comprato una casa tutta sua in paese, non molto lontano dalla mia via. Secondo le chiacchiere che girano in piazza, un terribile donnaiolo, peggio di Marco. Alte o basse, magre o formose per lui non fa differenza; gli va bene qualsiasi donna, basta che respiri. E Marco crede che io potrei sentirmi attratta da un tipo del genere? Mi sento offesa. Mi avvalgono del diritto di non rispondere.

Marco aggrotta le sopracciglia: Stai facendo la difficile. Niente affatto. Tu sei mio amico, ma io non sono tenuta a dirti tutto. La mia vita amorosa un affare privato e riguarda solo me. Io ti ho chiesto cos successo tra te e Cordelia, tu mi hai detto che preferivi non dirmelo e io ho rispettato il tuo desiderio. Emette un lungo sospiro: E va bene, ma spero che non si tratti di Tommaso. Ha una pessima reputazione. Sto cominciando a stancarmi di questo interrogatorio Non Tommaso, ma adesso cambiamo discorso, ok. Non ne voglio parlare. Non credevo potessi essere cos testarda. B posso, ci sono un sacco di cose che non sai di me. La gente cambia crescendo. Gi, comincio ad accorgermene. In tutti questi anni ho sempre detto a tutti quanto tu fossi dolce e disponibile, forse Cordelia non aveva tutti i torti. Ok, fermi tutti, quella strega ha osato dire qualcosa su di me?! Alzo il mento e stringo la mascella, cercando di controllare la mia rabbia: Oh, e cosa diceva la tua cara Cordelia su di me? Diceva che non eri cos innocua come potevi sembrare, e che non si sarebbe fidata di te ad occhi chiusi e nemmeno ad occhi aperti. Quella bambola siliconata! Come osa !? E proprio lei ha osato dire certe cose di me? Marco mi guarda sorpreso: Devo intuire che Cordelia non ti sta molto simpatica? Alzo gli occhi al cielo: Gi, direi proprio che lo puoi dire forte. Perch? Da dove cominciare? vanitosa, superficiale, vuole i tuoi soldi, lunica cosa che le interessa nella vita arrivare al successo, qualunque sia il costo. Meglio che non gli dica esattamente tutto quello che penso (giustamente) di lei, o potrebbe pensare che io sia gelosa. Stringo le spalle: Sai a volte capita che una persona ti stia antipatica subito, a pelle. Vero. Ok, ora basta con le domande sulla tua vita amorosa e il misterioso Mr. X, ti ho gi importunato abbastanza, andiamo a prendere il nostro famoso caff. e cos dicendo Marco scende dallauto e apre la mia portiera, come un vero gentiluomo. Vorrei poter dire che il mio stomaco sta sobbalzando a causa della fame, ma credo abbia pi a che fare col fatto che Marco mi ha preso la mano per aiutarmi a uscire dalla bassissima macchina sportiva. Basta che mi sfiori e vado in fibrillazione. Sono senza speranza. Il locale che Marco ha scelto ha unatmosfera molto romantica. I tavolini sono quasi tutti occupati da coppiette che si guardano negli occhi, e io mi sento a disagio. Giriamo ancora una volta il coltello nella piaga. Sarebbe perfetto se anche io e Marco fossimo una coppia di innamorati, ma purtroppo non cos.

Ci sediamo a un tavolo e ordiniamo, lui chiede un caff e io una fetta di crostata con marmellata di lamponi. Ho bisogno di zuccheri per tirarmi su, al diavolo la dieta. Non vedo lora di assaggiarla. dico, pregustando gi la mia ordinazione con lacquolina in bocca Ormai gli unici dolci che mia madre mi fa trovare in casa sono senza grassi e zuccheri. Cio non sono dolci. Alcuni giorni mi metterei ad urlare dalla disperazione. Marco sorride Non lamentarti, in fondo anche grazie a tua madre se ora hai questo magnifico fisico, no? Sto arrossendo, ma non posso farne a meno. Per la seconda volta stasera Marco ha notato il mio corpo snello, e per un attimo ho visto un lampo di ammirazione nel suo sguardo. Quello sguardo da solo mi ha ripagato di ogni sacrificio che ho fatto per dimagrire. Decido immediatamente che stasera non toccher la torta che ho ordinato, vale la pena di soffrire la fame se lui mi guarda cos. Cos, quando le nostre ordinazioni arrivano, io rigiro la forchetta nel piatto, ma non accenno ad assaggiare la mia bella fetta di torta. Dopo circa dieci minuti Marco sbuffa, esasperato: Hai detto che morivi di fame e non vedevi lora di mangiarla! Io mi mordo il labbro non sapendo cosa dire e metto gi la forchetta: Credevo di averne voglia, ma ora non pi. La vuoi? Lui sbuffa: Donne! Dammi qua. Si rasserena subito, quando gli metto davanti il mio piattino e mi sorride, prima di attaccare con voracit la torta. Io ricambio il suo sorriso. Be almeno sono rientrata nella categoria donne, non sono pi solo quellessere amorfo e asessuato chiamato amico. Lo osservo mentre mangia la torta con gusto e cado di nuovo in catalessi. Marco sexy persino quando mangia. Con quella sua bocca grande, le labbra carnose, la mascella squadrata. Mi concentro sulla sua lingua che si curva per afferrare ogni morso che si porta alla bocca. Poter essere quel cibo! Lui mi inghiottirebbe e io entrerei a far parte di lui. Il mio stomaco si contrae, mentre mi domando come sarebbe avere la sua lingua sulle mie labbra, sentirla chiedere il permesso di entrare nella mia bocca. ..... Dio, come sono frustrata! Non riesco nemmeno a guardarlo mangiare, senza pensare a come sarebbe baciarlo, toccarlo e fare sesso con lui. Non so cosa darei per provare una di queste cose almeno una volta. Sono proprio malata. E ho bisogno di fare sesso. Il problema che voglio solo Marco, e lui non immagina nemmeno quello che vorrei da lui... Che casino. E mi ritrovo a chiedermi se io non abbia sbagliato a non ascoltare il consiglio di Samantha. Forse se mi fossi truccata, avessi lasciato sciolti i capelli e mi fossi

spruzzata un po di quel profumo, Marco non avrebbe ammirato solo la mia ritrovata snellezza. Invece io, codarda, non ho fatto nulla. Luomo dei miei sogni mi invita ad uscire e io cosa faccio? Mi presento vestita con degli abiti che avrebbe indossato mia madre. Sono senza speranza. Assolutamente, irrevocabilmente, senza speranza. Marco solleva gli occhi dal piatto e legge la disperazione sul mio viso. Qual il problema? Non riesco a fingere che tutto vada bene, non ci riesco. E sento le lacrime riempirmi gli occhi. Marco poggia la sua forchetta e allunga il braccio sul tavolo per prendermi la mano. Amare Mr. x, ti rende molto infelice, vero? Non fino ad oggi. Prima di oggi, in fondo, stato un bel sogno. Dopotutto, avevo la nostra amicizia ad alimentare la mia fantasia, e tante donne di mia conoscenza amavano uomini peggiori di Marco, individui rivoltanti addirittura. Marco non solo bello, ma anche intelligente. essenzialmente buono, ama la vita e la famiglia. E mi vuole veramente bene come fossi sua sorella minore. Lo so, stasera me ne sono resa conto. C nulla che possa fare per te? Mi chiede preoccupato, mentre col pollice mi massaggia il dorso della mano. Se smettesse di tenermi la mano, forse riuscirei a pensare, ma cos proprio non ci riesco. Non credo. un mio problema e lo superer, ti ho detto che ho deciso di scordarlo e andare avanti per la mia strada. Faresti bene a farlo Anna. Dimentica quellidiota. Non sa riconoscere un tesoro quando ce lha davanti. Difficile farlo quando lidiota in questione mi siede davanti. Con uno sforzo, estraggo la mia mano dalla sua e annuisco, sperando che cambi discorso o mi metter a piangere sul serio. Perch non fai come mia madre, quando si sente gi e vuole risollevarsi il morale? Vai dal parrucchiere e cambia pettinatura. Compra nuovi vestiti. Fatti un nuovo look. E tu cosa suggeriresti? Marco la seconda persona oggi, che mi consiglia di cambiare il mio aspetto, forse ora che ci pensi seriamente sopra. Marco si mette a ridere. Dio! Non saprei, non chiederlo a me. Prima dici che vuoi aiutarmi e poi quando ti chiedo qualcosa ti tiri indietro. Tu ti occupi di disegno per giochi di computer, hai occhio per i colori, e gusto. Pensa a me come a uno dei tuoi progetti, o a una delle protagoniste dei tuoi videogiochi. Come mi pettineresti, come mi vestiresti?

Non dovresti informarti dei gusti di Mr. x, piuttosto che dei miei? Allarme rosso, meglio sviarlo immediatamente: Ci sei tu davanti a me in questo momento, e poi credo che tu e Mr. x abbiate gusti simili. Uguali direi. Gli occhi di Marco si restringono: Ora mi offendi. E poi, pensavo che avessi rinunciato a Mr. x. Non hai detto di volerlo scordare? Alzo le spalle cercando di irradiare noncuranza: B, una ragazza sempre libera di cambiare idea. Marco riprende a mangiare con il sorriso sulle labbra: Quasi quasi provo pena per Mr. x, non ha idea che cosa lo aspetta. Stavolta sono io a sbuffare: Smettila di menare il can per laia, Marco, e dammi qualche consiglio. Lui mi guarda e scuote la testa: Non cos semplice, tu non sei un progetto al computer, tu sei una ragazza...con dei sentimenti. Io insisto: Molto acuto da parte tua averlo notato. Ed era ora. Ma metter da parte la mia sensibilit femminile per sentire la tua opinione. Sei stato tu a dire che hai sempre ammirato la mia onest nel darti dei consigli. Ora pretendo la stessa cosa da te. Non mi sembra di chiedere molto. Lui scuote ancora la testa. Dio! Quanto testardo. Senti, visto che non vuoi essere diretto per paura di ferirmi, ti far io delle proposte di cambiamenti di stile e tu mi dirai cosa ne pensi, ok? Va bene, se proprio devo, ma se poi non sarai soddisfatta, non prendertela con me. Non vuoi prenderti le tue responsabilit. gli rinfaccio, ma gli sorrido, felice che di averlo finalmente convinto. Gi. Mai criticare laspetto di una donna. una delle prime cose che ho imparato sul vostro sesso. Perci cerco di premunirmi per evitare future ripercussioni da parte tua. Va bene, pignolo che non sei altro. Prima di tutto i miei capelli. Devono essere tagliati, ma quanto? Starei meglio con i capelli fino alle spalle, o pi corti a caschetto o ancora pi corti? No, non tagliarli troppo, tienili lunghi appena sotto le spalle. Mi osserva attentamente. Ma ti consiglio di raccoglierli spesso sul capo in modo da tenere scoperto il collo. Hai un collo elegante, un peccato nasconderlo. Il mio stomaco fa due capriole al suo complimento e mi sento arrossire. Quando torner a casa so gi che mi guarder il collo allo specchio per ore. E cosa mi dici del loro colore? Dovrei fare una tinta bionda, castana o rossa? Io non mi vedo affatto come rossa, per se a lui piace... Perch non li lasci come sono? No, ne ho abbastanza di questo loro aspetto. Hanno un colore indefinito. Sono

troppo chiari per essere considerati castani, ma troppo scuri per essere biondi. Mmmh. Dunque, tu hai una carnagione chiara, ma non abbastanza bianca per diventare una rossa. No, saresti perfetta come bionda. Hai gi idea del tono che vuoi? Tono? chiedo confusa, non stiamo mica parlando di canto. Strabuzza gli occhi: Tono di colore, qual lultima volta che sei andata a fare una tinta? Mai. ammetto imbarazzata. Marco alza gli occhi al cielo. D al parrucchiere che vuoi un biondo naturale, caldo. Non troppo chiaro, n rossiccio. Va bene. sono nervosa allidea di diventare bionda, sar strano. Ok, i capelli sono stati decisi. Per il trucco, non credo sia il caso di chiedere a Marco. Mi sembra un po troppo pretendere che si intenda anche di make up. Consulter lesperta di cosmetici di una profumeria. Passiamo ai vestiti. E riguardo ai vestiti? gli chiedo. B tu hai una bella figura, una vita stretta, le curve al punto giusto, e delle belle gambe, anche se non sei molto alta. Non c bisogno che ti infagotti in abiti che nascondono la tua figura, invece di esaltarla. Potrei svenire in questo momento. Marco ha ammirato di nuovo il mio corpo. meraviglioso, fantastico. Sono al settimo cielo. Lunica cosa su cui ha esitato la mia altezza, ma per quella non posso fare niente. Purtroppo non posso cambiare la mia altezza. Anche se mi piacerebbe essere pi alta. Il tuo Mr. x alto? S, e gli piacciono le donne alte. Idiota, non lo sa che nella botte piccola c il vino buono? Comunque puoi indossare tacchi pi alti e gonne corte, per dare lillusione che le tue gambe siano pi lunghe. Ipocrita! Come se fosse mai uscito con ragazze alte meno di un metro e settantacinque. No grazie, non ho intenzione di uccidermi andando al lavoro in tacchi alti, non resisterei pi di unora in piedi su quelle trappole. Perch? Vedi Mr. x al lavoro? No, quasi mai. Allora non devi indossarli al lavoro, ma solo quando sai che lo vedrai. Se mi rifaccio il look, non solo per piacere al mio Mr. x, ma soprattutto per me stessa. Certo, come no. Mi dice sarcastico Evita gli abiti a stampe floreali o a righe. Distraggono dalla bellezza della donna che li indossa. Meglio portare abiti in tinta unita. Vai avanti.

Non so cosa ne pensi il tuo Mr. x, ma a me non piacciono le donne che indossano pantaloni. Anche se non mi dispiacciono i jeans attillati. Limportante che le forme siamo ben visibili. questo che attrae gli uomini. Sei un terribile maschilista, un sessista. Te ne rendi conto almeno? Mi piace il sesso, se intendi questo con sessista.Mi prende in giro. Non intendevo questo e tu lo sai. Mi guarda a lungo prima di parlare A te piace il sesso? Arrossisco. Non mi aspettavo una domanda del genere. Sono super imbarazzata. Credo che questa sia una domanda troppo personale. Non direi, una domanda generale. Non ti sto mica chiedendo di descrivermi ogni tua esperienza sessuale. B se anche lavessi fatto, sarebbe stata una conversazione molto breve. Infatti non avrei aperto bocca. Marco mi guarda ammutolito. Sembra che gli sia venuto un colpo, totalmente immobile e con gli occhi sbarrati. Credo di averlo sconvolto. Mi stai dicendo quello che credo tu mi stia dicendo? mi chiede sottovoce. Il suo shock mi fa infuriare, si comporta come se gli avessi rivelato un sordido e terribile segreto. Non intendo vergognarmi di me stessa. Non vedo niente di male nellessere ancora vergine, anzi. Marco non c bisogno che tu ti metta a bisbigliare, non mi vergogno di essere vergine. Ma... Tu hai venticinque anni! E allora? C una legge non scritta che dice che una ragazza deve perdere la verginit prima dei venticinque anni? Sto solo aspettando di incontrare la persona giusta. Non voglio darla via al primo che passa, sul sedile posteriore della macchina. E non credere che non abbia ricevuto questo genere di offerte, perch le ho ricevute. Marco si rabbuia: Stai aspettando Mr. x, vero? E se anche fosse? Non sarebbero comunque affari tuoi. Ora sembra veramente offeso Accidenti Anna! Tu sei la mia migliore amica. Non voglio vederti soffrire. Ecco, ora finir per piangere. Lui mi vuole veramente bene e si preoccupa per me. Solo che io vorrei di pi. Andr tutto bene Marco. Dico prendendogli la mano. Non preoccuparti per me. Solo... Promettimi che ci sarai se avr bisogno di te. Lui annuisce, ma vedo che ancora preoccupato. cos dolce. Come posso resistergli? Capitolo 3

What can I do to make you love me? What can I do to make you care? What can I change to make you feel this? What can I do to get you there? Love me... The Coors Il mattino dopo mi sveglio e inizio la mia giornata nel solito modo: una tazza di latte con cereali senza grassi, e un bicchiere di succo darancia, tutto ci che la dieta mi permette. Visto che domenica, non devo andare al lavoro, e posso rilassarmi. Mia madre uscita presto per andare a trovare unamica e ho la casa tutta per me. Finalmente un po di pace e tranquillit. Ma mi accorgo di essermi illusa quando il campanello suona. Accidenti, e io che speravo di spaparanzarmi sul divano a guardare la televisione. Quando vado ad aprire, mi trovo davanti Samantha e Livia. Addio pace. Non ancora entrata del tutto in casa che Samantha comincia subito a parlare a raffica. Sto morendo dalla curiosit. Hai usato il profumo che ti ho regalato? Ti sei messa in tiro? Lo hai sorpreso? Lui ha... Samantha calmati, La risposta alle tue domande una sola per tutte, no. Livia sospira dispiaciuta: Allora non hai seguito i consigli di Samantha. Samantha non da meno: Anna, quante possibilit come quella di ieri credi possano capitarti? B, ieri sera non stata un totale disastro. Marco ha notato quanto peso ho perso e ha lodato il mio fisico, e le mie gambe. Davvero? Devi essere stata felice dei suoi complimenti. dice sorridendo Livia. B, non sono stati esattamente detti come complimenti. e mi decido a spiegare a Livia e Samantha cosa successo la sera prima in ogni dettaglio. Entrambe mi ascoltano rapite e non poco sorprese. Quindi ora lui crede che tu sia innamorata di qualcun altro. conclude Livia. E lo ha soprannominato Mr. x. Questo positivo o negativo? Non lo so, ma se non altro la nostra amicizia grazie alla nostra ultima conversazione diventata pi intima E ti ha detto come vestirti cos da piacere ad un altro uomo che guardacaso ha gusti simili ai suoi?! Non ha capito che si trattava di lui? esclama allibita Samantha. Ma cos, cieco? Ha delle fette di salame sugli occhi? indignata. Non devi prendertela con lui, come pu capire come stanno le cose se non glielo dico. E mi ha dato dei consigli su Mr. x solo perch glieli ho chiesti io. E intendo seguirli. Non per lui, ma per me stessa. Certo, come no?! Lui uno stupido ottuso e tu sei unipocrita, siete proprio una

bella coppia. Se solo ti decidessi a dirgli come stanno veramente le cose... Ma immagino sarebbe troppo semplice per la tua mente contorta. commenta Samantha. Intendi davvero diventare bionda? mi chiede, cambiando abilmente discorso, Livia. Lei non vuole mai vedere litigare le persone. S, e se conoscete un buon parrucchiere, datemi pure il suo indirizzo. Da oggi si cambia e non si torna indietro. Sono decisa a cambiare me stessa e la mia vita a qualunque costo Va bene, nonostante non ti capisca, mi fa piacere vederti finalmente cos decisa. Era ora che tirassi fuori gli attributi e ti impegnassi seriamente nella tua caccia alluomo. Domani ti accompagner dal mio parrucchiere, vedrai, sar favoloso. dice Samantha. Speriamo. Mia madre non altrettanto ottimista quando le comunico la mia decisione di cambiare look. Ho deciso di parlarle non appena tornava a casa, perch se domani, dopo il lavoro, torno a casa bionda, rischia di farsi venire un infarto. Ora per mi pento della mia decisione, era meglio se stavo zitta. Seduta al tavolo della cucina mi fissa con commiserazione: Ma Anna, perch vuoi fare un cambiamento cos drastico? Non capisco, non da te. Mamma, ho venticinque anni e non ho mai avuto un fidanzato in tutta la mia vita. Non voglio diventare una vecchia zitella. Voglio farmi una famiglia. Per avere una famiglia, devo sposarmi e per sposarmi mi serve un uomo. Per accalappiare un uomo, devo diventare pi carina. Tu non vuoi un uomo qualsiasi, Anna. Tu vuoi Marco. Tutta questa storia cominciata a causa sua. Cosa successo ieri sera? Niente. vero, io provo qualcosa pi dellamicizia per Marco, da sempre. Non lo nego. Ma tu hai ragione quando dici che lui non si innamorer mai di me. Marco mi considera solo la sua sorellina minore, la sua migliore amica. Lo so benissimo e lo accetto. Ma anche se lo amo, questo non vuol dire che star tutta la vita ad aspettare che lui si accorga di me. Il mare pieno di pesci, ma il tempo passa e visto che gli uomini non fanno certo la fila fuori dalla porta per uscire con me, devo fare qualcosa per cambiare la situazione. Devo uscire di pi e devo apparire bella per attirare lattenzione maschile. Chiuso il discorso. Mia madre mi guarda male, ma non apre pi bocca. Meglio cos, perch non sono in vena di altre discussioni. Luned, dopo il lavoro, Samantha e Livia mi accompagnano nella mia missione di cambio immagine. Samantha affronta questa missione in modo molto militare, sembra quasi un generale che segua un piano di guerra. Io sono un povero soldato

che deve tacere e seguire gli ordini e Livia meramente un supporto morale. Naturalmente il generale Samantha non ammette defezioni. Primo obbiettivo della missione: trucco. Samantha mi porta da un suo amico, Jonathan, (che preferisce farsi chiamare Jona ed chiaramente gay) un esperto make up artist che lavora per il teatro locale. Jonathan mi tocca i capelli, e me li acconcia sulla testa osservando leffetto che ottiene, mi tocca le guance, e copre gli occhi con una mano, insomma mi esamina con occhio critico. Sei proprio una ragazza da favola. Cosa.?chiedo confusa. Siediti su quella sedia cara. Il mio non era un complimento. Sei una ragazza da favola, perch sei un insieme di fiabe. Sei un misto fra il brutto anatroccolo e Cenerentola prima dellarrivo della fata madrina. Hai intenzione di tingerti i capelli di biondo? S. Scelta eccellente. Ma mi raccomando non biondo platino, anche se adesso tanto di moda, o con la tua pelle chiara finirai per sembrare svedese. Meglio un biondo caldo. Dovrei essere preoccupata dal fatto che mi sta dicendo le stesse cose di Marco. Questo non vuol dire che Marco gay, vero? No, certo che no. Certo. Allora passiamo al trucco. e batte la mani preparandosi a trasformare il brutto anatroccolo in cigno: Quale genere di trucco preferisci? Ehm... Ecco, io di solito non mi trucco molto. Giusto a volte un po di ombretto e il rossetto. Oh, povera cara! Jonathan mi guarda con commiserazione e si gira verso Samantha. Grazie al cielo lhai potata qui da me, Samantha. Non immagino cosa possa aver passato fino ad adesso poverina. torna a guardarmi, facendomi un sorriso incoraggiante Non preoccuparti, dora in poi la tua vita cambier. Ti insegner tutto quello che ti serve sapere e cosa non devi assolutamente fare. Poi mi osserva attentamente da vicino: Hai una bella pelle. Per il tuo tono di carnagione ti consiglio il fondotinta Lancome, beige chiaro n2. Non usarlo tutto i giorni, non ne hai bisogno. Mettilo solo se devi andare a una festa o a un evento importante. Jona inizia ad applicarmi il fondotinta e finisce in meno di due minuti. Poi aggiunge un tocco di fard sulle guance: Non usare il fard se prima non ti sei messa il fondotinta e usane molto poco, un accenno solo per rendere pi roseo il tuo incarnato. Se esageri potresti finire con lassomigliare a Haidi. I tuoi occhi sono un punto difficile. Non sono n azzurri n verdi, ma una via di mezzo fra i

due. User un ombretto azzurro per tentare di tirare fuori il loro blu. Si chiama light Sky by MAC. Una tinta tenue che mantenga laura di innocenza che hai. Io ne farei volentieri a meno di questaura dinnocenza! Questo per tutti i giorni, ma per la sera dovresti usare Mistery n26. Un colore pi scuro che dovrebbe far risaltare invece il verde dei tuoi occhi. Per il rossetto, prova colori rosati. Ti consiglio questo Maybelline Wet Shine. Non usare colori troppo scuri o troppo chiari. Un bel rosa sexy e lucente quello che ci vuole. Hai delle ciglia lunghe ma spioventi. Prima di applicare il mascara usa un piegaciglia che avrai precedentemente riscaldato, per curvarle. Dopo meno di trenta minuti e duecento consigli, mi guardo finalmente allo specchio e non credo ai miei occhi. Non sembro pi io. La ragazza nello specchio veramente bella. Wow. esclama anche Livia sorridendo. Dopo che ti sarai tinta i capelli torna da me, e ti insegner tutto quello che so sul trucco. Tu sarai la mia pi bella creazione. Sei molto gentile. Non gentilezza un mio preciso dovere mostrare alla gente ignara quello che potrebbero diventare con un piccolo sforzo e il trucco giusto. la mia missione. Vedere il tuo sorriso felice quando ti sei specchiata mi ripaga gi di tutto. recita con la mano sul cuore. Molto teatrale. Samantha si complimenta con Jona: Vedo che non hai perso il tuo tocco. poi si volta verso di me. Ora andiamo per negozi. Ti servono dei nuovi abiti. Qualcosa che finalmente non nasconda il tuo corpo ma lo esalti. Primo obbiettivo completato. Secondo obbiettivo: vestiti. Per Samantha lo shopping qualcosa di sacro, aizzata ancora di pi dalla missione sembra infervorata, e trascina me e Livia per tutti i negozi di abbigliamento del paese, obbligandomi a provare ogni capo che le sembri adatto a me. Credo che non entrer mai pi in un camerino di prova, mi viene la nausea solo a pensarci. Alla fine comunque ho comprato due paia di pantaloni, una gonna, tre top e un maglioncino. Insomma in fondo (molto in fondo, perch le vesciche che ho ai piedi a causa dei chilometri percorsi fanno un male cane) ne valsa la pena. Secondo obbiettivo completato. Terzo obbiettivo: acconciatura. Ci dirigiamo a passo di marcia dal parrucchiere. L una ragazza di nome Jenny mi chiede che tinta voglio fare, mostrandomi una cartella contenente tutti i toni a loro disposizione. Mi giro timorosa verso Samantha, ma lei intenta a leggere una rivista di moda, sembra che almeno in questa parte della missione mi giudichi in grado di cavarmela da sola. Tiro un sospiro di sollievo. Indico il colore che voglio, un bel biondo caldo, color miele e dopo due ore, quando guardo il risultato allo

specchio sono molto soddisfatta: sto veramente bene e mi sento quasi una persona diversa. Bionda mi sento pi coraggiosa. Sono colpita da questa nuova me stessa, scintillante, color miele, sembro pi viva, pi vivace. Non torner pi al look di prima. Mai pi. Anche Livia e Samantha approvano caldamente il mio nuovo aspetto. Ora s che si ragiona. Finalmente puoi cominciare la caccia alluomo. La tua preda non avr scampo. commenta Samantha tutta soddisfatta. La missione cambio di immagine stata completata con successo. Felice, torno a casa quasi saltellando. E lungo la strada alcuni ragazzini mi fischiano dietro. Li ignoro, ma sorrido fra me e me, non mi era mai successo prima. Vorr pur dire qualcosa, no? E la mia autostima cresce, un gran bella sensazione. Quando arrivo a casa mia madre rimane a bocca aperta. Io la ignoro e salgo in camera mia. Capitolo 4 Every girl wants you to be her men but I wait right here till its my turn... Im holding on Im gonna be your number one Im not the kind of girl who gives up just like that. Atomic kitten Quando il giorno dopo mi alzo e vado in bagno mi viene quasi un infarto, perch nello specchio di fronte a me c una ragazza bionda che non ho mai visto. Mi sciacquo il viso con lacqua fresca e poi guardo di nuovo: quella sono io. Bionda. Per, mi dona proprio questo colore. Sto bene persino spettinata! Mi metto a sorridere come una stupida alla mia immagine. Accidenti se sono carina, anche se non dovrei essere io a dirlo. Mi lavo i denti, mi pettino, e poi, seguendo i consigli di Jona, inizio a truccarmi. Purtroppo sono ancora molto lenta, devo fare pratica col trucco se non voglio perdere unora ogni mattina. Mi sto mettendo il mascara (o meglio sto cercando di eliminare i grumi di mascara rimasti sulle mie ciglia. Jona laveva fatto sembrare facile, ma truccarsi non affatto semplice), quando il telefono squilla. Nessuno va rispondere, forse mia madre gi uscita, perci tocca a me. Pronto! dico entusiasta, sono cos su di giri stamattina.

Dallaltra parte nessuno parla e sto per riattaccare quando finalmente si sente la voce di Marco Anna? Sei tu? mi chiede sorpreso. Perch sia sorpreso non lo so, ha chiamato a casa mia, chi altro dovrebbe rispondere? O forse non ha riconosciuto la mia voce perch un tantino pi esuberante del solito? Cosa importa, limportante che Marco mi ha chiamato. Solo il suono della sua voce mi riscalda dalla testa ai piedi. Dio, come lo amo. Non mi ha mai chiamato prima. Di solito si limita a bussare alla mia porta, quando passa in paese. Chi credevi che fossi? Naturalmente sono Anna. solo che la tua voce sembrava diversa. E non diversa solo la mia voce, se solo potessi vedermi! A cosa debbo lonore di questa tua chiamata? silenzio dallaltra parte per alcuni secondi. Stai facendo del sarcasmo? mi chiede incerto. Ammetto che oggi sono un po su di giri, per anche lui strano. Non sembra convinto che sia proprio io al telefono. Chi altro dovrei essere? Non esito a prenderlo un po in giro. Chi? Io? Mai. Hai bevuto per caso? Scherzo un po e lui crede che io sia ubriaca, andiamo proprio bene. mattina Marco, non ho bevuto nulla! Piuttosto tornando alla mia domanda di prima, perch mi hai chiamato? Mmm.. Oh... Io sto venendo in paese. Mia madre mi ha chiamato ieri sera. Ha detto che le serviva aiuto per sistemare una o due camere. Sono sicuro che poi mi inviter a pranzo per rimpinzarmi come al solito, cos ho pensato a te. Mi hai detto che tua madre non ti da abbastanza da mangiare e cos ho pensato che potresti unirti a noi per pranzo. Per pranzo? Ripeto come un pappagallo. Il mio cervello si fermato al punto dove Marco ha detto di avere pensato a me. Non mi sembri entusiasta allidea. So di non essere Mr. x, ma di solito apprezzi la mia compagnia. mi dice Marco piccato. Lui la cosa pi importante della mia vita e crede che non voglia passare del tempo con lui. Come fa ad essere cos cieco? Certo che apprezzo la tua compagnia. Sei occupata? Hai altri programmi? No. Dovrei lavorare, ma non importa, questo molto pi importante, chiamer Samantha e Livia e chieder loro di sostituirmi per la mattina. Essere coproprietaria della libreria dove si lavora, d certi vantaggi. Non ho altri impegni.

Sar l tra venti minuti. Ci vediamo dopo. Ok. e riattacco. Venti minuti. Marco sar qui tra venti minuti e vedr come sono cambiata. Ora devo solo decidere cosa mettermi. Svuoto il mio armadio e passo in rassegna tutti i miei abiti tre volte, prima di trovare labbigliamento adatto alloccasione. Devo escludere a priori tre nuovi abitini attillati; sono troppo distanti dal mio solito abbigliamento e Marco si potrebbe chiedere perch ho indossato qualcosa di cos sexy solo per vedere lui, e magari capire che cerco di accalappiarlo. Lo so una possibilit remota, ma meglio coprire tutte le basi. Mi serve qualcosa di diverso dagli abiti che indosso di solito, ma allo stesso tempo non troppo diverso per non destare sospetti. Voglio che veda il mio nuovo look, ma voglio anche che riesca a riconoscermi, e poi sar presente anche sua madre. Alla fine opto per un paio di comodi pantaloni neri, che mi calzano a pennello, ma non sono troppo attillati, e una maglietta rossa senza maniche con una scritta argentata, assolutamente non scollata, ma molto stretta. Per completare lopera indosso dei tacchi di cinque centimetri e raccolgo i capelli sulla testa con una barretta. Il campanello suona e mi precipito ad aprire. Rimango spiacevolmente sorpresa e il mio sorriso a trentadue denti svanisce, quando vedo che si tratta solo di mia madre che ha dimenticato le sue chiavi e non di Marco. Mentre la aiuto a portare le borse della spesa in cucina, le annuncio che sto per uscire: Vado a casa della madre di Marco e forse star fuori anche per pranzo. Mia madre mi guarda sorpresa, poi il suo viso si indurisce Marco ti ha chiamato? S. Qual il problema stavolta? Cosa ho fatto di male nella mia vita passata per meritarmi tutto questo? Devo proprio essere stata tremendamente cattiva. Forse ero una ladra. No, troppo poco. Un avvocato. No, ancora troppo poco. Un genio del male. S, forse questo plausibile, visto la vita che sto vivendo ora come punizione. E tu fai sempre tutto quello che ti chiede, vero? dice mia madre con voce fredda. Scommetto che andrai a pavoneggiarti davanti a lui con i tuoi nuovi vestiti e il tuo nuovo aspetto, sperando che lui si interessi a te. Ma non capisci? Lui ha gi una ragazza, Anna. Smettila di comportarti come una stupida. Non ti noter. La sua ragazza molto pi bella di te. Non puoi sperare di competere con lei, siete di due categorie diverse. Truccarti come un clown non cambier nulla. Dov finita mia madre? Perch questa non pu essere lei. Questo Freddy Kruger travestito da mamma, perch solo lui potrebbe essere tanto crudele!

Come pu dirmi certe cose? Ogni parola che ha detto mi ha ferito come una coltellata alla mia gi scarsa autostima. Ma non ho alcuna intenzione di lasciarmi buttare gi da lei. Questa la mia vita e sta a me decidere cosa farne. E che cavolo, se anche volessi mandare tutto allaria sarei libera di farlo! Hai ragione, mamma. Io non sono bella come Cordelia. Mi accontento di essere considerata carina. Ma sai una cosa? Non mi interessa cosa pensi e non mi importa cosa pensano gli altri. Mi importa solo quello che penso io e io credo di non essere male. Non sto andando a buttarmi addosso a Marco. Mi ha semplicemente chiamato per aiutarlo con alcune cose. Per quanto ne so Marco e Cordelia non si vedono pi. Forse hai ragione, non ho speranze di riuscire a interessarlo, ma non hai alcun diritto di dirmi le cose terribili che mi hai appena detto. stato orribile e crudele da parte tua. Mia madre sembra colpita dalle mie parole. Lo credo bene, non le ho mai urlato in faccia prima di oggi. Mi guarda a occhi sgranati e sembra rendersi conto di avermi veramente ferita. Anna, mi dispiace, io non volevi ferirti... Ma lo hai fatto e continui a farlo. le volto le spalle ed esco di casa sbattendo la porta. Dio! Come sono incazzata! e per enfatizzare il concetto d un calcio alla porta chiusa. Mamma mia, che linguaggio. mi prende in giro una voce familiare. un effetto della tua trasformazione? Mi volto e mi trovo faccia a faccia con Marco. Riesco sempre a fare delle brutte figure davanti a lui. La mia unarte. Marco esamina i miei capelli biondi, il viso truccato e i miei abiti. Cosa ne pensi?gli chiedo trattenendo il respiro in attesa del suo verdetto. Sono cambiata per me stessa, non per lui. Sul serio. Ma voglio sentire cosa ne pensa. E se magari c una lontanissima possibilit che io gli piaccia di pi cos. Spero che non mi demolisca come ha appena fatto mia madre, perch non sopravvivrei. Marco non mi risponde ma si incammina con calma verso la casa di sua madre. Io lo seguo morendo dalla curiosit. Insomma perch non mi risponde? rimasto molto colpito o schifato? Stai molto bene. Pi di quanto avrei immaginato. Sei molto carina. Ma credo che questo tu lo sappia gi. Ok, non mi ha criticato, ma francamente mi aspettavo una reazione un p pi... Non so... Piacevolmente sorpresa. Credevo che mi avrebbe guardato e avrebbe esclamato Caspita Anna, sei fantastica! Quasi non ti riconoscevo.

Non mi sembra poi di chiedere molto, solo un po pi di entusiasmo. Cos imparo a sperare troppo. Non mi aspettavo avresti avuto il coraggio di cambiare veramente in modo drastico il tuo look. mi confida. Bene, mi considera anche una codarda. bello sapere che il tuo migliore amico ti tiene in cos alta considerazione. Il tuo amore per Mr. x deve essere molto grande. conclude Marco. Non sai quanto. Entra pure. aggiunge girandosi verso di me. Mi accorgo di essere ferma sulla soglia della casa di sua madre e mi affretto a entrare. La casa della signora Facchinetti una tipica casa moderna (valli a capire questi architetti contemporanei che amano lastratto invece del comodo), ma molto accogliente e piena zeppa di fotografie di Marco bambino. Ovunque guardi c n una, persino sulla televisione e sul videoregistratore. Ha cambiato arredamento dell'ultima volta che sono stata qui. Il soggiorno sarebbe molto spazioso ed elegante, se in questo momento non fosse cos terribilmente disordinato. Scarpe di diversi tipi e colori sono sparse per la camera, i tavolini sono coperti di riviste e giornali, e i divani e le poltrone sono coperti di giacche e giacconi. Tipico disordine da artista. La madre di Marco unautrice di libri per bambini e spesso (quasi sempre) troppo occupata col suo lavoro per occuparsi delle faccende domestiche. Marco, sei arrivato! esclama felice accogliendolo con un bacio sulla guancia, poi guarda verso di me con espressione interrogativa. Ciao, mamma. la saluta Marco abbracciandola. Ho chiamato Anna. Ci dar una mano anche lei. La signora Facchinetti mi guarda sorpresa. Anna? La nostra vicina? Non mi aveva riconosciuta. Devo proprio apparire molto diversa da prima. Bene. Finalmente sono riuscita ad ottenere leffetto che volevo col mio nuovo look. gratificante. Meno gratificante che se mi avesse detto Marco queste parole, ma sempre meglio di niente. Una ragazza deve sapersi anche accontentare, purtroppo. Salve signora Facchinetti. la saluto sorridendole. Salve Anna. e ci conduce in cucina, che, anche se sembra impossibile, messa peggio del salotto, ma dove almeno le sedie sono sgombre, cos possiamo sederci. Mi dispiace per il disordine. Ma non ho proprio il tempo di pulire in questo periodo. Ero molto spesso a casa della madre di Marco quando da adolescente; lei era sempre occupatissima cos cucinavo io per Marco sia il pranzo che qualche spuntino pomeridiano. Lui non lha mai saputo. Ma devo ammettere che, per quanto sua madre fosse impegnata anche allepoca, non ho mai visto la casa in un tale stato di disordine.

Mi alzo, prendo diverse tazze sporche rimaste sul tavolo e le metto nel lavandino, che gi pieno fino a straripare. Mi rimbocco le maniche e inizio a lavare piatti e posate. Mi sento tanto una sfortunata Cenerentola a cui tocca fare le pulizie anche dopo la sua trasformazione ad opera della fata Smemorina, perch il principe non si accorto di lei nemmeno quando indossava abito bianco e scarpine di cristallo. Anche Marco si alza e inizia a riordinare. Sembra sopraffatto dal caos che lo circonda. molto strano, visto che da ragazzo era anche pi disordinato di sua madre, ma ormai non pi cos. Per avere successo nel suo lavoro non solo diventato puntuale, ma anche preciso e ordinato. A volte mi sorprendo di quanto in questi anni sia cambiato. Lui cambiato, io sono cambiata, lunica cosa che non cambiata il mio amore per lui. Che fine ha fatto la tua donna delle pulizie, mamma? Si licenziata. Sua figlia si trasferita e lei andr a vivere con lei per poterle tenerle i figli mentre lei al lavoro. Cos ora devo trovarmi una nuova donna delle pulizie, e come se non bastasse mi serve anche un nuovo artista per illustrare il mio ultimo libro. Potrebbe farlo mia madre. Lei disegnava, prima che ci trasferissimo qui. dico mentre risciacquo una padella. Davvero? Non me lo aveva mai detto. Ma fantastico! Credi che sia in casa adesso? S. Purtroppo. Allora vado subito a parlarle. ed esce dalla cucina a passo deciso. Dopo mezzora io ho finito di pulire la cucina e Marco ha riordinato il soggiorno. La casa non ancora uno specchio, ma almeno non sembra pi un campo di sfollati. Mr. x, ha gi visto la tua trasformazione? mi chiede Marco, mentre ci sediamo ad aspettare sua madre per poi andare fuori a pranzo. La sua voce mi sembra pi fredda del solito. S. Immagino ti abbia detto che sei stupenda. Gi. Me lha detto ora. Gli costava tanto dirmi che ero stupenda, prima, appena mi ha vista? Come fa a non vedere quanto lo amo, quanto voglio piacergli... Stupido. Ma adesso basta parlare della mia vita amorosa. gli dico ferma. Mi sembra che sia cambiata anche la tua personalit oltre che il tuo aspetto, forse colpa del fatto che ti sei tinta i capelli. Prima non eri cos testarda. Allora anche Cordelia tinta. S, era castana. Oh, ed era pi dolce quando non era ancora bionda? Perch ora unarpia.

Non stavamo parlando di Cordelia, ma di te. Non da te fare del sarcasmo sulle mie ragazze. Nella mia testa non ho fatto altro negli ultimi anni, solo che tu non lo sai. Non sto facendo del sarcasmo. Era una semplice constatazione. Hai detto tu che ora che sono bionda ho cambiato carattere e sono meno dolce e remissiva, secondo te. Cordelia, francamente, tutto tranne che dolce e remissiva, quindi ne ho dedotto che anche lei, forse, come me, cambiata dopo essersi tinta. E riecco che denigri di nuovo Cordelia. Non eri cos acida prima. Tu non sei quasi mai qui in paese. Non mi conosci pi come una volta. Questa che vedi davanti a te in questo momento la vera Anna. Apri gli occhi e guardami bene. Non sono pi la ragazzina di dieci anni fa. Non avrei mai dovuto aiutarti in questo tuo cambiamento dimmagine. Io mi limito a fargli un finto sorriso. Non mi interessa quello che mi sta dicendo. Io mi sento molto meglio di prima, questo mia nuova immagine mi ha giovato, anche se lui ancora non lo capisce. grazie a questo mio nuovo volto che ora ho il coraggio di discutere con lui, di dirgli in faccia quello che penso di Cordelia. La vecchia me non lavrebbe mai fatto. Prima che Marco abbia il tempo di continuare a predicare i suoi stupidi preconcetti, sua madre rientra e io mi affretto a raggiungerla nellingresso. Che ne dite di andare a pranzo? dico praticamente spingendola fuori di casa. Marco ancora arrabbiato con me mentre guida la sua preziosa auto nuova verso il ristorante, e mi ignora. Ma non mi interessa. Se lui non mi vuole parlare posso sempre parlare con sua madre. Almeno lei sembra apprezzare questa mia nuova immagine. Stai veramente benissimo con questo colore di capelli, mia cara. Sei fantastica. Sembri proprio un'altra. Non vero Marco? Marco si limita a mugugnare. un adulto ma tiene il broncio come un bambino. Immaturo. Cosa ci trovo in lui? A parte il fatto che stupendo e mi manda in fibrillazione ogni volta che lo vedo. triste constatare, nonostante mi reputi intelligente, che il suo aspetto fisico in grado di farmi sbavare. Stupidi ormoni! Sono una stupida illusa! Una cretina, una perdente. Mi ripeto per la centesima volta, mentre saluto Marco e sua madre, e torno mesta mesta a casa mia. Ho cercato di sorridere e fare conversazione, ma stato difficile. Come si fa a comportarsi normalmente, mentre il proprio cuore in frantumi, e ogni piccola scheggia di ci che ne resta, ti si conficca nella carne? Per fortuna sono anni che nascondo i miei veri sentimenti e ormai sono diventata unesperta. Credo sempre di avere toccato il fondo e poi invece scopro che c di peggio.

Due ore fa la giornata mi sorrideva, Marco mi aveva chiamato e voleva vedermi, e ora mi sento talmente male....La testa mi pulsa e gli occhi mi prudono per le lacrime che sto cercando di trattenere, per quando non avr testimoni che mi possano vedere singhiozzare. Come possibile che le cose siano precipitate in cos poco tempo? Ma non dovrei stupirmi visto che stiamo parlando di me e della mia vita, dove la sfiga regna sovrana. Tutto mi crollato addosso, ancora prima che ordinassimo il nostro pranzo. Mentre la signora Facchinetti andata in bagno, Marco ha riportato di nuovo il discorso su Mr x. Mi pento di averti aiutato nel tuo piano di conquista. Questo uomo misterioso non ti apprezzava prima, e ora non merita la tua versione riveduta e corretta. Credimi, se un giorno otterrai quello che vuoi ne rimarrai delusa. Gli uomini come lui, di solito deludono le aspettative. Io naturalmente sono rimasta molto colpita dalle sue parole, perch suonavano proprio come le parole di un uomo geloso (un fratello geloso, ma sempre meglio di niente, no?). E mi sono congratulata con me stessa per avere inventato il misterioso Mr. x, perch in tutti questi anni Marco non mi aveva mai prestato tanta attenzione. Allimprovviso, grazie ad una piccolissima innocua bugia, ero diventata pi interessante ai suoi occhi: una donna pazzamente innamorata con un amore segreto. Il fatto che il mio amore segreto era lui, non lo sfiorava nemmeno e tutto sembrava andare di bene in meglio. Felice, avevo deciso di proseguire il discorso. La tua una teoria interessante. E tu Marco, hai sempre soddisfatto le aspettative? Marco stato colto alla sprovvista dalla mia domanda E io cosa centro? Non stiamo parlando di me. La mia era solo una semplice curiosit, ma se non te la senti di rispondere... Io ho sempre superato le aspettative. Credo di essere un ottimo amante. O non mi credi? Avrei preferito una dimostrazione pratica, mi sarei accontentata anche solo di un bacio, ma non potevo certo dirglielo. Dovr crederti sulla parola. Non posso certo chiamare Cordelia e chiederle la sua opinione, visto che vi siete lasciati. E sono veramente felice che abbiate rotto perch lei veramente insopport... Non ho fatto in tempo a finire la frase che Marco mi ha interrotto Ma io non ho rotto con Cordelia. Chi te lo ha detto? Dire che sono rimasta scioccata dire poco. Credo che il mio cuore si sia fermato per almeno cinque secondi per poi sprofondare fino allinterno della terra,

nellinferno pi profondo, a fare compagnia a Lucifero (e non sto esagerando). La sera del mio compleanno hai detto... non era una frase molto coerente, ma, viste le mie condizioni, mi meravigliava gi essere riuscita ad aprire bocca. Ho detto che non la vedevo da un po. Siamo in pausa. stata unidea di Cordelia. Ha detto che io davo troppo per scontata la sua presenza, cos ha deciso che non ci saremmo visti o sentiti per un mese. Nemmeno per telefono. Oh. non lho guardato in faccia per paura di scoppiare a piangere E quando finisce questa pausa? La settimana prossima, sabato per essere precisi. mi ha detto passandosi una mano fra i capelli E non vedo lora che finisca. Questo stato il mese pi lungo e frustrante della mia vita. Ecco, come sono state calpestate le mie speranze. Sono bastate poche parole e tutte le mie aspettative sono state demolite brutalmente, senza piet. Ma mi rifiuto di pensarci ancora prima di essermi chiusa nella mia camera. Entro in casa, e, ignorando mia madre, salgo immediatamente in camera mia. Appena mi lascio cadere sul letto inizio a piangere senza ritegno, con grandi singhiozzi. Mi sembra di non riuscire a respirare. Mi sono ripetuta cento, mille volte di andare avanti e di lasciarlo perdere ma poi non ci riesco. Trovo sempre delle scuse. Mi sono illusa in questi giorni che forse potevo avere una possibilit, e invece... Ho cambiato me stessa, per che cosa? Mi sento come se, dopo avere raggiunto la cima della montagna, qualcuno (molto somigliante a quellodiosa di Cordelia) mi avesse buttato gi, e io mi fossi sfracellata al suolo. Cosa far adesso? Tutto quello che vedo ogni volta che chiudo gli occhi, limmagine di Marco, mentre mi parlava di Cordelia. Il suo linguaggio del corpo urlava chiaramente frustrazione sessuale. Non vede lora di riunirsi con quella smorfiosa. Devo mettermi lanima in pace. Non vede lora di andare a letto con Cordelia, e tutta lattenzione che mi ha dedicato ultimamente stata solo frutto della sua noia, non di una sua ritrovata maturit. Maturit! Marco solo un bambino troppo cresciuto che pensa solo a se stesso! Uno stupido, un cretino! Ma il mio cretino e purtroppo devo ammettere che una piccola parte di me osa pure compatirlo. Gli uomini sono cos ingenui a volte. Mi immagino benissimo come Cordelia abbia fatto a convincerlo a fare questa pausa di riflessione. Ha scelto il momento pi appropriato, vale a dire prima o dopo il sesso, e poi, guardandolo con le labbra siliconate atteggiate a fare il broncio, gli avr detto: Marco, tu ormai non mi dai tutte le attenzioni che merito, mi dai troppo per

scontata, dovremmo prenderci una pausa...... Una frase che ogni donna sarebbe stata in grado di tradurre in: Ormai mi sono stancata. O sganci lanello di fidanzamento o non te la do pi, purtroppo gli uomini non sono bravi ad interpretare il nostro linguaggio. E quello stupido di Marco ha accettato come un ebete di aspettarla per un mese, mentre quella se la star spassando con qualcun altro. Stupido! Stupido e cornuto! Cordelia unintrigante, una manipolatrice, una strega e lo gira e rigira come vuole. Perch io non ci riesco? Capitolo 5 Your presence still lingers here and it wont leave me alone. These wounds dont seem to heal, this pain is just too real. Theres just too much that time cannot erase Evanescence Il giorno dopo mi alzo con due occhi pesti e rossi a causa delle lacrime. Seguendo i consigli di Jona cerco di rimediare col trucco. Evidentemente riesco nel mio intento, perch sia Livia che Samantha sembrano non accorgersi di nulla ed evito di subire un nuovo interrogatorio. Grazie al cielo. Scoppiare a piangere sul luogo di lavoro non sarebbe stato molto dignitoso. E so che lavrei fatto se avessi dovuto raccontare loro cosera successo. Rinfrancata dallo scampato pericolo, torno a casa pronta per scaricare la mia rabbia e delusione facendo le pulizie in ogni stanza, ma faccio la triste scoperta che i miei progetti dovranno saltare a causa do forze maggiori: abbiamo ospiti. Infatti la signora Facchinetti seduta in salotto, intenta a parlare di lavoro con mia madre. Non vedo Marco, quindi almeno il dolore di incontrarlo di nuovo mi risparmiato, per adesso (meglio non illudersi). Buonasera Anna. Buona sera signora Facchinetti. Ciao Anna, ho invitato Giada a prendere il t da noi questo pomeriggio. mi dice mia mamma. Bene, pi siamo, meglio . cos le mie umiliazioni possono essere pubbliche. Il campanello suona, e io sono lunica in piedi. Tocca a me andare ad aprire. Sento che fuori della porta c in agguato la sfortuna che oggi non mi aveva ancora raggiunto, aprire vorrebbe dire farla entrare, ma come spiegare questo a mia madre e alla madre di Marco, senza sembrare pazza? Non trovo scuse plausibili e mi rassegno ad aprire.

Come volevasi dimostrare, ecco entrare l'ultima persona che volevo vedere: Marco. Le mie buone maniere sono l'unica cosa che mi impedisce di sbattergli la porta in faccia, dopo quello che ho saputo il giorno prima. Come faccio a dimenticarlo se me lo ritrovo sempre intorno? Ciao Marco, tua madre qui. Gli dico, senza guardarlo, prima ancora che possa aprire bocca. Tanto logico che si trova qui, davanti a me, solo perch sta cercando la madre, io sono troppo poco importante per lui per pensare che possa essere venuto per vedere me. Mi sposto per lasciarlo passare e poi gli do le spalle senza dire niente. Forse, se non lo guardo, posso riuscire ad ignorarlo. Non volendo essere scortese, mia madre lo invita ad unirsi a noi per il t, e purtroppo devo parteciparvi anche io per fare onore alle mie buone maniere. Accidenti a loro. E il peggio che la sfortuna non ancora disposta a darmi tregua, perch nonostante io cerchi di farmi notare il meno possibile, mentre siedo in salotto con loro, il discorso si fissa proprio su di me e Marco. Allora, andrai a quella premiazione domenica, caro? chiede la signora Facchinetti a suo figlio. S. Perch non porti Anna con te? Linvito per due persone, no? Ho cercato di evitare di pensare a qualsiasi cosa che riguardasse Marco durante gli ultimi minuti. E questo significa evitare di pensare che lui qui vicino a me; di pensare al suo profumo, di pensare di toccarlo.... Insomma ho cercato di non pensare a nulla e mi sono concentrata sul t. E ci sono riuscita, un bel risultato visto che sono seduta proprio di fianco a lui. Ma ora il mio cuore ha cominciato ad accelerare. Cosa risponder a questa domanda? Marco aggrotta la fronte e anche se ho lo sguardo abbassato sulla mia tazzina, sento i suoi occhi su di me. Ci verresti ? Mi chiede. Posso praticamente leggergli in faccia quello che sta pensando Anna in fondo ora non poi cos male, in confronto a come era prima. Non sar imbarazzante presentarmi alla festa con lei, come invece sarebbe stato meno di una settimana fa. Maschilista superficiale! Voglio uscire con lui? mi chiedo. S, se me lavesse chiesto una settimana fa, o anche ieri, prima che mi dicesse come stavano veramente le cose con Cordelia. Ho aspettato a lungo che lui mi chiedesse di uscire. Per tanto tempo ho creduto che se mai lavesse fatto sarebbe stato il momento pi felice della mia vita. Perch ho sempre voluto sapere cosa si prova ad avere un appuntamento con lui, lunico uomo che abbia mai amato. Ma ora che finalmente successo, mi sento solo triste e umiliata. Umiliata perch me lha

chiesto solo spinto dalla madre, triste perch mi reputa abbastanza carina per essere la controfigura della sua preziosa Cordelia per una sera, ma nulla di pi. Grazie Marco, ma ho un altro impegno domenica. gli rispondo fingendo indifferenza. Marco si incupisce ancora di pi e io sento di avere segnato finalmente un punto a mio favore. Anche io ho il mio orgoglio, non ho bisogno di raccattare come unaffamata ogni briciola di attenzione che disposto a darmi. Mi sento talmente su di morale, che decido di chiamare Samantha per uscire. Mi alzo dalla poltrona Mi ha fatto piacere prendere il t con voi, ma ora purtroppo devo scappare, ho un appuntamento con unamica. Mamma, torner al massimo tra due ore. Arrivederci signora Facchinetti, arrivederci Marco. Non guardarlo, non guardarlo; questo il mio nuovo mantra. E torno in camera mia per chiamare Samantha. Una parte di me felice di essere riuscita a rifiutare Marco, perch questo prova che superare questo mio amore per lui non del tutto impossibile. Ma la mia soddisfazione dolce amara. Perch se anche riuscir a smettere di amarlo (forse), non riuscir mai a dimenticarlo o a tagliarlo fuori dalla mia vita. Meglio lasciare da parte questi pensieri morbosi. Compongo il numero di Samantha e le propongo di andare al centro commerciale. Unofferta che so non riuscir a rifiutare. Infatti Samantha accetta volentieri e mezzora dopo la sua macchina passa a prendermi sotto casa. Credevo che questo giorno non sarebbe mai arrivato, anche Alessandro rimasto sconvolto. mi dice Samantha mentre guida a tutta velocit verso la zona commerciale. Perch? Perch mi hai chiesto di andare per negozi con te! Alessandro non mi ha voluto credere quando glielho detto, poi per ha controllato sul mio cellulare il numero dellultima chiamata ricevuta e ha dovuto ricredersi. Non c niente di male nellandare per negozi con unamica. No, certo. Ma ci conosciamo ormai da tre anni e in tutto questo tempo non mai successo, perci oggi siamo rimasti un tantino sorpresi. Gi, ma avevo proprio bisogno di uscire da casa. assolutamente, almeno per non vedere pi Marco. Latteggiamento di Samantha nel fare compere lo stesso che ha quando fa ogni cosa, cio esuberante. Mi piace fare shopping, come a ogni donna. Deve essere nei nostri cromosomi. Comprare come magiare caramelle, un acquisto tira laltro. Ma devo ammettere che dopo due ore piene di centro commerciale sono al limite della sopportazione. Personalmente avrei fatto a meno di entrare in TUTTI i negozi con la scritta saldi sulle vetrine, ma Samantha non era

della mia stessa opinione. Comunque la perdono, perch mentre mi trascinava in ogni negozio, mi spiegava cosa lo stile personale e cosa di moda in questo periodo. Una lezione molto utile. Finalmente adesso, anche lei si stancata e dopo aver caricato tutte le borse nel bagagliaio della sua auto, ora mi sta accompagnando a casa. Spero che Alessandro non mi faccia di nuovo la predica a causa di quanto spendo ogni volta che vado al centro commerciale. Non sono proprio in vena. Tu hai comprato molte meno cose di me, hai molto autocontrollo, ti invidio. Grazie. non che sia difficile comprare meno di lei, visto che Samantha ha comprato quasi tutto quello che ha visto. B visto che ormai il tuo sordido segreto venuto fuori che ne dici di raccontarmi i dettagli? Sai che sono terribilmente curiosa. Lo so. Va bene, chiedi pure. Da quanto tempo sei innamorata di Marco? Da sempre. Siamo cresciuti assieme, anche se lui pi grande di me di cinque anni. Non c stato un momento della mia infanzia e adolescenza in cui lui non sia stato presente. Gli ho sempre voluto bene, un sentimento che cresciuto assieme a me e credo che morir solo quando io morir. Ho cercato di smettere, di cancellarlo dal mio cuore e dalla mia mente, ma non ci riesco e credo che una parte di me non lo voglia. Sai ho una mia teoria, che sia tutta colpa dellimprinting. Lui stato il primo essere movente che ho visto appena nata, dopo mia madre, e mi si impresso nel cervello. Sei sempre stata strana, ma ora cominci a preoccuparmi. Imprinting? Cosa sei, unoca? Credo che il tuo cervello sia un po pi grande di quello di un volatile. Sai, una volta ho sentito dire che alcune oche hanno pagato con la vita il fatto di aver creduto che la loro madre fosse un tosaerba. Comunque, seriamente, tu hai un approccio sbagliato verso quello che provi. Ne parli come se fosse una dipendenza, una malattia da cui ci si pu curare, non cos. solo amore, e non si pu scegliere chi amare, come non si pu scegliere di smettere di amare qualcuno. Non sei stata tu a dire che una parte di te non vuole lasciare andare questo sentimento? Quando parli di ci che senti per lui, i tuoi occhi si illuminano, diventi pi bella. Qualcosa che ti rende cos felice non pu essere sbagliato. Mi rende felice? Il pi delle volte mi fa solo sentire uno straccio. Comunque devo ammettere che sono stupefatta Samantha, quello che hai appena era molto profondo. Non ti ho mai sentito fare discorsi cos seri e saggi. Per tua informazione io so benissimo usare il cervello e mostrarmi intelligente, solo che non lo faccio spesso, perch troppo faticoso e spesso agli uomini non piace. Molto logico.

Il fatto che io ti incoraggi a tentare di sedurre Marco e buttarti, non vuol dire per che devi fissarti su di lui. Se il tuo uomo non rinsavir e non ti noter in breve tempo, ci penser io a farti andare avanti e a lasciarti quello stupido alle spalle. Ci sono tanti uomini al mondo pi disponibili di lui. Sembra facile. Avrei voluto dimenticarlo tante volte ma non posso. Credi esista un gruppo di sostegno per vittime dellimprinting? Credo di no, ma non si sa mai. E poi ancora presto per arrenderti. Devi almeno tentare di catturare la tua preda prima di abbandonare la caccia definitivamente. Anche se lui e Cordelia stanno ancora insieme e sono solo in pausa? Vuoto il sacco curiosa di sentire la sua reazione. Certo. Pausa sinonimo di essere liberi di uscire con altre persone e, se si vuole, di andarci anche a letto. Lo sanno tutti. Lui vuole lei, freme per rivederla. Solo perch non ha trovato niente di meglio in sua assenza. Se tu ti offrissi, non ti respingerebbe, credimi. Un uomo in astinenza una preda facile. Le sue parole, in qualche modo mi rincuorano, ma ho il mio orgoglio. Non voglio essere solo il rimpiazzo di Cordelia. Non c traffico per le strade e in cinque minuti arrivo a casa. Vado subito in camera a riporre i miei nuovi acquisti nellarmadio, sperando di evitare mia madre, ma questa mi segue nella mia stanza. Anna, perch non hai accettato linvito di Marco, prima? Sapevo che questa domanda sarebbe arrivata purtroppo. Perch non voleva veramente invitarmi. Non per quello che ti ho detto ieri, vero? Perch mi sono pentita di averti detto quelle cose. Tu non te le meritavi. Mi dispiace. Mamma.... Mi dispiace davvero. Non avrei dovuto dirti quelle cose, anche perch non erano vere. Tu sei molto bella. Mamma.. ma lei mi interrompe di nuovo. E Marco non ti staccava gli occhi di dosso questo pomeriggio. Ok, ufficiale, mia madre ha bisogno di una visita oculistica. Mamma, non devi mentirmi. Quello che hai detto ieri, anche spiacevole (enorme eufemismo), era vero. No, amore, non era vero. Io mi sbagliavo. Ero solo spaventata che tu potessi lasciarmi. Tu sei tutto quello che mi rimane, e vedendoti cos bella mi sono resa conto che presto un uomo ti sposer e tu te ne andrai con lui e cos me la sono presa con te e il tuo amore per Marco. Ma non stato giusto da parte mia e mi dispiace. Sono una madre orribile. No, mamma non vero, tu non sei...

S, invece sono stata orribile ed egoista a dirti quelle cose. Per questo mi sto scusando con te. Tu sei unadulta e io ti devo lasciare andare e permettere che tu faccia le tue scelte Solo quando tu, giustamente arrabbiata, mi hai urlato contro... Solo allora mi sono resa conto che stavo sbagliando, che stavo impedendoti di crescere. Tu devi vivere la tua vita e io devo vivere la mia. Questa mia madre, non lestranea di ieri. Ora s che la riconosco. Oh Mamma, ti voglio bene. la abbraccio forte. Anchio ti voglio bene, mi perdoni per quello che ti ho detto ieri? Certo che ti perdono. stiamo piangendo entrambe come fontane, siamo proprio una famiglia di salici piangenti. Anna non piangere. mi dice mia madre, asciugandosi le lacrime con un fazzolettino di carta. Se non fosse stato per quello che ti ho detto ieri tu avresti accettato linvito di Marco. tutta colpa mia se non lhai fatto. Magari fosse stato per quello. No, non colpa tua. Marco mi ha invitata solo perch non pu portarci Cordelia. Non si sono lasciati come credevo, sono solo in pausa e lui non vede lora di rivederla. Credo che lei stia cercando di dimostrargli quanto gli sia indispensabile. Forse lei quello che lui vuole. Magari le proporr di sposarlo quando la pausa finir. Al solo pensiero mi sembra che un coltello mi attraversi il costato. Mia madre scuote la testa decisa Assurdo. Marco non la sposer mai. Nessun uomo sposa mai il genere di donna a cui appartiene Cordelia. Quelle come lei vanno bene per divertirsi, ma non sono materiale da matrimonio. E il modo in cui Marco ti guardava prima non era certo il tipo di sguardo che ti lancia un uomo innamorato di unaltra. Quale sguardo? Marco mi vede solo come la sua migliore amica. Tu sei cieca quanto lui. Ora vai a chiamarlo e digli che hai cambiato idea a che accetti di andare a quella premiazione con lui. Ma... Niente ma. Questa la tua occasione. Devi coglierla al balzo. Lui e Cordelia sono in pausa, perci disponibile. Te ne pentirai per sempre se non sfrutterai questa situazione a tuo vantaggio. Mia madre ha ragione, la mia occasione. Lei ci guarda dallesterno e perci pi obbiettiva, se dice che mi guardava con interesse forse... Lo chiamer e uscir con lui, deciso. Capitolo 6 This could be the one last chance to make you understand

Id do anything just to hold you in my arms Simple Plan Il giorno dopo decido di non dire niente a Livia e Samantha riguardo al mio appuntamento con Marco. meglio cos, altrimenti mi tartasseranno di consigli, auguri, domande... E Samantha dir che tutto merito dei suoi consigli e incoraggiamenti. Perci arrivo al lavoro pi tardi del solito, per evitare di incontrarle prima dellapertura della libreria. Meno sto in loro compagnia, minori sono le possibilit che io spifferi tutto. Il mio piano per fallisce miseramente. Riesco ad evitare Samantha solo per venti minuti, poi mi viene vicino e inizia a fissarmi. Io deglutisco sotto il suo scrutinio, ma faccio finta di niente. Cosa c? Sento che ti successo qualcosa. dice continuando a fissarmi. Cosha? I raggi x incorporati? O forse sono io che sono talmente in ansia per lappuntamento, da avere unespressione spaventata? Provo a svicolare le sue domande. Niente. le dico, tenendo gli occhi bassi. Meglio se non la guardo, non sono mai stata brava a mentire. Samantha mi getta uno sguardo di fuoco. Deglutisco di nuovo Niente dimportante. Samantha solleva un sopracciglio, e io mi sento come un microbo sotto lesame di un microscopio. Non resisto. Esco con Marco domenica sera. sputo tutto dun fiato sentendomi subito sollevata. Cosa? dice Livia lasciando cadere i libri che teneva in mano. Non mi ero accorta di lei. Ormai tutte e due sanno quello che non volevo rivelare. Come spia sarei stata un fallimento. Non niente di importante. Insisto. Non voglio che ne facciano una faccenda pi grande di quello che , e silludano. Gi ci sono io che milludo abbastanza per tutti. Non importante? Anna, questo il momento che hai aspettato da sempre! Livia sembra persino pi eccitata di me Samantha annuisce: Questa la tua occasione di sedurre Marco. Sedurre? spalanco la bocca. Io non sono una seduttrice e si vede. Certo, sedurre. Non preoccuparti, sei una donna, insito nel tuo DNA. insiste Samantha. Dio deve avere ascoltato le mie preghiere. Anna questa la tua occasione. Ti ricordi cosa mi hai detto quando avevo paura di avvicinare Luca, nonostante avessi una cotta colossale per lui? Mi hai detto di rischiare, perch se non lavessi fatto, me ne sarei pentita. Adesso dico lo stesso a te. mi dice Livia.

Dovrei imparare a tenere chiusa la mia boccaccia. Predico bene, ma razzolo male. Daltronde Luca, un artista che a volte ci aiuta con le vetrine e le decorazioni, trovava le scuse pi improbabili per venire in libreria tutti i giorni e fissare di nascosto Livia, mentre lei fissava di nascosto lui; come si pu lavorare in mezzo a tutti quegli sguardi languidi? Sono dovuta intervenire per il bene comune, altrimenti quei due sarebbero rimasti a guardarsi di sottecchi per leternit. Avrebbero potuto spaventare i clienti, non avevo scelta. Il mio caso diverso. Si vedeva lontano un miglio che Luca era innamorato di lei, mentre chiaro che Marco non mi vede nemmeno. solo che non so se sono in grado di sedurre qualcuno. Voglio dire, non lho mai fatto. E non vorrei sembrare una facile. e se dovessi fallire perderei lunica cosa che mi rimane: il mio orgoglio. Anna non potresti mai sembrare una ragazza facile, neanche se ci provassi. Inoltre ho letto su una rivista come sedurre un uomo senza che questo se ne accorga. Come vestirsi e cosa dire. Sei in una botte di ferro. mi informa Samantha. E per tutto il resto della giornata, parliamo solo del mio appuntamento con Marco. Non ho idea di che abito indossare per levento, cos Samantha e Livia mi danno vari consigli, ma sono pi indecise di me e in un pomeriggio riescono a cambiare idea almeno cento volte. Non solo non riusciamo a decidere che tipo di abito pi adatto, non siamo daccordo nemmeno sul colore! Il primo colore che prendiamo in considerazione il nero: semplice ed elegante, ma anche un po scontato. Samatha per sembra poco convinta. Il nero senza dubbio elegante e sofisticato, ma tutti indossano il nero, diventato un colore banale, mentre tu devi balzare allocchio in mezzo al gruppo. Meglio il blu. S, mi piace il blu, ma quale tono di blu? Riflettiamo a lungo su questo dilemma insolubile finch Samantha ha unilluminazione.Un azzurro cielo che valorizzi il colore dei tuoi occhi. Mi sembra una buona idea, ma Livia scuote la testa: Gli occhi di Anna non sono azzurri sono grigio verde, per farli risaltare labito dovrebbe essere verde. Non mi piace il verde. dico loro senza mezzi termini. Scartati il nero, il blu e il verde, passiamo in rassegna tutti gli altri colori dellarcobaleno, ma non siamo mai daccordo. Livia, ormai a corto di idee, fa la sua faccia risoluta, che sia io che Samantha conosciamo e temiamo. Mai contraddire Livia quando ha la sua faccia risoluta: Che ne dite di un abito bianco? Livia, Anna non vuole sembrare una brava ragazza, ma proprio il contrario.

Vogliamo sedurre Marco non farlo scappare via. ribatte Samantha indignata. Ma Livia non demorde: Sarebbe psicologia inversa. Cordelia non indosserebbe mai il bianco, e questo metter Anna in risalto. In effetti non ho mai visto Cordelia in bianco. Indossa sempre attillatissimi miniabiti rosso scuro. Forse potrei seguire il consiglio di Livia. Non so ragazze, sabato andr a fare shopping e vedr quello che trovo. Va bene ma promettimi che ti metterai il profumo che ti ho regalato. si raccomanda Samantha. Certo. E indossa degli orecchini pendenti. Ho letto in un articolo su una rivista femminile che gli orecchini pendenti fanno sembrare i lobi delle tue orecchie pi lunghi e che gli uomini lo trovano molto sexy. Va bene. dovr comprare anche degli orecchini allora. Tutto pu servire e io ho bisogno di tutto laiuto possibile. Livia mi prende la mano e mi sembra sullorlo delle lacrime. una gran romanticona. Buona fortuna. mi augura. Ne ho veramente bisogno. In tutta la mia vita gli uomini non mi hanno mai importunato mentre camminavo per strada. E non ho mai pensato che mi sarebbe successo. Diciamocelo, non sono mai stata tipo che attira attenzioni non richieste, ma evidentemente le cose, per colpa del mio cambiamento di look, sono cambiate. Me ne rendo conto quando, tornando a casa dal lavoro, un clacson suona al mio passaggio. E cinque ragazzi su un'auto scassata, evidentemente ubriachi, accostano di fianco a me. Salve bellezza! Vuoi un passaggio? Io mi limito a non rispondere, e continuo a camminare senza guardarli. Basta che cammini pi in fretta e forse questi mi lasceranno perdere. Ma ho sbagliato i miei calcoli, perch invece quelli fermano lauto e fanno per scendere e venire a prendermi. E ora che faccio? Per fortuna unaltra auto imbocca questa strada e vedendomi in difficolt si dirige verso l'auto piena di ubriachi. Inchioda dietro di loro e un uomo alto e ben piantato ne scende. I ragazzi decidono che non vale la pena di venire alle mani e sfrecciano via. Mi giro verso il mio salvatore e riconosco Tommaso Giovannini. Se il mondo piccolo, il mio paesino minuscolo. Di tutte le persone che potevano passare di qui, doveva essere proprio il playboy del paese a venire in mio soccorso. Grazie Tommaso. Lui rimane sorpreso quando sente che conosco il suo nome. Mi guarda bene e vedo i suoi occhi allargarsi mentre cerca di ricordare se sono una delle miriadi di ragazze usa e getta con cui esce tutti i giorni.

Sono Anna. Anna Ferrari. Domattina siamo ancora qui se deve passare in rassegna la cospicua popolazione femminile che frequenta per cercare di capire chi sono. Anna? Non ti avevo riconosciuto. Hai perso peso? Cafone! Nominare il peso di una ragazza maleducazione, e poi da tanto che sono dimagrita, perch tutti mi ricordano grassa? Gi. E hai cambiato colore di capelli. Gi. Che perspicacia. Lespressine sorpresa scompare dal suo viso, rimpiazzata dal suo sorriso da rimorchio. Sei favolosa. E troppo carina per camminare da sola di sera per strada. Ti accompagno a casa io. Sono ancora scossa dal pericolo scampato, voglio solo tornare a casa senza altri incidenti e accetto di buon grado. Non che mi fidi molto di Tommaso, ma mi baster stare in guardia. E poi, in fondo in fondo devo ammettere di sentirmi lusingata dai suoi complimenti. Finalmente qualcuno sembra apprezzarmi, non chi speravo, ma sempre meglio di niente. Tommaso, grazie al cielo, si comporta da perfetto gentiluomo. Mi aiuta a salire in auto, mi allaccia addirittura la cintura di sicurezza e approfitta delloccasione per toccarmi il seno, cosa inevitabile da parte di un uomo che si sente perennemente in dovere di segnare il suo territorio. Non mi scompongo e faccio finta di niente. Rimango rigida contro il sedile per tutta la durata del viaggio ed evito di guardare Tommaso. Impieghiamo solo due minuti ad arrivare a casa mia, ma Tommaso fa in tempo a bombardarmi di domande: dove lavoro, ho il ragazzo, che posti frequento ecc... Rispondo a monosillabi cercando di non sembrare sgarbata (dopotutto mi ha appena salvata) e rimango stupita dal suo metodo di seduzione. Nonostante mi stia praticamente interrogando, riesce a sembrare sinceramente interessato a me e alla mia vita. veramente molto bravo a fare sentire una donna al centro delle sue attenzioni. Una ragazza potrebbe anche abituarsi ad essere guardata in questo modo. Con una concentrazione totale, come se non ci fosse nientaltro al mondo che lui vorrebbe ammirare. Se non conoscessi la sua reputazione e non fossi innamorata di Marco, forse persino io sarei cadrei nella sua rete. Forse. Mentre accosta la macchina al marciapiede Tommaso mi fa un sorriso smagliante e mi propone di uscire con lui pi tardi. Potrei passarti a prendere verso le dieci. Non ho una grande esperienza con gli uomini, ma persino io sono in grado di leggere perfettamente le sue vere intenzioni: farmi ubriacare e una volta ben

intossicata dalcool portarmi a casa sua. il suo metodo collaudato e sembra funzionare, se quello che dicono in paese vero. Il solo pensiero di me e lui a letto insieme mi fa venire voglia di vomitare. Certo, Tommaso un bel ragazzo, con i suoi capelli biondi e gli occhi azzurrissimi, le donne lo apprezzano e anche io non sono cieca, ma conosco la sua reputazione. Mi basti dire che tra i pettegolezzi che lo riguardano, stata nominata anche la parola orge. Ora, forse queste dicerie non sono tutte vere, ma preferisco non correre rischi. E poi anche se carino, non niente in confronto a Marco. Lui s che il sogno di ogni donna. Il pensiero di stare a letto con lui mi fa accelerare i battiti del cuore, mentre la stessa immagine con Tommaso accanto a me al posto di Marco, mi fa accapponare la pelle. Grazie Tommaso, per tutto, ma stasera non posso uscire con te. Lui incassa il mio rifiuto senza fare una piega e continua a sorridermi, anzi il suo sorriso si allarga. Quasi quasi da ammirare questa sua faccia di bronzo. Ok, sar per un'altra volta allora. Forse. non voglio offenderlo dopo quello che ha fatto per me, anche se si meriterebbe di essere smontato un pochino. E grazie ancora per avermi aiutato. Di niente cerca nel taschino della sua giacca e poi mi allunga il suo biglietto da visita. Chiamami quando hai tempo. Prendo il suo biglietto ed esco dallauto. Aspetto che abbia rimesso in moto e poi mi dirigo verso casa. Apro la porta dingresso ed entro. Finalmente. Mamma! Sono tornata. Mia madre si affaccia dalla cucina. Sei tornata a casa pi presto del solito. Gi, Tommaso mi ha dato un passaggio. Tommaso? Tommaso Giovannini. Mi ha persino chiesto di uscire con lui. Il mio nuovo look sembra proprio funzionare sugli uomini. Su tutti tranne Marco. Quel Tommaso Giovannini di cui sparlano tutti? Non un tipo raccomandabile. Dicono che la sua ultima ragazza sia scomparsa misteriosamente. Meglio stargli alla larga. Non dovresti credere a tutto quello che dicono su di lui, probabilmente quella ragazza si sar semplicemente trasferita. Comunque non ho alcuna intenzione di uscire con lui, perci puoi stare tranquilla. Ma anche se dico cos a mia mamma, decido di tenere il suo biglietto da visita e di non buttarlo nella spazzatura come avevo deciso di fare. Forse un giorno potrebbe tornarmi utile. Sabato mattina rimango a letto pi del solito, e arrivo al centro commerciale solo dopo le dieci. Ho cercato di svuotare la mente da tutti i suggerimenti di Livia e Samantha. Sar io a dover indossare questo vestito e devo sentirlo veramente mio. Dopo una lunga

riflessione ieri notte sono giunta alla conclusione che il vestito deve riflettere la mia nuova immagine, ma anche la mia personalit. Ho paura che non sar facile trovare labito che cerco. Dopo tre lunghissime ore in cui sono entrata in ogni negozio di abbigliamento esistente, ho finalmente trovato il mio abito. Non avevo unidea chiara in mente, n sul colore n sul taglio, ma appena lho visto ho capito che era lui, come se lavessi riconosciuto. Dopo altre due ore di shopping mi munisco di un nuovo paio di orecchini pendenti, una borsetta da sera e scarpe col tacco coordinate allabito. Sto per uscire finalmente dal centro commerciale quando mi accorgo di non aver comprato della biancheria da indossare sotto labito. Non che io creda che domenica dovr spogliarmi davanti a qualcuno (purtroppo), ma visto che siamo in ballo, balliamo. E cos per la mezzora pi imbarazzante della mia vista esploro i negozi di lingerie cercando di ricordarmi i suggerimenti di Samantha in proposito. Sono caricata come un mulo da soma quando, a piedi, torno finalmente verso casa, per fortuna ho indossato delle scarpe comode. Si crepa dal caldo sotto il sole di mezzogiorno, ma, naturalmente, il cane pi felice del mondo in giro col suo padrone. Non si chiama realmente cos, sono io che ho battezzato il bobtail del signor Gastoldi: CANE PI FELICE DEL MONDO, in quanto sono pi le ore che passa per strada a passeggiare felice e libero allaria aperta, che quelle che vive effettivamente in appartamento. A qualsiasi ora uno esca, lui l, che passeggia su e gi per la via al guinzaglio dellUOMO CHE NON HA MAI NULLA DA FARE, alias Gastoldi, uno dei miei vicini, ormai in pensione da dieci anni. Sto per entrare in casa, quando la signora Facchinetti mi vede e mi saluta dalla sua veranda. Buongiorno cara, hai fatto shopping? Domanda retorica vista la quantit di borse e borsine che mi circonda. S e credo di aver speso una piccola fortuna. Nuovo abito, nuove scarpe, nuova borsa, nuovo tutto. Entra e fammi vedere. Sto morendo dalla curiosit, anche se ormai sono vecchia, sono sempre stata schiava della moda. Sono indecisa, non vorrei che Marco fosse venuto a trovare sua madre oggi, ma non ho visto la sua auto nel vialetto. Marco non c, sta tranquilla. Non c pericolo che veda il tuo vestito prima del tempo e la tua sorpresa sia rovinata. senza lasciarmi scelta, prende alcune borse e mi aiuta a seguirla in casa sua. Hai camminato fino al centro commerciale? mi chiede offrendomi un t freddo.

S, non molto lontano e ci sono abituata. ma bevo il t come fosse ambrosia, perch in realt sono distrutta dalla camminata appena fatta, e agitata ed eccitata per domani sera. Domani sar lapice del mio rapporto con Marco, vedr se ho delle serie possibilit o se ora di lasciar perdere il mio amore infantile. Meglio non pensarci. Inizio ad aprire le borse e per prima cosa mostro a Giada Facchinetti il mio abito. bellissimo. lo esamina per alcuni minuti e poi confessa Ad essere onesta non avrei mai pensato che avresti scelto questo colore. Osservo anche io il vestito bianco burro e annuisco. Lo so, nemmeno io. Ma quando lho provato ho capito che doveva essere lui. Prima di questo abito mi ero provata alcuni modelli rossi, ma non mi convincevano. Farai impazzire il mio Marco domani sera. OmioDio. Anche lei lo sa! Come possibile? Sono cos trasparente? Possibile che solo Marco non abbia capito quello che provo per lui?! E ora cosa le dico? Vorrei sedurre suo figlio, spero non le dispiaccia? Che casino. E perch mi sta sorridendo? Credevi che non sapessi quello che provi per mio figlio fin da quando eri una bambina? Era difficile non accorgersene visto con quanta pazienza ti prendevi cura di lui, anche quando non se lo meritava. Io... Non devi dirmi nulla mia cara, io ti capisco. Ascoltami. Ho capito subito dal modo in cui ti occupavi di lui quando io non potevo, che tu sei il tipo di ragazza che ogni madre sogna per il proprio figlio. Mi hai sempre stupito con la tua pazienza e perseveranza. Forse oggi sar finalmente il giorno che ho aspettato tanto a lungo. Devi alzare la testa e fargli capire quello che provi per lui. E se Marco non apre gli occhi stasera, allora senza speranza. Sappi che non ama Cordelia e non ha mai amato nemmeno tutte le altre venute prima di lei. Lei molto bella e abbastanza intelligente da tenere acceso il suo interesse, tutto qui. Lui non ama Cordelia. Lui non ama Cordelia. La frase riecheggia nel mio cervello portando dietro di s un vento di speranza. La madre di Marco mi guarda e cerca di spiegarmi come funziona la mente contorta di suo figlio riguardo alle donne. Probabilmente lo tiene sulle spine giocando sul suo ego. Io conosco mio figlio. Conosco i suoi pregi e anche i suoi difetti e purtroppo anche Marco come ogni altro uomo in certe cose: pensa con le parti basse invece che col suo cervello. Tu devi pensare che Marco sia attratto solo dalle belle donne.... B, un po difficile non pensarlo. Non mai uscito con nessuna ragazza

brutta. Vero, ma quanto sono durate? Una donna deve avere anche cervello e personalit per attrarre veramente la sua attenzione. Gi, come no? Cervello e due enormi seni! Non posso fare a meno di ridere. So che non mi credi, ma cos. Tutte le sue ragazze avevano una grande opinione di loro stesse e della loro bellezza, sicure di s, camminavano a testa alta e questo a Marco piace. E una volta attratta la sua attenzione per loro era poi facile catturare anche il suo desiderio, ma si sempre stancato presto di loro. La ragione per cui Cordelia durata cos a lungo che gioca col suo ego, sfrutta le sue debolezze. Lo lusinga e probabilmente anche brava a letto, ma si vede benissimo che lunica cosa che gli interessa di Marco il suo conto in banca. Questa sua idea di prendersi una pausa uno stratagemma per spingere Marco a chiederle di sposarlo, e io spero ardentemente che lui non ci caschi. Il matrimonio con quellarpia sarebbe un fallimento, ma lui, come sai, non crede nel divorzio e finirebbe per passare il resto della sua vita intrappolato in un rapporto senza amore. Lui ha bisogno di te, Anna. Gli serve qualcuno che lo ami veramente e lo capisca. Sono senza parole. Conosco la signora Facchinetti da tanti anni e non ho mai capito quello che provava. Non ha mai interferito con la vita di Marco e non vuole farlo nemmeno ora, ma vuole disperatamente che lui faccia la scelta migliore. E la scelta migliore sarei io. Promettimi che domani sera sarai sfrontata, sicura di te, e coraggiosa. Devi fare rimanere Marco a bocca aperta. Fa una pausa poi mi guarda seria. Tu lo ami, vero? S. Allora devi sedurlo, fagli capire che lo vuoi. Sedurlo...anche se volessi, se osassi...ne sarei capace? La madre di Marco mi sta suggerendo di comportarmi come Cordelia, ma io non sono lei. E se gli faccio capire che lo voglio, rischio di perdere la sua amicizia. Ho paura, lo ammetto, ma avere lappoggio della signora Facchinetti mi riempie anche di orgoglio. Lei pensa che io sarei la moglie ideale per suo figlio e io concordo in pieno. Domenica, il giorno fatidico, cerco di rilassarmi e di iniziare i preparativi per la grande serata. La mattina rimango a letto per apparire riposata, a pranzo mangio poco per non sembrare gonfia e nel primo pomeriggio inizio il rito di preparazione. Jona e Samantha hanno scritto su un quadernino che mi hanno poi dato, alcuni consigli estetici per varie occasioni speciali. Giro le pagine e vado al capitolo che mi interessa: Appuntamento con un uomo col quale andresti volentieri anche a

letto, il titolo deve averlo scelto Samantha. Per cominciare preparo un bagno rilassante con dentro mezzo chilo di sale, per rendere la pelle pi luminosa. Spero che stare a mollo nellacqua bollente mi aiuti anche a vincere lansia e calmi il mio stomaco in subbuglio. Durante il bagno mi depilo gambe e zona bikini (sono sicura che non mi proporr di andare a letto con lui, ma una ragazza pu sempre sperare, no?), inoltre con una spugna ruvida strofino tutto il corpo per riattivare la circolazione e rendere lepidermide pi liscia e vellutata al tatto. Sul viso applico una crema abrasiva per un leggero peeling che uniformi le imperfezioni, poi una maschera depurante al cetriolo. Queste poche cose richiedono ben tre ore di tempo. Altre due ore per capelli, trucco e vestizione, e finalmente posso fermarmi a riprendere fiato. Le mani mi tremano, e sono stata due volte sul punto di vomitare, si pu essere pi nervosi di cos? Mi guardo allo specchio per essere sicura che tutto sia a posto. Ho perfino dipinto le unghie di piedi e mani di un bianco perlaceo per riprendere il colore dellabito. Essere cromaticamente coordinata mi d scurezza. Ho cercato di arricciare i capelli, ma poi mi sono arresa davanti allo scarso risultato che ottenevo e li ho raccolti sulla testa, lasciando cos il mio collo scoperto. Il trucco che ho usato quello suggerito da Jona per le serate importanti e il risultato ottenuto non per niente male. Il mio meraviglioso vestito abbastanza stretto da far sembrare il mio petto pi abbondante e mostrare tutte le mie curve, mi fa sentire sexy. Di color bianco burro ha una scollatura abbastanza profonda e sulla schiena lascia un belleffetto di vedo non vedo grazie a una serie di lacci. Stretto sul busto, dopo i fianchi la sua linea diventa pi morbida e lorlo ha un taglio obliquo, cosicch sul lato destro mi arriva fino al ginocchio, mentre sul sinistro fino al polpaccio. Ai piedi indosso dei sandali col tacco alto in tinta con labito e ai lobi delle mie orecchie i miei nuovi orecchini, che ondeggiano piacevolmente a ogni mio passo. Sono stati un acquisto azzeccato, nonostante il loro prezzo. Bene, sono finalmente pronta e ormai Marco tra poco sar qui. Scendo in soggiorno e mia madre rimane estasiata davanti alla mia trasformazione. Oh Anna, sei bellissima. Il tuo viso, i tuoi capelli....sei incantevole. Stasera ho proprio bisogno del suo supporto. Mia madre lunica persona che sempre stata e sempre sar nella mia vita, la mia famiglia e rimarr con me sia che riesca a conquistare Marco sia che non ce la faccia. Davvero, mamma? Davvero, approvo soprattutto la mossa di non indossare un reggiseno. Hai un bel

seno che non ha visto la mano del chirurgo e fai bene a metterlo in risalto. La dieta che segui ha dato veramente grandi risultati. Sei magra, ma hai ancora una linea morbida e le curve al punto giusto. Ok, ora sono imbarazzata: Non stata una scelta quella di non mettere il reggiseno, quanto un obbligo, con questo abito non si pu indossarne uno. Non troppo audace vero? Certo che no, cara. perfetto. Spero che tutto vada bene stasera. Anchio. Hai messo anche il profumo? S, quello che mi ha regalato Samantha. Si chiama Seduzione. Molto adatto. Speriamo che lo abbiano chiamato cos per un buon motivo. Andr tutto bene, sii te stessa e Marco rimarr incantato. Il campanello suona. Marco qui. Sto iperventilando Marco qui e io devo andare a prender la borsettta. Lho lasciata in camera sul letto. Apro io la porta. Tu prenditi tutto il tempo che ti serve. mi rassicura mia madre. Ma io risalgo le scale alla massima velocit che mi permettono i tacchi alti. Prendo la borsetta da sera e dopo aver ripreso fiato, (devo calmarmi se voglio apparire sicura di me e confidente) scendo di nuovo le scale. A met della scale per, commetto lerrore di alzare lo sguardo e quando vedo Marco che mi aspetta, stupendo nel suo smoking, rimango abbagliata: cos affascinante. Non mi accorgo di nientaltro tranne lui, finch mia madre non mi si avvicina prima che esca dalla porta e abbracciandomi mi sussurra in un orecchio: Goditi la serata. Io andr a letto presto e non ti aspetter, torna pure allora che vuoi. Anzi, spero starai fuori tutta la notte. Io annuisco, ma sono come in trance, vedo e sento solo luomo davanti a me. Andiamo mi dice Marco e mi accorgo che, non so quando, dobbiamo essere usciti dalla porta dingresso, perch siamo allesterno, di fronte a casa mia. Devo cercare di tornare alla realt, anche se Marco veramente fantastico vestito cos. Ci dirigiamo verso la sua auto e mi accorgo che Marco sembra arrabbiato. Che abbia avuto dei problemi sul lavoro? Spero che questo cattivo umore gli passi presto o la serata pi importante della mia vita sar rovinata. Quando raggiungiamo la Porsche, Marco mi apre la portiera e mi aiuta a salire, cosa non semplice a causa dellabito stretto che indosso. Una volta seduta, mi accorgo che la sua faccia ancora pi rabbuiata adesso. Cosa ho fatto? Il parcheggio gi pieno, cos Marco costretto a parcheggiare la sua auto ad una certa distanza dal club. Scende dallauto e mi apre la portiera. Per tutto il viaggio stato zitto e la sua fronte rimasta aggrottata. Sembra quasi mi stia tenendo il broncio. Ma perch? Prendendo coraggio, decido di chiederglielo: C qualche

problema? Marco smette di camminare verso lentrata, e la sua fronte si aggrotta ancora di pi quando si gira a guardarmi. No. mi risponde. Non mi sembra. Ti comporti in modo strano, deve esserci un motivo. Un dubbio mi coglie allimprovviso. Forse non gli piace come sono vestita. Eppure mi sembra di stare bene. Non ti piace come sono vestita? Perch? Sei vestita? Ora sono di nuovo confusa. A me sembra proprio di stare indossando un abito, e a te? E quello sarebbe un vestito? mi chiede sarcastico. Cosa c che non va nel mio vestito? Ho messo giorni per decidere cosa indossare, e guarda il risultato! Non sembra nemmeno un vestito da dove lo sto guardando. Ora sono proprio incavolata, ho speso un sacco di soldi per questabito e tutti mi hanno detto quanto mi stesse bene. Come si permette di parlarmi in questo modo? Allora muoviti! e pensare che lho preso per piacere a LUI! Non sembra un vestito da qualunque parte lo si guardi, sembra quello che le prostitute indossano ai lati delle strade. La mia bocca si spalanca talmente tanto che mi duole la mascella. Come osa? Non avrebbe dovuto dire una cosa del genere, ora mi ha fatto veramente arrabbiare. Cordelia indossa sempre miniabiti molto pi corti e scollati di questo, quasi volgari a volte, e lui non le dice mai niente, anzi pi pelle mostra, pi lui le sbava dietro! E ha il coraggio di dire che il mio abito troppo audace? Ipocrita! Ti stai comportando come se fossi mio fratello maggiore. Ma lascia che ti dica qualcosa, io non sono la tua sorellina! Hai ragione. mi dice venendo verso di me e allimprovviso mi si avvicina ancora di pi. Oddio! Che stia per baciarmi? Qui, in un parcheggio? Non lo scenario che mi ero immaginata, ma chi se ne frega, posso accontentarmi. Il suo viso vicinissimo al mio e inizio persino a sentire una dolce musica suonata al.... pianoforte? Credevo che in momenti molto romantici si sentissero i violini suonare, non il pianoforte.....e poi questa melodia familiare, sembra ...Per Elisa. Cosa caspita sta succedendo?! Marco si allontana da me e si guarda intorno, anche lui sembra sentire questa musica....no, non musica...ora la riconosco la suoneria di un cellulare! Il momento pi importante della mia vita (forse) stato rovinato per colpa di qualche cretino che sta lasciando suonare il cellulare e non accenna a rispondere !! Scorro lo sguardo per il parcheggio ma non vedo nessuno tranne me e Marco. Strano. Marco guarda me e poi la mia borsetta, poi ancora me e la mia borsetta.

Unorribile sospetto si insinua nella mia mente...la cretina sono io: il mio cellulare quello che sta squillando. Riesco a non dare in escandescenze e maledico il momento in cui ho deciso di mettere il telefonino in borsetta e portarlo con me. Io amo essere previdente, non si sa mai cosa pu succedere e il cellulare utile, ma tutto quello a cui servito stasera, stato rovinarmi la serata prima ancora che iniziasse davvero. Finalmente estraggo il cellulare dalla borsa e prendo la chiamata. Uccider con le mie mani chiunque abbia deciso di telefonarmi proprio adesso, come se fosse gi morto. Pronto? Pronto, Anna, sono Livia. Prima che tu inveisca contro di me per averti chiamato in una serata cos cruciale per te, sappi che mi dispiace veramente tanto. Ma tanto tanto tanto. Se avessi potuto farne a meno, non lavrei fatto, giuro. Sono cos mortificata. Sembra veramente pentita, forse e dico forse, se ha un valido motivo per aver fatto quello che ha fatto, non la uccider. Perch mi hai chiamato? Qualcuno si introdotto in libreria, dei ladri probabilmente e lallarme scattato. La polizia accorsa e mi hanno chiamato subito. Non successo niente di grave e sembra non mancare nulla; ho sporto denuncia per i danni fatti dallo scassinatore e tutto a posto. Lunico problema che non posso disattivare lallarme, perch serve lapposita chiavetta e quella ce lhai tu. La mia sfiga galattica. Abbiamo installato quellallarme tre anni fa, quando era scoppiato il boom di quegli aggeggi che sembravano indispensabili per chiunque possedesse un negozio, ma da allora non era mai entrato in funzione, perch mai nessun ladro ha tentato di derubarci, e doveva succedere per la prima volta proprio stasera. Capisco, devo venire ora? No, no, goditi la tua serata. Solo, prima di farti riportare a casa, potresti farti accompagnare al negozio? La sirena pu benissimo suonare per altre due ore, quello che stai facendo pi importante di qualche vicino che si lamenta per il rumore, ma se dovesse suonare tutta notte rischieremmo il linciaggio. Ok, non preoccuparti. Scusami ancora per avere chiamato. Non stata colpa tua. e chiudo la chiamata. La vita profondamente ingiusta. Tutto bene? mi chiede Marco. S, niente di importante. Entriamo e andiamo a divertirci. Marco mi prende la mano e insieme facciamo il nostro ingresso nel locale.

Capitolo 7 You walk in a room and time would standing still. I knew you where my destiny by the way you make feel. Only you in my life, forever and today, youre everything I ever imagined my love could be. You for me Like the stars need a sky And the river needs his train Like the eagle needs his wings And fire needs his flames Like the sun needs the day And the night needs a moon Like the air that I breath Thats how I dream of you Anastacia luned mattina, sono le nove del mattino e sono seduta di fianco al telefono. Penso a Marco, a ieri sera e spero che oggi lui mi chiami. Esisto solo per vedere avverato questo mio desiderio. Ieri stata la pi bella serata della mia vita, anche se finita pi presto del previsto. Mi sentivo terribilmente in colpa pensando al quartiere che non poteva dormire a causa dellallarme che seguitava a suonare, e a mezzanotte ho chiesto a Marco di accompagnarmi al negozio. Gli ho detto che nella chiamata che avevo ricevuto prima sul cellulare mi avevano detto che lallarme si era attivato per sbaglio (non cera bisogno di allarmarlo con la storia del tentato furto) e dovevo andare a spegnerlo. Cos mi ha riaccompagnato a casa mia, l ho preso la chiave e poi siamo andati al negozio, ho disinserito lallarme e mi ha portata di nuovo a casa. Non mi ha baciato, n abbracciato, mi ha solo augurato la buonanotte dicendomi che mi avrebbe chiamata e se n andato. Forse questo finale per il mio importante appuntamento dovrebbe avermi deluso, ma non affatto cos. Sono al settimo cielo. Dunque questo che si prova quando si innamorati e felici. Non lo sapevo. Ora capisco perch tanti pensano che lamore sia meraviglioso. Ho ballato con Marco e lui mi ha tenuta talmente stretta che ho sentito il suo cuore battere contro il mio, con lo stesso ritmo accelerato, come fossimo una cosa sola. So che non dovrei

alimentare false speranze, perch quando la settimana sar finita lui torner da Cordelia e io mi sentir ancora peggio di prima, ma non posso farne a meno. Non mi importa se, sapendo cosa si prova a stare abbracciata a lui aspirando il suo profumo, soffrir dieci volte di pi vedendolo con un'altra, ne sar valsa la pena comunque. Come dice un poeta, che non ricordo: meglio aver amato e perduto, che non aver mai amato. Per adesso preferisco non pensare al peggio (cio al futuro) e guardare solo al presente. Dio, ti prego, fa che lui mi chiami per uscire. Ho solo cinque giorni, senza Cordelia fra i piedi, per cercare di fargli capire quanto lo amo. Chiss perch perde tempo con una donna che flirta con qualsiasi cosa gli passi accanto. Spero che non la ami. Non la pu amare, se lamasse me lavrebbe detto. O no? E anche se credesse di amarla, se solo mi desse una possibilit, gli dimostrerei che lamore vero qualcosa di molto diverso. Lamore reale quello che io provo per lui. Io non voglio i suoi soldi, o i suoi regali, o il suo corpo (anche se voglio anche quello). Lunica cosa che desidero stare con lui, farlo sorridere. Voglio stringerlo fra le mie braccia quando si sente solo e incompreso, e farlo sorridere quando triste. Voglio sapere che lui solo mio, e che io sono lunica a ricevere i suoi baci. Nessuno lo ama come lo amo io. Nessuna lo conosce come lo conosco io. So che quando felice i suoi occhi si illuminano, e che quando arrabbiato invece si rannuvolano e diventano pi scuri. E so che, quando malinconico, ha bisogno di stare da solo, per riordinare le idee e rimuginare al buio. So che ha una vera e propria fissazione per i suoi capelli, e che non esce mai di casa finch non soddisfatto della sua pettinatura. So che gli piacciono la poesia e il caff amaro. Che adora i film dazione, preferibilmente sulle arti marziali. So che ama stare sotto la pioggia per sentire la sensazione delle goccioline che picchiettano sulla sua pelle. Mi ricordo ancora, che una volta, quando lui aveva diciassette anni e io dodici, venne a chiamarmi sotto casa e mi convinse a stare sotto la pioggia con lui; il giorno dopo avevamo entrambi la febbre. So che il suo piatto preferito sono le lasagne e che preferisce la Pepsi alla Coca cola. So anche che ultimamente diventato un po superficiale a causa della gente vacua che lo circonda (Cordelia in primis), ma in fondo buono e generoso e gli serve solo qualcuno che gli ricordi queste sue qualit. So che ogni cosa che fa, mi fa innamorare di lui sempre di pi. Mi sembra di essere tornata adolescente, quando riempivo pagine e pagine del mio

diario con la frase Anna ama Marco e tanti cuoricini. Vedo il notes di fianco al telefono e la tentazione di scarabocchiare il suo nome fortissima. Devo controllarmi, ho venticinque anni, sono unadulta. Sono le dieci e sono ancora qui ad aspettare che squilli il telefono. Sono le undici e nessuno ha chiamato, perch non mi chiama? mezzogiorno, ancora niente. Non altro che un essere insensibile che pensa solo a se stesso. Mi scende qualche lacrima, ma continuo a fissare il telefono. Sono le due del pomeriggio e non mi importa se mi chiama o no. Sono una stupida a stare qui ad aspettare che lui si degni di chiamare, non vale questi miei sforzi. Speravo che dopo ieri sera qualcosa si fosse mosso, ma ormai, mi sono rassegnata, certe cose non cambiano mai. Driiiin O mio Dio! Il telefono sta squillando. Ok, ritiro tutto ci che ho pensato o detto prima di questo momento. Sono unipocrita, lo so. Alzo la cornetta, sono talmente agitata che la mano mi trema, cerco di farla stare ferma con la forza di volont. Pronto? Dio, fa che sia lui, ti prego, fa che sia lui. Anna? Ciao sono Marco...... Grazie Dio, ti devo un favore. Oggi devo venire a trovare mia madre e mi chiedevo se ti andava di venire con me in spiaggia, da quando eravamo piccoli che non andiamo pi al mare assieme. [b y _ R i h a n n o n] Sembra quasi insicuro nella sua proposta, ancora pi irresistibile tutto esitante (e io sono veramente malata ad aver pensato una cosa simile). Fino a cinque secondi fa ero arrabbiata con lui, e ora lho gi perdonato. Ma daltronde tipico di Marco dire la cosa giusta, nel tono giusto al momento giusto e ridurmi in brodo di giuggiole. Sono debole, lo ammetto. Va bene, oggi pomeriggio sono libera, ho preso una settimana di ferie dal lavoro, per rilassarmi un po. una piccola bugia, ma detta a fin di bene. Se gli dicessi la verit, e cio che fa tutto parte di un piano studiato a tavolino per prenderlo al laccio il poverino potrebbe spaventarsi e scappare a gambe levate. In realt stamattina presto, appena sveglia, ho chiamato Samantha e Livia per raccontare loro come era andata la serata e tutte e due mi hanno detto che, visti i piccoli progressi fatti, devo battere il ferro finch caldo e cercare di irretire Marco mentre Cordelia fuori dai piedi, cos mi hanno suggerito di prendermi una settimana di ferie per attuare il piano di conquista. Hai fatto bene, che io sappia tu non avevi mai preso ferie. Senti chi parla, luomo che fa pi ore di lavoro di tutti ,nella sua azienda.

Lo so, lo so, meglio cambiare discorso. Ti passo a prendere alle quattro, va bene? S, ci vediamo dopo. Alzo il pugno al cielo. E vai! Ora devo solo decidere cosa indossare. E potrei riuscirci se solo i miei abiti non fossero delle perfide creature. Eccoli l, sparsi sul mio letto, sembrano innocenti e innocui, ma sanno benissimo che mi stanno rendendo la vita un inferno perch NON MI SO DECIDERE. Li guardo attentamente, considero i loro vantaggi e svantaggi, e ricomincio da capo. Verde o Blu? Voglio che la mia maglia faccia risaltare i miei occhi o che richiami la borsetta che ho intenzione di usare? Occhi o borsa? Occhi o borsa? tardissimo! E la cosa peggiore che ancora non so se scegliere il verde o il blu. Devo calmarmi. Non niente di importante, solo una passeggiata sul lungomare con Marco. Niente di serio. mi ripeto mentre frugo come unindemoniata dentro il mio armadio. Mia madre passa davanti alla mia camera e mi vede immersa fino al collo in un cassettone. Va tutto bene? Emergo un attimo per risponderle. Sto solo cercando qualcosa da mettermi, tra poco Marco sar qui per andare far un giro insieme. Allora ieri sera andata bene? Quando ti ho sentita rientrare piuttosto presto mi sono preoccupata. Sembra curiosa di sapere le ultime novit. Nessuno che rispetti la mia privacy. Ma chi voglio prendere in giro? Sono pronta a gridare ai quattro venti che le cose con Marco sembrano procedere! andato tutto bene. Non caduto ai miei piedi dichiarandomi eterno amore, ma ci siamo divertiti. Cos, stamattina dopo aver parlato con Livia e Samantha ho deciso di prendere cinque giorni di ferie dal lavoro. In questo modo potr sfruttare al massimo il poco tempo che rimane prima che Cordelia rientri in scena, per cercare di conquistare Marco, senza fargli capire che sono pazza di lui fin da quando avevo sei anni e che mi butterei sotto un camion se solo lui me lo chiedesse. Le ho detto tutto con una sola frase, perdendo in questo modo solo tre secondi, ora posso tornare al mio dilemma. Verde o blu? Mia madre alza gli occhi al cielo: Credo proprio che tu abbia ereditato la tua mente contorta da tuo padre. Se solo avessi preso da me la schiettezza sarebbe tutto molto pi semplice. Non ho sentito una sola parola di quello che ha detto, sono troppo occupata a cercare di finire di prepararmi, ma annuisco ugualmente.

Mi sono gi truccata e pettinata, ma non so cosa indossare. A proposito, visto che sei qui forse puoi darmi un parere, cosa ne dici del mio trucco? eccessivo per una uscita pomeridiana? E i capelli? raggiungo lo specchio e li osservo terrificata. Raccolti in questo modo mi fanno sembrare fredda e irraggiungibile, vero? Lo sapevo che non dovevo pettinarli cos. prendo la spazzola per cercare di rimediare al disastro, ma mia madre mi blocca e la requisisce. Non osare toccare i tuoi capelli. Ti stanno benissimo e non hai il tempo per cambiare pettinatura. Non sono convinta, ma vero, non ho tempo. Sicura? Sicurissima. Cerca di calmarti. Come se non ci avessi gi provato. Poi guarda fra i miei vestiti e li esamina attentamente. Indossa la gonna corta di jeans e la tua nuova camicia azzurra senza maniche che non hai ancora sfoggiato. Non devo pi decidere niente, il peso enorme della responsabilit stato tolto dalla mie spalle. Grazie mamma. Marco arriva in orario a prendermi, decidiamo di lasciare la sua auto parcheggiata nel mio vialetto e di andare a piedi fino al lungomare. Mi accorgo subito che vuole dirmi qualcosa, ma non sa da dove cominciare. Lo conosco bene il mio pollo. Si morde il labbro e finalmente inizia a parlare. Perch ieri sera non mi hai detto la verit? Lallarme al negozio non scattato per caso, dei ladri sono entrati e ci sono stati dei danni. Il suo sguardo sembra accusarmi. Un p a ragione. Chi stato a spifferargli tutto? Non volevo preoccupati inutilmente, una cosa che riguarda solo me. mio dovere preoccuparti per te, sei la mia migliore amica. sembra ferito che non gli abbia confidato i miei problemi. Strano. Marco, io.. Non me ne ero reso conto fino ad oggi, ma evidentemente non devo essere stato un granch come amico per te, se non te la senti di confidarti con me. Tu sei il mio migliore amico, ma questo solo un problema di lavoro. Io e le ragazze chiameremo lassicurazione e riusciremo a pagare le riparazioni dei danni con i soldi che ci daranno, almeno spero. Anna, io guadagno pi soldi di quanto posso spenderne e sarei felice di aiutarti. Non pensarci nemmeno. Non voglio i tuoi soldi. per questo che non volevo dirti del tentato furto. Sapevo ti saresti offerto di aiutarmi e io sarei stata tentata di accettare e finendo per esserti debitrice. E questa sarebbe una cosa cos terribile? S, perch accettando i tuoi soldi mi sembrerebbe di approfittare della nostra

amicizia. La userei per trarne profitto, e questo la degraderebbe. Riesci a capirlo? S, credo di capire adesso. Certo che se proprio strana, la prima volta che qualcuno rifiuta dei soldi da me, ma sei anche unamica preziosa.Ti va un gelato? Me lo offri tu? Marco scoppia a ridere. Certo. Qualsiasi cosa tu voglia: gelato, panino, una bibita... Vorrei che tu non mi lasciassi mai, penso mentre lo guardo dirigersi verso il chiosco dei gelati. Vorrei un futuro con te. Ma decido di mettere da parte la tristezza di questi miei desideri e di godermi il presente. Io col mio cono al cioccolato e nocciola e lui col suo allo zabaione e crema, passeggiamo sul lungo mare. tantissimo che non veniamo qui assieme. dice lui. Gi, tu sei sempre occupato col lavoro. Mmmh... Invece quando eravamo piccoli ci venivamo sempre, ti ricordi? Certo che mi ricordo. Marco a dieci anni era gi adorabile, nessuno gli poteva dire di no, era irresistibile. Guarda, quellalbero mi sembra familiare. mi dice sorridendo. Lo sapevo che saremmo arrivati a parlare di questo. Marco ama ricordarmi le situazioni imbarazzanti in cui mi mettevo quando ero piccola. Senti avevo solo otto anni, non giusto che tu mi prenda ancora in giro per quella volta. Quella bambina mi aveva sfidato ad arrampicarmi e io non potevo certo tirarmi indietro, sarei stata una vigliacca. Peccato che una volta salita ti rifiutasti di scendere, perch eri troppo spaventata dallaltezza. e scoppia a ridere. Ero molto in alto. dico in mia difesa. E intanto tutti i bambini del quartiere stavano sotto lalbero e guardavano le tue mutandine rosa. ormai ride tanto forte che gli lacrimano gli occhi. Io non ci trovo niente da ridere, stata lesperienza pi umiliante della mia vita. stato molto imbarazzante, non c niente da ridere. E poi io cercai di convincerti a scendere, ma tu mi tirasti una scarpa addosso. Certo, tu, che dovevi stare dalla mia parte stavi ridendo di me, era il minimo che ti meritavi. Per fortuna dopo un po arrivarono i pompieri e mi tirarono gi. Non unesperienza che ricordo volentieri. Per devi ammettere che per i mesi seguenti fosti molto popolare. Finiscila di ridere, i miei compagni di scuola mi chiamarono mutandine rosa per

un anno intero. Finisco il mio cono in silenzio, fingendomi offesa con lui perch ha tirato in ballo questa vecchia storia e intanto assaporo il piacere di stare accanto a Marco. Adoravo stargli vicina anche da piccola. Ancora oggi mi chiedo come facessi a sopportarmi quando ero piccola. Ti seguivo ovunque, ero la tua ombra e i tuoi amici ti prendevano in giro per questo. Di solito i bambini di dieci anni non hanno molta pazienza con le bambine di cinque, ma tu non mi scacciavi mai e nemmeno mi urlavi di lasciarti in pace. Non mi davi fastidio, con te sempre alle calcagna non mi sono mai sentito solo. E sinceramente, non credo che, se anche te lo avessi chiesto, avresti smesso di seguirmi. E a me andava bene, cos potevo controllare che nessuno ti tiranneggiasse. Ricordo quella volta che un bambino pi grande mi spinse e io caddi sbucciandomi le ginocchia, tu gli desti un pugno in faccia. Da allora diventasti il mio eroe. Ti veneravo. Cosa mi succede? Cosa sto dicendo? Devo smetterla di parlare o gli spiatteller i miei sentimenti, se vado avanti di questo passo. Marco sembra imbarazzato. B, era il minimo che potessi fare, no? Io ero pi grande, era mio compito prendermi cura di te. Ci sono cos tante cose che vorrei dirgli. Vorrei ringraziarlo per tutto quello che ha sempre fatto per me, per avermi voluto bene, per essersi preso cura di me; e vorrei sgridarlo per essersi quasi dimenticato di me una volta diventato adulto. Sai, quando ero piccola tutti i bambini intorno a me, tranne te, avevano un padre. Io vedevo questi uomini, che mi sembravano dei giganti, venire a prendere i loro figli al parco giochi e allasilo, e non capivo quale fosse il loro ruolo allinterno della famiglia. Io avevo mia madre e avevo te, e non avevo bisogno di altro, la mia vita era perfetta cos. Mia mamma si preoccupava di come sarei cresciuta senza unadeguata figura maschile, ma non avrebbe dovuto. Tu eri per me quella figura, fratello maggiore, amico, protettore. In tutta la mia vita non ho mai sentito il bisogno di un padre, mai, grazie a te. Marco mi guarda a bocca aperta, perfino arrossito. Adesso mi metti in imbarazzo. Non lho detto per metterti in imbarazzo, solo che... Volevo dirtelo. In tutti questi anni non ti avevo mai detto quanto sei stato importante per me, volevo fartelo sapere. Tutto qui. Credo proprio di averlo ammutolito. Allora credo che anche io dovrei ringraziare te, per essermi stata vicina ed avermi sempre sostenuto. Davanti ai ragazzi della mia et a volte ti ignoravo per

darmi delle arie da grande, ma mi piaceva avere qualcuno sempre al mio fianco. Tu non vedevi mai i miei difetti, mi incoraggiavi sempre in qualsiasi cosa, ed eri pronta a seguirmi in qualsiasi impresa. Se oggi ho una grande fiducia in me stesso, lo devo a te, perch hai sempre creduto in me. E che dire di tutte le volte in cui un progetto sul lavoro non mi soddisfa e non riesco a venirne a capo? Ti chiamo, tu mi dici di non preoccuparmi, che riuscir a risolverlo e io mi sento subito sollevato. Io invece mi dimentico dei tuoi compleanni e non vengo quasi mai a trovarti, sono un bel misero amico. Sto ufficialmente per piangere, queste sono le cose pi belle che mi abbia mai detto. E mi sento pi vicina a lui, come quando eravamo pi giovani. Ti prego smettila o finir per commuovermi e piangere. Non osare piangere o mi toccher prenderti in braccio per portarti a casa come facevo quando eri piccola. Non oseresti. Certo che oserei. E gli credo. Ma io non ho alcuna intenzione di essere presa in braccio da lui, nossignore, non ho pi cinque anni. Scatto i piedi e inizio a correre, e lui mi rincorre. E stiamo ridendo tutti e due come bambini. Lui molto pi alto di me e ha gambe pi lunghe, con due falcate mi raggiunge e mi prende in braccio. Ridendo mi inizia a girare su se stesso e io mi aggrappo forte al suo collo mentre mi fa girare assieme a lui. Mi sembra di essere diventata una trottola. Per fortuna non soffro il mal di mare. Non ridevamo e giocavamo assieme, in questo modo, da almeno dodici anni. Come ho fatto a dimenticare? Come ho fatto a vivere senza sentire la sua risata ogni giorno? Capitolo 8 Ive been biding my time been so subtly kind Ive got to think so selfishly cause youre the face inside of me Ive been biding my days you see evidently it pays Ive been a friend with unbiased views that secretly lust after you Skunk Anansie marted, il secondo giorno di messa in atto del mio piano diabolico. Oggi ho deciso che sar io a prendere liniziativa, dopotutto le donne ormai si

sono emancipate, no? Non posso certo aspettare che lui mi chieda di uscire, mi rimangono solo quattro giorni e devo sfruttarli al meglio. Proprio per questa ragione, stamattina mi sono messa ai fornelli e ho sfornato una torta al cioccolato (la preferita di Marco) e dei biscottini al burro, e sto andando al suo ufficio, carica di dolci doni. Nessuno si stupir, perch ogni anno per il suo compleanno gli porto sempre una torta sul lavoro. E va bene, lo ammetto, gliene porto una anche per il suo onomastico, e se gli viene dato un riconoscimento per il suo operato per lazienda. Lo vizio un pochino e ormai i suoi colleghi mi conoscono e sono sempre felici di vedermi, anche se sono deleteria per la loro linea. Vicky poi, la segretaria di Marco, mi adora. una cara signora di quasi cinquant'anni, che ogni volta che ci vediamo non manca mai di raccontarmi i pettegolezzi dellufficio davanti a una tazza di caff. Mi tratta come la figlia che non ha mai avuto e anche io ladoro. Adoro soprattutto che abbia cinquant'anni e sia felicemente sposata. Quando ho scoperto che la segretaria di Marco non era una giovane biondina mozzafiato ho ringraziato Dio per avere ascoltato (almeno quella volta) le mie preghiere. Ovunque vada, le donne gli si buttano spudoratamente addosso, non aveva certo bisogno di una segretaria con cui fare gli straordinari in posizione orizzontale. Sto per uscire di casa, quando il telefono si mette a squillare. Tempismo perfetto. Sono tentata di lasciarlo suonare, ma la brava e ligia ragazza che in me (accidenti a lei!) mi spinge a rispondere. Pronto? Pronto, Anna, sono Samantha. Ciao Samantha stavo giusto per uscire ed andare a trovare Marco. Gi. Senti, mi spiace disturbarti, ma anche Livia pensa tu debba saperlo, anche se probabilmente non niente di grave. Ok, ora inizio a preoccuparmi. Samantha non mai esitante, e ora eccola qui che non sa come fare a dirmi qualcosa, cosa pu essere successo? Cosa successo? Ecco, tra ieri e oggi siamo riuscite a ricontrollare tutta la merce del negozio e siamo sicure che i ladri non hanno preso n libri n soldi, n mobili... C un'unica cosa che stata toccata. Oddio, cosa? Hai presente lalbum di fotografie che teniamo in ufficio, quello che contiene alcune foto di noi tre? B, ecco...mancano tutte le foto che ti ritraevano.

E mi chiama per questo? E allora? Non ti sembra un po strano? Forse mancavano gi da prima, magari mia madre le ha prese in prestito ...non so. Forse il ladro, arrabbiato per non avere trovato niente di prezioso, ha pensato di farci un dispetto prendendo qualcosa che ci era caro. Ma ha preso solo le tue foto. O hai un ammiratore segreto o un pedinatore segreto. Io starei in guardia se fossi in te. Non avrei dovuto aiutarti a cambiare look. Qualcuno ti ha notata e forse in preda ad unossessione nei tuoi confronti. E se ti spiasse? E se fosse una persona pericolosa? Stai facendo volare la fantasia Samantha. No, sono solo realista. Senti ora non ho tempo, ne riparliamo pi tardi, va bene? Ok, ma sta attenta. Riaggancio e scuoto la testa. Che sciocchezze! Devo dire ad Alessandro di non permettere pi a Samantha di vedere dei film dellorrore o dei thriller, la impressionano troppo. Qualcuno pedinerebbe me? Impossibile. S, negli ultimi tempi mi sento spesso osservata, ma solo perch ovunque vada la gente osserva il mio cambiamento dimmagine, tutto qui. Mentre entro nellazienda di programmazione di giochi per il computer in cui lavora Marco, mi sento terribilmente orgogliosa di lui. Sono orgogliosa che stia facendo il lavoro che ha sempre sognato di fare fin da quando era piccolo. riuscito a realizzarsi nella vita, e ora crea quei giochi che ha sempre amato. Con il sorriso sulle labbra mi dirigo verso il suo ufficio. Il profumo dei dolci che ho in mano, raggiunge le mie narici e mi viene lacquolina in bocca. Raggiungo la fine del corridoio e la scrivania di Vicky che mi accoglie con un caldo sorriso di benvenuto. Anna, sempre un piacere vederti. Mamma mia, che cambiamento, sei pi carina del solito, e i tuoi capelli! Questo colore ti dona veramente molto. Vicky proprio una cara donna, anche se un po logorroica. Grazie Vicky, ho modificato un po il mio look. Ho portato una torta e dei biscotti per tu sai chi. Ma non il suo compleanno, e nemmeno il suo onomastico, qual loccasione? Ti prego dimmi, che non per festeggiare il suo fidanzamento con quella smorfiosa della signorina Cordelia. Quella unarpia che sta dietro ai suoi soldi oltre che al suo corpo, te lo dico io. Ho gi detto che Vicky mi piace molto? B, dopo quello che ha appena detto le

voglio ancora pi bene. No sta tranquilla, e la penso come te, odiosa. solo che sono in ferie dal lavoro e stamattina per passare il tempo mi sono messa a cucinare. Purtroppo io sono a dieta e cos per non sprecare questi dolci ho pensato di portarli qui. Una piccola innocua bugia, dopotutto vero che sono in ferie. Oh, sempre cos premurosa Anna. Anche quando Marco non se lo merita. proprio una donna da sposare. Lho detto anche a lui proprio ieri, quando mi ha detto che lha perdonato per essersi dimenticato ancora una volta del suo compleanno. Gli ho detto La signorina Anna proprio una santa e la perdona sempre anche quando non lo merita. sempre dolce e cordiale con tutti, ed pure unottima cuoca, proprio una ragazza da sposare e lui fa Hai proprio ragione Vicky, proprio una ragazza da sposare. Ho detto che voglio bene a Vicky? No, io ADORO questa donna. Tu esageri sempre Vicky. le rispondo mentre inizio a scartare i dolci che ho appoggiato sulla sua scrivania e cerco di togliere questo sorriso idiota dal mio volto. Sento dei tacchi a spillo avvicinarsi a me ticchettando sul pavimento, e il mio sorriso sparisce immediatamente. Ho detto che i colleghi di Marco mi apprezzano? B, non proprio tutti, e purtroppo sento dietro di me la voce dellunica persona dellazienda che mi odia. Guarda chi c, la piccola Cappuccetto rosso ha portato di nuovo il suo panierino con i dolci. Debora. O come la chiamo io: lAnticristo. Se pensate che il mio soprannome sia un tantino esagerato solo perch non la conoscete. la persona pi falsa, antipatica, avida e calcolatrice che conosca. Purtroppo anche una rossa con la quinta di reggiseno, e questo le bastato per guadagnarsi la carica di ragazza di Marco per tre settimane. Giusto il tempo che gli c voluto per guardare oltre il suo aspetto fisico e vedere il suo vero carattere. Adesso anche lui la odia e ne ha tutte le ragioni. Per mesi, dopo che laveva mollata, lei lha bombardato di telefonate minatorie, gli ha rigato laiuto, bucato le gomme, e reso la vita in ufficio un inferno. Insomma si comportata da quello che : una psicopatica. Per fortuna tutto finito quando il capo dellazienda, un amico di Marco, le ha comunicato che se non la smetteva immediatamente lavrebbe licenziata. Lidea di perdere il suo stipendio lha fatta subito calmare, poich lunica cosa che Debora ama pi di se stessa sono i soldi. Ma anche se non osa pi dire nulla a Marco, non esita a spararmi contro le sue

battutine ogni volta che mi vede. Si messa in testa che la colpa sia mia se Marco lha mollata, solo perch Marco cap la sua vera indole, quando per un suo compleanno venni nei suoi uffici e la sorprese mentre mi faceva lo sgambetto, causando una mia brutta caduta dalle scale. Fu un grave errore da parte dellAnticristo, dal momento che Marco molto protettivo nei miei confronti e lo sempre stato. Mi aiut a rialzarmi e dopo essersi assicurato che stavo bene, si arrabbi con Debora, mandandola al diavolo e rompendo il loro rapporto su due piedi. La chiam persino Psicolabile. Inutile dire che mi godetti immensamente la scena. Poi si gir verso di me e mi chiese se Debora mi aveva gi trattato male prima di allora. Io mi limitai ad annuire e lui si arrabbi ancora, ma stavolta con me. Si pu sapere perch non me lo hai detto? mi chiese Mi avresti ceduto? Io non credo. Sarebbe stata la mia parola contro la sua, e tu le sbavavi dietro come un animale in calore, ti avrebbe mentito e tu le avresti creduto. Lui non disse niente riconoscendo che in parte avevo ragione. Da quella volta le sue ragazze sono sempre state molto attente a trattarmi gentilmente, credo che lui le avverta, prima di presentarmele, che, se osano mancarmi di rispetto, lui non ne vorr pi sapere di loro. Una politica del terrore che sembra funzionare; ma Debora, che non pi la sua ragazza, si sente libera di insultarmi ogni volta che mi vede. Salve Debora. Gentile come sempre, vedo. Questi dolcetti non sono per lei, perci si senta libera di andarsene da qui, lei e la sua lingua da vipera. le dico trattenendomi a stento dal cavarle gli occhi dalle orbite. Prima che lAnticristo possa ribattere, Marco esce dal suo ufficio si avvicina a noi. Deve averci sentito discutere. Debora togliti dai piedi se tieni al tuo lavoro. Le intima. Mio eroe. Debora socchiude gli occhi dalla rabbia. Me ne vado, ma se fossi in te non mangerei nulla che sia stato cucinato dallo sgorbio, potrebbe avere riempito il cibo con la stessa merda che mangia ogni giorno. e se ne va. Come osa ??!!! La rabbia mi acceca e vedo tutto rosso. Purtroppo Marco mi trattiene e non riesco a raggiungerla per schiaffeggiarla e staccarle la testa dal collo. Puttana! le urlo dietro. Che linguaggio! mi dice Marco fingendosi scandalizzato. Non arrabbiarti. Debora non ne vale la pena. Lo so, ma non posso farne a meno talmente odiosa. Lho soprannominata Anticristo, ma forse troppo poco per lei. Marco scoppia a ridere Forse, ma non mi viene in mente niente di peggio per ora. Piuttosto, dice annusando laria. Un delizioso profumo mi ha raggiunto nel mio

ufficio, ne ho seguito la scia e mi ha condotto qui. Gli mostro la torta al cioccolato e i biscottini al burro. Stamattina mi annoiavo, non sono abituata a non lavorare e ho cucinato un po. Mamma mia, che spettacolo. Vicky si alza. Vado a prendere dei piattini e delle posate dalla caffetteria. Intanto avvertir anche gli altri che ci sono dei dolci a disposizione, tra poco tutti arriveranno qui. Marco, prendi, taglia tu due fette di torta con questo tagliacarte e andate nel tuo ufficio. Cos potrete parlare con calma. Grazie Vicky. Vicky se ne va e Marco taglia due fettine, me ne porge una e addenta laltra. Mmmm, buonissima, come sempre. Tu mi vizi. Come fai a fare sempre torte cos buone? Ci metto tutto lamore che provo per te. Non so, forse un talento naturale. In tre morsi finisce la sua fetta, poi mi prende la mano e mi accompagna nel suo ufficio. Sulla porta ha applicato un simpatico cartello che dice chiaramente a tutti che ha molta stima di s: Bussa, inginocchiati e implora udienza prima di entrare. Se il mio piano funzioner e ci metteremo insieme, dovr farlo diventare un tantino pi modesto. Vieni ti devo mostrare qualcosa. Siediti. e mi fa sedere davanti al suo sofisticatissimo computer. Lui si mette dietro di me e comincia a smanettare con la tastiera, mi cos vicino che il suo mento sfiora la mia spalla, e sento il profumo del suo dopobarba. Chiudo gli occhi e assaporo il piacere di averlo accanto. possibile essere assuefatti ad un altro essere umano? Essere succubi del suo profumo, della sua presenza, tanto da stare male quando essa viene a mancare, tanto da sentirsi in paradiso se gli si vicini ? Io credo di s. Perch finch sono vicino a Marco, tutto il resto scompare. E per un po mi illudo che non gli star accanto solo per pochi attimi, ma che potr stare insieme a lui per sempre. Guarda. mi dice e sono costretta a riaprire gli occhi. Sullo schermo vedo partire un videogioco. un tuo nuovo progetto? S, un nuovo gioco su cui lavoro da un po. Lidea generale dellavventura, dei livelli e delle difficolt da affrontare mi era chiara, ma non riuscivo a immaginare come doveva essere la protagonista. Scommetto che poi hai deciso per una bomba sexy con un enorme seno. Tutte le eroine di videogiochi sembrano delle conigliette di playboy. gli dico acida. Lui scoppia a ridere. Sei sempre molto diretta, vero? Comunque volevo distaccarmi dai soliti clich, ma non avevo idee. Poi ho pensato, perch non

ispirarmi alla realt? Avvia il gioco e appare un primo piano della protagonista. bionda e piccolina, con i capelli raccolti sopra la testa, due occhi grandi e un nasino a patatina. Mi ricorda vagamente qualcuno ma.....Oh cavolo....Mi assomiglia. Non trovi che somigli a qualcuno di tua conoscenza?mi chiede Marco. Mi volto a guardarlo. .....insomma sembra... Mi sono ispirato a te. mi dice guardandomi negli occhi. Mi manca il fiato, siamo cos vicini e mi sento annegare nei suoi occhi color cioccolato. Cosa ha appena detto? Volevo farti unulteriore sorpresa per il tuo compleanno, cosa ne pensi? Sei diventata leroina di un videogioco. Ho chiamato il personaggio Anya. una sterminatrice di mostri. Caspita. non so cosa dire Ne sono lusingata. Ma pensi che piacer al pubblico? Non vorrei che per colpa mia fosse un flop. Certo che piacer. Tu piaci a tutti. Tutti qui in ufficio ti adorano. E poi intrigante vedere una donna piccolina lottare e vincere contro enormi mostri. Vedrai che sar un successo. E la tua immagine sar conosciuta in tutto il mondo. Wow, non so che dire. Ma ti fa piacere? Certo che mi fa piacere. lo rassicuro. Sono certa di stare arrossendo.Sono felice di averti aiutato nel tuo lavoro, e che tu abbia pensato a me per questo gioco. Lui mi poggia una mano sulla guancia Mi venuto naturale, tu sei sempre cos dolce e disponibile con me e volevo farti capire che sei molto importante per me. Lui mi fissa e io lo fisso e i nostri volti sono appena a due centimetri di distanza. Forse mi bacer, forse..... Ma ecco che la porta dellufficio si apre e Vicky entra con due caff. Subito Marco si allontana e va ad aiutarla col vassoio. Io adoro veramente Vicky, ma forse ha interrotto il momento cruciale di tutta la mia vita. Pazienza. Vicky esce di nuovo dallufficio e io e Marco ci gustiamo il nostro caff, come se non fosse quasi successo niente. Ora che ti ho fatto vedere la mia sorpresa meglio che ti allontani dal computer, sai ci sono molto affezionato ed in pericolo se tu rimani nelle vicinanze. mi dice cercando di non ridere. Solo perch il mio rapporto con i computer non dei migliori, Marco ne approfitta sempre per prendermi in giro. Non colpa mia se sono delle macchine infernali. Non giusto che tu mi rinfacci sempre i miei problemi con i computer, non colpa mia se loro mi odiano. Marco si arrende e scoppia a ridere. Anna devi ammettere che tu e i computer non siete compatibili, non ho mai conosciuto nessun altro che li odi come te e

riusca a mandarli in tilt tanto spesso. Non colpa mia. Lo sai anche tu. Quella volta che ti ho chiamato perch il computer sul lavoro era morto, io non avevo fatto nulla. Volevo solo cambiare la risoluzione video, e quello stupido computer ha scollegato lo schermo dallhardware collegandosi a uno schermo secondario che non esisteva. Se non idiozia cibernetica questa?! I computer sono macchine stupide. Lo ha fatto solo perch tu gli hai detto di farlo cliccando col mouse dove non dovevi. E io come facevo a saperlo? Per tu hai risolto tutto, no? S, ma per capire cosa potevi aver mai fatto ci ho messo due ore, non mi era mai successa una cosa simile. E cosa dire di quando sei riuscita a cancellare il disco fisso del tuo computer portatile con un solo gesto? stato un incidente! Allimprovviso sullo schermo si acceso una specie di allarme ed comparsa una scritta. Io sono andata in panico, mi chiedeva di rispondere s o no, e io ho cliccato s. I computer sono esseri malefici, dovrebbero farti anche delle domande di riserva. Marco ridacchia ma preferisce non infierire su di me. La nostra piacevole solitudine viene di nuovo interrotta quando un tecnico viene a chiamare Marco per un problema urgente. Evidentemente non destino che io oggi riesca passare del tempo da sola con lui. Sconsolata esco dallufficio di Marco e trovo tutti i suoi colleghi intenti a banchettare. Sono sempre stati gentili con me, ma oggi, soprattutto i maschi, sono pi cordiali del solito. Due o tre mi chiedono persino un appuntamento. Il mio cambiamento di look sembra funzionare su tutti i maschi tranne che su quello che mi interessa. Pietro, un grafico digitale, sta cercando di convincermi ad uscire con lui, quando finalmente riappare Marco. Sembra arrabbiato e fissa Pietro con uno sguardo torvo, finch questo non capisce lantifona e si allontana da me. Marco non devi spaventare tutti i maschi che mi si avvicinano, sono in grado di badare a me stessa. Davvero? Davvero. solo che mi preoccupo per te. Anna ci sono delle cose che vorrei dirti ,ma non so da dove cominciare. So di non essere stato un buon amico negli ultimi anni. Ma io ti voglio veramente bene, tu sei parte della mia famiglia... E sono in ansia per te. Perch ora gli uomini mi guardano? Ti assicuro che non intendo scappare col primo uomo che capita. Lo so. So che sei intelligente e sai badare a te stessa, ma a volte quando si innamorati non si vedono le cose chiaramente. Ci che veramente mi preoccupa

il tuo misterioso Mr. x Quellindividuo ti ha notato solo ora che hai cambiato, e questo segno che bada solo allesteriorit. Tu meriti di meglio. Hai tante qualit che vanno oltre laspetto fisico e non giusto che tu ti metta con un tipo cos superficiale. Marco il fatto che mi abbia notato solo ora, perch sono carina, normale. Diciamocelo, laspetto che per primo ci attrae in una persona. Non credo che tu ti sia interessato a Cordelia per il suo buon cuore. Marco ha il buon gusto di arrossire e tacere. Per ora mi ha notata solo per il mio aspetto, ma poi col tempo, conoscendomi forse apprezzer anche le mie altre qualit. Ora che ci siamo chiariti potrei chiedere a Marco di vederci pi tardi, dopo il lavoro, ma il mio cellulare (devo decidermi a lasciarlo a casa questo guastafeste!) ha altri progetti per me e squillando rovina tutti i miei piani. Pronto? Anna, cara, non allarmarti. Mamma? Se mi dici di non allarmarmi mi allarmo sicuramente. Cos successo? Qualcuno si introdotto in casa nostra. Cosa?! Ci mancava solo questa. Cosa hanno rubato? Ecco, questo il problema, non hanno rubato nulla di valore, solo i nostri vecchi album di fotografie. Le nostre foto? Ma non ha alcun senso. Anche in negozio hanno preso delle mie... Lo so, Samantha me lha detto. Anna sono preoccupata. Sembra che un maniaco ti abbia preso di mira. Per ora ruba solo delle tue foto, ma forse in futuro potrebbe...oh, non voglio nemmeno pensarci. Dobbiamo fare denuncia alla polizia. Cosa? Ma no... Niente ma. Tutta torna, il negozio, casa nostra e le misteriose telefonate anonime. Telefonate? Quali telefonate? Non te ne avevo parlato perch pensavo non fosse nulla di importante, ma da un po di giorni qualcuno chiama casa nostra, e quando alzo la cornetta sento respirare ma nessuno risponde. Forse non collegato con i due furti. Ma forse s. Va bene, va bene. Ora torno a casa e ne parliamo. Ciao. Ciao. Marco, avendo ascoltato la mia parte di conversazione, appare preoccupato. Cos successo? A quanto pare qualcuno si introdotto in casa nostra. Non ha rubato niente di valore solo vecchi album di foto. E questo dopo il furto in negozio. Gi. Anna, questa storia non mi piace. Oh ti prego non cominciare anche tu. Nessun maniaco mi ha preso di mira.

Non puoi saperlo con certezza. Dovresti andare a denunciare questi fatti alla polizia. Tu e mia madre ragionate allo stesso modo. Pensate sempre al peggio. Pensiamo in modo logico. Chi potrebbe rubare le tue foto se non un manico fissato con te? E tutta questa storia iniziata da quando hai cambiato look, su mio suggerimento! tutta colpa mia. Smettila. Andr alla polizia, ma vedrai che non niente. Magari solo un ragazzino con una cotta per me e tutti ne rideremo. Lo spero. Capitolo 9 If you only knew what I feel for you. If you only lived for me the way I live for you, Id be in heaven, my dreams would come true. Cause all I ever wanted is you and you alone. And I love you so. More than you would ever know. Mariah Carey Mercoled. Ieri sera ho guardato ER Medici in prima linea, e il dottor Carter ha detto qualcosa che mi ha colpito profondamente: Passo ventitr ore al giorno a chiedermi se tra me e lei potr funzionare, se siamo troppo diversi, se tutti i nostri problemi ci divideranno; poi la ventiquattresima ora mi rendo conto che ho pensato a lei per tutta la giornata e che non posso farne a meno. I miei dubbi e i problemi che forse dovremo affrontare non contano, perch lunica sicurezza di cui ho bisogno gi mia, ed che la amo. Penso di essere daccordo con lui, non mi importa se soffrir ancora per causa sua, non importa se non sar mai mio, io amo Marco e questo mi basta. Se devo essere completamente sincera con me stessa, questo mio ottimismo deriva in parte dal suo comportamento negli ultimi giorni. Siamo sempre pi vicini e a volte mi sembra di scorgere chiari segni che forse lui si stia interessando a me. Sono solo mie illusioni, o vero? Non lo so, ma mi danno speranza. Oggi mi sono offerta di fare da babysitter per la signora Del Colle, una nostra vicina. Ha due gemelli di otto anni e una bambina di dodici mesi, e ha veramente

bisogno di prendersi del tempo per se stessa. Marco ieri non mi ha chiesto di uscire, ma mi ha detto che forse oggi sarebbe passato in paese. Ho lasciato detto a mia mamma di dirgli dove sono, nel caso mi cercasse. Non voglio stare in casa ad aspettarlo tutto il giorno, e dargli limpressione di non avere altro da fare che attendere il suo arrivo come fosse il messia. E non voglio stare chiusa in casa nonostante Samantha, Livia, Marco e mia madre, insistano che devo essere prudente perch potrei essere in pericolo. Ieri sono andata dalla polizia con mia madre, abbiamo denunciato il furto, e lei ha dato voce ai suoi sospetti, ma la polizia, per fortuna, non le ha dato retta. Non credono si tratti di un maniaco, ma di uno scherzo da ragazzi. Inutile dire che mia madre rimane della sua opinione. Per accontentarla le ho promesso di non andare in giro, sola, lontano da casa, per alcuni giorni almeno, finch non si render conto che non c nessun pericolo. Ma non posso certo permettere a questi stupidi scherzi di rovinare i miei piani su Marco, o di rendermi una reclusa. Quando arrivo a casa Del Colle, Alice mi accoglie come se le stessi salvando la vita. Oh, sei arrivata! Sei un angelo caduto dal cielo, grazie di aver accettato senza preavviso, ma purtroppo la babysitter che chiamo di solito ammalata e non sono proprio riuscita a trovarne un'altra. Non si preoccupi, lo sa che i bambini mi piacciono e i suoi poi sono adorabili. E a loro piaci tu. Grazie ancora, io adesso vado, sar di ritorno per le 18,00 al massimo. I numeri di emergenza sono vicino al telefono, insieme a quello del mio cellulare. Se dovesse esserci qualche problema chiamami. Non si preoccupi andr tutto bene. Vada e si diverta. Grazie ancora. Finalmente esce di casa e riesco a riprendere fiato. talmente stressata e ansiosa, poverina, che fa venire lansia anche a me, ogni volta che la vedo. I gemelli, Simone e Jacopo torneranno da scuola solo alle 13.00, perci per ora devo occuparmi solo di Sofia, che dorme con un angioletto nella sua culla. Viste le occhiaie di Alice, credo che abbia pianto per tutta la notte e che quindi dormir per tutta la mattina, perci con calma mi metto a preparare dei biscotti per i bambini. Una volta infornati i biscotti al cioccolato, d una sistemata alla cucina e anche al salotto. Cos riuscir ad entrarci, cosa prima impossibile a causa dei giocattoli sparsi per il pavimento. Sofia si sveglia verso le undici e mezza, le cambio il pannolino e le do il biberon, mentre c ancora calma in casa. A mezzogiorno e mezzo comincio a preparare il pranzo: spaghetti al pomodoro e petti di pollo. Alluna rientrano i gemelli e il silenzio viene spazzato via dalle loro urla: la tregua

finita! Sono due bambini simpatici e carini, ma con abbastanza energie da radere al suolo unintera citt. E non sto scherzando. Mangiano gli spaghetti, ma non riescono a stare fermi abbastanza a lungo per mangiare anche il secondo e io mi arrendo e li lascio andare a giocare in giardino per un po. una tattica di sopravvivenza: se si stancheranno abbastanza poi forse riusciranno a stare seduti per venti minuti e potr aiutarli a fare i compiti. una pia speranza, lo so. Ma i miracoli possono sempre accadere. Pulisco di nuovo la cucina che ora sembra un campo di battaglia. C una macchia si sugo persino dentro al frigorifero: come diavolo ha fatto a finire l dentro? Prendo Sofia in braccio e la faccio giocare un po, quando sento suonare il campanello. Vado ad aprire e mi trovo davanti Marco. Sono felice di vederlo, speravo che venisse, ma ora vorrei non fosse qui. Devo essere un mostro. Ho varie macchie di sugo sugli abiti, i capelli raccolti in una ormai disfatta coda di cavallo, e credo che il mio trucco si sia ormai sfatto. Ciao Marco. lui invece bellissimo, sembra uscito da una rivista di moda. Che ingiustizia. Ciao Anna, tua madre mi ha detto che eri qui a fare la babysitter. Ti disturbo? Certo che no, entra pure. Lo guido in salotto e ci sediamo. Sofia lo guarda e gli fa un enorme sorriso. Si agita tra le mie braccia e gli allunga le manine per essere presa in braccio. Il suo fascino ha effetto persino sulle neonate. incredibile. Hai fatto colpo. gli dico sorridendogli Credo che voglia che tu la prenda in braccio. Lui mi guarda sorpreso ma quasi compiaciuto. Credi? si alza dalla poltrona e si siede di fianco a me sul divano. Io gli allungo Sofia e gli spiego come tenerla. Lui la prende e la bambina fa un gorgoglio di felicit. Marco le sorride e le fa il solletico sul pancino. Sofia ride felice. un amore. commenta Marco. Gi. vorrei dire di pi ma ho un groppo alla gola. Quante volte ho sognato una famiglia con Marco? Quante volte lho immaginato che giocava con i nostri bambini? Ho perso i conto. La scena che ho davanti agli occhi quasi mi commuove. Per fortuna i gemelli rientrano in casa e mi impediscono di fare la figura della stupida. Tieniti pronto. dico a Marco. Lui mi guarda confuso: Tieniti pronto per cosa? In fretta riprendo Sofia e mi alzo appena in tempo. Jacopo e Simone entrano urlando e si gettano addosso a Marco sul divano. Ogni estraneo di sesso maschile

subisce da loro questo trattamento. Credo che abbia a che fare col territorio. Marco si mette a giocare alla lotta con loro, io li guardo e spero che il divano sopravviva a tutto questo. Ragazzi, ora che avete stabilito la vostra supremazia su Marco, che ne dite di metterci tutti seduti in cucina a fare i compiti? La lotta deve essere stata soddisfacente, poich i gemelli non fanno storie e si dirigono come soldatini in cucina con i loro quaderni in mano. Miracoloso. Io aiuto Jacopo con la matematica e Marco si offre di aiutare Simone con la grammatica. Mi accorgo troppo tardi di non averlo avvertito del fatto che Simone terribilmente testardo e orgoglioso e non vuole mai sentir dire che ha sbagliato. Marco si accorge di un errore e lo indica al bambino. Guarda bene questa parola, sei sicuro che sia giusta? Dio come dolce! Non gli ha detto hai sbagliato lo ha semplicemente spinto a vedere da solo il suo errore. Sar un padre perfetto. Vorrei che fosse il padre dei miei figli. Purtroppo nonostante il suo tatto Simone ha gi le lacrime agli occhi. Io non ho sbagliato. ansima il bambino. Ne sei certo? Questa parola non si scrive cos. gli dice Marco scrivendola giusta. Non ho sbagliato, non ho sbagliato!! ripete Simone e scoppia a piangere e a battere i pugnetti sul tavolo. Prevedendo che Jacopo potrebbe mettersi a piangere per solidariet preferisco allontanarlo. Jacopo prendi qualche biscotto e vai in salotto a vedere la tv, mentre io parlo a tuo fratello. gli dico. Jacopo, grazie a cielo, reputa i biscotti pi importanti del fratello e se ne va. Marco mi guarda sconvolto. stato qualcosa che ho detto? No, no. Simone solo un tantino testardo. Lui non deve mai sbagliare. Vieni con me in salotto lasciamolo solo, senza un pubblico si calmer prima. Ma non dovremmo.. No. In questo momento troppo nervoso per darci retta. Lo porto in salotto e l stiamo seduti in silenzio e sentirlo piangere a squarciagola. Quando sento che il volume del pianto diminuito mi alzo e torno da Simone con dietro Marco. Con viso serio fisso il bambino. Mai mostrarsi deboli davanti al nemico, la prima regola. Ora rivedremo i tuoi compiti e tu, senza fare storie, correggerai quello che hai sbagliato. Siamo chiari? gli dico con voce alta e autorevole. Simone mi guarda studiandomi, mi conosce e sa che non cedo facilmente, posso urlare forte come lui e pi a lungo se necessario. Piagnucola un po ma annuisce. Mi siedo vicino a lui e insieme correggiamo il suo compito Sei stato bravo, ora va pure in salotto con Jacopo e i biscotti.

Sei stata fantastica! mi dice Marco stupito. Quando mi metto tutta in tiro per lui, s e no lo nota, e quando sgrido un bambino mi dice che sono fantastica. Gli uomini! E poi saremmo noi donne ad essere contorte. Vado a prendere in braccio Sofia che ha cominciato a piangere. La cullo per un po cercando di farla addormentare. Sarai una mamma perfetta. mi dice Maro guadandomi dalla porta della cameretta. il pi bel complimento che mi abbia mai fatto. Ma io vorrei solo essere la madre dei suoi figli. Quando finalmente alle 18.30 Alice torna a casa. Io e Marco siamo esausti, mentre i gemelli sprizzano ancora energia da tutti i pori. Grazie Anna per esserti occupata di loro. Non devi ringraziarmi sai che mi fa piacere. Questo Marco, il figlio della signora Facchinetti, la mia vicina. Ah, tua madre parla sempre di te molto orgogliosa. dice a Marco Lo so, a volte tende a esagerare. stato un piacere conoscerla. Anche per me. Arrivederci a tutte e due. Aspettate avete un ombrello? Fuori piove a catinelle. No ma faremo una corsa. dice Marco. Usciamo e ci fermiamo sul portico, piove molto forte. Pronta? mi chiede. Io annuisco, lui si toglie la giacca e ma la porge. Mettitela sulla testa. Ok. Iniziamo a correre verso casa mia. Quando arriviamo sotto il mio porticato, siamo fradici. Tutto bagnato Marco ancora pi sexy. Dovrei salutarlo, ma mi ritrovo a fissarlo imbambolata. Anche lui non dice niente. E ora cosa faccio? Stiamo qua a fissarci per ore? Ci piglieremo un raffreddore. Allora, arrivederci. Decisa, mi avvicino a lui e gli d un veloce bacio sulle labbra. Mi volto e faccio per aprire la porta, ma la sua voce mi ferma. Spero non voglia chiedermi perch lho baciato. Gli dir che era solo un bacetto fra amici. Spero se la beva. Aspetta....ecco...io mi chiedevo se venerd seraecco.. ti andava di uscire fuori a cena con me. Mi volto sorpresa a guardarlo, ma lui si sta fissando le scarpe. Mi ha chiesto di uscire a cena! Di sua spontanea volont! Non sto sognando, vero? Mi pizzico la coscia per essere sicura...Ahia! No, sono sveglia. Mi farebbe molto piacere. Allora ti passo a prendere alle sette venerd.

Ok. Ok. Appena mi chiudo la porta di casa alle spalle, faccio un salto di gioia. E vai! Capitolo 10 I would do anything for love Id run into hell and back I would do anything for love Ill never leave you and thats a fact, Ill never forget the way you feel right now o no no way.... Meat Loaf gioved Marco mi ha invitato a cena domani sera. Questa cena sar lultima mia occasione per tentare di conquistarlo prima del rientro di Cordelia. Devo pianificare attentamente le mie mosse. Perci ho chiamato Livia a Samantha e ho chiesto loro di venire. Tre menti sono meglio di una. Samantha come sempre coglie al volo il punto principale. Ti serve un abito da sera. Labito perfetto. Perci shopping! Come un comandante spinge me e Livia in auto e ci dirigiamo verso la citt. Stavolta labito sar firmato. Non importa se dovr pagarlo a rate. un investimento. In men che non si dica mi ritrovo in uno dei camerini del negozio Christian Dior, con le armi cariche di abiti che Samantha ha scelto per me. Il primo abito non va bene perch troppo verde. Il secondo abito e troppo poco scollato. Il terzo troppo scollato. Il quarto..... perfetto. Un classico tubino nero, con spalline sottili, una bella scollatura e fascia il mio fondoschiena in modo tale da farmi sembrare Jennifer Lopez. questo. decreta Samantha e io concordo pienamente. Bene, ora che il problema principale stato risolto, passiamo al supporto morale. importantissimo che tu vada a questo appuntamento sicura e decisa. Devi conquistarlo, anche usando la forza se necessario. mi dice Samantha, guidando me e Livia verso un bar. Ci sediamo e ordiniamo da bere. Samantha, io cercher di essere sicura di me e ce la metter tutta, ma se dovessi

fallire non ne morirei, non importa. Non posso basare tutta la mia vita su un uomo. Trover altri scopi e altri uomini. Ah cominciamo bene. Metti gi le mani avanti. dice Samantha sarcastica. Non importa. Questa la pi grossa stupidaggine che abbia mai sentito, sicuramente ai primi posti della classifica delle frasi pi false e ipocrite che siano mai state dette assieme a limportante non vincere ma partecipare, ritenta sarai pi fortunato, andr meglio la prossima volta. Non parli per altruismo, quello che ti fa parlare in questo modo paura, paura nera. Finalmente per la prima volta nella tua vita hai visto che potevi avere ci che hai sempre voluto e ti sei spaventata. Sei stata cos a lungo chiusa nella tua armatura fatta di non lo avr mai impossibile dove ti sentivi al sicuro e protetta da ogni dolore che mettersi in gioco in un rapporto comporta, che ora non vuoi uscirne. Sei come quel soldato che dopo essere stato in guerra torna a casa dopo anni e nonostante labbia sognato tante volte ora ha paura di varcare la porta di casa sua, perch teme quello che potrebbe trovare. Devi abbandonare la tua paura, devi cogliere le occasioni quando ti capitano perch non tornano pi. Vuoi davvero che finisca cos? Dopo tutto quello che hai passato. Sii onesta con te stessa. Samantha ha ragione Anna. Non puoi partire gi demoralizzata. Non devi pensare alla possibilit di un fallimento per ora, per quello ci sar tempo dopo semmai, ma per ora devi lottare. dice Livia guardandomi seria. Avete ragione. Ma sono terrorizzata. Ho paura di soffrire, ho paura di perderlo del tutto.... S pu perdere ci che non si ha? Tu hai la possibilit di ottenere ci che desideri. Pensa solo a questo. Tenter. No niente tentativi, devi farlo e basta. mi ordina Samantha. Non siamo dentro a una puntata di Dawsons Creek dove tutti pensano e parlano e ripensano almeno cinquecento volte prima di agire e poi fanno comunque dei casini, e nemmeno in uno di quei noiosissimi e lentissimi film che vincono sempre i premi della critica al Festival di Cannes, questa la realt. Nel mondo reale non si ha il tempo di rimuginare e filosofeggiare sui perch o per come, si agisce e poi si affrontano le conseguenze delle nostre scelte. Perci ascoltami bene perch queste saranno le ultime parole dette sullargomento per oggi. Non hai nessuna scelta da fare. Prima di cambiare e di decidere di metterti in gioco non avevi niente, ora non hai niente, ma se vai avanti potresti ottenere quello che vuoi. La scelta perci tra niente e qualcosa, non mi sembra troppo difficile. Bene, ora che lincoraggiamento morale stato dato, parliamo di cose importanti, anzi vitali. Non ti sei accorta che sta succedendo qualcosa di losco intorno a noi? Cosa intendi?

Come cosa intendi? mi urla esasperata Prima il furto in negozio, poi le telefonate anonime, poi il furto in casa tua....Qualcuno ti perseguita e non sappiamo il perch. E se fosse un serial killer?! E se ti uccidesse e poi non contento decidesse di uccidere anche me e Livia?! Sono cos dolce, cos bella, cos giovane, non posso morire. Alzo gli occhi al cielo esasperata: Samantha non morir nessuno. Non c nessun maniaco omicida. Sono andata alla polizia e anche loro credono si tratti solo di scherzi da ragazzi. Mai sentito di uno scherzo del genere. Il mio intuito mi dice che c qualcosa che non va in tutta questa situazione. B, il mio di istinto invece, mi dice che non c di che preoccuparsi. Il tuo istinto fa schifo. Sei peggio della Signora in giallo. E ora cosa centra la Signora in giallo? sempre circondata da cadaveri e non si mai resa conto di portare sfiga. Voglio dire, se ovunque vai qualcuno muore, ad un certo punto te ne accorgi e decidi di restartene a casa, salvando cos migliaia di vite. Ma lei no. Non lo capisce e continua a mietere vittime. E questo cosa centra con me? Anche tu come lei, non vedi al di l del tuo naso, sei circondata da indizi di pericolo e che fai? Te ne infischi. conclude Samantha. Io e Livia ci fissiamo perplesse. Livia scuote la testa. Sai Samantha a volte i tuoi ragionamenti mi spaventano, soprattutto quando mi sembra abbiano un senso. Capitolo 11 Cause youre all I want Youre all I need Youre everything Everything Lifehouse venerd. La grande serata. Il momento cruciale. Dire che sono nervosa poco, eppure sento che destino che stasera accada qualcosa. Sono pronta. Sono pronta da ore a dire il vero. Mia madre ha smesso di incoraggiarmi due ore fa, e ora anche lei in preda allansia. Siamo due fasci di nervi che siedono in silenzio sul divano davanti ad una televisione spenta. Quando il campanello suona, entrambe sobbalziamo. Apro la porta e improvvisamente mi sento mancare la terra da sotto i piedi. Il che veramente stupido. Insomma conosco Marco da tutta la vita e nellultima settimana lho visto praticamente tutti i giorni. Eppure vederlo davanti a me, in camicia bianca, sbottonata sul collo, giacca di pelle nera ed eleganti pantaloni anchessi neri, mi toglie il fiato. Mi sorride e io mi rendo conto solo ora che ogni

volta che mi sorride trattengo il respiro. Come ho fatto a non accorgermene prima? Lui mi guarda, io lo guardo, e nessuno parla. Ma in fondo chi ha bisogno di parole. Io no di certo, mi basta fissarlo negli occhi per essere felice. Per se la serata deve proseguire, uno dei due deve pur decidersi a parlare. Buonasera Marco. Sei molto elegante. Tu....tu sei, anche tu sei molto elegante. Stai benissimo. Marco fatica a parlare, il che molto lusinghiero. Evidentemente labito proprio quello giusto. Mi fa salire in macchina e ci dirigiamo in citt. Spero ti piaccia la cucina francese, hanno aperto un nuovo ristorante in centro e ho pensato che potremmo provarlo stasera. Mi piace. Non la mangio spesso, ma mi piace. prendendo il coraggio a due mani decido di portare la conversazione sul privato. Sono rimasta sorpresa mercoled quando mi hai chiesto di uscire a cena. Piacevolmente sorpresa? Certo, ma comunque sorpresa. mi giro a guardare il suo profilo, per cercare risposta ai miei mille dubbi nel suo volto Perch me lhai chiesto? Perch mi piace passare del tempo con te. Oh, lo so che per anni ti ho trascurato e come amico sono stato veramente pessimo, ma questa settimana ci siamo riavvicinati inaspettatamente e ho riscoperto il piacere di stare con te. Mi ero dimenticato come fosse semplice parlare con te o stare in tua compagnia. Semplice. Non esattamente laggettivo che speravo di sentire. Semplice? S, tu e io siamo compatibili. Parliamo di tutto, senza barriere, senza tab. molto raro che un uomo e una donna abbiano interessi o gusti cos compatibili. Tu non pretendi nulla da me, se non la mia compagnia. piacevole una volta tanto non dover preoccuparsi costantemente di cercare di essere allaltezza degli altri. Vuoi dire che Cordelia ti vuole diverso da quello che sei? Sono cos trasparente? Non avevo fatto nomi io. Marco sospira Non diverso, migliore credo. Vuole il meglio per me. Pi probabilmente vuole il meglio per lei. Tutti vogliono il meglio che possono ottenere, no? Non so tu, ma io non ho grandi aspirazioni. No? No, mi basterebbe essere felice. E cosa ti farebbe felice? Un uomo che mi ami e una casa tutta mia in cui far crescere la nostra famiglia. E naturalmente tanti buoni amici. Una volta, tanti anni fa, ho sentito in un film una frase che mi rimasta impressa. Una ragazza diceva che non le servivano favole o lieti fine o il principe azzurro su un cavallo bianco, perch la vita stessa una

favola che bisogna vivere appieno e tutto ci che voleva era qualcuno che dividesse con lei il sereno e le nuvole di tutti i giorni. Credo che la stessa cosa valga anche per me. Marco si gira a guardarmi scuotendo la testa: Anna, tu sei davvero unica. Se avessi chiesto le stessa cosa a tutte le altre donne del mondo, scommetto che nessuna mi avrebbe risposto come te. Qualcuno direbbe che sono strana. No, non strana, tu sei speciale. Sono speciale. Ecco, questo s che un complimento. Molto meglio di semplice. Il ristorante molto lussuoso. Troppo per i miei gusti, con camerieri rigidi come manici di scopa che fissano i clienti dallalto in basso, facendoli sentire formiche. Ma sono con Marco e questo rende tutto magico. Marco ordina per entrambi e iniziamo a conversare piacevolmente. Di cosa parliamo? Sarebbe pi semplice dire di cosa non parliamo, poich affrontiamo gli argomenti pi disparati: il lavoro, le nostre madri, linfanzia, la scuola, lamore. Il cameriere continua riempirci i bicchieri di un vino rosso molto forte. Dopo due bicchieri mi sento gi un po brilla e smetto di bere, ma Marco continua. Abbiamo ormai quasi finito il dessert quando noto come le pupille dei suoi occhi siano dilatate. Ha davvero bevuto troppo. Marco, dovresti smettere di bere o domani ti ritroverai con un tremendo mal di testa. Sciocchezze, io reggo molto bene lalcool e questo vino veramente eccellente. Desisto dal cercare di convincerlo a smettere. adulto e vaccinato e se domani avr i postumi della sbornia se li sar meritati. Mi piace il tuo vestito. Marco deve essere pi ubriaco di quanto temevo. Mi sta fissando apertamente il petto! nero come il cielo di notte e rende i tuoi occhi cos verdi. sento il suo sguardo sul mio corpo e mi sento liquefare. Quando alzo lo sguardo lui mi fissa negli occhi. Hai dei bellissimi occhi. Sei cos bella, Anna. Te lho mai detto? Riesco a malapena a sentire quello che dice. Tutto il sangue che ho in corpo affluito alla mia testa e mi romba nelle orecchie. Devo essere rossa come un peperone. la prima volta che mi dice che sono bella. Non sono felice, Sono estatica Cerco di schiarire la mente, almeno uno dei due dovrebbe cercare di pensare coerentemente stasera. Tu sei ubriaco. Lui si erge in tutta la sua altezza e cerca stare dritto senza riuscirci molto. No, assolutamente. barcolla pericolosamente, ma si riprende in tempo. Ok,

forse solo un pochino. Sar meglio chiamare un taxi, vieni, prima ti porto a casa tua e poi torno a casa mia. Marco annuisce. Lo trovo adorabile anche quando ubriaco. Ok, siamo a casa sua, sul suo divano. Lui al sicuro nel suo appartamento, e io dovrei andarmene. Ho compiuto il mio dovere, ora posso tornare a casa. Niente. Il mio corpo non risponde ai comandi del cervello. Non riesco a muovermi. Il mio corpo deciso a completare la missione che mi ero proposta: conquistare Marco. Al diavolo il cervello. Commetto lerrore di voltarmi verso Marco e mi perdo nei suoi occhi. C un tale desiderio nel suo sguardo. cos che io lo guardo? Perch se io lo guardo cos, come ha fatto a non accorgersi di quanto lo voglio? Non riesco a pensare di andarmene da qui e da lui finch mi guarda cos. Nemmeno se scoppiasse un incendio. Probabilmente mi farebbe ancora pi piacere se mi guardasse cos da sobrio, ma mi so accontentare. Il palmo della sua mano si posa sulla mia guancia e io sospiro al contatto. Ho talmente bisogno di lui, come posso stargli lontana? Sei cos bella. mi sussurra mentre accarezza il mio labbro inferiore col pollice. Io tremo, e sento che anche la sua mano sta tremando. Bella. ripete, e io ho quasi voglia di urlare, ma non lo faccio naturalmente. Non voglio rovinare questo momento per nulla al mondo. Ma vorrei proprio fargli notare che stanotte, da ubriaco, mi ha detto che sono bella almeno venti volte, mentre da sobrio in tutti gli anni che lho conosciuto non me lha mai detto. Ignaro di quello che sto pensando Marco continua a parlare con la lingua impastata dallalcool Sai, prima, al ristorante, mi sono tornati in mente alcuni capitoli del Kamasutra, lho letto alluniversit, e ho pensato che noi due... insomma potremmo... Oddio, sono di nuovo diventata rossa come un peperone, forse sono addirittura fosforescente. Non ho parole. Le mie orecchie si sono rotte?! Marco ha veramente suggerito che noi due potremmo mettere in pratica qualche posizione del Kamasutra?! Non riesco a capire se sono scandalizzata, imbarazzata, stupita o lusingata. Tutte e quattro le cose, probabilmente. Marco, anche se ubriaco, si rende conto in un momento di lucidit, di cosa ha appena detto e abbassa lo sguardo arrossendo Cio, se tu volessi. Se fossimo pi che amici, cosa che noi non siamo. balbetta incoerente. Non lavevo mai visto cos in difficolt prima dora. veramente carino quando imbarazzato. No, carino quasi un insulto. bello da mozzare il fiato. Stupendo. Come quelle

statue greche di atleti, di marmo bianco, che trovi nei libri darte antica, solo che vivo. Ed anche intelligente, dolce, gentile e affascinante.... E poi non riesco pi a pensare, perch Marco mi ha stretto a se e mi sta baciando. Ora. In questo istante. Mi sta baciando e io vorrei morire ora, perch morirei felice. Mi aspetto che da un momento allaltro lui si stacchi da me e si scusi imbarazzato, ma non lo fa. Continua a baciarmi, appassionatamente, dolcemente amorevolmente per lungo, lungo tempo. Poi quando la carenza di ossigeno diventa grave, si stacca da me. Ma non si scusa e continua ad abbracciarmi. Stare tra le sue braccia talmente perfetto da fare perfino male. Per la prima volta nella mia vita mi sento completa e allo stesso tempo libera. E so che non prover mai pi queste cose senza Marco. So benissimo che ubriaco e che immorale approfittare di lui, in questo stato. Lo so, ma non mi interessa. In guerra e in amore tutto lecito e questa potrebbe la mia unica possibilit di sapere cosa si provi a stare con lui, veramente. So che lui non mi ama e che per lui sar solo sesso, ma non trovo in me la forza di fermarlo, anzi, io non voglio affatto che si fermi. Io voglio Marco. un desiderio cos forte da farmi tremare. E per una volta nella mia vita sar egoista. Non importa cosa accadr domani, o il giorno dopo. Non importa se lui si pentir di stasera o si arrabbier. E poi in fondo colpa sua. stato lui a baciarmi per primo. E perch non mi bacia pi? Perplessa mi stacco dal suo stretto abbraccio per fissarlo in volto e scopro che mi sta osservando intensamente. Quando si accorge che lo sto guardando sussurra. Devo baciarti di nuovo. Questa lidea migliore che abbia mai sentito. Avvicino il mio viso al suo e lo bacio. Ricorder per sempre questi momenti. Lui e me uniti in un solo corpo. Anche se so che domani lui torner da un'altra, anche se so che soffrir come mai ho sofferto, questo attimo di assoluta pace e completezza vale tutto il mio futuro dolore. Lui sopra di me dentro di me, mentre io riverso su di lui tutto il mio amore che non ho mai potuto esprimere prima di adesso. Non pu non sentire quanto lo amo, in ogni mio gesto in ogni mia carezza. E lui non entrato dentro di me, semplicemente tornato dove doveva essere da sempre tornato a casa e mi ha resa di nuovo un essere completo Non ci sono pi bisogni o voti dentro me, ho lunica cosa di ho bisogno.

Mi guarda negli occhi e mi sembra di affogare in lui. Anche Marco deve provare la stessa spaventosa sensazione, perch per un attimo leggo nei suoi la paura, la paura di perdere se stesso dentro di me. Gli accarezzo una guancia e lo rassicur baciandolo con tutta la passione che possiedo, e lui si lascia andare e si immerge in me. Non deve temere di affogare, perch io lo ricondurr a riva e lo salver. Capitolo 12 I cant stand the pain and I cant make it go away. How could this happen to me? I made my mistakes Ive got nowhere to run But life goes on As if Im fading away. Im sick of this life I just wanna scream How can this happen to me? Simple plan sabato. Con una mano accarezzo la sua fronte e lui inizia a mormorare nel sonno. Non molto coerente ma mi sembra di cogliere parole come bagno caldo e colazione. Cose che vorrei fare con lui, ma non solo per un giorno, per tutta la vita. Chiudo gli occhi e faccio scorrere le dita fra i suoi capelli. Finch dorme posso far finta che questo giornata sia solo la prima di molte.... Gli bacio la fronte e sussurro Ti amo. felice finalmente di aver espresso ad alta voce i miei sentimenti. Ma questo momento perfetto viene interrotto dal suono del telefono. Odio veramente quei malvagi apparecchi e credo che lodio sia reciproco. Marco si sveglia di soprassalto, mi fissa, sgrana gli occhi, li chiude e li riapre, ma io non scompaio e questo sembra deluderlo. Il telefono continua a squillare e lui si allunga sul comodino per prenderlo Pronto? Ah...Cordelia. Bene, la mia giornata stata ufficialmente rovinata. A che ora? Va bene. Certo. Certo, mi sei mancata molto anche tu. dice Marco al telefono. Oltre al danno anche la beffa. Sono qui a letto con lui e lui ha il coraggio di dire alla sua ragazza che gli mancata. Bastardo. Quasi quasi simpatizzo con Cordelia

per un attimo. Vuoi venire qui? Ora? Ma.... Ci manca solo questo. Mi alzo dal letto e vado verso il bagno raccogliendo dal pavimento i miei vestiti. Devo essere fuori da questa casa prima che arrivi larpia. Quando torno in camera da letto, anche Marco vestito e mi guarda con sguardo colpevole. Anna mi dispiace... Non osare aggiungere altro e non osare dire che ti dispiace. A me non dispiace affatto. Immagino Cordelia stia venendo qui, quindi tolgo il disturbo. Ma se fossi in te rifletterei su cosa dirle. Non dovresti essere onesto con lei? Ti mancata davvero? S...no. Non quando ero con te, ma ieri sera.....tu e io....io ero ubriaco e..... E ..? Ma veniamo interrotti dal campanello. Cavolo. Deve essere Cordelia. E io sono in abito da sera. Ci sar mai fine alla mia umiliazione? Marco mi guarda impotente e va ad aprire la porta. Io lo blocco prendendogli il braccio Non osare aprire quella porta, tu non farai entrare Cordelia. Se mi vedesse in abito da sera e coi capelli bagnati capirebbe subito cosa successo. Si arrabbierebbe con te e poi umilierebbe me, dicendomi che il fatto che tu sia venuto a letto con me non significa certo che io ti interesso, ma solo che respiro. O addirittura che sei venuto a letto con me perch ti faccio pena. Il che potrebbe essere vero, ma non ho voglia di sentirmelo dire da lei. Non affatto vero! Anna io ti voglio bene lo sai e mi dispiace per ieri sera, ma ci non cambia ci che provo per te. proprio questo il problema. Marco mi guarda confuso. Non riesce proprio a capire. Lascia stare, ora esci e porta via Cordelia in modo che poi io possa uscire, per favore. Anna io... Lascia perdere ti ho detto, non voglio pi parlarne. Portala via e basta. La mia voce si sta incrinando ma tengo duro, non ho intenzione di piangere davanti a lui. Nella mia testa una voce che sta urlando Non lasciarlo, non andare via. Rimani. E digli quello che gli dovevi dire gi anni fa. Lunica cosa che ti ferma la paura e il tuo stupido orgoglio. Digli che lo ami. Digli che senza di lui la tua vita ti sembra vuota e inutile. Che muori senza di lui. Che pensavi che col tempo il tuo amore per lui si sarebbe affievolito e tu avresti potuto innamorarti di qualcun altro, ma che non mai successo. E che lo ami oggi come dieci anni fa, e che lo sogni ogni notte. Diglielo! Ma non riesco a farlo, non ci riesco. Finalmente Marco si decide ad uscire e lo sento parlare con Cordelia, poi

allontanarsi con lei. Via libera. Esco dal suo appartamento e quando mi ritrovo sul pianerottolo, riesco di nuovo a respirare, anche se ogni boccata daria piena di un nuovovecchio dolore, un rimpianto che so non mi abbandoner pi. Riesco a tornare a casa e a chiudere la porta della mia camera dietro di me prima di scoppiare a piangere. Accidenti a Marco e accidenti a me. Perch mi sono illusa di poter cambiare le cose? Io gli ho dato tutta me stessa e lui....lui non se ne nemmeno accorto. Fa male, fa veramente male. E la cosa peggiore che sono una vigliacca. Non ho avuto il coraggio di rivelargli i miei veri sentimenti. Non solo per paura, ma per orgoglio. Perch voglio che lui li capisca da solo e mi ami, non per ricambiarmi, ma semplicemente perch non pu farne a meno. Sono veramente una stupida. Sono una stupida. Concordo pienamente. mi dice Samantha. Non lho sentita entrare in camera mia. E sobbalzo sentendo la sua voce. Tua madre mi ha chiamato. Era preoccupata. Ti ha sentita piangere e ha pensato avessi bisogno del mio forte incoraggiamento per riprenderti. Immagino che le cose con Marco non siano andate bene. Gi. Io sono una stupida, ma lui pi stupido di me. Vorrei non averlo mai conosciuto, vorrei che niente di tutto questo fosse successo, vorrei non aver mai visto la sua stupida faccia, vorrei non essermi innamorata di lui. Balle. dice Samantha senza piet. Hai ragione, non vero. Sono felice di averlo conosciuto e io amo la sua stupida faccia, la faccia pi bella che abbia mai visto. E nonostante tutto ne valsa la pena. e ricomincio a piangere, sono peggio di una fontana. Lo amo, lo amo pi di chiunque altro potr mai amarlo. Anche se non se ne rende conto lui ha bisogno di me come io ho bisogno di lui. E insieme saremmo perfetti. Oddio! Ancora un po e riprender a corrergli dietro come una stupida! Basta, meglio smettere di pensare del tutto, cos forse per cinque minuti non penser a lui. Chiudo gli occhi e cerco di pensare al nulla, al vuoto cosmico, al niente assoluto... Anna, sei sveglia? mi chiede Samantha. Speravi che se avessi chiuso gli occhi sarei scomparsa? No, cercavo di non pensare a nulla. E speri di non pensare a nulla per il resto della tua vita? Forse...se fosse possibile... Non mi sembra un grande piano. Dovresti provare la teoria del chiodo schiaccia chiodo. Prova ad uscire con qualcun altro. Cos non penserai a Marco. Dici? Dico. Anzi te lo ordino. Qualche pretendente a portata di mano?

In effetti Tommaso Giovannini mi aveva lasciato il suo numero. Perfetto. Prendi il telefono e chiamalo. E mi raccomando andate in un locale dove facile che incontriate Marco. Perch? Come perch? Per ingelosirlo naturalmente. Come credi abbia accalappiato Alessandro. Una volta attirata lattenzione della tua preda, la fai ingelosire e la cattura assicurata. Samantha la mia preda non interessata. Oh cara, come sei ingenua. Lo . Lo prova il fatto che tu stanotte non sia tornata a casa a dormire. Immagino te labbia detto mia madre Gi Mia madre parla troppo. Ti ho aiutato col piano. Non merito di essere informata di tutti i particolari piccanti? Come a letto Marco? No comment. E il fatto che sia venuto a letto con me non prova certo che gli interesso. Ieri sera era ubriaco, perci non del tutto in s. Il vino fa uscire le nostre vere personalit. Credimi, interessato. O non credermi se vuoi, basta che fai come ti dico. Potrai ringraziarmi quando capirai che avevo ragione. Magari regalandomi un braccialetto in argento. Ora fa la brava e chiama Tommaso. Non ho proprio la forza di discutere con Samantha stamattina perci decido di assecondarla, ma il telefono squilla prima che io possa comporre il numero. Alzo la cornetta. Pronto? Niente, nessuno mi risponde. Sento solo respirare. Pronto? Chi parla? Sono stufa di questi stupidi scherzi! Chiunque tu sia finiscila. e chiudo la comunicazione. Samantha mi guarda allarmata Era unaltra di quelle telefonate anonime vero? Oddio. Ti sembrato un uomo ? Direi proprio di s, solo un uomo pu essere cos cretino da chiamare e poi non parlare. Sono veramente preoccupata Anna. Chi pu essere? Non lo so. Capitolo 13 Weve known each other For a long time But I never really notice All the magic in your eyes. Ive been around you A thousand time before And youve always been a friend to me. But now Im wanting more I must have been so blind I never realized

youre the one for me Mariah Carey domenica. Mi chiamo Marco, ho trentanni e sono terribilmente confuso. Ho sempre vissuto un giorno alla volta, senza pensare al futuro, o alle conseguenze delle mie azioni. Prendevo quello che volevo e proseguivo per la mia strada, senza preoccupazioni, fino a venerd scorso. Venerd ho fatto qualcosa di cui ora mi pento moltissimo: ho fatto lamore con la mia migliore amica. stato bellissimo e credo che, se potessi tornare indietro lo rifarei nonostante tutto, ma questo mi ha cambiato. Per tutta la vita, stata al mio fianco, come una sorella minore, come lamica pi intima che conosce ogni mio pensiero e segreto, ma ora non pi. Le cose non possono pi tornare come prima, non posso far finta di non sapere cosa ho provato baciandola, sfiorandola, diventando una cosa sola con lei: stato come tornare a casa dopo un lungo viaggio, ecco quello che ho trovato dentro di lei, la mia casa. Come posso guardarla senza ricordare quei momenti? Eppure dovr trovare un modo per restare suo amico, perch non posso rinunciare a lei. Ora sono qui in questo locale, con Cordelia, cercando le parole giuste per dirle che non posso pi uscire con lei, che non provo nulla per lei, e che devo cercare una donna che mi faccia provare almeno in parte quello che provo con Anna, se voglio essere felice. Marco, mi sembri distratto stasera. Cosa succede? mi chiede Cordelia perplessa. Niente, solo che devo dirti qualcosa, ma non so come... Fammi indovinare. Hai conosciuto qualcuna durante il nostro periodo di pausa. Pi o meno.... E vuoi rompere con me. Come? Cordelia ride, scuotendo la testa: Il fatto che da quando ci siamo rivisti tu non mi abbia mai nemmeno baciato stato un grande indizio. Temevo qualcosa del genere potesse succedere. Le donne ti corrono dietro e sospettavo che tu non provassi per me una grande passione.....Ma mi piaci e non mi importa se mi hai tradito. Vuoi davvero che ci lasciamo? E tutto quello che abbiamo costruito assieme? Non conta nulla? Cosa abbiamo costruito? Tutto quello che ho costruito stato il mio ego. Ti eri parte del mio piano di vita. La tua bellezza era qualcosa da mostrare a tutti come un trofeo, per dimostrare che io sono migliore. Ma migliore di chi? Sono solo egoista ed egocentrico, questa la verit. Ho guardato allapparenza invece che alla sostanza. Noi non ci amiamo veramente. Lho capito durante la pausa che ci

siamo presi. Io voglio qualcosa di pi da un rapporto. Capisco. Quindi secondo te io non avrei sostanza. Sono solo una donna bella ma stupida, senza cervello o sentimenti No, affatto, ma puoi veramente dirmi che mi ami? Che faresti qualunque cosa per me? Che pensi a me ogni minuto di ogni giorno? Puoi darmi questo tipo di amore. Io so di non potertelo dare. Non colpa tua, ma mia. Avrei dovuto essere onesto con te e con me stesso. Essere onesti con se stessi e con gli altri non facile. un peccato. Saremmo stati bene insieme. Io non voglio dalla vita quello che vuoi tu, non cerco un grande amore e tu mi piacevi molto. Non ti avrei fatto felice. Oh no. Credimi tu mi avresti fatto felice, piuttosto io non avrei fatto felice te. e dicendo cos si alza e se ne va, senza degnarmi di un secondo sguardo. Sono deluso, credo. Il fatto che abbia preso cos bene la nostra rottura significa che teneva molto poco a me e al nostro rapporto. Al mio cuore non importa molto. Ma il mio ego ne ferito, credo. Mi alzo per andarmene anche io quando in fondo al locale, seduta ad un tavolo vedo Anna, con Tommaso Giovannini. Lei mi aveva detto di essere innamorata di qualcuno di cui non mi aveva rivelato il nome e ora so finalmente chi . Unoscura rabbia mi sale dentro. So che lei non mia, e so che nonostante quello che c stato tra noi non mi ama, e nemmeno io la amo. So che giusto che si innamori e si sposi, perch sarebbe una moglie e una madre perfetta, ma non riesco a sopportare lidea di lei con...con....quel.....quellindividuo. Sento una specie di dolore al petto, un peso intollerabile. Ma non sono assolutamente geloso. Trovo solo che Tommaso non meriti una ragazza come Anna. Si vede lontano un chilometro che la guarda come fosse un bel pezzo di carne, lurido bastardo. Inoltre in paese si vocifera che la sua ultima ragazza sia scomparsa misteriosamente. E se fosse lui il maniaco che perseguita Anna? Mi alzo dal tavolo e raggiungo Anna. Quel viscido essere le sta accarezzando una guancia. Non degno neanche di respirare la sua stessa aria e osa toccarla! Cosa stai facendo? Anna mi guarda sorpresa, poi mi fa un sorriso tirato. Ciao Marco, anche tu qui? Nonostante il trucco mi sembra che i suoi occhi siano leggermente gonfi come se avesse pianto, la mia rabbia verso Tommaso aumenta. Toglile le mani di dosso e vattene di qui. Immediatamente. dico al bastardo. Anna ora mi guarda allibita, mentre Tommaso sembra arrabbiato.

Cosa fai? mi chiede Anna. Sto sbattendo fuori questo verme dal locale. dico indicando Tommaso. Come puoi abbassarti a uscire con certi pezzenti? Tommaso si fa avanti come per proteggere la sua dama, ma Anna lo ferma con una mano sul petto poi si volta verso di me. Credo che tu sia ubriaco. Non voglio scenate, lasciaci in pace. Non sono affatto ubriaco. Forse sei tu ad esserlo, come puoi uscire con Tommaso? lui il tuo Mr. x o ne hai uno per ogni giorno della settimana per scaldarti la notte? Anna mi da uno schiaffo in pieno viso. Il dolore mi schiarisce la mente e ho il buon senso di stare zitto. Anna mi afferra per un braccio e mi trascina nel parcheggio del locale. Ok, ora siamo soli, sputa il rospo. S pu sapere cosa ti prende?! Niente solo che non dovresti uscire con gente come Tommaso. Cambia donna ogni sera, e non ha alcun rispetto per loro, le usa e basta. Un po come te. No io non....b...io ...Insomma non cambiare discorso non dovresti uscire con lui, potrebbe essere pericoloso, non dovresti uscire con nessun... Allimprovviso mi blocco, stavo per dirle che non deve uscire con nessuno, con nessuno tranne me. Perch lei mia. Oddio. Lei mia, perch la amo. La amo. Come ho fatto a non capirlo prima? Io amo Anna. Ecco perch sono geloso, ecco perch quando sono con lei sono felice e mi sento completo. Ecco perch quando ho fatto lamore con lei ho pensato di essere finalmente tornato a casa. Trovavo dei difetti in tutta la ragazze con cui uscivo e le lasciavo, perch tutte avevano la stessa grave mancanza: non erano Anna. Cercavo una donna con le caratteristiche di Anna per sposarmi e mettere su famiglia e non ho mai preso in considerazione lunica persona con i requisiti giusti: la mia migliore amica. Ho sempre pensato che quello che provavo per lei fosse solo affetto, eppure lei sempre stata la persona pi importante per me. Credo di averla sempre amata. Sono uno stupido. Marco va tutto bene? Sei impallidito di colpo. Posso fare qualcosa? Io mi comporto come un idiota, la insulto, e lei si preoccupa per me. Non la merito, ma non mi importa. No, sto bene. Sto per parlarle dei miei sentimenti quando unombra sbuca dal vicolo dietro al parcheggio. Sembra dirigersi verso Anna. Anna presto, mettiti dietro di me? Marco, che dici? Cosa succede?

Sta arrivando qualcuno.....ho paura sia quel maniaco che ti perseguita. Marco, non essere stupido, non c nessun maniaco. Ah s, e allora chi quelluomo che sta venendo verso di te. Anna si gira e vede uno sconosciuto venirle incontro, armato con un bastone. Forse qualcuno che conosco, solo che cos buio qui. Meglio essere cauti, vieni dietro di me. Anna mi accontenta, si mette alle mie spalle e io mi preparo ad affrontare quellindividuo. Ormai vicino e vedo che si tratta di un uomo di mezza et con bastone da passeggio in mano. Anna, cara. Sono venuto per te. esclama sorridendo. Mi gir verso Anna Lo conosci? Anna scuote la testa Non lho mai visto prima. Bene. dico e sferro un pugno in faccia a quelluomo. Marco! Non fare il violento! Non aveva fatto ancora nulla. mi urla Anna scandalizzata. Meglio prevenire che curare. le rispondo. Quella ragazza non ha un briciolo di spirito di conservazione. Si avvicina allo sconosciuto e lo aiuta a rialzarsi. Anna, stagli lontana. Oh Marco, smettila, non vedi che innocuo. Lo hai steso senza motivo. Questo signore non certamente la persona che si introdotta nel mio negozio, in casa mia e che fa telefonate anonime al mio numero. Veramente sono proprio io. dice lo sconosciuto. Anna lo fissa con occhi sbarrati e poi gli d un pugno sul naso, mandandolo a terra di nuovo. Sorrido sarcastico Chi sarebbe il violento adesso? Un pugno il minimo che si merita con quello che ci ha fatto passare, mia madre e le mie amiche sono state cos in ansia.... Non volevo fare del male a nessuno. dice luomo rialzandosi. Ero solo curioso di conoscerti. E introdursi di soppiatto in casa mia e rubare le mie foto sarebbe stato un modo di conoscermi? No, ma prima di cercarti di persona volevo vedere come eri fatta, sentire la tua voce. Pervertito. No, non capisci. Io volevo conoscerti perch sono tuo padre. Anna stupefatta e anche io Mio padre? Ma mio padre morto. Questo quello che ti ha detto tua madre. In realt la abbandonai quando scopr di essere incinta. Complimenti.

So di essermi comportato male, ma solo ora che sto invecchiando mi rendo conto di tutti gli errori che ho commesso e sto cercando di rimediarvi. Bel modo, ci hai spaventato a morte! Mi dispiace non volevo. Mio padre....Ho un padre. Da piccola sarei stata felice di conoscerti, ora...ora non so. Prima devo parlare con mia madre. Poi....se lei vorr .....potrai venire a trovarci, credo. Grazie Anna. Non sai cosa questo significhi per me. Tieni, questo il mio biglietto da visita col mio numero di cellulare. Quando sarai pronta chiamami. Ora ti lascio alle tue cose. Sono felice di averti finalmente conosciuto. Anche se domani avr un occhio nero e il naso pesto. e cos dicendo se ne va. Anna lo guarda allontanarsi tutto cos strano. Per anni ho desiderato un padre o ora che ne ho uno....non mi sembra poi cos importante. Non lo sento mio padre. solo un uomo che ha contribuito al mio dna, ma rimane uno sconosciuto. normale? Credo di s. Sar veramente tuo padre? Non lo so. In alcune occasioni mia madre ha accennato al fatto che mio padre aveva una mente contorta. Certamente quelluomo ce lha. Anna si passa una mano sul volto. Sono esausta. Torno dentro. Da Tommaso? S, da Tommaso. Sono uscita con lui e lho lasciato l dentro da solo ormai da trenta minuti. Penser che lho scaricato. Dovresti farlo. Cosa? Scaricarlo. Non dovresti uscire con lui, anzi non dovresti uscire proprio con nessuno. Cosa?! Devi uscire solo con me dora in poi, perch io.... Ecco, ora o mai pi, devo dirlo o rischio di perderla. Io ti amo. So che tu sei innamorata di questo misterioso mister x, che credo sia Tommaso, ma io ti amo. Credo di averti sempre amato, ma lho capito solo stasera, quando sono impazzito di gelosia vedendoti insieme a lui. So che tu mi vuoi bene e forse con il tempo, stando insieme, mi amerai come io amo te. Io certamente ti amo pi del tuo Mr. x. Dammi una possibilit, ti prego. Anna mi guarda con occhi sgranati, ora lei ad essere impallidita Dici...dici sul serio? S, so che piuttosto improvviso, ma io, ti amo. Ne sei assolutamente sicuro? Forse mi hai semplicemente visto con un altro e sei

diventato possessivo. E il proteggermi dal supposto maniaco avr risvegliato il tuo istinto protettivo, succede anche ai fratelli maggiori nei confronti delle sorelle. Non la lascio finire e le afferro le braccia, devo farle capire che sono serio. Anna, io ti amo. Per tutti questi anni ti ho avuto accanto a me, e ogni volta che mi guardavi e il tuo sguardo pieno di calore, mi faceva venire voglia di esaudire ogni tuo desiderio, eppure tu non mi hai mai chiesto nulla. I tuoi occhi mi dicevano: io sono qui per te, sempre. E adesso ho capito che anche io voglio esserci sempre per te, ma non come amico e nemmeno come fratello. Non mi basta. Voglio darti non solo il mio appoggio ma anche il mio amore. E voglio lo stesso da parte tua. Vorrei mi amassi come ami Mr. x. Anna mi guarda senza dire nulla, poi vedo che delle grosse lacrime iniziano a scenderle sulle guance. Oddio, lei non mi vuole, e sta cercando le parole giuste per dirmelo senza ferirmi. Odio vederla piangere, perch ho voluto confessarle i miei sentimenti? Ora la perder del tutto. Il solo pensiero mi immobilizza. Poi vedo Anna sorridere fra le lacrime, Sei proprio uno stupido. Mi dice. Ok, ora sono confuso. Io ti amo gi, tu sei Mr. X. Per un attimo temo di aver capito male, poi Anna mi getta le braccia al collo e mi bacia. Sto sognando tutto questo o sta accadendo realmente? No, direi che sembra molto reale. Anna mi sta baciando, le sue labbra sono sulle mie. E finalmente il mio cervello assimila le parole che mi ha appena detto. Lei mi ama. Io ero Mr.X. Mi ha sempre amato. E io non lho capito. Sono proprio un idiota. Ma non importa. La stringo a me con lintenzione di non lasciarla pi andare. Davvero mi ami?le chiedo. Tanto per essere sicuri. Lei si stacca da me per riuscire a guardarmi negli occhi. Ti ho sempre amato, sempre, solo che non ho mai avuto il coraggio di dirtelo, perch avevo paura di perdere la tua amicizia. Stavolta sono io a baciarla. Che razza di stupidi che siamo, abbiamo sprecato tanti anni. Lei mi chiude la bocca posandoci un lieve bacio. Non importa, abbiamo il futuro davanti a noi, il passato non conta pi. Anche se devo ammettere che ce ne hai messo di tempo per capire che mi amavi. Lo sapevo che lavrebbe detto prima o poi. Lo so, e tu? Quando ti sei innamorata di me? Subito. Subito quando? Quando ti ho visto la prima volta, appena uscita dal mio uovo.

Uovo? Forse il mio cervello andato in tilt, perch non sto capendo nulla di quello che dice. Anna scoppia a ridere, felice. Io lho resa felice, una sensazione meravigliosa. Chi se ne frega se nomina delle uova, finch felice insieme a me. Vedi, durante gli anni, ho cercato disperatamente di smettere di amarti, ma non ci sono mai riuscita. Questo mi ha fatto pensare ad una spiegazione scientifica per questo mio attaccamento per te. Sono giunta infatti alla conclusione che se ti amo in parte colpa dellimprinting. Anna mi spiega la sua teoria e io rimango senza parole. Solo a lei possono venire in mente idee cos strampalate. Poi mi ritorna in mente la prima volta che lho vista, appena nata, fra le braccia di sua madre allospedale. Non appena la vidi cos piccola e indifesa il mio cuore si strinse per lei. Forse, quella di Anna non una teoria cos strampalata. Forse la amavo gi allora. How could Ive imagined that I would settle for something less? How could Ive been waiting for so long? I thought that everything I wish for didnt even exist, fortunately I ended up wrong. And it took me by surprise to see all that magic in your eyes for me Now that you love me what do I do? I thought I was crazy waiting for you, something amazing could be true, I feel like my dreams now that you love me. Alices band

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