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Lessico Pt1: concetto di lessico Si definisce lessico il complesso delle parole di una lingua .

lunit fondamentale del lessico il lessema che non sempre corrisponde a una parola, ma al tempo stesso pi ristretto e pi ampio. Pi ristretto perch molte parole formalmente diverse costituiscono un unico lessema, e pi ampio perch pu essere formato da pi parole tra loro combinate. Il rapporto tra le parole e ci che indicano arbitrario (arbitrariet del segno): il nome delle cose generalmente immotivato, lindividuazione delle cose varia, infatti, da lingua a lingua poich ciascuna lingua rispecchia una particolare visione della realt. Allinterno del patrimonio lessicale possiamo individuare i rapporti tra i vari lessemi che hanno una struttura precisa sia sul piano sintagmatico (fa riferimento al legame che un lessema ha con gli altri che compaiono nello stesso enunciato) che sul piano paradigmatico (che studia il legame di un lessema con altri che potrebbero comparire al suo posto allinterno della frase). Per analizzare il lessico da questo punto di vista la lessicologia si lega alla semantica (che studia i significati). Ovviamente lessico non coincide con vocabolario, perch il vocabolario comprende una porzione di lessico nettamente inferiore usata in un determinato contesto o settore. Nei vocabolari delle scienze, i lessemi hanno esclusivamente una funzione denotativa, servono cio a definire in modo oggettivo, neutro; nel linguaggio comune molti lessemi hanno una funzione connotativa, esprimendo anche valutazioni soggettive, affettive o espressive (padrepap). In ogni lingua molti lessemi hanno significato diversi (POLISEMIA). Tra i vari significati, detti ACCEZIONI, comunque possibile individuare tratti comuni a tutti. La polisemia aggiunge altri valori al significato fondamentale del lessema. Lomonimia diversa dalla polisemia e si ha tra lessemi del tutto indipendenti sul piano del significato, che coincidono solo sul piano del significante. La convergenza pu avvenire sul piano grafico (psca-psca) o sul piano fonetico(omofonia) come nel caso di a- ha. Lessemi semanticamente diversi sul piano del significante ma che coincidono sul piano del significato sono detti sinonimi. Si tratta comunque di una sinonimia parziale. Lessemi che hanno un significato opposto si definiscono antonimi. Si distinguono generalmente gli antonimi bipolari (come maschio o femmina) e quelli graduabili che a differenza di quelli di prima ammettono gradazioni intermedie ( caldo freddo buono cattivo); gli antonimi lessicali , che non rivelano dal punto di vista grammaticale la contrapposizione (bello brutto) e gli antonimi grammaticali , che sono invece trasparenti perch uno derivato dellaltro ( felice-infelice). La relazione di antonimia sia paradigmatica sia sintagmatica: un lessema pu avere diversi antonimi secondo la situazione (libero pu contrapporsi a schiavo o servo sul piano storico, a occupato in riferimento a posti a sedere, alla linea telefonica, a coniugato o a divorziato). Le relazioni pi rilevanti dal punto di vista delle strutture del lessico sono quelle di iperonimia e iponimia, che riguardano i rapporti gerarchici tra le varie parole. Ci sono lessemi che hanno un significato generale comprendente quello pi ristretto: i primi sono detti iperonimi e i secondi iponimi che possono essere a loro volta iperonimi di lessemi con significato ancora pi ristretto. Animale: comprende mammifero o quadrupede (che sono iponimi di animale ma anche iperonimi di lessemi come cane e gatto, i quali a loro volta sono iperonimi di mastino o siamese.). Sul piano testuale gli iperonimi possono svolgere la funzione di ripresa anaforica di elementi precedenti( se si parla di un gatto possiamo riferirci ad esso dicendo lanimale) e alcuni nomi detti iperonimi massimi( cosa, fatto) che possono sintetizzare interi blocchi di testo.

Tra i lessemi possiamo distinguere parole semanticamente piene (nomi verbi aggettivi avverbi), che costituiscono la stragrande maggioranza del lessico di ogni lingua, e le parole grammaticali o funzionali (parole vuote), numericamente ridotte, che servono per legare tra loro le altre parole nella frase(articoli, pronomi, proposizioni, congiunzioni, avverbi). Queste classi grammaticali sono chiuse perch in esse non si possono inserire nuovi elementi. Il lessico difficilmente circoscrivibile: subisce lacquisizione di nuove entrate (neologismi), di perdite (arcaismi), e di prestiti da altre lingue, causati da movimenti demografici, attori politici, scambi economici, rapporti interculturali etc. in questo campo molto importante il concetto di prestigio, in altre parole la superiorit di un popolo in un determinato campo a favorire laccoglimento di parole della lingua di quel popolo in altre lingue. Si parler di prestiti per necessit e prestiti di lusso: i primi si spiegherebbero con lesigenza di denominare referenti dorigine straniera precedentemente sconosciuti; i secondi sostituirebbero , per questioni di moda, termini gi esistenti nella lingua di chi li importa. Pt2: il lessico italiano Litaliano dispone di un lessico ampio conosciuto in modo diverso da ciascun individuo in base allet, la professione, gli interessi e i rapporti sociali. De Mario individu allinterno del lessico un vocabolario di base formato da circa 7.000 lessemi alla base di tutti i testi. Questo vocabolario diviso in 3 fasce: - lessico fondamentale: comprende parole funzionali, verbi , aggettivi,sostantivi e avverbi che corrispondono ai bisogni naturali ed immediati, noti a tutti i parlanti italiano. - Lessico di alto uso: comprende lessemi impiegati nello scritto e nel parlato da coloro che anno un livello distruzione medio. - Lesico di alta disponibilit: comprende lessemi legati a fatti, oggetti, eventi quotidiani che anche se non vengono nominati sempre sono ben noti ad ogni parlante( dentrifricio, forchetta etc). Il lessico fondamentale e quello di alto uso hanno una lunga durata e comprendono moltissime parole derivate dal latino. Il lessico di alta disponibilit pi legato alle trasformazioni sociali e alle mode. Altri 45.000 lessemi appartengono al vocabolario comune, compaiono in testi pi complessi e sono comprensibili da chi ha unistruzione medio alta. Il vocabolario di base e il vocabolario comune costituiscono il vocabolario corrente. Allinterno del lessico troviamo anche parole gergali e voci regionali. Le voci gergali sono parole proprio di linguaggi usati a gruppi ben definiti( caramba, carruba, carabba che nel gergo indicano il carabiniere). I regionalismi sono lessemi estesi solo a determinate aree geografiche/regionali; si tratta per lo pi di dialetti locali. Tra i regionalismi troviamo i geosinonimi, che indicano gli stessi oggetti in aree geografiche diverse, e i geoomonimi, termini formalmente identici che hanno significati diversi( intruppare: mettere una truppa, scontrarsi; un sacco: molto, contenitore). Pt3: le componenti del lessico italiano: dal punto di vista etimologico abbiamo 3 componenti: - parole di origine latina - prestiti - neoformazioni a queste tre categorie bisogna agiungere i deonomastici, cio i nomi propri che sono diventati nomi comuni.

Allinterno della componente latina bisogna individuare le parole popolari. Dalle parole popolari vanno tenuti distinti i latinismi che non sono rimasti sempre vivi nellitaliano, ma sono stati recuperati nella lingua scritta dal 200 ad oggi. Da una stessa base latina stato possibile recuperare pi parole diverse sia nella forma che nel significato, chiamate allotrope. Anche il greco ha contribuito ad arricchire il lessico italiano soprattutto quello scientifico, inseriti in et moderna per via dotta. I prestiti possono essere semantici, tra i quali distinguiamo quelli omonimici, basati sulla somiglianza del significante e quelli sinonimici, in cui la somiglianza si ha solo nel significato. Una parola o una locuzione straniera pu entrare nella lingua grazie ad un processo detto calco, che una sorta di traduzione. Abbiamo calchi omonimici , basati sulla somiglianza del significante, e calchi sinonimici , basati sulla somiglianza del significato

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