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I DIRITTI RELATIVI Introduzione I DIRITTI RELATIVI I diritti relativi attribuiscono una pretesa solo nei confronti di determinati soggetti.

La categoria comprende posizioni giuridiche garantite direttamente e primariamente verso uno o pi soggetti determinati. Rientrano tra tali situazioni giuridiche i diritti di credito, che si caratterizzano come specifica pretesa verso una persona determinata: attribuiscono cio il diritto a pretendere uno specifico comportamento da un determinato soggetto. Il rapporto obbligazionario NOZIONE Il Rapporto obbligatorio consiste in un vincolo tra due soggetti in virt del quale uno di essi, detto debitore tenuto a eseguire una specifica prestazione a favore dell'altro detto creditore. L'una posizione si denomina credito l'altro debito o obbligazione. Si tratta di un rapporto giuridico nel quale la situazione passiva speculare alla situazione attiva e le funzionale: diretta cio a soddisfare l'interesse soggettivo ad essa sottostante. Il creditore ha bisogno della cooperazione altrui, la pretesa potr essere avanzata solo nei confronti di coloro che per legge o per contratto hanno una specifica obbligazione in tal senso. In questi rapporti, assume rilievo centrale il comportamento del debitore. FONTI DELLE OBBLIGAZIONI Le fonti delle obbligazioni, sono il contratto, il fatto illecito e ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformit dell'ordinamento giuridico. Tra gli altri fatti o atti rientrano poi figure diverse come le promesse unilaterali. VINCOLATIVITA' E COERCIBILIT L'obbligazione si caratterizza non solo per la vincolativit o obbligatoriet del comportamento che carattere comune a tutte le situazioni di dovere, ma a una peculiare coercibilit, che si atteggia diversamente a seconda del tipo di obbligazioni dedotta. Infatti dove manca un adempimento spontaneo del debitore, il creditore potr agire in giudizio per far valere la sua pretesa chiedendo l'esecuzione forzata: in alcuni essa non potr essere praticata in quanto si tratta di un fare infungibile. In questi casi possibile chiedere l'esecuzione per equivalente cio un risultato economico equivalente alla prestazione ineseguita. Il debitore risponde dell'adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni, presenti e futuri, in breve il patrimonio dell'obbligato rappresenta una garanzia per il creditore. Sono obblighi naturali quegli obblighi che nascono sul terreno dei doveri morali o sociali e che per la loro rilevanza si distinguono dai semplici doveri di cortesia. Gli elementi del rapporto obbligazionario A) l'oggetto LA PRESTAZIONE L'oggetto del rapporto giuridico costituito dalla prestazione del debitore, specificatamente: 1. L'attivit che egli obbligato a svolgere (curare un malato),

2. Il risultato che tenuto a conseguire per l'interesse creditorio L'impostazione classica articola ulteriormente tale distinzione precisando che la prestazione pu consistere in: Dare, cio consegna di un bene o il trasferimento di un diritto. Al riguardo importante la distinzione tra obbligazioni generiche e obbligazioni specifiche Fare cio un'attivit materiale o giuridica, si ricomprende tra le obbligazioni di fare anche le obbligazioni di contrarre cio di stipulare un contratto Non fare, cio un comportamento omissivo. tipici esempi sono l'obbligo di non fare concorrenza PATRIMONIALITA' DELLA PRESTAZIONE E INTERESSE DEL CREDITORE Carattere distintivo della prestazione la patrimonialit: deve essere cio suscettibile di valutazione economica; la patrimonialit viene ormai riconosciuta come segno di riconoscibilit di un'obbligazione in senso tecnico, non come requisito di giuridicit dell'impegno. Il carattere giuridico o sociale di un obbligo va dedotto anzitutto dalla sua fonte e prescinde dalla patrimonialit. L'interesse l'elemento necessario del rapporto e risponde all'esigenza di garantire la meritevolezza degli scopi perseguiti tramite i vincoli giuridici: se l'obbligazione non corrisponde a un interesse socialmente apprezzabile, l'obbligazione nulla. ALTRI CARATTERI DELLA PRESTAZIONE La prestazione deve essere possibile, lecita, determinata o determinabile. La prestazione possibile quando l'impiego della diligenza richiesta per legge o per contratto, consentirebbe astrattamente, a un qualsiasi debitore, di adempiere. La prestazione lecita quando non urta contro norme imperative, l'ordine pubblico o il buon costume. La prestazione determinata quando fissata nei suoi estremi qualitativi e quantitativi: sufficiente comunque che la prestazione sia determinabile, siano fissati cio, dalla legge o dalle parti, i criteri per la sua determinazione PARTICOLARI TIPI DI OBBLIGAZIONI Le distinzioni tra obbligazioni di fare quella fra prestazioni fungibili nelle quali indifferente che ad adempiere sia il debitore o un terzo e prestazioni infugibili, nelle quali venendo in considerazioni qualit personali del debitore, egli deve adempiere personalmente (1180) Tipicamente fungibile la prestazione di denaro, mentre infungibile la prestazione del professionista e dell'artigiano (2232) LE OBBLIGAZIONI PECUNIARIE. IL DENARO Le obbligazioni pecuniarie sono obbligazioni che hanno per oggetto una somma di denaro, tre sono le funzioni del denaro: 1. Esso costituisce un mezzo di scambio per beni e servizi; 2. Unit di misura dei valori 3. Costituisce infine una riserva di Liquidit o capitale DENARO E MONETA. IL NOMINALISMO VALUTARIO E regola generale al riguardo il principio nominalistico, quale irrilevanza delle variazioni del potere di acquisto della moneta tra il momento della nascita

dell'obbligazione e quello scadente. In ordine al principio nominalistico occorre propriamente distinguere un nominalismo valutario e un nominalismo del rapporto obbligatorio. il primo dispone che i debiti peculiari si estinguono con moneta avente corso legale nello stato al tempo del pagamento, inoltre il debitore tenuto ad adempiere con moneta contante, egli quindi non pu senza il consenso del creditore adempiere tramite titolo di credito. L'INTRODUZIONE DELL'EURO Il nuovo sistema monetario europeo non ha modificato tali regole, ma ha solo sostituito Euro in lire, quale moneta avente corso legale nello stato a partire dal 1 gennaio 2002. IL NOMINALISMO DEL RAPPORTO OBBLIGAZIONARIO Il nominalismo del rapporto obbligazionario, fa riferimento propriamente al potere d'acquisto della moneta e dispone la validit del pagamento, effettuato con moneta legale e per il suo valore nominale. Pertanto se il debito era fissato a 1000 Euro il debitore si libera pagando 1000 Euro, anche se nel frattempo la moneta si fortemente svalutata. Tale regola peraltro derogabile dalle parti che possono pattuire apposite clausole volte a rivalutare la somma dovuta o ad agganciarla a determinati parametri come per esempio la clausola oro. Si ha debito di valuta quando l'obbligazione determinata fin dall'origine con riferimento a una certa quantit di denaro. Si ha un debito di valore quando l'obbligazione, determinata con riferimento a un valore economico diverso dal denaro. Tipiche obbligazioni di valore sono le obbligazioni risarcitorie e quelle indennitarie. GLI INTERESSI Gli interessi sono una obbligazione pecuniaria accessoria a un principale avente oggetto un somma di denaro. Essi consistono in una somma ulteriore che si aggiunge al capitale, determinata in misura percentuale e in relazione al tempo. In quanto obbligazione accessoria segue le sorti della principale. opportuno distinguere tre profili generali: funzione, fonte, saggio degli interessi. Quanto agli interessi hanno natura compositiva, svolgendo funzione compensativa e risarcitoria. La funzione compensativa si ricollega alla natura del denaro che bene fruttifero per eccellenza, e indica che gli interessi rappresentano il compenso dovuto per il godimento del denaro. Tali interessi sono detti corrispettivi, che cio rappresentano i frutti del capitale. La funzione risarcitiva, svolta dagli interessi moratori e profondamente diversa, servendo a risarcire il danno per il ritardo nell'adempimento di obblighi peculiari. FONTE E SAGGIO DEGLI INTERESSI Quanto alla fonte degli interessi si distinguono interessi convenzionali e legali. Gli interessi convenzionali sono quelli che trovano fonte in un apposito accordo tra le parti fermi restando i divieti di legge. Quanto agli interessi legali i crediti pecuniari liquidi ed esigibili producono interessi di pieno diritto. Sono liquidi i debiti determinati nel loro ammontare o agevolmente determinabili con mere operazioni aritmetiche. Sono esigibili i crediti non sottoposti a termine o il cui termine scaduto. Su tutti i crediti liquidi e esigibili decorrono interessi di pieno diritto e cio senza che occorra

un ulteriore specifica previsione o negoziazione. Negli altri casi, saranno dovuti interessi solo in presenza di esplicita disposizione di legge o usi normativi. Quanto al saggio degli interessi la misura attualmente del 3,5% in ragione dell'anno sia per gli interessi legali sia per quelli convenzionali, salvo che le parti abbiano diversamente disposto, la pattuizione di un saggio superiore richiede per a pena di nullit l'adozione della forma scritta: in mancanza della quale gli interessi sono dovuti in misura legale. Rimane invece vietata la pattuizione di interessi usurari. Sono definiti Usurari gli interessi che rispetto al tasso medio lo superano per il 50%. Il saggio usurario di interesse oltre alle pesanti sanzioni, rende nulla la relativa pattuizione, ma fa venir meno anche l'obbligo di pagare qualsiasi interesse anche quello legale. LE OBBLIGAZIONI ALTERNATIVE Si dicono alternative le obbligazioni in cui sono dedotte duo o pi prestazioni, ma il debitore si libera eseguendone una sola. Si tratta perci di obbligazioni unica a contenuto determinabile, e la determinazione avviene con la scelta che di norma spetta al debitore. Da queste obbligazioni si distinguono quelle facoltative, qui dovuta una sola prestazione, ma il debitore ha la facolt di liberarsene eseguendone un'altra. I soggetti delle obbligazioni I SOGGETTI DEL RAPPORTO OBBLIGATORIO I soggetti del rapporto obbligazionario sono titolari di posizioni giuridiche di debito e di credito. I soggetti devono essere almeno due, e devono essere determinati o almeno determinabili al momento in cui sorge l'obbligazione. Figura particolare quella delle obbligazioni ambulatorie, cos dette perch destinate a circolare. Qui pu darsi una incertezza soggettiva del titolare del rapporto, anche se in ogni momento esso determinabile. Nelle obbligazioni reali l'obbligo si determina in funzione della titolarit del diritto reale. LE OBBLIGAZIONI CON PLURALIT DI SOGGETTI E possibile che si diano obbligazioni con pluralit di soggetti sia dal lato attivo che da quello passivo: obbligazioni plurisoggettive o soggettivamente complesse. possibile che il contratto sia stipulato fra due o pi soggetti o che il fatto dannoso sia imputabile a pi persone. quindi chiamiamo plurisoggettive le obbligazioni in cui pi debitori sono obbligati, o pi creditori hanno diritto, alla medesima prestazione. Questo schema generale della pluralit dei soggetti dell'obbligazione pu dar luogo a figure diverse, tra cui abbiamo quelle solidali, parziali e indivisibili LE OBBLIGAZIONI SOLIDALI Si dicono solidali passive le obbligazioni in cui ciascuno dei condebitori obbligato a pagare l'intero e l'adempimento di uno libera l'altro. Si dicono solidali attive le obbligazioni in cui ciascuno dei creditori pu pretendere il pagamento dell'intero prezzo; il corresponsabile del fatto dannoso obbligato a risarcire tutto il danno. L'adempimento conseguito da uno di essi libera il debitore verso tutti i creditori. Requisito o presupposti perch si abbia un'obbligazione solidale sono, a parte la pluralit dei soggetti: L'unicit della prestazione L'unicit della causa o fonte dell'obbligazione.

In presenza di tali estremi si avr automaticamente il vincolo solidale dal lato passivo. La solidariet attiva necessita di apposita previsione. L'OBBLIGAZIONE PARZIALE Esse sono l'esatto contrario delle obbligazioni solidali: ciascuno dei debitori deve, e ciascuno dei creditori pu pretendere, soltanto la propria parte della prestazione; ne sono esempi i crediti o i debiti ereditari. Ma molte volte accade che l'obbligazione pure se parziale rappresenti una prestazione indivisibile. In tal caso ciascuno dei debitori non pu liberarsi prestando solo la propria quota. Il codice designa tali obbligazioni come indivisibili, definendole come obbligazioni parziarie che hanno per oggetto una cosa o un fatto non suscettibile a divisioni in questo caso vale la normativa relativa alle obbligazioni solidali. Circolazione delle obbligazioni INTRODUZIONE Possono trasferirsi anche i diritti di credito e il loro modo d'acquisto a titolo originario e a titolo derivativo, nelle obbligazioni tuttavia il primo modo d'acquisto trova spazio esclusivamente con riguardo ai titoli di credito, in cui la prestazione incorporata in un bene mobile. Al di fuori ditale ipotesi la circolazione delle obbligazioni si ha a titolo derivativo tramite una successione derivativo traslativa da un soggetto a un altro. In particolare le ipotesi di modificazione nel lato attivo del rapporto obbligazionario danno luogo a fenomeni di vera e propria successione nello stesso rapporto, le modificazioni dal lato passivo possono dar luogo a fenomeni diversi: una successione vera propria, una notazione che estingue il vecchio debito o l'aggiunta di una nuova obbligazione e di un nuovo debitore LE MODIFICAZIONI DEL LATO ATTIVO Le modificazioni del lato attivo danno luogo a una successione nel credito, e cio a situazioni in cui al creditore originario subentra un nuovo creditore, tale effetto si realizza anzitutto con la cessione del credito, ma anche nella surrogazione e nella delegazione attiva. Leffetto si realizza anche nell'ambito di vicende di pi vasta portata che comportano il subentrare di un soggetto in una pi ampia situazione giuridica altrui. Cos avviene nella successione per causa di morte e nella fusione tra societ e nella cessione dell'azienda. Il trasferimento del credito non richiede il consenso del debitore, essendo per lui indifferente LA CESSIONE DEL CREDITO La cessione di un credito consiste nel trasferimento di un credito dal creditore originale a un nuovo creditore. importante sottolineare come la cessazione non sia un contratto ma il possibile oggetto di un contratto. Inoltre posso cedere un credito per estinguere un mio debito verso il cessionario: si avr un contratto solutario. La cessazione non richiede forma particolare, salvo quella eventualmente necessaria per i contratti nel quale si inserisce. Non tutti i crediti sono cedibili. V' un'incedibilit oggettiva dipendente dal tipo di credito che abbia carattere strettamente personale.

EFFETTI DELLA CESSIONE Concluso l'accordo di cessione, il credito si trasferisce al cessionario con effetto immediato unitamente agli accessori del credito la posizione debitoria rimane immutata. La cessione non richiede il consenso del debitore e necessario che egli ne sia informato per evitare che ignorandola paghi al vecchio creditore. La cessione ha effetto nei riguardi del ceduto quando gli stata notificata, il debitore che paghi al cedente non libero. La notificazione inoltre ha il compito di risolvere il conflitto tra pi cessionari di un medesimo credito prevale la cessione notificata o accettata per prima dal debitore. LE GARANZIE DELLA CESSIONE La garanzia che il cedente tenuto a fornire al cessionario si configura diversamente in relazione alla causa della cessione: essa ricalca la disciplina in tema di vendita e di donazione nei casi di cessione onerosa o gratuita. Se la cessione a titolo oneroso il cedente deve garantire per legge soltanto l'esistenza del credito, non anche la solvenza del ceduto. In buona sostanza egli risponder nei limiti in cui il venditore risponde per la mancanza di titolariet. CESSIONE PRO SOLVENDO E CESSIONE PRO SOLUTO La regola pro solvendo riguarda una particolare ipotesi cio quella della cessione solutaria. Secondo tale regola in caso di cessione di un credito in luogo dell'adempimento la cessione s'intende fatta per pagare, appunto pro solvendo e perci la vecchia obbligazione si estingue solo con l'effettiva riscossione del credito ceduto. possibile per che le parti abbiano espressamente convenuto che la cessione sia fatta in pagamento cio pro soluto in tal caso l'obbligazione si estinguer immediatamente per effetto dell'accordo di cessione rimanendo indifferente che il credito ceduto sia poi pagato o no LA MODIFICA DEL LATO PASSIVO Le modificazioni del lato passivo possono aversi o per successione in un pi ampio rapporto ovvero in relazione a tipiche figure negoziali (delegazione, espromissione, accollo). Il principio generale quello che senza il consenso del creditore, possibile solo associare un nuovo soggetto nel vincolo obbligatorio, aggiungere cio un nuovo debitore, accanto al debitore originale. LA DELEGAZIONE DI PAGAMENTO La delegazione l'incarico che il soggetto (delegante) da a un'altro soggetto delegato di pagare. L'ipotesi pi frequente quella in cui un soggetto A contemporaneamente creditore di B e debitore di C. In questo caso A pu utilizzare il credito che vanta nei confronti di B per adempiere il debito verso C. Tramite l'istituto della delegazione che significa incaricare. Il delegato non tenuto ad accettare l'incarico. LA DELEGAZIONE DI DEBITO La delegazione di debito riprende lo schema gi visto, ma se ne differenzia perch il delegante incarica il delegato di promettere un pagamento e cio di assumere un'obbligazione verso il delegatario. Il delegante invita il delegato ad obligarsi verso altre persone, ma il delegato non tenuto ad accettare l'incarico. Se accetta, il delegato effettuer la promessa al delegatario,

rimanendo cos obbligato verso di esso, ma tale promessa non libera il delegante salvo che il delegatario consente espressamente di liberare il delegante. L'ESPROMISSIONE L'espromissione un contratto fra il venditore e un terzo. In base a tale accordo il terzo senza delegazione del debitore, ne assume il debito verso il creditore. La caratteristica di questa situazione l'iniziativa del terzo che interviene senza incarico da parte di terzi. Per effetto dell'espromissione il terzo subentra nella stessa posizione del debitore e rimane coobbligato in solido per lo stesso debito L'ACCOLLO possibile infine che l'accordo per l'assunzione di un debito intercorra fra un terzo e il debitore e quanto si verifica nell'accollo che il contratto fra un terzo (accollante) e un debitore (accollato) in virt del quale il primo ne assume il debito verso il creditore. Pu succedere che si abbia un'accollo interno cio quando l'accolante si accolla il debito senza che il creditore possa pretendere nulla in caso di insolvenza, ma di norma pi frequente l'accollo esterno che attribuisce un diritto al creditore che pu aderire alla convenzione. Per effetto dell'accollo il terzo subentra nella stessa posizione del debitore. Adempimento delle obbligazioni L'ESATTO ADEMPIMENTO L'adempimento l'esatta realizzazione della prestazione dovuta. Con l'adempimento l'obbligazione si estingue e il debitore consegue la liberazione del vincolo obbligatorio. DILIGENZA E BUONA FEDE Diligenza e buona fede sono i criteri fondamentali che definiscono il comportamento dovuto dal debitore. importante sottolineare il carattere oggettivo del livello di diligenza richiesto, non basta che il debitore abbia impiegato tutta la competenza e l'accortezza di cui capace, ma se non raggiunge quella soglia della diligenza media risulter inadempiente. L'obbligo della buona fede impone a entrambi i soggetti del rapporto di comportarsi secondo le regole della correttezza. Essa rappresenta un obbligo in quanto impegna entrambi le parti a salvaguardare l'altrui interesse nei limiti in cui sia compatibile col proprio. ESATTEZZA MATERIALE E REGOLARIT GIURIDICA Quando oggetto della prestazione sia un bene, costituiscono requisito dell'esatto adempimento la sua esattezza materiale qualitativa e quantitativa e la sua regolarit giuridica. quanto all'esattezza materiale, si devono prestare cose di qualit non inferiore alla media e immuni da vizi che ne diminuiscono il valore. E possibile l'adempimento con un bene diverso per serve l'approvazione del creditore. TEMPO E LUOGO DELL'ADEMPIMENTO In seguito al termine o momento temporale dell'adempimento vigono le seguenti regole:

1. Se non determinato il tempo in cui la prestazione deve essere eseguita, il creditore pu esigerla immediatamente. 2. Se un termine tuttavia necessario per la natura della prestazione, esso stabilito dal giudice ove manchi un accordo tra le parti. 3. Spetta egualmente al giudice, su istanza dell'interessato la fissazione del termine che sia rimesso alla discrezionalit del debitore o del creditore. 4. Quando il termine fissato esso si presume a favore del debitore per consentirgli di prepararsi all'adempimento. 5. Il debitore decade dal beneficio del termine ove sia divenuto insolvente ovvero non abbia dato o mantenuto garanzie che aveva promesso. Il luogo di adempimento anzitutto determinato dal titolo, dagli usi o dalla natura della prestazione; l'obbligazione pecuniaria va pagata al domicilio del creditore. LEGITTIMAZIONE AD ADEMPIERE Obbligato ad adempiere il debitore, ma legittimato ad adempiere anche qualsiasi terzo, e cio qualsiasi soggetto che ritenga di avervi interesse. Il creditore non pu rifiutare tale adempimento e il debitore non potr opporsi a tale intervento. L'adempimento del terzo va tenuto distinto dall'adempimento per mezzo del terzo. Il primo caratterizzato dalla spontaneit dell'intervento e il terzo interviene di propria iniziativa e paga in nome proprio. Nel secondo caso e invece il debitore che chiede al terzo di intervenire. LEGITTIMAZIONE A RICEVERE Legittimato a ricevere l'adempimento il creditore. Legittimati sono inoltre il suo rappresentante, la persona indicata o autorizzata dalla legge o dal giudice a riceverlo. Il creditore privo di legittimazione a ricevere quando sia legittimamente incapace. Il creditore privo di legittimazione quando perde la disponibilit del credito a causa di fallimento a quando cede il credito e in questo caso viene meno anche il diritto. LA SURROGAZIONE NEL CREDITO La surrogazione nel credito appunto una delle ipotesi in cui in presenza di particolari circostanze (pagamento da parte di terzi), l'adempimento non estingue l'(intera) obbligazione, determinando piuttosto il subingresso nel credito di chi effettua il pagamento o di chi presta il denaro per tale adempimento. Precisamente la surrogazione consiste nel subingresso di un terzo a seguito del pagamento della posizione creditoria. La surrogazione pu avvenire: 1. Per volont del creditore che ricevendo il pagamento da un terzo lo surroga nei propri diritti verso il debitore. 2. Per volont del debitore che pretendendo a mutuo una somma di denaro per pagare il debito, surroga il mutuante nei diritti del creditore. 3. Per volont della legge la surrogazione legale ha luogo : A vantaggio di chi creditore del debitore paga un altro creditore che ha diritto di essergli preferito per il diritto di prelazione A vantaggio di chi essendo tenuto con altri o per altri al pagamento di un debito aveva interesse a soddisfarlo LA MORA DEL CREDITORE E LA LIBERAZIONE COATTA

L'adempimento per poter essere effettuato richiede di norma la cooperazione del creditore che deve mettere il debitore in grado di adempiere. La cooperazione del creditore nel ricevere o rendere possibile l'adempimento costituisce un semplice onere, non suscettibile di esecuzione forzata, ma il debitore pu difendersi da un comportamento scorretto del creditore. Sono allora previsti gli istituti della mora del creditore e della liberazione coattiva del debitore La mora credenti si realizza quando il creditore senza motivo legittimo rifiuta l'offerta formale, l'offerta cio fatta dal debitore secondo le rigorose formalit previste. Sono possibili due tipi di offerta formale: 1. Offerta solenne: effettuata tramite un pubblico ufficiale in modo reale. 2. Offerta secondo gli usi effettuata direttamente dal debitore che: Offre la prestazione in modo conforme alla prassi Effettuando il deposito o il sequestro delle cose dovute Effettuata l'offerta formale il creditore costituito in mora conseguenza ne che si trasferisce su di lui il rischio dell'impossibilit sopravvenute dell'obbligazione ed tenuto a risarcimento del danno, mentre con l'offerta solenne l'obbligazione non ancora estinta n il debitore libero e in questi casi abbiamo la liberazione coattiva del debitore: egli adempiendo nelle mani di un terzo estingue definitivamente l'obbligazione. La liberazione coattiva consegue solo al deposito o al sequestro effettuati dal debitore nella forme previste dal debitore. Il creditore effettui un'offerta non formale tale offerta blocca quella del debitore, e egli non sar responsabile in caso di impossibilit della prestazione L'inadempimento delle obbligazioni L'INADEMPIMENTO L'inadempimento l'inesatta esecuzione della prestazione dovuta. In particolare l'inadempimento assoluto quando la prestazione mancata del tutto; e relativo quando una prestazione vi stata ma risulta difforme da quella dovuta. L'inadempimento si dice imputabile quando dovuto a colpa del debitore o egli ne deve rispondere. L'IMPOSSIBILITA' LIBERATORIA La prestazione impossibile quando non pu essere eseguita con l'impiego della diligenza richiesta: quando cio nessun debitore applicando lo sforzo diligente dovuto, sarebbe in grado di adempiere anche se ha applicato lo sforzo diligente dovuto LA PROVA DELLA IMPOSSIBILITA LIBERATORIA Il debitore deve provare anzitutto la causa specifica che ha impedito la prestazione se non vi riesce risulter responsabile. Deve provare inoltre che tale causa non a lui imputabile e cio che stata imprevedibile e inevitabile. IL RITARDO E LA MORE DEL DEBITORE Fra i diversi tipi di inadempimento abbiamo il ritardo:il ritardo semplice non rappresenta inadempimento sempre. Mentre rappresenta inadempimento quel ritardo che prende il nome tecnico di mora, caratterizzato da un situazione in cui le condizioni del debitore risultano intollerabili. La mora del debitore allora un ritardo imputabile e qualificato. Essa richiede cio:

1. Un ritardo imputabile al debitore 2. Una circostanza che valga a qualificare come intollerabile il ritardo Questa circostanza pu essere costituita da una intimazione o richiesta fatta per iscritto da parte del creditore. Mentre in altri casi non richiede una specifica iniziativa del creditore. Ci si verifica: Quando il debito deriva da fatto illecito Quando il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler adempiere Quando scaduto il termine e si tratta di prestazioni da eseguire al domicilio del creditore Quando si tratta di obbligazioni di non fare Gli effetti della mora consistono nell'obbligo di risarcire il danno secondo regole generali; la sopravvenuta impossibilit della prestazione a carico del debitore pur se derivi da cause a lui non imputabili. La mora perci aggrava la posizione del debitore che deve se vuole evitare tale aggravio adempiere tempestivamente o fare un'offerta formale; tale offerta costituisce in mora il creditore e scarica su di il rischio della impossibilit sopravvenuta. Caso in cui il compratore creditore in Mora a causa di un' offerta formale (fare un'esempio)

LA RESPONSABILIT PER L'INADEMPIMENTO L'inadempimento imputabile al debitore causa di responsabilit: vietato il patto che esclude o limita preventivamente la responsabilit del debitore poich in tal modo verrebbe meno la stessa seriet dell'impegno assunto. IL RISARCIMENTO DEL DANNO L'inadempimento imputato al debitore dunque non estingue l'obbligazione che rimane dovuta: semplicemente aggiunge ad essa una nuova obbligazione cio quella di risarcire il danno. L'obbligazione risarcitoria ha per oggetto il ristoro del pregiudizio subito dal credito; il danno risarcibile si determina in funzione dei seguenti elementi: A. La perdita subita e il mancato guadagno, comunemente designati come danno emergente e lucro cessante. Il primo consiste nel valore del bene dovuto e non consegnato. Il lucro cessante invece il guadagno che il creditore avrebbe potuto realizzare utilizzando la prestazione. B. Il nesso di casualit tra inadempimento e danno: occorre cio che sussista un rapporto di derivazione tra essi. C. La prevedibilit del danno al tempo in cui sorta l'obbligazione: se il bene che il debitore doveva consegnare aumenta notevolmente il proprio valore sul mercato, l'inadempiente non dovr pagare l'aumento, tale principio per non vale quando l'inadempimento sia doloso, cio intenzionale. D. Il conorso nel fatto colposo del creditore in tale previsioni si distinguono due ipotesi diverse. La prima che il creditore abbia contribuito col proprio comportamento a cagionare danno: il risarcimento diminuito secondo la gravit della colpa. La seconda ipotesi prevede invece un caso di mancata cooperazione del creditore che non si adopera per limitare o evitare il danno, in tal caso il risarcimento non dovuto. Modi di estinzione diversi dall'adempimento

INTRODUZIONE Se l'adempimento rappresenta il modo normale di estinzione delle obbligazioni tuttavia possibile che l'obbligazione si estingua per altre vie e modi LA COMPENSAZIONE La compensazione l'estinzione dei reciproci rapporti obbligatori correnti tra gli stessi soggetti. Per avere la compensazione necessario avere un'autonomia di debiti e crediti cio essi non devono nascere dallo stesso rapporto, ma da distinti. Posso avere tre tipi di compensazione: A. La compensazione legale disposta dalla legge e opera di diritto l'estinzione di debiti reciproci che siano omogenei, liquidi ed esigibili. I beni sono omogenei quando hanno per oggetto beni fungibili dello stesso genere; liquidi quando sono determinati nel loro ammontare, esigibili quando non sono sottoposti ne a termine ne a condizione B. La compensazione giudiziale pronunciata dal giudice con sentenza costitutiva, quando sia un credito omogeneo ed esigibile, ma non ancora liquido; purch il credito sia di facile e pronta liquidazione. C. La compensazione volontaria, operata dalle parti, con apposito accordo, quando non ricorrono le condizioni per la compensazione legale o giudiziale. LA CONFUSIONE La confusione un distinto modo di estinzione delle obbligazioni che si realizza quando la qualit di creditore e debitore si riuniscono nella stessa persona. Tale confusione determina l'estinzione dell'obbligazione per il venir meno della pluralit di soggetti. NOVAZIONE La novazione peculiare modo di estinzione delle obbligazioni che si verifica in base a un preciso accordo tra le parti. Precisamente la novazione un contratto con cui le parti sostituiscono all'obbligazione originaria una nuova obbligazione. Per effetto di essa, la vecchia obbligazione si estingue e il debitore sar tenuto esclusivamente ad adempiere la nuova. La novazione si dice soggettiva quando la modifica riguarda la persona del debitore. La novazione oggettiva quando riguarda la modifica dell'oggetto ovvero il titolo dell'obbligazione. La novazione si distingue dalla dazione di cosa diversa, perch quest'ultima comporta una semplice sostituzione della prestazione dovuta con altra, ma mantiene inalterata l'obbligazione originaria. REMISSIONE La remissione la rinuncia del creditore al proprio diritto. La remissione un negozio unilaterale, recettizio gratuito. unilaterale perch consiste in una dichiarazione proveniente dal solo creditore. Essa produce l'estinzione appena viene a conoscenza del destinatario(recettizia). Il debitore, tuttavia pu rifiutare la liberazione. infine un atto essenzialmente gratuito. Non richiesta alcuna forma per la validit dell'atto. ma basta la restituzione volontaria del titolo originale. Oggetto di remissione possono essere tutti i crediti tranne quelli indisponibili come gli alimenti.

IMPOSSIBILITA' SOPRAVVENUTA NON IMPUTABILE Altra causa di estinzione dell'obbligazione l'impossibilit sopravvenuta per causa non imputabile al debitore. Se l'impossibilit solo temporanea il debitore esonerato da responsabilit fin quando dura l'impedimento; se tuttavia esso perdura fin quando il creditore non ha pi interesse a conseguire la prestazione, l'obbligazione si estingue (1256). Se poi si tratta di impossibilit parziale, il debitore si libera eseguendo la parte di prestazione che rimasta possibile. La garanzia patrimoniale generica RESPONSABILIT PATRIMONIALE E GARANZIA PATRIMONIALE GENERICA Il debitore risponde dell'adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri questo il principio della responsabilit. Non sono ammesse limitazioni della responsabilit al di fuori dei casi espressamente stabiliti dalla legge, le limitazioni riguardano beni e diritti strettamente connessi alla persona e alle sue primarie esigenze di lavoro o sostentamento. Le garanzie specifiche garantiscono in maniera puntuale un creditore rispetto ad altri creditori. Le garanzie specifiche sono di due tipi: personali e patrimoniali. Le garanzie personali consistonbo nel vincolo personale di un soggetto sono costituite dall'obbligo di una persona, diversa da debitore di rispondere dei debiti di quest'ultimo (la fideiussione). Le garanzie patrimoniali specifiche consistono invece in un vincolo che riguarda alcuni beni particolari del debitore o di terzi. Esse si dicono specifiche perch riguardano alcuni beni determinati e sia perch nascono in virt di un titolo specifico (pegno. ipoteca) PARI TRATTAMENTO DEI CREDITORI E CAUSE LEGITTIME DI PRELAZIONE Altro principio che caratterizza la responsabilit patrimoniale quello della parit di trattamento dei crediti: tutti i creditori hanno eguale diritto di essere soddisfatti sui beni del debitore. In caso di insufficienza del patrimonio a soddisfare tutti i debiti, i creditori subiranno perci un'eguale perdita proporzionale. Fanno salve i casi in cui attribuita a un creditore una preferenza: questi avr perci diritto di soddisfarsi con precedenza sul ricavato della vendita dei beni. Gli altri creditori non privilegiati detti anche chirografari potranno soddisfarsi solo sull'eventuale residuo. Sono cause legittime di prelazione: i privilegi, il pegno e l'ipoteca. MEZZI DI CONSERVAZIONE DELLA GARANZIA PATRIMONIALE I beni del debitore, costituiscono la garanzia patrimoniale generica dei creditori. Questi hanno interesse a conservarla, hanno interesse a che il debitore non diminuisca il proprio patrimonio ed anzi curi di conservarlo e magari di accrescerlo. La legge tuttavia non reputa tale interesse talmente preminente da imporgli l'obbligo di amministrarlo accuratamente, solo nel caso in cui il debitore metta effettivamente in pericolo il soddisfacimento del credito, compia cio degli atti a seguito dei quali il suo patrimonio divenga insufficiente a soddisfare i debiti. La legge appresta alcuni mezzi di conservazione delle garanzia patrimoniale: l'azione surrogatoria, azione revocatoria, il sequestro conservativo. L'AZIONE SURROGATORIA

L'azione surrogatoria il potere di surrogarsi, cio di sostituirsi al debitore nell'esercizio dei diritti che gli spettano verso i terzi. Per regola generale nessuno pu intromettersi negli affari altrui n sindacare il modo in cui ciascuno esercita e fa valere i propri diritti. Quando tuttavia il soggetto che trascura di esercitare i propri diritti mette con ci in pericolo il soddisfacimento dei creditori, la legge reputa preminente l'interesse di questi ultimi, autorizzandoli ad esercitare, in sostituzione del debitore, i diritti di questo verso terzi. Presupposti per l'esercizio del potere surrogatorio sono: L'inerzia del debitore che trascura di esercitare i propri diritti Il pregiudizio del creditore derivante dal fatto che il rimanente patrimonio non rappresenta una sufficiente garanzia di adempimento I diritti che il debitore trascura devono essere diritti esercitabili verso una persona precisa L'AZIONE REVOCATORIA Mentre l'azione surrogatoria volta a rimediare all'inerzia del debitore, l'azione revocatoria diretta a reagire contro un comportamento omissivo, contro gli atti con cui il debitore deteriora la propria situazione patrimoniale. L'azione revocatoria ha il potere di far dichiarare inefficaci nei confronti del creditore gli atti di disposizione con cui il debitore rechi pregiudizio alle sue ragioni. Presupposti per l'azione revocatoria sono: 1. L'atto di disposizione ossia un atto con cui il debitore modifichi in senso peggiorativo la sua condizione patrimoniale. Non sono revocabili i pagamenti dei debiti scaduti in quanto si tratta di atti giuridicamente dovuti 2. Il pregiudizio per il creditore 3. La conoscenza del pregiudizio arrecato alle ragioni del creditore da parte del debitore EFFETTI DELL'AZIONE REVOCATORIA Effetti dell'azione revocatoria l'inefficacia relativa dell'atto revocato: l'atto cio diviene inopinabile al creditore revocante, ma per il resto conserva la sua efficacia tra le parti (il terzo acquirente rimane proprietario del bene); l'atto perci non nullo n invalido, il bene non torna nel patrimonio del debitore, ma verso il creditore come se l'atto non fosse mai stato compiuto e il revocante potr sottoporlo a esecuzione forzata. I terzi che si siano visti espropriare il bene hanno diritto ad avanzare azione di risarcimento verso il debitore. IL SEQUESTRO CONSERVATIVO Il sequestro conservativo un provvedimento preventivo e cautelare emesso dal giudice su istanza del creditore che ha fondato timore di perdere la garanzia del proprio credito. Le garanzie patrimoniali specifiche RESPONSABILIT PATRIMONIALI E GARANZIE SPECIFICHE Un primo tipo di garanzie costituito dalle garanzie personali prestate da terzi (fideiussione) , ma occorre subito ricordare che qui il carattere della specificit, specifica garanzia che si aggiunge alla garanzia generica del debitore, mentre sono forme di garanzia specifica in senso proprio i privilegi, il pegno e l'ipoteca. i caratteri che danno luogo alla detta specificit sono i seguenti:

Anzitutto esse cadono su beni determinati, del debitore o di un terzo In secondo luogo esse sono automaticamente ricollegate dalla legge all'esistenza di un'obbligazione Esse attribuiscono una prelazione Il diritto segue il bene nei suoi successivi trasferimenti, mantenendo al creditore la facolt di espropriarlo anche nei confronti dei successivi acquirenti

I PRIVILEGI Il privilegio la prelazione che la legge accorda in considerazione della causa del credito. Alcuni crediti sono guardati con particolare favore dalla legge in considerazione della causa per la quale essi sono sorti e vengono perci preferiti ad altri nella distribuzione del ricavato della vendita forzata. Per la legge sono previsti due tipi di privilegio, generale e speciale. Il privilegio generale cade su tutti i beni mobili del debitore, d prelazione ma non attribuisce diritto di seguito e perci non pu esercitarsi in pregiudizio di diritti spettanti ai terzi. Il privilegio speciale cade su determinati beni mobili o immobili ed connotato da un vero e proprio carattere di realit attribuendo oltre alla prelazione, il diritto di seguito. IL PEGNO E L'IPOTECA. DISPOSIZIONI COMUNI Le altre garanzie patrimoniali specifiche sono costituite dal pegno e dall'ipoteca. Sono cause di prelazione che attribuiscono a un creditore un vero e proprio diritto sul bene che ne costituisce oggetto. Si tratta di diritti su beni altrui. Il pegno e l'ipoteca sono costitutivi anche successivamente al sorgere del credito e hanno bisogno di un titolo costitutivo diverso da quello che ha dato origine al credito. I privilegi ricadono su beni del debitore, mentre pegno e ipoteca possono essere costituiti su beni di un terzo che rappresenta il terzo datore di pegno o di ipoteca, e egli dovr rispondere del debito col bene offerto in garanzia. ACCESSORIET DELLE GARANZIE. IL PATTO COMMISSORIO Carattere comune al pegno e all'ipoteca inoltre l'accessoriet, sono cio diritti accessori di un credito che pu essere anche futuro o condizionato. Se la cosa soggetta a pegno o ipoteca perisca allora si possono richiedere altre garanzie o l'immediato pagamento. Inoltre sempre nel caso di perimento o deterioramento della cosa, la garanzia si trasferisce sulla indennit eventualmente dovuta dagli assicuratori per la perdita stessa. Il patto commissorio (il patto col quale si conviene che in mancanza del pagamento, la propriet della cosa passi al creditore) stato vietato. Sono invece validi il patto con il quale si stabilisce che la cosa passi immediatamente in propriet del creditore e che, in caso di esatto adempimento torni al debitore, e il patto con cui il debitore assegna in pagamento al creditore un suo bene. IL PEGNO Il pegno un diritto reale che vincola un bene mobile a garanzia di un credito. Il diritto attribuisce al creditore pignoratizio la facolt di espropriare la cosa anche se essa sia stata alienata terzi e di soddisfarsi su prelazione su di essa. Il pegno si costituisce con apposito contratto che ha natura di contratto reale, in quanto richiede la consegna della cosa al creditore. Occorre inoltre che la

cosa rimanga in possesso del creditore pena il venir meno della garanzia. Il creditore deve custodirlo e restituirlo al momento del pagamento del credito, ma pu usarla solo se il suo non uso pu recare danno. La responsabilit per fatto illecito IL FATTO ILLECITO COME FONTE DI OBBLIGAZIONE Accanto al contratto e alle promesse unilaterali costituiscono fonte di obbligazioni anche i fatti illeciti e cio fatti e atti che cagionano danno ad altri e sono perci illeciti. I fatti illeciti prendono il nome di responsabilit extra contrattuali. I requisiti della responsabilit: IL fatto: Il fatto costituisce il primo elemento della fattispecie e pu consistere in un fatto giuridico in senso stretto (crollo di un muro) o in un atto giuridico che si qualifichi come illecito. Il danno: consiste nella lesione di un interesse tutelato dalla legge. Il danno si dice patrimoniale quando il pregiudizio riguarda un bene economico, il danno si dice non patrimoniale quando il pregiudizio riguarda un bene della personalit. Non escluso che la lesione di un bene non patrimoniale possa derivare anche un danno economico. Il danno non patrimoniale risarcibile nei casi previsti dalla legge. Il danno patrimoniale alla persona si pu dividere in: Danno morale, inteso come dolore sofferenza o dispiacere ed coincide con il vero danno non patrimoniale. Danno biologico inteso come lesione all'integrit psicofisica della persona. L'ingiustizia del danno: il danno deve ledere un diritto o un interesse protetto dalla legge. Il nesso di casualit: deve esserci un nesso di casualit tra il fatto e l'evento dannoso: questo deve essere conseguenza di quello. Se pi persone hanno cagionato danno, sono tutte obbligate a risarcire con vincolo di solidariet, pur se diverso sia stato il contributo di ciascuno. Il dolo o la colpa: il comportamento deve essere doloso o colposo (2043). Si ha il dolo quando l'evento dannoso voluto dall'agente; mentre si ha la colpa quando vi sia negligenza, imprudenza o imperizia, ovvero inosservanza di leggi, regolamenti, ordini. L'importante che non sia direttamente voluto. L'imputabilit: l'atto dannoso deve essere imputabile al suo autore. Ci significa che l'agente deve aver scelto coscientemente e liberamente di tenere quel certo comportamento che ha cagionato danno. L'imputabilit pu mancare per difetto di coscienza e/o libert di agire nei seguenti casi: Non sar responsabile delle conseguenze chi non aveva la capacit di intendere o di volere; chiamando piuttosto a rispondere dei danni chi era tenuto alla sorveglianza del soggetto. L'imputabilit esclusa quando l'agente non aveva piena libert di scelta La responsabilit esclusa anzitutto quando il comportamento tenuto nell'esercizio di un diritto o nell'adempimento di un dovere. La responsabilit esclusa inoltre quando il danno cagionato per legittima difesa di se o di altri La responsabilit invece soltanto attenuata nello stato di necessit. LA RESPONSABILIT INDIRETTA La responsabilit personale. Sono previste alcune ipotesi in cui la responsabilit incombe su soggetti diversi.

Responsabilit dei genitori, dei tutori, dei precettori, per il danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori, delle persone soggette alla tutela. Responsabilit dei datori di lavoro per i danni arrecati dai dipendenti nell'esercizio delle loro incombenze.

RESPONSABILIT OGGETTIVA La responsabilit oggettiva una sottospecie di responsabilit extra contrattuale caratterizzata dal fatto che non richiesto, nel comportamento del danneggiante, il requisito del dolo e della colpa. Il risarcimento pertanto potr ottenersi sulla base del solo rapporto di casualit tra fatto illecito e danno senza necessit di provare la colpa nell'agente. I danni, sono in certa misura inevitabili e il relativo rischio in buona sostanza socialmente accettato. Le pi importanti ipotesi di responsabilit oggettiva sono: 1. Esercizio di attivit pericolose per la sua natura o per natura dei mezzi adoperati. 2. Circolazione dei veicoli senza guida di rotaie. 3. Responsabile in solido il proprietario se non prova che la circolazione avvenuta contro la sua volont ma non basta provare il furto. 4. Cose o animali in custodia: la responsabilit grava su chi utilizza o tiene comunque presso di s cose o animali pericolosi che cagionano danno ad altri. La responsabilit esclusa solo se si dimostra il caso fortuito. 5. Rovina di edificio: il proprietario responsabile dei danni se non dimostra che la rovina dovuta a cause diversa da difetto di manutenzione o vizio di costruzione 6. Prodotti difettosi.

IL RISARCIMENTO Il risarcimento come gia sappiamo consiste in una prestazione atta a riparare la perdita subita dal danneggiato. La forma ordinaria quella del risarcimento per equivalente. La determinazione della somma si effettua secondo i criteri stabiliti dalla legge. Quando invece si tratta di danno alle persone che abbia conseguenze permanenti la liquidit pu avvenire anche sotto forma di rendita vitalizia, ma il risarcimento pu avvenire anche in forma specifica cio tramite ripristino della situazione preesistente all'illecito. RESPONSABILIT CONTRATTUALI ED EXTRACONTRATTUALI Nella responsabilit contrattuale sufficiente che il creditore insoddisfatto provi il suo credito e il suo danno: sar il debitore, se vuole evitare condanne a dover provare che l'inadempimento non gli imputabile, mentre nella responsabilit extracontrattuale il danneggiato deve dimostrare non solo l'illecito e l'entit del danno, ma anche la colpa e il dolo di chi ha commesso l'illecito. ATTO ILLECITO E ATTO DANNOSO. L'INIBITORIA Rappresenta fonte di responsabilit sia il fatto illecito sia quello dannoso. Nel nostro ordinamento pu accadere che nell'illecito pu mancare un danno, mentre l'atto dannoso pu in certi casi non essere illecito. Con riguardo all'atto illecito, diremo che la qualifica di illiceit derivante dal dato obiettivo della violazione di una norma, non richiedendo altri requisiti. L'atto illecito si qualifica oggettivamente come tale, e la legge prevede mezzi di tutela preventiva e reintegrativa.

La misura preventiva diretta a impedire il compimento o ulteriore presecuzione dell'illecito. Azione inibitoria che vieta un certo comportamento. La misura reintegrativa ha la funzione di reintegrare il soggetto leso nella situazione giuridica alterata. Le obbligazioni nascenti dalla legge GLI ALTRI FATTI TIPIZZATI DALLA LEGGE, CHE COSTITUISCONO FONTE DI OBBLIGAZIONE Rappresentano fondi dell'obbligazione anche la gestione d'affari altrui, il pagamento dell'indebito e l'arricchimento senza causa. LA GESTIONE DI AFFARI ALTRUI La legge considera l'ipotesi in cui un soggetto senza esservi obbligato e senza averne il potere, gestisce un affare altrui; pu trattarsi anche di un comportamento materiale. Se qualcuno, senza esservi obbligato, assume spontaneamente la gestione di un'affare altrui anzitutto obbligato a continuarla fino a quando l'interessato non ritorna. L'interessato deve rimborsarlo delle spese necessarie, ma requisito importante che l'azione sia stata utilmente iniziata, che cio si presenta vantaggiosa o necessaria al momento in cui iniziata l'attivit. L'ARRICCHIMENTO SENZA GIUSTA CAUSA Si ha l'arricchimento senza giusta causa quando un soggetto consegue un incremento patrimoniale in danno di un altro senza che tale incremento abbia una adeguata giustificazione o causa. Ad esempio mi consegnano una cassa per errore e io in buona fede la consumo senza averne nessun diritto, ma io essendomi arricchito ingiustamente sono tenuto a restituire l'arricchimento o almeno un'indennizzo. IL PAGAMENTO DELLINDEBITO Si ha pagamento dellindebito quando una persona esegue una prestazione non dovuta. La legge considera il pagamento dellindebito come fonte di una obbligazione del ricevente; occorre allora distinguere due ipotesi: 1. Lindebito oggettivo, quando la prestazione non dovuta oggettivamente da nessuno. 2. Lindebito soggettivo, quando la prestazione non dovuta soggettivamente ma dovuta da una terza persona. Chi ha effettuato il pagamento ha diritto alla restituzione solo se il pagamento avvenuto per errore. IL CONTRATTO Il contratto come fonte di obbligazione L'autonomia privata IL CONTRATTO COME FONTE DI OBBLIGAZIONI Il contratto nella definizione dell'art. 1321 l'accordo di due o pi parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale. Cos due soggetti possono accordarsi nel senso che uno di essi si obbliga a svolgere un'attivit lavorativa a favore dell'altro, che a sua volta si obbliga a pagare un salario. In questo primo approccio, occorre richiamare l'attenzione

sul fatto che, nel sistema del codice, il contratto si configura come fonte di rapporto giuridico e in particolare di obbligazioni: esso idoneo cio a produrre nella relazione fra gli uomini modificazioni giuridiche tutelate dalla legge. Il contratto svolge anche un altro ruolo di centrale rilievo nel sistema, configurandosi come lo strumento principale con cui si attua il trasferimento della propriet e degl'altri diritti reali CONTRATTO E RAPPORTO CONTRATTUALE Dalla definizione dell'articolo 1321 emergono i due profili qualificativi del contratto: la creazione di un rapporto giuridico e la presenza di un atto di volont degli interessati. Il termine contratto viene utilizzato per indicare l'atto posto in essere dalle parti con cui si costituisce l'accordo e il rapporto e cio la relazione giuridica che dall'atto stesso deriva, ma queste sono caratteristiche comuni a tutti gli atti giuridici. Per esempio il matrimonio-atto consiste nella dichiarazione degli sposi davanti a un pubblico ufficiale e il matrimonio rapporto consiste nei diritti e doveri che nascono dal matrimonio. L'atto perci strumento al rapporto e ne il presupposto necessario, se l'atto manca o invalido non sorge l'effetto del rapporto. AUTONOMIA PRIVATA E AUTONOMIA CONTRATTUALE Dopo aver dettato la nozione di contratto, il codice sancisce il principio dell'autonomia contrattuale si riferisce nel quadro della pi ampia autonomia privata come libert dei soggetti di autodeterminarsi, cio decidere da se sui i propri interessi, personali ed economici. Primo e fondamentale aspetto dell'autonomia contrattuale la facolt di autodeterminarsi in ordine all'opportunit di concludere o no un contratto. In senso positivo l'autonomia contrattuale si specifica anzitutto per la facolt delle parti di determinare liberamente il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge. Le parti, col loro accordo possono anche derogare alle norme dispositive di legge. Ad es. L'art 1490 dispone che il venditore deve garantire che la cosa venduta sia immune da vizi ma le parti possono accordarsi in modo diverso. Infine l'autonomia contrattuale attribuisce ai singoli la facolt di concludere contratti che non appartengono ai tipi aventi una disciplina in particolare. I privati possono dettare per i loro interessi contratti che non si trovano nella categoria dei contratti tipici o modelli previsti dalla legge, per necessario tutta via che un contratto atipico sia diretto a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico (1322) GLI ATTI UNILATERALI Mentre ammessa la stipulazione di contratti atipici, la volont unilaterale di un soggetto, non trova un'analoga generale riconoscimento, quale fonte di rapporti giuridici. Per essi prevista la tipicit, cio sono ammessi quelli previsti dalla legge e con i tipici effetti previsti dalla legge. Le ragioni di questa configurazione sono diverse ma non tutte si rispecchiano nell'attuale assetto socioeconomico; tra quelle ancora oggi valide abbiamo il principio per cui al singolo non consentito incidere sulla sfera giuridica altrui secondo il principio della libert negativa, nessuno pu essere vincolato dall'altrui volont privata. Gli atti unilaterali sono tipici sia nel tipo, sia negli effetti. CATEGORIE DI CONTRATTI

I contratti sono variamente classificati, vuoi in relazione alla struttura dell'atto, vuoi in relazione al tipo di rapporto che ne origina e pi in generale in relazione agli effetti. Si dicono bilaterali i contratti in cui intervengono due parti intesi come contrapposti centri d'interesse, in pratica si tratta di tutti i contratti di scambio. Sono detti plurilaterali quelli in cui ci sono o pi parti, ma i loro relativi interessi non sono contrapposti tra loro, sono quelli che perseguono uno scopo comune per esempio una societ. Inoltre abbiamo contratti a titolo oneroso che sono quelli in cui alla prestazione di una parte corrisponde un prestazione a carico dell'atra, mentre si dicono a titolo gratuito, quelli in cui manca una controprestazione. Con la nozione di contratto oneroso non va confusa quella di contratti a prestazioni corrispettive: questi sono i contratti in cui sussiste un nesso di reciprocit fra le due prestazioni, nel senso che ciascuno di esse costituisce il compenso diretto dell'altro, cosa che non avviene in un contratto di societ dove abbiamo l'onerosit, ma non la corrispettivit. Il contratto aleatorio quando l'entit di una o di entrambe le prestazioni dipende da un evento casuale (incendio), tipico esempio l'assicurazione, in cui una parte assicura su di s il rischio di un determinato evento fortuito. La formazione del contratto e gli obblighi di contrarre LE TRATTATIVE E LA RESPONSABILIT PRECONTRATTUALE Le trattative sono quella fase preliminare alla stipulazione di un contratto in cui le parti tentano di raggiungere un'intesa sul programma contrattuale, valutando l'opportunit, la possibilit di spuntare un prezzo conveniente. Nelle trattative inoltre si deve tenere la buona fede che secondo l'articolo 1175 corrisponde a una vera correttezza tra le parti, cio salvaguardare l'altrui interesse nei limiti in cui sia compatibile col proprio. Per tutelare la buona fede e le trattative sono importanti le responsabilit precontrattuali che vengono ad operare quando ingiustamente si ha la rottura delle trattative, o senza che si abbia seria intenzione o possibilit, la correttezza impone anche altri obblighi come l'informazione, ne esempio l'articolo 1338 in cui si dice che conoscendo o dovendo conoscere una causa di invalidit del contratto non n ha dato notizia all'altra parte e quindi il contratto da considerare invalido o inefficace. INTERESSE NEGATIVO E RISARCIMENTO La violazione dell'obbligo di correttezza, costituisce inadempimento di un'obbligazione e fonte di responsabilit, e si deve risarcire tutto il danno arrecato cio danno emergente e lucro cessante (1223). Quindi viene preso in considerazione l'interesse negativo cio l'interesse a non stipulare un contratto, a non affrontare spese future, quindi si dovranno risarcire le perdite subite e il mancato guadagno. IL CONTRATTO PRELIMINARE Gli obblighi negoziali di contrarre trovano invece la loro fonte in una obbligazione precedentemente assunta come quella nascente dal contratto preliminare che preclude l'obbligo di stipulare un successivo contratto. Un contratto preliminare molto diffuso quello di compra vendita denominato di compromesso, Per legge con l'articolo 1351 necessario che il preliminare sia

fatto nella stessa forma richiesta del definitivo e che contenga la predetenzione di tutti gli elementi essenziali del contratto da stipulare. Se si verifica l'inadempimento del preliminare, cio di rifiuto di una delle parti di stipulare il definitivo. su richiesta dell'interessato, il giudice emetter una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso (2932) Inoltre recentemente con l'articolo 2645 Bis possibile la trascrizione dal preliminare di vendita. L'OBBLIGO DI PREFERIRE. LA PRELAZIONE Figura diversa sia dall'opzione sia dal preliminare la prelazione, che non vincola nessuna delle parti. Prelazione significa preferenza e importa l'obbligo di preferire un certo contraente a parit di condizioni. Essa di tipo convenzionale e porta solo al risarcimento del danno, mentre legale tutela in quanto in caso di vendita si potr ottenere il retratto del bene cio il trasferimento coattivo del bene. I requisiti del contratto l'accordo delle parti I REQUISITI DEL CONTRATTO Il contratto inteso come atto posto in essere dalle parti deve presentare anzitutto dei requisiti o elementi predeterminati dalla legge perch esso sia valido, essi sono detti requisiti essenziali, in quanto la loro mancanza implica invalidit del contratto. LE PARTI DEL CONTRATTO L'accordo tra le parti il primo dei requisiti indicati dall'art. 1325, le parti non sono un elemento del contratto, ma un presupposto di esso, se veduto che la parola contratto indica sia l'atto di autonomia privata, l'accordo risultante dalla dichiarazione. Sia il rapporto giuridico che ne consegue, e sia le di parti in senso formale per indicare i soggetti che emettono le dichiarazioni contrattuali e formano il contratto atto; sono invece parti in senso sostanziale coloro in capo ai quali si producono gli effetti del contratto. Di solito le due qualit coincidono. Parte sostanziale pu essere chiunque, persona fisica o ente giuridico, abbia la capacit giuridica. Parte formale pu essere solo chi abbia la capacit legale. Le parti in senso formale sono individuate gi al momento della dichiarazione contrattuale, e sono a tale stregua individuate anche le parti in senso sostanziale: cio coloro nel cui nome e interesse viene stipulato il contratto. Non sempre risulta rilevante l'identit dei contraenti: in molti contratti della vita quotidiana le qualit personali e professionali restano indifferenti. In alcuni contratti invece l'identit risulta determinante del consenso, non indifferente fare un prestito a una persona o un'altra, ma le posizioni non si possono trasmettere. L'ACCORDO DELLE PARTI. LA DICHIARAZIONE DI VOLONT: DICHIARAZIONI ESPRESSE E MANIFESTAZIONI TACITE. Il primo dei requisiti del contratto, l'accordo delle parti (1325) cio l'intesa che le parti raggiungono in ordine a un certo programma contrattuale. Esempio Tizio si obbliga a pagare 400 Euro al mese e Caio fa godere un appartamento. Si noti perci che l'accordo una convergenza obiettiva dell'intento di due soggetti su un certo programma e risulta dalla dichiarazione di volont delle parti: l'accordo su un certo programma contrattuale pu

raggiungersi in modo espresso o tacito in relazione al modo in cui stata manifestata la volont delle parti. La dichiarazione espressa quando attuata con segni linguistici, verbalmente, con uno scritto. La manifestazione tacita quando attuata tramite comportamenti concludenti, cio a mezzo di comportamenti socialmente univoci da cui si desume indirettamente la volont del soggetto: salendo su un taxi si manifesta la volont di concludere un contratto di trasporto. MODI DI STIPULAZIONE DEL CONTRATTO. A) SCAMBIO DI PROPOSTA E ACCETTAZIONE Chiarito che l'accordo delle parti requisito in ogni caso essenziale del contratto, necessario evidenziare adesso che diverse possono essere le modalit concrete in cui tale accordo si raggiunge. Si pu dire che la legge considera l'accordo delle parti come uno scambio di dichiarazioni di volont. Molto spesso pu darsi che l'accordo si raggiunga tra persone presenti e pu accadere che non sia facile distinguere due diverse dichiarazioni di volont visto che spesso si fondono in un solo atto. In altri casi la conclusione si presenta pi complessa, perch le parti non si trovano nello stesso luogo oppure perch non basta il semplice consenso. Si distinguono perci diversi, possibili modi di stipulazione del contratto: Incontro di proposta e accettazione Inizio di esecuzione Mancato rifiuto Contratti reali Contratti Standard Scambio di proposta e accettazione. Come s' chiarito, anche quando le parti siano presenti una all'atra, e teoricamente distinguibile una proposta, e cio un'offerta contrattuale, e una accettazione. Secondo l'articolo 1326, il contratto concluso nel momento e nel luogo in cui il proponente ha notizia dell'accettazione della controparte. Proposta l'atto unilaterale con cui un soggetto (proponente) sottopone a un altro (oblato) un certo programma contrattuale. Accettazione l'atto anch'esso unilaterale con cui l'oblato aderisce alla proposta, concludendo cos il contratto. La proposta deve essere completa, deve contenere cio almeno l'indicazione degli elementi essenziali del contratto da concludere, l'accettazione deve essere conforme alla proposta, cio esprimere una adesione completa al programma contrattuale offerto. Inoltre importante la tempestivit, dovendo giungere al proponente nel termine da lui stabilito o in quello necessario secondo la natura dell'affare. Con riguardo agli atti aventi un destinatario determinato, proposta e accettazione hanno entrambe carattere recitizio cio la loro efficacia subordinata alla conoscenza da parte del destinatario (1334). S' gi detto come il contratto non si conclude se non al momento in cui il proponente ha notizia dell'accettazione, fino a tale momento nessuno delle parti sia vincolata al contratto e possa perci revocare, cio ritirare la propria dichiarazione. L'art.1328, stabilisce che proposta e accettazione possono essere revocate fino a quando il contratto non concluso. La proposta irrevocabile quando il proponente si obbligato a mantenerla ferma per un certo periodo di tempo (1329). Una ipotesi particolare di proposta contrattuale l'offerta al pubblico, e cio l'offerta rivolta a una generalit di persone piuttosto che a un soggetto determinato. Adesione al contratto aperto. I contratti plurilaterali aperti sono contratti gia conclusi fra due i pi parti e aperti all'adesione di altri soggetti. Le

adesioni devono essere indirizzate ai contraenti originari o se previsto all'organo costitutivo per l'attuazione del contratto (1332) Contratto standard, nella moderna vita economica sempre pi frequente l'ipotesi di contratti che vengono stipulati senza una previa contrattazione del contenuto. Si pensi al contratto di trasporto di assicurazione di fornitura. Con riguardo al consenso non solo il cliente non discute le clausole del contratto, ma spesso lo stipula senza neppure conoscerle, mentre prevista una particolare forma di tutela con riferimento alle clausole vessatorie cio quelle che aggravano sensibilmente la posizione dell'aderente rispetto a un contratto normale e per esse richiesta una speciale approvazione per iscritto 1341. La causa, l'oggetto, la forma LA CAUSA DEL CONTRATTO Gli altri requisiti del contratto elencati dall'art 1325 sono la causa, l'oggetto e la forma. Per causa si intende comunemente la funzione economico sociale del contratto, e cio lo scopo, il risultato giuridico economico cui diretto un certo schema contrattuale. La necessaria presenza di una causa, e di una causa che sia lecita e meritevole di tutela, risponde all'esigenza di una giustificazione socialmente apprezzabile del rapporto creato dalle parti e rende evidente come la volont privata non da sola sufficiente a creare un rapporto giuridico cui l'ordinamento presti la propria assistenza e tutela. necessario, cio che la volont degli interessati sia accompagnata e sostenuta da una sufficiente giustificazione: deve essere diretta a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico. Quindi la causa risulta necessaria in quanto definisce il contenuto o nucleo essenziale dell'operazione economica, la tipica funzione economico sociale. I CONTRATTI TIPICI Ora con riferimento ad alcune operazioni tipiche e consolidate la legge ha provveduto a disciplinare e tipizzare alcuni schemi contrattuali. Tali contratti si presentano come schemi tipici di operazioni economiche che le parti possono tranquillamente adottare, ma si pu adottare anche uno schema di contratto tipico per il perseguimento di interessi diversi rispetto a quelli proposti dal negozio utilizzato allora si ha un uso indiretto del negozio. Quindi per esempio invece di stipulare una donazione si raggiunge indirettamente un risultato analogo conferendo un mandato ad alienare senza obbligo di rendiconto. Ma alcune volte quest'uso con finalit ulteriori e diverso rispetto a quelle tipiche potrebbe creare una forte alla legge, e nell'esempio precedente sarebbe nulla se si elude il divieto posto dall'articolo 779 che vieta la donazione a favore del tutore o protutore. I CONTRATTI ATIPICI Abbiamo gi veduto che l'autonomia delle parti consentito stipulare contratti che non appartengono ai tipi aventi una disciplina particolare, purch essi realizzino interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico 1322. Si possono ricordare i contratti come il leasing, franchising molto spesso sono contratti molto utilizzati nella pratica sembrano molto diffusi la legge disciplina tali contratti misti secondo due criteri il criterio della prevalenza o assorbimento, in cui in un contratto atipico si riscontrano prevalenti gli elementi di un tipo di contratto, il criterio della combinazione: a ciascuna

clausola del contratto si applica la regola del tipo do contratto al quale maggiormente si avvicina. I NEGOZI ASTRATTI Fondamentale dunque la causa cio quella giustificazione socialmente apprezzabile, ma non basta quando si davanti a un negozio formale in quanto in questi casi la forma deve emergere dall'atto quindi per esempio si deve specificare se il trasferimento del bene avviene a titolo di vendita o donazione, ma nel nostro ordinamento possibile produrre effetti a prescindere dalla causa il caso della cambiale. In cui per esempio io dovr pagare a un terzo anche se viene meno la causa che ha legato la cambiale a un terzo se per esempio io non ricevo la merce ma devo pagare la cambiale lo stesso e poi vedermela con il venditore. Si parla di astrazione sostanziale, intesa come autonomia del negozio dal requisito della causa. Accanto ad essa va segnalato il diverso fenomeno della astrazione processuale dalla causa, quale autonomia della pretesa dall'onere di provare la causa del negozio e cio consiste nell'inversione dell'onere della prova, per esempio ordinariamente, chi agisce per l'adempimento di una obbligazione tenuto a dimostrare una valida causa del contratto tranne nel caso in cui la legge esclude tale onere e perci non richiesta l'esistenza di una causa valida. I MOTIVI La causa pertanto, profilo oggettivo del contratto e costituisce un elemento comune alle parti, poich essa unica per entrambi i contraenti. Si distingue cos dai motivi e cio dalla finalit individuale, dalle utilit specifiche. Ma essi anche se noti alla controparte, rimangono giuridicamente irrilevanti. Occorre dire che per i motivi possono essere rilevanti nella struttura contrattuale cio se inserisco una clausola condizionale, per esempio compro la bottiglia a condizione che riesca ad ottenere la licenza, inoltre il motivo rilevante se esso illecito o erroneo. Il motivo rende nullo il contratto quando esso sia comune a entrambi le parti e determinante dal consenso Quindi se vendo una tipografia a un prezzo esorbitante perch so che il compratore se ne servir per falsificare dei documenti, e le parti hanno concluso il contratto esclusivamente per tale motivo (1345). Mentre l'errore sui motivi, rileva nella donazione e nel testamento: l'atto annullabile se il donante o il testatario sia entrato a far parte di una posizione per errore. Infine non costituisce un semplice motivo la presupposizione. Per esempio mi assicuro la possibilit di istallare un'antenna parabolica sul tetto di un edificio e poi mi viene negata l'autorizzazione dal comune. Sono tenuto a pagare il consenso pattuito? in questo caso si ha lo scioglimento del contratto dove tale circostanza venga meno. L'OGGETTO DEL CONTRATTO Anche l'oggetto un requisito essenziale del contratto, anche se di esso non abbiamo una nozione precisa. Per oggetto deve intendersi il contenuto e cio l'insieme delle disposizioni contrattuali (Es. determinazione del bene comprato e del prezzo). L'oggetto deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile (1346) Possibilit dell'oggetto significa, analogamente quanto s' visto per l'obbligazione, che esse devono essere realizzabili con l'impiego della diligenza media. L'impossibilit originaria dell'oggetto comporta la nullit del contratto;

l'impossibilit sopravvenuta (cio intervenuta dopo la stipulazione del contratto) comporta la risoluzione Liceit dell'oggetto significa che esso non deve essere contratto a norme imperative, all'ordine pubblico, al buon costume. Determinatezza significa che l'oggetto gi specifico con sufficienti indicazioni: questa automobile, quella casa. sufficiente, che l'oggetto sia determinabile, cio che possa essere determinato in base ai criteri fissati dalla legge o dalle stesse parti. (1349). In particolare, quando le parti abbiano fatto rinvio alla determinazione di un terzo. Si parla di arbitraggio, che l'atto di determinazione del contenuto del contratto effettuato da un terzo, detto arbitratore. Infine, a determinare l'oggetto del contratto concorrono anche le clausole d'uso e cio le condizioni contrattuali usualmente praticate dagli operatori economici in un determinato settore di affari (1340).

LA FORMA La forma costituisce elemento del contratto solo nei casi specificamente previsti dalla legge (1325). Ebbene, la forma il modo di manifestazione della volont negoziale, la modalit con cui detta volont viene esternata. Si parla di manifestazione tacita quando la volont si desume indirettamente da un comportamento concludente (salgo sull'autobus e concludo un contratto di trasporto. In alcuni casi la forma richiesta a pena di nullit (1325), costituisce cio un elemento essenziale, e in mancanza il contratto nullo. Clausole accidentali del contratto LA CONDIZIONE La condizione la clausola che subordina gli effetti del contratto a un avvenimento futuro e incerto (1353). La condizione si dice sospensiva se sospende l'efficacia del negozio fino a che l'evento non si verificato (ti do il mio studio a condizione che tu ti iscriva all'albo). La condizione risolutiva se essa fa venir meno gli effetti gia prodottisi al verificarsi dell'evento (compro la bottiglia, ma se non otterr la licenza di commercio e il contratto si risolver. La clausola condizionale o condizione volontaria, e perci il mezzo con cui i contraenti possono attribuire rilievo ai motivi. Accanto alla condizione volontaria si segnala la condizione legale: essa la condizione posta dalla legge. (condizione legale per l'efficacia di una donazione a favore di un nascituro non concepito la sua nascita. L'EVENTO DEDOTTO IN CONDIZIONE L'evento dedotto in condizione deve essere anzitutto futuro e incerto: esso cio non deve ancora essersi verificato e dev'essere dubbio se si verificher o no. In ordine al tipo di evento, la condizione si distingue in causale se il suo avvenimento dipende dal caso, e potestativa, quando il verificarsi dipende dalla volont di una delle parti. L'evento deve essere possibile e lecito. La condizione impossibile rende il contratto nullo visto che non potr mai

verificarsi. La condizione illecita quando contraria a norme imperative al buon costume essa rende nullo il contratto. PENDENZA DELLA CONDIZIONE La pendenza della condizione caratterizzato dal fatto che le parti, il cui acquisto condizionato a un certo evento, non ha un diritto pieno e completo: titolare piuttosto di una aspettativa. Cio la situazione protetta in vista della possibilit dell'acquisto di un diritto e nella misura necessaria a garantire tale eventualit (1356). La legge dispone che ciascuna delle parti deve comportarsi secondo buona fede per conservare integre le ragioni dell'altra. L'AVVERAMENTO DELLA CONDIZIONE Si ha l'avveramento della condizione quando si verifica l'evento completo. L'avveramento risolve la situazione di incertezza e rende il contratto definitivamente efficace o inefficiente. Essa ha effetti retroattivi cio come se il contratto avesse prodotto i propri effetti fin dal tempo della sua stipulazione. La retroattivit non un carattere necessario della clausola condizionale essa pu essere esclusa dalla volont. (1360) Il termine il momento dal quale o fino al quale si produrranno effetti. Caratteristica del termine di essere stabilito in relazione a un'evento futuro e certo. La differenza maggiore fra termine e condizione passa sul carattere di certezza- incertezza dell'evento. IL MODO NEI NEGOZI GRATUITI Il modo un limitazione apposta a una attribuzione gratuita. Ad esempio dono un'edificio al vescovo con l'onere di destinarlo a centro di accoglienza, quindi il modo un obbligo giuridico che grava sul beneficiario di una attribuzione gratuita e che viene a limitare e ridurre il valore del beneficio. Anche la clausola modale costituisce un mezzo col quale si attribuisce rilevanza a particolari motivi o finalit dell'autore del negozio, la sua caratteristica che pu essere inserita solo nei negozi gratuiti. LA CLAUSOLA PENALE E LA CAPARRA La clausola penale una determinazione anticipata e forfetaria del risarcimento per il caso di inadempimento o ritardo (1382). Mentre la caparra cofirmataria la somma consegnata a una parte al momento della conclusione del contratto, a conferma del vincolo contrattuale e a titolo di acconto sulla prestazione dovuta (1385). Inoltre la caparra pu essere un titolo di risarcimento nel caso in cui si abbia l'inadempimento da parte di chi ha dato la caparra. Ove invece sia inadempiente l'altra parte la contro parte potr chiedere il doppio della caparra (1385). La caparra penitenziale che la somma consegnata a una parte al momento della conclusione del contratto a titolo di corrispettivo per il futuro eventuale recesso dell'esercizio del diritto di recesso attribuito alla controparte, mentre la multa penitenziale, caratterizzata dal fatto che la facolt di recesso non accompagnata dalla consegna immediata della somma di denaro, bens dalla previsione dell'obbligo di pagare un multa se e quando le parti decido di recedere (1373) Invalidit del contratto

VALIDIT E INVALIDIT DEL CONTRATTO Quando il contratto conforme ai requisiti stabiliti dalla legge si dice che esso valido, e si parla di validit del contratto per indicare la sua conformit alle regole dettate dalla legge. La validit del contratto presupposto o condizione perch l'atto possa conseguire gli effetti stabili e definitivi. Viceversa si avr invalidit del contratto, quando esso non sia regolarmente formato, quando manchi o sia illecito uno dei suoi elementi. L'invalidit, perci la sanzione che colpisce, l'atto giuridicamente irregolare e comporta l'inidoneit dell'atto a conseguire gli effetti cui diretto, per esempio la vendita nulla non produce il trasferimento della propriet. Si distinguono tre forme o specie di invalidit: La nullit, l'annullabilit, la rescindibilit. La nullit la forma di invalidit che ha carattere generale, nel senso che essa consegue a tutte le ipotesi in cui il negozio e contrario a norme imperative e ci comporta la nullit del contratto. L'annulabilit e la rescindibilit sono forme di invalidit, che conseguono solo nei casi previsti dalla legge. Bisogna fare una distinzione tra invalidit e inefficacia che rappresenta la sanzione prevista in linea di principio. Infatti il negozio nullo fin dall'inizio e radicalmente inefficace, mentre il negozio annullabile e il contratto rescindibile sono all'inizio provvisoriamente efficaci, ma essa pu venir meno a seguito dell'annullamento o dalla rescissione pronunciata dal giudice. LA NULLIT La nullit la forma generale e pi grave di invalidit del contratto che comporta la radicale e definitiva inefficacia dell'atto. la forma pi grave di invalidit perch prevista a tutela di interessi generali, essa inoltre irreversibile, in quanto presa coscienza della violazione degli atti non consentito rimediare al vizio salvo diversa disposizione della legge , quindi si dice che il contratto nullo quando manca o illecito uno dei suoi requisiti essenziali (1418). MANCANZA DEI REQUISITI Il contratto nullo quando manca uno dei suoi requisiti o elementi essenziali: causa, oggetto, forma richiesta, accordo delle parti. Alcune volte possibile che invece di esservi una mancanza vera e propria essa sia insufficiente inadeguata determinazione. MANCANZA DELL'ACCORDO Infine pu mancare l'accordo tra le parti. Si sempre affermato che il contratto nasce dall'accordo tra le parti che rappresenta una dichiarazione di volont. Rappresenta una dichiarazione una manifestazione esterna di tale intento negoziale, ma solo la dichiarazione non basta, occorre che essa sia sostenuta da un'effettiva volont del dichiarante. Ora visto che il negozio una dichiarazione di volont, quando la volont manca il negozio nullo. Si possono avere due ipotesi fondamentali: mancanza di volont, e divergenza tra volont e dichiarazione. Una vera e propria mancanza di volont si ha nei casi di dichiarazione non seria, come la dichiarazione fatta per scherzo o per fini didattici. Essa manca anche in caso di violenza fisica, quando cio la volont inesistente. Mentre si ha divergenza tra volont e dichiarazione nei casi di errore ostativo e di simulazione. L'errore ostativo l'errore commesso nell'emettere la dichiarazione: voglio scrivere 1100 e scrivo 1010, qui manca la volont e l'atto

dovrebbe essere nullo, ma la legge vuole vedere se la contro parte si accorta della divergenza tra volont e dichiarazione. L'altra ipotesi di divergenza tra volont e dichiarazione quella della simulazione: dichiaro di donare a Tizio invece voglio arricchire Caio INESISTENZA DEL CONTRATTO L'accordo dunque un elemento essenziale e se esso manca il contratto nullo. In vero per parlare di nullit di un contratto per mancanza del consenso delle parti occorre pur sempre che un parveza di accordo contrattuale vi sia: diversamente non vi sar un'atto nullo, bens inesistente. Cos se offro di vendere un bene 100 Euro e tizio dichiara di accettare in donazione il contratto non nullo, ma inesistente ILLICEIT DEL CONTRATTO Il contratto nullo quando illecito, quando cio contrario alle norme imperative, all'ordine pubblico e al buon costume. La contrariet a norme imperative dovrebbe essere chiara dopo quanto si detto e non richiede perci specifica trattazione. L'ordine pubblico l'insieme dei principi fondamentali e inderogabili dell'ordinamento giuridico. Si tratta cio di quei principi irrinunciabili che costituiscono la base stessa dell'ordinamento e della convivenza sociale, sono principi di ordine pubblico: la libert di pensiero e di espressione, la libert di culto e di associazione, la libert di sposarsi o non sposarsi. Il buon costume l'insieme dei principi morali comunemente accolti nella societ. Esso indica le regole e le esigenze etiche correnti sia in ordine di pudore e sessuale, sia nella sfera dell'onest e della correttezza. L'AZIONE DI NULLIT La sanzione della nullit opera automaticamente, per effetto dell'obiettivo contrasto dell'atto con una previsione normativa, e perci il contratto nullo inefficace fin dall'origine. Pertanto l'azione di nullit l'azione con cui si fa valere in giudizio l'irregolarit dell'atto: il giudice dovr solo accertare che il contratto impugnato sia effettivamente nullo e la dichiarativa pronuncia sar una sentenza dichiarativa. Essa non modifica la realt giuridica preesistente, ma afferma che nessuna modificazione stata possibile. La sentenza che dichiara nulla accerta che fin dall'inizio nessun effetto si prodotto. La nullit pu essere fatta valere da chiunque vi ha interesse (1421). Quindi non solo le parti ma chi ha un interesse giuridicamente rilevante pu agire per far dichiarare. L'azione di nullit imprescrittibile: pu essere fatta valere dal giudice senza limiti di tempo, tuttavia l'art 1422 fa salvi gli effetti dell'usucapione e della prescrizione delle azioni di rivendicazione. RECUPERO DEL CONTRATTO NULLO La nullit una forma di invalidit insanabile: non si pu rimediare cio al difetto dell'atto, che rimane definitivamente viziato non essendo suscettibile a sanatorie, non ammissibile la convalida dell'atto. Le parti possono solo fare una nuova rinnovazione del contratto, e cio stipulare un nuovo negozio, evitando il difetto che ha dato luogo all'annulabilit. Sar peraltro un nuovo contratto, e gli effetti anche con riguardo ai terzi, prenderanno via dalla nuova data in cui esso sia compiuto. Ferma l'insanabilit del negozio nullo si possono avere delle forme di recupero sul atto nullo fondato si hanno due ipotesi l'ipotesi di nullit parziale e di conversione.

La nullit parziale la nullit che riguarda solo una parte o clausola del contratto. Ad esempio nel vendere un terreno mi riservo la propriet degli alberi di frutto in violazione dell'articolo 956, in tal caso chiaro che detta clausola non potr avere effetti, in quanto in contrasto con la legge, Ma la nullit rimane limitata alla singola clausola e si comunica all'intero contratto? Dipende soprattutto dalla importanza oggettiva della clausola all'interno del contratto. Tutto dipende dal fatto che se le parti avrebbero concluso quel contratto o no. La regola costituisce applicazione del principio di conservazione del contratto. La conversione invece la trasformazione legale del contratto nullo in un contratto diverso e valido. Secondo l'art. 1424, il contratto nullo pu produrre gli effetti di un contratto diverso qualora le parti lo avrebbero voluto per esempio l'usufrutto di una casa nullo senza la forma scritta, ma pu produrre gli effetti di una locazione se si pu ritenere che le parti l'avrebbero stipulato se avessero conosciuto la nullit del primo. Si noti che la conversione opera automaticamente per legge sulla base di due estremi: La sussistenza di requisiti di sostanza e di forma di un altro contratto L'obiettiva congruit tra gli effetti del nuovo contratto e lo scopo perseguito dalle parti. La conversione non richiede alcuna dichiarazione di volont attuale indipendente da essa L'ANNULABILITA' L'annulabilit una forma di invalidit meno grave della nullit. Il negozio annullabile provvisoriamente efficace, ma si tratta di una efficacia precaria: gli effetti possono venir meno a seguito di sentenza di annullamento, su domanda della parte tutelata. A differenza della nullit che garantisce interessi generici, l'annulabilit garantisce interessi individuali e questo spiega la minore efficacia rispetto alla nullit. Infatti in questa situazione sono cause di annullamento di un contratto ad es. la minore et del contraente. Tale forma di invalidit sancita a garanzia di interessi non omogenei e non inquadrabili in una categoria unitaria: pu dirsi soltanto, ma in via generica, che si sancita l'annulabilit quando parsa eccessiva la sanzione della nullit. Essa rappresenta una forma speciale di invalidit: cio non ha portata generale come la nullit e si limita a ipotesi specificatamente previste. Alcune figure di annulabilit si configurano come generali, non attenendo a specifici negozi o conflitti d'interesse. In particolare l'annullamento si configura come il rimedio offerto dalla legge a tutela della volont: precisamente l'annulabilit prevista per i casi di incapacit di agire e di vizi della volont. L'INCAPACIT DI AGIRE Il negozio annullabile, anzitutto, nel caso di incapacit di una delle parti, legale o naturale. (1425) L'incapacit legale di agire la condizione in cui si trova il minore d'et e l'interdetto. Essi non possono esercitare i diritti e in genere compiere atti giuridici; a tali esigenze devono invece provvedere i loro legali rappresentati. La legge provvede allora ai casi in cui , l'incapace abbia posto in essere atti a lui vietati. Cos possono essere annullati su richiesta dell'incapace o del suo rappresentante, possono essere anche annullati gli atti compiuti dal minore e dall'interdetto e gli atti di straordinaria amministrazione compiuti dall'inabilitato. L'annullamento prescinde dalla circostanza che l'atro

contraente conoscesse la condizione d'incapacit. Quindi l'esigenza di tutela dell'incapace appare perci preminente rispetto alla protezione dell'altrui affidamento salvo solo il caso in cui il minore con raggiri abbia occultato la sua minore et. L'annullabilit prevista per il caso di incapacit naturale che la condizione di chi sebbene non interdetto, sia stato incapace di intendere e di volere al momento in cui ha posto in essere un atto giuridico. In particolare per l'annullamento dei contratti occorre dimostrare la mala fede dell'altro contraente. I VIZI DEL CONSENSO I vizi del consenso, come li denomina il codice sono alterazione della volont negoziale che si mostra in maniera distorta Un esempio l'errore che consiste in una falsa conoscenza della realt che determina una delle parti a un contratto che non avrebbe voluto senza l'errore. Ad esempio compro un quadro ritenendo che fosse l'originale invece non lo . L'errore causa di annullamento del contratto a condizione che esso sia essenziale e riconoscibile dall'altro contraente (1428). L'errore riconoscibile quando una persona di normale diligenza avrebbe potuto rilevarlo, tenuto conto del contenuto del contratto delle circostanze o della qualit dei contraenti. (1431). Quindi necessario e sufficiente che l'altro contraente avrebbe potuto accorgersi dell'errore. L'errore essenziale quando determinante del consenso: quando cio la parte non avrebbe contratto senza l'errore in cui caduta. In mancanza di tale estremo l'errore non rende annullabile il contratto. L'articolo 1429 elenca alcuni casi tipici di errore essenziale che, non devono ritenersi tassativi e che l'errore cade sempre su un elemento interno del contratto e non su circostanze o fatti ad esso esterni. Secondo l'articolo 1429 e 1430 l'errore essenziale quando cade: Sulla natura o sull'oggetto del contratto (credo di acquistare un ricambio originale e invece si tratta di un ricambio comune) Su una qualit della prestazione in concreto essenziale per il contraente (pane comune invece di pane dietetico) Sull'identit o sulla qualit dell'altro contraente, sempre che esse sia da ritenere determinanti dal consenso Sulla qualit della prestazione che non soddisfa proporzionalmente l'interesse del contraente. Il semplice errore di calcolo da origine a una mera rettifica. infine rilevante l'errore di diritto purch esso sia stato la ragione unica o principale del contratto (1429). Per errore di diritto si intende l'errore che cade sull'esistenza o sul contenuto di una norma giuridica. Non si tratta di invocare l'ignoranza della legge, ma si tratta del fatto che l'ignoranza di una norma mi induce a valutare erroneamente una certa situazione e sulla base di tale valutazione erronea, mi induco a stipulare un contratto. Ad esempio compro un'anfora antica credendo che sia liberamente esportabile. Ebbene chiedendo annullamento del contratto non intende sottrarsi alla legge, ma vuole rispettarla. Ora la rilevanza dell'errore di diritto attribuisce indirettamente rilevanza ai motivi, precisamente all'intenzione del soggetto di esportare o rivendere il bene. Il dolo invece un inganno che induce in errore l'altro contraente. Ad esempio esigendo un falso documento. Il dolo causa di annullamento del contratto quando i raggiri sono stati tali che l'altro contraente non avrebbe stipulato

(1439): il dolo cio deve essere determinante nel consenso. Il dolo che rileva come vizio della volont, un vero e proprio inganno o raggiro, posto in essere maliziosamente proprio al fine di ingannare uno dei contraenti. Quello di cui finora s' parlato e il dolo detto commissivo, perch suppone un atto, la commissione di una qualche azione atta ad ingannare. La rilevanza del dolo, quindi il dolo determina una falsa convinzione in una delle parti che altera il processo formativo della sua volont. Ove si consideri tuttavia che il dolo implica la malizia o intenzione di ingannare si comprende il pi rigoroso trattamento di questa fattispecie: in particolare, se pure fermo il requisito che l'errore sia stato determinante della stipulazione, non si richiede anche che l'errore sia essenziale e ben pu riguardare elementi estranei al contratto, in particolare i motivi. La violenza la minaccia di un male ingiusto e notevole, alla persona o ai beni del contraente o di terzi, esercitata al fine di estorcere il consenso a un determinato contratto o negozio (1435). Caratteristica della violenza e perci la pressione psicologica esercitata sul soggetto. Se il minacciato cede, viene alterato il processo formativo della volont che senza la minaccia si sarebbe manifestato in modo diverso. Per sottolineare tale violenza che da luogo a un vizio del volere viene chiamata psichica o morale, con ci evidenziandosi che essa agisce sulla sfera psichica. la minaccia perci deve essere seria cio deve fare impressione sopra una persona sensata. Coerente con tale impostazione abbiamo la regola del timore reverenziale, e cio della condizione psicologica di soggezione verso persone autorevoli o influenti. La seriet della minaccia va valutata anche in relazione al male minacciato. Esso deve riguardare anzitutto la persona o i beni del contraente o delle persone a lui vicine (1436). E soprattutto il male minacciato deve essere ingiusto e notevole. notevole quando il danno rilevante. ingiusto quando lede un interesse protetto dalla legge. L'AZIONE DI ANNULLAMENTO L'azione di annullamento la domanda giudiziale diretta a far annullare il contratto. Essa spetta alla parte nel cui interesse stabilita dalla legge (1441). Dunque a differenza dall'azione di nullit, che pu essere proposta da chi vi abbia interesse, l'iniziativa riservata al soggetto tutelato. La caratteristica dell'annulabilit come rimedio diretto alla tutela di un interesse particolare, la cui valutazione in concreto rimessa alla discrezione della parte tutelata. L'azione si prescrive in cinque anni decorrenti dal momento in cui cessato lo stato di incapacit ovvero si scoperto il dolo, l'errore o cessata la violenza (1442). Trascorso tale periodo non pi possibile un'azione autonoma, diretta a far annullare l'atto. EFFETTI ANNULLAMENTO effetto annullamento la eliminazione del contratto e la caduzione del rapporto giuridico sorto da esso. Con la sentenza di annullamento, il contrattoatto viene travolto e, viene meno con effetto retroattivo. Essa una sentenza costitutiva perch essa va riportata l'eliminazione del contratto atto e la caduzione del rapporto, mentre ha effetto retroattivo cio come se il contratto non fosse mai stato stipulato, non si tenuti ad eseguirlo e la prestazioni eventualmente adempiute vanno restituite. Facciamo l'esempio il caso che in seguito di minacce tizio abbia venduto un fondo rustico a Caio e che questi l'abbia poi rivenduto a Sempronio. Annullata la prima vendita e

venuto meno perci di diritto di Caio secondo la regola generale dovrebbe venir meno anche il diritto di sempronio. CONVALIDA DEL CONTRATTO ANNULLABILE A differenza del contratto nullo, il contratto annullabile pu essere sanato tramite la convalida. La convalida perci un atto di conferma del contratto annullabile proveniente dal contraente al quale spetta l'azione di annullamento (1444). Si richiede per che il soggetto sia in condizione di stipulare un valido contratto: deve cio essere cessata l'incapacit o la violenza. La convalida un atto negoziale e la relativa dichiarazione di volont, secondo le regole, pu essere espressa o tacita. La convalida tacita un comportamento concludente, incompatibile con la volont di chiedere l'annullamento, da cui si desume l'intento di convalidare l'atto. La convalida espressa un'esplicita dichiarazione di voler convalidare il contratto, accompagnata dalla menzione dell'atto e della causa che lo invalida. La rescindibilit una forma particolare di invalidit contrattuale che si avvicina alla annullabilit. Il contratto pu essere rescisso quando stato concluso a condizioni inique per la condizione di alterata libert del volere di uno dei due contraenti, pu aversi rescissione quando le condizioni inique sono state determinate dallo stato di bisogno o dallo stato di perci. L'azione di rescissione spetta solo alla parte che si sia trovata nello stato di pericolo o di bisogno, a differenza annullamento si prescrive in un anno dalla conclusione del contratto e non ammessa convalida. Rescissione per stato di pericolo rappresenta la particolare condizione del soggetto che contrae per la necessit di salvare s o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona (1447), mentre si ha rescissione per stato di bisogno la condizione di seria difficolt economica o finanziaria in cui versa una parte. La lesione una specifica sproporzione vendo un appartamento a 100.000 mentre ne vale pi di 200.000. Effetti del contratto GLI EFFETTI DEL CONTRATTO Il contratto ha forza di legge tra le parti. Vi sono effetti fondamentali che consistono nel vincolo che si instaura tra le parti e che ben pu dirsi generale in quanto consegue nei limiti propri del rapporto. Sono invece effetti finali quegli effetti volti a soddisfare gli interessi specifici che le parti hanno inteso regolare col contratto, inoltre abbiamo contratti a effetti obbligatori e a effetti reali. Sono a effetti obbligatori quelli da cui derivano obbligazioni in capo ai contraenti. Cio quegli effetti che obbligano una o entrambe le parti a un qualche attivit o comportamento necessario per la realizzazione del risultato previsto (costruire l'edificio). Si dice a effetti reali i contratti che producono l'immediato trasferimento del diritto in capo alla controparte, esempio la vendita di cosa determinata. Il recesso un atto unilaterale recettizio col quale si esercita il diritto potestativo di determinare lo scioglimento del rapporto. Lo scioglimento e cio la cessazione della sua efficacia, richiede il consenso di entrambi i contraenti ovvero che ricorra una delle cause previste dalla legge. Il contratto e i terzi LA RELATIVIT' DEGLI EFFETTI DEL CONTRATTO

Il contratto ha forza tra le parti, rispetto a terzi non produce effetti salvo nei casi previsti dalla legge. Questo perch l'articolo 1372 esprime il principio per cui il contratto non avvantaggia ne crea pregiudizio a terzi. Per esempio alcune volte pu accadere che il contratto tra le parti modifichi le posizioni giuridiche con i quali anche i terzi vengono a contatto. Per esempio io ho un contratto di locazione e il proprietario del bene vende il bene ad un altro soggetto. In questo caso io sono il terzo il contratto ha effetto anche su di me. Un altro esempio il caso in cui un bene viene venduto prima a Tizio e poi a Caio che succede in questo caso? si pone il problema generale dell'opponibilit dei contratti. Come risolviamo il conflitto tra pi acquirenti di uno stesso diritto la legge li risolve in diversi modi: Se si tratta dell'acquisto di diritti reali su beni mobili, il conflitto si risolve in base alla regola sul possesso titolato di beni mobili, cio prevale colui che ha conseguito per primo il possesso ed ha avuto un titolo valido anche se in data posteriore (1153) Trattandosi dell'acquisto di diritti reali su beni immobili o su mobili registrati ha effettuato per primo la trascrizione del suo acquisto. Se si tratta dell'acquisto di diritti personali di godimento. IL CONTRATTO A FAVORE DI TERZI possibile, anche una efficacia diretta del contratto nei confronti di terzi, ma solo quando si tratti di effetti favorevoli, Questo il contratto a favore di terzi, nel quale i contraenti prendono il nome, di stipulante e promittente. Per effetto di tale contratto un soggetto estraneo al contratto stesso acquista il diritto di pretendere una prestazione dal promittente (1411). Il terzo acquista il diritto per effetto della stipulazione a suo favore e cio come diretta conseguenza del contratto, il terzo pu dichiarare di voler profittare della stipulazione, ma tale situazione non vale a renderlo parte del contratto, ma rende irrevocabile la stipulazione a suo favore. IL CONTRATTO SIMULATO Si ha simulazione quando le parti fingono di stipulare un contratto, ma in realt non ne vogliono gli effetti, ma vogliono effetti diversi. Questo risultato viene raggiunto affiancando alla dichiarazione una contro dichiarazione nella quale si chiarisce il reale intendimento. Ad esempio Tizio e Caio stipulato una compravendita, ma in realt il venditore non vuole privarsi della propriet del bene e ne il compratore vuole acquistare il bene. In questa situazione il simulato alienante rimarr propriet del bene, il simulato acquirente non dovr pagare il prezzo . Ma la simulazione pu essere relativa: si stipula una vendita, ma a accanto a questa le parti redigono un atto in cui chiariscono che il loro intento di realizzare una donazione. Le ragioni che spingono a una simulazione sono le pi varie sia lecite che non. Per esempio alieno simultaneamente i miei beni per sottrarli all'esecuzione dei creditori, l'elemento comune la creazione di uno schermo della realt contrattuale apparente destinata a valere per i terzi EFFETTO DELLA SIMULAZIONE TRA LE PARTI Gli effetti tra le parti dell'atto simulato sono congrui alla natura del negozio quale atto che nasce dalla volont degli interessati: In linea di principio il negozio simulato lecito e produce gli effetti realmente voluti. Quindi prendiamo il caso della simulazione assoluta non si produce alcun effetto visto

che le parti non lo vogliono. Le parti possono agire in giudizio per far dichiarare la simulazione senza limiti di tempo in caso di simulazione assoluta e entro 10 anni in caso di simulazione relativa EFFETTI DELLA SIMULAZIONE RISPETTO A TERZI La regola generale dettata nell'articolo 1415 i terzi controinteressati possono far valere la simulazione quando essa pregiudica i loro interessi, la seconda regola sempre sancita all'articolo 1415 afferma che la simulazione non pu essere opposta a terzi che in buona fede hanno acquisito i diritti dal titolare apparente. Un'atra situazione tra terzi quella del conflitto tra creditori l'articolo 1416 afferma che i creditori del simulato alienante sono preferiti a quelli del acquirente se i loro crediti sono di data anteriore alla simulazione, questo perch nel momento in cui gli stato fatto il credito, il simulato alienante risultava ancora titolare dei beni e questo rappresentava una garanzia per il creditore. IL CONTRATTO FIDUCIARIO Esso si differenzia dalla simulazione, in quanto si realizza un'attribuzione effettiva a un soggetto, ma in vista di uno scopo ulteriore al contratto. Ad esempio temendo una confisca dei beni li vendo a un amico con l'intesa che questi me li restituisca una volta cessato il pericolo, in questo caso l'effetto realmente voluto, ma rappresenta uno strumento. La rappresentanza LA RAPPRESENTANZA La rappresentanza diretta il potere di compiere atti giuridici in nome e nell'interesse del rappresentato. tale potere conferito dalla legge o dall'interessato. Il rappresentante non solo agisce nell'interesse di un altro, ma anche in suo nome: manifesta cio espressamente la persona per conto della quale compie l'atto e ne spende il nome. La rappresentanza un istituto di carattere generale, ammissibile sia nei contratti, sia negli atti unilaterali. Fonte del potere di rappresentanza la legge sia la volont privata. La capacit legale conferita dalla legge ad esempio nell'ipotesi di incapacit legale. RAPPRESENTANZA INDIRETTA La rappresentanza indiretta o interposizione gestoria indica una forma di collaborazione nell'altrui attivit giuridica che presenta alcuni punti di contatto con la rappresentanza vera e propria pur differenziandosi da essa. L'interposizione gestoria caratterizzata dall'agire di un soggetto nell'interesse altrui, ma non in nome proprio. Quindi il rappresentante diviene parte sia formale sia sostanziale del contratto, che produrr effetti in capo al rappresentante stesso. Questo pu avvenire quando non desidero far sapere che sono interessato a un certo affare e incarico un'altra persona. La rappresentanza volontaria conferita dall'interessato con un apposito negozio, la procura. Si tratta di un atto unilaterale, che serve a far conoscere ai terzi che il delegato ha il potere di compiere atti giuridici in nome del delegante. La delega specifica se si riferisce a singoli affari o generica se si riferisce ad atti generici. Il potere di rappresentanza si estingue per cause attinenti sia alla procura, sia al rapporto interno di gestione tra i rappresentanti, quindi la revoca sempre possibile, salvo nel caso che il potere sia conferito anche nell'interesse del rappresentante. Altre cause di

estinzione sono la sopravvenuta incapacit o il fallimento del rappresentante, la scadenza del termine, il compimento dell'affare per il quale il potere stato conferito. CONFLITTO D'INTERESSE Se il rappresentante invece di perseguire l'interesse del rappresentato persegue il proprio interesse l'atto si dir compiuto in conflitto di interesse col rappresentato e la legge lo valuta come abuso di potere rappresentativo e se il conflitto era a conoscenza del altro contraente il contratto annullabile. L'articolo 1398 denomina rappresentanza senza potere il caso di chi contratta come rappresentante di un soggetto senza averne i poteri o eccedendo i limiti delle facolt conferitegli. Il contratto concluso dal falso rappresentante, non nullo, ma pu accadere che si abbia la ratifica cio possibile che l'interessato lo trovi vantaggioso e lo approvi. L'esecuzione del contratto la risoluzione Il contratto efficace deve essere eseguito: devono cio adempiersi le obbligazioni previste. I criteri che presiedono all'esecuzione del contratto sono gli stessi che si sono veduti in tema di adempimento delle obbligazioni tenuto conto peraltro l'obbligo della buona fede, espressamente richiesto dalla legge nell'esecuzione del contratto, quindi diligenza e buona fede sono perci i fondamentali criteri di condotta per la esecuzione del contratto. Una volta che il contratto sia stato eseguito esso ha adempiuto la sua funzione LA RISOLUZIONE La legge prevede allora alcuni rimedi per il caso in cui nei contratti a prestazioni corrispettive venga meno il ricordato Sinallagamma contrattuale, cio nei contratti a prestazioni corrispettive ciascuna delle prestazioni funzione dell'altra per esempio devo pagare il prezzo della cosa acquistata in quanto il venditore me ne fa acquistare la propriet, si parla di difetto funzionale della causa. Se manca tale requisito vi un rimedio unilaterale che la risoluzione del contratto che lo scioglimento del rapporto contrattuale per cause successive alla sua stipulazione, La risoluzione del contratto prevista nei casi di inadempimento, impossibilit sopravvenuta, eccessiva onerosit. Come vedremo la risoluzione pu operare di diritto, automaticamente al verificarsi di determinati presupposti, ovvero tramite sentenza di giudice. RISOLUZIONE PER INADEMPIMENTO La risoluzione per inadempimento lo scioglimento del rapporto determinato dall'inadempimento imputato a una delle due parti. Per avervi la risoluzione necessario che l'inadempimento sia grave, cio sia di non scarsa importanza. Possono esservi due tipi di risoluzione per inadempimento: Risoluzione giudiziale. si realizza con sentenza del giudice a seguito di domanda dell'interessato, e previa verifica della sussistenza dei presupposti per la risoluzione stessa e in particolare della gravit dell'inadempimento. La sentenza ha valore costitutivo cio lo scioglimento del rapporto giuridico si ha al momento della pronuncia e per effetto di essa Risoluzione di diritto pu verificarsi nei seguenti casi:

1. Diffida ad adempiere il caso in cui uno dei contraenti intima per iscritto alla controparte di adempiere entro un certo termine, con l'avvertenza che in mancanza il contratto si intender risolto. 2. Termine essenziale: l'ipotesi in cui un adempimento tardivo sarebbe del tutto inutile per la controparte, in tal caso si ha la risoluzione, ma anche possibile che il contraente voglia l'esecuzione del contratto e quindi deve darne comunicazione, in mancanza di essa il contratto risolto 3. Clausola risolutiva espressa la clausola contrattuale in cui si prevede che in caso di inadempimento di una determinata obbligazione, il contratto si risolver automaticamente, vi solo bisogno di una comunicazione e in quel momento il contratto risolto. RISOLUZIONE PER IMPOSSIBILITA' SOPRAVVENUTA Nel contratto a prestazione l'impossibilit sopravvenuta della prestazione causa di risoluzione automatica e immediata, del contratto, in questo caso la colpa non imputabile al contraente debitore, il quale non pu essere risolto con la diligenza richiesta RISOLUZIONE PER ECCESSIVA ONEROSIT La risoluzione per eccessiva onerosit pu essere chiesta solo se ricorrono le condizioni richieste nell'articolo 1467: Deve trattarsi anzitutto di contraenti a esecuzione differita ovvero a esecuzione continuata o periodica. Occorre poi che l'onerosit sia eccessiva cio deve superare l'alea normale del contratto, quell'ordinario livello di rischio sempre connesso a tutte le operazioni economiche. L'onerosit deve essere dovuta a eventi straordinari e imprevedibile al momento della stipula: tali cio da oltrepassare la sfera di rischi che ciascuno ordinariamente in grado di prevedere. Le promesse unilaterali GLI ATTI UNILATERALI COME FONTE DI OBBLIGAZIONI Le promesse unilaterali ammesse dal codice civile sono la promessa di pagamento e la promessa al pubblico, ricognizione del debito e i titoli di debito: La promessa di pagamento l'impegno unilaterale di effettuare una certa prestazione a favore del destinatario della promessa; Ad esempio " ti pagher un milione il mese prossimo" la ricognizione di debito la dichiarazione unilaterale con cui in soggetto riconosce di essere debitore di una certa somma. Ad esempio ho ricevuto la vs. fattura, ma vi faccio notare che il mio debito ammonta a 1.000 euro. La promessa al pubblico la promessa di una prestazione a favore di chi si trova in una determinata azione Ad es. Mancia competente a chi dar notizie di un cane smarrito. La responsabilit per fatto illecito IL FATTO ILLECITO COME FONTE DI OBBLIGAZIONE Accanto al contratto e alle promesse unilaterali costituiscono fonte di obbligazioni anche i fatti illeciti e cio fatti e atti che cagionano danno ad altri

e sono perci illeciti. I fatti illeciti sono fonte di obbligazione risarcitoria a ripagare il danno cagionato e prende il nome di responsabilit extra contrattuali I requisiti della responsabilit: IL fatto: Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno. Il fatto costituisce il primo elemento della fattispecie e pu consistere in un fatto giuridico in senso stretto (crollo di un muro) sia in un atto giuridico che si qualifichi come illecito. Il danno: consiste nella lesione di un interesse tutelato dalla legge. altre impostazioni preferiscono fare riferimento al pregiudizio, alla modificazione peggiorativa di un bene. Il danno si dice patrimoniale quando il pregiudizio riguarda un bene economico, cio valutabile a denaro, il danno si dice non patrimoniale quando il pregiudizio riguarda un bene della personalit. Ovviamente, non escluso che la lesione di un bene non patrimoniale possa derivare anche un danno economico. La disciplina a riguardo stata caratterizzata per lungo tempo da un netto sfavore verso la risarcibilit del danno non patrimoniale e si afferma che il danno risarcibile nei casi previsti dalla legge. Il danno patrimoniale alla persona si pu dividere in: Danno morale, inteso come dolore sofferenza o dispiacere ed coincide con il vero danno non patrimoniale. Danno biologico inteso come lesione all'integrit psicofisica della persona che rileva indipendentemente dalla sua incidenza sulla capacit di reddito del danneggiamento. L'ingiustizia del danno: il danno inoltre deve essere ingiusto deve cio ledere un diritto o un interesse protetto dalla legge, Il danno deve cio essere ingiusto cio per legge deve violare un diritto assoluto cio per esempio un diritto della personalit. Il nesso di casualit: Inoltre deve esserci un nesso di casualit tra il fatto e l'evento dannoso: questo deve essere conseguenza di quello. Inoltre va evidenziato che se pi persone hanno cagionato danno o debbono rispondere di esso, sono tutte obbligate a risarcire con vincolo di solidariet, pur se diverso sia stato il contributo di ciascuno. Esempio Se Tizio lascia incustodita una pistola e Caio la maneggia incautamente ferendone un terzo, entrambi saranno responsabili per l'intero danno verso il ferito, mentre nei rapporti interni fra corresponsabili la responsabilit si suddivide in proporzione alla gravit delle rispettive colpe e all'entit delle conseguenze che ne sono derivate. Nel dubbio le singole colpe si presumono uguali Il dolo o la colpa: Per importare responsabilit il comportamento deve inoltre essere doloso o colposo (2043). Si ha il dolo quando l'evento dannoso voluto dall'agente come conseguenza della propria azione od omissione. L'evento lo scopo cui diretta l'azione del soggetto. Mentre si ha la colpa quando vi sia negligenza, imprudenza o imperizia, ovvero inosservanza di leggi, regolamenti, ordini. Non rileva il fatto che l'evento dannoso sia stato eventualmente preveduto dall'agente, l'importante che non sia direttamente voluto. L'imputabilit: l'atto dannoso deve essere imputabile al suo autore e cio deve essere commesso con coscienza e volont. Ci significa che l'agente deve aver scelto coscientemente e liberamente di tenere quel certo comportamento che ha cagionato danno. SE il soggetto era sotto la minaccia di una pistola, l'atto

commesso non gli sar imputato. Quindi l'imputabilit allora pu mancare per difetto di coscienza e/o libert di agire nei seguenti casi: Anzitutto non sar responsabile delle conseguenze chi non aveva la capacit di intendere ovvero la capacit di volere al momento in cui ha commesso il fatto. L'incapacit di intendere o di volere esclude dunque l'imputabilit dl fatto chiamando piuttosto a rispondere dei danni chi era tenuto alla sorveglianza del soggetto. In secondo luogo, l'imputabilit esclusa quando l'agente, pur essendo capace non aveva piena libert di scelta La responsabilit esclusa anzitutto quando il comportamento tenuto nell'esercizio di un diritto o nell'adempimento di un dovere. Es. non risponde del danno l'agente di polizia che faccia uso legittimo delle armi nei casi previsti dalla legge. La responsabilit esclusa inoltre quando il danno cagionato per legittima difesa di se o di altri La responsabilit invece soltanto attenuata nello stato di necessit cio quando si agito per la necessit di salvare se o altri dal pericolo. Classico esempio quello dell'automobilista che per non investire un pedone va a sbattere contro un'altra auto LA RESPONSABILIT INDIRETTA L'articolo 2043 fa gravare la responsabilit su colui che ha commesso il fatto: la responsabilit cio personale. Tale regola vale nel diritto penale, ma non sempre nel diritto privato dove sono previste alcune ipotesi in cui la responsabilit incombe su soggetti diversi. Responsabilit dei genitori, dei tutori, dei precettori, per il danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori, delle persone soggette alla tutela. Responsabilit dei datori di lavoro per i danni arrecati dai dipendenti nell'esercizio delle loro incombenze. Ad esempio il medico risponde dei danni causati dall'infermiere suo dipendente nel fare una iniezione

RESPONSABILIT OGGETTIVA La responsabilit oggettiva una sottospecie di responsabilit extra contrattuale caratterizzata dal fatto che non richiesto, nel comportamento del danneggiante, il requisito del dolo e della colpa. Il risarcimento pertanto potr ottenersi sulla base del solo rapporto di casualit tra fatto illecito e danno senza necessit di provare la colpa nell'agente. I danni, sono in certa misura inevitabili e il relativo rischio in buona sostanza socialmente accettato, come uno scotto da pagare per i vantaggi derivanti dall'uso di tali mezzi. Si pensi all'enorme numero di morti e feriti provocato ogni anno dai sinistri stradali. Ipotesi di responsabilit oggettiva le pi importanti ipotesi di responsabilit: 1. Esercizio di attivit pericolose per la sua natura o per natura dei mezzi adoperati per esempio industria chimica, produzione e distribuzione di gas. 2. Circolazione dei veicoli senza guida di rotaie, cio veicoli liberi di muoversi sulla strada senza un percorso prestabilito. Il conducente responsabile dei danni prodotti dalla circolazione del veicolo se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno. Es investo un pedone che attraversava dietro un bus.

3. Responsabilit in solido si ha quando il conducente il proprietario se non prova che la circolazione avvenuta contro la sua volont ma non basta provare il furto, ma occorre che il veicolo fosse chiuso e secondo una parte della giurisprudenza non vi devono essere a bordo documenti di circolazione 4. Cose o animali in custodia: la responsabilit grava su chi utilizza o tiene comunque presso di s cose o animali pericolosi che cagionano danno ad altri, morso di cane. Qui la responsabilit esclusa solo se si dimostra il caso fortuito e cio il sopravvenire di un evento naturale sia del fatto di un terzo (molesta il cane) 5. Rovina di edificio o di una sua parte ad esempio crollo di un balcone, il proprietario responsabile dei danni se non dimostra che la rovina dovuta a cause diversa da difetto di manutenzione o vizio di costruzione 6. Prodotti difettosi. Si tratta di una figura introdotta di recente al fine di superare le difficolt riscontrate nel risarcimento dei danni derivanti ai consumi da prodotti industriali. IL RISARCIMENTO Il risarcimento come gia sappiamo consiste in una prestazione atta a riparare la perdita subita dal danneggiato. La forma ordinaria quella del risarcimento per equivalente, cio effettuata con la prestazione di una somma di denaro pari al valore del pregiudizio. La determinazione della somma si effettua secondo i criteri stabiliti dalla legge (2056) danno emergente e lucro cessante. Quando invece si tratta di danno alle persone che abbia conseguenze permanenti la liquidit pu avvenire anche sotto forma di rendita vitalizia, ma il risarcimento pu avvenire anche in forma specifica cio tramite ripristino della situazione preesistente all'illecito. RESPONSABILIT CONTRATTUALI ED EXTRACONTRATTUALI Nella responsabilit contrattuale sufficiente che il creditore insoddisfatto provi il suo credito e il suo danno: sar il debitore, se vuole evitare condanne a dover provare che l'inadempimento non gli imputabile, mentre nella responsabilit extracontrattuale il danneggiato deve dimostrare non solo l'illecito e l'entit del danno, ma anche la colpa e il dolo di chi ha commesso l'illecito. Infine la responsabilit per fatto illecito soggetta a prescrizione pi breve di quella prevista per l'inadempimento ha il danneggiato pu agire in base a entrambi gli istituti ATTO ILLECITO E ATTO DANNOSO. L'INIBITORIA Nella moderna dottrina evidenziata, nella concreta disciplina dell'istituto, ci che rappresenta fonte di responsabilit sia il fatto illecito sia quello dannoso cio il fatto produttivo di danno. Ma nel nostro ordinamento pu accadere che nell'illecito pu mancare un danno (tizio attraversa il mio fondo senza danneggiare le colture), mentre l'atto dannoso pu in certi casi non essere illecito. Quindi meglio dare ulteriori precisazioni. Con riguardo all'atto illecito, diremo che la qualifica di illiceit derivante dal dato obiettivo della violazione di una norma, non richiedendo altri requisiti. L'atto illecito si qualifica oggettivamente come tale, e la legge prevede mezzi di tutela preventiva e reintegrativa. La misura preventiva diretta a impedire il compimento o ulteriore presecuzione dell'illecito. Azione inibitoria che vieta un certo comportamento.

La misura reintegrativa ha la funzione di reintegrare il soggetto leso nella situazione giuridica alterata, ne sono esempi alcuni diritti relativi ai diritti della personalit. GLI ATTI LECITI DANNOSI Le ipotesi principali di atti leciti dannosi sono quelle di accesso al fondo altrui per riparare o recuperare la cosa propria.

Le obbligazioni nascenti dalla legge GLI ALTRI FATTI TIPIZZATI DALLA LEGGE, CHE COSTITUISCONO FONTE DI OBBLIGAZIONE L'art. 1173 afferma che rappresentano fondi dell'obbligazione anche i fatti idonei a produrle in conformit all'ordinamento giuridico. Tra le pi importanti ricordiamo: La gestione d'affari altrui, il pagamento dell'indebito e l'arricchimento senza causa LA GESTIONE DI AFFARI ALTRUI La legge considera l'ipotesi in cui un soggetto senza esservi obbligato e senza averne il potere, gestisce un affare altrui pu trattarsi sia di un comportamento materiale. Ad esempio Tizio irriga il fondo del vicino, questo pu accadere per esempio l'interessato non in grado di provvedere, perch si trova ammalato o comunque impossibilitato a compiere quel determinato atto, e in questo caso l'atto pu essere considera come un gesto di solidariet. L'articolo 2028 prevede allora che se qualcuno, senza esservi obbligato assume spontaneamente la gestione di un'affare altrui anzitutto obbligato a continuarla fino a quando l'interessato non ritorna. L'interessato a sua volta rimane vincolato alle obbligazioni assunte dal gestore in suo nome e deve rimborsarlo delle spese necessarie, ma requisito importante che l'azione sia stata utilmente iniziata, che cio si presenta vantaggiosa o necessaria al momento in cui iniziata l'attivit. L'ARRICCHIMENTO SENZA GIUSTA CAUSA Si ha l'arricchimento senza giusta causa quando un soggetto consegue un incremento patrimoniale in danno di un altro senza che tale incremento abbia una adeguata giustificazione o causa. Ad esempio mi consegnano una cassa per errore e io in buona fede la consumo senza averne nessun diritto, ma io essendomi arricchito ingiustamente sono tenuto a restituire l'arricchimento o almeno un'indennizzo I contratti di alienazione di beni LA VENDITA La vendita il contratto che ha per oggetto il trasferimento della propriet di una cosa, o il trasferimento di un altro diritto, verso il corrispettivo di un prezzo. Oggetto del contratto un diritto che pu essere sia reale sia di credito e riguarda qualsiasi bene. Il contratto si conclude col compenso: perci un contratto consensuale e la consegna della cosa non necessaria per il trasferimento della propriet che si realizza per effetto del consenso delle parti. Pu aversi per altro una vendita a effetti obbligatori, cio la conclusione

del contratto non comporta l'immediato trasferimento della propriet, bens l'obbligo carico del venditore di procurare l'acquisto in capo al compratore, ne sono esempi: (1478) Vendita di cose future e cio di cose che devono ancora venire ad esistere ad esempio la casa che sar trasferita, in tal caso la propriet la propriet si trasferisce non appena la cosa viene ad esistere. Vendita di cose altrui, qui la propriet non pu trasferirsi in modo immediato, ma il contratto non ne invalido ne del tutto inefficace; semplicemente obbliga il venditore a procurare l'acquisto al compratore. Egli pu ad esempio convincere il titolare del bene a venderlo direttamente al compratore evitando una doppia tassazione Vendita di cose generiche e cio di una certa quantit di cose individuate solo nel genere (1000 litri di benzina). Qui l'effetto reale del trasferimento si avr solo con la individuazione fatta d'accordo tra le parti o nei modi da essi stabiliti Vendita alternativa che ha ad oggetto beni da scegliere tra quelli dedotti in obbligazione, qui il trasferimento reale si effettuata con la scelta. LE OBBLIGAZIONI DEL VENDITORE Le garanzie per evizione. Secondo l'articolo 1476 le obbligazioni principali del venditore sono: consegnare il bene, fargliene acquistare la propriet e garantirlo contro l'evizione di terzi, garantire il compratore per vizi della cosa Consegnare la cosa al compratore obbligazione che nasce dal contratto e trova disciplina nelle regole generali dettate dagli artt. 1182. Salvo diversa disposizione delle parti la cosa va consegnata nel luogo in cui essa si trova al momento. l'obbligo di consegnare una cosa determina include quella di custodirla fino alla consegna Fare acquistare la propriet della cosa obbligazione che grava sul venditore se l'acquisto non effetto immediato. Costituisce aspetto o estensione di tale obbligo la garanzia per evizione. Tale garanzia riguarda l'ipotesi in cui terzi vantino diritti sulla cosa. possiamo avere diversi tipi di evizione: Evizione totale: l'ipotesi in cui un terzo, dimostrando di essere proprietario della cosa e riesca a farsi restituire la cosa. qui il compratore pu chiedere il risarcimento del danno comprendente il prezzo pagato e tutte le varie spese sostenute Evizione parziale o cosa gravata da diritti di terzi l'ipotesi in cui il terzo rivendichi come sua solo una parte della cosa ovvero faccia valere altri diritti sul bene: servit, usufrutto, ipoteca. in questi casi si ha la risoluzione del contratto quando in relazione alle circostanze, debba ritenersi che non avrebbe acquistato la cosa.

La garanzia per terzi Altre fondamentali obbligazioni del venditore la garanzia per vizi della cosa e cio per i difetti strutturali o funzionali del bene: ad esempio l'auto ha il motore fuso. Ma tali vizi devono essere rilevanti cio da rendere la cosa

inidonea all'uso e da diminuire in modo apprezzabile il valore. i vizi devono essere occulti e cio non conosciuti dal compratore al momento del contratto. Il compratore che voglia avvalersi della garanzia ha l'onere di effettuare al venditore la denunzia dei vizi entro otto giorni dalla consegna, se si tratta di vizi apparenti dalla scoperta se si tratta di vizi occulti. La garanzia offre al compratore due alternative a sua scelta o la risoluzione del contratto, con conseguente restituzione della cosa e del prezzo pagato o il risarcimento dei danni se non prova di avere ignorato senza colpa i vizi della cosa. Dai vizi di cui s' detto vanno distinte due altre ipotesi di inadempimento del venditore una prevista per legge e l'altra elaborata dalla giustizia. La prima l'ipotesi in cui la cosa venduta non ha la qualit promesse ovvero quelle essenziali per uso a cui destinata e si tratta di difetto che eccede i limiti di tolleranza stabiliti dagli usi. Pi rilevante l'altra figura, della vendita di cose diverse in cui la cosa non presenta semplici difetti, ma da difetti che rendono la cosa diversa da quella che L'OBBLIGAZIONE DEL COMPRATORE L'obbligazione fondamentale del compratore il pagamento del prezzo che va effettuato nel luogo al momento della consegna della cosa. TIPI PARTICOLARI DI VENDITA La vendita con patto di riscatto. Nella vendita con patto di riscatto il venditore si riserva il diritto di riavere la propriet della cosa venduta mediante restituzione del prezzo. In seguito al riscatto il venditore riacquista la propriet della cosa con effetto retroattivo reale. Il riscatto costituisce perci un diritto potestativo rispetto al quale il compratore in una mera soggezione: nulla deve fare per rendere possibile l'acquisto. La vendita con riserva di propriet. Nel trasferimento della propriet prescinde dalla consegna delle cosa e dal pagamento del prezzo. Questo avviene nella vendita a rate, dove il venditore, a garanzia del pagamento integrale del prezzo, si riserva la propriet fino al pagamento dell'ultima rata. Il venditore consegue cos un duplice vantaggio Vendita di immobili il codice civile dedica scarne disposizioni, in particolare, la vendita a misura dalla vendita a corpo. Si ha la prima quando viene indicata la misura dell'immobile e quindi il prezzo fissato in ragione di un tanto per ogni unit di misura. Si ha vendita a corpo quando il bene venduto per un prezzo globale forfetario. Inoltre la legge dichiara nulli gli atti di compravendita di immobili costruiti abusivamente cio in assenza di concessione edilizia. Vendita di beni mobili. La vendita di cose mobili si caratterizza per particolari esigenze di snellezza e rapidit nella soluzione delle controversie. La risoluzione di diritto in buona sostanza un'applicazione particolare alla vendita di mobili della diffida ad adempiere. La ripresa delle cose non pagate la facolt del venditore di riprendere possesso delle cose delle quali non sia stato pagato il prezzo. Altre figure particolari di vendite sono: 1. La vendita con riserva di gradimento una vendita che si perfeziona solo quando il compratore comunica al venditore il suo gradimento della merce.

2. La vendita a prova invece una vendita ormai conclusa, ma soggetta a condizioni sospensiva che la cosa abbia le qualit pattuite e sia idonea all'uso cui destinata. 3. La vendita su campione una vendita soggetta alla condizione risolutiva della difformit tra il campione. 4. La vendita su documenti riguarda cose mobili che sono rappresentate da particolari documenti. I contratti di utilizzazione di beni LA LOCAZIONE il contratto col quale una parte si obbliga a far godere all'altra una cosa mobile o immobile per un dato tempo, verso un corrispettivo. Si tratta di un contratto consensuale a effetti obbligatori, precisamente attribuisce un diritto personale di godimento, e il conduttore ha solo la detenzione, non il possesso della cosa. Quanto all'oggetto del contratto, esso pu essere costituito da un qualsiasi bene, mentre la durata non pu eccede i trent'anni, la locazione pu essere, in relazione all'accordo delle parti: A tempo indeterminato: le parti cio non hanno prefissato una scadenza, e quindi ha la durata fissata dalla legge. A tempo determinato ad esempio per un mese. alla scadenza fissata il contratto si scioglie automaticamente. LE OBBLIGAZIONI DEL LOCATORE E DEL CONDUTTORE Le obbligazioni del locatore indicate dall'art.1575 sono: Consegnare la cosa in buono stato di manutenzione, in modo che essa sia idonea all'uso pattuito. Se la cosa affetta da vizi il conduttore pu richiedere la risoluzione del contratto o la riduzione del canone Mantenere la cosa in buono stato locativo: sono infatti a carico del locatore tutte le riparazioni necessarie, eccetto quelle di piccola manutenzione Garantire il pacifico godimento della cosa locata. Vi possono essere turbamenti da parte di terzi la legge distingue due ipotesi. Se il conduttore subisce molestie di fatto e cio molestie da terzi che non pretendo di avere diritti sulla cosa (il vicino che posteggia abusivamente) esso si deve difendere da solo, se invece il conduttore subisce molestie di diritto cio soggetti che pretendono diritto sulla cosa e in questo caso sar il locatore a difendere l'altrui pretesa Le obbligazioni del conduttore sono: Prendere in consegna la cosa e utilizzarla per l'uso convenuto. Il conduttore ha facolt di sublocare la cosa, salvo diverso accordo, ma non pu cedere il contratto senza il consenso del locatore Pagare il canone alla scadenza convenute Restituire la cosa alla fine della locazione nello stato medesimo in cui l'ha ricevuta, inoltre il conduttore risponde della perdita e del deterioramento. LA LOCAZIONE URBANE Le locazioni abitative hanno ad oggetto immobili destinati a ordinarie e continuative esigenze abitative, ne sono parzialmente escluse da tale disciplina le esigenze abitative transitorie (per vacanze). In sintesi, la disciplina vigente prevede ormai diverse tipologie di locazione abitative esse sono:

Contratti liberi, nel canone e nella disciplina del rapporto, salvo per la durata minima pari a quattro anni. Contratti calmierati, stipulati sulla base di contratti-tipo concordati su base locale dalle organizzazioni dei locatori e dei conduttori Contratti di natura transitoria cio diretti a soddisfare esigenze particolari che consentono una durata ridotta del contratto e pi ampia libert di determinazione del canone (per ragioni di studio) Contratti a equo canone. Al conduttore sempre consentito il recesso unilaterale prima della scadenza se ricorrono gravi motivi, ma non pu n sublocare ne cedere ad altri il contratto senza il consenso del locatore.

IL MANDATO il contratto col quale un parte si obbliga a compiere uno o pi atti giuridici per conto dell'altra. Il mandato pu essere o con o senza rappresentanza. Nel mandato con rappresentanza il mandatario compie gli atti non solo nell'interesse ma anche in nome del mandante. Il mandato e la rappresentanza sono istituti diversi. il primo un contratto destinato a produrre effetti tra le parti. La rappresentanza un potere di compiere atti che si ripercuotono nella sfera di un altro soggetto e nasce da in atto unilaterale che la procura. Nel mandato senza rappresentanza il mandatario compie gli atti sempre nell'interesse del mandante, ma in nome proprio quindi i terzi non alcun rapporto col mandante. Il mandato si presume oneroso salvo diversa pattuizione e comunque il mandante deve somministrare i mezzi necessari per l'esecuzione. Il mandato si estingue per cause diverse: scadenza del termine o compimento dell'atto tramite la revoca, se il mandato era irrevocabile o oneroso, la revoca obbliga il mandante a risarcire il danno, mentre non ammesso invece se non per giusta causa la revoca del mandato conferito anche nell'interesse del mandatario anche nell'interesse del mandatario I CONTRATTI DI CREDITO E DI GARANZIA IL MUTUO un contratto col quale una parte mutuante consegna all'altra una determinata quantit di denaro e l'altro Mutuatario si obbliga a restituire altrettanto. La funzione quella di mettere a disposizione una somma di denaro. L'oggetto del contratto possono essere anche cose diverse dal denaro purch siano fungibili e consumabili. Il mutuo si presume oneroso salvo diversa volont delle parti il mutuatario deve corrispondere gli interessi, viene vietato il tasso usurario d'interesse. Il termine di restituzione fissato dai contraenti LA FIDEIUSSIONE La fideiussione il contratto col quale un aperte garantisce l'adempimento di un'obbligazione altrui obbligandosi personalmente verso il creditore. La fideiussione costituisce una forma di garanzia del credito, quindi la sua funzione quella di garantire del debito l'altrui. Per effetto del contratto il fideiussore diventa obbligato solido. Il beneficio di esecuzione consente al fideiussore di chiedere la preventiva esecuzione sui beni del debitore principale. Il fideiussore che abbia pagato il debito surrogato nei diritti che il creditore aveva verso il debitore e pu iniziare l'azione di regresso contro di lui per ottenere il rimborso.

L'IPOTECA L'ipoteca un diritto reale che vincola un bene immobile a garanzia di un credito (2808). Esso attribuisce al creditore ipotecario il diritto di espropriare il bene anche in confronto del terzo acquirente e di soddisfarsi con prelazione sul ricavo della vendita forzata. Oggetto di ipoteca possono essere i beni immobili e i diritti reali di godimento sugli stessi, i mobili registrati e le rendite dello stato (2810). Caratteri dell'ipoteca sono la specialit e l'indivisibilit. Essa pu costituirsi solo su beni specialmente indicati e per una somma determinata (2808): non sono ammesse perci ipoteche generali o con determinazione generica dell'oggetto o della somma garantita. L'ipoteca inoltre indivisibile: sussiste per intero sopra tutti i beni vincolati . Pertanto anche se il debito stato pagato in parte il diritto continua a gravare su tutto il bene. COSTITUZIONE DELL'IPOTECA A costituire l'ipoteca concorrono due elementi: il titolo e l'iscrizione in pubblici registri. L'iscrizione una particolare forma di pubblicit costitutiva: in mancanza di essa l'ipoteca non sorge, ma per poter procedere all'iscrizione, occorre uno specifico titolo che autorizzi il creditore. L'ipoteca legale nasce in forza di una specifica previsione di legge che attribuisce a determinati creditori, il diritto di iscrivere ipoteca (2817). L'ipoteca giudiziale trova titolo in una sentenza o altro provvedimento giudiziale che comporti condanna del debitore al pagamento di una somma di denaro, il creditore pu ottenere iscrizione di ipoteca sui pubblici registri. L'ipoteca volontaria nasce in forza di un contratto o di una dichiarazione unilaterale, redatti per atto pubblico o scrittura privata autentica. Questo tipo di ipoteca pu gravare sui beni del debitore sia sui beni di un terzo che da garanzia del debito altrui. LA PUBBLICIT IPOTECARIA Si gi detto che la pubblicit ipotecaria costitutiva: l'ipoteca non nasce se non quando iscritta. I momenti salienti di tale pubblicit sono l'iscrizione e la rinnovazione. L'iscrizione va eseguita nei registri del luogo dove si trova il bene e si effettua rispettivamente, per le diverse categorie di beni capaci di ipoteca. Su uno stesso bene sono possibili pi ipoteche successive per crediti diversi e al momento dell'iscrizione viene assegnato un grado che sar indispensabile per soddisfare il credito. Il grado dell'ipoteca pertanto fondamentale, determinando la precedenza in ordine alla soddisfazione del credito, inoltre possibile la surrogazione cio la sostituzione di un credito da una posizione ad un'altra. La rinnovazione la ripetizione della formalit dell'iscrizione effettuata dopo un certo tempo, in quanto l'iscrizione conserva la sua efficacia per 20 anni.. TERZO ACQUIRENTE E TERZO DATORE D'IPOTECA L'ipoteca un diritto reale che segue il bene nei suoi successivi passaggi. Quindi se un terzo acquista il bene ipotecato egli pu: Pagare lui stesso i creditori ipotecari Effettuare il rilascio dei beni ipotecari, con apposita dichiarazione fatta dalla cancelleria del tribunale. Effettuare la purgazione delle ipoteche cio liberare i beni tramite apposito procedimento e l'offerta di una somma di denaro a tacitazione del crediti garantiti (2889)

Mentre diversa la figura del terzo datore di ipoteca, che se pur non risponde illimitatamente ha comunque offerto un bene a garanzia del debitore e deve rispondere nei limiti di tale bene ESTINZIONE DELL'IPOTECA Vi sono alcune cause di estinzione che riguardano il titolo altre l'iscrizione dell'ipoteca. Alcune cause di estinzione che gravano sul titolo travolgono anche l'iscrizione che pur essendo elemento costitutivo ha solo funzione strumentale. Cos avviene per l'estinzione del credito garantito. Altra causa di estinzione dell'ipoteca ricade sulla iscrizione e fa venir meno il diritto, anche se il diritto valido grazie alla rinnovazione. CONTRATTI DI CREDITO E DI GARANZIA Il mutuo Il mutuo il contratto col quale una parte (mutuante) consegna una parte di denaro all'altra (Mutuatario) e si obbliga a restituire altrettanto (1813). La funzione del contratto quella di mettere a disposizione di un soggetto una somma di denaro a disposizione di un soggetto il quale ne acquista la piena disponibilit e pu farne l'uso che desidera. L'oggetto del contratto possono essere cose diverse dal denaro, purch siano fungibili e consumabili, diversamente si verserebbe nella figura della locazione e del comodato. Il mutuo deve essere oneroso cio salvo diversa volont delle parti il mutuatario deve corrispondere gli interessi al mutuante 1815. Il termine di restituzione fissato dai contraenti. La cessione dei crediti d'impresa La cessione dei crediti d'impresa o factoring, il contratto col quale un'impresa vende a un soggetto specializzato i crediti inerenti alla sua attivit, cio le imprese invece di gestire direttamente la riscossione dei crediti si avvale di personale esterno.

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