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Ero giovane allora, vicino alla laurea in scienze politiche alla Cesare Alfieri di Firenze, con indirizzo storico

politico. Qualche cosa per non quadrava in me, anche se le bellezze di Arezzo e del sacro Casentino, sapevano curare le mie ferite. In fondo stavo bene con la ragazza, alluniversit davo esami per mi mancava qualche cosa, mentre il senso della vita sembrava svanirmi fra le dita. Smisi di leggere anche, lallora amatissimo, Friedrich Nietzsche. Non credevo in Dio; se mi parlavi di Ges, ti capivo solo se stavi parlando di un grande uomo, ma se poi il discorso finiva su Dio, il silenzio era la mia unica risposta. Quel tempo parlavo male di tutto e di tutti Solo per Ges e Francesco dAssisi ho sempre provato un senso di amore e amicizia senza confine. Questo era un mistero, che allora non riuscivo a comprendere. In questo clima apatico, un amico mi mise tra le mani due libri: Il Signore degli Anelli e Il mattino dei Maghi. Era il 1972. Il Signore degli Anelli lo divorai in pochi giorni, e ne restai stravolto, trovandomi immerso in una dimensione di pace, fino ad allora sconosciuta. Il Mattino mi dette il colpo di grazia. Mi sembrava di averlo letto da sempre, mentre apprendevo dellesistenza di Gurdijev, di Steiner, di Fulcanelli, di Ren Guenon. Ignoravo chi fosse Renato Guenon, ma da quel momento, studiando le sue opere, come per attrazione di una calamita, il mio viaggio cominci a seguire un sentiero preciso, mio e particolare, che tuttora percorro in modo esperenziale. Un regno nato: questa fu la conclusione. Lesplosione fece terra bruciata. Nella sostanza si diceva, come la scienza moderna sta confermando, per vie apparentemente altre, ci che la sapienza tradizionale ha sempre detto. Tra poco, per dirla in termini wingmaker ci sar lirrefutabile scoperta scientifica dellanima. La terra, come Rosa profumata, si aprir al sistema solare. Il Mattino dei Maghi unopera enciclopedica, che esprime lanello dunione fra il sapere ottocentesco moribondo e la nascente et dellatomo: dalla terra alla galassia, dalla stalla alla stella, dal microcosmo al macrocosmo. Nel Mattino si parla, con competenza consapevole, di Nikola Tesla, oltre che di Albert Eistein e della realt di dimensioni altre. Si parla di ricercatori del passato che hanno visto il futuro, perch dal futuro venivanoetc. Ho compreso che necessario una buona guida sperimentata: senza il Maestro di Verit questa Via impercorribile; mi nutro colla sequela e me ne resto, lasciata alle mie spalle la bella Cagliari, allegramente accovacciato sulla foce del fiume Verdura, fra Ribera e Sciacca, guardando con serenit il nido dellaquila: Caltabellotta, crocivia energetico. Perch ho sentito lurgenza di scrivere questo libro, la Capacit della Rosa? Perch se vero che ci hanno ingannato, anche vero che possiamo tornare alla luce della verit, liberandoci dalle menzogne che ci hanno gettato addosso, facendo fiorire la rosa aurea che in noi. La libert si pu anche perdere, per come stata persa, allo stesso modo, pu essere riconquistata. Guai a me, se dovessi perdere il senso profondo della Libert- cos come me lha insegnata Ges, il Buon Pastore del Padre- da non sapere pi cosa essa sia. Ricorda, comunque caro amico che leggi, la libert, una volta persa, pu essere riconquistata. E gi successo. Per, se si perde il significato di essere liberi e quindi di essere costruttori di verit, il danno diviene irreparabile, perch si persa la nozione della Vita. Io sono la via, la verit e la Via. Giov. 14,6.

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