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Islamismo & Musulmano

Islamismo: Islamismo (detto anche Islam politico) il nome di un insieme eterogeneo di dottrine e pratiche politiche che mirano alla creazione di uno stato che trovi nella religione islamica i principi guida per regolarne la sfera economica, politica e sociale, oltre che religiosa. Quest'insieme di dottrine sono state fondate da Maometto nel VII secolo d.C., e sono contenute non solo nel Corano, ma soprattutto nella Sira, ovvero la biografia di Maometto, e nei singoli Hadith (aneddoti) costituenti collettivamente la Sunna (la raccolta di tutti gli hadith). L'uso del termine , per, controverso perch spesso (se non sempre) disconosciuto dagli stessi che sono etichettati in questo modo. Questi, infatti, il pi delle volte preferiscono dichiararsi semplici musulmani che si lasciano guidare dal significato pi profondo del termine Dn, traducibile in italiano come "Stile di vita islamico". Alcuni musulmani trovano inoltre inaccettabile che una parola derivata da Islam sia associata, come spesso avviene, ad organizzazioni radicali o estremiste. L'islamismo praticato nell'Africa settentrionale e sahariana, nel medio Oriente e in altre zone dell'Asia centrale, meridionale e sud-orientale, con la prevalenza dei sunniti (gli sciiti si concentrano in Iraq ed Iran).

Musulmano : Il sostantivo musulmano - che identifica una persona che segue la religione islamica, "devoto a Dio" o "sottomesso a Dio" deriva dal nome verbale arabo muslim (pl. muslimn / n), ossia "sottomesso (a Dio)". In lingua persiana il sostantivo identico all'arabo, mentre al plurale diventa muslimn. La radice di riferimento (comune a tutte le lingue semitiche) s-l-m, che esprime il concetto di "salvare, pacificare". In lingua italiana, esiste anche il termine pi antico maomettano (oggi meno utilizzato), che non sinonimo di "musulmano", essendo semmai possibile utilizzarlo per riferirsi alla personalit e agli insegnamenti di Maometto. Probabilmente il termine stato creato sul calco della parola cristiano, ma esso acquista un significato involontariamente offensivo per i musulmani, visto che secondo la loro fede il messaggio del Corano va ricondotto direttamente a Dio (Allh) e non al Suo profeta, Maometto (Muhammad), che considerato un semplice, anche se privilegiato, uomo. Il termine musulmano dunque sia un sostantivo, sia un aggettivo (ad es. i musulmani credono nella missione profetica di Maometto, ovvero, i paesi musulmani). Il termine islamico, originariamente solo un aggettivo (ad es. i valori islamici), per l'insistente uso proposto in questo senso dai mass media, ha cominciato ad acquisire anche un valore sostantivale, indicando in maniera convenzionale gli appartenenti ai movimenti "fondamentalisti", pi o meno militanti (ad esempio "gli islamici di al-Q ida", o gli appartenenti ai gruppi del

jihad islamico). Per costoro, semmai, avrebbe pi senso usare il termine "islamisti", malgrado esso indichi storicamente gli studiosi e i ricercatori di materie attinenti alla cultura islamica.

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