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COMMERCIALE I IMPRENDITORE: Art 2082E imprenditore chi esercita professionalmente una attivit economica organizzata al fine della produzione

e dello scambio di beni e servizi. N.B. Lart 2082 definisce limprenditore e non limpresa,ma limprenditore individuato in funzione dellimpresa,per cui la definizione generale dellimprenditore anche definizione generale dellimpresa. Dalla definizione che il codice da dellimprenditore si evincono quelli che sono i caratteri che contraddistinguono lattivit imprenditoriale(limpresa): Lattivit economica Lattivit diretta alla produzione e allo scambio di beni e servizi Lattivit professionale Attivit organizzata Attivit economica: lattivit volta a produrre nuova utilit,ricchezza. Tale attivit a sua volta deve: sempre farsi risalire alla volont del soggetto:ossia la costituzione,la continuazione e la cessazione dellimpresa non possono mai essere imposte se non violando il principio costituzionale della libert. essere lecita:ossia nellambito dellesercizio delle sua attivit limprenditore deve comportarsi in maniera lecita,ossia in modo conforme allordine pubblico,alle norme imperative e al buon costume. Lattivit diretta alla produzione e allo scambio di beni e servizi: lattivit deve essere diretta a produrre beni e servizi,limprenditore dunque opera per il mercato. Egli organizza la produzione di beni e servizi per poi scambiarli sul mercato,oppure acquista determinate merci per poi rivenderle. Lattivit professionale:ossia lattivit imprenditoriale deve essere esercitata in modo abituale. Abitualit non significa per che tale attivit deve essere esercitata in modo permanente,esclusivo(si possono avere pi imprese) e prevalente infatti sono considerate imprese le imprese stagionali(es.stabilimento balneare),le attivit turistiche ecc. Non sono considerate imprese le imprese occasionaliossia lattivit economica esercitata occasionalmente Attivit organizzata:lattivit deve essere esercitata prevalentemente con il lavoro altrui e con lausilio di beni strumentali di un certo valore. Conseguentemente,non possono considerarsi imprenditori coloro che producono beni e servizi con il solo lavoro personale ed adoperando beni e servizi di modestissimo valore,occorre cio una,seppur minima etero-organizzazione: ossia lorganizzazione di fattori diversi dal lavoro proprio. N.B. Limprenditore non va confuso con il libero professionista in quanto esso svolge un attivit intellettuale e non economica.(la sua attivit si basa sulla sua opera). Tale distinzione si ha per solo a livello giuridico perch nella realt poi effettivamente il professionista svolge un servizio sotto pagamento. Tra i requisiti dellimprenditore che il codice civile esplica nellart.2082 non c lo scopo di lucro. Si ha lucro quando si esercita un attivit al fine di riceverne un guadagno. Non si pu negare che chi esercita un impresa lo faccia soprattutto per ricevere un guadagno,inteso non solo in termini monetari ma anche in termini di vantaggio economico,ma altres vero che non si pu dire che non esiste impresa se non esiste lucro come per esempio le imprese che producono servizi di tipo assistenziale o sanitario o culturale:case di cura,istituti di istruzione privati. Lacquisto della qualit di imprenditore: le regole sullacquisto della qualit di imprenditore valgono per tutti i tipi di imprenditore bisogna per fare una distinzione tra imprenditore persona fisica e imprenditore persona giuridica: persona fisicala qualit di imprenditore si acquista nel momento in cui esso inizia effettivamente la sua attivit. difficile capire quali sono gli atti dal quale si desume leffettivo inizio dellattivit;secondo una parte della dottrina gli atti che si compiono per lattivit di una impresa sono di due tipi: 1. atti di organizzazione:volti a creare limpresa come organizzazione 2. atti della organizzazione:volti a concretizzare lattivit una volta iniziata A prescindere da quale di questi due tipi di atti venga compiuto la qualit di imprenditore si acquista sempre.

persona giuridicain primis una persona giuridica viene costituita al solo scopo di esercitare un attivit economica,e la qualit di imprenditore si acquista nel momento in cui limpresa viene costituita. Per quanto riguarda le persone giuridiche che non svolgono attivit economica lacquisto avviene nello stesso modo dellimprenditore persona fisica. La qualit di imprenditore si perde nel momento in cui il soggetto cessa di esercitare effettivamente limpresa,a prescindere dalla cancellazione o meno dal registro delle imprese. TIPOLOGIE DIMPRESE E RELATIVI STATUTI.

Il concetto di imprenditore dato dallart 2082 abbraccia ogni forma di attivit produttiva organizzata quale che sia la natura,la dimensione o lo scopo dellattivit stessa. Proprio in considerazione dellampiezza del concetto,il codice ha adottato quattro criteri di classificazione dellimprenditore e della sua attivit: 1)criterio qualitativo:si rif alla natura dellattivit svolta e in tal caso si distinguono: imprenditore agricolo imprenditore commerciale 2)criterio quantitativo: fa riferimento alle dimensioni dellimpresa e in tal caso si distinguono: piccolo imprenditore medio-grande imprenditore 3)criterio personale:fa riferimento sia al soggetto esercente sia al numero dei soggetti che esercitano e dirigono limpresa. Nel primo caso si distingue tra: imprenditore pubblico imprenditore privato Nel secondo caso si fa riferimento allo: imprenditore individuale imprenditore collettivo o societ. 4)criterio statutario:fa riferimento alle imprese commerciali regolate o meno dalle leggi speciali. Si distingue: imprese a statuto ordinario imprese a statuto speciale(banche,assicurazioni.). Nella scelta dei criteri di individuazione il legislatore ha operato attraverso la statuzione di quattro disposizioni fondamentali, nel seguente modo: art.2082imprenditore in generale artt.2083 e 2135individua rispettivamente le figura del piccolo imprenditore e dellimprenditore agricolo art.2195indica tutti gli altri imprenditori che non essendo n piccoli imprenditori ne imprenditori agricoli sono imprenditori commerciali. Imprenditore commerciale:limprenditore commerciale la figura pi importante della realt economica disciplinata attraverso una statuto. A norma dellart.2195 sono imprenditori commerciali coloro che esercitano: 1. unattivit industriale diretta alla produzione di beni o servizi 2. un attivit di intermediazione nella circolazione di beni(commerciante in senso stretto) 3. unattivit di trasporto per terra ,per acqua o per aria 4. unattivit bancaria o assicurativa 5. altre attivit ausiliarie alle precedenti(es agenti di commercio,mediatori ecc..) A ben vedere per lart 2195 non fornisce alcuna nozione precisa di imprenditore commerciale, le attivit indicate nei commi 3,4 e 5 rientrano in quelle genericamente indicate nei commi 1 e 2. Queste ultime a loro volta riproducono sostanzialmente la stessa definizione contenuta nellart.2082 con la sola specificazione che lattivit di produzione deve essere industriale. In definitiva poich lart.2135 offre una definizione precisa dellimprenditore agricolo ne deriva che per stabilire la natura di una impresa occorrer prima accertare se chi la esercita o meno imprenditore agricolo e poi in caso di esito negativo si definisce limpresa come commerciale. Statuto dellimprenditore commerciale: in primis per statuto dellimprenditore commerciale si intende il complesso di norme e di obblighi che gravano sulla sua attivit. Le norme dello statuto sono dettate in tema di: capacit di agire iscrizione nel registro delle imprese scritture contabili obbligatorie assoggettamento alle procedure concorsuali e al fallimento Capacit di agire:per esercitare una impresa commerciale occorre avere la capacit di agire in quanto lesercizio dellattivit comporta per sua natura la conclusione di contratti. Ne consegue che se un incapace di agire esercita un impresa commerciale egli non assume la veste di imprenditore commerciale e gli atti da lui compiuti sono annullabili. Il legislatore per per facilitare in alcuni casi lesercizio dellattivit commerciale da parte dellincapace ha previsto una particolare disciplina: 1)il minore,linterdetto e linabilitato possono continuare lesercizio di unimpresa commerciale,previa autorizzazione del tribunale,su parere del giudice tutelare(ascoltato anche il pro-tutore nel caso del minore),al fine di consentire allincapace di beneficiare degli utili derivanti dalla continuazione dellimpresa ricevuta. In particolare nel caso del minore e dellinterdetto lesercizio spetter al legale rappresentante. Nel caso dellinabilitato c da dire che la decisione se continuare o meno spetta allo stesso e dopo dovr essere chiesta autorizzazione al tribunale. Una volta ottenuta lautorizzazione lesercizio dellattivit spetter a questultimo con lassistenza del curatore. A volte lautorizzazione pu essere subordinata alla nomina di un institore ossia un rappresentante dellinabilitato che viene posto a capo dellimpresa. tuttavia sempre lincapace autorizzato a continuare che sar soggetto allo statuto dellimprenditore commerciale. 2)il minore emancipato pu invece essere autorizzato dal tribunale,previo parere del giudice tutelare, sia ad iniziare che a continuare lattivit commerciale anche senza lautorizzazione del curatore. In tal caso egli acquista la piena capacit di agire potendo compiere qualsiasi atto sia o meno riguardante limpresa.

Iscrizione nel registro delle imprese:il registro imprese previsto dal codice civile nellart 2188. La sua attuazione per si ha solo nel 93 con la legge 580. Fino al 93 la pubblicit si realizzava nelle cancellerie commerciali istituite presso il Tribunale. Oggi alla tenuta del registro imprese preposto un apposito ufficio presso la Camera di Commercio istituite presso ogni citt. Con la legge 580/93 diviene obbligatoria per tutti gli imprenditori liscrizione nel registro imprese ,in particolare limprenditore commerciale deve iscriversi nella sezione ordinaria,gli artigiani,i piccoli imprenditori limprenditore agricolo,la ss.,le societ tra avvocati e limprenditore sociale devono iscriversi nella sezione speciale. Liscrizione nella sezione speciale implica effetti limitati rispetto alliscrizione nella sezione ordinaria nel senso che nella sezione speciale: liscrizione ha funzione di pubblicit notizia e certificazione anagrafica linadempimento dellobbligo di iscrizione causa s sanzioni pecuniarie o penali ma non incide sulla validit e sullopponibilit ai terzi del fatto che ne costituisce oggetto. Liscrizione nella sezione ordinaria implica gli effetti previsti dal codice civile nellart 2193 e pu avere una duplice funzione: dichiarativa:ha lo specifico scopo di rendere opponibile ai terzi il fatto giuridico pubblicizzato;in sua mancanza latto resta valido tra le parti ma diviene inopponibile a terzi. costitutiva:si ha quando la pubblicit un requisito necessario per la costituzione dellimpresa. La mancata iscrizione in tal caso implica la non esistenza dellimpresa. Scritture contabili obbligatorie(art 2214 e ss)lo statuto implica lobbligo di tenere la contabilit,in particolare ogni imprenditore commerciale deve obbligatoriamente tenere: libro giornalein esso vanno annotate tutte le operazioni nellordine in cui sono compiute,secondo i criteri di cronologicit e di immediatezza(iscritto nel momento in cui stato compiuto) libro degli inventariin cui va redatto linventario allinizio dellattivit e poi ogni anno. Esso elenca e valuta le passivit e le attivit dellimpresa,nonch le attivit e le passivit dellimprenditore(valido solo per limprenditore individuale). Esso si chiude col bilancio e con il conto dei profitti e delle perdite che un C.E. indicante le fonti dei ricavi e delle spese pertinenti ad ogni esercizio. Accanto a queste scritture,la legge prescrive poi la tenuta di altri libri e registri a seconda: 1. della natura dellimpresa(es societ bancarie e assicurative) 2. per la dimensione dellimpresa:(es libro magazzino,libro mastro) I libri contabili devono esser conservati,anche su supporti magnetici,per 10 anni e per lo stesso periodo di tempo imposta allimprenditore la conservazione di tutta la corrispondenza(fascicolo della corrispondenza),dei contratti e delle fatture. Tutte la scritture contabili sono poi a loro volta soggette a delle formalit: formalit estrinseche:devono avere forme esteriori rispondenti ad un esigenza di controllo dallesterno:i libri prima di esser messi in uso devono essere numerati progressivamente in ogni pagina e se previsto devono essere bollati e vidimati(libro giornale e degli inventari non sono soggetti a bollatura). formalit intrinsecheriguardanti il modo in cui vengono tenute le scritture:il legislatore si limitato a dettare delle linee di massima,prescrivendo che le scritture devono essere tenute secondo le norme di una ordinata contabilit,senza spazi in bianco,senza interlinee e trasporti in margine. Non si possono fare abrasioni e qualche eventuale cancellazione deve eseguirsi in modo tale che le parole cancellate si leggano. Per quanto concerne alle finalit delle scritture contabili esse in primis hanno una finalit interna ossia servono allimprenditore per conoscere landamento dellimpresa. In secondo luogo hanno un finalit esterna ossia possono essere usate come prova. Quanto allefficacia probatoria delle scritture contabili deve ricordarsi che esse: Fanno sempre prova contro limprenditore,cio possono sempre esser utilizzate dai terzi come mezzo processuale di prova contro limprenditore che le tiene. Chi vuole trarne vantaggio,per non pu scinderne il contenuto ed avvalersi solo della parte a lui favorevole:la documentazione contabile deve cio essere valutata nella sua globalit.(art 2709) Non costituiscono prova a favore dellimprenditore nei rapporti con i non imprenditori e con gli utenti dellimpresa;ad esse pu esser attribuito soltanto il carattere e il valore di elementi indizianti,che devono essere valutati insieme con altri elementi ai sensi degli artt.2727 e seguenti. Possono costituire prova a favore dellimprenditore soltanto nei rapporti fra imprenditori inerenti allesercizio dellimpresa. Condizione per lutilizzazione delle scritture contabili come prova che siano tenute regolarmente,deve cio trattarsi di libri bollati, vidimati e numerati progressivamente,che siano rispettate le formalit intrinseche(art 2710) In ogni caso il riconoscimento del valore probatorio spetta al giudice N.B. E discussa lammissibilit di imprese civili come terza categoria da collocare fra imprenditore commerciale e agricolo. L imprenditore civile sarebbe soggetto solo allo statuto dellimprenditore in generale e non a quello dellimprenditore commerciale. Secondo alcuni autori infatti le imprese civili sono quelle imprese che svolgono attivit di produzione di servizi non definibili come attivit industriali ai sensi dellart 2195 e non espressamente contemplata nei commi successivi. Come esempio di tali imprese civili vanno ricordate le case di cura,agenzie matrimoniali e imprese di pubblici teatri o sportive. Questa opinione non condivisa per dalla maggioranza della dottrina secondo la cui opinione sono da considerasi industriali tutte le attivit che non sono agricole. Quindi le imprese possono solo essere commerciali o agricole.

Imprenditore agricolo(piccolo,medio o grande): Il legislatore ha previsto una particolare disciplina per tale imprenditore in quanto ha tenuto conto della particolare natura delle attivit agricole che sono esposte al rischio ambientale. Art.2135E imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attivit:coltivazione del fondo,silvicoltura,allevamento di animali e attivit connesse Dallarticolo si evince che limprenditore agricolo svolge delle attivit principali e delle attivit connesse. Le attivit principali sono descritte nel secondo comma e sono le attivit dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso,di carattere vegetale o animale,che utilizzano o possono utilizzare il fondo,il bosco o le acque dolci. Le attivit connesse sono descritte nel terzo comma e in particolare vengono distinte in due gruppi: 1)le attivit dirette alla manipolazione ,conservazione,trasformazione,commercializzazione e valorizzazione del fondo,che hanno ad oggetto prodotti provenienti in maniera prevalente dal fondo e che sono esercitate dal medesimo imprenditore agricolo 2)le attivit dirette alla fornitura di beni o servizi mediante lutilizzazione prevalente delle risorse e delle attrezzature normalmente impiegate nelle attivit agricole esercitate. Larticolo in questione non ha sempre avuto tale espressione infatti esso espressione della legge 228/2001. Prima di tale legge si parlava anzich di allevamento di animali di allevamento di bestiame,le attivit principali erano solo quelle che avevano un legame diretto col fondo e il terzo comma riguardante le attivit connesse non esisteva. Erano infatti considerate tali solo le attivit dirette alla trasformazione o allalienazione dei prodotti agricoli quando rientrano nellesercizio normale dellagricoltura. Statuto dellimprenditore agricolo: iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese. non obbligato alla tenuta delle scritture contabili,la loro tenuta rimessa alla volont dellimprenditore. non soggetto n alle procedure concorsuali n al fallimento Piccolo imprenditore:art 2083Sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti del fondo,gli artigiani,i piccoli commercianti e coloro che esercitano un attivit professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia. E ai sensi dellart.1647 coltivatore diretto colui che coltiva il fondo con il lavoro prevalentemente proprio o di persone della sua famiglia. E piccolo commerciante colui che svolge una attivit di intermediazione nella circolazione dei beni e servizi In base a tale articolo si possono ricomprendere nella categoria dei piccoli imprenditori oltre alle figure espressamente menzionate(categorie speciali)anche altre figure(categoria generale) purch organizzino la loro attivit con il lavoro prevalentemente proprio e dei loro famigliari. Requisito comune,dunque a tutti i piccoli imprenditori la prevalenza del lavoro proprio e della famiglia rispetto sia al lavoro dei dipendenti,sia al capitale impiegato. Pertanto considerato piccolo imprenditore anche chi esercita una attivit commerciale con il lavoro proprio e coadiuvato da familiari e da un numero ristretto di dipendenti e/o con un basso investimento di capitale. Nella legge fallimentare contenuta una definizione di tipo quantitativo del piccolo imprenditore e in particolare secondo tale legge piccolo imprenditore chi ha investito un capitale di un valore inferiore a 300.000,00 euro e ha realizzato ricavi lordi minori di 200.000,00 euro. Statuto del piccolo imprenditore: iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese. non obbligato alla tenuta delle scritture contabili,la loro tenuta rimessa alla volont dellimprenditore. non soggetto n alle procedure concorsuali n al fallimento N.B. Impresa artigiana:per definire la figura dellartigiano si fa riferimento alla legge 443/1985 che definisce come artigiana limpresa che abbia questi due requisiti: Abbia per scopo la produzione di beni o la prestazione di servizi,escluse le attivit agricole e le attivit di prestazione commerciali,di intermediazione nella circolazione dei beni e ausiliarie di queste ultime,di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande,salvo il caso che siano solamente strumentali e accessorie allesercizio dellimpresa Sia esercitata personalmente dal titolare il quale deve svolgere il proprio lavoro,anche manuale,nel processo produttivo. Limpresa artigiana pu essere esercitata anche ricorrendo a lavoratori dipendenti purch: 1. siano personalmente diretti dallimprenditore artigiano 2. non superino determinati limiti numerici. GLI AUSILIARI DELLIMPRENDITORE: Limprenditore commerciale nello svolgimento della sua attivit ha normalmente bisogno della collaborazione di altre persone,queste persone sono dette ausiliari dellimprenditore. Gli ausiliari si distinguono in due categorie: subordinati:legati allimprenditore da un rapporto di lavoro e si obbligano dietro remunerazione a prestare il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione dellimprenditore autonomi : non legati allimprenditore da alcun vincolo di subordinazione,si obbligano a compiere per suo conto un opera o un servizio.(es. Mediatore: chi mette in relazione due o pi parti per la conclusione di un affare senza essere legato ad alcuna di esse.). Tali ausiliari in base al rapporto che li lega con limprenditore si distinguono in: 1. stabili 2. occasionali

Particolare importanza rivestono gli ausiliari subordinati muniti di potere di rappresentanza,cio del potere di sostituirsi allimprenditore nel compimento di atti giuridici,con conseguente produzione degli effetti giuridici in capo a questultimo. Tra essi: institore procuratore commesso Institore(art 2203)Einstitore colui che preposto dal titolare allesercizio di un impresa. La preposizione pu essere limitata allesercizio di una sede secondaria o di un ramo particolare dellimpresa. Se sono apposti pi institori questi possono agire disgiuntamente salvo che nella procura sia diversamente disposto. Il negozio giuridico con il quale limprenditore nomina linstitore,attribuendogli il potere di rappresentanza,prende il nome di procura institoria;essa non deve avere alcuna forma specifica,ma deve essere scritta se si vuole attuare la pubblicit della procura. Il potere di rappresentanza comunque limitato. I limiti al potere di rappresentanza dellinstitore derivano: dalla procura stessa:derivanti dallimprenditore dalla legge:art 2204linstitore non pu alienare o ipotecare i beni immobili dellimprenditore se non autorizzato dallo stesso,comunque pu farlo se lalienazione rientra nellesercizio normale dellimpresa a cui preposto. dalla natura dei poteri dellinstitore. Linstitore ha inoltre il potere di rappresentanza processuale del preponente e quindi pu anche stare in giudizio in nome dellimprenditore per le obbligazioni dipendenti da atti compiuti nellesercizio dellimpresa cui preposto. Pu stare in giudizio sia come attore che come convenuto. La legge dispone,a tutela dei terzi,che la procura institoria,con la sottoscrizione autenticata dellimprenditore,sia soggetta alla pubblicit commerciale(dichiarativa) e quindi deve essere iscritta nel registro imprese. Una volta iscritta limprenditore pu opporre ai terzi le limitazioni dei poteri rappresentativi anche se essi non ne erano a conoscenza viceversa in caso di mancata iscrizione la procura si reputa generale comunque valida ma si possono opporre ai terzi le limitazioni solo se si dimostra che essi ne erano effettivamente a conoscenza nel momento in cui hanno concluso laffare. Modificazioni e revoca della procura vanno anche esse iscritte nel registro imprese. In caso di mancata iscrizione vale lo stesso discorso fatto per la mancata iscrizione della procura stessa. Linstitore altres obbligato,insieme allimprenditore a chiedere liscrizione nel registro delle imprese di quella impresa di cui posto a capo e a tenere le scritture contabili(art 2205),con la conseguenza che in caso di inadempimento saranno puniti entrambe;se posto a capo di una succursale ha questi obblighi solo per essa. Quanto alla responsabilit dellinstitore la legge(art 2208) dispone che questi personalmente responsabile nei casi nei quali viene stipulato un atto pertinente allesercizio dellimpresa senza consentire al terzo di accertare se ha agito per conto proprio o per conto del preponente. La responsabilit dellinstitore invece non sussiste in presenza di circostanze che consentano al terzo di comprendere che linstitore ha agito per conto dellimprenditore. Procuratore: colui che pur senza essere preposto allesercizio dellimpresa o a una sede o ramo particolare di questa,ha in base ad un rapporto continuativo,il potere di compiere per limprenditore tutti gli atti di esercizio dellimpresa che non siano espressamente esclusi nella procura. Il procuratore differisce dallinstitore perch non preposto allesercizio dellimpresa e quindi vi sempre un altro soggetto che esercita la funzione direttiva. Per il resto,il procuratore ha gli stessi poteri di rappresentanza dellinstitore con la sola eccezione della rappresentanza processuale che nel suo caso deve essere conferita per iscritto,salvo nei casi di atti urgenti e nelle azioni cautelari.Al procuratore infine si applicano le stese norme dettate per linstitore sulla pubblicit della procura(artt. 2206/2207) Commesso: un rappresentante particolare dellimprenditore poich gli sono affidate mansione di carattere prevalentemente esecutivo e ha un limitato potere di rappresentanza,potendo compiere per limprenditore solo gli atti che rientrano nel normale svolgimento delle sue specifiche mansioni(art 2210) In genere i commessi sono tutti quei collaboratori subordinati che senza n essere institore o procuratore compiono atti per i quali debbono venire a contatto con i terzi. I tipi principali di commessi sono due: commessi di negozio commessi viaggiatori. Il potere di rappresentanza dei commessi ulteriormente limitato dagli artt. seguenti al 2210. In particolare essi non possono,se non espressamente autorizzati: esigere il prezzo delle merci delle quali non fanno la consegna concedere dilazioni che non siano duso derogare alle condizioni generali di contratto o alle clausole stampate sui moduli dimpresa(autorizzazione scritta) I commessi preposti alla vendita nei locali dellimpresa possono esigere il prezzo delle merci vendute purch non vi sia ,ben visibile una cassa destinata a questo scopo. Non possono esigere il prezzo fuori dei locali dellimpresa se non sono autorizzati o se non consegnano una ricevuta firmata dallimprenditore. LAZIENDA: Art 2555L azienda il complesso di beni organizzati dallimprenditore per lesercizio dellimpresa.

Impresa e azienda non sono sinonimi perch il concetto di impresa si riferisce allattivit svolta dellimprenditore e quindi si muove su un piano soggettivo,il concetto di azienda fa riferimento agli strumenti utilizzati dellimprenditore per svolgere la sua attivit e quindi si muove su un piano oggettivo. Ecco il motivo per il quale si parla di funzionalit dellazienda. Azienda dunque il mezzo che permette allimprenditore di svolgere lattivit dimpresa ma non conta il titolo giuridico in base al quale ogni singolo bene fa parte dellazienda,ne conta il titolo giuridico in base al quale limprenditore usa i beni della stessa. Lazienda altres caratterizzata dal c.d. avviamento:ossia il maggior valore che lazienda ha rispetto alla somma dei valori dei singoli beni che la compongono. Questo plusvalore deriva dal fatto che i beni sono tra loro organizzati e coordinati dallimprenditore per conseguire il profitto. Quindi lavviamento pu indicarsi anche come la capacit dellimpresa a produrre reddito. Lavviamento ha un fondamento soggettivo inerente alle capacit ed ai rapporti personali dellimprenditore e un fondamento oggettivo inerente agli elementi dellazienda e al luogo in cui essa si svolge. Il nostro ordinamento appresta allavviamento solo una tutela indiretta,ossia attraverso norme emanate per altri scopi quali: norme sulla concorrenza sleale norme sui segni distintivi norme sul divieto di concorrenza quando si trasferisce lazienda. Il codice civile dopo aver definito lazienda si occupa del suo trasferimento. Detto trasferimento si attua attraverso diverse forme prese in esame dal codice: 1. vendita 2. usufrutto 3. affitto Il trasferimento pu attuarsi anche attraverso: 1. donazione 2. permuta 3. conferimento in societ Per attuare il trasferimento si deve trasferire il complesso di beni nella sua interezza e ci al fine di garantire la potenzialit produttiva di essa e di assicurare una adeguata tutela ai creditori ed ai contraenti dellalienante in ordine ai rapporti contratti per lesercizio dellimpresa. possibile per il trasferimento di un ramo dazienda:ossia un settore dellazienda stessa dotato di organicit ed autonomia operativa. In tal caso si applicano le stesse norme del trasferimento di azienda,salvo il divieto di concorrenza. Le norme del codice non si applicano invece se viene trasferito un singolo bene facente parte del complesso aziendale. A norma dellart 2556 la validit dei contratti che hanno per oggetto il trasferimento della propriet o la cessione in godimento dellazienda non subordinata ad una forma specifica ma per le imprese soggette a registrazione i contratti di trasferimento necessitano della forma ad probationem salva losservanza delle forme stabilite dalla legge per la particolare natura del contratto o dei singoli beni che costituiscono lazienda Il legislatore dunque non ha previsto ununica regola relativa alla forma dei contratti di trasferimento dellazienda,stabilendo che sia necessario osservare,a seconda della natura dei singoli beni del complesso aziendale,le forme particolari richieste dalla legge per il trasferimento di ciascuno di essi. Una regola comune ai contratti di trasferimento dellazienda invece dettata per le imprese commerciali medio grandi,in quanto prevista la necessit della forma scritta:ossia i contratti di trasferimento di azienda commerciale devono essere fatti con la forma dellatto pubblico o della scrittura privata autenticata al fine di ottemperare allonere di pubblicit del trasferimento nel registro imprese. La mancanza della scrittura privata o dellatto pubblico comporta limpossibilit di provare attraverso testimoni lesistenza del contratto in una eventuale controversia giudiziaria. Il trasferimento dellazienda commerciale implica degli effetti naturali ossia che si producono a prescindere dalla volont delle parti e non. Gli effetti naturali sono: il divieto di concorrenza la successione nei contratti Divieto di concorrenza:chi cede unazienda commerciale deve astenersi per un periodo massimo di 5 anni dal trasferimento,dalliniziare una nuova impresa che sia idonea,per loggetto,il luogo in cui si trova o altre circostanze,a sviare la clientela dellazienda ceduta(art 2257). La norma intesa a tutelare la speranza dellacquirente dellazienda di trattenere la clientela dellalienante e quindi di godere dellavviamento. Le parti possono stabilire un divieto di concorrenza inferiore(addirittura annullarlo)ai 5 anni attraverso una clausola pattizia in tal caso la minore durata del divieto andr ad incidere sul prezzo dellazienda stessa,e in particolare sar pi basso. Le parti possono anche stabilire un termine pi ampio purch in questo caso il patto non impedisca ogni attivit professionale dellalienante. Il divieto non pu comunque avere durata superiore ai 5 anni a tale periodo di tempo si riduce quindi la maggior durata pattuita. La violazione del divieto costituisce inadempimento del contratto e quindi lacquirente pu in tal caso chiedere il risarcimento del danno e eventualmente la risoluzione del contratto. Se invece il termine non pattuito esso si presume di 5 anni. Se lazienda trasferita per affitto,usufrutto il divieto di concorrenza si estende a tutto il periodo di durata del trasferimento. Le disposizioni di questo articolo si applicano anche allazienda agricola solo per le attivit connesse. Successione nei contratti:in seguito al trasferimento dellazienda,salvo diversa volont delle parti,lacquirente subentra nei contratti stipulati per lesercizio dellazienda a condizione che non abbiano carattere personale(art2558) e che siano in corso di esecuzione.

Tale automatica successione si verifica indipendentemente dal consenso del contraente ceduto,questultimo potr a sua volta,entro 3 mesi dalla notizia del trasferimento risultante dalla pubblicit legale o di fatto della cessione,recedere dal contratto purch per sussista una giusta causa. In caso di recesso il rapporto non si estingue ma semplicemente non si trasferisce e lalienante resta responsabile verso la controparte recedente se non da esecuzione al contratto. Tale successione pu essere esclusa dalle parti attraverso un patto. Le stesse disposizioni si applicano in caso di affitto e usufrutto Gli effetti non naturali legati al trasferimento dellazienda sono: cessione crediti cessione debiti/accollo debiti Cessione crediti: a differenza di quanto previsto per i contratti in corso di esecuzione,la legge nulla dispone circa il trasferimento allacquirente dellazienda dei crediti facenti capo allalienante,lasciando alle parti di regolarne le sorti in sede di stipula dellaccordo di cessione. Se le parti optano per la cessione dei crediti,essa ha effetto nei confronti di terzi dal momento delliscrizione nel registro delle imprese del trasferimento. La cessione dei credi prescinde quindi dalla notifica al debitore o dalla sua accettazione della cessione,comunque se esso paga in buona fede il suo debito allalienante liberato ugualmente(art 2559). Le stesse disposizioni si applicano nel caso del trasferimento per affitto o usufrutto. Cessione/accollo debiti: per quanto concerne i debiti gravanti sullalienante per effetto dellesercizio dellimpresa,lart.2560,2 comma,ne prevede laccollo per legge da parte dellacquirente,se essi risultano dai libri contabili obbligatori(vale cio solo per le imprese commerciali),mentre non si trasmettono per legge i debiti che non risultano da questi libri,a meno che non sia intervenuto un apposito patto daccollo. Lalienante non tuttavia liberato dai debiti ceduti,dei quali continua a rispondere a meno che i creditori non abbiano acconsentito alla sua liberazione. I SEGNI DISTINTIVI DELLIMPRESA: Per poter consentire ai clienti di distinguere le numerose imprese che operano sul mercato ed i loro prodotti il legislatore ha previsto unapposita disciplina dei segni distintivi che ogni impresa deve possedere. Tali segni sono tutelati dalla legge attraverso il riconoscimento allimprenditore,in presenza di determinate condizioni,della possibilit di avvalersene in modo esclusivo,impedendone cio luso da parte di altri imprenditori. Tali segni sono: ditta insegna marchio. Ditta(Art. 2563): il nome sotto il quale limprenditore svolge la sua attivit. Essa rappresenta un mezzo di individuazione necessario dellimpresa:come ogni persona ha un nome cos ogni impresa ha una ditta. Il diritto alluso della ditta si perde attraverso la cessazione delluso N.B. La ditta caratterizza solo le imprese individuali,mentre le imprese collettive hanno al posto della ditta la ragione sociale(societ persone)o denominazione sociale(societ capitali);in essa deve essere indicato il vincolo societario(art 2567). Nella creazione della ditta limprenditore deve rispettare 3 principi fondamentali: verit novit. liceit ossia la ditta deve essere conforme alle norme imperative al buon costume e allordine pubblico Verit:la ditta deve rendere possibile lindividuazione dellimprenditore;per questo stabilito che i qualunque modo si sia formata,la ditta deve contenere almeno il cognome o la sigla dellimprenditore medesimo. A questa parte necessaria della ditta limprenditore pu anche aggiungere una denominazione di fantasia o lindicazione dellattivit svolta. Rientra sempre nel principio di verit della ditta il fatto che essa non deve essere decettiva:ossia non deve trarre in inganno il pubblico dei consumatori. Novit:la ditta deve essere nuova cio idonea a differenziare una data impresa da altre aventi il medesimo oggetto e che operano nella stessa parte del territorio nazionale. Limprenditore quindi non pu adottare una ditta simile o uguale a quella di unaltra impresa,o comunque non pu essere tale da creare confusione con essa. Conseguentemente se la ditta uguale,o simile ad unaltra e pu creare confusione per loggetto dellimpresa o per il luogo in cui questa esercitata,essa deve essere integrata o modificata con indicazioni idonee a differenziarla(art 2564). Lobbligo di differenziazione incombe sullimprenditore che per secondo ha adottato la ditta che genera confusioneprincipio della priorit delluso Per le imprese commerciali lobbligo incombe su chi per secondo ha registrato la propria ditta nel registro imprese,tuttavia se questi riesce a provare di avere usato per primo la ditta e che di tale uso i terzi ne erano a conoscenza, laltro imprenditore che deve provvedere alla differenziazione. Anche la ditta pu essere trasferita(ditta derivata),ma il trasferimento deve avvenire sempre insieme allazienda(art 2565). Tale norma dettata a tutela dei consumatori per evitare che essi siano tratti in inganno circa la provenienza dei beni o servizi.

Tuttavia rilevante la causa del trasferimento infatti: se il trasferimento avviene inter-vivos,per il passaggio della ditta necessario il consenso dellalienante. se il trasferimento avviene mortis-causa,la ditta si trasmette normalmente al successore,salvo diversa disposizione testamentaria. Nel caso di usufrutto e affitto,la ditta deve esser invece necessariamente trasferita. Insegna:(art 2568),non un segno distintivo necessario;serve per individuare i locali nei quali si svolge lattivit dellimprenditore. Limprenditore libero di creare linsegna come desidera,debbono per essere rispettati i principi di: verit originalit novit liceit Verit: imprenditore nel formare linsegna non deve mentire,cio non pu utilizzare parole,figure e segni non veritieri sullorigine,la qualit dei bei e servizi prodotti,atti ad ingannare il pubblico nella scelta del locale e dei prodotti. Novit:stesso discorso fatto per la ditta,infatti nel caso in cui la novit non viene rispettata si applica la norma dellart 2564. 1 comma. Originalit:ossia linsegna deve avere la capacit distintiva del locale in cui si esercita lattivit imprenditoriale,essa perci non pu consistere in una denominazione generica. Linsegna pu essere nominativa se costituita solo da parole,generica,corrispondere alla ditta, ma pu anche contenere solo un simbolo o un disegno e pu essere mista,ossia avere sia disegni che parole. Anche linsegna pu essere trasferita insieme al trasferimento dellazienda o di un suo ramo e tale regola prescinde dal tipo di atto con il quale avviene il trasferimento. Il diritto allinsegna si estingue:1)per la cessazione delluso protratto per un periodo di tempo sufficiente a far riacquistare il carattere della novit e quindi renderla utilizzabile da altri,2)per la cessazione dellattivit imprenditoriale Marchio:(artt 2569/2574) il segno distintivo dei prodotti e delle merci dellimpresa,ma pu distinguere anche i servizi. Esso assolve ad una duplice funzione:da un lato tutela i consumatori garantendo la qualit della merce,dallaltro vale a differenziare i prodotti delle diverse imprese garantendo la provenienza del prodotto da una determinata impresa. Il marchio pu assolvere anche ad una funzione suggestiva:ossia il marchio celebre influenza le scelte del consumatore. Il marchio pu consistere in qualunque segno suscettibili di essere rappresentato graficamente(parole simboli,disegni..). I marchi possono perci essere distinti in: emblematici o figurativi:consistenti in figure,riproduzioni di oggetti del mondo reale,disegni denominativi:se consistenti in nomi comuni e di fantasia,combinazioni varie di parole nominativi:consistenti nel nome del produttore Si hanno poi marchi misti,composti o complessi,risultanti dalla combinazione di elementi figurativi,emblematici e nominativi.. Il marchio,sia esso emblematico,denominativo,misto composto ecc..pu essere cos classificato: marchio di fabbrica :apposto dal fabbricante e contraddistingue un prodotto,il marchio apposto da venditore il marchio di commercio. Il marchio di fabbrica a sua volta si distingue in: 1. generale:utilizzato da un imprenditore per tutti i suoi prodotti 2. speciale:il cui uso distingue un solo prodotto marchio di servizi:contraddistingue un servizio apposto dal produttore del servizio marchio collettivo:adottato dagli enti istituzionali. marchio individuale: adottato da un singolo imprenditore I marchi possono poi in base alloriginalit essere divisi in marchi forti e deboli. Il marchio pu consistere anche nella forma dei prodotti o della loro confezione. Il marchio per riceve tutela giuridica deve avere alcuni requisiti di validit: originalit veridicit novit liceit Originale:originale e non generico,ossia deve avere effettiva capacit distintiva del prodotto,non potendosi risolvere in denominazioni generiche n in parole,figure o segni generici. Veritiero:non si possono inserire nel marchio parole,figure o segni tali da ingannare il pubblico sulla provenienza,natura e qualit del prodotto. Nuovo:non deve essere identico o simile a quello gi adoperato per prodotti o merci dello stesso genere di genere affine,fabbricati o messi in commercio da altri imprenditori.

Lecito: non deve essere contrario a norme imperative,ordine pubblico e buon costume. Qualora difettino questi requisiti il marchio nullo. Il diritto alluso esclusivo del marchio pu acquistarsi in due modi: registrazione nel registro dei marchi e dei brevetti uso di fatto. Registrazione:lUfficio Italiano dei marchi e dei brevetti,ricevuta la domanda di iscrizione e verificata la presenza dei requisiti di validit iscrive il marchio nel registro. La registrazione dura 10 anni ma comunque rinnovabile illimitatamente. Lesclusiva decorre sin dal momento della domanda di registrazione ed ha efficacia su tutto il territorio nazionale. Con la registrazione si ha quindi prova certa dellacquisto del diritto alluso esclusivo. Uso di fatto:consente a colui che ha fatto uso,mediante lapposizione sui prodotti,di un marchio non registrato ha il diritto di continuare ad utilizzarlo,anche dopo laltrui registrazione(art 2571). Tale regola per valida solo se il marchio ha ottenuto una notoriet generale ossia su tutto il territorio dello Stato. Se infatti il marchio ha notoriet meramente locale il diritto acquistato riguarda solo quella parte di territorio. Viceversa per il resto del territorio il marchio pu ritenersi ancora nuovo e pu quindi essere adottato da un altro imprenditore. Chi vanta un preuso di un marchio per godere degli effetti della norma 2571 deve comunque provarlo. Per quanto concerne il trasferimento del marchio vige il principio della libera cessione,ossia si pu trasferire il marchio nella sua totalit o parzialmente in riferimento a determinati prodotti. Col trasferimento in ogni caso non si deve trarre in inganno il mercato. Il marchio pu trasferirsi a titolo definitivo e la cessione pu aversi indipendentemente dalla cessione di altri elementi dellazienda; il trasferimento pu per consistere anche in godimento temporaneo,in tal caso si parla di licenza duso del marchio. La licenza a sua volta pu essere: esclusiva:quando il titolare del marchio cessa di utilizzarlo a vantaggio del soggetta al quale ha concesso la licenza duso non esclusiva:quando il titolare della licenza vuole ampliare la sfera di incidenza del suo marchio,ne trasferisce luso ad altri imprenditori. Si realizza in tal caso un fenomeno di couso del marchio da parte di due o pi soggetti. Per contro chi riceve il marchio in couso ha lobbligo di creare prodotti identici a quelli del licenziatario(caso particolare di licenza non esclusiva il Merchandising:concessione in uso a terzi di un marchio celebre) Il diritto alluso del marchio si perde per rinuncia espressa o per scadenza in caso di mancato rinnovo della registrazione;se limprenditore che non rinnova il marchio pu comunque continuare ad utilizzarlo ma in tal caso si applicano le regole valide per il marchio di fatto. Lordinamento prevede poi una serie di ipotesi di decadenza derivanti dalla perdita dei requisiti originari di validit. Tra queste ipotesi di decadenza va ricordata la c.d. volgarizzazione del marchio. La volgarizzazione del marchio si ha quando viene meno il requisito della originalit,ossia il marchio a causa della sua diffusione, divenuto nella valutazione corrente denominazione generica di una categoria generale di prodotti o servizi(es.aspirina=medicinali antinfluenzali) SOCIETA Lart.2247 definisce la societ come il contratto con il quale due o pi persone conferiscono beni e servizi per lesercizio in comune di una attivit economica allo scopo di dividerne gli utili. La societ dunque nasce da un contratto;tuttavia,lordinamento riconosce,in determinate ipotesi anche societ costituite mediante atto unilaterale(srl unipersonale)o mediante atto normativo(trasformazione in spa di enti pubblici). Il contratto di societ soggetto alla disciplina sui contratti in generale; un contratto associativo o con comunione di scopo: caratterizzato dal fatto che stipulato da due o pi parti,le cui prestazioni sono dirette al conseguimento di uno scopo comune. Dallart 2247 si evincono i 3 elementi fondamentali del contratto di societ: conferimenti esercizio comune di una attivit economica divisione degli utili Conferimenti:consistono nelle prestazioni di dare o fare cui le parti si obbligano per esercitare lattivit economica. Conferimento non significa per consegnare materialmente il bene o eseguire le prestazione,ma indica soltanto lassunzione dellobbligazione di dare o fare,ecco perch il contratto di societ anche di tipo consensuale. Possono dunque formare oggetto di conferimento: beni(possono essere conferiti sia in propriet che in godimento) servizi(solo per le societ persone e srl) crediti(socio risponde delleventuale insolvenza del debitore ceduto e sono a suo carico tutte le spese dellinsolvenza e leventuale risarcimento del danno) La somma dei conferimenti costituisce il capitale sociale il quale rimane costante nel tempo anche se comunque pu essere modificato,secondo precise disposizioni che a loro volta cambiano a seconda del tipo di societ. Il capitale sociale non va confuso col patrimonio sociale che consiste nel complesso di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo alla societ e che a sua volta si divide in patrimonio lordo (la somma di tutte le attivit della societ in un dato momento)e patrimonio netto risultante dalla differenza

tra attivit e passivit in un dato momento. Il patrimonio ha carattere dinamico infatti cambia spesso nel tempo. Capitale sociale e patrimonio sociale coincido nel momento in cui inizia lattivit dimpresa. Il conferimento deve essere determinato nel contratto sociale. Solo nella SS esso pu non essere determinato e in tal caso si presume che tutti i soci contribuiscano in maniera eguale al capitale sociale. Esercizio comune dellattivit economica:(attivit economica significa attivit produttiva di nuova ricchezza). Lattivit economica deve essere esercitata in comune da tutti i soci e tale comunanza si deve rivelare nel momento delle scelte vitali per la societ,in quanto ai soci spetta il potere di determinare lattivit sociale. Secondo lopinione prevalente esercizio in comune significa potere di gestione comune nel senso che lattivit esercitata in comune quando le operazioni sociali sono programmate con il potenziale intervento decisionale di tutti i soci. Potenziale intervento perch effettivamente la societ gestita dagli amministratori,che a loro volta sono scelti dai soci stessi,e in tale scelta che si esplica la gestione comune. Nella societ individuale la gestione spetta direttamente al socio. Loggetto sociale rappresenta la particolare attivit economica per il cui esercizio le parti hanno stipulato il contratto per il quale si obbligano ai conferimenti. Lesercizio di tale attivit detto scopo/mezzo per raggiungere il fine ultimo che il profitto/guadagno. Lindicazione delloggetto sociale nel contratto di costituzione della societ richiesta dallordinamento per tutte le societ tranne che per la SS. Loggetto sociale deve altres essere lecito,possibile e determinato e pu anche essere modificato nel tempo attraverso una modificazione del contratto di costituzione della societ Sulla base di quanto detto non possono considerasi societ i contratti posti in essere per lo svolgimento di attivit culturali,religiose,sportive ecc. Divisione degli utili:scopo/fine dellattivit economica deve essere per lart 2247 lutile/guadagno(lucro) per la remunerazione dei soci. Il lucro non va per inteso solo in termini monetari infatti il lucro pu consistere,ed il caso delle societ cooperative,nel risparmio di spesa o in occasioni di lavoro o in termini generali in un vantaggio economico;in questi casi si parla non di scopo lucrativo ma mutualistico. Ogni socio partecipa agli utili in proporzione ai conferimenti,e stesso discorso vale se la societ consegue delle perdite. Le parti sono comunque libere di fissare nel contratto sociale criteri di ripartizione diversi da quello proporzionale,unico limite a tale liberta fissato dal patto Leonino,ossia dal patto con il quale due o pi soci sono esclusi da ogni partecipazione agli utili e alle perdite. Si possono fare varie classificazioni delle societ in base: al rilievo dato ai soggetti o al capitale e in tal caso si avranno 1. societ persone 2. societ capitali allo scopo e in tal caso si avranno: 1. societ mutualistiche 2. societ lucrative(societ di persone e di capitali) riguardo alla responsabilit dei soci e in tal caso si avranno: 1. societ con personalit giuridica(societ di capitali) 2. societ di fatto(societ di persone) alla attivit svolta,in tal caso si avranno: 1. societ commerciali e non SOCIETA DI PERSONE Le societ di persone sono quelle societ in cui un ruolo centrale giocato dai soci rispetto ai conferimenti e al capitale. Esse si dividono in: 1. S.S. societ semplice 2. SAS societ in accomandita semplice 3. SNC societ in nome collettivo La principale caratteristica di queste societ lassenza della personalit giuridica il che implica una autonomia patrimoniale imperfetta. Autonomia patrimonialeconsiste nel vincolo di destinazione che grava sui beni che fanno parte del patrimonio della societ. La destinazione di tali beni quella dellesercizio dellattivit sociale,il che significa che i creditori sociali devono soddisfarsi su tali beni cosa che non consentita ai creditori particolari. N.B. Sono creditori sociali quelli la cui ragione di credito scaturisce da azioni compiute dalla societ; sono creditori particolari/speciali coloro la cui ragione di credito nasce da operazioni compiute col singolo socio ed estranee alla attivit sociale. Autonomia patrimoniale imperfettaaccanto alla responsabilit patrimoniale della societ il legislatore prevede che anche i soci possono essere chiamati a rispondere delle obbligazioni sociali. La responsabilit dei soci ha la caratteristica di essere: sussidiariaossia interviene solo nel momento in cui il patrimonio sociale insufficiente al soddisfacimento del creditore sociale illimitatail socio risponde delle obbligazioni sociali con tutti i suoi beni presenti e futuri(eccetto il caso delle SAS)

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solidaleil creditore sociale pu rivolgersi a propria discrezione ad uno qualsiasi dei soci ed esigere da esso ladempimento per intero dellobbligazione liberando cos tutti gli altri soci..

Riguardo alla responsabilit dei soci c anche da dire che a seconda del tipo di societ di persone cambia: la posizione dei soci illimitatamente responsabili le procedure per far valere la responsabilit illimitata Altre caratteristiche tipiche delle societ di persone sono: la diretta inerenza del potere di amministrazione alla qualit di socio(in particolare socio illimitatamente responsabile) lintrasferibilit della qualit di socio senza il consenso di tutti gli altri soci o della maggioranza di essi. Societ Semplice(SS):costituisce la forma pi elementare di societ. La caratteristica fondamentale della SS data dal fatto che essa pu avere ad oggetto solo lesercizio di attivit economiche non commerciali(es.attivit agricola,attivit professionali ecc),ossia le attivit non rientranti in quelle previste dallart 2195. La disciplina prevista nel codice per la societ semplice,fatte salve le deroghe espressamente previste(es.art 2293) vale anche per le altre societ di persone. La parti possono dar vita alla SS mediante la stipula di un contratto,il quale pu essere concluso in qualunque forma(art 2251). richiesta la forma scritta a pena di nullit solo quando si conferiscono in propriet alla societ beni immobili o diritti reali immobiliari o quando si conferiscono in godimento gli stessi a tempo indeterminato per un periodo superiore ai nove anni. La societ semplice altres soggetta alliscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese;liscrizione svolge la funzione di pubblicit notizia il che implica che una eventuale non iscrizione non va ad incidere sulla validit della societ ma comporta solo sanzioni amministrative. Il contratto sociale,se non diversamente stabilito,pu essere modificato soltanto con il consenso di tutti i soci(art 2252). Ogni modificazione del contratto sociale,su richiesta degli amministratori,deve essere iscritta entro 30gg nel registro imprese. La qualifica di socio di una SS si acquista: nel momento della sottoscrizione del contratto sociale per effetto dellacquisto inter vivos di una quota di partecipazione(la quota si trasferisce per volere soci) per effetto della successione mortis causa Per quanto concerne lorganizzazione interna della SS essa regolata sia attraverso il complesso di clausole negoziali predisposte dai soci quale contenuto del contratto,sia dalle disposizioni del Codice Civile. Queste ultime per hanno natura suppletiva nel senso che si applicano solo quando le parti non hanno altrimenti disposto nel contratto sociale. La disciplina sulla SS dettata dal legislatore pu ritenersi articolata in due gruppi di disposizioni: rapporti tra soci rapporti della societ con i terzi. Rapporti tra soci:rientrano in questa categoria di norme: gli obblighi dei soci. i diritti dei soci lamministrazione della societ. Diritti e obblighi dei soci:in conseguenza alla qualifica di socio si acquistano diritti e doveri espressamente previsti dalla legge. Il principale diritto del socio quello di amministrare la societ. Accanto a tale diritto si trovano altre situazioni giuridiche attive che si distinguono in due categorie: A)diritti di natura amministrativaquale il diritto di concorrere alla formazione della volont sociale esprimendo la propria decisione nello svolgimento della vita sociale tutte le volte previste dalla legge o dal contratto sociale;il diritto,per i soci non amministratori di controllare loperato degli amministratori. avendo essi il diritto di avere notizie sullandamento sociale,di consultare i documenti relativi alle operazioni sociali e di avere il rendiconto al termine dellesercizio. B)diritti di natura patrimonialequali il diritto agli utili e il diritto alla quota di liquidazione. Per quanto riguarda gli obblighi,il principale sancito dallarticolo 2253 ed quello dei conferimenti. Tali conferimenti(guardare societ in generale) sono determinati in base al contratto sociale o se ci non avviene si presume che i soci siano obbligati a conferire in parti uguali. I conferimenti di una SS possono aversi; in denaro in natura:consistenti nel conferire in propriet(in tal caso la societ diviene proprietaria del bene,e sia le garanzie dovute dal socio che il passaggio del rischio sono regolate dalla disciplina sulla vendita)o in godimento(in tal caso il rischio del perimento del bene resta a carico del socio mentre le garanzie sono regolate dalle norme sulla locazione) in crediti:in tal caso il socio deve prima garantire lesistenza del credito e poi rispondere anche delleventuale insolvenza del debitore. in servizi.

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Tra gli altri obblighi troviamo il divieto di svolgere attivit in concorrenza con quella della societ o di partecipare come socio a responsabilit illimitata ad altra societ concorrente,salvo il consenso degli altri soci;il divieto di servirsi delle cose appartenenti al patrimonio sociale per fini estranei a quelli della societ,salvo il consenso degli altri soci(art2256). Amministrazione della societ: per amministrazione della societ si intende quella attivit di gestione dellimpresa sociale ossia lattivit di esecuzione del contratto sociale diretta a realizzare linteresse per il quale il contratto stato concluso. La SS e in particolare tutte le societ personali possono essere amministrate in due modi: Amministrazione disgiuntiva: regolata dallart 2257 secondo tale articolo nellipotesi in cui il contratto non stabilisca a chi spetti il postere di amministrazione,tutti i soci sono,in quanto tali amministratori. Ad ogni socio spetta il potere di amministrare la societ disgiuntamente dagli altri potendo compiere da solo qualsiasi atto di gestione che rientri nelloggetto sociale. Tale potere per non illimitato ma viene contemperato dal potere riconosciuto agli altri soci di opporsi alloperazione intraprese prima che essa sia conclusa. Tale potere prende il nome di diritto di veto. La decisione sulla fondatezza dellopposizione viene demandata alla collettivit dei soci,i quali decidono a maggioranza,computata non in base al numero di soci,ma in base alla quota di partecipazione agli utili. Amministrazione congiuntiva(art 2258):le parti possono al momento della conclusione del contratto stabilire che il potere di amministrazione spetti solo ad alcuni soci. In tal caso per il compimento delle operazioni sociali gli amministratori hanno bisogno del consenso o di tutti o della maggioranza dei soci amministratori(unanimit o maggioranza dipende da come stabilito nel contratto sociale)ecco perch si pala di amministrazione congiuntiva.In questo caso di amministrazione i singoli soci amministratori possono compiere atti da solo soltanto se vi sia urgenza di evitare un danno alla societ. Il potere di amministrazione pu infine essere affidato ad un solo socio in qualit di amministratore unico della societ,in tal caso gli altri soci non possono ne interferire ne opporsi alle decisioni prese da questo. Per lestinzione del rapporto di amministrazione non esiste una disciplina organica infatti dalla legge viene regolata solo la revoca. Bisogna per distinguere se lamministratore stato nominato nel contratto sociale o con patto separato. Un amministratore nominato nel contratto sociale revocabile solo se vi un giusta causa. Un amministratore nominato con atto sperato pu essere revocato seguendo le norme sul mandato;ossia sempre revocabile ma nel caso in cui la revoca non dipenda da giusta causa esso ha diritto al risarcimento del danno. Per revocare un amministratore necessaria lapprovazione alla revoca della collettivit dei soci ma un amministratore pu anche essere revocato dallautorit giudiziaria su domanda di ciascun socio. I diritti e gli obblighi degli amministratori sono anchessi regolati dalle norme sul mandato(art 2260). A riguardo invece della responsabilit degli amministratori a norma dellart 2260 si evince che gli amministratori sono responsabili solidalmente verso la societ per ladempimento degli obblighi ad essi imposti dalla legge e dal contratto sociale. Tuttavia la colpa non si pu estendere a coloro che dimostrino di esserne esenti. Presupposti dellazione di responsabilit verso i soci sono dunque: linadempimento degli obblighi conferiti dalla qualit di socio il danno subito dalla societ in conseguenza allinadempimento. Sono legittimati a chiedere lazione di responsabilit degli amministratori,i nuovi amministratori,se quelli contro i quali si agisce sino stati gi revocati;gli amministratori non inadempienti i soci con la rappresentanza della societ. Rapporti della societ con i terzi:rientrano in tale categorie le norme sulla: rappresentanza della societ responsabilit dei verso i creditori sociali posizione dei creditori personali dei soci Rappresentanza della societ: rappresentante colui che ha il potere di compiere atti in nome e per conto della societ. La norma regolatrice della rappresentanza lart 2266 la quale fissa 4 principi: la societ acquista diritti e assume obblighi per mezzo dei soci rappresentanti,dai quali rappresentata anche in giudizio se il contratto nulla dispone circa le persone investite dalla rappresentanza essa spetta a ciascun amministratore,sar poi disgiuntiva o congiuntiva a seconda del tipo di sistema di amministrazione(quindi non detto che potere di amministrare e di rappresentare la societ coincidano) se il contratto nulla dispone sui contenuti del potere rappresentativo esso si estende a tutti gli atti che rientrano nelloggetto sociale modificazioni ed estinzione dei poteri rappresentativi devono essere portate a conoscenza dei terzi con mezzi idonei pena linopponobilit di esse ai terzi. Responsabilit verso i creditori sociali:lart 2267 stabilisce che i creditori della societ possono far valere i loro diritti sul patrimonio sociale,ma che per le obbligazioni sociali rispondono inoltre personalmente e solidalmente i soci che hanno agito in nome e per conto della societ e salvo patto contrario anche gli altri. Per obbligazioni sociali devono intendersi le obbligazioni assunte dalla societ per mezzo dei soci rappresentanti. La responsabilit personale dei soci quindi come gi detto : illimitata sussidiaria solidale In particolare da tale articolo si evince anche che la SS pu avere sia soci illimitatamente responsabili che soci con responsabilit limitata,a patto che ci sia stabilito con un preventivo accordo tra le parti. Tale accordo per essere valido deve essere portato a

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conoscenza di terzi con mezzi idonei(es.liscrizione nel registro imprese) altres necessario che i soci esenti non amministrino la societ. La responsabilit illimitata e solidale dei soci incombe sia su coloro che rivestono tale carica al momento della richiesta del pagamento,anche se non erano soci quando sorta lobbligazione sia su coloro che erano soci al momento del sorgere dellobbligazione anche se non pi soci al momento della richiesta di pagamento. Per quanto riguarda la procedura per far valere la responsabilit illimitata dei soci ,nelle SS il creditore pu chiedere il pagamento del debito a qualsiasi socio senza lobbligo di soddisfarsi prima sul patrimonio sociale. Larticolo 2268 stabilisce per a favore del socio al quale il creditore sociale ha chiesto il pagamento un limitato beneficio di escussione preventiva del patrimonio sociale ossia il socio pu indicare preventivamente su quali beni della societ il creditore possa agevolmente soddisfarsi(agevolmente significa che devono esser beni di facile liquidazione in termini economici e quindi non possono sussistere in brevetti,marchi beni ipotecati..). Il creditore obbligato a soddisfarsi solo su tali beni. Posizione dei creditori personali:in merito alla posizione dei soci rispetto ai creditori personali bisogna in primis considerare che la SS gode di autonomia patrimoniale il che significa che il suo patrimonio pu essere usato soltanto per soddisfare i creditori sociali. I creditori personali dei soci non possono perci mai avanzare pretese sul patrimonio sociale. Essi possono soltanto far valere i propri diritti sugli utili spettanti annualmente al socio loro debitore,compiere atti conservativi sulla quota spettante al socio nella liquidazione,chiedere se gli altri beni del debitore sono insufficienti a soddisfarli la liquidazione della quota che la societ deve attuare entro 3 mesi dalla domanda(art2270). La legge stabilisce inoltre che non si pu compensare un debito che un terzo ha verso la societ e il credito che egli ha verso un socio(art2271). Lo scioglimento parziale del rapporto sociale nelle SS:norme valide anche per le altre societ di persone. Il rapporto sociale pu sciogliersi con riferimento ad un socio o a tutti i soci. Limitatamente ad un socio c da dire che la societ continua ad esistere anche se comunque si possono fare due eccezioni: una societ si soglie se la presenza del socio che non fa pi parte del rapporto sociale era essenziale per il perseguimento dello scopo. Se la societ costituita solo da due persone ed entro 6 mesi dallo scioglimento non si ricreata la dualit di persone. Cause di scioglimento del rapporto sociale da parte di un socio sono:1)morte,2)recesso,3)esclusione. Morte:evento naturale. Secondo lart 2284 la morte del socio produce di regola lestinzione del rapporto sociale tra il socio e la societ,pertanto la societ,versata la quota del socio defunto agli eredi,i quali non possono pretendere di subentrare nella societ al posto del defunto,continua tra i soci superstiti. I soci superstiti possono con la morte di un socio anche decidere o di sciogliere totalmente la societ,o di continuarla con gli eredi quando questi lo acconsentono. Recesso(artt 2285/2500 ter/2307):ciascun socio ha il diritto di recedere dalla societ,cio di manifestare la volont di uscire dalla societ attraverso un proprio atto unilaterale. Tale diritto deve essere esercitato con un preavviso di 3 mesi nel caso si tratti di societ a tempo indeterminato o se la durata della societ stata commisurata alla vita un socio. Se la societ a tempo determinato la possibilit di recesso limitata allipotesi in cui sussista una giusta causa. Il recesso comunque sempre possibile in tutti i casi previsti dal contratto sociale o quando sussiste giusta causa. Circa le modalit del recesso la legge non richiede forme particolari. Il recesso concesso anche nei casi di in cui una societ a tempo determinato sia derogata tacitamente,anche in tal caso deve essere dato un preavviso di 3 mesi. In fine il recesso concesso anche nel caso in cui gli altri soci decidono di trasformare la societ di persone in societ di capitali. Il diritto pu essere esercitato solo dai soci contrari alla trasformazione o che non hanno partecipato alla decisione di trasformazione. Esclusione:pu a sua volta essere di diritto (art 2288) facoltativa(art 2286). Esclusione di diritto si ha automaticamente al verificarsi di precisi avvenimenti previsti dalla legge i quali presuppongono uno stato di insolvenza personale del socio e che impediscono la continuazione del rapporto sociale nei suoi confronti,si tratta precisamente: della dichiarazione di fallimento personale del socio della richiesta di liquidazione della quota del socio da parte di un suo creditore particolare Lesclusione facoltativa dipende dalla volont dei soci e si ha quando ricorrono le cause previste dalla legge. Tali cause sono a loro volta di: carattere generale: inadempienza degli obblighi previsti dalla legge inadempienza degli obblighi contrattuali carattere specifico: interdizione o inabilitazione condanna del socio ad una pena che comporti linterdizione temporanea dai pubblici uffici impossibilit sopravvenuta del conferimento dopera che il socio si era obbligato a compiere perimento del bene conferito per cause non imputabili agli altri soci. In presenza di dette cause lesclusione deve essere deliberata dalla maggioranza dei soci(calcolata per numero e non per quote) ed ha effetto 30gg dopo la comunicazione della deliberazione allescluso. Nel termine anzidetto lescluso ha la facolt di ricorrere al Tribunale che se accoglie lopposizione pu sospendere lesecuzione della delibera. Se la societ composta da solo due soci lesclusione di uno deve essere pronunciata dal Tribunale su istanza dellaltro.(art 2287)

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In ogni caso di scioglimento parziale della societ,il socio uscente o i suoi eredi hanno diritto a ricevere la liquidazione della quota. La quota si determina in base alla situazione patrimoniale della societ nel giorno in cui si verifica lo scioglimento. Al momento della liquidazione non si tiene conto delle operazioni in corso. Solo successivamente quando loperazione sar conclusa il socio ricever o dar alla societ quanto risulter dallesito di essa. Il pagamento della quota deve avvenire entro 6 mesi dalla scioglimento. Salvo che la liquidazione non sia chiesta dal creditore particolare del socio,in tal caso il termine di 3 mesi. Il socio uscente o i suoi eredi infine sono responsabili verso i terzi per le obbligazioni sociali sorte fino al giorno in cui si verifica lo scioglimento. Naturalmente per potere essere opponibile a terzi che siano divenuti creditori sociali dopo che il socio abbia cessato di farne parte,lo scioglimento deve essere portato a conoscenza di terzi con mezzi idonei,altrimenti non opponibile a costoro. Scioglimento della SS: secondo lart 2272 sono cause di scioglimento della SS le seguenti cause: il decorso del termine se cio la societ a tempo determinato a meno che i soci no decidano di prorogarla. Secondo lart 2273 la SS si presume prorogata tacitamente se a scadenza del termine i soci continuano a compiere le operazioni sociali. per il conseguimento delloggetto sociale o per la sopravvenuta impossibilit di conseguirlo deliberazione unanime dei soci venir meno della pluralit dei soci(a meno che non venga ricostituita entro 6 mesi) per altre cause eventualmente previste dal contratto sociale. Le descritte cause di scioglimento della SS operano di diritto. Qualora per sorgano controversie tra i soci in ordine ad un effettiva causa di scioglimento dovr farsi ricorso allautorit giudiziaria al fine di ottenere una sentenza di accertamento. N.B. La SS non soggetta alle procedure concorsuali ne al fallimento perch non esercita attivit commerciale e quindi il fallimento non una causa di scioglimento della societ. Verificatasi una causa di scioglimento la societ non cessa ancora di esistere ma si apre la c.d. fase di liquidazione. In tale fase viene convertito in denaro il patrimonio sociale al fine di saldare tutti i debiti pendenti della societ in quel momento. Durante questa fase dunque la societ continua ad esistere ma ha per fine il solo compimento di operazioni di liquidazione;non possono essere assunte nuove obbligazioni. Gli amministratori in tale fese conservano per la possibilit di compiere atti amministrativi limitatamente ad affari urgenti. Quanto alle modalit di liquidazione il Codice Civile lascia ampia libert alla volont dei soci consentendo loro di stabilire nel contratto un modo di procedere alla liquidazione diverso da quello previsto dal legislatore. Tuttavia se il contratto non prevede il modo di liquidare il patrimonio e i soci non sono daccordo il procedimento legislativo prevede che la liquidazione sia fatta da uno o pi liquidatori nominati col consenso di tutti i soci o in caso di disaccordo dal Tribunale. I liquidatori possono essere revocati per volere di tutti i soci o del tribunale sempre che sussista una giusta causa. Per procedere alla liquidazione essi ricevono dagli amministratori beni,documenti sociali e il conto della gestione relativo al periodo successivo allultimo rendiconto. Gli amministratori redigono poi insieme ad essi un inventario dal quale risulti la situazione patrimoniale della societ. I liquidatori procedono quindi alla vendita dei beni sociali per poi impiegare le somme ricavate per estinguere i debiti. Provvedono quindi prima allestinzione dei debiti e successivamente al riparto tra i soci delleventuale residuo in proporzione alla partecipazione agli utili. Qualora il ricavato della vendita dei beni non sia sufficiente al pagamento di tutti i debiti i liquidatori hanno il diritto di chiedere ai soci non solo di eseguire i conferimenti che non abbiano ancora effettuato ma anche di versare le ulteriori somme che fossero necessarie per il soddisfacimento dei rimanenti debiti sociali,nei limiti della rispettiva responsabilit verso i creditori ed in proporzione alla parte di ciascuno nelle perdite. Durante la liquidazione i liquidatori rappresentano la societ anche in giudizio. Alla fine del procedimenti i liquidatori redigono il rendiconto finale che viene approvato dai soci. Con lapprovazione del rendiconto termina la liquidazione e viene meno la responsabilit dei liquidatori stessi verso i soci. A questo punto la societ cessa di esistere. I soci che hanno conferito beni in godimento hanno diritto a riaverli nelle condizioni in cui si trovano. Societ in nome collettivo:tipo pi diffuso di societ di persone. La Snc presenta una struttura non dissimile dalla SS per questo il legislatore rinvia per la disciplina alle norme sulla SS,le quali sono tuttavia integrate da una disciplina apposita per le differenze con la SS.(artt 2291/2312). La Snc di regola viene costituita tra persone appartenenti alla stessa famiglia o quantomeno tra poche persone legate da vincoli di fiducia. Carattere fondamentale di questo tipo di societ la responsabilit illimitata e solidale di tutti i soci,i quali rispondono verso i terzi per le obbligazioni sociali con lintero loro patrimonio e ogni patto limitativo della responsabilit di un socio(valido internamente) inefficace verso i terzi. Chi entra a far parte di una Snc risponde con gli altri soci delle obbligazioni sociali assunte anche prima di assumere la qualifica di socio. Stesso discorso per i soci uscenti e i loro eredi infatti essi rispondono delle obbligazioni sociale fino al giorno dello scioglimento.Nella Snc i soci oltre ad avere lobbligo dei conferimenti non possono,in mancanza del consenso degli altri soci(anche presunto),esercitare per conto proprio o altrui,unattivit concorrente con quella della societ ne partecipare con responsabilit illimitata ad altra societ concorrente. In caso di inosservanza di tale divieto la societ pu deliberare lesclusione del socio ed ha il diritto al risarcimento danni.Gli amministratori della Snc sono regolati dalle norme sulla SS con lunica differenza che in questo caso hanno anche lobbligo di tenere le scritture contabili obbligatorie. La Snc si costituisce mediante contratto il quale deve contenere le seguenti indicazioni(art 2295): generalit dei soci ragione sociale,formata dal nome di uno o pi soci e dallindicazione del rapporto sociale

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i nomi degli amministratori e dei rappresentanti sede principale ed indicazioni secondarie i conferimenti dei soci,il loro valore ed i criteri di valutazione le prestazioni che i soci dopera si sono impegnati a conferire la durata della societ le singole norme sulla ripartizione degli utili e delle perdite. loggetto sociale che nelle Snc pu essere qualsiasi tipo di attivit,commerciale e non. Il contratto costitutivo della Snc deve essere stipulato per iscritto,cio mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata dal notaio al fine di attuare una pubblicit dichiarativa. Il rispetto della forma scritta non per richiesta a pena di nullit dellatto ma solo ai fini della registrazione. Il contratto sociale delle Snc deve essere registrato nella sezione ordinaria del registro delle imprese(art 2296)la funzione delliscrizione di pubblicit dichiarativa. Gli amministratori e il notaio che ha redatto latto hanno lobbligo di depositare il contratto per liscrizione nel registro entro 30gg dalla stipulazione,ogni socio pu provvedervi a spese della societ o far condannare gli amministratori a provvedervi. Stesso discorso vale per le eventuali modificazioni(decise allunanimit dai soci)dellatto costitutivo. Deve,altres entro 15gg dalla costituzione della Snc,essere depositata la firma degli amministratori che hanno la rappresentanza presso il registro imprese. N.B. La Snc non registrata irregolare per tutto il tempo per cui non iscritta nel registro imprese. Le principali conseguenze della mancata iscrizione sono: i rapporti fra societ ed i terzi sono regolate dalle norme sulla SS. A tale rinvio esistono per due limiti: 1. resta ferma la responsabilit solidale de illimitata dei soci 2. si presume che ogni socio che agisce per la societ ne sia rappresentante in caso di dissesto finanziario questa non pu ottenere il concordato preventivo n lamministrazione controllata che sono procedure concorsuali pi favorevoli allimpresa in dissesto ciascun socio pu provvedere alla regolarizzazione o far condannare gli amministratori a provvedervi La regolarizzazione importa il subentrare nella disciplina sociale della normativa prevista per la SNC. Per quanto concerne i creditori sociali essi hanno lobbligo di soddisfare il proprio credito prima sul patrimonio sociale e in caso di insufficienza di esso chieder il pagamento al socio(a differenza della SS dove il beneficio di preventiva escussione opera solo se espressamente richiesto dal socio) Per quanto concerne infine il creditore particolare di un socio esso non pu chiedere la liquidazione anticipata della quota fino alla scadenza della societ. Tuttavia per evitare che il creditore resti danneggiato da una eventuale proroga del termine la legge prevede che se la proroga registrata nel registro imprese il creditore particolare pu fare opposizione citando la societ e il socio debitore davanti allautorit giudiziaria entro 3 mesi dalliscrizione della deliberazione;se invece la proroga tacita il creditore pu chiedere la liquidazione anticipata della quota dimostrando linsufficienza degli altri beni di propriet del debitore a soddisfarlo. Scioglimento della Snc: la Snc si scioglie per le stesse cause previste dallart 2272 per la SS ma anche se: per fallimento della societ per provvedimento dellautorit governativa. Anche per la liquidazione valgono le stesse regole della SS salvo per le formalit e la pubblicit. La nomina e laccettazione dei liquidatori vanno iscritte nel registro imprese in modo che possano assumere anche in giudizio la rappresentanza. Compiuta la liquidazione i liquidatori redigono il bilancio finale e il piano di riparto. Entrambe questi documenti devono essere comunicati ai soci con lettera raccomandata e gli stessi si intendono approvati se non sono contestati entro il termine di due mesi dalla comunicazione. I liquidatori non possono procedere a riparti tra soci se prima non siano stati pagati i creditori sociali o accantonate le somme per pagarli e tale obbligo pu essere sanzionato anche penalmente. Con lapprovazione del bilancio i liquidatori sono liberati di fronte ai soci e devono chieder la cancellazione della societ dal registro imprese,nonch depositare le scritture contabili e i documenti sociali che non spettano ai singoli soci presso una persona designata dalla maggioranza che li conserva per 10 anni. Avvenuta la cancellazione i creditori sociali che non siano stati soddisfatti potranno far valere i loro crediti verso i soci ed anche verso i liquidatori se il mancato pagamento dipeso da questultimi. Societ in accomandita semplice(Sas): caratterizzata dalla sua particolare struttura interna,infatti di essa fanno parte due categorie di soci: soci accomandanti conferiscono solo beni,non partecipano alla gestione e quindi non amministrano ne assumono responsabilit verso i terzi se non limitatamente alla quota conferita. soci accomandatari oltre ad eseguire il conferimento essi partecipano alla gestione della societ,amministrandola ed assumendo una responsabilit illimitata,solidale e personale verso i terzi,rispondendo per le obbligazioni sociali anche con il proprio patrimonio,sia pure in via sussidiaria. Alla SaS si applicano in quanto compatibili le norme della Snc. Latto costitutivo deve avere forma di atto pubblico e scrittura privata autenticata(pubblicit dichiarativa)e deve contenere i nomi dei soci accomandanti e accomandatari. La societ deve essere iscritta nel registro imprese altrimenti irregolare e vale lo stesso discorso fatto per la Snc con lunica differenza che i soci accomandanti tuttavia rimangono limitatamente responsabili.

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La Sas agisce sotto una ragione sociale necessariamente costituita dal nome di almeno uno dei soci accomandatari,con lindicazione del tipo sociale. Se un socio accomandante presta il consenso ad inserire il suo nome nella ragione sociale esso assume responsabilit illimitata. Nella Sas solo gli accomandatari possono essere nominati amministratori il che significa che gli accomandanti non possono essere nominati amministratori e questo perch ad essi la legge impone il c.d. divieto di immistione nellamministrazione della societ salvo il conferimento di procura speciale. In conseguenza di ci laccomandante che compia atti di amministrazione in nome della societ senza procura diviene illimitatamente responsabile rischiando anche di essere escluso dalla societ. Gli accomandanti hanno per il diritto di avere comunicazione annuale del bilancio e di controllarne lesattezza consultando libri e altri documenti della societ. La nomina degli amministratori pu essere inserita nellatto costitutivo o con patto separato il quale per richiede,per essere valido il consenso,di tutti i soci accomandatari e di tanti accomandanti che rappresentino la maggioranza del capitale sottoscritto. Se nulla previsto nellatto costitutivo,lamministrazione spetta disgiuntamente ad ogni socio accomandatario. Gli amministratori possono essere revocati. In particolare per gli amministratori nominati nellatto costitutivo la revoca possibile solo se c una giusta causa ed in mancanza di essa non ha effetto;per gli amministratori nominati con atto separato la revoca deve essere decisa con il concorso degli accomandatari e con lapprovazione della maggioranza dei soci accomandanti che rappresentino la maggioranza del capitale. I diritti e gli obblighi degli amministratori sono gli stessi degli amministratori della Snc. Per quanto riguarda la possibilit di uscire dalla societ cedendo la propria quota,gli accomandatari possono farlo solo col consenso di tutti i soci;gli accomandanti invece possono liberamente trasferirla purch vi sia il consenso di tanti soci che rappresentino la maggioranza del capitale sociale. Altro privilegio dei soci accomandanti oltre alla responsabilit limitata anche la possibilit di trattenere gli utili riscossi in buona fede secondo il bilancio regolarmente approvato. Per quanto concerne i creditori sociali e particolari dei soci vale lo stesso discorso fatto per la Snc. Scioglimento della Sas:avviene per le stesse cause previste dallart 2308,alle quali va aggiunto il venir meno durante la vita della societ di una delle due categorie di soci a meno che nel termine di 6 mesi la categoria venuta meno non venga ricostituita. Nel caso in cui la categoria di soci che viene a mancare sia quella degli accomandatari prevista la nomina di un amministratore provvisorio,che pu essere un accomandante o un estraneo,il quale dovr provvedere al compimento degli atti di ordinaria amministrazione. Lamministratore provvisorio non assume la qualifica di accomandatario ne quindi responsabilit illimitata. Qualora egli tuttavia con il consenso di tutti i soci compie atti eccedenti lordinaria amministrazione o prosegue la gestione oltre il termine dei 6 mesi la societ si trasforma in societ in nome collettivo ed anche lamministratore provvisorio risponde verso i terzi,salvo che essi conoscano la sua estraneit allorganismo sociale. La trasformazione in Snc avviene anche quando gli accomandanti proseguono lattivit sociale senza sostituire gli accomandatari nel termine di 6 mesi. Dopo la liquidazione e la cancellazione della societ dal registro imprese secondo le modalit previste per la SS,i creditori sociali che non siano stati soddisfatti potranno far valere i loro crediti nei confronti dei soci accomandatari o dei liquidatori se il mancato pagamento dipeso da essi.,o dai soci accomandanti ma unicamente nei limiti della quota del conferimento che non abbiano eseguito(art 2280). SOCIETA DI CAPITALI Alle societ di persone si contrappongono quelle di capitali nelle quali lelemento patrimoniale prevale su quello personale. La societ capitali hanno personalit giuridica. Sono societ di capitali: societ per azioni(Spa) societ a responsabilit illimitata(Srl) societ in accomandita per azioni(Sapa). La disciplina di tali societ stata fortemente modificata dalla Riforma del Diritto Societario n 6 del 17/01/2003. la riforma poi entrata in vigore dal Gennaio dellanno seguente. A tale riforma si sono poi susseguite anche altre modifiche ultima nel 2005. Comunque le principali modifiche apportate dalla riforma del 2003 si sostanziano in: disciplina quasi nuova per le Srl quasi simile a quella della SS maggiore autonomia dei societ nel formare lo Statuto,specie nelle Srl vengo introdotti per la Spa metodi alternativi di amministrazione oltre al tradizionale viene disciplinata la societ cooperativa vengono introdotti 2 capi al Codice Civile:capo VIII estinzione delle societ di capitali e capo IX disciplina dei gruppi societari. Societ per azioni:rappresenta la forma pi importante di societ di capitali particolarmente adatta alle imprese di grandi dimensioni. La spa caratterizzata dal fatto che per le obbligazioni sociali risponde soltanto la societ con il suo patrimonio(art 2325); in tale societ quindi,i soci sono obbligati solo al conferimento e il capitale sociale lunica garanzia in termini monetari per i creditori sociali. Secondo lart.2327 la Spa deve costituirsi con un capitale minimo di 120.000 (per le Spa costituite nellanno 2003 il capitale minino di 100.000). Il capitale di una Spa diviso in frazioni ossia in porzioni di eguale ammontare,ognuna delle quali indivisibile e si chiama azione. Lammontare di azioni che ogni socio possiede corrisponde alla misura del conferimento che esso si obbligato ad

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effettuare e indica la partecipazione sociale di cui titolare. C da dire poi che in base allampiezza del numero delle azioni possedute lincidenza di un socio sulla vita sociale diversa. Costituzione Spa: per la costituzione di una Spa necessario che si realizzino due fasi: A)stipulazione del contratto di societ(formato da atto costitutivo e statuto) B)iscrizione nel registro imprese(con funzione di pubblicit costitutiva;il che significa che la mancata iscrizione nel registro imprese implica linesistenza della Spa). Al momento del perfezionamento del contratto altres necessario che si siano verificate queste tre condizioni: che lintero capitale sociale sia sottoscritto che i soci effettuino il versamento di almeno il 25% dei conferimenti in denaro presso una banca che sussistano le autorizzazioni governative e le altre condizioni richieste dalle leggi speciali per la costituzione della societ A)Stipulazione contratto societ:vi sono due tipi di stipulazione del contratto di societ: stipulazione simultanea,si realizza mediante comparizione delle parti vanti al notaio e la redazione dellatto costitutivo con la forma dellatto pubblico. stipulazione per pubblica sottoscrizione,si realizza in 3 fasi: 1)I promotori coloro che assumono liniziativa,e redigono il programma che deve contenere le indicazioni sulloggetto,il capitale,le principali di posposizioni dellatto costitutivo e dello statuto,il nome dei promotori stessi e gli eventuali vantaggi che si riservano e indica inoltre il termine entro il quale latto costitutivo deve essere stipulato. Il programma,con firme autenticate dei promotori,prima di essere reso pubblico deve essere depositato presso un notaio. 2)Vengono raccolte dai promotori le progressive sottoscrizioni delle azioni da parte degli interessati;le sottoscrizioni devono risultare da atto pubblico o scrittura privata autenticata che deve contenere le generalit del sottoscrittore e il numero di azioni sottoscritte. Raccolte le sottoscrizioni i promotori fissano un termine,non superiore a 30gg,entro il quale i sottoscrittori devono effettuare i versamenti(seguendo il 2co.art2342). Il termine comunicato ai sottoscrittori con raccomandata o nella forma prevista dal programma. Decorso tale termine senza ricevere i versamenti i promotori hanno la facolt di agire contro i sottoscrittori morosi e scioglierlo dallobbligazione. In tal caso la societ non pu costituirsi se prima non sono state collocate le azioni per le quali non si ricevuto il versamento. 3)Una volta eseguiti i versamenti i promotori entro 20gg devono convocare lassemblea dei sottoscrittori con raccomandata da inviarsi a ciascuno di essi almeno 10gg prima della data di convocazione. Lassemblea una volta riunita accerta la presenza delle condizioni di costituzione della Spa e delibera sul contenuto dellatto costitutivo. Lassemblea valida con la presenza della met dei sottoscrittori(soci)e ciascuno ha diritto al voto. Lassemblea decide per maggioranza ma per modificare il programma occorre il consenso di tutti i soci. Gli intervenuti allassemblea,raggiunto laccordo stipulano latto costitutivo. Secondo larticolo 2328 latto costitutivo deve avere la forma scritta dellatto pubblico. La mancata stipulazione per atto pubblico implica la nullit della societ. Sempre in virt dello stesso articolo latto costitutivo deve contenere obbligatoriamente: estremi identificativi dei soci,degli eventuali promotori,nonch il numero delle azioni da essi sottoscritte la denominazione sociale e il comune in cui si trova la sede della societ e le eventuali sedi secondarie lattivit che costituisce loggetto sociale(indicazione specifica e non generica) lammontare del capitale sottoscritto e versato il numero complessivo di azioni e il loro VN il valore attribuito ai crediti e dei beni conferiti in natura le norme secondo le quali gli utili devono essere ripartiti i benefici eventualmente accordati ai promotori o ai soci fondatori il sistema di amministrazione adottato,il numero e i poteri degli amministratori indicando quali sono rappresentanti il numero dei sindaci la nomina dei sindaci e degli amministratori che costituiscono il consiglio di sorveglianza,e quando c la nomina del soggetto addetto al controllo contabile limporto globale,almeno approssimativo,delle spese di costituzione poste a carico della societ la durata della societ o se la societ costituita a tempo indeterminato deve essere indicato il termine,comunque non superiore ad 1 anno,prima del quale il socio non pu recedere. B)Iscrizione nel registro imprese:consta di due fasi: 1)Una volta stipulato latto costitutivo il notaio o il designato dagli amministratori deve depositarlo,entro 20gg, presso lufficio del registro imprese;in difetto,tale adempimento pu essere curato da ogni socio a spese della societ(art.2330). 2)Contestualmente al deposito deve essere richiesta iscrizione societ a cui provvede,dopo il controllo della documentazione lufficio del registro imprese. Con liscrizione la societ acquista la personalit giuridica e in mancanza delliscrizione la societ non esistepubblicit costitutiva il mancato adempimento punibile penalmente. Per le operazioni compiute prima delliscrizione sono illimitatamente e solidalmente responsabili verso i terzi coloro che hanno agito in nome della societ; tale responsabilit estesa anche al socio unico e a quei soci che nellatto costitutivo o con separato atto hanno

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deciso,autorizzato o consentito il compimento delloperazione. Successivamente alliscrizione,se la societ approva 1 o pi operazioni poste in precedenza alliscrizione per esse responsabile anche la societ ed tenuta a rilevare coloro che hanno agito. Le somme depositate dai soci con le sottoscrizioni possono essere consegnate agli amministratori solo se se ne prova lavvenuta sottoscrizione. Se entro 90gg dalla stipula dellatto costitutivo e dal rilascio delle autorizzazioni necessarie,la societ non iscritta quelle somme vengono restituite ai sottoscrittori e latto costitutivo perde efficacia. Prima delliscrizione nel registro vietato lemissione di azioni,salvo il caso dellofferta pubblica di costituzione della societ per pubblica sottoscrizione e comunque sempre prima delliscrizione esse non possono costituire oggetto di una sollecitazione allinvestimento. Una volta costituita la societ i promotori hanno diritto al rimborso di tutte le spese che sono state necessarie per la costituzione o comunque di tutte le spese approvate dallassemblea. Se la societ non si costituisce essi non vedranno rimborsate le spese sostenute. Ai promotori altres riservato un beneficio,nellatto costitutivo e a prescindere dalla loro qualit di soci o meno, di partecipazione agli utili netti risultanti dal bilancio,non superiore complessivamente ad 1/10. Tale beneficio pu essere accordato per un periodo massimo di 5 anni. Identico beneficio pu essere accordato ai soci fondatori. Tale beneficio per controbilanciato da una responsabilit dei promotori. Essi infatti sono responsabili verso i terzi per le obbligazioni assunte per costituire la societ, mentre sono responsabili sia verso i terzi che verso la societ per: lintegrale sottoscrizione del capitale per i versamenti richiesti per lesistenza dei conferimenti in natura per la veridicit delle comunicazioni fatte al pubblico per la costituzione societ. N.B. fino al 93 il Codice Civile disciplinava solo lipotesi che durante la vita Spa e Srl venissero possedute da un unico azionista, nel 93 stata introdotta la possibilit per le Srl di essere costituita con un unico socio,nel 2003 questa possibilit stata concessa anche alla Spa. 1 Casodurante le vita di una Spa vengono meno tutti gli altri soci:in tale situazione in caso di insolvenza,il socio al quale siano appartenute tutte le azioni;ovviamente con riguardo alle obbligazioni sorte nel periodo di tale monopolistica appartenenza,risponde illimitatamente. Ma lunico azionista peraltro non incorre in questa responsabilit se: i versamenti ancora dovuti sono stati effettuati entro 90gg siano state rispettate le esigenze di pubblicit legale che permette ai terzi di conoscere che tutte le azioni appartengono ad un unico socio. 2 Casocostituzione di una Spa con un unico azionista:si parla in tal caso di Spa unipersonale,e lazionista unico risponde illimitatamente se: i conferimenti al momento della costituzione della societ o in sede di aumento del capitale non sono stati effettuati integralmente non risulta dagli atti e dal fascicolo della corrispondenza che si tratta di societ costituita con un unico socio. Nullit Spa: regolata dallart 2332. tale norma trova applicazione solo dopo che la Spa stata iscritta nel registro imprese. Secondo tale articolo le cause di nullit di una societ sono 3 e sono tassative: mancata stipulazione dellatto costitutivo per atto pubblico illiceit delloggetto sociale mancanza nellatto costitutivo di uno dei seguenti elementi: 1. denominazione sociale 2. conferimenti 3. ammontare del capitale sociale minimo 4. oggetto sociale. Gli effetti della nullit sono ugualmente fissati dallarticolo 2332 e in particolare: A. la dichiarazione di nullit non pregiudica lefficacia degli atti compiuti in nome della societ dopo liscrizione nel registro impresefino a quel momento,non opera cio per il passato ma per il futuro; B. la nullit non pu essere dichiarata quando la causa di essa stata sanata e la sanatoria stata iscritta nel registro imprese; C. la sentenza che dichiara la nullit nomina i liquidatori e quindi implica che i soci non sono liberati dallobbligo dei conferimenti fin quando non siano soddisfatti i creditori sociali. Attraverso tali principi fissati dal legislatore si evince che questultimo ha voluto escludere la retroattivit della dichiarazione di nullit. Lultimo comma del suddetto articolo stabilisce infine che il dispositivo della sentenza di nullit deve essere iscritto nel registro imprese dagli amministratori o dai liquidatori. Patti parasociali:art 2341 riconosce a favore delle societ i cui titolo non sono quotati la rilevanza dei patti parasociali,ossia degli accordi tra soci,paralleli al contratto di societ. Queste intese sono volte a stabilizzare gli assetti proprietari o il governo della societ. Sono parte di tali patti di solito gli azionisti che combinando le rispettive partecipazioni possono formare la maggioranza necessaria per le deliberazioni assembleari quindi i patti parasociali hanno ad oggetto lesercizio del diritto di voto nella societ per azioni e in quelle che controllano;possono inoltre riguardare limiti alla circolazione delle azioni nonch lesercizio anche congiunto di

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uninfluenza dominante su tale societ. La loro durata si estende per un periodo massimo di 5 anni ma posono essere rinnovati. Le prescrizioni relative ai patti parasociali non si applicano alle intese strumentali,ad accordi di collaborazione nella produzione e/o nello scambio di beni e servizi relative a societ interamente possedute dai partecipanti ai patti parasociali. Il Socio:in primis la qualit di socio di una Spa si acquista nel momento in cui si attesta il possesso di una azione,ma ai sensi dellart 2346 lo statuto pu anche escludere del tutto lemissione di azioni o prevedere ladozione di diverse tecniche di legittimazione e circolazioni delle azioni e in tal caso la qualifica di socio si acquista con liscrizione nel libro soci custodito nella sede della societ. Ogni socio in quanto tale ha degli obblighi e dei diritti. Nello statuto si possono per prevedere accanto ai diritti e agli obblighi derivanti dalla qualifica ulteriori diritti e obblighi per i soci. Tali diritti possono derivare: dal numero di azioni che possiedono(diritti come per esempio la richiesta di convocazione dellassemblea che si ha solo se si possiede un determinato numero di azioni) dal tipo di azioni che sono in loro possesso infatti lart 2348 attribuisce alla societ la possibilit di creare categorie di azioni(strumenti finanziari)che attribuiscono appunto ulteriori diritti;per contro lo statuto pu prevedere anche azioni che limitino o privino i soci dei diritti derivanti dalla qualifica(es.azioni di risparmio). Stesse categorie di azioni conferiscono stessi diritti. Categorie di azioni: tra esse troviamo le azioni di risparmio;esse sono una categoria di azioni istituita con la legge 216/1974,tali azioni sono state istituite a tutela dei piccoli risparmiatori che,con lacquisto dei titoli perseguono lintento di investire i propri risparmi pi che partecipare ad una attivit economica. Queste azioni sono prive di diritto di voto ma posseggono alcuni privilegi di natura patrimoniale la cui determinazione relativa ai contenuti,limiti modalit e condizioni rimessa allo statuto,e di agevolazioni fiscali essendo assoggettate ad una ritenuta dimposta minore rispetto alle altre azioni. Possono essere emesse solo da societ le cui azioni ordinarie sono quotate in borsa e no possono superare la met del capitale sociale. Unaltra categoria di azioni quella delle azioni di godimento,esse sono riservate ai soci i cui titoli siano stati rimborsati. Una volta rimborsati i soci sono usciti dalla societ ma pu capitare che la liquidazione fatta sul valore nominale possa risultare inferiore rispetto al valore reali e delle azioni e quindi il socio uscente pu subire un pregiudizio al quale appunto si pu ovviare con lassegnazione al socio uscente di azioni che attribuiscono il diritto di partecipare alla distribuzioni agli utili futuri ma non al voto. Sono fatti salvi gli altri diritti amministrativi. Le azioni privilegiate attribuiscono un diritto di propriet nella distribuzione degli utili o nella restituzione del capitale al momento di scioglimento della societ. Agli azionisti che posseggono tali azioni spetta il diritto di voto nellassemblea anche se comunque latto costitutivo pu limitare tale diritto solo alle assemblea straordinarie. Tutte le azioni devono essere sottoscritte da un amministratore e devono indicare denominazione,durata e sede della societ,la data dellatto costitutivo e dalla sua iscrizione,il loro valore nominale e lammontare del capitale sociale e diritti e gli obblighi che attribuiscono. Le azioni si dicono liberate quando il socio ha completamente eseguito il conferimento cui obbligato. Le azioni emesse da una societ in Italia possono essere nominative(azioni che recano sulla facciata del titolo lintestazione del loro proprietario)e al portatore(sono tali solo le azioni liberate e sono quelle che non recano sulla facciata alcuna indicazione in merito del loro titolare). La circolazione delle azioni si attua mediante le norme dei titoli di credito. Il trasferimento si attua con la consegna del titolo e per avere piena efficacia richiede la formalit di annotare il nome dellacquirente sul titolo(in tal caso si parla di girata), e sul libro soci;la prima ha efficacia tra le parti la seconda ha efficacia verso la societ;non devono eseguirsi necessariamente contestualmente. Il trasferimento di una azione implica il trasferimento della qualit di socio.La circolazione delle azioni pu essere limitata: dalla leggenon sono alienabili le azioni prima delliscrizione della societ nel registro imprese e quelle equivalenti a conferimenti di beni in natura e crediti prima della stima; le azioni connessa a prestazioni accessorie per essere trasferite necessitano del consenso degli amministratori. dallo statuto o dallatto costitutivonon sono alienabili,per un periodo massimo di 5 anni, le azioni regolate da clausole di gradimento e prelazione. Sono clausole di prelazione quelle che prevedono che il socio,il quale intenda liberarsi in tutto o in parte delle sue azioni debba preferire,a parit di prezzo e in proporzione alla quota i soci gia esistenti. La clausola di gradimento subordina la vendita delle azioni al possesso,da parte dellacquirente di determinati requisiti oggettivi e soggettivi o che subordinano la vendita al benestare di un organo sociale. In questo ultimo caso se al socio alienante viene negato il gradimento pu vendere le azioni alla societ o agli altri soci o recedere. Azioni riscattabili sono invece le azioni per le quali in caso di vendita lo statuto prevede che debbano essere acquistate dalla societ o dai soci dalle parti che stipulano il contratto di trasferimento N.B. Salvo diversamente stabilito dalla legge(art 2357)le societ non possono ne acquistare ne sottoscrivere azioni proprie Diritti dei soci:in generale i diritti dei soci in quanto tali si dividono in due categorie: 1. diritti di amministrazione 2. diritti patrimoniali. 1)Diritti di amministrazione: si dividono in Diritto di intervento alle assemblee dei soci Diritto di votoart 2351 stabilisce che ogni azione posseduta attribuisce un voto,ma possono essere previste dallo statuto,come gi detto, lemissioni di azioni che attribuiscono un diritto di volto limitato o subordinato a determinate condizioni o addirittura

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che non lo attribuiscono(sono vietate la azioni che attribuiscono un voto plurimo). Tali azioni particolari per non possono superare il valore della met del capitale. N.B. nel caso di pegno e usufrutto delle azioni il diritto di voto compete al creditore pignoratizio o usufruttuario. Nel caso di sequestro invece spetta al custode delle azioni. Tutti gli altri diritti amministrativi rimangono al socio. Diritti di denuncia del collegio sindacale Diritti di esame dei libri sociali. 2)Diritti patrimoniali quali il: Diritto agli utilila cui assegnazione deliberata dallassemblea solo dopo aver accertata lesistenza degli utili stessi. Gli utili non possono essere distribuiti integralmente ai soci infatti si deve preventivamente procedere allaccantonamento della quota di riserva legale(1/20 di essi fin quando tale riserva non raggiunge 1/5 del capitale),allerogazione delle partecipazioni eventualmente concesse ai promotori,ai soci fondatori e agli amministratori e infine bisogna tener conto degli eventuali accantonamenti per far fronte a riserve statutarie. Diritto alla quota di liquidazione Diritto di opzionediritto di sottoscrive le nuove azioni emesse in caso di aumento del capitale in proporzione alla partecipazione al capitale in modo da mantenerla costante. N.B. in caso di pegno usufrutto o sequestro delle azioni il diritto di opzione spetta al socio. Diritto di recesso Obblighi dei soci:il principali obblighi a carico del socio sono: 1. i conferimenti che vengono eseguiti col versamento 2. le prestazioni accessorie quando previste. 1)Conferimenti: i conferimenti nelle Spa devono farsi in denaro se non diversamente previsto dallatto costitutivo. prevista anche la possibilit di conferimenti in beni e in natura. La stima di tali conferimenti che permetter poi di ricevere le azioni corrispondenti viene fatta da un esperto nominato dal presidente del Tribunale competente,quello nella cui circoscrizione ha sede la societ. Lesperto fa una relazione giurata dove descrive i beni e i criteri di valutazione adottati e lattestazione che il valore attribuito non inferiore al valore nominale,aumentato delleventuale sovraprezzo,delle azioni emesse a fronte del conferimento. Lesperto risponde di eventuali danni arrecati alla societ,ai soci e ai terzi. Gli amministratori e sindaci devono entro 180gg dal conferimento controllare la relazione e il controllo a questo punto: il controllo conferma la stima e le azioni in questione possono anche circolare non conferma la stima ,le azioni non possono circolare e gli amministratori devono procedere alla revisione della stima; se dalla nuova stima risulta che il valore dei crediti conferiti inferiore di oltre 1/5 a quello per cui avviene il conferimento la societ deve proporzionalmente ridurre il capitale sociale,annullando le azioni che risultano scoperte. Tuttavia il socio conferente pu versare la differenza in denaro o recedere dalla societ. La legge ammette anche,se previsto dallo statuto,la possibilit,invece di annullare le azioni di ripartirle in misura diversa da quelle inizialmente convenuta rispettando sempre la norma che impone che lammontare dei conferimenti non sia mai essere inferiore al valore del capitale. Non possono in nessun caso formare oggetto di conferimento le prestazioni dopera e i servizi. In caso di inadempimento allobbligo dei conferimenti gli amministratori premessa una diffida,inserita nella Gazzetta Ufficiale dopo 15gg devono,se non ritengono utile promuovere un azione per lesecuzione del conferimento,proporre le azioni agli altri soci in proporzione alla loro partecipazione e per un corrispettivo non inferiore ai corrispettivi ancora dovuti. In mancanza di offerte di acquisti essi possono far vendere le azioni del socio in debito(che perde il diritto voto),per conto di lui e a suo rischio,a mezzo di una banca o di un intermediario autorizzato il ricavato andr a coprire il credito della societ ed i danni subiti e leccedenza restituita al socio. Se la vendita non ha luogo per mancanza di compratori gli amministratori possono dichiarare la decadenza del socio moroso e trattenere le somme gi versate,salvo il risarcimento per maggiori danni. Le azioni invendute e non rimesse in circolazione nello stesso esercizio sociale sono annullate e poste fuori corso con contemporanea riduzione del capitale sociale. 2)Prestazioni accessorie:prestazioni non consistenti in denaro,le azioni connesse a prestazioni accessorie devono essere nominative e non sono trasferibili senza il consenso degli amministratori;le prestazioni inoltre se non diversamente previsto dallatto costitutivo,non possono essere modificate senza il consenso di tutti i soci. La cessazione della qualit di socio:pu avvenire: per volont della societsocio moroso per volont del sociotrasferimento delle sue azioni o recesso(art 2437) per volont terziin caso di espropriazione mobiliare delle azioni,su istanza dei creditori particolari del socio forniti di titolo esecutivo(atto che ammette lesecuzione forzata). Sistema di amministrazione delle Spa: le Spa possono scegliere tra tre possibili sistemi di amministrazione quale adottare. Tali sistemi sono: tradizionale dualistico monastico.

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Il tipo di sistema adottato deve essere indicato nello statuto. Se esso non indica nulla a riguardo si presume adottato il sistema tradizionale. Nulla esclude la possibilit di preveder nello statuto tutti e 3 i sistemi o solo 2 saranno poi i soci a decidere quale adottare,in tal caso i soci possono anche scegliere con delibera dellassemblea ordinaria,durante la vita della societ di passare da un sistema allaltro e non c bisogno di modificare lo statuto. Comunque il passaggio da un sistema allaltro avviene praticamente alla data di convocazione dellassemblea per lapprovazione del bilancio relativo a quello successivo della delibera, la legge prevede anche la possibilit che lassemblea deliberi una decorrenza diversa Tutti e tre i sistemi di amministrazione sono dotati di due organi che per hanno nei vari sistemi funzioni diverse: organo deliberativoassemblea dei soci organo di controllo contabilesociet di revisione I sistemi sono poi dotati di altri organi che sono gli organi amministrativi e di controllo sulla gestione che a seconda del sistema hanno nomi e funzioni diverse: sistema tradizionale: 1. organo di amministrazioneCda/amm.unico 2. organo di controllo sulla gestionecollegio sindacale sistema dualistico: 1. organo amministrativoconsiglio di gestione 2. organo di controlloconsiglio di sorveglianza sistema monistico 1. organo di amministrazione e controlloformato dal Cda(amministrazione) e dal comitato di controllo interno sulla gestione (controllo gestione) Organo deliberativo:lassemblea formata dai soci . Essa convocata nel comune dove ha sede la societ e pu essere ordinaria e straordinaria. Lassemblea ordinaria ha delle competenze che variano per a seconda del sistema amministrativo adottato. Per quanto riguarda le competenze dellassemblea ordinaria nel sistema tradizionale e monistico sono: approva il bilancio nomina e revoca gli amministratori nomina i sindaci nomina il presidente del Collegio Sindacale nomina il soggetto addetto al controllo contabile(quando la presenza di esso obbligatoria) determina,se non stabilito dallo statuto,il compenso degli amministratori e sindaci delibera sulle responsabilit dei sindaci e degli amministratori delibera sugli altri oggetti ad essa attribuiti dalla legge e sulle autorizzazioni per il compimento degli atti degli amministratori approva leventuale regolamento dei lavori assembleari. Per quanto concerne invece le competenze dellassemblea ordinaria nel sistema dualistico esse riguardano: nomina e revoca consiglieri di sorveglianza determina il compenso amministratori e sindaci se esso non regolato dalla statuto delibera sulle responsabilit dei sindaci e degli amministratori delibera sulla distribuzione degli utili nomina il soggetto addetto al controllo contabile Comunque lassemblea ordinaria deve tenersi almeno 1 volta lanno ed entro 120gg dalla chiusura dellesercizio con lapprovazione del bilancio. Questo termine di 180gg nel caso di societ tenute alla redazione del bilancio consolidato. Le competenze dellassemblea straordinaria non mutano a prescindere dal tipo di sistema di amministrazione adottato e sono: modificazioni dello statuto delibera sulla nomina e sui poteri e sulla sostituzione dei liquidatori delibera su ogni altra materia espressamente prevista dalla legge come di competenza dellassemblea straordinaria Ancora lo statuto pu attribuire allorgano amministrativo(quale che sia nei tre sistemi)il potere di deliberare su alcuni argomenti di competenza dellassemblea straordinaria. Tali argomenti sono: aumento del capitale emissione di obbligazioni convertibili fusione nel caso per vi sia un controllo al 100% o al 90% tra controllante e controllata indicazione di quali amministratori hanno la rappresentanza riduzione del capitale in casi di recesso gli adeguamenti dello statuto a disposizioni normative il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale(se la sede viene spostata allestero la modifica statutaria pu essere deliberata solo dallassemblea ordinaria). Convocazione(art 2366/2367):lassemblea convocata dagli amministratori(sistema tradizionale o monistico)o dal consiglio di gestione(sistema dualistico). Lordine di convocazione va pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale o in un quotidiano indicato dallo Statuto

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almeno 15gg prima di quello fissato per la riunione e deve contenere lindicazione del giorno,del luogo,dellora della riunione nonch lordine del giorno. Per le societ che non ricorrono al capitale di rischio consentita la convocazione con avviso comunicato ai soci con mezzi che garantiscono la prova dellavvenuto ricevimento almeno 8gg prima dellassemblea(fax,lettera raccomandata) In via generale, la convocazione dell'assemblea frutto di una libera scelta degli organi sociali. Non mancano, per, casi in cui la legge stessa rende obbligatorio tale atto. I principali sono: L'assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta all'anno, nel termine statutario non superiore a centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. Lo statuto pu prorogare detto termine a centottanta giorni, nel caso la societ debba redigere un bilancio consolidato, ovvero quando lo richiedano particolari ragioni relative alla struttura o all'oggetto della societ (art. 2364 c.c., comma secondo). Questa assemblea deve almeno deliberare sul bilancio. Quando la convocazione sia richiesta da tanti soci rappresentanti almeno il 10 % del capitale sociale (art. 2367 c.c. Prima della riforma, per le societ non quotate, era necessaria la richiesta di 1/5 del capitale). Quando la prima convocazione non raggiunga il quorum costitutivo. In questo caso, se nell'avviso non era stata indicata la data della seconda convocazione, l'assemblea deve essere riconvocata entro trenta giorni.

Quando la convocazione non sia stata effettuata ai sensi della legge o dello statuto o sia mancata del tutto, l'assemblea parimenti costituita regolarmente se rappresentato (personalmente o per delega) l'intero capitale sociale ed presente personalmente la maggioranza degli organi amministrativi e di controllo (art. 2366 c.c., quarto comma). Tale assemblea viene definita totalitaria. Si richiede, comunque, che sia data tempestiva comunicazione delle deliberazioni assunte ai componenti degli organi amministrativi e di controllo risultati assenti (art. 2366 c.c., quinto comma) Quorum assembleari:ai fini della regolare costituzione e adozione delle delibere assembleari la legge richiede un determinato quorum costitutivo,ossia lintervento dei soci che rappresentino la maggioranza,prevista dalla legge o dallo statuto,degli aventi diritto al voto;e un determinato quorum deliberativo ossia una maggioranza in funzione dei presenti. Tali maggioranze variano a seconda che si tratti di assemblea ordinaria o straordinaria. L' assemblea ordinaria in prima convocazione regolarmente costituita con la presenza di pi di met del capitale sociale e delibera a maggioranza assoluta. In seconda convocazione non previsto un quorum costitutivo e l'assemblea delibera a maggioranza assoluta del capitale rappresentato. Riguardo all' assemblea straordinaria: Nelle societ chiuse o in prima convocazione, non previsto esplicitamente un quorum costitutivo. L'assemblea delibera con il voto favorevole di oltre la met del capitale sociale (non solo del capitale intervenuto in assemblea). quindi necessario che gli azionisti intervenuti rappresentino almeno tale quota. o in seconda convocazione, l'assemblea regolarmente costituita con la partecipazione di oltre 1/3 del capitale sociale e delibera con il voto favorevole dei due terzi del capitale rappresentato in assemblea. In certe materie, il voto favorevole deve superare il terzo del capitale sociale. In particolare gli argomenti che richiedono tale maggioranza sono: cambiamento oggetto sociale trasformazione della societ scioglimento anticipato la proroga della societ la revoca dello stato di liquidazione il trasferimento delle sedi sociali allestero lemissione di azioni. Nelle societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio (c.d. aperte, comprese quelle quotate in Borsa), l'assemblea regolarmente costituita o in prima convocazione con la presenza di oltre la met del capitale sociale o in seconda convocazione con oltre 1/3 del capitale sociale. o in terza convocazione con oltre 1/5 del capitale sociale.

In tutti i casi, il quorum deliberativo ammonta ai 2/3 del capitale rappresentato in assemblea.

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Lo statuto pu prevedere ulteriori convocazioni dell'assemblea, sia ordinaria che straordinaria. In questo caso, si applicheranno i quorum della seconda convocazione, tranne che nell'assemblea straordinaria delle societ aperte, il cui quorum costituitivo dalla terza convocazione in poi viene fissato a 1/5 del capitale sociale, come s' appena visto. N.B. Le deliberazioni ottenute con il voto favorevole del socio,per conto proprio o per conto di terzi,in conflitto di interessi con quello della societ sono impugnabili. Agli amministratori vietato votare sulle deliberazioni riguardo le loro responsabilit e i componenti del consiglio di gestione non possono votare per le deliberazioni riguardo nomina,revoca e responsabilit dei consiglieri di sorveglianza. Diritto di intervento:possono intervenire allassemblea gli azionisti,oltre agli amministratori e ai sindaci(il cui voto obbligatorio),tutti i soci ai quali spetta il diritto di voto,il che significa che ne sono esclusi gli azionisti di risparmio,di godimento,quelli morosi ecc... E possibile(se lo statuto lo consente)partecipare ed intervenire in assemblea attraverso mezzi di telecomunicazione; altres possibile esprimere il voto per corrispondenza. Il diritto di intervento pu essere esercitato dai soci personalmente o a mezzo di rappresentate. La rappresentanza consentita salva diversa disposizione dello statuto attraverso una specifica clausola. La rappresentanza non pu essere riservata agli amministratori o ai componenti degli organi di controllo della societ o delle controllate o loro dipendenti. La delega di rappresentanza deve essere fatta per iscritto e non pu essere rilasciata con il nome del rappresentante in bianco ed sempre revocabile. Il rappresentante pu farsi sostituire solo da chi espressamente previsto dalla delega. Lo statuto pu altres fissare,anzich lesclusione del potere di rappresentanza,delle condizioni affinch possa essere esercitato,in particolare per le societ che fanno ricorso al ,mercato del capitale di rischio la rappresentanza pu essere conferita solo per singole riunioni,salvo che non si riconduca ad una procura generale o vi sia una procura conferita da una societ,associazione,fondazione o altro ente collettivo a un proprio dipendente. Nel caso di societ che ricorrono al mercato del capitale di rischio,se esse hanno un capitale massimo di 5 milioni di euro,le stessa persona non pu rappresentare in assemblea pi di 50 soci; se si tratta di societ che invece hanno un capitale tra i 5 e i 25 milioni di euro non possono essere rappresentati pi di 100 soci infine per le societ con capitale superiore a 25 milioni di euro il limite di persone che si possono rappresentare contemporaneamente di 200. Per le societ che non fanno ricorso al mercato di rischio la stessa persona pu rappresentare in assemblea al massimo 20 soci. N.B. I soci intervenuti in assemblea che riuniscano almeno 1/3 del capitale se non si ritengono sufficientemente informati sugli argomenti trattati posssono chiedere il rinvio della riunione. Il termine di differimento pu essere al massimo di 5gg Presidenza dellassemblea: lassemblea presieduta dalla persona indicata nello statuto o in mancanza da quella eletta dalla maggioranza dei presenti. Il presidente assistito da un segretario la cui presenza non necessaria quando il verbale dellassemblea redatto da un notaio. Il presidente verifica e controlla il regolare svolgimento dellassemblea. N.B. Il verbale assemblea regolato in tutto e per tutto dalla legge;lart.2375 ne fissa infatti i contenuti,modalit di verbalizzazione delle votazioni e delle deliberazioni Assemblee speciali:se esistono diverse categorie di azioni o strumenti finanziari che conferiscono diritti amministrativi,le deliberazioni dellassemblea ordinaria che vanno a pregiudicare proprio tali diritti devono essere approvate dallassemblea speciali dei titolari di tali diritti. Le assemblee speciali sono regolate dalle norme che regolano le assemblee straordinarie. Invalidit delle delibere assembleari:quando si parla di invalidit delle delibere assembleari bisogna distinguere: 1. nullit 2. annullabilit 1)Annullabilituna delibera annullabile se non conforme alla legge o allo statuto. Questa previsione va comunque collegata alla previsione dellart 2377 nel quale vengono elencati una serie di vizi per i quali invece non si possono annullare le delibere. In particolare la delibera non pu essere impugnata: quando allassemblea partecipino persone non legittimate la cui partecipazione non per rilevante e determinate ai fini della regolare costituzione della stessa. quando vi linvalidit del singolo voto o per lerrato conteggio se tali scorrettezze non influiscono sulla maggioranza richiesta quando il verbale impreciso e incompleto ma tale imprecisione non particolarmente rilevante da influire sulla conoscenza generale dellassemblea. La delibera se annullabile pu essere impugnata dai soci assenti,dissenzienti,astenuti,amministratori,consiglio di sorveglianza e Collegio Sindacale. Non tutti i soci assenti o dissenzienti possono per impugnare le delibere ma solo quelli che rappresentino una determinata percentuale del capitale(tali limiti potrebbero essere eliminate o ridotti dallo statuto) cio: 1 per 1000 del capitale nelle societ che fanno ricorso al capitale di rischio 5% nelle altre societ. Per i soci che non raggiungono tali percentuali o per il socio non avente diritto al voto preclusa limpugnativa ma hanno il diritto al risarcimento del danno per la non conformit delle deliberazioni. Limpugnativa e la domanda di risarcimento(deve essere fatta al tribunale dove ha luogo la sede della societ) devono essere proposte nel termine di 90gg che decorre dalla data di deliberazione,se la societ soggetta ad iscrizione nel registro imprese/deposito il termine decorre dalla data delliscrizione/deposito. Lannullamento una volta pronunciato ha effetto verso:

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tutti i soci della societ; amministratori e ,consiglio di sorveglianza e quello di gestione che devono adottare i conseguenti provvedimenti i terzi salvo i diritti acquisti da questi ultimi in buona fede per atti compiuti ad esecuzione della delibera. Lannullamento non pu essere pronunciato se la delibera sostituita con altra presa in conformit con la legge con lo statuto. 2)Nulliti casi di nullit delle delibere assembleari sono espressamente previsti dal legislatore;si ha nullit se: loggetto della delibera illecito o impossibile(es. sopprimere il Collegio Sindacale,si approva un bilancio invalido.) manca la convocazione dellassemblea:in tal caso bisogna distinguere tra mancanza totale della convocazione,dalla convocazione irregolare ossia quando lassemblea viene convocata da un organo competente ma mancano alcune formalit della convocazione,se essa comunque idonea a consentire la partecipazione allassemblea la convocazione irregolare non pu ritenersi mancante. In caso di mancanza totale di convocazione essa pu essere santa solo se chi pu far valere la nullit dichiara il suo assenso allo svolgimento manca il verbale dellassemblea: bisogna a riguardo dire che il verbale non si considera mancante se contiene loggetto della delibera e la sua data ed sottoscritto dal presidente dellassemblea o del consiglio di sorveglianza e dal segretario o notaio. Linvalidit della delibera per mancanza del verbale pu essere sanata mediante verbalizzazione eseguita prima dellassemblea successiva. La nullit pu essere impugnata da chiunque vi abbia interesse entro 3 anni e se la societ vi soggetta entro 3 anni dalliscrizione o dal deposito presso il registro imprese . La nullit pu anche essere rilevata duffici sempre entro questi termini.. N.B. limpugnativa delle delibere sullaumento/ riduzione del capitale o emissione di obbligazioni non pu esser proposta dopo 180gg dalliscrizione nel registro imprese della delibera;o nel caso di mancata convocazione dopo 90gg dallapprovazione del bilancio dellesercizio nel corso del quale quelle operazioni sono state anche parzialmente eseguite. Discorso particolare va fatto,sia in tema di annullabilit che di nullit,per le delibere di approvazione del bilancio(art 2434);in entrambe i casi di invalidit infatti le delibere non possono essere pi impugnate dopo lapprovazione del bilancio successivo a quello relativo alla delibera invalida il che significa che la successiva delibera sana la precedente. La legittimazione ad impugnare la delibera di approvazione del bilancio su cui il revisore non ha fatto rilievi spetta a tanti soci che rappresentino almeno il 5% del capitale sociale. Per quanto concerne le delibere di trasformazione della societ.(art 2500bis) anche esse quale che sia il tipo di invalidit non possono essere pi impugnate se ne stata fatta pubblicit nel registro imprese;resta salvo il diritto al risarcimento del danno spettante ai soci e ai terzi danneggiati dalla trasformazione. Controllo contabile: lorgano addetto al controllo contabile(discorso valido per tutti e 3 i tipi di sistemi amministrativi) costituito o dal revisore contabile o da un societ di revisione iscritti nel registro istituito preso il Ministero do Giustizia. Le competenze del revisore contabile sono: verificare la corrispondenza del bilancio,ove risulti anche del consolidato,alle risultanze delle scritture contabili e degli accertamenti eseguiti e alle norme che li disciplinano esprimere una relazione sul bilancio verificare nel corso dellesercizio e con periodicit almeno trimestrale la regolare tenuta della contabilit e la corretta rilevazione nelle scritture contabili dei fatti di gestione. Sistema tradizionale: il sistema di organizzazione interna adottato da tutte le Spa prima della riforma de 2004. A)Organo amministrativo:esso costituito esclusivamente dagli amministratori La funzione principale dellorgano di amministrazione quella di gestire limpresa(ecco perch si parla anche di organo di gestione). Per gestione si intendono tutti gli atti compiuti dagli amministratori per lattuazione delloggetto sociale ovvio che non rientrano tra gli atti che possono compiere gli amministratori gli atti che la legge riserva ad altri organi quali per esempio lassemblea. Nello specifico gestire la societ significa: dare impulso allattivit dellassembleala convocano,ne fissano lordine del giorno. tenere le scritture contabilipredisporre il bilancio,provvedere ad adempiere agli obblighi di pubblicit.. rappresentare la societ in giudizio nei rapporti verso terzi prevenire il compimento di atti pregiudizievoli per la societ. Il numero degli amministratori di una societ indicato nellatto costitutivo,al riguardo sono possibili due soluzioni: un amministratore unicostruttura unipersonale pi amministratori struttura pluripersonale,gli amministratori nel loro complesso costituiscono il Cda Nel caso di struttura pluripersonale latto costitutivo pu fissare il numero preciso di amministratori o anche solo quello minimo o massimo e la determinazione esatta spetta allassemblea. Non detto che gli amministratori siano anche soci della societ possono anche essere soggetti esterni,sicuramente per non possono essere eletti amministratori,e se nominati decadono,gli inabilitati,gli interdetti,il fallito e gli interdetti temporanei dai pubblici uffici. La carica di amministratore pu altres essere subordinata a requisiti di onorabilit e professionalit.

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I primi amministratori della societ sono nominati nello stesso atto costitutivo,quelli successivi dallassemblea ordinaria. Non possono durare in carica per pi di 3 anni,comunque sono rieleggibili,e scadono alla data di convocazione dellassemblea per lapprovazione del bilancio relativo allultimo esercizio della loro carica. Nei 30gg successivi alla notizia della nomina,gli amministratori devono chiedere,per la conoscenza ai terzi,liscrizione nel registro imprese con lindicazione delle generalit indicando a chi attribuita la rappresentanza della societ precisando se congiunta o disgiunta. Gli amministratori,a prescindere dal tipo di atto che gli attribuisce la carica,possono sempre essere revocati dallassemblea a patto per che sussista giusta causa,infatti se cos non hanno diritto al risarcimento del danno. La cessazione della carica di amministrazione pu avvenire oltre che per revoca,per decadenza e morte anche per 1)scadenza della carica e2) dimissioni. 1)La cessazione per scadenza ha efficacia dal momento in cui il consiglio stato ricostituito,ossia stato sostituito il socio scaduto. Il fine di tale norma quello di evitare periodi di vacatio nel Cda. 2)Le dimissioni devono essere comunicate per iscritto al presidente sia del Cda che del collegio sindacale,hanno effetto immediato se la maggioranza amministratori rimane in carica,altrimenti operano dal momento in cui viene ricostituita la maggioranza e i nuovi amministratori abbiano accettato. A prescindere dalla ragione la cessazione della carica deve essere iscritta entro 30gg nel registro imprese dal collegio sindacale. Per quanto concerne la procedura di sostituzione degli amministratori essa regolata dallart 2386. Secondo tale articolo gli amministratori di una societ possono sostituire quelli venuti meno cooptandoli(cooptare=accogliere qualcuno in un organo collegiale con il consenso degli altri membri). La cooptazione per possibile solo se la maggioranza degli amministratori in carica stata eletta dallassemblea, altrimenti gli amministratori superstiti devono convocare lassemblea e nominare i sostituti. Per quanto riguarda i sostituti amministratori nominati attraverso la cooptazione essi restano in carica fino alla data di convocazione della prossima assemblea che pu confermali o meno;quelli nominati invece dallassemblea rimangono in carica fino a quando lo sono quelli allatto della loro nomina. Se vengono invece a cessare tutti gli amministratori lassembla per la sostituzione deve essere convocata durgenza dal collegio sindacale che nel frattempo pu compiere atti di ordinaria amministrazione. A volte lo statuto pu prevedere che la cessazione di alcuni amministratori implichi anche quella dellintero consiglio. In tal caso gli amministratori superstiti devono convocare durgenza lassemblea per la nomina del nuovo consiglio ma lo statuto pu altres prevedere che lassemblea sia convocata dal collegio sindacale. Gli amministratori oltre al potere di gestione possono possedere quello di rappresentanza della societ nei rapporti con i terzi. La rappresentanza attribuita agli amministratori dallo statuto ed ha carattere generale. Il potere di rappresentanza pu comunque essere limitato dalla statuto ma nonostante tali limitazioni siano pubbliche, sono comunque inopponibili ai terzi eccetto il caso in cui abbiano intenzionalmente agito a danno della societ. In considerazione della delicatezza dellincarico loro affidato gli amministratori non possono diventare soci illimitatamente responsabili di altra societ concorrente,ne esercitare attivit concorrente per conto proprio o di terzi,ne essere amministratori o direttori generali di societ concorrenti,salvo autorizzazione dellassemblea. Allinosservanza del divieto di concorrenza pu seguire la revoca dallufficio. Gli amministratori hanno diritto alla remunerazione,che viene stabilita nellatto della nomina o dallassemblea. Essa pu essere costituita in tutto o in parte da partecipazioni agli utili o dallattribuzione del diritto di sottoscrizione,a prezzo predeterminato,di azioni di futura emissione,le c.d. stock options. Il Cda stabilisce anche la remunerazione spettante agli amministratori nel caso di consiglieri con cariche particolari sentito il parere del collegio sindacale. Per quanto riguarda il funzionamento Cda bisogna innanzi tutto dire che esso ha un presidente nominato dallassemblea. Il presidente ha vari poter tra cui: convoca il Cda attraverso linvio di dellavviso di convocazione fissa lodg del consiglio e ne coordina i lavori provvede che tutti gli amministratori siano adeguatamente informati sulle materie dellodg. Tutte le deliberazioni del Cda sono verbalizzate nel libro sociale. Il Cda normalmente ,per meglio svolgere le sue funzioni,deve per essere stabilito nello statuto,pu delegare le proprie attribuzioni ad un comitato esecutivo,composto da alcuni dei suoi membri o anche da uno solo e in tal caso anzich di comitato si parla di amministratore delegato. Non tutte le attribuzione del Cda possono essere per delegate e in particolare la legge stabilisce che non possono esserlo: emissione di azioni convertibili redazione del bilancio riduzione ed aumento del capitale sociale redazione del programma di scissione e fusione. Altri limitai alla delega possono essere imposti dal Cda stesso. Inoltre il Cda stabilisce anche le modalit di esercizio della delega;caratteristica assai importante della delega che essa non spoglia il Cda delle funzioni delegate e il che significa che esso quando vuole pu sempre compiere gli atti delegati e imporre ordini al comitato. Gli amministratori sono inoltre tenuti a verificare costantemente lidoneit della presenza nellassetto organizzativo di tale comitato/Ad. Gli organi delegati per permettere tale controllo agli amministratori hanno infatti lobbligo di informare,almeno ogni 6 mesi,il Cda e il collegio sindacale sullandamento della gestione,sulla prevedibile evoluzione e sulle operazioni di maggior rilievo.

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Per la validit delle deliberazioni del Cda,se lo statuto nulla dispone a riguardo, necessaria la maggioranza degli amministratori. La deliberazione viene approvata con la maggioranza assoluta dei presenti. Il voto in consiglio non pu mai essere esercitato per rappresentanza. Pu accadere che le deliberazioni approvate possano essere contrarie allo statuto o alla legge,in tal caso esse sono impugnabili entro 90gg dalla loro assunzione da: amministratori assenti o dissenzienti collegio sindacale soci solo se esse ledono i loro diritti. Sono comunque fatti salvi i diritti che i terzi hanno acquistato in virt delle deliberazioni invalide. Gli amministratori nello svolgimento delle loro funzioni hanno una triplice responsabilit. Infatti gli amministratori trasgredendo gli obblighi loro imposti dalla legge e dallo statuto possono determinare pregiudizi. 1. Per la societ 2. Per i creditori sociali 3. Per i soci/terzi La responsabilit di un amministratore nasce per solo quando deriva danno da una sua trasgressione e non mai responsabile per le obbligazioni sociali. 1)Responsabilit verso la societ: gli amministratori sono solidalmente responsabili verso la societ se non adempiono ai doveri loro imposti dalla legge e statuto con la diligenza del buon amministratore. I soggetti legittimati a chiedere lazione di responsabilit sono. Societ attraverso assemblea ordinaria I soci che rappresentino almeno 1/5 del capitale sociale o secondo la diversa misura prevista dallo statuto,ma comunque mai superiore ad 1/3 del capitale. Se la societ una societ che fa ricorso al mercato del capitale la percentuale sul capitale di 1/40 Il collegio sindacale su richiesta di almeno 2/3 dei suoi componenti Il curatore fallimentare Il commissario liquidatore Il commissario straordinario nellamministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi. Lazione di responsabilit deliberata dallassemblea ordinaria con maggioranza e la deliberazione non implica la revoca dellamministratore eccetto il caso in cui sostenuta dai soci che rappresentino 1/5 del capitale sociale;in tal caso si ha revoca di diritto negli altri casi c bisogno di una apposita deliberazione dellassemblea. La delibera sullazione di responsabilit deve essere inserita nellordine del giorno dellassemblea eccetto il caso in cui soci sono convocati per lesame del bilancio se la contestazione relativa a fatti di competenza dellesercizio cui si riferisce il bilancio stesso. In ogni caso non pu mai essere chiesta lazione di responsabilit se sono trascorsi 5 anni dalla cessazione della carica dellamministratore. La societ pu rinunciare allazione o transigere alla controversia ma in entrambe i casi c bisogno dellapprovazione dellassemblea sempre che una minoranza dei soci che rappresenti 1/5 del capitale non disapprovi(societ che si rivolge al mercato dai capitali il quorum di 1/20).Una volta ottenuta la deliberazione sullazione di responsabilit dovr essere fatta domanda al giudice e sar questultimo a decidere sulla responsabilit dellamministratore verso societ. Se il giudice giudica gli amministratori responsabili il risarcimento spetta alla societ. 2)Responsabilit verso i creditori sociali:gli amministratori sono responsabili verso i creditori sociale per linosservanza degli obblighi imposti loro dalla legge o statuto riguardanti la conservazione dellintegrit del patrimonio sociale e quindi quando compiono atti che vanno a diminuirlo a discapito dei creditori. Lazione di responsabilit pu essere chiesta dai creditori sociali solo quando il patrimonio risulti insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti(la dottrina discute se considerare la responsabilit degli amministratori verso creditori sociali contrattuale o extracontrattuale). Nel caso di liquidazione coatta o amministrazione straordinaria della societ lazione esercitata dagli organi di tali procedure. Se la societ rinuncia a chiedere lazione di responsabilit questo non impedisce ai creditori di esperire la propria. Leventuale transazione tra societ e amministratori pu essere impugnata dai creditori sociali soltanto con lazione revocatoria quando ne ricorrano gli estremi. 3)Responsabilit versi i soci e i terzi: le disposizioni sulle precedenti responsabilit non pregiudicano il diritto al risarcimento del danno spettante al socio o al terzo che siano stati direttamente danneggiati da atti colposi o dolosi degli amministratori. Lazione di responsabilit pu essere esercitata entro 5 anni dal compimento dellatto che ha pregiudicato il socio ho il terzo(anche in tal caso la dottrina discute se considerare tale responsabilit contrattuale od extra). Direttamente significa che latto compiuto dallamministratore va ad incidere direttamente sul patrimonio del socio/terzo e non indirettamente,di riflesso su esso(di riflesso se per esempio si cagiona danno alla societ di cui sono socio). B)Organo di controllo sulla gestione: consiste nel Collegio Sindacale. Il Collegio Sindacale pu essere composto da 3 o 5 membri effettivi,altres devono essere nominati 2 membri supplenti;i membri di tale organo possono essere sia interni che esterni. Il legislatore si preoccupato da sempre di assicurare un certa professionalit ed indipendenza del collegio sindacale e proprio per

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questo ha previsto che almeno un membro effettivo ed uno supplente devono essere scelti tra gli iscritti nel registro dei Revisori contabili istituito presso il Ministero della giustizia. I restanti membri se non iscritti in tale registro devono essere scelti tra: gli iscritti agli albi professionali i professori universitari di ruolo in materie economiche e giuridiche. I primi sindaci sono nominati nellatto costitutivo e successivamente dallassemblea;il presidente del collegio nominato dallassemblea(nelle societ quotate alla minoranza,deve essere riservata,dallatto costitutivo lelezione di almeno un sindaco effettivo se il collegio composto da pi di tre membri,altrimenti compete lelezione di due sindaci). Anche per i sindaci la legge dispone precise cause di ineleggibilit e quindi di decadenza che sono: le cause previste dallart 2382 per gli amministratori la parentela:i coniuge,parenti e affini entro il 4 grado degli amministratori della societ in questione,delle societ da essa controllate,e delle societ controllanti la carica di amministratore della societ stessa legami di tipo continuativo e retribuiti di prestazione dopera con la societ stessa e le societ da questa controllate Lo statuto pu inoltre prevedere altre cause di ineleggibilit e decadenza,nonch cause di incompatibilit,limiti e criteri per il cumulo degli incarichi. La legge stabilisce che causa di decadenza dellufficio di sindaco anche la cancellazione o la sospensione dal registro dei revisori contabili,o dai rispettivi albi professionali. Anche per i sindaci il compenso deve essere stabilito nello statuto o dallassemblea allatto della nomina e deve essere pattuito per tutto il periodo di carica al fine di evitare che il comportamento dei sindaci sia influenzato dal compenso. I sindaci rimangono in carica per un triennio,scadono alla data dellassemblea convocata per lapprovazione del bilancio relativo al 3 esercizio della loro carica(gli amministratori durano al massimo per 3 anni i sindaci durano necessariamente 3 anni). Nel caso di cessazione del rapporto per scadenza il sindaco scaduto rimane in carica fino alla nomina del sostituto. I sindaci non possono essere revocati se non per giusta causa;la deliberazione di revoca deve essere approvata con decreto del tribunale,sentito linteressato. Anche la nomina dei sindaci e i relativi dati anagrafici devono essere depositati dallo stesso preso il registro imprese entro 30gg. Se lo statuto nulla prevede i sindaci possono essere rieletti altres lo statuto pu prevedere il numero massimo di volte per la rielezione.Per evitare soluzioni di continuit che potrebbero compromettere il funzionamento del Collegio Sindacale in caso di morte,decadenza o rinuncia di un sindaco,subentrano i supplenti in ordine di et. Quelli che assumono la carica con tale automatica modalit vi rimangono fino alla data della prossima assemblea la quale deve provvedere alla nomina dei sostituti. Questi sindaci sostituti scadono con quelli in carica al momento della loro nomina. In caso di sostituzione del presidente la presidenza assunta fino alla prossima assemblea dal sindaco pi anziano. Pu capitare per che vengano a mancare pi sindaci effettivi di quanti siano quelli supplenti e in questo caso deve essere convocata lassemblea per lintegrazione del Collegio Sindacale. La funzione principale del Collegio Sindacale vigilare sullosservanza della legge e dello statuto nel rispetto dei principi di corretta amministrazione,in particolare sulladeguatezza dellassetto organizzativo amministrativo,contabile adottato dalla societ e sul suo concreto funzionamento. A tale organo a volte pu essere affidato anche il controllo contabile e in particolare il caso delle societ che non fanno ricorso al mercato del capitale e che quindi non sono tenute alla redazione del bilancio consolidato,in tal caso per lorgano deve essere composto con membri tutti iscritti nel registro dei revisori contabili. In funzione proprio del suo dovere fondamentale il Collegio Sindacale presenta precisi poteri disciplinati dallarticolo 2403 bis il quale afferma che i sindaci in qualsiasi momento,anche individualmente,possono: procedere ad atti di ispezione e controllo(tutte le ispezioni eseguite dai sindaci devono essere iscritte nel libro delle adunanze e delle riunioni del Collegio Sindacale;durante le ispezioni se il sindaco lo ritiene necessario pu a sue spese e responsabilit servirsi di aiuti esterni anche se comunque gli amministratori hanno la facolt di rifiutarsi di far accedere ad dati sociali tali estranei) richiedere agli amministratori notizie sullandamento delle operazioni sociali ovvero determinati affari scambiare informazioni con i corrispondenti organi delle so controllate in merito al sistema di amministrazione e controllo e sullandamento della gestione impugnare le delibere assembleari e del cda non conformi a legge o statuto denunciare gli amministratori allautorit giudiziaria per gravi inadempienze A tali poteri corrispondono degli obblighi in particolare i sindaci : hanno lobbligo di assistere alle riunioni del cda,dellassemblea e se c del comitato esecutivo(il sindaco assente senza giusta causa decade)per verificare che procedimenti seguiti e deliberazioni di tali adunanze siano rispettose dello statuto e della legge. hanno lobbligo di riunirsi almeno ogni 90gg(le riunioni se lo statuto lo consente possono essere svolte anche attraverso mezzi di telecomunicazione). hanno lobbligo di convocare lassemblea e di curare gli adempimenti pubblicitari quando non vi provvedono gli amministratori Le riunioni del Collegio Sindacale come gi detto devono tenersi ogni 90gg,ogni volta deve essere fatto un verbale che deve poi essere trascritto sullapposito libro delle adunanze e delle deliberazioni e sottoscritto dagli intervenuti. La riunione del Collegio Sindacale valida con la presenza della maggioranza dei sindaci e le deliberazioni sono approvate con la maggioranza assoluta dei presenti. Il sindaco dissenziente ha lobbligo di far iscrivere nel verbale il perch del suo disaccordo. Il Collegio Sindacale incorre secondo la legge in due tipi di responsabilit:

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responsabilit del Collegio Sindacale in quanto tale responsabilit solidale del Collegio Sindacale con gli amministratori La prima forma di responsabilit incorre quando i sindaci non adempiono ai loro doveri con la diligenza professionale richiesta in funzione della natura e delle peculiarit dellincarico;i sindaci sono infatti responsabili: della verit delle loro attestazioni conservazione del segreto sui fatti e documenti di cui sono a conoscenza per ragione del loro ufficio. Il secondo tipo di responsabilit si ha perch il legislatore tiene conto del fatto che il Collegio Sindacale cura i propri compiti anche controllando lattivit degli amministratori e infatti i sindaci rispondono solidalmente con gli amministratori per le omissioni e per i fatti di questi quando il danno non si sarebbe prodotto se avessero vigilato in conformit degli obblighi del loro incarico. Per quanto concerne lazione di responsabilit contro i sindaci si applicano le disposizioni,in quanto compatibili,dettate in relazione alla responsabilit degli amministratori. Sistema dualistico:(art 2409 e ss)tale sistema entra a far parte del nostro ordinamento nel 2003 come alternativa al sistema tradizionale. La possibilit di avvalersi di tale sistema deve essere prevista nello statuto. un sistema di amministrazione di derivazione germanica basato sulla presenza: consiglio sorveglianza consiglio di gestione Il consiglio di gestione lorgano amministrativo ossia lorgano che detiene il potere di gestione ed composto da un numero di membri,anche non soci,non inferiori a due. I primi membri di tale consiglio sono nominati nellatto costitutivo mentre gli altri sono nominati dal consiglio di sorveglianza;la durata dellincarico non pu eccedere i 3 esercizi con scadenza alla data della riunione del consiglio di sorveglianza convocato per lapprovazione del bilancio. Trovano poi applicazione le regole relative al Cda proprio del sistema tradizionale. Per quanto concerne lazione di responsabilit sociale verso i membri del consiglio di gestione pu essere esercitata anche dal consiglio di sorveglianza per il resto si applicano le norme relative al Cda. Il consiglio di sorveglianza lorgano di controllo sulla gestione, composto da un numero di membri fissati nello statuto che per non pu mai essere inferiore a tre.. i membri possono essere sia soci che non e i primi sono nominati dallo statuto gli altri dallassemblea. Durano in carica per tre esercizi e scadono alla data della successiva assemblea convocata per lapprovazione del bilancio. Almeno uno dei componenti deve essere scelto tra gli iscritti nel registro dei revisori contabili,sono rieleggibili e revocabili e la loro nomina pu essere subordinata a requisiti di onorabilit e professionalit. Se nel corso dellesercizio vengono a mancare uno o pi componenti lassemblea provvede senza indugio alla loro sostituzione,il presidente del consiglio di sorveglianza eletto dallassemblea ma i suoi poteri sono fissati dallo statuto. Il consiglio di sorveglianza assolve le funzioni che sono,nel sistema tradizionale,proprie del collegio sindacale ma sono previsti anche ulteriori compiti che lo caratterizzano: nomina e revoca i membri del consiglio di gestione approva il bilancio promuove lazione di responsabilit versi i componenti del consiglio di gestione presenta la denunzia al tribunale se vengono riscontrate gravi irregolarit nella gestione. Sistema monistico: sistema di derivazione anglosassone e si basa sulla presenza del consiglio di amministrazione e del comitato per il controllo sulla gestione al suo interno. Il consiglio di amministrazione lorgano che detiene il potere di gestione e almeno 1/3 dei suoi membri deve essere in possesso dei requisiti di indipendenza prescritti per i sindaci,nonch di quelli ulteriori eventualmente fissati dallo statuto. Salva diversa disposizione dello statuto la determinazione del numero e la nomina dei componenti del comitato di controllo spetta al consiglio di amministrazione. Al cda si applica la stessa disciplina del cda nel sistema tradizionale. I componenti del comitato di controllo poich sono amministratori oltre ai requisiti di indipendenza devono possedere anche requisiti di onorabilit e professionalit. Il comitato di controllo lorgano che controlla la gestione e i suoi componenti nel caso di societ che fanno ricorso al capitale di rischio non possono essere meno di tre. Ai membri del comitato di controllo preclusa lattribuzione di deleghe non possono ricoprire precise cariche e non possono compiere atti di gestione. Un membro almeno del comitato di controllo deve essere iscritto nellalbo dei revisori contabili. I membri del comitato di controllo a prescindere dalla causa di cessazione della carica vengono immediatamente sostituiti dal cda che sceglie tra gli amministratori che posseggono i requisiti richiesti. Diversamente si orienta allesterno avvalendosi del potere di cooptazione. Queste sono le competenza del comitato di controllo: elegge al suo interno il presidente vigilia sulladeguatezza del sistema di controllo,di amministrazione e contabile svolge ulteriori compiti che gli sono affidati dal cda Per quanto riguarda le regole sulle adunanze al comitato di controllo si applicano le regole relative alle adunanze del Collegio Sindacale nel sistema tradizionale. Obbligazioni:la societ per procurarsi nuovi mezzi finanziari anzich procedere allaumento di capitale sociale mediante lemissione di nuove azioni pu ricorrere allemissione di obbligazioni offerte in sottoscrizione ai risparmiatori. Le obbligazioni sono debiti pecuniari che la societ assume verso i terzi dai quali ha ricevuto un prestito;colui che presta ha un diritto di credito alla restituzione della somma mutuata e alla percezione degli interessi pattuiti. Pi tecnicamente si pu dire che le obbligazioni sono titoli di

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credito,nominativi o al portatore,emessi in massa(cio in serie:ecco perch si parla di unitariet delle obbligazioni ossia la societ con un'unica operazione si rivolge ai finanziatori per risolvere il fabbisogno di finanziamento)i quali incorporano un diritto di credito nei confronti della societ ma no implicano come le azioni la qualifica di socio per chi detiene tale diritto. I titoli obbligazionari devono indicare le caratteristiche delloperazione nonch le garanzie eventuali che sono fornite per la restituzione. Il diritto degli obbligazionisti alla restituzione del credito pu secondo lart 2411 essere per subordinata alla soddisfazione degli interessi di altri creditori sociali in tal caso si parla di postergazione. Lo stesso articolo stabilisce inoltre che i tempi e lentit del pagamento degli interessi possono variare alla stregua di parametri oggettivi anche relativi allandamento economico della societ. La emissione di obbligazioni subordinata ad alcune condizioni. In primo luogo le obbligazioni non possono essere emesse per una somma superiore al doppio del capitale sociale integrato dalla riserva legale e dalle riserve disponibili,risultante dallultimo bilancio approvato. Tale limite pu essere superato se i titoli obbligazionari che eccedono sono destinati alla sottoscrizione di investitori professionali soggetti a vigilanza mirata ai sensi dellarticolo 2412. Il limite pu essere superato anche in tutti i casi espressamente previsti dallo stesso articolo. Lemissione di obbligazioni deve essere deliberata dagli amministratori e la deliberazione deve risultare da verbale redatto dal notaio e deve essere iscritta nel registro imprese. Specifica attenzione meritano le obbligazioni convertibili in azioni; esse differiscono dalle normali obbligazioni in quanto esse attribuiscono al titolare oltre al diritto di restituzione del capitale prestato il diritto di sottoscrizione delle azioni corrispondenti alla somma prestata tale diritto un diritto di opzione. Quindi il titolare di tali obbligazioni pu scegliere se convertire la sua posizione di creditore in quella di socio. Questa operazione esige che contestualmente alla deliberazione di emissione del prestito e della definizione del rapporto di cambio(determina il quantitativo di azioni spettante per ogni quota di prestito obbligazionario di cui si titolare)sia deliberato laumento di capitale per un importo pari allammontare delle obbligazioni. La deliberazione sullemissione di tali obbligazioni spetta agli amministratori e della delibera deve esserne fatta pubblicit. Durante il rapporto con tali obbligazionisti la societ non pu deliberare n la riduzione del capitale n cambiare le disposizioni statutarie riguardanti la ripartizione degli utili eccetto il caso in cui gli obbligazionisti sia data la facolt di conversione nel termine di un mese dalla pubblicazione della delibera di emissione. Se durante la conversione la societ aumenta il capitale sociale gratuitamente o lo riduce per perdite il rapporto di cambio deve essere modificato in proporzione dellaumento o della riduzione di capitale. Lo statuto pu attribuire agli amministratori la facolt di emettere obbligazioni convertibili fino ad un ammontare determinato e per il periodo massimo di 5 anni Lorganizzazione delle obbligazioni si articola in due organi: 1)lassemblea degli obbligazionisti che nomina e revoca il loro rappresentante,obbligazionista o meno,comune (se non lo nomina gli amministratori possono chiedere che esso si nominato dal tribunale),delibera sulle modificazione delle condizioni del prestito,sulla proposta di amministrazione controllata e di concordato della societ emittente. Lassemblea convocata dagli amministratori della societ emittente le obbligazioni ma pu essere convocata dal rappresentante comune o dagli obbligazionisti quando a farne richiesta siano tanti obbligazionisti che rappresentino 1/20 dei titoli emessi e non estinti A tale adunanza si applicano le norme relative allassemblea straordinaria. Anche le deliberazioni di tale assemblea devono essere redatte dal notaio e iscritte nel registro imprese. 2)rappresentante comune degli obbligazionisti :ad esso spetta di dare esecuzione alle delibere dellassemblea,rappresenta gli obbligazionisti nelle procedure concorsuali della societ ,assiste allassemblea dei soci,tutela gli interessi comuni degli obbligazionisti nei rapporti con la societ. La carica di rappresentante dura non pi di 3 anni ma pu essere rieletto. Entro 15gg dalla nomina il rappresentante deve chiederne liscrizione nel registro imprese Libri contabili obbligatori: la Spa tenuta obbligatoriamente a fare le scritture contabili previste per limprenditore commerciale dallarticolo 2214 e a tenere ulteriori scritture contabili quali: libro soci(amministratori/consiglio di gestione) libro delle obbligazioni(amministratori/consiglio di gestione) il libro delle adunanze e delle deliberazioni dellassemblea,del Cda/consiglio di gestione(amministratori/consiglio di gestione) libro delle adunanza e deliberazione del Collegio Sindacale libro delle adunanza e deliberazione del Comitato esecutivo libro delle adunanza e deliberazione delle assemblee degli obbligazionisti(rappresentante comune) libro degli strumenti finanziari(amministratori/consiglio di gestione) Il documento contabile obbligatorio pi importante che la spa deve redigere il Bilancio. In primis il bilancio serve ai soci in quanto essi possono partecipare ai propri guadagni solo dopo che esso stato redatto e approvato. Il bilancio un documento contabile da redigersi al termine di ogni esercizio annuale che deve rappresentare con chiarezza ed in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della societ e il risultato economico dellesercizio. Esso composto da: stato patrimoniale conto economico nota integrativa Patrimoni destinati:(art 2447 bis e ss)introdotti con la riforma del 2003 essi consistono nella possibilit per le societ di capitali di destinare una parte di risorse ad uno specifico affare senza la necessit di costituire una nuova societ(tali patrimoni possono costituirsi anche con mezzi di terzi).

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Secondo lart 2447 bis esistono due modalit per costituire un patrimonio destinato: 1. internamente alla societ e i patrimoni destinati possono anche essere pi di uno 2. attraverso un contratto di finanziamento 1)Patrimoni destinati interni alla societ: i patrimoni destinati cos costituiti non possono avere un valore pi alto del 10% del valore del patrimonio netto societ non possono essere costituiti per lesercizio di affari attinenti ad attivit riservate in base a legge speciali la delibera sulladozione di tali patrimoni spetta allorgano di gestione,che decide a maggioranza assoluta. A sua volta tale delibera deve indicare: 1. caratteristiche dellaffare 2. i beni destinati ad esso 3. il piano economico-finanziario da cui si trae la congruit del patrimonio allaffare 4. eventuali apporti di terzi e la partecipazione di essi agli utili derivanti dallaffare 5. le regole relative alle modalit di utilizzo del patrimonio e il risultato che si vuole conseguire 6. la possibilit di emettere strumenti finanziari di partecipazione allaffare,con specifica indicazione dei diritti che attribuiscono 7. la nomina di una societ di revisione per il controllo contabile sullandamento affare,la nomina di tale societ deve essere fatta quando si tratta di una societ non soggetta a revisione contabile ed emette titoli sul patrimonio diffusi tra il pubblico in misura rilevante ed offerti ad investitori non professionali. 8. le regole di rendicontazione dello specifico affare. la delibera di creazione di un patrimonio destinato deve essere redatta con lintervento di un notaio e deve entro 30gg essere iscritta nel registro imprese la suddetta delibera ha efficaci dopo 60gg dalliscrizione ed entro tale termine tutti i creditori sociali anteriori alliscrizione possono opporsi alla creazione del patrimonio, il tribunale pu lo stesso stabilire che la delibera sia attuata se la societ presta per idonea garanzia(se ci sono beni soggetti a iscrizione nei registri tale termine si allunga finch non sia stata iscritta negli appositi registri la destinazione di essi) decorsi i 60gg i creditori sociali non possono pi far valere diritti sul patrimonio destinato n,salvo che sulla parte spettante alla societ,sui frutti o sui proventi di esso delle obbligazioni assunte in relazione allo specifico affare risponde limitatamente al patrimonio destinato la societ,salvo il caso in cui derivano da atto illecito allora la societ illimitatamente responsabile gli amministratori societ devono tenere separatamente rispetto a quelli societ i libri e le scritture contabili relative al patrimonio e anche il bilancio separato. una volta che laffare realizzato o divenuto impossibile,latto conclusivo rappresentato dal rendiconto finanziario,predisposto dagli amministratori o dal consiglio di gestione ed integrato con una relazione del collegio sindacale e della societ di revisione latto conclusivo deve essere depositato presso il registro imprese. una volta depositato latto se non sono state soddisfatte tutte le obbligazioni assunte laffare tali creditori entro 3 mesi dal deposito possono chiedere la liquidazione del patrimonio destinato 2)Patrimoni destinati derivanti da contratto finanziario: le risorse finanziarie per la creazione patrimonio derivano da terzi il finanziamento deve essere rimborsato solo con i proventi dellaffare cui il patrimonio destinato il contratto di finanziamento deve contenere la descrizione dettagliata,sotto ogni aspetto,dellaffare i proventi dellaffare sono distinti dal patrimonio della societ e i creditori sociali non possono rifarsi sui essi a patto per che : il contratto di finanziamento sia depositato presso registro imprese 1. la societ adotti un sistema di incasso e di contabilizzazione che consenta di distinguere i proventi dellaffare dal patrimonio della societ se la societ fallisce e laffare non pi realizzabile,il finanziatore pu insinuarsi nel passivo per il recupero del suo credito LE MODIFICAZIONI DELLO STATUTO Le modificazioni dello statuto devono essere deliberate dallassemblea straordinaria (art.2365) ; in conformit, tuttavia, di specifica previsione dello statuto, consentito demandarne per alcune di esse , la decisione agli amministratori, al consiglio di sorveglianza ed al consiglio di gestione (art. 2365 comma 2 e 2443). Le deliberazioni relative alle modificazioni dello statuto non sono necessariamente assoggettate allomologazione e quindi al controllo di legalit da parte del tribunale. Infatti il notaio che redige nella forma dellatto pubblico, il verbale della relative assemblea, deve accertare che siano state adempiute le condizioni di legge. Se la verifica positiva, nei 30 giorni successivi alla riunione dei soci, contestualmente al deposito della deliberazione presso il registro delle imprese, ne chiede liscrizione. Se viceversa il notaio rileva il mancato rispetto delle condizioni di legge, ne informa tempestivamente gli amministratori i quali, nei 30 giorni successivi possono convocare lassemblea per opportuni provvedimenti o ricorrere al tribunale per lomologazione, che se

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la concede, ordina liscrizione della deliberazione nel registro delle imprese, altrimenti la stessa deliberazione definitivamente inefficace. La deliberazione non produce effetti se non dopo liscrizione nel registro delle imprese. Aumento del capitale:la deliberazione di aumento del capitale , di regola, di competenza dellassemblea, ma pu essere delegata allorgano amministrativo. Possiamo distinguere tra: aumento di capitale nominale, si ha quando il capitale sociale aumentato senza incremento del patrimonio sociale e quindi con limputazione a capitale delle riserve facoltative e dei fondi costituiti con utili e con saldi attivi di rivalutazione monetaria. In sostanza si converte a capitale la ricchezza gi nella titolarit della societ, modificando la qualit delle poste di patrimonio netto. Si tratta dunque di un aumento gratuito pertanto, le azioni emesse in attuazione di questa operazione spettano gratuitamente ai vecchi soci che non devono ovviamente esercitare il diritto di opzione per acquisirle: gli vengono attribuite in proporzione al numero delle azioni gi possedute. aumento di capitale effettivo, si ha quando il capitale sociale viene incrementato con lacquisto di effettiva ricchezza. Loperazione si realizza mediante conferimenti ulteriori rispetto a quelli iniziali e si tratta dunque di un aumento a pagamento. La deliberazione di aumento del capitale, sia se adottata dallassemblea, sia, se in delega, dagli amministratori, fissa anche il termine entro il quale deve avvenire la sottoscrizione dei titoli azionari. Trovano applicazione le regole che disciplinano i conferimenti nella fase di costituzione: al momento della sottoscrizione deve essere versato almeno il 25% del valore nominale delle azioni ed integralmente leventuale sovrapprezzo. Per gli aumenti realizzati con conferimenti in natura, devono essere effettuati al momento della sottoscrizione previa valutazione, resa con la relazione giurata dellesperto nominato dal presidente del tribunale. Nei 30 giorni dalla sottoscrizione delle azioni di nuova emissione, gli amministratori devono depositare per liscrizione nel registro delle imprese unattestazione sullintervenuta esecuzione delloperazione; fino alla sua iscrizione, lammontare del capitale aumentato non pu essere menzionato negli atti della societ. Laumento del capitale pu modificare la posizione del socio; se, ad esempio, prima delloperazione era titolare del 10% del capitale che viene aumentato da uno a due miliardi, la sua partecipazione si dimezza ed innegabile il sacrificio poich lazionista non beneficerebbe, nella misura iniziale, n dei diritti patrimoniali n di quelli amministrativi. Per evitare tale pregiudizio, nel caso di aumento di capitale, agli azionisti concesso sottoscrivere, in proporzione al numero delle azioni possedute, quelle di nuova emissione. Lo stesso vale nel caso di emissione di obbligazioni convertibili. Per consentirne lesercizio, il diritto di opzione deve essere offerto, con pubblicazione nel registro delle imprese, agli azionisti, che possono servirsene entro un termine non inferiore a 30 giorni dalla stessa pubblicazione, ridotti a 15 per le societ quotate in borsa. Se il socio se ne avvale e le azioni non sono quotate n borsa, beneficia di unaltra opportunit: pu chiedere, nel momento in cui esercita il diritto di opzione, di sottoscrivere anche le azioni non optate dagli altri azionisti; gode cio di un diritto di opzione sullinoptato. Il diritto di prelazione non previsto nel caso di quotazione. Nelle societ con azioni quotate sui mercati regolamentati, lo statuto pu escludere il diritto di opzione nei limiti del 10% del capitale preesistente, a condizione che il prezzo di emissione corrisponda al loro valore di mercato. Tale diritto pu essere altres escluso, limitatamente ad un quarto delle azioni d nuova emissione, se i titoli sono offerti in sottoscrizione ai dipendenti della societ;se la soglia del quarto superata, la decisione richiede il voto di tanti soci che rappresentino oltre la met del capitale. Riduzione del capitale:la riduzione del capitale deliberata dallassemblea straordinaria; lavviso di convocazione dellassemblea deve indicare le ragioni e la modalit della riduzione che deve comunque effettuarsi in modo tale che, dopo la riduzione, le azioni proprie eventualmente possedute, non eccedano la decima parte del capitale. La deliberazione pu essere eseguita soltanto dopo 90 giorni dal giorno delliscrizione nel registro delle imprese, purch entro questo termine nessun creditore sociale anteriore alliscrizione abbia fatto opposizione. Il tribunale, quando ritenga infondato il pericolo di pregiudizio per i creditori, oppure la societ abbia prestato idonea garanzia, dispone che loperazione abbia luogo nonostante lopposizione. Possiamo distinguere due ipotesi di riduzione del capitale: riduzione effettiva (art.2445), si ha quando la riduzione del capitale sociale avviene o mediante liberazione dei soci dallobbligo dei versamenti ancora dovuti o mediante rimborso del capitale ai soci: la riduzione consentita fino al raggiungimento del capitale sociale minimo previsto per quel tipo di societ. La riduzione effettiva era vista in passato con molto sospetto dal legislatore tanto che il capitale poteva essere ridotto solo qualora ne fosse stata accertata lesuberanza per il conseguimento delloggetto sociale. riduzione nominale,si ha quando il capitale sociale deve essere ridotto a seguito di una perdita che ha intaccato il capitale stesso e che deve quindi essere adeguato alla nuova situazione. In tal caso il limite di rilevanza rappresentato dal terzo del capitale sociale: se le perdite, infatti, lo eccedono necessario intervenire. Si individuano due casi: - il capitale diminuito di oltre un terzo ma NON si riduce al di sotto del minimo stabilito (art.2446). In questo caso gli amministratori o il consiglio di gestione, e nel caso di loro inerzia il collegio sindacale ovvero il consiglio di sorveglianza, devono senza indugio convocare lassemblea per gli opportuni provvedimenti. In vista delladunanza hanno lobbligo di predisporre una relazione sulla situazione patrimoniale della societ, con le osservazioni del collegio sindacale ovvero del comitato di controllo sulla gestione. Entrambi i documenti devono essere depositati in copia presso la sede della societ

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durante gli otto giorni che precedono lassemblea per consentire ai soci di prenderne visione. In prima convocazione lassemblea potrebbe decidere di rinviare tutto allesercizio successivo. Tuttavia, se entro lesercizio successivo la perdita non risulta diminuita a meno di un terzo, lassemblea o il consiglio di sorveglianza che approva il bilancio di tale esercizio, deve ridurre il capitale in proporzione delle perdite accertate. - Le perdite intaccano il capitale OLTRE il minimo di legge (art.2447). in questo caso gli amministratori o il consiglio di gestione, in caso di loro inerzia il consiglio di sorveglianza, devono senza indugio convocare lassemblea per deliberare la riduzione del capitale sociale e il contemporaneo aumento a quel minimo, ovvero la trasformazione della societ. La gravit di questa situazione accentuata rispetto a quella esaminata in precedenza: non possibile temporeggiare dal momento che lintegrit del capitale lesa in misura non tollerabile. Nel momento in cui i soci non provvedono a risolvere la situazione, la riduzione del capitale al di sotto del minimo legale rappresenta, per le societ di capitali, una causa di scioglimento. NB: le riserve compensano , ossia riducono la perdita. Diritto di recesso:ai sensi della riforma del 2003, il socio, se assente, dissenziente o astenuto pu recedere, per tutte o per parte delle azioni, in ragione: della modifica delloggetto sociale che comporti un cambiamento significativo dellattivit; della trasformazione della societ, poich lazionista al momento dellingresso ha confidato sulle peculiarit essenziali della societ, che modificate, ne giustificano luscita; del trasferimento della sede sociale allestero, poich comporta lapplicazione di una diversa legge per la societ e una pi difficoltosa partecipazione del socio alle vicende sociali; della revoca dello stato di liquidazione, poich con tale revoca, la prosecuzione dellattivit suscettibile di esporre la societ a rischi non accettabili; delleliminazione di una o pi cause di recesso previste dallo statuto o di quelle relative alla proroga del termine di durata della societ ovvero all introduzione o alla rimozione di vincoli alla circolazione dei titoli azionari; della modifica dei criteri di valutazione del valore delle azioni; della modificazione dello statuto concernente i diritti di voto o di partecipazione. In conformit dellart.2437 queste cause di recesso sono ineliminabili dunque imperative ed nullo ogni patto volto ad escludere o rendere pi gravoso lesercizio del diritto di recesso. Se la societ costituita a tempo indeterminato o per tutta la vita di uno dei soci e le azioni non sono quotate in un mercato regolamentato il socio pu recedere con il preavviso di almeno 180 giorni; lo statuto pu prevedere un termine pi ampio, ma non superiore ad un anno. MODIFICAZIONI DELLIMPRESA SOCIETARIA Trasformazione:(Capo X Sezione I del Libro V).La riforma contenuta nel d.lgs. n. 6 del 17 gennaio 2003 ha profondamente inciso sullistituto della trasformazione. La trasformazione implica ladozione di un diverso modello di organizzazione dellimpresa-societ da parte di chi esercita limpresa stessa e tecnicamente si attua attraverso una modificazione dellatto costitutivo (deliberazione dellassemblea). Non si estingue la societ che si trasforma n si crea una nuova societ, infatti secondo lart. 2498 con la trasformazione lente trasformato conserva i diritti e gli obblighi e prosegue in tutti i rapporti, anche processuali, dellente che ha effettuato la trasformazione. Il legislatore, distingue tra trasformazioni: omogenee: in cui cambia solo il tipo di societ eterogenee che implicano la trasformazione di societ in enti aventi natura giuridica diversa dalla societ (non sono applicabili alle societ di persone) Inoltre disciplina 4 specie di trasformazione: - la trasformazione di societ di persone - la trasformazione di societ di capitali - la trasformazione eterogenea da societ di capitali - la trasformazione eterogenea in societ di capitali Per ciascuna specie la legge detta regole particolari premettendo per 4 regole generali: latto di trasformazione soggetto alla disciplina prevista per il tipo adottato e alle forme di pubblicit relativa la trasformazione ha effetto dallultimo degli adempimenti pubblicitari disposti non pu essere pronunciata linvalidit dellatto una volta eseguiti gli adempimenti pubblicitari salvo il diritto al risarcimento del danno al partecipante danneggiato limitatamente alla trasformazione eterogenea, i creditori possono fare opposizione entro 60 giorni , ma il tribunale, in presenza di certe condizioni, pu disporre che la trasformazione abbia luogo nonostante lopposizione. Trasformazione di societ di persone in societ di capitali: decisa con il consenso della maggioranza dei soci secondo la parte attribuita a ciascun socio negli utili; il socio che non ha concorso alla decisione pu recedere dalla societ. La decisione deve risultare da atto pubblico, deve essere accompagnata da una relazione di stima dalla quale risulti il capitale della societ trasformata determinato sulla base dei valori attuali dellattivo e del passivo e deve essere iscritta nel registro delle imprese con le forme proprie dellatto costitutivo del tipo di societ adottato.

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Trasformazione di societ di capitali in societ di persone: adottata con deliberazione dellassemblea con le maggioranze previste per le modificazioni dellatto costitutivo e con il consenso dei soci che, in seguito alla trasformazione assumeranno responsabilit illimitata e risponderanno anche delle obbligazioni sociali sorte prima della trasformazione. Gli amministratori hanno lobbligo di predisporre una relazione contenente lillustrazione delle motivazioni e degli effetti della trasformazione, che deve essere depositata presso la sede sociale nei 30 giorni precedenti la data fissata per la riunione. Trasformazione eterogenee da societ di capitali: si ha quando la societ per azioni, in accomandita per azioni o la srl si trasformano in consorzi o societ consortili o comunioni dazienda o associazioni o fondazioni. La deliberazione deve essere assunta dallassemblea con il voto favorevole dei 2/3 degli aventi diritto o comunque con il consenso dei soci che assumono responsabilit illimitata e deve essere accompagnata da una relazione degli amministratori che spieghi le motivazioni e gli effetti della trasformazione. Trasformazione eterogenee in societ di capitali:si ha quando i consorzi, le societ consortili, le comunioni dazienda, associazioni o fondazioni si trasformano in societ per azioni, in accomandita per azioni o srl. La deliberazione di trasformazione deve essere assunta: nei consorzi, con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consorziati nelle comunioni dazienda con la maggioranza richiesta dallart.1198 per le innovazioni nelle societ consortili e nelle associazioni con le maggioranze richieste dallo statuto o dalla legge per lo scioglimento anticipato per le fondazioni la trasformazione disposta dallautorit governativa e le quote o le azioni sono assegnate secondo le disposizioni dellatto di fondazione o in mancanza secondo lart. 31 c.c. LA FUSIONE E la vicenda giuridica per la quale ad una pluralit di societ se ne sostituisce una sola. Si individuano 2 tipi di fusioni: - fusione per incorporazione, quando una societ preesistente ad assorbire una o pi societ - fusione in senso stretto, nessuna delle societ partecipanti alla fusione rimane in vite e si ha la nascita di una nuova societ. La fusione pu avvenire tra societ perseguenti il medesimo scopo istituzionale lucrative, mutualistiche, consortili- e tra societ perseguenti scopi istituzionali diversi ed avremo in questultimo caso la fusione eterogenea. Lunico limite legale risulta dalla stessa norma di esordio della disciplina della fusione:lart. 2501, 2 comma, stabilisce infatti che la partecipazione alla fusione non consentita alle societ in liquidazione che abbiano iniziato la distribuzione dellattivo. Il procedimento di fusione comprende diverse fasi: - redazione del progetto di fusione - redazione della situazione patrimoniale delle societ partecipanti alla fusione - redazione della relazione degli amministratori sul progetto di fusione e sul rapporto di cambio - deliberazioni di fusione da parte delle societ partecipanti - stipulazione dellatto di fusione Il progetto di fusione deve essere il frutto del comune lavoro degli amministratori di tutte le societ che partecipano alla fusione e costituisce la spiegazione in chiaro degli obiettivi che si vogliono raggiungere con la fusione stessa. Dal progetto di fusione devono in ogni caso risultare: - il tipo, la denominazione o ragione sociale, la sede delle societ partecipanti alla fusione - latto costitutivo della nuova societ - il rapporto di cambio delle azioni o quote nonch leventuale conguaglio in denaro - la modalit delle assegnazioni delle azioni o quote della societ - la data dalla quale tali azioni o quote partecipano agli utili - la data a decorrere dalla quale le operazioni delle societ partecipanti alla fusione sono imputate al bilancio della societ che risulta dalla fusione stessa - il trattamento eventualmente riservato a particolari categorie di soci vantaggi particolari eventualmente riservati ai soggetti cui compete lamministrazione delle societ partecipanti alla fusione. Il rapporto di cambio (rapporto tra il capitale economico di ciascuna societ) il rapporto in base al quale vanno attribuite le partecipazioni della societ incorporante ai soci della societ incorporata o, in caso di fusione in senso stretto, della societ che risulter dalla fusione ai soci delle societ che si fondono. Uno o pi esperti per ciascuna societ devono redigere una relazione sulla congruit del rapporto di cambio. La relazione degli amministratori deve illustrare e giustificare, sotto il profilo economico e giuridico, il progetto di fusione e il rapporto di cambio delle azioni o delle quote. La fusione deve essere deliberata da ciascuna delle societ che vi partecipano mediante lapprovazione del relativo progetto. Se latto costitutivo e lo statuto non dispongono diversamente, tale approvazione avviene, nelle societ di persone, con il consenso della maggioranza dei soci determinata secondo la parte attribuita a ciascuno negli utili, salva la facolt di recesso per il socio che non

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abbia acconsentito alla fusione e deve essere depositata per liscrizione nel registro delle imprese; nella societ di capitali, lapprovazione avviene secondo le norme previste per la modificazione dellatto costitutivo e deve essere iscritta nel registro delle imprese. Il procedimento di fusione si chiude con la stipulazione dellatto di fusione che deve rivestire la forma dellatto pubblico e deve essere depositato per liscrizione entro 30 giorni presso lufficio del registro delle imprese dei luoghi ove posta la sede delle societ partecipanti alla fusione. La fusione ha effetto dal momento in cui viene iscritto latto di fusione nel registro delle imprese. Tale iscrizione preclude il diritto a far valere linvalidit dellatto stesso,ma non preclude il diritto al risarcimento del danno eventualmente spettante ai soci o ai terzi danneggiati dalla fusione. SCISSIONE Con la scissione una societ assegna lintero suo patrimonio a pi societ preesistenti o di nuova costituzione o parte del suo patrimonio, in tal caso anche ad una sola societ, e la relative azioni o quote ai suoi soci. Lart. 2506 ter contiene un rinvio alla maggior parte delle norme dettate per la fusione. Anche le tappe del procedimento sono identiche a quelle della fusione: redazione del progetto di scissione che deve contenere tutti gli elementi previsti anche per la fusione nonch la descrizione degli elementi patrimoniali da assegnare a ciascuna delle societ beneficiarie e i criteri di distribuzione delle azioni o quote delle societ beneficiarie. Redazione della situazione patrimoniale, la relazione degli amministratori e degli esperti, con leccezione che questultima non richiesta quando la scissione avviene mediante la costituzione di societ nuove con criteri di attribuzione delle azioni non diversi da quello proporzionale. Stipulazione dellatto di scissione e successivo deposito nel registro delle imprese. Gli effetti della scissione decorrono a partire dallultima delle iscrizioni dellatto do scissione nel registro delle imprese; ciascuna societ solidalmente responsabile, nei limiti del valore effettivo del patrimonio netto ad essa assegnato o rimasto, dei debiti della societ scissa non soddisfatti dalla societ cui essi fanno capo.

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