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in dialogo

unitario
4/2012

Mensile dellAzione Cattolica ambrosiana

www.azionecattolicamilano.it/indialogo

Rilanciamo l'Azione Cattolica


del Consiglio diocesano di Ac che ha acquisito e discusso le parole pi importanti via via emerse da questo confronto a distanza. Ne richiamo alcune: lurgenza di unazione che formi secondo il Vangelo da rivolgere ad adulti e giovani oggi; limportanza del carisma dellassociazione e la sua sintonia profonda con la missione educativa della Chiesa; limportanza dellAC come fattore/custode della comunione dentro la pluriforme realt ecclesiale, lurgenza di tessere una trama di relazioni buone a partire dal territorio. Lincontro del 30 giugno tra lArcivescovo e il Consiglio stesso ha permesso di approfondire il significato e le conseguenze di un rilancio dellAzione Cattolica, come soggetto con nome e cognome con le maiuscole e non aggettivo generico di un'azione pastorale. Il tempo breve ha reso questa comunicazione intensa e meritevole di successivi approfondimenti. Desidero solo riproporre alcuni punti chiave che gi assumiamo per limpostazione dei prossimi passi. LArcivescovo ha sintetizzato in tre punti forti i compiti che a suo giudizio sono proprio dellAc: - limpegno educativo rivolto a tutta la persona in tutte le et; - la peculiarit del nostro carisma che fa propria la preoccupazione dei Vescovi di farsi carico della formazione evangelica e integrale delle persone; - la pratica di questo carisma con il metodo associativo, capace di tenere unite persona e comunit tanto da far maturare una solida fede ecclesiale. Da questi seguono a suo giudizio tre specificazioni altrettanto importanti: - linvito a vivere integralmente il proprio carisma riappropriandosene grazie ai cammini associativi locali e nazionali; - la ricerca e la pratica di una fraternit fondamentale o comunione a priori da parte dellAC dentro il tessuto ecclesiale; - la cura di una vita animata dal Vangelo in ogni suo momento, cos da divenire testimoni nei diversi luoghi della quotidianit, capaci di provocare e di attrarre. Tutti gli interventi suscitati da questa sua prima comunicazione hanno evidenziato la bella sintonia tra lautocoscienza che lassociazione ha maturato in questi anni e il modo con il quale lArcivescovo coglie la peculiarit del nostro carisma. Rispetto agli interventi dei consiglieri lArcivescovo ha indicato altri punti nella sua breve replica. In particolare ha sottolineato limportan-

Alcune riflessioni a margine dell'incontro tra il Consiglio diocesano Ac e l'arcivescovo Scola

ALLINTERNO
pp. 2/3 Speciale Europa con testimonianze esclusive p. 8 Intervista a Marco Vergottini per il 50esimo del concilio Caro Diario programma 2012/2013 di tutti i settori di AC
za di promuovere cammini dove fede e vita si annodino in modo profondo, limpegno di promuovere unassociazione che diventi un po pi movimentista, termini da cogliere al di l delle accezioni ideologiche e da comprendere come invito a tenere insieme slancio e originalit spirituale insieme a modalit associativa e territoriale di agire dentro la Chiesa locale. Un'Ac capace di far riemergere la forza ispiratrice del suo carisma originario volto a rendere i fedeli laici protagonisti nella Chiesa pu essere insieme ad altre realt ci che permette di andare oltre una pastorale fondata su iniziative a favore di percorsi capaci di unire pi profondamente fede e vita. Ne traggo alcuni primi spunti di riflessione per tutti, con i quali vivere e progettare il programma dellanno che ampiamente spiegato in Caro Diario: - radichiamo nellanno che viene proprio nellapprofondimento della fede e nellispirazione conciliare linvito a essere fattore di comunione e di missione; - curiamo la qualit della vita associativa nel territorio facendone luogo spirituale e formativo vivace, attraente, aperto, pubblico, riconoscibile. Se la partecipazione blanda, diradata, improvvisata, gestita in modo privato, ridotta a qualche evento isolato, non possiamo raccogliere la bella sfida che viene dallArcivescovo - curiamo la presenza e lo sviluppo sul territorio. Duecentocinquanta associazioni sono ancora una rete di comunione significativa dentro il tessuto della diocesi, da rilanciare. Valentina Soncini

4/luglio 2012
Poste Italiane Spa Sped. Abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. In 27/02/2004 n 46), comma 2, DCB Milano e 1,20 - ANNO XXVI n.

necessario un deciso rilancio dellassociazione! Con queste parole il nostro Arcivescovo ha introdotto il primo incontro con il consiglio diocesano di Azione Cattolica, subito ringraziando don Ivano per il servizio prestato e don Gianni per avere assunto lincarico di assistente. Le sue parole di esordio hanno ripreso e continuato il dialogo iniziato fin dal primo incontro, lo scorso 22 ottobre, con la sottoscritta e don Ivano. Da allora a oggi questo dialogo che si

allargato a tutta la diocesi in occasione del Consiglio pastorale diocesano il 19 febbraio scorso, nel quale lArcivescovo ha espressamente rivolto a tutti un suo pensiero sullAzione Cattolica, si ulteriormente arricchito tramite i lavori della Conferenza Episcopale Lombarda e poi quella Milanese dedicati alla formazione dei laici e allAc. A questi lavori ha preso parte significativamente don Ivano Valagussa in qualit di assistente regionale e unitario. Gli spunti e le sottolineature di questo dialogo sono stati nel frattempo fatti oggetto di riflessione da parte

Grazie don Ivano, benvenuto don Gianni!


Grazie Eminenza carissima per aver nominato per noi Mons. Gianni Zappa. Egli conclude il suo compito di Moderator. Ha curato dal 2008 come delegato dallArcivescovo Tettamanzi i rapporti tra la curia e lAC. Cos ho avuto modo di conoscerlo e stimarlo. Impareremo a camminare insieme nella forma nuova per lui di assistente di Ac, ma non nuovo a incarichi di assistente. Grazie don Gianni per esserti incamminato con noi, sentiti gi parte della grande famiglia di AC. che abita. La presidenza diocesana A pagina 4 e 5 il saluto di Don Ivano all'associazione e una intervista per iniziare a conoscere Don Gianni

on cura quotidiana, intelligenza pastorale e spirituale e rilancio continuo verso i giovani, Don Ivano ha seguito per dodici anni il ritmo della vita associativa. giunto in Ac in occasione del sinodo dei giovani nel 2000 e dal 2002 stato prima assistente dei giovani, poi unitario diocesano e regionale e infine anche degli adulti. Come responsabili e soci ci siamo sentiti accolti, incoraggiati nel nostro cammino di fede e di corresponsabilit ecclesiale. Grazie di cuore da parte di tutti don Ivano ti accompagneremo con lamicizia e la preghiera nel tuo pubblicazione informativa nuovo impegnatino profit Omologato vo incarico.

luglio 2012

SpECIALE EuROpA

Partire dall'attuale situazione di crisi per rilanciare il processo di integrazione europeo:

Oltre le divisioni,

ato nel 1999, Insieme per lEuropa coinvolge Comunit e Movimenti cristiani con lintento di portare il proprio contributo alla riconciliazione, alla pace, alla fratellanza nel Continente europeo, questa la presentazione di Insieme per lEuropa, il grande progetto che vede coinvolti partecipanti da tutto il continente in occasione della Festa dellEuropa che ricorre il 9 maggio di ogni anno. Lincontro di questanno stato particolarmente significativo per via della difficile situazione economica internazionale che mette a serio repentaglio il progetto di unione politica rappresentato dallUnione Europea. Pubblichiamo in queste pagine le testimonianze di personalit del mondo politico e associativo, ma anche di semplici ragazzi, che hanno preso parte alle celebrazioni di questanno, pronunciandosi sulla necessit di ripensare unEuropa che, a partire dallinsegnamento cristiano, possa ritornare a essere simbolo di speranza e fratellanza piuttosto che di divisioni nazionali. Alla conclusione dellincontro, i responsabili dei 300 movimenti e comunit parte di Insieme per lEuropa hanno dichiarato che lingue, religioni e culture diverse non sono un ostacolo alla fraternit universale. La diversit, infatti, non motivo di divisione e questo progetto ne una testimonianza concreta. LEuropa ha bisogno di unit e un futuro insieme si pu costruire solo nello scambio, nella collaborazione e nella costruzione di una cultura dellaccoglienza.

Ci troviamo oggi davanti a una crisi dei rapporti. Insieme per lEuropa pu ispirare chi si vuole impegnare per unEuropa libera e sociale. Questevento produce un bene comune e chi recepisce il suo messaggio pu veramente realizzare unEuropa pi umana, in cui tutti possano sostenersi vicendevolmente. Quale messaggio Insieme per lEuropa pu lanciare alla politica? Nel 57 non nata lEuropa dei banchieri.

Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari

Lunit politica dellEuropa. possibile?


Romano Prodi Dopo i sentimenti iniziali di unit lEuropa andata avanti a piccoli passi, sempre attraverso le crisi. Oggi per non si vuole che lunificazione vada avanti, non c la volont politica dellintegrazione. Dobbiamo per tenere presente che se cede qualche paese cede tutto ledificio: la Grecia il 2% della zona euro ma ugualmente importante. LEuropa ha ancora una grande forza, una grande realt a livello mondiale, deve ottenere lunit politica. per garantire il nostro benessere dobbiamo mettere insieme la sovranit. Andrea Riccardi La crisi attuale deve avere come conseguenza il rilancio dellunificazione; dobbiamo ricordarci che lEuropa nata da una ferita profonda, la seconda guerra mondiale dopo la quale stata avviata la CECA. Oggi gli europei si sentono pi soli, innescando una crisi della comunit. Il vuoto di senso comunitario genera un sentimento di pessimismo. Rischiamo di passare alla storia senza pi farla. Dopo l11 settembre ci hanno detto che dobbiamo difendere i confini, siamo come i Romani del Tardo Impero, vogliamo recuperare i confini ma nessuno si illuda che gli stati europei possano risolvere i problemi da soli.

LEuropa una comunit che nata dalla pace e dalla solidariet. nata dal comune spirito religioso dei tre grandi padri fondatori, oggi minato profondamente e testimonianza di questo sono i movimenti populisti che hanno oggi molto pi seguito. La crisi economica sta facendo scoppiare nuovamente gli egoismi nazionali e i cristiani europei hanno il dovere di affrontare la situazione attuale senza compromessi. Devono lottare per la creazione di una comune cultura del bene comune e dei beni comuni seguendo tre parole dordine: solidariet, sussidiariet e sviluppo. cattiva politica quella che per vincoli di bilancio non tiene conto delle necessit dei popoli. La disunione mette leconomia nelle mani di approfittatori. Movimenti come quello di Aung San Suu Kyi ci danno un messaggio di riconciliazione che dobbiamo cogliere. Senza di essa non ci possono essere n democrazia n sviluppo. I cristiani non possono sottrarsi, se vogliono guardare lontano devono confrontarsi, uniti, con il resto del mondo. Fondamentale il ruolo dei giovani, possono fare tanto vivendo lamore e lunit nel posto in cui vivono ed un dovere del cristiano limpegno politico

cativa leconomia di comunione. La vera natura dellimpresa generare comunione. Limpresa non fa spesso abbastanza, deve usare la ricchezza per creare lavoro e a favore degli esclusi. Usciremo da questa crisi ripensando la natura dellimpresa e delleconomia. I carismi cristiani hanno sempre contribuito a far rinascere leconomia, a partire da quei monaci che hanno saputo ricostruire leconomia e la cultura europea nella difficile epoca medievale.

Testimonianze raccolte a Bruxelles da Alessandro Zunino

Fondamentale per lEuropa stato il cristianesimo e oggi le comunit e i movimenti cristiani di Insieme per lEuropa possono fare molto per combattere leconomia basata sul consumo e la speculazione. Dobbiamo pensare a utilizzare i beni a favore della comunit, a realizzare nuove forme di finanza etica, cooperative, signifi-

Luigino Bruni, docente di Economia politica, universit di Milano-Bicocca

Non bisogna cercare di fare limitazione degli USA; lunit politica va realizzata attraverso un federalismo di matrice europea ma deve concretizzarsi attraverso labbandono di sovranit perch questa unit sia visibile. LEuropa per deve essere economica e sociale perch la gente possa acquisire la consapevolezza della necessit dellunit e la classe politica deve mostrarsi convinta del futuro comune. I cristiani devono essere protagonisti di questa testimonianza, sono animati dalla stessa speranza fondata sul piano di Dio. Non si pu pensare di risolvere la crisi economica solo facendo riforme, sono problemi che non possono essere risolti senza ununit di cuori.

Grard Testard, ex presidente di Fondacio chrtiens pour le monde

Ogni movimento un sogno di unit. Chiara Lubich diceva dellunit che anche se non religiosa contiene la nostra anima. Non possiamo rassegnarci allo sfaldamento della nostra comunit. La storia ci

Andrea Riccardi, ministro per la cooperazione internazionale e lintegrazione

SpECIALE EuROpA

luglio 2012

insieme per l'Europa


Da Sinistra: Thomas Rmer, presidente dellYMCA; Luigino Bruni, docente di Economia politica, universit di Milano-Bicocca; Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari; Grard Testard, ex presidente di Fondacio chrtiens pour le monde

pensieri e suggestioni dal mondo associativo cristiano

Ma lEuropa non nasce come Europa dei mercati


LEuropa, intesa come Comunit europea del carbone e dellacciaio (1950) e poi come Comunit economica europea e Comunit europea per lenergia atomica (1957) non nasce in ossequio ai mercati. Nasce per pacificare le relazioni tra Francia e Germania, e poi per consolidare laumento di scambi commerciali che il piano Marshall e lunione europea dei pagamenti avevano favorito nellEuropa post-seconda guerra mondiale. Essa nasce con il dichiarato obiettivo di migliorare il benessere delle popolazioni europee e per impedire nuovi conflitti in Europa. Nessuno, ma proprio nessuno, parlava in quellepoca di desideri (o volont) dei mercati, di spread, di moneta unica. Si parlava invece, sin da subito, della dimensione politica dellintegrazione europea, da affiancare a quella economica e commerciale (anzi, secondo Luigi Einaudi, veniva prima la politica poi leconomia). Si poneva con forza la necessit di unintegrazione politica, della necessit di articolare e coordinare le diverse e distinte politiche estere. Nessuno poteva immaginare che dallEuropa dei mercanti del 1400 si sarebbe passati a celebrare lEuropa dei banchieri del 2002. Questo passaggio di scopo, questo arretramento ideale, che porta a identificare nei mercati il referente obbligato delle decisioni dellUnione europea, un arretramento spaventoso, un impoverimento ideale che non deve essere accettato supinamente come se fosse scritto nel DNA del processo di integrazione. Lunione europea infatti, prima di tutto, la strutturazione in istituzioni e strumenti partecipativi comuni di una dimensione politica e sociale continentale. politica e sociale, ancora prima che economica. Questo il suo DNA, non quello che surrettiziamente oggi porta a identificare nelleuro, nella moneta unica che un mezzo per integrare maggiormente la dimensione economica, un fine assoluto, per il quale ogni sacrificio accettabile. Certo, leuro per il suo valore simbolico e per il suo ruolo di collante integrativo rende accettabile ogni sacrificio, ma non per politiche economiche che non sono dettate dallesistenza della moneta unica, bens da interessati attori nazionali e internazionali che sono collocati fuori dal continente e non hanno mai fatto mistero di quanto fosse disturbante e detestabile lesistenza stessa del processo di integrazione europeo (e quanto fosse odiosa lesistenza dello stesso euro). Lunione europea cresciuta sulla coscienza di una diversit europea rispetto a modelli esterni a essa: ampia considerazione per la tutela dei diritti dei lavoratori, sistemi di welfare integrati e funzionanti finanziati con la spesa pubblica, ammortizzatori sociali, sistemi di previdenza diffusi e obbligatori, servizi pubblici con costi ragionevoli (scuola, sanit, alta formazione). Questa particolarit rende costoso il mantenimento della concorrenzialit sui mercati internazionali di prodotti che nascono in un territorio dove il costo del lavoro elevato. Ma tutto relativo: il costo del lavoro elevato in Europa perch altrove esso tenuto pi basso comprimendo e limitando la previdenza e i diritti dei lavoratori, abbattendo i sistemi di tutela e gli ammortizzatori sociali, limitando i salari, rendendo la spesa pubblica per il sociale una voce pressoch inesistente. E guai a chi si azzarda a proporre ricette europee. Lesempio di Obama, tacciato nientemeno di socialismo perch timidamente ha proposto un larvato sistema di integrazione della spesa sanitaria a spese del bilancio federale, vale ben pi di un lungo discorso. Oggi, nel mezzo di una crisi innescata dai mercati e dalle errate valutazioni delle agenzie di rating, che hanno speculato sulla supposta solidit di castelli di neve, ci viene imposto un taglio generalizzato di ci che, nella dimensione europea, garantisce la sostenibilit di un modello politico e sociale: la solidariet, la partecipazione delle amministrazioni ai servizi essenziali e fondamentali; si impone un taglio del debito dicendo che si tratta di un debito al quale tutti hanno contribuito e per il quale tutti devono oggi pagare. Il liberismo, la deregulation dei servizi pubblici, il dominio ideologico del mercato il seppellimento delle idealit sociali dellintegrazione europea, la morte della sua idealit politica.

chiama a vivere tempi complessi ma il nostro deve essere il tempo della speranza, la cultura dellunit pu rigenerare il tessuto comunitario della nostra Europa.

Oggi la crisi si fa sentire e c una criminalizzazione dei poveri. I poveri sono i figli prediletti di Dio: ci che avrete fatto a loro lavrete fatto a me. Perch la societ sia pi visibile occorrono atti di solidariet. Serve che i cristiani spendano tempo con chi soffre perch ciascuno ha il diritto di essere parte della comunit umana.

Un esponente della Comunit di SantEgidio

Le radici cristiane ci fanno dimenticare che il cristianesimo venuto dalloriente. I cristiani di oriente appartengono a unEuropa cristiana dove il messaggio vivo. C molta paura per i cristiani in oriente, serve una presenza reale dellEuropa

Una ragazza siriana

Il s al matrimonio e alla famiglia alla base del vivere comune. Famiglia significa che non esiste solidariet senza libert e non c libert senza responsabilit. Il reddito deve essere sufficiente perch si possa vivere in modo dignitoso. LEuropa deve essere casa per le famiglie.

Una coppia di focolarini sloveni

Mi aspetto dallEuropa che costruisca un avvenire comune. Europa da tanto tempo sinonimo di pace, solidariet e sviluppo ma negli ultimi anni essa tende a ripiegarsi su se stessa, sembra voler costruire dei muri come, se gli europei fossero diventati gelosi del proprio benessere. Io ho un sogno: vedere europei e africani che costruiscono un avvenire comune. Abbiamo in comune lunghi periodi di storia e cultura. Gli errori del passato non possono impedire di creare questo avvenire. I nostri sforzi produrranno forza di giustizia e di pace per tutto il mondo.

Un ragazzo congolese

I cristiani oggi costruiscono lEuropa umana su solida fondamenta; tante figure storiche come Elisabetta di Turingia ci trasmettono la cultura della reciprocit. Oggi vogliamo ritrovare i valori del Vangelo, che ci mostra che carit, misericordia e amore sono alla base della convivenza. Ges non ha scartato nemmeno chi era colpevole e ha liberato chi non lo era dalla colpa. Il perdono toglie al passato la sua forza disastrosa, e noi europei dobbiamo sempre ricordarcelo. Abbiamo bisogno di prontezza di riconciliazione. Ci rende liberi luno per laltro, liberi di condividere i beni. Amarci gli uni gli altri, questo lesempio dei cristiani per lEuropa, cos che vogliamo vivere. Lamore il senso dei comandamenti di Dio. Lamore concreto, e ci fornisce una lezione economica fondamentale, vivere nellamore significa gestire i propri averi per essere di aiuto al prossimo. Ges vive questo amore concreto. Perdono, misericordia, libert, questo il Vangelo che lEuropa ha ascoltato e su cui stata fondata. Possiamo considerare Insieme per lEuropa come linvito a vivere il Vangelo di Ges. A cura di Alessandro Zunino, che ha raccolto queste testimonianze a Bruxelles alla festa per l'Europa

Thomas Rmer, presidente dellYMCA (Associazione Internazionale della Giovent Cristiana)

piero Graglia, Docente di Storia dellintegrazione europea, universit degli Studi di Milano

luglio 2012

puNTI DI VISTA

Alberto Ratti racconta la sua esperienza come presidente Nazionale FuCI

La ricchezza del nostro Paese: i giovani!


miei limiti, ma ho imparato il dialogo, la fatica dellascolto e il confronto democratico, ho assaporato la bellezza di raggiungere insieme una scelta partendo da posizioni diverse e ho riscoperto il valore della pazienza, soprattutto quella degli altri! Ho viaggiato nelle Diocesi di tutto il Paese e posso testimoniare la bellezza di realt giovanili cariche di speranza e la ricchezza umana della nostra Chiesa che davvero grande, dagli altri abbiamo sempre molto da imparare! Come hai svolto il tuo impegno di presidente? Dove sei stato? Quali luoghi e incontri ti porti nel cuore? Primariamente il ruolo che viene svolto a Roma, come Presidenza, la rappresentanza a livello nazionale della Federazione verso la Santa Sede e la CEI, vissuta nel legame costitutivo con lAC e con il MEIC, accanto al quale c il lavoro di visita e sostegno ai gruppi della Federazione nelle varie diocesi e realt locali; in particolare io seguivo le realt del Triveneto e della Sicilia. Ho nel cuore, in particolare, laccoglienza dei luoghi dove sono stato e le amicizie strette, ricordo Camaldoli e poi le Settimane Sociali di Reggio Calabria, dove ho vissuto una delle prime esperienze nazionali e la successiva organizzazione del convegno nazionale FUCI

lberto Ratti ci racconta la sua esperienza appena conclusasi come Presidente Nazionale della FUCI: un tuffo tra i giovani italiani a 360 gradi, un percorso di crescita personale e di servizio gioioso. Alberto ha 24 anni, studia economia allUniversit Cattolica di Milano, dove dal 2007 approfondisce il suo impegno universitario prima come membro della FUCI, poi come segretario delle scuole socio politiche della diocesi; stato eletto Presidente Nazionale per il biennio 2010- 2012 e per due anni ha vissuto a Roma, continuando i suoi studi e facendo esperienza di vita comunitaria con gli altri rappresentanti nazionali, unesperienza bellissima di crescita umana e spirituale. Condividevamo moltissimi momenti della giornata, dai pasti ci racconta Alberto alla preghiera del mattino e della sera; durante la giornata, poi, ognuno si dedicava alla propria attivit lavorativa al servizio dei gruppi della Federazione. Ho incontrato e lavorato con persone di citt e regioni diverse, ho sperimentato una grande ricchezza e ho vissuto litalianit a 360 gradi. Limpegno comune quello di mettere le proprie doti umane e competenze universitarie al servizio delle realt che incontravamo. Mi sono scontrato coi

2011, una terra e una realt che mi sono rimaste nel cuore! Ma anche la citt di Urbino, dove lo scorso aprile ho concluso il mandato e dove abbiamo lavorato insieme sui temi del Concilio Vaticano II in un percorso di apertura verso lanno della fede. Il momento che ha coronato il mio impegno nazionale stato lultimo: il 19 maggio scorso ho potuto salutare personalmente il Santo Padre, durante ludienza per lOttantesimo anno di fondazione del MEIC, e Lui stesso ha ricordato con me Montini, futuro Papa Paolo VI, assistente della FUCI negli anni Venti

Cosa ha guidato il tuo cammino in questi due anni? A chi ti sei ispirato? Per quanto riguarda il futuro, credo che si debba scommettere sulluniversit, come Chiesa e come Stato, investire anche a fondo perso e non sempre nella logica di un ritorno utile. Luniversit luogo dove fare ripartire il Paese e punta davanguardia dove poter ascoltare e dialogare coi giovani; bisogna puntare su una formazione integrale della persona, meno individualistica e rivolta alla crescita delle comunit accademiche. Ho cercato da subito di far capire che il livello nazionale non pi importante, ma al servizio del livello locale: come nellicona evangelica di Cristo che si piega a lavare i piedi ai discepoli, cos la Presidenza Nazionale deve piegarsi verso i gruppi e le diocesi che sono lossatura dellAssociazione. La parola che racchiude il servizio svolto e limpegno futuro Carit, nel senso paolino del termine: al di sopra di tutto, anche delle fede; una carit anche intellettuale: quello che apprendiamo nello studio e attraverso lesperienza umana va ridonato, ci che viviamo non fine a se stesso ma deve essere donato agli altri nel servizio alla Chiesa e alla Societ, seguendo linsegnamento del beato Toniolo Chiara Pozzi

Parrocchia, Universit, comunicazione, uffici diocesani: questa lesperienza del nuovo

un caloroso benvenuto a
Don Gianni, per prima cosa un caloroso benvenuto da tutta lassociazione. Da parte mia ringrazio per la opportunit che mi viene data di presentarmi. Sono consapevole che qualcuno sar rimasto meravigliato della nomina del Moderator Curiae ad Assistente unitario di AC. Forse proprio il racconto della mia storia riuscir a far capire perch ho accolto con naturalezza la proposta dellArcivescovo di vivere questa stagione del mio ministero sacerdotale in AC. Quando ha scelto di diventare sacerdote? Come nata la sua vocazione? Sono entrato in Seminario da piccolo. Mio padre era molto perplesso ma mi ha lasciato andare, convinto che dopo qualche anno avrei lasciato il seminario. Invece, grazie anche ad ottimi educatori, col tempo la vocazione cresciuta e si consolidata. Non si trattato della folgorazione di un attimo ma di un percorso di maturazione, passando anche attraverso momenti di dubbio, incrociando domande che erano come pesi, valutando altre suggestioni. Ad ogni passo sentivo crescere la voglia di stare con il Signore, lamore per la Chiesa diocesana di cui mi sentivo membro, il desiderio che le persone incontrassero Ges nella concretezza della loro vita. Dopo il servizio con gli studenti in universit Cattolica e in Bocconi lei stato molto vicino agli ultimi tre arcivescovi della nostra Dioce-

a qualche settimana abbiamo ricevuto lannuncio che il nostro nuovo assistente unitario Mons. Gianni Zappa. Diamo subito spazio ad una intervista perch tutti i nostri soci possano iniziare a conoscerlo. Don Gianni in questi giorni impegnato con i passaggi di consegne in curia, ma allo stesso tempo gi al lavoro con i responsabili e con la presidenza diocesana. In questestate di passaggio, ci racconta, trascorrer alcuni giorni in Austria e nelle Dolomiti con amici. Dopo un anno molto intenso e impegnativo in diocesi desidera riposare e recuperare le forze.

si, ci pu raccontare che cosa l'ha colpita di pi, qualche episodio, di tutti e tre? Sono tre Arcivescovi molto diversi tra loro, con personalit e sensibilit specifiche. In comune tuttavia hanno una grande dedizione alla Chiesa diocesana e un forte amore per gli uomini. Con loro ho potuto cogliere pi da vicino il peso delle sfide che la Chiesa deve affrontare e quanto sia necessario dare forza e spessore al proprio essere cristiani. Il cristiano adulto quello che prega tutti i giorni per diventare esperto nelle cose che riguardano Dio e del cuore degli uomini. Con simili parole questa espressione me lha detta uno dei tre Arcivescovi, ma anche gli altri due mi hanno comunicato il medesimo concetto con altri termini.

VITA ASSOCIATIVA

luglio 2012

Don Ivano saluta l'AC: grazie del cammino nella fede


Tirano e prima di ripartire mi sono affidato a Maria come mi ha raccomandato lArcivescovo Angelo Scola, quando alcuni giorni prima mi ha comunicato la sua decisione per la mia nuova destinazione. Da allora ho ricevuto molti altri messaggi a cui intendo rispondere anche con questo saluto che affido a In Dialogo Unitario. Tre sono le parole che affiorano in me con insistenza e nelle quali si concentrano i pensieri e le emozioni di questi giorni. Anzitutto grazie! Un grazie sincero, profondo, convinto. Sono consapevole di aver ricevuto in questi 12 anni moltissimo dentro un ministero vissuto come assistente di AC. Attraverso 5 Presidenze ho incontrato persone che mi hanno testimoniato una spiritualit laicale radicata nellamore per Ges Cristo, nel servizio stabile alla Chiesa locale per la sua missione oggi fra gli uomini, nella passione per la storia in cui si vive e per la quale occorre pagare di tasca propria perch venga il suo Regno. Ho sperimentato inoltre la fatica e la gioia di condividere il cammino di Chiesa nel rispetto della collaborazione e corresponsabilit di ogni battezzato. Unesperienza che ha plasmato il mio stile di fare il prete. Ho ricevuto il dono di vivere il ministero presbiterale con altri sacerdoti che hanno condiviso il servizio di assistenti in AC. Attraverso incontri settimanali di programmazione, momenti spirituali di preghiera e di condivisione della fede, appuntamenti con altri sacerdoti per il rilancio della figura dellAssistente e il suo servizio di accompagnamento spirituale per la formazione dei laici ho sperimentato quanto sia importante la comunione presbiterale per educare le persone e le comunit alla comunione evangelica. Ho ricevuto anche il dono di un respiro ampio, diocesano e regionale, nel conoscere, sperimentare e servire la Chiesa. La seconda parola cammino. Questo termine ritorna continuamente in me non solo per i percorsi di formazione elaborati in tutti questi anni per ogni fascia di et, ma anche per i passi compiuti dallAC. In questi 12 anni ho visto grandi cambiamenti in questa associazione laicale. Sono trasformazioni che nascono dal desiderio di comunicare il Vangelo oggi alla gente, di accompagnare le persone nella maturazione di fede con linguaggi nuovi e dentro ritmi di vita cos impegnativi. Mi vengono in mente le proposte di spiritualit per le famiglie, i ritiri di Betlhem allEremo San salvatore per gli adulti, la casa di Zaccheo e quella di Loreto per i giovani, il rinnovato itinerario per fidanzati Nati per amare, gli incontri di Form- azione per i gruppi giovani, la Camminata del SI per tutte le et. Ma soprattutto ricordo il nuovo progetto formativo dellAC nazionale Perch sia formato Cristo in voi, che permette allAssociazione di procedere con un orientamento stabile in questo cammino di rinnovamento, che offrir il suo apporto concreto e laicale al compito educativo che la Chiesa italiana ha scelto per questo decennio di pastorale nel nostro Paese. Infine la terza parola fede. La fede in Ges Cristo ci che sta a cuore allesperienza associativa dellAC, che nata proprio da giovani laici desiderosi di vivere insieme e testimoniare nella propria storia la fede cristiana. Una fede che richiede silenzio, ascolto, discernimento, scelte coerenti, dialogo e consapevolezza che lappartenenza a Ges Cristo d compimento alla propria umanit e contribuisce alla realizzazione di una societ giusta e rispettosa di ogni persona. E quello che ci richiama ancora oggi il Concilio Vaticano II, di cui celebriamo il 50 della sua apertura. Lo stesso Benedetto XVI ce lo indica attraverso lAnno della fede che vivremo con tutta la Chiesa Cattolica nel prossimo anno pastorale. E vorrei proprio raccogliere dalle parole del Papa il mio augurio allAC, perch possa riprendere lo stesso slancio apostolico delle prime comunit cristiane, che, piccole e indifese, furono capaci, con lannuncio e la testimonianza, di diffondere il Vangelo in tutto il mondo allora conosciuto. Di questo slancio tutti abbiamo bisogno sia per condividere la gioia della Vangelo sia per rafforzare la nostra fede nel Signore Ges, il Crocifisso risorto. Don Ivano Valagussa

Appuntamento per tutti i soci il 16 settembre pomeriggio in centro diocesano per la grande festa di saluto a Don Ivano

a qualche settimana abbiamo ricevuto lannuncio che il nostro nuovo assistente unitario Mons. Gianni Zappa. Diamo subito spazio ad una intervista perch tutti i nostri soci possano iniziare a conoscerlo. Don Gianni in questi giorni impegnato con i passaggi di consegne in curia, ma allo stesso tempo gi al lavoro con i responsabili e con la presidenza diocesana. In questestate di passaggio, ci racconta, trascorrer alcuni giorni in Austria e nelle Dolomiti con amici. Dopo un anno molto intenso e impegnativo in diocesi desidera riposare e recuperare le forze. La notizia della mia nuova destinazione si diffusa mentre scendevo da Santa Caterina al termine del turno ACR 6 8 anni. Subito il cellulare ha incominciato a suonare e a raccogliere messaggi ed email di persone che volevano esprimermi riconoscenza per il servizio di Assistente diocesano dellAC ambrosiana e laugurio per il nuovo incarico di responsabile della Comunit pastorale di San Cristoforo in Gallarate. Per rispondere a queste persone mi sono fermato alcune ore presso il Santuario della Madonna di

Auguri ai vicari uscenti e ai nuovi


Il giorno 29 giugno, nella festivit dei SS. pietro e paolo, iniziato il secondo anno dellepiscopato dellArc. Scola, festa nella quale hanno iniziato il loro servizio i nuovi vicari di settore e di zona, dopo il completamento delle nomine. A tutti i vicari uscenti esprimiamo gratitudine per il servizio svolto insieme alla ricerca del bene comune della nostra Chiesa in questi anni. un particolare augurio per il suo nuovo incarico lo rivolgiamo a S. Ecc. Carlo Redaelli nominato Arcivescovo metropolita di Gorizia. Ai nuovi vicari di zona e di settore con i quali per i diversi loro incarichi gi c stata ampia occasione di collaborazione negli scorsi anni, auguriamo un percorso fecondo e ci dichiariamo da subito la disponibilit dellAC a condividere con loro, nei rispettivi uffici, unazione a servizio della comunione e con lo stile della corresponsabilit. un saluto affettuoso e un buon lavoro a Gianni Bottalico che ha concluso il suo mandato di presidente delle ACLI di Milano e Monza Brianza e assume l'incarico di vicepresidente nazionale. Con lui abbiamo sviluppato una significativa collaborazione che continua con il suo successore paolo petracca a cui rivolgiamo caro augurio per il compito che lo attende."

assistente unitario alla nostra associazione

Don Gianni Zappa

Nella sua esperienza si occupato di comunicazione. Cambia qualcosa per l'annuncio del Vangelo nell'epoca di Facebook e Twitter? Oggi quasi banale sentenziare che in 20 anni la comunicazione ha cambiato il mondo. E questo anzitutto perch ha rotto le barriere, creando una sola lingua fatta di tanti nuovi segni. Quando anche solo 15 anni fa lo si diceva, molti sorridevano con non poca ironia. Questo per sottolineare la velocit creativa della tecnica della comunicazione. E dovremo aspettarci ancora molto. Per forza cambia lannuncio del Vangelo, ma non per un semplice e miope aggiornamento tecnico, bens perch cambiato il modo di parlare e di intendere le cose delluomo. Annunciare il Vangelo significa mostrare che Ges la via, la verit e la vita:

dobbiamo dirlo a questo uomo di oggi, continuando a farci prossimi, impegnandoci a costruire e coltivare amicizia. Ma imparando a parlare in modo da essere intesi. Non fece cos anche Paolo quando port il Vangelo tra i greci? Avr modo di incontrare tutti i soci di AC in molte occasioni in futuro, che messaggio vuole lanciare a qualche settimana dalla sua nomina? Che cosa vede per il futuro dell'AC? Che ci si ricordi bene quanto affascinante e impegnativa lesperienza di AC. Si faccia tesoro del preziosissimo patrimonio, maturi sempre di pi un sentire la Chiesa nel suo grande impegno missionario. Aiutiamoci tutti affinch ogni membro di AC diventi e sia riconosciuto come un fedele laico capace di coinvolgere e attrarre. Martino Incarbone

luglio 2012

uNO SGuARDO Su...

i Africa, nei media italiani, si parla sempre troppo poco. Dalla confusa sarabanda di spread, gossip politico estivo, calcio giocato e calcio scommesso, per, qualche eco, attutita, filtra: si sente parlare di Nigeria, di Kenya, estremismo islamico, attacchi ai cristiani, attentati alle chiese durante le celebrazioni. I pochi titoli apparsi sui quotidiani sembrano ripetere un ritornello sommario: Africa, cristiani sotto attacco. Ma che cosa sta davvero succedendo? Si moltiplicano gli episodi di violenza in cui cristiani di diverse confessioni sono coinvolti. Ma non sempre e non solo come vittime. In due Paesi diversissimi per storia, composizione sociale, situazione economica, in questo 2012 il sangue sta scorrendo pi copioso che in altri tempi. Per cercare di capirne di pi conviene tentare di tracciare un quadro del contesto in cui avvengono gli omicidi di cui abbiamo sentito parlare. Le domeniche di sangue in Nigeria In questa prima met dell'anno le comunit cristiane di Nigeria sono state scosse dalle cosiddette domeniche di sangue: attentati durante le affollatissime celebrazioni domenicali. Quasi sempre ad opera di kamikaze, si sono ripetute di settimana in settimana, nonostante le misure di sicurezza adottate dal governo. Centinaia le vittime. Il fatto pi doloroso avvenuto il

Cosa sta succedendo in Africa?


giorno di Pasqua: mentre la comunit di Kaduna stava celebrando la Resurrezione, un attentatore suicida ha fatto esplodere due bombe davanti alla chiesa, uccidendo almeno venti persone. Questi fenomeni si inscrivono per in un contesto pi ampio e complesso. La Nigeria, economia tra le pi dinamiche del Continente nero grazie alle ricche zone petrolifere del Delta del Niger, sta attraversando da almeno un decennio una situazione interna burrascosa. E' pur vero che nella maggior parte dei casi i credenti delle varie fedi (il 50% dei Nigeriani musulmano, il 40% cristiano, il 10% animista; e bisogna tener conto anche delle 250 diverse etnie) convivono pacificamente. Ma anche vero che ci sono squilibri profondi tra il Sud del Paese, pi ricco di risorse e a maggioranza cristiana, e il Nord, pi povero e meno scolarizzato, a prevalenza islamica. Nelle zone settentrionali si concentrano quasi tutti gli attentati proprio perch l si concentrano anche i gruppi islamici estremisti, su tutti la setta Boko haram: il suo nome sta per l'educazione occidentale peccato e ha rivendicato molti degli episodi di violenza. Non che gli estremisti manchino tra le fila dei cristiani: da qualche tempo soprattutto i giovani hanno iniziato a rispondere alle provocazioni. Si avviata una spirale di attacchi e contrattacchi dove gli incendi di chiese e di moschee si rincorrono, le accuse reciproche si moltiplicano, le divisioni si approfondiscono. All'origine delle tensioni, per, non sta solo la discriminazione religiosa: I musulmani hanno attaccato le chiese in occasioni in cui i cristiani non c'entrano nulla ha dichiarato monsignor Matthew Kukah, vescovo cattolico di Sokoto: le selezioni di Miss Mondo in Nigeria, le vignette satiriche danesi su Maometto. Ma soprattutto la politica: violenze sono scoppiate il 16 aprile, dopo la vittoria alle elezioni presidenziali di Goodluck Jonathan, cristiano del Sud, sul generale in pensione e gi capo di Stato negli anni '80 Muhammadu Buhari. Secondo molti analisti l'intensificarsi degli attacchi di Boko haram nel Nord corrisponde a una strategia che punta a dividere il Paese e a renderlo instabile; i richiami religiosi sarebbero, all'interno di questo piano, semplicemente un pretesto per infiammare il clima. Gli Shabab in Kenya E sulla volont di creare instabilit e confusione punta il dito anche padre Giulio Albanese, direttore della rivista missionaria della Cei Popoli e missioni, per chiarire le cause della serie di attentati in Kenya: L'obiettivo sono gli occidentali in generale. Colpire bersagli cristiani, per, permette di avere pi risonanza all'estero: una vera e propria strumentalizzazione a fini eversivi. Gli omicidi che stanno insanguinando le zone del Kenya prossime al confine somalo hanno alle spalle una storia diversa da quella nigeriana. Da tempo prosegue uno stillicidio di rapimenti di stranieri, di cui il governo kenyota accusa la milizia islamica Al Shabab (in arabo la giovent), che controlla il Sud e il centro della Somalia; ma il gruppo, che afferma di essere la filiale di Al Qaeda nell'Africa orientale, ha sempre negato qualsiasi responsabilit. Nell'ottobre 2011, a seguito del rapimento di due cooperanti spagnole nel campo profughi di Dabaab (il pi grande del mondo, ospita 400mila rifugiati somali), un contingente dell'esercito kenyota irrotto in Somalia e ha bombardato una base degli shabab, i quali hanno minacciato ritorsioni. Da l sono iniziati attentati in Kenya contro locali ed esercizi commerciali, soprattutto nelle zone turistiche del Paese. Una vera e propria escalation che domenica 1 luglio ha portato all'assalto contemporaneo di due chiese. Si teme che gli shabab siano andati a scuola dai colleghi nigeriani di Boko haram. Speriamo che si tratti di due attentati da collocare nel contesto della situazione e non di una guerra di religione, ha commentato il nunzio apostolico in Kenya Alain Lebeaupin. Mentre qualcuno cerca di strumentalizzare le differenze religiose per innescare la tensione, insomma, la paura cresce. Di fronte a tutto ci risuona l'invito del ministro Andrea Riccardi: Non possiamo essere distratti!. Paolo Bovio

Boko haram in Nigeria, Shabab in Kenya. Tra contrasti religiosi e politici, cresce la violenza in Africa

La Costituzione chiede di essere amata


nante vicenda che ha portato alla sua stesura nel 1947. Durante lintervista Scalfaro disse: la Costituzione chiede di essere amata. Questa frase, detta da un padre costituente, mi ha colpito. Perch? Ci limitiamo ad apprezzarla, senza amarla davvero. La frase ci ha ricordato che la Costituzione strumento vivo di democrazia. Leggendo i suoi articoli noi sentiamo ancora limpeto creativo di chi si battuto perch fosse scritta. Ma quanti tra di noi provano questi sentimenti? Abbiamo bisogno di ripartire dai giovani affinch domani possano trasmettere alle generazioni future il valore della Carta costituzionale. Non crede che Scalfaro, insieme ad altre personalit, abbia contribuito a diffondere nel Paese una cultura costituzionale ancora troppo fragile? Il presidente Scalfaro si impegnato tantissimo, girando scuole, conferenze e comizi. Proprio negli anni in cui stata discussa la riforma c stata una maggiore presa di coscienza della preziosit di questo testo. Se penso a come viene conosciuta e rispettata la Costituzione negli Stati Uniti, dico che per noi la strada in salita. Persone che insegnano agli altri ad amare la Costituzione ce ne sono poche, Scalfaro stato tra queste fino alla sua morte. Per avere davvero una cultura costituzionale diffusa ed autentica bisogna tessere un doppio filo molto stretto tra la scuola e le istituzioni democratiche. Con preoccupazione registro che sullistruzione da qualche anno a questa parte non si investe. C la necessit che in politica si riconosca la Costituzione come patrimonio comune Non crede che la Costituzione abbia una forte tensione alla pace sociale e internazionale? Con lart.11 i padri costituenti hanno saputo guardare ben oltre il momento in cui stavano scrivendo, fornendo gli strumenti morali (lItalia ripudia la guerra) e giuridici. Lultimo comma di questo articolo auspica e fornisce tutti i mezzi necessari affinch lItalia sostenga in prima fila limpegno internazionale della pace. Questo importantissimo articolo risente dellapporto della cultura socialista e cattolica. Il profeta Isaia 2,4 dice Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci. Ricordo come Scalfaro sia stato un Presidente di pace, a partire fin dai primi giorni del suo operato, quando ha dovuto condurre una Nazione che assisteva attonita il susseguirsi delle stragi mafiose e, qualche anno dopo la scadenza del mandato, si trovato a schierarsi in Parlamento contro la guerra allIraq. Questa coerenza ha dato concretezza alla Costituzione. Silvio Mengotto
Il video dell'intervista visionabile via web al link: www.azionecattolicamilano.it/scalfaro"

A colloquio con Giacomo perego, autore dellultima intervista a O. L. Scalfaro

iacomo Perego, presidente della Fuci di Milano, ha avuto modo di realizzare un'intervista a Oscar Luigi Scalfaro nei mesi precedenti la sua scomparsa. Quali ragioni di questa intervista a O. L. Scalfaro? Da tempo guardavo a Scalfaro con stima, la sua vicenda umana mi ha sempre riempito di ammirazione. Incontrare una personalit di questo calibro era un forte desiderio. Perch Scalfaro ha sempre invitato i giovani ad amare e conoscere la Costituzione? Credo che n i giovani n gli adulti conoscano la Costituzione. Se si vuole cambiare questa situazione bisogna partire dai giovani, ricominciando una consegna intergenerazionale della Carta fino ad oggi molto carente, se non inesistente. Bisogna farla conoscere a scuola, distribuirla, leggerla, spiegarla, commentarla, raccontare lappassio-

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luglio 2012

Orfani bianchi, figli dellimmigrazione


che per il ricongiungimento familiare si trovata a dover scegliere quali delle sue figlie far venire prima in Italia, per vedere le altre due ha dovuto aspettare altri due anni. Sono centinaia di migliaia le donne che sono partite dai Paesi in via di sviluppo per venire a curare le famiglie e le case di chi vive nel primo mondo, lasciandosi alle spalle la propria casa e la propria famiglia, spesso i propri figli. il fenomeno dei cosiddetti orfani bianchi, bambini che crescono senza i genitori naturali, allevati dalla famiglia allargata: nonni, zii e zie. Questi bambini tendono ad avere problemi di rendimento scolastico, nelle relazioni con i compagni o con i parenti che li accudiscono, alcuni arrivano alla delinquenza e al suicidio. Ma spesso anche il ricongiungimento con i genitori non positivo. Nel loro paese dorigine i soldi inviati dai genitori come rimesse li fanno vivere spesso meglio dei loro vicini o compagni di scuola, si aspettano quindi che i genitori, nel paese di immigrazione, siano ricchi e possano permettersi tutto. Non capiscono quindi le difficolt del ricongiungimento familiare, che si basa sia sul reddito sia sullidoneit dallabitazione, ed uno shock per loro ritrovare i propri genitori dopo anni e scoprirli fra i pi poveri. Diventano quindi ribelli e insofferenti, diminuisce spesso let del primo rapporto sessuale e aumentano le gravidanze indesiderate in giovane et. Gloria allatta la sua bambina su una panchina nel cortile delloratorio, mentre tiene docchio la propria figlia maggiore che gioca a carte con altre bambine. Con i loro tratti andini sono il futuro di questo Paese. Donata Sala

Piccoli "lasciati indietro", tra un presente difficile e un futuro incerto

loria ha circa trentanni e spinge la carrozzina della sua bambina di pochi mesi, un ammasso di capelli neri e due occhietti indagatori. Si presenta allultimo degli incontri organizzati ad Abbiategrasso su Famiglia, festa e lavoro e si siede in fondo alla sala in cui Marina sta parlando. Quando ci troviamo faccia a faccia per i lavori di gruppo si giustifica per non essere venuta agli altri incontri ma dice - la bambina nata che noi iniziavamo il percorso, faceva troppo freddo per portarla fuori, e poi sai quando inizia a piangere, non potrei stare nella stanza, rischierei di disturbare. Poi si lamenta delle scarse risorse per le famiglie e le mamme lavoratrici come lei, si chiede chi terr sua figlia quando lei dovr ricominciare a lavorare; il suo per fortuna un settore che non conosce crisi, ma come badante rischia di stare fuori casa tutto il giorno, gli asili costano e spesso non hanno posti a sufficienza per coprire la richiesta e i nonni sono rimasti in Ecuador. Per fortuna - dice - ho un buon rapporto con la mia vicina di casa e ogni tanto mi tiene la bambina. Non voglio fare come alcuni miei connazionali che siccome non riescono a mantenere i figli in questo paese li rimandano in patria perch i nonni possano prendersene cura. Io non lo farei mai. Ho lasciato la mia prima figlia a mia madre quando ho lasciato lEcuador ed un dolore che non si pu spiegare. Lho lasciata che aveva sei anni e lho rivista sei anni dopo, che aveva dodici anni, in piena adolescenza. Quando lho incontrata, dopo che sono riuscita a farla venire in Italia, eravamo ormai due estranee, lei era distante, non mi riconosceva come madre. Se tornassi indietro non lo farei mai pi. Intorno al tavolo, le due coppie della Repubblica Dominicana scuotono la testa, come a dire che anche loro capiscono, anche loro hanno dovuto fare scelte dolorose. Una delle due coppie si appena riunita, da circa due settimane, ci spiega la donna, tanto che suo marito non parla italiano. In Dominica hanno lasciato un figlio di dieci anni, dovrebbe arrivare in estate, al termine della scuola. La donna dellaltra coppia invece ha dovuto lasciare in Repubblica Dominicana le sue quattro figlie, quattro splendide ragazze che adesso passeggiano fuori, nel cortile delloratorio. Quando ha iniziato le prati-

L'odissea di Jean: "vai e vivrai"


Ti sorride coi suoi occhioni, Jean, in camicia e grembiule dietro al bancone del bar. Mentre con gesto sapiente ti prepara il caff e ti parla tranquillo quasi non riesci a immaginartelo, un anno e mezzo fa, in mezzo a mille altri stretti su un barcone, stremati dall'arsura in mezzo al Mediterraneo. Eppure il ragazzone dai modi gentili che oggi si chiama Jeanbosco Thera e lavora come cameriere a Magenta, in provincia di Milano, viene proprio dall'altra parte del mare, scampato alla guerra civile di Libia, dopo il deserto, dopo aver rischiato d'essere ucciso dalla sua famiglia. E tutto a causa di una scelta: diventare cristiano. Nel 1988, quando nasce nei boschi nel nord del Mali, i suoi genitori gli danno il nome di Vie. La famiglia, d'etnia Bobo, animista. Quando il ragazzo ha 12 anni la madre scappa di casa: il marito non le permetteva di professare la sua fede cristiana. Ma al giovane Vie nessuno spiega il gesto della mamma. Cos, passato qualche anno, parte alla sua ricerca: nella vicina citt di San si informa, gli indicano la chiesa dove di domenica sua madre partecipa alla celebrazione. Va a Messa anche lui, la prima volta: gli sembra una grande festa, incontra gente contenta che canta e balla, che lo coinvolge. Reincontra la mamma, si abbracciano. Quando torna a casa a raccontarlo ai suoi fratelli, per, scopre che il padre infuriato e gli dice che meglio che non si faccia pi vedere. Non resta che spostarsi a San. L conosce padre Jean, missionario salesiano francese: lui che lo ospita, gli insegna a leggere e scrivere, ma soprattutto gli parla di Ges. Il ragazzo chiede il battesimo, comincia il catecumenato. Quando per la cosa arriva all'orecchio di suo padre, la situazione precipita: l'uomo, orgoglioso delle proprie tradizioni familiari, non vuole permettere che suo figlio le abbandoni. Vie raggiunto dalla notizia che suo padre sulle sue tracce e minaccia di ucciderlo. Il ragazzo decide di partire: i missionari lo aiutano e pregano per lui affidandolo a don Bosco. Nel procurargli i documenti lo registrano all'anagrafe come Jeanbosco. Lui salta su un pullman di cui nemmeno conosce la destinazione. Da l in poi il suo viaggio non si fermer pi, fino a Magenta. La traversata del deserto, la breve parentesi in Algeria, la Libia che sembra un approdo: Jean lavora in un ristorante, impara un po' di arabo e vive insieme ad altri ragazzi africani. Ma li sorprende la guerra: gli spari nella notte, la casa circondata, la fuga inutile. Li prendono tutti e li caricano su una carretta del mare. Di nuovo Jean part senza sapere dove andava: si ritrova in mezzo alle onde. Tanti piangono, lui d per scontato di morire ma prega. passano due giorni. poi una mattina sentono i gabbiani, avvistano terra: Lampedusa. Il campo profughi dell'isola, il trasporto a Bari, lo smistamento a Milano. Infine l'accoglienza nella struttura magentina della fondazione La Vincenziana, l'affidamento alla Caritas. E l'incontro con la comunit parrocchiale della frazione di pontevecchio, dove ha proseguito il catecumenato e, la notte di Pasqua di quest'anno, ricevuto il battesimo. Jean come Odisseo, o come Abramo? Glielo dici e lui sorride. Non lo so. per Ges mi vuole bene. L'ho visto.. paolo Bovio

luglio 2012

A CINqUANT'ANNI DAL CONCILIO

Sul Vaticano II parla il teologo Marco Vergottini, animatore del sito www.vivailconcilio.it

Nellanno della Fede teniamo viva la luce del Concilio


scandalo per quelli di fuori. Ebbene, se vero che il concilio Vaticano II stato ed un autentico segno di Dio per il nostro tempo e a dirlo Benedetto XVI, allora conviene andare a fare un tuffo nellacqua rinfrescante e terapeutica delle sorgenti del Concilio. La riforma liturgica stata qualcosa di visibile a tutti i fedeli. Quali sono le grandi innovazioni del Concilio che restano ancora poco note alla maggior parte dei cristiani? Si suole dire che, avendo il Concilio preso congedo dal latino, i fedeli furono finalmente messi in condizione di capire il linguaggio della liturgia. In realt, le cose non andarono proprio cos. I cristiani furono messi nella condizione di pregare, di prendere parte attivamente alla celebrazione della messa. Oggi, soltanto in pochi saprebbero dire che quali sono stati i frutti del Concilio, per noi ci sosteniamo con quella catena alimentare. Per fare qualche esempio: la partecipazione attiva ai sacramenti, laccesso ai testi biblici, il riconosciuto ruolo dei laici nella Chiesa e nella storia, il dialogo come stile dei rapporti con gli altri cristiani, le altre religioni, i nostri contemporanei Il Concilio stato un evento di portata mondiale. La Chiesa Italiana oggi come vive questa apertura al mondo intero? Confido che nellAnno della Fede i nostri vescovi escogiteranno diverse forme per tenere viva la luce del Concilio. Con gioia ho saputo che lAzione Cattolica a Roma nella notte dell11 ottobre riproporr la fiaccolata nel colonnato di San Pietro, per ricordare la medesima iniziativa che si svolse cinquantanni orsono. Benedetto XVI nel 2005, al 40 anniversario della chiusura, faceva riferimento a unermeneutica della discontinuit e a unermeneutica della riforma come due linee opposte di rilettura del Concilio. Non enfatizzerei il discorso sulla ermeneutica del Concilio. un aspetto che interessa pi gli specialisti e che un po si avvitato in questi tempi. Papa Benedetto ha inteso richiamare che non si pu se-

uestanno ricorre il 50 anniversario dellapertura del Concilio Vaticano II. Per iniziare una riflessione che ci accompagner durante tutto un anno, ne parliamo con il teologo prof. Marco Vergottini. Marco, che senso ha oggi celebrare lanniversario dell'apertura del Vaticano II? Credo che non se possa proprio fare a meno. Obiettivamente, la vita della Chiesa in questultimo periodo ha conosciuto al suo interno episodi molto poco evangelici che rattristano la coscienza dei credenti e sono di

"Ricordi dal concilio" con Loris Capovilla


Azione Cattolica decanati Centro Storico e Venezia Associazione Biblica della Svizzera Italiana promuovono lincontro PERCHE CELEBRARE IL CONCILIO VATICANO II OGGI ? Mercoled 26 settembre 2012 dalle ore 18 alle ore 20 circa c/o teatro San Giuseppe via Redi , 21 Milano Lincontro prende spunto dalla presentazione del libro di mons. Loris F. Capovilla Ricordi dal Concilio. Siamo appena allaurora, e si svolger in tre momenti: proiezione di un video intervista a mons. Loris Capovilla Considerazioni dei prof.ri Ernesto Borghi, biblista e Ernesto preziosi, storico In dialogo con il pubblico: riflessioni, domande, suggestioni Ingresso libero

parare rigidamente fra una Chiesa prima del Concilio (liquidata un po perentoriamente) e una Chiesa dopo il Concilio (tutta osannata). Lo stesso per direi per la stagione del Concilio (certamente aurorale) che non pu essere separata dalla stagione del post-Concilio (perentoriamente squalificata per i suoi eccessi e le fughe in avanti). Ci che conta stabilire se vi stata una buona recezione del Vaticano II. Inviterei perci gli ecclesiastici troppo zelanti a non confondere la pagliuzza con le travi e il buon grano con la zizzania Pensi che un fedele debba leggere i documenti del Concilio? Da dove iniziare e come per non perdersi? Proporre una lettura integrale del Vaticano II non cosa facile, perch i 16 testi sono impegnativi. Sarebbe come proporre a tutti di leggere dun fiato quel capolavoro che la Divina Commedia dellAlighieri. Meglio, molto meglio, una somministrazione graduale di alcuni passaggi strepitosi. C in cantiere una prossima pubblicazione intitolata Perle del Concilio (EDB), nella quale cardinali, vescovi, teologi, laici impegnati faranno un breve commento di 10 righe a 366 citazioni (perle) del Concilio. Sar unoccasione formidabile per una lettura dei passi cruciali del Vaticano II e per un acclimatamento con la sua straordinaria lezione teologica, spirituale e pastorale.

Sei tra gli animatori del sito internet www.vivailconcilio.it. Da dove nasce questa esperienza e quale l'obiettivo? Di un sito non si deve parlare. Bisogna fare la prova del budino: aprirlo, assaggiarlo e gustarlo. Viva il Concilio nato per reazione al fatto che sul web imperavano siti tradizionalisti, reazionari, negazionisti. Questi si chiedono: che cosa andato storto con il Vaticano II? Noi partiamo precisamente dalla parte opposta: che cosa andato dritto con il Vaticano II? E, lasciamelo dire, ci sono ancora un bel po di cose da raddrizzare nella nostra Chiesa, usando come filo di piombo lultimo Concilio. Martino Incarbone

Direttore responsabile: Gianni Borsa Direttore editoriale: Annalisa Perteghella


Hanno collaborato a questo numero: Paolo Rappellino, Donata Sala, Claudio Urbano, Elisa Verrecchia Valentina Soncini, Paolo Bovio, Maria Teresa Antognazza, Vittorio Castoldi, Martino Incarbone, Paolo Danuvola, Alessandro Zunino Antonio Contursi Direzione, Redazione: 20122 Milano, Via S. Antonio, 5 Tel. 02/58391309. Amministrazione e pubblicit: Tel. 02/58391341 Editore: Coop. Culturale IN DIALOGO s.r.l. Milano Tel. 02/58391341 - Fax 02/58391345 E-mail: indialogo@azionecattolicamilano.it Sito internet: www.azionecattolicamilano.it/indialogo Col patrocinio della Fondazione Ambrosiana Attivit Pastorali Composizione: Coop. Culturale IN DIALOGO, via S. Antonio, 5 Milano Progetto grafico: Annalisa Porcelli Stampa: A.G. Bellavite Srl, Via I Maggio 41, Missaglia (LC) Una copia: 1,20 euro, arretrati il doppio. Abbonamento: Annuale 12 euro - Sostenitore 20 euro Versare su ccp 18834200 intestato a In Dialogo, Via S. Antonio, 5 20122 - Milano
Registrato presso il tribunale di Milano n. 71 del 2-2-87 Spedizione in Abb. postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Milano Milano, 14 luglio 2012, anno XXVI - n. 4 Associato allUSPI Unione Stampa Periodica Italiana

Questo numero stato chiuso in redazione e consegnato alla tipografia il giorno 14 luglio 2012

Caro diario
Speciale programma 2012-2013
ate loro voi stessi da mangiare la Parola tratta dal Vangelo di Luca che da il l al cammino associativo 20122013. La chiamata in gioco dei discepoli sprovvisti di cibo racconta della nostra pochezza a tutti i livelli, personale, associativo, ecclesiale sociale. Il desiderio di far succedere cose belle, dar forma profonda alla quotidianit, combattere ci che ingiusto si imbatte con lentezze, fragilit morali e materiali, ritardi, rinvii , una crisi che non finisce. Rassegnarsi ? No,e non per orgoglio, ma nell accorgersi con stupore e gratitudine che siamo nelle mani di Dio, che ci chiede di renderci disponibili cos come siamo, senza vagheggiare condizioni inesistenti. e senza rinunciare a giocare la nostra parte qui ed ora. Siamo consapevoli che: lo Spirito c, anche oggi, come al tempo di Ges e degli Apostoli: c e sta operando, arriva prima di noi, lavora pi di noi e meglio di noi;(). C e non si mai perso danimo rispetto al nostro tempo; al contrario sorride, danza, penetra, investe, avvolge, arriva anche l dove mai avremmo immaginato (Card. C.M.Martini) La sua Parola realizza ci che promette: la fede in Lui ricchezza inesauribile, fonte di gioia e pace che sorreggono il nostro cammino quotidiano e si rendono visibili in un volto di Chiesa radicato nel mistero della Trinit e umanamente accogliente Senso di inadeguatezza e insieme ampiezza di orizzonti testimoniano che il Vangelo non prodotto dellumano ingegno, ma dono dallalto dato per tutti e invito a non trattenere nulla. LAzione Cattolica Italiana ha riassunto tutto ci con lespressione che d il titolo agli orientamento triennali: Ecco ora il momento favorevole. Questo tempo di grazia si raccoglie in tre coordinate e una parola - la celebrazione del 50^ del Concilio Vaticano II - lanno della fede - la cura per leducazione delle giovani generazioni

4/2012 Inserto periodico di In dialogo

Linee unitarie 2012-2013


gner insistere con pazienza nella sua elaborazione: e si dovr ricorrere ad un modo di presentare le cose, che pi corrisponda al magistero, il cui carattere preminentemente pastorale. (Ibidem) Pazienza nellelaborazione di una forma che unisca fede e vita questa pazienza ben esprime la cura educativa che ancor pi questanno caratterizza la vita associativa . La priorit delleducazione, a cui ci rimandano con forza gli orientamenti pastorali del decennio, si esprime nelle scelte gi operate gli anni scorsi dallassociazione (formazione educatori di AC, progetto A tua misura, itinerari di spiritualit famigliare), si arricchisce di due appuntamenti nazionali (per gli insegnanti il 14 ottobre e per gli educatori ACR 14 -16 dicembre), e di una a riflessione sulla libert religiosa e/o formazione della coscienza da parte di giovani e adulti. I cammini intendono suscitare la domanda di fede, accompagnare la ricerca di ciascuno e formare testimoni adulti nella fede

Date voi stessi da mangiare - (Lc 9,10-17)

La parola Corresponsabilit Le linee 2012-2013 scaturiscono inoltre dalle indicazioni assembleari e dalle scelte per il triennio che confermiamo (cura del quotidiano, cura dellAC), dallo straordinario evento di Milano family2012 culminante con la visita del Papa e dalle indicazioni espresse dal nostro Arcivescovo che ci sprona a rilanciare il carisma dellAC come fattore di comunione. In questa direzione e nel solco delle scelte tematiche dellanno continuano il cammino delle famiglie, i percorsi AC-migranti e lAC fitness per la cura dei responsabili.

lenne celebrazione diocesana promossa dallAC con altre realt ecclesiali, aperta a tutti e da cui partir il pellegrinaggio dei giovani. Segnaliamo il ricco programma della Fondazione Lazzati sui temi conciliari

Allinterno
Il calendario diocesano ufficiale dellAC, da staccare e appendere I programmi di ogni settore

Il 50 ^ del Concilio Dalla rinnovata, serena e tranquilla adesione a tutto linsegnamento della Chiesa nella sua interezza e precisione, () lo spirito cristiano, cattolico e apostolico del mondo intero, attende (dal Concilio ndr) un balzo innanzi verso una penetrazione dottrinale e una formazione delle coscienze; (Giovanni XXIII, Discorso di apertura, 11 ottobre 1962). Questa citazione tratta dal discorso di apertura del Concilio pu dare il tono e il senso di questo cinquantesimo: esprimere gratitudine per il balzo innanzi avvenuto a livello dottrinale e nella formazione delle coscienze, impegnarci a edificare la Chiesa nel terzo millennio secondo il Concilio Vaticano II.. Tutte le iniziative associative di tipo formativo, culturale, spirituale parleranno la lingua del Concilio, per farla conoscere alle generazioni di oggi ai fini di edificare la Chiesa popolo di Dio, in cammino nella storia, radicata nel mistero , rivelato in Ges Cristo. La sera dell11 ottobre viviamo in comunione con tutta lAC Italiana e la Chiesa una so-

Anno della fede E necessario che questa dottrina certa e immutabile, che deve essere fedelmente rispettata, sia approfondita e presentata in modo che risponda alle esigenze del nostro tempo. Altra cosa infatti il deposito stesso della fede, vale a dire le verit contenute nella nostra dottrina, e altra cosa la forma con cui quelle vengono enunciate, conservando ad esse tuttavia lo stesso senso e la stessa portata. (Ibidem)
Contenuto e forma: due parole chiare e distinte ma inseparabili nello scorrere della vita, nel cammino di ogni giorno. Proprio il rischio di un ovvia e debole comprensione della fede come contenuto e come atto ha indotto Benedetto XVI a indire lanno della fede. Dobbiamo lasciarci di nuovo evangelizzare per essere evangelizzatori credibili.. Le scelte formative per ogni fascia det andranno nella direzione di una ripresa consapevole del dono della fede. Accanto a tutto ci lassociazione intende rilanciare nuovi cammini di annuncio della fede con linguaggio e forme aggiornate e tramite laboratori di evangelizzazione nelle citt. Per vivere un momento alto di questo anno della fede ci incontreremo tutti con lArcivescovo e rilanciamo la camminata del s per dire il nostro s di fede.

Lo stile della corresponsabilit Proprio il Concilio ha richiamato la centralit della dignit dei battezzati. Appellandoci ad essa desideriamo partecipare alla vita della Chiesa in spirito di autentica corresponsabilit. Perch ci avvenga ognuno invitato a praticare il metodo associativo nel frequentare i gruppi locali e nel partecipare ai luoghi della edificazione della Chiesa locale (consigli, consulte), nel non lasciare nessuno da solo nel vivere il cammino di fede. Valentina Soncini e don Gianni Zappa

Date importanti per i soci e aperte a tutti 11 ottobre Celebrazione diocesana in SantAmbrogio 18 maggio camminata del s - 2^ edizione per tutti i responsabili - AC Fitness 21 ottobre 10 febbraio Per i responsabili di decanato e zona unitari 20 ottobre 3 novembre incontri nelle zone Per i presidenti 20 aprile 3 maggio incontri nelle zone

Educazione Bisogner attribuire molta importanza a questa forma e, se sar necessario, biso-

scarica il programma dellanno in formato pdf sul sito www.azionecattolicamilano.it/programma1213

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Speciale programma 2012-2013

nche questanno lACR prospetta un cammino pieno di esperienze originali e vivaci da progettare e da vivere con i ragazzi. La categoria che il percorso nazionale di questanno ci indica quella della Novit: gli incontri parrocchiali e diocesani sono orientati a creare le condizioni perch anche i pi piccoli possano scoprire sempre di pi la bellezza dellincontro con Ges, che rende sempre nuova la vita quotidiana. I ragazzi sono invitati a mettersi in ascolto dellAmore che cerca e che custodisce, per essere aiutati a sentirsi amati.... e scoprirsi amati da Lui cambia la nostra vita! Inoltre, lincontro con le persone che ci vogliono bene genera gioia e permette di far maturare in noi il riconoscerci dono per gli altri: dono unico e originale. Anche lo slogan dellanno affascina e invita a mettersi in gioco: IN CERCA DAUTORE allude infatti allambientazione che ci accompagner lungo il cammino, quella del teatro. Si vogliono sottolineare non tanto le luci della ribalta, quanto la possibilit dei ragazzi di mettersi in gioco e alla prova in prima persona nella capacit di donarsi agli altri attraverso le loro qualit e limpegno condiviso. Inoltre, il teatro un gioco di squadra che riesce pienamente attraverso la libera partecipazione di tutti i componenti del gruppo. Le Fasi del cammino saranno ritmate dalla ricerca e assegnazione delle parti (fase I); dalle prove, consapevoli delle difficolt di amalgamare i diversi personaggi, i tempi e gli spazi (fase II); dallandare in scena (fase III) e dal backstage in cui si tirano le somme e si riparte per una nuova avventura (fase IV).

In cerca dautore
Attenzione al CONCILIO
- anche i bambini e i ragazzi sono invitati a fare memoria del Concilio attraverso un percorso diocesano e parrocchiale che condurr una rappresentanza di loro a un incontro nazionale a Roma I ragazzi raccontano la fede. - lEdr (equipe diocesana dei ragazzi) del 27 ottobre , inoltre, incentrata proprio sul Concilio, con lobiettivo di realizzare una mostra da far girare negli oratori sul tema dei ragazzi e il Concilio.

Programma ACR 2012-13

Cura della PROMOZIONE

Come evidenziamo in particolar modo il protagonismo dei ragazzi, lanno della fede, il Concilio e la cura educativa? A partire dal Documento finale dellAssemblea diocesana e dalle proposte dellEquipe dei Ragazzi, questanno ci impegniamo ad avere queste attenzioni:

proprio a partire dalla scelta di vivere la messa anche in un giorno feriale. - infine, gli esercizi spirituali del 15-16 dicembre sono orientati per gli educatori.

Cura della FORMAZIONE

Cura dellINTERIORIT

- riproponiamo con slancio lesperienza del Tabor, esercizi spirituali (9-10 marzo) a misura di ragazzo ed esperienziali, sul brano evangelico dellanno, a livello di zona. - una Regola da pregare: anche questanno vogliamo porre una sottolineatura speciale alla regola! I gruppi sono invitati nei periodi di avvento e quaresima a passare in centro diocesano per un pomeriggio di preghiera davanti allicona e di festa insieme. - in questo anno dedicato alla fede e alla centralit delleucarestia, come educatori vogliamo sentirci uniti

- rafforziamo la qualit delle cordate, incontri mensili territoriali di formazione, amicizia, confronto e programmazione tra educatori (anche con unesperienza di vita comune ad aprile chiamata Tabgha)

- invitiamo le associazioni a mettere in piedi un ACR open day, cio un pomeriggio in pieno stile ACR per far scoprire il di + dellAC alle parrocchie che non ci conoscono (c un modulo gi strutturato e sperimentato). - diamo un gran rilievo ai 14enni, proseguendo lesperienza avviata lanno scorso dellavventurosa Notte dei passaggi, il 15 settembre. - innovativa invece la Festa RiDESTATE LA GIOIA con tutti i ragazzi (e le loro famiglie) che hanno partecipato ai campi estivi ACR a S. Caterina, in coda allIncontraci del 16 settembre.

Cura della COMUNICAZIONE

Cura dei RESPONSABILI

- capicordata (che garantiscono le peculiarit della vita associativa dei diversi gruppi sul territorio) con una due giorni di inizio anno riservata a loro. - responsabili parrocchiali ACR, a cui questanno dedichiamo maggiori attenzioni - i nuovi responsabili, con il percorso Tobia insieme al settore Giovani.

- vogliamo dedicare maggior attenzione al sito, per renderlo pi ordinato e con la possibilit di materiale aggiornato da condividere.

Cura degli AMBITI DI VITA

- sono in programma nuove sinergie con il Settore Adulti e le famiglie di AC, soprattutto con il progetto In cordata per (4 incontri previsti per i genitori sulle 4 fasi del cammino, da fare in contemporanea al gruppo ACR parrocchiale) - progettiamo un deciso coinvolgimento delle catechiste di AC attraverso un percorso sul Mese della Pace che appassioni gli oratori, per concludersi con i Meeting zonali della Pace (2-3 febbraio) - incoraggiamo ad avviare nuove sperimentazioni ACR nella fascia 4-6 anni (post-battesimale) Unesperienza spettacolare e nuova sar infine lattuazione di una particolare richiesta dellAssemblea dei Ragazzi del febbraio 2011: un GEMELLAGGIO! Andremo a fare amicizia con con la Diocesi di Massa, a inizi maggio; al posto del Meeting degli Incontri... andremo appunto a conoscere la realt di unaltra Chiesa con giochi, testimonianze, attivit. Un grande augurio a tutta lACR diocesana, perch possa tenere alti i propri desideri e possa con coraggio e fantasia accompagnare tanti ragazzi a scoprire il gusto sempre nuovo della vita assieme a Ges! Pronti ad andare in scena???! Buon cammino! Chiara, Ilaria & don Luca

Sono attesi tutti i ragazzi, con le loro famiglie, che hanno partecipato alle bellissime esperienze estive a S. Caterina con ACR, per rivedersi tutti insieme e guardare le foto. Si terr in Centro diocesano iniziando con la festa per don Ivano (ore 14.30 segue Messa) e proseguendo fino a fine pomeriggio.

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Speciale programma 2012-2013

luglio 2012

Ac Fitness, appuntamento il 21 ottobre


la valorizzazione dei contenuti, che sono da sempre patrimonio dellAC, attraverso approcci differenti, che permettano di animare le emozioni, riaccendendo qualche entusiasmo un po sopito, e di far risuonare spesso e volentieri i momenti della vita quotidiana di ciascuno, le scelte concrete dellessere cristiani, la quotidianita del vivere un territorio, tra la gente, nella dialettica di ogni giorno tra il pensare gli ideali e lagire le scelte. Per testimoniare un Vangelo che sposa la vita, infatti, occorre non stancarsi di fare fitness, di allenare la mente, le emozioni e lo sguardo, per cercare continuamente il legame tra il proclamato e il vissuto, tra le incertezze del percorso e la meta a cui tendere, tra la concretezza di uno scenario presente che puo demoralizzare e la speranza di una visione radiosa del futuro che deve restituirci energia. Un ultimo dettaglio che ha il suo significato profondo: il numero dei partecipanti. Lanno scorso siamo stati tantissimi (quasi 500), ma non tutti (quasi 700). Puntare a che vengano tutti i responsabili destinatari non e scelta estetica, ma di sostanza: significa desiderare che ogni porzione di territorio sia coinvolta, ascoltata e messa in discussione. Silvia Landra

Continuano anche lanno prossimo gli incontri di formazione per i responsabili

on lappuntamento del 21 ottobre 2012 riparte AC FITNESS, secondo il programma triennale gia noto a tutti i responsabili. Non si rinuncia ad un allenamento speciale scelto per dare forma al responsabile eletto o nominato a tutti i livelli, dal presidente parrocchiale al responsabile di zona fino al membro delle commissioni diocesane. La proposta riguarda lACR, il settore giovanile e tutto il mondo adulto dellassociazione, sottolineando in modo speciale il lavoro solidale e fraterno tra le generazioni. Se il cappello generale della prima annata e stato scegliere lAC, ora ci si avvia ad intraprendere un percorso annuale dal titolo semplice quanto denso: fare lAC. Al centro dellattenzione ci saranno i contenuti e i modi per rendere viva, presente e operativa lesperienza dellAssociazione. Dal laicato ci si aspetta molto, e una risposta matura dellAC - anche oggi, anche nella Chiesa Ambrosiana - non deve farsi attendere. Come da schema ormai consolidato, i responsabili saranno chiamati a raccolta perunintera giornata formativa a ottobre e a marzo. Questi due incontri saranno alternati ad altri due momenti, altrettanto impegnativi, organizzati nelle zone pastorali

in stretta collaborazione con la commissione diocesana. Il filo rosso dei due incontri diocesani e riassumibile con il profilo del responsabile che interpreta i segni dei tempi. Ispirandosi al cinquantesimo del Concilio Vaticano II che ricorre proprio nel 2012, una giornata sara dedicata allo scenario ecclesiale e unaltra allo scenario culturale. Nelle zone si lavorera invece per approfondire la capacita progettuale del responsabile, chiamato a pensare ad una casa per il laicato sul terri-

torio (primo incontro nelle zone), ovvero allAC come promotore di comunione, e ad un laboratorio di evangelizzazione (secondo incontro nelle zone), ovvero allAC come luogo di primo annuncio della fede. Lo slancio sara garantito dalla personalita e dallesperienza gia ricca dei partecipanti, coloro che hanno accettato di impegnarsi in una responsabilita, consapevoli del tempo difficile e profondamente mutevole che stiamo vivendo. Il metodo sara incentrato sul-

Il comitato degli affari economici dellassociazione chiede un contributo a tutte le associazioni per una quota parrocchiale non obbligatoria

Quota associativa: questanno invariata... ma


lanno 2010-2011 ha registrato 8.440 adesioni per un importo complessivo di 254.000 mentre lanno 2011-2012 ha registrato 8.174 adesioni per un importo complessivo di 241.000. Tenendo conto di costanti lievitazioni dei costi strutturali, ne evidente la difficolt di mantenere almeno quellequilibrio orientato al pareggio di bilancio, obbiettivo minimale di ogni buona gestione. Alla luce di queste considerazioni non possiamo qui esimerci dallassumere un impegno preciso e determinato riprendendo quel concetto di quota parrocchiale o di gruppo che era in vigore un po di anni fa e che andata progressivamente a rifluire nel completamento delle quote ordinarie per opera del Presidente o di altri Soci suo tramite che si reso sempre pi necessario. Molto concretamente ritenendo necessario poter raccogliere un contributo straordinario nellordine di 10.000 da ripartire in una equa proporzionalit tra le circa 250 Associazioni costituite in Diocesi, si pu stimare in circa 40/50 lentit pro capite dello stesso che ci si aspetta di ricevere da ogni Gruppo. I Membri del Comitato Affari Economici unitamente alla Commissione Promozione sono a disposizione dei Presidenti delle 250 Associazioni costituite per studiare insieme modalit di raccolta del contributo, nel potenziamento di un caff per lAC, titolo simbolico delle iniziative a sostegno dellAssociazione. Tale quota aggiuntiva prevedibilmente sar consegnata da queste Associazioni nel momento delladesione.

l Consiglio Diocesano, su proposta del Comitato per gli Affari Economici, nella riunione di domenica 10 giugno 2012 ha approvato la proposta di mantenere invariata anche per lanno 2012-2013 la quota di adesione nelle sue diverse quantificazioni per settori e rispetto alle attuali agevolazioni. Decisione non certo facile, pur nella linea assunta anche a livello nazionale di non procedere ad aumento alcuno, che ci impone qualche riflessione, meglio che ci deve corresponsabilizzare in qualche azione alternativa di sostegno alle diverse nostre iniziative. Non tempo di dati di bilancio anche se, per noi Associazione, avendo gi completato 9 mesi dellesercizio corrente, alcuni valori si possono gi considerare quasi come definitivi: cos

Non vuole essere questa una richiesta obbligatoria o sottoposta a qualche vincolo impositivo ma, proprio nello stile dellappartenenza fraterna ed appassionata, si traduce in una raccomandazione motivata e condivisa a cui si aggiunge per ognuno di noi limperativo per una convinta opera di rilancio della nostra Associazione orientata ad accogliere Nuovi Soci testimoniando loro lafflato di quella Nuova Evangelizzazione che lormai prossimo Anno della Fede mette al centro nella memoria viva ed attuale del Concilio Vaticano II nel Cinquantesimo Anniversario del Suo Inizio. Comitato Affari economici Alfio Regis con Pia Bellinato, Mauro Gattinoni, Enrico Padoan, Mauro Terragni

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CALENDARIO 2012-2013
settembre
1S 2D 3L 4M 5M 6G 7 V 3gg Responsabili ACR e Giovani 8 S 3gg Responsabili ACR e Giovani 9 D 3gg Responsabili ACR e Giovani 10 L 11 M 12 M 13 G 14 V 15 S Giornate di studio adulti a Varese (pomeriggio) - notte dei passaggi ACR 16 D IncontrACI - Festa Saluto don Ivano (pomeriggio) Giornate di studio adulti a Milano (mattina) 17 L 18 M 19 M 20 G 21 V 22 S Giornate di studio adulti a Lecco (pomeriggio) 23 D Giornate di studio adulti a Monza (pomeriggio) 24 L Consiglio Diocesano Presentazione Cenacolo 25 M 26 M 27 G 28 V 29 S 30 D

OTTOBRE
1L 2M 3M 4G 5 V Redditio symboli Datti una regolata per neogiovani 6 S Datti una regolata per neogiovani 7D 8L 9M 10 M 11 G 50esimo Concilio celebrazione diocesana Pellegrinaggio giovani 12 V Pellegrinaggio giovani 13 S Pellegrinaggio giovani 14 D Convegno insegnanti nazionale AC Pellegrinaggio giovani Spiritualit familiare 15 L 16 M Formazione catechiste 17 M 18 G 19 V 20 S Percorso SOCRATE 2gg Cenacolo Assemblea dei LXX 21 D 2gg Cenacolo AC Fitness 22 L 23 M 24 M Incontri presidenza RUD nelle quipe di zona 25 G 26 V 27 S Percorso SOCRATE Equipe dei Ragazzi 28 D avvio campagna promozione associativa incontro adulti giovani 29 L Consiglio Diocesano 30 M 31 M

novembre
1G 2V 3S 4D 5L 6M 7M 8G 9V 10 S veglia maturandi no panic Formazione zona 3 Formazione zona 4 Formazione zona 5 11 D Spiritualit familiare Formazione zona 6 12 L 13 M Formazione catechiste 14 M 15 G 16 V weekend educatori Giovani Assemblea Spazio Famiglia 17 S Bethlem weekend educatori ACR e giovani Formazione zona 1 18 D 1 AVVEnTO Bethlem weekend educatori ACR e giovani Ritiro Adulti Rho 19 L 20 M 21 M 22 G 23 V 24 S Eremo giovani Formazione zona 7 25 D 2 AVVEnTO Ritiro adulti Triuggio Eremo giovani 26 L Consiglio Diocesano 27 M 28 M Ritiro Adulti Triuggio 29 G 30 V

dicembre
1 S Esercizi Avvento Studenti, Ado, 18enni 2 D 3 AVVEnTO Esercizi Avvento Studenti Formazione zona 2 3L 4M 5M 6G 7 V S. Ambrogio 8 S Giornata dellAdesione Festa Immacolata 9 D 4 AVVEnTO 10 L 11 M Formazione catechiste 12 M 13 G 14 V Convegno nazionale educatori ACR-giovani 15 S Bethlem (Oasi) Convegno nazionale educatori ACR-giovani Eremo giovani 16 D 5 AVVEnTO Bethlem (Oasi) Convegno nazionale educatori ACR-giovani Eremo giovani 17 L 18 M 19 M 20 G 21 V 22 S 23 D 24 L 25 M nATALE 26 M S. Stefano 27 G 28 V 29 S 30 D 31 L

gennaio
1M 2 M Esercizi Adulti Eremo S.Salvatore 3 G 4gg ACS - ADO e 18enni Esercizi Adulti Eremo S.Salvatore 4 V 4gg ACS - ADO e 18enni Esercizi Adulti Eremo S.Salvatore 5 S 4gg ACS - ADO e 18enni Esercizi Adulti Eremo S.Salvatore 6 D 4gg ACS - ADO e 18enni 7L 8M 9M 10 G 11 V 12 S 13 D Esercizi Assistenti Convegno fidanzati 14 L Esercizi Assistenti 15 M Formazione catechiste Esercizi Assistenti 16 M Esercizi Assistenti 17 G Esercizi Assistenti 18 V Esercizi Assistenti 19 S Bethlem 20 D Bethlem Convegno 18 enni 21 L Consiglio Diocesano 22 M 23 M 24 G 25 V 26 S Convegno regionale 27 D Convegno regionale 28 L 29 M 30 M 31 G

febbraio
1V 2 S Meeting pace ACR 3 D Meeting pace ACR 4L 5M 6M 7G 8V 9 S 2gg no panic per maturandi 10 D AC fitness 2gg no panic per maturandi 11 L 12 M Formazione catechiste 13 M 14 G 15 V 16 S Bethlem 17 D 1 qUARESIMA Bethlem Ritiro Adulti Rho 18 L 19 M 20 M 21 G 22 V Esercizi 18enni 23 S Eremo giovani Esercizi 18enni 24 D 2 qUARESIMA Eremo giovani Spiritualit familiare Esercizi 18enni 25 L 26 M 27 M Ritiro adulti Triuggio 28 G

www.azionecattolicamilano.it

presidenza@azionec

UffICIO ADEsIONI: adesioni@azionecattolicamilano.it


MILANO: Via S. Antonio 5 tel. 02.58391301/3 - lu/ve ore 9-13/14-17; sabati: 17 e 24 novembre e 1 dicembre - ore 9-12 LECCO: sede da definire solo nei mesi di novembre e dicembre luned ore 14.30-17; venerd ore 15-17.30 VAREsE: sede da definire solo nei venerd: 23 e 30 novembre

marzo
1V 2 S 2gg adulti giovani Esercizi ADO 3 D 3 qUARESIMA 2gg adulti giovani Esercizi ADO Formazione zona 6 4L 5M 6M 7G 8V 9 S Tabor - Esercizi ADO 10 D 4 qUARESIMA Ritiro Adulti Triuggio Tabor Esercizi ADO 11 L 12 M Formazione catechiste 13 M 14 G 15 V Eremo giovani 16 S Bethlem (Oasi) Eremo giovani 17 D 5 qUARESIMA Bethlem (Oasi) Eremo giovani 18 L Consiglio Diocesano 19 M 20 M 21 G 22 V 23 S no panic - maturit e lavoro Incontro ADO 24 D 6 qUARESIMA - Palme Incontro ADO 25 L 26 M 27 M notte Ulivi 28 G Giovedi santo 29 V Venerdi santo 30 S Sabato santo 31 D Pasqua

aprile
1L 2M 3M 4G 5 V Tabgha 6 S Tabgha no panic - maturit e lavoro Evento famiglia e associazioni a Cernobbio 7 D Tabgha Evento famiglia e associazioni a Cernobbio Formazione zona 2 8 L Percorso Giovani e Lavoro 9 M Formazione catechiste 10 M 11 G 12 V 13 S Formazione zona 1 Formazione zona 3 Formazione zona 7 14 D Spiritualit familiare 15 L Percorso Giovani e Lavoro 16 M 17 M 18 G 19 V 20 S Bethlem Formazione zona 4 2gg Cenacolo 21 D Bethlem 2gg Cenacolo Formazione zona 5 22 L Percorso Giovani e Lavoro 23 M Incontri presidenza con i rud e presidenti nelle quipe di zona 24 M 25 G 26 V Convegno nazionale presidenze 27 S Convegno nazionale presidenze 28 D Convegno nazionale presidenze Giornata parrocchiale AC 29 L 30 M

maggio
1M 2G 3 V Gemellaggio ACR 4 S Esercizi fidanzati Gemellaggio ACR 5 D Esercizi fidanzati Gemellaggio ACR 6L 7M 8M 9G 10 V 11 S Sacro Monte 14enni Assemblea dei LXX 12 D 13 L Consiglio Diocesano 14 M 15 M 16 G 17 V 18 S Camminata del SI 19 D 20 L 21 M 22 M 23 G 24 V 25 S 26 D 27 L 28 M 29 M 30 G 31 V

giugno
1S 2D 3L 4M 5M 6G 7V 8S 9 D Consiglio Diocesano 10 L 11 M 12 M 13 G 14 V Inizio Viaggio ai confini ACS 15 S 16 D Inizio S. Caterina ACR 17 L 18 M 19 M 20 G 21 V 22 S 23 D 24 L 25 M 26 M 27 G 28 V 29 S Inizio S. Caterina ADO 30 D

luglio
1L 2M 3M 4G 5V 6S 7D 8L 9M 10 M 11 G 12 V 13 S 14 D 15 L 16 M 17 M 18 G 19 V 20 S Inizio Santa Caterina 18enni Inizio Settimana itinerante Adulti 21 D 22 L 23 M 24 M 25 G 26 V 27 S 28 D 29 L 30 M 31 M

agosto
1G 2V 3 S Inizio Vacanza famiglie 4D 5L 6M 7M 8G 9V 10 S 11 D Inizio Settimane giovani pellegrinaggio Biblico 12 L 13 M 14 M 15 G 16 V 17 S 18 D 19 L 20 M 21 M 22 G Esercizi adulti 23 V Esercizi adulti 24 S Esercizi adulti Inizio Campo di Volantariato ACS 25 D Esercizi adulti 26 L 27 M 28 M 29 G 30 V 31 S

Le date delle iniziative estive saranno precisate durante lanno

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luglio 2012

Speciale programma 2012-2013

distanza di 50 anni da un evento cos importante come stato per la storia della Chiesa il Concilio Vaticano II, come vento dello Spirito che spinge al largo la Chiesa nellimpegno di una nuova evangelizzazione, non ci stupiamo di essere quasi solo allinizio di un processo epocale. Di fronte alla sua grandezza ci riconosciamo come costruttori di cattedrali chiamati a portare il nostro contributo perch ledificio cresca, rispetto a come lo abbiamo ricevuto dalle generazioni passate e consapevoli di consegnarlo ancora incompiuto alla nuova generazione. Questa consapevolezza unita a quella che lega in modo essenziale la storia dellAC alla storia del Concilio e della sua ricezione ci responsabilizza a tenere alta la conoscenza di ci che stato nelle generazioni che allora non erano ancora nate e ad adoperarci per concorrere alla continuazione dellopera iniziata. LAzione Cattolica Italiana ha cos posto lanniversario di questo evento alla base del cammino formativo e della vita associativa del triennio in corso. Attraverso eventi, convegni,percorsi , seminari si lavorer pazientemente per permettere che

Continuare a recepire il Concilio per edificare la Chiesa


la Chiesa del Vaticano II avanzi dentro il tempo che scorre . LAzione Cattolica Ambrosiana si dotata di un agile commissione di esperti, formatori e studiosi di diversa et per poter attivare nel tempo una molteplicit di iniziative e di percorsi da offrire non solo ai soci ma a tutta la diocesi a livello centrale e a sostegno di iniziative locali . Riprendere il Concilio significa riprenderne lo spirito di ricerca insieme, di confronto serrato, di pratica di dialogo tra diversi modi di vivere lappartenenza ecclesiale Con questo stile sinodale vorremmo celebrarlo. Il primo appuntamento in agenda voluto dallAC insieme a molte altre realt associative laicali il 50^ compleanno del Concilio il prossimo 11 ottobre, data di inizio dellanno della fede. Ci convochiamo in SantAmbrogio a Milano, la chiesa che simbolo delle radici della nostra fede ambrosiana, per una serata presieduta dal vicario generale S. Ecc Mario Delpini nella quale pregare in comunione con il pontefice Benedetto XVI, il nostro Arcivescovo Angelo Scola e tutti i vescovi impegnati a Roma nel Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione. La sera dell11 ottobre la preghiera si concluder con la benedizione che

Il primo appuntamento l11 ottobre nella basilica di SantAmbrogio

FonDAzIone GIuseppe LAzzAtI


Ciclo di incontri dedicato al 50 anniversario del ConcilioVaticano II Conferenza di apertura: 17 o 24 ottobre 2012 Intervista a Mons. Bettazzi I incontro: 14 novembre 2012 A partire dalla Dei Verbum, la ricezione del Concilio Vaticano II a Milano, nellepiscopato di Carlo Maria Martini II incontro: 16 o 23 gennaio 2013 A partire dalla Lumen gentium, il ruolo dei laici nella Chiesa, popolo di Dio III incontro: 13 o 20 febbraio 2013 A partire dalla Gaudium et Spes, il mondo della Gaudium et Spes e il nostro mondo IV incontro: 10 o 17 aprile 2013 A partire dalla Dignitatis Humanae, il tema della libert religiosa Conferenza di chiusura, in occasione dellanniversario della morte di Giuseppe Lazzati 18 maggio 2013 ore 10.30 (preceduta dalla liturgia) Intervista a Gilles Routhier

accompagner i giovani in pellegrinaggio diretti tra l11 e il 14 ottobre a Sotto il Monte e a Concesio per incontrare i due grandi papi del Concilio. Mobiliteremo anche i ragazzi dellACR a fare qualche gesto simbolico nelle celebrazioni liturgiche di domenica 14 per diffondere questa attenzione allanno della fede e al Concilio. Entro fine agosto sar pron-

to il programma preciso della serata e delle iniziative collegate ad essa. Siamo dunque tutti invitati a questo solenne momento che poi potr essere ripreso con momenti di preghiera e di approfondimento nelle singole comunit parrocchiali fin dalla domenica successiva. . Valentina Soncini

Programma Fuci
a formazione che offre la Fuci ci ha ricordato il Card. Scola nel recente incontro con il gruppo FUCI si basa su unattenzione integrale alla persona. Il percorso 20122013 metter al centro lapprofondimento spirituale sulla Parola, fonte e punto di partenza per ogni cristiano che voglia vivere con slancio missionario i luoghi che abita quotidianamente. Al centro lascolto del Vangelo con un ciclo di lectio divina a cadenza mensile insieme allassistete don Luca Ciotti e con lausilio visivo di unopera darte. Attingendo slancio da ci, lanno prossimo il gruppo Diocesano della Fuci sar molto impegnato an-

Vicini ai nostri amici


sono tornati alla casa del padre
I soci dellAzione Cattolica Ambrosiano hanno partecipato al lutto che ha colpito S. Ecc. Mons. Merisi per la morte della sua cara mamma Marta Vittorina.

che nella realizzazione di un corso di teologia in Universit Statale per gli studenti. Non mancheranno poi degli incontri di tipo culturale e di approfondimento pubblico durante lanno, a cominciare da quello del 22 ottobre sulla libert di informazione. LA Lectio divina sar lossatura anche per il percorso anche per il gruppo FUCI G. Lazzati della Cattolica. Il gruppo rivolger poi proposte a tutta la realt accademica per creare momenti di preghiera, meditazione e silenzio allinterno della frenetica vita da studenti universitari. I due gruppi continueranno lattivit di riviste di approfondimento Universitas per la cattolica eFuoriorario per la

Statale. Per lanno prossimo nascer un gruppo anche presso lUniversit degli Studi di Milano Bicocca con un ciclo di incontri di commento e confronto sulla Parola di Dio e su temi educativi. Il programma del Circolo Romano Guardini M.E.I.C. di Milano e della Cattolica per il 2012-2013 si articola in due percorsi: uno di taglio spirituale e uno di impegno culturale. Il primo percorso consiste in due ritiri spirituali, in Avvento (1-2 dicembre) e Quaresima (2-3 marzo), e in una serie di incontri mensili di Lectio Divina presso le suore Orsoline di via Lanzone a Milano (13 ottobre, 10 novembre, 12 gennaio, 9 febbraio, 13

aprile, 18 maggio veglia di Pentecoste e 8 giugno). Il percorso culturale questanno incentrato sul tema della ricchezza vedr due momenti pubblici: una giornata interdisciplinare tra teologia e saperi alla Cattolica (14 marzo) e un ciclo di incontri a carattere socio-culturale in via S. Antonio a Milano (9, 16, 23 maggio). Nellautunno 2012 si terr un convegno per il centenario della nascita di Carlo Bianchi, ex presidente della FUCI di Milano e martire della Resistenza. Altre informazioni su www.circologuardini.it. Giacomo Perego, presidente diocesano FUCI

Auguri a ugo e Giuseppina

Ricordiamo nella preghiera Maria Casiraghi, mamma di Ambrogio Perego, gi consigliere diocesano, scomparsa improvvisamente il 7 luglio 2012. Ricordiamo Egidio Melotti, pap di Lorenza, per anni redattrice di In dialogo e dipendente della Fondazione Ambrosiana, recentemente scomparso.

Il 17 aprile scorso la comunit della Parrocchia di San Giuseppe e Santa Marcellina alla Certosa stata in festa per il 60 delle nozze di Ugo Bergamini e Giuseppina Cogliati. LAzione Cattolica Ambrosiana ricorda la lunga militanza associativa degli sposi: Giuseppina prese il testimone dal padre, Siro Cogliati, membro della segreteria Diocesana dellUnione Uomini dAzione Cattolica, fu per diversi anni presidente parrocchiale nella sua parrocchia e attiva in decanato e insieme a Ugo continuarono limpegno associativo privilegiando le tematiche riferite allambito familiare e comunitario, offrono tuttora il loro impegno nel servizio pastorale che continua anche con i figli e i nipoti. Ringraziamo insieme il Signore per la lunga e continua testimonianza di fede e damore di questi sposi: possa ancora e per lungo tempo elargire la sua benedizione.

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Speciale programma 2012-2013

luglio 2012

rosegue il viaggio tenda e bicicletta intrapreso nel 2011. Lobiettivo di questanno raggiungere ancora di pi il territorio della nostra Diocesi. Vogliamo infatti portare avanti la scelta del territorio facendo nascere nuovi gruppi di adolescenti, 18enni, giovani, nuovi percorsi nelle scuole superiori e sostenendo il cammino di coloro che gi si ritrovano con regolarit, perch ciascuno possa vivere una intensa e significativa vita associativa.

Programma e iniziative del settore giovani


GIOVANI E ANNO DELLA FEDE Lanno della fede unoccasione unica per vivere con rinnovato entusiasmo i nostri appuntamenti di spiritualit e condivisione: gli esercizi spirituali per adolescenti, 18enni e giovani in Avvento e in Quaresima, la 4 giorni di Natale per gli studenti (2-5 gennaio) e la Notte degli Ulivi (27 marzo). Il tema della fede sar anche centrale nel percorso maturandi, nel convegno 18enni (20 gennaio) e nella 24h adolescenti (23-24 marzo). UN VIAGGIO COMUNITARIO E PERSONALE Oltre che in gruppo, la formazione anche personale, ed a questa che dedichiamo una serie di sussidi: Fuori classe, per la preghiera degli studenti delle scuole superiori in Avvento e in Quaresima, e il percorso spirituale per i giovani, inserito ogni settimana sullarea riservata del sito. Ricordiamo anche alcuni percorsi particolari: Attraversare la citt a Milano e Varese, le settimane di vita comunitaria in Casa Zaccheo, litinerario per fidanzati Nati per amare, i gruppi della Form-Azione. Ci aspetta quindi un anno ricco di iniziative, di incontri, di esperienze di condivisione che ci auguriamo possano diventare occasioni per vivere da giovani corresponsabili nel mondo e nella Chiesa, sempre pi discepoli attenti e solerti nel mettere in pratica la Parola di Ges. Miriam, Antonio e Don Luca

Continua il viaggio a misura di giovani

GIOVANI E FORMAZIONE In questo senso unattenzione particolare rivolta agli educatori ai quali proponiamo due percorsi di formazione specifica: Socrate e Aristotele. Socrate, aperto a tutti gli educatori dei gruppi adolescenti parrocchiali e decanali, prevede due mattinate di formazione (20 e 27 ottobre) e una due giorni residenziale insieme a tutti i responsabili del Settore (1718 novembre). Aristotele invece il percorso di accompagnamento per educatori ado e 18enni che vogliono condividere la loro esperienza, confrontandosi tra loro e con la guida di un pedagogista. GIOVANI E SFIDE DELLA VITA QUOTIDIANA Abbiamo un sogno: che i giovani possano vivere la scelta associativa nella loro quotidianit e non solo come una serie di appuntamenti sporadici. Per questo vogliamo proporre loro di

ritrovarsi insieme nei luoghi di vita, di studio e di lavoro tutti i luned per pregare insieme a tutti i giovani dItalia con Adoro il luned. Sempre nei luoghi di vita quotidiani, contestualmente ad adoro il luned o secono le possibilit di ogni gruppo, invitiamo i giovani a riflettere su questioni dattualit che li chiamano in causa da vicino come giovani, come credenti e come cittadini, attraverso liniziativa Vangelo (e) quotidiano. Inoltre, a partire da ottobre sar possibile scaricare dal sito le schede di approfondimento delle tappe dellitinerario giovani per declinare i principi della nostra formazione nellesperienza di vita di noi giovani.

Giovani e lavoro (8-15-22 aprile) invece il secondo passo dellattenzione che il Settore dedica in questo triennio al tema del lavoro. Dopo lindagine dellanno scorso puntiamo ad approfondire alcune delle tematiche pi sensibili che sono emerse.

GIOVANI E CONCILIO Ai cinquantanni dal Concilio, il Settore dedica due appuntamenti speciali: il pellegrinaggio (11-14 ottobre) da Sotto il Monte a Concesio, seguendo le orme dei due Papi del Concilio e un convegno sul tema in primavera. Il pellegrinaggio inizier con la celebrazione diocesana unitaria la sera dell11 stesso a Milano.

Azione Cattolica Studenti larticolazione del settore giovani che si occupa della scuola. In questo triennio in cui lassociazione ha deciso di sbilanciarsi in direzione degli ambienti di vita, ci siamo sentiti chiamati in causa da questa sfida e ci stiamo muovendo per poter renderci ancor pi missionari nel mondo della scuola in cui i nostri ragazzi passano gran parte della loro giornata. Cosa fa lACS? Possiamo distinguere 3 percorsi dellACS: 1- PROGETTI NELLE SCUOLE. Lobiettivo dei progetti stimolare la partecipazione degli studenti attraverso attivit che li vedano a vario modo protagonisti. In ogni progetto viene sottolineato il legame tra i normali percorsi didattici e temi dattualit che riguardano pi da vicino il mondo che i ragazzi vivono e conoscono come leconomia, la legalit, i diritti umani In questo modo si accresce negli studenti linteresse per lo studio perch le materie scolastiche non vengono pi viste come un insieme nozionistico slegato dalla vita reale. Al momento siamo presenti in 6 scuo-

ACS: un anno insieme tra i banchi


le della diocesi con i seguenti progetti: - mi sporco le mani per te : percorso sul volontariato - diritti e rovesci : percorso sulla giustizia - eurolandia : percorso su economia e crisi - non solo le cicogne : percorso migrazione 2- PERCORSO NO PANIC ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO E LAVORATIVO. In collaborazione con lUfficio di Pastorale Scolastica e IRC e con la Fuci il percorso No Panic! ha lintento di offrire agli studenti che frequentano gli ultimi anni delle scuole superiori non soltanto uno sguardo per aprirsi sul panorama di proposte che contraddistinguer la loro vita futura, ma un percorso di maturazione personale in cui riescano a prendere coscienza sulle motivazione e larticolazione della scelta che si apprestano a compiere. Il percorso pertanto diviso in 3 parti: Percorso per studenti di 4 superiore: per iniziare a conoscere cosa li attender lanno prossimo e cominciare cos a maturare lidea di una scelta consapevole. Percorso per studenti di 5 superiore: per poter fermarsi e riflettere su questo momento particolare. Inizier con un momento di veglia presso la basilica di S.Ambrogio sabato 10 novembre, insieme a tutti i maturandi della diocesi. Proseguir poi con la due giorni residenziale (11-12 febbraio 2013) in cui i ragazzi incontreranno professionisti e studenti delle varie facolt per confrontarsi su come loro hanno affrontato questo momento. Percorso lavoro: per tutti i ragazzi che finite le superiori non sono interessati a un percorso universitario ma puntano a entrare nel mondo del lavoro. In collaborazione con le Acli si terranno degli incontri con esperti e con alcune aziende del territorio. 3- LE INIZIATIVE DIOCESANE: si tratta di 4 appuntamenti. - Esercizi spirituali di Avvento (1-2 dicembre) - la 4 giorni di Natale (2-5 gennaio): in cui si visita una citt italiana con lintento di non viverla da turisti ma di interessarsi alla sua storia, di conoscerne le realt che la abitano e di capire le particolarit legate ad essa. - Il viaggio ai confini (a inizio estate): una settimana in cui mettersi in viaggio vivendo lessenzialit (sia nei pasti che negli alloggi) e sperimentando la bellezza di incamminarsi insieme. - Il campo di volontariato (a fine estate): per mettere una settimana del proprio tempo di vacanza al servizio degli altri. Sempre vivendo con lo stile dellessenzialit i ragazzi passano una settimana a fare dei piccoli lavoretti manuali (imbiancature, manutenzione del verde,...) e di volontariato (animazione con anziani e disabili). Il ricavato di questi lavori viene devoluto ad un progetto di solidariet attivo sul territorio che ospita liniziativa. Lintento di queste iniziative quello di creare un luogo in cui far convergere i percorsi della scuola per permettere di dare uno sguardo ancora pi ampio e di confrontarsi con ragazzi provenienti da altre realt. Con questi percorsi riusciamo a incontrare circa 300 ragazzi nellarco dellanno, di questi molti non conoscono lassociazione e per molti loccasione di incontrare una Chiesa pi a loro misura (come c stato pi volte detto dai ragazzi stessi). Altre informazioni sui percorsi le trovate sul sito internet: azionecattolicamilano.it/studenti. Giovanni Battista Silva

scarica il programma dellanno in formato pdf sul sito www.azionecattolicamilano.it/programma1213

luglio 2012

PROPOSTE ESTIVE

Programma e iniziative del settore Adulti

Nellanno della fede gli adulti di AC verso limpegno missionario

Abbiamo ancora negli occhi limmagine della Chiesa popolo di Dio radunata attorno al Santo Padre Benedetto XVI lo scorso giugno a Milano e a Bresso e nel cuore tutti ci sentiamo consolati dalla visita che ha fatto alla nostra citt e alla diocesi tutta: con questa gioia vorremmo continuare il nostro impegno associativo dellanno di mezzo del triennio 2011-2014. Il tema che il centro nazionale propone di grande aiuto in questo senso: Date voi stessi da mangiare (Lc 9,10-17) vuole essere un forte richiamo a tutti i soci a scegliere con pi decisione la strada della completa donazione di se allaltro. Ogni anno siamo attenti a offrire opportunit di formazione, preghiera e approfondimento culturale che possano sostenere ogni aderente a proseguire nel cammino di fede, ma che possano anche essere proposte a chi socio non ma cerca ugualmente opportunit di questo tipo. Lattenzione per questo 2012-2013 posta sulla dimensione spirituale ecclesiale civile che la celebrazione del 50^ dellapertura del Concilio nella provvidenziale concomitanza dellavvio dellANNO DELLA FEDE ci ripropongono con forza. La vita di ogni singolo gruppo trova linfa e sostegno dallapprofondimento che il testo formativo offre a partire dal punto di riferimento fondamentale che il Progetto formativo unitario dellAzione Cattolica Italiana Perch sia formato Cristo in voi, mentre i punti chiave della proposta sono la concretizzazione dei contenuti e del metodo associativo presentati in Sentieri di speranza. Linee guida per gli itinerari formativi. Anche il testo di questo anno PASSwOR(L)D, vuole accompagnare la vita degli adulti, in un per-

corso di discernimento comunitario, che dia forma allimpegno missionario tipico dellet adulta: - interiorit e cura della spiritualit; - fraternit e pratica del dialogo; - responsabilit ed esercizio della laicit; - ecclesialit e consuetudine alla sinodalit. Raccontare chi siano gli adulti oggi unimpresa difficilissima, la complessit sociale e le dinamiche interpersonali mettono di fronte ad un universo variegato. Cercando di guardare oltre le diverse definizioni, c forse un elemento esistenziale a cui ci si potrebbe riferire, che proprio di ogni persona: lessere in relazione, con se stessi e con laltro. Ladulto si relaziona soprattutto rispetto a se stesso: in una ricerca continua, di incontri con laltro che assumono nomi diversi nelle diverse et della vita (un figlio/a, un marito/moglie, nel lavoro/professione, negli ambiti sociali e anche per la salute ) . E questo ladulto che immaginiamo per questo percorso: che oggi rischia di perdersi, di annullarsi, di lasciarsi vivere, che ha bisogno di sostegno e affetto, che generoso, gioioso, fiducioso, affaticato, ammalato, sofferente, e che accetta ancora una volta la scommessa da adulto di mettersi in relazione con altri adulti e, anche se avanti negli anni, vive come un dono la possibilit di incontrarsi, di fare gruppo. Il percorso del testo scandito in cinque tappe da considerare come passi di un cammino formativo permanente, di cui lassociazione annualmente propone ai propri soci un segmento, e che sottintendono alcune scelte di fondo. La dimensione del GRUPPO parrocchiale/decanale la prima dimen-

sione che invitiamo a vivere senza per dimenticare quella pi vasta dell Associazione diocesana senza la quale il gruppo rischia lasfissia! La proposta della Lectio (il cui testo consegnato a ogni socio al momento delladesione) deve diventare opportunit di incontro con la Parola da offrire in modo pi esteso a tutte le comunit parrocchiali: una modalit tipica dellAC per vivere linvito Date voi stessi da mangiare. Legato allascolto della Parola la dimensione spirituale che trova nei tempi forti della liturgia le tappe con cui scandire la crescita di ogni socio. Per favorire questo approfondimento confermiamo le giornate di spiritualit (presso i padri di Rho e a Triuggio, Betlhem), oltre ai tradizionali esercizi di agosto. Segnaliamo con particolare attenzione un nuova proposta di esercizi spirituali: dal 2 al 5 gennaio presso lEremo di s. Salvatore per riscoprire una dimensione importante che caratterizza lessere laico di AC. In alcune condizioni particolari della vita la dimensione spirituale assume caratteri specifici come ad esempio nella realt della coppia. Da alcuni anni lattenzione alla famiglia si esprime nelle giornate di spiritualit famigliare che si svolgono a Milano e Varese (in attesa di nuovi luoghi da abitare...) oltre alla proposta del testo preparato dalla Commissione famiglia di AC quale strumento per i gruppi famigliari, centrato sul tema della trasmissione della fede in famiglia. Per la famiglia lanno sar caratterizzato dalla presentazione dellIcona della Famiglia che vuole diventare segno dello stile che ogni famiglia (specie se di Azione cattolica) vuole testimoniare. Questa realt di diverse proposte spirituali verr portata a una sintesi unitaria attraverso una riscrittura

della regola spirituale delladulto, che la renda pi attuabile, a cui il Consiglio Adulti sta lavorando intensamente da tempo La quotidianit della vita associativa non deve farci dimenticare la necessit di avviare nuovi gruppi come lo stesso cardinale Scola ha ricordato nel suo incontro con il Consiglio Diocesano lo scorso mese di giugno: per questo vorremmo sviluppare nuovi rapporti con il settore Giovani e lACR al fine di essere di reciproco sostegno gli uni agli altri. A questo proposito i tradizionali incontri di inizio anno che riuniscono i responsabili adulti (e in loro assenza i presidenti o altri soci sensibili) saranno occasione per approfondire questa sinergia oltre alla presentazione del sempre pi ricco testo formativo nazionale. Ci sentiamo pertanto di invitare a questi momenti (15 - 16 - 22 - 23 settembre) oltre ai responsabili anche quei soci che possono diventare riferimento per la proposta dellAssociazione. Paola Panzani, Gianluigi Pizzi

Il dettaglio delle diverse iniziative sar pubblicato anche sul sito e riassunto con un volantino programmatico che verr distribuito nelle giornate di inizio anno. Da ultimo, ma non per questo meno importante, vogliamo rinnovare il nostro grazie ad Ivano per i 12 anni che ha condiviso con noi il suo ministero mentre diamo un caloroso benvenuto a don Gianni a cui auguriamo un periodo, se non cos lungo, senzaltro ugualmente fruttuoso per vivere il suo ministero tra noi!

scarica il programma dellanno in formato pdf sul sito www.azionecattolicamilano.it/programma1213

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