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Antinomia

Ripeti : le discrasie del sono rottame sono poeta, cominciare da un punto meridiano. apparire profondissimi protesi dentro come peli del petto spaghetti stonati accecati esattamente tra l'ombra dei meccanici e l'idea del servilismo. Non c' pane disse un personaggio dei fumetti dalle pagine strofinaccio la messinpiega rivelatrice del buon senso martelli a soffiare le chiese le edicole aperte dall'inizio d'Idd'io ultima scena la caduta famiglia Drrenmatt ultima battuta : io pensai : ci sono. E mi devo confrontare camere a spicchi d'arancia come una teglia di carezze dentro niente che mi rappresenti.

Figure rattoppate al nulla, zigomi interessanti nell'evento


Rotaie, oscurate gli autobus s'irrigidiscono, particolari, labbra Dio che mi vomita, inseguendo rilievi di fuga, incastrati tra case tatuatrici e ricambi elettrodomestici. 39. vie dell'intelletto sempre occupato ne riparliamo, lo rivedremo. Dovrei forse ignorare i portoni dei miei gemelli? Regrediti dentro occhi (-6) entrambi fissi (il possibilista) come fossero zebrati spenti e neri, ma poi non ci son mai, non altra richiesta che spegnere tutte le suonerie, tutte le campane parapioggia Freud a raccontarci attese finite con la morte. Attraversandola con pagode color teatro. mai avuto un piano rotto di metallo. Poi. L'ho accarezzata con pensieri francesi, ho lasciato un vecchio giubbotto con un freddo megalitico una cosa coperta da s, nata per mangiare. Ruber le cene, i paradisi terrestri degli impegni, la non volont d'osservare una cosa che chiede, una tessera mai rinnovata. In & out, oggi no mai cosa chi sorriso smagliante i denti premevano le labbra in attesa. Perpendicolare nel modo di pormi come nuovo essere. Non stavo contando le dichiarazioni. Toc, rispondi? Lame arrotolate come fredde tossi nervose pasto afoso conficcato nella gamba, scarpa viola che non esita ad impazzire, violacea madre santissima breve spazio di qualche ora paracadutata come infissi di seconda mano alberi piangono i naufraghi della stazione. Non c' pi. Casa rossa, prosa Lucio Fulci. E poi basta. solo altre monografie altre radiografie.

poemetto perverso non si piega ci che si spiega materialismo dei visi angeli caldi zanzare che non si muovono altre cornici sulle quali verniciare. *

Irrcouvrable; inaccessible. Abbatto gli sfianchi i portici malati questo silenzio plumbeo mentre fumo appoggiato alla lavatrice, un tubo opaco opaco niente di diverso dai meccanismi autogestiti, le ore di lavoro dei merli, le spese ai bar dei demoni fumano accentuando un piccolo zainetto di carne radiocomandata, sulle strade attraverso le scale i piani degli ospizi. fermo come un dipinto di escher. Un giorno come Dio ritorner mi nasconder dentro uno zoo di zirulin di 40notti di rullini usati. User il potere della sarta user il potere della sarta, ripeter. Bossu sont, piegarsi le maniche come binari, ferrovie, ricordi il grembiule di pece posato in cerca di fame l'iniziativa compressa come un rimpianto, non la giovinezza l'addio. il mago di oz. Posso parlare? Benedico i metalmeccanici, ho impresso un ricordo albanese, ridisegnato forme sovrumane su ogni muro su ogni albero. Mi da fastidio reprimere gli stronzi. Determinazioni | ossa di traduzioni. Buddha mi perdoni la cena. Buddha mi perdoni la cena. Buddha mi perdoni la cena. Buddha impersonifica la scena.

eh, vedi, il pranzo sale gli ascensori e li narcotizza verso il comune verso il porto sale e riscende per negozi di scarpe, per distributori di cracker se noi fossimo un lontanissimo paesaggio solitario un'oasi di viadotti riposati, boots are made for walkin' cani che guardano sempre film in bianco e nero io mi chiedo se ancora ci sia il coraggio di alzare venti albanesi cucine distorte calze sfasate piani distesi muro a piangere il sonno si disperge il rumore delle folle alle fiere il movimento trascorso delle tende nel sole compresso in luce fotografica, una radiografia che t'avvolge sconvolge capovolge immagini dei cuori d'incenso. Un re scalzo muore tutte le volte che dici lasciamo perdere. Dopo tanto tempo tanto (passeranno via col vento sedici volte tutte le volte) polvere di te come atomi vivi (occhi a piramide) una citt dell'orrore quivi un mostro forma spettro visconti fellini tir fuori i coltelli uccise tutti gli esseri che indossassero delle scarpe solo che io che io non posso morire tenendo le piogge su delle mani perfette come un pianista senza antitetanica, che io possiedo tutto quello che non si vede. che io uccido nietzsche dentro scatole di plastica senza nessuna fatica alcuna prova di essere uomo, la verit stata trascurata data in pasto ai cani, non posso rubare le ossa cadendo sulla neve, come una bicicletta senza pedali un infinitesimale goccia sulla tavola. Non c' domenica senza gli acquisti della notte senza un ortopedico che ti aiuti a scalare un rumore. Cos tanto semplice non sembra accedere in fontane d'oro anelare (quando io riappaio ed ecco sono muto un farfalla posata un incidente metano nirvana cavolo amaro incretinito senza contegno). 17.45 santificato sia l'oscurarsi delle cappotti i cerotti che non si slanciano. Dio benedica i tuoi capelli. (del sole mi illudo e mi rinfaccio ad mio agio con qualcosa che non so) inaccessible.

Responsive speech full immersion horse. The women talk about a fork. Crash for appearance.
Prassi di violenza, sognando oncie ragazze infilate negli occhi tutt'uno con una credenza dentro alla rivista, l'apparenza del martire. Ok ti dir, ho finito le conclusioni per mi sbaglio a finire il pasto, magari non ho pi case rosse da pilotare, sdraiato come quando mi dicevo non sono verticale ma impantanato in un pomeriggio di mercato, uno stronzo col coltello senza tempo, risorto nella russia transcutanea, Exilles dogana dell'amore. Accendiamola, sfiorando specchi piegati sulle droghe, accartocciati con onore. Ti scriverei una lettera bellissima, ma sarebbe un topo che sfila solo vecchi fumetti,

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