Sei sulla pagina 1di 2

messaggeroveneto Extra - Il giornale in edicola Pagina 1 di 2

Elenco Titoli Stampa questo articolo

MERCOLEDÌ, 03 DICEMBRE 2008

Pagina 10 - Regione

Ma il tesoretto potrebbe subire un taglio del 10 per cento

Torna il bonus di Natale per i consiglieri


La maggioranza avrà 110 mila euro a testa da distribuire, la minoranza 50 mila

MANOVRA E COSTI DELLA POLITICA

I partiti reclamano gli stanziamenti ad personam ridimensionati da Illy Solo


Tondo s’oppone. Ma ora l’aula fa pressing per ottenere il ripristino

di TOMMASO CERNO

UDINE. Il governatore Tondo non ne vuole nemmeno sentire parlare. La Cdl, invece, lo considera già cosa
fatta. Da decidere resta il “nome”, che non dovrà dare adito al dubbio che si tratti di soldi buttati. E le cifre.
Che se tutto andrà bene confermeranno l ’ipotesi di 110 -120 mila euro a testa in maggioranza e 50 mila
all’opposizione. Se invece prevarrà il refrain dei “costi della politica” sarà ridotto del 10% come gli stipendi
dei dirigenti. Tutto è pronto, insomma, in Regione, per il ritorno del bonus natalizio da 4,9 milioni: ogni
consigliere deciderà a chi concederlo, associazioni, bande o fanfare, amici, amici degli amici.

In maggioranza sono tutti abbottonatissimi.Ufficialmente attendono che il governatore Renzo Tondo torni
dal suo viaggio in Cina, domani, dopo il passaggio a Roma. All’opposizione, invece, ripetono che «è una
questione di maggioranza ». E di parlarne con loro. Fatto sta che l ’aula di piazza Oberdan non ci pensa
nemmeno a perdere il plafond, chiamatelo pure privilegio, di poter distribuire a pioggia quasi 5 milioni di
euro nella Finanziaria che sarà approvata poco prima delle festività natalizie.
Un Babbo Natale in anticipo di qualche giorno, dunque, che la Cdl ripete essere «un segnale di democrazia
– dicono rigorosamente fuori microfono i consiglieri regionali – visto che quei soldi, se non li spendiamo noi,
comunque li spende la giunta. E non è – avvertono – che un assessore, quando fa un riparto, sia neutro
come può sembrare. E’ anche peggio di un consigliere ».
E così, per convincere il carnico Tondo, uno che è pronto a dimettersi pur di non avallare un ritorno così
impetuoso alla Prima repubblica, è già partita la caccia al “nome” ufficiale da affibbiare al vecchio bonus –
che c’era dai tempi della ex Dc – e che dovrà assumere in tempi di vacche magre una denominazione più
consona. Una delle proposte che circolavano ieri pomeriggio nei Passi perduti del consiglio regionale era
quella di “vincolarne una parte ”. Vale a dire conferire al plafond una mission legata al welfare. L ’idea è
quella di indirizzare – con una mozione o un patto fra “gentiluomini” – una parte del plafond che spetta a
ogni consigliere a questioni sociali, di scuola o di istruzione. Un modo per far passare più inosservato il
provvedimento e per consentire al governatore di venderlo come un ulteriore aiuto in stato di crisi acuta e
non come un benefit della politica.
E se qualcuno azzarda l’ipotesi che la maggioranza dopo avere annunciato tagli alle indennità, prezzi
bloccati per gli skipass, aiuti ai poveri, voglia invece rinverdire una delle tradizioni più partitocratiche della
politica, ovvero la distribuzione dei pani e dei pesci ope legis , altri ripetono che anche il governo Illy, pur
annunciando la fine dell ’era delle poste puntuali, in qualche modo le aveva mantenute.
Stop agli emendamenti nominativi, decretò infatti il re del caffè, e nella manovra 2008 il bonus tremò ma
non cadde.
Cambiò nome, forma e vestito, finì per riempire lunghi elenchi riservati di assessori e uffici che si assunsero

http://quotidianiespresso.extra.kataweb.it/finegil/messaggeroveneto/CheckSecurity.ch... 03/12/2008
messaggeroveneto Extra - Il giornale in edicola Pagina 2 di 2

l’impegno, sulla parola, di ripartirli ai beneficiari «segnalati » dai consiglieri regionali, che tutti – sesstanta su
sessanta – segnalarono le proprie priorità. Per cui, di fatto, restò vivo e vegeto. Stavvolta torna a splendere
di luce propria. Senza, cioè, bisogno di trasferire alla giunta consigli e indicazioni. «E’ giusto che il consiglio
possa esprimersi – ripetono nella Cdl – perché questo è un segnale di democrazia ». O di spreco? Tondo è
su questo che da giorni sta riflettendo.

http://quotidianiespresso.extra.kataweb.it/finegil/messaggeroveneto/CheckSecurity.ch... 03/12/2008

Potrebbero piacerti anche