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Al Jazeera
Al Jazeera
Indice: 1. Che cos Al Jazeera 2. Le origini del network 3. Una linea editoriale di rottura 1.1 Filoamericanismo o filoterrorismo? 2. I giornalisti di Al Jazeera 4.2 Il caso Allouni 5. Bibliografia
Dopo lattacco alle Twin Towers, l11 settembre 2001, il mondo occidentale ha conosciuto in maniera molto superficiale lemittente all news Al Jazeera, riconoscendola come il canale che trasmette i comunicati di Bin Laden o di Al Qaeda. In realt di Al Jazeera come delle emittenti arabe il mondo occidentale sa ben poco. Si ignora come e perch sia nato questo nuovo canale, perch in soli 10 anni Al Jazeera sia diventata una tra i primi cinque brand globali. Di certo 1
questa emittente ha cambiato il panorama mediatico globale e quello della comunicazione politica nel mondo arabo, diventando per la popolazione di queste regioni pi di una semplice televisione.
2003 alcuni investitori governativi dei paesi arabi hanno dato vita ad una nuova tv satellitare Al Aribiya, con lo scopo di sottrarre audience ad Al Jazeera tentando di copiarne i format di ispirazione occidentale, ma con contenuti meno critici e corrosivi nei confronti dei regimi mediorientali.
La principale caratteristica di Al Jazeera riguarda il ruolo di rottura con il tradizionale modo di fare informazione del mondo arabo. In queste aree aveva da sempre predominato uninformazione assoggettata ai governi, questo network invece scelse una linea che permettesse di dare voce ad una pluralit di punti di vista, senza censure, contribuendo in modo determinante alla nascita di unopinione pubblica nei paesi arabi. Il canale sin dallinizio delle trasmissioni, cerc di offrire una copertura autonoma globale per fornire news da tutto il mondo presentando i fatti tramite una prospettiva in cui le popolazioni arabe si potessero riconoscere. Il giornalismo di Al Jazeera incontr immediatamente un ampio successo presso il pubblico arabo, per le news aggressive e irriverenti riguardanti i leader politici arabi, spesso oggetto di pesanti accuse, e per lo stile marcatamente occidentale dei giornalisti e dei format. Al Jazeera ha rappresentato una risposta alla richiesta di innovazione e di liberalizzazione dellinformazione, che le popolazioni arabe stavano ricercando, innescando una rivoluzione che ha coinvolto media e politici costringendoli a misurarsi con un giornalismo pieno di quesiti intorno ai quali nessuno mai ha osato interrogarsi. Spesso la linea editoriale dellemittente risulta sensazionalista, proprio perch pensata anche per le componenti medio-basse della popolazione. Il giornalismo di Al Jazeera punta alla contrapposizione di opinioni opposte, alle immagini forti ad un taglio delle notizie spesso emotivo, comunque commerciale. Ad ogni modo si tratta di uninformazione di qualit occidentale, critica e assolutamente non monolitica, la cui utilit sociale sta nella possibilit di sviluppare idee diverse da quelle dello status quo. La rivoluzione di Al Jazeera una questione di contenuti. Il gruppo di giornalisti che progett i primi palinsesti dellemittente, cre i format dei programmi dapprofondimento e pens lo stile dei notiziari, ispirandosi al modello delle grandi all news occidentali CNN e Bbc International. Questa impostazione ha significato innanzitutto una copertura delle vicende realizzata sul campo con tantissime immagini, notiziari dinamici, ricercati nella grafica e nella qualit dei servizi, diversi dai telegiornali statali fatti solamente di letture di veline ufficiali. La presenza di Al Jazeera stata fondamentale in conflitti come lintifada Al Aqsa, nei conflitti in Afghanistan e in Iraq. La copertura stata realizzata tramite servizi dalle strade, con opinioni dei civili, ma anche con interventi di diplomatici occidentali e israeliani e traduzioni in arabo delle conferenze stampa del Pentagono. Il lavoro svolto dai reporter di guerra di Al Jazeera durante i conflitti in aree musulmane si potuto avvalere di un rapporto privilegiato con le popolazioni locali, essi hanno mostrato un lato delle vicende che prima non era mai stato colto. La forza dellinformazione di Al Jazeera sta proprio nella capacit di creare un prodotto informativo professionale, che tenga conto della 4
sensibilit delle popolazioni arabe, della necessit di mantenere un ponte emotivo con i Paesi nei quali si scontrano arabi e non arabi, insieme alla capacit di denunciare per la prima volta le menzogne dei leader. Anche alle personalit occidentali Al Jazeera dedica un ampio spazio, in questo modo sono offerte al pubblico anche le ragioni degli altri, interrompendo la peculiarit delle televisioni arabe, cio la presentazione di una verit monolitica e inconfutabile: quella dei leader regionali. Per questo Al Jazeera ha come motto lopinione e lopinione contraria. Linformazione del network fatta di contrapposizioni: religiosi e laici uomini di governo e opposizione favorevoli e contrari alla politica USA in Medioriente. Questo tipo dinformazione di certo un modo per accendere le discussioni e per far infervorare il pubblico ma la prima possibilit offerta agli spettatori di dibattere tematiche importanti legittimando qualsiasi punto di vista. Lall news del Qatar ha introdotto un genere giornalistico completamente nuovo per la regione: il giornalismo investigativo. Il programma Strettamente riservato condotto dallegiziano Yusri Founda una trasmissione che indaga episodi poco chiari nelle vicende internazionali arabe, come conflitti, fenomeni socio-politici, incidenti aerei. La produzione di uninchiesta per questo programma richiede almeno 3 mesi di preparazione, viaggi e ricerche in diversi stati, il format quindi molto costoso, ma ha ricevuto diversi premi nel mondo arabo e nel panorama internazionale, proprio perch va a scovare le notizie e indaga sulla veridicit delle veline ufficiali. Il punto centrale di questo tipo di format il porre in dubbio le verit ufficiali e porre domande scomode. Oltre al giudizio che si pu esprimere riguardo la linea editoriale, fermo restando il dato delleterogeneit degli interventi e dei format, certo che lemittente orienti le sue scelte di palinsesto prestando principale attenzione alle richieste del pubblico. Questo elemento, pur aumentando la possibilit per il giornalismo di scivolare nei sensazionalismi, sposta la competizione tra i servizi che si occupano di news, sullarena del mercato rendendo molto meno efficaci i tentativi di censura da parte delle leadership politiche. Infatti il sistema trasnazionale satellitare non controllabile attraverso gli strumenti classici di censura politica dei governi arabi, dunque qualsiasi tentativo di bilanciare linformazione dissacrante di Al Jazeera deve passare attraverso ladozione di standard tecnologici analoghi a quelli dellemittente del Qatar.
diplomatici ed ritenuta una minaccia sia dai governi occidentali che da quelli arabi. La sua posizione controversa nasce dal fatto che il Qatar uno degli stati che ha concesso diverse basi militari agli USA per la recente guerra in Iraq, quindi Al Jazeera televisione di stato dovrebbe appoggiare loperato americano in quelle zone. Invece lemittente mantiene una linea editoriale completamente indipendente, mostrando immagini veramente forti delle ripercussioni che i conflitti sostenuti dal governo statunitense hanno sui civili. Il governo americano pi di una volta ha tentato di fare pressione appellandosi ai buoni rapporti che legano Qatar e Usa, ma la linea di Al Jazeera non cambiata di una virgola, tanto che il Presidente Bush ultimamente richiede che i suoi discorsi vengano mandati in onda su Al Aribiya, tv diretta concorrente di Al Jazeera. I governi europei invece mantengono posizioni meno rigide nei confronti del network, ma sono i primi a puntare il dito accusando lemittente di filoterrorismo. Dallaltra parte anche i governi arabi, in particolare quello saudita non vedono di buon occhio Al Jazeera, che pi volte ha screditato loperato dei loro rappresentati e mostrato le violazioni dei diritti umani che la popolazione di questi paesi costretta a subire. Allinizio delle trasmissioni Al Jazeera venne immediatamente dichiarata dal mondo musulmano filoamericana per limpostazione occidentale dei suoi format, per essere lunica rete in cui le giornaliste compaiono senza velo, per avere sfidato le repressioni e le censure dei governi. Nonostante le posizioni che questa tv ha assunto nel panorama politico internazionale, Al Jazeera ha lanciato una rivoluzione dellinformazione da cui il mondo arabo non potr tornare indietro.
4. I giornalisti di Al Jazeera
Il nucleo originario di Al Jazeera viene da un gruppo di giornalisti arabi cresciuti alla scuola della Bbc che per un certo periodo lavorarono ad un progetto di informazione in arabo, prodotto dalla rete pubblica inglese su commissione del network satellitare a pagamento Orbit, ma il progetto Bbc-Orbit naufrag nel 1996 a causa di divergenze editoriali tra i due partner, perch la squadra della Bbc realizz, allepoca, un documentario che mostrava le gravi violazioni dei diritti umani che avvenivano in Arabia Saudita. Orbit ruppe laccordo con la tv inglese mentre molti dei giornalisti arabi che lavorarono al progetto confluirono nella nascente tv del Qatar. Sami Haddad giornalista senior di Al Jazeera si occupato personalmente del reclutamento dello staff, ha confermato che il coinvolgimento nelloperazione di persone di lunga esperienza
in Bbc garantiva un elevato livello di libert, elemento che affascin in particolare i giornalisti di lingua araba: Al Jazeera fu il primo network a sfuggire il controllo saudita. Cos nacque la prima quipe di giornalisti di Al Jazeera che ha ricevuto una formazione avanzata di stampo anglosassone, abituata quindi a sfidare il potere in casa propria. Lo staff dellemittente oggi consta di circa 350 giornalisti e pu contare su 50 corrispondenti dislocati in 31 nazioni differenti che coprono tutto il mondo arabo e i punti crucialidel mondo occidentale. Molti giornalisti di Al Jazeera dopo l11 settembre, con la guerra in Afghanistan e con il conflitto in Iraq sono divenuti bersaglio di sequestri, arresti, allontamenti per aver mostrato e divulgato notizie spesso ai limiti del sensazionalismo, ma con lintento di informare e rendere consapevoli gli spettatori dellesistenza di una pluralit di punti di vista.
volte, si altera per ci che gli viene chiesto: soprattutto quando Allouni pone una domanda sul divieto coranico di uccidere innocenti e sulle sofferenze dei civili afgani, sottoposti alla durissima ritorsione americana. In questo punto dellintervista Osama Bin Laden presente in quel momento, se ne va. Il risultato la famosa intervista, l'unica dopo l'11 settembre, che Al Jazeera non potr trasmettere ma che venne messa in onda qualche mese pi tardi dalla Cnn, con traduzioni, a detta di esperti, non proprio fedeli. La Cnn ha scippato ad Al Jazeera uno scoop mondiale che avrebbe probabilmente permesso ad Allouni di vincere il premio Pulitzer. Tornato a Doha, il giornalista apprende la notizia del suo coinvolgimento in uninchiesta riguardante i suoi presunti appoggi alla cellula terroristica di Al Qaeda. Le accuse che gli vengono rivolte dalla magistratura spagnola sono pesanti. Allouni per aver svolto lintervista accusato di essere un simpatizzante di Bin Laden e finanziatore del gruppo terroristico Al Qaeda. Poco dopo Allouni viene processato a Madrid. Dopo gli attentati dell11 marzo 2004 nella capitale spagnola il clima diventa molto teso. Contro Allouni la magistratura ha delle prove indiziarie, come la presenza ad un matrimonio tra due persone di origine siriana allora incensurate poi ricondotte ad Al Qaeda e il finanziamento ad un'organizzazione umanitaria di Kabul durante la guerra in Afghanistan. Queste prove sono sufficienti a condannare Allouni a 7 anni di reclusione. Innumerevoli sono gli appelli di amici, colleghi, e di intellettuali spagnoli per la sua liberazione. Attraverso la mobilitazione dell'opinione pubblica spagnola, gli appelli alla Corte Suprema di Madrid e quelli a Strasburgo, Allouni ottiene la scarcerazione ma non viene scagionato.
3. Bibliografia
Valeriani, A. (2005) Il giornalismo arabo, Roma, Carrocci. Della Ratta, D. (2005) Al Jazeera. Media e societ arabe nel nuovo millennio, Ed Mondadori Mantarro, T. (2005) Avvenire, Al Jazeera dassalto dal golfo allEuropa Della Ratta, D. (2005) Il manifesto, Lenfant terribile diventato grande Intervista al capo ufficio stampa di Al Jazeera: Jihad Ballout (2004) Caridi, P. (2006) La nuova Sardegna, Se le news parlano in arabo www.peacereporter.net www.wikipedia.it
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